Petrolio continua la sua ascesaDopo la rottura della trend discendete mai violata dal 2008 vi era un ottimo ingresso
e ieri dopo la notizia (USD Scorte di petrolio greggio Attuale 13,798M Previsionale 0,816M)
si è presentata un seconda occasione al ritest dei massimi precedenti
Con l'aumento della inflazione i beni e servizi , inevitabilmente saranno destinati
a crescere di prezzo
Wticrude
PETROLIO.. ok ci siamo!Interessante livello di prezzo per il Petrolio ora giunto al massimo del 23 aprile '19 a quota 66,60
Nel 2019 la pandemia trattiene le quotazioni sotto tale resistenza, oggi la situazione è ancora ben lontana dalla soluzione, ma l'economia guarda oltre e quale sarà adesso l'umore degli investitori?
LAYOUT
- Grafico a linea grigio TF 4H o candlestick 30min / 4H
- Volume Profile intervallo di sessione
- Range settimanale (grafico multiperiodico)
- Media mobile semplice 6 periodi circoli, colore azzurro
- Media mobile semplice 15 periodi circoli, colore arancio
- Media mobile semplice 30 periodi circoli, colore rosso
- Linee arancioni tratteggiate: livelli settimanali
- Linee bianche tratteggiate: livelli giornalieri
- Linee verdi: livelli minori oltrepassati
- Linee rosse: livelli di particolare interesse
SCENARIO
Sopra la resistenza 66,60 nel 2018 si apre un'area di forti volumi fino a quota 76,90 all'interno della quale i prezzi hanno transitato per lungo periodo, tale area potrebbe essere riproposta in questo 2021?
Lo strumento finanziario ha dimostrato una grande voglia di ripresa intervallata solamente da qualche pausa di accumulo, la situazione Covid è ben lontana da una soluzione definitiva ma vaccinazioni in atto e una certa ripresa di attività produttive (relativa soprattutto ad alcuni paesi) potrebbero continuare a sostenere le quotazioni.
Sarà importante osservare se le quotazioni riusciranno a mantenere la spinta dimostrata fino ad ora o se tale area sarà oggetto di una pausa di riflessione.
LIVELLI
76,90 parte alta del range del 2018
66,60 resistenza del 23 aprile 2019
63,82 minimo dell'ultimo giorno di contrattazioni
59,24 minimo settimanale
CONCLUSIONI
Vi è uno scenario sopra 66,60 nel quale il petrolio continua la sua salita con forza, ma deve magari dopo un ritest riuscire a prendere ulteriore quota; ed uno scenario sotto i 66,60 dove i prezzi non invertono "rotta" ma perlomeno cominciano una lateralizzazione che poi sarà da indagare se trattasi di distribuzione o accumulazione.
Medie mobili distanti dopo lo strappo long, non sarebbe anomalo un'avvicinamento delle stesse sotto la resistenza.
Tenendosi aperti a qualunque scenario, questa rappresenta una condizione chiave di mercato da osservare con attenzione perché potenzialmente molto interessante alla ricerca di spunti operativi.
Buon trading a tutti!!!
Wti Oil al Top di mercato?In questo video ho cercato di analizzare un possibile TOP di mercato di Oil dopo l'euforia post Opec
Wti Oil al Top di mercato?Confluenza di importanti T-line in area 60.90 dove il WTI oltre a trovare il Supertrend Mensile (60,65) trova anche serie di resistenze statiche e dianamiche che si stanno incrociando dall'alto e dal basso (cuneo rialzista e T-line ribassista dai massimi assoluti).
RSI Daily e Weekly ormai alle stelle quindi attenzione perché potrebbe esserci uno sciacquone importante alle porte... uomo avvisato mezzo salvato
Petrolio PUFF, scendiamo un PO'? tutti LONG e si va SHORT GREEN ECONOMY CHE AFFONDA IL PETROLIO AYAYIAYYIII , ma quando mai il mondo ancora andrà avanti per altri 30/50 ANNI con il petrolio poi ci sarà la vera rivoluzione , adesso basta rialzo ci sarà un storno .
Disclaimer vi chiedo di prendere atto , con attenzione e diligenza, che tutte le informazioni e le IDEE da ME pubblicate non devono essere considerate Grazie
Petrolio in punto FOCALESalve a tutti, come possiamo notare petrolio ha decisamente beneficiato dalla distribuzione dei
vaccini.. Ora però siamo in un punto focale che potrebbe determinare un possibile inversione
staremo a vedere se i POC(massimi accumuli - POINT OF CONTROL) e la trend di resistenza generata dal
2013 potrebbe essere un ulteriore ostacolo per la sua corsa .. quindi da qui aspettiamo conferme
di una potenziale inversione o prosecuzione
Petrolio molteplici punti di ripartenzaPETROLIO abbiamo molteplici punti di ripartenza del trend rialzista
.. con la graduale ripresa del economia sostenuta dalla somministrazione
del vaccino .. si presentano più punti di ingresso e per decidere dove entrare aspettiamo
delle conferme con dei pattern grafici o di candlestick pattern a conferma della
prosecuzione del trend
WTI LCRUDE ANCORA RIBASSOLa produzione di petrolio dell'OPEC è aumentata per il terzo mese a settembre, secondo un sondaggio Reuters, complici il riavvio di alcune installazioni libiche e l'aumento delle esportazioni iraniane che hanno compensato la diminuzione della produzione degli altri membri OPEC che hanno aderito all'accordo sui tagli previsto dal gruppo.
Petrolio ... un POC ha interrotto il suo SELL OFFCome possiamo vedere grazie ai VOLUME PROFILE si era in grado di identificare l'accumulo piu forte che ha interrotto
il SELL OFF del PETROLIO ... dopo averci Rimbalzato ora sembra andare alla riconquista dei 40 dollari .. staremo a vedere se
la situazione riuscirà a migliorare o se tornerà ad esser debole
Petrolio, possibile ripartenza dai 35$La scorsa settimana c'eravamo lasciati con un Petrolio proiettato verso quota 40$ e il meeting dell'OPEC+ - confermando l'estensione dei tagli per un altro mese - poteva effettivamente condurci verso l'obbiettivo. Obbiettivo raggiunto lunedì 8 giugno e quella che avevamo definito una resistenza importantissima ha iniziato a lavorare.
A livello di fondamentali dobbiamo registrare, nel corso della settimana, notizie legate alla ripresa della produzione da parte di Paesi quali la Libia, il ché ovviamente ha inciso non poco sull'andamento del prezzo del barile. Poi, a seguito del meeting FED di mercoledì, lo scrollone dell'azionario ha riproposto quella correlazione che da sempre ha caratterizzato questi mercati intermarket: giù l'azionario, giù il petrolio.
A questo punto la domanda è la seguente: cosa possiamo aspettarci da qui in avanti? Riusciremo a rompere la resistenza dei 40$? Osservando il grafico giornaliero possiamo ipotizzare una ripartenza. Abbiamo chiuso la settimana con una candela d'inversione o meglio, visto che il trend è rialzista è una candela di potenziale conclusione della correzione. Stiamo parlando dell'hammer, se preferito di una pin bar. Tra l'altro è comparsa dopo la reazione al tocco dei massimi registrati nelle giornate del 21 e del 26 maggio. Massimi relativi importanti, ovviamente, ed ecco perché la tenuta di questi livelli (34-36$, l'area è questa) potrebbe suggerire una ripresa del trend rialzista. Il primo obbiettivo, chiaramente, sarebbe quello dei 40$ (nuovamente).
L'ipotesi rialzista risulterebbe invalidata da una rottura del supporto indicato.
PETROLIO: QUALCOSA SI MUOVELa decisione dell'Arabia Saudita di aumentare le sue esportazioni a luglio in Asia potrebbe consentire ai produttori di #petrolio degli Stati Uniti di aumentare le vendite nella regione che consuma più petrolio che in qualsiasi altra parte del mondo.
L'#OPEC, la Russia e altri produttori sabato hanno concordato di estendere i tagli record alla produzione di 9,7 milioni di barili al giorno a luglio, riducendo l'offerta globale di quasi il 10% in mezzo a un forte calo della domanda a causa della pandemia di #coronavirus.
Il trend primario rimane ancora orientato positivamente, tuttavia non si esclude una perdita di forza della price action respinta dalla resistenza principale a $40. Monitoriamo quindi con attenzione al livello di supporto a $36.40
Petrolio WTI, OPEC+ estende i tagli: obbiettivo oltre 40$E' notizia di stamattina che l'OPEC+, con a capo Russia e Arabia Saudita, avrebbe deciso di estendere al mese di luglio i tagli alla produzione di circa 10 milioni di barili al giorno. In realtà il colosso arabo avrebbe premuto per una proroga sino ad agosto, ma l'accordo in tal senso non ci sarebbe stato.
Tale decisione, evidentemente, potrebbe far risalire ulteriormente le quotazioni del Petrolio WTI, ormai prossimo ai 40$ al barile. Tale livello, che rappresenta il nostro target rialzista, potrebbe rappresentare un vero e proprio spartiacque nel medio periodo. Dovessimo valicare la resistenza dei 42.80$ circa, così come si evince dal grafico giornaliero allegato, il prossimo obbiettivo rialzista potrebbe essere rappresentato dai livelli pre guerra dei prezzi ovvero l'area dei 52$.
A livello volumetrico la salita è stata sostenuta ampiamente da apporti pressoché costanti e al momento non s'intravedono eccessi che potrebbero preludere a una possibile inversione del trend in corso.
Petrolio: How long?Venerdì è probabilmente partito il nuovo settimanale, le MM cicliche sono tutte ben impostate al rialzo come anche l'oscillatore, la domanda è: riuscirà a violare il massimo settimanale di 27.95 e attaccare i 28.79, violarli e portare a termine un altro settimanale rialzista? Lo diranno solo le violazioni appunto, ma la mia opinione è che le ripartenze di alcuni paesi e altre in corso dovrebbero portare i prezzi almeno su 1.272 di Fibonacci in grafico, quindi in area 34 come massimi del settimanale, per poi ripiegare.
Petrolio WTI, 29 dollari la nuova resistenzaPremessa: le quotazioni del WTI in oggetto rappresentano i prezzi del contratto di giugno, in scadenza a maggio. Una specificazione importante, ma a livello di rappresentazione grafica (in questo caso le candele giapponesi) non cambia nulla rispetto a quanto osservabile su altri sottostanti.
Come paventato tempo addietro, ci aspettavamo dei rialzi fin verso quota 29$ al barile e così è stato. Siamo giunti a due passi da quella che in questo momento possiamo considerare a tutti gli effetti la resistenza settimanale più importante. Una resistenza che, qualora dovesse cedere, potrebbe proiettare le quotazioni dapprima verso la soglia psicologica dei 30$ e successivamente addirittura verso l'area dei 40$. Il ché, se dovesse realizzarsi, significherebbe richiudere il gap che si era venuto a creare in coincidenza con la ben nota guerra dei prezzi tra Russia e Arabia Saudita.
In questo momento siamo entrati in una fase di lateralità, che potrebbe non perdurare a lungo. A nostro avviso le probabilità di ulteriori rialzi, con cedimento delle resistenze indicate, ci sono. Non possiamo però escludere che prima di ulteriori nuovi allunghi possa verificarsi un retest dell'area supportiva tra 20 e 21 dollari al barile. Si tratterebbe di un normalissimo movimenti tecnico correttivo, che servirebbe al prezzo per prendere slancio in vista delle resistenze superiori. L'altro elemento da non sottovalutare è l'imminente scadenza del contratto di maggio, ma viene difficile pensare a nuovi tracolli paragonabili a quanto avvenuto ad aprile.
L'ipotesi rialzo potrebbe essere suffragata da una graduale, seppur lenta ripresa della domanda (nonostante prosegua un difficoltoso stoccaggio delle scorte in eccesso) e negli ultimi giorni si è vociferato di un possibile nuovo taglio della produzione.
Petrolio WTI: i livelli da monitorare la prossima settimanaAbbiamo affrontato ampiamente il discorso sul recente tracollo del Petrolio, in particolare delle cause che hanno indotto una svalutazione così eclatante al punto da entrare di diritto nella storia delle quotazioni petrolifere. Inutile tornarci su, ciò che conta è che la proiezione della scorsa settimana - relativa al contratto di giugno - si è rivelata corretta.
Dopo ulteriori affondi in area 10$ al barile, il supporto ha retto alla perfezione proiettando il WTI verso quel target dei 20$ che avevamo ipotizzato a suo tempo. Siamo giunti, a questo punto, su un'area resistenziale importantissima: 20-21$. Osservando il grafico daily possiamo notare con l'hammer (candela d'inversione rialzista) abbia svolto il proprio ruolo predittivo, hammer che è stata seguita da altre tre candele rialziste e sul grafico settimanale possiamo osservare un'hammer altrettanto pronunciata.
Significa che il rialzo potrebbe proseguire, ma per poter valutare l'eventuale breakout dell'area resistenziale occorrerà attendere almeno una chiusura daily al di sopra dei 21$ dollari al barile. A quel punto il WTI troverebbe un'autostrada verso quota 29$, laddove troviamo la prima resistenza settimanale volumetrica importante. E' chiaro che durante il tragitto i livelli tondi (o soglie psicologiche) potrebbero farsi sentire e quindi potremmo assistere a dei movimenti correttivi tipici dei trend in espansione.
Eventuali views ribassiste prenderebbero corpo qualora, ad inizio settimana, dovesse verificarsi immediatamente un rifiuto dell'area dei 20$. A quel punto il target ipotetico sarebbe ancora una volta l'area dei 10$.
Petrolio verso quota 20$La settimana che si è appena conclusa, non c'è dubbio, verrà ricordata a lungo. Il Petrolio ha vissuto un lunedì "da incubo", una giornata storica che ha visto crollare le quotazioni del contratto di maggio del WTI texano attorno a -40$. Ma com'è possibile? Le cause che stanno dietro a un crollo del genere sono molteplici. Da un lato abbiamo la valenza attuale della materia prima, pari a zero in virtù di un'offerta che supera una domanda praticamente nulla (causa pandemia coronavirus e conseguenti lockdown). Il crollo della richiesta è superiore a 20 milioni di barili al giorno, mentre il taglio produttivo concordato - a fatica - dall'OPEC+ è praticamente la metà. 10 milioni di barili al giorno devono essere stoccati e i siti deputati a ciò sono praticamente colmi.
Poi c'è una questione puramente tecnica legata alle peculiarità delle materie prime, ovvero il cosiddetto "contango". Stiamo parlando di un fenomeno per cui i contratti con scadenza futura arrivano a valere molto di più dei contratti in imminente scadenza. Ed è ciò che è accaduto al Petrolio, difatti i contratti successivi a quello di maggio quotavano prezzi ben più alti (giugno, ad esempio, nell'ordine dei 20 dollari al barile). Nello specifico succede per un motivo molto semplice: gli operatori ritengono che tra qualche mese la domanda tornerà su livelli accettabili, facendo crescere pertanto il prezzo della materia prima. E' una scommessa, nessuno sa cosa accadrà tra un paio di mesi, ma ci sta.
Infine c'è chi ritiene che il movimento ribassista sia stato esacerbato dagli algoritmi, ma stavolta non c'era alcun acquirente a determinati prezzi e le quotazioni non sono riuscite a trovare un pavimento su cui poggiarsi.
Alla luce di tutto ciò abbiamo un grafico che rispecchia quanto sinora scritto (anche se qui non possiamo vedere le quotazioni negative), soprattutto possiamo apprezzare l'immediato rialzo delle quotazioni che dopo aver vissuto un'altra giornata - quella del martedì - sull'onda delle vendite pregresse si è riportato verso prezzi più consone alle aspettative degli operatori. In questo momento le ultime 3 giornate - siamo su grafico giornaliero - sono "inside" delle due enormi candele di lunedì-martedì. Il fatto che sia stato rotto il massimo della prima candela inside (quella di mercoledì per capirci) potrebbe rappresentare un chiaro segnale di inversione. Per la prossima settimana il primo target importante potrebbe essere quello compreso tra 20 e 21 dollari, quindi ovviamente si parla di ulteriori allunghi al rialzo.
Perchè il Petrolio Crolla? (Forse unica volta nella nostra vita Nessuno vuole un contratto dove ti consegnano i barili a casa. Tu vorresti ricevere a casa un milione di barili? Dove li metti? Devi affittare un deposito.
Se il costo del deposito diviso per ogni barile ti fa costare il singolo barile più di quello che in questo momento quota il nuovo contratto cioè 22$... li vuoi ancora quei barili?
In pratica é il meccanismo del roll over.
Nessuno vuole quel contratto dove rischi di ricevere il fisico. Che nessuno sa dove mettere.
Quindi tutti vendono il contatto che scade, per rollarlo con quello a scadenza successiva che vale circa $21.
Vedi se usdcad é salito del 80%...
OIL: LONG OR SHORT?La materia prima più volatile in questo momento storico è sicuramente il petrolio.
Da sempre l'oro nero per ragioni geopolitiche è una materia prima alquanto imprevedibile, ma in un mercato in cui un tweet del presidente degli Stati Uniti Donald Trump può far salire il prezzo di un bene fino al 25%, lo è ancor di più.
Dopo la dichiarazione di Trump di aver sentito l'erede al trono dell'Arabia Saudita e del governatore Putin, il prezzo del crude oil ha impennato fino a toccare il prezzo di 29$ dopo la conferma di un meeting lunedì 06/04/2020, per poi scendere proprio quel lunedi dopo che nel weekend trapelò la notizia che il meeting sarebbe stato posticipato al giovedì della stessa settimana.
Sicuramente giovedì (in caso non venga ancora rimandato) si avrà un forte segnale sul mercato per capire l'andamento del prezzo nelle prossime settimane. Il caso più probabile è che un accordo si troverà, e se il taglio della produzione avverrà da tutte e tre le parti (USA, Russia e Arabia Saudita) il prezzo del petrolio si impennerà fortissimo; in caso contrario il prezzo prenderà la direzione opposta, questo ora non ci è dato saperlo.
Per conciliare quindi analisi fondamentale con analisi tecnica vediamo quali livelli di prezzo può colpire il petrolio: in caso di impennata dei prezzi la prima resistenza importante la troverebbe al livello dei 42$, che era funta da neckline per il testa e spalle che ha portato il prezzo a 20$.
Se il prezzo dovesse rompere questa resistenza si andrebbe verso il top del triangolo ascendente che ho disegnato (triangolo disegnato sul mensile e quindi ancor più rispettato).
Nel caso in cui nel meeting non si dovesse trovare un'accordo tra le parti, il ribasso potrà toccare con molta probabilità i minimi della settimana scorsa, o ancora più sotto. Se dovesse rompere la trendline dinamica sottostante il prezzo, come alcuni analisti hanno predetto, potrebbe scendere fino ai 10$ (scenario apocalittico per l'economia mondiale), che sarebbe però anche il target di prezzo del testa e spalle evidenziato nel grafico.
Non abbiamo la sfera di cristallo quindi per ora meglio non fare scommesse e aspettare il meeting di giovedì!
Petrolio verso 30$, poi resistenza a 33$L'ultima settimana ha segnato un cambio di passo importante. Il petrolio, la cui correlazione positiva con l'azionario è ben nota, nelle ultime settimane ha rischiato di sprofondare verso quota 15-10$. Il livello dei 20 dollari al barile ha rappresentato un supporto imprescindibile, al di sotto del quale si sarebbero aperti scenari da "crisi energetica mondiale".
La guerra dei prezzi scatenata in occasione dell'ultimo meeting OPEC+ (Russia vs Arabia Saudita) ha destabilizzato l'intero settore energetico, col rischio che una crisi di portata planetaria potesse avere deleterie ripercussioni sulla lenta ripresa economica post pandemia (sappiamo quanto il Petrolio rappresenti uno dei principali elementi dell'inflazione).
Negli ultimi giorni, non sappiamo quanto per merito dell'intermediazione di Trump, si sono fatte insistenti le voci riguardanti un imminente incontro tra i due contendenti, ovvero tra le autorità russe e quelle saudite. Voci che sono state confermate giusto ieri, difatti l'inizio settimana segnerà uno snodo cruciale verso quel taglio di produzione di 10-15 milioni di barili al giorno. Taglio necessario, visto il crollo della domanda e visto il costante incremento delle scorte delle ultime settimane.
Osservando il grafico daily del WTI possiamo notare come le quotazioni siano giunte a un livello di resistenza settimanale importantissimo: 29$. Superato l'ostacolo, il prossimo obbiettivo potrebbe essere rappresentato prima dai 30 dollari (soglia psicologica) poi dall'altra resistenza settimanale collocata attorno ai 33$. A quel punto, dovesse cedere anche quel livello, si aprirebbe un'area priva di cluster volumetrici significativi e l'apprezzamento potrebbe condurre il Petrolio addirittura ai prezzi del pre-OPEC+.
#Petrolio al tracollo, peggior mese della sua storiaDa Aprile 2003 non scendeva sotto i 25 $, venerdì ha chiuso sotto i 22 $ (il 2 marzo quotava 46 $). Continuano le vendite impressionanti, causa coronavirus (impatto negativo sulla domanda di greggio a livello globale) e a causa della guerra tra Arabia Saudita e altri Paesi produttori, tra cui la Russia, che non sono riusciti questo mese a raggiungere un accordo per limitare la produzione di petrolio a sostegno dei prezzi.
PETROLIO - AGGIORNAMENTO POSIZIONIBuongiorno, spero la situazione sia chiara a tutti il petrolio non da cenni di ripresa.
Ad inizio mese ho dato un target verso il basso da tenere d' occhio con precisione il 4 febbraio in area 48.26 dollari ci stiamo arrivando!!!
Adesso dobbiamo fare degli aggiornamenti e capire fin dove vorrà spingere, rotto quel livello andremo su base mensile a toccare i 45.50 su per giù poi da lì capiremo se il prezzo vuole fermarsi o proseguire verso il basso.
Mi raccomando se volete seguire gli aggiornamenti e le analisi settimanali seguite la pagina.
Vi lascio una buona giornata a tutti.
In correlato lascio l' articolo fatto il 4 febbraio.