Torna il mantra “good news are bad news”?AZIONARIO
Dati americani contrastanti, hanno reso la giornata di ieri decisamente interessante, e non solo nel comparto equity. Gli indici azionari hanno iniziato una correzione al ribasso dopo che il mercato ha interpretato i dati come estremamente positivi, nella parte dei prezzi alla produzione e nonostante le vendite al dettaglio siano uscite peggiori del consensus.
Si è trattato del ritorno del mantra che avevamo imparato a conoscere nel 2022, ovvero “good news are bad news”, cioè buone notizie sul fronte macro fanno scendere le borse e salire il dollaro come valuta rifugio. E così, dopo un inizio di seduta ancora al rialzo, i tre indici principali Usa hanno cominciato a perdere quota chiudendo in rosso, dopo che i dati economici chiave hanno supportato la recente cautela dimostrata dalla Fed e l’idea di posticipare il taglio del costo del denaro.
Sul fronte aziendale, Nvidia ha perso circa il 2,9% e Tesla è scesa dell'1,6% dopo che un analista di Wells Fargo ha affermato che quest'anno ci sarà una crescita zero nei volumi di vendita per il produttore di veicoli elettrici. D'altro canto, Microsoft ha guadagnato il 2% e Apple lo 0,8%. Sul fronte degli utili, Adobe ha tagliato i guadagni anticipati prima della pubblicazione degli utili.
VALUTE
Sul fronte cambi, abbiamo finalmente assistito ad un movimento degno di questo nome, con il dollaro in deciso recupero contro quasi tutte le valute, anche contro lo Jpy, che si era distinto invece, ad inizio giornata, in un recupero dovuto alle dichiarazioni della BoJ, che ha affermato, tramite un suo portavoce, di voler uscire nella prossima riunione della settimana prossima dall’espansione monetaria che dura da più di 10 anni, il QQE. UsdJpy che dopo avere fatto registrare un minimo di giornata a 147.42, è balzato in poco più di 6 ore fino a 148.35. E non è detto che l’uscita dall’espansione monetaria sarà il viatico per la grande salita dello Jpy che molti auspicano.
EurUsd che, d’altro canto, ha violato 1.0900 ed è sceso come il Cable che ha sfondato quota 1.2800 ed è andato al test di 1.2731, dove si trova mentre scriviamo. Tecnicamente, su base daily, sembra di essere solo all’inizio di un movimento pro-dollaro, che però deve violare alcune resistenze chiave per accelerare in modo significativo e tali livelli sono a circa 40-50 pip dai livelli attuali per i tre cambi analizzati. Anche sulle oceaniche è iniziata una correzione ma occorrono conferme in tal senso e oggi con i dati in uscita, potremmo averne qualcuna.
VENDITE AL DETTAGLIO USA
Le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,6% su base mensile nel febbraio 2024, dopo un calo dell’1,1% rivisto al rialzo a gennaio e al di sotto delle previsioni di mercato che erano per un aumento dello 0,8%. Si tratta di una ripresa inferiore alle previsioni, che dovrebbe proseguire nel medio termine, e sfociare in un rallentamento più importante della spesa per i consumi. Gli incrementi maggiori si sono registrati nelle vendite nei settori dei materiali edili, e in quello automobilistico. Gli effetti dei tassi alti, comunque, cominciano a far sentire i loro effetti anche sulla parte finale della filiera della produzione.
PREZZI ALLA PRODUZIONE USA
L’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è invece aumentato dello 0,6% su base mensile nel febbraio 2024, evidenziando l’incremento maggiore dall’agosto 2023 e superando le aspettative del mercato di un aumento dello 0,3%. I prezzi dei beni sono aumentati dell'1,2%, il massimo in sei mesi, principalmente guidati da un aumento del 4,4% dei costi energetici e da un aumento dell'1,0% dei prezzi dei prodotti alimentari.
Il dato core, esclusi alimentari ed energia, è aumentato dello 0,3%, in rallentamento rispetto all’aumento dello 0,5% osservato a gennaio ma sopra al consenso dello 0,2%. Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è accelerata all'1,6% dallo 0,9% di gennaio, superando facilmente le previsioni dell'1,1%.
MERCATO DEL LAVORO
I Jobless Claims, ovvero coloro che richiedono il sussidio di disoccupazione sono scesi di 1.000 unità a 209.000 nella settimana terminata l’8 marzo 2024, al di sotto delle aspettative del mercato di 218.000. Il livello della settimana precedente è stato rivisto al ribasso di 7.000, da 217.000 a 210.000. Le richieste di sussidi di disoccupazione continuative sono aumentate invece da 17.000 a 1.811.000 nella settimana precedente, rispetto alle aspettative del mercato di 1.900.000. La media mobile di 4 settimane è stata di 208.000, in calo di 500 rispetto alla media rivista della settimana precedente. La media della settimana precedente è stata rivista al ribasso di 3.750, da 212.250 a 208.500.
DATI DI OGGI
Termina così un’altra ottava, che è stata caratterizzata comunque da movimenti ridotti, e da price action nei trading range delle ultime settimane. Oggi chiudiamo in bellezza con tutta una serie di dati rilevanti, tra cui i dati finali sull’inflazione francese e italiana, a cui seguiranno le vendite al dettaglio nel nostro paese.
Nel pomeriggio, dati dagli Usa, quali prezzi alle importazioni ed esportazioni, con la produzione industriale e manifatturiera, unitamente agli aggregati redatti dall’Università del Michigan. Market movers che potrebbero dare un poco di volatilità ad un mercato che però aspetta ben altro per muoversi veramente.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.03.2024Movimento laterale delle Borse, che confermano i recenti progressi
Inflazione USA: prezzi all’import e alla produzione daranno altre utili informazioni
Pechino passa ai fatti per sostenere il target del 5% di crescita 2024
Luna di miele tra mercati e BTP: spread 122 bps ai minimi dal 2021
Le Borse europee, per nulla intimorite dal dato sub-ottimale sull'inflazione americana di febbraio, +3,2% contro attese di +3,1%, ieri hanno chiuso positive: Milano +0,4%, mentre altri importanti listini hanno segnato record storici, come il Cac 40 di Parigi che ha superato gli 8.100 punti, ed il Dax di Francoforte i 18 mila.
Insomma, l’inflazione Usa stenta a scendere, alimentando la convinzione che la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) potrebbe ritardare il taglio dei tassi, ma le Borse, comprese quelle Usa, non sono disturabate: ieri Dow Jones +0,1%, S&P500 -0,2%, Nasdaq -0,5%, colpito dal calo di Tesla e di alcune big tech.
Sempre negli Usa, tra oggi 14 marzo, e domani, a completare il quadro dell’inflazione, avremo sia i prezzi alla produzione che quelli all'importazione, mentre in Europa, lo scenario di prossimo graduale “easing monetario” e’ stato avvalorato dal Governatore della Banca di Francia e membro dell’ECB Villeroy de Galhau.
Novita’ di rilevo, ed in parte inaspettate, dalla Banca centrale Europea: ai Governatori verra’ messo a disposizione un portafoglio permanente di obbligazioni per fornire liquidità al sistema e centrare l’obiettivo di stabilità dei prezzi. Nessuna modifica, per ora, alle riserve minime delle banche commerciali.
Sulle prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve regna l’incertezza, e le attese cambiano molto rapidamente: secondo il Cme FedWatch Tool, basato sui future sui Fed Funds, e’ altamente probabile un “nulla di fatto” nelle riunioni di marzo e maggio, mentre per quella di giugno viene assegnata una probabilita’ del 64% ad un taglio di -0,25%.
Il quadro macro Europeo resta debole: a gennaio la produzione industriale e' scesa -3,2% rispetto a dicembre, e -6,7% su base annua. Nel Regno Unito, a gennaio, si e’ registrato un aumento del GDP (PIL) di +0,2% mensile, che tuttavia significa -0,3% annuo.
Clima molto sereno, secondo alcuni anche troppo, sul mercato obbligazionario, ed in particolare su quello dei titoli Governativi europei: ancora in calo lo spread di rendimento tra BTp decennali italiani e Bund tedeschi, sceso a 123 punti base, ai minimi da dicembre 2021.
Il calo inatteso delle scorte petrolifere Usa ieri, 13 aprile, ha proiettato al rialzo il prezzo del petrolio, col Wti (West Texas Intermediate) a 79,2 Dollari/barile, +2,0%. Resta depresso il gas naturale europeo, attorno a 24,8 Euro/megawattora.
Oggi, 14 marzo, Borse europee in frazionale rialzo sin dall’apertura: a fine mattinata i rialzi medi sono circa +0,3%. (ore 13.30 CET).
Sui mercati azionari asiatici osserviamo molta dispersione: l'indice Hang Seng di Hong Kong scende per il 2’ giorno consecutivo, -0,7%, il Shanghai Composite -0,2% e lo Shenzhen Composite -0,6%.
Pechino promette fondi statali per incoraggiare la spesa dei consumatori in beni semidurevoli e quella delle imprese in macchinari e attrezzature: potrebbe essere solo la 1’ di una serie di iniziative per centrare le attese di crescita economica del +5% nell’anno 2024.
A Seoul il Kospi spunta un brillante +0,9%, mentre Tokyo, dopo una partenza negativa, riesce a recuperare il segno positivo, “fiutando” una potenziale svolta moderatamente restrittiva della politica monetaria della Banca del Giappone (BoJ) la prossima settimana: Nikkei +0,3%, e Topix +0,5%.
I future su Wall Street anticipano riaperture leggermente positive, che andrebbero a consolidare i livelli record recenti.
Eppure non mancano gli inviti alla prudenza, come quello di JPMorgan che sostiene che Wall Street, sui massimi, starebbe scontano il miglior scenario economico possibile, ignorando che la Federal Reserve “non sembra avere fretta' di tagliare i tassi e che l’inflazione non scende come sperato.
Il mercato obbligazionario Usa sembra, per certi aspetti, piu’ guardingo ed i rendimenti stanno risalendo con continuita’: quello del 10 anni è tornato a 4,2%, quando pochi giorni fa (8 marzo) era ancora sotto il 4,0%.
Non resta che attendere il 20 marzo quando durante il Federal Open Market Committee della FED, a parte lo scontato nulla di fatto sui tassi, il Chairman Powell illustrera’ le prospettive economiche.
Sul mercato dei Governativi europei, i BTP italiani vivono uno “stato di grazia” non totalmente spiegabile, visto il movimento in controtendenza dei suoi rendimenti che stamani, 14 marzo, origina un’ulteriore contrazione del differenziale di rendimento, con l’omologo Bund tedesco a 1,22%: aiutano sicuramente la buona accoglienza dei BTP dedicati al pubblico retail e l’ottimismo del Governo sui conti pubblici.
Sul mercato valutario, alla staticita’ dei pricipali cross tra Euro, Dollaro e Yen giapponese, si contrappone la vivacita’ delle cryptovalute, scatenata lo scorso 11 gennaio dal via libera negli Usa a 11 ETF cash Bitcoin, letta come una legittimazione della nascente asset class da parte della SEC (Security Exchange Commission).
Mentre le 2 maggiori, Bitcoin attorno a 72.700 Dollari ed Ethereum a 3.940, consolidano i recenti rialzi, oggi e’ la giornata “eroica” del plotone delle crypto minori: Solana +12,5%, Dogecoin +9,3%, Shiba Inu e Cardano +3,5%. (ore 13.30 CET).
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L'equity non mollaGiornata interlocutoria, quella di mercoledì sui mercati azionari, con i listini americani rimasti vicino ai massimi storici, in assenza però di direzionalità vera e propria. Nella seduta di ieri, il Dow è salito dello 0,1%, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite sono scesi rispettivamente dello 0,19% e dello 0,54%. Il Dax dal canto suo è ritornato sotto i 18 mila punti, in una seduta di consolidamento.
C’è, come andiamo dicendo da tempo, bisogno di un trigger che possa scatenare le price action, in tutti mercati, considerato che stanno vivendo una fase di stanca da ormai parecchie settimane. Il 2024 era partito sono i migliori auspici sotto ogni punto di visto ed invece si sta rivelando quasi monotono, con le borse che rimangono ancorate sui massimi, i cambi immobili e i rendimenti dei titoli di Stato in una fascia di oscillazione ristretta.
Questo innesco, potrebbe venire dai dati macro, ma anche dalle dichiarazioni, ma deve rappresentare una novità, una modifica dei paradigmi attuali. Oggi è la volta di dati americani sulle vendite al dettaglio e sui prezzi alla produzione, per avere ulteriori conferme sull’atteggiamento che terrà la Fed sui tassi. Ieri, i dati sull'inflazione non sono riusciti a cambiare le aspettative per una riduzione di 25 punti base Fed Funds a giugno, anche se i dati hanno sorpreso al rialzo.
Sul fronte societario, Nvidia è scesa del 2% dopo il rally del 7,2% di martedì e Tesla è scesa di quasi l'1,8% dopo che Wells Fargo ha declassato il rating del titolo. Intel ha perso circa l'1,4% dopo che i rapporti hanno mostrato che il Pentagono sta pianificando di spendere fino a 2,5 miliardi di dollari in una sovvenzione per i chip che minaccia di limitare l'importo che Intel si aspettava di ottenere in finanziamenti federali.
TASSI SUI MUTUI USA IN RIBASSO
Il tasso di interesse medio contrattuale per i mutui trentennali a tasso fisso negli Stati Uniti è diminuito di 18 punti base al 6,84% la scorsa settimana, il più basso in un mese, secondo i dati dell'MBA. I tassi sono diminuiti poiché i dati economici hanno mostrato un settore dei servizi più debole e un mercato del lavoro meno robusto. Di conseguenza, le richieste di mutui sono aumentate del 7,1%, dopo un aumento del 9,7%.
TREASURIES
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito per il terzo giorno consecutivo al 4,18%, il livello più alto dall'inizio del mese, in ragione di dati che hanno rafforzato l'opinione secondo cui il primo taglio dei tassi di interesse della Fed arriverà solo a giugno.
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è inaspettatamente salito al 3,2% e il tasso core è rallentato meno del previsto al 3,8%, rafforzando l’opinione secondo cui la Fed ha bisogno di maggiore fiducia che l’inflazione si sposterà in modo sostenibile verso l’obiettivo del 2%.
Le probabilità di una riduzione delle tariffe a giugno si avvicinano attualmente al 60%. I dati PPI e le vendite al dettaglio previsti giovedì forniranno maggiore chiarezza sulla performance economica, in vista della decisione del FOMC della prossima settimana.
VALUTE
L’immobilità del mercato dei cambi è emblematica di un periodo privo di interessi con i principali players secondo noi alla finestra, in attesa di qualche cambiamento nelle price action che non arriva. Trading range dei principali rapporti di cambio, nei limiti di cui avevamo detto già ieri, ovvero trading range in 50-60 pip di oscillazione, sia per i cambi originali, sia per i cross.
Poco da segnalare se non che riteniamo che tali livelli tengano anche per oggi e per questa settimana almeno. Non vediamo cosa, in questo momento, possa far rompere i livelli estremi dei rettangoli attualmente ancora in formazione, da un punto di vista tecnico.
PETROLIO
Mercoledì i futures sul greggio WTI sono aumentati di oltre il 2% superando i 79 dollari al barile, dopo che i dati del governo statunitense hanno mostrato un inaspettato calo delle scorte di greggio. Il rapporto dell’EIA ha mostrato che le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti sono diminuite di 1,536 milioni di barili la scorsa settimana, sfidando le aspettative di un aumento di 1,338 milioni di barili.
Si è trattato del primo calo in sette settimane, confermando i dati del settore riportati martedì dall'API. Inoltre, il rapporto ha evidenziato un calo presso l’hub di Cushing in Oklahoma, insieme alla diminuzione delle scorte di benzina. Nel frattempo, secondo l’OPEC, l’Iraq ha superato la sua quota di produzione petrolifera per il secondo mese consecutivo. L’EIA prevede inoltre un aumento più rapido del previsto della produzione petrolifera statunitense per quest’anno, che sosterrà le forniture globali.
PIL UK
L’economia britannica è cresciuta dello 0,2% su base mensile nel gennaio 2024, dopo un calo dello 0,1% a dicembre e in linea con le previsioni di mercato. Questo rimbalzo fa seguito alla recessione tecnica vissuta nella seconda metà del 2023. Il maggiore contributo al rialzo è venuto dal settore dei servizi (0,2% contro -0,1% di dicembre), vale a dire dal commercio al dettaglio, esclusi autoveicoli e motocicli (3,4%).
Nel frattempo, le costruzioni sono cresciute dell’1,1% (rispetto al -0,5%). D'altro canto, la produzione industriale è scesa dello 0,2% (contro +0,6%), Considerando i tre mesi terminanti a gennaio, l'economia britannica si è contratta dello 0,1%. Sterlina sempre nel range 1.2750 1.2830.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Venti di equità crescentiNello spazio delle equità, una delle caratteristiche più importanti di questo ciclo è stata il grado di costernazione per la stretta ampiezza di mercato. In altre parole, i guadagni che abbiamo visto, soprattutto quelli fatti nel 2023, sono arrivati grazie a un notevole rally in un piccolo numero di componenti dell'indice - un gruppo che ora conosciamo tutti come i 'magnifici sette'.
Tuttavia, ci sono segni che emergono che suggeriscono che questa dinamica potrebbe essere, lentamente ma sicuramente, iniziare a cambiare, fornendo un contesto sempre più favorevole per le azioni in generale.
Uno dei segni più evidenti di questo può essere trovato guardando l'indice S&P 500 con pesi uguali; semplicemente, un indice che contiene gli stessi 503 componenti del tradizionale S&P 500, ma assegna a ciascuno lo stesso peso, anziché pesare i membri dell'indice in base alla loro capitalizzazione di mercato. La scorsa settimana, l'indice S&P 500 con pesi uguali ha esteso i recenti guadagni, raggiungendo un nuovo record di chiusura per la prima volta in oltre due anni, superando il precedente massimo storico stabilito nel gennaio 2022.
Segni simili di ampliamento dei guadagni di equità sono evidenti anche altrove.
Le azioni dei 'magnifici sette', ad esempio, non stanno più tutte salendo in modo indiscriminato con una correlazione quasi perfetta l'una con l'altra, con sviluppi specifici di azioni o settori che sembrano avere un impatto molto maggiore quest'anno rispetto allo scorso. Tesla, ad esempio, è scesa di circa il 30% dall'inizio dell'anno a causa delle preoccupazioni per la domanda in calo di veicoli elettrici, mentre Apple è anche scesa notevolmente dall'inizio dell'anno, principalmente a causa del deterioramento delle prospettive di vendita in Cina.
Nel frattempo, Nvidia ha continuato a superare le aspettative, poiché il gioco delle 'picks and shovels' nell'ambito della frenesia dell'AI in corso persiste, mentre Meta ha continuato a salire in modo significativo grazie ai prosperi ricavi pubblicitari.
Tutto questo indica un grado di frenesia speculativa notevolmente inferiore rispetto a quanto alcuni temevano potesse essere iniziato lo scorso anno. Il fatto che i fondamentali continuino a contare e influenzare il prezzo di ciascuno di questi giganti suggerisce che il trading è di natura molto più ponderata rispetto alla modalità 'compra ogni azione delle MAG 7' che sembrava dominante nelle menti dei partecipanti al mercato lo scorso anno. La mancanza di una mania speculativa suggerisce che i rischi di una 'bolla' siano relativamente bassi e che probabilmente ci sia spazio per ulteriori rialzi nel medio termine.
Uno sguardo più ampio al mercato suggerisce qualcosa di simile. Tornando all'idea di ampiezza, poiché il rally si è allargato nei mesi recenti, poco meno del 30% dei componenti dello S&P 500 hanno toccato un massimo storico quest'anno, anche se il settore industriale è l'unico in cui la maggioranza dei membri ha raggiunto questo traguardo. Tuttavia, ciò non solo suggerisce un rally che sta prendendo piede, ma suggerisce anche uno che probabilmente ha ancora margine per salire, con abbondante spazio per altre azioni che partecipino anche ai guadagni.
Inoltre, ci sono diversi altri fattori di supporto per il rischio.
Naturalmente, uno di questi rimane il contesto politico, con le banche centrali del G10 pronte a intraprendere un "estate di facilitazione" poiché l'inflazione rimane in linea con il ritorno al 2%, con tagli dei tassi che coincideranno con la fine dei programmi di stringency quantitativa, portando così a un ulteriore aumento della liquidità man mano che l'anno procede. Naturalmente, i responsabili politici saranno in grado di fornire ulteriori sostegni mirati nel caso in cui specifiche aree dell'economia dovessero incontrare problemi specifici. In altre parole, il "put" della banca centrale è tornato, dando agli investitori maggiore fiducia nell'aumentare l'esposizione al rischio.
Inoltre, il contesto di crescita, in particolare negli Stati Uniti, sembra destinato a rimanere favorevole, con i dati economici in arrivo che continuano a indicare una resilienza in tutta l'economia, e con le aspettative di crescita reale del PIL continuamente riviste al rialzo, il che dovrebbe sostenere ulteriormente la crescita degli utili man mano che l'anno avanza.
In sintesi, quindi, rimane difficile in questo momento costruire un convincente scenario ribassista, con gli interni del mercato azionario che indicano il potenziale per ulteriori guadagni, il contesto politico che rimane di supporto e un contesto economico in miglioramento che probabilmente fornirà ulteriori venti in poppa.
Record per l'S&P: in vista del report sull'occupazione.A Wall Street si dice:
"Sii sempre aperto all'apprendimento e all'adattamento. L'investimento è un processo continuo di miglioramento e aggiornamento."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Dopo una breve pausa all'inizio della settimana, le azioni hanno mostrato segni di ripresa giovedì, e ieri hanno recuperato gran parte delle perdite, proprio alla vigilia del tanto atteso rapporto sui libri paga non agricoli. È con grande piacere che vi annunciamo che l'indice S&P ha raggiunto nuovi massimi, segnando un momento storico!
Ieri giovedì, l'S&P è aumentato dell'1,03% a 5157,36, registrando il suo primo nuovo massimo dalla scorsa settimana e portandoci in territorio positivo anche per questa settimana. Anche se il rimbalzo del Dow è stato meno evidente, con l'indice ancora in calo per circa 300 punti durante questa ottava, ieri ha registrato un aumento dello 0,34% (circa 130 punti) a 38.791,35.
Il NASDAQ, ancora una volta, si è distinto come leader, trainato dalla ripresa del settore tecnologico dopo alcuni giorni di flessione. Ieri, l'indice è avanzato dell'1,51% (circa 240 punti) a 16.273,38, avvicinandosi al suo record e alla chiusura in territorio positivo per la settimana.
Il titano NVIDIA (NVDA) dell'intelligenza artificiale ha continuato la sua corsa, registrando un altro aumento del 4,5% e superando i 900 dollari. Il titolo ha guadagnato oltre il 12% solo questa settimana. Anche la maggior parte degli altri grandi nomi, inclusa Tesla (TSLA), ha registrato performance positive. Tuttavia, Apple (AAPL) ha continuato a sperimentare una serie di perdite, chiudendo in ribasso dello 0,07% per il settimo giorno consecutivo.
Durante il secondo giorno di testimonianza del presidente della Fed Jerome Powell al Congresso, la vera sorpresa è stata l'atteggiamento dei politici. Per quanto riguarda Powell, ha confermato che i tagli dei tassi arriveranno quest'anno, ma solo quando il Comitato sarà più fiducioso sull'inflazione. Gli investitori sembrano apprezzare questa posizione, considerando positivo il fatto che Powell abbia affermato che i tagli "non sono lontani".
Ora ci prepariamo per l'evento principale della settimana: la pubblicazione del rapporto sui libri paga non agricoli previsto per oggi. Le aspettative indicano circa 190.000 nuovi posti di lavoro per febbraio, un notevole calo rispetto ai 353.000 posti di lavoro aggiunti a gennaio. Siamo pronti a vedere cosa ci riserva questo importante evento.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Docebo (DCBO)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Ieri, lo slancio delle azioni ha continuato a crescere, con Nvidia e altri leader del settore che hanno stabilito nuovi massimi. Anche settori come quello minerario, solare e dei costruttori di case hanno mostrato una notevole forza.
Questo rally sembra davvero inarrestabile, mettendo sotto pressione le posizioni short.
Gli indici sono stati in rialzo per l'intera giornata, registrando chiusure decise. Lo S&P ha guadagnato l'1,03%, mentre il Nasdaq è salito dell'1,56%.
BCE
Ieri, la BCE ha confermato la decisione di mantenere i tassi di interesse invariati, come previsto. È stata la quarta pausa consecutiva per la BCE.
Le previsioni sull'inflazione sono state riviste al ribasso, con aspettative ridotte al 2,3% per il 2024 dal precedente 2,7%. Per il 2026, la BCE prevede un tasso del 1,9%, in linea con gli obiettivi.
Le prospettive di crescita economica per il 2024 sono state anch'esse ridotte, passando dall'0,8% allo 0,6%, aprendo la strada a potenziali tagli dei tassi da parte della BCE.
Durante il secondo giorno di testimonianza al Congresso, Powell ha affrontato alcune domande particolari. Tuttavia, alcuni punti chiave riguardanti i mercati sono emersi:
- L'economia statunitense continua a crescere in modo sano e sostenibile. La Fed si impegna a utilizzare gli strumenti a sua disposizione per mantenere una forte economia e un mercato del lavoro, e per progredire nel controllo dell'inflazione.
- La scarsità di case disponibili sul mercato rimane critica. Anche se ci si aspetta un miglioramento con la discesa dei tassi e dell'inflazione, la situazione nel settore immobiliare rimane difficile.
- Si prevede che i fallimenti bancari legati all'immobiliare commerciale (CRE) si verificheranno principalmente nelle banche di medie e piccole dimensioni, anziché nelle grandi istituzioni.
Gli obiettivi a breve termine indicano che lo SPX potrebbe raggiungere quota 5210 e il NQ 18720. Questi livelli potrebbero essere raggiunti rapidamente, soprattutto se i dati NFP (Non-Farm Payrolls) risulteranno positivi.
Rimane importante notare che i minimi del NQ dal periodo COVID fino ai massimi del 2021 sono stati registrati a 19.100. A quel livello, raggiunto rapidamente, diventerei molto ribassista. È sorprendente vedere come questo obiettivo si sia realizzato così velocemente.
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Gli indici principali in calo: cosa sta succedendo al mercato?A Wall Street si dice:
"Investi in ciò che conta veramente. Cerca aziende che abbiano un impatto positivo nel mondo."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri è stata una delle giornate più difficili per il mercato quest'anno, con ogni principale indice in ribasso di oltre l'1%... ed io non potrei essere più felice! Dopo 16 settimane positive nelle ultime 18, le azioni potrebbero trarre beneficio da una salutare pausa per prendere fiato.
È stata la tecnologia a guidare la strada oggi, con il NASDAQ che ha registrato un calo dell'1,65% (quasi 268 punti) a 15.939,59. L'indice, che la scorsa settimana era salito dell'1,7% e aveva recentemente toccato nuovi massimi per la prima volta in oltre due anni, ha ora perso oltre il 2% nelle ultime due sessioni.
Quasi tutti i titoli dei “magnifici sette” erano in ribasso oggi, in particolare Tesla (TSLA, -3,9%), Microsoft (MSFT, -3%) e Apple (AAPL, -2,8%). Naturalmente, probabilmente puoi indovinare l'unico titolo di questo gruppo che è finito in verde. Sì, è stata NVIDIA (NVDA) con un progresso praticamente dello 0,9%.
Nel frattempo, il Dow è sceso dell'1,04% (circa 400 punti) a 38.585,19 e lo S&P è sceso dell'1,02% a 5078,65. Questa è la prima volta che i tre indici principali scendono tutti di oltre l'1% dal deludente rapporto sull'indice dei prezzi al consumo del 13 febbraio. È stato un grande giorno rosso dall'ultimo giorno di gennaio, e ce n'era davvero bisogno. Vedremo dove andremo da lì, ma questo mercato è destinato ad avere alcuni giorni rossi consecutivi.
Detesto continuare a fare il tifo per un ribasso, dato che i nostri long vengono colpiti da questo piccolo movimento al ribasso. Ma la vendita è necessaria per creare qualche opportunità.
Nonostante una sessione fiacca, oggi abbiamo visto alcuni punti salienti che meritano attenzione. Target (TGT), il gigante della vendita al dettaglio, ha registrato un rialzo del 12% dopo un solido rapporto del quarto trimestre, superando le previsioni sia per gli utili che per i ricavi. Allo stesso modo, CrowdStrike (CRWD), una società di sicurezza informatica, ha mostrato una crescita di oltre il 23% dopo l'orario di negoziazione, a seguito del suo eccellente rapporto. Inoltre, abbiamo appreso che l'indice ISM per i servizi è sceso leggermente a 52,6 a febbraio rispetto alle aspettative di 53.
La grande attesa di oggi sarà la testimonianza del presidente della Fed, Jerome Powell, davanti al Congresso. Powell parlerà in giornata con una commissione della Camera e giovedì con una commissione del Senato.
Non mi aspetto grandi novità da Powell, ma considerando l'andamento del mercato, potrebbe fare qualche commento da falco per calmare un po' le tensioni.
Oggi è previsto anche il rapporto ADP sull'occupazione, mentre venerdì sarà pubblicato il grande rapporto sull'occupazione non agricola. L'ultimo rapporto ADP mostra che a gennaio sono stati aggiunti 107.000 posti di lavoro, in calo rispetto ai 158.000 di dicembre. È interessante notare, tuttavia, che il rapporto sulle grandi assunzioni pubblicato due giorni dopo era straordinariamente positivo, dimostrando che l'ADP non sempre prevede accuratamente il futuro. Ciononostante, si prevede che il mese scorso le buste paga private siano aumentate di 150.000 unità.
I mercati hanno iniziato a mostrare segni di ripresa, ma abbiamo assistito a una giornata di vendite generalizzate. Questo segna il primo grande giorno rosso dall'ultimo giorno di gennaio, ed era qualcosa di necessario.
L’S&P ha registrato una perdita dell'1,02%, mentre il Nasdaq ha perso l'1,80%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Health Catalyst (HCAT)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Possibile trend al ribasso?
Il Nasdaq ha rotto oggi la sua media mobile di 21 giorni, un evento che si è verificato solo tre volte quest'anno, seguito da un rapido ritorno e da nuovi massimi. Tuttavia, questa volta prevedo che il trend al ribasso possa continuare. Allo stesso tempo, penso che l’SPX supererà i suoi 21 giorni a 5033.
Continueremo a osservare l'andamento del mercato, ma è probabile che ci attendano alcuni giorni consecutivi di rosso.
NVDA rimane resiliente
Sono rimasto impressionato dall'azione dei prezzi di NVDA. Nonostante le vendite durante l'intera giornata, il titolo è riuscito a mantenersi stabile e addirittura a chiudere in territorio positivo. È sorprendente vedere questa forza, specialmente considerando gli altri titoli del Mag 7 che hanno subito perdite. Questo dimostra quanto sia robusto NVDA.
Negli ultimi due giorni ho sperimentato per il mio trading personale alcune posizioni corte, e l'unica ragione per cui ho avuto successo è stata la prontezza nel cogliere i miei guadagni. Se avessi continuato ad aggiungere alle posizioni corte, avrei trasformato una situazione vincente in una perdente. Questo dimostra quanto sia importante essere flessibili, soprattutto con titoli come questo.
Il cugino di Nvidia, SMCI, continua a mostrare movimenti sorprendenti. Anche se è difficile negoziare su un titolo così poco liquido, ci sono numerose opportunità là fuori con questo nome.
Powell
Le vendite di ieri potrebbero aver anticipato qualsiasi potenziale rischio legato all'intervento di Powell nei prossimi due giorni. Come ho sempre sottolineato, un certo livello di ribasso è da aspettarsi e potrebbe essere considerato salutare per il mercato.
Non mi aspetto grandi novità da Powell, ma data la situazione attuale del mercato, potrebbe esprimere qualche commento più cauto per mantenere sotto controllo le aspettative.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Equity in ribassoI tre principali indici azionari statunitensi hanno continuato a perdere terreno nelle contrattazioni post sessione europea ieri pomeriggio, spinti da un’ampia svendita dei titoli tecnologici e dalle preoccupazioni per un potenziale rallentamento economico. L'S&P 500 ha perso l'1,02%, il Dow Jones è sceso dell’1.04% e il Nasdaq ha chiuso con un -1.65%.
Nuovi dati hanno indicato che il PMI dei servizi dell'ISM è stato inferiore alle attese e che gli ordini alle fabbriche sono diminuiti più del previsto. A guidare la svendita dei titoli tecnologici sono state le azioni di Apple, scese del 2,8% a seguito di un rapporto di Counterpoint Research, che indicava un calo significativo delle vendite di iPhone in Cina durante le prime sei settimane del 2024. Le azioni mega-cap erano già sotto pressione, dopo i grandi guadagni della scorsa settimana. Tesla è scesa del 3.9% e Microsoft (-3%), Amazon (-2%) e Meta (-1,6) hanno chiuso tutte in rosso.
DATI USA IN PEGGIORAMENTO
L’ISM Services PMI è sceso a 52,6 a febbraio, rispetto ai massimi di quattro mesi di 53,4 pubblicato a gennaio, al di sotto delle previsioni di 53. La lettura ha indicato una crescita leggermente più lenta nel settore dei servizi. Inoltre, le scorte si sono ridotte (47,1 contro 49,1) e il portafoglio ordini è diminuito (50,3 contro 51,4). D’altro canto, sono aumentati la produzione e i nuovi ordinativi ad un ritmo più rapido e la pressione sui prezzi si è allentata (58,6 contro 64).
Sempre ieri, i factory orders, sono diminuiti del 3,6% su base mensile a gennaio 2024, dopo un calo dello 0,3% a dicembre e rispetto alle previsioni di mercato che erano per un ribasso del 2,9%. Si tratta del calo maggiore da aprile 2020. Escludendo i trasporti, gli ordini alle fabbriche sono diminuiti dello 0,8%.
Il Calo dei dati ha provocato la discesa dell’equity, come già evidenziato, ma al contempo anche il rendimento del decennale Usa è sceso a +4.13% da +4.21 di ieri, a conferma che la Fed potrebbe rivedere il proprio sentiment relativamente alla politica monetaria anticipando i tempi della riduzione del costo del denaro. L’indice Vix è salito leggermente a 14.6, ma rimane abbondantemente nell’area risk on.
VALUTE
Sui cambi ancora poco da segnalare con il dollaro che ha ceduto contro le principali valute, ma soprattutto contro Jpy dopo le dichiarazioni di Kanda della BoJ che ha ammesso che la BoJ si sta preparando ad alzare il costo del denaro. UsdJpy in calo a 149.90 anche se per ora non ha rotto il precedente minimo posto a 149.70.
EurUsd ancora in area 1.0850 con una puntata a 1.0875 ma senza grande slancio. Il range resta solido con supporti a 1.0800 e resistenze a 1.0880. Cable ugualmente in rialzo con 1.2735 a fare da prima resistenza con supporti che intervengono a 1.2680 85 area.
UsdCad a ridosso di 1.3600 ma incapace per ora di rompere i supporti posti a 1.3550. Oceaniche che stanno stabilizzandosi e tengono anch’esse i supporti chiave, almeno per ora. Ma la settimana è lunga e venerdì ci sono i payrolls.
PIL AUSTRALIA
L'economia australiana è cresciuta dello 0,2% su base trimestrale nel quarto trimestre del 2023, meno rispetto al dato del terzo trimestre e alle previsioni dello 0,3%. Si tratta del nono periodo consecutivo di crescita trimestrale, ma va detto che è la crescita più debole degli ultimi cinque trimestri. Tra le ragioni, il calo dei consumi delle famiglie, che si è concentrata soprattutto sui beni essenziali come elettricità, affitto, cibo e salute.
Nel frattempo, la spesa pubblica ha registrato un notevole rallentamento (0,6% contro 1,5%), in un contesto di calo della spesa per la difesa e di continui benefici statali per le famiglie. Gli investimenti sono diminuiti, con gli investimenti pubblici in calo per la prima volta dal terzo trimestre del 2022. A livello di bilancia commerciale, si segnala la diminuzione dell’export di beni e servizi (-0.3%) ma contestualmente sono scese maggiormente le importazioni (-3.4%).
POWELL, BOC E BCE
In un contesto di generale stabilizzazione, ricordiamo che oggi il Presidente della Fed Jerome Powell sarà al Congresso degli Stati Uniti per il consueto intervento semestrale, nel quale presumibilmente potrebbe fornire indizi di politica monetaria, ovvero su tempi e portata dei tagli dei Fed Funds.
C’è molta attesa ovviamente e i mercati certamente vedranno un aumento della volatilità. Il tutto ricordando che oggi sarà la volta della Bank of Canada, che deciderà sul costo del denaro, con previsione di tassi invariati e soprattutto domani sarà la volta della Bce, anch’essa attesa ad un nulla di fatto. Allacciamo le cinture, si ballerà.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
MAGNIFICENT SEVEN INDICATOR: nubi minacciose all'orizzonte?Buongiorno a tutti. L’analisi di oggi si concentrerà sul Magnificent Seven Indicator. Questo indicatore, come suggerisce il nome, monitora la forza del prezzo delle sette aziende più “influenti” dell’S&P500 che, insieme, rappresentano circa il 30% del peso totale: Apple, Microsoft, Nvidia, Tesla, Meta, Alphabet e Amazon. L’indicatore, che si aggiorna quotidianamente, tende a oscillare attorno allo zero. Un trend al rialzo indica una forza generalizzata di queste sette aziende, mentre un trend al ribasso ne indica una debolezza generalizzata.
Il Magnificent Seven Indicator. Grafico giornaliero
La ragione per la quale ho sviluppato questo indicatore è piuttosto semplice: considerando che l’andamento del più noto benchmark azionario globale è fortemente influenzato dalle sole sette società (su un totale di 500), è fondamentale monitorare quotidianamente la loro performance nel breve termine. L’impatto di queste sull’S&P500 è evidente a tutti, come dimostrato dalla correlazione tra l’indicatore e il benchmark azionario stesso, illustrata nella figura successiva.
Il coefficiente di correlazione tra il Magnificent Seven Indicator e l’S&P500 calcolato su 20 periodi. Grafico giornaliero
Credo che sia evidente a tutti un altro aspetto: la mia profonda passione per la finanza e la macroeconomia. Questa passione mi porta spesso a creare nuovi indicatori da analizzare. Molte volte mi dico: “Creo questo strumento, vediamo se ne scaturisce qualcosa di interessante”. E in questo caso, è proprio quello che è successo: osservate la figura seguente.
L’interessante figura che spiega il rapporto tra indicatore e benchmark. Grafico giornaliero
L’indicatore, spesso ma non sempre, tende ad anticipare i movimenti dell’S&P500, segnalando massimi o minimi significativi o divergenze note. Per esempio:
• Tra marzo e maggio 2022, l’indicatore ha mostrato una divergenza (massimi progressivamente decrescenti) rispetto allo SPY, che seguiva un trend rialzista. Poco dopo, il benchmark ha registrato un calo.
• Poco prima di luglio 2022, un minimo dell’indicatore ha anticipato un minimo successivo del benchmark.
• Poco prima di settembre 2022, si è verificata una condizione simile al primo punto (divergenza), e dopo alcune sessioni, si è verificato un secondo calo, l’ultimo del mercato ribassista del 2022.
• L’inizio del nuovo mercato toro, a ottobre 2022, è stato anticipato da minimi crescenti dell’indicatore. Questi sono solo alcuni esempi, come potete osservare nella figura precedente.
…e così via, come voi stessi potete osservare nella figura precedente.
Ora, focalizziamoci sul contesto attuale, come illustrato nella figura successiva.
Il contesto attuale. Grafico giornaliero
L’S&P500 è in una fase di forte rialzo da fine ottobre 2023. Tuttavia, l’indicatore, a partire dalla stessa data, sta mostrando una divergenza: i massimi raggiunti sono via via decrescenti e inoltre, poco prima di febbraio, ha formato quello che viene definito un “canale ribassista”, caratterizzato da una linea di supporto e una di resistenza dinamici.
Ci aspetta uno storno del mercato azionario? Questo non si può sapere. Tuttavia, monitorerò attentamente l’indicatore vista la sua natura di leading indicator discussa precedentemente.
I listini correggono, sarà la volta buona?In attesa della pubblicazione dei dati economici chiave di questa settimana, tra cui i Non Farm Payrolls, unitamente ai Jolts openings e all’Ism Services Pmi, le borse statunitensi si son prese una pausa di riflessione con una correzione rispetto ai massimi di due giorni orsono.
Nelle ultime ore, a differenza di quanto accade da settimane e mesi, la discesa a cui abbiamo assistito ad inizio seduta, non si è ribaltata come di solito, ma ha proseguito consolidando al ribasso e chiudendo negativa. Nelle contrattazioni regolari di lunedì, il Dow è sceso dello 0,25%, l'S&P 500 ha perso lo 0,12% e il Nasdaq Composite ha perso lo 0,41%.
I titoli dei servizi di comunicazione, dei beni di consumo voluttuari e dell'energia hanno guidato il ribasso. Tra i singoli titoli, Apple è crollata del 2,5% dopo essere stata multata di quasi 2 miliardi di dollari dalla Commissione Europea, mentre Tesla è crollata del 7,2% a causa dei nuovi sconti sui prezzi. Nel frattempo, Super Micro Computer è salito del 18,7% dopo essere stato incluso nell'S&P 500, mentre Coinbase e MicroStrategy sono balzati rispettivamente dell'11,4% e del 23,6%, grazie all'aumento dei prezzi del Bitcoin.
Gli investitori ora attendono con ansia i rapporti sugli utili dei principali rivenditori al dettaglio martedì, nonché ulteriori dati economici statunitensi. Ma c’è anche grande attesa per la testimonianza al Congresso da parte di Jerome Powell, in programma mercoledì alle 16.00 ora italiana, in concomitanza peraltro con la decisione di politica monetaria della Bank of Canada. Sarà lui a muovere i mercati e a sbloccarli definitivamente dal torpore attuale?
BITCOIN VICINO AI MASSIMI STORICI
Il Bitcoin è cresciuto di quasi il 7% superando i 67.000 dollari, ormai non lontano dal massimo storico di quasi 69.000 dollari raggiunto nel novembre 2021 sulla forte domanda di ETF Bitcoin quotati negli Stati Uniti e sulle aspettative di una contrazione della domanda. La valuta digitale più scambiata è aumentata di quasi il 200% negli ultimi 12 mesi e del 60% dall’inizio del 2024.
VALUTE
Dollaro in calo, in una chiara fase di risk on che ancora coinvolge tutti gli asset, obbligazioni, azioni e cambi. Resta fuori solo lo Jpy, ancora vicino ai minimi per le solite ragioni legate al silenzio assordante della BoJ. L’euro si è avvicinato contro dollaro alle resistenze chiave di 1.0900 che se violate potrebbero aprire la strada ad una salita interessante finanche a 1.1140.
Cable a ridosso di 1.2700, altro livello chiave da rompere per poter aggredire l’area di 1.2800. Oceaniche stabili invece intorno a 0.6500 e 0.6100 rispettivamente per Aud e Nzd. UsdCad ancora sotto 1.3600 con le resistenze chiave poste a 1.3620. Cross neutrali in un mercato tipicamente dollaro centrico eccetto quelli dello Jpy in persistente salita, che non sembra finita.
SVIZZERA, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale in Svizzera è sceso all’1,2% nel febbraio 2024 dall’1,3% di gennaio e rispetto alle previsioni dell’1,1%. Si tratta tuttavia del valore più basso da ottobre 2021, principalmente a causa del rallentamento dei prezzi di prodotti alimentari. Aumenti di prezzo più lenti sono stati osservati anche nei ristoranti e alberghi, attività ricreative e cultura. Inoltre, i costi sono diminuiti per i trasporti, la sanità e i beni e servizi per la casa.
Al contrario, l’inflazione è aumentata nel settore immobiliare ed energetico, mentre è rimasta stabile per l’istruzione. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,6% a febbraio, dopo un aumento dello 0,2% a gennaio. Il tasso corre, che esclude le voci volatili come gli alimenti non trasformati e l'energia, è leggermente sceso all'1,1% rispetto al precedente 1,2%. Franco svizzero che dopo un parziale recupero, è tornato a scendere contro euro, facendo registrare un massimo di EurChf a 0.9617. Interessanti i cross, in fase di accumulazione come CadChf e NzdChf.
LIRA TURCA AL COLLASSO
Il tasso di inflazione annuale in Turchia è salito al 67,07% nel febbraio 2024, accelerando dal 64,86% del mese precedente e superando le stime del mercato del 65,74%. Si è trattato del valore più alto da novembre 2022, trainato da un solido aumento del salario minimo e da aggiustamenti delle tasse governative. I prezzi sono aumentati più rapidamente per tutti i sottogruppi, in particolare cibo e bevande analcoliche (71,2% contro 69,71% a gennaio), trasporti (77,98% contro 77,54%) e alloggi e servizi pubblici (49,07% contro 45,99%).
Nel frattempo, l’inflazione core è salita al 72,89% a febbraio dal 70,48% del periodo precedente. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 4,53%, moderandosi rispetto al massimo degli ultimi 5 mesi pari al 6,70% di gennaio. Lira turca crollata con EurTry salito fino a 34.30, con una salita che dall’agosto 2023 ha raggiunto quasi il 30%. I tassi ufficiali, ricordiamolo, sono fermi al 45%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Dati USA in peggioramentoLa novità delle ultime ore è rappresentata da un rallentamento dei dati negli Stati Uniti. Non che non fossero già usciti dati inferiori alle attese nelle scorse settimane, ma la frequenza con cui uscivano era di gran lunga inferiore a quanto abbiamo osservato nelle ultime ore.
I nuovi ordini di beni durevoli sono crollati del 6,1% su base mensile a gennaio 2024, più delle aspettative del mercato che scommettevano su un ribasso del 4,5% e in seguito ad un precedente ribasso dello 0,3% nel mese di dicembre 2023. Ciò ha segnato il calo mensile più consistente dall’aprile 2020, principalmente guidato dal ribasso degli ordini di mezzi di trasporto, (-16.2%) rispetto al -0,6% di dicembre.
Il calo dipende soprattutto dalla diminuzione della domanda di aeromobili e componenti (-58,9% rispetto a 1%), oltre che quella di autoveicoli e componenti (-0,4% rispetto a 0,2%). Sono diminuiti anche gli ordini di prodotti in metallo (-0,9% contro 0,2%), metalli primari (-1,7% contro 0,5%) e beni d'investimento (-15% contro -1,4%). Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono diminuiti dello 0,3% (rispetto al -0,1%). Escludendo la difesa, sono scesi del 7,3% (contro lo 0,1%).
WALL STREET
Ancora una chiusura vicino ai massimi per i principali indici americani, mentre sorprende ancora al rialzo il Dax, salito su nuovi massimi storici a 17.566, in un contesto macroeconomico tedesco in rallentamento. Il Dow Jones ha chiuso in ribasso dello 0.25% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in positivo, rispettivamente dello 0.17% e 0.37%.
Gli investitori restano in attesa dei dati chiave della settimana, tra cui il Pil Usa del quarto trimestre 2023, oggi pomeriggio, e relativo alla seconda rilevazione, oltre al dato sull’inflazione, il PCE, che potrebbe finalmente cambiare gli scenari futuri.
In ogni caso anche all’interno dei titoli ad alta capitalizzazione si comincia ad intravedere qualche crepa, con NVIDIA che ha registrato un calo di oltre il 2% mentre altri titoli come Microsoft, Apple e Amazon sono scesi di percentuali intorno allo 0.5%. Tengono invece Tesla (+0.17%), Apple (+0.81%) e Meta (+1.1%).
OCEANIA
La RBNZ, come da attese, ha lasciato i tassi invariati al 5.5% nella riunione di questa mattina, indicando gli obiettivi di inflazione al 2.6% nel 2024, leggermente più alti dell’ultima previsione del 2.4%. Nello statement si legge che l’OCR, rimarrà restrittivo per un periodo prolungato per garantire gli obiettivi dell’indice dei prezzi, anche se in questo momento sembra limitare la domanda aggregata. Quindi, calo della congiuntura in vista, ma politica restrittiva necessaria per il raggiungimento degli obiettivi.
Dollaro neozelandese in calo contro tutte le valute, con un movimento di circa lo 0.80% rispetto al biglietto verde, con 50 pip di discesa da 0.6175 a 0.6125. Intanto questa mattina sono usciti i dati sui prezzi al consumo in Australia, usciti in rialzo a +3.6% su base annua, rispetto al dato precedente di +3.4% e in linea con il consensus. Su base mensile +0.4%, superiore al -0.1% precedente.
AudUsd stabile a 0.6540, in salita sul dollaro neozelandese a 1.0675. Da un punto di vista tecnico le oceaniche restano in fase di correzione rispetto all’ultimo rialzo, che non è apparso così impulsivo come ci si poteva attendere.
VALUTE
Poco da segnalare sul mercato più liquido al mondo, se non i movimenti di AudUsd e NzdUsd di cui abbiamo già detto, con un dollaro che resta forte contro tutte le principali divise concorrenti, per via di un risk off che rimane a livello di latenza, ma che si intravede solo nel forex.
Il biglietto verde resta valuta rifugio e anche se non rompe le resistenze chiave, va riconosciuto che non molla di un centimetro i supporti. Abbiamo più volte ripetuto come sia necessario un innesco di qualche notizia macro o dichiarazione di banchiere centrale per spostare gli equilibri di fondo, trigger che però per ora non si è visto. Rimaniamo pertanto in trading range da lavorare con bande di oscillazione limitate all’interno del punto percentuale.
GERMANIA, MIGLIORA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indicatore GfK del clima dei consumatori per la Germania è salito a -29,0 verso marzo 2024 dal minimo di 11 mesi di febbraio di -29,6, in linea con le previsioni di mercato. Le aspettative di reddito hanno raggiunto il livello più alto da oltre due anni (-4,8 contro -20,0 di febbraio), mentre la propensione all'acquisto (-15,0 contro -14,8) e le prospettive economiche (-6,4 contro -6,6) sono rimaste poco cambiate. Nel frattempo, la propensione al risparmio ha raggiunto il livello più alto da giugno 2008 (17,4 contro 14,0).
MESSICO
Nel gennaio 2023 il Messico ha registrato un deficit commerciale di 4,3 miliardi di dollari, ampliandosi rispetto al divario di 4,1 miliardi di dollari del corrispondente periodo dell’anno precedente e quasi il doppio delle aspettative del mercato che erano per un deficit di 2,3 miliardi di dollari. Si è trattato del divario più ampio dall’agosto del 2022, poiché le esportazioni si sono contratte dell’1,5% a 41,957 miliardi di dollari.
Le vendite estere di manufatti sono diminuite (-2% a 35,57 miliardi di dollari) in un contesto di forte calo delle esportazioni dell’industria automobilistica (-6,5% a 12,721 miliardi di dollari), mentre le vendite legate al petrolio sono aumentate dello 0,2% a 2,721 miliardi di dollari.
A contribuire negativamente al deficit, anche la forza del peso messicano che contro dollaro, dal 2020 ha guadagnato oltre il 30 per cento, con un UsdMxn sceso da 25.85 a 17.07 in 4 anni per effetto di un delta tasso favorevole alla divisa centroamericana, con tassi all’ 11.25 contro i 5.25 del biglietto verde. Ancora più ampio il divario con l’euro, rispetto al quale il peso ha guadagnato il 40% nello stesso periodo, con u delta tasso superiore visti i tassi europei al 4.5%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
L'Importanza della Rotazione in un Mondo Instabile.A Wall Street si dice:
"La tolleranza al rischio varia da individuo a individuo. Investi in base alla tua capacità di sopportare perdite."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri, abbiamo assistito a un andamento contrastato delle azioni statunitensi: l'indice S&P 500 ha registrato una leggera discesa dello 0,5%, mentre il Nasdaq è rimasto sostanzialmente stabile.
Nonostante non si sia trattato di una fuga precipitosa dei tori, i rialzisti del mercato azionario dovrebbero essere incoraggiati dagli evidenti segnali di ampliamento e rotazione che si sono manifestati durante la giornata.
Alcuni dei giganti tecnologici come Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT) hanno assimilato i recenti guadagni e si sono presi una meritata pausa, consentendo ad altre aree del mercato di recuperare terreno.
Tesla (TSLA), incluso nel gruppo dei cosiddetti "Magnificent 7" con prestazioni inferiori nell'ultimo anno, ha registrato un aumento di quasi il 4%.
Le small cap, precedentemente rallentate a causa delle politiche restrittive della Federal Reserve, hanno sorpassato le loro controparti con un aumento dello 0,66%, andando controcorrente.
Anche settori ritardatari come il settore energetico, che sembrava soporifero, hanno iniziato a guadagnare slancio e a trovare una nuova direzione.
Nel frattempo, le aree a rischio come le azioni crittografiche e Bitcoin hanno continuato a mostrare segnali di crescita.
È importante sottolineare che i mercati rialzisti caratterizzati da una rotazione tendono ad essere più sostenibili nel lungo periodo. In situazioni in cui il mercato è dominato solo da pochi titoli leader, si corre il rischio di una rottura quando questi titoli rallentano.
Al contrario, i mercati rialzisti su larga scala, come quello osservato lunedì, sono sostenuti da una sana rotazione del mercato.
Questa rotazione consente agli investitori di adattarsi alle mutevoli condizioni economiche, capitalizzando sulle opportunità emergenti e distribuendo il rischio in modo equo. In ultima analisi, contribuisce alla vitalità e alla longevità dei mercati rialzisti.
Non credo che questa fase di trading pigro continuerà, ma ci serve un catalizzatore per spingerci verso un movimento al ribasso. Altrimenti, sembra che continueremo lentamente a salire.
L'S&P è sceso dello 0,38%, mentre il Nasdaq è sceso solo dello 0,02%.
In termini di dati economici, mercoledì avremo il PIL preliminare, giovedì il PCE core e sia l'indice ISM manifatturiero che il sentiment dei consumatori U of M. Questi dati potrebbero influenzare il mercato se ci fossero delle sorprese significative.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Coinbase (COIN)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Mercoledì e giovedì seguirò anche la riunione del G20. Considerando l'attuale instabilità politica, sono curioso di sapere se si verificheranno dei progressi su alcune questioni globali o se continueremo a sentire retorica negativa riguardo ai punti caldi del mondo. Anche se questo evento non dovrebbe influenzare i mercati direttamente, è importante comprendere la situazione geopolitica.
Attualmente, non vedo molti motivi per assumere posizioni forti, sia rialziste che ribassiste. Per considerare un'inversione di tendenza, dovremmo vedere una pausa nel movimento con una media mobile di 21 giorni sull'indice SPX o sul Nasdaq. Fino a quando ciò non accadrà, il mercato probabilmente rimarrà piuttosto monotono.
Per quanto riguarda le posizioni lunghe, rimaniamo cauti nel perseguire questo rally al rialzo.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
PLS: Rialzita- GARTLEY rilevatoPLS: litio australiano.
Ti ricordo che l'Australia è il primo produttore di Litio al mondo (50% dell'estrazione globale).
Questo “oro bianco” viene utilizzato principalmente nella produzione di batterie per smartphone e veicoli elettrici (TESLA, Mercedes, ecc.).
I prezzi del litio LAC sono attualmente molto bassi! Si tratta quindi di una forte opportunità di acquisto.
Dati in uscita, i mercati si preparanoGiornata senza grandi movimenti quella a cui abbiamo assistito ieri, in attesa dei numerosi dati macro che usciranno da qui a venerdì, non solo negli Usa. Si parte oggi con i dati sul Pil di Eurozona, prima rilevazione del quarto trimestre 2023, con i numeri per Francia, Spagna, Germania, Italia e per l’intera Eurozona.
Ma è il giorno dei dati sulla fiducia dei consumatori Usa e dei JOLTS Openings, ovvero il rapporto mensile sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici negli Stati Uniti. A giudicare dai primi movimenti anticipatori di ieri, il mercato sembra orientarsi a prendere qualche beneficio sull’azionario e a comprare dollari in una sorta di aumento del risk off dell’ultima ora.
Ieri Wall Street ha chiuso ancora una volta positiva con il Dow Jones in rialzo dello 0.59% mentre l’S&P dello 0.76%, nuovi massimi storici, tanto per cambiare. Il Nasdaq ha chiuso a sua volta a +1.12% trascinato ancora una volta dalla tecnologia. Tesla (+4.2%), Nvidia (+2.4%), Microsoft (+1.4%), Meta (+1.8%) e Amazon (+1.3%) hanno ancora una volta trascinato i listini, mentre il mercato dei cambi ha visto un dollaro rafforzarsi e un Dollar Index salire a 103.7, livello che non si vedeva dal dicembre scorso.
Mercoledì sarà invece il giorno dei dati sui prezzi al consumo europei, oltre al dato sulla disoccupazione tedesca, mentre nel pomeriggio, sarà la volta dell’Adp Usa, l’anticipatore dei Nfp di venerdì prossimo. Ma soprattutto alle ore 20.00 sarà la volta della decisione sui tassi da parte della Fed che è attesa ad un nulla di fatto sul costo del denaro.
Vi sarà certamente un aumento della volatilità di breve termine, mentre per poter parlare di cambiamento dei trend o accelerazione della volatilità anche sul medio termine, c’è bisogno di qualche cambiamento nella politica monetaria delle banche centrali, il che sembra ancora lontano, a dire la verità.
VALUTE
Sui cambi, dollaro forte ed EurUsd che temporaneamente è sceso sotto quota 1.0800 ieri mentre il Cable era tornato a 1.2660. Poi in serata ritorno dei prezzi in area 1.0830 e 1.2710 per via della notizia rilasciata dal Tesoro Americano, che prevede di prendere in prestito 760 miliardi di dollari nel periodo di Gennaio-Marzo 2024, in calo di 55 miliardi rispetto a quanto previsto ad ottobre.
Il dollaro, comunque, era sceso per tutta la sessione europea contro Jpy, con EurJpy sotto quota 1459.50 e UsdJpy sceso sul primo supporto rilevante di breve termine posizionato a 147.40, ma con la possibilità anche di vedere una discesa verso i minimi del 24 gennaio in area 146.50-60. Oceaniche in ripresa sull’onda del ritorno di Euro e Gbp anche se per ora non sembrano essere movimenti di inversione, ma solo correttivi.
Tra i dati usciti questa notte, segnaliamo il tasso di disoccupazione giapponese, sceso al 2.4% a dicembre rispetto al 2.5% dei due mesi precedenti, e le vendite al dettaglio australiane, in calo del 2.7%, peggio del consensus che prevedeva una discesa dell’1%. AudUsd stabile a 0.6610 15 dopo il recupero di ieri sera, ma la strada per tornare al trend rialzista è ancora lunga con resistenze chiave poste in area 0.6720-30.
PETROLIO
I futures del petrolio, che ieri erano schizzati al rialzo toccando quota 79.20 per il Wti, e 84 per il Brent, hanno corretto qualcosa, con un ritorno a 77.20 e 82.2 rispettivamente. Il conflitto geopolitico continua ad alimentare le preoccupazioni su eventuali cali dell’offerta, vero motore per la ripresa dei prezzi. Si teme uno scontro diretto tra Iran e Usa, in seguito all’attacco verso forze statunitensi in Giordania.
L’impatto eventuale di una guerra potrebbe diminuire l’export iraniano, che rappresenta circa l’1.5% della produzione globale. Tecnicamente ci troviamo ancora in una fase di accumulazione con possibili target a 86.90 per il Wti e 89.0 per il Brent. Prepariamoci a giornate intense sotto il profilo delle price action.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.01.2024BCE ha lasciato i tassi fermi, niente tagli dei tassi ancora per un po’.
La Signora Lagarde ha comunque usato toni “piu’ morbidi”.
Scendono i rendimenti dei Govies europei: chiaro effetto “BCE dovish”.
L’economia Usa cresce bene anche nel 4’ trimestre, e l’inflazione scende.
La Banca centrale Europea, come previsto, ha deciso di lasciare i tassi invariati per la 3’ riunione di fila, ed anche nella narrativa post meeting ha rivelato un’attitudine piu’ “dovish”, cioe’ da "colomba".
Il suo Presdiente Christine Lagarde ha illustrato come per i membri del board sia prematuro pensare ad un taglio dei tassi, ed in effetti il consenso di mercato vede il 1’ taglio solo a giugno.
La Signora lagarde si e’ detta soddisfatta della prosecuzione della tendenza discendente dell’inflazione, sebbene l'intensificarsi delle tensioni in Medio-Oriente rappresenti un rischi da non sottovalutare per le possibile ricadute sui pressi delle materie prime energetiche:.
Intanto, per il momento, non si registrano i temuti effetti viziosi dal rialzo dei salari che, al contrario, mostrano segnali di moderazione.
Chiusure miste ieri per le principali Borse europee: Francoforte e Parigi +0,1%, Londra invariata, in calo Milano e Madrid, -0,6%: un po’ di malumore tra gli investitori l’ha determinato l’inatteso calo della fiducia delle imprese tedesche a gennaio, misurato dall’indice Ifo.
Il GDP degli Usa del 4’ trimestre 2023, pur rallentando rispetto al +4,9% del 3’, registra un lusinghiero +3,3%, bttendo le attese di +2,0%, e preludendo a +2,5% sull’intero 2023.
A Wall Street ieri hanno comunque prevalso i segni positivi: Dow Jones +0,6% Nasdaq +0,2% e S&P500 +0,5% a 4.894,2 punti, vicinissimo al record storico.
Tra le sorprese negative il profit warning lanciato dal fondatore Elon Musk su Tesla, la cui azione e’ arrivata a perdere -10%: la crescita in volumi sara’ lenta nel 2024 ed i margini ancora sotto pressione per la competizione dei marchi cinesi.
Restando negli Usa, i nuovi ordini di beni durevoli manifatturieri a dicembre sono rimasti invariati, dopo l'aumento di +5,5% di novembre, mancando le attese che indicavano una crescita di +1,1%: piccola delusione anche per le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (jobless claims), Usa, saliti di 25mila.
In generale, l’economia Usa resta decisamente “resiliente” e chiude un 2023 con una crescita comunque superiore al +2,0% ipotizzati nelle recenti sondaggi: la recessione puo’ dirsi “evitata”, e questo potrebbe indurre la Federal Reserve (Banca centrale Usa) ha rinviare ancora per qualche mese il taglio dei tassi.
I tono “morbidi” usati dai vertici dell’ECB hanno innescato una sensibile discesa dei rendimenti dei Btp italiani: quello del decennale benchmark e’ sceso a 3,82%, -9 bps, contribuendo a “chiudere” lo spread verso l’omologo Bund tedesco a 155 bps.
Dopo le novita dell’ECB l'Euro si e’ indebolito, chiudendo in calo verso Dollaro Usa a 1,083 (-0,5%), e anche verso Yen giapponese a 159,8 (-0,5%). Stabile il cross USD/Yen attorno 147,6.
Oggi, 26 gennaio, dopo l’avvio incerto ed il successivo recupero, le Borse europee guadagnano in media +0,6% a fine mattinata (ore 13.30), vagliando un calendario di “relazioni trimestrali” sempre piu’ ricco e non privo di sorprese.
Parigi e’ la migliore, +1,5%, grazie alle performance vivaci del comparto del lusso innescate dai risultati 2023 record di Lvmh, la cui azione sale +8%.
Seduta incerta sulle maggiori piazze finanziarie dell’Asia-Pacifico: i titoli della “tecnologia” risentono dei risultati sotto le attese e relativo “profit warning” di Intel. A Tokyo il Nikkei ha perso -1,3%.
Chiusure eterogenee per le Borse cinesi: Shanghai +0,1%, Shenzhen -0,7%, nell’attesa che Pechino vari nuove radicali misure di sostegno per l'economia.
Netta flessione per Hong Kong, dove l'indice Hang Seng, a causa del brusco calo dei titoli della biotecnologia, ha perso -1,6%: crescono infatti le preoccupazioni per una proposta di Legge Usa che limiterebbe le forniture ed i rapporti commerciali con le aziende biotech cinesi.
Il mercato obbligazionario europeo e’ tranquillo, con rendimenti ancora in calo: quello del BTP decennale benchmark segna 3,76%, -5 bps da ieri: lo spread Btp-Bund scende leggermente a 152 punti base, dai 153 di ieri.
Il prezzo del petrolio e’ in calo in calo stamane, dopo che ieri era salito ai massimi di gennaio: il Wti (Greggio di riferimento Usa) vale 76,8 Dollari/barile, -0,7%: quello del gas naturale europeo, sulla piattaforma TTF ad Amsterdam, perde 2,0$ a 27,2 Euro/megawattora.
Si conferma il trend di stabilizzazione dei valori delle cryptovalute, dopo l’inaspettata scivolata seguita all’approvazione di una decina di nuovi ETF “cash” su Bitcoin negli Usa da parte della SEC (Security Exchange Commission): Bitcoin +3,1% a 41.120 Dollari, Ethereum +1,6% a 2.247 Dollari.
Negli Usa gli investitori restano in attesa del dato di PCE inflation (Personal consumption expenditure), che e’ il piu’ “considerato” dalla Federal Reserve nelle sue scelte di politica monetaria. Intanto i future sui maggiori indici di Wall Street indicano riaperture attorno ai livelli di closing di ieri sera. (ore 13.30 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
USA: S&P insegue un nuovo record mentre il rally rallenta.A Wall Street si dice:
"Le crisi finanziarie sono inevitabili, ma quelle che sopravvivono saranno più forti e meglio attrezzate per il futuro."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il rally di Netflix (NFLX) ha perso slancio nella seconda metà della sessione di ieri mercoledì, ma l'indice S&P è comunque riuscito a rimanere in territorio positivo e a chiudere al massimo storico per il quarto giorno consecutivo.
L'indice non ha avuto molto margine di manovra ieri con un guadagno di solo lo 0,08% a 4868,55. In altre parole, il progresso è stato inferiore a quattro punti, ma sufficiente per scrivere altra storia ed estendere la serie di vittorie consecutive dell'S&P a cinque sessioni consecutive. Nel frattempo, il Dow è scivolato completamente in rosso dello 0,26% (o poco meno di 100 punti) a 37.806,39, quasi una copia carbone della perdita dello 0,25% di ieri.
Non sorprende che ieri il NASDAQ abbia registrato la performance migliore, salendo dello 0,36% (o praticamente 56 punti) a 15.481,92, anche se è precipitato nel pullback di oltre l'1% dal suo massimo. Il catalizzatore, ovviamente, è stato NFLX, che è balzato del 10,7% dopo un ottimo rapporto del quarto trimestre che ha visto oltre 13 milioni di nuovi abbonati portare il numero totale a circa 260 milioni. I ricavi hanno superato le aspettative, anche se gli utili sono mancati.
NVIDIA (NVDA, +2,5%) e NFLX e una manciata di altri nomi ci hanno portato a nuovi massimi ieri. Ma quando quelle azioni hanno iniziato a scendere, abbiamo visto il resto seguirle.
L'S&P ha quasi restituito tutto, quindi non mi sorprenderei se venerdì avremo alcuni ribassi.
Il grande report di ieri è stato Tesla (TSLA), ma il pioniere dei veicoli elettrici probabilmente non avrà oggi l'influenza positiva che NFLX ha avuto ieri. L'azienda non ha rispettato la stima di consenso di oltre il 5%, mentre anche i ricavi sono stati inferiori alle aspettative. Ha inoltre messo in guardia da una minore crescita dei volumi.
Le azioni TSLA sono state sotto pressione nelle ultime settimane e attualmente sono in calo di oltre il 4% after market, al momento della stesura di questo articolo. D'altra parte, le azioni di IBM (IBM) stanno salendo di oltre il 7% after market a causa di un forte report del quarto trimestre che includeva utili e ricavi che hanno superato le stime di consenso. La sovraperformance di IBM può essere parzialmente attribuita all’intelligenza artificiale, che è proprio il genere di cose che questo mercato ama sentire.
Alcuni dei rapporti sugli utili degni di nota di oggi giovedì includeranno Visa (V), Intel (INTC), TMobile US (TMUS), Comcast (CMCSA) e Union Pacific (UNP) solo per citarne alcuni.
Gli utili totali del quarto trimestre per gli 83 membri dell'S&P 500 che hanno riportato risultati sono aumentati del +0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso con ricavi più alti del +3,9%, con il 78,3 % di essi che battono le stime dell'EPS e il 65,1% che battono le stime dei ricavi.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Griffon (GFF)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Oggi riceveremo anche la prima lettura del PIL del quarto trimestre. Le aspettative parlano di una crescita del 2%, che segnerebbe un calo rispetto al 4,9% del terzo trimestre.
Ora che l'S&P 500 è scambiato a nuovi massimi dopo poco più di due anni e alcune recenti chiamate ravvicinate, Wall Street probabilmente sta aspettando i pesi massimi della tecnologia prima di fare la prossima mossa decisiva.
Microsoft (MSFT ), Alphabet (GOOGL), Apple (AAPL), Amazon (AMZN), Meta (META) e tantissimi altri giganti della tecnologia pubblicheranno tutti i report la prossima settimana.
Wall Street spera che la proiezione di Netflix dopo la chiusura di ieri preannuncia una stagione degli utili ampiamente rialzista per le grandi aziende tecnologiche. I dati più recenti mostrano una prospettiva di miglioramento degli utili per il settore tecnologico nel 2024.
Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
House of Trading: nuovi record in attesa di Mme LagardeA dispetto della crescita dei rendimenti che ha caratterizzato la scorsa settimana, il CME FedWatch Tool stima che nel fatidico meeting di marzo la Federal Reserve confermerà il costo del denaro con una probabilità vicina al 60% (era al 34,9% una settimana fa, al 12% 30 giorni fa), i listini azionari, ed in particolare proprio quelli statunitensi, hanno aggiornato i massimi storici (o sono prossimi a farlo).
Situazione abbastanza simile in Europa, dove nelle ultime settimane i membri del board della BCE, supportati dalle indicazioni arrivate dai dati macro, hanno ribadito a più riprese che nel breve termine non ci saranno interventi sui tassi (anzi, secondo il governatore della Banca centrale austriaca, Robert Holzmann, il costo del denaro potrebbe restare al livello attuale per tutto il 2024).
La prudenza dei banchieri centrali si basa sull’assunto che le tensioni geopolitiche, alle due maggiori guerre attualmente in corso si sono aggiunti gli attacchi degli Houthi contro la navigazione commerciale nel Mar Rosso, potrebbero far ripartire i prezzi.
Di tutto questo, e di tanto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nella seconda puntata del 2024
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Tony Cioli Puviani e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sul Gas Naturale (l’operazione ha raggiunto il target segnando un +36,2%), sull’indice Dax (l’operazione è a mercato con un +1,17%) e sul Nasdaq100 (l’operazione non ha raggiunto il punto di ingresso). Non è “entrato” neanche il deal rialzista sul Bund.
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Enrico Lanati, il “long” su Nvidia ha raggiunto l’obiettivo segnando un +9,17%, i deal su Intesa Sanpaolo e Tesla sono a mercato (+15% e -12,45%) mentre l’operazione sulle azioni Juventus è andata in stop loss (-5,65%).
Di conseguenza, i Trader conducono con due operazioni a target contro una (e con due trade a mercato, contro i tre degli analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella terza puntata del 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Enrico Lanati ed il conduttore Riccardo Designori. I primi investiranno sullo S&P 500, sul Natural Gas, sul Bund e sul titolo TSMC. Gli analisti punteranno invece sulle azioni Telecom Italia, Enel, Eni e sull’indice delle blue chip, il FTSE Mib.
Per quanto riguarda il sondaggio, riflettori puntati sul settore dei semiconduttori: chi vincerà la sfida di Borsa nel 2024? È possibile scegliere tra AMD, Nvidia, TSMC e Qualcomm.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
S&P e Dow Segnano Nuovi Record in una Settimana in Rialzo.A Wall Street si dice:
"Non seguire la folla. Spesso, il consenso di massa è sbagliato nei mercati finanziari."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
L'S&P ha continuato la sua marcia trionfale, mantenendo la sua determinazione a raggiungere nuovi record all'inizio di questa settimana. Lunedì, sia l'S&P che il Dow hanno segnato traguardi significativi, mentre siamo in attesa di importanti rapporti sugli utili e dati sull'inflazione nei prossimi giorni.
Ieri, l'S&P ha guadagnato un ulteriore 0,22% portandosi a 4.850,43, mentre il Dow ha segnato un aumento dello 0,36%, raggiungendo il suo terzo record consecutivo a 38.001,81. Questo segna anche la prima volta che l'indice ha chiuso sopra i 38.000. Nel frattempo, il NASDAQ è salito dello 0,32% a 15.360,29.
Sebbene gli indici abbiano registrato lievi cali rispetto ai massimi mattutini, sono comunque riusciti a mantenere una terza sessione consecutiva di guadagni.
Dopo un inizio d'anno positivo, le azioni continuano a rafforzarsi, con l'ultimo periodo di nove settimane consecutive di crescita. La scorsa settimana ha visto il NASDAQ aumentare di oltre il 2%, mentre lo S&P ha guadagnato oltre l'1% e il Dow è avanzato di circa lo 0,7%. Ora, tutti e tre i principali indici sono in territorio positivo per il 2024.
Questa settimana segna l'inizio della stagione degli utili, e oggi sarà una giornata di grande rilevanza. Ascolteremo le voci dei giganti come Johnson & Johnson (JNJ) e Procter & Gamble (PG), insieme a importanti attori della tecnologia come Netflix (NFLX) e Texas Instruments (TXN).
Le prime fasi della stagione degli utili del quarto trimestre sono state solide, con la stima di consenso che mostra una tendenza leggermente rialzista nelle ultime due settimane. Finché le prospettive per il primo trimestre del 2024 si mantengono ragionevolmente positive nelle prossime settimane, i rialzisti dovrebbero essere in grado di mantenere il controllo. Eventuali ritracciamenti verso le medie mobili chiave potrebbero essere rapidamente sfruttati dagli investitori di tutte le dimensioni che cercano di non rimanere indietro nel prossimo rally.
Tuttavia, le notizie più significative potrebbero emergere verso la fine della settimana, quando verrà pubblicato l'indice delle spese per consumi personali (PCE). Anche se le probabilità di un taglio dei tassi a marzo sono diminuite nell'ultima settimana, gli investitori saranno comunque attenti all'andamento dell'inflazione. L'ultima lettura (datata 22 dicembre) ha mostrato il primo calo mensile dal luglio 2022.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Constellation Energy (CEG)
AO Smith (AOS)
Align Technology (ALGN)
Sarepta Therapeutics (SRPT)
Option Care Health (OPCH)
State Street (STT)
The Bank of New York Mellon (BK)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
È importante comprendere che questo recente rally ha molta più forza di quanto possa sembrare a prima vista, oltre ai noti "Magnificent 7", incluso Tesla (TSLA). Ho analizzato attentamente tutti i 500 titoli dell'indice S&P. Ecco cosa ho scoperto:
- La scorsa settimana, ben 58 titoli S&P 500 al di fuori dei "Magnificent 7" hanno toccato nuovi massimi storici o pluridecennali.
- Solo 3 dei 7 "Magnificent" hanno raggiunto tali livelli.
- Di questi 500 titoli, ben 192 sono in territorio positivo, con 120 di essi in aumento di oltre il 2%, superando le prestazioni dell'indice S&P stesso.
Quindi, sebbene ci siano circa 60 titoli nell'indice che stanno registrando nuovi massimi, la maggioranza delle azioni è ancora in territorio negativo per l'anno. Forse, anziché parlare dei "Magnifici 7", dovremmo considerare questo rally come un merito dei "Sensazionali 60"?
L'importante è capire che non è necessario che tutte e 500 le azioni salgano per far crescere questo mercato.
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
DAILY OUTLOOK del 22.01.2024 – 🔴 BANCHE CENTRALI IN ARRIVO- MARKET BACKGROUND
Parte una delle settimane più calde di questo Gennaio, con il focus degli operatori da un lato mirato alle trimestrali USA con alcune delle BIG , come ad esempio Tesla, e dall’altro lato attenzione massima alle banche centrali.
Partiremo già da questa notte con la BOJ , sulla quale erano riposte grandi aspettative lo scordo mese per un rialzo tassi ed un’uscita dai tassi negativi, ma le ultime dinamiche ed i pessimi dati sull’inflazione sembrano aver spento gli animi generando nuovi pesanti vendite di jen giapponese. Avremo poi la BOC , attesa ad un nulla di fatto per Gennaio , ma per la quale gli operatori si attendono maggiori dettagli sui primi tagli tassi in questo 2024. L’inflazione canadese è scesa a buon ritmo , portandosi alle porte dei target del 2% con uan inflazione Core al 2.6%, ma non di meno gli operatori credono in una BOC attendista che potrebbe portarsi un passo indietro alla FED.
Ancora appuntamento chiave con la BCE che giovedi 25 darà linee guida per le sue decisioni di politica monetria, ancora attesa un nulla di fatto per il costo del denaro e secondo quanto dichiarato dalla Lagarde non ci saranno tagli dei tassi fino all’estate. Le difficili condizioni economiche Tedesche unite ad una realtà economica frammentata pongono una struttura fragile nelle mani della BCE che dovrà provvedere ancora in questo 2024 ad un forte taglio del Balance SSheet.
- FX
Alla chiusura del mese di gennaio oramai prossima, troviamo un dollaro forte che sconta ora il calcio al barattolo da aprte della FED per il primo taglio tassi , pertanto il biglietto verde guadagna un +4.77% medio da inizio gennaio , agli antipodi lo yen che deluso da una BOJ ferma , perde il -2.72% medio.
Le divergenze tra il dollaro Usa e lo yen portano nuovamente usdjpy alle porte delle reisstenze di 149.00 figura. La struttura tecnica fortemente rialzista di qusto gennaio trova ora una fase laterale, tipica attesa prima che le banche centrali si pronucino, pertanto rimaniamo in attesa che le reisstenze di 149.00 figura o i supporti di 147.50 vengano violati per determinare tendenze chiare.
- EQUITY
Decisa divergenza sul mondo azionario, con il dax fermo che ristagna in una flag lateral ribassista senza dare segnali di piena direzionalità. Sebbene la struttura nel breve stia iniziando a generare dei massimi e dei minimi decrescenti , la price action resta ferma in una Flag con punti di rottura riazlisti a 16790 pnt e 16951 pnt poi. Mentre restano ancora saldi i supporti di 16420 pnt.
In pieno trend rialzista invece in Nasdaq con sequenza di massimi e minimi crescenti netta, oltre ai nuovi massimi storici che danno ben chiara l’idea di quanto ottimismo ci possa essere sui mercati in questo momento.
- COMMODITIES
Ancora incertezza per il mondo delle commodities, non di meno la nostra attenzione si sposta ora sul gold, che potrebbe torvare sul suo cammino il terreno ideale per delle forti cadute. Da un lato il mancato taglio tassi da aprte della FED porterebbe ad un rialzo dei rendimenti obbligazionari e ancora una notevole tonicità del dollaro USA , due condizioni ideali per delle vendite di gold, alle quali dobbiamo associare un target temporale da fine gennaio per una forte stagionalità ribassista. Rimaniamo vigili ovvimnte sui break out dei minmidi 2000$ per affondi fino 1990-1977$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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Dati resilienti, Wall Street volaContinuano a sovra-performare i mercati azionari americani, i veri leading indicators di questo inizio 2024, trascinati soprattutto dal settore tecnologico. L’S&P ha chiuso sui massimi storici a 4.839 con un +1.2%, ma anche il Nasdaq ha fatto lo stesso con un +1.7% a 17.331 con un nuovo massimo di sempre, a 17.340. Il Dow Jones ha chiuso a 37.850, anch’esso record storico.
Nvidia, il colosso dell’intelligenza artificiale ha chiuso al livello record di 594.91 per azione, con un incremento del 4.2%. Advanced Micro Devices, il gigante dei semiconduttori è salita del 7.1%, mentre Texas Instruments, è cresciuta del 4%. Gli utili nel comparto tecnologico continuano a crescere e c’è ben poco da obiettare al riguardo.
Ovunque si leggono commenti che parlano di bolla speculativa e di esuberanza irrazionale, parlando dei livelli attuali, ma nella realtà, che è poi quella con cui si deve fare i conti, il mercato continua a raggiungere ogni giorno nuovi record che alla fine danno ragione a chi ancora cavalca questi trend. Anche nel comparto assicurativo, Travellers Company è balzata di oltre il 6.7%, con utili del quarto trimestre più che raddoppiati.
La settimana ha infine visto i tre grandi listini Usa salire rispettivamente dello 0.5% (Dow Jones), dell’1.1% (S&P 500) e del 2% (Nasdaq). Ma perché salgono i mercati azionari? Nel recente passato, come ricorderete, a fronte di dati macro positivi, i listini perdevano quota, per il famoso principio, “good news are bad news”, cioè i dati positivi preoccupavano gli investitori per le possibili conseguenze che tali dati, avrebbero avuto sulle politiche monetarie, ovvero nuovi rialzi dei tassi.
Oggi invece la borsa sale in ragione del fatto che, nonostante i dati continuino a mostrare resilienza della congiuntura macroeconomica, non c’è più il timore che ciò porti ad un aumento del costo del denaro, in ragion del fatto che le banche centrali hanno chiaramente affermato che i tassi hanno raggiunto il pivot.
Nel mentre, anche se gli ultimi dati evidenziano una ripresa della fiducia dei consumatori, salita a gennaio a 78.8, livello più alto dal luglio 2021, superiore alle previsioni di 70, la fiducia dei mercati è supportata anche dal fatto che l’inflazione ha realmente cominciato ad intraprendere la strada della discesa, il che ha spinto i banchieri centrali, al cambiamento di orientamento. Tra l’altro le aspettative di inflazione sono scese al 2.9% per il 2024, il livello più basso dal 2020.
Quindi i listini anticipano il calo dell’inflazione unitamente ad una tenuta degli aggregati. Potrà durare ancora questo scenario? Non lo sappiamo, o meglio non sappiamo quanto, perché prima o poi, va ricordato, gli effetti dei tassi alti, dovranno generare qualche scompenso nei numeri, ma quando non è dato saperlo.
VALUTE
Il mercato dei cambi non sta guidando le danze, questo bisogna ricordarlo. Va a ruota dell’azionario che rappresenta il vero market mover, però mentre a livello di rendimenti del decennale Usa siamo tornati in area 4.15%, facendo pensare ad un ritorno dell’avversione al rischio, in realtà se osserviamo gli indici di rischio, assistiamo ad una fase di neutralità con il Vix e un indice Fear and Greed ancora in appetito al rischio.
Questa confusione ha fatto sì che sulle valute ci sia stata forza di dollaro nelle ultime settimane, in concomitanza con borse al rialzo, una apparente contraddizione, vista la peculiarità del biglietto verde come valuta rifugio che sale in momenti di paura e avversione al rischio.
L’EurUsd per ora ha tenuto 1.0850 supporto chiave, ma non è ancora riuscito a ritornare sopra 1.0900. Il Cable ha tenuto meglio, con le resistenze chiave però, ancora lontane, in area 1.2790 e 1.2820. UsdJpy ancora molto forte, in leggero pull back rispetto a quel 148.50 60 resistenza chiave. Ha corretto anche il UsdCad a 1.3430 mentre le oceaniche faticano ancora a reagire rispetto alla pressione ribassista della settimana scorsa.
La tendenza sembra rimanere pro-dollaro, anche se nelle ultime ore si evidenzia la possibilità di qualche correzione, che parrebbe dovuta da un punto di vista tecnico, date le divergenze presenti a sfavore del biglietto verde, e considerato il fatto che se le borse continuano a macinare guadagni, il sentiment verso il biglietto verde, per correlazione storica registrata negli ultimi anni, dovrebbe peggiorare.
DATI MACRO
Per quel che riguarda i dati usciti la settimana scorsa, oltre a quelli già richiamati, ricordiamo le pessime vendite al dettaglio inglesi, crollate del 3.2% solo a dicembre, il peggior calo degli ultimi tre anni. Tutti i settori ne hanno risentito, in particolar modo le vendite nei grandi magazzini, quelli di abbigliamento, ma anche il settore alimentare.
Altrove invece, in Canada, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0.8% a dicembre, l’aumento più marcato dell’ultimo anno. Il settore dei servizi e del commercio al dettaglio i maggiori beneficiari. Sul fronte settimana entrante, da segnalare la pubblicazione del Pil quarto trimestre Usa, del PCE (price consumer expenditure, la vera misura dell’inflazione), oltre a spese e redditi personali. A occhio ai Pmi manifatturieri e dei servizi che saranno pubblicati anche in Europa, UK, Australia e Giappone.
La stagione delle trimestrali entra nel vivo con la pubblicazione dei risultati per colossi come Microsoft, Tesla, Visa, Intel, Abbot, Ibm, e Amex. Ma i veri market movers potrebbero essere rappresentati dalle decisioni delle banche centrali di Eurozona, Giappone, Canada, Turchia e Norvegia.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Settimana Storica: Azioni Nasdaq e S&P in Costante Salita!A Wall Street si dice:
"Molti investitori perdono denaro perché non sanno quando vendere. Vendere quando una società ha ancora valore, ma non più potenziale, è una mossa saggia."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il mercato sembra finalmente risvegliarsi dall'inerzia del nuovo anno, grazie a un entusiasmante rally tecnologico venerdì scorso. L'S&P ha chiuso a nuovi massimi storici, con i principali indici che registrano la loro seconda settimana consecutiva di guadagni.
Il settore dei semiconduttori sta vivendo un periodo straordinario, con il Super Micro Computer (SMCI) in forte crescita dopo l'aumento delle previsioni per il secondo trimestre. Anche Taiwan Semiconductor (TSM) ha riportato risultati positivi, influenzando positivamente aziende come NVIDIA (NVDA) e Advanced Micro Devices (AMD).
Il NASDAQ ha registrato un significativo aumento dell'1,70%, mentre il Dow ha segnato un nuovo massimo con un aumento dell'1,05%.
L'entusiasmo regna nei mercati, e continuerò a tenervi informati su queste opportunità.
Oggi è una giornata di notizie importanti nei mercati finanziari. L'indice S&P ha finalmente raggiunto un nuovo massimo storico, superando le difficoltà delle scorse settimane e chiudendo in rialzo dell'1,23% a 4839,81. Questo progresso settimanale dell'1,2% è un segnale positivo per l'anno appena iniziato.
È interessante notare che questa impennata si verifica mentre le aspettative per un taglio dei tassi di interesse a marzo stanno diminuendo, passando dal 75% al di sotto del 50%. Sembra che i funzionari della Fed stiano gestendo queste aspettative in modo efficace.
Ma ci sono altri sviluppi rilevanti da tenere d'occhio. Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan ha registrato il livello più alto dall'estate del 2021, superando le previsioni. Questo suggerisce che i consumatori mantengono la fiducia nonostante le preoccupazioni sull'inflazione e sui tassi di interesse.
Inoltre, questa settimana inizierà la stagione degli utili con rapporti previsti da aziende come Johnson & Johnson, Procter & Gamble e Netflix, seguiti da Tesla e molti altri. Questa stagione degli utili è stata finora abbastanza stabile e rassicurante.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Super Micro Computer (SMCI)
Alibaba (BABA)
Las Vegas Sands (LVS)
Celsius (CELH)
Duolingo (DUOL)
Digital Ocean (DOCN)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Infine, non dimentichiamo di monitorare l'indice delle spese per consumi personali (PCE), l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, che sarà pubblicato venerdì. Gli investitori saranno attenti a questo dato, indipendentemente dalle prospettive di un taglio dei tassi di marzo.
Mantengo un occhio vigile sui mercati e vi terremo informati su tutte le opportunità.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.01.2024Si conferma l’avvio 2024 incerto per le Borse mondiali: nessun allarme, pero’!
Macro europea: primi segnali di stabilizzazione nei servizi.
Inflazione UE in discesa, ma pesa l’”effetto base” su dicembre 2022.
Rendimenti bond Usa in rialzo fermano il boom delle azioni “tech”.
Dopo la spettacolare progressione di fine 2023, le borse europee ed americane hanno iniziato incerte il nuovo anno ed anche ieri, 3 gennaio, hanno chiuso in deciso ribasso: Parigi -1,58%, Milano -1,39%, Francoforte -1,38%, Madrid -1,26%, Londra -0,51%, Amsterdam -0,43%.
Malumore anche a Wall Street, che ha accelerato al ribasso dopo la diffusione dei verbali della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED): Dow Jones -0,76%, S&P500 -0,80%, Nasdaq -1,18%.
I verbali della FED confermano l’idea che sia conclusa la fase rialzista sui tassi, sebbene la tempistica dei futuri tagli resti incerta, dato che la maggioranza dei membri del comitato di politica monetaria FOMC (Federal open market committee) e’ incline a mantenere la politica restrittiva per “un po’ di tempo”, per contrastare la possibile re-insorgenza dell’inflazione.
I mercati restano in attesa dei dati sull'inflazione e sull'occupazione americana di dicembre, previsti per venerdi', ma anche in Europa i dati sull’inflazione dell’ultimo mese 2023 alimenteranno congetture e speranze sulla prospettiva di tagli al costo del denaro da parte dell’ECB.
Nel frattempo, ad incidere negativamente sull’umore degli investitori Usa, c’e’ anche l’inatteso rialzo dei rendimenti dei titoli governativi: quello del Treasury decennale e’ risalito sopra al 4%, impattando negativamente le valutazioni dei titoli della tecnologia: ieri, 3 gennaio, le azioni di tutte le 'magnifiche 7' ne hanno sofferto con cali pronunciati per Apple, Nvidia, Tesla, Meta Platforms e Alphabet.
In Europa e’ giunta come una doccia fredda la “cautela” di UBS sul settore lusso: i suoi analisti anticipano "un finale 2023 debole" in Europa e vendite deboli nel 2024. Tutte le azioni del settore sono state colpite da vendite.
Dopo l’impressionante galoppata recente (rialzo vicino al 160% nel 2023), le quotazioni del Bitcoin ieri, 3 gennaio, hanno perso quasi -6% a 42.440 Dollari: secondo Matrixport (Societa’ di servizi d'investimento nelle criptovalute) le domande inoltrate alla SEC (Autorita' USA di vigilanza dei mercati finanziari) saranno probabilmente tutte respinte.
Il prezzo del petrolio ieri ha recuperato terreno, sostenuto dalle ipotesi di escalation ed estensione oltre i confini nazionali del conflitto in corso tra Israele ed Hamas: quello del WTI (greggio di riferimento negli Stati Uniti), ha segnato +2,7% a 72,6 Dollari/barile, ed anche il prezzo del metano in Europa ha recuperato oltre +3% a 31,2 Eur/megawattora.
In Francia i prezzi al consumo (CPI inflation) sono tornati a salire a dicembre, +3,7% annuale dal +3,5% di novembre: l'Indice armonizzato alle regole dell’Unione europea e’ salito innvece a 4,1%, allineandosi alle previsioni di consenso, dal 3,9% di novembre.
In Germania nelle regioni molto indicative del Nord-Reno e Westfalia, i prezzi al consumo sono scesi -0,1% mese su mese, contro previsioni di -0,3%, ma sono risaliti a +3,5% da +3,2% anno su anno, per uno sfavorevole effetto statistico di confronto sul dicembre 2022.
Come noto, nei prossimi giorni avremo dati aggiornati su altri Paesi europei e USA.
In parallelo si osserva un quadro misto sul settore dei servizi europeo: in Germania l'indice PMI (Purchasing managers Index) è sceso a 49,3 punti, ma è migliorato in Francia a 45,7 punti, in Italia a 49,8 e soprattutto in Spagna a 51,5. Il dato PMI servizi medio dell'Eurozona è salito a 48,8, ancora in area di contrazione, ma al top da 5 mesi.
Il tasso di disoccupazione in Germania è salito a 5,9% a dicembre, risultato anche della revisione al ribasso del dato di novembre, da 5,9 a 5,8%, minimo assoluto post riunificazione. I nuovi disoccupati sono stati pero’ solo 5 mila, contro i 20 mila stimati, un numero che gli analisti giudicano positivamente, dato il periodo “nero” della manufattura tedesca.
Stamane le borse asiatiche hanno chiuso in ordine sparso e senza grandi strappi: Tokyo, alla 1’ seduta 2024 post-chiusura per festività, e’ scesa -0,53% per i temuti contraccolpi sull'economia del forte terremoto di lunedi’ 1 gennaio, che ha causato oltre 80 morti e gravi danni alla rete stradale. Hong Kong ha perso -0,1%, Shanghai -0,3%, Shenzhen -0,8, Seul -0,7%, Sidney -0,3%.
Le Borse europee hanno aperto in rialzo medio del +0,6%, ma a fine mattinata conservano un magro +0,2%, mentre i future su Wall Street indicano riaperture “piatte”. (ore 13.30 CET)
Lo spread europeo piu’ famoso, quello misurato tra i rendimenti dei BTP decennali italiani e degli omolohghi Bund tedeschi, staziona oggi attorno a 166 punti, dai 168 di ieri: cala anche il rendimento del BTP benchmark: 3,67% da 3,69% di ieri.
Prezzo del petrolio e del gas ancora in rialzo: Wti +1,0% a 73,4 Dollari/ barile, e gas naturale europeo scambiato sul TTF Amsterdam a 33,8 Eur/megawattora, +3,1%.
Sul mercato valutario, cryptocurrency ancora protagoniste, ma in negativo: Bitcoin in calo sin oltre -4% a circa 42.700 Dollari ma in recupero verso la parita’ verso fine mattinata, e comunque distante dagli oltre 45 mila di lunedi’ 1 gennaio, livello top dall’aprile 2022. (ore 13.30 CET)
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TSLA: quadro rialzista ancora da completare Esaminando l'andamento recente di Tesla dopo la fine del movimento correttivo ABC a gennaio 23, sembra che il titolo abbia sviluppato un pattern "leading diagonal", con la Quinta e ultima onda ancora da raggiungere per completare la struttura rialzista. Si può notare che i parametri tipici di questo pattern stanno trovando riscontro: la Prima onda, spesso la più estesa, come da manuale, e la sovrapposizione delle wave 1 e 4
È plausibile ipotizzare che il prezzo possa estendersi fino all'area di 314,60 $, dove si trovano gli "equal highs" che rappresentano una zona di liquidità. Questo potrebbe essere il potenziale obiettivo per il target della Quinta onda.