EUR/USD – Prezzi in equilibrio sul supporto dinamicoIl cambio EUR/USD continua a rispettare i livelli già delineati nei giorni scorsi. Attualmente i prezzi si mantengono sopra il supporto dinamico (linea gialla), livello chiave per definire la prossima direzione del mercato.
🔹 Finché il supporto dinamico tiene:
* Range atteso: 1,1729 – 1,1737 (parte bassa)
* Resistenze intermedie: 1,1756 – 1,1764 (parte alta del range)
🔹 Cosa osservare nelle prossime ore:
* Una rottura al rialzo sopra 1,1764 potrebbe aprire spazio verso 1,1783 – 1,1799.
* Viceversa, una rottura sotto il supporto dinamico porterebbe il prezzo a testare i minimi in area 1,1729.
📊 In sintesi: il mercato si muove ancora in congestione, ma il livello dinamico resta la vera discriminante tra prosecuzione del recupero e ritorno verso i minimi.
Idee operative USDEUX
EUR/USD: Fakeout o carburante per un prossimo breakout?L'andamento dei prezzi spesso manda segnali contrastanti. L'EUR/USD è un esempio classico, con un breakout fallito e un pattern engulfing rialzista che spingono il sentiment in direzioni opposte.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Segnali contrastanti sul grafico giornaliero
Il trend rialzista a lungo termine dell'euro rimane intatto, ma il tentativo della scorsa settimana di superare i massimi degli ultimi quattro anni si è concluso con un netto rifiuto. Ciò che ha reso il falso breakout più convincente è stato il volume elevato, che ha mostrato come i venditori fossero attivi e disposti ad assorbire l'entusiasmo rialzista. Il pullback che ne è seguito è sembrato inizialmente minaccioso, ma il volume è diminuito durante il calo, suggerendo che la pressione di vendita fosse debole.
Poi è arrivata la candela rialzista di ieri, formata appena sopra la linea di tendenza al rialzo e supportata da un volume leggermente più forte. Questo andamento dei prezzi suggerisce che la domanda di acquisti sui ribassi non è scomparsa e lascia aperta la porta a un altro test della resistenza. Per i trader a breve termine, il grafico giornaliero sembra un braccio di ferro tra la realtà di un breakout fallito e la persistenza degli acquirenti che intervengono sui ribassi.
Grafico giornaliero EUR/USD
I risultati passati non sono indicatori affidabili per il futuro
Il grafico settimanale offre una prospettiva diversa
Allargando lo sguardo, il grafico settimanale mostra questa attività sotto una luce diversa. Piuttosto che un breakout fallito, l'andamento dei prezzi sembra un triangolo ascendente, con minimi più alti che spingono verso lo stesso livello di resistenza pluriennale. La media mobile a 50 settimane sale sotto il prezzo, fornendo un supporto strutturale e rafforzando il trend rialzista più ampio.
Da questo intervallo di tempo più ampio, il falso breakout sembra meno un segnale di inversione e più parte di un pattern di consolidamento. Finché l'EUR/USD non chiude decisamente al di sopra della resistenza o rompe la sua linea di tendenza, il quadro generale suggerisce una compressione piuttosto che un crollo. Per i trader che seguono l'andamento dei prezzi, la lezione dovrebbe essere chiara: quando il grafico giornaliero manda segnali contrastanti, è meglio fare un passo indietro e lasciare che la struttura settimanale mostri quale scenario ha davvero peso.
Grafico settimanale EUR/USD
I risultati passati non sono indicatori affidabili per il futuro
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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EURUSD LONGLa settimana scorsa il prezzo è partito al rialzo senza offrire opportunità di ingresso. Successivamente abbiamo osservato un ritracciamento, seguito da un primo segnale di forza nella seduta odierna. Nelle prossime sessioni valuteremo possibili spunti long, prestando particolare attenzione all’andamento del dollaro, che rimane un fattore chiave per la direzionalità.
EUR/USD colpisce il target a 1,1799 – e adesso?Come anticipato nella mia analisi, il cambio **EUR/USD** ha raggiunto il primo obiettivo a 1,1799 🎯.
Adesso i livelli chiave da monitorare sono:
➡️ 1,1783 – 1,1764 come supporti di breve
➡️ 1,1811 – 1,1825 – 1,1837 come target ambiziosi in caso di prosecuzione del rialzo
Tu come vedi EUR/USD nei prossimi giorni? Potrebbe spingersi oltre 1,18 o siamo vicini a un ritracciamento?
Taglio Fed da 25 punti base, reazione del dollaroDOPO LA FED REAGISCE IL DOLLARO
Nella giornata di ieri, mercoledì, i principali indici azionari statunitensi hanno registrato variazioni miste, in seguito alla decisione della Federal Reserve in materia di politica monetaria.
Come previsto, la banca centrale statunitense ha tagliato di 25 punti base il tasso di interesse di riferimento, ora fissato in un intervallo compreso tra il 4% e il 4,25%.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,57%, salendo a 46.018 punti. L’S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,1% a 6.600 punti, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,33%, attestandosi a 22.261 punti.
Si è trattato, probabilmente, di prese di beneficio, secondo il principio già segnalato di “buy on rumors and sell on news”.
Le proiezioni del FOMC indicano che la crescita reale e la disoccupazione sono migliori del previsto, riflettendo minori preoccupazioni sull’impatto dei dazi, nonostante i recenti dati sulla disoccupazione suggerissero un peggioramento del mercato del lavoro.
Le previsioni indicano almeno altri due tagli dei tassi nel 2025, nelle prossime due riunioni.
I beni di consumo di base e i servizi di credito sono stati tra i maggiori guadagni della sessione, con P&G, Philip Morris e American Express in crescita del 2%.
Al contrario, Nvidia e Broadcom hanno perso rispettivamente il 3% e il 4,5%, dopo che l’autorità cinese per la regolamentazione di Internet avrebbe impedito alle principali aziende tecnologiche del Paese di acquistare chip di intelligenza artificiale.
VALUTE
L’euro ha registrato un movimento impulsivo al rialzo subito dopo l’annuncio del taglio dei tassi, per poi subire un ribasso significativo: da 1,1917 è sceso a 1,1795, prezzo attuale.
Anche in questo caso si sono verificate importanti prese di beneficio da parte degli investitori istituzionali, con una price action che, sul grafico daily, sembra ora creare le condizioni per una correzione ulteriore.
Anche le altre valute hanno visto il dollaro riprendersi: il Cable è tornato a 1,3600, il USD/JPY è risalito sopra 147,20, mentre le valute oceaniche sono scese rispettivamente a 0,6630 (AUD) e 0,5910 (NZD).
Anche l’oro ha perso circa 55 dollari dai massimi, tornando a quota 3.650.
Che aspettarsi ora? Considerando che sui grafici daily c’è spazio per correzioni più significative, nel breve termine un eventuale rialzo dell’EUR/USD verso 1,1820–1,1830 potrebbe rappresentare un’occasione per acquistare dollari. Lo stesso vale per gli altri tassi di cambio contro la valuta statunitense.
Tecnicamente, il trend di fondo resta ribassista per il dollaro, con gli obiettivi di medio termine ancora intatti.
LA FED TAGLIA 25 PUNTI BASE
La Federal Reserve ha tagliato il tasso sui fondi federali di 25 punti base a settembre 2025, portandolo nell’intervallo 4,00%–4,25%, in linea con le aspettative. Si tratta della prima riduzione del costo del denaro da dicembre 2024.
Il neo-nominato governatore Stephen Miran si è espresso da solo contro la riduzione di 25 punti base, preferendo invece un taglio di mezzo punto.
La banca centrale ha pubblicato nuove proiezioni economiche. La Fed prevede di abbassare i tassi di altri 50 punti base entro la fine del 2025 e di un ulteriore quarto di punto nel 2026, leggermente più di quanto previsto a giugno.
Le proiezioni di crescita del PIL sono state riviste al rialzo:
2025: 1,6% (da 1,4%)
2026: 1,8% (da 1,6%)
2027: 1,9% (da 1,8%)
L’inflazione PCE è prevista al 3% per quest’anno, invariata rispetto a giugno, ma è stata rivista al rialzo per il 2026 al 2,6% (da 2,4%).
Anche la proiezione PCE core è stata mantenuta al 3,1% per il 2025, ma rivista al rialzo al 2,6% (da 2,4%) per il 2026.
Il tasso di disoccupazione resta previsto al 4,5% per il 2025, ma è stato rivisto al ribasso al 4,4% per il 2026.
ANCHE LA BOC TAGLIA
La Banca del Canada ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 2,5% nella riunione di settembre 2025, come ampiamente previsto dai mercati. Riprende così il ciclo di riduzione del costo del denaro.
La banca centrale ha osservato che l’economia canadese ha mostrato segni di fragilità in risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti, dopo un iniziale periodo di resilienza. Lo dimostra la contrazione dell’1,6% del PIL nel secondo trimestre e il calo del 27% delle esportazioni.
Mentre i consumi e il mercato immobiliare sono rimasti robusti, il Consiglio direttivo prevede che l’impatto delle barriere commerciali e del rallentamento demografico peserà gradualmente sulla spesa privata e sull’occupazione.
Gli ultimi due rapporti sull’occupazione hanno mostrato un calo dell’occupazione netta, con un aumento della disoccupazione e pressioni sulla crescita salariale.
Nel frattempo, l’inflazione CPI è rimasta al di sotto dell’obiettivo del 2% ad agosto, aprendo spazio per una politica monetaria più accomodante.
UK, INFLAZIONE STABILE
Il tasso di inflazione annuo del Regno Unito si è mantenuto stabile al 3,8% ad agosto 2025, invariato rispetto a luglio e vicino ai massimi registrati a gennaio 2024, in linea con le aspettative.
I prezzi sono cresciuti meno del previsto nei trasporti, nei servizi, nell’abbigliamento e nelle calzature, mentre si sono stabilizzati per l’edilizia abitativa e i servizi pubblici.
L’inflazione ha invece accelerato per ristoranti e alberghi, alimentari, elettrodomestici e manutenzione.
Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,3%, dopo l’incremento dello 0,1% registrato a luglio, in linea con le previsioni.
L’inflazione core annua è scesa al 3,6% dal 3,8%, anch’essa in linea con le attese
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.09.2025 La Federal Reserve verso un taglio di -0,25%, qualche chance per -0.50%.
Le Borse arrivano al D-day ai massimi, quasi euforici sul Tech cinese.
Quasi ignorate crisi politica e finanziaria francese.
Si impenna il prezzo del caffè, nuovi massimi per argento e oro.
Mercati in attesa della Fed: il giorno della verità sui tassi. Gli investitori hanno gli occhi puntati sulla Federal Reserve, che oggi – 17 settembre – comunicherà la sua decisione di politica monetaria. La scommessa del mercato è ormai chiara: dopo gli ultimi dati su inflazione e mercato del lavoro, si dà per scontato un taglio del costo del denaro di 25 punti base, mentre le elaborazioni del CME Fedwatch attribuiscono appena il 4% di probabilità a un taglio più aggressivo di 50 punti base.
L’appuntamento non è solo americano. Oggi si muovono anche la Banca del Canada (ore 16:00) e il Banco do Brasil (ore 23:30). Tra domani e venerdì, riflettori su Bank of England, Banca centrale del Sudafrica e Bank of Japan.
Valute: dollaro debole, euro ai massimi dal 2021. Il clima d’attesa per la Fed indebolisce il dollaro, che cede terreno contro le principali divise. L’euro tocca 1,1839, sui massimi da settembre 2021, mentre la sterlina avanza a 1,3665 e il franco svizzero a 1,2687.
Scacchiere politico: Trump spinge i suoi uomini nella Fed. A poche ore dalla riunione, un colpo di scena: Stephen Miran, consigliere economico di Donald Trump, ha giurato come nuovo governatore della Fed. La conferma è arrivata dal Senato con 48 voti a favore e 47 contrari. Presenti anche la governatrice Lisa Cook, sopravvissuta al tentativo, per ora respinto, di rimozione da parte dell’ex presidente.
Wall Street in apnea sui massimi: dopo i rialzi del 15 settembre, Dow Jones, S&P500 e Nasdaq Composite si muovono intorno alla parità, ma restano sui record storici. A sostenere l’ottimismo è arrivata la distensione con la Cina: Trump ha annunciato progressi nei negoziati commerciali e un “accordo quadro” su TikTok, tema che discuterà venerdì direttamente con Xi Jinping.
Europa: il Regno Unito soffre l’alta disoccupazione. Sul fronte macro europeo, i dati del Regno Unito mostrano un tasso di disoccupazione al 4,7% nei tre mesi fino a luglio, massimo degli ultimi quattro anni. Il governo di Keir Starmer deve fare i conti con inflazione ostinata, indebitamento record e una crescita zero del PIL a luglio, oltre a problemi politici interni.
La Bank of England segue con attenzione il mercato del lavoro, mentre la Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves prepara la manovra d’autunno, attesa per fine novembre: molti prevedono nuovi aumenti fiscali.
Borse globali: rally da record. Oggi gli indici arrivano tonici all’appuntamento Fed: MSCI World e MSCI Asia-Pacific hanno toccato martedì l’ennesimo record, mentre l’MSCI Emerging Markets si è portato sui massimi da quattro anni.
• In Cina, l’Hang Seng vola a +1,4%, massimo dal 2021.
• Il CSI300 di Shanghai&Shenzhen guadagna +0,6%, massimo da gennaio 2022.
• Il Taiex di Taiwan cede -0,6% dopo un nuovo record in apertura.
Protagonista assoluta la tecnologia cinese: l’Hang Seng Tech segna il massimo degli ultimi quattro anni con un balzo del +3,5%, e da aprile vola a +44%. L’indice è in rotta per la settima settimana consecutiva di guadagni, sospinto dalle speranze sull’intelligenza artificiale e dal clima più disteso con Washington.
Stamane in Giappone, il Nikkei scivola di -0,1% con lo yen sui massimi da luglio. Pesa il calo delle esportazioni di agosto (-0,1% annuo), soprattutto di auto e acciaio.
A Seul, il Kospi segna -0,7%, interrompendo una serie di undici rialzi, mentre il BSE Sensex di Mumbai avanza di +0,2%.
I future di Wall Street restano piatti e le Borse europee ripartono con un +0,2% medio alle 10:00 CET.
Energia e materie prime: rally di petrolio, oro e caffè. Il Brent è ai massimi da inizio settembre a 68,30 $/barile, con tensioni geopolitiche alimentate dagli attacchi dei droni ucraini a infrastrutture petrolifere russe.
Il caffè Arabica all’Intercontinental Exchange di New York segna il massimo storico: i prezzi sono saliti di circa +50% da fine luglio, quando Trump ha introdotto un dazio del 50% sulle importazioni dal Brasile. Il clima secco di settembre nel Paese sudamericano aggrava i timori per la produzione.
Sul fronte dei metalli preziosi, l’oro ha superato per la prima volta i 3.700 $/oncia, spinto dalle tensioni geopolitiche, dal taglio Fed ormai certo e dai dubbi sull’indipendenza della banca centrale. Solo nell’ultimo mese il suo prezzo ha guadagnato circa +11%.
Cripto e bond calmi prima della Fed. Bitcoin sale a 116.700 US$, massimo da un mese, trainato dalle attese sul taglio dei tassi e da voci di maggiore cooperazione tra Regno Unito e Stati Uniti sul fronte delle criptovalute. Martedì si è tenuto un incontro tra Rachel Reeves e il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent, con la partecipazione di Coinbase, Circle, Ripple, Citi e Barclays.
Sul mercato obbligazionario Usa regna la calma: il rendimento decennale resta poco sopra il 4,0%, minimo da cinque mesi. Una Fed dovish potrebbe aprire spazio verso un target di 3,60%.
In Europa, i rendimenti restano stabili: Bund decennale 2,69%, OAT francese 3,48%, BTP italiano 3,48%.
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EUR/USD: Target arrivatoNell'analisi di agosto e confermata in quella di settembre ho illustrato perché dal punto di vista ciclico il prezzo era atteso sopra il massimo precedente del primo luglio. Avevo ipotizzato un target di 1,18 con possibile estensione a 1.20.
Oggi il primo target è arrivato e con lui la possibile chiusura del ciclo annuale inverso. I tempi ora sono perfetti ed è ora di ridurre o abbandonare le posizioni long, anche se 1.20 è ancora raggiungibile. Vediamo come la TL stia frenando la spinta odierna e la prudenza è d'obbligo.
Per confermare 1.20 ora serve una rottura decisa della TL con chiusure di 1-2 giorni al di sopra. Viceversa, una chiusura W sotto la TL rende più probabile il ritorno in area 1.157
Quando il ciclo annuale inverso è chiuso, il prezzo non deve rinnovare il max per almeno 40 giorni circa, questo è di aiuto per capire se il ciclo è veramente chiuso qui o a breve termine ai fatidici 1.20 (area)
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire in qualsiasi strumento finanziario.
EURUSD / Fiber PoV - Se rompe 1.15... SI VOLA!📈 Analisi Tecnica e Fondamentale del Cambio EUR/USD: Tendenza Rialzista Sostenibile da 1.02 a 1.15
Il cambio EUR/USD ha recentemente mostrato segnali di un possibile rialzo sostenibile, supportato da fattori tecnici e fondamentali. Una trendline di supporto fissata a 1.02 rimane valida, con obiettivi a breve termine fino a 1.15.
🔧 Analisi Tecnica
Trendline di Supporto a 1.02: Il livello di 1.02 ha agito come supporto cruciale, impedendo ulteriori discese e favorendo un recupero del cambio.
Breakout e Momentum Positivo: Il superamento della resistenza a 1.12 ha innescato un rally, portando il cambio vicino ai massimi annuali. Indicatori come RSI, MACD e medie mobili supportano una continuazione del rialzo.
Obiettivi Tecnici: Il superamento di 1.12 potrebbe aprire la strada a target a 1.15 e successivamente a 1.20-1.25 nel medio termine.
📊 Analisi Fondamentale
Politiche Monetarie Divergenti: La Fed appare più cauta, mentre la BCE, con un taglio dei tassi al 2.5%, stimola la ripresa, favorendo l’euro.
Stimolo Fiscale Tedesco: Il nuovo piano da 500 miliardi di euro rafforza le prospettive economiche dell'Eurozona.
Riallocazione di Capitali Globali: Una progressiva uscita degli investitori istituzionali dagli asset in dollari sta indebolendo il biglietto verde.
🧭 Scenario Previsionale
Scenario Rialzista (40%): Superamento e consolidamento sopra 1.12 con target primario 1.15.
Scenario Neutrale (30%): Consolidamento tra 1.03 e 1.12.
Scenario Ribassista (30%): Rottura del supporto a 1.03 con potenziale ritorno verso 0.98.
✅ Conclusione
La combinazione di solidi fattori tecnici e fondamentali indica che il trend rialzista di EUR/USD è ancora valido. L’area 1.15 rappresenta un target realistico nel breve termine.
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[COMUNICAZIONE IMPORTANTE] - Aggiornamento Weekly RecapCiao ragazzi! 👋
Volevo farvi sapere che, a causa delle regole di TradingView, non posso più condividere il mio Weekly Recap direttamente qui.
Per non violare ulteriormente le regole non posso nemmeno comunicarvi il link per accedere alla mia pagina telegram.
Per chi fosse interessato a seguire comunque i miei weekly recap, penserò ad un modo. Grazie a tutti per il supporto.
EURUSD in attesa dalla decisione della Fedl cambio Euro-Dollaro si presenta in una fase di sostanziale lateralità, seppur con una leggera inclinazione positiva, in un contesto di mercato dominato dall'attesa per le imminenti decisioni del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve. Gli investitori mantengono un atteggiamento cauto, come evidenziato dai volumi di scambio che, pur mostrando un recente incremento, rimangono contenuti e non segnalano una forte pressione direzionale. L'analisi del grafico giornaliero del EUR/USD rivela un quadro tecnico complesso, dove diversi indicatori offrono spunti operativi sia in ottica rialzista che ribassista, suggerendo che la prossima mossa significativa del mercato sarà probabilmente innescata da fattori macroeconomici, piuttosto che da una dinamica puramente tecnica.
L'andamento del prezzo è attualmente ingabbiato all'interno del canale di regressione lineare. La linea mediana di tale canale, situata intorno a 1.1662, funge da baricentro per i prezzi, i quali hanno recentemente testato con successo la parte superiore del canale, corrispondente a due deviazioni standard, in area 1.1816. Questo livello si è rivelato una resistenza significativa, respingendo i tentativi di allungo e innescando una fase di consolidamento. Un'eventuale rottura confermata al di sopra di questa resistenza aprirebbe la strada a un'estensione del movimento rialzista verso il secondo livello di pivot Fibonacci (R2), posizionato a 1.2075. Al contrario, la perdita del supporto rappresentato dalla linea mediana della regressione potrebbe innescare una discesa verso la parte inferiore del canale.
Il pivot point principale (P) per il periodo in corso è un livello che al momento appare distante ma che costituirebbe un solido supporto in caso di una correzione più profonda. Superiormente, la prima resistenza (R1) a 1.1816 ha già dimostrato la sua validità. Per quanto riguarda le opportunità di posizionamento, un approccio long potrebbe essere considerato in caso di un ritracciamento verso la linea di regressione inferiore, o in alternativa, su una rottura decisa e con volumi in aumento della resistenza R1. La volatilità, misurata dall'Average True Range (ATR) a 14 periodi, si attesta su valori contenuti, indicando l'assenza di forti tensioni sul mercato, ma suggerendo al contempo di calibrare con attenzione la dimensione delle posizioni in vista di un potenziale aumento della stessa in concomitanza con l'annuncio della Fed.
Dal punto di vista degli oscillatori, lo stocastico si trova attualmente vicino in una zona di ipercomprato, con valori superiori a 70. Sebbene questo possa essere interpretato come un segnale di forza del trend in atto, suggerisce anche una crescente probabilità di un ritracciamento o di una pausa nel movimento ascendente. Un incrocio al ribasso della linea %K sulla linea %D all'interno di quest'area potrebbe fornire un segnale di vendita per gli operatori di breve termine. Il Momentum, pur muovendosi al di sopra della linea dello zero e confermando quindi la prevalenza di forze rialziste nel periodo recente, mostra un appiattimento della sua curva. Questa mancanza di accelerazione rafforza l'ipotesi di una fase di consolidamento e di attesa. Un'operazione short potrebbe dunque essere valutata in caso di una chiusura giornaliera al di sotto della linea mediana della regressione e con un'evidente flessione del momentum al di sotto della linea dello zero. In un tale scenario, i successivi livelli di supporto da monitorare sarebbero il pivot point a 1.1451 e, in estensione, il primo supporto Fibonacci (S1) a 1.1065. In conclusione, il quadro tecnico del EUR/USD suggerisce una strategia operativa prudente, attendendo un chiaro segnale direzionale che con ogni probabilità scaturirà dalle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.
[8 Affermazioni da perdente] - Per ricordarti che tu non lo sei.1. Inizio domani.
2. Non è colpa mia.
3. Non ci riesco.
4. Non è giusto.
5. Non ho tempo.
6. Non fa per me.
7. Sono troppo stanco.
8. Loro sono fortunati.
Non è mai troppo tardi per cambiare il corso della tua vita. Ogni "domani" che rimandi è un'opportunità persa, te lo dice uno che ne sa qualcosa.. Ma ogni piccolo passo che fai oggi è una vittoria.
Le difficoltà esistono, ma non sono un segno di debolezza, bensì di crescita. La vita non è fatta di fortuna, ma di impegno e resilienza.
Se ti dici che non hai tempo, ricorda che il tempo non aspetta, e tu sei l'unico che può scegliere come usarlo. La fatica è solo il segno che stai spingendo i tuoi limiti, e quando senti di essere troppo stanco, è proprio in quei momenti che la tua forza interiore ti mostra di cosa sei capace.
Non sei un perdente, sei un guerriero in lotta per il tuo sogno. La strada non è mai facile, soprattutto per quelli come noi che vogliono realizzarsi, ma ogni passo ti porta più vicino a ciò che desideri.
Ogni singola persona che ha avuto successo ha attraversato momenti di dubbio. La differenza tra chi ce la fa e chi si ferma sta proprio nel fatto che non si è mai arreso. Ogni passo, anche se piccolo, ti avvicina sempre di più alla tua versione migliore.
Quindi, domani non esiste, c'è solo oggi, e la tua volontà di agire.
EURUSD Ce la fa?Sono settimane che Fiber si muove in una fascia ristretta di prezzo (accumulazione o distribuzione?). Analizzando D1 si nota, però, che le ultime due candele sono riuscite a mantenersi sopra la proiezione NT di Hosoda che è la zona dove, statisticamente, il prezzo si ferma, torna indietro oppure accelera. Se il prezzo volesse iniziare a salire dovrebbe fare i conti con i due angoli di Gann (trend-line rosse) dove, anche quì, o viene stoppato o accelera. Per arrivare dove?. Gli obiettivi naturali delle proiezioni di Hosoda, sono la linea N (la piu probabile) e la V ma di strada ce ne sarebbe parecchia.
Scalando in H4 abbiamo il primo ostacolo a 1,17450 (proiezione NT di Hosoda) superato il quale potremmo vedere, a breve, 1,1870/1,19 (proiezioni N e V).
Su 1,19 starei molto attento (grafico mensile).
EURUSD: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
Movimento Euro-Dollaro in attesa della FED di mercoledìPartiamo con una premessa, ossia che mercoledì prossimo ci sarà la riunione della FED e si deciderà per un eventuale taglio dei tassi di 25bp (sembra atteso dal mercato).
Il cambio nel momento in cui scrivo (21,30 di Venerdì sera) quota 1,1738, questa settimana, ma ormai possiamo dire che da circa un mese, si è mosso in un intervallo davvero ristretto, segnando delle piccole variazioni giornaliere.
I livelli da monitorare quindi per prossima settimana sono i seguenti:
- 1,178 per quanto riguarda la resistenza, con eventuali spunti fino ad 1,182
- 1,168 primo supporto valido a sostegno dei long, in caso di rottura avremmo poi 1,163 ed infine la più importante a 1,158
Se notate le trendline automatiche sembrano suggerire un sostegno ai long che potrebbe accompagnare il cambio fino al primo livello di resistenza segnalato precedentemente (1,178); ritengo che potrebbe essere un movimento sensato fino a mercoledì, dove poi probabilmente si avrà un movimento più direzionale in conseguenza dell'evento market mover della settimana.
In questi casi è sempre consigliato non anticipare, ma lasciar sfogare per poi prendere posizione; ergo sarei flat mercoledì sera.
EURUSD - Nuovo ITMIn base al TS sviluppato siamo in un nuovo ITM (simile al ciclo intermedio della analisi ciclica classica), a partire dal primo di Agosto, con target P20 (ventesimo percentile) intorno a 1.19 e P50 intorno a 1.21.
Il completamento del ciclo in oggetto ad oggi stimato intorno a fine Dicembre 2025. I rettangoli colorati indicano le aree di tempo prezzo associati ad un livello probabilistico del 40% (essendo gli estremi basati su livelli P70 e P30)
Se sei interessato all'analisi ciclica basata esclusivamente su considerazioni matematiche e geometriche, seguimi!
Aggiornamento EURUSDDopo l'apertura di NY ho notato un rifiuto del livello 1.17020
A questo livello combaciava anche lo 0.50 di fibo dell'ultimo impulso e il 50% del fvg creatosi ieri durante la sessione di NY.
Dopo aver messo insieme i pezzi, ho aspettato una candela di reazione (avvenuta a m30).
ho tracciato il fibo dal minimo all'ultimo mini imbulos e sono entrato nella zona discount supportata da tutti gli elementi elencati precedentemente.
Questa operazione non si è basata sul concetto BOS (break of structure).
Attendiamo e vediamo l'esito, spero si chiuderà prima della fine della giornata perché non voglio tenerla aperta durante il weekend
[La Potenza del Rapporto Rischio e Rendimento 1:2] - Con tabellaQuesto schema mostra l'importanza di un rapporto rischio/rendimento di 1:2, evidenziando come la gestione del rischio influenzi i risultati complessivi.
In particolare, per ogni operazione con un rischio dell'1% (stop loss di 20 pips), il guadagno atteso è del 2% (take profit 40 pips).
📌 Esempi con diversi tassi di vincita :
40% di tasso di vincita :
• 6 stop loss: -120 pips, -6%
• 4 take profit: +60 pips, +8%
• Totale : +40 pips, +2%
50% di tasso di vincita :
• 5 stop loss: -100 pips, -5%
• 5 take profit: +200 pips, +10%
• Totale : +100 pips, +5%
60% di tasso di vincita :
• 4 stop loss: -80 pips, -4%
• 6 take profit: +240 pips, +12%
• Totale : +160 pips, +8%
Questo schema dimostra che anche con un tasso di vincita inferiore al 50%, il mantenimento di un buon rapporto rischio/rendimento (1:2 appunto in questo caso) può portare a guadagni complessivi positivi nel lungo periodo.
Lasciami un bel boost per farmi capire che apprezzi i miei lavori. Ti ringrazio e buon trading! 💯🚀📈