Idee operative USDEUX
Cot Istituzionali ancora Short sul MercatoEuro / usd
Come abbiamo visto nel Video Cot Report con la Analisi Settimanale, mettendo insieme l analisi grafica con le posizioni degli Istituzionali, ci sono discrete probabilità che Euro non abbia finito la sua discesa.
Al momento l’ obiettivo più probabile è l’ area intorno agli 1.050 circa (grafico cfd con indicatore di liquidità impostato sul Futures 6E )
Nella foto Weekly che trovate vi metto di seguito ho messo anche un ritracciamento Fibonacci (come lo uso io perché voglio anche vedere le estensioni dell’ impulso short in una volta sola) sul candelotto rosso della scorsa settimana e vedete che ci sono parecchie confluenze:
1) con un eventuale ritracciamento a 0.618 che cade preciso al millimetro sul livello Weekly di supporto che abbiamo appena rotto dove ho anche una area di Supply in H4.
2) con una estensione del movimento short a 1.618 che confluisce proprio nella fascia degli 1.050
Grafico Wekly :
Condivido anche il mio grafico H4 (indicatore di liquidità sempre settato sul futures ) con evidenza delle fasce di Supply e Demand che ho trovato nel piccolo.
Ora ci stiamo comprimendo in un cuneo. Facciamo attenzione a quando ne usciremo e alle false rotture …
Grafico Euro H4
House of Trading: scendono le tensioni, salgono i mercatiLa risposta iraniana da un lato e la controffensiva israeliana dall’altro hanno avuto l’effetto controintuitivo di ridurre le tensioni geopolitiche: l’attacco partito da Teheran è stato facilmente intercettato anche perché ampiamente annunciato (e l’Iran non ha perso tempo per far sapere che si è trattato di una ritorsione una tantum) mentre Israele ha attaccato una città minore con danni limitati. La volontà di entrambe le parti di evitare un’escalation ha finito per tranquillizzare gli operatori tornando a spingere i mercati finanziari.
Il focus è così tornato sulle future mosse delle Banche centrali ed in particolare sulla partita BCE-Fed che, con tutta probabilità, a giugno vedrà l’istituto guidato da Christine Lagarde portarsi in vantaggio con il primo taglio dei tassi. La sensazione è che Powell, il n.1 della Fed, sia alla ricerca di una motivazione per ridurre i tassi ma, come lui stesso ha dovuto ammettere, il contesto macroeconomico non è in grado di sostenere la tesi di un ritorno al target dell'inflazione in tempi brevi.
La politica monetaria della Bank of England potrebbe finire per assomigliare a quella dell’Eurotower, i PMI manifatturieri della Zona Euro e del Regno Unito ad aprile si sono entrambi attestati sotto quota 50 punti, mentre la Bank of Japan sta provando a convincere gli operatori che potrebbe mettere in campo nuove strette sui tassi.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Vincenzo Penna e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sul Bund (stop loss, -1,25%) e sul Gas Naturale (target +24,8%) ed al ribasso sull’oro (a mercato, +11,65%) e sulle azioni Apple (a mercato +11,1%).
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Luca Fiore, lo “short” sullo S&P500 ed il long sulle azioni Nike non hanno raggiunto il punto di ingresso mentre il deal rialzista sulle azioni Intesa Sanpaolo ha raggiunto il target (+24,5%) e quello su Exxon Mobil è a mercato (+7,62%).
La classifica generale registra il consolidamento del vantaggio degli analisti con 18 operazioni a target contro le 15 degli analisti (3 carte a mercato per i primi, 2 per i secondi).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella sedicesima puntata dell’edizione 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Enrico Lanati ed il conduttore Riccardo Designori.
Il sondaggio della settimana riguarda le Banche centrali: su quale mercato puntare con la sfida dei tassi? È possibile scegliere tra Eurozona, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
EURODOLLARO: IPOTESI PER LE PROSSIME ORENella scorsa analisi che trovate qui sotto in link avevo dato una panoramica sul giornaliero.
Rimango della stessa idea aggiungendo un possibile sviluppo su TF 15 min che potrebbe avvenire nelle prossime ore\ sessioni.
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
EURUSD T&S ShortIdea sul cross EURUSD
pattern: testa e spalle
direzione: short
la timida rottura della neckline e l'RSI sotto il livello di 30 mi suggerisce che il prezzo voglia far visita a livelli più altri prima di proseguire il trend a ribasso, quindi tento di rubare qualche pip al mercato per un'operazione rischio/rendimento 1:4.
l'idea short è data dalla forza relativa del dollaro e della chiusura sopra il livello 18 del VIX, che fa presagire una settimana entrante ricca di trambusti sui mercati.
vediamo cosa succederà.
ci aggiorniamo.
Eur/Usd: Attendo conferme Buongiorno a tutti,
eccomi come sempre per il solito appuntamento settimanale per l'analisi operativa di un mercato tra i miei preferiti utilizzando il mio metodo di trading.
Quest'oggi si va direttamente sulla coppia forex eur/usd.
Nelle ultime settimane infatti si è formato un buon trigger di price action che aveva chiusura weekly al di sotto di area 1,0700, livello molto importante nel breve termine.
Nei giorni scorsi il prezzo è rimasto al di sotto di questa zona consolidando e mostrando difficoltà nel fare un'inversione.
Questo momento di consolidamento potrebbe portare nelle prossime sedute a creare un classico trigger di conferma short magari facendo falsa rottura di 1,0700 o testando il livello 1,0740.
Se dovesse crearsi questo tipo di conferma in linea con il mio piano operativo potrei pensare ad un'operazione short che avrebbe come obiettivo la zona che passa tra 1,0500 e 1,0550.
Il fallimento della view invece si avrebbe con il ritorno al di sopra di zona 1,1000.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
Tradare liquidità🧵Ecco come un occhio esperto vede la liquidita, doppio minimo (liquidità interna, come si può vedere anche dal POC) preso con reazione engulfing rialzista, se si guarda in time frame h1 e una "spike" da manuale, risk-reward 1:4, operazione con stop loss messo a punto di entrata, tp liquidita sopra.
EUR-USD BUYDopo un significativo movimento ribassista, si è formata una struttura di ritorno, generando un doppio minimo. Questo livello è stato violato alla base ieri, e oggi stiamo assistendo a un ritest della rottura. Di conseguenza, ci si potrebbe aspettare una continuazione al rialzo per completare il recupero della discesa della scorsa settimana.
Azionari in distribuzioneI tre principali listini americani hanno chiuso in rosso ieri, dopo aver tentato un rimbalzo a inizio della sessione. Il Dow Jones ha lasciato sul campo circa 300 punti, mentre l’S&P 500 quasi 90 e infine il Nasdaq, che ha chiuso a -383 punti. Tecnicamente siamo entrati in una fase di distribuzione con i prezzi che stanno realizzando massimi e minimi inferiori, senza però ancora essere giunti sui punti sensibili di medio termine, la cui violazione potrebbe generare un sell off più importante. A dire la verità i dati macro Usa continuano a sovra-performare, come le vendite al dettaglio che sono uscite decisamente migliori del consensus.
Ad aumentare la tensione però concorrono le questioni geopolitiche, che avrebbero potuto creare maggiore caos, se non fosse che le parti, spinte dalle diplomazie di mezzo mondo, sembrano voler abbassare i toni, per fortuna. Ora, al di là del fatto che la tensione rimane latente, ci si concentra sulla stagione degli utili delle grandi Istituzioni finanziarie, con Goldman Sachs in rialzo di oltre il 3% dopo aver riportato un balzo del 28% nell'utile del primo trimestre.
In verde anche JPMorgan e Charles Schwab dopo che utili e ricavi hanno leggermente superato le stime. In settimana sarà la volta anche di Bank of America, J&J, Morgan Stanley, UnitedHealth Group, Blackstone, e American Express. D’altro canto, le azioni di Tesla sono scese dopo la notizia che la società licenzierà oltre il 10% della sua forza lavoro globale.
USDJPY, SI SALE ANCORA
Nel comparto valutario, fa notizia l’accelerazione del UsdJpy, che ogni giorno sta facendo segnalare nuovi massimi, con 154.42, rispetto al 153.38 del giorno precedente. Della Boj neanche l’ombra, se non qualche sporadico commento relativo al fatto che le autorità monetarie di Tokyo stanno monitorando il tasso di cambio. Il che fa sorridere perché tali affermazioni le stanno riproponendo da almeno un mese e mezzo. E si sa, i mercati, quando non vedono coerenza tra parole e fatti, non ci pensano due volte, con la speculazione che insiste nell’andare contro la banca centrale, cioè compra dollari, e vende Jpy, per verificarne l’attendibilità.
Non è da escludere che l’area di 155.00 in qualche modo, possa rappresentare un livello al quale la Boj, in linea teorica, potrebbe anche posizionare una “line in the sand”, per fermare la caduta della valuta. Intanto l’EurUsd ha continuato a rimanere debole, a ridosso di 1.0600 che, se rotto, potrebbe spingere i prezzi a 1.0530 40, prossimo target.
Il Cable si muove in modo omogeneo, a dimostrazione che è forza di dollaro uniforme, con supporti che intervengono a 1.2420, la cui rottura provocherebbe un ribasso di altri 100 pips almeno. Oceaniche deboli, mentre UsdCad non è lontano da quell’1.3800 che pare realmente interessante. Tra i cross ancora forti quelli contro Jpy, EurJpy e GbpJpy, in attesa di correzioni, mentre rimangono stabili gli altri, in un mercato dollaro centrico.
VENDITE AL DETTAGLIO USA
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% su base mensile a marzo 2024, dopo una salita dello 0,9% rivisto al rialzo a febbraio e di gran lunga superiore alle previsioni dello 0,3%, evidenziando come la spesa dei consumatori rimanga solida in un contesto di dati macro ancora resilienti. Otto categorie su 13 hanno registrato aumenti.
I maggiori aumenti si sono registrati nelle vendite presso i distributori di benzina (2,1%), rivenditori al dettaglio (2,1%), materiali da costruzione e attrezzature da giardino (0,7%), ma anche nei negozi di generi alimentari e bevande (0,5%), articoli sanitari e servizi di ristorazione (0,4%). Le conseguenze sui mercati non si sono fatte attendere, perché ciò allontana nuovamente il taglio del costo del denaro negli Usa.
RENDIMENTI TITOLI DI STATO USA
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito oltre la soglia del 4,65%, segnando il punto più alto degli ultimi cinque mesi. Per la verità siamo ancora lontano da quel 5.1% della fine del 2023, tuttavia tale rialzo è stato guidato dai segnali di una solida economia statunitense, che hanno messo in ombra la diminuzione della domanda di obbligazioni in un contesto di diminuzione delle tensioni geopolitiche. Il risultato, come già ribadito, indurrà la Federal Reserve a ritardare il ribasso dei tassi. Specie dopo che gli ultimi dati sono parsi in linea con i dati dell’occupazione della settimana scorsa.
Di conseguenza, i futures sui fondi mostrano che una piccola maggioranza del mercato si aspetta che la banca centrale americana inizi a ridurre i tassi solo a settembre, mentre quasi il 20% si è posizionato per nessun taglio dei tassi quest’anno. Inoltre, le dichiarazioni delle autorità iraniane e israeliane circa l’assenza di un’ulteriore escalation hanno attenuato la domanda di debito sovrano.
PIL CINA
L'economia cinese è cresciuta del 5,3% su base annua nel primo trimestre del 2024, superando le previsioni di mercato del 5,0% e dopo una crescita del 5,2% nel periodo precedente. Si è trattato dell’espansione annuale più rapida dal secondo trimestre del 2023, sostenuta dalle continue misure di sostegno di Pechino. Durante i primi tre mesi dell'anno, gli investimenti fissi sono cresciuti del 4,5%, il massimo intorno ai 3 anni e superiore al consenso del 4,3%.
Nel frattempo, l’agenzia di statistica ha affermato che l’economia ha avuto un buon inizio, fornendo una solida base per raggiungere l’obiettivo di crescita del PIL di circa il 5% quest’anno. Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione rilevato è stato pari al 5,2% a marzo, rimanendo vicino al massimo di 7 mesi di febbraio pari al 5,3%. UsdCbh dopo il retest di 7.28815, è sceso chiudendo a ridosso di 7.2700.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EURODOLLARO SUL GIORNALIEROMolta forza ribassista in queste ultime sessioni ma a parer mio per poter raggiungere zone più lontane abbiamo ancora bisogno di tempo per strutturare.
Quindi nessuno sciacquone per il momento, piuttosto un movimento più lento e realistico per le prossime settimane come ipotizzato nel grafico.
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
Tensione in medio oriente, i mercati tremanoL’attacco di Teheran a Israele, tramite il lancio di missili e droni, in ritorsione di quello Israeliano all’ambasciata iraniana di Damasco dello scorso primo aprile, al di là del fatto che non abbia provocato danni significativi, porta con sé il rischio insito di una escalation militare che nessuno vorrebbe (anche gli americani sembrano restii ad un allargamento del conflitto), ma che in pochi, per il momento, sembrano in grado di fermare concretamente.
Al di là delle parole di circostanza, e di parole a favore della pace, la questione mediorientale, insieme all’ormai dimenticata guerra Russia Ucraina, sembra onestamente, almeno per il momento, irrisolvibile, a meno di un accordo forte tra Cina e Usa (peraltro in tensione reciproca per l’affare Taiwan), per impedire un aggravamento della crisi, ma nessuna diplomazia occidentale, per ora, è riuscita a porre un freno a tale lenta ma costante escalation.
E sui mercati si cominciano ad intravedere dei segnali di paura, quella vera. Venerdì Wall Street ha chiuso in ribasso, con l'indice S&P 500 che ha registrato la sua giornata peggiore da gennaio, in calo dell'1,4%, il Dow Jones è crollato di 475 punti e il Nasdaq è scivolato dell'1,6%. Oltre alle tensioni esogene, anche gli utili delle principali banche hanno fortemente influenzato l’andamento dei listini. Le azioni bancarie hanno subito un duro colpo dopo che JPMorgan Chase, Wells Fargo e Citigroup hanno rivelato che gli alti tassi di interesse avevano avuto un impatto negativo sul loro reddito da interessi netti.
Le azioni di JPMorgan sono scese del 6,3% nonostante abbiano superato le aspettative sugli utili e sui ricavi, mentre quelle di Wells Fargo sono scese dello 0,3% su un calo dei profitti del 7% e quelle di Citigroup sono scese dell'1,6%. Anche BlackRock ha ceduto il 2,6% nonostante un aumento degli utili del 36%. I grandi player tecnologici come Microsoft (-1,4%), Nvidia (-2,7%), Alphabet (-1%) hanno chiuso in rosso. A livello di risultati settimanali, l'S&P 500 ha perso l'1,6%, il Dow il 2,4% e il Nasdaq lo 0,6%.
CINA, CALA L’EXPORT
Le esportazioni cinesi sono scese del 7,5% su base annua a 279,68 miliardi di dollari nel marzo del 2024, invertendo il trend rispetto alla crescita del 5,6% del mese precedente e peggiore delle previsioni di mercato che vedevano una discesa del 3%, evidenziando una ripresa disomogenea nel paese e speranze che la domanda globale continui a sostenere la crescita della seconda economia mondiale.
Nei primi tre mesi dell'anno, le esportazioni sono cresciute dell'1,5% su base annua raggiungendo 807,50 miliardi di dollari. Tra i partner commerciali, le esportazioni per il primo trimestre sono state nettamente inferiori verso i paesi dell’Unione Europea (-5,7%), Corea del Sud (-9,8%) e Australia (-8,9%) e si sono contratte in misura minore rispetto al Stati Uniti (-1,3%). UsdCnh che ha chiuso non lontano dai massimi mi periodo di 7.2810, con la Pboc che monitora continuamente i prezzi.
ORO ALLE STELLE
Venerdì l'oro ha superato i 2.410 dollari l'oncia, segnando un nuovo massimo storico e avanzando di circa il 3,4% nel corso della settimana, poiché la forte domanda di beni rifugio ha messo in ombra le preoccupazioni relative a un possibile ritardo nei tagli dei tassi di interesse da parte della Fed. Per la verità, dopo il test di 2.410, il prezzo ha poi chiuso quasi 80 dollari più basso a 2.344 dollari.
Gli investitori continuano ad acquistare oro, e l’esplosione delle tensioni mediorientali è la principale ragione di questo ultimo rialzo. Se poi dovesse esserci una escalation del conflitto, il metallo giallo potrebbe accelerare ulteriormente e l’area di 3000, che per molti è il prossimo obiettivo, potrebbe non rappresentare una chimera. Inoltre, l’oro ha continuato a beneficiare della forte domanda fisica in Cina, ma anche di acquisti da Turchia e Argentina, per combattere una inflazione galoppante.
VALUTE, OCCHIO AI GAP
Sotto attacco tutte le principali valute, con il dollaro che è salito imperterrito come asset rifugio, come è sempre accaduto durante l’aumento delle tensioni geopolitiche. EurUsd che dopo aver bucato facilmente quota 1.0690 00, sembrerebbe ora indirizzato a 1.0450 area, prossimo target significativo. Il Cable analogamente, ha rotto 1.2500 e ha accelerato verso 1.2450, puntando ora all’area compresa tra 1.2330 e 1.2370 target.
UsdJpy, per contro, è rimasto stabile vicino ai massimi di 153.20 anche se con l’aumento della tensione in Medio Oriente, venerdì abbiamo osservato un crollo dei cross come EurJpy, GbpJpy, che hanno spinto il UsdJpy al test di 152.60, anche se poi dai supporti si è tornati immediatamente a salire con i prezzi nuovamente a ridosso delle resistenze chiave a 153.40. La BoJ per ora rimane dietro le quinte, ma la sensazione che qualcuno di importante, venerdì scorso, impedisse il superamento di 153.40 area, è stata forte. UsdCad in ripresa con i prezzi nuovamente nelle vicinanze delle resistenze chiave di 1.3800. Franco svizzero invece sugli scudi con EurChf tornato a 0.9680, anche se poi venerdì è rimbalzato a 0.9730.
L’attenzione è massima anche perché questa notte, all’apertura di Tokyo, potremmo assistere ad aperture in gap a favore di dollaro, dopo l’attacco a Israele. Molto dipende da come si evolverà la situazione e per questo diventano importanti anche gli indici di rischio con il Vix che ha chiuso a 17.30 e l’indice fear and greed vicino all’area di paura.
DATI DELLA PROSSIMA SETTIMANA
Questa ottava sarà caratterizzata dalle trimestrali Usa. Inizia la stagione degli utili del primo trimestre e usciranno, a tal proposito, i risultati di grandi aziende come Goldman Sachs, Bank of America, J&J, Morgan Stanley, UnitedHealth Group, Blackstone, Taiwan Semiconductor Manufacturing, Netflix, American Express e P&G. Inoltre, l'attenzione degli investitori si concentrerà sui dati sulle vendite al dettaglio e sui discorsi dei funzionari della Federal Reserve, seguiti dai permessi di costruzione, dall'avvio di nuove costruzioni e dalle vendite di case esistenti.
In Cina, l’attenzione sarà rivolta al tasso di crescita del PIL del terzo trimestre, alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio. Nel Regno Unito, i mercati seguiranno il tasso di inflazione, il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio. Inoltre, verranno pubblicati i dati sull’inflazione per Canada, Nuova Zelanda, Sud Africa e Giappone. Infine, Giappone, India, Area Euro, Italia, Spagna e Svizzera rilasceranno i dati sul commercio estero, l'indicatore ZEW sul sentiment economico della Germania e i dati sul mercato del lavoro australiano.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Analisi non operativa su euro/dollaroOgni tanto per capire il contesto generale in cui si opera, è utile andare su time frame più ampi allargando il grafico e andando indietro nel tempo per capire dalle fasi passati in che fasi possiamo trovarci adesso.
Qui si vede chiaramente un trend discendente molto forte e pulito, un rintracciamento precisissimo sul livello 0,618. L'entrata in una fase laterale con supporto corrispondente sia al primo supporto pivot triennale sia lo 0.382 di Fibonacci, che se violate potrebbe portare l'euro sui minimi precedenti.
Fino a che non viola tale livello la mia visione rimane neutrale.
Wall Street indomabileWall Street è tornata a chiudere in positivo ieri, dopo essere scesa di quasi l’1% il giorno prima, grazie alla performance dei titoli tecnologici. L'S&P 500 ha chiuso a +0,7%, il Nasdaq ha guadagnato l'1,4% mentre il Dow ha recuperato qualcosa dalla chiusura di ieri. La giornata è stata caratterizzata da un avvio in risk off, con borse in calo, rendimenti dei titoli di Stato in salita e dollaro a schiacciare le valute concorrenti.
Poi i dati sui prezzi alla produzione Usa, usciti leggermente inferiori al consensus, hanno causato un pull back dei prezzi, sebbene i parametri relativi ai prezzi al consumo del giorno precedente, abbiano evidenziato una ripresa dell’inflazione superiore alle previsioni, supportando il sentiment ancora restrittivo dei rappresentanti di politica monetaria Usa, i quali hanno lasciato intendere che siano necessarie ulteriori prove di discesa dell’indice dei prezzi prima di tagliare eventualmente il costo del denaro.
BCE FERMA SUI TASSI
La Banca Centrale Europea ha mantenuto i tassi di interesse al 4.5% per la quinta volta consecutiva, con il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali ai massimi degli ultimi 22 anni mentre il tasso sui depositi presso la banca centrale si è mantenuto ai livelli più alti di sempre, ovvero al 4%. Nello statement si legge che, se ci fossero conferme di una inflazione stabilmente in discesa verso il 2%, si potrebbe prendere in considerazione la riduzione del costo del denaro.
I membri del Consiglio direttivo peraltro hanno ammesso che l’inflazione sia in calo, e che congiuntamente anche la domanda rimanga debole, tuttavia, hanno avvertito che le pressioni interne sui prezzi rimangono forti, portando ad un’elevata inflazione dei prezzi dei servizi. Durante la conferenza stampa della banca centrale, la presidente Lagarde è rimasta sulle sue posizioni riaffermando l’assoluta indipendenza dalla Fed, e ricordando che il mese di giugno sarà cruciale perché arriveranno le nuove proiezioni per l’anno in corso. Euro dapprima in ribasso con puntate fino a 1.0700 e poi in fase di correzione e ritorno in area 1.0740. Il trend rimane comunque, almeno per il momento, ribassista.
VALUTE
Sugli altri rapporti di cambio, si segnala una iniziale forza di dollaro contro tutte le altre valute, con un successivo movimento correttivo arrivato nel pomeriggio dopo la pubblicazione dei Ppi. UsdJpy ancora fortissimo a 153.20, mentre già si parla di quota 160.00 come target neanche tanto lontano. E la Boj sembra scomparsa nel nulla. EurChf tornato sotto quota 0.9800 mentre il UsdCad si è fermato a 1.3720 prima di correggere 50 pips. In ogni caso, sui cambi, si aspettano le rotture di punti importanti che per ora sembrano tenere, EurUsd con il supporto a 1.0695 00, il Cable a 1.2500 e usdjpy a 153.35 40. Interessanti i movimenti dei cross, nonostante il mercato rimanga dollaro centrico.
I PPI DELUDONO LE ATTESE
I prezzi alla produzione, negli Stati Uniti, sono aumentati dello 0,2% su base mensile nel marzo 2024, in seguito ad un aumento dello 0,6% a febbraio e al di sotto delle previsioni dello 0,3%. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,3%, guidati dai guadagni nell'intermediazione di titoli, negoziazione, consulenza in investimenti e servizi correlati (3,1%). Anche i costi sono aumentati per la vendita all'ingrosso di attrezzature professionali e commerciali, oltre alle vendite al dettaglio di hardware, software e forniture per computer. Su base annua, il PPI è aumentato del 2,1%, il massimo da aprile 2023, dopo l’1,6% di febbraio. L'indice core è aumentato dello 0,1% nel mese, spingendo il tasso annuale più in alto al 2,4%.
RENDIMENTI ANCORA IN CRESCITA
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito oltre il 4,57% ad aprile, il livello più alto in cinque mesi, poiché come già ribadito poc’anzi, sono aumentate le preoccupazioni relative ad una Fed “on hold” per i prossimi mesi, il che ha innescato un’ondata più forte di vendite di titoli del Tesoro su tutti i periodi della curva dei tassi.
Un PPI più debole del previsto non è riuscito ad alleviare le preoccupazioni sulla pressione inflazionistica nell'economia statunitense dopo che i dati positivi sull'indice dei prezzi al consumo di questa settimana avevano fornito ulteriori indicazioni che la crescita dei prezzi si è stabilizzata su livelli decisamente elevati. Ciò, a sua volta, ha rafforzato la motivazione a favore della Federal Reserve a mantenere le condizioni finanziarie restrittive più a lungo. Di conseguenza, le probabilità che la Fed tagli a giugno sono scese al 43%, mentre quelle per cui non vi sarà alcuna riduzione nel 2024, sono intorno al 15%.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Possibile conferma della liquidità a supporto su Eur/UsdOggi stiamo valutando oltre 1.0860, una possibile conferma della liquidità a supporto . Se domani mattina si verificheranno anche prese di profitto ridotte, sarà possibile uno sviluppo rialzista nel corso di 2-3 settimane, fino a 1.1050.
Analisi sull'Andamento di EUR/USD tra 1.05 e 1.1050
Il cambio EUR/USD ha dimostrato una limitata volatilità nel recente passato, con movimenti che oscillano tra il minimo storico di 1.05 e il massimo storico di 1.1050. Questo range, che rappresenta un'ampia fascia di equlibrio , è stato il teatro di molte dinamiche di mercato negli ultimi tempi. Analizziamo come e perché il cambio EUR/USD tende a lavorare entro questo intervallo e cosa possiamo aspettarci in futuro.
Contesto Attuale
Il minimo storico di 1.05 e il massimo storico di 1.1050 sono due punti di riferimento cruciali per gli operatori di mercato. Questi livelli riflettono non solo i livelli tecnici significativi, ma anche le dinamiche macroeconomiche e le politiche delle banche centrali. Finché le banche centrali non interverranno con tagli dei tassi , è probabile che il cambio EUR/USD continui a operare all'interno di questa fascia di prezzi.
Ruolo delle Banche Centrali
Le decisioni delle banche centrali, in particolare della Banca Centrale Europea (BCE) e della Federal Reserve degli Stati Uniti, giocano un ruolo fondamentale nell'orientare l'andamento di EUR/USD. Finché le banche centrali non implementeranno politiche monetarie che portino a un significativo superamento o infrangimento di questi livelli chiave, è probabile che il cambio continui a rimanere all'interno dell'intervallo.
Implicazioni per il Trading
Per gli operatori di mercato, comprendere il comportamento di EUR/USD tra 1.05 e 1.1050 è essenziale per sviluppare strategie di trading efficaci. Mentre il cambio rimane confinato entro questo intervallo, gli operatori possono sfruttare le opportunità di trading all'interno di questa fascia, ad esempio identificando i livelli di supporto e resistenza e operando di conseguenza.
Azionario ancora in recuperoWall Street continua a mostrarsi resiliente, esattamente come l’economia americana, che prosegue nella pubblicazione di dati che mostrano la tenuta degli aggregati principali, che porteranno quasi certamente ad un futuro atterraggio morbido di una economia che continua a sorprendere. Gli indici americani hanno chiuso in rialzo, recuperando parte delle perdite del giorno precedente, con l'S&P 500 che ha fatto registrare un +1.1%, mentre il Dow Jones è salito di 318 punti, pari a +0.81% e il Nasdaq ha guadagnato l'1,2%.
L’ultimo rapporto sull’occupazione ha rivelato che l’economia statunitense ha creato il maggior numero di posti di lavoro degli ultimi dieci mesi, mentre il tasso di disoccupazione è inaspettatamente sceso rispetto ai massimi degli ultimi due anni. Questi dati suggeriscono che il mercato del lavoro rimane forte il che aumenta le possibilità di un ritardo nei tagli dei tassi di interesse. I funzionari della Fed evidenziano invece contrasti nelle dichiarazioni con Powell che sembra più ottimista relativamente al taglio del costo del denaro rispetto a Kashkari, Harker e Barkin, molto più restrittivi e propensi ad un mantenimento dei tassi fermi piuttosto che in calo.
Nvidia (+2,4%) e Amazon (+2,8%) sono stati i titoli a mega capitalizzazione con le migliori performance, mentre Tesla è scesa del 3,6% dopo aver annullato i suoi piani per un'auto a basso costo che erano stati ampiamente anticipati. La sensazione è che vi siano scelte selettive da parte degli investitori, nei vari comparti e titoli, con preferenze per quelli a forte capitalizzazione e appartenenti al comparto tecnologico. A livello di performance settimanale, il Dow Jones ha registrato una perdita dell’1,9%, registrando la settimana peggiore del 2024, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq sono scesi rispettivamente dell’1% e dell’1,3%.
CORRELAZIONI INTERMARKET SALTATE
Venerdì il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è risalito al 4,4%, un livello che non si vedeva dalla fine di novembre, proprio in ragione del fatto che i dati macro sembrano allontanare la prima riduzione del costo del denaro da parte della Fed. Le scommesse per una riduzione del tasso di interesse di almeno 25 punti base a giugno si attestano attualmente intorno al 59%, rispetto al 65% prima della pubblicazione delle buste paga.
L’aumento del risk off che c’è stato venerdì, dopo la pubblicazione, così come il recupero degli asset rifugio, sembravano portare ad un ritorno delle correlazioni legate all’avversione al rischio, ma poi la seduta si è chiusa in modo contrastante tra i vari asset. Di fronte ad un aumento generalizzato dei rendimenti dei titoli di Stato, non vi è stato un analogo aumento degli indici di rischio, che restano in appetito al rischio.
L’indice Vix rimane sotto quota 16.50 così come l’indice paura e avidità è a 61, ancora in area di avidità e quindi di risk on. Sulle valute, ugualmente, abbiamo assistito inizialmente ad una forza di dollaro, acquistato come asset rifugio in una fase di evidente aumento del risk off, che poi però si è ribaltato dopo il ritorno delle price action ai livelli precedenti al dato.
VALUTE
EurUsd che dopo i NFP, sembrava sfondare 1.0800 con la possibilità di scendere verso 1.0750, ma poi sono usciti i bid che l’hanno riportato a 1.0840. Tecnicamente, se rimaniamo sopra a 1.0800, possiamo ripartire verso 1.1000, sempre che si riesca in fretta a violare l’area di resistenza di 1.0880, che per ora ha retto bene. Sul Cable, analoga reazione con possibilità di attaccare quota 1.2680, il che aprirebbe la strada a 1.2740. La formazione su entrambi i cambi sopraccitati di una hammer su base giornaliera sembra poter rappresentare una conferma di una ripartenza su base giornaliera.
UsdJpy che è tornato a 151.60 dopo aver testato 150.85 nella notte tra giovedì e venerdì, ma per ora non è riuscito a violare quota 152.00 che secondo qualcuno è la “line in the sand” della Boj, oltre il quale potrebbe intervenire massicciamente. Poche le novità con i cross dello Jpy che sono tornati vicino ai massimi, come EurJpy, GbpJpy, mentre le oceaniche, hanno recuperato anch’esse, anche se meno, nei confronti del biglietto verde. 0.6660 target per AudUsd e 0.6110 per NzdUsd. Franco svizzero in recupero sull’euro dopo aver toccato quota 0.9850 e ritorno a 0.9775 mentre il UsdChf, deve recuperare quota 0.9020 30 area per cercare di riprendere quota e ritornare in trend rialzista.
I DATI DELLA SETTIMANA
Questa settimana, al centro dell’attenzione di analisti e investitori, ci saranno i dati sull’inflazione Usa unitamente ai verbali dell’ultimo Fomc. Ma ad aggiungersi, anche i dati relativi alla fiducia dei consumatori redatta dall’Università del Michigan, i prezzi alla produzione, nonché i prezzi delle esportazioni e delle importazioni, senza dimenticare i soliti commenti “market movers” dei diversi funzionari della Federal Reserve. A livello globale, a catturare l’interesse, saranno le decisioni sui tassi di interesse per la Bce, la Boc e la Rbnz tra le banche centrali più importanti.
In Asia e più precisamente in Cina, verranno pubblicati i prezzi al consumo e alla produzione, insieme ai dati relativi alla bilancia commerciale. Tra gli emergenti segnaliamo la pubblicazione dei dati sull’inflazione per Messico, Brasile, India e Russia. L'attenzione dell'Europa sarà rivolta anche al commercio estero e alla produzione industriale della Germania, nonché al PIL e alla produzione industriale del Regno Unito a febbraio. Infine, l'Australia rilascerà i dati NAB sulla fiducia delle imprese, i dati sulla fiducia dei consumatori Westpac e quelli sulla fiducia dei consumatori in Giappone.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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EUR/USD 08/04/2024EU stamattina si trova i un'ottima zona che secondo me puo valere molto come partenza per un nuovo massimo, possiamo capirlo dal minimo che ha creato prima dal test sull'FVG del movimento molto impulsivo che ha mercoledì 3 aprile, in questa giornata mi aspetto un test sull FVG m15 creatosi nella giornata di ieri (guardare grafico) per poi partire con un primo target sul massimo precedente fino magari al massimo settimanale.
PS L'idea potrebbe cambiare con il movimento del mercato stesso, queste sono mie aspettative.
EURUSD - Euro in controllo.Buongiorno ragazzi.
se vi piacciono le mie idee vi chiedo la cortesia di seguirmi è mettere like grazie.
ANALISI
siamo in una zona interessante vediamo se riesce a romperla è andare subito verso i 1.09400
oppure farà una correzione sulla zona dei 1.08000.
vi consiglio di usare un buon money management in modo da non farvi influenzare in modo eccessivo a livello emotivo.
buona giornata.
ciao.