SHORT DXYPossibile double top e iper estensione con conseguente ritracciamento al primo valido supportoShortdi Cupra0
L’INIZIO DELLA FINE?BUONGIORNO FOREX DEL 29.04.2022 Vacillano le certezze di un’economia americana robusta, i dati pubblicati ieri sul Pil del Q1 2022 sono usciti ben al di sotto delle aspettative, con un -1.4% rispetto ad un già misero +1.1% atteso, se consideriamo il Q4 2021 uscito a 6.9% allora l’effetto di un possibile rallentamento si rende più evidente. Ieri è stata anche giornata di trimestrali in USA per le grandi aziende del tech come Amazon ed Apple, e il dato che davvero dovrebbe farci riflettere, come sempre per chi opera sui mercati finanziari, sono le prospettive future. Si perché pur considerando ottimi i dati del Q1 rilasciati da Apple ad esempio, le prospettive per i prossimi trimestri sono tutte viste in notevole rallentamento, tanto da portare i titoli del big tech americano a pesanti ribassi dopo le chiusure. Come ben sappiamo i mercati finanziari lavorano sulle prospettive, e non sui dati certi che si conoscono già, e al momento le prospettive future, al netto delle rassicurazioni dei banchieri centrali, non sembrano poi cosi incoraggianti da convincere gli investitori. Alla luce di quanto detto, non possiamo non guardare alle performance di questo aprile 2022 che sta per concludersi, e notare le pesantissime performance degli indici azionari, con un Nasdaq che è partito da 14920pnt e ha toccato i suoi minimi a 12800pnt, per poi trovare in questi ultimi giorni di contrattazione un doveroso respiro che non si spinge per ora oltre i 13500pnt. A trovarne giovamento per ora sembra solamente il dollaro americano, che da ottima valuta rifugio, che gode al momento anche delle aspettative di rialzi tassi , prevista per la prossima riunione del 4 maggio, ha sovraperformato contro tutte le altre majors, portando dollar index fino ai massimi visti in periodi di esplosione pandemica di 103.80, per poi iniziare a ripiegare solo da ieri sera. Dopo aver toccato i massimi di 103.80 il dollaro inizia una doverosa fase di respiro, che trascina con se il riposizionamento dei traders retail, che dall’86% short di ieri, sono passati all’82% di oggi con forti ingressi long, segno che la voglia tardiva di entrare in un trend oramai maturo inizia a farsi sentire e che gli storni sono dietro l’angolo. Il riequilibrio del sentiment retail si rispecchia su tutte le majors grazie al carattere fortemente dollaro centrico del mercato, con eurusd che vede i retail passare dall’87% long di eiri all’attuale 83%, con riposizionamenti corti, già ai primi storni visti dai minimi di ieri di 1.0475 all’attuale attacco dei massimi di 1.0550, che se rotto potrebbe dare il via ad allunghi interessanti atti comunque a dar solo respiro al mercato, ma che potrebbero protrarsi fino alle aree di 1.08 dove troviamo la mm21 periodi daily. Medesimo scenario per il cable che vede il sentiment retail passare dal 91% long di ieri all’86% di oggi, anche in questo caso con forte riposizionamento short sui primi storni dai minimi di 1.2410, ma solo il breakout dei massimi di 1.2570 potrebbe dare il via a veri e propri allunghi rialzisti. Leggero recupero anche per lo yen giapponese, che dopo il fortissimo rally ribassista visto in questo mese di aprile, sembra voler dare spazi a prese di profitto, portando usdjpy dai massimi di 131.25 agli attuali 130.30, ma ancora ben lontano dai minimi visti ieri di 128.40, che restano il vero baluardo da espugnare per parlare di ritracciamenti, seppur il sentiment retail inizi a mostrare segni di cedimento nel posizionamento short visto ieri al 79% e oggi al 77%, segno che qualcosa potrebbe cambiare. Attese per oggi da calendario macro economico le stime del Pil tedesco del primo trimestre 2022 , per poi passare alle ore 11.00 ai dati sull’inflazione in eurozona, ancora attesi in leggero aumento al +7.5% A/A , dati che ci accompagneranno al termine di questa settimana, preludio all’appuntamento con la FED del 4 MAggio Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta883
SUPER DOLLARO …CHE FARE?BUONGIORNO FOREX DEL 28.04.2022 Prosegue la fame di dollari americani, che torna al pari del marzo 2020 periodo di esplosione della pandemia, che ha spinto nel panico i mercati mondiali e dove gli operatori compravano solo e soltanto dollari. Dollaro index oramai ha superato la soglia di 103 e ha sfiorato la resistenza di 103.80, livelli chiave che dobbiamo ricercare nel lontano 2017, mostrando un rally che potrebbe essersi spinto in eccessi ora meritevoli di respiri, che non sono da intendersi come inversioni di trend, in quanto fino all’appuntamento con la FED sarà difficile trovare debolezza di dollari, ma storni costruttivi, atti a dare struttura ad un mercato rialzista di dollari usa. Tutte le majors si sono mosse in ovvia correlazione dollaro centrica con eurusd sui minimi del 2017 a 1.0450, che potrebbe essere area target per il momento, dove vedere respiri di biglietto verde e conseguenti storni di eurusd, ma la debolezza della moneta unica, spinta a ribasso dalla politica attendista della BCE dalle incertezze legate al conflitto in Ucraina, potrebbe vedere affondi fino ai minimi di 1.0350 livelli oltre i quali la parità non sarebbe più un tabù. Anche gbpusd in forte ribasso, sia per i timori di una congiuntura macro in forte crisi con la BOE che ha effettuato già 3 rialzi tassi, un’inflazione che non accenna a calare, e la domanda che inizia a soffrire le scelte di una politica economica aggressiva, in aggiunta alla già richiamata forza del biglietto verde che ha spinto pertanto il cable ai minimi di 1.25 figura, portando il 90% dei traders retail a cercare occasioni di mean reverting, con acquisti che sono partiti da 1.35. anche in questo caso gli eccessi sono chiari e tentativi di accodarsi alla maggioranza dei trader long, potrebbe non essere cosi sbagliata, ma creando struture di trading, che ci proteggano in caso di ulteriori ribassi che potrebbero estendersi fino alle aree di 1.24 prima e 1.21 poi. La forza del biglietto verde si evince in modo particolare contro lo yen, anche grazie all’intervento di stanotte della BOJ, che non solo ha lasciato invariato i tassi di interesse, ma ha anche confermato la volontà di contenere i tassi di interesse del debito sovrano entro lo 0.25%, procedendo ad acquisti illimitati di obbligazioni, e dando chiaro segnale di una politica iper accomodante, che va alla ricerca di un’inflazione che sembra appartenere esclusivamente al mondo occidentale, pertanto usdjpy vola alla soglia di 131.00 , proiettandosi verso i massimi di 135.25 con il 79% di traders retail in posizione contrarian short oramai da oltre 30 figure. La forza del dollaro americano riflette timori chiari anche nel comparto equity, con gli indici americani che faticano a recuperare una struttura a massimi e minimi crescenti, rimanendo confinati in un trend discendente che al momento lascia poco spazio alle speranze di rivedere nuovi massimi, e che seppur supportati da discreti dati sugli earning delle maggiori aziende americane, sembra orami prezzare le prospettive future di un rallentamento economico che non da fiducia in rendimenti migliori degli attuali. il nasdaq come l’S&P dopo aver raggiunto i minimi di questo 2022 sembrano voler prendere fiato, uno storno dovuto, dopo il pessimo mese di aprile che stanno mettendo a segno, preludio forse ad un’inversione di lungo periodo nelle prospettive degli investitori. Attesi per oggi pomeriggio i dati del PIL usa relativo al 1°trimestre 2022 atteso ad un +1.1%, in netto rallentamento quindi rispetto al +2.3% del Q3 del 2021 e al +6.9% del Q4 del 2021, segnale che gli analisti non hanno rosse prospettive per questo 2022, che potrebbe veder reale declino nella congiuntura macro americana a partire dal Q2 di quest’anno anche a seguito delle politiche intraprese dalla FED. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta3
LA PAURA DIVAMPA TRA GLI OPERATORIBUONGIORNO FOREX DEL 27.04.2022 Continuano ad alzarsi i toni del conflitto tra Russia ed Ucraina, con ripercussioni per tutta Europa che combatte una guerra sia sul piano militare, seppur solo in territorio ucraino, ma fornendo comunque supporto in armi, ma soprattutto sul piano energetico. Se è vero che i leader europei hanno implementato pesanti sanzioni alla Russia, e altrettanto vero che tenere il controllo di materie prime energetiche come gas e petrolio, bisogna ammettere essere un vantaggio strategico di non poco conto, e Putin sembra intenzionato a sfruttarlo fino a alla fine, imponendo pagamenti in rubli per le forniture di gas, pagamenti al momento negati che hanno portato alla sospensione delle forniture di gas per Polonia e Bulgaria. Un conflitto che assume toni sempre più aspri, e se la storia ci ha insegnato qualcosa, dobbiamo tener presente quanto influenti siano le risorse energetiche nella delicata scelta tra la guerra e la pace. In un contesto geo politico delicatissimo , le banche centrali si trovano a dover calmierare un’inflazione galoppante, che non può essere gestita in altro modo se non colpendo pesantemente la domanda cosi da ristabilire equilibrio nel mercato e calmierare i prezzi, ma questo equilibrio ha un prezzo da pagare, e il timore che il conto sia fin troppo caro mette in guardia gli operatori che dopo anni di forti acquisti nel comparto azionario iniziano ad uscirne rapidamente, portando questo mese di aprile 2022 ad essere per ora uno tra i più difficili degli ultimi anni. Tutti i listini americani colpiti ieri duramente da forti ribassi, che hanno avuto una fortissima accelerazione subito dopo la pubblicazione degli earnings di Alphabet e Microsoft, portando l’indice tecnologico soto la soglia dei minimi di 13000 punti, con spinte fino a 12800pnt. Anche l’S&P segue con un approdo ai minimi di 4135pnt, minimi di marzo 2022 senza per ora registrare ulteriori affondi, che detterebbero il ritmo per veri sell off. Tornano a salire le commodities, con il crude oil che si riporta sopra l’area dei 100$ andando a testare i 104$ senza tuttavia concretizzare una vera direzionalità, mentre il ngas, riprende la sua corsa dopo i fisiologici storni e si riporta a 7$. Continua pertanto anche la corsa del dollaro americano, che giunge a 102.50, puntando dritto alle aree target da noi richiamate di 103, che sono preludio ad ulteriori rialzi fino anche alle aree di precedente massimo di 105, ma attenzione perché l’appuntamento con la FED si avvicina, e la possibilità di dinamiche classice di buy on rumors and sell on news non sono da escludersi. La forza schiacciante del biglietto verde, si ripercuote su tutte le altre majors, che vedono ancora forti ribassi, a partire da eurusd che sotto la soglia di 1.0625, buca i minimi del 2020, aprendo la strada verso 1.0450 Caduta libera anche per il cable, che si porta sulle aree di 1.2575, trascinando inesorabilmente ampi ingressi in mean reverting dei traders retail attualmente al 92% long, il che farebbe pensare ad allunghi ribassisti fino alle aree di 1.2475 La forza del dollaro si rispecchia anche su usdcad, che punta nuovamente ai massimi di 1.2875 con un posizionamento contrarian short dei traders retail attualmente al 78% corti. Resta interessante gbpcad, che grazie ad una storica stabilità dei prezzi compresi tra 1.80 e 1.60 è un asset che ben si presta alla ricerca dei mean reverting, e gli attuali eccessi di ribasso che lo vedono sulle aree di minimi di 1.61, potrebbero essere ideali per seguire il 93% di traders long. Pochi gli appuntamenti per oggi da calendario macro economico, al netto di uno speech della Lagarde previsto per le ore 13.30 che potrebbe dare indicazioni sulla moneta unica. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta115
POLITICHE AGGRESSIVE CON L’INFLAZIONE CHE NON SI FERMABUONGIORNO FOREX DEL 13.04.2022 Prosegue la corsa dei prezzi al consumo mondiali, ieri è stato il turno dell’IPC americano che ha mostrato ancora un nuovo allungo rialzista, portandosi al +8.5% A/A, ma a dar speranza è stato il dato core, che vede un primo segnale di rallentamento nella sua successione di rialzi, mettendo in luce quanto il costo dell’energia pesi nelle tasche dei consumatori mondiali. Sembra pertanto inevitabile una scelta aggressiva da parte della FED , che è attesa ad un rialzo di 50Bp nella prossima riunione di Maggio , in linea con le scelte di diverse banche mondiali, come ad esempio la BoC, attesa per oggi pomeriggio ad un ulteriore rialzo del costo del denaro ,atteso di 50Bp, portando cosi il tasso di interesse finale al +1.00%. Stanotte è stato il turno della RBNZ, anche lei alle prese con scelte hawkish, e un rialzo tassi di 0.50% , portando il costo del denaro ad un +1.50% finale, tuttavia poco convincente per gli operatori, che dopo iniziali acquisti di kiwi, hanno prediletto ancora una volta il dollaro americano, portando nzdusd sui minimi di 0.68 figura. Già pubblicati i dati sull’inflazione nel regno unito , dove ancora un nuovo record viene registrato segnando un +7.0% A/A e un 1.1% M/M, superando le stime, già viste a rialzo per questa rilevazione, e mostrando come il rialzo dei prezzi sia un problema mondiale, legato sia ai costi energetici per il mondo occidentale, quanto al ritorno di lockdown e alla pandemia, nel mondo orientale. Le scelte delle banche centrali, potranno portare a indubbi rallentamenti nell’economia, tutta via un rischio che sembra necessario correre per rallentare la corsa inflazionistica mondiale, che sembra sfuggita di mano e che sta creando ugualmente non pochi problemi alle economie globali. I mercati sembrano allinearsi all’idea di possibili fasi recessive, con il comparto obbligazionario, che al netto di fisiologici respiri, vede la corsa a rialzo dei rendimenti dei debiti sovrani, che senza considerare inversioni o meno della curva, è di per se già un chiaro segnale di timore per il futuro, mettendo in crisi anche il comparto equity, che trova un competitor importante nei rendimenti dei titoli di stato indubbiamente meno rischiosi degli asset equity. Giunge dunque alle aree target di 100.50 il dollar index , segnando 9 giorni consecutivi di rialzo, preludio forse a respiri tecnici del biglietto verde, che potrebbe farsi trovare sui massimi di periodo per la riunione della FED di maggio, per generare il classico buy on rumors sell on news. La spinta rialzista del biglietto verde colpisce tutte le majors, con eurusd a ridosso di 1.0825, il cable a 1.30 figura e nzdusd a 0.68, tutti con sentiment contrarian long da parte dei traders retail che sembrano non resistere alla tentazione di vendere dollari. Eccessi importanti per lo yen giapponese, che aggiorna i suoi minimi di periodo, e porta a rialzo tutti i cross, eclatante chfjpy a 135.25 , in un rally partito nel 2019 a 107 figura, e che continua ad aggiornate i suoi massimi, mostrando la debolezza assoluta dello yen giapponese. Nuove spinte rialziste per usdjpy che giunge a 126.00 figura, con l’81% dei traders retail short, alla ricerca continua del mean reverting che tarda ad arrivare, e porta alla nascita di diverse posizioni long, al pari degli ingressi short, segnalando la fase di forte indecisione e difficolta dei traders retail. Diventa pertanto obbligo monitorarne le dinamiche, che potrebbero portare a respiri dello yen, con palesi ingressi long da parte dei retail. Attesa per oggi la Boc, che trova usdcad alle porte di 1.2650, dopo un breve respiro del trend rialzista, visto ieri in occasione dei dati sull’inflazione americana, delineando 1.2670 come area da rompere per dettare la nascita di ulteriori spinte rialziste. Ma attenzione alle dichiarazioni di Maklem che potrebbe spingere a rialzo il dollaro canadese, sulla scia di politiche aggressive, e della proiezione di una migliore congiuntura macro economica, data la distanza dal conflitto Ucraina-Russia e alla capacità produttiva di materie prime come il petrolio, di cui è esportatore, e pertanto non può che goderne della corsa dei prezzi energetici. Restano da monitorare le commodities come il gold, che ieri ha testato area 1980$, e considerata la forza del biglietto verde, non possiamo non valutare come altrettanto forte il metallo giallo, che potrebbe beneficiare ampiamente , mostrando la sua forza intrinseca, di un momentaneo storno del dollaro americano, portandosi cosi sulle aree del 2000$ Ancora interessante il Ngas, che sembra mostrare segni di stanchezza dopo il lunghissimo rally che lo ha portato alla soglia dei 7$, generando una performance a tripla cifra da inizio anno ad oggi, gettando le basi per buoni storni che potrebbero nascere al break out ribassista di 6.60$ per allunghi fino 6.35$ Seguiremo le dinamiche di giornata e le dichiarazioni della BOC, per capire al meglio gli assetti macro economici mondiali all’inizio di questo secondo trimestre del 2022 Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta7
MERCATI INCERTIBUONGIORNO FOREX DEL 08.04.2022 Ultima giornata di contrattazione, per questa prima settimana di aprile, che lascia gli operatori senza nessuna chiara indicazione direzionale, con i mercati che hanno vissuto le ultime 3 sedute in totale trading range. Il contesto macroeconomico, pur avendo vissuto gli appuntamenti con il FOMC, e la BCE con le minute, non ha di fatto aggiunto nulla di nuovo a quanto già sapevano gli operatori, ed eccezion fatta per una lenta me costante forza di biglietto verde, sembra che il mercato sia paralizzato in attesa di nuovi market mover in grado di dare nuova spinta direzionale. Il FOMC ha confermato la necessità di politiche meno accomodanti, e di passare ad una fase di neutralità, con rialzi del costo del denaro, che potenzialmente si dirigono verso i 50Bp già alla prossima riunione di aprile, ed in ovvia conseguenza si inizia a parlare di Balance Sheet reduction, dove il FOMC inizia a dare maggiori indicazioni e una chiara determinazione a liquidare asset obbligazionari che hanno assunto un peso forse eccessivo nel bilancio della FED. Anche le minute della BCE hanno delineato la possibilità di rialzi del costo del denaro nel terzo trimestre del 2022, ma gli operatori al momento sembrano credere poco alle dichiarazioni delle banche centrali, o almeno preferiscono dar credito all’attuale livello di inflazione globale, che vede l’Europa doppiamente penalizzata. La guerra in Ucraina prosegue, le sanzioni alla Russia inevitabilmente hanno un costo anche per noi europei con il comparto energy in fibrillazione, necessità elevata di materie prime e una inevitabile scarsità di risorse, che vengono pagate a caro prezzo, spingendo cosi l’IEA ad attuare un piano di immissione di 1.2 milioni di barili, con l’aiuto degli USA, il che ha calmierato almeno per il momento il prezzo del petrolio che torna sotto i 100$ Il comparto obbligazionario continua la sua corsa nei rendimenti di breve periodo, il che inizia a porre in crisi anche il comparto equity, che ne perde di competitività per la tutela contro l’inflazione che rimane il timore maggiore per gli investitori. Con una FED che dovrebbe attuare un piano di liquidazione di asset obbligazionari, non possiamo attenderci altro che un calo nei prezzi e un conseguente rialzi nei rendimenti, tale da compensare in modo più adeguato il gap con l’inflazione, e rendere pertanto nuovamente appetibile agli investitori gli acquisti di debito sovrano. Il valutario continua a vedere una buona forza del biglietto verde, che resta perno dei mercati mondiali al momento, e che riesce pertanto a rimanere al centro dei bisogni degli investitori, che in fasi di incertezze e dubbi non disdegnano di rimanere liquidi in dollari americani. Il dollar index al momento sotto quota 100 a 99.85, sembra oramai l’unico asset a vivere una fase direzionale ascendente che seppur lenta, resta costruttiva, riversando la sua forza su tutte le altre majors, spingendo cosi eurusd nuovamente sui minimi di periodo a 1.0850, penalizzando ancora quell’86% di traders retail fermi in posizioni long. Spinta rialzista ovviamente per usdcad, che attacca le aree di massimi settimanale a 1.26 figura, con l’ingresso repentino dei traders retail short, che come sempre mostrano una spiccata voglio di mean reverting, seppur usdcad venga da una lunga fase di ribasso partita da 1.29 figura. Cedono anche le oceaniche sotto i colpi del dollaro americano, con audusd a ridosso del supporti chiave posti a 0.7450, oltre i quali potremmo vedere approdi in area di 0.7425 prima e 0.7375 poi, il che potrebbe generare un’inversione netta nel posizionamento retail che dall’attuale 56% short, potrebbe capovolgersi netto long. Ancora non riesce a recuperare lo yen, che dopo il breve strono della scorsa settimana a ripreso il suo mood discendente, portando nuovamente i cross a rialzo, e stuzzicando ancora la voglia di posizionamento contrario dei retail che si trovano sbilanciati corti , in chiari eccessi su diversi asset, come adjpy con un 81% short, o cadjpy con un 95% short o nzdjpy con un 91% short. Attenzione dunque alle chiusure settimanali, per prepararci a ritorni di volatilità nelle prossime sedute di contrattazione. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta0
DOLLARO FORTE PRIMA DELLA BCEBUONGIORNO FOREX DEL 07.04.2022 Conferme da parte del FOMC, che nell’appuntamento di ieri sera ha ribadito la necessità di politiche economiche meno accomodanti e più neutrali, che rimandano pertanto ad un possibile rialzo di 50Bp alla prossima riunione di fine aprile. Attese le linee guida per la riduzione di bilancio, che sembra oramai una necessità espressa a chiare lettere anche dai membri del board della FED, secondo i quali già da maggio si renderà necessario iniziare la vendita di asset. Siamo dunque al giro di boa, la FED è indirizzata chiaramente a politiche aggressive, e i timori e le incertezze relative al contesto geo politico mondiale, seppur presenti nelle osservazioni del FOMC, sembrano non intaccare la linea guida aggressiva decisa dai membri del board. La reazione dei mercati è stata tutto sommato modesta, i prezzi inglobavano già ampiamente quanto espresso dal FOMC, e forse le intenzioni erano proprio queste di evitare shock ai mercati, facendo lentamente metabolizzare l’idea di un cambio di rotta. I mercati equity hanno risposto con un po di volatilità bidirezionale, di brevissimo, lasciando di fatto i prezzi nel range di giornata, con S&P ancora fermo a 4460 pnt, cosi come il Nasdaq a 14500pnt, senza esprimere alcuna direzionalità, ma solo consolidando gli ultimi giorni di ribasso , che come detto, scontavano le parole del Fomc di ieri sera. Il settore energy si divide, con un petrolio che inizia la sua discesa sotto i 100$, grazie alle dichiarazioni dell IEA, che ha pianificato l’immissione di 120 mln di barili con l’aiuto degli stati uniti, e un Ngas che ieri ha visto i suoi massimi a 6.40$ segnando una performance per il primo trimestre 2022 a doppia cifra. Il valutario vede la spinta rialzista del dollar index oramai alla soglia della resistenza chiave di 100, che ha permesso la spinta a ribasso di tute le altre majors, e la nascita di un interesse short da aprte dei traders retail che sono al momento al 71% corti. La forza ,seppur non esplosiva ,del biglietto verde pone sotto pressione tutte le majors, con eurusd a ridosso dei supporti di 1.0875-1.09 e un sentiment contrarian long all’83% che potrebbe però vedere sollievo se oggi le minute della BCE dessero speranze di politiche più aggressive portando eurusd sulle reisitenze di 1.0945-50. Interessanti le oceaniche, che con la forza del dollaro espressa ieri sera, hanno stornato dai massimi di periodo, dopo il rally a rialzo visto ad inizio settimana, che aveva portato audusd a 0.7675, e che si ritrova oggi a ridosso dei supporti a 0.7475, con un riequilibrio del sentiment netto, che vede i traders retail short al 62%, e che non esclude a questo punto possibili ulteriori allunghi ribassisti se violati i supporti di 0.7475. Ovviamente anche usdcad, ha mostrato interessanti movimenti rialzisti grazie alla forza del biglietto verde, portandosi dai minimi di 1.24 figura a 1.2575, e riequilibrando il sentiment retail che dagli eccessi long dei giorni scorsi, si porta ad un 72% long, con potenziali ulteriori allunghi al BreakOut eventuale dei massimi della notte. Ancora tanti i cross di interesse, che vedono eccessi importanti nel sentiment come gbpnzd ,gbpaud, cadjpy, meritevoli di storni, ma oggi il focus sarà la moneta unica con le minute della BCE, pertanto occhi puntati sull’euro. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta4
TRE GIORNI TRE BANCHE CENTRALIBUONGIORNO FOREX DEL 16.03.2022 Inizia oggi una serie di appuntamenti cruciali con le banche centrali a partire da questa sera ore 19.00 ora italiana, con la FED chiamata a decidere sul costo del denaro, ed il rialzo di 25Bp è dato oramai scontato dal mercato, la chiave sarà scoprire se Powell si spingerà ad un tono aggressivo, con un rialzo di 50Bp, e soprattutto occhi puntati sul DOT PLOT, per capire le intenzioni future del Board. L’ultima riunione proiettava la quasi totalità dei 9 componenti del board ad una serie consecutiva di rialzi tassi, al fine di combattere una dilagante inflazione, che oggi mostra una spinta rialzista forse peggiore dall’ultima riunione FED, pertanto le aspettative di un Board hawkish restano molto alte, ponendo l’attenzione degli operatori anche alle prospettive di riduzione del bilancio fed, che ha raggiunto livelli record, e che più volte Powell ha richiamato la volontà di ridurre subito dopo l’inizio dei rialzi tassi. Domani sarà la volta della BOE ed infine la BOJ, ma procediamo giorno per giorno in questa serie di appuntamenti che impegneranno grandemente tutti noi operatori sui mercati finanziari. Giungiamo a poche ore dal primo appuntamento di questa sera cin un dollar index in ampio trading range, come già richiamato nel buongiorno forex di ieri, compreso tra 99.20 e 98.60, con buone porbabilità rimmarremo in questa area per l’intera sessione europea in attesa di Powell. Il sentiment dei traders retail sul dollaro americano è al momento al 76% short, in leggero calo rispetto all’80% di ieri, ma naturalmente il vero sentiment partira dopo la FED, pertanto raccomandiamo cautela. In tutta risposta il sentiment sugli altri basket valutari non subisce modifiche rispetto alla giornata di ieri, con i retail ancora short sull’euro al 53% e long sulle sterline al 75, in linea perfetta con le percentuali di ieri, solo il dollaro neozelandese vede un aumento del sentiment short che passa dal 47% di ieri al 60% di oggi, senza però decretare particolari trend su nessuno degli asset newzealand, che restano confinati al memento nei prezzi di inizio settimana. Le commodities hanno completato un primo forte storno nella giornata di ieri, con il wti che ha raggiunto le aree di 95$ al barile e dopo qualche piccolo spike ribasista fino alle aree di 94$ sembra per oravoler consolidare. Anche il gold ha toccato i primi supporti già richiamati ieri mattina in area 1915$ e per il momento rimaniamo su queste aree in compressione di volatilità in attesa della FED. Ottimo infine il recupero del comparto equity, che ieri ha visto sia l’Europa che l’america respirare dalle aree di minimi mensile, con buoni storni anche oltre il 2%, ma ovvio che al momento possiamo parlare solo di correzioni , che speriamo possano essere preludio ad un mese di aprile statisticamente degno di recuperi sul comparto equity. Sttendiamo dunque la FED di questa sera senza particolari indicazioni tecniche che potrebbero a questo punto manifestarsi solo dopo l’intervento di Powell. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta11
CORRELAZIONE TRA OBBLIGAZIONI E DOLLARO AMERICANOSalve ragazzi, vi condivido alcune grafiche di un'analisi che domani andrò a condividere sul mio blog, in cui tratterò come argomento le varie correlazioni esistenti tra il dollaro americano e il mercato obbligazionario in diverse condizioni di mercato, tra condizioni di risk off come questa: a condizioni di rialzi e ribassi dei tassi di interesse come quest'altra: analizzando bene tutte le varie tematiche. E' importante conoscere queste varie tematiche visto il grande nervosismo sui mercati finanziari. Buon weekend, Matteo Farci di MatteoFarci12
BUONGIORNO FOREX DEL 14.02.2022Inizia una nuova settimana sui mercati finanziari con un quadro macro economico non facile da definire, le tensioni tra Russia e Stati Uniti per la questione Ucraina, sono nella settimana decisiva, le possibilità di un conflitto armato nostro malgrado salgono e l’Europa ne potrebbe pagare amaramente le spese. La Fed ha indetto una riunione speciale, l’inflazione al 7.5% preoccupa non poco la banca centrale che vede perdere il suo controllo della curva dei prezzi, insomma tanti temi che avranno la loro evoluzione in questa settimana. La richiesta dell’Ucraina di entrare nella UE è anticamera all’ingresso nella NATO, che a questo punto vedrebbe i suoi confini estendersi fino alle porte della Russia. In questa espansione , seppur democratica della NATO, la Russia vede una minaccia e la violazione di un patto non scritto di lasciare i paesi dell’est europeo come cuscinetto tra i due blocchi continentali. La tensione sale giorno dopo giorno, e i mercati hanno pesantemente risentito di una potenziale guerra all’indomani di una già disastrosa pandemia , che ha messo a dura prova le economie mondiali. In caso di conflitto, l’Europa soffrirebbe pesantemente in primis delle possibili ripercussioni sulla fornitura di Gas proveniente dalla Russia, non solo facendone impennare i prezzi, ma spostando la ricerca di energia sul Petrolio, che vive già la soglia dei 100$ al barile, dando ulteriore boost rialzista ai prezzi del greggio e in generale ai costi del comparto energetico, già causa della fortissima inflazione in atto anche nel vecchio continente. Venerdi tutte le borse mondiali hanno chiuso in territorio negativo, con perdite anche oltre il 2%, le incertezze del quadro geo politico non danno fiducia agli investitori, che questa volta trovano nel comparto obbligazionario porto più sicuro per i loro capitali. I decennali obbligazionari mondiali, hanno visto un’impennata dei rendimenti, il T-Note americano ha superato nella giornata di venerdi il 2% di rendimento. La big pictures sembra impostata ad un chiaro risk off, con il gold che ha toccato venerdi i 1865$/ oncia, e il wti alla soglia dei 95$, le borse mondiali in netto calo, e un dollaro in grande spolvero insieme allo yen. Il futuro del dollaro sembra anch’esso incerto, con la FED che ha indetto una riunione straordinaria, che dovrebbe avere fine già nella giornata di oggi Lunedi 14 febbraio. L’altissima inflazione, e le tensioni internazionali richiedono interventi immediati, e le attese per un forte rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale americana hanno spinto il dollaro a rialzo gia nella giornata di venerdi , con il dollar index a ridosso delle resistenze di 96.10. Il comparto valutario sembra iniziare a prezzare una potenziale forza del biglietto verde, con le majors in leggero storno , a partire da EURUSD che ha abbandonato le aree di 1.14 e ora a ridosso dei supporti di breve di 1.1330-25 sembra intenzionato a nuovi allunghi ribassisti fino alle aree di 1.1275-60 copn il sentiment retail impostato gia contrarian long al 55%. Il cable incapace al momento di uscire dalle aree di 1.3550, continua ad orbitare sui prezzi attuali, rimanendo in una ampia fascia di lateralita con i massimi a 1.3625 e minimi a 1.35, senza dare direzionalità anche al sentiment dei trader retail. Il quadro di profonda incertezza si rispecchia in tutte le majors, unica direzionalità al momento è dettata dallo yen che sulla spinta di un mercato risk off, ha trovato venerdi la forza di accellerare a rialzo contro tutte le altre valute, generando importanti storni sui cross come eurjpy e gbpjpy che sembravano fino a venerdi inarrestabili. Difficile ora fare previsioni di più ampio respiro, dovremo vivere i mercati giorno dopo giorno, in attesa che gli eventi si sviluppino e i mercati prendano le loro direzioni, rimanendo nei limiti del possibile liquidi e pronti a tutto. di SalvatoreBilotta0
DETOX FISICO E MENTALECiao Trader, oggi voglio parlarti di come personalmente ogni inizio mese vado a ricaricare le mie energie attraverso il detox. Di questi tempi la maggior parte delle persone sono sempre sotto stress, sempre proiettate al futuro, sempre alla ricerca di qualcosa, sempre insoddisfatte, ogni istante si paragonano ad altre persone insomma penso che hai capito il discorso, per i più disparati motivi è sempre più difficile rimanere in uno stato d' animo che ci consente di vivere al meglio la nostra vita, io compreso! Ecco perchè da circa 4 mesi a questa parte ho iniziato a fare con costanza un detox per purificare la mia mente ed il mio corpo e ricaricare tutte le mie energie! Ma in cosa consiste? Beh semplicemente nell' eliminazione per 7 giorni di quelle abitudini che portano ad inserire in noi stessi energie negative. Ecco la mia lista per il DETOX: - No social-media (personalmente gli ho completamente eliminati dalla mia vita, ma vi inserisco questo punto perchè è fondamentale); - No contatti con persone a meno che non siano per motivi lavorativi o di primaria importanza; - No p***o e/o s*****e, penso abbiate capito =) - No tecnologia, video YT e TV, a parte per scopi lavorativi; - No alcool, per chi fuma anche no sigarette; - No pensieri negativi o futuristici, cercare di godere il presente il più possibile (questa diventerà un' abitudine con il tempo); - Digiuno di 48h i primi due giorni per purificare il corpo da tutte le tossine accumulate; - Dedicare il tempo libero a passioni, hobby ed in generale a ciò che ci piace. Questo è il mio personale detox, ma come sempre ricordati: l' obbiettivo è quello di purificare mente e corpo, chiediti quali sono le abitudini che ti intossicano ed ovviamente cerca di eliminarle durante il tuo detox che può durare anche due tre giorni, sei tu a decidere quello che funziona per te. Posso assicurarti che se intraprenderai un percorso di detox noterai grandi risultati positivi che ti spingeranno a migliorare le tue abitudini tossiche senza neanche rendertene conto, vivrai più sereno e pieno di energie! Buon Trading!Formazionedi Limited_Trademark4425
INFLAZIONE USA MAI COSI ALTA DAL 1982Continua a salire l’inflazione in America, i prezzi al consumo sembrano orami senza freni e aggiornano ancora i loro record, raggiungendo livelli che non si vedevano da 40 anni, aumentando le pressioni sulla FED per le decisioni sui tassi di interesse di Marzo 2022. L’indice dei prezzi al consumo è salito del +7.5% rispetto all’anno precedente, dopo un rialzo a dicembre del 7%, e anche su base mensile, la curva on sembra rallentare, con un aumento dello 0.6% a gennaio, ancora trainato a rialzo dalle componenti food, energy e housing. Come sappiamo il dato comprende le componenti più volatili, come cibo ed energia, ma nostro malgrado anche epurando il dato sopracitato e andando a valutare il solo core, gli aumenti sono stati del 6& su base annua, toccando i massimi dal 1982. I dati pubblicati oggi pesano sulle decisioni della FED attese per il 16 Marzo di alzare il costo del denaro al fine di arginare la corsa a rialzo dei prezzi, che all’attuale ritmo di crescita erode rapidamente gli attuali aumenti salariali, inficiando sui consumi e sulla ripresa economica post pandemica. Il mercato del lavoro viaggia a pieno ritmo, con una disoccupazione al 4% e salari in aumento, ma non abbastanza da tenere il passo con l’inflazione, infatti il salario orario medio corretto all’inflazione è calato dell’1.7% a gennaio rispetto allo scorso anno, segnando il decimo calo consecutivo. L’attuale rilevazione dei prezzi al consumo vede un incremento dei prezzi degli affitti, che sono da sempre considerati una componente strutturale dell’indice, insieme ai prezzi delle case , che sono meno volatili rispetto al food ed energy, e pertanto più difficili da ridimensionare diventando una chiara minaccia per l’obiettivo di contenimento che si propone la banca centrale. Su base annua i costi di beni sono aumentati del 12.3% a gennaio , mentre i servizi del 4.6%, toccando il massimo da 31 anni. Il tasso di inflazione che vivono gli Stati Uniti, rappresentano una forte minaccia ai piani di Biden , che vede ridurre i margini di manovre per l’attuazione del suo piano di stimoli, che potrebbe fomentare ulteriormente la salita dei prezzi e pertanto essere ridimensionato dal Congresso. La reazione del dollaro americano è stata prima di esplosione a rialzo, portando il dollar index alle aree di 96.00 per poi ripiegare con violenza fino ai supporti di 95.15, per stabilizzarsi ai valori medi delle ultime 6 giornate di contrattazione. Marzo si avvicina a grandi passi e le aspettative degli operatori, non tarderanno a farsi notare sul mercato, rimaniamo pertanto vigili perché la fase di alta volatilità sui mercati potrebbe essere solo agli inizi. Buona serata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta12
DOLLAR INDEX è iniziata nuova correzione?---WEEKLY--- Merita sicuramente un commento quell'engulfing bearish stupendo chiuso la scorsa settimana. Al momento siamo nei pressi del ritracciamento 0.50 Fibonacci del movimento ribassista iniziato nel marzo 2020. Dal un punto di vista dei livelli ci troviamo in un range di resistenze molto importanti, inoltre il mercato già sta scontando da parecchio l'innalzamento dei tassi da parte della FED, di conseguenza una correzione è fisiologica. In seguito, tutto dipenderà anche da come si muoveranno le altre banche centrali: la BOE già si è mossa, la BCE no, ma ha promesso di farlo al più presto, le altre più importanti ancora stanno temporeggiando, ma quanto durerà? Operatività: un primo obiettivo logico della correzione potrebbe essere un ritorno verso la EMA 50 weekly che passa intorno ai 94.05. Disclaimer: tutte le analisi esposte attraverso questo profilo non rappresentano consigli finanziari, ma la mia personale visione basata sulle strategie operative di trading che utilizzo. Se vi piace il mio metodo di analisi, lasciate un like, grazie. A presto di ShootingStarsTrading115
I MERCATI COMPRIMONOA poco più di un’ora dall’apertura di Wall Street , i mercati finanziari continuano a muoversi all’interno di trading range abbastanza compressi , senza trovare direzionalità oltre i massimi /minimi di venerdi scorso. Anche il comparto forex resta compreso tra il +0.38 di nzdcad a 0.84298 e il -0.32% di eurusd a 1.14058, senza dare impulsi direzionali, che possano giungere ad escursioni di +/-0.50% dagli open di questa mattina. Eurusd ancora alle prese con un movimento di storno dai massimi della scorsa settimana, è ora a ridosso dei supporti chiave di 1.14 figura-1.1375 senza vedere spunti direzionali degni di nota, mentre respira finalmente il dollaro neozelandese, in primis contro il dollaro canadese, portandosi a ridosso delle prime aree di resistenza di 0.8430-0.8450, complice soprattutto la debolezza odierna del dollaro canadese, che segue le sorti del WTI oggi in leggero storno dai massimi di 0.93 della scorsa settimana, portandosi sui primi supporti di 89$ al barile. Il biglietto verde, segna una sessione europea senza troppa direzionalità , a ridosso delle primissime resistenze di 95.70. Vedremo con l’arrivo dei mercati americani, se partiranno nuove direzionalità o se saremo costretti ad attendere i dati sull’inflazione di giovedi. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta0
Nasdaq e BCE affondano borse, Bund e BTP 03.02.2022Giornata da montagne russe a causa delle trimestrali di Facebook e Amazon che mandano il Nasdaq sull'ottovolante trascinando tutti gli indici al ribasso. La BCE innervosisce i mercati rinviando tutto a marzo, e i mercati si scatenano su Bund e BTP che vengono venduti a mani basse. Il rialzo dei rendimenti fa schizzare l'euro, mentre il petrolio mette la ciliegina sulla torta di una giornata storica con il nuovo massimo record di periodo. Vediamo il quadro.12:38di GiuseppeMessina1125
DXY | L'ultimo traguardo da scalare📍Ciao trader, Dollar Index (DXY) in un arco di tempo giornaliero, questa analisi è stata preparata in un arco di tempo giornaliero ma è stata pubblicata per una visione migliore in un arco di tempo di 2 giorni. Nel conteggio delle ondate effettuato nei tempi più alti, si forma un trend trainante e da questo trend restano le ondate 4 e 5. L'onda 4 era originariamente intesa come un piatto, ma l'onda c, che abbiamo identificato nel conteggio ora, non sembrava un leader e abbiamo ipotizzato che fosse un triplo zigzag. Quindi il conteggio è cambiato in triangolo e da questo triangolo le onde a, b e c sono complete e ora siamo all'interno dell'onda d. Dall'onda d, l'onda a continua a formarsi. L'onda a forma le sue onde 1 e 2, ma ciò che è in dubbio è l'onda 3. Non si può dire che l'ondata 3 sia finita o ancora in corso. Tuttavia, in base al canale relativo a questa onda e all'ultima resistenza al fondo di questo canale, l'onda 3 probabilmente continuerà e interrompendo l'intervallo, si determina che la fine dell'onda 3 va dall'onda 3 alla forma dell'onda 5 e fino a circa 97000 a 98000 Questa tendenza al rialzo continuerà Tuttavia, se il fondo del canale arancione è rotto, considererò iniziata la 4a ondata. 🙏Se hai un'idea che mi aiuta a fornire un'analisi migliore, sarò felice di scriverti nei commenti🙏 ❤️Per favore, supporta questa idea con un like e un commento!❤️Longdi mahdisoltaninjad1
Dollar Index, perfettoIl prezzo ha risposto perfettamente al segnale inviato dall’MCS in H4. Dopo tale eccesso di forza, il prezzo ha spinto al ribasso fino a raggiungere la MML H4, dandoci la possibilità adesso di inserire uno Stop Profit sotto al punto di entrata. Impostiamo il nuovo Stop Profit a 96.72 Una volta raggiunto il 38.2% dell’ultimo vettore rialzista potremo abbassare lo Stop Profit sulla MML a 96.05 , dove si trova adesso il prezzo. Shortdi The_Cyclical_Trading114
EURUSD allo specchioNella scorsa settimana abbiamo visto il breakout che ha portato il prezzo fuori dal range durato tutto dicembre e il seguente pullback. Gli indicatori sono allineati per un possibile esaurimento del pullback nei primi giorni della prossima settimana, che potrebbe spingere il cambio anche oltre 1.15 (vedi link). E' interessante vedere come la situazione appare speculare in tutti gli elementi sull'indice del dollaro usd, che useremo a conferma dell' operazione long prevista. La presente analisi non è un invito ad investireLongdi enricosessolo110
DXYIl dollaro torna a spingere ò è ancora in fase di ritracciamento? Osservando il TF M possiamo vedere una candela molto significativa, infatti quella che si è formata nel mese di Dicembre lascia poco spazio all'interpretazione, hammer ribassista e la candela che si sta venendo a formare in questo mese di Gennaio sembra voler confermare l'andamento. Scendo al TF W e ci conferma quanto detto con una bearishengulfing nella settimana del 20 Dicembre seguita da 3 settimane decisamente al ribasso. TF D possiamo vedere che dopo aver rotto al ribasso un livello importante che per giorni ha fatto da supporto l' indice andato a retestare e a rimbalzare su un area di liquidità molto importante. TF H4 sembra che dopo la rottura del livello psicologico di 95.5 voglia andare a retestarlo o per lo meno avvicinarsi per poi riprendere a scendere, inserisco a grafico lo strumento di Fibonacci e scalo in H1, il livello che penso il mercato voglia andare a retestare prima di riprendere a scendere è perfettamente in mezzo tra lo 0.5 e il 0.618 ed è li che mi aspetterò una reazione. Questa è la mia personale visione di quello che potrebbe succedere, fatemi sapere cosa ne pensate voi. Buon Weekend di iltrader2_00
Il dollaro a lungo termineIl prezzo nel Mensile ha trovato un BISI che sta a significare: BISI - Buyside Imbalance Sellside Inefficiency Ora cosa ci aspetta? una discesa dopo aver riempito codesto SIBI i primi target individuati sono 94/93.7 dove abbiamo un orderblock rialzista Dopo aver riempito anche l'orderblock molto probabilmente il prezzo tornerà a correre in quanto c'è anche altro da riempire sopra. Sappiamo anche che siamo vicino ad un grande collasso del sistema monetario, ponderate su dove entrare sarà molto essenziale per i prossimi 10/20 anni :) Le cornici verde e' gialle stanno a significare che il prezzo in quelle due fasce accumulerà ordini long o short Cornice verde: zona discount Cornice gialla: zona premium di SamwickAggiornato 6
3 Mercati da guardare la prossima settimanaBuongiorno a tutti e buon w.e. Inizio con oggi un primo appuntamento di review settimanale dei mercati che a mio giudizio meritano attenzione per la settimana in arrivo. DOLLAR INDEX Dollaro che dopo la volata del 2021 inizia a mostrare qualche segno di affaticamento. Leggendo il posizionamento dei Large Traders, grazie al COT Report settimanale, notiamo infatti che sia i Commercials che i Large Speculators si trovano in prossimità dei loro massimi storici (in termini di net-position). Non solo, andando indietro nel tempo dobbiamo tornare fino ad Ott-19 per riscontrare un simile posizionamento da parte degli istituzionali. La Price Action chiude la settimana corrente con una Pin Bar che tuttavia non riesce a superare il supporto in area $95.5. Con questi elementi credo che un buon ritracciamento della lunga gamba rialzista in area $93.2-94 sia possibile. Seguirò pertanto con attenzione i principali mercati contro il dollaro US. AUSTRALIAN DOLLAR Large traders posizionati ai loro massimi storici (bullish extreme) in termini di net-position. Il dato suggerisce una lettura in rialzo per l'Aussie nel corso delle prossime settimane/mesi. Lato Price Action abbiamo una conferma operativa di tenuta dell'area $71.5-71.8, che in passato è sempre stata catalizzatrice di slanci rialzisti. CRUDE-OIL (Brent) Questa settimana abbiamo una variazione del -28% sulla net-position dei Commercials che, essendo più intensa del solito, merita sicuramente attenzione. Guardando il posizionamento dei Commercials da giorni odierni fino a cinque anni prima notiamo che siamo molto vicini ai massimi storici in termini di bearish net-position. Ci si può attendere quindi un inizio di ritracciamento nel corso della prossima settimana che potrebbe tuttavia anche fare da semplice swing per dei nuovi ultimi massimi che precedono la rotazione vera e propria. Bene, questi i mercati nella mia watchlist della prossima settimana. Vi auguro un buon proseguimento ed un buon trading.di mauriziopalumbo11
DOLLARO INDEX Buongiorno ragazzi, oggi voglio condividervi la mia analisi sull'indice del Dollaro. Tralasciando i meccanismi macroeconomici che hanno portato all'apprezzamento del dollaro, da un punto di vista analitico Elliott ci suggerisce che l'apprezzamento non è ancora terminato. Da un punto di vista operativo invece più che sugli indici, è auspicabile concentrare la nostra operatività nel mercato del Gold sul quale sarà possibile trovare dei buoni setup di ingresso short. Rimango a disposizione per qualsivoglia confronto. Un caro saluto. Longdi NewHOrizons10
dollaro h1lateralità ancora sul dollaro, possibile formazione triangolare Dott. Paolo Nasta Head Trader - Oros Financial Groupdi UnknownUnicorn117106420