Da zero a Profittevole! IL BREAKOUT STRUTTURALEContinuiamo con questa rubrica di formazione.
Oggi vedremo che cos'è un breakout strutturale.
Come possiamo osservare dall'immagine, abbiamo una struttura rialzista con continui HH e HL. Il punto di dominance dei buyers, crea un nuovo massimo, da questo impulso ne consegue un ritracciamento, che porta ad un HL.
Questo meccanismo continua fino a che i SELLERS non prendono il sopravvento , creando quindi un cambio di DOMINANCE.
Quando abbiamo un cambio di dominance, coloro che comandano il mercato sono cambiati. Abbiamo quindi un cambio della struttura, in questo caso, da rialzista a ribassista.
Il concetto di struttura (che abbiamo visto nel post precedente) e quello di dominance, sono fondamentali per capire chi sta comandando il mercato e quindi per comprendere la direzionalità dell'asset.
Per eventuali domande e/o chiarimenti, non esitate a scriverci qui sotto nei commenti!
Trading
Da zero a Profittevole! La STRUTTURAIn questa prima lezione, partiremo con il definire che cos'è una struttura di mercato, cercando di capire la sua importanza e le 2+1 tipologie in cui si può presentare.
La struttura di mercato è quindi un susseguirsi di ONDE, le quali possono formare una struttura rialzista o ribassista. Ogni onda è composta da un IMPULSO e un RITRACCIAMENTO.
Come detto prima, possiamo quindi avere 2 (+1) tipi di struttura di mercato:
1-Per individuare un "trend" a rialzo è necessario che il prezzo crei una successione di massimi e minimi crescenti;
2-Per individuare un "trend" a ribasso è necessario che il prezzo crei una successione di massimi e minimi decrescenti;
Ma perchè è così importante comprendere il concetto di struttura di mercato? È fondamentale perchè ogni strategia profittevole si basa su questo concetto, è il primo tassello di ogni piano di trading. Capire la direzionalità dell'asset è infatti la skill più importante che dobbiamo apprendere.
Nella prossima lezione continueremo a parlare della struttura, andando sempre più nello specifico, introducendo il concetto di BREACKOUT STRUTTURALE!
Per eventuali domande e/o chiarimenti, non esitate a scrivere qui sotto nei commenti!
PAURA sui mercati? Ecco cosa succedeCon una situazione Macroeconomica allarmante, dobbiamo capire ciò che succede sui mercati.
Abbiamo infatti un'inflazione che è ancora altissima, sia livello eurozona che USA. Una delle banche più importanti USA, la SVB ha dichiarato bancarotta, ieri Credit Suisse ha registrato -22% in borsa crollando a picco. La FED ha preannunciato che saranno mesi difficili e sono previsti ancora aumenti dei tassi di interesse almeno fino a 5.5%. Stessa cosa la BCE ha previsto un aumento dei tassi di 0.5%.
Tutto questo significa che i mercati sono molto suscettibili al momento.
Gli investitori in momenti di risk off spostano il proprio denaro al sicuro in asset come il gold (bene rifugio per eccellenza), USD (valuta più forte) e anche sul JPY (ovvero lo yen Giapponese).
EURUSD long: Dove ho sbagliato e perchè ho cambiato la rottaIn questa breve analisi, vorrei approfondire quanto è fondamentale e prezioso il sapersi soffermare e riconoscere un errore dettato dalla distrazione esterna e non per ultimo la gestione della parte emotiva.
L'altra settimana ho aperto un ordine long su EURUSD entrando con le regole ( mie personali in questo caso, testate per mesi) utilizzando il mio pattern di riferimento TTS long reversal.
Andiamo nello specifico: candela rossa del 06.02.2023 seguita da una pinbar che falsa un livello chiave di supporto con tenuta 1.0685; dopo la rottura del minimo precedente candela rossa decido ( come da tecnica) di piazzare due ordini buy stop su questo cambio e cioè a 1.0725 direttamente sul daily con stop sotto minimi precedenti e cioè a 1.0640.
Il prezzo ci mette un pochino e poi raggiunge un primo livello chiave ( che non è il mio tp finale ma dove ho un alert) candela del 09.02.2023 che bacia un'altro livello di resistenza tracciato per poi ritornare giù con un'altra pinbar.
Quando bacia quel livello ero in profit di circa 170€ sommando le due posizioni, adesso arriva lo sbaglio...
Ho perso il focus e solo quando ho osservato gli altri cambi correlati e il gold ho capito che era meglio incassare una piccola perdita -6€ e capire...
La tecnica era giusta? Sì.
L'entrata? Sì
Poi osservando a mente lucida ( dopo una camminata di oltre 7 km) tutto è stato chiaro: quando sono entrata sapevo benissimo di essere in contro trend, infatti la TTS era reversal; una delle prime regole che mi sono data e che mi hanno spiegato e trasmesso i miei ( pochi, ma buoni formatori) è proprio che sul controtrend se non parte di vola e come in questo caso il mercato ti offre un buon guadagno si incassa o al limite ci si copre.
Detto questo potevo ( avendo due contratti in macchina) incassarne uno e blindare l'altro a BI.
Cosa mi ha fatto perdere il focus? Distrazioni esterne di carattere quotidiano, qualche problemuccio con la pompa di calore in casa, problemi con un tubo dell'acqua, insomma piccoli imprevisti che mi hanno spostato e decentrato sul lavoro.
Bisogna fare una cosa alla volta e farla bene, altrimenti bisogna stare fermi.
Detto questo il lato positivo è che ho riconosciuto l'errore, ci ho lavorato e ragionato sopra e consapevolmente è stata una lezione sulla gestione dell'emotività del momento.
Infatti ho cambiato la rotta tagliando i costi al massimo.
Mi auguro che questo mio intervento possa servire a chi come me ha ancora tanta strada da fare ma che ha la voglia e la volontà di farla
Buon trading a tutti!
Pattern candlestick di mio riferimento. Ho aggiornato il mio specchietto dei pattern di riferimento.
L'ultimo pattern e/o strategia o tecnica come la vogliamo chiamare, l'ho riadattata completamente per il mio modo di fare trading e cioè rilassato, dinamico ma allo stesso tempo conservativo.
Il nome TTS ( Tecnica tacco a spillo) nasce da una condivisione con altri due colleghi, di conseguenza è di pura fantasia ( la nostra hahahhahhah); I due colleghi che ho citato hanno fatto un corso in comune ma loro per lavoro non riescono a tradare in maniera continuativa, da qui la volontà e la voglia da parte mia di mettergli a disposizione qualcosa di semplice e quasi automatico.
La TTS è di facile apprendimento, è l'unica con indicatori ( che a me non piacciono e non uso) e provandola e riprovandola ho visto che da i suoi frutti 8 su 10.
Ho deciso di inserirla nel mio ménage quotidiano partendo dalla prossima settimana.
Il grafico sarà sempre a candele e si può operare su tutti i mercati.
A loro ho già inviato un video ( non sono bravissima in questo) proverò in questa sede a spiegarlo scrivendo, qualora riuscissi proverò a fare un video ben organizzato e non esiterò a pubblicarlo, vedremo.
Per il resto con il tempo a disposizione condividerò la spiegazione degli altri pattern di mio riferimento, che ripeto non sono di mia invenzione, io ho solo la mia gestione e di quella ho la paternità ( nel mio caso la maternità ahhahahh).
Sorridete sempre, divertitevi ed evolvete!
Buon trading a tutti e buon weekend!
I 6 Pattern candlestick che utilizzoIn questo breve tutorial di fine anno voglio condividere con voi le 6 figure grafiche che utilizzo al momento per fare trading. Sono valide sia su Forex, azioni e materie prime.
Sullo spread trading materie prime utilizzo una tecnica puramente statistica che vi condividerò per chi vuole approcciarsi ad un altro modo di fare trading.
Il mio lavoro di trader è diversificato così:
-60% Forex, azioni, indici, principali materie prime
-30% Spread trading su commodietes
-10% etf
Per il forex, azioni, indici e principali materie prime le operazioni hanno un minimo di qualche ora o giorni alle volte settimane (raramente) breve termine
Spread trading minimo un mese anche due o tre Medio termine
Etf anni lungo termine
I pattern che utilizzo:
Pinbar short-long
engulfing short-long= DML-DMH (nome e migliorato dal mio formatore priceaction)
breakaway short-long
Inside bar
Spillo bar (tecnica spike nome e migliorata da due miei formatori di riferimento)
Bear e bull trap = TURTLE SOAP (tecnica in fase di prova su demo-Inserita con altro nome da mio formatore Priceaction ma esistente con regole base da molto)
Bene la Pinbar l'abbiamo già trattata da inizio anno inserirò nel tutorial le altre con le regole al seguito.
Buon trading a tutti e un fantastico 2023!
L'importanza dello SwingIn questo breve Tutorial voglio condividere con voi l'importanza che ha per me lo Swing.
Ho tre step fondamentali che seguo e uso per operare e sono :
1) La tendenza mercato rialzista o ribassista
2) I livelli, livelli chiave che traccio proprio studiando gli swing (HL) e (LH) e cioè massimi e minimi su tendenza rialzista e viceversa li traccio i miei livelli importanti di interesse
3) I pattern grafici, quelli forti che mi permettono di entrare a mercato, piazzare lo stop e il TP.
Quanti Pattern grafici uso? 7
Li vedremo uno ad uno nei prossimi tutorial che pubblicherò, come ho già detto non sono segreti; qualche formatore tende a dire che ha inventato questo o quel pattern ma realtà se si vuole essere onesti è che sicuramente un trader professionista che lo fa da anni studia il mercato, adatta le regole, studia entrate e uscite migliorative ma inventare qualcosa di sana pianta è un'altra storia.
Invece la storia ci aiuta e vi lascio una chicca per chi non lo sapesse: L’inventore, Munehisa Homma (1716-1803), grazie a questo metodo avrebbe guadagnato una fortuna e per fornire dei termini alle rappresentazioni tecniche avrebbe utilizzato dei vocaboli di guerra usati in battaglia.
In Europa il metodo giunse nel 1989 grazie a Steve Nison che ne pubblicò varie regole nel suo famoso libro Japanese Candlestick Charting Techniques. Oggi ricopre la funzione di metodo di visualizzazione grafica più utilizzato dai trader. (wikipedia)
Buon trading a tutti e un fantastico 2023!
È possibile fare trading sui DEX?Cos'è la DeFi?
La DeFi utilizza un ecosistema blockchain guidato dalla tecnologia per aggirare i tradizionali sistemi e processi di gestione dei servizi finanziari, o "intermediari". Raggiunge questo obiettivo utilizzando portafogli digitali, contratti intelligenti o accordi digitali e oracoli.
In quanto sistema decentralizzato, la DeFi dispone di un'infrastruttura finanziaria che viene eseguita su più reti di computer che fungono da registri pubblici che memorizzano copie digitali delle transazioni e per farlo utilizza delle dApp (applicazioni decentralizzate). La base di questa attività è costituita dall'utilizzo di blockchain e layer1, come Ethereum ( ETH-USD ) , BNB Chain ( BNB-USD ), Positron ( TRON-USD ), Avalanche ( AVAX-USD ), Solana ( SOL-USD ) , e altri per creare contratti finanziari, come per la finanza tradizionale. Il presunto vantaggio della DeFi è che la tecnologia è decentralizzata e aggiunge trasparenza ai vari servizi di trading e leva finanziaria. Il secondo livello è costituito da due attori principali: exchange decentralizzati e depositi/prestatori decentralizzati. I DEX (exchange decentralizzati) consentono ai trader di scambiare risorse digitali, in modo simile a come farebbero su un CEX (exchange centralizzato). I depositi/prestatori decentralizzati ("fornitori di liquidità") consentono agli utenti di depositare risorse digitali nel protocollo in cambio di un rendimento oppure permettono di depositare risorse come garanzia (collaterale) per prendere in prestito altri risorse crypto.
Un esempio di transazione decentralizzata
Antonio ha un tanti Bitcoin, lo trasferisce in Wrapped Bitcoin ("WBTC") per ottenere una risorsa scambiabile su circuito decentralizzato. Quindi depositano quel WBTC come garanzia su un protocollo decentralizzato prende in prestito delle stablecoin. Antonio poi decide di depositare le stablecoin su un CEX e di scambiarle per normale valuta fiat, che potrà ritirare dalla loro banca per usarle nelle spese quotidiane.
Giulia invece ha molti ether e li deposita come garanzia in Aave per prendere in prestito altre stablecoin. Poi quest'ultime vengono scambiate su Uniswap ( UNI-USD ) per altri token. Quindi ha sfruttato ETH come garanzia per acquistare una serie di token di equity/governance.
DEX come piattaforma di trading
Con il tempo la DeFi si è evoluta anche in direzione del trading speculativo sfruttando le dinamiche finanziare decentralizzate per offrire ai trader uno strumento privo di rischio di custodia sul quale operare. Ne sono un esempio le piattaforme dYdX e GMX che permettono il trading a leva su strumenti derivati in maniera decentralizzata con liquidità accettabili. Il trading può essere fatto in tanti modi: scalping, intraday, swing.
Purtroppo i DEX non hanno book di negoziazione ancora sufficientemente liquidi e pieni per poter considerare queste piattaforme per lo scalping o il trading intraday però possono essere utilizzate per il trading multiday.
PINBAR Capitolo 2In questo breve tutorial , spero di facile lettura facciamo chiarezza e definiamo le semplice regole di questo meraviglioso e utile pattern grafico. Come già detto in precedenza la PINBAR è un pattern molto antico, come gli altri che vedrete, è di facile utilizzo e se contestualizzato nel modo giusto molto profittevole.E' una figura grafica che si forma molto spesso nei grafici ma dobbiamo stare attenti a quelle che possono sembrare PINBAR ma in realtà sono delle FAKE PINBAR. Nessuno di noi e soprattutto io ha la palla di cristallo ma con la giusta dedizione e con il lavoro quotidiano, allenandosi si possono evitare errori e portare a casa bei profitti.
Ripeto come già detto che i pattern possono fallire, perchè si sa il mercato fa ciò che vuole, noi dobbiamo semplicemente (si fa per dire) imparare a cavalcare l'onda, se non saranno tutte cavalcabili pazienza ne aspetteremo altre.
Mi auguro che questo mio tutorial sia apprezzato da chi come me è da poco un trader indipendente e possa essere d'aiuto e spronare chi crede in questo meraviglioso mondo in continua evoluzione.
Buon trading a tutti
Il prossimo tutorial sarà improntato direttamente su un grafico a scelta, mercato reale, dove farò vedere come selezione le PINBAR, se e dove sono entrata, dove sono o sarei andata a profit e dove invece sarei e/o sono andata a costo.
Grazie e buon weekend a tutti
Il VIX può essere un buono strumento per il crypto tradingIl VIX (Cboe Volatility Index) è oggettivamente considerato il miglior indice di volatilità del mercato statunitense. Valori in aumento indicano un aumento della volatilità, valori in diminuzione indicano una riduzione della volatilità. In prossimità di eventi particolarmente importanti il VIX tende quindi ad aumentare mentre tende a scendere in prossimità di periodi considerati oggettivamente tranquilli per i mercati.
Il Bitcoin presenta storicamente un indice di correlazione maggiore dello 0,6 con il NASDAQ la cui volatilità è ben rappresentata dal VIX. È quindi semplice concludere che un indice di volatilità corretto per quanto riguarda il mondo crypto può essere il Cboe Volatility Index (VIX). Questo perché le altcoin sono correlate a BTC con un indice superiore allo 0,9 medio.
Quindi quando il VIX sale è presumibile aspettarsi movimenti importanti anche per il settore crypto, viceversa ci sarà calma piatta per valori bassi. I trader che lavorano grazie alla volatilità con strategie d'inversione o in range dovrebbero aspettare che il VIX raggiunga valori superiori ai 30 punti per fare trading. Viceversa chi lavora con la direzionalità potrebbe essere saggio attendere valori inferiori ai 20 per impostare operazioni di trading intraday.
Creare strumenti sintetici con gli operatori matematiciFunzione interessantissima presente sulla piattaforma che vale la pena approfondire per personalizzare maggiormente le vostre analisi.
Facilissima nella sintassi e nella logica può dare un grande aiuto sia in ottica di trading che di gestione del portafoglio.
Buono studio!!!
STRATEGIA DI TRADING:DEFINIZIONE.Molti si domandano cosa renda un trader profittevole, e di seguito come si definisca una strategia vincente, e cosa essa possa essere.
Oggi vi darò il mio personale punto di vista al riguardo.
Anzitutto, credo una strategia debba disporre di regole molto chiare, che permettano al trader di capire esattamente, se esso potrebbe trovarsi in una situazione per la quale dovrebbe eseguire la strategia stessa. Credo che questo punto sia fondamentale, in quanto, a parer mio, distingua una strategia da un'intuizione.
La naturale conseguenza di quanto appena scritto, evidenzia gli studi e le ricerche che dovrebbero precedere l'istituzione della strategia. Per l'amor del cielo, credo il trading sia estremamente relativo, e che non esiste una maniera oggettivamente corretta, e dei dogmi che chiunque dovrebbe seguire per "farlo bene": c'é però un'attitudine, ovvero quella di essere estremamente auto-critici, di cercare delle dimostrazioni riguardanti le nostre teorie, riscontrando se il mercato le convalida o meno, che statisticamente, porta un trader ad avere più possibilitá di essere profittevole, nel lungo termine. Questionarsi, e mettere in dubbio, credo sia un'attitudine molto costruttiva, e che apporterá miglioramenti graduali e/o esponenziali in tutto il corso della vostra carriera di trading. Perció, sono dell'idea la seconda caratteristica individuabile nella definizione di "strategia di trading", possa essere la tesi dalla quale la strategia nasce, accostata allo studio che l'ha dimostrata, tramite concretezza di mercato.
Un terzo punto, a mio avviso cardinale, é la significativitá statistica della strategia, che dimostrerebbe quanto i risultati portati da essa, non sarebbero casuali. Disponiamo di un enorme banca dati, presente nell'internet e prima di ovunque su TradingView stesso, e credo sia importante stabilire l'efficacia della strategia, nel o nei contesti di mercato a cui essa ambisce, nel tempo. Questo é possibile mettendo in atto una pratica ben conosciuta, chiamata "back-testing". Di notevole rilevanza, é anche la fattispecie concernente la dinamicitá dei mercati, che ci suggerisce quanto il passato sia affidabile fino ad un certo punto, quindi, vi consiglio di non prendere i risultati del back-testing come oro colato: del resto, esiste un detto molto popolare nel mondo del trading, che recita, "una strategia funziona finchè smette di farlo".
Con questo, per oggi é tutto, spero vi godiate la lettura e che possiate trarne beneficio.
Fate sapere nei commenti se, secondo voi, esistono altri aspetti che definiscono una "strategia di trading".
Ciaoo. :)
Esempio di Forchette di Andrews su grafico Citigroup [C]Le forchette di Andrews, in inglese Andrews' Pitchfork, rappresentano uno strumento grafico di Analisi Tecnica per identificare gli obiettivi di prezzo di un Asset e calcolare la velocità con la quale questo target potrebbe essere raggiunto. Dal punto di vista grafico, le Andrews' Pitchfork trading vengono rappresentate con 3 linee parallele:
1) linea mediana
2) linea parallela superiore
3) linea parallela inferiore.
Queste 3 linee vengono disegnate individuando 3 swing di prezzo, il punto A, il punto B e il punto C, dove:
(A) rappresenta il valore minimo dell'impulso rialzista
(B) il valore massimo dell'impulso
(C) il successivo minimo.
Si propone in figura l'esempio pratico delle Forchette di Andrews sul grafico di Citigroup con time frame settimanale.
Una eventuale strategia di Trading con l'uso di questo pattern grafico, avrebbe potuto permettere al Trader più attento di avviare uno short al raggiungimento del picco sulla parallela superiore media (D), con primo target sulla mediana (E) e secondo target sulla parallela inferiore media (F).
Sei solito usare questo strumento per le tue attività di Trading?
Le REGOLE FONDAMENTALI che spesso DIMENTICHIAMO!Spesso dimentichiamo quali sono le regole fondamentali operative di quando si fa trading, presi da rabbia, avidità e sentimenti vari che agiscono sull'inconoscio. Anche io spesso, chiunque, ne siamo vittime, per cui ho deciso di riportare il classico schema di cui magari molti si dimenticano, il TRADING PLAN.
1 su quali timeframe operare?
2 quanto devo rischiare senza overtradare e perdere troppo?
3 in che condizioni di mercato devo tradare? devo tradare per forza ogni movimento? o aspetto l'occasione giusta?
4 in quali titoli decido di investire? Ho stilato una lista tipo dei miei investimenti: pochi titoli di diversi asset (DIVERSIFICAZIONE)
5 dove entro? dove esco? dove piazzo lo stop? entro ad esempio in pullback, metto lo stop sopra il supporto appena ha fatto il pullback e il mio target alla prossima zona di resistenza o a un livello chiave.
Le semplici regole a volte sono le migliori, ricordiamole.
Short Selling? Trading o Holding? Leverage? Ieri notte è stata aperta una posizione short da uno dei nostri trader a copertura del portafoglio di lungo periodo.
La posizione ha avuto successo ed al momento ha dato la possibilità di aggiornare lo stop loss in pareggio lasciando aperte solo opportunità di gain che, se concretizzato, verrà destinato all'acquisto di nuovi token a prezzi " scontati " da aggiungere al portafoglio di holding .
Parlando della nostra operazione SHORT SELLING ,durante una conversazione Skype con alcuni dei nostri partner DeFi che provvedono a fornirci liquidità, è nata una vivace discussione sull'eticità dell'utilizzo della vendita allo scoperto.
Le critiche erano principalmente rivolte al fatto che l'utilizzo dello short selling contribuisca decisamente all'amplificazione delle correzioni di prezzo dei mercati cryptovalutari che, non essendo eccessivamente capitalizzati e non essendo controllati da nessuna autorità di vigilanza, sono spesso soggetti a Long e Short Liquidation .
La critica mossa dai membri del team partner è più che ragionevole. E' la nuda e cruda verità. Gli short selling sono veri e propri ordini che partecipano fisicamente nella parte alta del book di negoziazione (l'offerta) rafforzando il lato delle vendite assieme ai "take profit".
In risposta abbiamo posto in essere due considerazioni:
1) I mercati hanno due direzioni, indipendentemente dall'esistenza delle vendite allo scoperto o meno. Lo short selling è una strategia per accumulare maggior capitale proprio come lo può essere il trading fra cross cryptovalutari . Quando si scambia BTC con BNB perchè si pensa che BNB sovraperformerà rispetto BTC, a tutti gli effetti, si vende BTC contribuendo alla pressione ribassista. Il motivo? Ciò viene fatto solitamente per accumulare più BTC. Ma "solitamente" non vuol dire "obbligatoriamente" e quindi lo stesso ragionamento può essere tranquillamente fatto anche per lo short selling.
2) Gli strumenti più facili da utilizzare per "shortare" BTC sono i derivati ovvero i Futures. Queste operazioni quindi nemmeno vengono fatte direttamente sul mercato SPOT.
Un altra curiosa affermazione fatta da alcuni dei membri del team è che nel mondo crypto, i grandi guadagni si fanno con l'Holding e non con il trading .
Anche questa signori e signore, è la nuda e cruda verità. Vero è che serve tanta qualità nelle proprie analisi ma nell'Holding, anche tanta fortuna.
Dopo magari aver passato anni dietro lo studio di crypto ad alto potenziale, alcuni di voi scommetto che possano essersi un pò arrabbiati nei confronti di chi ha comprato Shiba e Doge su PancakeSwap , senza alcuna conoscenza del mercato. Adesso hanno contabilizzato rendimenti che un trader retail medio può solo sognare di fare nel corso della propria vita.
Uno dei nostri analisti ha un caro amico che, senza saper niente di borsa, ha deciso di investire quello che aveva in banca in Shiba solo perchè era una razza di cane proprio come Doge.
Adesso questo carissimo amico è milionario mentre il nostro analista, per arrivare a risultati soddisfacenti, ha dovuto lavorare duro dal 2013 ad oggi.
Questo per sottolineare che un operatività non esclude l'altra.
E' possibile fare trading quando si verificano occasioni da sfruttare di breve e puoi fare holding per i progetti di lungo periodo.
Un punto a favore del trading è la LEVA FINANZIARIA . Se sei un trader esperto, puoi usare la leva per amplificare i tuoi gain.
La leva è uno strumento pericoloso solo se usata senza raziocinio, altrimenti è un arma potentissima per un trader di breve.
Tutto dipende dalla gestione del rischio.
Cryptohubble quindi non si vergogna di dire che utilizza lo short selling e la leva finanziaria. Allo stesso modo vorrei lasciare questo promemoria a tutti i trader che stanno leggendo questo post:
Se sei nel gioco per i soldi, non ha importanza come questi si concretizzino sul mercato. Se sei nel gioco per la libertà che può darti una professione come il trading, non puoi lavorare solo sperando nella classica "vincita da super enalotto".
Cryptovalute: Inizio del Bear Market ?Chiunque abbia letto i nostri recenti articoli ormai è a conoscenza del fatto che i nostri analisti pensano che il termine bear market non si addica ad una struttura economica come quella del panorama cryptovalutario.
Cos'è un bear market?
Prima di trarre conclusioni, vi siete mai chiesti cosa, oggettivamente, si intenda per bear market?
Il bear market è un periodo di tempo in cui la domanda è inferiore all'offerta persistentemente. In questo particolare periodo, la confidenza degli operatori tende a calare e così anche il livello dei prezzi.
Emotività e istituzionalizzazione
Saremo diretti e sinceri con la nostra community.
La paura è una sensazione molto più incisiva a livello emotivo rispetto che all'euforia specie dopo aver assaggiato "la vetta del successo".
BTC ha impiegato anni per raggiungere circa $70K ma fidatevi di noi se vi diciamo che potrebbe tranquillamente impiegare solo qualche settimana per tornare a $10K.
Per quale motivo dovrebbe quindi fermarsi il prezzo? Secondo questo modo di pensare il prezzo dovrebbe avere strada libera fino al livello degli $0.
Il motivo risiede nel fatto che evidentemente a qualcuno interessa anche comprare cryptovalute oltre che venderle in questo periodo.
Ed i dati on chain mostrano che, questo mr. qualcuno, non ha alcuna intenzione di rimetterli in vendita.
Una visione di lungo raggio
In situazioni come questa, come nella speculare situazione di rialzi sovraumani, gli investitori retail tendono a perdere di vista il motivo per cui investono, i ragionamenti che li hanno spinti ad investire e l'orizzonte temporale del loro investimento.
Se il mondo crypto era rivoluzionario una settimana fa, non significa che adesso se il prezzo ha perso il 50% del valore allora anche i fondamentali siano crollati di pari punti percentuali.
La Blockchain, la DeFi, il Metaverse restano settori altamente innovativi così come lo erano esattamente due settimane fa.
Vi consigliamo quindi di dare una lettura anche agli altri nostri articoli per orientarvi al meglio in quelli che sono i parametri sul quale ogni investitore crypto dovrebbe ponderare i propri investimenti.
Lo short selling
Come abbiamo più volte ribadito nei nostri articoli lo Short selling non è solamente uno strumento di speculazione utilizzato dai trader per guadagnare dai crolli del mercato.
E' anche un ottimo strumento di copertura EMOTIVA e MONETARIA per il proprio portafoglio di investimento.
Quando si fa un operazione, che sia di trading che di strutturazione di portafoglio, occorre aver chiaro ogni scenario possibile così da preventivamente sapere come muoversi in ogni contesto finanziario.
Lo short selling, insieme allo Stop Loss, potrebbe essere una soluzione per molti degli scenari successivi ad un investimento (speculativo o di lungo raggio che sia).
Quando si apre una posizione di controvalore FIAT x$, ed una in short sullo stesso prezzo con lo stesso controvalore, si è neutrali al mercato.
Ne viene che, sia che il prezzo cali, sia che il prezzo cresca, l'investitore non perderà/guadagnerà niente.
E' naturale quindi che, qualora si abbia un portafoglio e vi sia il timore nascente che possa iniziare un bearmarket di media lunga durata, invece che vendere le proprie crypto, si potrebbe pensare di "shortare" una quantità tale da eliminare, da quel prezzo in poi, ogni rischio legato alle fluttuazioni di mercato.
Così facendo, non contabilizzeremo nessuna perdita.
Qualora il mercato effettivamente crolli, vi sarà la posizione aperta in short in netto guadagno e starai perdendo da quella di portafoglio ma ... nessun problema.
Se hai investito con un orizzonte di lungo raggio evidentemente significa che credi che il prezzo di quell'asset superi il tuo prezzo medio di carico fra qualche anno.
Potresti quindi, con il tempo, iniziare a prendere profitto dallo short e reinvestirlo nella moneta oggetto dell'investimento così da abbassare il prezzo medio di carico e aumentare il controvalore dell'investimento e, quindi, anche le possibilità di guadagno.
Certo è che, ci sono anche scenari non troppo profittevoli per l'investitore:
> la crypto continua a salire
> la crypto non tornerà mai più sui livelli di prezzo precedenti
Queste circostanze, purtroppo, possono verificarsi ma, noi di cryptohubble, non possiamo spiegarvi come muovervi in queste determinate situazioni. La gestione del rischio è un parametro personale che dipende dall'emotività e dalle caratteristiche patrimoniali di ogni investitore senza considerare che, non essendo consigli finanziari, non vogliamo indurre alcun individuo all'investimento, specialmente speculativo, in cui i rischi di fallimento aumentano vertiginosamente.
Borsa valori: tanto acclamata quanto sconosciuta.Dal Rinascimento alla Belle Époque, sino all'avvento del trading telematico. Com'è nata la Borsa valori e cos'è in breve nel 2019?
È facile aver letto almeno una volta articoli di giornale o semplicemente aver visto programmi televisivi in cui si parlava di Dax, indice Nikkei, DowJones, S&p 500 e altro ancora senza riuscire a capire di cosa si stava parlando, attribuendo quei numeri a qualcosa che semplicemente non ci riguardava, ma esisteva.
Oggi è tutto diverso, ma molti continuano a pensare alla “Borsa” come a qualcosa di misterioso e sconosciuto.
L’avvento di internet e l’utilizzo quotidiano di strumenti telematici di diverso tipo ha reso la conoscenza di questi strani termini ormai alla portata di tutti eppure sono sicuro che la maggior parte delle persone che leggerà questo articolo non ha idea di cosa vogliano dire.
Cominciamo con il definire questo famoso termine “Borsa” di cui spesso si sente parlare e spiegare di cosa si tratta.
Partendo dal XVI secolo, ci si riferisce alla città belga di Bruges come il luogo in cui avvenivano i primi scambi di “titoli” rappresentanti all'epoca merci in arrivo da terre lontane. Durante il periodo rinascimentale questi incontri avvenivano all'interno di un grande palazzo di proprietà della famiglia Van der Bourse, da cui appunto il nome Borsa deriva per via del loro stemma araldico formato da tre borse.
Ma era questa la prima vera e propria Borsa come noi la intendiamo? Non proprio.
Qualche anno più tardi, infatti, quei famosi scambi si spostarono da Bruges ad Anversa in cui cominciarono ad incontrarsi banchieri e mercanti, costituendo così il primo vero e proprio mercato di titoli ufficiale che si svolgeva in un palazzo appunto chiamato “Borsa” in riferimento alla famiglia che per prima ne aveva gettato le basi: i Van der Bourse.
Successivamente cominciarono a fiorire molti altri centri borsistici che aiutarono diversi monarchi dell’epoca a sostenere il debito pubblico creando così anche le prime obbligazioni ufficiali della storia.
Il mercato crebbe così tanto da raggiungere Londra e successivamente anche i Paesi oltreoceano molto velocemente. Bisogna specificare, inoltre, che il primo vero e proprio mercato basato sulle azioni si fa risalire addirittura alla Compagnia delle Indie del 1600 poiché all'epoca, per limitare i rischi dovuti alla perdita di navi, si provò a dividere la spesa tra uomini d’affari che decidevano di investire piccole somme di denaro in diversi viaggi sperando che almeno qualcuno di questi andasse a buon fine così da ricavarne un profitto. Per questo motivo alcuni collocano la data del primo vero “Stock Exchange” nel 1773 a Londra.
Insomma prima Francia, poi Inghilterra, in seguito Italia, fino alla creazione di quelle che sono le Borse valori più importanti dei nostri giorni (come New York, Tokyo, Francoforte ecc.) sede dell’incontro tra domanda e offerta.
Tuttavia oggi, nonostante la facile diffusione delle informazioni, nell'immaginario collettivo la compravendita di titoli avviene ancora tra le urla di una moltitudine confusa di operatori di fronte ad uno schermo dove figurano una serie indecifrabile di numeri.
Perché? È presto detto.
Inizialmente le compravendite in giro per il mondo avvenivano tramite corrispondenza postale grazie alla quale si veniva a conoscenza dei prezzi ufficiali e delle loro eventuali variazioni. Tuttavia è solo durante la “Belle Époque”, dal 1871 con la fine delle guerre franco-prussiane fino all'avvento della prima guerra mondiale nel 1914, che il mercato borsistico subisce un’ impennata e cambiamenti importanti. In questo periodo infatti, definita epoca d’oro, vengono collocate innovazioni che stanno alla base del benessere odierno: vaccini, telegrafo, lampadina, il cinema e tanto altro.
Questo permise lo sviluppo senza precedenti di una miriade di settori, non per ultimi la finanza e gli scambi commerciali.
Grazie al telegrafo, e Marconi che ne permise l’utilizzo senza fili, tutti i grandi capitalisti dell’epoca insieme a istituti e investitori potevano adesso comunicare in tempo reale senza aspettare giorni prima di conoscere le quotazioni così da riuscire ad avere un quadro più chiaro dei mercati e poter riflettere con più calma e attenzione sui propri investimenti.
Cominciarono a nascere proprio in questo periodo numerosi istituti finanziari e di intermediazione bancaria e/o assicurativa raggiungendo sempre più esponenti della classe sociale in ascesa del periodo: la borghesia.
In tutto il XX secolo, nonostante le grandi guerre e la crisi del ‘29, furono in moltissimi infatti a partecipare agli scambi che avvenivano all'interno delle Borse in giro per il mondo e solitamente le dinamiche erano proprio quelle che si raccontano in diverse pellicole cinematografiche, entrate a far parte del nostro immaginario.
Le contrattazioni per esempio della Borsa valori di Milano avvenivano tra le grida di operatori, privati e non, che cercavano di far accettare le proprie proposte nei listini ufficiali di mercato. Un funzionario aveva il compito di comunicare i prezzi che pervenivano finché a fine giornata il comitato non rendeva visibili i risultati dei soli prezzi idonei, cioè quelli per cui ogni offerta aveva trovato la propria domanda e viceversa.
È stato così per anni e, nonostante i continui tentativi di stabilire controlli, regole e utilizzare mezzi computerizzati più avanzati, si è riusciti ad eliminare le “grida” e i recinti dove avvenivano le compravendite solo intorno al 1994 con la creazione ufficiale di piattaforme telematiche che hanno rivoluzionato definitivamente il settore.
Non servendo più alle contrattazioni dirette, a cosa serve oggi la Borsa?
Ovviamente la Borsa esiste ancora, operando oggi come sede fisica della società che la gestisce nel Paese di appartenenza. In seguito al 1991, in cui l’Europa avviò un processo di privatizzazione di questi istituti ( in Italia per esempio il processo si conclude nel 1996 con la Borsa di Milano che ingloba tutte le altre sorelle italiane e il Consiglio di Borsa che da vita nel 1997 alla Borsa italiana S.p.A.), si istituirono organi di controllo autonomi per regolare i mercati e le Borse rimasero i centri nevralgici delle attività di speculazione finanziaria, sede del mercato regolamentato di beni mobili.
Successivamente il numero di “investitori” (o “traders”) aumentò drasticamente, complice la creazione di piattaforme online dove poter operare anche autonomamente. Proprio per questo nelle diverse sedi borsistiche cominciarono a scomparire operatori a caccia di prezzi vantaggiosi o intenti a far valere le proprie proposte, sostituiti piuttosto da pochi funzionari e una serie di computer e sistemi all'avanguardia per gestire gli scambi tra operatori internazionali tramite avanzati sistemi telematici.
Ad oggi infatti non è più necessario recarsi nei sontuosi palazzi, o urlare a squarciagola, come facevano gli agenti di cambio decadi fa, ma si può restare nel proprio ufficio, o persino nella propria camera da letto operando sui mercati internazionali in maniera autonoma e di sicuro più immediata grazie alle sopracitate piattaforme di broker privati o di istituti finanziari.
Il trading online, come viene chiamata la compravendita di strumenti finanziari via web oggigiorno, è di fatto un fenomeno in ascesa e la sua semplicità d’accesso si è dimostrata di sicuro utile a quelle persone in possesso di esperienza e conoscenze, capaci di generare profitti sfruttando le proprie abilità in ambito economico/finanziario.
Tuttavia è sempre bene guardarsi dall'apparente semplicità d’accesso che oggi si nota in questo settore: per quanto semplice sia aprire oggi un conto, o un fondo d’investimento, non è consigliabile accedervi e operare autonomamente senza la dovuta preparazione. Questo deve essere chiaro, o almeno dovrebbe, sia ai vecchi sia ai nuovi aspiranti traders, poiché l’attività risulta di sicuro stressante e rischiosa. Di sicuro c’è ancora gente che a volte urla, se non in Borsa, di sicuro nel suo salotto.
Investimenti vs Trading Investimenti e trading, quali sono le differenze?
Da sempre ci sono molti pareri discordanti tra le 2 attività, c'è chi sostiene che il trading sia solo una perdita di tempo e che sia impossibile battere il mercato, e c'è chi invece sostiene che il trading può darti grandi soddisfazioni e rendimenti maggiori rispetto agli investimenti.
Cerchiamo di fare un po di chiarezza, partiamo dal trading:
Il trading è quell'attività speculativa che mira a ottenere rendimenti in un periodo di breve medio termine comprando e vendendo azioni.
La ragione per cui molta gente sostiene che è impossibile battere il mercato è perché più del 90% delle persone che fanno trading perdono sistematicamente.
Perché accade questo? Il principale ed unico motivo è la mancanza di formazione. Le persone fanno trading sulla base di "consigli" di amici o sulla base di intuizioni come ad esempio "titolo X salirà sicuramente perché il periodo è uno dei migliori per il settore".
Per fare trading OCCORRE UNA FORMAZIONE ADEGUATA .
Io stesso, prima di approcciarmi al trading mi sono diplomato come analista tecnico SIAT (Società Italiana Analisi Tecnica). Sono circa 3 anni che studio i mercati finanziari.
Ci sono 3 pilastri fondamentali per poter far trading in maniera profittevole:
L'analisi tecnica (caldamente consigliato l'abbinamento con analisi fondamentale)
Money management
Controllo delle emozioni
Se non possedete TUTTE queste caratteristiche potreste farvi molto male durante la vostra attività di trading.
Veniamo adesso all'investimento:
L'investimento è quell'arte che prevede l'acquisto di assets che generino un rendimento in un periodo di lungo e lunghissimo termine.
Ci sono 2 tipi di investimenti:
Il PAC (Piano di accumulo capitale) e il PIC (Piano di investimento capitale)
La differenza tra i 2 sta principalmente nel fatto che il PAC è un modo per dilazionare l'investimento in uno o più determinati strumenti in acquisti periodici (ad esempio una volta al mese) ed è più indicato quando si cerca di creare un capitale che si possa apprezzare nel giro di 10/20 anni, mentre invece il PIC è quando si ha a disposizione un capitale liquido e lo si vuole investire il tutto in un unica (o magari poche) transazioni.
L'investimento lo si può fare in 2 modi: da soli (se si hanno un minimo di competenze) oppure tramite un consulente finanziario indipendente (sconsiglio banche e assicurazioni per via degli elevati costi di commissioni)
Un esempio di investimento potrebbe essere un PAC mensile sull'SWDA (etf azionario globale).
Per concludere, quale attività è la migliore tra trading e investimento? Non c'è un attività migliore di un'altra. Sono entrambe valide ed io consiglio caldamente di farle entrambe (se ne avete le competenze chiaramente).
Avere una combinazione tra investimenti attivi (trading) ed investimenti passivi (pac/pic in etf ) è la migliore scelta che possiate fare.
Al prossimo aggiornamento!
Cosa sono i mercati finanziari? Cosa è il Forex?Che cosa sono i mercati finanziari? Che cosa é il Forex?
I mercati finanziari sono dei “luoghi” dove é possibile acquistare o vendere strumenti finanziari (azioni, valute, derivati).
Il Forex nello specifico é un mercato finanziario internazionale nel quale gli investitori e speculatori cambiano una valuta per un’altra.
Il Forex è il mercato più liquido al mondo, con oltre 5 mila miliardi di dollari di transazioni giornaliere.
⚠️⚠️LA VERITÀ sul RRR è Drawdown⚠️⚠️Oggi parliamo del chance risk ratio (RRR) e del Drawdown (DD). Tutti noi abbiamo già sentito i due termini, ma cosa significano, sono importanti e perché ne abbiamo bisogno?
Con questo video vi voglio semplicemente informare in modo breve e conciso. Pero c'è ancora molto da dire sull'argomento.