Discesa dell'equityImportante discesa di Wall Street venerdì, appesantita dalle preoccupazioni per un rallentamento del mercato del lavoro e da una debolezza significativa del settore tecnologico. L'S&P 500 è sceso dell'1,73%, il Dow ha perso l’1.01% e il Nasdaq è sceso del 2,69%. Le grandi aziende tecnologiche come Amazon (-3,6%), Alphabet (-4%) e Meta (-3,2%) hanno registrato perdite significative, con produttori di chip come Broadcom (-10,3%) e Nvidia (-4,1%) che hanno anch'essi dovuto affrontare bruschi cali. Il rapporto sui posti di lavoro di agosto, che ha mostrato 142.000 nuovi posti di lavoro rispetto ai 161.000 previsti, ha contribuito a creare nervosismo nel mercato. Inoltre, i commenti del governatore della Federal Reserve Christopher Waller hanno accresciuto le aspettative di un taglio dei tassi più ampio a settembre. Waller ha sottolineato i crescenti rischi nel mercato del lavoro e ha espresso apertura a un taglio dei tassi più sostanziale, se necessario. Nella settimana, l'S&P 500 ha perso circa il 4%, segnando la sua settimana peggiore da marzo 2023. Il Nasdaq è sceso del 5,6% registrando il suo peggior inizio di settembre dal 2001. Il Dow è scivolato del 2,5% e ha registrato il suo calo più ripido di inizio settembre dal 2008. TIMORI DI RECESSIONE? Come da tradizione, il mese di settembre è iniziato all’insegna di un mercato azionario in discesa, per le note ragioni legati al timore che la Fed debba essere costretta a tagliare di almeno 50 punti base in prospettiva di una possibile recessione. Gli ultimi dati infatti, rivelano un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Venerdì, a conclusione di una settimana di numeri negativi sui Jolts e Adp, anche i Nfp hanno evidenziato una crescita inferiore alle previsioni. L'economia statunitense ha infatti aggiunto 142.000 posti di lavoro ad agosto 2024, al di sotto del consensus di 160.000 unità e soprattutto dopo una importante revisione al ribasso del dato precedente, 89.000 occupati in meno. Gli aumenti di posti di lavoro si sono verificati nell'edilizia, nell'assistenza sanitaria, e nell'assistenza sociale. Al contrario, l'occupazione è diminuita nel settore manifatturiero, riflettendo un calo di 25.000 nei settori dei beni durevoli. L'occupazione è rimasta invariata poi, ma non è salita, nell'estrazione di petrolio e gas, nel commercio all'ingrosso, nel commercio al dettaglio e nei trasporti, ma anche nelle attività finanziarie e nei servizi professionali e aziendali. La crescita dell'occupazione ad agosto è stata in linea con la crescita media dei posti di lavoro negli ultimi mesi, ma è stata al di sotto dell'aumento mensile medio di 202.000 dei 12 mesi precedenti. Nel frattempo, le cifre di giugno sono state riviste al ribasso di 61.000. VALUTE Sul mercato dei cambi abbiamo notato un aumento del risk off, che è parso però generalizzato, con l’indice Vix tornato in area 22, quindi in avversione al rischio, e con il UsdJpy che ha cercato la violazione dell’area di 141.80, minimo del 5 Agosto, per ora senza riuscirci, e cercando disperatamente una correzione, per ora limitata ad un rimbalzo di 40 50 pips. Nel caso di violazione di 141.80, target possibile a 140.00 soglia psicologica cruciale, la cui violazione porterebbe i target di medio e lungo termine a 126.70. La tensione rimane perché la paura di tagli frettolosi da parte della Fed, dopo mesi e mesi di negazione della eventualità di recessione, spaventa i mercati e soprattutto le borse, che temono che la banca centrale Usa sia rimasta eccessivamente cauta nel recente passato, quando avrebbe potuto anticipare un taglio per calmierare la tensione che presumibilmente sembrerebbe aumentare ora come conseguenza di quella cautela. L’EurUsd per contro, dopo aver cercato di rompere 1.1150, è tornato a scendere sotto quota 1.1100, e la ragione va ricercata nella debolezza estrema dell’economia Europa, in particolar modo quella tedesca. L’uscita della produzione industriale in Germania infatti, in calo del 2.4% su base mensile e del 5.6% su base annua con prospettive di ulteriore peggioramento dopo i dati del settore automobilistico, non può che preoccupare Francoforte e la Bce che a questo punto, potrebbe anche essere costretta a tagliare aggressivamente i tassi di interesse, attesi per questo giovedì, di 50 punti base anziché 25. Tecnicamente l’Euro rimane in condizioni rialziste sul biglietto verde nel medio termine, ma non deve rompere l’area di 1.0850 1.0900, pena il ritorno del bear trend. Il Cable ha perso anch’esso 140 pips dai massimi, riducendo le speranze di un breakout rialzista, almeno nel breve termine. Supporti che intervengono nel breve a 1.3080 con ulteriore livello di possibile tenuta a 1.3050, che rappresenta il massimo del 17 Luglio scorso. La paura si evince anche dal movimento del franco svizzero, che contro Euro resta fortissimo cioè EurChf sotto quota 0.9350. UsdChf a 0.8430, non lontano dal minimo del dicembre 2023 a 0.8330. CANADA, SALE LA DISOCCUPAZIONE Il tasso di disoccupazione in Canada è salito al 6,6% nell'agosto 2024 dal 6,4% del mese precedente, il livello più alto dall’ottobre del 2021, e ha superato le aspettative del mercato del 6,5%. Il risultato indica che il mercato del lavoro canadese ha continuato ad indebolirsi come previsto dal Consiglio direttivo della BoC, che infatti è giunta al terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse. Il numero di disoccupati è aumentato di 60 mila unità rispetto al mese precedente, arrivando a 1.458.900, in particolare a causa dell'aumento della disoccupazione per la fascia di età lavorativa di base (+0,4 pp al 5,7%) e per la popolazione anziana (+0,4 pp al 5,5%). Nel frattempo, l'occupazione netta è aumentata di 22.100 unità, arrivando a 20.535.700, inferiore alle stime di mercato di un aumento di 25.000 unità, mentre la crescita della retribuzione oraria è diminuita di 30 punti base, arrivando al 4,9%. UsdCad in ripresa in area 1.3570, dai minimi di tre giorni orsono a 1.3470. DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA Negli Stati Uniti, tutta l'attenzione sarà rivolta all'inflazione, in uscita con l’indice dei prezzi al consumo ma anche con quello della produzione. Attesa anche per i prezzi all'esportazione e all'importazione, insieme al sondaggio sulla fiducia dei consumatori del Michigan. Nell'area euro, è la settimana della Bce, e grande attesa per un possibile cambio di strategia di Francoforte. Dati importanti anche dalla Cina, con la bilancia commerciale, Cpi e Ppi. Sono previsti tassi di inflazione anche da Messico, Brasile, Russia e India. Nel Regno Unito, saranno pubblicati il tasso di disoccupazione, la crescita del PIL di luglio e i dati sulla produzione industriale. Una ottava non densa di grandissimi appuntamenti, ma comunque assai interessante. Buon trading e buona settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades6
Attesa per i Non Farm PayrollsWall Street ha vissuto ieri una giornata altalenante, con chiusure ancora leggermente negative, dopo la pubblicazione di dati americani che hanno solo in parte attenuato le preoccupazioni legate ad una eventuale recessione. L'ISM Services PMI ha infatti superato le previsioni e ha evidenziato la ripresa più forte nel settore dei servizi degli ultimi tre mesi. Per contro, il rapporto ADP sui contratti di lavoro del settore privato, ha mostrato che le aziende statunitensi hanno creato il minor numero di posti di lavoro da gennaio 2021. Sempre ieri, il rapporto JOLTS ha mostrato che il numero di posti di lavoro vacanti è sceso molto più del previsto ai minimi del 2021, aumentando le scommesse per un taglio di 50 punti base da parte della Fed il prossimo 18 settembre. Oggi l’attenzione si sposta ai dati sui Non Farm Payrolls. Il mercato del lavoro è quello che più preoccupa, in questo momento, i rappresentanti della Fed, che non possono più escludere un taglio di 50 punti base. Sul fronte delle performance dei titoli, segnaliamo che beni di consumo discrezionali e tecnologia sono stati i settori con le migliori prestazioni, mentre la salute e l'industria hanno registrato le perdite maggiori. Sul fronte aziendale, le azioni Nvidia sono salite del 2,4% e quelle Tesla di oltre il 5%, in seguito al progetto di lanciare auto completamente autonome in Europa e Cina il prossimo anno. VALUTE Continua l’erraticità dello Jpy che rimane l’unica valuta con una buona volatilità, mentre sulle altre majors, si assiste ad una salita lenta e apparentemente costruttiva come su EurUsd e Cable, e ad una stabilità sulle oceaniche. UsdJpy continua a scivolare in una fase che evidenzia una chiara tendenza ribassista confermata dal fatto che per la prima volta da anni, sul Cme a Chicago, i big players si sono posizionati long Jpy. Siamo non lontani dal minimo del 5 Agosto a 141.75 che nel caso di violazione, porterebbe i prezzi almeno a 140.00 sotto il quale c’è il baratro. EurUsd vicino a 1.1130 prima resistenza chiave mentre il Cable prova a tornare in area 1.3190 00, ma senza grande slancio, va detto. Il mercato appare ancora in evoluzione e i dati sono cruciali a questo punto, per capire se la Fed taglierà di 25 o 50 punti base, il che potrebbe modificare gli scenari sui cambi. Una riduzione dello 0.25% potrebbe configurare nuovamente una discesa del biglietto verde, in appetito al rischio, mentre se fosse dello 0.50%, l’avversione al rischio potrebbe farla da padrona, perché tale entità del taglio evidenzierebbe la paura della Fed verso la recessione. E in quel caso il biglietto verde tornerebbe valuta rifugio contro tutto tranne che contro Jpy e Chf. ADP IN CALO Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto “solo” 99.000 lavoratori ai loro libri paga ad agosto 2024, il numero più basso da gennaio 2021, dopo un dato rivisto al ribasso di 111.000 a luglio e ben al di sotto delle previsioni di 145.000. I dati evidenziano che il mercato del lavoro continua a raffreddarsi, e siamo ormai al quinto mese consecutivo mentre la crescita salariale è rimasta stabile. Il settore dei servizi ha aggiunto 72.000 posti di lavoro, guidato da istruzione, servizi sanitari e attività finanziarie, mentre si sono verificate perdite di posti di lavoro nei servizi professionali/aziendali e nell'informazione. Nel frattempo, il settore della produzione di beni ha aggiunto 27.000 posti di lavoro nell'edilizia, mentre il settore manifatturiero ha perso 8.000 posti di lavoro. Su base annua, gli aumenti salariali sono rimasti invariati, rimanendo al 4,8% per chi ha mantenuto il lavoro e al 7,3% per chi ha cambiato lavoro. "La tendenza al ribasso del mercato del lavoro ci ha portato ad assunzioni più lente del normale dopo due anni di crescita sproporzionata", ha affermato Nela Richardson, economista capo di ADP. JOBLESS CLAIMS Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 5.000 rispetto alla settimana precedente, a 227.000 nel periodo conclusosi il 31 agosto, al di sotto delle aspettative di mercato di 230.000, e raggiungendo un nuovo minimo di 7 settimane. Nonostante questo calo, il numero di richieste è rimasto significativamente al di sopra delle medie registrate all'inizio di quest'anno, poiché il mercato del lavoro statunitense si è indebolito dal picco post-pandemia. Nel frattempo, le richieste in sospeso sono diminuite di 22.000, a 1.838.000, nella settimana precedente. EUROZONA, MIGLIORANO LE VENDITE AL DETTAGLIO Le vendite al dettaglio nell'area euro sono aumentate dello 0,1% rispetto al mese precedente, a luglio 2024, in linea con il consenso dei mercati e riducendo il calo rivisto dello 0,4% del mese precedente. I volumi al dettaglio sono stati più elevati per i prodotti alimentari, tra cui bevande e tabacco e i prodotti non alimentari. Rispetto all'anno precedente, il volume al dettaglio nel blocco valutario è diminuito dello 0,1%. Una piccola ripresa che però fa ben sperare in un ritorno della crescita nel vecchio continente. Euro in ripresa contro le principali valute concorrenti. Buona giornata e buon trading Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
Quarto di Reversione #USDJPY 4HQuarto di reversione per la correlazione positiva del dollaro livello 4. Mi aspetto un po di ritracciamento per poi probabilmente, riproseguire su. Protezione all' 1 a 1.Shortdi corsointensivotrading0
USD/JPY possibile pullback area 152Buongiorno a tutti, condivido la mia idea su un possibile recupero del cambio USD/JPY verso area 152 Questa analisi è supportata dai seguenti elementi desumibili dalla analisi del grafico giornaliero (TF 1D): a) Prima candela con una marcata lower shadow formatasi in data 5 agosto 2024 he ha creato una prima area di possibile supporto in esatta corrispondenza del secondo supporto dei punti pivot mensili calcolati per Agosto; b) Primo rimbalzo fino al ritracciamento al livello 38.2 di Fibonacci compiuto il 15 agosto, cui è seguito un retest dei minimi nei giorni successivi; c) Tale retest non ha raggiunto un nuovo minimo ma ha visto la formazione di candele ribassiste meno marcate rispetto a quelle osservate durante l'mponente discesa dei prezzi precedente; Si osserva a tal riguardo la tenuta di area 142 con la formazione di un pattern rialzista in data 26/28 agosto; d) Ad ulteriore supporto di questa possibile formazione di un'area di supporto tra i 142 e i 144 vi è il comportamento degli oscillatori tecnici MACD e RSI, entrambi orientati al rialzo, confermati anche dall'estremità inferiore della banda di bollinger; POSSIBILE EVOLUZIONE GRAFICA - Alla luce di quanto sopra, è possibile un ritracciamento del prezzo fino ad area 152, prezzo individuato da: 1) proiezione pari al primo ritracciamento compiuto dal 5 al 15 agosto; 2) 152 rappresenta un rtracciamento del 50% del livello di Fibonacci del primo impulso ribassista calcolato dall'11 luglio al 5 agosto; 3) In tale area è rinvenibile un'inefficienza di mercato (Fair Value Gap) che di solito viene colmata. Grazie per l'attenzione. Buona giornata a tutti, Marco de Francesco Longdi marcodefra19835
Usd/Jpy: Il ribasso continuaBuongiorno a tutti, eccoci come sempre per la solita analisi di fine settimana. Quest'oggi vado diretto sul cambio forex Usd/Jpy. In questi giorni ho fatto alcuni short sulla coppia ma l'ultima price action creatasi su 4 ore ha decretato un'ulteriore deal sell nel pomeriggio di venerdì. La dinamica è molto chiara, svariate false rotture della zona chiave 146,00/146,50 con chiari spike di non tenuta del livello e aumenti di volatilità al ribasso. La mia idea è che nelle prossime giornate si possa andare facilmente a cercare i minimi in zona 142,00. Il fallimento della mia idea di trading si avrebbe sopra i 147,00. Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon fine settimana e un buon TRADING SIMPLE!di ArduinoSchenato1111
USD/JPY: lo yen in rally L'USD/JPY potrebbe essere soggetto a volatilità a causa dei recenti sviluppi in Giappone. I mercati azionari giapponesi hanno registrato un'impennata a seguito di un PMI positivo nel settore dei servizi, che indica una crescita sostenuta e sostiene la possibilità che la Banca del Giappone aumenti i tassi di interesse. La prospettiva di una politica monetaria più restrittiva potrebbe rafforzare lo yen rispetto al dollaro. Tuttavia, la debolezza del PMI manifatturiero e il possibile rallentamento negli Stati Uniti, che si riflette nella revisione al ribasso delle buste paga, potrebbero limitare l'impatto su USD/JPY. L'attenzione sarà rivolta ai dati sull'inflazione giapponese e al discorso di Jerome Powell a Jackson Hole, che potrebbero influenzare le aspettative del mercato e quindi il comportamento di questa coppia di valute. Osservando il grafico, lo yen è attualmente in fase di apprezzamento nei confronti del dollaro USA. La volatilità degli ultimi mesi ha riportato lo yen ai prezzi di marzo di quest'anno. Attualmente il suo punto di controllo (POC) si trova intorno a 150,496, più o meno nella zona centrale di marzo di quest'anno. Al momento l'RSI è in ipervenduto al 34,82%, non sarebbe insolito assistere a un altro possibile tentativo di rottura del range di lungo termine nonostante gli aggiustamenti dei tassi di interesse, ma a lungo termine l'idea della BoJ è quella di tornare nell'area dei 140,400 yen per dollaro. Ion Jauregui - Analista ActivTrades Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades5
USD/JPY: Breakout imminente? Monitoriamo il livello chiave a 146 Salve a tutti! Oggi voglio condividere con voi la mia analisi su USD/JPY, concentrandomi su un livello di resistenza cruciale che il prezzo ha testato più volte nelle ultime sessioni. Dopo un downtrend durato oltre un mese, sto osservando da vicino il timeframe a 15 minuti, in attesa di un possibile movimento significativo. Il mio obiettivo è di cogliere un'opportunità di trading, sia in long che in short, a seconda delle condizioni del mercato. Analisi Tecnica: Nel grafico allegato (timeframe 15 minuti), possiamo vedere chiaramente che il livello di resistenza a 146,672 ha già subito tre test importanti. Questo livello sta mostrando la sua forza, ma allo stesso tempo potrebbe indebolirsi se il prezzo continua a spingere contro di esso. Il quarto test, che si sta avvicinando, potrebbe essere decisivo. Supporti e Resistenze: La resistenza a 146,672 è il livello chiave che sto monitorando. Se il prezzo riuscirà a romperlo e a trasformarlo in supporto, potrebbe essere un segnale forte per una continuazione del trend rialzista. Volume: Sto osservando attentamente il volume durante questo test. Un breakout convincente sarà più affidabile se accompagnato da un aumento significativo del volume, che confermerebbe l'interesse dei compratori. Trend Line: La trend line ascendente che ho tracciato suggerisce che il mercato sta guadagnando momentum. Se il prezzo supera la resistenza, potremmo vedere un'accelerazione del movimento rialzista. Analisi Fondamentale: L'analisi fondamentale supporta l'idea di un potenziale rialzo per USD/JPY. Recentemente, i dati sulle Machinery Orders MoM in Giappone sono stati migliori del previsto (+2,1% vs +1,1% atteso), fornendo uno slancio positivo a breve termine per lo Yen. Tuttavia, i dati annuali (YoY) sulle Machinery Orders mostrano un calo significativo (-1,7% vs +1,8% atteso), suggerendo che la debolezza potrebbe prevalere nel medio termine. Questo mix di dati potrebbe indicare che la forza dello Yen potrebbe essere temporanea, e se il dollaro continua a rafforzarsi, potremmo vedere USD/JPY rompere la resistenza e salire ulteriormente. Piano di Trading: Scenario Long: Se il prezzo rompe la resistenza a 146,672 con un volume crescente, e il livello si consolida come supporto, considererò l'apertura di una posizione long con un primo target intorno a 147,000 e successivi in area 147,300-147,700. Scenario Short: Nel caso in cui il prezzo non riesca a superare la resistenza e invece inizi a invertire con un volume significativo, prenderò in considerazione una posizione short con target di ritorno sui livelli di supporto precedenti, intorno a 146,100 e 145,900. Gestione del Rischio: In entrambi gli scenari, manterrò una gestione del rischio prudente con stop loss posizionati appena al di sotto del supporto o al di sopra della resistenza chiave per minimizzare le perdite in caso di movimenti avversi. Conclusione: Sono molto curioso di sapere cosa ne pensate di questa analisi. Mi sto ancora perfezionando nell'analisi tecnica e fondamentale, quindi ogni feedback o suggerimento sarà estremamente apprezzato. Grazie in anticipo per i vostri commenti! CAPITALCOM:USDJPY #USDJPY, #Forex, #TechnicalAnalysis, #FundamentalAnalysisdi AiLabs2
Grafico USDJPY, sperando di aver fatto bene...test, giusto per capire se ho fatto bene...sempre se me la lasciano pubblicare dato che devo scrivere migliaia di cosedi acid_diazepam1
La calma prima della tempesta?Dopo un inizio di settimana estremamente volatile, il resto della precedente ottava, ha visto le price action ridimensionarsi, con volatilità in calo e ritorno di un parziale risk on che ha portato ad alcune sedute di consolidamento. Wall Street ha chiuso una sessione tranquilla, con S&P 500 e Nasdaq che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,4% e lo 0,5%, mentre il Dow Jones ha chiuso quasi invariato. Tutti i settori hanno chiuso in positivo. Tra i titoli più interessanti, c'è stato Expedia, le cui azioni sono aumentate del 10,2% dopo che la società ha riportato risultati del secondo trimestre che hanno superato le aspettative. Anche Eli Lilly ha visto una spinta, in rialzo del 5,5%, dopo che diverse società di Wall Street, tra cui Morgan Stanley, hanno aumentato i loro obiettivi di prezzo sulle azioni della società. Concludendo, è stata una settimana ad alta tensione nella quale alla fine, le perdite subite all’inizio sono state compensate di pull back successivi. L'S&P 500 ha segnato la quarta settimana consecutiva di perdite, anche se nell’ottava ha perso solo lo 0,04%, il Nasdaq è sceso dello 0,2% e il Dow Jones ha registrato una perdita dello 0,6%. Ma il futuro appare ancora incerto proprio perché le tensioni geopolitiche non accennano a placarsi, e congiuntamente i dati macro sembrano ancora in rallentamento. La calma prima della tempesta ? Può darsi. VALUTE Sui cambi, dopo un inizio di settimana caratterizzato da movimenti estremamente volatili di Jpy e Chf, il resto del tempo ha visto un mercato recuperare un po’ di fiducia, con il risk on tornato a fare capolino. Inevitabilmente Jpy e Chf hanno corretto al ribasso, e il resto delle majors e oceaniche hanno cominciato a rivedere la luce. Le price action rimangono decisamente aperte a qualsiasi scenario, perché le notizie sul fronte geopolitico e quelle macro, possono in ogni istante ribaltare gli scenari che di volta in volta si presentano. Per il momento l’EurUsd è all’interno di un trading range compreso tra 1.0780 e 1.1010, e non sembra avere la forza d violare gli estremi. L’impressione è quella di un possibile futuro ancora rialzista per la moneta unica, in ragione di un dollaro che potrebbe scendere per le politiche della Fed che prima o poi dovrà tagliare i tassi. Sulla sterlina, osserviamo tentativi di ribasso verso 1.2600 che rappresenta il supporto chiave di medio e lungo termine, che deve tenere per poter riproporre un trend rialzista con possibili obiettivi sopra 1.3100. UsdJpy che nel medio termine dovrebbe continuare a scendere, con obiettivi più ambiziosi e verso i target più o meno in area 130.00. Ci sono poi il franco svizzero e i suoi cross, con oscillazioni che alternano risk on e risk off e movimenti indipendenti dagli altri tassi di cambio, ma dipendenti dalle notizie macro ma soprattutto geopolitico. Ma nel medio termine l’idea è che il franco, eccessivamente sopravvalutato, possa in parte ridimensionarmi. SALE L’INFLAZIONE IN CINA Il tasso di inflazione annuale della Cina è salito allo 0,5% a luglio 2024 dallo 0,2% di giugno, superando le previsioni di mercato dello 0,3% ed evidenziando il risultato più alto da febbraio. È stato anche il sesto mese consecutivo di rialzo dell’inflazione, poiché Pechino ha aumentato gli stimoli per sostenere i consumi. I prezzi dei prodotti alimentari hanno invertito i cali dei dodici mesi precedenti in mezzo a condizioni meteorologiche avverse. Nel frattempo, i prezzi core hanno continuato ad aumentare, segnati da aumenti sostenuti nel settore dell'abbigliamento, della sanità e dell'istruzione. I prezzi al consumo di base, deducendo i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,4% anno su anno, il minimo in 6 mesi. Mensilmente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,5%, il primo guadagno dal mese du aprile e superiore al consenso dello 0,3%. SALE L’INFLAZIONE IN RUSSIA Il tasso di inflazione annuale in Russia è salito al 9,1% a luglio 2024 dall'8,6% del mese precedente, il più alto da febbraio 2023, quando gli effetti di base delle sanzioni occidentali hanno attenuato i crescenti livelli di crescita dei prezzi nell'economia russa. L'aumento è stato in linea con l'avvertimento della Banca di Russia secondo cui una combinazione di una diffusa crisi di capacità e una certa trazione per la domanda da parte dei consumatori russi ha sollevato l'inflazione oltre le aspettative precedenti, giustificando l'ultimo aumento dei tassi della banca centrale. L'inflazione è aumentata per i servizi, compensando un leggero calo dell'inflazione del settore dei beni. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo russo è aumentato dell'1,1%. DATI DELLA SETTIMANA La settimana entrante torna interessante, per quelli che saranno gli interventi dei responsabili della Fed, ma non solo. L’attenzione sarà rivolta anche ai report su inflazione (Cpi), e sui prezzi alla produzione (Ppi). A nel corso della prossima ottava, non bisogna dimenticare i dati sulle vendite al dettaglio, insieme alla fiducia dei consumatori del Michigan, i prezzi all'esportazione e all'importazione, e permessi di costruzione e produzione industriale. Nel Regno Unito, per contro, sarà una settimana intensa con la pubblicazione di dati su disoccupazione, inflazione, tassi di crescita del PIL, produzione industriale e vendite al dettaglio. Andando in Asia, segnaliamo che la Cina pubblicherà i dati sul mercato immobiliare, sulle vendite al dettaglio e il tasso di disoccupazione. Altrove, segnaliamo la pubblicazione del Pil del secondo trimestre in Giappone, Paesi Bassi, Polonia e Thailandia. Sui tassi di interesse, segnaliamo la decisione ella Rbnz, che dovrebbe tenere i tassi invariati al 5.5%. In Australia, saranno pubblicati NAB Business Confidence e Westpac Consumer Confidence mentre la Germania pubblicherà lo Zew Economic Sentiment Index, l’indice di fiducia del settore istituzionale tedesco. Buon trading e buona settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades11
Mercati, profondo rossoProsegue imperterrita la correzione (se così possiamo chiamarla), dei mercati azionari, in una price action che sta piuttosto assumendo i contorni di un trend ribassista. Wall Street ha ceduto pesantemente, con perdite sopra al 2% per tutti e tre gli indici, con una continua liquidazione di posizioni sui tecnologici. Il mercato sta smontando i carry trades che aveva costruito nell’ultimo anno, anche se per ora, a livello mensile le perdite sono calcolabili in un 12% per il Nasdaq, un -6.6% sull’S&P 500 e un -1.50% per il Dow Jones. A livello annuale i tre indici sono ancora positivi, con percentuali che variano dal 9% del Dow Jones, al 15.5% dell’S&P 500 e quasi il 17% del Nasdaq. I titoli tecnologici a grande capitalizzazione che hanno guidato il rally di quest'anno sono scesi di più lunedì, tra cui Nvidia (-6,4%), Microsoft (-3,3%) e Tesla (-4,2%). Anche Apple è scesa del 4,8% dopo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha dimezzato la sua partecipazione nel produttore di iPhone. A pesare sono non solo i timori di un rallentamento economico negli Stati Uniti, che potrebbe diventare recessione, ma anche la questione geopolitica che inevitabilmente, tiene banco e che ha spinto gli indici di rischio, tra cui il Vix e l’indice fear and greed in zona rossa, ovvero in deciso risk off. L’insieme di questi due eventi non può che alimentare preoccupazioni tra gli investitori. Va ricordato però che ieri pomeriggio, l’ISM Services Pmi ha offerto agli investitori un po’ di sollievo, indicando un rimbalzo importante nel settore dei servizi. USD INDEX L'indice del dollaro è sceso fino a 101.8 nella sessione di ieri per poi assestarsi intorno ai 102,5, rimanendo vicino a livelli più bassi degli ultimi 7 mesi. A contribuire alla discesa, i deboli dati economici che hanno sollevato preoccupazioni sulla resilienza dell'economia statunitense e hanno aumentato le scommesse sulla necessità che la Fed tagli prima del previsto i tassi di interesse. Il mercato, ora sconta quasi 125 punti base di riduzione del costo del denaro nell’anno in corso, con le probabilità di una riduzione di 50 punti base a settembre che si attestano a quasi il 92%, rispetto a circa il 12% della scorsa settimana. I dati di venerdì hanno mostrato che l'economia statunitense ha aggiunto meno posti di lavoro del previsto, e anche il tasso di disoccupazione generale è balzato inaspettatamente al livello massimo dal 2021, al 4,3% e la crescita dei salari ha rallentato più del previsto. In precedenza, l'ISM Manufacturing PMI aveva indicato una contrazione a sorpresa nel settore manifatturiero. D'altro canto, l'ISM Services PMI è uscito migliore delle attese contribuendo al rimbalzo successivo. Il dollaro si è indebolito soprattutto nei confronti dello yen e del franco svizzero. Sui principali rapporti di cambio abbiamo notato un indebolimento del dollaro che poi ha recuperato leggermente nella seduta pomeridiana, con l’EurUsd salito a 1.1010 per poi correggere di una sessantina di pips e ora sembrerebbe poter correggere qualcosa in più. Il cable è rimasto debole e incapace di rompere 1.2800 con EurGbp che ha toccato 0.8620 per poi correggere 50 pips. UsdJpy che dopo aver sfiorato 141.50 è tornato a salire e ora quota 145.40. Il Franco svizzero ha pressato tutte le valute concorrenti con l’EurChf che dopo aver testato il doppio minimo a 0..9220 è risalito sopra 0.9370. UsdChf sempre debole a 0.8550, ma ha anche visto 0.8430. Fino a quando rimarrà forte il risk off, difficile vedere un calo della divisa elvetica. SCENDONO I RENDIMENTI Il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è sceso al 3,752% tra le preoccupazioni per una potenziale recessione economica degli Stati Uniti, alimentando le scommesse sul fatto che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse in modo più aggressivo. Tuttavia, un PMI dei servizi ISM migliore del previsto, salito a 51,4 da 48,8, ha leggermente attenuato questi timori indicando una ripresa dell'attività dei servizi negli Stati Uniti. Nonostante ciò, i rendimenti del titoli del Tesoro statunitense rimangono al livello più basso dall’inizio di quest’anno. A luglio, l'economia statunitense ha aggiunto solo 114.000 posti di lavoro, al di sotto dei 175.000 previsti, mentre il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al 4,3% e la crescita salariale ha rallentato più del previsto. RBA FERMA SUI TASSI La Reserve Bank of Australia (RBA) ha lasciato invariati i tassi nella riunione di questa notte, al 4,35% mantenendoli fermi per la sesta riunione consecutiva come da previsioni. Nello statement si legge che il board è preoccupato di una inflazione che rimane al di sopra dell'intervallo target del 2-3% a causa dei persistenti costi dei servizi. Pertanto Il consiglio ha ribadito la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo dei prezzi, e prospettando l’eventualità di rimanere flessibili sia al rialzo, ma anche al ribasso, sul costo del denaro e indipendenza dai dati macro. La politica monetaria, pertanto, sarà sufficientemente restrittiva finché l'inflazione non si muoverà in modo sostenibile verso l'obiettivo. Allo stesso tempo, il consiglio ha evidenziato una sostanziale incertezza sulle prospettive economiche, evidenziata dalla lenta crescita del PIL e dall'aumento del tasso di disoccupazione. AudUsd stabile in area 0.6500. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades4
Posizione del 26/07 in stop Stop preso, ma fa parte del lavoro, adesso con la chiusura di questa settimana il paradigma è decisamente cambiato. L'EMA 200 è stata superata senza difficoltà, e la regressione lineare è diventata short. A questi prezzi non entrerò, mi tocca aspettare un rintracciamento se ci sarà altrimenti avrò perso il treno e pazienza, ne passano di continuo l'importante è non prenderli sempre di faccia come in questo caso. Shortdi gpelle912
USD/JPY HA ROTTO RESISTENZA STATICA IMPORTANTEUSD/JPY ha rotto resistenza importante che mi da fiducia ad un proseguimento rialzista Longdi GEORGE_1110
USD/JPY entro long. Dopo il violento sell-off sul dollaro nei confronti dello YEN giapponese, la discesa sembra essersi fermata sulla media mobile 200 che coincide con un supporto precedente, che coincide anche il secondo supporto pivot tradizionale e il terzo di Fibonacci (metodo di calcolo pivot). Inoltre su tali valori si è formata una pin bar rialzista che mi indica la fine del rintracciamento. La regressione lineare mi indica che il trend è ancora positivo. Ho tutti gli elementi per una posizione long, impostata come da grafico. In caso dei raggiungimento del rapporto R:R 1:1 metà posizione sarà chiusa, messo lo stop in pari e lasciata correre fino al tp o al relativo sl. Buon trading a tutti. Longdi gpelle916
USDJPY - Long swing reverseUSDJPY asset molto correlato all'oro potrebbe essere in una buona zona di supporto per un reverse. Questo puo portare anche a nuovi massimi ma io ho preferito un TP un po' più conservativo. Trade Swing. it.tradingview.comLongdi Madda997Aggiornato 0
Borse, discesa impulsivaContinua la discesa di Wall Street che fa registrare la peggiore seduta dal 2022, con l'S&P 500 in calo del 2.2%, il Nasdaq in calo del 3.6% e il Dow Jones in calo dell’1.25%, in ragione di trimestrali negative e di dati macro non incoraggianti. Le azioni di Alphabet sono scese di circa il 5% a un minimo di 6 settimane di $ 174,82 dopo che i suoi guadagni e ricavi hanno superato le aspettative, ma la società ha mancato i ricavi pubblicitari di YouTube. Tesla è crollata di circa il 12.3% dopo che i suoi risultati hanno deluso e ha riportato un calo del 7% nei ricavi del settore automobilistico. Meta ha perso il 5.6% mentre Nvidia e Microsoft hanno ceduto rispettivamente il 6.8% e il 3.6%. Visa è scesa del 3,7% a un minimo di 31 settimane di $ 256,7 dopo un rallentamento nel volume dei pagamenti e nelle transazioni elaborate. D'altra parte, AT&T è salita del 3,8% poiché il numero di abbonati ha superato le stime. Sul fronte dei dati, gli indici PMI flash di S&P Global per gli Stati Uniti hanno mostrato che il settore manifatturiero ha subito una contrazione inaspettata per la prima volta dall'inizio dell'anno, mentre la crescita dei servizi ha accelerato e i prezzi degli input sono aumentati al livello più alto in quattro mesi. JPY IN FORTE RECUPERO Lo yen giapponese si è apprezzato, con il UsdJpy sceso a 152.50, raggiungendo i livelli più alti delle ultime 12 settimane e raggiungendo i minimi del primo intervento della Boj, datato 29 aprile scorso. Si assiste alla liquidazione di tutte quelle posizioni di carry trades che erano state montate all’inizio del 2024, e la ragione è il timore di rialzo dei tassi da parte della Boj della prossima settimana. Aggiungiamoci poi l’aumento del risk off che agevola acquisti di Jpy come asset rifugio in seguito a trimestrali deludenti, e il gioco è fatto. Ricordiamoci poi di coloro che dichiaravano che la Boj non avrebbe avuto speranze nel riuscire a combattere la speculazione, con target che venivano predetti in area 180, ed eccoci qua a commentare una Boj, che con due interventi gridati e due silenti, ha venduto circa 80 90 miliardi di dollari ad una media che, siamo sicuri di non sbagliare di molto, se diciamo che è intorno ai 157 158 Jpy per dollaro con il prezzo il 4% più basso. Andare contro la Boj, unica banca centrale al mondo con la Fed, da nostra memoria, che raramente ha perso sui cambi, è e rimane un suicidio finanziario senza alcun senso. Nel frattempo, i mercati rimangono divisi sul fatto che la Boj aumenterà di nuovo i tassi di interesse la prossima settimana, sebbene sia ampiamente previsto che annunci i suoi piani di riduzione degli acquisti obbligazionari per allentare il suo massiccio stimolo monetario. I massimi funzionari giapponesi hanno anche chiesto alla banca centrale di comunicare più chiaramente la sua intenzione di normalizzare la politica monetaria. L'impennata dello yen di questo mese è stata inizialmente innescata dall'intervento del governo, (in Giappone la Boj non è indipendente dalle autorità politiche) con i dati della BOJ che suggeriscono che le autorità potrebbero aver venduto quasi 35 miliardi di dollari l'11-12 luglio, che sommati ai 60 già venduti tra il 29 aprile e il 1 maggio, fanno circa 95 miliardi di dollari. E prima o poi qualche bid nascosto della stessa banca centrale, emergerà, specie se i prezzi romperanno il supporto chiave di 152.00, innescando un importante trend ribassista. BOC TAGLIA I TASSI La Banca del Canada ha tagliato il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base al 4,5% nella riunione di luglio 2024, come previsto, estendendo il taglio di 25 punti base della banca centrale dalla riunione di giugno che aveva terminato il ciclo di rialzo che aveva portato i tassi al 5%. Il Consiglio direttivo della BoC ha osservato che l'eccesso di offerta nell'economia canadese ha contribuito a rallentare l'inflazione negli ultimi mesi, giustificando una politica monetaria più accomodante poiché il mercato del lavoro canadese ha mostrato segni di moderazione. La banca centrale ha anche osservato che, tassi di interesse più bassi potrebbero contribuire a un rallentamento dei costi dei mutui e degli alloggi, che sono stati il maggiore fattore che ha contribuito all'inflazione. Il Consiglio direttivo prevede che l'inflazione CPI diminuirà nella seconda metà dell'anno a causa degli effetti base per i prezzi della benzina, prima di stabilizzarsi al livello del 2% nel 2025. PMI USA L'S&P Global US Composite PMI è salito a 55,0 a luglio 2024 da 54,8 a giugno, il valore più alto da aprile 2022, indicando una crescita continua negli ultimi 18 mesi. Il settore dei servizi ha superato il settore manifatturiero per il quarto mese consecutivo, con la produzione manifatturiera in calo per la prima volta da gennaio. Nel complesso, i nuovi afflussi di lavoro sono aumentati a un tasso leggermente ridotto a causa di un calo degli ordini manifatturieri, ma il settore dei servizi ha registrato la crescita più rapida dei nuovi affari in oltre un anno. Nonostante questa crescita, l'occupazione ha rallentato, la fiducia delle imprese è diminuita a causa della crescente incertezza politica. PMI EUROZONA L'indice PMI composito dell'Eurozona HCOB è sceso a 50,1 a luglio 2024, il minimo in cinque mesi, da 50,9 a giugno e ben al di sotto delle previsioni di 51,1. Il dato evidenzia una quasi stagnazione del settore privato dell'Eurozona, in ragione di una ripresa economica che latita e con un peggioramento del settore manifatturiero, ma anche un rallentamento del settore dei servizi. I nuovi ordini sono diminuiti per il secondo mese consecutivo e la fiducia delle imprese è scesa al minimo di sei mesi Le due maggiori economie dell'area, Germania e Francia, hanno continuato a sottoperformare rispetto agli altri paesi di Eurozona. La produzione in Germania è diminuita per la prima volta in quattro mesi, mentre la Francia ha registrato una terza riduzione mensile consecutiva dell'attività aziendale. PMI UK L'indice PMI composito S&P Global UK è salito a 52,7 a luglio 2024, superando le aspettative di 52,6 e indicando una forte ripresa dell'attività del settore privato. Si tratta del nono mese consecutivo di espansione. Accelera, anche se minimamente, il settore dei servizi, mentre la produzione manifatturiera è aumentata al livello più forte da febbraio 2022. La sterlina per ora fatica a reggere i recenti guadagni e corregge al ribasso con movimenti sotto quota 1.2900, che comunque evidenziano una tenuta del cambio rispetto ai movimenti delle altre majors. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades11
Il dollaro non molla la presaSul mercato valutario si registra l’incapacità delle valute concorrenti il dollaro di sfondare al rialzo, insieme ad un parziale ritorno della valuta americana. E’ un periodo di bassa volatilità, mentre i temi cruciali sul tavolo sono sempre gli stessi, ovvero si concentrano sul quando la Fed taglierà i tassi. Ieri l’Agenzia di rating Moody’s ha dichiarato che la Fed potrebbe anche tagliare i tassi già a luglio, e si concentrerà su due o tre tagli nel 2024 da 0.25% e altri quattro o cinque tagli nel 2025 portando così i Fed Funds intorno al 3%-3.50% alla fine dell’anno prossimo. In ogni caso l’EurUsd non ce la fa a rompere 1.0920, il Cable tiene 1.2960, con l’EurGbp sul supporto di medio lungo periodo di 0.8385 95 area. Per ora l’unica che tiene è la valuta britannica. Si registra poi estrema debolezza per il dollaro neozelandese, che scende sul supporto chiave di 0.6050 e perde quota anche nei cross come NzdChf. Torna a ruggire il UsdJpy, con un balzo di 70-80 pips da ieri verso le resistenze di 159.50, smentendo la tendenza ribassista e la rottura del supporto chiave di 157.30 40 area. Tornano pertanto a salire i cross della valuta giapponese, specialmente GbpJpy. Si segnala poi la forza di AudNzd, legata più alla debolezza del dollaro neozelandese piuttosto che alla forza di quello australiano, con 1.1150 60 resistenza chiave di medio termine. Infine, un cenno al UsdCad che sembra diretto verso 1.3750, prossima resistenza di un certo peso. ANCORA GUADAGNI PER IL NIKKEI L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,7% a oltre 41.400, ma dopo aver anche testato 42.400, ovvero il massimo storico giovedì 11 luglio scorso. L’equity giapponese ha seguito Wall Street, anch’esso in rialzo poiché il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, ieri, ha espresso fiducia sulle prospettive di inflazione, rafforzando la causa per i tagli dei tassi. Le crescenti probabilità di una seconda presidenza di Trump dopo il fallito attentato hanno anche spinto i mercati azionari, poiché le sue politiche sono considerate favorevoli agli investitori a causa di tagli fiscali e deregolamentazione. Sul fronte dati, oggi, oltre allo Zew tedesco, nel pomeriggio, usciranno le vendite al dettaglio Usa e i prezzi al consumo canadesi. INDICE MANIFATTURIERO USA L'indice manifatturiero NY Empire State è sceso a -6,6 a luglio 2024, leggermente al di sotto delle aspettative di mercato di -6. I nuovi ordini sono rimasti stabili, mentre le spedizioni hanno registrato un leggero aumento. I tempi di consegna sono migliorati e la disponibilità delle forniture è rimasta invariata. Il mercato del lavoro è rimasto debole, con l'occupazione in calo. I prezzi degli input sono aumentati anche se di poco, mentre i prezzi di vendita hanno registrato lievi aumenti. Nonostante le condizioni attuali, le aziende hanno espresso ottimismo per un miglioramento futuro. Richard Deitz, consulente per la ricerca economica presso la Fed di New York, ha osservato che la produzione è rimasta debole, ma ci sono stati segnali positivi con ordini stabili e spedizioni in aumento. PIL CINA L'economia cinese è cresciuta del 4,7% anno su anno nel secondo trimestre del 2024, mancando le previsioni di mercato del 5,1% e rallentando rispetto alla crescita del 5,3% del primo trimestre. È stato il progresso annuale più debole dal primo trimestre del 2023, in mezzo a una persistente crisi immobiliare, una debole domanda interna, un calo dello yuan e attriti commerciali con l'Occidente. Le ultime cifre sono arrivate mentre il partito comunista ha iniziato il Terzo Plenum, un evento politico chiave in cui è probabile che vengano lanciate varie misure di riforma, insieme a raccomandazioni per maggiori azioni di supporto per stimolare la ripresa. L'economia è cresciuta del 5,0% nel primo semestre, mentre all’inizio del secondo semestre gli indicatori economici hanno presentato per lo più un rallentamento, con le vendite al dettaglio che sono aumentate, ma al minimo in quasi 1 anno e mezzo e la crescita della produzione industriale al minimo degli ultimi 3 mesi. Sul fronte commerciale, le esportazioni sono aumentate più del previsto il mese scorso, ma le importazioni sono inaspettatamente diminuite, segno che la domanda interna resta debole. Buona giornata e buon trading. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades6
USDJPY short ma personalmente attendereiIl prezzo non è riuscito a chiudere sotto al Pivot Trimestrale, e anche la settimana del 29 aprile il cambio aveva data un segnale short anche più importante per poi riprendere la salita. A questi prezzi per il lungo termine sarei attendista in quanto a livello macroeconomico e dal punto di vista dei tassi ancora non è cambiato nulla.di gpelle910
Scende l'inflazione USAIl tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso per il terzo mese consecutivo al 3% a giugno 2024, il livello più basso da giugno 2023, rispetto al 3,3% di maggio e al di sotto delle previsioni del 3,1%. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è sceso inaspettatamente dello 0,1%, il primo calo da maggio 2020, rispetto ad un precedente dato invariato e inferiore alle aspettative che erano per un aumento dello 0,1%. Nel frattempo, anche l'inflazione core annuale è aumentata meno del previsto al 3,3%, un nuovo minimo da aprile 2021, dal 3,4% di maggio. Il tasso corre mese su mese, a sua volta, è sceso allo 0,1% dallo 0,2% precedente, e al di sotto delle aspettative dello 0,2%. Il mercato ha avuto una reazione importante con un calo inatteso dei listini tecnologici Usa che hanno chiuso in rosso, mentre il Dow Jones ha tenuto e il dollaro ha perso terreno in modo significativo. La sensazione ora è che la Fed non potrà negare tale calo dei prezzi e dovrà per forza modificare necessariamente il mantra “strong and resilient Usa” con un approccio più realista e meno trionfalista, aprendo alla possibilità di due riduzioni del costo del denaro nei prossimi settembre e novembre 2024. Vedremo. Intanto il mercato, si è portato avanti scommettendo su questa ultima eventualità. Da segnalare, per contro che Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, dato pubblicato ieri pomeriggio, è sceso di 17.000 rispetto alla settimana precedente, a 222.000 nel periodo conclusosi il 6 luglio, raggiungendo un nuovo minimo di 5 settimane e al di sotto delle aspettative di mercato di 236.000. Il numero di richieste è risultato inferiore rispetto ai livelli elevati di giugno, ma è rimasto saldamente al di sopra delle medie da febbraio ad aprile. Nel frattempo, il numero di richieste continuative è sceso di 4.000, a 1.852.000, nella settimana conclusasi il 29 giugno. VALUTE Interessante movimento del dollaro, specie contro Jpy, sceso da 161.60 a 157.40 nel giro di poco più di un’ora, grazie, sembra, e anche se non è confermato, ad un intervento della Boj che sarebbe entrata decisamente in vendita sulla spinta del ribasso che già stava colpendo la divisa Usa. Kanda, che è il responsabile valutario del Governo, in carica fino a fine luglio, per poi essere sostituito da Mimura, non ha confermato l’intervento pur affermando che il movimento dello Jpy è stato eccessivo nell’ultimo periodo. A osservare la price action ci sembra di poter dire che la Boj sia decisamente intervenuta, anche se non riusciamo a valutarne precisamente la spesa e la quantità di dollari venduti. Diremmo almeno 30 miliardi di dollari almeno, secondo quanto ci dice la nostra esperienza. Ma ciò verrà comunicato solo a fine mese. Sugli altri rapporti di cambio EurUsd che ha sfiorato 1.0890, mentre il Cable ha superato quota 1.2900. La tendenza per ora rimane decisamente rialzista, al netto di correzioni che possono sempre starci. Supporti a 1.0840 e 1.0810 per la moneta unica mentre il Cable trova livelli di possibile long a 1.2875 e 1.2830 40 area. Oceaniche meno forti di Euro e Sterlina, con Audusd che per ora trova resistenze invalicabili in area 0.6800, e supporti che intervengono a 0.6725, mentre NzdUsd ha trovato un muro a 0.6125 30 e non è lontano dal supporto chiave di 0.6040 50. UsdCad che per contro, non è lontano dal supporto chiave di 1.3590 la cui rottura aprirebbe scenari ribassisti più importanti. Solo sopra 1.3760 il mercato tornerebbe rialzista. PIL UK IN RIPRESA L'economia britannica è cresciuta dello 0,4% su base mensile a maggio 2024 dopo essere rimasta ferma ad aprile e aver superato le previsioni di un aumento dello 0,2%. L'edilizia è cresciuta al ritmo più rapido in quasi un anno dopo la recente debolezza, con progetti di edilizia abitativa e infrastrutturale che hanno dato impulso al settore", ha affermato Liz McKeown, direttore delle statistiche economiche dell'ONS. Il settore dei servizi è cresciuto dello 0,3%, lo stesso di aprile, ed è stato il maggiore contributore alla crescita, ovvero il commercio al dettaglio, ad eccezione dell'industria dei veicoli a motore, e le attività professionali, scientifiche e tecniche. La produzione industriale è aumentata dello 0,2%, rimbalzando da un calo dello 0,9% ad aprile, trainata principalmente dal settore manifatturiero (0,4%), con la produzione di prodotti alimentari, bevande e tabacco in aumento dell'1,7%. Nel frattempo, la produzione edilizia è aumentata dell'1,9%, riprendendosi da un calo dell'1,1% ad aprile, con un aumento sia dei nuovi lavori (2,7%) che delle riparazioni e manutenzioni (0,8%). Prosegue la salita della sterlina, che schiaccia le principali valute tranne che contro Jpy. SURPLUS COMMERCIALE CINA Il surplus commerciale della Cina è salito a 99,05 miliardi di USD a giugno 2024 da 69,80 miliardi di USD nello stesso periodo dell'anno precedente, superando le aspettative di mercato di 85 miliardi di USD. È stato il più grande rialzo della bilancia commerciale da luglio 2022, poiché le esportazioni sono aumentate mentre le importazioni sono diminuite. Le esportazioni sono cresciute dell'8,6% rispetto all'anno precedente, il ritmo più rapido in 15 mesi, superando le previsioni di un aumento dell'8%, mentre le importazioni sono diminuite inaspettatamente del 2,3%, mancando la previsione di una crescita del 2,8% e dopo un aumento dell'1,8% a maggio. Ciò evidenzia come la ripresa della domanda, sia più lenta del previsto. Il surplus commerciale con gli Stati Uniti è aumentato a 31,78 miliardi di USD a giugno da 30,81 miliardi di USD nel mese precedente. Per la prima metà del 2024, il paese ha registrato un surplus di 435 miliardi di USD, con le esportazioni in aumento del 3,6% a 1,71 trilioni di USD mentre le importazioni sono aumentate del 2,0% a 1,27 trilioni di USD. Il surplus commerciale con gli Stati Uniti si è attestato a 159,9 miliardi di USD per gennaio-giugno 2024. Buon trading e buon fine settimana. Saverio Berlinzani Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.di ActivTrades6
MANCANO LE CONFERME DALL’INFLAZIONEToday’S Trading del 08.07.2024 – MANCANO LE CONFERME DALL’INFLAZIONE MACRO BACKGROUND Netto rallentamento per l’economia USA confermata dai dati sui NFP di venerdi e dai PMI service della settimana scorsa, mancano ora le conferme tanto attese dalla FED sull’inflazione per avere via libera al ciclo di taglio del costo del denaro. La scorsa settimana è stata un duro colpo per l’economia USA che ha messo in luce una brusca frenata del mercato mercato del lavoro, sia tramite gli ADP con soli 150K nuovi posti di lavoro, che con gli initial jobless claims che hanno evidenziato un netto aumento delle richieste di disoccupazione, concretizzate in fine con I NFP che hanno segnalato una disoccupazione in aumento al 4.1%. Ancora lontani dai livelli di allerta per la Fed I numeri del mercato del lavoro, ma di certo sono un forte segnale di raffreddamento , che si unisce ai PMI a dir poco pessimi. L’ISM ha pubblicato la scorsa settimana I dati sul settore service , settore che fino ad oggi aveva trainato l’economia USA dopo il rallentamento del comparto manifatturiero , ma l’ultima rilevazione ha segnalato un calo di ben 5 punti percentuali sull’intero indice PMI, generando sfiducia sul futuro dell’economia americana. Gli alti tassi di interesse messi un campo dalla FED sin oggi, iniziano ad avere effetti concreti sull’economia , effetti che forse il mercato pensava possible già un anno fa, temendo una possible fase recessiva. La FED resta in allerta , pronta a procedure con I tagli dei tassi di interesse là dove l’economia lo richiedesse, manca dunque solo il segnale di via libera dall’inflazione, che resta ancora vischiosa, motivo per il quale I dati in calendario questo giovedi saranno probabilmente di grande impatto per I mercati. FOREX Il mercato valutario adegua subito la sua idea sul dollaro USA , scontando la prospettiva di taglio tassi, due ancor aper questo 2024, ma non si esclude una maggiore aggressività per il 2025. Salgono dunque le majors, con eurusd che torna al test delle resistenze a 1.0840-50 ma ancora in un forte trading range settimanale. Spinge anche il Cable che si porta a 1.2810 e sembra ora puntare alle resistenze di 1.2850 Spingono a rialzo anche le oceaniche, con il dollaro australiano che gode ora della prospettiva di tassi di interesse ancora molto alti fino al termine del q1 2025, il che porta al break out rialzista della quotazioni oltre 0.6725 per spingere verso 0.6775. Il dollaro centrismo torna prepotente, dando cosi un breve respiro anche a USDJPY che lascia i massimi, piùper la fase di debolezza del dollaro che per la forza dello yen, che rimane invece cronicamente debole. EQUITY Parte il risk on, sulle aspettative di banche centrali accomodanti e pronte ai tagli tassi, il che porta a nuovi massimi ancora una volta le borse americane, incapaci di offrire storni ribassisti degni di nota. Il nasdaq giunge infine ai 20650 pnt, con i primissimi supporti a 20365 pnt , l’SP500 non da meno tocca i massimi di 5627 pnt, con i supporti a 5580pnt. COMMODITIES La debolezza del dollaro USA da beneficio anche al mondo commodities, con i metalli che riprendono il trend primario long, ben visibile sui tf piu alti come il weekly o il daily. Il gold torna a 2400$ sostenuto sia dalla debolezza del biglietto verde che dalle prospettive di ulteriori acquisti fisici di oro da parte delle banche centrali mondiali. Il wti ferma la sua corsa rialzista subito sotto le resistenze poste a 85$, pur lasciando ancora intatto il trend rialzista di medio periodo ben visibile su tf daily che ora pone i supporti tecnici a 82$ Buona giornata SALVATORE BILOTTA ----------------------------------------- di SalvatoreBilotta2
MANCANO LE CONFERME DALL’INFLAZIONEToday’S Trading del 08.07.2024 – MANCANO LE CONFERME DALL’INFLAZIONE MACRO BACKGROUND Netto rallentamento per l’economia USA confermata dai dati sui NFP di venerdi e dai PMI service della settimana scorsa, mancano ora le conferme tanto attese dalla FED sull’inflazione per avere via libera al ciclo di taglio del costo del denaro. La scorsa settimana è stata un duro colpo per l’economia USA che ha messo in luce una brusca frenata del mercato mercato del lavoro, sia tramite gli ADP con soli 150K nuovi posti di lavoro, che con gli initial jobless claims che hanno evidenziato un netto aumento delle richieste di disoccupazione, concretizzate in fine con I NFP che hanno segnalato una disoccupazione in aumento al 4.1%. Ancora lontani dai livelli di allerta per la Fed I numeri del mercato del lavoro, ma di certo sono un forte segnale di raffreddamento , che si unisce ai PMI a dir poco pessimi. L’ISM ha pubblicato la scorsa settimana I dati sul settore service , settore che fino ad oggi aveva trainato l’economia USA dopo il rallentamento del comparto manifatturiero , ma l’ultima rilevazione ha segnalato un calo di ben 5 punti percentuali sull’intero indice PMI, generando sfiducia sul futuro dell’economia americana. Gli alti tassi di interesse messi un campo dalla FED sin oggi, iniziano ad avere effetti concreti sull’economia , effetti che forse il mercato pensava possible già un anno fa, temendo una possible fase recessiva. La FED resta in allerta , pronta a procedure con I tagli dei tassi di interesse là dove l’economia lo richiedesse, manca dunque solo il segnale di via libera dall’inflazione, che resta ancora vischiosa, motivo per il quale I dati in calendario questo giovedi saranno probabilmente di grande impatto per I mercati. FOREX Il mercato valutario adegua subito la sua idea sul dollaro USA , scontando la prospettiva di taglio tassi, due ancor aper questo 2024, ma non si esclude una maggiore aggressività per il 2025. Salgono dunque le majors, con eurusd che torna al test delle resistenze a 1.0840-50 ma ancora in un forte trading range settimanale. Spinge anche il Cable che si porta a 1.2810 e sembra ora puntare alle resistenze di 1.2850 Spingono a rialzo anche le oceaniche, con il dollaro australiano che gode ora della prospettiva di tassi di interesse ancora molto alti fino al termine del q1 2025, il che porta al break out rialzista della quotazioni oltre 0.6725 per spingere verso 0.6775. Il dollaro centrismo torna prepotente, dando cosi un breve respiro anche a USDJPY che lascia i massimi, piùper la fase di debolezza del dollaro che per la forza dello yen, che rimane invece cronicamente debole. EQUITY Parte il risk on, sulle aspettative di banche centrali accomodanti e pronte ai tagli tassi, il che porta a nuovi massimi ancora una volta le borse americane, incapaci di offrire storni ribassisti degni di nota. Il nasdaq giunge infine ai 20650 pnt, con i primissimi supporti a 20365 pnt , l’SP500 non da meno tocca i massimi di 5627 pnt, con i supporti a 5580pnt. COMMODITIES La debolezza del dollaro USA da beneficio anche al mondo commodities, con i metalli che riprendono il trend primario long, ben visibile sui tf piu alti come il weekly o il daily. Il gold torna a 2400$ sostenuto sia dalla debolezza del biglietto verde che dalle prospettive di ulteriori acquisti fisici di oro da parte delle banche centrali mondiali. Il wti ferma la sua corsa rialzista subito sotto le resistenze poste a 85$, pur lasciando ancora intatto il trend rialzista di medio periodo ben visibile su tf daily che ora pone i supporti tecnici a 82$ Buona giornata SALVATORE BILOTTA ----------------------------------------- di SalvatoreBilotta9
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.07.2024L’inflazione Europea è in calo in tutti i Paesi a giugno. Bene! Venerdì il PCE USA di Maggio, molto osservato dalla FED, ha centrato le attese. PMI manufatturieri europei ancora deboli: la ripresa è lontana. Elezioni in Francia: Le Pen vince, ma non trionfa: cruciale il 2’ turno! L’indice PCE USA, (Personal Consumption Expenditure), cioè il defletore del GDP (PIL) di maggio, è quello che la Federal Reserve ritiene più attendibile per misurare la dinamica dei prezzi per le famiglie, ed è sceso come previsto: su base mensile è rimasto invariato (+0,1% nella versione “core”) mentre è salito +2,6% su base annua, al ritmo più contenuto da 6 mesi. Può questo bastare per convincere la Banca centrale Usa (FED) a tagliare il costo del denaro? Sul tema si è espresso il Presidente della FED regionale di Atlanta, Raphael Bostic, convinto che l’inflazione abbia ripreso un sentiero calante e che una riduzione dei tassi sia possibile entro fine 2024. Come noto, l'inflazione al consumo negli Stati Uniti (CPI, quella calcolata dal Dipartimento del Commercio) a maggio è scesa a +3,3% annuale, al livello più basso da 3 anni. Venerdì 5 sarà pubblicato il rapporto sull'occupazione di giugno, un altro importante “marker” attentamente osservato dai vertici della Banca centrale Usa. Venerdì 28 le Borse europee sono peggiorate verso la chiusura e, fatta eccezione per Francoforte, +0,3%, hanno chiuso negative: Milano -0,10%, Londra -0,18%, Parigi -0,68%, quest’ultima ai minimi da gennaio a causa della pesante performance di giugno. Bilancio negativo per tutti nel mese passato: Milano -3,9%, Francoforte, -1,4%, Parigi -6,4%, Madrid -3,3%. Frazionalmente negativo anche l'andamento di Wall Street nell’ultima seduta di giugno: Dow Jones -0,2%, S&P500 -0,4%, Nasdaq -0,8%, pur con qualche preoccupazione per la prospettiva incerta delle elezioni presidenziali Usa. Il repubblicano Donald Trump è uscito meglio del rivale nel dibattito televisivo dove sono emerse incertezze da parte di Joe Biden, specie su temi economici. Qualche giornalista ha persino immaginato un cambio “in corsa” del candidato Democratico, ipotesi per ora non in discussione. A parte il PCE, venerdì e’ stato anche il giorno dell'indice di fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan, sceso a 68,2 dal precedente 69,1 e contro attese di 68,5. Clima più disteso sul comparto obbligazionario europeo, come rivela il lieve calo dello spread tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi: 157 bps, dai 158 della vigilia, col rendimento del BTP benchmark che tuttavia risale a 4,06%, da 4,03%. Vale la pena di ricordare che lo spread BTP/Bund era a 167 bps a inizio 2024. L’inflazione Europea è scesa a giugno: in Italia i prezzi al consumo (CPI) sono cresciuti +0,1% su base mensile e +0,8% su quella annua. In Francia sono cresciuti +2,1% su base annua, da 2,3% a maggio, mentre in Spagna sono scesi al 3,4% da 3,6%. L'inflazione rallenta anche in Germania, +0,1% a giugno su base mensile e +2,2% annuale, contro il precedente +2,8% e attese di +2,5%. Oggi, 1’ luglio, la settimana Borsistica riparte con ottimismo, poichè RN, partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen potrebbe non avere la maggioranza assoluta nel Parlamento francese, scongiurando il rischio, molto sentito sui mercati, di una svolta politica troppo radicale. RN (Rassemblement National) di Le Pen, col 33,1%, sopravanza sia il 28,0% del NFP (Nuovo fronte popolare) che l’alleanza centrista (Ensemble) del Presidente Macron (20,0%), ma in misura più ridotta rispetto alle previsioni dei sondaggi. L’esito del 2’ turno (Domenica 8) sarà cruciale per attribuire i seggi in Parlamento e definire possibili alleanze. Al 1’ turno si è registrata un’affluenza al voto elevata, 66,7%. Indici PMI manufatturieri eruopei ancora depressi: in Germania è sceso a 43,5 punti a giugno da 45,4 di maggio, in Italia è salito a 45,7 punti a giugno da 45,6 di maggio. I listini azionari europei terminano la mattinata con aumenti medi di +0,9% (ore 13.30 CET), mentre lo spread tra titoli di Stato francesi (OAT) e tedeschi (Bund) si ridimensiona a 73 bps, dai 79 del fixing di venerdì. Occhi aperti, giovedì 4, alle elezioni nel Regno Unito, dove è largamente anticipata la vittoria dei Labour, ed all’incontro di 3 giorni dei banchieri centrali a Sintra in Portogallo organizzato dall’ECB. Il Presidente dell’ECB Lagarde parlerà in momenti diversi (oggi, domani e mercoledì), il Chairman della FED Powell domani. Le Borse asiatiche hanno mostrato una buona intonazione stamane: Tokio +0,12%, mentre la fiducia delle imprese in Giappone, misurata dall'indice Tankan è salita a 13 punti nel 2’ trimestre dagli 11 del 1’. Restando in Giappone, la discesa del GDP del 1’ trimestre 2024 è stata rivista a -0,7% su base trimestrale dal -0,5% della 1’ stima, mentre si registra un cambio ai vertici del Ministero delle Finanze: il vice-ministro Masato Kanda lascerà il posto ad Atsushi Mimura a partire dal 1’ agosto: questi dovrà affrontare il problema della debolezza dello Yen, essendo assegnatario delle deleghe sulla politica valutaria. Borse cinesi positive, Shanghai +0,9%, Shenhen +0,6%, alla vigilia del Plenum annuale del Partito Comunista Cinese. Il Presidente Xi-Jinping ha già anticipato che il Governo varerà importanti misure per accelerare riforme strutturali e ripresa economica, favorendo un clima imprenditonale più aderente alle regole del mercati e degli standard internazionali. I future indicano riapertura in rialzo a Wall Street, in media +0,5% (ore 13.30 CET) Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. 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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. di Peter_Braganti6