#004 Forex: Settimana in Ripresa e attese Macro
La settimana appena conclusa ha segnato una svolta tattica nei mercati finanziari globali. Dopo la correzione di aprile e l’instabilità di maggio, gli investitori sembrano iniziare a scommettere su un ritorno alla stabilità, ma la cautela resta d’obbligo. Vediamo nel dettaglio i principali eventi e scenari che hanno segnato questa settimana nei mercati azionari e nel mondo del forex.
📈 Borse globali: rimbalzo tecnico o inversione?
Negli Stati Uniti, il Nasdaq è stato protagonista di un recupero sostenuto da titoli tech e IA. Dopo settimane di vendite, alcuni settori chiave come semiconduttori e oro hanno guidato la ripresa.
In Asia, Hong Kong (+0,9%) e i mercati emergenti hanno mostrato forza, spinti anche dal rimbalzo dell’indice MSCI EM.
In Europa, le borse hanno tratto beneficio da un clima più disteso e da una BCE che si mostra gradualmente più accomodante.
💱 Forex: dollaro debole, euro in consolidamento
Il dollaro USA è apparso in difficoltà per tutta la settimana, penalizzato da attese prudenti sui dati macro e da tensioni geopolitiche crescenti.
L’EUR/USD ha mostrato segni di consolidamento sopra quota 1.08, con spazio per ulteriori estensioni rialziste se il sentiment sul dollaro dovesse deteriorarsi ulteriormente.
Da segnalare anche il taglio dei tassi della Banca Centrale Russa, che ha avuto effetti marginali sui cambi emergenti ma segnala un ritorno globale a politiche monetarie più espansive.
📆 Settimana macro densa: in arrivo i dati chiave
Gli operatori attendono con ansia i Non-Farm Payrolls (NFP) USA, i dati sull’inflazione (CPI) e la riunione della Fed il 12 giugno. Questi eventi saranno determinanti per l’orientamento futuro della politica monetaria americana.
In parallelo, i CPI cinesi e gli indici dei prezzi alla produzione (PPI) completeranno un quadro macro altamente rilevante per gli scambi valutari.
🌍 Geopolitica e volatilità: il rischio resta elevato
L’instabilità commerciale, con nuove dichiarazioni da parte di Trump, ha causato una certa pressione sui listini asiatici.
Si avvicina il "triple witching day" (scadenze simultanee di opzioni e derivati) a fine giugno, che potrebbe amplificare la volatilità soprattutto nei mercati USA.
📌 In sintesi: cosa osservare ora
Azioni: il rimbalzo è tecnico o l'inizio di un nuovo trend? La risposta dipenderà dai dati USA e dalla risposta della Fed.
Forex: attenzione alla debolezza strutturale del dollaro, con l’euro che potrebbe restare la valuta leader del mese.
Volatilità: probabili spike attorno alle scadenze tecniche di metà/fine giugno.
Outlook: contesto misto, con opportunità tattiche ma rischio ancora elevato.
📍 Conclusione
I mercati stanno cercando un equilibrio, ma è un equilibrio fragile. I dati macro in arrivo e le tensioni politiche globali faranno da catalizzatori nelle prossime due settimane. Per chi opera su azioni o forex, è il momento di rimanere informati, flessibili e disciplinati.
Idee operative USDEUX
Wall Street in rialzo, dollaro stabileWALL STREET SOLIDA
Venerdì, gli indici statunitensi hanno chiuso in rialzo. L’S&P 500 è salito dell’1%, superando i 6.000 punti, il livello più alto da febbraio, sostenuto da un rapporto sull’occupazione migliore del previsto e da un rinnovato ottimismo sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Il Dow Jones ha guadagnato l’1,05%, mentre il Nasdaq è salito dell’1,2%, trainato da un netto rimbalzo di Tesla, che ha guadagnato il 3,7% dopo l’apparente distensione tra Elon Musk e il presidente Trump.
Il mercato del lavoro ha creato 139.000 posti a maggio, superando le previsioni. Sebbene il dato sia inferiore rispetto al passato recente, ha contribuito a ridurre i timori di un rallentamento più marcato.
Nel frattempo, Trump si è detto ottimista sul fronte commerciale, annunciando che i negoziati con la Cina riprenderanno la prossima settimana a Londra. Ha inoltre rinnovato la richiesta alla Fed di tagliare i tassi di interesse di un punto percentuale, definendolo “carburante per missili” per l’economia.
I principali titoli tecnologici, tra cui Nvidia (+1,2%), Meta (+1,9%) e Apple (+2,1%), hanno registrato guadagni. Nell’arco della settimana, tutti e tre i principali indici hanno chiuso in rialzo: S&P 500 e Dow Jones di oltre l’1%, Nasdaq del 2%.
VALUTE
Sui mercati valutari si osserva una fase di consolidamento, con un leggero recupero del dollaro. Il differenziale dei tassi d’interesse tra il dollaro e le altre valute rimane ampio, favorendo un rafforzamento della valuta statunitense.
L’EUR/USD, dai massimi di 1,1490 della settimana precedente, è sceso di circa 100 pips, mantenendosi comunque sopra i supporti chiave di 1,1360 e 1,1310. Anche la sterlina e lo yen hanno perso terreno, rispettivamente di 110 e 250 pips.
Tecnicamente, nel breve termine si mantiene una visione favorevole al dollaro, anche se nel medio termine il trend resta ancora sfavorevole alla valuta statunitense, salvo rotture di livelli tecnici rilevanti.
USA, SALARI IN CRESCITA
La retribuzione oraria media per i dipendenti del settore privato non agricolo è aumentata di 15 centesimi (+0,4%) a maggio 2025, raggiungendo i 36,24 dollari. Si tratta dell’aumento mensile più consistente da gennaio, superiore allo 0,2% di aprile e alle previsioni dello 0,3%.
Anche la retribuzione oraria media dei dipendenti produttivi e non direttivi è cresciuta di 12 centesimi (+0,4%), arrivando a 31,18 dollari.
Su base annua, la retribuzione oraria media è aumentata del 3,9%, in linea con la lettura rivista di aprile e superiore al consenso del 3,7%.
NON FARM PAYROLLS
Gli occupati non agricoli negli Stati Uniti sono aumentati di 139.000 unità a maggio 2025, in lieve calo rispetto ai 147.000 di aprile (rivisti al ribasso), ma sopra le attese di 130.000.
La crescita dell’occupazione ha riguardato il settore sanitario (soprattutto ospedali), il tempo libero e l’ospitalità (in particolare ristorazione e bar), e l’assistenza sociale. Al contrario, il governo federale ha perso posti di lavoro, con un calo di 59.000 unità da gennaio. Anche il settore manifatturiero ha registrato una contrazione di 8.000 unità.
I dati di marzo e aprile sono stati rivisti al ribasso, con un totale di 95.000 occupati in meno rispetto alle stime precedenti. Nonostante ciò, il mercato del lavoro resta solido, sebbene in rallentamento. Tuttavia, le recenti politiche dell’amministrazione Trump potrebbero esercitare pressioni al ribasso sull’occupazione nei prossimi mesi.
CANADA, DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO
Il tasso di disoccupazione in Canada è salito al 7,0% a maggio 2025, rispetto al 6,9% del mese precedente, raggiungendo il livello più alto da settembre 2021. Il dato ha superato le aspettative del mercato.
L’aumento è attribuibile a un incremento significativo del numero di disoccupati, che ha raggiunto quota 1.600.000, segnalando un possibile impatto negativo dei dazi imposti dagli Stati Uniti.
Nonostante ciò, l’occupazione netta è aumentata di 8.800 unità, superando le previsioni di 5.000, compensando in parte le 32.600 perdite del mese precedente.
Il settore manifatturiero è stato il più colpito, con un calo netto di 12.200 posti di lavoro, a causa dei dazi su alluminio, acciaio e automotive. La forza lavoro è rimasta stabile al 65,3%.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le riunioni della Nato e dell'UE potrebbero sollevare ulterio...Le riunioni della Nato e dell'UE potrebbero sollevare ulteriormente la coppia EUR / USD
Nonostante creda che l'euro sia attualmente sopravvalutato, Bank of America lo preferisce al dollaro USA, al franco svizzero e allo yen giapponese.
Bank of America pensa che l'UE potrebbe essere sostenuta in vista dei vertici della NATO e dell'UE (24-27 giugno), soprattutto se le spese per la difesa saranno confermate. La spesa per le infrastrutture tedesche potrebbe anche sostenere l'euro.
L'EUR / USD si mantiene al di sopra degliAs a 20 e 50 periodi a 1,1380 - 1,1360 ed è comodamente al di sopra dell'A a 200 periodi. Il recente pull-back da 1.14930 ha leggermente attenuato il momentum.
Una chiusura sopra 1.1420 potrebbe raggiungere 1.1470, quindi 1.1520. Una rottura sostenuta sotto 1.1280 potrebbe neutralizzare il bias rialzista.
EURUSD- Verso 1,19?Attualmente Fiber è incastrato (in D1) tra la Kumo (Ichimoku) a circa 1,13 e la proiezione NT (Hosoda) a circa 1,14 valore, quest'ultimo, già testato più volte da Aprile 25.
Le proiezioni di Hosoda evidenziano la NT a 1,14 (la NT è lo spartiacque, è il campo di battaglia dove le due fazioni si danno appuntamento per sfidarsi :) ) che se superata vede nella N (1,19 circa) come prossimo e più importante obiettivo per i rialzisti che superata la NT troveranno i ribassisti ad attenderli alla N appunto.
Il compito dei rialzisti non è semplice in quanto tra la NT e la N si troverebbero altre aree di scontro individuate tra una 1x1 ascendente e 1x1 discendente (GANN), il massimo del 21 Aprile e una Fibo 61,8% (1,18 circa).
Per capire meglio come potrebbe evolvere il movimento e avere altre informazioni aggiuntive, guardo le candele Weekly che sostanzialmente evidenziano che:
-l'ultima candela ha generato un minimo superiore al precedente
-nell'ultima ottava i rialzisti hanno mantenuto il controllo
-la proiezione N di Hosoda coincide con la stessa Daily a 1,19.
Vedremo.
Mercati, dollaro e tassi: correlazioni che cambianoCORRELAZIONI CHE INVERTONO
Uno degli aspetti più controversi, in relazione all’andamento delle price action e delle correlazioni nella prima metà dell’anno, è il rapporto tra il dollaro e le condizioni di risk on – risk off vissute sui mercati.
All’inizio del 2025, molti ricorderanno che, in occasione delle minacce della nuova amministrazione USA riguardo alle tariffe commerciali, le borse perdevano quota e il dollaro scendeva, in una correlazione diretta piuttosto prevedibile.
Da metà aprile, però, le cose sono cambiate radicalmente: Wall Street ha iniziato un recupero che l’ha riportata quasi ai precedenti massimi storici, dove si trova attualmente.
Le ragioni sono da ricercare nelle proroghe concesse da Trump ai partner commerciali prima dell’eventuale applicazione dei dazi reciproci, come indicato nella ormai famosa tabella mostrata ai giornalisti il 2 aprile, giorno del Liberation Day.
Si potrebbe pensare che, per correlazione diretta, il dollaro sarebbe dovuto tornare verso i livelli di inizio anno, in area 1.0200. Invece, il biglietto verde ha perso ulteriore terreno, arrivando a testare 1.1580 prima di correggere leggermente. Perché la correlazione è cambiata?
Le ragioni vanno cercate nel fatto che, una volta assorbita la questione dei dazi, il mercato si è concentrato sui dati USA, che hanno evidenziato un leggero rallentamento. Questo ha alimentato l’aspettativa di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, interpretato positivamente dai listini azionari per via della conseguente riduzione degli oneri finanziari per le aziende.
Sul fronte valutario, invece, è emersa l’idea che fosse necessario indebolire il dollaro, sia per correggere almeno in parte l’enorme deficit commerciale, sia perché la forbice dei tassi d’interesse si sarebbe ridotta rispetto ad altre valute, rendendo il dollaro meno appetibile.
Inoltre, la discesa della valuta statunitense è stata alimentata dal mercato obbligazionario, che ha visto un sell-off dei titoli USA con rendimenti in salita, penalizzando ulteriormente il dollaro.
L’EQUILIBRIO REGGE
Le azioni USA, ieri, sono rimaste pressoché invariate, in una fase di congestione e non lontane dai massimi storici. A livello globale, non si registrano ancora sviluppi concreti nei negoziati commerciali, al di là di promesse e dichiarazioni.
Il Presidente Trump ha confermato una telefonata con il Presidente Xi Jinping, che entrambe le parti hanno definito positiva, risollevando parzialmente il sentiment degli investitori. Tuttavia, la mancanza di risultati concreti e l’incertezza persistente continuano a pesare.
Nel frattempo, le azioni Tesla sono crollate di quasi il 9% a causa delle crescenti tensioni tra Trump ed Elon Musk, con il Presidente che ha espresso delusione per la posizione di Musk sulla sua proposta di legge fiscale.
Le preoccupazioni sul mercato del lavoro hanno avuto un impatto limitato, nonostante le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione siano salite a 247.000, il livello più alto in otto mesi, e la crescita delle buste paga nel settore privato sia risultata deludente.
Ora i mercati attendono il rapporto sull’occupazione di venerdì per ulteriori indicazioni sull’economia.
IL DOLLARO RESTA SOTTO PRESSIONE
Il biglietto verde, ieri, sembrava potesse tornare sui minimi dell’anno in area 1.1580, ma si è fermato a 1.1492, per poi risalire a 1.1530, dove si trova questa mattina.
La sensazione è che ci sia un tentativo di recupero, e sorprende la perdita di momentum ribassista. Vedremo se ci sarà un ulteriore rimbalzo, con obiettivi a 1.1360 per l’euro e 1.3490 per la sterlina.
Le valute oceaniche hanno ripiegato, mentre yen e dollaro canadese sono rimasti forti, correggendo meno contro il dollaro USA. C’è molta tensione sul mercato valutario, più che sugli altri asset, che invece mostrano una tenuta del risk on.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 8.000 unità, raggiungendo quota 247.000 nella settimana conclusasi il 31 maggio. Il dato è in aumento rispetto ai 239.000 della settimana precedente e superiore alle attese del mercato, che prevedevano un calo a 235.000.
Si tratta del livello più alto dalla prima settimana di ottobre 2024, segnalando un possibile rallentamento del mercato del lavoro in un contesto di incertezza economica.
Le richieste continuative sono invece leggermente diminuite, attestandosi a 1.900.000 nella settimana conclusasi il 24 maggio, in calo rispetto al dato rivisto di 1.907.000 e al di sotto delle attese (1.910.000).
USA: MIGLIORA IL DEFICIT COMMERCIALE
Il disavanzo commerciale degli Stati Uniti si è ridotto drasticamente ad aprile 2025, attestandosi a 61,6 miliardi di dollari, il livello più basso da settembre 2023, rispetto ai 138,3 miliardi di marzo.
Le importazioni sono diminuite del 16,3%, scendendo a 351 miliardi di dollari (minimo degli ultimi sei mesi), dopo il picco storico di 419,4 miliardi registrato il mese precedente in previsione di nuovi dazi.
I cali maggiori si sono verificati negli acquisti di prodotti farmaceutici, autovetture, telefoni cellulari e articoli per la casa.
Le esportazioni, invece, sono aumentate del 3%, raggiungendo il record di 289,4 miliardi di dollari, spinte dalle vendite di prodotti in metallo, oro non monetario e computer.
Il disavanzo maggiore è stato registrato con la Cina (-19,7 miliardi), in netto calo rispetto ai -24,2 miliardi di marzo. Anche il deficit con l’UE è crollato da 48 a 17,9 miliardi, mentre quello con il Vietnam è leggermente aumentato (14,5 contro 14 miliardi).
LA BCE TAGLIA ANCORA
La BCE ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base nella riunione di giugno, sulla base delle nuove previsioni economiche e di inflazione.
L’inflazione è ora vicina all’obiettivo del 2%, con stime al 2,0% per il 2025 (contro il 2,3% precedente), all’1,6% per il 2026 (contro 1,9%) e al 2,0% per il 2027. L’inflazione core è prevista al 2,4% nel 2025, per poi scendere all’1,9% nel biennio successivo.
La crescita del PIL è stimata allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 (contro 1,2%) e all’1,3% nel 2027, sostenuta da redditi reali più elevati, mercati del lavoro solidi e investimenti pubblici in crescita, nonostante le incertezze legate alle politiche commerciali.
La crescita salariale resta elevata ma in rallentamento, e gli utili aziendali stanno contribuendo ad assorbire la pressione sui costi.
La Presidente Lagarde ha dichiarato che la banca centrale si sta avvicinando alla fine del ciclo di tagli, lasciando intendere che una pausa potrebbe essere imminente.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
LA BCE TAGLIA!--Chart di Capital.Com--
Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE.
L’inflazione si attesta attualmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo.
Nello scenario di base delle nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,0% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027.
Le revisioni al ribasso rispetto alle proiezioni di marzo, di 0,3 punti percentuali per il 2025 e il 2026, riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell’energia inferiori e di un rafforzamento dell’euro.
Gli esperti si attendono che l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porti in media al 2,4% nel 2025 e all’1,9% nel 2026 e nel 2027, sostanzialmente invariata da marzo.
Pe quanto riguarda la crescita del PIL in termini reali, secondo gli esperti si collocherebbe in media allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 e all’1,3% nel 2027.
La proiezione di crescita invariata per il 2025 riflette un andamento nel primo trimestre più vigoroso rispetto alle attese associato a prospettive più deboli per il resto dell’anno.
Swing Failures: L'Arte di Individuare i Veri RifiutiI pattern di swing failure (SFP) possono offrire ai trader un ingresso chiaro quando un breakout fallisce – ma non tutti i fallimenti meritano di essere negoziati. La chiave sta nel riconoscere la differenza tra un rifiuto netto e un debole accenno.
In questo articolo, analizzeremo come distinguere setup di qualità dal resto e quali tratti specifici cercare prima di impegnarsi in un trade.
Cos'è un Pattern di Swing Failure?
Un SFP si verifica quando il prezzo rompe un precedente massimo o minimo di swing, non riesce a mantenersi al di sopra o al di sotto di quel livello e ritorna rapidamente all'interno del range precedente. La mossa spesso coglie i trader posizionati nella direzione sbagliata e porta a un rapido sblocco nella direzione opposta.
Ma è il contesto che conta di più. Senza struttura, bias di trend e un livello chiaro in gioco, un breakout fallito è solo rumore.
Concentriamoci su come filtrare i trade che vale la pena prendere – e quali evitare.
Swing Failure Rialzista
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Swing Failure Ribassista
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
1. Inizia con il Quadro Generale
Prima di immergerti nelle forme delle candele o negli indicatori, devi chiederti: qual è il contesto più ampio?
Si tratta di un pullback in un trend esistente o di un tentativo di invertirlo? Entrambi gli scenari possono offrire validi setup SFP, ma si comportano in modo diverso.
Se si tratta di un trade contro-trend, vuoi vedere il prezzo spingere in un livello chiave con una forte rilevanza storica – il tipo di livello che i trader stanno chiaramente osservando. Il rifiuto dovrebbe verificarsi vicino al precedente swing low o high principale, idealmente con una divergenza RSI in formazione. La divergenza non deve essere drammatica – solo sufficiente a suggerire che lo slancio di vendita o di acquisto sta esaurendo la sua forza.
Se si tratta di un fallimento di pullback all'interno di un trend, il setup è più pulito quando il pullback stesso mostra meno convinzione del trend. Massimi inferiori nello slancio, candele più sottili, meno volume – tutti segnali che il contromovimento è correttivo e vulnerabile a un rapido ritorno.
2. Una Coda che Racconta la Storia
Uno dei filtri più semplici ed efficaci per un swing failure di qualità è la rapidità dell'inversione.
Vuoi vedere una candela che racconta la storia nella sua coda – un netto rifiuto dal livello di breakout, che mostra che il prezzo è stato rapidamente e decisamente respinto. Lunghe ombre, hammer invertiti e pattern engulfing sono i tuoi indizi visivi che il mercato si è spinto troppo oltre ed è tornato indietro bruscamente.
Non si tratta di indovinare il massimo o il minimo. Si tratta di riconoscere il momento in cui la convinzione si esaurisce e una trappola è probabilmente scattata.
3. I Livelli Contano Più dei Pattern
Non inseguire gli SFP su massimi o minimi intraday casuali. I migliori setup si verificano a livelli strutturali chiave che sono stati testati più volte o hanno significato su diversi timeframe.
Chiediti:
Questo è un chiaro swing high o low dal grafico giornaliero?
Questo livello ha tenuto in precedenza?
Altri probabilmente avrebbero degli stop raggruppati oltre di esso?
Se stai tradando contro il trend, vuoi vedere questi fallimenti agli estremi del trend, spesso supportati da divergenza RSI e una candela di rifiuto con una lunga ombra. Se è con il trend, stai cercando pullback superficiali che non riescono a mantenersi al di sopra della resistenza di swing o al di sotto del supporto, di solito con lo slancio che si inverte.
4. Lo Slancio è la Tua Bussola
Il profilo di slancio del setup è uno degli aspetti più trascurati del trading di SFP.
Supponiamo che tu sia in un trend ribassista e il prezzo inizi a rimbalzare. Chiediti:
Il rimbalzo è aggressivo come la precedente gamba ribassista?
Le candele si stanno rimpicciolendo?
L'RSI si sta appiattendo o non riesce a confermare nuovi massimi?
Se lo slancio sta svanendo, un tentativo fallito di rompere un massimo precedente spesso prepara una forte mossa di continuazione.
Questo è particolarmente vero nei fallimenti di pullback – se il rimbalzo perde forza e poi torna al di sotto del supporto precedente con una candela di rifiuto netta, è un forte segnale che il trend sta riprendendo.
Per ingressi più precisi e un migliore rapporto rischio-rendimento, puoi spesso scendere a timeframe inferiori (15 min–1 ora) e usarli per temporizzare gli ingressi man mano che il pattern si conferma.
5. Evitare False Partenze
Non tutti gli swing failure meritano di essere negoziati. Ecco una semplice checklist per aiutarti a distinguere i veri setup da quelli più deboli:
Livello chiaro: Il massimo/minimo di swing è significativo su un timeframe più alto?
Pattern + chiusura: La candela di rifiuto ha una lunga ombra e una chiusura forte all'interno del range?
Contesto del trend: Sei contro-trend (quindi il livello deve essere forte) o con il trend (quindi il pullback deve essere debole)?
Corrispondenza dello slancio: L'RSI è in divergenza se contro-trend, o si sta invertendo se è un pullback fallito?
Follow-through: La candela successiva conferma la mossa o il prezzo si blocca?
In caso di dubbio, lascia perdere. Un debole rifiuto senza un chiaro pattern di inversione, a un livello insignificante, senza alcun cambiamento di slancio, è solo un'anomalia – non un setup di trading.
Esempi: EUR/USD
Diamo un'occhiata ad alcuni dei setup di swing failure che si sono verificati sul grafico a candele giornaliero di EUR/USD – alcuni con un chiaro follow-through, altri che hanno segnato false albe.
Grafico a Candele Giornaliero EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
1. SFP ribassista contro-trend — Il prezzo ha testato un significativo livello di resistenza con molteplici tentativi falliti e divergenza ribassista sull'RSI. Lunghe ombre superiori hanno segnalato un forte rifiuto. Una volta che il prezzo è scivolato di nuovo sotto il precedente swing high, il follow-through è stato pulito e rapido al ribasso.
2. Fallimento di pullback ribassista — Il rimbalzo che ha seguito il Setup 1 mancava di convinzione. Si è formato un hammer invertito vicino alla resistenza a breve termine. Lo slancio nel pullback era chiaramente più debole della precedente gamba ribassista, dando al pattern un forte vantaggio per la continuazione.
3. SFP sul minimo del trend — Il trend ribassista ha iniziato a perdere slancio qui. Il prezzo ha spazzato via i minimi principali ma non è riuscito a chiudere al di sotto di essi e l'RSI ha stampato una divergenza rialzista. Una lunga ombra inferiore e un rapido ritorno hanno preparato il terreno per una mossa al rialzo – un segnale classico che il trend si stava indebolendo.
4. SFP debole sulla resistenza di swing — Questo setup sembrava promettente a prima vista, ma il rifiuto mancava di impegno. Non c'era una candela con una lunga ombra, il livello non era particolarmente pulito e il follow-through è stato minimo prima che gli acquirenti tornassero in gioco. Un buon esempio di un "lascia perdere".
5. Rifiuto minore senza vantaggio — Un livello di swing è stato marginalmente testato e rifiutato, ma senza una coda, senza divergenza e senza un forte livello in gioco. Il prezzo è sceso leggermente per breve tempo, ma il trend rialzista più ampio è tornato con forza. Non ogni rifiuto è un trade.
Riassunto:
I pattern di swing failure non devono essere complicati, ma richiedono disciplina.
Vuoi:
Un livello significativo.
Idealmente una candela di rifiuto con una lunga ombra.
Un chiaro contesto di trend.
Indizi di slancio a supporto dell'inversione.
E idealmente, una rottura netta di ritorno all'interno del range per confermare la mossa.
Non trattare ogni ombra come un segnale. Tratta ogni setup come una storia – e chiediti se i pezzi si incastrano.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Sono cinque i mesi consecutivi in cui l’economia dell’eurozona segna una crescita, ma la sua interpretazione richiede un certo livello di buona volontà visto che l’indice complessivo di 50.2 è solo marginalmente superiore alla soglia di espansione ed anche il tasso di crescita è lievemente rallentato nel mese di maggio.
Questa evoluzione è dovuta al leggero declino dell’attività terziaria, mentre la produzione manifatturiera ha mostrato la stessa crescita moderata del mese scorso.
Per il resto dell’anno, c'è una certa fiducia che nuovi tagli ai tassi di interesse di riferimento fatti dalla BCE e stimoli fiscali, soprattutto in Germania, sarebbero sufficienti a contrastare gli effetti negativi delle maggiori tariffe e di un’incertezza crescente.
La Banca Centrale Europea non sarà certamente soddisfatta dai dati PMI sui prezzi.
Nel settore terziario, la cui tendenza inflazionistica è monitorata attentamente, il tasso di incremento dei prezzi di vendita è di nuovo diminuito.
La situazione è tuttavia in qualche modo peggiorata visto l’aumento dei costi, già relativamente alti.
Tutto questo probabilmente non impedirà un nuovo abbassamento dei tassi di interesse di riferimento da parte della BCE nella prossima riunione del 5 giugno, in parte a causa del calo del prezzo dei beni e ad un tasso accelerato.
L’Europa meridionale sta garantendo che l’’intero settore terziario non subisca un crollo.
La solida crescita dei servizi in Italia ed il tasso di espansione più debole ma pur sempre positivo in Spagna hanno aiutato a controbilanciare il lieve declino dell’attività in Francia ed il crollo relativamente forte in Germania.
Se i paesi sud-europei riescono a mantenere un certo slancio, mentre il terziario tedesco inizia a trarre beneficio dalla politica fiscale espansionistica, una ripresa di questo settore
nel corso di quest’anno potrebbe essere ancora possibile.
La fiducia che questo accada è lievemente aumentata, ma non è ancora particolarmente forte rispetto agli standard storici.
Analisi Multi-Timeframe EUR/USDCon l'inizio di una nuova settimana di trading, diamo un'occhiata a EUR/USD su più timeframe.
Settimanale
EUR/USD ha superato una zona di resistenza importante definita dai massimi sia del 2023 che del 2024. Quell'area è stata ritestata e al momento sembrerebbe reggere, con il prezzo che inizia a consolidarsi al di sopra di essa. L'RSI sta salendo costantemente e rimane al di sotto del territorio di ipercomprato, alcuni analisti interpretano questi dati come potenziale momentum continuo, sebbene va ricordato che i mercati rimangono imprevedibili. È importante notare che l'azione dei prezzi si mantiene anche al di sopra della media mobile a 200 settimane, che alcuni trader considerano un segnale di supporto all'interno di un contesto tecnico più ampio.
Grafico a Candele Settimanale EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Giornaliero
Sul grafico giornaliero possiamo vedere il breakout e il retest più in dettaglio. La media mobile a 50 giorni ha agito come punto di riferimento, allineandosi con una recente reazione dei prezzi che alcuni trader osservano come un minimo parte del retest. Da allora, EUR/USD ha spinto più in alto, scambiando lungo una trendline ascendente che è stata toccata in diverse occasioni. Finché il prezzo continuerà a rispettare quella trendline e la media mobile a 50 giorni, alcuni trader potrebbero considerare la struttura come di supporto per un'azione dei prezzi al rialzo a breve termine.
Grafico a Candele Giornaliero EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
4 ore
Il grafico a quattro ore aiuta a valutare come si sta sviluppando il momentum a breve termine. Il prezzo rimane al di sopra del VWAP ancorato ai minimi di maggio, con la 9 EMA anche al di sopra della 21 EMA, mostrando che il trend a breve termine e il momentum sono allineati. Il prezzo sta ora spingendo verso una rottura al di sopra dei massimi di swing della scorsa settimana, e in questa fase, gli indicatori tecnici non mostrano ancora segni di inversione, sebbene i cambiamenti possano verificarsi rapidamente.
Grafico a Candele a Quattro Ore EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
1 ora
Il grafico orario fornisce dettagli aggiuntivi che alcuni trader utilizzano per osservare il comportamento a breve termine. Con gli stessi indicatori in atto, possiamo vedere che il prezzo ha ora rotto e chiuso al di sopra dei massimi di swing della scorsa settimana. Alcuni potrebbero interpretare l'allineamento delle EMA e del VWAP come un segno di momentum continuo, sebbene questo non sia garantito e le inversioni siano possibili.
Grafico a Candele Orario EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Riepilogo:
Su tutti i timeframe, EUR/USD sta attualmente mostrando formazioni di prezzo al rialzo che alcuni partecipanti al mercato interpretano come rialziste. I grafici settimanali e giornalieri indicano che il prezzo sta scambiando al di sopra dei massimi precedenti, che alcuni considerano una struttura di supporto. Sui timeframe a quattro ore e orari, gli indicatori di momentum continuano ad allinearsi con il recente movimento dei prezzi, sebbene questo non sia predittivo e il prezzo stia già spingendo in un nuovo territorio al di sopra dei massimi della scorsa settimana. Attualmente, la struttura tecnica rimane intatta, ma tutte le tendenze sono soggette a cambiamenti e dovrebbero essere monitorate attentamente.
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EURO / USD - Analisi di giornata ( 4 Giugno ) Come anticipato nell’analisi pubblicata ieri, questa mattina – subito dopo la sessione asiatica – il prezzo ha mostrato una chiara reazione alla zona HTF precedentemente identificata.
L’apertura della sessione di Londra ha confermato la validità dell’area, con struttura ancora intatta su LTF.
Finché non si verificherà una rottura decisa a ribasso, mi aspetto una prosecuzione del movimento rialzista fino all’area target di 1,1420, in linea con la bias macro attuale.
Resto in osservazione su eventuali FVG o micro-BOS intraday per rientri o conferme di momentum. CMCMARKETS:EURUSD
Trading Room : t.me
EUR/USD – Analisi di fine giornata (3 giugno)Dopo l’estensione rialzista iniziata a fine maggio, nella giornata di ieri il prezzo ha reagito in prossimità di un’area chiave di interesse visibile su timeframe superiori.
La sessione asiatica odierna ha portato un’evidente reazione di mercato che ha spinto i prezzi a ritracciare con precisione verso una zona già lavorata nella giornata precedente. Il livello ha mostrato nuovamente sensibilità, con una price action che potrebbe suggerire l’intenzione di mantenere la struttura attuale.
Più elementi confluiscono in questa fascia di prezzo, lasciando aperto uno scenario di potenziale reazione se confermato da ulteriori segnali.
Monitoriamo lo sviluppo nella prossima sessione per validare un eventuale nuovo impulso. CMCMARKETS:EURUSD
Trading Room : t.me
EURODOLLARO: IPOTESI!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
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EURUSD: sell limitDopo giornate di studio abbiamo elaborato una nuova strategia che mira ad avere un alto win rate prendendo movimenti relativamente piccoli che, se effettuati giornalmente, a fine mese generano una percentuale di profitto ottima: inserito un sell limit sul pair su di una zona premium per una continuazione del movimento ribassista.
EUR/USD PROSECUZIONE TREND RIALZISTA📈 Situazione Attuale
EUR/USD si sta muovendo in un trend rialzista con massimi e minimi crescenti. Il rally partito da area 1.0700 non sembra mostrare segnali di inversione. Il prezzo si muove ora all’interno di un canale ascendente sul time frame 4h. Il sentiment resta rialzista grazie a prospettive di debolezza del dollaro e miglioramento del quadro politico europeo.
⚡ Doppia conferma rialzista
La configurazione attuale è interessante per la presenza simultanea di due segnali tecnici chiave:
1️⃣ Canale ascendente ben definito: Il prezzo mantiene minimi e massimi crescenti, con supporto dinamico in area 1.1320-1.1350.
2️⃣ Incrocio rialzista delle medie mobili su time frame 4hr
🌍 Analisi Fondamentale
Attese di taglio tassi Fed. Probabilità elevata di taglio a luglio; il mercato sconta fino a 100 bps di riduzione entro fine anno.
Debolezza dollaro USA. Il dollaro soffre per incertezza politica (tariffe, debito) e prospettive di rallentamento economico.
Differenziale tassi. Bund tedeschi più stabili rispetto ai Treasury USA, con flussi in ingresso verso asset europei.
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target 1: 1.1450 (resistenza statica e parte superiore del canale)
Target 2: 1.16 (massimo recente)
⚠️ Gestione del Rischio
Stop loss aggressivo: 1.1340
Stop loss conservativo: 1.1245
💡 Conclusione
EUR/USD mostra la confluenza di un canale ascendente ed incrocio rialzista delle medie mobili (TF 4h). Fondamentali in miglioramento per la zona euro e prospettive di debolezza del dollaro. La combinazione di questi fattori crea un’opportunità rialzista da valutare.
Ricorda sempre di fare la tua analisi e di gestire il rischio in modo responsabile!
Euro Dollaro,gli investitori istituzionali sono ancora rialzist?La Banca Centrale Europea (BCE) presenterà una nuova decisione di politica monetaria giovedì 5 giugno e il consenso è che i tre tassi di interesse della BCE continueranno a scendere. Il tasso di riferimento della BCE (il tasso principale al quale le banche si rifinanziano presso la BCE) è attualmente pari al 2,40% e dovrebbe essere ridotto al 2,15% secondo il consenso degli analisti, in altre parole un ritorno del tasso di riferimento della BCE alla zona neutrale per l'economia dell'Eurozona (né restrittiva né accomodante). Tuttavia, i trader istituzionali sono ancora prevalentemente rialzisti sul cambio euro-dollaro, quindi facciamo il punto sulla situazione tecnica complessiva.
1) Gli operatori istituzionali continuano a comprare il cambio euro/dollaro (EUR/USD)
Ogni venerdì, il rapporto Commitment Of Traders (COT) della CFTC fornisce l'accesso alle posizioni dei trader istituzionali (trader di asset management e trader di hedge fund) sui contratti future EUR/USD. La posizione netta rappresenta la differenza tra le posizioni di acquisto e di vendita. Se la curva della posizione netta è superiore a zero e segue una tendenza al rialzo, significa che gli investitori istituzionali stanno acquistando. Questo è esattamente il caso della posizione netta istituzionale nel tasso EUR/USD, con oltre il 60% di investitori istituzionali che acquistano. Per quanto riguarda la posizione netta assoluta, essa è ben al di sopra dello zero e ha una tendenza al rialzo da tre mesi.
Il grafico seguente mostra le candele giapponesi settimanali per il cambio EUR/USD e la posizione netta dei trader istituzionali sul cambio EUR/USD in termini di percentuale di posizioni lunghe.
Il secondo grafico sottostante è un istogramma che mostra la posizione istituzionale netta in termini assoluti (linea gialla), che ha avuto una tendenza al rialzo e ha superato la resistenza al ribasso diverse settimane fa.
2) In termini di analisi tecnica, il tasso di cambio EUR/USD è sostenuto da un supporto a $1,10/$1,12 ma rimane coperto da una resistenza importante a $1,15.
Il grafico mensile fornisce un'opinione sulla tendenza di medio-lungo termine. Lo studio del grafico mensile del tasso di cambio euro-dollaro evidenzia un segnale rialzista che è stato dato negli ultimi due mesi. Si tratta della rottura tecnica rialzista di una linea discendente che unisce tutti i picchi più significativi dalla crisi finanziaria del 2008. Se questo segnale grafico non verrà invalidato da una reintegrazione ribassista, la tendenza rimarrà rialzista per il cambio euro-dollaro nel medio termine, con correzioni ancora possibili nel breve periodo.
Questa visione di mercato verrebbe quindi invalidata se il supporto a 1,10$/1,12$ venisse rotto sulla base di una chiusura settimanale minima.
Grafico a lungo termine con candele giapponesi mensili per il cambio euro-dollaro, che evidenzia il breakout tecnico della resistenza in atto dalla crisi finanziaria del 2008.
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NFP in arrivo: cosa aspettarsi dal dollaro?ANALISI MACROECONOMICA
Questa settimana i dati macroeconomici hanno dimostrato che vi è ancora una certa debolezza e non hanno cambiato le attese per la politica monetaria: i mercati continuano a stimare con una probabilità del 95% che la Fed mantenga i tassi del tutto invariati a giugno e vedono ancora circa 50 punti base di tagli entro fine anno, circa la metà rispetto a quanto si prevedeva un mese fa.
Il PIL del primo trimestre è stato rivisto al rialzo, ma i consumi restano comunque deboli, soprattutto nel settore dei servizi, che sono comunque compensati da investimenti in crescita. Il dato del PCE di aprile è salito dello 0.1% sul dato mensile, mentre è al 2.5% su base annua, in calo dal 2.7%. Possiamo quindi dire che per la FED la strada sembra essere quella giusta, ma l’obiettivo di arrivare al 2% sembra ancora piuttosto lontano.
Lato Europa la Germania ha visto un aumento della disoccupazione registrata a Maggio, dato che è aumentato di 34.000 unità a maggio, contro le previsione che davano un dato in aumento solamente di 10.000 unità. Inoltre un dato da tener presente è che le offerte di lavoro sono diminuite del 10%, indicando anche un rallentamento della domanda di lavoro.
Per quanto riguarda il calendario economico di questa settimana, sarà una settimana decisamente piena e ricca di news che smuoveranno il mercato e porteranno ulteriore volatilità. Partendo da lunedi 2 Giugno avremo importanti news che riguardano il dollaro americano, ovvero l’Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero, oltre al discorso del Presidente della Fed Jerome Powell.
Nella giornata di martedì 3 Giugno avremo in mattinata il dato sull’inflazione Europea, dato previsto in diminuzione e che dovrebbe passare da un 2.2% al 2.1%, mentre nel pomeriggio ci sarà il dato americano che riguarda le offerte di lavoro ( Nuovi Lavori JOLTS).
Per mercoledì 4 Giugno, il pomeriggio sarà particolarmente pieno di news, difatti avremo il dato sulla variazione dell’occupazione non agricola (ADP), l’indice dei direttori degli acquisti del settore terziario, l’indice ISM non manifatturiero, mentre per quanto riguarda il dollaro canadese avremo il rilascio del dato sul tasso d’interesse.
Giovedì 5 Giugno, avremo la decisione sul tasso di interesse europeo in cui si prevede un taglio di 25 punti base e a seguire ci sarà la conferenza stampa della BCE, mentre per quanto riguarda il dollaro avremo il dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Per quanto riguarda Venerdi 6 Giugno, la giornata sarà particolarmente volatile in quanto ci sarà il dato dei Non-farm payroll (NFP) che sono previsti in calo, oltre al dato sul tasso di disoccupazione americano.
Questa si tratta di un articolo a titolo informativo e non fornisce alcun consiglio finanziario. Inoltre è bene ricordare che tradare CFD può comportare il rischio di perdere denaro sui mercati finanziari, soprattutto in giornate particolarmente volatili in cui vi è il rilascio di news che potrebbe spingere i prezzi a fare movimenti non calcolabili.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, questa settimana andremo ad analizzare Euro/Dollaro (EURUSD su Pepperstone). Andando a vedere sul timeframe in 4 ore, possiamo notare come la settimana sia stata caratterizzata da un forte movimento ribassista che ha fatto precipitare EURUSD da 1.14000 a toccare un minimo di 1.12200. Come possiamo vedere dal grafico, questo movimento ha scaturito un cambio strutturale in H4, in quanto vi è un’accettazione del prezzo al di sotto del movimento che ha portato EURUSD alla creazione dell’ultimo massimo, quindi sembra come se ci fosse volontà da parte degli operatori di voler continuare il movimento ribassista.
Come possiamo vedere anche dal VWAP, il prezzo ha raggiunto la banda inferiore dei volumi per poi riportarsi repentinamente al rialzo, quindi per il momento ci troviamo nel mezzo quindi vi è totale indecisione. Sarà importante capire come gli operatori vorranno muoversi soprattutto questa settimana che sarà caratterizzata da news rilevanti quali gli NFP; difatti potremmo assistere ad un ritorno in zona 1.12500 oppure vedere il prezzo continuare la corsa al rialzo e tornare in zona 1.14500/1.15000.
Questa si tratta di una semplice analisi tecnica di EURUSD e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Ogni trader deve effettuare le proprie analisi e attenersi alla propria strategia e visione di mercato. Inoltre è importante capire che il trading di CFD può comportare il rischio di perdita di denaro. È bene fare attenzione soprattutto in settimane ricche di news, che tradare con elevata volatilità può essere rischioso e potrebbe causare la perdita di denaro.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarre vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti. Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Mercati in Fuga dagli USA: Europa e Oro al Centro della Scena🚨Today’s Trading – 02.06.2025
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👉🏼 MARKET BACKGROUND
Prosegue l’incertezza sui mercati globali: la guerra commerciale resta al centro delle insicurezze che pesano sui listini. Se giovedì scorso i mercati avevano vissuto un momento di euforia per l’ipotesi che i dazi imposti dall’amministrazione Trump potessero essere dichiarati illegittimi, oggi lo scenario si ribalta: la Corte d’Appello ne conferma la validità.
Siamo quindi ancora in un teatro di instabilità, dove si alternano atti di euforia a bruschi risvegli di paura. Rimangono poche certezze, e gli operatori continuano a fuggire dagli asset statunitensi in cerca di porti più sicuri.
Da segnalare, a cinque mesi dall’inizio del 2025, la sovraperformance dei listini europei, in particolare nelle economie periferiche come Slovenia e Polonia, che registrano performance nell’ordine del +40%, conferendo all’intero blocco europeo un notevole impulso rialzista.
L’attesa per maggiori investimenti tedeschi, la prospettiva di una ripartenza più rapida e un miglior rapporto deficit/PIL rendono il Vecchio Continente più appetibile rispetto agli asset USA.
Non meno rilevante è stato il recente declassamento del debito statunitense da parte di Moody’s, che rende l’Europa ancora più attrattiva agli occhi degli investitori.
Infine, sorprende in positivo la stagione degli utili aziendali nel primo trimestre 2025: una crescita media del +5,3% contro attese di un calo dell’1,5%. I flussi di capitale guardano fuori dall’America.
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👉🏼 FOREX
Il dollaro USA continua a perdere terreno. La sfiducia nell’economia a stelle e strisce e la crescente convinzione che il biglietto verde sia ancora fortemente sopravvalutato spingono gli operatori verso vendite massicce di dollari, preferendo valute come sterlina, euro e le valute oceaniche.
Il Dollar Index questa mattina cede lo 0,67% e scende sotto quota 99, testando i minimi di fine maggio. Si apre così lo scenario per ulteriori ribassi fino a 97,95.
L’EUR/USD ne approfitta, attaccando i massimi di maggio a 1,1425 e aprendo la strada a possibili allunghi fino a quota 1,16.
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👉🏼 EQUITY
Apertura di settimana pesante su tutti i listini: il DAX segna un -0,62% a 23.895 punti. Il livello volumetrico mensile (LVN) potrebbe trattenere le quotazioni all’interno di un range con bordo superiore a 24.194 punti. La rottura di quota 23.880 aprirebbe la strada a 23.724 e successivamente a 23.500 punti.
Anche l’S&P 500 combatte con un supporto chiave a 5.840 punti, primo livello volumetrico di attenzione. Sotto questo livello si potrebbero colmare le aree a bassa attività (LVA) fino ai minimi di 5.740 punti.
Lo scenario rialzista tornerebbe in gioco solo sopra quota 5.950, con uscita dalla HVA mensile e possibile attacco ai massimi precedenti in area 6.000 punti.
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👉🏼 COMMODITIES
I metalli preziosi traggono beneficio dall’incertezza globale, sostenuti da un dollaro sempre più debole. L’oro si avvicina alla soglia dei 3.395 $/oz, ultimi massimi relativi: oltre questo livello si potrebbero innescare nuove spinte rialziste verso i massimi di maggio in area 3.450–3.480 $/oz.
I principali supporti sono individuabili a 3.300 $/oz, prima area volumetrica di interesse. Sotto questo livello, lo scenario bearish inizierebbe a prendere corpo.
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Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
🌍 www.salvatorebilotta.com