La forchetta di AndrewsSCARICO DI RESPONSABILITÀ.
Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sul mio andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.
Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.
Quanto andrò a spiegare in questo articolo, è l’utilizzo della Forchetta di Andrews, conosciuta anche come Pitchfork, in modo tale da fornire un altro strumento di trading, anche se per onestà intellettuale, devo ammettere che non lo contemplo nel mio trading system, fra i tanti strumenti che uso per tradare. Ma confà al caso per dimostrare quanto possa essere semplice il trading e come ogni strumento che ci viene fornito possa tornare utile a seconda dell’operazione che dobbiamo eseguire, la forchetta, esempio, detta il canale del trend, (secondo me), molto meglio del canale parallelo o della trend line, permettendo di adottare una strategia ed una tecnica che i secondi citati non offrono. Per ultimo prima di iniziare, (anche se come sempre, essendo che il mio aiuto è indirizzato a chi approccia il trading solo adesso, sarò prodigo di consigli introduttivi alla tecnica), volevo essere chiaro e aggiungere che quanto andrò a spiegare non è frutto del mio studio sui grafici, ma è una tecnica appresa in un webinar di alcuni mesi addietro sul sito di uno dei broker con i quali opero.
Cosa ci permette nello specifico di fare la forchetta? Ci permette di individuare un trend e sfruttarlo tanto al rialzo, quanto al ribasso. Lo possiamo tranquillamente chiamare uno strumento “trend is your friend”. Ma credevate che mi ero addentrato nella spiegazione… No, come sempre introduco nozioni sul trading, anche se, mi servono tantissimo proprio come introduzione alla forchetta di Andrews, in quanto nozioni altamente correlate e che, a volte, svelano, quanto possa essere semplice il trading, non mi stancherò mai di ripeterlo. Molto meno semplice è lavorare sulla propria psiche, sulla gestione del money management.
Quale è il size giusto per entrare? Quello che in qualsiasi situazione ti permette di rimanere tranquillo senza battere ciglio pur prendendo lo stop loss, quale è la leva migliore? Quella che non ti porta nel giro di poco in margin call e che ti permette di tradare in tranquillità. A che distanza individuo lo stop? Lo sopporta la mia equity? E il rapporto rendimento/rischio? Dove prendo profitto? Questi sono i fattori su cui lavorare, non la tecnica, perché in questo articolo, dimostrerò, l’ennesima volta quanto sia semplice approcciare l’operazione di trading.
Io per comodità ed anche perché nella slide si sovrapponeva il movimento A-B-C, ho usato il tool, ma consiglio sempre, (come faccio anche io), di lavorare a mano, perché permette di capire lo strumento, come si comporta e, soprattutto, come si comporta il mercato, il perché di determinate dinamiche; di conseguenza nel prosieguo spiegherò anche come si traccia manualmente la forchetta.
Mi addentro nella tecnica, abbiamo detto che è una modalità “trend is your friend”, quindi dobbiamo capire come trovare un trend, il trend, come ci ha insegnato Charles Dow è costituito da minimi e massimi crescenti se long, decrescenti se short e questa è una cosa che dobbiamo tenere a mente perché dopo risulterà validante o invalidante per il nostro trade, esposto in slide.
Come ho raccontato in apertura un semplicissimo e solo strumento applicato sulla chart ci permette, a differenza del canale parallelo, strategia e tecnica di trading al contempo. Ci tengo nel dire UN SOLO strumento, in quanto, in questi mesi che mi sono immerso nuovamente assieme a voi in Tradingview, (avendo tradato in solitaria tanti anni), ho visto quei grafici stile alberi di natale, con presepe annesso, balcone incluso, pieni di lucine, freccette lampeggianti, 25 indicatori ed 80 trend line tracciate ma, per non farsi mancare nulla, anche qualche pattern grafico sia semplice che armonico ed io, personalmente, non capisco assolutamente nulla di ove voglia operare chi li applica, bravo chi invece lo fa e ci sa leggere sopra. Io per primo dal 2009 al 2011 lo ho fatto, ma per sincerità dovuta ho perso molti soldi. Tutti questi anni mi hanno portato alla conclusione che tradare è semplicità.
Sono tedioso, sono conscio, ma ripeto sempre, che io non ho mai avuto tanti consigli, solo qualche forum, pieno di neofiti come me. Oggi che ci sono possibilità e mezzi, è divenuta la mia missione poter spiegare a chi si approccia a questa meravigliosa disciplina, (lungi da me la presunzione di insegnare a chi opera da tempo), quindi un solo strumento, ricordando sempre che l’azione del prezzo, compresi i meccanismi che lo muovono, è la nostra migliore alleata sempre. Tutti cercano il Santo Graal nella tecnica, il Santo Graal lo troviamo quando sappiamo controllare noi stessi.
La forchetta da sola a noi ci offre, come vi mostrerò, l’individuazione di un trend, un punto d’ingresso ed uno di uscita, niente più di quanto a noi serve per fare un profit, certo che arriva anche qualche loss, quello si gestisce con l’R/R, con lo stop dinamico, con delle size coerenti. Comunque provando a fare un back test sui grafici, ci si accorge della validità dello strumento abbinato alla tecnica proposta nel webinar.
Apro una parentesi sulla size d’ingresso, io sono per la politica di tanti piccoli profit, invece dei “botti”. A chi mi chiede sovente, se si può vivere di trading, non so rispondere. Io non vivo col trading, io ho un ritorno sotto forma d’investimento, invece che, (mia personale opinione), farmi erodere capitali da improvvisati gestori.
La forchetta è applicabile a tutti i time frame, io per motivi di lavoro, ma non solo, opero su daily, lo trovo con pochi rumori e segnali molto affidabili, soprattutto trado tranquillo e con molto tempo per ragionare e studiare i mercati. L’unico consiglio che sento di dare e di non scendere esageratamente con il time frame, abbiate il tempo di ragionare, chi di voi ha la possibilità di operare intraday, quanto meno non si spinga oltre il 15 minuti. Chi, come me, ha un impiego, valuti dal 4 ore in su.
Quindi per applicare la Pitchfork dobbiamo trovare, come citavo ad inizio articolo un A-B-C, come si vede anche in grafico, ossia o una A in caso di entry buy o una V in caso di sell. Fate attenzione a due cose, anzi tre. Il doppio minimo o massimo non deve forzatamente essere da manuale, può tranquillamente essere “sporco” ossia non preciso, inoltre il punto C non deve MAI brekkare il punto A, in quel caso il trade è da considerare invalidato, il prezzo potrebbe non fare il doppio minimo o massimo, infine, aggiungo nota mia, non dell’autore del webinar, cerco il pattern sempre su degli importanti livelli di resistenza o supporto, le opportunità di trarre profit aumentano notevolmente, seppur un doppio minimo è di per se un ottima garanzia in buona percentuale. In buona sostanza è ben applicabile e con ottime probabilità di riuscita agli esaurimenti possibili di prezzo. Avremo così anche il timing sufficiente per sfruttare il trend dal suo principio.
Ho detto che per comodità, nonché per esigenza grafica, ho usato il tool della piattaforma, (Tradingview ha anche il pattern automatico), ma come si traccia la forchetta di Andrews?
Leggendo queste righe, potete tranquillamente provare a farlo voi, tanto il grafico usato è proprio di queste ultime ore, avrei potuto usare tanti altri strumenti e dimostrare il suo valore, ma si può inserire una sola slide, o almeno io so inserirne una.
Tracciate una trend line dal minimo del punto B al massimo del punto C. (Se volete la precisione assoluta, basterà per ogni singola linea andare nelle sue impostazioni ed inserire i valori giusti che ci ritorna OHLC). A questo punto dobbiamo trovare la metà esatta della linea che abbiamo tracciato, (alcune piattaforme hanno un quadratino o tondino all’esatta metà della linea, nel nostro caso ci avvarremo del ritracciamento di Fibonacci, non basterà fare altro che tracciare dal minimo al massimo della linea il Fibonacci e troveremo l’esatto 50%. Quello è il punto che dovrà essere attraversato dalla trend line che faremo partire dal massimo del punto A. Infine duplichiamo 2 volte la linea centrale e andiamo ad applicarla sul minimo del punto B ed il massimo del punto C, così avremo le due linee laterali esattamente parallele a quella centrale, ecco come per magia la nostra forchetta creata da noi.
Soffermatevi un solo attimo a guardare con che perfezione il prezzo scende all’interno del nostro canale, seguendo vi spiego sia l’ingresso, che, come avrete già potuto capire prende sin dal principio il nuovo trend, sia come uscire dall’operazione in entrambi i modi che vi esporrò, in profit.
Entriamo alla chiusura della candela che ci permette di formare la forchetta o come preferite all’apertura della candela successiva, a seguire 2 possibili scelte. La prima il relatore dice di piazzare lo Stop Loss poco sopra il massimo del punto C, io sostengo sul massimo del punto A, scusate il gioco di parole, ma, punti di vista; con target quando il prezzo arriva nei pressi o tocca la trend line del punto A. La seconda Stop dinamico spostandolo di volta in volta al valore di prezzo della trend line del punto C e target altrettanto dinamico quando il prezzo prende lo Stop dinamico, ossia torna a testare la linea del punto C.
Guardate ancora il grafico, ma provate voi stessi su altri grafici e non potrete che notare la bontà e semplicità dello strumento e del trading.
MORALE: Il trading è semplice, non rendiamolo complicato.
Strategia di trading
ORARI SESSIONI FOREX ( FUSO ORARIO ITALIANO)Ciao traders, gli orari delle sessioni porteranno la tua operatività nei mercati al next level, il cambiamento significativo lo noterai nella gestione del tempo, se sei un aspirante trader non sarai più costretto a stare H24 davanti ai grafici.. (mito sfatato) ;)
Scherzi a parte, hai capito bene sarai Tu a scegliere come, dove e quando tradare, andiamo subito al fuso orario GMT:
FX (GMT)
-Sidney —> 22:00 - 6:00
-Tokyo —> 00:00 - 8:00
-London —> 8:00 - 16:00
-NewYork —> 13:00 - 21:00
Coppie per:
Sidney-Tokyo = 00:00 - 6:00
Tokyo-London = 8:00
London-NewYork = 13:00 - 16:00
Esempio per Tokyo-London: GBP/JPY
FX (ORA INVERNALE ITA)
-Sidney —> 23:00 - 7:00
-Tokyo —> 1:00 - 9:00
-London —> 9:00 - 17:00
-NewYork —> 14:00 - 22:00
Coppie per:
Sidney-Tokyo = 1:00 - 7:00
Tokyo-London = 9:00
London-NewYork = 14:00 - 17:00
Fx (ORA ESTIVA ITA)
-Sidney —> 00:00 - 8:00
-Tokyo —> 2:00 - 10:00
-London —> 10:00 - 18:00
-NewYork —> 15:00 - 23:00
Coppie per:
Sidney-Tokyo = 2:00 - 8:00
Tokyo-London = 10:00
London-NewYork = 15:00 - 18:00
Tips per Individuare attraverso un indicatore gratuito la sessione:
-Indicatori:
Cerca per: Kill Zones (oscarvs)
Rosso: Tokyo session
(Durante questa sessione solo nelle ore di coincidenza tra le coppie trado CAD/JPY)
Giallo: London session
(Durante questa sessione solo nelle ore di coincidenza tra le coppie trado GBP/JPY)
Grigio: New York session
(Durante questa sessione trado XAUUSD - USDWTI - NAS100)
Buon Trading!
Il SEQUENTIAL di T. DeMarkLe cose fatte male o con sufficienza non mi piacciono, il fatto che abbia lavorato quando ero stanco, è la riprova che bisogna staccare e riprendere riposati.
Questo per dire che pubblico nuovamente l'articolo rivisto, nonché la stessa slide lavorata molto meglio e mi scuso con tutti voi dei precedenti errori, si fosse potuto avrei deletato tutto il precedente, purtroppo il regolamento lo impedisce e forse, meglio così, un ennesimo errore che mi rimane come monito per il futuro. non si finisce mai di sbagliare ed imparare.
Finora ho tentato di riassumere brevemente, (per quel che sono riuscito), il mio lavoro passato e le mie conoscenze da condividere con voi tutti della comunità di Tradingview. Adesso, mi pongo l’ambizioso obbiettivo di condividere, allo stesso modo, il mio lavoro futuro, meglio detto come i miei studi e l’applicazione su grafico.
Questa settimana mi ha impressionato favorevolmente un articolo pubblicato sul gruppo di lavoro del quale sono membro, riguardante il SEQUENTIAL DI THOMAS DEMARK.
Il mio lavoro si suddividerà in tre fasi, lo studio su base storica del grafico sulle coppie di valute Majors del Forex, l’applicazione in Real su conto demo della nostra piattaforma, gentilmente offerta da Tradingview, infine su Real con i miei brokers, del tutto vi terrò costantemente aggiornati con successive pubblicazioni.
Oggi vi spiego il concetto espresso, ovviamente sintetizzato di DeMark.
Premetto, tanti gentilissimi e collaborativi utenti hanno creato infiniti indicatori allo scopo, quindi senza farvi impressionare da quanto andrò a esplicitare, per effettuare il conteggio potrete tranquillamente applicare uno dei tanti. Io sono un ossessivo maniaco dei miei concetti e lavoro barra per barra calcolando da me l’applicazione del SEQUENTIAL. Devo anche dire, (per onestà), che effettuando la mia applicazione, ho notato diverse discrepanze con gli indicatori pubblicati, questo non toglie la bravura che io non ho nel creare i suddetti, che potrei anche io sbagliare qualche cosa, ma soprattutto l’applicazione di chi li crea e il mettersi a disposizione di tutti noi.
Altra piccola parentesi, detto e ridetto, amo e mi affascinano tutti gli strumenti che nel mio lavoro possono anticipare il movimento futuro del prezzo, prova ne sono le mie precedenti pubblicazioni, detesto gli indicatori convenzionali visti, (non solo da me), come lettura del movimento passato, per questo credo basti il grafico, non a caso ogni fine settimana, da sempre, lavoro sullo storico del grafico, studio il movimento del prezzo di ogni coppia, se avrete voglia di applicarvi, noterete che ogni coppia ha movimenti consolidati nel tempo che ci aiutano in fase di ingresso, gestione ed uscita dal trade. Ma veniamo a noi..
Fino ad oggi, seguendo la corrente ed essendomi dichiarato, (anche qua con voi), un trend follower, ho seguito tutto quel che poteva creare un ingresso a favore del trend in corso. La mia ossessività mi ha sempre più portato alla ricerca di strumenti che potessero individuare movimenti ciclici in modo sempre più oggettivo ma altresì discrezionale sino a trovare la mia dimensione odierna con i pattern grafici.
DeMark ha catturato la mia attenzione sovvertendo questi miei, (e di molti altri), principi. Egli ha creato il SEQUENTIAL che individua, sempre in maniera oggettiva i movimenti ciclici, ma anche meccanica, non discrezionale. Come ho accennato, sino ad ora i miei ingressi erano caratterizzati dopo aver individuato un trend sul mercato, questo strumento opera in direzione opposta. Prego di non prendermi per pazzo o eretico…
Egli con questo sistema individua l’esaurimento di una fase rialzista o ribassista potendo entrare a mercato in direzione opposta nella fase finale del movimento.
Anche nei principi, (perché ricordo che bisogna sempre operare pensando a cosa muove un indice, quali sono le azioni che scaturiscono un movimento di prezzo), quindi, lui afferma l’opposto di quelle che sono state le mie convinzioni maturate negli anni, Quando il prezzo sale non sono i compratori che hanno impresso maggior pressione, ma sono gli stessi venditori che hanno diminuito la loro pressione, quando l’ultimo dei venditori ha venduto, ecco il prezzo che sale e viceversa se scende. Seguendo fedelmente il Sequential potremo così, individuare, con obbiettività, l’inizio e la fine di ogni movimento.
Il Sequential si divide in tre parti ben distinte e con alcune regole supplementari, non è discrezionale e non bisogna applicarlo con sufficienza, ecco perché lavoro manualmente. Sugli indicatori ho visto ingressi quando ancora non erano concluse le tre fasi, oppure omesse alcune regole. Potrete sempre usarli, per il calcolo dei periodi in fase di Set Up, in quel caso ho denotato precisione, io comunque preferisco operare manualmente.
La prima fase è il Set Up, la seconda l’Intersezione e la terza ed ultima il Countdown.
IL SET UP BUY
Affinché la fase di set up possa iniziare è necessario che la barra prima del giorno d'inizio della fase abbia una chiusura maggiore o uguale alla chiusura di quattro barre prima. Dalla barra successiva dovremo avere nove chiusure minori di quella registrata quattro barre prima consecutivamente.
IL SET UP SELL
Affinché la fase di set up possa iniziare è necessario che la barra prima del giorno d'inizio della fase abbia una chiusura minore o uguale alla chiusura di quattro barre prima. Dalla barra successiva dovremo avere nove chiusure maggiori di quella registrata quattro barre prima consecutivamente.
L’INTERSEZIONE BUY
L’intersezione prevede che il massimo dall’ottava barra in poi del Set Up si sovrapponga al minimo di una delle tre o più barre precedenti.
L’INTERSEZIONE SELL
L’intersezione prevede che il minimo dall’ottava barra in poi del Set Up si sovrapponga al massimo di una delle tre o più barre precedenti.
IL COUNTDOWN BUY
Verificatesi le due precedenti fasi iniziamo il conto alla rovescia, iniziando da 0 ed arrivando a 13. Dovremo calcolare come barra valida ogni barra nella quale la chiusura è inferiore a quello di due barre precedenti. Il segnale d’ingresso viene generato al raggiungimento della tredicesima barra. Al contrario del Set Up le barre non devono essere consecutive.
IL COUNTDOWN SELL
Verificatesi le due precedenti fasi iniziamo il conto alla rovescia, iniziando da 0 ed arrivando a 13. Dovremo calcolare come barra valida ogni barra nella quale la chiusura è superiore a quella di due barre precedenti. Il segnale d’ingresso viene generato al raggiungimento della tredicesima barra. Al contrario del Set Up le barre non devono essere consecutive.
CONDIZIONI PER LE QUALI IL COUNTDOWN DEVE RITENERSI ANNULLATO
1. La chiusura della barra nella quale abbiamo il verificarsi del countdown cioè la tredicesima deve essere inferiore o uguale alla chiusura dell’ottava e della seconda barra del countdown per l'ingresso buy.
2. La chiusura della barra nella quale abbiamo in verificarsi del countdown cioè la tredicesima deve essere superiore o uguale alla chiusura dell’ottava e della seconda barra del countdown per l'ingresso sell.
3. Una chiusura, durante la fase di countdown che sia superiore al massimo più alto durante la fase di Set Up invalida il countdown Buy.
4. Una chiusura, durante la fase di countdown che sia inferiore al minimo più basso durante la fase di Set Up invalida il countdown Sell.
5. Il completamento di Sell Set Up durante la fase di countdown del nostro Buy Set Up lo invalida, in questo caso prende la precedenza il Sell Set Up e viceversa.
6. Il completamento di un Buy Set Up durante la fase di countdown del nostro Buy Set Up, anche in questo caso viene annullato ed avrà precedenza il nuovo Buy Set Up e viceversa.
Al punto 5 e 6 verificato che l’intersezione sia valida potremo ripartire con il nostro countdown dallo 0.
Per chi interessato il testo di studio è: "Market Timing: tecniche innovative per operare in sincronia con il mercato" autore T. DeMark.
Vi auguro un buon lavoro, mentre io eseguirò il mio e vi assicuro che non mancherò di pubblicare i risultati di tutte le fasi allo studio per avere sia io traccia, essendo che le la sezione delle idee è divenuta anche un mio “diario di trading” personale, condiviso con voi, nonché la speranza di poter essere d’aiuto anche a voi che leggete per un più proficuo lavoro avendo dati e spiegazioni a disposizione per poter operare nel miglior modo possibile, ricordando sempre a tutti che i mercati non sono una scienza esatta, ma un calcolo delle probabilità sullo studio dei movimenti passati, quindi altamente a rischio e che, tutto quello che ho pubblicato sino ad ora e che pubblicherò non vuole essere in alcun modo una forma di incitamento ad investire ma semplicemente ad uso didattico.
Il SEQUENTIAL di T. DeMarkFinora ho tentato di riassumere brevemente, (per quel che sono riuscito), il mio lavoro passato e le mie conoscenze da condividere con voi tutti della comunità di Tradingview. Adesso, mi pongo l’ambizioso obbiettivo di condividere, allo stesso modo, il mio lavoro futuro, meglio detto come i miei studi e l’applicazione su grafico.
Questa settimana mi ha impressionato favorevolmente un articolo pubblicato sul gruppo di lavoro del quale sono membro, riguardante il SEQUENTIAL DI THOMAS DEMARK.
Il mio lavoro si suddividerà in tre fasi, lo studio su base storica del grafico sulle coppie di valute Majors del Forex, l’applicazione in Real su conto demo della nostra piattaforma, gentilmente offerta da Tradingview, infine su Real con i miei brokers, del tutto vi terrò costantemente aggiornati con successive pubblicazioni.
Oggi vi spiego il concetto espresso, ovviamente sintetizzato di DeMark.
Premetto, tanti gentilissimi e collaborativi utenti hanno creato infiniti indicatori allo scopo, quindi senza farvi impressionare da quanto andrò a esplicitare, per effettuare il conteggio potrete tranquillamente applicare uno dei tanti. Io sono un ossessivo maniaco dei miei concetti e lavoro barra per barra calcolando da me l’applicazione del SEQUENTIAL. Devo anche dire, (per onestà), che effettuando la mia applicazione, ho notato diverse discrepanze con gli indicatori pubblicati, questo non toglie la bravura che io non ho nel creare i suddetti, che potrei anche io sbagliare qualche cosa, ma soprattutto l’applicazione di chi li crea e il mettersi a disposizione di tutti noi.
Altra piccola parentesi, detto e ridetto, amo e mi affascinano tutti gli strumenti che nel mio lavoro possono anticipare il movimento futuro del prezzo, prova ne sono le mie precedenti pubblicazioni, detesto gli indicatori convenzionali visti, (non solo da me), come lettura del movimento passato, per questo credo basti il grafico, non a caso ogni fine settimana, da sempre, lavoro sullo storico del grafico, studio il movimento del prezzo di ogni coppia, se avrete voglia di applicarvi, noterete che ogni coppia ha movimenti consolidati nel tempo che ci aiutano in fase di ingresso, gestione ed uscita dal trade. Ma veniamo a noi...
Fino ad oggi, seguendo la corrente ed essendomi dichiarato, (anche qua con voi), un trend follower, ho seguito tutto quel che poteva creare un ingresso a favore del trend in corso. La mia ossessività mi ha sempre più portato alla ricerca di strumenti che potessero individuare movimenti ciclici in modo sempre più oggettivo ma altresì discrezionale sino a trovare la mia dimensione odierna con i pattern grafici.
DeMark ha catturato la mia attenzione sovvertendo questi miei, (e di molti altri), principi. Egli ha creato il SEQUENTIAL che individua, sempre in maniera oggettiva i movimenti ciclici, ma anche meccanica, non discrezionale. Come ho accennato, sino ad ora i miei ingressi erano caratterizzati dopo aver individuato un trend sul mercato, questo strumento opera in direzione opposta. Prego di non prendermi per pazzo o eretico…
Egli con questo sistema individua l’esaurimento di una fase rialzista o ribassista potendo entrare a mercato in direzione opposta nella fase finale del movimento.
Anche nei principi, (perché ricordo che bisogna sempre operare pensando a cosa muove un indice, quali sono le azioni che scaturiscono un movimento di prezzo), quindi, lui afferma l’opposto di quelle che sono state le mie convinzioni maturate negli anni, Quando il prezzo sale non sono i compratori che hanno impresso maggior pressione, ma sono gli stessi venditori che hanno diminuito la loro pressione, quando l’ultimo dei venditori ha venduto, ecco il prezzo che sale e viceversa se scende.
Seguendo fedelmente il Sequential potremo così, individuare, con obbiettività, l’inizio e la fine di ogni movimento.
Il Sequential si divide in tre parti ben distinte e con alcune regole supplementari, non è discrezionale e non bisogna applicarlo con sufficienza, ecco perché lavoro manualmente. Sugli indicatori ho visto ingressi quando ancora non erano concluse le tre fasi, oppure omesse alcune regole. Potrete sempre usarli, per il calcolo dei periodi in fase di Set Up, in quel caso ho denotato precisione, io comunque preferisco operare manualmente.
La prima fase è il Set Up, la seconda l’Intersezione e la terza ed ultima il Countdown.
Senza che mi dilungo, spiegherò un operatività per un ingresso BUY, se invece l’ingresso è SELL basterà eseguire le medesime operazioni in senso opposto ovviamente.
IL SET UP
Affinché la fase di set up possa iniziare è necessario che la barra prima del giorno d'inizio della fase abbia una chiusura maggiore o uguale alla chiusura di quattro barre prima. Dalla barra successiva dovremo avere nove chiusure minori di quella registrata quattro barre prima.
L’INTERSEZIONE
L’intersezione prevede che il massimo dell’ottava barra del Set Up si sovrapponga al minimo di una delle tre o più barre precedenti all’ottava. Ossia HIGH>=LOWEST LOW.
IL COUNTDOWN
Verificatesi le due precedenti fasi iniziamo il conto alla rovescia, iniziando da 0 ed arrivando a 13.
Dovremo calcolare come barra valida ogni barra nella quale il minimo è inferiore a quello di due barre precedenti, (C<L ). Il segnale d’ingresso viene generato al raggiungimento della tredicesima barra.
Al contrario del Set Up le barre non devono essere consecutive.
Altre discrepanze che ho notato con diversi indicatori e premetto che non li ho analizzati tutti. I segnali vengono generati anche quando non vengono soddisfatte determinate condizioni che lo stesso DeMark consiglia per un effettivo valore del Sequential. Le elenco di seguito.
CONDIZIONI PER LE QUALI IL COUNTDOWN DEVE RITENERSI ANNULLATO.
1. La chiusura della barra nella quale abbiamo il verificarsi del countdown deve essere inferiore o uguale alla chiusura dell’ottava e della seconda barra del countdown.
2. Una chiusura, durante la fase di countdown che sia superiore al massimo più alto durante la fase di Set Up invalida il countdown.
3. Il completamento di Sell Set Up durante la fase di countdown del nostro Buy Set Up lo invalida, in questo caso prende la precedenza il Sell Set Up.
4. Il completamento di un Buy Set Up durante la fase di countdown del nostro Buy Set Up, anche in questo caso viene annullato ed avrà precedenza il nuovo Buy Set Up.
Al punto 3 e 4 verificato che l’intersezione sia valida potremo ripartire con il nostro countdown dallo 0.
Per chi interessato il testo di studio è: Market Timing: tecniche innovative per operare in sincronia con il mercato di autore T. DeMark.
Adesso come ogni volta vi auguro un buon lavoro, mentre io eseguirò il mio e vi assicuro che non mancherò di pubblicare i risultati di tutte le fasi allo studio per avere sia io traccia, essendo che le la sezione delle idee è divenuta anche un mio “diario di trading” personale, condiviso con voi, nonché la speranza di poter essere d’aiuto anche a voi che leggete per un più proficuo lavoro avendo dati e spiegazioni a disposizione per poter operare nel miglior modo possibile, ricordando sempre a tutti che i mercati non sono una scienza esatta, ma un calcolo delle probabilità sullo studio dei movimenti passati, quindi altamente a rischio e che, tutto quello che ho pubblicato sino ad ora e che pubblicherò non vuole essere in alcun modo una forma di incitamento ad investire ma semplicemente ad uso didattico.
Psicologica ed emotiva del trading. Conclusioni.Eccoci finalmente all’articolo che chiude questa lunga maratona, tutto quel che precede questo articolo, per chi mi ha letto sino ad ora, è il coronamento a quanto ho condiviso sino ad ora con voi.
Non è tutta la mia vita svolta con il trading, sicuramente sono tutti i passaggi salienti del mio percorso, quelli, che, volta per volta, hanno permesso la mia crescita personale. Vi ho descritto alcune tecniche, quelle per me più importanti e profittevoli, ho continuato con il Trading Plan, ribadendo che è stato lo strumento indispensabile al salto di qualità nella profittabilità, proprio come ve lo ho descritto.
Certo, come non sono un trader professionista, non sono tanto meno uno scrittore, quindi spero abbiate colto il senso dello strumento, anche perché, come detto è personalizzabile, soprattutto, molti punti, vanno elaborati in base alla propria emotività, (ne parleremo proprio in quest’ultimo passo didattico), ed alle proprie decisioni di trading, elaborate sulla base di test ripetuti ogni weekend sullo storico dei mercati per i quali operiamo, e magari, proprio con i test settimanali, potremmo eliminarne alcuni mercati che cambiano le loro caratteristiche ed aggiungerne degli altri che nel tempo si adattano al nostro stile e sistema di trading.
Quanto descritto, in precedenza, avrete notato, è molto improntato sulla PA, pian piano mi son sempre più convinto che non esisteva nel mio essere, ed a mio modo di vedere, sul grafico, nessun motivo per tradare l’analisi fondamentale, quella è per banche, fondi, istituzioni… Al limite per chi trada sul mensile, (ancora non ne ho trovati fra noi), semplicemente e solo l’azione del prezzo.
Infine, proprio ora vi svelo la mia evoluzione finale, il mio sistema si basa esclusivamente su un grafico pulitissimo, neanche un indicatore, solamente pattern grafici, col tempo li troverete con relativa facilità. Il problema è sempre il medesimo, non con quale tecnica entrare, ma anche la più profittevole, se non si ha un Trading Plan elaborato nel tempo, visto e rivisto e corretto, imparato come parte propria della nostra operatività, non servirà.
Non vi servirà neanche una buona tecnica se non saprete gestire il vostro denaro, (anche quella parte integrante del Trading Plan), decidendo con quale percentuale di capitale entrare, con quale rapporto rischio/rendimento gestire il trade, controllo del fattore emotivo nella vera e propria gestione del trade.
Ecco, e siccome leggendomi saprete che sono anche un fantasioso fantasticatore, avrete immaginato che ho dato anche un nome al sistema da me partorito e modellato nel tempo, (TRBB22).
Certo, ho detto che uso solo pattern grafici, ma poi vanno saputi tradare e per farlo si applica il sistema che ognuno di voi dovrebbe creare, modellare, testare ed infine applicare. Il sistema, se sicuro, verificata la profittabilità, vi dona sicurezza, la sicurezza elimina l’emotività, elimina la paura di perdere soldi e sbagliare un operazione studiata bene, applicata secondo il vostro Trading Plan, che, se rispettato, elimina anche l’ingordigia di spingersi oltre il giusto gain, sbagliando l’operazione per il motivo opposto.
Chiudo la premessa citando un caro collega che, in settimana, mi ha invitato in chat a cambiare lavoro, (ovviamente non ho neanche risposto), io un lavoro lo ho, lo ho sempre avuto e sempre lo avrò. Io non sono un professionista, trado , seguo la finanza e sono qui su Tradingview, per passione, semplice e pura passione, sono una persona che mediamente realizza quei 5000 pips/anno e sono contento così. Quest’anno, in proiezione, avrei potuto realizzarne fino a circa 10000, ma il mio Trading Plan, sulla base degli errori passati, sulla base dei test effettuati nei weekend, vieta di entrare sopra i 600 pips di realizzo, quest’anno comunque, alcune operazioni, anzi, la maggior parte, un buon 80%, avrebbe anche chiuso in gain i trade sopra i 1000/1600 pips, magari chissà, in un prossimo futuro, se riterrò valido farlo, potrei alzare la soglia, per adesso va bene così per una serie di ragioni operative. Partiamo dal fatto che se voglio realizzare 1200 pips, devo essere disposto a perderne 600, usando il mio rapporto 1 a 2. Ed io per adesso non lo sono, anche in base al size con il quale entro in posizione. Inoltre, un profitto di 1600 pips, anche meno, comporta mesi a mercato senza uscire dall’operazione. Questo per far comprendere che la gestione è più importante del sapere quando entrare in un trade. Se pure la vostra tecnica chiuderà solo il 50% delle operazioni in profit, applicando il giusto MM voi avrete chiuso il vostro anno in profitto, preservando il vostro capitale, ricordo che il capitale è quello che vi permette di rimanere a mercato e svolgere la vostra attività di trading.
Chiuso il riassunto delle puntate precedenti, chiuso con me, oramai mi avrete conosciuto a sufficienza direi, avendo condiviso il mio sapere con voi, (aggiungo con immenso piacere), passiamo all’ultimo articolo didattico, dopo quest’ultimo, mi diletterò a pubblicare idee di trading da condividere per poter discutere assieme potendo beneficiare di una crescita reciproca.
Partirei premettendo che, quando parliamo di psicologia, parliamo principalmente di due aspetti fondamentali, fra i tanti che racchiudono il termine. Il primo la disciplina, come detto sopra elemento inscindibile dal trading, io ritengo lo stesso trading una disciplina. Secondo, (non per importanza), l’attitudine. A me spiace scoraggiare alcuni di voi, ma come disse a me una cara persona: “vediamo cosa tiri fuori, se hai attitudine al trading continuiamo l'insegnamento, se no meglio chiuderla e lasciar perdere…”
Ecco, questo riassume la parola attitudine, se facendo un sincero esame, capite che non siete portati per una serie di ragioni, smettete di buttare soldi ed impegnate gli stessi e le vostre energie per altro.
Questo è un prezioso consiglio che voglio donarvi in chiusura.
Quando apriamo con un broker un conto di trading, (intanto già superficialmente scegliamo il broker, senza chiederci o sapere cosa andremo a tradare, scalping?, intraday?, lungo?, di conseguenza i costi, gli spread, rollover), noi focalizziamo tutto sul tradare, tralasciando quello che più conta in questa disciplina, ripeto Trading Plan e psicologia, correlati strettamente.
Dovremmo invece concentrare le nostre esperienze future su questi ultimi. Ovvio che parlo per esperienza, io per primo ho commesso questi errori, fortunatamente capendo che erano il principio ineludibile se si vuole lavorare e vivere di trading.
Molti consigliano letture e corsi, io, personalmente, consiglio tanto allenamento sul campo. La lettura o il corso, gasano, esaltano, ti fanno credere pronto ad affrontare i mercati, non è così.
A questo punto in molti si stanno domandando, soprattutto dopo le mie recenti affermazioni riguardanti l’attitudine, se io non stia raccontando frottole, si potrebbe aggirare il problema con trading automatizzato, un Expert Advisor.
Vi chiedo, credete che gestire un EA non richieda capacità tecniche? Va sempre e comunque rivisitato, i mercati corrono alla velocità della luce e si modificano ancor più rapidamente dei nostri smartphone o PC, quindi dopo poco o tariamo il sistema, oppure ci troveremo con uno strumento obsoleto che ci farà perdere più di quanto possiamo guadagnare. Inoltre, (domanda personale secondo le mie concezioni di trading), quanta soddisfazione potrete trovare nell’aprire il PC o stare davanti al monitor, osservando un EA? Sinceramente la mia aspirazione massima, la mia soddisfazione assoluta è aprire, gestire e chiudere un trade in profitto non per soldi… Per la riuscita dell’operazione.
Ci sono alcune variabili che nemmeno l’EA può gestire, molte volte la discrezionalità è tutto all’interno di alcune operazioni, l’EA lavora per istruzioni inserite. Tre emozionalità le identifico come pericolosissime e come punti su cui lavorare ossessivamente, queste neanche l’EA può gestirle in caso diventano padrone di voi. Ma se imparate a gestire aprono la strada alla tranquillità, non ostentata, ma spontanea, per tradare. Paura, avidità e voglia di rivincita. Quest’ultimo prima non la ho descritta. Ho conosciuto, agli albori, tantissime persone nei forum, ora scomparse, che ad ogni insuccesso cercavano immediata rivincita sui mercati, vedendoli come l’avversario da sconfiggere. Intanto i mercati sono da leggere e non da combattere, poi bisogna anche saper attendere l’occasione giusta determinata dalla propria operatività e tecnica. Il mercato offre sempre possibilità. All’epoca si usava moltissimo applicare sistemi di martingala per rifarsi, bruciando conti a velocità supersoniche.
La verità è che bisognerebbe fermarsi, analizzare gli errori, sia tecnici che psicologici e lavorare su quelli. Vedete torniamo sempre la, perché se capiamo pochi concetti, sia tecnici, che di Trading Plan che psicologici, credetemi, ve lo dico come meglio non posso, il trading è molto semplice, non cerchiamo noi di farlo diventare difficile, non rispettando le regole o ancora peggio, cercando proprio noi le difficoltà.
Se e quando riusciamo a trovare equilibrio, razionalità, disciplina non avremo bisogno di molto altro, se non duro lavoro, non crediate che il trading sia due clic di mouse e passare ore folli a spendere i milioni di euro guadagnati…
Qualche giorno addietro, seguivo proprio su Tradingview un live di un nostro collega, anzi due , dicevano cose mai più vere viste più e più volte. Persone che conoscono alla perfezione, molto più di me e tanti altri nostri colleghi la tecnica, la gestione e la psicologia del trading, quando viene, però, l’ora di sedere davanti al monitor non riescono ad essere profittevoli. Questo dovrebbe spiegare, da solo, l’importanza di quanto scritto sul Trading Plan e quanto oggi scrivo. Il trading è lo studio dei movimenti del mercato passati da applicare alla nostra operatività. Quindi, osservare allo sfinimento il passato ed applicarlo al presente, senza se e senza ma. Chiudiamo il 50% delle operazioni in profit? Bene, ripeto, anche solo con un rapporto R/R 1 a 2 siamo in profitto, giusto?
Guardate che quanto scrivo non è il percorso di una settimana, un mese, un anno. Per tutta la vostra vita da traders, dovrete saper riconoscere la vostra emotività, gestirla, dominarla. Certo, ogni giorno sarà migliore del precedente, ma non sarà sicuramente l’ultimo. Faccio un excursus per darvi due consigli pratici, a me hanno dato un grande aiuto. Il primo è lavoro su daily con operazioni che vanno da qualche giorno a qualche settimana, questo mi permette di ragionare con calma e lucidità l’ingresso, il mio Stop o TS ed il mio Take Profit. Ma mi restituisce anche il tempo di ragionare il piano B in caso il mio studio su quel trade non prenda il giusto verso. Se poi, acquisirete col tempo le caratteristiche che il trader deve possedere, potrete ragionare di scegliere Time Frame minori se proprio volete tradare intraday o, estremizzando, scalping. Il secondo è dimenticare le notizie, vi distolgono dagli obbiettivi, adesso è tutta una catastrofe, esempio. A noi, che vogliamo solo speculare, poco interessa se l’euro crollerà, se il gas quoterà tot, etc. A noi interessa capire dove andrà il prezzo. Gli analisti oggi sono divisi, chi dice che i mercati hanno scontato già le notizie di recessione, d’inflazione, altri dicono che ancora debbono scontarle, io, osservo cosa fanno i prezzi dei miei mercati sui quali opero, se oggi la mia operatività mi dirà che l’euro si apprezza, per me l’euro si apprezza.
Se voi seguite le notizie, sicuramente, vi farete condizionare dalle voci tambureggianti di un euro fino a 0.90 ed anche sotto. Capite cosa voglio dire? Se avrete, secondo la vostra tecnica un segnale long, non lo prenderete in considerazione perché sono tutti concordi a dire che l’euro si deprezzerà ancora parecchio.
Parte integrante della psicologia che ci permette di trovarci integri, rilassati, sereni e concentrati davanti al monitor è lo stress, sia esterno che dovuto al trading stesso. Lo ho trattato in lungo e in largo nelle parti didattiche sul Trading Plan. Ricordate? Se il corpo è sano la mente è sana. Se la mente è sana potremo dominare la nostra psicologia positivamente. Dormire le giuste ore, un’adeguata alimentazione, permettono la giusta concentrazione, quando si devono prendere decisioni bisogna essere super concentrati, convenite?
Ricapitolando e chiudendo anche quest’articolo, non possiamo assolutamente prescindere dal controllo delle nostre emozioni, ricordo allenarsi alla razionalità e all’equilibrio. L’aiuto più grande può fornircelo il nostro trading plan.
Io ho iniziato nel Novembre del 2009, oggi, a distanza di anni, prima ancora di aprire , quella che io chiamo la “piatta”, apro il mio trading plan e leggo punto per punto:
1. Motivazione: Io trado perché voglio raggiungere questi risultati…
2. Obbiettivo di Trading: Trado per comprarmi e poi smetto? Trado per 5 anni per e poi smetto? Trado per tutta la vita per garantirmi un futuro più agiato o per…?
3. Tipologia di Trading: Approccio al trade, entro se si verificano queste condizioni, a prezzo tot, lo SL lo metto ed il TP lo metto, piano B se il prezzo fa cosi o se il prezzo fa cola… etc.
4. Mercati e tempi operativi: Tendenzialmente opero su con questi orari perché ho notato più proficui su quei mercati
5. Sistema di trading: Applico un sistema manuale e discrezionale ma sempre nel rispetto del punto 3 del trading plan etc. etc.
6. Rischio: Entro con tot size, gestisco 1, 2, 3 operazioni per volta, espongo il mio conto ad ingressi dell’1%, il mio R/R non dovrà mai scendere sotto 1:2 etc. etc.
7. Gestione delle posizioni aperte: Non differisco mai dalla gestione del punto 3, questo mi permette una gestione tranquilla, dissociata dall’emozionalità, pragmatica e razionale etc. etc.
8. Test Trading System: Ogni settimana annoto i test, la bontà o meno del sistema ed annoto quanto determinato dalla simulazione. Altresì se non viene meno la profittabilità del sistema appongo le piccole e giuste modifiche a mantenerlo stabilmente proficuo, se proprio decade lavoro alla ricerca di un nuovo sistema, ma mai per sfizio o per aver letto o sentito il sistema di altri.
9. Annotazioni di qualsiasi cambiamento il qualsiasi punto del Trading Plan, cosa mi ha portato alla decisione, le modifiche apportate etc. etc.
Tutto quanto sopra lo rileggo prima ancora di iniziare ad operare ogni singola volta. Può sembrare stupido, ma ricordate questo strumento non discerne dall’altro e viceversa, tutto è strettamente connesso, apprendimento continuo di tecnica, lavoro su Trading Plan e sulla propria psicologia.
Rileggerlo, magari anche prima di una qualsiasi decisione che debba entrare in posizione, che lo sia e soprattutto che l’emozionalità mi detti di chiuderla, io rileggo il Trading Plan e come imposto oramai da anni lo seguo. Ricordo che non sono regole a caso, scritte per il gusto di farlo, sono il frutto dello studio e degli errori commessi in 13 anni e oltre. Errori anche e soprattutto psicologici.
Non ho messo slide in questo post didattico, in modo tale che ho potuto descrivere tutto senza suddividere in parti il documento, ma anche perché la giusta importanza va data alle parole, leggere una slide non può essere esplicativo di quanto ho scritto.
Buon lavoro.
Desidero ringraziare l'intera Tradingview, per questo importante strumento globale creato, ottimo per tutti noi che quotidianamente dobbiamo studiare, analizzare approcciare i trade, nonché confrontarci con altri colleghi che, (a differenza di tanti forum e altro), sono per lo più seri e competenti. Inoltre fantastico strumento di apprendimento per chi approccia questo mondo, magari fosse esistito quando iniziai io... Grazie davvero, una grandissima intuizione.
Tecnica di PA (Parte 4) Siamo infine arrivati alla parte che , credo, chi mi ha letto fin qui attendeva, fatte ancora alcune precisazioni, passeremo alla spiegazione della parte operativa della tecnica, anche se facilmente intuibile.
L'Analisi Tecnica è più facile di quanto possiate pensare, ho dimostrato l'inutilità di indicatori grafici esteticamente accattivanti, lenti, che vi fanno cogliere molto meno profitto di quanto possiate averne comprendendo qual è la ragione che muove il prezzo sul grafico. Unica condizione l'AT e meglio la PA funziona quando il mercato ha un comportamento logico, quindi prevedibile, seppure prenderete comunque qualche Stop, sicuro il profitto, come dimostrato sarà superiore, l'importante è sempre rischiare meno di quanto si imposta come target, questa è la linea che delimita il trader profittevole da quello che brucia i propri conti. State lontani da mercati con fasi confusionali.
Seguiamo il trend sempre, ma, come nel caso della slide, per quanto ho spiegato precedentemente, questo non vuole dire che il trend è eterno, stiamo sempre attenti alla possibile inversione, ricordo anche qui la regoletta, perché scatti il campanello d'allarme dobbiamo registrare tre minimi e tre massimi consecutivi ascendenti, possibilmente molto ravvicinati fra loro, nel caso di un trend discendente come questo.
Il Set Up di ingresso dovrebbe sempre essere il più vantaggioso possibile, quindi all'apice della salita, come nella slide illustrato, è in quei punti che la casistica riduce al minimo i nostri rischi, saranno poche le volte che verremo buttati fuori dal mercato, proprio perchè quelli sono gli apici di prezzo.
Come consiglia l'autore di quella che chiamerò la tecnica dell'area del valore o TAV, come preferite, Io traccio sempre la grande area del valore e il prezzo di controllo sempre sul TF settimanale per poi tradare il Daily. Non intendo che questi sono i due TF, ma che se intendete tradare il 4H dovrete farvi l'idea sul Daily, se invece traderete 1H salirete al 4H per analizzare il quadro generale, ma non dovrei neanche scriverlo, anche questa dovrebbe essere una regola del trading generale.
Ricordate quando vi ho citato l'importanza degli eccessi di prezzo? Ecco che nella slide, come dicevo, hanno un importantissima funzione, sono proprio loro che ci donano i set up d'ingresso. Come vi ho scritto, sono i più importanti punti di resistenza nel caso di un trend discendente, supporto se ascendente e sfruttabili entrambi, in un laterale. Osservate la linea azzurra che ho tracciato, vi basterà individuare il primo per sapere ove saranno i setup successivi d'ingresso al trade.
La tecnica che io uso è un ingresso alla violazione del lato superiore della grande area del valore, qualche tick sotto. La coda di prezzo ci offre ancora il suo contributo, è lì che piazzo lo Stop, qualche tick sopra, ricordando che quella è un area di fortissima resistenza, il TP sarà sempre qualche tick prima del prezzo di controllo. Chi gradisce può impostare il Trailing Stop facendo correre il profitto, ma, questa tecnica offre tanti set up ed io mi accontento di operare come sopra. Volendo, anche nella slide non lo ho evidenziato si può tradare la violazione del prezzo di controllo con ingresso qualche tick sotto, fino a qualche tick prima della base dell'area di grande valore, come vedete i set up sono veramente tanti offerti dalla TAV. L'importante per me è tradare sempre nella direzione del trend, l'autore, esempio, descrive anche i trade contrari al trend, tradando gli eccessi di prezzo della base inferiore dell'area di grande valore. Tradi con gli stessi principi ascendete, discendente e laterale.
Quando nella prima parte della spiegazione vi ho detto che le ore gradite a questa tecnica solo le classiche ore di trading che vanno dalle 09.00 alle 17.00, intendevo per un operatività intraday, su TF medio/bassi, io esempio tradavo
il 4H ed essendo lontano dal PC mi rendevo conto che se fossi stato davanti avrei tratto un grande profitto, purtroppo da H4 in giù con gli ordini pendenti non è profittevole. In Daily invece rende anche con gli ordini, ma è un altro tradare.
Comunque vi sollecito nuovamente nel considerare la TAV altamente discrezionale, esempio, se vedete una spike importante nel lato inferiore della slide e successivamente il movimento dell'indice sopra il prezzo di controllo costantemente è sintomo di una possibile inversione, siate sempre vigili. Anche l'attività sempre e solo sopra il prezzo di controllo in caso di short, sotto in caso long è sintomo di possibile inversione.
Buon lavoro.
Tecnica di PA (Parte 3) Come dice il titolo della slide, adesso è l'ora di dar vita alla nostra struttura creando la grande area del valore, (vi prego di non interpretarla come un semplice canale), e del prezzo di controllo principale.
Siamo arrivati ad unire tutte le aree del valore, che non devono forzatamente creare un area del valore discendente, potrà essere orizzontale o ascendente, se vi capita di tradare uno strumento al quale non vi è la possibilità di creare la grande area del valore, potrete sempre spostarvi di TF, alcune volte, però, vi sono grafici che non lo permettono, a quel punto potrete sempre cercare un altro strumento, perché questa tecnica vi offre la possibilità di trovare sempre un ingresso, soprattutto capendo il comportamento degli attori del mercato, ricordate che il comportamento è sempre ripetuto.
Quindi abbiamo il quadro generale nel quale interpretare i nostri trade.
Intanto, ricapitolando, abbiamo visto che le aree di valore forniscono importanti resistenze e supporti, ma poi permettono, all'interno della grande area di valore di avere tanti setup utili per poter effettuare le proprie operazioni di trading. Vi basti guardare il grafico.
Dobbiamo comportarci come fanno i trader di lungo periodo. Acquistiamo e vendiamo sempre dove le opportunità sono a noi favorevoli. Dobbiamo vendere dove l'offerta è maggiore e comprare dove maggiore è la domanda. Fate attenzione a non confondere l'eccesso di prezzo con un'iniziativa, l'eccesso è una piccola coda di prezzo, l'iniziativa è una forte barra che indica forti volumi dove compratori o venditori hanno preso il sopravvento. Ricordiamo l'altro principio che il prezzo di controllo principale calamita sempre a se l'indice.
Questo sistema aiuta molto a capire dove viene svolta l'attività di compratori e venditori, nel caso della nostra slide, dovremo sempre avere un occhio d'attenzione, in quanto in questa fase l'attività è prevalentemente sopra il prezzo di controllo principale, questo vuole dire che stanno comandando i compratori sui venditori. Osservate come l'indice non riesce quasi mai a superare il prezzo di controllo principale, come questo avviene, trova gli ordini di chi è pronto ad acquistare per farlo immediatamente risalire. Noi sapremo leggere la Price Action, l'azione del prezzo. Perdiamo anche le abitudini convenzionali sui pattern, (questa convinzione la ho acquisita dall'autore della tecnica), vi ho evidenziato con un numero 1 l'ultima area di valore in fondo alla grande area del valore, quello vi sembra un testa spalle? Sicuro che no, però il prezzo effettua più o meno il medesimo movimento ed il medesimo risultato di un testa spalle, la freccia mostra il risultato, per noi quel che conta è l'azione, quello è un eccesso di prezzo. Bisogna allenarsi a comprendere i movimenti ed il perché avvengono.
Il fatto che adesso gestiamo la grande area del valore non deve far dimenticare che viene costruita, non perché tracciamo un canale, ma perché creiamo una struttura, dobbiamo lavorare su entrambi i fronti ed ovviamente sarà più profittevole anche la nostra attività. Se voi analizzate la slide, noterete che quando l'indice rientra da un eccesso nell'area del valore, per il 70/80% delle volte copre totalmente l'area del valore, se ricordate ad inizio ho scritto che l'area del valore è anche un ottimo supporto e resistenza per l'indice. Quindi quando l'eccesso rientra, viene o supportato o resistito dai limiti dell'area, proseguendo sino a riempirla.
Nella prossima ed ultima parte andremo nel dettaglio dell'operatività, la parte 4.
Tecnica di PA (Parte 2) Alcune parti, come questa, del tutorial, le creo brevi appositamente, per focalizzare al meglio alcuni IMPORTANTI CONCETTI senza appesantirvi troppo con tante spiegazioni e tutte assieme, non credo vi sarà complicato, alla fine, leggere una parte dopo l'altra.
Nella slide potete osservare il primo movimento d'iniziativa, una volta che, in questo caso i venditori, decidono che il prezzo non è più quello corretto, quindi tentano di rompere l'equilibrio. A volte il movimento è brusco e repentino, soprattutto in fase di vendita, sappiamo che il mercato "sale per le scale e scende con l'ascensore", altre vi è un movimento di reazione, in questo caso dei compratori, che tentano di riportare il prezzo nell'area di valore. Adesso io sono su Daily, in TF minori si vede meglio. Poi, chiamatela reazione, retest o come meglio credete, l'importante è sempre il concetto.
Una volta che il prezzo rientra nell'area di valore c'è nuovamente offerta, (rimango sul caso evidenziato nel grafico), quindi chi vende riprende l'iniziativa, rompendo con decisione il supporto fornito dall'area del valore, adesso il controllo è nelle mani di chi vende.
Quello che l'autore tiene a rimarcare tantissime volte, sino alla noia, ma che in generale, chi mi ha insegnato questa disciplina ha sempre voluto che imparassi come ABC prima di passare agli step successivi, è che noi siamo abituati a parlare di short, long, etc. Bisogna comprendere sempre cosa avviene dietro quello che noi vediamo al PC la domanda e l'offerta, chi compra e chi vende ed il perché. La piattaforma non è altro che il mezzo per operare, il grafico l'interfaccia fra noi operatori ed il mercato finanziario, chiaro il concetto? Se facciamo nostro questo concetto, potranno variare i mercati negli anni, cambiare l'approccio per essere profittevoli, ma chi ha chiare le dinamiche che muovono il mercato saprà sempre leggere e operare profittevolmente. Secondo, ma non per importanza, voglio ricordare fino alla noia, LA STRUTTURA DEL GRAFICO, quella spiegata sino a qui non è altro che questo, spiegata su questa tecnica, poi la si può impostare con gli uncini di Ross, il famoso 123, con le onde di Elliott, 12345abc, con la teoria di Dow sui ritracciamenti fra il 30 ed il 50%, ma la struttura è la base. MINIMI e MASSIMI e come individuarli.
Detto questo passiamo alla parte 3 che a breve posterò.
Tecnica di PA (Parte 1) Un altro studio che ho fatto, alcuni mesi fa, è su una tecnica di Price Action, con grafico pulito, non si applica nulla al grafico, noi valutiamo solamente l'azione del prezzo presumendo che abbiamo le conoscenze base di cosa muove una valuta, (nel mio caso),ma in generale un indice, una commodity, insomma un qualsiasi strumento finanziario. Per essere ancor più chiaro, domanda ed offerta, di chi li muove e le motivazioni per cui spostano un prezzo.
Ho studiato questa tecnica, ma non reciterò a memoria o fedelmente il testo, in quanto, come tutto quel che si applica allo studio dei grafici, ti offre delle linee base, poi il soggetto modella la tecnica creando il giusto abito da indossare per sentirsi a proprio agio, quindi la condivido con la comunità secondo la mia applicazione ed in base a quanto ho assimilato. E' una comunissima tecnica di Market profile, modificata ad una personale operatività, quindi volendo, non è la scoperta dell''acqua calda, dopo questa premessa veniamo al dunque.
Come mio classico, applico tutte tecniche di trading, che hanno a che fare esclusivamente con l'analisi tecnica, ripeto allo sfinimento la mia convinzione: "il prezzo sconta tutta l'analisi fondamentale". L'analisi fondamentale non serve a chi specula, ma come dimostrerò in questa tecnica, viene usata dai compratori e venditori per muovere il prezzo sul mercato a seconda delle situazioni che si evolvono, NOI NON MUOVIAMO IL PREZZO. I compratori ovviamente sono le banche, i fondi d'investimento, le grandi istituzioni. Quando loro entrano a mercato e decidono di muovere il prezzo, vediamo l'azione del prezzo e noi dobbiamo diventare bravi il più possibile nel seguirlo correttamente. Inoltre sia compratori che venditori, quando avviene un cambiamento di area di valore del prezzo, sono d'accordo su una quotazione che verrà raggiunta, questo è la ragione per la quale nello spostamento non vi è forte resistenza.
Era doveroso dare anche questa lettura del movimento da me inteso, per spiegare perché valuto solo la parte tecnica.
Per non farvi perdere ulteriore tempo, appurato che applicando la fondamentale, parte di questi lettori ha già abbandonato la lettura, aggiungo che per applicare questa tecnica serve una forte natura analitica e discrezionale per nulla superficiale. Detto questo io l'ho testata sul grafico in real, non in backtest, assicurandovi che nelle ore classiche di trading, dalle 09.00 alle 17.00 ha le sue ragioni, molto valide. Per chi, come me, lavora molto con ordini pendenti, perde quasi totalmente, la sua validità.
Come vedete sul grafico, ho tracciato con dei rettangoli, le aree del valore. Non vi è una regola precisa se non quella di trovare le aree ove il prezzo ha una grossa concentrazione, bisogna concentrare l'area ove c'è la maggior parte del movimento del prezzo, escludendo gli eccessi, andremo a vedere l'utilità di lettura degli eccessi a breve. Vi basti sapere che sono aree ove i compratori o i venditori vedono opportunità d'ingresso, non valutandole come giusto prezzo quindi riportandolo nell'area del valore che al momento ritengono giusto. Mentre, come ho scritto, l'area del valore è ove sia venditori che compratori ritengono in quel momento che il prezzo sia giusto. Inutile dire che è la parte ove il prezzo soggiorna più tempo nei mercati, cioè la fase laterale.
All'interno dell'area di valore, avviene il processo che tutti conosciamo, una sorta di equilibrio fra chi compra e chi vende, quando l'offerta supera la domanda il prezzo scende e viceversa, il processo si ripete fino a quando il compratore o il venditore diventa dominante. L'area del valore più è grande e più importante, come andremo a vedere, essa ci fornisce varie letture durante la nostra attività quotidiana di trading, ci indica supporti e resistenze, ma anche i volumi. Questo excursus è, per chi come me, trada il Forex, il Forex non ha uno scambio centralizzato, quindi i volumi forniti dalla nostra piattaforma sono quelli inerenti al Broker, l'area di valore ci fornisce un importante indicazione dei volumi e, come dicevo, più è grande, più importanti sono i volumi, che, come saprete, hanno una grandissima valenza PER TUTTI in tutti i tipi di trading, per valutare gli ingressi. Ho messo a lato del grafico l'istogramma che rende, per quanto possibile, l'idea.
Adesso riprendiamo il discorso sugli eccessi di prezzo. Sintetizzando ma rendendo bene l'idea dell'interpretazione che dobbiamo dare a questi movimenti fuori dall'area del valore, l'eccesso ci dona la lettura di dove compratori e venditori hanno piazzato i loro ordini di vendita o di compera. Se ci sono più barre sarà un eccesso meno forte, ma se c'è una spike importante, unica, sicuramente vorrà dire che il prezzo è stato fortemente respinto all'interno dell'area di valore, quindi una compera o vendita importante per respingere il prezzo, tradotto forte resistenza e/o supporto indicata dall'eccesso di prezzo. Li ho evidenziati con dei cerchi nel grafico. Essi ci saranno di grande aiuto nelle decisioni future andando a riprendere quei livelli.
All'interno dell'area del valore sono andato a individuare, con delle trendline bianche il prezzo di controllo, se volete un focus del giusto valore del prezzo, esso, sempre discrezionalmente, lo individuerete nel punto ove il prezzo passa il maggior tempo, se avrete difficoltà ad individuarlo sul vostro time frame, basterà scendere di TF e se ancora avrete bisogno scenderete ancora di TF per trovarlo. Immaginatelo come una calamità, il punto ove il prezzo viene sempre attratto, come dicevo il punto dove esso passa il maggior tempo all'interno dell'area di valore. Vedetelo come un supporto e resistenza del prezzo all'interno dell'area di valore, semmai ne individuate più d'uno, orientatevi sempre sul più centrale dell'area. Per i più scafati il tutto sta iniziando a prendere forma ed avranno già capito livelli i trade, livelli d'ingressi, Stop Loss, etc. Per i meno, non disperate, continuo e concludo anche il Tutorial, l'unico problema è che per ogni spiegazione è consentita una sola slide, quindi la spiegazione verrà suddivisa in 3 o 4 parti, in modo tale che ogni slide non divenga un accozzaglia di scritte, disegni grafici, trendline e altro di difficile lettura. Le slide, infatti, hanno il compito principale, di rendere l'idea a colpo d'occhio. Spero questa prima parte sia stata di vostro interesse e soprattutto comprensibile.
Regole fondamentali per definire il pattern delle Onde di ElliotVeniamo alle onde cosiddette di correzione del trend.
Ho dovuto suddividere in due parti la spiegazione, per poter postare la seconda slide, ho anche chiesto in chat, ma pare proprio che per ogni idea si possa postare un'unica immagine , il che un poco ci penalizza, ma va bene così, d'altro canto, da trader non professionista ho sempre sognato un sito come Tradingview, ora lo abbiamo grazie a chi ha avuto l'idea geniale di crearlo. Sono logorroico, sono conscio, tiriamo dritto al punto.
Normalmente l'ABC rispetta sempre i due livelli percentuali del Fibonacci che vedete in grafica, comunque, anche qui, grazie a Tradingview, avrete poco da calcolare o apporre manualmente al grafico, perché, come da slide, pensa a tutto lo strumento dedicato, basterà selezionarlo ed apporlo al grafico, poi, io per primo, ho provato a ritracciare un Fibonacci e vi assicuro che lo rispecchia con precisione.
Non sempre il movimento correttivo si riduce ad un ABC, generalmente, quando invece che racchiuso in un canale, si sviluppa sotto forma di congestione o triangolo, acquista il DE, se poi continua ancora, sarà unito al successivo da un ultima lettera la X, da questo, quanto dicevo nella precedente slide sull'12345, in quanto fare attenzione che sia un pattern compiuto, perché se così non fosse, potreste rimanere ingabbiati anche settimane in un movimento correttivo molto, molto lungo.
Quindi fate molta attenzione!!!
Buon trade a tutti, buona vita a tutti.
Regole fondamentali per definire il pattern delle Onde di ElliotBuongiorno,
mentre attendiamo l'apertura dei mercati andiamo a vedere i fondamentali per definire un giusto pattern riguardante le Onde di Elliott.
Ho schematizzato con due slide riassuntivamente quanto andrò a spiegarvi, credo siano entrambe le slide molto intuitive, ma andiamo per gradi.
Si parte individuando, dopo una correzione che può essere anche medio lunga, bisogna sempre fare molta attenzione a non farsi ingannare, perché potremmo rimanere ingabbiati molto tempo, l'onda 1.
A seguire, ovvio, seguirà l'onda 2, essa ha regole ben precise e punti di target, la regola per la quale il pattern è valido o fallisce è che sia, massimo pari e che comunque non violi la base di onda 1. Essa mediamente ha un ritracciamento fra il 50% ed il 61,8% del Fibonacci, ma nulla esclude che ritracci anche su altre percentuali, l'importante è che NON VIOLI LA BASE DI ONDA 1 come da slide.
Piccolo inciso, il grafico è ad oggi, questo per mostrare la bontà di quanto sto esponendo, come si può notare è un pattern da manuale.
Quindi, avendo queste conoscenze, noi possiamo già avere uno/due target su onda 2, se non addirittura tre, applicando il nostro Money Management in gestione del trade, in base ai livelli di ritracciamento. Si può decidere di disimpegnare parte dell'operazione al raggiungimento di un primo livello di ritracciamento, mettendo a Break Even lo Stop, e disimpegnando il restante su una o due seconde percentuali a seconda di quanto ritraccera l'onda 2. Su questo principio della gestione non mi soffermerò più, sicuro che il lettore sappia come gestire i propri trade, a me interessa spiegare il pattern.
Bene, partirà onda 3, quindi anche l'altra regola che renda valido il pattern senza che fallisca. la regola vuole che NON SIA MAI L'ONDA PIU' CORTA . Fare molta attenzione a quel che trovate in giro per il web, non è assolutamente vero, quando si afferma, che è l'onda più lunga, niente di più sbagliato, ripeto, non deve essere la più corta. Anche qui possiamo impostare il nostro target, in quanto, mediamente, rispecchia almeno lo stesso range di guadagno di onda 1.
Piccolo excursus, io, avrete capito, leggendomi da inizio, sono: The trend is your friend! Nonché trend follower, quindi trado solo la direzione del trend, per correttezza d'informazione, se non onestà intellettuale, redigo anche i target dei ritracci contro trend. Ma andiamo avanti...
Arriva onda 4, essa ritraccia mediamente fra il 38,2% ed il 50% del Fibonacci. Non è una regola fissa, e la percentuale di maggior ritraccio. La regola ineludibile, invece, perché non fallisca il pattern è che non deve mai violare il campo di onda 1, come da slide. Anche questa è imperativa come regola. Molti traders applicano il pattern con sufficienza, (questa mia affermazione vale per tutte le regole ineludibili fin qui descritte), pensando: "ma si per qualche pips di differenza che vuoi sia..." Niente di più sbagliato!!! Tutti i target vengono stravolti, senza contare che lo stesso pattern cambierebbe totalmente il suo volto, una volta fallito, i numeri, diverrebbero lettere, le famose ABC che dopo andremo a vedere, con tutt'altro significato e metro valutativo dei target.
Quindi fino alla onda 4 tutto chiaro. Arriviamo ad onda 5. l'onda 5, quasi sempre ha quanto meno l'ampiezza di onda 1, sappiate che non è una regola scritta e che non è insindacabile, questa, se non mantenuta, non viola nulla ed il pattern è comunque valido, serve solo a capire che è buona regola per avere un target chiaro anche su quest'ultima onda, ovviamente se rispetta quasi sempre l'ampiezza di onda uno, io imposterò il mio target prima del totale del movimento, per avere, non la sicurezza, quella nella nostra amata disciplina del trading non la avremo mai, ma la speranza ponderata e calcolata che raggiungeremo il target impostato.
PRINCIPIO DELL'ALTERNANZA
Fate caso a quanto dico: "Se onda 2 è veloce e profonda onda 4 sarà lenta e laterale, se onda 2 è lenta e laterale, onda 4 sarà veloce e profonda", anche questo è un ulteriore aiuto ai vostri trade.
Ultimo, ma non perché sia meno importante, il movimento da onda 1 a 3, deve avvenire nello stesso arco temporale che avviene il movimento da onda 4 a 5. In caso contrario è fallita l'operazione.
In questa prima parte spero di essere stato chiaro, tento sempre di postare la domenica, giorno in cui sono più riposato, purtroppo in settimana lavoro, posto alla mattina prestissimo o la sera tardissimo, essendo tutto il giorno fuori casa e mi rendo conto da solo di scrivere poco e male, scusatemi. Spero anche la slide sia abbastanza chiara alla comprensione di quanto sopra descritto. Adesso proseguirò con l'ABC.
N.B. Ho veramente condensato, per un pattern come questo, servirebbe un libro intero per spiegarlo. Altra cosa che avrete compreso della mia persona, amo tutti gli strumenti previsionali ed efficaci a differenza degli indicatori sofferenti di lagging.
[VOGLIO CHE IL TRADING SIA IL MIO LAVORO MA...]L'obiettivo di diventare un trader a tempo pieno può sembrare impossibile, soprattutto se hai un lavoro fisso che ti inghiotte per tutto il giorno, hai una famiglia a cui deve provvedere e delle spese fisse con scadenze da rispettare.
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Ora, da dove puoi iniziare quindi...
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Dividi il tuo obiettivo finale in piccoli passi.
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I passi servono per imparare a camminare ogni giorno della settimana, fino a raggiungere il punto in cui potrai voltarti indietro e realizzare che sei finalmente arrivato all’obiettivo.
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Chi ti dice di partire e puntare impulsivamente all’obiettivo finale, ovvero diventare un trader a tempo pieno, senza mai aver percorso dei passi intermedi, probabilmente non ha mai raggiunto questo obiettivo.
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I piccoli passi che devi iniziare a percorrere quotidianamente e che ti avvicineranno a diventare un trader, nonostante il tuo lavoro fisso e nonostante le spese che già devi sostenere sono i seguenti:
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✏️ Rendi più chiara possibile la tua strategia. Chiarisci il tuo piano di trading e quindi imposta i tuoi orari in base al tempo che puoi dedicare al trading.
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✏️ Prenditi 30 minuti ogni mattina, prima del lavoro, per svolgere le analisi di mercato della giornata.
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✏️ Fai lo stesso la sera. Ritaglia 30-60 minuti dal tuo tempo, prima o dopo la cena, e fai un resoconto della tua giornata sui mercati.
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✏️ Ricordati di registrare in un diario di trading tutte le tue operazioni. Aggiornalo alla fine di ogni giornata o alla fine di ogni settimana.
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Questi semplici passaggi ti trasformeranno lentamente in un trader, proprio perché non si diventa trader dall’oggi al domani!
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💡BONUS 5° STEP
Questo processo può essere velocizzato se decidi di farti guidare da qualcuno che lo ha fatto prima di te. La formazione seria sul trading esiste e dovrebbe avere la funzione di farti risparmiare tutto il tempo che avresti passato a fare cose sconnesse e diverse da questi 4 semplici passi, tentando di anticipare i tempi formativi.
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“Non rinunciare mai a un sogno solo perché serve del tempo per realizzarlo. Tanto il tempo passerà comunque. "
[GESTIONE OPERATIVA] - Una questione di mindsetPensi che la gestione operativa sia qualcosa di legato alla tecnica?
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Niente di più sbagliato. La gestione operativa delle nostre operazioni finanziarie è quanto di più legato alla psicologia personale di ognuno di noi.
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Ho sentito dire da alcuni che il trading è lo specchio del nostro mindset, io direi che è la gestione operativa ad essere lo specchio del nostro mindset.
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Esistono decine di modi di proteggere un’operazione. Se li combiniamo tra loro possiamo farne nascere centinaia.
A mio parere, ogni traders sulla faccia del mercato deve sperimentare il modo con cui si sente più a suo agio.
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“Come si sente più a suo agio?! Ma lo scopo non è fare soldi?”
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No, lo scopo non è fare soldi, ma fare soldi in maniera mentalmente sicura.
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Non riuscirai a fare soldi a lungo se il tuo mindset può essere compromesso ogni volta che un’operazione torna indietro e si rimangia il tuo profitto o in ogni drawdown che subisci.
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Il trucco è cercare il modo in cui il mindset viene attaccato il meno possibile.
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Personalmente spingo sempre ogni trader o investitore a trovare il miglior modo, per se stesso, di gestire le proprie operazioni.
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Questo può essere un progressivo trailing stop, la presa di profitti parziali, breakeven o anche il non-proteggere.
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Ogni scelta è una decisione, anche il non scegliere.
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Ognuno deve trovare lo stile a cui è più adatto senza forzarsi di fare qualcosa solo perché altri traders lo fanno, perché quello che può andare bene per gli altri è raro che andrà bene anche per te.
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Ecco perché un formatore può solo illustrarti come proteggerti e guidarti nella scoperta dei modi di gestione operativa che fanno per te, ma mai scegliere al posto tuo.
[BIAS DELLA CONFERMA] - Caso StudioNuovo episodio della rubrica dove condivido i messaggi sul trading che ricevo giornalmente e le mie risposte, sperando possa essere utile a molti traders o aspiranti tali.
Nel grafico trovate il messaggio e nella descrizione dell'idea la mia risposta.
La ricerca di conferme negli investimenti lavora insieme al nostro pregiudizio positivo.
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Vi porto un breve ragionamento: se consideriamo che a tutti piace avere ragione, e che la perdita finanziaria ci causa dolore, la conseguenza di questo è che andremo istintivamente a prendere a cuore tutte le informazioni che confermano le nostre credenze su di un certo investimento.
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Ricercando la conferma, ogni volta che ci troviamo di fronte ad un potenziale investimento, possono sopraggiungere anche indecisioni, che ci fanno esitare davanti a qualcosa di cui poco prima eravamo convinti.
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Il bias della conferma si sviluppa perché la nostra mente rapporta costantemente l’evidenza dei fatti a quello in cui crediamo a livello personale.
Mentre sono proprio le nostre credenze personali gli elementi che dovremmo mettere in discussione quando svolgiamo un’analisi di mercato, poiché il più delle volte tendiamo a sopravvalutarle quando le rapportiamo ai fatti oggettivi per cui vogliamo fare un tipo di investimento.
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Ne consegue che al termine di questo rapporto comparativo avremo preso le nostre decisioni in merito all’investimento con un’interpretazione parziale di quella che è la realtà.
Di quante conferme hai bisogno prima di entrare a mercato?
Descrivimi il tuo processo di analisi
[Vivere di Trading] - Parliamo di cifreNuova rubrica dove condivido i messaggi sul trading che ricevo giornalmente e le mie risposte, sperando possa essere utile a molti traders o aspiranti tali.
Nel grafico trovate il messaggio e nella descrizione dell'idea la mia risposta.
Nell'organizzazione del budget si consiglia di avere 6-12 mesi di stile di vita come risparmi liquidi in caso sopraggiunga qualsiasi eventualità che possa impedirti di lavorare e quindi di generare profitto.
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Nel caso tu intraprenda il trading come unico business, questi risparmi servirebbero anche a pararti dai mesi chiusi in perdita, ma attenzione, anche i mesi in guadagno dovrebbero in parte servire ad accumulare nuovi risparmi, così da avere nuova fonte di protezione, senza dover attingere al fondo emergenza originale.
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Con questo ci colleghiamo alla seconda parte della domanda.
Solo in base al tracciamento delle tue spese per un minimo di 12 mesi potrai capire a quanto ammonta il tuo stile di vita e fare dei calcoli sul capitale necessario, comprensivo della copertura dai mesi negativi, per vivere di questo lavoro.
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La componente performance deve essere altresì curata per fare questa scelta al momento giusto.
Va tenuta traccia dei risultati della strategia nel passato e nel presente, tenendo conto della lunghezza dei periodi di drawdown e facendo una media delle performance totali annuali.
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💶 Secondo te, quanto capitale serve per vivere di Trading?
[CICLO DI CONTINUITA'] - Paura delle perditeNuovo episodio della rubrica dove condivido i messaggi sul trading che ricevo giornalmente e le mie risposte, sperando possa essere utile a molti traders o aspiranti tali.
Nel grafico trovate il messaggio e nella descrizione dell'idea la mia risposta.
Quanto descritto dal nostro trader nel messaggio si chiama "CICLO DI CONTINUITÀ".
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Inizia tutto da un’operazione, in questo caso un’operazione con esito perdente.
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Non appena si entra in contatto con la prossima opportunità, il trader l’associa all’ultima operazione andata male.
L’associazione in questione rilascia energia negativa che si tramuta in condizionamenti negativi.
La nostra mente scherza con noi facendoci sembrare che la fonte di questa negatività sia la nuova opportunità, percependola come una minaccia, invece di viverla come quello che è: solo una nuova opportunità, diversa da quella del passato e da quella futura.
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Le emozioni che ne scaturiscono e il condizionamento negativo, bloccano il trader in un limbo di inoperatività.
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Il ciclo di continuità funziona anche con uno strike vincente, che al contrario può innescare condizionamenti positivi che ci fanno credere, senza nessun rigore di statistica, che la prossima operazione sarà un altro guadagno.
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Le emozioni che ne scaturiscono muovono il trader verso un over-operatività.
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Tuttavia il ciclo di continuità positivo non è del tutto un male, perché può far sviluppare, nel trader consapevole, la confidenza e necessaria all’attività.
Se questo ciclo viene accompagnato agli strumenti giusti e con i dati della strategia a supporto, può portare il trader ad essere in sincronia con il mercato.
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Ti è capitato di essere vittima del ciclo di continuità negativo o positivo?
[VIVERE DI TRADING] - Un caso comuneNuova rubrica dove condivido i messaggi sul trading che ricevo giornalmente e le mie risposte, sperando possa essere utile a molti traders o aspiranti tali.
Nel grafico trovate il messaggio e nella descrizione dell'idea la mia risposta.
La frase "DEVE già guadagnare come un impiegato e non può aspettare" mi spaventa perché gli obblighi e il tempo che stringe, remano contro il diventare profittevoli.
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La costanza nei profitti è una condizione mentale che si deve raggiungere e un tempo predefinito per farlo non aiuta nella riuscita, tantomeno aiuta un obbligo di guadagno predefinito.
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La condizione mentale per chi riesce a crearsi la continuità nei profitti, per assurdo, è quella opposta, ovvero distacco totale dal lato economico "Fai trading come se non ne avessi bisogno".
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Per iniziare questa attività, la circostanza migliore non è di certo il trading come unica entrata, perché il dipendere interamente da un'attività che ha scadenze e tempistiche scandite in modo totalmente diverso dalla vita di tutti i giorni genera troppo stress.
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Molte volte ho consigliato a chi voleva mollare il proprio lavoro per il trading di non farlo, di pensarci bene, di esserne sicuro, perché oltre alla componente economica, entra in campo anche un forte fattore psicologico.
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Secondo me il vivere di solo trading è una condizione che si può raggiungere solo in maniera ponderata e graduale, perché necessita di una crescita mentale non indifferente.
Value Investing VS Growth InvestingSpesso, quando si parla di investimenti, si sente parlare di due metodi in particolare: il Value Investing e il Growth Investing.
In che cosa si distinguono questi 2 metodi?
Value:
Il value investing prevede di investire in società grandi (molto grandi) che hanno un forte vantaggio competitivo (ad esempio Coca Cola KO) in un momento in cui, secondo specifici calcoli di bilancio, sono sottovalutate e quindi di conseguenza hanno un valore intrinseco più alto. Tra i grandi esponenti di questa strategia troviamo Warren Buffett.
Pro:
Strategia relativamente poco rischiosa: si predilige per l'appunto aziende enormi che hanno dei grandi vantaggi competitivi consolidati in anni ed anni di esercizio
Contro:
Ritorni relativamente scarsi: società estremamente capitalizzate è raro che riescano ad ottenere delle performance elevate in un determinato range di tempo.
Growth:
Il growth investing prevede di investire in società piccole, ma con un grande potenziale di crescita (negli ultimi anni tante società tecnologiche ne hanno fatto parte di questa categoria. Es: Digital Turbine APPS). In questo tipo di investimento i dati importanti, a livello fondamentale, da considerare sono: gli utili, il fatturato ed il livello di indebitamento.
Quando una società ha fatturato ed utili in forte crescita e un livello di indebitamento non troppo elevato, può essere considerata di tipo growth.
Pro:
Strategia con ritorni potenziali elevati: trattandosi di società con ampio margine di crescita non è raro che facciano delle performance elevate (spesso anche del 1000% nel giro di un anno)
Contro:
Rischio relativamente elevato: società così piccole è facile che possano fallire, o comunque sono soggette a forte volatilità.
Quale scegliere? La risposta è sempre dipende. Se si ha un capitale importante a disposizione, e non si è interessati a fare delle performance elevate si può tranquillamente optare per il value investing.
Se invece la necessità è quella di far crescere il proprio capitale, accettando un rischio relativamente maggiore, allora la scelta giusta può essere il growth investing.
Io personalmente attuo una strategia di tipo growth, per i motivi qui sopra descritti.
E voi che tipo di strategia utilizzate? Fatemelo sapere nei commenti!
Trading Intraday vs Trading MultidayTrading multiday vs trading Intraday: quali sono le differenze?
In questa idea voglio fare una panoramica sulla differenza tra un'operatività daily ed un'operatività multiday.
Partiamo dal presupposto che non c'è un operatività migliore dell'altra, la scelta dipende da diversi fattori tra cui:
Capitale a disposizione
Tempo a disposizione
Emotività
Trading Intraday :
Il trading intraday è un attività speculativa che prevede l’apertura e chiusura delle posizioni nell’arco di una giornata.
Richiede quindi un investimento in termini di tempo rilevante in quanto di giorno in giorno bisogna pianificare le operazioni.
PRO :
Possibilità di operare con leva
L’investimento iniziale può essere anche relativamente basso
CONTRO :
Non è praticabile se si fa un altro lavoro al tempo stesso
Non è indicato per persone particolarmente emotive
Trading multiday :
Il trading multiday è un attività speculativa che prevede l’apertura e chiusura delle posizioni nell’arco di settimane, mesi e anni.
PRO
Compatibile con un altro lavoro: si possono analizzare i grafici anche solo una volta a settimana per poter pianificare le operazioni
Emotivamente è più sostenibile in quanto le operazioni possono essere pianificate a mercati chiusi
CONTRO
Richiede un investimento iniziale più alto per poter generare dei buoni profitti in relazione al rischio
Non è possibile operare con la leva (e seppur lo fosse, è altamente sconsigliato)
Personalmente, avendo un altro lavoro, il mio tipo di operatività è di tipo multiday ma non nascondo che l’intraday mi affascina molto.
Voi che che tipo di operatività fate / vorreste fare?
Fatemelo sapere nei commenti, a presto!
[MANTALITA' RETAIL vs MENTALITA' PRO] - Trading PsicologiaIn questo articolo andremo a parlare di come nel mondo del trading esistano due tipologie di traders ben distinte, uno che si approccia operazione per operazione cercando di prevedere l’uscita da ogni singolo trade e l’altro che ragiona sulla base di una serie di operazioni, quindi per lui cercare di predire l’operazione singola è irrilevante.
Cercare di prevedere cosa accadrà nel prossimo trade è un approccio stancante a livello mentale ed è tipico del trader con una mentalità retail.
Per un trader che vuole crearsi una mentalità di ferro è inutile concentrare energie sulla singola operazione, anche perché i partecipanti del mercato sono sempre diversi e per questo non esiste un’operazione che sia uguale alla precedente e alla successiva.
Dall’altra parte abbiamo il trader che si approccia e pensa su una serie di operazioni e non sulla singola.
Solitamente si aiuta a farlo con un preciso e prestabilito piano di trading, che gli permette di riconoscere, quando sopraggiungono, i suoi vantaggi operativi e statistici, ed eseguire l’operazione, sapendo già che il modo in cui uscirà da quell’unica operazione (profitto o perdita) sarà irrilevante, proprio perché egli ha già spostato la sua attenzione sulla serie di operazioni ed è interamente focalizzato solo sul risultato alla fine di questa serie e non sul risultato di ogni singola operazione.
IN COSA CONSISTE LA MENTALITA' RETAIL? 👇🏻
Perché il trader retail fa fatica a cambiare la sua mentalità?
Semplicemente perché prima di essere trader è un essere umano e in quanto tale è designato all’aspettativa. L’incertezza lo fa sentire a disagio proprio come a tutti noi. Tuttavia il trading è un’attività dove l’incertezza è costante e all’ordine del giorno.
❌ Dopo una serie di cinque perdite , il trader con una mentalità retail avrà molti dubbi e si sentirà a disagio nell’eseguire la prossima operazione, questa esitazione nasce in lui dall’aspettativa di una nuova perdita.
✅ Allo stesso modo, dopo una serie di cinque guadagni consecutivi, il trader con una mentalità retail si sentirà invincibile, proverà euforia e questo non gli farà percepire il rischio, ignorando così che la prossima perdita è semplicemente statistica.
Potremmo concludere dicendo che il trader retail medio, non crede che ogni operazione sia unica, infatti, in questo caso, è convinto che la serie di guadagni consecutiva continuerà all’infinito mentre nel precedente è convinto che la serie di perdite non avrà fine.
IN COSA CONSISTE LA MENTALITA' PRO? 👇🏻
Il trader con una mentalità da professionista sa bene che tutto può accadere e si basa sulla legge delle probabilità, quindi dopo una serie di cinque perdite non cambierà nulla per lui ed eseguirà l’operazione successiva, mentre in ugual modo, dopo una serie di cinque guadagni consecutivi avrà ben presente che potrà affrontare una perdita, proprio perché è consapevole che ogni operazione è unica, quindi il risultato della singola operazione è per lui irrilevante.
In definitiva, se sei un trader e vuoi costruirti un mindset di ferro devi iniziare a pensare basandoti su di una serie di operazioni.
Questo modo di concepire il trading si chiama Pensiero Probabilistico, seguendo i link in descrizione potrai approfondirlo, ma adesso ti chiedo, ne avevi mai sentito parlare?
[NON SEGUIRE MAI QUESTI CONSIGLI] - Trading e PsicologiaVoglio darvi dei consigli al contrario, quindi dei punti che se seguirai, ti porteranno dritto dritto al fallimento continuo nel trading sul mercato valutario:
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❌ Segui sempre 20 coppie. In questo modo non ti perderai mai nulla.
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❌ Chiudi immediatamente l’operazione in profitto se questo diminuisce; salva il tuo capitale.
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❌ Non appena entri, se il mercato va a tuo favore di 10 o 20 pips spostati subito a breakeven! Potrebbe invertire e portare via tutto.
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❌ Abbonda con gli indicatori sul grafico; in questo modo puoi sapere cosa succederà dopo. Usa più medie mobili possibili e traccia qualsiasi trendline ti capiti a tiro.
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❌ Quando subisci una perdita, interrompi il trading perché anche la prossima operazione sarà una perdita.
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❌ Assicurati di tenere a mente ogni evento del calendario economico delle notizie e salvaguardare il tuo conto da ogni annuncio.
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❌ Assicurati di avere ALMENO 5 monitor, (meglio se 7).
Più monitor avrai e più non perderai movimenti.
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❌ Non fissare mai i tuoi target PRIMA di entrare nel trade. Fissa un target DOPO che entri. Il modo migliore è non fissare proprio un obiettivo di prezzo. Aspettati che il prezzo scenda a zero se vendi, o all'infinito se acquisti.
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Te lo ripeto, assicurati di NON SEGUIRE mai questi consigli, metti in guardia altri traders su quello che NON dovrebbero fare taggandoli sotto questo articolo!
[COMPORTAMENTI CHE INFLUENZANO IL TUO RISCHIO]-PsicologiaTradingLa gestione del rischio negli investimenti è un mix disciplinare tra la matematica, la statistica e la psicologia.
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Gli esseri umani provano paura, avidità ed ego e questi elementi possono interferire con il processo di gestione del rischio nei confronti dei loro investimenti.
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Per questo, quali sono i comportamenti, derivanti da un mindset sbagliato, che influenzano il rischio?👇🏻
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1️⃣ Credere troppo in un’operazione può portare un investitore a negoziare una posizione troppo grande rispetto a quanto può permettersi. Niente è certo e l’esposizione deve essere sempre mantenuta nelle linee guida del proprio piano.
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2️⃣ La paura di perdere soldi può far sì che un trader o un investitore non esca dal mercato al prezzo massimo di perdita che ha pre-impostato, sperando così che la posizione inverta, almeno fino a tornare in pari, così da poter uscire.
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3️⃣ La paura di perdere l’operazione stessa può far alterare i segnali di ingresso e fare in modo che il trader insegua i prezzi quando ormai è troppo tardi. La FOMO può far entrare a mercato un trader con un rapporto rischio / rendimento sfavorevole.
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4️⃣ La paura di perdere i profitti fluttuanti di un’operazione può far uscire troppo presto il trader o l’investitore, con un piccolo profitto, se paragonato a quello che era stato pianificato.
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Si dovrebbe uscire da un'operazione che sta andando bene solo quando c'è una buona ragione per farlo, ad esempio quando viene raggiunto un obiettivo di profitto o viene attivata una gestione attiva della posizione e non solo perché non si vogliono perdere i profitti ottenuti fino a quel momento.
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Quali altri comportamenti ti sono venuti in mente leggendo il post? Metti in guardia altri traders e investitori con un COMMENTO qui sotto 👇🏻
Il rapporto risk-rewardChe cos'è il rapporto risk-reward, e perchè è così importante?
Nelle scorse settimane ho introdotto concetti sull'importanza di avere un piano, differenze tra investimenti e trading, e differenza tra rischio specifico e rishio sistematico.
Oggi voglio parlarvi del rapporto risk-reward (anche detto rischio-rendimento, da adesso in poi R/R).
Il R/R definisce quanto rischio decidi di assumerti per ricevere un determinato guadagno.
Non c'è un valore assoluto sul quale fare affidamento, ogni strategia deve avere un suo R/R.
Ci sono però delle linee guida da poter seguire:
Se si opera con una strategia trend following è bene avere un R/R di almeno 1:2 in quanto statisticamente sono strategia che hanno un profittablità inferiore al 50%.
Se si opera con strategie counter trend si può avere anche un R/R di 1:1 in quanto hanno un' alta profittabilità.
Al prossimo aggiornamento!