S&P 500 – Ritorno alla media Come abbiamo visto venerdì, dopo l’accelerazione da 3500 a 3700, l’indice è tornato a 3600 perfettamente a metà del movimento e credo che questo sia un livello criptico. Attendiamo che celi le sue vere intenzioni per seguire il trend.
Come possiamo vedere dal grafico il canale di breve (blu) ha un suo perché e anche i supporti proiettati (verdi) della vecchia tendenza rialzista stanno lavorando bene.
MTS_trade: Flat in attesa di capire direzionalità della tendenza.
Invest_MTS
Idee operative ES1!
Resoconto II settimana ottobre - Intraday.Quella appena conclusa è stata la seconda settimana di trading intraday di ottobre.
Anche questa, come la precedente si è conclusa con un risultato positivo.
Il profitto netto della settimana è di 301 dollari circa e di seguito presento le principali metriche delle negoziazioni.
Guadagno lordo di 594$
Perdita lorda di 288$
Trade eseguiti totali 6 di cui 3 chiusi in profitto e 3 chiusi in perdita.
Guadagno medio: 198$
Perdita media: 94$
Rapporto medio Rischio/Rendimento: 2,1
Avrei evitato situazioni rischiose, come ad esempio fare attività di trading lo scorso giovedì durante i comunicati della FED ed il rilascio delle notizie sulle richieste di sussidi di disoccupazione ed indice dei prezzi.
Il mercato in quelle fasi è stato particolarmente difficile e volatile e ritengo di aver avuto semplicemente fortuna con le operazioni di quella giornata. Avrei potuto tranquillamente chiuderla con un'importante perdita a causa della volatilità e degli spike di prezzo.
Nonostante un rigido set di regole, a volte sembra difficile rispettare anche quella più semplice, ovvero quella di non operare in determinate situazioni di mercato.
Tutta preziosa esperienza.
Usa: sale l’inflazione ma anche l’azionario. Perché?Seduta a volatilità estrema quella di ieri sui mercati azionari e non solo.
L’uscita del dato sull’inflazione Usa ha prima provocato un forte ribasso e successivamente un forte apprezzamento.
Il recupero dell’S&P500 è stato il quinto più forte nella storia di Wall Street, con il mercato che è passato dal perdere oltre il 2% a guadagnare quasi il 3% in poche ore.
Il future sul principale indice americano ha infatti chiuso la seduta con un +2.60% a 3.681 punti.
I prezzi al consumo sono saliti a settembre dell'8,2%, sopra le attese degli analisti che scommettevano su un +8,1%; su base mensile l'aumento è stato dello 0,4%, oltre il +0,2% previsto.
L’accelerazione dell’inflazione ha portato in un primo momento i mercati a paventare nuovi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve.
La successiva inversione dei mercati è stata difficile da spiegare in termini macroeconomici, anche se alcuni operatori sostengono che sia stata dovuta ad una condizione estrema di ipervenduto, mentre altri invece che sia il risultato di una combinazione di operazioni di short-covering.
Personalmente riteniamo che il rimbalzo sia stato causato da una concomitanza di fattori, nello specifico ecco quali:
- Guardare oltre, poiché va innanzitutto segnalato che dai dati di ieri, seppur superiori alle attese, qualcuno intravede già un rallentamento della dinamica dei prezzi, che potrebbe presto portare ad un inversione di tendenza della politica monetaria, guardando di fatto già oltre il prossimo rialzo dei tassi a novembre, previsto a 75 punti base con probabilità al 98%.
- Fattori tecnici, ovvero il test di un livello fondamentale come quota 3.500 punti; già nella scorsa analisi segnalavamo come le aspettative di recupero su tale mercato sarebbero passate dalla tenuta di area 3.650 punti ed in caso di un breakout di 3.615 sarebbe stato probabile un affondo a 3.550 punti, con il successivo rischio di vedere un ulteriore aggiornamento dei minimi annuali. Al di sotto degli attuali minimi annuali il prossimo importante supporto andava identificato proprio in area 3.500 punti, ovvero sul supporto dinamico fornito dall’estremo inferiore del canale ribassata e da una trendline congiungente i precedenti minimi di swing tra dicembre 2018 e maggio 2020. Tra l’altro tra settembre e novembre 2020 area 3.500 aveva frenato il primo recupero post covid, mentre il successivo breakout di tale livello aveva dato il là al mega up trend del 2021. Logico quindi che alcuni grossi player abbiano piazzato difese su un livello così importante, sia come target di operazioni short e sia come possibile punto di acquisto in ottica speculativa.
- In ultimo va segnalato che nonostante la situazione sull’azionario americana rimanga incerta, è in arrivo la stagione delle trimestrali ed è possibile che qualche operatore stia già scommettendo su risultati migliori delle attese; va ricordato infatti che le previsioni per il trimestre sono tutt’altro che rosse e che quindi in fondo se i big player sia del settore bancario, ma soprattutto del comparto tech riuscissero ad attutire il colpo, questo potrebbe essere inteso come un miglioramento dello stato di salute dell’economia a stelle e strisce.
Detto ciò nonostante il forte rimbalzo di ieri ora al test di quota 3.700 riteniamo che il mercato incontrerà delle difficoltà; possibile quindi uno storno almeno fino a 3.650 punti, dove andrà monitorata la dinamica di prezzo e dove cercheremo conferme sulla volontà di proseguire il rimbalzo.
In caso di difesa oggi dei 3.650 punti salirebbero le possibilità di assistere ad una prossima ottava da risk on, mentre sul fronte opposto se il mercato dovesse nuovamente mollare quota 3.580 punti dovremmo attenderci un nuovo test almeno dei 3.540 punti.
Importante sempre continuare anche a monitorare la volatilità implicita Vix, che modelliamo con bande di bollinger su time frame daily e che abbiamo visto ieri in deciso calo dall’estremo superiore del canale delle bande di volatilità e attualmente sopra area 31 punti; per supportare un ulteriore recupero sarebbe importante tornare a vedere il Vix in questa fase al di sotto dei 29.50 punti.
In caso di ulteriore allungo segnaliamo le prossime resistenze al rialzo a 3.760 e 3.810 punti, livelli dove il mercato offrirà verosimilmente nuove occasioni per operare lato short; l’impostazione tecnica di continuare comunque a vendere le salite in ottica multiday non subirà grosse variazioni fino a che il mercato non recupererà quota 3.850 punti.
3500 visto, toccato e salutato?Dall’articolo di lunedì: questa settimana riuscirà a rompere area 3600 e raggiungere i 3500?
Ha rotto i 3600, ha toccato i 3500 ed è tornato a 3700. Tutto nel giro di poche ore dopo il rilascio dei dati sull’inflazione. Ottimo gain per chi segue il trend intraday ed ha avuto coraggio di seguirlo senza farsi troppe domande. Io preferisco seguire quello di breve con grafico orario e il prossimo step è capire se è stata una fiammata o se potrebbe partire un trend di breve ascendente nei prossimi giorni.
MTS_trade: Short da 3800 chiuso quando è tornato sopra 3530. Al momento flat in attesa di capire se ci sarà una nuova tendenza o no.
Invest_MTS
S&P 500 – Area intensaQuesta settimana riuscirà a rompere area 3600 e raggiungere i 3500?
Mercoledì ci saranno i dati inflazione USA e potrebbero esserci sorprese che condurranno ad una accelerazione. Noi proseguiamo seguendo il canale di breve, ormai diventato un compagno fidato in questo viaggio non così breve considerando che perdura da metà agosto.
MTS_trade: Short da 3800 ancora aperto.
Invest_MTS
S&P 500 – In attesa d’inflazione Come scrivevo lunedì, devo fare una correzione perché i dati inflazione USA saranno domani, ma gli operatori attendono con ansia questo dato per capire se ci sarà un miglioramento e un allentamento da parte della FED.
Monitoriamo area 3640-3580 che sta lavorando forte in queste giornate e attendiamo direzionalità di breve ben consapevoli dei livelli chiave.
MTS_trade: Short da 3800 ancora aperto.
Invest_MTS
Perchè bisogna conoscere il mercato in cui si opera?Buon pomeriggio traders, oggi volevo dare un contributo leggermente diverso dagli altri, principalmente per rispondere ad alcune domande che mi sono arrivate sia in privato che come commenti ad alcuni trades effettuati.
Nel titolo domando: perchè bisogna conoscere il mercato in cui si opera?
Semplice, perchè ogni mercato ha le sue regole, le sue caratteristiche tipiche, la propria volatilità, la capacità di movimento giornaliera.
Prendo ad esempio il future sul mercato per eccellenza: l'S&P500.
Sappiamo che l'S&P500 è un equity index, molto liquido, spesso, con tanti contratti sul book di negoziazione.
Un indice del genere, quindi, è difficile da manipolare e non riesce a muoversi intraday in maniera particolarmente ampia (tranne nel caso di diffusione dati macro).
La presenza di numerosi contratti sul book dovrebbe operare come "freno" ad eventuali tentativi di break di livelli rilevanti.
Prima di aprire una posizione, pertanto, dovremmo tenere presenti le caratteristiche generiche dell'indice, per poter poi decidere l' operatività da pianificare.
I libri di analisi tecnica ci insegnano che, in generale, la rottura di un supporto o una resistenza sono buoni momenti per aprire un trade. Da analista dico che, questo assunto, è troppo generico e semplicistico. Per dimostrarlo volevo condividere con voi alcuni studi che ho praticato sull'indice prima di improntare la mia operatività.
Si tratta di due approcci semplici, uno discrezionale in trend following su rottura di livelli rilevanti, così come tende a tradare il 70% di noi retail, un altro d'inversione che ha come motore le bande di bollinger, ma con uno studio del mercato con individuazione di punti ottimali d'ingresso in virtù di particolari orari di liquidità ed escludendo alcune situazioni di volatilità eccessiva. Di seguito troverete i risultati con le equity line. Vi chiedo di non focalizzarvi sui risultati in termini economici, quanto sull'andamento dell'equity line e quindi la relativa distribuzione temporale dei profitti e delle perdite.
APPROCCIO BREAKOUT TREND FOLLOWING (LONG E SHORT)
Come potete vedere, questo backtest che parte dal 2008 fino ad oggi, realizza circa 1900 trades, con un equity line particolarmente erratica, impossibile da sostenere e che, ad oggi, porterebbe dopo la bellezza di 14 anni ad una perdita sicura (Per semplicità non ho considerato slippage e commissioni, altrimenti il risultato sarebbe stato anche peggiore).
Il motore di questo trading system è molto semplice. Barre da 30 minuti, ingresso long sulla rottura del massimo del giorno precedente ed ingresso short con regola speculare.
Non c'è da stupirsi se il risultato è negativo.
La grande efficienza e la liquidità dell'S&P500 rende particolarmente difficile questa tipologia di approccio in trend following: la rottura di un livello avviene dopo diversi tentativi, il breakout non è l'approccio più efficiente. Si potrebbe provare con regole e pattern differenti, ma sarebbe davvero difficile raggiungere sia con operatività long che short un sistema in grado di guadagnare stabilmente nel tempo.
APPROCCIO IN MEAN REVERSION (LONG E SHORT)
Il grafico sopra riporta, per lo stesso periodo di tempo, l'equity line relativa ad una strategia che ha come motore un approccio in mean reversion: si valuta l'ingresso controtrend a mercato dopo che l'indice ha dimostrato una forza direzionale. Per fare ciò si utilizzano le bande di bollinger che tendono ad individuare gli eccessi "statistici" del prezzo rispetto alla media. Al verificarsi di alcune condizioni e con il prezzo che incrocia le bande, si entra long o short in direzione opposta al movimento attuale. Grazie allo studio ed alla conoscenza del mercato, il motore è stato "ottimizzato" per alcuni parametri (liquidità, orario, volatilità).
Come potete vedere, la strategia genera profitti, ma sopra tutto in maniera costante nel tempo. L'equity line non è immune da momenti difficili, tuttavia nessuna strategia è infallibile o adatta ad ogni condizione del mercato.
Anche gli stop sono stati parametrati al movimento medio del mercato.
In questa maniera volevo dare una visione d'insieme ed una risposta a tutti i vs. graditi commenti circa la mia operatività intraday. E' vero che opero in maniera discrezionale, ma cerco comunque di basarmi su uno studio solido sui comportamenti del mercato. Quando imposto alcuni valori di take profit o stoploss oppure la decisione o meno di aprire o chiudere una posizione è delegata ad alcune regole che, in alcune fasi funzionano meglio degli altri, ma che nel lungo periodo, fino ad un cambiamento dei fondamentali del mercato, tendono a performare meglio.
S&P500: Prove di tenuta dei minimi a 3.575L'indice S&P500 continua ad essere messo sotto pressione dai venditori che, intercettando alti livelli di rischio sistemico, continuano a ridurre l'esposizione sull'equitu americano. I minimi a 3.575 sono già stati validato con assenza di una adeguata risposta, visti gli eccessi sul bid che faticano ad essere riassorbiti. L'impressione che si ricava è che gli algoritmi stiano leggendo i livelli inferiori e sono pronti ad una prova d'urto. Da capire l'esito di una eventuale rottura ribassista, poiché volumetricamente il mercato è poco ricettivo, per cui la struttura potrebbe cedere senza un grosso impegno in termini flussometrici. Supporti visti al momento tra 3.550 e 3.585. Una rottura di questi livelli produrrebbe drop verso quota 3.500 e poi verso 3.380.
Operazione intraday - Micro S&P500 11.10.2022La giornata odierna, sin dalle prime ore del mattino, sembra voler confermare il trend ribassista degli ultimi giorni, con un'apertura delle contrattazioni debole.
L'indice nel corso della mattinata europea, ha cercato di attaccare l'area 3580/3570, segnalata come un livello di supporto dove "dovrebbe essere presente" un eccesso di domanda.
Il prezzo ha lateralizzato in area 3580 per diverse ore: a primo impatto non ho trovato un setup d'ingresso.
Verso le ore 12 una reazione: l'indice si porta in area 3628 con un tentativo di recupero che, tuttavia, si avvicina ai massimi di giornata senza mai superarli. A questo punto inizia un nuovo movimento di reazione che riporta l'indice a testare nuovamente l'area 3580.
LS&P500 si ritrova nuovamente in una zona di supporto, dove è presente una confluenza tra: i minimi di giornata, un'area di eccesso di domanda e il canale inferiore delle bande di bollinger.
Decido di pianificare il trade:
- Buy limit a 3580 eseguito alle ore 16:00
- Stoploss a 3570
- Take Profit a 3600
L'ingresso sembra essere particolarmente fortunato, il trend prende la direzionalità del mio trade ed alle 16:39 viene toccato il mio take profit.
Venti punti di gain.
Nel momento in cui scrivo (17:35) l'indice continua al rialzo. La zona 3630/3635 potrebbe essere interessante per provare un'ulteriore operazione d'inversione.
S&P500: mercato sulle montagne russe, cosa attendersi ora?Dopo un avvio di settimana positivo, gli indici di Wall Street sono crollati nella giornata di venerdì a seguito dei buoni dati sull'occupazione americana.
Quella che normalmente risulterebbe essere una notizia positiva è stata invece interpreta in malo modo dai mercati, poiché ora ci si aspetta che la Fed continuerà ad aumentare rapidamente i tassi di interesse per frenare l'inflazione.
Negli Usa a settembre sono stati creati 263.000 nuovi posti di lavoro, lievemente al di sotto delle 275.000, mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,7% al 3,5%.
In questa ottava gli investitori guarderanno con attenzione all’uscita giovedì del dato sull’indice dei prezzi al consumo , oltre alla diffusione dei primi risultati di bilancio, con i colossi della corporate Americana cha inaugureranno la stagione delle trimestrali.
Il principale indice azionario americano ha terminato la seduta di venerdì non lontano dai minimi annuali a 3.653 punti, mostrando un calo vicino al 3%.
Nell’intervista di venerdì scorso su Traderlink.it segnalavamo le difficoltà di S&P500, che dopo le due candele rialziste del 3 e 4 ottobre scorso, aveva disegnato una candela resistiva “hanging man” in area 3.800 punti; altresì si ipotizzava lo scenario per cui un eventuale breakout del minimo a 3.734 punti, avrebbe alimentato nuove vendite con obiettivo il test di area 3.650 punti.
Questo perché nonostante l’inizio di ottava scorsa positivo il mercato scambiava ancora all’interno del canale ribassista già più volte evidenziato ed inoltre nonostante i recenti rialzi dei prezzi la volatilità implicita VIX era ancora su livelli alti e di difficile supporto a ulteriori salite dei prezzi.
Ora la tenuta di quota 3.650 punti, livello il cui breakout aveva innescato l’uptrend a gennaio 2021 e contenuto la discesa nel giugno scorso, tra l’altro posizionato sul livello mediano del canale ribassista, sarà fondamentale per evitare un nuovo affondo al ribasso.
Sui livelli attuali è ora possibile ipotizzare un rimbalzo dei prezzi, ma monitoreremo con attenzione la reazione del mercato al test dell’area compresa tra 3.650 e 3.700 punti.
Qui cercheremo nuove dinamiche di distribuzione a supporto di ingressi short con primo target sui minimi odierni; a meno di cali importanti della volatilità implicita, se dovessimo poi assistere ad un breakout di 3.615 è probabile un affondo a 3.850 punti, con il successivo rischio di vedere un ulteriore aggiornamento dei minimi annuali.
Ad di sotto degli attuali minimi annuali il prossimo importante supporto va identificato in area 3.500 punti, ovvero sul supporto dinamico fornito dall’estremo inferiore del canale ribassata e da una trendline congiungente i precedenti minimi di swing tra dicembre 2018 e maggio 2020.
Le aspettative di recupero attuali passano quindi dalla tenuta di area 3.650 punti e da un successivo segnale di forza di cui avremmo conferma soltanto in caso di chiusura giornaliera sopra i 3850 punti.
Infine ricordiamo che oggi la borsa americana è chiusa per la festività del Columbus day, motivo per il quale non ci attendiamo nella sessione odierna importanti movimenti sui future di riferimento.
Operatività intraday - Non ho sfruttato l'accelerazioneLa giornata di contrattazione del 07.10 inizia sulla scia di una relativa tranquillità, considerato il movimento negativo del giorno precedente.
L'S&P500 nel corso della nottata ha fatto segnare un minimo in area 3736. Vista la lentezza dei prezzi e considerato che nel corso del pomeriggio erano attesi importanti dati macro circa i livelli di occupazione negli USA (sessione nella quale ho deciso di non operare), al retest del minimo intraday (ore 8:15) ho atteso un segnale per cercare un ingresso in "inversione". L'S&P500, tende a dare buone opportunità con un approccio in "mean reverting". Pertanto, utilizzando i donchian channel a 96 barre (tf 15 minuti), ho atteso la rottura al ribasso del canale, per poter cercare ingresso long.
Impostazione operazione:
Buy limit 3743,50
Stoploss 3732
Takeprofit 3763
L'operazione si è conclusa in profitto con un gain di 20 punti d'indice.
Il mio mood dopo l'operazione?
Sento di non aver sfruttato in pieno i movimenti della giornata, considerato che nel corso del pomeriggio l'indice ha offerto una clamorosa opportunità short che, complici una buona settimana in profitto e l'operazione positiva chiusa poche ore prima, non ho colto.
Incredibile quanto il fattore emotivo tenda ad incidere negativamente sia in una fase di perdita, che di profitto.
S&P 500 – Recupero, solo illusione?Qualche accorgimento al canale di breve per considerare nuove strade anche se quella discendente resta ancora la più probabile. Vedremo se andrà a ritestare il minimo in area 3650-3600 o ci stupirà con un ulteriore recupero.
MTS_trade: Preso stop sullo short a 3680 e aperto short da 3800 sempre non troppo esposto.
Invest_MTS
Operazione oderna - giornata positiva ma...ancora spikeNegli ultimi periodi il Micro mini S&P ha regalato buone operazioni e discreti setup sorpatutto durante la sessione europea ed asiatica.
Anche oggi si è conclusa una giornata, tutto sommato positiva, con un'operazione in profitto al mattino ed una in perdita durante l'apertura del mercato americano.
In particolare attorno alle ore 7:45 su time frame 15 minuti si stava completando una figura di triple top. Segnale di probabile ed imminente inversione. Ingresso short a 3805, con stoploss 3815. Take profit a 3775. L'operazione nel corso della mattinata, complice anche un mercato abbastanza trendy mi regala 30 punti di profitto.
La seconda operazione alle ore 17:30 circa, fa segnare ingresso short sul livello 3785, con stoploss in area 3795 e take profit in area 3765. Purtroppo uno spike, dopo pochi minuti va a toccare il mio stoploss facendomi uscire dal mercato, dirigendosi poi in direzione del mio take profit (ma ormai l'operazione era chiusa). Risultato 10 punti persi.
Grazie al money managment comunque la giornata si è chiusa in positivo di 20 punti al lordo delle commissioni pagate. L'orario di apertura americano continua a dimostrarsi abbastanza ostico e probabilmente sarebbe meglio parametrare lo stoploss alla volatilità, tuttavia il mio piano prevede piccole perdite, difficilmente superiori a 10/15 punti, atteso che le operazioni chiuse in profitto mediamente sono di 20/25 punti.
Incrementare gli stop significherebbe cambiare il mio profilo di trading verso una strategia con maggiori oscillazioni intraday. Non è una strada che escludo in futuro, ma oggi continuo a portare avanti la mia idea di trading basata su semplicità e sostenibilità sia in termini psicologici che statistici.
Gli spike - Questi maledettiCome da titolo, volevo condividere quanto accaduto oggi in operatività intraday.
Ingresso short livello 3783 con stoploss in area 3791.
Il mercato è andato nel senso dell'operazione, giungendo nel corso della mattinata in area 3763.
Porto il trailing stop in area 3775, per sfruttare il trend in corso.
Purtroppo la candela delle 15:30 ha determinato uno spike che ha toccato il mio livello di trailing facendomi uscire dal mercato.
Successivamente, quasi in maniera beffarda, l'operazione continua secondo quella che era la mia pianificazione iniziale.
Il trailing mi ha comunque garantito almeno 8 punti di profitto, tuttavia nel momento in cui scrivo, l'S&P500 si ritrova in area 3735, sarebbero stati quasi 50 punti.
Comunque, l'importante è come sempre gestire le perdite, anche se poi diventa necessario riuscire a sfruttare al meglio le giornate come quella di oggi.
Il Bear market rally dell'S&P500L'S&P 500 è salito del 2,6% in una giornata, registrando la migliore seduta dalla fine di luglio. Stesso viatico anche per il Nasdaq e il Dow Jones Industrial, che hanno registrato guadagni superiori al 2%. Come di solito accade, i guadagni sono stati accompagnati da forti cali dei rendimenti obbligazionari. Il rendimento del Tesoro a 10 anni è sceso di 15 punti base al 3,65%, mentre quello a 2 anni è sceso di 10 punti base al 4,10%.
Va considerato, però, che Il calo dei rendimenti è legato in parte ai dati più deboli (vedi ISM) sul settore manifatturiero, che ha segnalato un rallentamento della crescita del settore a settembre. Questo potrebbe rappresentare un problema per l'economia, ma potrebbe anche contribuire ad alleviare alcune delle pressioni inflazionistiche che continuano a preoccupare la Federal Reserve.
Il commento del presidente della FED, a margine della riunione straordinaria di ieri, suggerisce che la Banca Centrare USA rimarrà “data depending”, e che la politica sui tassi non è affatto vicina a una svolta...e questa volta gli investitori potrebbero decidere di prenderlo in parola....anche perché sullo sfondo aleggia lo spettro Credit Suisse con il rischio di un "margin call" di una banca sistemica.
S&P 500 – Credit o Dedit Suisse? In questo fine settimana sembra che il mercato abbia trovato la sua nuova spada di Damocle: Credit Suisse. Sembra che i CDS (credit default swap) abbiano raggiunto un nuovo massimo e la bancarotta sia vicina.
Noi monitoriamo questa situazione torniamo sull’indice ha toccato e chiuso sotto i 3600 e sta continuando a scendere nella parte bassa del canale senza dare tregua.
MTS_trade: dopo rimbalzo di mercoledì abbiamo una posizione short da 3680 non troppo esposta.
Invest_MTS
S&P 500 – Muoversi o non muoversi?Siamo sempre in attesa di direzionalità e ogni movimento è ricco di volatilità che riporta l’indice sugli stessi livelli. I più impavidi possono cavalcare questo momento seguendo i trend di brevissimo/intraday portando a casa modesti guadagni. Le tensioni sono molte e oggi Powell parlerà, potrebbe innescare ulteriore volatilità e movimenti. Massima attenzione!
MTS_trade: flat come lunedì, in attesa di capire direzionalità di breve.
Invest_MTS
S&P500: quadro tecnico sempre più debole, quali prospettive ora?Gli indici di Wall Street archiviano la prima seduta della settimana in negativo, influenzati dalle scelte fiscali proposte nel Regno Unito, che hanno portato la sterlina ai minimi storici nei confronti del dollaro.
Il crollo della sterlina ha preoccupato non poco la Bank Of England, che però per il momento si è limitata a chiarire che se le scelte fiscali influiranno sull’inflazione non esiterà a modificare i tassi d’interesse.
Il future su S&P500 ieri è sceso vicino ai minimi dell’anno, toccando quota 3.657 punti; le contrattazioni si sono poi chiuse a 3.670 punti.
Nella seduta odierna stiamo assistendo ad un rimbalzo, con il mercato che al momento della scrittura è tornato a scambiare sopra i 3.700 punti.
La struttura tecnica è decisamente molto debole, frutto delle vendite della scorsa settimana catalizzate dal breakout del supporto a 3.900 punti, livello che avevamo più volte segnalato nelle precedenti analisi.
Il saldo di questo mese al momento segna un -6%.
La tenuta di quota 3.650 punti, livello il cui breakout aveva innescato l’uptrend a gennaio 2021 e contenuto la discesa nel giugno scorso, ha frenato per il momento le vendite, motivo per il quale riteniamo ora possibile un rimbalzo.
Da sottolineare però come S&P500 stia scambiando ormai stabilmente da metà agosto all’interno di un canale ribassista ben delineato e che in tale contesto i rally di mercato troveranno ostacoli già a quota 3.750 punti.
Fino a che l’S&P500 rimarrà all’interno di tale canale, ovvero nel range delimitato superiormente ora dalla resistenza dinamica tra 3.850 e 3.900 punti sarà difficile osservare un recupero importante.
Tuttavia da registrare come gli ultimi rialzi della volatilità implicita su S&P500 abbiano portato il VIX in ipercomprato, fattore che potrebbe continuare ad un recupero delle quotazioni di S&P500, anche se aspettiamo un segnale di inversione associato a chiusure giornaliere del VIX sotto quota 29.5 punti (contratto VIX Future).
Lato operativo riteniamo quindi possibile assistere ad un mini rally nel breve, operando quindi in acquisto con estrema prudenza e size ridotte sull’eventuale break al rialzo di 3.730, con obiettivo 3.755 punti; di contro sul test di 3.755 il mercato offrirà con tutta probabilità occasioni lato short (livello di confluenza di resistenza statica e dinamica); stesso ragionamento per l’altra importante resistenza di breve da segnalare, posizionata a 3.850 punti.
Gli obiettivo delle operazioni short sono da ricercare comunque in area 3.700, poiché data l’importanza del supporto a 3.650 punti potremo vedere il mercato nel breve far fatica nel superare al ribasso tali minimi.
S&P500 - Prove di tenuta Significativa le frenata ribassista a ridosso dei minimi di Giugno visti in area 3640. Le implicazioni tecniche assunte evidenzia una struttura squilibrata sul lato ribassista, pertanto sul breve è lecito attendersi una reazione che potrebbe amche interessare quotra 3850. In tendenza e a parità di condizioni, invece, non è da scartare un violento re-pricing delle quotazioni come incastro di una fase esaustiva del modello ribassista in atto da tempo e come fase di capitolazione di un processo di erosione delle posizioni LONG assunte dall'investotore retail. Target finale visto tra quota 3.300 e 3.500.
S&P 500 – Occhi aperti Venerdì nelle ultime ore di contrattazione ci sono state chiusure di posizioni short, attenderei apertura USA per capire che direzione di breve può prendere l’indice.
Area 3650-3700 ha lavorato e retto bene a metà giugno, vedremo se supporta ancora. I volumi hanno sostenuto questa discesa più dell’altra partite entrambe da 4000. Ho provato ad aggiustare il canale di breve (blu) per capire meglio se potrebbe avere senso un rimbalzo nel brevissimo, ovviamente da prendere con le pinze.
MTS_trade: flat, in attesa di capire direzionalità di breve.
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S&P 500 – 0.75 fuPowell ha ribadito più volte che il target è riportare l’inflazione al 2% continuando ad alzare i tassi e con forte probabilità li alzerà al 4.5/4.75% entro il 2023, quindi nei prossimi 3 meeting FED.
Noi stiamo allerta seguendo il trend e in merito, ieri siamo scesi in area 3770-3730 e l’indice è sia sul supporto del trend di breve discendente sia su un primo target di rottura, quello del vecchio supporto che ha lavorato bene durante il rialzo avvenuto da giugno a settembre.
MTS_trade: chiuso lo short ieri a 3760 precauzionalmente in attesa di capire come lavorerà questo livello nonostante la discesa si prospetti ancora interessante fino sotto i 3600.
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S&P 500 – Rialzo tassi alle porte Il calendario questa settimana suggerisce di tenere gli occhi molto aperti, le reazioni potrebbero essere repentine e, come a volte succede, contrarie a quel che la maggioranza crede.
MTS operatività: ho in pancia la posizione short aperta settimana scorsa e avendo superato area di supporto 3930-3890 mi aspetto che vada a cercare area 3770-3730.
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S&P 500 – Giorno FED 0.75 o 1 questo è il dilemma. Oggi, più che l’incremento del tasso che è già scontato nei prezzi in questo momento, si attende di capire quale sarà la prossima mossa e di conseguenza se la probabilità che l’aumento del tasso a novembre sia un altro 0.75 o un numero più contenuto. Ovviamente la decisione per l’1% oggi porterebbe i tassi a 3.5% e sposterebbe le probabilità per il tasso atteso di novembre sopra il 4%.
MTS_trade: short aperto sempre in attesa di capire se ci sarà questa accelerazione al ribasso o una ripresa e oggi potremmo avere qualche info in più, anche se in questi giorni la volatilità intraday è stata alta e con pochi indicatori trend follow si è potuto fare ottimi gain.
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