Petrolio una mia logica inversaPetrolio: a seguito degli attacchi militari americani sui siti nucleari Iraniani si ipotizzava una fiammata del prezzo del petrolio sulla prima resistenza a circa 90 dollari. Tuttavia per adesso non abbiamo visto quei prezzi.
Un petrolio caro non aiuterebbe le economie a superare gli ostacoli già noti (dazi inflazione crescita economica). L'ipotesi di un rialzo oltre 90 dollari é per ora bassa e se anche fosse, probabilmente avrebbe una breve durata.
La mia idea di trading ê contrarian.
Sopra 90 dollari cercherò una struttura di sell.
Vi ricordo che é una mia idea... potrebbe essere veritiera o fallimentare... ma lo scopo dei miei post é ragionare assieme a voi, ricercare un confronto costruttivo per battere i mercati.
Chart di Capital.com
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
Mercato futures
XAUUSD: Analisi di mercato e strategia del 23 giugno.Analisi tecnica dell'oro
Resistenza sul grafico giornaliero 3450, supporto 3338
Resistenza sul grafico a 4 ore 3395, supporto 3342
Resistenza sul grafico a 1 ora 3373, supporto 3345
A causa dell'avversione al rischio geopolitico causata dalle notizie del fine settimana, il prezzo dell'oro è rapidamente salito e poi sceso, aprendo al massimo e muovendosi al minimo. Il prezzo dell'oro di oggi è sceso a un minimo di 3347 per poi rimbalzare. Attualmente, il prezzo dell'oro rimane nell'intervallo di oscillazione. L'andamento dei prezzi dell'oro a breve termine oscilla e scende. In termini operativi, non affrettatevi a inseguire prezzi elevati. Sebbene i conflitti in Medio Oriente siano stati frequenti di recente, sembra che anche l'impatto sui prezzi dell'oro abbia iniziato ad indebolirsi! La posizione di supporto chiave a breve termine al di sotto è vicina a 3340, mentre la posizione di pressione importante è vicina a 3370-75.
VENDI: vicino a 3372
VENDI: vicino a 3400
ACQUISTA: vicino a 3350
GOLD | Escalation in Medio oriente.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Importante escalation in Medio Oriente nel weekend!
Gli USA attaccano i siti nucleari iraniani nel weekend unendosi quindi al conflitto insieme ad Israele.
Come ci si poteva aspettare, c'è stato un GAP rialzista ad apertura di mercato sui beni rifugio come il dollaro americano e il GOLD, grosso zompo in avanti fino ai 3400$ per oncia.
Un GAP che però è stato immediatamente chiuso continuando leggermente a ribasso ma rimanendo sempre all'interno del canale segnato, l'idea rialzista resta attiva anche se sarà molto difficile posizionarsi, considerando la situazione di mercato e il giorno, Lunedì, tipicamente ribassista per il nostro metallo giallo.
Si potrebbero correre diversi rischi ad operare in questa direzione, potrei consigliare anche di stare fermi e attendere la giornata di domani.
I target restano gli stessi per il LONG, 3420$ e 3440$, per andare oltre bisognerà capire come verrà interpretata questa escalation dagli investitori.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Oro sotto pressione, cosa aspettarsi ora?Per continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
Buon inizio settimana a tutti, e buon fine mese!
Mercati e geopolitica:
-Negli ultimi giorni gli USA hanno bombardato siti nucleari iraniani (tra cui Fordow, Natanz, Isfahan)
-I mercati hanno reagito in modo misto: petrolio e dollaro sono volati, ma oro è salito solo del +1‑2% perché gli operatori credono che la situazione rimanga contenuta
-Goldman Sachs prevede 3 500–3 700 $/oz entro fine anno e 4 000 $/oz entro metà 2026 .
Citi avverte che, se la domanda investimenti scende e l’economia Usa resta forte, oro potrebbe scendere sotto i 3 000 $/oz tra fine 2025 e 2026
Il World Gold Council prevede ripresa della domanda fisica da metà agosto, con stagionalità favorevole
Germania e Italia stanno valutando di rimpatriare oro custudito Fed Ny, per ragioni di sicurezza e autonomia
Possibile rialzo di breve se la crisi in Medio Oriente si amplia.
Area 3330.3320 $/oz è solida, se tiene il trend rialzista può riprendere.
Attenzione: un rientro della tensione o una Fed più “hawkish” può farlo crollare verso 3 000 $.
Rischi: escalation nel Golfo; dati macro Usa che indeboliscono safe haven; decisioni Fed sulle prospettive tassi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
SILVER: NUOVO MOVIMENTO RIALZISTA📈 Cosa sta succedendo?
L’argento (SILVER) potrebbe aver completato la correzione ribassista ed essere pronto ad un nuovo impulso rialzista, sostenuto da un rinnovato interesse degli investitori sia per motivi di copertura dall’inflazione sia per la crescente domanda industriale.
⚡ Indicatore tecnico
Divergenza nascosta prezzo RSI bullish. Si verifica, durante un trend rialzista, quando la price action forma minimi crescenti mentre l’indicatore tecnico forma minimi decrescenti. Potrebbe indicare una prosecuzione del trend rialzista
RSI in zona neutrale. Media mobile veloce ancora sopra la media mobile lenta
🌍 Analisi Fondamentale
Domanda industriale in crescita. L’argento è sempre più richiesto nei settori high-tech, green energy e automotive (batterie, pannelli solari), con diversi report pubblicati di recete che confermano una domanda globale in aumento.
Scenario macro favorevole. L’indebolimento del dollaro e le attese di tagli dei tassi da parte della Fed e stanno sostenendo tutte le materie prime, argento incluso.
Afflussi su ETF e domanda fisica. Gli ultimi dati mostrano un incremento degli afflussi nei principali ETF sull’argento e una domanda fisica robusta da parte di investitori istituzionali e banche centrali.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target 1: $37,50 (parte superiore del canale ascendente)
⛔ Gestione del rischio
Stop Loss aggressivo: $35,50
Stop Loss conservativo: $34,50
💡 Conclusione
Silver presenta una combinazione di fattori tecnici e fattori macro che rendono l’ipotesi di una posizione long da valutare.
Aggiorna sempre l’analisi con le news di mercato e gestisci il rischio in modo responsabile!
DAX: si avvicina la fine cicloCome sappiamo – o come si dovrebbe sapere – un’analisi di mercato, per quanto possa poggiare su solide basi fondamentali e tecniche, sarà sempre un’analisi probabilistica.
La differenza la faranno i dati usati per ottenere una statistica e il modo in cui saranno gestiti in termini di rischio/rendimento.
Ad esempio, il cuneo ribassista evidenziato nel grafico, con un target indicato a 21.790, ha meno probabilità di completarsi rispetto a un cuneo rialzista, il quale si completa più spesso raggiungendo il target. Tuttavia, è doveroso tenerne conto, in quanto in quell’area si trova un ampio gap di prezzo – e di volumi – e sappiamo come i gap siano calamite formidabili.
Il problema è capire quando quel gap verrà chiuso. E questo, proprio nell’ottica della gestione del rischio, è cruciale, soprattutto per chi opera in day trading o poco oltre.
In questo ci viene in aiuto l’analisi dei tempi e la posizione del POC volumetrico. Quest’ultimo si trova nella parte alta del ciclo trimestrale e qui, i dati storici ci dicono che si tratta di distribuzione. Solitamente infatti, una riaccumulazione sui livelli alti comporta una minore concentrazione degli scambi, i quali dovrebbero invece trovarsi nella parte più bassa della salita, diciamo nell’area 19.600 – 20.800 circa.
Non stando così le cose, se non è riaccumulazione, è dunque altamente probabile che si tratti di distribuzione – quindi discesa. Discesa non significa crollo, ma normale correzione da prese di profitto o rotazione dei portafogli.
L’analisi dei tempi ci dice anche che questa discesa è, statisticamente, quella attesa per chiudere il ciclo trimestrale partito il 7 aprile. Questo ciclo ha scaricato (marginalmente come d’abitudine) esattamente dopo 46 giorni, che rappresentano con grande precisione la metà di un trimestre. La ripartenza successiva sarà quella che porterà alla chiusura del trimestre.
Anche qui, la statistica ci dice che la seconda metà è quella più debole del ciclo, anche in caso di un nuovo massimo – come è avvenuto in questa occasione. La conferma arriva dall’interruzione della sequenza rialzista dei minimi, avvenuta con la violazione del punto 7. Questa violazione è molto importante, poiché innesca il mini-trend (mini, per ora, perché su base mensile; per sapere se sarà una base più ampia, si dovranno attendere altri sviluppi) che porta al minimo ciclico di chiusura.
Per ora, anche dopo aver segnato la metà del ciclo col minimo del punto 6, il Dax ha continuato con buona regolarità il suo percorso, segnando al punto 8 la chiusura della prima metà della seconda metà del trimestrale in corso. Anche questa, a conferma di quanto visto con la violazione del punto 7, è stata violata con il minimo del punto 9.
Ora, se l’indice continuerà a muoversi con accettabile regolarità, dovrà terminare l’ultimo quarto del ciclo, e dovrà farlo scendendo ancora, fino alla sua conclusione, ipotizzata proprio sulla base della regolarità. Regolarità che rappresenta, statisticamente, l’arma vincente del trader.
Per proteggerci da un’eventuale ripartenza anticipata, dobbiamo quindi porre uno stop sopra 23.723, o sopra il massimo di venerdì scorso (quello rosso che tocca la TL), se non sarà rinnovato oggi. Se ciò non accadrà, la discesa sarà la logica conseguenza.
Se invece i 23.723 verranno violati, si dovrà porre molta attenzione, perché potrebbe trattarsi del classico falso breakout che chiude un ciclo inverso dei massimi – nello specifico, un primo sotto-ciclo del trimestre inverso partito dal massimo Qi.
I target della discesa sono diversi e sono segnalati nel grafico. Quale sarà quello finale ce lo dirà la combinazione prezzo/tempo. Quando uno dei target indicati verrà raggiunto nei tempi consoni alla chiusura del trimestre, allora sarà molto probabile assistere a una reazione del mercato, con la ripartenza di un nuovo ciclo trimestrale.
Naturalmente, per individuare con maggiore affidabilità quel livello, dovremo supportarci anche con altri strumenti di analisi: medie mobili, oscillatore, ritracciamenti di Fibonacci o qualunque altro tool ritenuto affidabile e coerente con il proprio metodo.
Per maggiore tranquillità – e per proteggere il capitale – dovremo porre uno stop sotto quel minimo e lasciare correre il long fino alla chiusura ipotizzata del ciclo inverso, che calcoleremo nello stesso modo (ma ovviamente invertendo la ratio).
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire su alcuno strumento finanziario.
Legenda grafico:
Q: partenza del ciclo trimestrale (Quarter) sui minimi.
Qi: partenza del ciclo trimestrale inverso sui massimi.
POC (Point of Control) Il livello di prezzo con il maggior volume scambiato in un determinato periodo.
1/4 di Q: un quarto del ciclo trimestrale (approssimativamente 22–24 giorni).
1/2 Q Regolare: metà esatta del ciclo trimestrale (circa 45–46 giorni).
Aree evidenziate (es. Area 23.500, Area 21.600) Zone chiave di supporto/resistenza e cluster volumetrici rilevanti.
Numeri 1–9 nel ciclo: Punti nodali (swing) della struttura ciclica finora sviluppatasi.
Proiezioni temporali 1–10: durata ideale di un ciclo; il punto 8 rappresenta la durata ideale calcolata sulla prima accumulazione/distribuzione. La chiusura del ciclo avviene statisticamente tra il punto 6 e il punto 10.
Petrolio a 130 dollari? No, a meno che Hormuz non chiudaCon l'acuirsi delle tensioni in Medio Oriente tra Iran, Israele e Stati Uniti, sui mercati si riaffaccia la speculazione di un barile di petrolio a 130 dollari. Sebbene il recente aumento dei prezzi sia molto reale, alimentato dalla geopolitica, non c'è nulla nei fondamentali o nell'analisi tecnica che giustifichi uno scenario così estremo per il momento. A meno che... lo stretto di Hormuz non venga bloccato. Ecco alcune spiegazioni.
1) Il petrolio rimbalza, ma non c'è nessun allarme tecnico
Dai minimi di maggio, il prezzo del petrolio è salito di oltre il 40%, sostenuto dalle tensioni regionali e dalla rinnovata volatilità. Il mercato prevede un aumento del rischio geopolitico, ma per il momento questa ripresa non è accompagnata da alcun allarme tecnico.
Indicatori come il rapporto COT (Commitment of Traders), i volumi e le soglie tecniche chiave su WTI e Brent non confermano tensioni estreme nella fase attuale, finché il petrolio statunitense rimane al di sotto della resistenza a 80 dollari al barile. Sebbene la media mobile a 200 giorni sia stata violata e il reintegro del livello di 65 dollari abbia fornito il punto di partenza per un impulso rialzista, il prezzo del petrolio si trova ora a un bivio tecnico.
Il grafico sottostante mostra una linea di resistenza ribassista (in rosso) sul WTI, e lo stesso vale per il Brent. Se queste resistenze dovessero essere superate, sarebbe un forte segnale di allarme rialzista per il prezzo del barile di petrolio verso i 90/95 dollari.
2) Un mercato sotto pressione... ma incorniciato dall'OPEC
In realtà, solo una forte restrizione dell'offerta può spingere il barile di petrolio fino a 130 dollari.
L'attuale situazione geopolitica è giunta nel momento peggiore per l'OPEC. Il cartello petrolifero, guidato dall'Arabia Saudita, ha recentemente deciso di aumentare la produzione dopo anni di restrizioni. L'obiettivo era quello di rispondere a una domanda ritenuta robusta, riconquistare quote di mercato dai produttori statunitensi e punire i membri meno disciplinati.
Nei mesi di maggio, giugno e luglio è previsto un aumento di 411.000 barili al giorno. In altre parole, il mercato sta ricevendo un'offerta aggiuntiva, il che limita automaticamente i rischi di un'impennata speculativa, a meno che non si verifichi un forte shock esterno come la chiusura a lungo termine dello Stretto di Hormuz.
3) Iran/Israele/USA: il mercato valuta il rischio ma non si fa prendere dal panico. Gli operatori stanno attualmente considerando tre scenari:
1. Sanzioni più severe contro l'Iran, che riducono l'offerta di 500.000-1 milione di barili al giorno.
2. Un attacco mirato alle infrastrutture petrolifere iraniane.
3. Una chiusura temporanea dello Stretto di Hormuz.
I primi due casi possono essere assorbiti dal mercato, grazie soprattutto alla capacità produttiva degli altri membri dell'OPEC+ o alla liberazione strategica delle riserve. D'altra parte, il blocco dello Stretto di Hormuz sarebbe un “game changer”.
Lo Stretto di Hormuz, tra il Golfo Persico e il Golfo di Oman, è la porta d'accesso per il 20% della fornitura mondiale di petrolio, ovvero circa 17-18 milioni di barili al giorno. È anche una rotta vitale per il gas naturale liquefatto (LNG), in particolare dal Qatar.
Anche un arresto parziale avrebbe un impatto immediato sull'intera catena di approvvigionamento e sulla sicurezza energetica dei Paesi importatori, oltre a innescare un brutale shock dei prezzi. In questo caso, il petrolio a 130 dollari non sarebbe più uno scenario estremo, ma plausibile nel brevissimo periodo.
La situazione è ovviamente in evoluzione e gli investitori devono tenere d'occhio i segnali deboli: movimenti militari nello Stretto, attacchi mirati alle infrastrutture energetiche e guerrafondai. In assenza di un blocco di Hormuz, i fondamentali (aumento della produzione OPEC, rallentamento della domanda cinese, stabilità tecnica) militano a favore di un tetto di circa 80/90 dollari.
Un barile a 130 dollari? Sì, ma solo se Hormuz chiude completamente.
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CONOSCI L'INDICATORE COT IN TRADINGVIEWBuongiorno a tutti i traders, oggi voglio condividere un indicatore di TradingView che pochi conoscono, ed è davvero fenomenale, ci da una informazione non da poco, andiamo a capire come funziona.
L'indicatore COT (Commitment of Traders) su TradingView è uno strumento fondamentale per l'analisi del sentiment di mercato, basato sui report settimanali pubblicati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti. Questi report mostrano le posizioni aggregate (long e short) dei partecipanti al mercato dei futures su diverse borse come CBOT, CME, NYMEX, COMEX e ICEUS.
In sostanza, l'indicatore COT ti permette di visualizzare come le diverse categorie di operatori si stanno posizionando sul mercato, fornendo spunti preziosi per le tue decisioni di trading.
Le categorie principali di operatori che il report COT analizza sono:
Non-Commercial (Grandi Speculatori): Sono principalmente hedge fund e fondi di investimento il cui obiettivo primario è la speculazione. Tendono a posizionarsi nella stessa direzione in cui si muove il prezzo e possono amplificare i movimenti di mercato.
Commercial (Operatori Commerciali/Hedgers): Questi operatori usano i futures per coprire i rischi delle loro attività. Ad esempio, un produttore di materie prime potrebbe vendere contratti futures per proteggersi da un calo dei prezzi. Spesso, il loro posizionamento è "contro-trend", ovvero vendono quando il mercato è in rally e acquistano durante forti vendite. Sono considerati gli operatori più informati.
Non Reportable (Retail Traders): Rappresentano i piccoli investitori o speculatori individuali. Tendono a posizionarsi in modo meno strutturato e possono essere un indicatore di sentiment di mercato, ma non sempre nella direzione giusta.
Come funziona l'indicatore COT su TradingView:
TradingView offre diverse versioni e interpretazioni dell'indicatore COT, spesso sviluppate dagli utenti stessi (script Pine). Queste versioni possono mostrare:
Posizioni nette (Long - Short): La differenza tra i contratti long e short di ciascuna categoria di operatori.
Variazioni rispetto alla settimana precedente: Questo aiuta a identificare rapidi cambiamenti nel sentiment.
COT Index: Un indicatore che misura il posizionamento dei partecipanti al mercato rispetto al loro posizionamento storico su un determinato periodo. Livelli estremi (vicini a 0 o 100) possono segnalare potenziali inversioni o continuazioni del trend.
Zone di soglia per posizionamenti estremi: Vengono visualizzate come linee orizzontali per indicare condizioni di ipercomprato o ipervenduto.
Importanza dell'indicatore COT nel trading:
Identificare il sentiment di mercato: Ti permette di capire se i "grandi" del mercato sono bullish o bearish su un determinato asset.
Prevedere potenziali inversioni: Estremi nel posizionamento degli operatori (specialmente i Commercial) possono segnalare imminenti inversioni di trend.
Confermare o contraddire i trend: Se i Non-Commercial sono molto long su un asset in forte rialzo, questo può confermare il trend. Se invece il loro posizionamento è estremo e il prezzo inizia a mostrare segni di debolezza, potrebbe essere un segnale di inversione.
Utilizzo combinato con analisi tecnica: L'indicatore COT dovrebbe essere sempre utilizzato in combinazione con altri strumenti di analisi tecnica (supporti e resistenze, trendline, ecc.) per una visione più completa e affidabile.
In sintesi, l'indicatore COT su TradingView è uno strumento potente per analizzare i flussi di capitale e il sentiment degli operatori sui mercati dei futures, fornendo un'ulteriore dimensione alla tua analisi di mercato.
Vi auguro una buona settimana e buon trading a tutti.
Grazie un abbraccio Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
6.23 Gli Stati Uniti entrano in guerra, l'oro è ribassista6.23 Gli Stati Uniti entrano in guerra, l'oro è ribassista
"Secondo un rapporto del 22 giugno, il presidente degli Stati Uniti Trump ha dichiarato sui social media il 21 che l'esercito americano ha "colpito con successo" tre impianti nucleari iraniani."
"Secondo un rapporto del 22 giugno, Kusari, membro del Comitato per la Sicurezza Nazionale del Parlamento iraniano, ha affermato che il Parlamento iraniano ha concluso che lo Stretto di Hormuz debba essere chiuso, ma la decisione finale spetta al Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale iraniano."
Se la situazione in Medio Oriente continua a peggiorare, il petrolio greggio continuerà a salire e, per quanto riguarda l'oro, alcuni investitori si rivolgeranno al greggio. Il prezzo dell'oro è sceso per poi riprendersi lentamente, e il calo potrebbe dipendere dal raggiungimento di quota 3330.
Se la situazione in Medio Oriente si attenua, i prezzi del petrolio oscilleranno e si attenderà, e l'avversione al rischio dei prezzi dell'oro si indebolirà, con un probabile calo al di sotto del prezzo attuale.
Al momento, a causa dell'influenza della situazione internazionale, il prezzo dell'oro non aumenterà significativamente nel breve termine. I trader possono andare short ed essere cauti nell'andare long.
La scorsa settimana, il prezzo dell'oro è sceso per molti giorni consecutivi e una stella a forma di croce è apparsa per due giorni consecutivi, indicando la presenza di ancora molti rialzisti. Tuttavia, a causa dell'influenza della situazione internazionale, il prezzo dell'oro non è riuscito a interrompere la tendenza al ribasso. Questa settimana, siamo ottimisti sull'andamento del mercato dopo mercoledì. Prima di mercoledì, possiamo aspettare e vedere se ci sono opportunità di occasioni.
VENDITA: circa 3370
SL: 3381
TP: 3350/30
Grazie per l'attenzione. Spero che la mia analisi possa esservi utile.
XAU/USD – Analisi TecnicaXAU/USD – Analisi Tecnica
🧠 Osservazioni Chiave:
Compressione dei Prezzi in Prossimità del Supporto del Canale:
Il mercato sta testando il limite inferiore del canale discendente, indicando un possibile esaurimento del momentum di vendita.
Analisi della Nuvola di Ichimoku:
Il prezzo rimane al di sotto della nube, confermando per ora una struttura ribassista. Tuttavia, un ulteriore diradamento della nube segnala un indebolimento del trend, che spesso precede un'inversione.
Percorso di Recupero Previsto:
È evidenziato un movimento previsto, che suggerisce una rottura sopra i 3.360-3.380 dollari, con l'obiettivo di raggiungere la resistenza superiore della nube vicino ai 3.400 dollari. Questo livello è in linea con la precedente struttura e l'interesse per i volumi.
Profilo di Volume (sinistra):
Forti nodi di volume si allineano con le zone di supporto, rafforzando il potenziale di un rimbalzo in caso di cambiamento del momentum.
📌 Approfondimento Strategico:
Sebbene il momentum ribassista rimanga sotto controllo, stanno emergendo segnali di stabilizzazione e potenziale inversione. I trader dovrebbero attendere:
Una rottura confermata al di sopra della nuvola, oppure
Un engulfing rialzista con supporto di volume per convalidare le entrate long.
✅ Riepilogo:
Il trend rimane ribassista, ma il setup mostra i primi segnali di accumulo e inversione. Una rottura dalla nuvola e dal canale discendente potrebbe innescare uno spostamento verso oltre $ 3.400 nel breve termine. Fase di monitoraggio attiva.
Guerra in Medio Oriente - Aumento del prezzo dell'oroGuerra in Medio Oriente - Aumento del prezzo dell'oro
⭐️INFORMAZIONI SULL'ORO:
Venerdì i prezzi dell'oro sono rimasti stabili, attestandosi intorno ai 3.369 dollari e avviati a registrare una perdita settimanale di quasi l'1,90%, mentre i mercati hanno digerito la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di rinunciare a un'azione militare immediata contro l'Iran a favore di un approccio diplomatico. Al momento della stesura di questo articolo, il cambio XAU/USD è in calo dello 0,11%.
Mentre l'allentamento delle tensioni geopolitiche ha contribuito ad aumentare il sentiment di rischio, ulteriori pressioni sull'oro sono emerse dalle preoccupazioni relative alle potenziali restrizioni statunitensi sugli alleati che gestiscono impianti di semiconduttori in Cina, come riportato da Bloomberg. La moderazione di Trump nei confronti dell'Iran ha incoraggiato un tono di propensione al rischio, influendo negativamente sull'attrattiva del metallo rifugio.
⭐️Commenti personali:
Le tensioni in Medio Oriente aumentano, i prezzi dell'oro continuano a recuperare sopra quota 3400, all'inizio della prossima settimana
🔥 Tecnicamente:
In base alle aree di resistenza e supporto del prezzo dell'oro secondo il frame H4, identifica le seguenti aree chiave importanti:
Resistenza: $3395, $3448
Supporto: $3302, $3256
Petrolio, proviamo a capire cosa potrebbe accadere oraSicuramente viste le tensioni in medio oriente e l'allargamento del conflitto che adesso include anche gli USA il prezzo del petrolio potrebbe aprire in rialzo ma di quanto? MA soprattutto a quanto potrebbe arrivare. A livello tecnico i punti di riferimento pivot il prezzo a mio modesto parere potrebbe aprire in gap up tra R1 ed R3, in seguito potrebbe portarsi in settimana fino ad R3.
Attualmente l'Iran aggira le sanzioni esportando principalmente verso la Cina e la sua quota di produzione mondiale si aggira intorno al 3,9%. Un ruolo di tutto rispetto collocandosi al nono posto dei produttori OPEC+.
Di fatto attualmente le capacità produttive dell'Iran restano quasi intatte, per cui salvo sviluppi ulteriori non dovrebbero esserci particolari shock lato offerta. A a parte una reazione emotiva nell'immediato il prezzo non dovrebbe stabilizzarsi a livelli alti, sopra R3 per molto tempo. In tal caso si rischia una nuova ondata inflattiva che apre a diversi scenari in ambito economico.
L'oro aprirà in rialzo lunedì!
L'attenzione a breve termine è ancora rivolta alla questione mediorientale. Il conflitto tra Iran e Israele continua a fermentare. Trump ha annunciato che l'esercito statunitense ha lanciato attacchi contro i tre principali impianti nucleari iraniani, Fordow, Natanz e Isfahan, e ha sganciato 6 bombe bunker-buster. La partecipazione degli Stati Uniti al conflitto significa che l'escalation Iran-Israele si trova nel bel mezzo del conflitto. Questa notizia ha immediatamente acceso la polveriera mediorientale. L'Iran ha reagito rapidamente, affermando di aver completato l'evacuazione del personale dagli impianti nucleari rilevanti prima dell'attacco e affermando con fermezza che ogni cittadino e militare americano nella regione era considerato un obiettivo legittimo. L'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran ha sottolineato direttamente che il comportamento degli Stati Uniti violava il diritto internazionale e ha sottolineato che l'attacco non poteva fermare lo sviluppo della sua industria nucleare.
L'evoluzione della situazione è piena di incertezza e polvere da sparo. È molto probabile che l'Iran lanci un attacco di rappresaglia contro le basi militari statunitensi e gli interessi correlati nella regione del Golfo, e anche i gruppi armati iracheni alleati con l'Iran rischiano di essere coinvolti nella battaglia. Si dice che gli Stati Uniti stiano accelerando l'evacuazione dei diplomatici dall'Iraq, il che riflette la tensione della situazione. In Yemen, le forze armate Houthi hanno chiarito che, una volta attaccato l'Iran, interromperà il breve cessate il fuoco con gli Stati Uniti e inizierà ad attaccare le navi americane. Sebbene Hezbollah in Libano non abbia ancora preso provvedimenti, la scorsa settimana ha lanciato un segnale pericoloso, suggerendo che sosterrà l'Iran in "modo appropriato". Una volta intervenuto, è probabile che il conflitto con Israele, che ha causato danni devastanti, si riaccenda. Ciò che è più degno di attenzione è che se l'Iran bloccasse lo Stretto di Hormuz, che rappresenta circa il 20% del trasporto mondiale di petrolio, questa mossa colpirebbe duramente l'economia globale e infliggerebbe un colpo fatale anche agli esportatori di energia nella regione del Golfo. Ora che la situazione in Medio Oriente si è deteriorata drasticamente, l'oro, in quanto tradizionale bene rifugio, ha rapidamente attivato il suo valore di rifugio in questo contesto pieno di incertezza e rischio. Che si tratti di un conflitto diretto tra Stati Uniti e Iran o di una possibile reazione a catena, il mercato è in preda al panico e spinge i fondi verso l'oro. Pertanto, spinto dalla forte domanda di beni rifugio, si prevede che l'oro avrà un'opportunità di contrattacco la prossima settimana.
L'oro è prima sceso e poi è salito venerdì. Ha oscillato e sceso nella sessione asiatica, per poi risalire nella sessione statunitense vicino a 3340. La partecipazione degli Stati Uniti alla guerra significa che il conflitto tra Iran e Israele si è intensificato e si prevede che l'oro aprirà in rialzo lunedì prossimo. Per quanto riguarda la strategia operativa della prossima settimana, non c'è dubbio che si tratterà principalmente di acquistare in trend, acquistare sui ribassi, acquistare sui breakthrough ed evitare posizioni corte. Prestate attenzione al rialzo della sessione asiatica di lunedì. In caso di forte pull-up, puoi scegliere di acquistare di più quando si verifica un pullback nelle sessioni europee e americane. La forte pressione al di sopra si trova nell'area 3400-3410, e lo spazio rialzista si aprirà dopo uno sfondamento.
Platino - rientro degli eccessiPossibile assistere ad un rientro degli eccessi recentemente registrati.
Scarico necessario per colpire chi è salito tardi sul treno e portare un po di sofferenza e dall altra parte permettere a chi non è salito di avere una possibilità.
Scarico possibile anche fino a 1.100 usd/oz.
Brent - resistenze annualiLe news provenienti dal fronte medio orientali hanno spinto al rialzo le quotazioni del Brent dopo il forte calo che ha portato i prezzi fino al minimo dei 58usd.
I rischi di chiusura dello stretto di Hormuz hanno alimentato il violento rialzo del greggio fino a portarlo agli attuali livelli. Dal punto di vista tecnico siamo dinanzi a livelli di resistenza molto importanti quindi plausibile faticare un pò su questi livelli ma attenzione al possibile escalation tra Iran e Israele - USA.
Domani già vedremo la reazione dei prezzi sull'entrata in guerra degli USA.
I fondamentali di mercato comunque non supportano il rialzo, visto che la produzione irachena è ben compensata dalla produzione venezuelana e brasiliana, congiuntamente ad un calo della domanda.
Il prezzo dell'oro oscilla tra 3350 e 3400 dollariIl prezzo dell'oro oscilla tra 3350 e 3400 dollari, direzione in vista
Analisi approfondita del mercato dell'oro a giugno 2025: ultimi sviluppi e previsioni di tendenza per il futuro
Al 22 giugno 2025:
Il mercato internazionale dell'oro presenta le caratteristiche di "elevata volatilità e movimento centrale ascendente", e il prezzo continua a fluttuare sotto l'influenza di molteplici fattori.
L'ultimo prezzo spot dell'oro a Londra si attesta intorno ai 3376 dollari USA l'oncia, in calo di circa il 3,5% rispetto al massimo di 3500 dollari USA di inizio giugno, ma comunque nella fascia di massimo storico, mostrando una forte resistenza al ribasso.
Cambiamenti del sentiment del mercato:
L'attuale sentiment del mercato dell'oro è passato da "avversione al rischio" a "attesa politica", e gli investitori stanno rivalutando il percorso di politica monetaria della Fed e il premio per il rischio geopolitico.
Vale la pena notare che, sebbene la domanda di avversione al rischio a breve termine si sia raffreddata, i fattori di supporto a lungo termine (come gli acquisti di oro da parte delle banche centrali e le tendenze alla dedollarizzazione) rimangono solidi, rendendo la correzione del prezzo dell'oro relativamente limitata.
Analisi dei flussi di capitale:
Dal punto di vista del capitale, il mercato mostra un'evidente differenziazione.
Da un lato, le partecipazioni di SPDR, il più grande ETF sull'oro al mondo, sono recentemente diminuite leggermente, a indicare che alcuni investitori istituzionali hanno scelto di realizzare profitti;
Dall'altro lato, la domanda di investimenti al dettaglio (lingotti d'oro, monete d'oro) rimane forte e le banche centrali dei mercati emergenti (in particolare Cina e India) continuano ad aumentare le loro riserve auree, fornendo un solido supporto di base al mercato.
Questo gioco tra istituzioni e investitori al dettaglio, fondi a breve termine e fondi a lungo termine, è una delle ragioni principali dell'attuale volatilità del mercato dell'oro.
Il premio di rischio geopolitico rimane un catalizzatore chiave per le fluttuazioni del prezzo dell'oro a breve termine.
All'inizio di giugno, Israele ha lanciato un attacco aereo contro gli impianti nucleari iraniani, che ha portato a una brusca escalation della situazione in Medio Oriente, facendo salire i prezzi dell'oro di oltre il 3,5% in una sola settimana, superando i 3.440 dollari l'oncia.
L'aspettativa che lo Stretto di Hormuz possa essere chiuso ha ulteriormente esacerbato le preoccupazioni del mercato riguardo alle interruzioni nella catena di approvvigionamento energetico, stimolando un'ingente quantità di fondi rifugio a confluire nel mercato dell'oro.
Tuttavia, ci sono stati segnali di un allentamento marginale della situazione recente:
Israele ha rivisto il suo piano di negoziazione per la presa degli ostaggi, il conflitto diretto tra Iran e Israele è stato sospeso e l'amministrazione Trump ha rilasciato una dichiarazione sull'opportunità di intervenire nel conflitto (da decidere entro due settimane), attenuando temporaneamente le preoccupazioni del mercato riguardo a una guerra su vasta scala.
L'oscillazione di questa tensione geopolitica porta direttamente alla caratteristica "riflusso ma non uscita" del premio dell'oro come bene rifugio.
Vale la pena notare che i rischi geopolitici non si sono completamente attenuati. Il perdurante conflitto tra Russia e Ucraina, l'incertezza delle elezioni statunitensi e la "guerra per procura" (come l'attacco alle navi mercantili nel Mar Rosso da parte delle forze armate Houthi in Yemen) sono ancora in corso. Questi fattori potrebbero far aumentare nuovamente la domanda di beni rifugio in futuro.
La politica monetaria della Federal Reserve è un altro fattore chiave che influenza il mercato dell'oro.
Il 19 giugno, la Federal Reserve ha annunciato che avrebbe mantenuto il limite massimo del tasso sui fondi federali al 4,5%, ma la dichiarazione di politica monetaria non ha dato un chiaro segnale di tagli dei tassi di interesse.
Questa decisione ha stimolato direttamente la rapida crescita dell'indice del dollaro statunitense e, contemporaneamente, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono aumentati. Le aspettative del mercato di "tassi di interesse elevati da mantenere per un periodo di tempo più lungo" sono aumentate e l'oro, in quanto asset senza interessi, è stato sottoposto a evidenti pressioni a breve termine.
Tuttavia, la dichiarazione della Fed sull'"incertezza nelle prospettive economiche" lascia ancora spazio a ulteriori spunti. Se l'inflazione successiva dovesse diminuire meno del previsto o il mercato del lavoro dovesse raffreddarsi, le aspettative di tagli dei tassi di interesse quest'anno potrebbero nuovamente aumentare.
Attualmente, le aspettative del mercato sul numero di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest'anno sono scese da 3 a 1-2 volte.
Il rischio del sistema creditizio in dollari USA fornisce una logica di supporto a lungo termine per l'oro.
L'entità del debito statunitense ha superato i 40.000 miliardi di dollari e, unita all'incertezza delle politiche tariffarie, il merito creditizio del dollaro USA continua a essere messo a dura prova.
In questo contesto, la tendenza globale alla "de-dollarizzazione" ha accelerato e le banche centrali di diversi paesi hanno attivamente aumentato le loro riserve auree.
Il rapporto della Banca Centrale Europea mostra che l'oro rappresenta il 20% delle riserve globali, superando l'euro e diventando la seconda riserva più grande.
La Banca Popolare Cinese ha aumentato le sue riserve auree per 7 mesi consecutivi, raggiungendo i 73,83 milioni di once alla fine di maggio. Il mercato ipotizza che le riserve auree nascoste della Cina possano superare le 5.000 tonnellate.
Questo cambiamento strutturale ha gradualmente trasformato l'oro da una semplice merce a un asset di riserva strategico di "valuta senza Stato", fornendo un solido supporto al suo valore a lungo termine.
Analisi tecnica e livelli chiave di prezzo
Tabella: Panoramica dei principali livelli tecnici di prezzo dell'oro (al 22 giugno 2025)
Tipo di livello tecnico di prezzo Prezzo internazionale dell'oro (dollari USA/oncia) Importanza
Livello di supporto a breve termine 3350 ★★★★
Livello di supporto chiave 3300 ★★★★★
Livello di supporto a medio termine 3250-3260 ★★★★
Livello di resistenza a breve termine 3380-3400 ★★★★
Livello di resistenza chiave 3450 ★★★★★
Livello di resistenza storica 3500 ★★★
Un'analisi tecnica completa mostra che l'oro si trova in un periodo finestra sensibile di "decadimento dei premi geografici" e "gioco delle aspettative di taglio dei tassi di interesse".
Il superamento dei livelli chiave di prezzo richiede una tripla verifica:
1: Stabilizzazione del volume tecnico
2: Evento fondamentale guidato
3: Coordinamento delle posizioni fondamentali.
Gli investitori dovrebbero prestare molta attenzione alla direzione del superamento del range principale di 3350-3400 dollari, che determinerà l'andamento dell'oro a breve e persino a medio termine.
L'escalation e l'attenuazione dei conflitti geopolitici in Medio Oriente costituiscono il fattore più significativo che determina i prezzi nel mercato dell'oro a giugno. Il mercato presterà molta attenzione ai verbali della riunione della Federal Reserve di luglio e ai dati dell'indice dei prezzi al consumo statunitense, che potrebbero diventare il catalizzatore per la prossima ondata di trend dell'oro9.
Il mercato di domani Il mercato dell'oro di domani sarà influenzato dalle posizioni chiave tecniche, dall'acuirsi di potenziali eventi nel fine settimana e dall'adeguamento delle posizioni istituzionali, e la volatilità potrebbe rimanere elevata.
Scenario di base (probabilità 55%): i prezzi dell'oro oscilleranno e si consolideranno nell'intervallo 3350-3400 dollari USA.
Le condizioni scatenanti di questo scenario includono:
La situazione geopolitica non si è deteriorata né si è attenuata in modo significativo, il mercato continua a digerire l'impatto della politica di "stabilizzazione" della Fed e non vengono pubblicati dati economici importanti.
Aspetti tecnici:
Il livello di supporto di 3.350 dollari USA e il livello di resistenza di 3.400 dollari USA costituiranno il limite di volatilità a breve termine, e tori e orsi potrebbero impegnarsi in un tiro alla fune in questo intervallo.
Se il prezzo dell'oro si manterrà sopra i 3.380 dollari (linea di demarcazione giornaliera tra tori e orsi), mostrerà una fluttuazione direzionale rialzista, mentre se scenderà sotto i 3.360 dollari, mostrerà una fluttuazione direzionale rialzista.