Idee operative USDEUR
Caso pratico: Long EUR/USD da 1,1507 – Analisi e gestione posiziSetup operativo
Il 13/06, ho individuato una configurazione long su EUR/USD in area 1,1500–1,1510, zona di supporto tecnica su H1 e in linea con livelli chiave del mercato.
🟢 Ingresso long: 1,1507
Motivazioni:
Supporto statico importante + rimbalzo tecnico
Momentum rialzista in costruzione sul breve termine
Analisi tecnica post-ingresso
Lunedì 16/06, il prezzo ha rotto la prima resistenza a 1,1566 con aumento di volumi, consolidando poi sotto 1,1587, resistenza cruciale e potenziale doppio massimo sul breve (vedi grafico allegato).
Livelli attuali:
Resistenza superata: 1,1566
In test: 1,1587
Target esteso: 1,1602 e in proiezione 1,1640–1,1690 (se breakout confermato)
Gestione attiva della posizione
Strategia adottata:
Take profit parziale: 50% posizione chiusa a 1,1587
Trailing stop sul restante posizionato a 1,1540 (in profitto)
Obiettivo di estensione per il restante: 1,1602 – 1,1640
🧠 Obiettivo: lasciare correre la posizione finché il momentum resta positivo, proteggendo al tempo stesso il capitale già guadagnato.
EUR/USD CORREZIONE RIBASSISTA📉 Cosa sta succedendo?
EUR/USD ha probabilmente avviato una fase di correzione dopo il recente rally, mostrando segnali di debolezza sia dal punto di vista tecnico che fondamentale. Il rafforzamento del dollaro, sostenuto da dati macro USA solidi, sta spingendo il cambio verso il basso. Il sentiment di mercato sembra orientato a favore del biglietto verde, mentre l’euro soffre per l’incertezza politica e la debolezza dei dati economici europei.
⚡ Divergenza RSI e correzione tecnica.
Sul grafico Daily, l’RSI ha evidenziato una divergenza ribassista rispetto al prezzo, segnalando un possibile esaurimento della spinta rialzista e l’avvio di una fase correttiva. L’indicatore si trova ora in discesa, senza ancora segnalare ipervenduto, lasciando spazio a ulteriori ribassi.
🌍 Analisi Fondamentale
Dollaro forte. I dati macro USA hanno confermato la solidità dell’economia americana.
Incertezza politica in Europa. L’instabilità politica in alcuni Paesi UE e i dati macro deludenti stanno pesando sul sentiment sull’euro e favorendo flussi verso il dollaro.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target 1: 1.1450
Target 2: 1.1275
⛔ Gestione del rischio
Stop Loss: Chiusura Daily sopra 1.1650 (invalidazione del breakout ribassista e ritorno sopra la resistenza dinamica)
💡 Conclusione
La combinazione di divergenza RSI e news macro favorevoli al dollaro offre un’opportunità di trading da valutare.
Aggiorna sempre l’analisi con le news di mercato e gestisci il rischio in modo responsabile
[EURUSD - Entry Short +5%] - Spiegazione ⭣Sessione asiatica molto direzionale con massimi e minimi sempre più bassi.
In Francoforte (quindi nella sessione "pre-london") che va dalle 08:00 alle 09:00 il prezzo va a creare liquidità, con un induzione che di conseguenza genera una SMT.
Infine con l'apertura della London Session alle ore 09:00, sbilancia anche l'ultimo massimo fuori orario che ha permesso la formazione del minimo (anche questo fuori dai miei orari di interesse).
Con tutte queste informazioni, ho atteso conferme nei time frame inferiori e sono entrato short con target pre impostato sotto la SMT.
Operazione che mi ha permesso di generare più del 5% (con esattezza il 5.6%) basandomi semplicemente sulla liquidità e sulla struttura di mercato .
Se ti piacciono questo tipo di contenuti e soprattutto ti sono utili, fammelo sapere lasciando un bel boost così da motivarmi a portarne altri simili. 🔥
⚠️ Questo esempio è illustrativo e non costituisce una raccomandazione di trading. E' essenziale effettuare un'analisi approfondita e considerare i rischi associati prima di intraprendere qualsiasi operazione di trading. ⚠️
Israele attacca l’Iran, mercati in tensioneISRAELE ATTACCA L’IRAN
Nella notte, Israele ha lanciato un attacco preventivo contro siti nucleari iraniani. Secondo alcune agenzie di stampa, sarebbe stato ucciso il capo delle Guardie Rivoluzionarie.
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l'attacco ha preso di mira il programma nucleare iraniano e continuerà fino a quando la minaccia non sarà eliminata, pur riconoscendo che Teheran mantiene la capacità di colpire Israele.
I mercati hanno reagito con un’impennata degli asset rifugio, in particolare oro e franco svizzero. Anche il petrolio è salito, con il WTI che ha toccato quota 75 dollari al barile.
INTANTO, WALL STREET
Wall Street prosegue con cautela, con i tre principali indici che ieri hanno chiuso leggermente sopra lo zero. La giornata è stata caratterizzata dalla pubblicazione dei prezzi alla produzione, risultati inferiori alle attese, come già accaduto il giorno precedente con i prezzi al consumo.
Tuttavia, dopo l’attacco israeliano all’Iran, i futures sugli indici americani sono scesi nella notte, perdendo circa l’1,5% all’apertura europea.
L’inflazione in calo potrebbe consentire alla Fed di iniziare a considerare nuovi tagli dei tassi, anche se le pressioni inflazionistiche legate alle misure commerciali non si sono ancora manifestate.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono risultate leggermente superiori alle stime. La rinnovata incertezza sui dazi ha smorzato il sentiment degli investitori.
Il Presidente Trump ha annunciato l’intenzione di inviare lettere formali ai principali partner commerciali nelle prossime settimane, delineando dazi unilaterali per promuovere nuovi accordi. Questa mossa precede la scadenza della pausa di 90 giorni concessa sui dazi reciproci.
Nonostante le dichiarazioni su un "ottimo accordo" con la Cina, il mercato resta cauto, anche perché l’intesa non appare del tutto chiara.
Tra i settori, industriale, comunicazioni e finanziario hanno registrato le perdite maggiori, mentre tecnologia e servizi di pubblica utilità hanno sovraperformato.
DOLLARO IN DISCESA
L’indice del dollaro ha esteso il suo calo giovedì, scendendo sotto quota 97,2 e toccando il livello più basso dal 2022. I dati deflattivi aprono la strada a possibili tagli della Fed, rendendo il dollaro meno appetibile per gli investitori.
Le tensioni commerciali e i rischi geopolitici rafforzano questa tendenza. La fine della pausa sui dazi reciproci potrebbe portare a nuove tariffe severe.
L’Iran ha minacciato di colpire basi statunitensi in caso di fallimento dei colloqui sul nucleare, aggravando l’instabilità.
I dati sull’inflazione al consumo e alla produzione, inferiori alle attese, hanno aumentato la pressione sul dollaro. Le aspettative di due tagli dei tassi da parte della Fed si sono rafforzate.
L’EUR/USD ha toccato 1,1630 per poi ritracciare in serata sulla precedente resistenza di 1,1570, ora supporto. Il trend resta rialzista, con obiettivi di medio termine a 1,2350, anche se non si escludono correzioni.
Il Cable si attesta intorno a 1,3600, mentre USD/JPY tiene quota 142,20. Forte il franco svizzero e il dollaro canadese, mentre le valute oceaniche soffrono la debolezza cinese.
Nella notte, il dollaro è tornato a fungere da asset rifugio: EUR/USD è sceso a 1,1520, Cable a 1,3535 e USD/JPY a 143,70. Il franco svizzero ha toccato 0,8055 contro il dollaro, per poi correggere leggermente.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono rimaste stabili a 248.000 nella prima settimana di giugno, invariate rispetto alla settimana precedente e superiori alle attese di 240.000.
Il dato rappresenta il livello più alto da ottobre 2024, segnalando un possibile indebolimento del mercato del lavoro in un contesto di incertezza economica.
Le richieste continuative sono aumentate di 54.000 unità, raggiungendo 1.956.000 nella settimana conclusasi il 31 maggio, il livello più alto da novembre 2021 e ben oltre le previsioni di 1.910.000.
PPI USA
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,1% su base mensile a maggio 2025, dopo un calo dello 0,2% ad aprile (dato rivisto al rialzo). Le previsioni indicavano un aumento dello 0,2%.
I prezzi dei beni sono saliti dello 0,2%, trainati dalla benzina. I prezzi alla produzione core sono aumentati solo dello 0,1%, contro attese dello 0,3%.
Su base annua, i prezzi alla produzione sono cresciuti del 2,6%, in linea con le aspettative, dopo un +2,5% ad aprile. Il tasso core annuo è rallentato dal 3,2% al 3%, contro una previsione del 3,1%.
REGNO UNITO: PIL IN CALO
L’economia britannica ha registrato una contrazione dello 0,3% su base mensile ad aprile 2025, il primo calo in sei mesi e il più marcato da ottobre 2023. A marzo si era registrata una crescita dello 0,2%.
Il calo è stato causato da vari fattori: aumento delle bollette energetiche, costi dei servizi regolamentati, contributi previdenziali più elevati per i datori di lavoro, aumento delle imposte di bollo sui terreni e l’annuncio di nuove tariffe da parte di Trump.
La produzione è scesa dello 0,6%, in particolare nel manifatturiero (-0,9%) e nel settore elettricità e gas. In controtendenza, il settore delle costruzioni è cresciuto dello 0,9%.
Nonostante il calo di aprile, il PIL è aumentato dello 0,7% nel trimestre terminato ad aprile.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
#AN007: Israele attacca Iran, cosa succede? nel Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, creatore del Metodo SwipeUP Elite FX, che mi permette di analizzare e operare nel mondo Forex come se fossi un Hedge Found o una Banca d'Investimento. Oggi voglio parlarvi della notizia rilevante delle ultime ore, ovvero l'attacco di Israele all'Iran.
⚠️ Cosa è successo
Israele ha lanciato un massiccio attacco aereo preventivo su numerose installazioni nucleari e militari in Iran, compresi siti a Teheran e Natanz. Fra le vittime, figure chiave come il comandante della Guardia Rivoluzionaria Hossein Salami e diversi scienziati nucleari di alto profilo.
L’operazione è stata completamente “unilaterale”, senza coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, secondo fonti ufficiali
reuters.com. Tuttavia, è stata preventivamente coordinata con Washington, che ha ricevuto notifica prima dell’attacco.
L’Iran ha reagito annunciando che risponderà in modo “duro e decisivo” e ha iniziato a pianificare attacchi missilistici e droni contro obiettivi israeliani, con una risposta che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
🌍 Reazioni globali
Australia, Nuova Zelanda, Giappone e l’ONU si sono dette allarmate e hanno chiesto massima moderazione.
Il prezzo del petrolio ha reagito con un'impennata: il WTI +9% circa a causa del timore di interruzioni nelle forniture.
💱 Impatto sul Forex
↑ Prezzo petrolio → Rafforza CAD, NOK, e valute commodity in generale.
Modalità risk-off globale → Avvantaggia valute rifugio come JPY, CHF, e temporaneamente anche USD.
Rischio geopolitico in aumento → USD potrebbe avere oscillazioni: scende in fasi risk-off, ma rimbalza come safe-haven.
EUR sotto pressione per il generale clima di avversione al rischio e con domanda fisica per USD, CHF, JPY.
Infine, emergenti (BRL, MXN, INR) potrebbero subire volatilità elevata: flussi in uscita verso asset più sicuri.
🧩 Focus operativo per trader Forex
Monitorare petrolio e yield bond USA: segnali in aumento potrebbero spingere commodity currencies.
Seguire movimenti su USD/JPY e USD/CHF: breakout potenziali in caso di escalation.
Attenzione alla volatilità su EUR/USD: la crisi geopolitica premia USD e CHF.
Rimanere pronti a reazione di valute emergenti: possibili flash crash o rimbalzi speculativi.
Per ricevere altre notizie o altre analisi, continuate a seguirmi.
[ICT Turtle Soup Setup] - Guida FacileCOS'É?
È una strategia che sfrutta le false rotture di livelli chiave (supporti o resistenze) Si entra nella direzione opposta alla rottura, quando il mercato mostra che quella rottura non è vera.
IDEA DI BASE
1. Il prezzo rompe un livello chiave ⭢ molti trader entrano.
2. I grandi investitori (istituzionali) usano la rottura per attivare gli stop-loss.
3. Appena raccolgono liquidità, il prezzo torna indietro.
4. Entri nel trade appena il prezzo rientra sopra o sotto quel livello ⭢ cioè: il breakout è falso.
COME RICONOSCERLO (passo dopo passo)
1. TROVA UN LIVELLO CHIAVE
• Un supporto (prezzo minimo importante) / • Una resistenza (prezzo massimo importante).
2. ASPETTA LA FALSA ROTTURA
• Il prezzo rompe quel livello (quindi va oltre), ma non resta lì a lungo.
• Subito dopo, torna dentro il livello ⭢ segnale che la rottura era falsa.
3. CERCA UNA CONFERMA
• Una candela che chiude dentro il livello (o una lunga ombra)
• Volume in calo, o mancanza di "spinta" dopo la rottura.
4. ENTRA NELLA DIREZIONE OPPOSTA
• Se rompe sotto un supporto ma torna sù ⭢ ENTRA LONG.
• Se rompe sopra una resistenza ma torna giù ⭢ ENTRA SHORT.
GESTIONE OPERATIVA
Elemento : Entrata.
Descrizione Quando il prezzo rientra dentro un livello, dopo la falsa rottura.
Elemento : Stop Loss.
Descrizione Poco oltre il massimo/minimo della falsa rottura.
Elemento : Target.
Descrizione : Un supporto/resistenza precedente oppure un RR 1:2 o 1:3.
Elemento : Time frame
Descrizione : Funziona bene su 15m, 1h, 4h. Usa il multi-timeframe per migliorare l'efficacia.
ESEMPIO VELOCE
1) Il prezzo rompe sotto 1.2000 (supporto).
2) Poi risale velocemente sopra 1.2000.
3) Entri long a 1.2005.
4) Stop a 1.1985 (sotto il minimo)
5) Target a 1.2050 o 1.2100.
CONSIGLI PRATICI ⚠️
• Non usare durante notizie economiche importanti.
• Osserva la reazione rapida del prezzo: se rientra subito ⭢ più affidabile.
• Pratica in demo finché non ti senti sicuro.
STRUMENTI UTILI PER ALLENARTI
• TradingView per segnare supporti/resistenze.
• Replay del grafico per simulare il riconoscimento del setup.
• Diario di trading per tenere traccia dei tuoi Turtle Soup.
RIASSUNTO IN UNA FRASE ✏️
Il Turtle Soup è un setup che ti fa entrare quando il mercato finge di rompere un livello, ma poi torna indietro. Tu segui il ritorno, non la rottura.
#AN006 Forex: Crolla il Dollaro, Yen e Valute Emergenti
Salve, sono il trader Forex Andrea Russo, creatore del Metodo SwipeUP Elite FX che analizza il mercato come un Hedge Fund. Oggi voglio parlarvi delle notizie economiche più importanti delle ultime ore e di come queste stiano influenzando, in tempo reale, il mercato valutario globale.
## 🔜 Inflazione USA: la Fed verso il taglio?
I dati CPI pubblicati ieri hanno sorpreso i mercati: l'inflazione core annua si è fermata al +2,8% mentre il dato generale si è attestato al +2,4%, al di sotto delle aspettative. Questo raffreddamento inflattivo ha immediatamente innescato speculazioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già da settembre. Il Dollar Index (DXY) ha reagito negativamente, perdendo terreno e toccando i minimi da aprile.
### Impatto Forex:
* Il dollaro si indebolisce su tutta la linea.
* EUR/USD ha testato l'area di 1.15
* Rafforzamento di GBP, JPY e CHF come contraltare.
## 🌐 Tensioni commerciali USA-Cina: accordi a metà
Nelle ultime 24 ore, il Presidente Trump ha parlato di "progressi parziali" nei colloqui con la Cina su dazi e metalli rari. Tuttavia, l'assenza di un accordo definitivo mantiene alta l'incertezza globale. Gli investitori valutano il rischio di una nuova escalation, soprattutto su comparti strategici come tecnologia e materie prime.
### Impatto Forex:
* AUD e NZD mostrano alta volatilità.
* Il JPY ne beneficia come valuta rifugio.
* Le commodity currency restano reattive agli sviluppi geopolitici.
## 📉 BCE: taglio tassi e forward guidance espansiva
La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d'interesse al 2%, segnando l'ottavo taglio consecutivo. Il governatore ha aperto a ulteriori interventi espansivi nel terzo trimestre, nel caso in cui l'inflazione non risalisse verso il target del 2%.
### Impatto Forex:
* L'euro resta sotto pressione, nonostante la debolezza del dollaro.
* EUR/CHF in congestione.
* EUR/USD in fase laterale dopo il rally iniziale.
## 🚗 Paesi emergenti: nuovo ciclo di forza
Secondo la Banca Mondiale, la crescita dei Paesi emergenti rallenterà al 3,8% nel 2025. Nonostante ciò, valute come il real brasiliano (BRL) e il peso messicano (MXN) hanno guadagnato slancio grazie alla debolezza del dollaro e a flussi speculativi in entrata su carry trade.
### Impatto Forex:
* BRL e MXN si rafforzano.
* Opportunità di lungo periodo sui cross USD/EM.
* Attenzione ai rischi politici e inflazione locale.
## ⛽ Petrolio in rally: effetto domino sulle valute
I prezzi del petrolio sono saliti in settimana: il WTI ha toccato +6%, mentre il Brent ha segnato un +4%. Il rialzo è stato innescato da miglioramenti nei rapporti USA-Cina e da tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
### Impatto Forex:
* Rafforzamento di CAD e NOK.
* EUR e JPY penalizzati come importatori netti.
* Opportunità di correlazione su USD/CAD.
## 🔄 Outlook Forex: cosa aspettarsi ora
Il mercato è entrato in una fase di **riallineamento macro**:
* Il dollaro è in correzione strutturale.
* L'euro combatte tra stimoli BCE e debolezza USD.
* Le valute rifugio (JPY, CHF) restano forti.
* Emergenti e commodity currency mostrano momentum.
Nel breve termine, la chiave sarà l'evoluzione dei dati USA (PPI, vendite al dettaglio) e nuove dichiarazioni da parte della Fed.
Continuate a seguirmi per aggiornamenti e analisi operative sempre basate su dati reali e metodologia istituzionale.
EURUSD UPDATE/AGGIORNAMENTOTRADE spettacolare
ottimo ingresso in zona di interesse, dollaro debole euro forte e si vola!!
per me il target e raggiunto, il movimento e stato fatto, prendo profitto lasciando una piccola parte a BE che vada fino al TP
oggi dati importanti per USD
penso comunque che il dollaro si indebolirà ulteriormente e andremo a 1,16
dopo forse se si crea il setup valuteremo uno short
ma non prima della nuova settimana
EURUSD Primo Target 1.20?EURUSD: ripropongo il precedente grafico senza modificare nulla... per ora sta andando al rialzo verso l'area 1.20 dove secondo me vedremo il primo vero target. In quell'area passa anche una trendline ribassista che potrebbe calmierare i prezzi per qualche settimana.
Non escludo che nel breve EURUSD possa soffermarsi intorno a 1.15 prima di proseguire in questo rialzo.
1.20 non è vicino e non è possibile raggiungerlo in poche settimana... la mia è una view di qualche mese.
Chart di Capital.com
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
Accordo USA-Cina, mercati in attesa di dettagliACCORDO USA-CINA: POCHI DETTAGLI
Il solito Trump irrompe a piedi pari sul mercato con dichiarazioni roboanti su vari temi, incluso l’accordo commerciale con la Cina. Secondo il Presidente, l’intesa sarebbe stata raggiunta e sarebbe soggetta alla sua approvazione e a quella del Presidente Xi.
L’accordo riguarderebbe la fornitura di tutte le terre rare agli Stati Uniti da parte della Cina, con una tariffa del 10%, in cambio di quanto concordato a Ginevra qualche settimana fa. Tra i punti dell’intesa, vi sarebbe anche la possibilità per gli studenti cinesi di frequentare le scuole statunitensi.
Gli USA applicheranno dazi totali del 55% su altri prodotti, con l’impegno di ridurli al 30%, mentre la Cina manterrà i suoi al 10%.
I mercati azionari asiatici sono scesi dopo le dichiarazioni del Presidente USA sull’invio di lettere ai partner commerciali entro due settimane, in cui si stabilirebbero tariffe unilaterali per fare pressione sui Paesi affinché raggiungano accordi.
Tuttavia, il Segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, ha suggerito che potrebbe essere estesa l’attuale pausa di 90 giorni sui dazi reciproci per i Paesi che dimostrano "buona fede" nei negoziati.
Le borse USA, ieri, hanno registrato poche variazioni: il Dow Jones è rimasto invariato a 42.866 punti, mentre l’S&P 500 ha chiuso in calo dello 0,27% a 6.022 punti. Segno negativo anche per il Nasdaq (-0,5% a 19.616 punti).
I dati sull'indice dei prezzi al consumo sono risultati inferiori alle attese, chiarendo che l’economia statunitense sta iniziando a rallentare. Tutti i principali indicatori di inflazione sono stati sotto le aspettative, ma non troppo distanti dal consensus, suggerendo che i consumatori non hanno ancora risentito dell’impatto dei dazi, forse perché quelli più punitivi sono ancora sospesi.
Questi dati hanno rafforzato l’ipotesi che la Fed possa tagliare i tassi due volte quest’anno.
VALUTE
Sul mercato valutario, le notizie sul calo dell’inflazione, unite alle nuove dichiarazioni di Trump, hanno spinto il dollaro al ribasso. È stato superato il livello di 1,1515, con possibilità di puntare a 1,1570.
La discesa del dollaro sta acquisendo slancio, con obiettivi che potrebbero estendersi fino all’area 1,1700, in caso di rottura del massimo precedente.
Sale anche il Cable, con un target verso l’area 1,3610-1,3620. Il cambio USD/JPY sembra invece reggere meglio, con i minimi precedenti lontani, in area 142,00, e prezzi attuali a 144,00.
Restano deboli le valute oceaniche, causando una risalita dei cambi "risk on/risk off" come EUR/AUD ed EUR/NZD.
TREASURIES
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso di quasi 5 punti base al 4,43% ieri, e stamattina è ulteriormente calato al 4,40%. Il calo è stato favorito da dati sull’inflazione inferiori alle attese, che hanno offerto agli investitori un momentaneo sollievo rispetto all’impatto delle politiche commerciali di Trump.
Gli operatori ora scontano un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre, con la possibilità di un ulteriore taglio a dicembre.
Nel frattempo, Stati Uniti e Cina hanno concordato un quadro per l’attuazione del cosiddetto "Ginevra Consensus", che il mese scorso ha portato a riduzioni tariffarie. Tuttavia, l’assenza di dettagli concreti e la necessità dell’approvazione finale dei Presidenti Trump e Xi mantengono i mercati cauti.
CPI USA
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è salito al 2,4% a maggio 2025, rispetto al 2,3% di aprile, il livello più basso dal 2021. Tuttavia, è rimasto al di sotto delle aspettative del 2,5%.
I prezzi sono aumentati soprattutto per generi alimentari, servizi di trasporto, auto e veicoli nuovi. L’inflazione per l’edilizia abitativa è invece leggermente diminuita.
Il costo dell’energia è calato del 3,5%, dopo un -3,7% ad aprile. I prezzi di benzina e olio combustibile sono scesi, mentre quelli del gas naturale sono rimasti elevati.
Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,1%, sotto lo 0,2% del mese precedente e delle previsioni. L’inflazione core annua è rimasta al 2,8%, ai minimi dal 2021, contro attese del 2,9%. Anche il dato core mensile è salito solo dello 0,1%, sotto le previsioni dello 0,3%.
ORO
L’oro è salito a circa 3.370 dollari l’oncia giovedì, sostenuto dall’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Iran e dai segnali di politica commerciale di Trump, che hanno alimentato la domanda di beni rifugio.
I dati sull’inflazione USA, inferiori alle attese, hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed già a settembre, indebolendo il dollaro e sostenendo l’oro.
Gli operatori attendono ora i dati sull’indice dei prezzi alla produzione (PPI), attesi oggi pomeriggio, per ulteriori indicazioni in vista della riunione della Fed della prossima settimana.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti stanotte sopra i 68 dollari al barile, il massimo delle ultime dieci settimane. A spingere i prezzi sono stati l’ottimismo sui colloqui USA-Cina e le rinnovate tensioni con l’Iran.
Trump ha dichiarato che l’accordo commerciale con la Cina è "completato", in attesa della firma con Xi.
Dal lato dell’offerta, l’OPEC+ è pronta ad aumentare la produzione di 411.000 barili al giorno a luglio, continuando a ridurre i tagli. Tuttavia, le scorte di greggio USA sono in calo: i dati EIA mostrano una riduzione di 3,644 milioni di barili la scorsa settimana, superiore alle attese di 2,5 milioni.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
INFLAZIONE USAA maggio 2025, l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è aumentato dello 0,1%, con un’inflazione annua al 2,4%, leggermente sotto le attese.
Anche l’inflazione core (esclusi alimentari ed energia) è salita dello 0,1% mensile e del 2,8% annuo.
I costi dell’alloggio restano la principale fonte di inflazione (+3,9% su base annua), mentre i prezzi di abbigliamento e veicoli sono diminuiti, suggerendo un impatto limitato delle tariffe commerciali.
Tuttavia, preoccupano le carenze di personale al Bureau of Labor Statistics, che hanno ridotto la raccolta dati in alcune città e cancellato diversi indici.
--Chart di Capital.com--
Accordo USA-Cina spinge i mercati al rialzoUSA-CINA, CI SIAMO
L'S&P 500 e il Nasdaq, nella seduta di ieri, hanno guadagnato rispettivamente lo 0,55% e lo 0,63%, mentre il Dow Jones ha chiuso con un +0,25%. Analisti e investitori erano ancora in attesa di sviluppi positivi nei colloqui tra Stati Uniti e Cina.
Sempre ieri, in serata, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, Lutnick, ha dichiarato che i colloqui stavano procedendo nella giusta direzione, pur senza fornire ulteriori dettagli.
Nella notte, sembra che i due Paesi siano giunti a un accordo quadro, che richiederà l’approvazione di Trump e Xi Jinping. Gli operatori restano pertanto in attesa di ulteriori progressi nella giornata di oggi, ma il più sembra fatto.
Il settore energetico ha registrato di gran lunga le migliori performance, seguito da quello sanitario e immobiliare, mentre il settore finanziario ha sottoperformato.
Le megacap hanno mostrato andamenti contrastanti: Nvidia e Microsoft in calo, mentre Apple, Meta, Alphabet e Tesla hanno registrato guadagni. Le azioni di Amazon sono rimaste pressoché invariate.
Nel frattempo, il titolo Moderna è sceso di oltre il 2%, mentre Pfizer ha recuperato dopo che il Segretario alla Salute statunitense, Robert Kennedy Jr., ha licenziato i consulenti per la politica vaccinale dei Centers for Disease Control and Prevention nella tarda serata di lunedì.
VALUTE
Ancora una giornata di congestione sul fronte valutario, con movimenti irrilevanti e i principali cambi ancorati in un range di 50 pips. Si è registrata una leggerissima prevalenza di forza del dollaro, specialmente contro la sterlina, dopo i dati negativi sull’occupazione nel Regno Unito.
In queste condizioni, riteniamo che il dollaro possa correggere ancora prima di una eventuale nuova ondata di vendite, con obiettivi di medio termine almeno un 4-5% più bassi rispetto ai livelli attuali.
Vivere alla giornata, operando nei trading range attuali, rimane probabilmente la strategia più adeguata.
TREASURIES
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso per la seconda sessione consecutiva, attestandosi al di sotto del 4,47%, dopo la definizione dell’accordo quadro tra Cina e USA a Londra.
Ora gli operatori sono in attesa di dati economici chiave: oggi è atteso il report sull’indice dei prezzi al consumo (CPI), mentre domani sarà pubblicato quello sull’indice dei prezzi alla produzione (PPI). Questi dati dovrebbero far luce sulle pressioni inflazionistiche e sull’impatto più ampio della guerra commerciale in corso.
Sul mercato obbligazionario, l’attenzione si concentra anche sulle aste dei titoli del Tesoro di questa settimana: un’asta da 58 miliardi di dollari di titoli triennali, un’emissione da 39 miliardi di dollari di titoli decennali e un’altra da 22 miliardi di dollari di titoli trentennali. Si tratta di test chiave per valutare la domanda di debito pubblico statunitense.
DATI MERCATO DEL LAVORO UK
Nel Regno Unito, la retribuzione ordinaria (esclusi i bonus) è aumentata del 5,2% su base annua, raggiungendo le 674 sterline a settimana nei tre mesi fino ad aprile 2025. Si tratta del valore più basso degli ultimi sette mesi, dopo un aumento del 5,5% (rivisto al ribasso) nel periodo precedente e inferiore alle previsioni del 5,4%.
La moderazione della crescita salariale è dovuta a significativi aumenti delle imposte sui salari e a un incremento del 6,7% del salario minimo nazionale. Inoltre, si è registrato un forte rallentamento nel settore privato, mentre nel settore pubblico si è osservata una leggera accelerazione.
Al netto dell’inflazione, i salari reali sono cresciuti dell’1,4%.
PREVISIONI DELLA BANCA MONDIALE
La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita globale per il 2025, portandole al 2,3% rispetto al 2,7% previsto a gennaio. Si tratterebbe del dato più debole degli ultimi 17 anni, escluse le recessioni del 2009 e del 2020.
Per il 2026, la crescita globale è prevista al 2,4%, anch’essa inferiore al 2,7% stimato in precedenza. La Banca ha attribuito il rallentamento a un sostanziale aumento delle barriere commerciali e agli effetti pervasivi di un contesto politico globale incerto.
Ha inoltre affermato che, se le controversie commerciali venissero risolte con accordi che dimezzano i dazi rispetto ai livelli di fine maggio 2025, la crescita globale potrebbe essere più forte di circa 0,2 punti percentuali in media nel 2025 e nel 2026.
Per gli Stati Uniti, la crescita del PIL per il 2025 è stata rivista al ribasso all’1,4% (dal 2,3% di gennaio). Le previsioni per la Cina sono rimaste invariate al 4,5%.
Si prevede che l’Eurozona e il Giappone cresceranno entrambi dello 0,7%, con un declassamento rispettivamente di 0,3 e 0,5 punti percentuali. Il PIL dell’India dovrebbe crescere del 6,3% (contro il 6,7%), mentre la crescita del Messico è stata rivista al ribasso dall’1,5% allo 0,2%.
Saverio Berlinzani
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#AN005 Cosa Cambia Dopo USA-Cina, BCE e Petrolio
Salve, sono Andrea Russo, trader forex e creatore del Metodo SwipeUP Elite FX, che analizza il mercato come un Hedge Found. Oggi voglio parlarvi delle ultime notizie economiche cruciali della settimana che influenzeranno i mercati valutari.
Iniziamo con l'importante incontro commerciale tra Stati Uniti e Cina che si è svolto a Londra. Le trattative, focalizzate principalmente su export e metalli delle terre rare, hanno mostrato segnali positivi con dichiarazioni ottimistiche da entrambe le parti. Questo evento ha immediatamente portato un miglioramento del sentiment globale, rafforzando valute sensibili al commercio come il dollaro australiano (AUD) e il dollaro neozelandese (NZD), mentre il dollaro USA ha registrato una leggera flessione.
La Banca Mondiale, invece, ha tagato le previsioni sulla crescita globale del 2025 dal 2,8% al 2,3%. Questo downgrade riflette preoccupazioni significative per Stati Uniti, Cina ed Europa, dovute a incertezze commerciali e investimenti ridotti. Questo scenario, tuttavia, potrebbe favorire alcune valute emergenti, come il real brasiliano (BRL) e il peso messicano (MXN), che beneficiano di politiche monetarie meno restrittive e una riduzione della pressione sul dollaro statunitense.
Guardando all'Europa, la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di ridurre ulteriormente i tassi, portandoli al 2%, con possibilità di ulteriori ribassi fino a -0,25% entro l'autunno. Tale politica espansiva è dettata dalla necessità di sostenere un'economia stagnante e contenere l'inflazione. Inevitabilmente, ciò eserciterà pressione sull'euro (EUR), che si prevede indebolito rispetto alle principali valute, specialmente il dollaro.
Negli Stati Uniti, invece, gli occhi sono puntati sul CPI di maggio previsto per l'11 giugno. Le attese sono per un'inflazione al 2,5%, e la pubblicazione di dati superiori o inferiori alle aspettative potrebbe generare una forte volatilità sul dollaro. Un CPI elevato rafforzerebbe il dollaro riducendo le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, mentre un dato inferiore potrebbe indebolire ulteriormente il biglietto verde.
Infine, da segnalare anche il rally del petrolio, con il WTI salito del 6% e il Brent del 4%. Questo aumento è stato spinto da un contesto geopolitico più favorevole e dalla riduzione delle tensioni commerciali. L'effetto sui mercati valutari è diretto, favorendo valute correlate alle commodity, come il dollaro canadese (CAD) e la corona norvegese (NOK), mentre valute come l'euro (EUR) e lo yen giapponese (JPY), di paesi importatori di petrolio, potrebbero trovarsi in difficoltà.
Sintetizzando, la settimana in corso si sta rivelando fondamentale per il Forex: le tensioni commerciali in calo supportano le valute legate al commercio, la politica monetaria accomodante della BCE indebolisce l'euro, mentre i dati economici USA guideranno il sentiment sul dollaro.
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