Idee operative USDEUX
USA-UK: Accordo Commerciale e impatto
Salve, sono il Trader Andrea Russo e oggi voglio parlarvi dell'incontro che ci sarà oggi 9 Maggio 2025 tra USA e UK. L’annuncio di un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito da parte di Donald Trump ha immediatamente attirato l’attenzione degli investitori globali. La sua portata economica potrebbe avere ripercussioni significative sulle valute principali, in particolare sulla coppia GBP/USD.
Le componenti dell’accordo e le reazioni dei mercati
Secondo le prime informazioni, l’accordo mira a rafforzare le relazioni commerciali tra Washington e Londra, semplificando le normative sui beni e servizi, riducendo dazi e incentivando investimenti bilaterali.
Impatto immediato sulla sterlina (GBP)
La coppia GBP/USD ha mostrato una reazione iniziale di volatilità, con gli investitori valutando i dettagli del nuovo accordo. Se l’intesa porterà a una maggiore stabilità economica e crescita del Regno Unito, la sterlina potrebbe beneficiare di un trend rialzista nel breve termine. Tuttavia, alcuni analisti mettono in guardia sul fatto che la sterlina potrebbe risentire di future negoziazioni più approfondite, specialmente se l’accordo dovesse comportare nuove pressioni sui mercati finanziari britannici.
Il dollaro USA e la politica monetaria della Fed
L’accordo arriva in un contesto di incertezza economica per gli Stati Uniti, con la Federal Reserve che monitora l’inflazione e la crescita. Se il commercio bilaterale tra USA e UK dovesse espandersi significativamente, potrebbe generare un effetto positivo sulla forza del dollaro, anche rispetto ad altre valute.
Settori economici coinvolti e impatto sul Forex
L’accordo potrebbe influenzare diversi settori:
Energia e materie prime: Se il commercio di gas naturale o petrolio tra i due paesi aumentasse, potrebbe avere ripercussioni sui futures delle materie prime e quindi sulle valute legate a questi mercati, come il CAD e il AUD.
Tecnologia e servizi finanziari: L’ampliamento della cooperazione tra aziende tecnologiche e finanziarie potrebbe attrarre investimenti su Wall Street e sostenere il dollaro.
Settore manifatturiero e export: Se il Regno Unito riuscisse a ottenere condizioni favorevoli per le esportazioni, la sterlina potrebbe vedere un aumento di domanda nel Forex.
Previsioni per il futuro
Nel breve termine, l’accordo potrebbe generare un aumento della volatilità su GBP/USD, mentre gli investitori attendono ulteriori dettagli. Nel lungo periodo, molto dipenderà dalle politiche economiche che seguiranno l’intesa e dagli effetti sulle bilance commerciali dei due paesi.
Gli analisti del mercato Forex continueranno a monitorare la reazione degli investitori e le future dichiarazioni dei governi coinvolti.
Leone XIV: impatto sul Mercato Forex
Salve, sono il trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi dell’elezione del Nuovo Papa.
L'elezione di un nuovo Papa è un evento con implicazioni non solo religiose e sociali, ma anche economiche. Con l’ascesa di Leone XIV, il mondo finanziario osserva attentamente le possibili ripercussioni sulle valute globali e sulle strategie di investimento.
Effetti immediati sulla volatilità del Forex
Storicamente, grandi eventi politici e istituzionali possono generare fluttuazioni nelle valute internazionali. L'Italia, sede del Vaticano, potrebbe vedere movimenti sulla coppia EUR/USD, soprattutto in base alle prime dichiarazioni del nuovo Pontefice riguardo alle politiche economiche del Vaticano.
Alcuni investitori potrebbero reagire con prudenza iniziale, portando a una temporanea volatilità sul mercato Forex, simile a quanto accade durante elezioni politiche o altre transizioni di leadership. Tuttavia, questa volatilità potrebbe essere limitata a breve termine, a meno che Leone XIV non annunci cambiamenti sostanziali nella gestione delle finanze vaticane.
Le politiche finanziarie del Vaticano e il loro impatto sulle valute
Il Vaticano detiene un patrimonio significativo, con investimenti immobiliari e partecipazioni in società internazionali. Se il nuovo Papa decidesse di adottare una strategia più trasparente o etica nei suoi investimenti, ciò potrebbe influenzare il settore finanziario, spingendo fondi globali a rivedere le proprie strategie di investimento.
EUR/USD e il ruolo della BCE: Possibili interventi del Vaticano su politiche economiche e sociali in Europa potrebbero indurre la BCE a valutare il quadro macroeconomico con maggiore attenzione.
Monete rifugio (CHF, JPY, oro): Se l'elezione generasse incertezze economiche, potremmo assistere a un aumento degli investimenti in asset rifugio, come il franco svizzero (CHF) e lo yen giapponese (JPY).
Settori economici influenzati
Finanza etica e ESG: Se Leone XIV enfatizzasse l’importanza degli investimenti sostenibili, le aziende legate al settore ESG potrebbero registrare un aumento di interesse e afflussi di capitale.
Immobiliare: Con il Vaticano tra i principali proprietari di immobili in Europa, eventuali riforme nella gestione patrimoniale potrebbero avere ripercussioni sui mercati immobiliari, influenzando il valore del EUR e altri asset correlati.
Trump, su le borseGiovedì le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo: l’S&P 500 è salito dello 0,43%, il Nasdaq dell’1,07% e il Dow Jones dello 0,7%. Il rialzo è stato favorito dalla notizia del primo accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito, considerato un passo fondamentale verso l’allentamento delle tensioni commerciali globali.
Il sentiment è stato ulteriormente rafforzato dalle indiscrezioni secondo cui l’amministrazione starebbe valutando la revoca di alcune restrizioni imposte durante l’era Biden ai produttori di chip.
I settori dei beni di consumo discrezionali, dell’energia e dei servizi di comunicazione hanno registrato le migliori performance. Le megacap hanno chiuso tutte in rialzo: Apple (+0,6%), Microsoft (+1,6%), Nvidia (+0,5%), Amazon (+1,2%), Meta (+2,2%), Alphabet (+1,2%) e Tesla (+3,2%).
Nel frattempo, Trump ha dichiarato che non ridurrà i dazi sulla Cina come condizione per l’avvio dei negoziati commerciali, previsti in Svizzera nel fine settimana.
Nonostante il rialzo dei listini, l’appetito per il rischio non sembra essere tornato con forza: l’indice VIX resta sopra quota 22 e i rendimenti dei Treasury decennali si attestano intorno al 4,36%, segnalando persistenti incertezze sulle prospettive economiche e una possibile crisi istituzionale tra Trump e Powell, sempre più ai ferri corti.
VALUTE
Il dollaro si rafforza dopo le dichiarazioni ottimistiche di Trump sugli accordi commerciali attuali e futuri. L’EUR/USD è tornato a ridosso di 1,1200, vicino ai supporti chiave di medio termine, testati anche ieri sera con un breve calo sotto tale soglia.
Cresce la sensazione che si possa entrare in una fase di “risk-on”, con l’equity vicino ai massimi e un dollaro in recupero dopo mesi di debolezza.
In caso di rottura del supporto a 1,1200, l’euro potrebbe scendere verso l’area 1,0960–1,0970, come correzione del movimento precedente. Tutti i principali cambi contro dollaro appaiono in difficoltà nel breve termine.
L’USD/JPY si avvicina alla resistenza chiave di 146,60, con possibili target a 148,00 e 149,50. Il Cable (GBP/USD) sembra orientato verso un test di 1,3100.
Il trend di fondo resta improntato a una possibile debolezza del dollaro, ma non in questa fase. Molto dipenderà dall’esito delle trattative sui dazi, le cui scadenze sono previste per luglio.
JOBLESS POSITIVI
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 13.000 unità, attestandosi a 228.000 nella settimana conclusasi il 3 maggio, leggermente al di sotto delle attese di mercato (230.000).
Le richieste continuative sono scese di 29.000 unità, a 1.879.000, in calo rispetto al massimo di oltre tre anni registrato a metà aprile.
SALE L’EXPORT TEDESCO
Le esportazioni tedesche sono aumentate dell’1,1% su base mensile a marzo 2025, raggiungendo 133,2 miliardi di euro, il livello più alto degli ultimi undici mesi. Il dato segue un +1,8% del mese precedente, trainato dalle maggiori spedizioni verso Cina e Stati Uniti.
Le esportazioni verso l’UE sono cresciute del 3,1%, con un +3,8% verso l’area euro e un +1,6% verso i paesi extra-euro. In particolare, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate del 2,4% in vista dell’introduzione di nuove misure tariffarie, mentre quelle verso la Cina sono salite del 10,2%.
Al contrario, le esportazioni verso i paesi extra-UE (esclusi i principali mercati) sono diminuite dell’1,1%, soprattutto a causa di un calo del 2,8% delle vendite verso il Regno Unito.
Nel primo trimestre del 2025, le esportazioni totali della Germania hanno raggiunto i 349,3 miliardi di euro, in aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.
BOE RIDUCE IL COSTO DEL DENARO
La Banca d’Inghilterra ha tagliato i tassi di interesse al 4,25%, come previsto, ma con una decisione non unanime. Quattro membri del Consiglio direttivo hanno votato in modo diverso: due per un taglio di 50 punti base e due per mantenere i tassi invariati. Cinque membri hanno invece sostenuto il taglio di 25 punti base.
La decisione riflette i progressi nella riduzione dell’inflazione, grazie all’attenuarsi degli shock esterni e alla politica monetaria restrittiva che ha contribuito a stabilizzare le aspettative.
Il PIL del Regno Unito ha rallentato dalla metà del 2024 e il mercato del lavoro mostra segnali di allentamento.
L’inflazione CPI è scesa al 2,6% a marzo, ma si prevede un temporaneo aumento al 3,5% nel terzo trimestre, a causa dei precedenti picchi dei prezzi dell’energia. Successivamente, è attesa una nuova discesa. La crescita salariale resta elevata, ma dovrebbe rallentare nei prossimi mesi.
L’incertezza globale è aumentata a causa dei nuovi dazi statunitensi, che hanno indebolito la crescita globale e ridotto le aspettative sui tassi di interesse di mercato.
Il Comitato di Politica Monetaria (MPC) resta impegnato a riportare l’inflazione al 2% in modo sostenibile. Le future decisioni dipenderanno dall’evoluzione dei rischi e delle dinamiche inflazionistiche.
Un approccio cauto e basato sui dati rimane appropriato per la graduale rimozione della restrizione monetaria.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EURUSD in bilico: segnale chiave in arrivo?Il grafico H4 dell’EURUSD ci mostra una situazione piuttosto delicata. Ogni volta che il prezzo ha toccato la trendline discendente, è stato respinto in modo deciso. E ora ci siamo di nuovo, con i venditori che sembrano pronti a tornare in controllo.
La zona di supporto appena sotto sta reggendo, ma è stata testata più volte e inizia a scricchiolare. Se il prezzo torna su per ritestare la trendline e non riesce a superarla, potremmo assistere a un nuovo impulso ribassista importante.
Occhio alla zona cerchiata sul grafico: lì si incrociano la resistenza e la trendline – un punto davvero cruciale. Da qui potrebbe partire il prossimo grande movimento.
📌 Insomma, l’EURUSD sta per prendere una direzione chiara. La domanda è: chi vincerà questa volta, i tori o gli orsi?
EURUSD Tendenza laterale/ribassista nel breve FX:EURUSD
Prezzo attuale: 1.1360
Tendenza attuale: Laterale con lieve forza dell’euro
Resistenza chiave: 1.1400 – se rotta, target a 1.1480
Supporto chiave: 1.1280 – se violato, spazio verso 1.1200
Osservazioni tecniche: RSI neutro, ma MACD incrociato al rialzo. Se il dollaro rallenta, il cross può tentare una salita fino a 1.1450. Attenzione però a dati macro USA nei prossimi giorni.
Estensione ribassista nel breve verso i livelli 1.10 - 1.06 per poi riprendere la salita verso le resistenze più alte come vedete nel grafico (medio/lungo periodo) possibile anche entro fine del anno
INDICE NMI EUROPEOINDICE NMI EUROPEO
Dopo un rialzo nei primi tre mesi dell’anno, la crescita economica dell’eurozona all’inizio del secondo trimestre è rallentata.
Il settore terziario, che detiene il ruolo maggiore, ad aprile è praticamente rimasto in stagnazione.
Anche se la produzione
manifatturiera ha indicato un inaspettato rialzo, questo non è stato sufficiente ad evitare il complessivo rallentamento della
crescita.
Nel settore terziario, la pressione dei costi è ancora piuttosto alta, nonostante abbia decelerato negli ultimi due mesi.
L’inflazione dei prezzi di vendita è scesa e ha continuato l’andamento al ribasso. Molti membri della Banca Centrale
Europea stanno suggerendo un nuovo taglio ai tassi di interesse nel mese di giugno, e gli ultimi dati sembrano
sostenere questa posizione.
L’occupazione dell’eurozona sembra in fase di lieve stabilizzazione.
Il calo dei posti di lavoro nel manifatturiero è stato più che compensato dall’aumento degli organici terziari.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.05.2025Borse europee in ripresa, mentre Wall Street prede fiato.
Settore servizi in buona salute ad Aprile negli Usa: una sorpresa!
Trump tassa i film prodotti all’estero: minacciano la salute di Holliwood...
Petrolio sempre più giù, mentre riparte la corsa dell’oro.
Mercati finanziari tra cautela e segnali di ripresa: l’Europa accelera, Wall Street rallenta. Dopo una settimana positiva che aveva riportato le Borse europee ai livelli precedenti all’imposizione dei nuovi dazi, l’apertura di questa settimana ha visto un atteggiamento più cauto da parte degli investitori.
Fa eccezione il Dax di Francoforte, che ha guadagnato l’1,1%, sostenuto dall’imminente insediamento del nuovo governo tedesco guidato dal conservatore Friedrich Merz (Cdu-Csu). La coalizione con la Spd prevede Lars Klingbeil come vicecancelliere e ministro delle Finanze, mentre Boris Pistorius è stato confermato alla Difesa, favorendo un rialzo dei titoli legati all’industria militare: Rheinmetall +3,1% e Renk +4,1%.
Nel resto d’Europa, Milano ha chiuso in leggero rialzo (+0,4%), con gli occhi puntati sul consolidamento del settore bancario. Madrid ha fatto anche meglio (+0,5%), mentre Parigi (-0,5%) e Amsterdam (-0,1%) hanno chiuso in calo. La Borsa di Londra è rimasta chiusa per festività.
Wall Street ha archiviato una seduta negativa, segnata dalla prudenza in attesa della riunione della Federal Reserve e della delusione per l’assenza di sviluppi concreti sugli accordi commerciali.
In particolare, il presidente Donald Trump ha imposto dazi del 100% sui film prodotti all’estero, sostenendo che i benefici fiscali offerti da altri Paesi al settore cinematografico rappresentino una "minaccia alla sicurezza nazionale".
Gli indici principali hanno chiuso in ribasso: Dow Jones -0,24% a 41.217 punti, S&P500 -0,64% a 5.650 punti, Nasdaq -0,74% a 17.844 punti.
Nei primi mesi del 2025, l’Europa si conferma l’area geografica preferita dagli investitori globali rispetto agli Stati Uniti. Dopo che negli ultimi cinque anni l’S&P500 abbia guadagnato complessivamente il +104% (inclusi i dividendi), contro il +88% dello Stoxx 600, da inizio anno il trend si è invertito: S&P500 -11,6%, Stoxx 600 +7,5%.
Questo cambiamento è stato favorito dalle tensioni commerciali e dall'incertezza sulle politiche americane, mentre in Europa, pur con lo spettro della guerra in Ucraina ancora presente, il contesto appare più stabile agli occhi degli investitori.
Dal punto di vista macroeconomico, il settore servizi negli Stati Uniti ha registrato segnali misti: il PMI (Purchasing managers Index) dei servizi (rilevato da S&P Global) è stato pari a 50,8 punti (sopra la soglia di crescita ma inferiore ai 51 previsti).
Invece l’ISM servizi (Institute for the supply management) è salito da 50,8 a 51,6 punti, oltre le attese (50,4), segnalando una ripresa nel terziario, che rappresenta oltre due terzi dell’economia americana
Tuttavia, il rincaro dei prezzi pagati dalle imprese per materiali e servizi – al massimo da oltre due anni – indica una crescita delle pressioni inflazionistiche legate proprio ai dazi.
Sul versante valutario, il dollaro statunitense è rimasto debole, cros euro/dollaro 1,133, euro/yen 162,90 e dollaro/yen 143,88.
Sul mercato delle materie prime, si segnalano dinamiche divergenti: gas naturale europe (TTF Amsterdam) stabile a 33 euro/MWh, mentre l’oro è in forte rialzo: +2,2% lunedì a 3.312 dollari l’oncia, in crescita dell’1,2% anche oggi, 6 maggio, con un guadagno del 28% da inizio anno (contro il +14% dell’argento).
Secondo Goldman Sachs, l’oro continuerà a sovraperformare l’argento. Gli acquisti da parte delle banche centrali, soprattutto dopo il congelamento delle riserve russe nel 2022, hanno spezzato la storica correlazione tra i due metalli. Il calo della produzione di pannelli solari in Cina, dovuto all’eccesso di offerta, penalizza la domanda di argento.
Sul fronte energetico, il petrolio resta debole: il WTI per consegna a giugno ha segnato ieri 56,7 dollari al barile (-2,6%), minimo da quattro anni, ed stamane accenna ad un rimbalzo, +1,5% a 57,6. Il calo è in parte dovuto alla decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione di 411mila barili/giorno a giugno e ai timori per un indebolimento della domanda.
Nelle Borse asiatiche, Hong Kong è tornato positivo dopo la "Golden Week": Hang Seng +0,7%, sù anche il CSI300 (Shanghai e Shenzhen), +1%. Durante le festività, i viaggi in Cina hanno toccato quota 10,9 milioni, con 1,1 milioni di viaggi transfrontalieri di passeggeri stranieri, in aumento del 43,1% su base annua.
Nonostante ciò, l’attività dei servizi in Cina mostra un rallentamento ad aprile: l’indice Caixin è sceso a 50,7, il livello più basso da sette mesi (contro 51,8 atteso). Le tensioni con gli Stati Uniti stanno pesando....
L’India, nelle trattative commerciali con gli USA, ha proposto l’eliminazione dei dazi su acciaio, componenti auto e farmaci fino a determinate soglie quantitative.
Nel frattempo, anche il Messico pensa a mosse protezionsitiche, reagendo all’importazione massiccia di acciaio e tessuti a basso costo (dumping), sospendendo le attività di circa metà delle aziende importatrici autorizzate.
Infine le cripto: ieri piccolo passo indietro, parallelo alla frenata dell’azionario USA. Bitcoin si sta comunque avvicinando alla soglia critica dei 100.000 dollari. Donald Trump ha ribadito il proprio sostegno alle criptovalute durante un’intervista, dichiarando: «Se non lo facciamo noi, lo farà la Cina».
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
EURUSD: sell limitHo inserito un sell limit su di un livello di possibile continuazione del movimento ribassista: negli HTF siamo molto estesi ed è plausibile un riposo del prezzo: essendo l'ordine inserito comunque su di un prezzo un po' in alto, starò ad osservare se il prezzo ci arriverà oppure se reagirà prima.
Attenzione: dalle ore 15:45 vi sono news che potrebbero far aumentare la volatilità dei pair con sottostante il dollaro.
NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- FESTA GIAPPONE
- Indici servizi (ALL)
- Prezzi prod. (11:00) (EUR)
- Bilancia comm. (14:30) (USD)
- Bilancia comm. (14:30) (CAD)
MERCOLEDI'
- Vendite dett. (11:00) (EUR)
- Tasso d'int. (20:00) (USD)
GIOVEDI'
- Tasso d'int. (13:00) (GBP)
- Jobless claims (14:30) (USD)
VENERDI'
- Produz. indu. (08:00) (GBP)
- Tasso disoc. (14:30) (CAD)
Nel pomeriggio sono stati pubblicati i dati ISM non manifatturieri USA.
L'indice dei servizi sale a 51.6, dal 50.8 precedente.
COSA DICONO GLI INTERVISTATI:
"Le vendite e il traffico sono migliorati in linea con le tendenze stagionali anno su anno".
"Le tariffe stanno avendo un impatto negativo sui clienti delle piccole imprese.
Molti clienti di piccole imprese si riforniscono di prodotti dalla Cina.
Non possono permettersi di competere sul mercato rifornendosi da altri paesi".
Setup Rialzista EUR/USD: Rimbalzo dalla Zona di Domanda verso 🔵 Zona di Domanda (Supporto)
📍 Zona: 1.12441 - 1.12985
🟦 Il prezzo è rimbalzato fortemente da quest’area = Presenza di compratori!
🛒 Ottima zona per potenziali entrate long.
📉 Trendline Discendente
📍 Due massimi decrescenti formano una linea di resistenza
🔺 Rottura in corso = Segnale rialzista!
📍 Prezzo Attuale: 1.13414
📈 Sopra la media mobile EMA 70 (1.13334)
🧲 L’EMA potrebbe ora agire come supporto dinamico
🎯 Target (Obiettivo): 1.15646 🥅
🟢 Guadagno potenziale dalla rottura = Ottimo rapporto rischio/rendimento!
🪜 Resistenza a breve termine intorno a 1.15640
🛑 Stop Loss: 1.12441 🔻
📍 Posizionato appena sotto la zona di domanda = Buon controllo del rischio
---
Idea di Trading (Bias Rialzista) 💡🐂
✅ Entrata vicino a 1.12985 (dopo il rimbalzo)
🎯 Obiettivo: 1.15646
🛑 Stop Loss: 1.12441
⚖️ Rendimento > Rischio — setup interessante!
EUR\USD:Test Cruciale sul Pullback a 1.1270Ragazzi, focus su EUR/USD perché siamo in un momento tecnico potenzialmente decisivo. Il prezzo sta cercando di fare perno proprio sul livello di pullback che avevamo individuato intorno a quota 1.1270, la nostra linea azzurra. È un tentativo di rimbalzo dopo la discesa recente, e la reazione qui ci dirà molto sulla forza residua dei compratori.
Il Test sul Pullback:
Questa zona di 1.1270 non è un livello casuale. Rappresenta un test di un'area significativa e vedere se tiene è il primo passo. Se i compratori riescono a difendere questo livello, potremmo assistere a un recupero.
La Condizione Chiave: NON Superare la Freccia Rossa!
Ora, ecco il punto cruciale, la condizione sine qua non affinché questo rimbalzo mantenga un sapore di debolezza relativa: il prezzo NON DEVE assolutamente superare il massimo relativo precedente
Situazione complessa per Euro-DollaroVoglio partire con delle considerazione sul cambio Euro-Dollaro:
- Candela mensile appena chiusa, decisamente rialzista
- Candele settimanali (penultima ed ultima a conferma) che preannunciano ribassi o perlomeno un top raggiunto.
Solitamente quando ci sono queste discrepanze tra i due timeframe succede che nel breve si va a seguire il movimento del timeframe più vicino, per poi tornare a seguire la tendenza principale del timeframe più lungo; detto in parole povere, possibile scarico nel breve per poi riprendere il rialzo nel medio.
Ma andiamo per gradi e cerchiamo di fare un analisi oggettiva:
- Fino a che non andiamo in chiusura di candela sotto 1,1275/50 io cerco solamente opportunità long ed anche sotto tale livello non andrei short molto volentieri (al massimo solamente per operazioni intraday)
- La dashboard in coerenza con i movimenti degli ultimi giorni mostra maggiore forza del Dollaro rispetto all'Euro
- L'oscillatore in basso ha precedentemente arpionato al rialzo, anche se mostra poca convinzione.
Fatte queste premesse, come possiamo operare nella prossima settimana?
Iniziamo dicendo che tradare queste situazioni è complesso, poichè non c'è confluenza tra movimenti di breve e di medio/lungo, tuttavia:
- Come detto, in caso di tenuta del livello 1,1275/50 restiamo long con possibili target 1,14 prima ed 1,157 poi
- In caso di cedimento di 1,1275/50 (preferirei che fosse confermato in chiusura di candela), abbiamo poca roba e strada libera fino a 1,11, 1,095 poi ed 1,078 in ultimo; difficile immaginare discese più ampie.
Il Declino del Dollaro. Analisi macroeconomica e tecnica EUR/USDIl ruolo del disavanzo commerciale e il debito pubblico nella svalutazione del DXY (dollaro americano).
Il disavanzo commerciale degli Stati Uniti non è una novità, tuttavia, durante la seconda amministrazione Trump, questo fenomeno non è stato compensato dai flussi finanziari a favore dei titoli di Stato americani, come accadeva abitualmente. I titoli di Stato sono sotto pressione: nonostante il sell-off delle azioni, non si è verificato un acquisto massivo, bensì una vendita che ha portato a un rialzo dei rendimenti.
I flussi finanziari non compensano il disavanzo commerciale, causando la perdita di valore del dollaro sul mercato Forex. Comprendere se questo processo proseguirà è essenziale per interpretare gli eventi futuri. Il dollaro sta perdendo il suo status di bene rifugio nei periodi di stress finanziario, pur mantenendo la caratteristica di valuta di riserva globale.
Trump desidera un dollaro più debole per riequilibrare la bilancia commerciale. L'elevato rendimento dei titoli di Stato a 10 anni ha spinto Trump a ridurre la sua pressione sui dazi. I mercati hanno colto il punto debole di Trump: quest'anno gli Stati Uniti dovranno rifinanziare 9 miliardi di debito pubblico, e Trump non può permettersi un'ulteriore svalutazione dei titoli di Stato, poiché rifinanziare il debito con rendimenti troppo alti sarebbe insostenibile.
In questo contesto sicuramente gioca un gioco fondamentale la Cina, detentrice storica del di debito pubblico americano, che nell’ultimo periodo ha disinvestito in riserve di Treasury americani reinvestendo in oro. L'oro, insieme al franco svizzero, rappresenta, quindi, il bene rifugio del momento. L'oro ha ancora ampio margine di crescita se lo scenario attuale (rallentamento della globalizzazione, aumento dell'inflazione, Paesi che si allontanano dal dollaro per altri investimenti) continuerà. Il prossimo decennio potrebbe essere diverso, con una maggiore influenza della geopolitica sui mercati finanziari rispetto alle tradizionali politiche monetarie.
Il rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro è vantaggioso o svantaggioso? Questo rende più probabile un ulteriore taglio dei tassi, consentendo di pagare meno le materie prime e di importare meno inflazione o addirittura disinflazione.
ANALISI MACRO SETTIMANALE - EUR/USD.
La coppia EUR/USD ha registrato una lieve pressione di vendita per la seconda settimana consecutiva, ma venerdì si è attestata intorno a 1,1350, invariata rispetto all'apertura. Gli investitori rimangono cauti nei confronti del dollaro statunitense (USD), data la politica tariffaria della Casa Bianca sull'economia locale.
I dati degli Stati Uniti pubblicati recentemente hanno mostrato un rallentamento dell'economia nel primo trimestre dell'anno, anche a causa delle preoccupazioni legate alla guerra commerciale. Al contrario, i dati macroeconomici dell'Unione Europea (UE) sono stati moderatamente positivi.
Con l'avvicinarsi della fine della settimana, l'attenzione degli investitori si sposta sugli sviluppi del commercio globale e sul prossimo annuncio di politica monetaria della Federal Reserve (Fed).
Dati europei e Banca centrale europea
L'Unione Europea ha pubblicato l'indicatore del sentiment economico di aprile, che è sceso a 93,6 rispetto al 95,00 di marzo. Inoltre, l'Unione ha pubblicato la stima preliminare del Prodotto Interno Lordo (PIL) del primo trimestre, indicando una crescita economica dell'1,2% su base annua e dello 0,4% nel trimestre, superando le aspettative dell'1,0% e dello 0,2%. Infine, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) è aumentato più del previsto ad aprile, secondo le stime preliminari, del 2,2% su base annua rispetto al 2,1% previsto.
Nel frattempo, la Germania ha pubblicato i dati sulle vendite al dettaglio di marzo, registrando un calo su base mensile dello 0,2%, migliore rispetto al -0,4% previsto dagli operatori di mercato. Il PIL tedesco del primo trimestre ha mostrato una crescita economica dello 0,2% nel trimestre, in linea con le stime preliminari. Questo dato ha rispecchiato le aspettative, migliorando rispetto al -0,2% registrato nel quarto trimestre del 2024. L'inflazione nel Paese, misurata dall'indice IAPC, è aumentata del 2,2% su base annua, in calo rispetto al precedente 2,3% ma superiore al 2,1% previsto.
I dati dell'Unione Europea hanno lasciato aperta la possibilità di ulteriori tagli dei tassi di interesse. I funzionari della Banca Centrale Europea (BCE) hanno comunicato messaggi accomodanti, sostenendo la possibilità di un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base (bps) in occasione della riunione di giugno.
Tra gli altri, il responsabile delle politiche della BCE, Olli Rehn, ha dichiarato lunedì che la banca centrale potrebbe abbassare i tassi di interesse al di sotto del livello neutrale per sostenere l'economia, alla luce dei rischi al ribasso presenti. Ha auspicato anche tagli più ampi dei tassi di interesse. Philip Lane, membro della BCE, ha affermato che non si impegnerà in alcun modo in anticipo e che le previsioni di crescita subiranno solo una moderata riduzione.
La situazione economica attuale e le tensioni commerciali fanno prevedere ulteriori tagli.
L'economia statunitense si contrae, l'occupazione crolla prima del meeting della Fed
I recenti dati economici degli Stati Uniti hanno limitato i progressi del dollaro nonostante una diminuzione delle tensioni commerciali globali. La fiducia dei consumatori, misurata dalla Banca Centrale, è scesa a 86 ad aprile, il livello più basso da ottobre 2021. La stima preliminare del Prodotto Interno Lordo (PIL) statunitense per il primo trimestre ha inoltre deluso le aspettative, poiché l'economia si è contratta a un ritmo annualizzato dello 0,3%, rispetto all'espansione prevista dello 0,4%, in netto calo rispetto al precedente 2,4%.
L'indice ISM dei responsabili degli acquisti (PMI) del settore manifatturiero di aprile ha registrato 48,7, in calo rispetto al 49 di marzo, ma migliore del previsto 48. L'inflazione negli Stati Uniti, misurata dalla variazione dell'indice dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE), è scesa leggermente al 2,3% su base annua a marzo, dal 2,5% di febbraio, deludendo le aspettative del 2,2%. L'indice dei prezzi PCE core su base annua è aumentato del 2,6%, in calo rispetto al 3% di febbraio, in linea con le stime degli analisti.
I dati relativi all'occupazione sono stati modesti, nonostante il rapporto di aprile sulle buste paga non agricole (NFP) abbia portato una sorpresa positiva prima della chiusura settimanale. All'inizio della settimana, gli Stati Uniti hanno pubblicato il rapporto ADP Employment Change di aprile, che ha mostrato che il settore privato ha creato solo 62.000 nuovi posti di lavoro, un dato significativamente inferiore alle 108.000 previste e alle precedenti 147.000. Il numero di posti vacanti nel Paese nell'ultimo giorno lavorativo di marzo si è attestato a 7,19 milioni, come riportato dal Job Openings and Labor Turnover Survey (JOLTS), in calo rispetto ai precedenti 7,48 milioni di febbraio e al di sotto delle aspettative di mercato di 7,5 milioni.
Infine, le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione per la settimana conclusasi il 26 aprile sono aumentate di 241.000, un dato peggiore delle 224.000 previste e del dato settimanale precedente di 223.000. Venerdì, il dato NFP ha evidenziato che il Paese ha creato 177.000 nuovi posti di lavoro ad aprile, superando le 130.000 previste, ma non distanti dalle 185.000 di marzo. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto stabile al 4,2%, come previsto, mentre l'inflazione salariale annua, misurata dalla variazione della retribuzione oraria media, si è attestata al 3,8%, leggermente al di sotto del 3,9% previsto.
Sviluppi della bagarre commerciale tra Trump e la Cina .
Le tensioni commerciali globali persistono, influenzando l'umore del mercato. I titoli dei giornali sono stati per lo più scoraggianti per tutta la prima metà della settimana, poiché le notizie provenienti dalla Cina indicavano che non erano in corso negoziati. Con il passare dei giorni, il tira e molla tra Washington e Pechino è continuato, con entrambe le parti in attesa che la controparte facesse il primo passo, cosa che non è ancora avvenuta.
Tuttavia, i commenti del presidente Trump riguardanti i negoziati in corso con altre importanti controparti commerciali hanno portato un certo sollievo ai mercati finanziari. Giovedì, il presidente degli Stati Uniti Trump ha evidenziato progressi nei colloqui con alcuni paesi asiatici, tra cui India e Giappone. Per quanto concerne la Cina, Trump ha affermato che ci sono "ottime" possibilità di raggiungere un accordo, aggiungendo tuttavia che qualsiasi accordo con Pechino deve essere alle condizioni statunitensi. Nel frattempo, un'agenzia di stampa sostenuta da Pechino ha riferito che i funzionari statunitensi hanno contattato le loro controparti cinesi per avviare colloqui.
Infine, il consigliere commerciale della Casa Bianca, Peter Navarro, ha minimizzato i dati, affermando: "Devo dire solo una cosa sulle notizie di oggi: è la migliore stampa negativa che abbia mai visto in vita mia", aggiungendo al contempo di apprezzare "la situazione attuale".
L'umore è migliorato in vista della chiusura settimanale grazie all'ottimismo legato ad una possibilità di accordo tra America e Cina.
ANALISI TECNICA
Weekly chart – trend neutrale rialzista
L’indicatore RSI si trova in una zona di ipercomprato al livello 66,91 e il prezzo rimane molto distante dalla Kumo che comunque assume una posizione neutrale, ad indicare il movimento laterale sul medio termine. Nonostante questo, il prezzo si tiene a debita distanza sia dalla Kijun che dalla Tenkan Sen con la Chikou Span che si trova sopra la linea di prezzo e non sembra aver alcun ostacolo al rialzo. A supporto del trend al rialzo ci sono anche i volumi che nell’ultima settimana si sono ridotti rispetto alla settimana precedente ad indicare che le due settimane al ribasso non hanno molta spinta sul piano volumetrico. Se osserviamo la price action vediamo come l’ultimo movimento al rialzo è stato seguito da una correzione tecnica rimbalzata sul livello 0,38 di Fibonacci. Nel caso dovesse proseguire un movimento analogo, attualmente ci troviamo allo stesso livello della successiva gamba rialzista costituita dai movimenti al rialzo che vanno dalla settimana del 24 marzo fino a quella del 14 aprile.
Daily chart – trend rialzista
Il trend in questo caso è decisamente rialzista con una price action molto distante dalla Kumo ma che in questo caso assume un assetto rialzista con la Chikou Span che anche in questo caso, così come nel grafico settimanale si pone sopra la linea di prezzo senza ostacolo. Ovviamente ci troviamo attualmente in una fase di ritracciamento tecnico che ha portato il prezzo, a partire dalla giornata del 23 aprile sotto la Tenkan Sen, attualmente equidistante da quest’ultima e le Kijun Sen. Sicuramente non è da escludere che il prezzo, prima di continuare la sua ascesa, possa utilizzare la Kijun Sen come supporto. Attualmente è una posizione di attesa, nella zona di ritracciamento di Fibonacci poco sotto il livello 0,38 e non troppo distante dal Pivot Point al livello 1.123.
RIASSUNTO DELLA SETTIANA: 28-2 maggioRiassunto della settimana 28-2 maggio:
- I lavori JOLTs scendono a 7.192 milioni, ai minimi da marzo 2021
- L'inflazione australiana scende dal 3,5% al 3%
- Il PIL europeo batte le aspettative a rialzo, attestandosi all'1,2%
- Il PIL americano delude le aspettative registrando un calo del -0.3%
- I dati non farm payroll sorprendono le aspettative a rialzo
Andamento delle valute:
- AUD è stata la top perfomer della settimana📈
- JPY è stata la valuta più debole della settimana📉
Approfondimento:
GIAPPONE:
Il governo giapponese si sta preparando ad adottare misure decisive per mitigare l'impatto negativo dei dazi di Trump sulla sua economia.
Tra le misure proposte ci sono un tetto massimo al prezzo del carburante di 10 yen al litro, sussidi per la bolletta dell'elettricità e un'espansione dei programmi di prestito a basso interesse, in particolare per sostenere le piccole e medie imprese, che sono considerate vulnerabili nelle condizioni attuali.