Idee operative USDEUR
Il dollaro rimbalza, mercati in tensioneIMPROVVISAMENTE IL DOLLARO
Il rally che aveva spinto i titoli azionari vicino ai massimi storici sembra essersi arrestato. I rendimenti obbligazionari sono saliti, complice l’attenuazione del sentiment verso i possibili tagli della Fed, in attesa dei dati chiave del PCE.
Ieri Wall Street ha chiuso in rosso, tornando a essere scambiata in modo contrastato. Permane la disconnessione tra i diversi settori, mentre i mercati sembrano aver già prezzato l'entità dei tagli dei tassi e l’impatto dei dazi sui produttori di beni.
Il Dow Jones ha perso lo 0,77% a 45.282,47 punti, il Nasdaq lo 0,22% a 21.449,29 punti e l’S&P 500 lo 0,43% a 6.439,32 punti.
Venerdì, il presidente della Fed Powell ha osservato che un indebolimento del mercato del lavoro potrebbe giustificare un taglio dei tassi nella riunione di settembre, se i dati sull'occupazione e sui prezzi non riserveranno sorprese.
Tuttavia, i timori di un'inflazione elevata espressi da altri membri del FOMC hanno frenato un rally più deciso.
Nvidia è salita dell'1,5% in vista della pubblicazione degli utili di mercoledì, mentre i timori di valutazioni esorbitanti nel settore tech hanno mantenuto alta la tensione tra i titoli a grande capitalizzazione.
Intel è balzata dell'1% dopo che il governo statunitense ha acquisito una quota del 10% per 8,9 miliardi di dollari.
Keurig Dr Pepper è invece crollata dell'8% dopo l’acquisizione della società olandese JDE Peet's per 18 miliardi di dollari.
VALUTE
Il dollaro torna prepotentemente in auge, con un forte recupero contro le principali valute concorrenti, in particolare euro e sterlina.
Le ragioni sembrano legate alla presenza di importanti posizioni short ormai consolidate, mentre il mercato ha già assorbito le notizie positive relative al possibile taglio dei tassi da parte della Fed a settembre.
L’Eur/Usd è tornato ieri sera in area 1,1600, per poi risalire nella notte a 1,1660 e consolidare a 1,1630.
L’Usd/Jpy si muove nel range consolidato tra 147,00 e 148,00, con un recupero di quasi 100 pips dai minimi di 146,985.
Il Cable è sceso di circa 100 pips fino a 1,3440. Le valute oceaniche sono stabili o in leggera discesa, ma tendenzialmente deboli contro il dollaro.
Correzioni in corso anche su diversi cambi risk-on/risk-off, come Nzd/Chf, Eur/Nzd ed Eur/Aud.
IFO IN RECUPERO
L’indice tedesco Ifo Business Climate è salito ad agosto a 89, da 88,6 di luglio, il livello più alto da maggio 2024 e superiore alle previsioni.
Le aspettative delle aziende per i prossimi mesi sono migliorate (91,6 contro 90,7), mentre le valutazioni sulla situazione attuale sono leggermente diminuite (86,4 contro 86,5), segnalando una ripresa economica ancora debole.
Nel manifatturiero, il sentiment è sceso marginalmente (-12,2 contro -11,9), con preoccupazioni per le condizioni attuali e la bassa crescita degli ordini.
Il settore dei servizi ha registrato un lieve calo, nonostante condizioni attuali migliori (2,6 contro 2,8), a causa di aspettative più caute. Gli studi di architettura e ingegneria, però, si sono mostrati più ottimisti.
Il sentiment commerciale si è indebolito (-21,4 contro -20,3) per via di performance più deboli, anche se le aspettative future sono leggermente meno pessimistiche.
L’edilizia ha registrato un lieve calo dopo mesi di stabilità (-15,3 contro -14,3), con minore soddisfazione attuale ma prospettive migliori per i mesi a venire.
INDICE FED DI CHICAGO
L’indice CFNAI della Fed di Chicago è sceso a -0,19 a luglio, rispetto al -0,18 rivisto di giugno, segnalando che l’attività economica statunitense è rimasta sotto il trend storico per il quarto mese consecutivo.
Solo una delle quattro categorie generali ha registrato un peggioramento rispetto a giugno, ma tre hanno comunque contribuito negativamente all’indice.
Gli indicatori sulla produzione hanno invertito la tendenza rispetto al +0,01 di giugno. Quelli sull’occupazione hanno contribuito con -0,06, leggermente meglio rispetto al -0,08 precedente.
Le categorie relative a vendite, ordini e scorte hanno contribuito con -0,02, in miglioramento rispetto al -0,10. I consumi personali e le abitazioni hanno fornito un contributo neutrale, rispetto al -0,01 di giugno.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti di oltre l’1,5% a 64,7 dollari al barile lunedì, il massimo da quasi tre settimane, prolungando un rally di quattro giorni.
I prezzi sono sostenuti dai rischi geopolitici e dalle aspettative di politica monetaria. I timori di interruzioni dell’approvvigionamento russo sono aumentati dopo nuovi attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche, tra cui incendi al terminal di Ust’-Luga e alla raffineria di Novoshakhtinsk.
L’incertezza sui colloqui di pace, le minacce di nuove sanzioni da parte di Trump e dazi più elevati sulle importazioni indiane hanno alimentato le preoccupazioni sull’offerta.
Powell ha segnalato possibili tagli dei tassi già a settembre, rafforzando il sentiment che una crescita più forte negli USA possa aumentare la domanda di petrolio.
Tuttavia, i venti contrari economici restano un freno, con operatori cauti sul fatto che una crescita debole possa limitare i consumi a lungo termine.
Dal lato dell’offerta, il piano dell’OPEC+ di ripristinare parte della produzione ha riacceso i timori di eccesso, mantenendo i future circa il 9% sotto i livelli di gennaio.
GIAPPONE: RENDIMENTI IN SALITA
Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è salito martedì oltre l’1,62%, il livello più alto dal 2008. Gli investitori aumentano le scommesse su ulteriori rialzi dei tassi da parte della BoJ.
A Jackson Hole, il governatore Kazuo Ueda ha affermato che si prevede un ulteriore aumento dei salari in Giappone, a fronte di un mercato del lavoro in contrazione. Questo rafforza la fiducia che le condizioni per un rialzo dei tassi si stiano concretizzando.
La BoJ ha sospeso il ciclo di rialzi negli ultimi mesi, preoccupata per l’impatto dei dazi statunitensi sull’economia giapponese, fortemente dipendente dalle esportazioni.
Nella riunione di luglio, la banca centrale ha lasciato i tassi invariati, ma ha alzato le previsioni di inflazione e fornito prospettive economiche più ottimistiche.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Powell apre al taglio dei tassi: rally sui mercatiFED E JP: LA DIREZIONE È TRACCIATA
La Fed ha mantenuto i tassi stabili al 4,25%-4,50% per la quinta riunione consecutiva, come previsto. Tuttavia, non c’è stata unanimità: due governatori si sono dichiarati favorevoli a un taglio del costo del denaro, segnando il primo doppio dissenso di questo tipo dal 1993.
I membri del board hanno osservato che, sebbene le fluttuazioni delle esportazioni nette continuino a influenzare i dati, gli indicatori recenti mostrano una moderazione dell'attività economica nel primo semestre. Questo contrasta con le precedenti valutazioni, secondo cui la crescita procedeva "a un ritmo solido".
La Fed ha inoltre affermato che il tasso di disoccupazione rimane basso, mentre l'inflazione resta elevata. Permane incertezza sulle prospettive economiche. La banca centrale ha ribadito che eventuali aggiustamenti dei tassi dipenderanno dai dati in arrivo, dall’evoluzione delle prospettive e dall’equilibrio dei rischi.
L’approccio resta attendista, in un contesto di crescenti preoccupazioni per gli effetti della guerra commerciale sull’obiettivo di inflazione del 2%.
JEROME POWELL
Al simposio di Jackson Hole del 2025, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affrontato gli effetti dei dazi imposti dal presidente Trump sull’economia statunitense.
Ha osservato che le tariffe stanno già spingendo verso l’alto i prezzi al consumo e si aspetta che l’impatto continui nei prossimi mesi. Tuttavia, è probabile che si tratti di un aumento una tantum, piuttosto che di un problema di inflazione duratura, il che potrebbe spingere la banca centrale a tagliare i tassi.
La crescita più debole dell’occupazione e il quadro occupazionale fragile rendono meno probabile che i dazi inneschino pressioni persistenti sui prezzi. Questo suggerisce che l’attuale posizione restrittiva della Fed potrebbe lasciare spazio a riduzioni del costo del denaro, se i rischi al ribasso dovessero aumentare.
Powell ha infine sottolineato la necessità di flessibilità nell’approccio della Fed, in un contesto economico in continua evoluzione, con pressioni globali e tensioni politiche che rendono incerta la crescita. Nel complesso, il suo messaggio ha bilanciato le preoccupazioni per l’inflazione con un mercato del lavoro debole, mostrando agli operatori un atteggiamento più accomodante rispetto al recente passato.
BORSE USA IN RIALZO
Wall Street è salita venerdì dopo che Powell ha segnalato la possibilità di un taglio dei tassi a settembre durante il suo discorso a Jackson Hole, innescando il più forte rally cross-asset da aprile.
L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente dell'1,5% e dell'1,9%, mentre il Dow Jones è balzato di 846 punti, raggiungendo un massimo intraday record.
Powell ha osservato che il mutevole equilibrio dei rischi nell'economia "potrebbe giustificare un adeguamento della nostra posizione politica", pur avvertendo che le pressioni inflazionistiche permangono.
Gli operatori hanno rapidamente aumentato le scommesse su un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre, portandole a circa il 91%.
Il settore tecnologico è in crescita: Tesla ha guadagnato il 6,2%, mentre Meta, Alphabet e Amazon sono salite di oltre il 2% ciascuna. Nvidia ha registrato un +1,7%, e Intel è salita del 5,5% dopo indiscrezioni su un possibile acquisto del 10% da parte dell’amministrazione Trump.
Il rally ha permesso ai mercati di recuperare dalla precedente debolezza dei titoli tecnologici a grande capitalizzazione, lasciando il Dow e l'S&P 500 con guadagni settimanali e riducendo le perdite del Nasdaq.
VALUTE
Il dollaro è crollato dopo l’intervento di Powell. L’Eur/Usd è salito da 1,1580 a 1,1740, chiudendo vicino ai massimi, con un guadagno di circa l’1% in poco più di 4 ore.
La valuta statunitense ha perso terreno a causa delle aumentate aspettative di taglio dei tassi, che ridurrebbero la forbice rispetto alle valute concorrenti. Anche l’Usd/Jpy è sceso di circa 240 pips, da 148,77 a 146,57.
I cross dell’euro sono in ripresa, anche se vicini a livelli chiave che potrebbero ostacolare la continuazione del movimento e causare possibili correzioni. Pensiamo, ad esempio, a Eur/Jpy o Eur/Nzd.
La sensazione è che la moneta unica, alla luce dei dati tedeschi su un PIL inferiore al consensus, possa presto trovare resistenze tra 1,2000 e 1,2500. Per ora, però, questi livelli sembrano ancora lontani.
Stessa sorte per il Cable e per le valute oceaniche, che tentano una faticosa risalita contro il dollaro. Tuttavia, per una ripresa strutturale delle oceaniche sarà necessaria una ripartenza dell’economia cinese.
RENDIMENTI TREASURIES
Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al 4,26% venerdì, quasi 10 punti base sotto i massimi di sessione, dopo che Powell ha segnalato un probabile taglio dei tassi nella prossima riunione.
I mercati credono fermamente in un allentamento della politica monetaria nel quarto trimestre. I future sui tassi indicano un consenso per due tagli totali entro l’anno, mentre il 40% del mercato è posizionato per tre tagli.
L’irripidimento della curva dei rendimenti riflette una parziale attenzione all’inflazione e una discrepanza tra tassi a breve e lungo termine, aggravata da un indice PPI elevato e segnali di accelerazione dei prezzi negli indici ISM e S&P PMI.
SETTIMANA ENTRANTE
Le prospettive sui tassi globali resteranno al centro dell’attenzione dei mercati nella settimana che inizia domani.
Analisti e operatori attendono di valutare la sostenibilità dei segnali accomodanti della Fed emersi dal simposio di Jackson Hole.
Negli Stati Uniti, l’attenzione sarà rivolta a reddito personale, spesa, indici dei prezzi PCE e stime aggiornate sul PIL del secondo trimestre. Altri dati chiave includono ordini di beni durevoli, prezzi e vendite delle case, fiducia dei consumatori e indici di attività della Fed.
Gli utili di Nvidia offriranno nuove prospettive sul sentiment globale sull’intelligenza artificiale, dopo la recente sottoperformance del settore chip.
Sono attesi anche dati sul PIL da Canada e India. La Cina pubblicherà il suo PMI ufficiale, mentre il Giappone diffonderà i dati di fine mese.
In Europa, i resoconti delle riunioni della BCE potrebbero fornire indizi su ulteriori tagli, insieme ai dati sull’inflazione nelle principali economie dell’Eurozona.
Saverio Berlinzani
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EURUSD: Powell Spinge il Cambio già in trend rialzistaSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
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Il simposio di Jackson Hole di quest'anno ha fornito quello che potrebbe essere il catalizzatore decisivo per la prossima mossa direzionale di EURUSD. Il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, è stato interpretato dal mercato in chiave decisamente accomodante (dovish).
Powell ha aperto la porta a un possibile taglio dei tassi di interesse già a settembre, citando esplicitamente i crescenti "rischi al ribasso per l'occupazione" e riconoscendo che gli effetti dei dazi sui prezzi al consumo sono ormai una realtà.
Queste parole hanno avuto un impatto immediato, indebolendo il dollaro USA su tutta la linea.
I mercati ora prezzano con una probabilità vicina al 90% un taglio dei tassi a settembre, un aumento significativo rispetto ai giorni precedenti il discorso.
Una politica monetaria più morbida da parte della Fed, mentre la Banca Centrale Europea (BCE) mantiene per ora un atteggiamento più attendista, crea una divergenza che favorisce strutturalmente l'Euro rispetto al Dollaro.
Questa svolta fondamentale si innesta su un quadro tecnico già costruttivo. Il trend di EURUSD da inizio anno è chiaramente rialzista e, dopo un fisiologico momento di stasi e consolidamento durato qualche settimana, sembra ora pronto a ripartire.
L'elemento chiave da un punto di vista della price action si è verificato lo scorso venerdì sul time frame giornaliero.
Il prezzo ha messo a segno una chiara falsa rottura del supporto tecnico a 1,1600 formando un mio trigger operativo DMHC.
La violenta reazione dei compratori su questo supporto, amplificata dalle parole di Powell, ha creato i presupposti per una nuova gamba rialzista.
I prossimi obiettivi di questo movimento sono ben definiti:
• Primo Target: 1,1890 - Un'area di resistenza intermedia che rappresenta il primo vero test per i rialzisti.
• Obiettivo Successivo: Area 1,2190 - Target più ambizioso che proietterebbe il cambio sui massimi di periodo.
Alla luce di questa confluenza di segnali fondamentali e tecnici, la mia view è decisamente rialzista. Nei prossimi giorni cercherò attivamente delle opportunità di acquisto su EURUSD.
Per ottimizzare il punto di ingresso e il rapporto rischio/rendimento, monitorerò con attenzione le dinamiche di prezzo su time frame a 4 ore.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!!!
EUR/USD di fronte a una pressione di correzione?Ciao a tutti 👋
Dopo il rimbalzo dall’area 1,1400 a inizio agosto, EUR/USD si muove all’interno di un canale rialzista ma compaiono diversi segnali di indebolimento e fase laterale.
🔎 Analisi tecnica (1H)
La resistenza a 1,1760 è stata più volte respinta, il prezzo non riesce a superarla. L’RSI è sceso sotto la zona neutrale (38), indicando un indebolimento della forza d’acquisto e un vantaggio per i venditori. Il prezzo sta testando il bordo inferiore del canale rialzista e la nuvola Ichimoku si assottiglia → alto rischio di rottura del supporto.
🌍 Fattori di mercato
Il DXY è tornato a rafforzarsi grazie alla stabilità dei rendimenti dei Treasury USA → USD più forte. Il mercato attende i verbali del FOMC e i discorsi dei funzionari Fed, che potrebbero aumentare la volatilità. La prudenza in vista della decisione sui tassi d’interesse di settembre rende difficile per l’euro mantenere il trend rialzista.
👉 Secondo voi, l’EUR/USD sta semplicemente vivendo un “pullback sano” all’interno del canale rialzista, o si sta preparando a una forte discesa?
EUR/USD 1H – Short dal Canale Discendente: Entrata TP 1.1539📉 Analisi EUR/USD 1H
Trend: Il grafico mostra un chiaro trend ribassista all’interno di un canale discendente (linee di supporto e di rifiuto). Il prezzo continua a rispettare questa struttura al ribasso.
Zona di Resistenza: È evidenziata una forte area di offerta/resistenza tra 1.16148 – 1.16307 (zona rosa). Probabile difesa dei venditori in quest’area.
Indicatori:
Il prezzo si trova sotto la EMA 70 e la EMA 200, confermando la pressione ribassista.
L’incrocio delle EMA indica ulteriore debolezza del mercato.
Price Action: Si nota un piccolo ritracciamento (cerchio giallo) dopo il tocco della parte inferiore del canale, segnale di possibile correzione a breve prima di un nuovo impulso ribassista.
Strategia:
📍 Entrata: Valutare posizioni short in prossimità della zona di resistenza (1.16148 – 1.16307).
⛔ Stop Loss: Sopra 1.16456 (massimo precedente / resistenza EMA).
🎯 Target: Primo obiettivo 1.15392, in linea con il supporto del canale e area di domanda segnalata.
✅ Sintesi:
EUR/USD rimane ribassista finché il prezzo resta sotto le EMA e all’interno del canale discendente. Attesa una reazione dalla zona di resistenza e prosecuzione verso 1.15392.
EURODOLLARO: AGGIORNAMENTO!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
EUR/USD (1 ora) – Canale ascendente: zona di supporto e potenziaAnalisi del grafico e interpretazione tecnica
Struttura del canale ascendente
Il grafico mostra chiaramente un canale ascendente, nel quale l’EUR/USD si muove tra massimi e minimi progressivamente crescenti, delimitati da linee di tendenza parallele. La linea inferiore (supporto) collega i minimi crescenti, mentre la linea superiore (resistenza) unisce i massimi crescenti
Babypips.com
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Zona chiave di supporto e possibile rimbalzo
Il prezzo si trova attualmente vicino alla linea di supporto ascendente, evidenziata dalla zona grigia e cerchiata nel grafico. Questa zona bassa funge da supporto dinamico cruciale, potenziale punto di reazione rialzista
Babypips.com
FP Markets
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Indicatori di momentum a breve termine
Finché il canale rimane intatto, il bias tecnico a breve termine è ancora rialzista. Tuttavia, si potrebbero evidenziare divergenze ribassiste nel RSI (Relative Strength Index) se i nuovi massimi di prezzo non trovano conferma in massimi equivalenti sul RSI
FxExplained
FP Markets
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Scenario potenzialmente rialzista
Se il supporto regge, il prezzo potrebbe rimbalzare verso la zona media del canale e, se prosegue, avvicinarsi alla resistenza superiore. I potenziali target menzionati si trovano tra 1,1720 e 1,1750, con possibilità di estensione verso la parte alta del canale.
Scenario alternativo – rischio di rottura
Se il prezzo dovesse rompere al di sotto della linea di supporto (circa 1,1690), la struttura rialzista potrebbe venir invalidata. In tal caso, l’EUR/USD potrebbe correggere verso livelli di supporto inferiori, come 1,1650 o anche sotto.
Tabella riepilogativa
Scenario Evoluzione probabile del prezzo
Rimbalzo dal supporto Salita verso la zona media del canale (~1,172) o verso il limite superiore (~1,185)
Rottura al di sotto del supporto Discesa verso livelli di supporto più bassi (es. ~1,1650)
Conclusione e spunti strategici
Il prezzo è in una zona di supporto critica, all’interno di un canale ascendente ben definito.
Scenario rialzista preferito: rimbalzo dalla parte inferiore del canale con prosecuzione verso l’alto.
Rischio ribassista: rottura del supporto che comprometterebbe la struttura tecnica rialzista.
Importante monitorare segnali di Price Action (es. pattern di inversione a candele), l’andamento del RSI e le reazioni del prezzo nelle zone chiave.
Punto della situazione su EUR/USDL'analisi del grafico giornaliero del cambio rivela un quadro tecnico costruttivo, dominato da una tendenza rialzista ben definita che ha caratterizzato l'andamento del cross per la maggior parte dell'anno 2025. L'impostazione grafica suggerisce una continuazione di questa dinamica positiva, pur evidenziando livelli chiave che meritano un'attenta osservazione per la gestione delle posizioni e del rischio. Il trend primario è inequivocabilmente rialzista, come validamente rappresentato dal canale di regressione lineare ascendente. I prezzi si sono mossi con costanza all'interno di questo canale, utilizzando la linea mediana come un'area di supporto dinamico e la banda superiore, a due deviazioni standard, come resistenza. Attualmente, le quotazioni si trovano nella parte superiore del canale, un segnale di forza intrinseca del mercato, avendo recentemente testato e trovato supporto proprio sulla linea di regressione centrale. Questo rimbalzo ha rinvigorito la spinta dei compratori e ha posto le basi per un potenziale nuovo allungo. A corroborare questa visione contribuiscono gli oscillatori. L'oscillatore stocastico, con impostazione (9,6,3), ha da poco generato un incrocio rialzista al di fuori della zona di ipervenduto, e le sue linee si stanno dirigendo con decisione verso l'area di ipercomprato, indicando una ripresa del momentum a breve termine. Analogamente, l'indicatore di Momentum a 10 periodi si mantiene stabilmente al di sopra della linea dello zero, confermando che la forza prevalente sul mercato è quella rialzista.
In questo contesto, le opportunità operative di tipo long (rialzista) appaiono le più coerenti con il quadro tecnico generale. Un punto di ingresso potenziale si situa ai livelli attuali di mercato, intorno a quota $1.17300, speculando sulla continuazione del movimento scaturito dal recente supporto. Il primo obiettivo significativo per tale posizione è rappresentato dal livello di resistenza R1 del Pivot Point calcolato con metodo Fibonacci, posizionato a $1.18289. Un superamento deciso e supportato da volumi in aumento di tale livello aprirebbe la strada a un'estensione del rialzo verso la resistenza successiva R2 a $1.20765, un'area che si avvicina alla proiezione della banda superiore del canale di regressione. La gestione del rischio per un'operazione rialzista dovrebbe prevedere uno stop loss posizionato al di sotto del recente minimo e della linea mediana del canale, idealmente sotto il Pivot Point principale a $1.14810, la cui violazione costituirebbe il primo serio segnale di indebolimento della struttura rialzista.
Nonostante la chiara impostazione positiva, è doveroso considerare anche scenari alternativi e potenziali posizioni short (ribassista). Un'operazione di vendita potrebbe essere contemplata qualora il prezzo mostrasse un chiaro segnale di esaurimento e una falsa rottura in prossimità della resistenza R1 a $1.18289, specialmente se accompagnata da una divergenza ribassista sugli oscillatori. Tuttavia, l'operazione con il miglior rapporto rischio/rendimento si configurerebbe solo a seguito di una rottura confermata della tendenza attuale. Un segnale ribassista di rilievo verrebbe generato da una chiusura giornaliera al di sotto del Pivot Point a $1.14810. Tale evento invaliderebbe la forza mostrata dal recente rimbalzo e proietterebbe i prezzi verso il primo supporto S1 a $1.10650, che coincide approssimativamente con la banda inferiore del canale di regressione, rappresentando il target naturale per una posizione corta. L'analisi dei volumi e della volatilità, misurata dall'ATR (Average True Range), completa il quadro. I volumi, sebbene non eccezionali, hanno mostrato un leggero incremento durante le ultime sedute positive, fornendo un cauto supporto al movimento. L'ATR si attesta su livelli contenuti, indicando una volatilità controllata che favorisce la prosecuzione del trend in atto piuttosto che inversioni improvvise e violente. In conclusione, la strategia prevalente rimane quella di seguire il trend rialzista, monitorando attentamente la reazione dei prezzi sui livelli di resistenza indicati, pronti a riconsiderare lo scenario solo di fronte a una decisa violazione dei supporti chiave.
EURUSD- Il trend è cambiato oppure....Cambio trend o induzione? Non lo sappiamo, possiamo osservare i grafici 1D comparando EURUSD con l'indice del Dollaro e farci una idea.
-In EurUsd non si ancora formato un massimo inferiore a quello precedente così come nell'indice del $ non si è ancora formato un minimo superiore a quello precedente.
-Ichimuku ci dice che EURUSD è ancora sopra la Kumo mentre l'indice del $ ne è dentro.
-Le proiezioni di Hosoda restituiscono l'informazione che entrambi gli asset sono sotto la NT (lo spartiacque) dove il primo la deve superare per continuare il rialzo mentre l'indice del $ l'ha superata-verso il basso- con determinazione (l'ha superata con una lunga candela rossa).
-Gli angoli di Gann mostrano EurUsd sopra la 1x1 (angolo rosso) e l'indice $ sotto fino all'ultima seduta dove si è posizionato sull'angolo stesso -o lo supera o ne viene respinto-
EurUsd è vicino all'ultimo angolo (quello nero) che ne ha fermato il movimento al rialzo (23/28 Luglio) angolo ancora non testato dall'indice $ che invece si è fermato sotto l'altro angolo nero-quello mediano.
E allora?
Non posso sapere dove Fibo voglia andare, guardando la comparazione mi sono fatto l'idea di una prosecuzione del rialzo, ho un ordine sopra il massimo del 7 Agosto, ma solo le prossime sedute ci daranno una direzione.
EUR/USD – Segnali di Rialzo PositiviLa coppia EUR/USD continua a muoversi all’interno di un canale rialzista di medio-lungo periodo, con una struttura di prezzo che forma costantemente minimi e massimi crescenti. L’area di supporto chiave, in corrispondenza della nuvola di Ichimoku e della base del canale, intorno a 1,1600–1,1650, ha tenuto più volte, indicando una solida pressione d’acquisto di fondo.
Dal punto di vista tecnico, l’indicatore RSI sul timeframe giornaliero (D1) si trova sopra il livello 50 e punta verso l’alto, segnalando che la spinta rialzista rimane intatta.
A livello di mercato, l’USD Index mostra una tendenza alla correzione al ribasso, poiché il mercato si aspetta un allentamento della politica monetaria da parte della Fed nei prossimi trimestri. Nel frattempo, le prospettive economiche della zona euro restano stabili e il miglioramento del sentiment di rischio globale favorisce ulteriormente l’afflusso di capitali verso l’euro.
Finché l’EUR/USD rimane sopra l’area di supporto a 1,1600, propendo per una continuazione del trend rialzista, con il prossimo obiettivo nella zona 1,2000–1,2100.
❓ Secondo te, l’EUR/USD romperà presto quota 1,1800 o avrà bisogno di una correzione più profonda prima di puntare a livelli più alti?
Euro a Rischio di Correzione a Breve Termine!L’EURUSD ha lasciato l’area di resistenza FVG intorno a 1,1650 e sta subendo pressioni di vendita dopo aver testato la trendline del canale rialzista. La nuvola di Ichimoku mostra segnali di indebolimento, combinati con un aumento dei volumi di vendita.
Fattori tecnici
Il prezzo ha rotto leggermente sotto la trendline e si sta avvicinando alla nuvola di Ichimoku. L’FVG superiore non è ancora stato completamente colmato, creando pressione dall’area di offerta.
Fattori fondamentali
Il dollaro USA beneficia di dati economici solidi, con le aspettative che la FED mantenga una posizione più “hawkish”. Il sentiment di mercato resta cauto in vista di importanti interventi da parte dei funzionari delle banche centrali.
Se il prezzo non recupera rapidamente sopra 1,1650, la probabilità di un calo verso 1,1568 è piuttosto alta nel breve termine.
Secondo te, l’EURUSD rimbalzerà da 1,1568 o continuerà a scendere più in basso? Condividi la tua opinione!
EUR\USD: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
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