TAGLIO DEI TASSI? TROPPO PRESTO!La Federal Reserve ha optato per la stabilità nella politica monetaria, mantenendo i tassi d'interesse invariati.
Sebbene abbia abbandonato l'orientamento restrittivo, non mostra un'urgenza nel ridurre i tassi di interesse.
La Federal Reserve sostiene che, pur notando un miglioramento nell'equilibrio tra gli obiettivi di occupazione e inflazione, non ritiene opportuno restringere l'intervallo degli obiettivi fino a quando non avrà maggiore fiducia nella sostenibilità di un movimento verso il 2% dell'inflazione.
L'ultima cosa che la Fed vuole fare è sbagliare di nuovo in un punto di svolta chiave, allentare troppo presto, troppo rapidamente e riaccendere le pressioni inflazionistiche.
Dalla riunione di ieri sera le aspettative di politica monetaria sono cambiate, scontando un taglio di 25 punti base a Marzo del 35%, contro il 40% precedente.
Inoltre, ieri, le banche regionali statunitensi hanno attirato l'attenzione.
Il valore delle azioni di New York Community Bancorp (NYCB) ha subito un notevole ribasso (-37%) a causa delle deludenti performance trimestrali, principalmente a causa di consistenti accantonamenti per perdite legate al settore immobiliare commerciale.
Questo accade in un momento critico, poiché il programma di finanziamento a termine di emergenza della Federal Reserve (BTFP) scadrà l'11 marzo.
La debolezza della crescita e le tendenze di disinflazione sia in Europa che in Asia, oltre ai rischi geopolitici in ebollizione, hanno favorito il movimento rialzista del dollaro.
Dopo il commento secondo cui la Fed probabilmente non taglierà i tassi a marzo, gli indici azionari sono scesi(Nasdaq -1,7%, l'S&P -1,2% e il Dow -0,5%).
Idee operative USDEUX
EURUSD 1.07800 - LONG Siamo in un periodo generale dove l'Europa sta performando meglio degli USA, anche se i dati potrebbero dare un parere diverso. L'economia USA che spinge solo grazie a poche ziende che tirano su gli indici presto (come già detto nel canale e vista l'operazione chiusa short sul NDQ di 600 punti) vedranno uno storno importante tirando giu anche il dollaro.
Tassi invariati, notizia scontatissima ma che ha suscitato un pò di movimento.
Penso che l'euro possa fare un balzo di 50/100 pip in long.
Le mie posizioni non le controllo sul TV quindi una volta aperte le "abbandono" SL a 30 pip sempre e TP divisi in 3 opzioni.
EURUSD short idea 💡 Valuto uno short per eurusd, magari dopo una presa di liquidità/manipolazione al rialzo, da lasciare poi scorrere fino stasera prima del rilascio dei dati sui tassi fed che molto probabilmente resteranno invariati fino al prossimo marzo, quindi appena l'operazione viene beccata, stop loss a BE prima delle notizie di stasera, a dopo.
Eur/Usd, ci siamo o vuole ancora un'altro minimo?Giorno a tutti ragazzi, riprendiamo la vecchia analisi di EUR/USD
TimeFrame Weekly - Ancora candelstick di continuazione short, tutto negativo, quindi lascia intendere che il Daily voglia prendere la demand Weekly del minimo di Dicembre 2023, ma con candele con meno volumi e in appiattimento, quindi si può ancora valutare una reazione long dal livello di ritracciamento di Fibonacci evidenziato nell'area 1.08127/1.07737
TimeFrame H1 - vi ho evidenziato appunto i minimi in appiattimento su zona, che possa far stornare il candelstick Daily/Weekly, come? il minimo a 1.08220 DEVE TENERE ! solo così formerà un minimo crescente che possa spingere Long da quella zona.
Io personalmente sono già Long dall'ultimo minimo di ricerca ai 1.08030 con stop subito sotto al minimo, inutile metterlo più profondo se scende fin li e per cercare la Demand Week ai 1.07600 / 1.07244, quindi rivaluterei lì un'ingresso Long con stop dietro la suddetta zona
Nel caso riprendete la vecchia analisi dove sono evidenziati i diversi livelli long e target.
Qualsiasi dubbio non esitate a contattare o commentare !
EURODOLLARO: OUTLOOK PER IL BREVE\MEDIO TERMINELa struttura ribassista in evidenza su H4 è ancora in corso, tuttavia ipotizzo una caccia a zone di offerta più in alto dei livelli attuali considerando anche gli ultimi sviluppi su H1 di questa sera.
Nel grafico in basso ho tracciato la supply zone che potrebbe essere raggiunta e dare di nuovo la prosecuzione al trend, per il momento quindi sono in'ottica long nel breve\medio termine target 1,10.
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
Tra linee e nuvole: l'arte dell'analisi tecnica 🌐📈in questo grafico porto un analisi tecnica classica con un canale e una trend line che formano 2 figure tecniche (canale parallelo e un cuneo), in più uso un indicatore che un incoccio di 2 medie mobili che forma una nuvola (9,26).
La conferma del trader è la rottura del canale ed della nuvola delle medie con il poll back immediato con rottura dei minimi.
Stop sopra al primo rimbalzo stretto sopra la nuvola delle medie.
Tp a cercare di colmare area inefficiente sui 1.0810
EURUSD | Falsa configurazione ribassista - Arriveranno i ToriNella sessione americana di lunedì, l'EUR/USD ha proseguito il suo declino, scendendo al di sotto di 1,0800 per la prima volta dalla metà di dicembre. La prudenza di mercato ha favorito la forza del dollaro statunitense, influenzando negativamente la coppia prima degli eventi chiave della settimana. Nonostante un modesto rimbalzo da un minimo di gennaio a 1,0813, la diffusa debolezza del dollaro ha impedito ulteriori cali. Le analisi tecniche giornaliere indicano prospettive ribassiste, con resistenza intorno alla media mobile semplice a 200 periodi a 1,0845. Anche la situazione a breve termine è negativa, con l'EUR/USD al di sotto di tutte le medie mobili e indicatori tecnici ribassisti. In questo contesto, l'euro è la valuta più debole rispetto al dollaro all'inizio della settimana, con scommesse su un taglio dei tassi in aprile nonostante le opposizioni dalla BCE. Peter Kazimir suggerisce che un taglio è più probabile a giugno, citando segni positivi di disinflazione. Il Vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, sottolinea il progresso dell'inflazione, ma rassicura che non sono ancora pronti per un taglio. Il calendario macroeconomico di lunedì è scarso, ma la settimana vedrà eventi significativi, tra cui il PIL dell'Eurozona e della Germania, la decisione di politica monetaria della Fed degli Stati Uniti e il rapporto sui Nonfarm Payrolls di gennaio. Il grafico mostra una chiara posizione long, saluti a tutti.
Eur/Usd: Prezzi in chiusura sotto 1,0870Buongiorno a tutti.
Eccoci come ogni fine settimana per l'analisi della price action di un mercato selezionato tra i miei preferiti.
Quest'oggi andiamo su Eur/Usd.
Il cambio ha infatti formato nelle ultime settimane un massimo poco sopra area 1,1100 per poi chiudere al di sotto di 1,1000 mantenendo questa zona chiave di vendita ancora non violata realmente.
Successivamente abbiamo assistito ad un movimento ribassista che ha portato i prezzi fino al livello di interesse 1,0870.
Negli ultimi giorni la price action ha mostrato un falso movimento sopra 1,0910 ( nella giornata di mercoledì ) formando una tail bar che ha poi spinto giù e formando una chiusura settimanale al di sotto di 1,0870 ( area chiave ).
Nei giorni scorsi sono quindi entrato short visto la dinamica di debolezza e il mio obiettivo del trade è la zona che passa tra 1,0750 e 1,0720.
Solo una perentoria chiusura giornaliera al di sopra 1,0940 mi farebbe cambiare idea di breve e chiudere il mio trade a costo.
In questo momento il mio stop loss in piattaforma si trova poco sotto 1,1000.
Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!
EURUSD | Prima della FED 1.08 e dopo 1.102L'EUR/USD si mantiene intorno a 1.0850 durante la sessione americana di venerdì, con il dollaro statunitense in difficoltà a trovare domanda. Il supporto critico si trova al livello di retracciamento Fibonacci del 50% dell'impennata da ottobre a dicembre. Se il cross scende al di sotto di questo livello e lo utilizza come resistenza, potrebbe trovare supporto a 1.0740 prima di 1.0700. Sul lato positivo, le resistenze immediate sono a 1.0830, 1.0865 e 1.0900. Dopo la chiusura negativa giovedì, l'EUR/USD ha esteso il ribasso, toccando il minimo da metà dicembre sotto 1.0850. L'outlook tecnico a breve termine suggerisce un accumulo di momentum ribassista, con possibili ulteriori perdite se il supporto a 1.0800 cedesse. La BCE ha mantenuto i tassi invariati e ha espresso cautela riguardo ai tagli dei tassi. Nonostante la resilienza iniziale dell'euro, la tendenza è stata influenzata dalla situazione di mercato avversa al rischio, che ha favorito il dollaro statunitense. Altri dati indicano una crescita del PIL statunitense oltre le stime degli analisti, rafforzando ulteriormente il dollaro. L'euro sembra essersi spostato dalla zona di lateralizzazione 1.09-1.10, con possibilità di ritorno a 1.08 prima di un potenziale recupero verso 1.10. Un grafico illustra il possibile movimento e le zone chiave. Buon weekend a tutti da Nicola.
BOOOOM ! Short partito e arrivato a target !Salve a tutti Traders, buon giorno a tutti.
Bene se avete seguito la precedente analisi, è partito lo short segnalato fino ad arrivare al primo target, preso direi in maniera maniacale al pips, neanche il tempo di toccare il livello di ritracciamento dello 0.78 di Fibonacci della singola wave H1 / H4
Ora, se la volontà long di Swing vuole partire da qui, vedremo delle belle candele verdi d'impulso con una grande ampiezza, volte a rompere tutti i massimi precedenti.
Attenzione al livello 1.08700, è l'ultimo minimo rotto che ha spinto long in supply, da li ci può essere una reazione short che può portare a un minimo nuovo rispetto a quello avuto, andando al target prossimo, o può avere una reazione short per un doppio bottom e ripartire da dove c'è stata già la spinta Long.
Personalmente ho chiuso i 2 short, uno dal massimo avuto al test della trend ai 1.09300, e uno aperto al LH dei 1.0900, e avevo un limit long non fillati per pochissimi pips, quindi aspetto la reazione short se ci sarà per un reingresso.
Buon trading a tutti ! e studiate i vostri ingressi !
Qualsiasi dubbio informazione o curiosità anche sulle operazioni precedentemente aperte in base alle analisi per ulteriori spunti, potete contattarmi senza problemi.
Classica manipolazione di mercatoNella precemente analisi avevo optato per un short in
zone specifiche, il prezzo è andato dove previsto ma ha
fatto una manipolazione del prezzo cacciando molti sl
oltre a chiudere un vuoto di mercato in quella zona (fvg)
ricordiamo che le istituzioni mirano a prendere liquidità e
inducono a falsi segnali facendo fuori piccoli investitori
quindi occhi aperti.
lo ho chiuso con un discreto guadagno 😉
Classico esempio di come il mercato può essere manipolatoNella precemente analisi avevo optato per un short in zone specifiche, il prezzo è andato dove previsto ma ha fatto una manipolazione del prezzo cacciando molti sl oltre a chiudere un vuoto di mercato in quella zona (fvg), ricordiamo che le istituzioni mirano a prendere liquidità e inducono a falsi segnali facendo fuori piccoli investitori quindi occhi aperti.
Io ho chiuso con un discreto guadagno 😉
BCE, tassi invariatiLa BCE, come da previsioni, ha lasciato invariato il costo del denaro in questa prima riunione del 2024, lasciando intendere di volerlo mantenere ai livelli attuali per tutto il tempo necessario a riportare l’inflazione nel suo alveo naturale, quel 2% che rappresenta l’obiettivo dichiarato nel mandato e relativo poi alla stabilità dei prezzi.
Se da un lato quindi la politica rimane restrittiva, dall’altro va ricordato che le pressioni inflazionistiche sembrano attenuarsi, contestualmente ad un rallentamento economico che fa paventare addirittura una possibile recessione. Nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla decisione, Christine Lagarde ha ricordato quanto sia prematuro parlare di riduzione del costo del denaro, in un momento in cui le tensioni geopolitiche possono portare ad un riacutizzarsi dell’inflazione.
Detto ciò, il combinato disposto di alta inflazione e allentamento monetario, ha spinto i mercati a scontare almeno 125 punti base di taglio dei tassi nell’anno in corso. Euro in ripiegamento contro dollaro e target a 1.0810-20 con possibile breakout eventuale e successivi obiettivi a 1.0750.
L’euro resta comunque una moneta debole, e la sua debolezza è l’unica arma per creare convergenza tra i paesi dell’Unione che altrimenti, con una moneta troppo forte, andrebbero verso una pericolosa divergenza negli spread, come è già successo in passato. Questa potrebbe anche rappresentare la spiegazione più logica all’incapacità dell’euro di apprezzarsi strutturalmente consolidando i guadagni.
PIL USA SOPRA LE ATTESE
Secondo le stime preliminari, l’economia USA è cresciuta del 3.3% nel quarto trimestre 2023, decisamente al di sopra delle previsioni che erano per un incremento del 2%, dopo un aumento del 4.9% nel terzo trimestre precedente.
Aumenta meno del previsto pur rimanendo in crescita, la spesa dei consumatori, guidata più dai servizi che dai beni. I servizi di ristorazione, alloggi e assistenza sanitaria sono stati premiati, mentre la spesa pubblica è aumentata ad un ritmo inferiore. Sul fronte del commercio, salito l’export rispetto all’import e bilancia commerciale in miglioramento.
Sempre dagli USA sono usciti i dati sui beni durevoli che sono rimasti invariati a dicembre, mentre il consensus vedeva un incremento che non c’è stato. Un’economia, quella USA che continua a dimostrarsi resiliente, pur nel rallentamento che c’è stato e che in qualche modo appare in evoluzione, ma i banchieri della Fed, nonostante tutto, non vedono alcuna recessione all’orizzonte che possa spaventare, almeno per ora, i mercati.
AZIONARIO
Wall Street, nelle contrattazioni di ieri, giovedì, ha chiuso ancora positiva con il Dow Jones a +0.64%, il Nasdaq a +0.18% e l’S&P a +0.53%, per effetto dei dati sulla crescita del Pil del quarto trimestre, migliori delle attese, numeri che hanno rafforzato la speranza che l’economia USA possa in qualche modo evitare in recessione.
Bisogna però ricordare che dopo la chiusura, i futures sono scesi, dopo che la trimestrale di Intel ha profondamente deluso le attese. Il titolo è crollato del 10% dopo la pubblicazione dei risultati, trascinando al ribasso anche aziende concorrenti. Vedremo se i dati di oggi, venerdì, e relativi ai Price Consumer Expenditure, potranno generare scompiglio sui mercati.
VALUTE
Euro in discesa dopo le parole del Governatore Lagarde, in ragione della concomitanza dei dati USA migliori delle attese, che confermano che la Fed sembra in grado di evitare la recessione, e una condizione di aggregati macro peggiori nel vecchio continente, nel quale, invece, si addensano nubi all’orizzonte relativamente allo stato di salute dell’economia. Il Governatore, infatti, ha richiamato l’attenzione sul come sia possibile che il quarto trimestre 2023 possa aver evidenziato un rallentamento.
Supporti della moneta unica a rischio, con 1.0800 e 1.0750 come livelli successivi. Neutrale il Cable, a ridosso di 1.2680 mentre EurGbp rimane vicino al supporto di medio termine a 0.8595. UsdJpy ancora vicino a 148.00, anche se per ora non ha sfondato le resistenze di 148.70 80 che restano intatte. UsdCad che sembra tornare al ribasso dopo il test di un bel doppio massimo sopra 1.3520, con supporti che intervengono in area 1.2415-25.
GIAPPONE, INFLAZIONE IN CALO
L’indice dei prezzi al consumo si è attestato a +1.6% nel gennaio di quest’anno, rallentando rispetto al +2.1% di dicembre e sotto le aspettative di +1.9%. Tutto ciò toglie pressione alla BoJ per un futuro rialzo del costo del denaro. Poco mosso lo Jpy come già ricordato.
Sul fronte dati oggi, attenzione al PCE, atteso a +2.6% su base annua e +0.2% su base mensile nel dato generale, e a +3% nel dato core annuale mentre le previsioni mese su mese sono a +0.2%. Questa, per la Fed, rappresenta la vera misura dell’inflazione Usa. Vedremo se sarà capace di smuovere le price action.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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EURUSD | Operazione Long sui Grafici Giornaliero e M15Il futuro dell'EUR/USD è incerto, con la possibilità di ulteriori ribassi se il livello di supporto di 1,0821 viene superato. In caso di discesa, potrebbe confrontarsi con la media mobile a 100 giorni a 1,0774 e successivamente toccare il minimo di dicembre 2023 a 1,0723. La prospettiva negativa si intensificherebbe superando la chiave della media mobile a 200 giorni a 1,0843. Sul lato positivo, la coppia dovrebbe superare il massimo settimanale di 1,0998 per aprire la strada a una possibile visita al massimo di dicembre a 1,1139. Nel breve termine, la coppia sembra consolidarsi vicino a 1,0820. Gli indicatori tecnici come l'indicatore MACD e l'RSI suggeriscono una pressione al ribasso, con l'RSI che scende al di sotto del livello 40. Eventi come la conferenza stampa della BCE e i dati economici tedeschi influenzano il sentiment dell'EUR/USD, con la mancanza di sorprese che ha portato a un calo giovedì. Le prospettive economiche contrastanti tra Europa e Stati Uniti, insieme a segnali positivi dal PIL statunitense, hanno contribuito a sostenere il dollaro. La Federal Reserve sembra orientata a posticipare un taglio dei tassi almeno fino a maggio, secondo le probabilità del mercato. La pubblicazione dell'inflazione misurata dal PCE venerdì potrebbe influenzare ulteriormente le aspettative sui tassi di interesse. In sintesi, il contesto attuale suggerisce un'incertezza nei movimenti futuri dell'EUR/USD, con fattori economici e decisioni della BCE e della Federal Reserve che possono avere un impatto significativo sulle prospettive della coppia valutaria. Per questo considero più sicuro valutare un trade sul giornaliero, noto un grafico più ordinato, ho una zona di demand dove il prezzo potrebbe rintracciare per ruotare e farmi entrare long con una conferma ad M15 e un target su il livello 1.1142 dove abbiamo un'importante zona di liquidità ancora da colmare. Un saluto e un buon trading a tutti.