Analisi Intelligente – XAU/USD Panoramica Tecnica Kritik Seviyeler & Teknik Bölgeler:
🔹 Direnç Bölgesi (🔼 SATIŞ BÖLGESİ):
📌 3.315 – 3.340
Bu bölge birkaç kez test edildi ve reddedildi. Uzun üst fitiller, güçlü satıcı baskısını gösteriyor. Son deneme de başarısız oldu.
🔹 Küçük Destek Bölgesi:
📌 Yaklaşık 3.243
Daha önce kısa süreli tepki aldı, fakat fiyatın daha da düşmesi halinde zayıf kalabilir.
🔹 Ana Talep Bölgesi (💚 ALIM İLGİ BÖLGESİ):
📌 3.120 – 3.140
“BEST SUPPORT DEMANDING ZONE” olarak işaretlenmiş. Geçmişte güçlü tepkiler verdiği görülen bu bölge, olası bir yukarı yönlü dönüş için takip edilmeli.
📈 EMA Seviyeleri (Üstel Hareketli Ortalamalar):
🔴 EMA 50: 3.299
🔵 EMA 200: 3.254
Fiyat şu anda bu ortalamalara yakın seyrediyor. 50 EMA’nın altında kalınması, yukarı yönlü ivmenin zayıfladığını gösteriyor.
🔍 Piyasa Yapısı İncelemesi:
Direnç bölgesinde oluşan çift tepe formasyonu, alıcıların zayıfladığını işaret ediyor.
Düşen zirveler → kısa vadeli düşüş trendi oluşmakta.
Net ret hareketi, bu seviyeyi kısa vadeli satış pozisyonları için uygun bir giriş noktası yapıyor 🛑📉.
📉 Beklenen Fiyat Hareketi:
🔮 Olası Senaryo:
3.243 seviyesinin kırılması bekleniyor.
Ara hedefler: 3.206, ardından 3.167 🟠.
Son hedef: 3.120 – 3.140 aralığındaki ana talep bölgesi 🟩 — burada tepki beklenebilir 📈.
💬 “Piyasa direnç seviyesini aşamadı ve sert şekilde reddedildi — kısa vadeli satış için güzel bir fırsat.” ✅
✅ İşlem Fikri Özeti:
🟥 Yön: Düşüş (Short – Satış)
🎯 Hedefler (TP): 3.206 → 3.167 → 3.122
📉 Zarar Durdur (SL): 3.340 seviyesinin üzerinde
🧭 Risk / Getiri Oranı: Kısa vadeli işlemler için cazip
Cerca nelle idee per "RISK"
Trump e i dazi alla UE, ennesima strategia?Ennesimo attacco di Trump alla UE sui dazi, con la minaccia di imporre tariffe del 50% sull'Unione Europea a partire dal 1° giugno. Ha confermato un'interruzione dei colloqui commerciali con il vecchio continente e attaccato contemporaneamente Apple, promettendo una imposta del 25% sugli iPhone prodotti al di fuori degli Stati Uniti.
La decisione del Presidente ha colpito i mercati azionari: il Dow Jones ha subito un calo dello 0,61% a 41.603 punti, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,67% a 5.803 punti. Segno meno anche per il Nasdaq (-1% a 18.737 punti).
Secondo il Presidente, la UE sarebbe stata creata con lo scopo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio. Ha criticato duramente le barriere commerciali, le tasse sull'IVA, le sanzioni aziendali, da lui definite “ridicole”, le manipolazioni monetarie, oltre alle cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane.
Il 2 aprile, quando Trump annunciò i dazi nel “Giorno della Liberazione”, l’UE fu colpita da imposte del 20%, poi ridotte al 10%. Trump ha lasciato intendere di non voler negoziare un nuovo accordo con Bruxelles, affermando che i dazi saranno al 50% dall’inizio di giugno. Ha anche sostenuto che i dazi potrebbero essere evitati se le aziende europee, in particolare le case automobilistiche, investissero nella produzione negli Stati Uniti. Analogamente, venerdì Trump ha affermato che Apple potrebbe evitare i dazi doganali solo se l'azienda producesse in America.
Nel 2024, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e l'UE hanno raggiunto un totale di 975,9 miliardi di dollari, con un deficit americano di 235,6 miliardi di dollari. Sempre lo scorso anno, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e la Cina si sono attestati sui 582,4 miliardi di dollari, con un deficit americano di 295 miliardi di dollari, secondo le statistiche del governo statunitense. Per contro, gli Stati Uniti mantengono un surplus minore nei servizi con entrambe le aree commerciali.
Per quanto riguarda Apple, degli oltre 60 milioni di iPhone venduti ogni anno negli Stati Uniti, si stima che l'80-90% sia prodotto in Cina, mentre il resto in India e Vietnam. Tra le altre cose, non è neppure chiaro se l'amministrazione possa legittimamente imporre una tariffa a una singola azienda. Sebbene le stime siano discordanti, molti analisti ed economisti affermano che produrre gli iPhone negli Stati Uniti potrebbe far aumentare il loro prezzo da 1.000 a livelli compresi tra i 2.500 e i 3.500 dollari, il che evidenzia che anche tornare a produrre negli USA non sarebbe conveniente, anche con tariffe al 25%.
Questo ci fa pensare che alla fine, tutto questo caos faccia parte di una strategia ben precisa, che porti i paesi a negoziare. Tra l’altro, la UE non starà a guardare e imporrà a sua volta delle ritorsioni, che includeranno dazi sugli aerei Boeing e sui prodotti agricoli, interrompendo di fatto una delle relazioni commerciali più importanti a livello globale.
Infine, sottolineiamo che la maggior parte degli alleati tradizionali degli Stati Uniti, tra cui l'Unione Europea, il Giappone, la Corea del Sud, non hanno ancora raggiunto accordi commerciali con Washington. Mentre i colloqui con l'UE sono in stallo, il Giappone si sta preparando per un quarto round di negoziati, ma per ora senza grandi progressi, il che dimostra la complessità nel definire accordi commerciali, nonostante le precedenti affermazioni di Trump secondo cui avrebbe concluso "90 accordi in 90 giorni".
VALUTE, RISK OFF CHE TORNA A SALIRE
Il tasso di cambio EUR/USD ha raggiunto il massimo dall'8 maggio, nonostante la minaccia di Donald Trump di imporre dazi aggiuntivi all'Unione Europea, una decisione che avrà un impatto su un volume annuo di scambi commerciali di oltre 1.600 miliardi di dollari. Il cambio è salito a 1,1365, in rialzo del 2,7% rispetto al minimo di questo mese.
Va ricordato che nel recente passato, quando Trump ha annunciato i dazi, EUR/USD avrebbe dovuto scendere, in ragione del suo status di bene rifugio. E invece il cambio è salito, e la correlazione avversione al rischio – dollaro in rialzo, è saltata principalmente per diverse ragioni fondamentali.
In primo luogo, è salito perché la maggior parte degli analisti ritiene che la minaccia tariffaria del 50% sia una forma di stile negoziale, come fece con la Cina quando portò le imposte al 145%. In secondo luogo, l'euro è cresciuto e il dollaro ha perso quota, perché il mercato ora è concentrato sulle incertezze legate alle politiche commerciali ed economiche USA, che si sono manifestate attraverso un sell-off di Treasuries, dopo il declassamento del debito da parte di Moody’s, il che ha portato ad una uscita dagli asset denominati in dollari che pesano sulla valuta evidentemente.
In terzo luogo, i dati americani rallentano, e la Fed deve ancora cominciare il ciclo di ribasso dei tassi, che ridurrebbe la forbice con l’euro, alimentando, in prospettiva, un recupero ulteriore della moneta unica. Infine, a conferma di tutto ciò, l'amministrazione Trump sta portando avanti un programma di riduzione delle imposte che aumenterà il debito pubblico di oltre 4 trilioni di dollari nel prossimo decennio.
Sulle altre coppie valutarie segnaliamo la discesa del USD/JPY, ormai a ridosso del primo supporto chiave di 142.50 con la possibilità di vedere anche 140.00, supporto cruciale di medio termine. Anche il Cable continua la sua marcia inarrestabile verso 1.3750 e perché no, anche 1.4000. Sotto stress EUR/CHF e USD/CHF, con il franco che guadagna come asset rifugio per eccellenza, unitamente all’oro che sta tornando verso 3.430 e 3.500 massimi precedenti.
PESO MESSICANO
Il peso messicano è salito a 19,3 per dollaro a maggio 2025, il livello più alto dall'ottobre dello scorso anno, poiché le preoccupazioni fiscali e l'incertezza tariffaria negli Stati Uniti hanno indebolito il biglietto verde. Il dollaro si è indebolito rispetto alle principali valute dopo che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che potrebbe aggiungere oltre 3.000 miliardi di dollari al deficit di bilancio federale, pochi giorni dopo che Moody's ha declassato il rating del debito a causa della sua insostenibilità.
Sul fronte interno, gli ultimi dati hanno mostrato che il PIL messicano è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre. Sebbene ciò abbia evitato una recessione tecnica, ha segnalato una debolezza di fondo dell'economia e la necessità per la banca centrale (Banxico) di tagliare i tassi di interesse. Nella sua ultima decisione, la banca ha effettuato un taglio di 50 punti base all'8,5%, come previsto, per attenuare l'attrattiva di un carry trade a favore del peso, il che rafforzerebbe eccessivamente la valuta.
SETTIMANA ENTRANTE
I mercati si preparano a un'altra settimana turbolenta, trainata dalle rinnovate minacce tariffarie del Presidente Trump contro l'Unione Europea e Apple. Gli investitori si concentreranno anche sui commenti dei funzionari della Fed e sui verbali della riunione del FOMC.
I principali indicatori economici statunitensi includono reddito e spesa personale, gli indici dei prezzi PCE, gli ordini di beni durevoli, la bilancia commerciale dei beni, la seconda stima della crescita del PIL del primo trimestre, gli utili aziendali e l'indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller.
A livello globale, sono attese le decisioni di politica monetaria di Corea del Sud e Nuova Zelanda, mentre c’è attesa per i dati sull'inflazione di Francia, Spagna, Italia e Germania. Anche i dati sul PIL del primo trimestre di Turchia, India, Brasile e Canada non sono da sottovalutare.
Infine, sono attesi i dati GfK sulla fiducia dei consumatori tedeschi, così come quelli sulla produzione industriale, le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori in Giappone.
Buona settimana. Ricordiamo infine a tutti che oggi, 26 maggio, è il Memorial Day e le borse USA resteranno chiuse.
Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato domenica che Tokyo intende far progredire i colloqui sui dazi con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di raggiungere un risultato durante il vertice del G7 del mese prossimo.
Venerdì, Ryosei Akazawa, il principale negoziatore giapponese in materia di tariffe doganali, ha tenuto a Washington il terzo round di colloqui tra Giappone e Stati Uniti.
Parlando ai giornalisti a Kyoto, Ishiba ha affermato che ci sono stati progressi nei negoziati, sottolineando le discussioni sull'espansione degli scambi commerciali, sulle misure non tariffarie e sulla sicurezza economica. "Continueremo ad affinare ulteriormente le nostre discussioni tenendo conto del vertice del G7", ha affermato.
Venerdì, Ishiba ha avuto una telefonata di 45 minuti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere di sicurezza, diplomazia e tariffe doganali e ha affermato che i due si augurano un incontro di persona al vertice del G7.
Domenica, Ishiba ha espresso la disponibilità del Giappone a collaborare alla costruzione navale. Ha affermato che gli Stati Uniti hanno mostrato interesse per la possibilità di riparare le navi da guerra statunitensi in Giappone e che il Giappone sarebbe disposto a fornire assistenza.
Ha affermato che il Giappone ha un vantaggio per quanto riguarda le navi rompighiaccio, come quelle utilizzate sulle rotte commerciali artiche, che potrebbero diventare un'area di cooperazione con gli Stati Uniti.
Saverio Berlinzani
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"Bitcoin in attesa di breakout: potenziale rialzo verso i 118.00Supporto Identificato: Il livello di supporto si trova appena sopra i 107.000 USD, dove il prezzo ha rimbalzato più volte.
Medie Mobili Esponenziali (EMA):
EMA 50 (rossa): 108.986 USD
EMA 200 (blu): 107.049 USD
Attualmente il prezzo si trova appena sopra entrambe le medie mobili, indicando un possibile segnale rialzista.
Pattern Tecnico: Il grafico suggerisce un pattern di consolidamento seguito da un possibile breakout rialzista. L’area azzurra indica la zona di consolidamento.
Proiezione Rialzista: La freccia curva e l’ampia area verde indicano una previsione rialzista verso l’area target intorno a 118.172 USD.
Gestione del Rischio:
Stop Loss: In area rossa sotto il supporto, intorno a 106.231 USD.
Take Profit: Target proiettato nella parte alta del grafico (118.172 USD), che rappresenta una buona Risk/Reward Ratio.
Conclusione: L’analisi suggerisce una configurazione long (acquisto) in attesa di un breakout sopra la resistenza orizzontale. È importante attendere la conferma del breakout prima di entrare in posizione per ridurre il rischio di falsi segnali.
Il Pennant può davvero darti un vantaggio nel trading?Ritorniamo oggi con un articolo educativo dove andremo a vedere nel dettaglio il pattern pennant.
Quando si fa trading, specialmente nel mondo del Forex o delle criptovalute, uno degli strumenti più utili per potenzialmente anticipare i movimenti del mercato è l’analisi tecnica. Nell’utilizzo dell’analisi tecnica, i pattern grafici giocano un ruolo fondamentale. Sono diciamo come segnali stradali: se s’impara a leggerli, si può capire più “facilmente” in che direzione probabilmente andrà il prezzo. Attenzione, capire dove potrebbe andare probabilmente il prezzo non vuol dire essere certi di dove veramente andrà il prezzo.
Tra questi pattern, ce n’è uno che può essere davvero potente, soprattutto nei mercati volatili e in forte movimento: il Pattern Pennant.
Cos’è un Pattern Pennant?
Immaginiamo di osservare un grafico dove il prezzo di un asset sta salendo rapidamente. All’improvviso, la corsa si interrompe e inizia una piccola fase di pausa, una sorta di respiro, ritracciamento minimo, in cui i prezzi iniziano a muoversi in un range sempre più stretto. Dopo questa breve tregua, ecco che il prezzo riprende a salire con la stessa energia iniziale.
Quel momento di pausa, che sul grafico assomiglia a una piccola bandierina triangolare (da qui il nome pennant, che in inglese significa proprio “bandierina”) è ciò che chiamiamo Pattern Pennant.
È un pattern di continuazione, cioè segnala che il trend in corso (che sia rialzista o ribassista) ha potenzialmente buone probabilità di proseguire dopo la fase di consolidamento.
Come si forma il Pennant?
Il Pennant è formato da tre fasi principali:
Flagpole (Asta della bandiera): È il movimento iniziale e impulsivo del prezzo. Ad esempio, un forte rialzo con volumi in aumento. Questo slancio crea l’“asta” del pennant.
Consolidamento (la bandierina): Dopo lo slancio iniziale, il prezzo entra in una fase di equilibrio. I massimi diventano più bassi e i minimi più alti, formando una figura triangolare inclinata. Questo è il “corpo” del pennant, dove i trader si prendono un momento per decidere se il trend continuerà o meno.
Breakout: Alla fine della fase di consolidamento, il prezzo rompe la figura triangolare nella direzione del trend precedente. Qui si ha la conferma del pattern.
Come riconoscere il pattern sui grafici?
Un Pennant si riconosce osservando:
● Una forte impennata (o caduta) dei prezzi, spesso accompagnata da volumi alti. Questo è il segnale iniziale.
● Un triangolo simmetrico piccolo, che si forma subito dopo. Qui i volumi tendono a diminuire: è il momento in cui mercato “decanta”.
● Un breakout deciso, quasi sempre nella stessa direzione del movimento iniziale, spesso accompagnato da un ritorno dei volumi.
Quello che rende questo pattern così interessante è che rappresenta una pausa “tecnica”: il mercato prende fiato prima di riprendere la corsa. È un po’ come un atleta che si ferma un attimo per bere un sorso d’acqua prima di scattare direttamente verso il traguardo.
Pennant rialzista vs Pennant ribassista
Ci sono due tipi principali di pennant, a seconda del trend in cui si trovano:
● Pennant rialzista: si forma dopo un forte movimento di prezzo verso l’alto. È un segnale che ci dice che il prezzo molto probabilmente continuerà a salire.
● Pennant ribassista: avviene dopo un forte calo del prezzo. Indica che, dopo la breve pausa, la discesa di prezzo potrebbe continuare, come nell’esempio qui di seguito su EURJPY
In entrambi i casi, il messaggio da recepire potrebbe essere: il mercato si sta semplicemente prendendo una pausa per poi ripartire potenzialmente nella stessa direzione.
Quali sono i vantaggi di usare questo pattern?
Uno dei principali vantaggi del Pattern Pennant è che ti offre segnali chiari e abbastanza rapidi per l’entrata nel mercato. Se sei in grado di individuarlo per tempo, puoi cavalcare l’onda del breakout e potenzialmente trarne profitto.
Attenzione: individuare il pattern non è sinonimo di riuscita certa nell’individuare la corretta direzione del prezzo e automaticamente della buona riuscita del trade. È importante tenerlo sempre a mente e utilizzare un buon risk management.
Un altro punto a favore è che, essendo un pattern basato su volumi e comportamenti ripetuti, può essere accostato e supportato da altri indicatori tecnici (come RSI, MACD o medie mobili) durante le vostre analisi. Inoltre, il pattern ti dà anche delle indicazioni sui target di prezzo: spesso si stima che il movimento successivo dopo il breakout sarà grande almeno quanto l’asta del pennant. Questo aiuta molto nella pianificazione di un’operazione.
Attenzione agli errori comuni
Come ogni strumento dell’analisi tecnica, anche il Pattern Pennant non è infallibile. A volte può essere confuso con altri pattern simili, come i triangoli simmetrici o le flag, che hanno logiche leggermente diverse.Un altro errore comune è entrare nel trade prima della rottura del pattern. Anche se la figura è chiara, è sempre meglio aspettare il breakout per confermare il segnale. Altrimenti, si rischia di anticipare il mercato e di trovarsi in una posizione svantaggiosa se il prezzo dovesse ritracciare. Infine, è fondamentale tenere d’occhio i volumi: un breakout senza un aumento dei volumi è un segnale debole, spesso soggetto a falsi segnali.
Conclusione
Il Pattern Pennant è uno strumento prezioso per ogni trader, nel forex, nelle crypto o in altri mercati finanziari. È un pattern elegante, semplice e spesso efficace, e soprattutto può essere utilizzato su diversi timeframe . Imparare a riconoscerlo e usarlo ti permette di agire in maniera più consapevole, di entrare nel mercato con tempismo e, se tutto va come previsto, potenzialmente di massimizzare le opportunità di profitto.
Come sempre nel trading, la chiave è la pazienza, l’osservazione e la disciplina. Inoltre, è importante capire se un pattern potrebbe essere integrato all’interno della nostra strategia.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarre vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
che bello xau come si muove ultimamente, pulito,chiaro, lavora bene sui livelli.
che si puo chiedere di piu?
Caos Fiscale USA + Downgrade di Moody’s
• I tagli fiscali proposti da Trump potrebbero aggiungere 3–5 trilioni di dollari al debito USA nei prossimi 10 anni.
• Questo ha messo pressione sui Treasury: rendimento del 30 anni oltre il 5,09%, massimo dal 2023.
• L’oro ne beneficia come copertura contro monetizzazione del debito, rischio credito e instabilità politica.
📉 Debolezza del Dollaro
• Il Dollar Index (DXY) resta sotto pressione, -0,6% questa settimana.
• Il downgrade e le aspettative più morbide sulla Fed spingono investitori esteri verso l’oro.
💰 Aste USA Deboli = Clima Risk-Off
• L’asta del Treasury a 20 anni è andata male, segnale di avversione al rischio.
• Cala la domanda istituzionale su duration, e aumentano i flussi su asset rifugio come l’oro.
🧨 Rumore Geopolitico + Rischi Elettorali
• Le politiche di Trump riaccendono incertezza su dazi, commercio e bilancio pubblico.
• Il mercato prezza un premio per la volatilità politica, altro vento a favore dell’oro.
È probabile che il mercato continui a cavalcare queste narrative, quindi resto moderatamente rialzista.
⚠️ Ma attenzione: un rimbalzo del dollaro o stabilizzazione nei bond potrebbe portare prese di profitto.
📅 Focus Dati di Oggi
15:45 — PMI Manifatturiero e Servizi S&P Global
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
TENARIS, long con tenuta dei 14,5Chart di Capital.Com
Tenaris ha una interessante conformazione nel lungo periodo
Di recente ha superato il livello dei 17 euro che rappresentava un massimo isolato del 2018 ma non riesce ancora a consolidare il livello.
L'attività recente con cui si è di nuovo approcciato al livello è avvenuta con volumi in espansione il che rende interessante il prossimo comportamento alle eventuale nuovo contatto col livello.
Il movimento più recente del titolo può essere inquadrato in un canale debolmente rialzista.
La scorsa settimana hanno interrotto il movimento rialzista di breve periodo a contatto con la mediana del canale di lungo periodo.
Qui si è formata una shooting star confermata da un'apertura in gap down questa settimana.
Per ora regge il supporto a 14,5 e puntando sulla sua tenuta può essere tentato un long.
Sul grafico a 4 ore il titolo si è allontanato dal supporto con un Hummer per cui, se l'apertura di oggi non dovesse essere troppo sacrificata in ottica reward/risk, si potrebbe provare a seguire il rialzo fino al contatto nuovamente con la mediana del canale di lungo periodo.
#001 Opportunità Investimento SHORT USD/CHF 8H
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un investimento SHORT su USD/CHF che ho individuato applicando il mio Metodo SwipeUP, una strategia quantitativa basata su 14 moduli di analisi.
Questa operazione è un perfetto esempio di come la combinazione tra analisi tecnica, ciclica, statistica e sentiment possa offrire un edge professionale, proprio come fanno i migliori hedge fund al mondo.
📌 Dettagli operativi
Entry (intersezione box): ~0.83420
Stop Loss (fine box rosso): 0.84021
Take Profit (fine box verde): 0.82068
Rischio: ~60 pip
Target: ~135 pip
Rapporto Rischio/Rendimento: 1:2.25
🔍 Analisi completa secondo il Metodo SwipeUP (14 moduli)
1. 📉 Analisi tecnica multi-timeframe
Il trend su 8H e daily è chiaramente ribassista.
Il recente rialzo rappresenta un pullback tecnico, già respinto nella zona di Fibonacci. La media 200 è ben distante sopra il prezzo.
Attualmente osserviamo un triplo massimo decrescente e la prima chiusura sotto l’EMA veloce.
✔️ Struttura short solida.
2. 📊 Indicatori tecnici
WaveTrend: incrocio ribassista confermato
Stocastico: discesa netta da ipercomprato
EMA: tutte allineate al ribasso, prezzo le ha rotte con decisione
✔️ Conferma short da tutti gli indicatori.
3. 📈 Ciclica e armonica
Pullback completato sulla zona 0.618 di Fibonacci
Formazione armonica tipo M → classica inversione
✔️ Fase ciclica ribassista.
4. 📐 Matematica/statistica
Ritracciamento preciso al 61.8%
Rottura della trendline ascendente → setup textbook
✔️ Statistica a favore del ribasso.
5. 🧠 Sentiment e posizionamento
Il retail risulta leggermente long su USD/CHF.
Questo conferma la bontà del mio posizionamento short → contro la massa.
✔️ Posizionamento intelligente.
6. 🌍 Fondamentale/macroeconomia
CHF forte per clima di risk-off
USD debole per stallo tassi FED
✔️ Fondamentali coerenti con un ribasso.
7. 📈 Volatilità implicita
In fase di espansione ribassista
Candela attuale con corpo pieno → inizio movimento forte
✔️ Timing ideale.
8. 📚 Backtesting storico
Pattern simili su USD/CHF (triplo massimo + ritorno sotto EMA + 61.8%) →
✔️ hanno raggiunto il target in 76% dei casi negli ultimi 3 anni.
9. 🧪 Validazione SwipeUP
Tutti i moduli sono coerenti.
Nessun segnale in contrasto. Il modello è completamente validato.
✔️ Via libera all'operazione.
10. 📡 Dati aggiornati
Nessun evento economico USD o CHF significativo atteso nelle prossime ore.
✔️ Ambiente favorevole per seguire il flusso tecnico.
11. ⏱️ Tempismo operativo
La rottura è già avvenuta, e la struttura è pronta a spingere.
✔️ Entrata perfetta su fase iniziale.
12. 📖 Storico 50 anni
Nei mesi estivi e in condizioni di CHF rifugio, USD/CHF ha alta probabilità di cadute prolungate post-pullback.
✔️ Coerenza storica.
13. ⚖️ Rischio/Rendimento
R/R di 1:2.25 con stop tecnico e target logico.
Box ben costruito e rispettoso del metodo.
✔️ Rischio pienamente controllato.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.05.2025Il declassamento del debito Usa non frena le Borse Usa e UE.
Lunga telefonata Trump/Putin, spiragli di tregua, ma nulla di imminente.
Banca centrale cinese taglia tassi, reazione misurata delle borse.
Oro e bitcoin riavvicinano i massimi storici: segno di “risk/off”?
Ieri, 19 maggio, le Borse europee hanno chiuso deboli, anche se nel finale hanno limato le perdite. A frenare l’entusiasmo degli investitori ha pensato Moody’s, che ha declassato il debito statunitense, e la Cina, che ha rilanciato la tensione commerciale con nuovi dazi sulla plastica importata dagli Usa.
A Piazza Affari il FtseMib ha chiuso in calo, -1,2%, riuscendo comunque a difendere la soglia dei 40.000 punti. Il listino ha però risentito dello stacco dividendi di ben 24 blue chip su 40, che da solo ha avuto un impatto negativo di -1,77%.
Altrove, Parigi ha limato -0,04% e Amsterdam -0,15%, mentre Francoforte, in controtendenza, ha guadagnato +0,58%, così come Madrid, +0,25%.
Dall’altra parte dell’Atlantico, la seduta di ieri a Wall Street è iniziata col piede sbagliato ma si è conclusa leggermente sopra la parità: Dow Jones +0,32%, S&P500 +0,09% e Nasdaq invariato, +0,02%.
Come accennato, il protagonista della giornata è stato il downgrade di Moody’s, che ha abbassato il rating sovrano degli Stati Uniti da Aaa ad Aa1. Un taglio pesante, considerando che il vecchio rating era invariato da decenni. Il motivo? I 36.000 miliardi di Dollari di debito pubblico e la velocità con cui cresce. Moody’s si allinea così alle precedenti scelte di S&P e Fitch.
Immediata la reazione dei mercati obbligazionari: il Treasury 30 anni è volato sopra il 5% e il decennale ha sfondato il 4,5%. Questo ha messo pressione ai titoli tecnologici, più sensibili alla crescita dei rendimenti. Sorprendentemente resistente il settore bancario USA, che ha chiuso in calo, -0,4%, ma è reduce da 6 settimane consecutive di rialzi, l’ultima delle quali con +6,5%.
I Treasuries si sono stabilizzati nel finale, col decennale che limato il rendimento a 4,45% (-0,2%). Oro in rialzo, +1,0% a 3.234 dollari/oncia, bitcoin in lieve crescita a 104.693 dollari (+0,4%).
Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha definito il downgrade di Moody’s un “indicatore ritardatario” e ha scaricato le responsabilità sull’amministrazione Biden e le spese eccessive degli ultimi quattro anni.
In Europa, la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le sue previsioni economiche. Per l’Eurozona il Pil è atteso in crescita, +0,9% nel 2025 (contro +1,3% precedente) e +1,4% nel 2026 (da +1,6%). Per tutta l’Unione Europea indica +1,1% nel 2025 e +1,5% nel 2026, anch’essi in calo. L’inflazione dovrebbe scendere al 2,1% quest’anno e all’1,7% il prossimo.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund è staile a 101 bps, col rendimento del Btp decennale benchmark al 3,59%, invariato rispetto a venerdì 16.
Sul forex, l’euro/dollaro è salito a 1,125 da 1,11, e l’euro/yen si è attestato a 162,99 (da 162,60): il dollaro/yen è sceso a 144,83 (da 145,58).
Sul fronte geo-politico il Presidente Usa Donald Trump ha annunciato che, dopo una telefonata di oltre due ore con Vladimir Putin, Russia e Ucraina sarebbero pronte a negoziare una tregua e, addirittura, una fine del conflitto.
Ottimismo di Trump a parte, dal Cremlino frenano: “non è il momento” per un incontro tra Trump e Putin. Inoltre il Presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che valuterà l’offerta russa, ma non è disposto a ritirarsi da territori già controllati, nelle province di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Oggi, 20 maggio, Asia positiva, ma senza entusiasmo, dopo il taglio dei tassi cinesi. CSI300 +0,6% e Shanghai Composite +0,4%. La Banca centrale cinese ha ridotto il tasso primario sui prestiti al minimo storico, segnalando la volontà di spingere la crescita economica, sebbene gli operatori continuino ad auspicare stimoli fiscali più sostanziosi.
L’Hang Seng ha registrato +1,2%, l’ASX200 australiano ]0,6% ai massimi di tre mesi, mentre il Nikkei giapponese +0,2%. Piatti invece Kospi, Straits Times e Sensex, con l’India che lavora all’intesa commerciale con Washington entro luglio.
L’indice Bloomberg Commodity è sceso per la quinta seduta consecutiva, penalizzato dalle incertezze sulla pace commerciale globale e da dati cinesi non entusiasmanti. L’oro, dopo il rimbalzo di +1% di ieri, oggi perde -0,2% a 3.220 dollari/oncia. La scorsa settimana era stata la peggiore da novembre, con -3,6%.
Bitcoin resta tonico, solo 3.000 dollari sotto i massimi storici. Secondo Gracy Chen, CEO dell’exchange Bitget, gli ETF spot su Bitcoin hanno ormai raccolto US$ 40 miliardi. Anche JPMorgan, per bocca del suo CEO Jamie Dimon (che a gennaio aveva definito le crypto uno “schema Ponzi”), ora permette ai clienti di acquistare bitcoin.
Intanto in Canada si apre il G7 di ministri delle Finanze e banchieri centrali. Sul tavolo: dazi USA, sicurezza globale e dossier ucraino. Presenti, anche Christine Lagarde (BCE) e il consigliere economico USA Cipollone.
Nel pomeriggio di oggi occhi aperti sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona, attesa in risalita a -16,0 da -16,7 di aprile, nonostante la raffica di tensioni commerciali con gli Usa.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Wall Street resiste e consolidaLa Borsa USA ha recuperato le perdite registrate in apertura nella giornata di ieri, in un contesto che rimane comunque caratterizzato da incertezza e da tassi di interesse elevati. L'S&P 500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones hanno chiuso in leggero rialzo dopo un avvio di sessione in rosso.
Moody’s ha declassato il rating del debito sovrano degli Stati Uniti, diventando l’ultima grande agenzia a rimuovere la tripla A. Questo rappresenta un chiaro segnale d’allarme sul fronte del deficit, in linea con le preoccupazioni espresse dalla Fed e da parte del mercato.
Nel frattempo, il pacchetto di tagli fiscali proposto dal presidente Trump — che prevede centinaia di miliardi di dollari in riduzioni non finanziate — è stato approvato nel fine settimana. L’obiettivo è stimolare la crescita tramite una politica fiscale espansiva, che però contrasta con la necessità di tenere sotto controllo i conti pubblici, attualmente in condizioni preoccupanti.
Tesla e Palantir hanno perso il 3%, mentre Apple ha ceduto l’1,5%, contribuendo a una seduta negativa per il settore tecnologico. Al contrario, UnitedHealth è salita del 7,5%, attenuando l’aggressiva svendita registrata quest’anno.
Sul fronte geopolitico, Putin ha definito “molto significativo, istruttivo e utile” il colloquio telefonico avuto ieri sera con Trump. Quest’ultimo ha annunciato che Russia e Ucraina inizieranno immediatamente i negoziati per un cessate il fuoco. Non è molto, ma rappresenta un primo passo.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, i tentativi di rottura al rialzo di EUR/USD a 1,1265, del Cable a 1,3410 e di USD/JPY a 144,50 sono per ora falliti. Le notizie positive emerse in serata sul fronte geopolitico hanno favorito un parziale ritorno del “risk on”, con l’indice VIX sceso da quota 20,00 a sotto i 18 punti.
Nel 2025, la correlazione osservata è che il dollaro si rafforza in condizioni di appetito per il rischio, contrariamente a quanto accadeva nel 2024. Questo è dovuto all’ampliamento del differenziale dei tassi tra il dollaro e le altre valute, che rende il biglietto verde una valuta da investimento.
Per assistere a una ripresa delle altre valute, sarà necessario attendere un rallentamento dell’economia statunitense, che possa spingere la Fed a ridurre i tassi, rendendo il dollaro meno interessante in termini di rendimento.
PROSPETTIVE EUROZONA
Secondo la Commissione Europea, l’economia dell’area euro crescerà dello 0,9% nel 2025 e dell’1,4% nel 2026, in calo rispetto all’1,3% e all’1,6% previsti in autunno. Il declassamento è attribuito all’aumento dei dazi e all’incertezza derivante dai recenti cambiamenti nella politica commerciale statunitense.
L’inflazione dovrebbe scendere al 2,1% entro metà 2025, raggiungendo l’obiettivo della BCE prima del previsto, e calare ulteriormente all’1,7% nel 2026.
Per la Germania, si prevede una sostanziale stagnazione nel 2025. Le tensioni commerciali peseranno sulle esportazioni, mentre i consumi privati dovrebbero registrare un modesto aumento. Gli investimenti, invece, dovrebbero rimanere stabili.
LA PBOC TAGLIA I TASSI
La Banca Popolare Cinese ha tagliato i tassi sui prestiti a maggio, come previsto. È la prima riduzione da ottobre scorso, volta ad attutire gli effetti della guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Il tasso sui prestiti a 1 anno è stato ridotto di 10 punti base al 3,0%, mentre quello a 5 anni è sceso al 3,5%. Il cambio USD/CNH è rimasto stabile in area 7,2200.
ANCHE LA RBA INTERVIENE
La Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli al 3,85%. È il primo taglio da gennaio, in linea con le attese del mercato. I costi di finanziamento sono ora ai minimi degli ultimi due anni, grazie alla discesa dell’inflazione nel range obiettivo del 2-3%.
La RBA ha segnalato che i rischi inflazionistici sono più bilanciati, ma le prospettive restano incerte a causa della volatilità delle politiche commerciali globali. Il deterioramento del contesto economico, dovuto all’aumento dei dazi USA, ha spinto la banca centrale a considerare uno scenario di forte ribasso.
Nonostante ciò, si prevede una ripresa del PIL australiano. La RBA è pronta ad agire ancora, sebbene in modo più graduale, a causa della debolezza della domanda estera e del rallentamento dei consumi. Il mercato del lavoro resta solido, con la disoccupazione stabile al 4,1%.
RENDIMENTI DEI TITOLI DEL TESORO USA
Il rendimento dei Treasury a 10 anni è salito verso il 4,55% lunedì, il livello più alto da metà febbraio. Il rendimento a 30 anni ha superato il 5% per la prima volta da aprile, toccando i massimi da ottobre 2023.
Le preoccupazioni fiscali sono aumentate dopo il declassamento del rating da parte di Moody’s, che ha portato il giudizio da Aaa ad Aa1, citando l’aumento del debito pubblico e del deficit.
A peggiorare il quadro, la proposta di legge di Trump per nuovi tagli fiscali non coperti, che secondo l’amministrazione stimoleranno la crescita e, in teoria, ridurranno il deficit. Tuttavia, l’efficacia di questa strategia è tutta da dimostrare, soprattutto se i dazi resteranno in vigore, penalizzando i consumi.
Sul fronte monetario, i mercati continuano ad anticipare due tagli dei tassi da parte della Fed nel 2025, previsti per settembre e dicembre.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.05.2025Senza farsi troppo notare, le Borse si riavvicinanio ai massimi storici.
In Cina segnali per lo più positivi sul fronte macro.
Moody’s declassa il debito Usa: Wall Street spera in 2 tagli FED entro 2025.
Milano avvicina il 20% da inizio anno, e oggi è “Dividend Day”.
Settimana scorsa dal bilancio positivo sui mercati globali, tra dubbi e speranze, dazi, tassi, rating sovrany e rally azionari: nonostante i negoziati tra Ucraina e Russia a Istanbul non abbiano prodotto grandi risultati, il morale degli investitori è rimasto sorprendentemente alto, come dimostrato anche dalla seduta positiva di venerdì 16.
Tuttavia, le nuvole non mancano all’orizzonte, soprattutto per l’economia americana, visti i tassi d’interesse ancora alti, consumi e rating del debito sovrano in discesa: il Chairman della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito che i tassi resteranno elevati ancora a lungo.
Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, è stato ancora più netto: non esclude una recessione. Più ottimista il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, che prevede un rallentamento, ma non una crisi economica. Secondo lui, nel 2025 ci sarà un solo taglio dei tassi e il GDP (PIL) crescerà tra +0,5% e +1,0%.
La vera doccia fredda è arrivata in serata con Moody’s: l’agenzia ha declassato il rating sovrano degli Stati Uniti da Aaa ad Aa1, citando l’impennata del debito pubblico e i crescenti costi per interessi. L’outlook, però, è passato da negativo a stabile.
Nel frattempo, la Cina ha ridotto le sue riserve in titoli del Tesoro americano a marzo, mentre il Regno Unito è salito al secondo posto tra i creditori esteri. Ciononostante, le disponibilità estere complessive sono aumentate di US$ 233,1 miliardi, raggiungendo il record di 9,05 trilioni.
La fiducia dei consumatori USA, secondo l’Università del Michigan, è scesa ancora: a maggio il relativo indice è arrivato a 50,8 (contro 52,2 di aprile), sotto le attese di 53,4. È il quinto calo consecutivo e il secondo valore più basso mai registrato.
Anche i dati macro non brillano: l’indice dei prezzi all’importazione è salito +0,1% mensile ad aprile, deludendo le attese di un calo di -0,4%.
Malgrado tutto, Wall Street ha chiuso la settimana in bellezza. Venerdì: Dow Jones +0,78%, Nasdaq +0,52%, S&P500 +0,70%
Ma è il bilancio settimanale a sorprendere: S&P 500 +5,3%, Dow Jones +3,4%, Nasdaq +7,2%: protagonisti assoluti i “Magnifici Sette” (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Meta, Tesla e Nvidia): +9,3%.
Sul fronte politico, il presidente Usa Trump ha subito uno stop in casa propria: cinque deputati repubblicani hanno affossato la proposta di estensione dei tagli fiscali varati nel 2017. Il disegno di legge, soprannominato "One big beautiful bill", è stato bocciato 21 a 16 per timori sul deficit: le misure avrebbero inciso sui conti pubblici per US$ 3.300 miliardi in 10 anni.
In Europa il clima è più disteso, con Milano superstar e la BCE pronta al taglio: lo Stoxx 600 è salito +2%, e Milano che brilla: +0,6% venerdì e +3,3% nella settimana, segnando i massimi dal 2007 e un rialzo da inizio anno del +19%, tra i migliori al mondo.
Oggi, lunedì 19 maggio, è il giorno “più ricco” dell’anno per i dividendi italiani: ben 24 delle 40 blue chip del Ftse Mib staccheranno la cedola, causando un impatto negativo di 717 punti (-1,78%) sull’indice.
Intanto, la BCE si prepara a un taglio dei tassi a giugno, spinta dalla revisione al ribasso del PIL del primo trimestre. Dopo giugno, tutto dipenderà dai negoziati sui dazi con gli USA, che si preannunciano ancora più complessi rispetto a quelli con la Cina.
Sul fronte commerciale e dei dazi, Trump si è detto ottimista: “150 Paesi vogliono un accordo”. Ma gli USA non possono negoziare con tutti. Dunque, nelle prossime settimane partiranno lettere ufficiali con le nuove condizioni: “ecco cosa dovrete pagare per fare affari negli Stati Uniti”.
Nel frattempo, dall’Europa arrivano segnali di dialogo: il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, ha avuto un confronto costruttivo con il segretario americano Howard Lutnik, concordando un’intensificazione dei lavori tecnici.
Dalla Cina segnali misti sul fronte macroeconomico: ad aprile produzione industriale +6,1% annuo (atteso +5,7%), produzione “tecnologica” +10%, vendite al dettaglio +5,1% (atteso +6,0%), investimenti in asset fissi +4% (vs 4,4% atteso)
Maluccio il mercato immobiliare: nelle 70 principali città, i prezzi delle case sono calati -0,12% ad aprile e ancora peggio è andata per le case usate: -0,41%.
Le Borse asiatiche hanno aperto deboli stamane, lunedì 19, colpite dal declassamento USA: Hang Seng di Hong Kong -0,6%, CSI300 di Shanghai&Shenzhen-0,4%, Taiex di Taipei -0,8%, Nikkei giapponese -0,74%
Sui mercati prevale il risk-off e si nota il ritorno dell’oro: con i future negativi su Wall Street, (-1% medio alle 13.30), e il rendimento del decennale USA sù fino al 4,52%, gli investitori si rifugiano in asset difensivi come l’oro, il cui prezzo risale.
Il dollaro, al contempo, si deprezza, in parallelo ai rendimenti che salgono: quello del trentennale USA ha superato 5,0%. Nonostante Powell inviti alla cautela, il mercato continua a sperare in due tagli dei tassi nel 2025.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
JAPAN 225, alle prese con ampia zona di resistenzaChart di Capital.Com
Il Giappone cresce in un sano trend rialzista di lungo periodo
Le ultime due onde rialziste sono tecnicamente molto pulite, avvenute dopo un chiaro consolidamento e pullback sui precedenti massimi divenuti supporto.
Comunemente a molti altri mercati di rischio, anche l'azionario giapponese mostra sul grafico mensile un lungo pattern di hammer era validato nel mese in corso.
Complessivamente l'azionario giapponese è più in ritardo rispetto agli altri mercati sviluppati nel recupero dei minimi di inizio aprile.
Il motivo va ricercata nella maggiore sensibilità al rischio dazi vista la maggiore dipendenza dell'economia dagli scambi internazionali e dalla debolezza della sua valuta
Tuttavia sul grafico settimanale abbiamo una figura di inversione su un'area di resistenza compresa tra 36.600 e 37.800.
Sei validata la figura di shooting Star potremmo avere un allungo ribassista la cui profondità non è detto sarà necessariamente marcata.
Infatti, comunemente ad altri mercati, siamo in un contesto di risk on per cui potrebbe tornare dominante la figura di hammer sul mensile.
Questa lettura potrebbe portare i prezzi ad infrangere la mediana e portarsi, intanto, al cospetto della trendline ribassista che parte dai massimi.
DE40, hanging man o hammer?Chart di Capital.Com
Sul lungo periodo l'indice azionario tedesco e prodigiosamente rialzista
Il mese scorso, con lo scompiglio dei dazi abbiamo ottenuto in dono un hammer già confermato nel mese in corso.
Mi limito ad osservare come nell'ultimo anno e mezzo, sul grafico settimanale, ogni qualvolta in corrispondenza di un massimo si sia presentato un paterna di incertezza/inversione ha sempre prodotto un movimento conseguente apprezzabile.
Questo è confermato dal fatto che una strategia ribassista che mirasse ad un reward risk di 1:1 sarebbe andata a target nel 100% dei casi.
La settimana scorsa ci ha consegnato una figura di hanging man da cui, sei validata la prossima settimana, potremmo attenderci conseguenze ribassiste
Paradossalmente, se non dovesse essere violato il suo minimo potrebbe essere interpretato come un hammer, pattern in questo caso rialzista di continuazione fatto sul livello di supporto del precedente massimo a 23.500.
XAU/USD – Analisi Settimanale: sotto 3.200 cambia tutto🟠 XAU/USD – Analisi Settimanale: sotto 3.200 cambia tutto
📆 FP Markets | Settimana 19–23 maggio 2025
Analisi tecnica settimanale con riflessioni personali sul contesto macro, sociale ed etico. Tutto è riportato nel pieno rispetto delle linee guida di TradingView.
❗ Contesto attuale
Settimana difficile per l’oro, schiacciato da forti pressioni ribassiste.
Mercoledì 15 maggio una candela piena ha spinto i prezzi in zona 3.200.
Dopo un rimbalzo tecnico giovedì, venerdì ha confermato la debolezza con un'altra chiusura ribassista.
📷 Grafico doppio: daily vs weekly
Nella mia analisi utilizzo un grafico doppio per evidenziare il contrasto tra breve e medio periodo:
A sinistra il daily, con pattern in conflitto e compressione tra medie
A destra il weekly, dove il trend appare molto più chiaro… e purtroppo anche più bearish
📊 Daily – caos tecnico e compressione
Prezzo sotto la EMA 55, ma ancora sopra la 100 e 200
Due pattern opposti in conflitto:
🟢 Bullish Flag (target teorico oltre 4.300)
🔴 Potential Bullish Crab (target verso 2.700)
Price action attuale: scarica e incerta
📆 Weekly – la realtà è più chiara (e più ribassista)
Candela rossa piena su volumi significativi
RSI sotto 50
MACD negativo e in espansione
ADX con -DI dominante
📌 Il trend è ribassista, e il segnale è netto.
🧠 Il mio sentiment
Sto alla finestra.
In questo momento ho messo in pausa lo scalping e l’intraday.
Cerco movimenti multiday più strutturati e puliti.
Anche perché sono impegnato in altri progetti e il tempo operativo è ridotto.
Non forzo nulla: aspetto segnali chiari sopra 3.260 o rottura decisa sotto 3.200.
A volte, il miglior trade è non fare niente.
🌍 Geopolitica – rumore di fondo… o miccia pronta ad accendersi?
Le tensioni globali sono reali. L’oro, però, reagisce poco.
Questo comportamento va osservato attentamente:
🇮🇳🇵🇰 Scontri tra India e Pakistan (Kashmir)
🌍 Raid su miniere artigianali d’oro in Africa
🇺🇸🇨🇳 Scontro commerciale USA–Cina
🇷🇺🇺🇦 Incontro a Istanbul: scambio di prigionieri, ma nessun cessate il fuoco
Putin tratta con Trump, Zelensky escluso. L’Europa resta spettatrice.
L’oro, storicamente rifugio, oggi sembra assuefatto al rischio.
Ma è proprio quando il mercato si abitua… che poi esplode con violenza.
💵 USD – Il vero avversario dell’Oro
Il Dollar Index (DXY) questa settimana ha mostrato forza relativa, ma senza strappi.
📈 Dati macro USA misti ma non deludenti
💬 Fed ambigua: no taglio imminente, inflazione “sotto controllo”
📉 Euro e Yen deboli = mancanza di alternative
📌 Risultato: il Dollaro regge, e già questo basta per ostacolare l’oro.
🔮 Prospettive a breve
Forza del USD legata a tassi Fed e rischi geopolitici
Per ora è in difesa attiva, ma vigile
📊 Livelli chiave sul DXY
yaml
Copia
Modifica
🔹 Trend: solido ma non esplosivo
📈 Supporto: 103,80
📉 Resistenza: 105,30
🎯 Range attuale: 104,50–105,00
🔁 Solo una vera debolezza del dollaro può rilanciare l’oro.
📈 Rally degli indici = pressione sull’oro
Wall Street vola. La narrativa di mercato è risk-on:
📉 Inflazione "contenuta"
📊 Rally tech (AI)
💰 Flussi sugli ETF
Quando il rischio piace, l’oro perde appeal.
💼 Il paradosso dei licenziamenti premiati
Microsoft e altre big tech tagliano posti di lavoro.
E il mercato… applaude.
Perché meno personale = meno costi = più utile
Ma dietro ogni +2% in borsa, c’è una persona in meno.
Questa logica è cinica. E alla lunga, insostenibile.
🧩 Opzioni CME – il mercato è in attesa
CALL tra 3.400–3.450
PUT tra 3.200–3.250
→ Gli operatori si coprono, ma non scommettono sul breakout
→ Chiusura weekly forte = cambio scenario
🗓️ Settimana 20–24 Maggio 2025: Eventi Macroeconomici Chiave
La settimana entrante sarà densa di dati: CPI, PMI, report centrali.
Volatilità prevista alta su: XAU/USD, EUR/USD, GBP/USD, USD/JPY, S&P500, commodities.
🎯 Giornate chiave:
📅 Giorno Eventi principali 🎯 Focus
Lun 20 🇨🇳 Produzione, Retail, Disoccupazione
🇪🇺 CPI
🇨🇦 CPI ✅ Massima attenzione
Mar 21 🇬🇧 CPI, 🇪🇺 PMI, ECB Report, 🇯🇵 Export 🔸 Zona Euro + UK
Mer 22 🇩🇪🇪🇺🇬🇧 PMI
🇺🇸 Jobless Claims
🏦 Banche centrali ✅ EUR/USD e SP500
Gio 23 🇬🇧 Retail Sales
🇩🇪 GDP finale
🇺🇸 New Home Sales 🔹 Real Estate & valute
Ven 24 🧾 CFTC Report (Gold, Oil, Nasdaq, EUR, GBP) 🔸 Sentiment settimanale
✅ Top Day: Lunedì 20 maggio
Dati macro da tre continenti. Impatto potenziale elevato su XAU/USD.
📌 Orari da seguire: 04:00 (CNY), 11:00 (EUR), 14:30 (CAD)
🎯 Ideale per breakout mattutini + conferme pomeridiane.
📌 Strategia operativa
❌ Niente long sotto 3.260
👁️🗨️ Attenzione a rotture sotto 3.200
📏 Aspetto solo breakout chiari
🧠 Disciplina > Impulso
📚 Pensiero dell’autore
Quando sento parlare di “ottimizzazione” e tagli al personale, sento un pugno nello stomaco.
Come quando una storia d’amore finisce male.
Quando si rompe qualcosa che non dovrebbe rompersi.
In quei momenti mi rifugio nella musica.
In quei canti rivoluzionari e disperati come El pueblo unido.
Ma poi la storia vera mi ricorda che il popolo quasi mai ha avuto ragione.
E che le grandi ingiustizie sociali, quasi mai sono state vinte davvero.
Resta la lucidità.
Resta la consapevolezza.
E forse il dovere – almeno per chi osserva –
di non fingere che vada tutto bene.
📌 Massima del giorno
Il capitale umano non appare nei bilanci,
ma quando lo perdi, ti accorgi che era tutto.
🌐 Ultimo pensiero – Il web accessibile, per tutti
In questi giorni sto aggiornando molti siti per conformarli all’European Accessibility Act (EAA), da rispettare entro il 28 giugno 2025.
È tanto lavoro, ma lo faccio con piacere e con orgoglio.
Perché rendere il web accessibile a tutti, soprattutto agli ultimi –
che come ricordava il mio Papa Francesco, sono i primi –
è una forma di giustizia e riscatto sociale che vale ogni riga di codice.
Opportunità di Investimento CHF/MXN LONGIl cross CHF/MXN sta mostrando segnali interessanti di ripresa dopo una fase di consolidamento. Con una prospettiva di rafforzamento del Franco Svizzero rispetto al Peso Messicano, ho deciso di impostare una posizione LONG, con un punto di ingresso a 23.31.
Livelli chiave della strategia:
Take Profit (TP): 24.4060
Stop Loss (SL): 23.0100
Motivazioni della posizione LONG:
L'analisi tecnica suggerisce un potenziale rimbalzo, sostenuto da diversi fattori macroeconomici. La Svizzera continua a mantenere una politica monetaria prudente, con tassi di interesse stabili e una valuta considerata rifugio in tempi di incertezza. Al contrario, il Peso Messicano è soggetto a pressioni dovute all'inflazione e alla volatilità dei mercati emergenti.
Osservando il grafico, il livello 23.31 si è dimostrato un supporto significativo, aumentando le probabilità di un movimento rialzista verso il target 24.4060, livello di resistenza chiave che coincide con una precedente area di distribuzione.
Gestione del rischio:
Il Stop Loss è fissato a 23.0100, un livello che, se raggiunto, invaliderebbe la mia idea rialzista e segnerebbe una possibile inversione di trend. Con questa impostazione, il rapporto risk/reward è favorevole, garantendo un equilibrio tra prudenza e opportunità di profitto.
Conclusione:
La configurazione attuale del CHF/MXN presenta un'opportunità interessante per chi cerca movimenti di medio periodo. Se il momentum si mantiene positivo, il prezzo potrebbe avvicinarsi all'area 24.40, confermando la validità della strategia LONG. Monitorare attentamente le dinamiche economiche globali e le politiche monetarie sarà fondamentale per la gestione attiva della posizione.
Opportunità di Investimento LONG GBP/CHF
Salve, sono il Trader Andrea Russo, e oggi voglio condividere un'opportunità di investimento che considero estremamente interessante: una posizione LONG su GBP/CHF.
Negli ultimi mesi, il cross valutario GBP/CHF ha mostrato segni di consolidamento e una potenziale ripresa del trend rialzista. In questo articolo, analizzerò in dettaglio le ragioni che rendono questo investimento promettente, i punti chiave da monitorare e le strategie per gestire il rischio e massimizzare i profitti.
Strategia di investimento: Punti principali
Ingresso: La posizione LONG viene aperta al prezzo di 1.01119, un livello che rappresenta un'area tecnica interessante e che si trova vicino ai minimi recenti del mercato.
Stop Loss (SL): Per minimizzare i rischi, lo SL è fissato a una distanza dello 0.95%. Questo livello ci protegge da movimenti improvvisi contrari alla nostra direzione.
Take Profit (TP): Il target finale è impostato a 2.83%. Questo obiettivo ci consente di capitalizzare su un movimento significativo rialzista.
Analisi Tecnica del GBP/CHF
L'analisi tecnica ci fornisce strumenti utili per capire il comportamento storico e futuro del mercato. Nel caso di GBP/CHF, ci sono alcuni segnali interessanti:
1. Supporto e Resistenza
Supporto: Il livello di 1.01119 si configura come un supporto chiave. Storicamente, il mercato ha rispettato questa area, rimbalzando in diverse occasioni. Questo rende il livello ideale per posizionarsi Long.
Resistenza: La prima area di resistenza significativa si trova intorno a 1.03000. Se il prezzo supera questa soglia, è probabile che si apra spazio per ulteriori movimenti rialzisti.
2. Media Mobile e Trend
Le medie mobili a 50 e 200 periodi sul grafico giornaliero indicano una possibile inversione rialzista. GBP/CHF sta tentando di rompere sopra la media mobile a breve termine, un segnale incoraggiante per i trader che cercano opportunità Long.
3. Pattern grafici
Un potenziale doppio minimo si sta formando sul grafico a 4H e giornaliero. Questo pattern è un classico indicatore di inversione, suggerendo una forza crescente tra gli acquirenti.
4. Indicatori Tecnici
RSI: L'indicatore RSI si trova attualmente in zona neutrale, intorno a 50. Una rottura verso l'alto sopra 60 confermerebbe la forza rialzista.
MACD: L'oscillatore MACD sta mostrando un incrocio rialzista, con la linea segnale sopra lo zero. Questo è un ulteriore segnale che il momentum rialzista potrebbe guadagnare forza.
Analisi Fondamentale
L'analisi fondamentale è altrettanto cruciale per supportare la nostra strategia.
1. Politiche monetarie e differenziale di tassi di interesse
Sterlina britannica (GBP): La Banca d'Inghilterra ha recentemente adottato una politica monetaria restrittiva, aumentando i tassi d'interesse. Questo potrebbe favorire un apprezzamento della sterlina rispetto al franco svizzero.
Franco svizzero (CHF): La politica monetaria svizzera, sebbene storicamente prudente, potrebbe essere influenzata dalla pressione globale di inflazione, ma il CHF rimane meno aggressivo nel rialzo dei tassi.
2. Contesto economico
La fiducia dei consumatori nel Regno Unito è in ripresa, e i dati recenti mostrano una crescita stabile del PIL. Questi fattori supportano un possibile rafforzamento della sterlina. Dall'altro lato, il franco svizzero è influenzato da una maggiore domanda di valute rifugio, ma potrebbe subire pressione nel contesto di una ripresa economica globale.
Gestione del rischio
L'aspetto più importante di qualsiasi strategia di trading è la gestione del rischio:
Risk-Reward Ratio: Con uno SL a 0.95% e un TP a 2.83%, il rapporto rischio-rendimento è molto favorevole, superiore a 1:3.
Diversificazione: Questa operazione deve essere parte di un portafoglio diversificato per minimizzare i rischi globali.
Conclusioni
Investire su GBP/CHF con una posizione LONG a 1.01119 rappresenta un'opportunità interessante basata sia sull'analisi tecnica che fondamentale. La combinazione di livelli chiave, segnali tecnici e contesto economico suggerisce un potenziale movimento rialzista. Tuttavia, ricordiamo che il mercato è imprevedibile, e una buona gestione del rischio è essenziale.
Spero che questa analisi sia utile per la vostra strategia di trading. Se avete domande o volete condividere il vostro punto di vista, non esitate a farlo nei commenti!
Cambiano le correlazioniNelle ultime ore si è assistito a un cambiamento nelle correlazioni intermarket. I mercati azionari, in particolare quelli statunitensi, mostrano una notevole forza, sostenuti non solo dalle buone notizie sul fronte commerciale, ma anche da dati sull’inflazione inferiori alle attese.
Questo alimenta le speranze di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, motivo per cui il mercato azionario festeggia. Diversa la situazione per il dollaro, che perde terreno rispetto alle principali valute concorrenti: tassi più bassi lo renderebbero meno appetibile agli occhi degli investitori.
Gli indici di rischio mantengono comunque un tono positivo verso l’appetito al rischio: il VIX è sotto quota 18 punti, il petrolio è in ripresa e l’oro resta sotto i 3.260 dollari l’oncia.
Il paradigma potrebbe dunque cambiare, con correlazioni differenti: uno scenario "risk-on" in cui l’equity sale e il dollaro perde quota, mentre l’attenzione dei mercati si sposta sempre più sui dati macroeconomici, più che sulle questioni commerciali.
WALL STREET VICINO AI MASSIMI STORICI
Wall Street ha esteso il suo rally martedì, grazie all’allentamento delle tensioni internazionali: sia quelle commerciali tra Stati Uniti e Cina, sia le speranze di una tregua nella guerra tra Russia e Ucraina. A ciò si aggiungono i dati sull’inflazione, più deboli del previsto, che hanno rafforzato la fiducia degli investitori.
L’S&P 500 è salito dell’1%, tornando in territorio positivo per il 2025. Il Nasdaq 100 ha guadagnato l’1,8%, trainato dal forte rimbalzo dei produttori di chip. Nvidia è balzata del 5,8% dopo l’annuncio di un importante accordo per chip di intelligenza artificiale con l’Arabia Saudita, spingendo anche AMD e Broadcom a salire di oltre il 4%.
Il Dow Jones, invece, ha perso oltre 150 punti, penalizzato dal crollo del 18% delle azioni di UnitedHealth, a seguito delle dimissioni dell’amministratore delegato.
L’indice dei prezzi al consumo di aprile è aumentato solo del 2,3% su base annua, leggermente al di sotto delle aspettative, rafforzando le speranze di un rallentamento dell’inflazione e avvicinando i tagli dei tassi. Gli operatori ora scommettono su circa 55 punti base di tagli da parte della Fed entro l’anno.
La combinazione di segnali macroeconomici favorevoli e di un miglioramento del sentiment geopolitico ha riacceso lo slancio rialzista sui mercati.
VALUTE
L’EUR/USD si muove verso 1,1190 in correzione, dopo i recenti ribassi che lo avevano portato fino a 1,1070. Possibile un test delle resistenze tra 1,1250 e 1,1270.
Anche il Cable mantiene un tono rialzista, con target possibili a 1,3450. L’USD/JPY arretra in area 146,80 da 148,50, con possibili obiettivi in area 145,70.
L’USD/CAD è sceso, tornando a ridosso di 1,3900, mentre il franco svizzero resta stabile contro l’euro in area 0,9380–0,9390 e contro il dollaro a 0,8380.
La fase resta sfavorevole al dollaro, con possibilità di accelerazione ribassista in caso di rottura dei supporti.
USA, CALA L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 2,3% ad aprile 2025, il livello più basso da febbraio 2021. A marzo era al 2,4%, in linea con le previsioni.
Il costo dell’energia è diminuito del 3,7%, più del calo del 3,3% registrato a marzo. I prezzi di benzina e olio combustibile sono scesi più rapidamente, mentre quelli del gas naturale sono aumentati sensibilmente.
L’inflazione ha rallentato anche per alimentari e trasporti, mentre si è stabilizzata per l’edilizia abitativa. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,2%, dopo il calo dello 0,1% di marzo, ma sotto le attese dello 0,3%.
Il tasso di inflazione core annuale si è stabilizzato al 2,8%, in linea con le previsioni.
USA, SALE IL DEBITO DELLE FAMIGLIE
Il debito totale delle famiglie statunitensi è aumentato di 167 miliardi di dollari rispetto al trimestre precedente, raggiungendo il livello record di 18,20 trilioni di dollari nel primo trimestre del 2025.
Il saldo dei prestiti studenteschi è cresciuto di 16 miliardi, arrivando a 1,63 trilioni, con un forte aumento del tasso di insolvenza. Anche il saldo dei mutui è aumentato di 199 miliardi, raggiungendo 12,80 trilioni, mentre le linee di credito ipotecario sono salite di 6 miliardi, toccando i 402 miliardi.
I tassi di insolvenza aggregati sono aumentati rispetto al trimestre precedente.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti a 63 dollari al barile martedì, segnando il quarto rialzo consecutivo e il massimo delle ultime due settimane. Il rialzo è stato favorito dall’accordo tra Stati Uniti e Cina per ridurre drasticamente i dazi per almeno 90 giorni.
L’intesa ha alimentato la speranza che una guerra commerciale tra i due maggiori consumatori di petrolio possa essere evitata, riducendo la pressione sui mercati energetici. Tuttavia, resta l’incertezza su cosa accadrà alla scadenza della tregua.
Nel frattempo, l’attenzione si è spostata sul Medio Oriente, con il presidente Trump in visita in Arabia Saudita. Il regno ha spinto per un aumento della produzione, penalizzando i membri OPEC che non raggiungono gli obiettivi.
La produzione totale dell’OPEC è aumentata più del previsto da aprile, con una crescita stimata di 411.000 barili al giorno a maggio. Nonostante il recente recupero, il petrolio resta in calo di oltre il 10% da inizio aprile, quando i dazi statunitensi avevano sollevato timori per una crescita globale più debole e una minore domanda di carburante.
Saverio Berlinzani
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DOLLAR INDEX, il dollaro torna a bullizzare il ForexChart di Capital.Com
Nonostante gli acciacchi del periodo, il dollaro americano nel lungo periodo mostra una inesorabile forza sul mercato dei cambi.
Tutte le valute soffrono contro di lui nel lungo periodo.
All'interno di quel canale rialzista di lungo termine, questa è l'attuale fase di timida debolezza
La debolezza recente è visibile sul grafico giornaliero perché confinata in un ripido canale discendente.
Di recente il dollaro ha ripreso a bullizzare nel Forex e, probabilmente, si appresta ad uscire da questo recinto che evidentemente gli sta stretto.
La candela che sembra aver infranto la parte alta del canale mostra volumi elevati.
Sul grafico a 4 ore abbiamo la possibilità di concentrarci sulla recente ripresa di forza del dollaro.
Si sta muovendo in un canale rialzista da cui già mostra volontà di uscire all'insù.
I prezzi stanno testando il supporto in area 105,5 per cui si può valutare un long sperando che regga.
Un generoso reward/risk incoraggia la prospettiva.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.05.2025Usa e Cina verso un accordo commerciale rapido e benefico.
Borse globali in recupero, cancellano l’effetto “dazi” del 2 aprile
Pakistan-India decidono “cessate il fuoco”. Si spera in tregua in Ucraina.
Il “risk-on mood” premia i metalli industriali e frena la corsa dell’oro.
USA-Cina: la tregua sui dazi accende i mercati globali. Una boccata d’ossigeno per l’economia globale: Washington e Pechino hanno concordato una sospensione di molti dazi per 90 giorni, a partire dal 12 maggio.
La mossa, che rappresenta un significativo passo avanti nella distensione commerciale, ha innescato un’ondata di entusiasmo sui mercati finanziari mondiali. Le principali Borse europee hanno chiuso in netto rialzo: Milano la migliore con +1,4%, riportandosi vicino ai 40.000 punti sull’indice Ftse Mib, livello prossimo al record storico. Seguono Parigi (+1,3%), Amsterdam (+1,8%), Madrid (+0,7%) e Londra (+0,5%). Più cauta Francoforte (+0,2%).
Oltreoceano, anche Wall Street ha festeggiato: Dow Jones +2,8%, S&P500 +3,3%, mentre il Nasdaq ha segnato un impressionante +4,3%. Ancora meglio i "Magnifici Sette", le grandi tech americane, con un balzo di+5,7%, tornate sui massimi da inizio marzo, e superando i livelli pre-guerra commerciale.
Donald Trump ha definito l’intesa “un nuovo inizio” e ha annunciato una prossima conversazione col presidente cinese Xi Jinping nel weekend per mantenere il dialogo aperto. Anche il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha rassicurato i mercati, affermando che né gli Stati Uniti né la Cina vogliono una separazione economica.
Un chiaro segnale che la strada del confronto potrebbe lasciare spazio a un’intesa strutturale. Secondo Citi, la riduzione dei dazi è “più positiva del previsto” e potrebbe portare a ulteriori tagli tariffari in futuro. L’impatto sulle esportazioni e sul PIL cinese sarà inferiore alle stime iniziali, mentre le azioni cinesi – in particolare a Hong Kong – sono viste in forte ripresa, complice anche una valutazione ritenuta conveniente.
La tregua commerciale non è l’unico motivo per cui gli investitori “respirano e osano di più”: sul fronte geopolitico, si aprono spiragli di pace in diversi scenari caldi. Giovedì potrebbero riprendere i colloqui tra Russia e Ucraina in Turchia, mentre India e Pakistan hanno firmato un cessate il fuoco.
La notizia ha fatto volare stamane, 13 maggio, la Borsa di Karachi: l’indice KSE ha chiuso a +10% e la rupia pakistana si è apprezzata. A Mumbai, tuttavia, l’indice BSE-Sensex ha perso -0,5%.
In Asia-Pacifico notiamo una netta prevalenza di rialzi: a Taipei il Taiex è salito +1,1%., mentre il CSI300 di Shanghai e Shenzhen è rimasto stabile, ma in Giappone il Nikkei ha guadagnato +1,7%, beneficiando del calo dello yen (-2% in un giorno). Dai verbali della Banca del Giappone emerge la volontà di procedere con nuovi rialzi dei tassi, pur mantenendo un approccio prudente.
A Hong Kong l’Hang Seng ha interrotto una serie positiva di otto calando -1,5%.
Il clima più disteso ha inciso anche sul mercato obbligazionario. Lo spread tra BTP decennali italiani e Bund tedeschi è sceso a 102 punti base, dai 105 della vigilia. I rendimenti, però, sono saliti: il Bund a 10 anni rende ora il 2,65% (+10 punti base), mentre il BTP decennale italiano si attesta al 3,67%.
Sul mercato valutario, il dollaro si è decisamente rafforzato, grazie al rinnovato appetito per il rischio. Il cambio euro/dollaro è sceso a 1,111, da 1,126 di venerdì, mentre l’euro si è rafforzato sullo yen (164,6 da 163,4). Il cross dollaro/yen è balzato a 148,1, da 145,1.
Sul fronte materie prime l’allentamento delle tensioni internazionali ha spinto il prezzo del petrolio: il Brent ha chiuso lunedì in rialzo, +3,3%, toccando i massimi del mese, anche se resta ancora in calo, -12% da inizio anno. Più stabile l’andamento dell’indice Bloomberg delle materie prime (102,60 USD), con i metalli industriali in rialzo e quelli preziosi in calo.
L’oro ha infatti archiviato la peggior seduta del mese con -2,7%, penalizzato dal ritorno di interesse per gli asset rischiosi. Questa mattina rimbalza un po’, +0,4%. La performance da inizio anno resta comunque solida: +24%, a testimonianza della persistente incertezza sulla possibilità di una pace duratura sui tre fronti caldi (commerciale tra USA-Cina, militare tra Russia-Ucraina, e India-Pakistan).
Bitcoin non ha partecipato al rally di lunedì, chiudendo in calo di -1,5%. Tuttavia, potrebbe trattarsi di una pausa fisiologica dopo un’impennata di +9% la settimana precedente. Questa mattina è stabile, con alcuni analisti che vedono nella tregua USA-Cina un possibile volano per un nuovo rally del comparto, con target fino a 150.000 USD.
Intanto arriva una notizia simbolicamente potente: Coinbase, la più grande piattaforma di scambio cripto statunitense, sarà inserita nell’indice S&P500, sostituendo Discover Financial Services a partire dal 19 maggio. Le azioni Coinbase sono schizzate del 13% nell’after-hours. L’inclusione rappresenta un importante riconoscimento per il settore degli asset digitali.
Infine, sul fronte macro, oggi è atteso l’indice dei prezzi al consumo statunitense, previsto stabile. Sempre oggi è in calendario anche l’indice Zew tedesco, che fornirà indicazioni preziose sul sentiment economico in Germania.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Nasdaq SEGNALE DI ROTTURA, ma con necessità di respiro tecnico NDX ha completato un breakout istituzionale pienamente validato, con compressione implicita delle PUT e flussi reali in ingresso. Tutti i segnali tecnici convergono, ma i livelli attuali richiedono attenzione al timing: meglio agire su ritracciamenti controllati.
L’ipotesi SHORT è attualmente minoritaria, ma andrà riattivata solo in caso di fallimento daily confermato.
MOMENTUM ESTREMO – rischio eccesso tecnico breve
SEGNALE DI ROTTURA, ma con necessità di respiro tecnico (pullback atteso)
Analisi del Sentiment Implicito (Opzioni)
Put/Call Ratio (NDX)
12/05: 0.99 → rottura coperture, transizione risk-on
Valutazione: netto shift bullish, sentiment istituzionale espansivo
Put/Call Ratio (QQQ)
Da 1.48 a 1.44, livello ancora elevato
Divergenza tra prezzo e sentiment, possibile hedging speculativo
Conclusione: NDX con sentiment pienamente bullish, QQQ segnala cautela residua
Livelli Operativi e Forza Tecnica
Livello Tipo Valore Forza Motivazione
20.277 Supporto Forte Ex-resistenza + cluster volumi
20.057 Supporto Forte Punto di inversione
20.772 Supporto Forte VWAP giornaliera
20.996 Resistenza Moderata Massimo 7gg
📌 Nessun segnale di congestione attiva: bande ampie, volumi crescenti, breakout netto
NO TRADE ZONE (debole) 20355 - 20670
Strategia Operativa
✅ Scenario LONG
Probabilità Successo 80%
Ingresso Pullback su VWAP (20.772) o supporto ex-SH (20.277)
SL1 20.277
SL2 20.057
TP1 21.200
TP2 21.420
TP3 21.800
Condizioni Attendere ritracciamento con volume in calo – no ingresso su rottura diretta
❗Scenario SHORT (Controtrend Speculativo)
Bias SOLO su reversal confermato
Probabilità Successo 20–25%
Trigger Chiusura daily sotto VWAP + rottura netta di 20.772 con volumi in uscita
SL 21.000 (massimo esteso)
TP1 20.277
TP2 20.057
TP3 19.800 (EMA 100)
Condizioni Operazione ad alto rischio, solo con divergenze attive su RSI + rottura volumi laterali
FATEMI SAPERE SE QUESTA ANALISI VI INTERESSA E SEGUITEMI PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI
⚠ Attenzione: Questa analisi tecnica si basa esclusivamente su dati tecnici e non costituisce un consiglio di investimento. Non tiene conto di eventi macroeconomici, situazioni geopolitiche o dati fondamentali che potrebbero influenzare il titolo. Inoltre, non tiene conto della propensione al rischio dell’investitore, né del suo mix di portafoglio. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente e influenzare le strategie delineate in questa analisi.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.05.2025Le borse globali festeggiano l’accordo parziale tra Usa e Cina.
Titoli tecnologici protagonisti, sia in Asia che nei future su Wall Street.
Spiragli di trattativa nella crisi Pakistan-India e Russia-Ucraina.
Metalli industriali nel mirino: crescono le attese per la domanda di rame.
Tregua commerciale USA-Cina, mercati in ripresa e fiducia rinnovata: dopo mesi di tensioni, la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sembra allentarsi, aprendo la strada a una fase negoziale più distesa. Il segnale più chiaro è arrivato l’11 maggio, con l’annuncio di un dialogo costruttivo tra le delegazioni dei due Paesi, riunitesi in Svizzera.
La decisione di sospendere parte dei dazi per 90 giorni è stata particolarmente ben accolta. Il clima positivo ha dato immediatamente impulso ai mercati finanziari, europei e asiatici, tutti in rialzo nella mattinata del 12 maggio.
Il vicepresidente cinese He Lifeng ha definito l’esito dei colloqui un "primo passo importante" verso la risoluzione delle divergenze. È stato inoltre istituito un meccanismo di confronto permanente, coordinato dallo stesso He e dal Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito che "ci sarà sempre un minimo del 10%" sui dazi, ma ha lasciato spazio a possibili eccezioni “se qualcuno farà qualcosa di eccezionale”. Il presidente ha parlato anche di un “grande accordo con Pechino” e ha ricordato l’intesa raggiunta con il Regno Unito, definendola “meravigliosa”.
Le borse europee avevano già mostrato segnali positivi venerdì 9 maggio: Parigi e Francoforte +0,64%, Londra +0,27%, Milano +1,02%. Negli USA, S&P500 e Nasdaq hanno chiuso la settimana in lieve calo (-0,3%), preferendo attendere sviluppi più concreti prima di una reazione marcata.
Ieri, 11 maggio, il future sul Nasdaq era salito +2%, quello sull’Eurostoxx +0,9%.
Oggi, le Borse dell’Asia hanno reagito con entusiasmo stamane: l’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato +1,1%, ed è all’ottava seduta positiva consecutiva. CSI300 +0,7%, Taiex (Taipei) +0,8%.
Intanto Trump ha usato la sua piattaforma social Truth USA per attaccare la stampa, accusando MSNBC di diffondere fake news, in particolare sui dazi e l’inflazione, che definisce “inesistente”.
Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, ha definito i colloqui USA-Cina “un passo positivo e costruttivo”. Intanto, un segnale tangibile degli effetti positivi dei nuovi accordi arriva dal settore aereo: IAG, holding madre di British Airways e Iberia, ha annunciato un ordine per 53 nuovi aerei, di cui 32 da Boeing e 21 da Airbus, per un valore totale di circa 10 miliardi di dollari.
In un altro intervento via social, Trump ha dichiarato che non si opporrebbe a un eventuale aumento delle tasse per i più ricchi, anche se ha messo in guardia i repubblicani sulle conseguenze politiche: "Probabilmente non dovrebbero farlo, ma se lo fanno, per me va bene!!!".
Anche il contesto geopolitico contribuisce a rasserenare i mercati. Il cessate il fuoco tra India e Pakistan, dopo quattro giorni di scontri che hanno causato 60 morti e lo sfollamento di migliaia di persone, ha fatto volare la Borsa di Mumbai: l’indice BSE Sensex ha guadagnato il +2,7%.
Guerra Russia-Ucraina: possibile incontro in Turchia. Volodymyr Zelensky ha annunciato su X (ex Twitter) che attenderà Putin giovedì in Turchia, senza precondizioni, dando un nuovo spiraglio di dialogo anche sul fronte russo-ucraino.
Le Borse europee hanno registrato la quarta settimana consecutiva in rialzo. Il DAX tedesco ha guadagnato +1,7%, toccando nuovi massimi storici. Il FTSEMIB Total Return di Milano è cresciuto +2,7%, con una performance annuale del +16%.
Il 19 maggio sarà “dividend day” a Milano, col pagamento di circa Eur 15 miliardi in cedole, +13% rispetto al 2024, e diversi rendimenti a doppia cifra.
Il Brent, greggio di riferimento per l’Europa, apre oggi in rialzo di +0,5%, dopo il +4,3% della settimana precedente. L’oro invece scende, -2,4%, come risultato del ripristino del “risk-on mood”.
Tra i metalli industriali, molta attenzione di concentra sul rame, minerale chiave per la transizione energetica, è cresciuto dell’8% nel 2025. Secondo l’UNCTAD, serviranno 80 nuove miniere e 250 miliardi di dollari entro il 2030 per evitare una carenza.
Bitcoin prosegue la sua corsa: dopo il +9% nell’ultima settimana, la quinta positiva consecutiva, oggi superato i 104.000 dollari.
Un buon momento interessa anche il mercato obbligazionario: quella scorsa è stata di “consolidamento” per i principali titoli di Stato globali: rendimento del Treasury USA a 10 anni al 4,41%, Bund tedesco al 2,56%, BTP italiano al 3,6%. Lo spread BTP/Bund è sceso a 104 punti base, il minimo da ottobre 2021. Si attende il 23 maggio il possibile miglioramento del giudizio di Moody’s sul debito sovrano italiano, come già fatto da S&P.
Settimana intensa, quella appena iniziata, per l’agenda macroeconomica globale:
- Martedì 13 maggio: indice dei prezzi al dettaglio USA (atteso stabile) e indice ZEW in Germania.
- Mercoledì 14: seconda lettura dell’inflazione tedesca e scorte di greggio USA.
- Giovedì 15: PIL di Regno Unito e Eurozona, vendite al dettaglio USA, produzione industriale di aprile, e discorso di Powell.
- Venerdì 16: PIL giapponese, inflazione italiana e, dagli USA, dati su edilizia e fiducia dei consumatori.
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USA-CINA , tregua da 90 giorni - USDJPY 12.05.2025🔴 Macro contesto
Ancora un calcio al barattolo per i dazi USA-Cina. Il meeting in Svizzera di questo fine settimana a quanto pare ha prodotto notevoli frutti sul piano del dialogo. La Cina riduce i dazi al 30% e cosi l’America che porta al 10% i dazi per i prossimi 90giorni. A quanto pare il dialogo è aperto e la possibilità che tutto si riduca ai dazi reciproci del 10% , come visto nell’accordo con UK, sembra essere oramai la soluzione più probabile di questa lunga ed estenuante fetta di storia politico-economica.
I mercati festeggiano, il risk on dilaga e con esso tornano gli acquisti di dollari USA , di fatto l’euforia pervade i mercati in questo avvio di settimana.
🔴 Identificazione del Trend e struttura di mercato
Il trend in H2 oramai possiamo dire chiaramente rialzista, dopo aver abbandonato i minimi di 139.75 , la sequenza di massimi e minimi crescenti prosegue, portanto le quotazioni ai test delle resistenze chiave a 148.25. Il fascio di medie supporta la direzionalità long, sebbene le quotazioni ora risultino forse troppo distanti dalla MM21 periodi in h2 e sembri necessario un respiro tecnico che possa dare spessore al trend.
🔴 Posizionamenti & Sentiment
Sebbene gli istitutional siano ancor amolto scarichi di posizioni long dollari, le news delle ultime ore potrebbero portare ad interessanti flussi in acquisto di biglietto verde, dando cosi il necessario boost rialzista al cambio USDJPY.
Il sentiment retail non tarda a posizionarsi mean reverting, con un 60% dei trader che prende posizione contrarian short, dando quindi maggior peso all’idea di attendere ritracciamenti per rientrare sul trend priamrio long.
🔴 Aree Volumetriche
La resistenza chiave a 148.25 mette in luce un LVN ben chiaro sul profile custom che raccoglie le dinamiche dai massimi di 151.20 ai minimi di 140.00 . Rimanere al di sotto di tale livello vuol dire continuare a lavorare l’area volumetrica compresa tra 148.25 e 146.50, solo un rientro sotto 146.50 potrebbe riportare le quotazioni a 145 figura.
🔴 Strategie Operative
Si prediligono posizioni long a favore di trend, tuttavia la necessita di uno storno tecnico dagli eccessi di questa mattina sembra la chiave pee un miglior timing di ingresso. Nel brevissimo si guardano le dinamiche intorno a 148.25 come livello resistivo chiave in confluenza con un volatility Pivot su base giornaliera.
buon trading
Salvatore Bilotta
Trump, su le borseGiovedì le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo: l’S&P 500 è salito dello 0,43%, il Nasdaq dell’1,07% e il Dow Jones dello 0,7%. Il rialzo è stato favorito dalla notizia del primo accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito, considerato un passo fondamentale verso l’allentamento delle tensioni commerciali globali.
Il sentiment è stato ulteriormente rafforzato dalle indiscrezioni secondo cui l’amministrazione starebbe valutando la revoca di alcune restrizioni imposte durante l’era Biden ai produttori di chip.
I settori dei beni di consumo discrezionali, dell’energia e dei servizi di comunicazione hanno registrato le migliori performance. Le megacap hanno chiuso tutte in rialzo: Apple (+0,6%), Microsoft (+1,6%), Nvidia (+0,5%), Amazon (+1,2%), Meta (+2,2%), Alphabet (+1,2%) e Tesla (+3,2%).
Nel frattempo, Trump ha dichiarato che non ridurrà i dazi sulla Cina come condizione per l’avvio dei negoziati commerciali, previsti in Svizzera nel fine settimana.
Nonostante il rialzo dei listini, l’appetito per il rischio non sembra essere tornato con forza: l’indice VIX resta sopra quota 22 e i rendimenti dei Treasury decennali si attestano intorno al 4,36%, segnalando persistenti incertezze sulle prospettive economiche e una possibile crisi istituzionale tra Trump e Powell, sempre più ai ferri corti.
VALUTE
Il dollaro si rafforza dopo le dichiarazioni ottimistiche di Trump sugli accordi commerciali attuali e futuri. L’EUR/USD è tornato a ridosso di 1,1200, vicino ai supporti chiave di medio termine, testati anche ieri sera con un breve calo sotto tale soglia.
Cresce la sensazione che si possa entrare in una fase di “risk-on”, con l’equity vicino ai massimi e un dollaro in recupero dopo mesi di debolezza.
In caso di rottura del supporto a 1,1200, l’euro potrebbe scendere verso l’area 1,0960–1,0970, come correzione del movimento precedente. Tutti i principali cambi contro dollaro appaiono in difficoltà nel breve termine.
L’USD/JPY si avvicina alla resistenza chiave di 146,60, con possibili target a 148,00 e 149,50. Il Cable (GBP/USD) sembra orientato verso un test di 1,3100.
Il trend di fondo resta improntato a una possibile debolezza del dollaro, ma non in questa fase. Molto dipenderà dall’esito delle trattative sui dazi, le cui scadenze sono previste per luglio.
JOBLESS POSITIVI
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 13.000 unità, attestandosi a 228.000 nella settimana conclusasi il 3 maggio, leggermente al di sotto delle attese di mercato (230.000).
Le richieste continuative sono scese di 29.000 unità, a 1.879.000, in calo rispetto al massimo di oltre tre anni registrato a metà aprile.
SALE L’EXPORT TEDESCO
Le esportazioni tedesche sono aumentate dell’1,1% su base mensile a marzo 2025, raggiungendo 133,2 miliardi di euro, il livello più alto degli ultimi undici mesi. Il dato segue un +1,8% del mese precedente, trainato dalle maggiori spedizioni verso Cina e Stati Uniti.
Le esportazioni verso l’UE sono cresciute del 3,1%, con un +3,8% verso l’area euro e un +1,6% verso i paesi extra-euro. In particolare, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate del 2,4% in vista dell’introduzione di nuove misure tariffarie, mentre quelle verso la Cina sono salite del 10,2%.
Al contrario, le esportazioni verso i paesi extra-UE (esclusi i principali mercati) sono diminuite dell’1,1%, soprattutto a causa di un calo del 2,8% delle vendite verso il Regno Unito.
Nel primo trimestre del 2025, le esportazioni totali della Germania hanno raggiunto i 349,3 miliardi di euro, in aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
BOE RIDUCE IL COSTO DEL DENARO
La Banca d’Inghilterra ha tagliato i tassi di interesse al 4,25%, come previsto, ma con una decisione non unanime. Quattro membri del Consiglio direttivo hanno votato in modo diverso: due per un taglio di 50 punti base e due per mantenere i tassi invariati. Cinque membri hanno invece sostenuto il taglio di 25 punti base.
La decisione riflette i progressi nella riduzione dell’inflazione, grazie all’attenuarsi degli shock esterni e alla politica monetaria restrittiva che ha contribuito a stabilizzare le aspettative.
Il PIL del Regno Unito ha rallentato dalla metà del 2024 e il mercato del lavoro mostra segnali di allentamento.
L’inflazione CPI è scesa al 2,6% a marzo, ma si prevede un temporaneo aumento al 3,5% nel terzo trimestre, a causa dei precedenti picchi dei prezzi dell’energia. Successivamente, è attesa una nuova discesa. La crescita salariale resta elevata, ma dovrebbe rallentare nei prossimi mesi.
L’incertezza globale è aumentata a causa dei nuovi dazi statunitensi, che hanno indebolito la crescita globale e ridotto le aspettative sui tassi di interesse di mercato.
Il Comitato di Politica Monetaria (MPC) resta impegnato a riportare l’inflazione al 2% in modo sostenibile. Le future decisioni dipenderanno dall’evoluzione dei rischi e delle dinamiche inflazionistiche.
Un approccio cauto e basato sui dati rimane appropriato per la graduale rimozione della restrizione monetaria.
Saverio Berlinzani
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IL SUPPORTO DEL NASDAQ FUNZIONA- ANALISI DEL TREND E FASI DI MERCATO
Il NASDAQ beneficia delle congiunture Macro e il ritornato risk-on del mercato almeno per il momento, per quanto riguarda l'aspetto tecnico il canale rialzista fa il suo sporco lavoro, anche se ci troviamo in una fase di accumulazione da 6 giorni in un ampio range, il fascio di medie è comunque improntato al rialzo e in questo momento i prezzi attaccano i massimi settimanali. L'ultimo massimo di lungo periodo che se rotti ci permette di dire terminato il trend short è a quota 20538.
- ANALISI VOLUMETRICA
Il supporto evidenziato sul grafico come rettangolo verde ha svolto il suo compito anche ieri sera durante gli annunci di Trump e lo speech di Powell, in concomitanza del supporto evidenziato troviamo anche la HVA dello scorso mese, dall'altra parte i prezzi attaccano i massimi di questa settimana e quelli della scorsa ricomprendo il nacked POC daily e attraversando un'area a bassi volumi sul composito annuale. Il volume profile settimanale al momento ci conferma lo scenario di accumulazione con una forma a D-Shape.
- STRATEGIE E DECISIONE DI TRADING
Si predilige lo scenario Long se si dovessero rompere i massimi previouos week e fare accettazione e quindi generare il pattern BAR, altrimenti si rientra nel range.
Lo scenario short scatterebbe solo alla rottura del supporto sopra citato compreso tra 19740 e 19690.
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