WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.06.2025Mercati azionari in bilico tra dazi, diplomazia e voglia di salire ancora.
Usa e Cina proseguono il dialogo, puntano ad un’intesa a breve.
Al recupero delle Borse partecipa anche il tech Usa, ma prevale quello “cinese”.
Coinbase esordisce nello S&P500: Bitcoin riavvicina record storico!
Lunedì piatto per le Borse europee, che aprono la settimana all’insegna della cautela. Gli occhi degli investitori restano incollati al fronte più caldo: i colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, pronti a riaccendersi a Londra. Intanto, i principali listini chiudono leggermente sotto la parità: il FTSE MIB di Milano scivola di un timido -0,03%, il CAC 40 di Parigi resta praticamente invariato (-0,00%) e il DAX 40 di Francoforte perde un più visibile -0,25%.
Il presidente americano Donald Trump, con un post sul suo social Truth, ha gettato acqua sul fuoco delle tensioni annunciando che l’incontro servirà a raggiungere "un accordo commerciale" e si è detto fiducioso in "un esito molto positivo". La speranza è che le due superpotenze trovino un terreno comune, proseguendo la tregua commerciale già firmata a maggio.
Secondo il Wall Street Journal, Trump ha incaricato il Segretario al Tesoro Scott Bessent di trattare la possibile rimozione di alcune restrizioni sulle esportazioni tecnologiche verso la Cina. Il pacchetto include tecnologie chiave come motori a reazione e software per la produzione di chip, cruciali per l’industria cinese. In cambio, si punta a una distensione sulle terre rare, di cui Pechino è fornitore globale dominante.
Il clima è teso: le restrizioni commerciali stanno creando frizioni sul commercio globale, rallentando flussi di materie prime, componenti e tecnologie. In questo contesto, c’è chi prevede che la Fed possa decidere per un taglio dei tassi a luglio, mentre la BCE sembra più propensa a una pausa di riflessione.
Nel frattempo, Wall Street si muove senza grandi scossoni. Il Dow Jones chiude piatto, il Nasdaq guadagna lo 0,31% e l’S&P 500 sale dello 0,09%. Il Dow è tornato in positivo da inizio anno, mentre l’S&P 500 ha riagguantato quota 6.000 punti, livello che non toccava da febbraio.
Tuttavia, non tutti gli indici brillano. Il Bloomberg Magnificent Seven, che riunisce le superstar tecnologiche, resta in rosso con un -2,8% da inizio anno. Male soprattutto Tesla, che ha perso il 24% nel 2024, zavorrata anche dalle crescenti tensioni tra Elon Musk e Trump. In chiaroscuro anche le altre big tech: Meta vola a +18%, Microsoft segue con +12%, Nvidia cresce del 6%, ma Amazon è a -2%, Alphabet a -7% e Apple crolla a -20%.
Nel mercato valutario, l’euro si rafforza leggermente e tocca 1,1416 dollari (da 1,1394), mentre vale 164,96 yen. Il dollaro si scambia a 144,50 yen, in calo da 144,788.
Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread BTp-Bund chiude in lieve calo a 95 punti base (da 96), mentre il rendimento del BTp decennale resta fermo al 3,52%.
Lo sguardo si sposta poi sull’Asia, dove prevale l’ottimismo. Lunedì mattina, la maggior parte dei mercati della regione segna rialzi in scia ai segnali positivi dei colloqui USA-Cina. L’MSCI World tocca un nuovo record, mentre l’indice dei mercati emergenti torna ai massimi da febbraio 2022.
In dettaglio: CSI 300 cinese +0,2%, Hang Seng +0,3%, Taiwan Taiex in rally con +2%. Il Kospi coreano sale dello 0,2% e raggiunge il massimo degli ultimi 11 mesi, grazie anche alla vittoria del partito liberale alle presidenziali. Il Nikkei 225 giapponese guadagna l’1% sulla scia di dati positivi sul PIL, mentre l’ASX 200 australiano cresce dello 0,8%, avvicinandosi al proprio record storico. Il Sensex indiano resta stabile.
Nel comparto energetico, il petrolio Brent statunitense tocca quota 67,3 dollari al barile, il massimo da fine aprile. I mercati scommettono su un miglioramento della domanda globale se il dialogo tra USA e Cina andrà a buon fine. A influenzare i prezzi anche le tensioni con l’Iran: Teheran ha annunciato una controproposta sull’accordo nucleare, giudicando “inaccettabile” l’offerta americana. Il nodo resta la possibilità per l’Iran di arricchire uranio: un potenziale accordo potrebbe riaprire le esportazioni di petrolio iraniano, con impatto sui prezzi globali.
Quanto al gas, le scorte dell’Unione Europea hanno superato per la prima volta il 50% dall’inizio della stagione degli stoccaggi. La minore domanda cinese di GNL sta facilitando gli approvvigionamenti europei e contribuendo alla stabilità dei prezzi.
Sul fronte dei metalli preziosi, l’oro resta stabile a 3.312 dollari l’oncia, riflettendo la maggiore propensione al rischio da parte degli investitori e la forza del dollaro. Nonostante la fase di pausa, il metallo giallo vanta ancora una performance annuale notevole: +26% da inizio anno.
Infine, il Bitcoin si avvicina al suo record storico toccato il 22 maggio (112.000 USD), scambiando oggi a 109.400 USD. La crescente fiducia nei mercati digitali ha trovato conferma anche nell’ingresso di Coinbase Global nell’S&P 500, prima società del settore cripto ad approdare nel prestigioso indice.
Chiudono il quadro i bond: il Treasury decennale USA resta stabile con un rendimento del 4,47%, mentre il Bund tedesco è fermo al 2,56% e il BTp italiano al 3,48%. Lo spread tra i titoli decennali italiani e tedeschi oscilla intorno ai 92 punti base, ai minimi degli ultimi quattro anni.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Idee operative DE10YBEUR
Bund - quali info?Osserviamo il mercato obbligazionario tedesco per cercare di capire le aspettative degli operatori su crisi bancaria e finanziaria. Dal punto di vista tecnico i prezzi sono al test della parte bassa del rettangolo rappresentato. Osservando indicatori/oscillatori e timeframe intraday ci sono le prime indicazioni di possibile inversione del trend. Non mi stupirei di vedere un recupero di forza con obiettivi del movimento i 144 e successivamente la parte alta del canale 147.
135 il supporto da monitorare come punto di controllo. Gli operatori di fatto scommettono su un rallentamento/fine dei rialzi della BCE in caso di peggioramento del contesto bancario, soprattutto dopo il caos Deutsche Bank.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.03.2023Powell ieri: un messaggio chiaro sulla prospettiva di nuovi rialzi dei tassi.
Oggi Powell parlera’ nuovamente al Senato Usa di economia e inflazione.
Nuovi BTP Italia: l’offerta va verso i 10 mld e chiude oggi.
Europa “inondata” di gas dagli Usa: il prezzo potrebbe scendere ancora.
Nell'attesissima audizione al Senato americano del Chairman della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), Jerome Powell ha detto di essere incline ad aumentare il ritmo e la misura del rialzo dei tassi, e che il livello finale sarà più alto di quanto sinora previsto. Ovvia reazione negativa degli indici azionari: Dow Jones -1,7%, Nasdaq -1,2%, S&P500 -1,5%.
Questa narrativa da "falco" è dovuta alla forza superiore alle attese dell'economia americana, che probabilmente verra’ confermata dai dati sul mercato del lavoro di questa settimana. Insomma, il percorso che condurra’ all’anelato calo dei prezzi verso il 2% è ancora irto di difficolta’ e probabilmente lungo.
La prossima riunione del Fomc (Federal open market committee), comitato di politica monetaria della FED, è prevista il 21/22 marzo: non si escluse un aumento di +0,50%, dopo che in febbraio la misura era stata contenuta a +0,25%, a +4,50%-4,75%, record dal 2007.
Powell ha parlato chiaro: "Se la totalità dei dati dovesse indicare e giustificare una stretta più rapida, saremmo pronti ad aumentare il ritmo dei rialzi", avvalorando una prospettiva di ri-accelerazione del ritmo dei rialzi del costo del denaro. Powell ha peraltro ribadito che le decisioni verranno prese "riunione per riunione, in base a dati e outlook".
Il discorso “da falco” (hawkish) di Powell ha fatto in tempo a impattare negativamente sui listini Europei che, dopo una matinata incerta, hanno piegato in negativo: Milano -0,7%, Francoforte -0,6%, Parigi -0,5%, Londra -0,1%.
La FED tornata "falco" ha rafforzato il Dollaro: l'Euro ha ripiegato sino a 1,059, -0,9%, verso US$, e a 144,7, -0,3%, verso Yen giapponese. Il Dollaro ha comunque guadagnato anche sullo Yen, +0,5%, a 136,7.
La convinzione che si vada verso un rialzo da +0,5% a marzo ha spinto i rendimenti dei Treasury bond a 2 anni oltre il +5,0%, record dal 2007, e accentuato, ad un nuovo record, l’inversione della curva dei tassi, col divario 2-10 anni che ha superato i 100 bps, come accaduto solo negli anni '80. Più stabili i rendimenti delle scadenze “lunghe”, il 10 anni Treasury oscilla attorno al 4,0%.
Dopo il discorso di Powell, i futures sui Fed funds, attendibile indicatore dei “target” della politica monetaria, sono tornati ad indicare il picco oltre 5,6%.
L'effetto “Powell” si e’ notato anche sui rendimenti dei Governativi brevi europei: ad esempio, quello del BTP 12/2024 e’ salito quasi 10 bps sfiorando +3,80%. Tuttavia non si sono notate forti pressioni sugli spreads della “periferia”.
Il classico spread BTP-BUND decennali ha segnato 184 bps, +2 vs lunedi’, col rendimento del BTP benchmark a 4,53%, pressoche’ invariato. Nel frattempo prosegue l’entusistica adesione del “retail” domestico all’offerta del nuovo BTP-Italia, scadenza 2028: 6,57 mld in 2 giorni, con l’offerta che si chiude oggi, 8 marzo.
Sul fronte europeo, segnaliamo che anche dall’ECB (Banca centrale Europea) ci si aspettano nuovi consistenti rialzi, causati dell’insufficiente calo dell'inflazione “core”, e dalla resistenza di consumi privati e investimenti “corporate”.
Il picco della fase “restrittiva” dovrebbe toccare 3,75% la prossima estate (da +3,0% di dicembre), frutto di 2 rialzi da +0,50% a marzo e maggio e +0,25% a giugno, poi stabilita’ nella parte finale dell’anno e nessun taglio sino al 2024.
Germania: la produzione industriale a gennaio e’ salita +3,5% mensile, da -2,4% di dicembre, battendo le attese di +1,4%. Le vendite al dettaglio hanno invece deluso, con un calo mensile di -0,3% a gennaio e annuale di -6,9%.
I consumatori dell'Eurozona, secondo l'indagine pubblicata ieri dall’ECB, vedono un calo dell'inflazione a 12 mesi e a 3 anni. Quella a 1 anno cala al 4,9%, dal 5,0%, quella a 3 anni al 2,5%, dal 3,0%, rispetto al sondaggio di gennaio.
Lunedi’ 6 abbiamo registrato il crollo del prezzo del gas naturale negli Usa, -14%, dovuto alle attese di elevate temperature nelle successive settimane: ne giovera’ anche il prezzo del metano europeo, viste le quantita’ di LNG (gas naturale liquefatto) che dagli Usa giungono in Europa con navi gasiere.
Petrolio debole, visti i dati deludenti sull'export-import cinese, e la conseguente prospettiva di domanda globale: quello del WTI (West Texas Intermediate) perde -0,5% a 77,2 Dollari/barile.
Stamattina, 8 marzo, segni negativi sull’azionario asiatico, complice l’attesa del 2’ intervento di Jerome Powell, Chairman FED, al Senato americano: fa eccezione Tokio, col uovo leggero rialzo del Nikkei, +0,4%, complice la debolezza dello Yen, ai minimi da 3 mesi sul Dollaro.
Pesante calo di Hong Kong, -2,3%, che risente delle rinnovate tensioni tra Cina e Stati Uniti. Male Seul -1,3%, deboli Taiwan, -0,3% e Sidney, -0,7%. Piu’ stabili le Borse cinesi, Shanghai -0,06%, Shenzhen -0,09%,
Le Borse europee, invariate, concludono una mattinata apatica, in attesa dell'intervento di Christine Lagarde alla World trade organization a Ginevra.
Senza direzione anche i futures su Wall Street (ore 13.30 CET), in attesa del rapporto Adp sul mercato del lavoro privato a febbraio, e del Beige Book, rapporto sull'economia della FED.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
BUND ....se questo è un massimo....Guardiamo all'andamento del Bund attraverso questo CFD. Siamo giunti ad un cluster importante in area 171, costituito da due obiettivi calcolati con estensioni di Fibonacci e proiezioni di Plummer.
Gli indicatori ed i volumi mostrano divergenze marcate e persistenti.
Non sono ancora scattati trigger di vendita, e bisogna stare molto attenti perchè il trend rialzista è intatto. Ma se questo è un top il primo obiettivo al ribasso si trova in area 169.
Stop loss 172
Bund Daily: probabile debollezza in arrivo.Bund daily: a livello ciclico, potremmo essere prossimi alla chiusura di un ciclo a 90 giorni, dopo una salita che sembrava inarrestabile. Tracciando due trend cicliche, è probabile che dopo un rimbalzo sulla prima, i prezzi possano "planare" sulla trend di lungo periodo. Il momentum è in divergenza con l'andamento dei prezzi.
Bund Daily: probabile debolezza per chiusura ciclo semestrale Bund Daily: i tempi sembrano essere a favore di un periodo di deboleza per la chiusura ciclica di un semestrale; la rottura della trend, potrebbe innescare la figura di sperandeo, l'idea è di entrare al punto 2 (mancato superamento del massimo precedente). Il momentum ciclico, come ruolo di anticipatore, ha già fornito il primo segnale.
Bund Daily: probabile chiusura ciclica intermedioBund Daily: il cedimento di 162,5 potrebbe avviare una fase di debolezza che potrebbe portare alla chiusura di un ciclo intermedio. La figura a triangolo in formazione potrebbe essere rotta al ribasso. Nel caso di rottura al rialzo, il pendente non sarà eseguito, e si analizzeranno i nuovi movimenti. CFD Oanda.
consolidamento prima di nuovi ribassiprobabile consolidamento per il bund -0.16% dopo i forti ribassi dei giorni scorsi, dopo la rottura della trendline annuale, bisogna aspettarsi nuovi ribassi nelle prossime settimane, ma prima gli oscillatori devono rientrare dagli estremi per ancora un paio di giorni