Australiandollar
Quale valuta dominerà il primo trimestre?Quale valuta dominerà il primo trimestre?
Cerchiamo di fare chiarezza sugli ultimi avvenimenti.
(Articolo 1/3)
GBP:
La sterlina è stata la valuta del G10 a beneficiare meno delle difficoltà dell'USD lo scorso mese, poiché i mercati monetari del Regno Unito hanno mostrato le aspettative di allentamento della BoE più in linea con quelle della Fed a seguito dei dati britannici inferiori al consenso.
Ma attenzione, l’economia del Regno Unito potrebbe alla fine resistere un po’ meglio di quanto temuto.
A questo proposito, i dati flash PMI del Regno Unito del mese scorso hanno offerto alcuni segnali incoraggianti, in quanto l’indice dei servizi è cresciuto più del previsto (53.4 contro 50.9 precedente).
Di seguito lascio il commento di Tim Moore riguardante l'ultimo report markit:
"I dati di dicembre indicano che il settore dei servizi nel Regno Unito ha chiuso lo scorso anno in positivo, con una crescita dell'attività commerciale che ha accelerato ai livelli più rapidi degli ultimi sei mesi, mentre la ripresa degli ordini ha acquisito slancio.
La ripresa della domanda dei clienti è stata attribuita alle speranze di minori oneri finanziari e un contesto economico globale in miglioramento nel 2024.
Tuttavia, molte aziende hanno continuato a citare le difficili condizioni economiche sottostanti a causa della stagnazione dell'economia britannica e della forte pressione sui margini derivante dall'aumento del costo del lavoro.
Le aspettative sull'attività economica per il prossimo anno sono ora le più ottimistiche dallo scorso maggio, supportate da segnali di ripresa della propensione a spendere dei clienti.
Le forti pressioni salariali hanno alimentato un altro mese di sostanziali aumenti dei costi di produzione nel settore dei servizi.
L'inflazione complessiva dei prezzi di produzione è aumentata per il secondo mese consecutivo,
nonostante il sollievo derivante dalla riduzione delle bollette di trasporto e dei costi delle materie prime.
Molte aziende hanno notato vincoli sul loro potere di determinazione dei prezzi a causa della ristrettezza dei budget di famiglie e imprese".
Dando uno sguardo ai dati macro nell'immagine precedente, l'indice Halifax, ovvero l'indice dei prezzi delle case, ha registrato forti deprezzamenti negli ultimi mesi dell'anno.
La correlazione tra l'indice dei prezzi delle case e l'indice manifatturiero può variare a seconda di diversi fattori economici ma in generale esiste una relazione (Tassi di interesse, ciclo economico etc..).
Questa relazione ci aiuta ad evidenziare meglio lo stato di salute dell'economia.
AUD:
I fattori chiave, degli ultimi movimenti del dollaro australiano, sono i prezzi delle materie prime e lo spread dei tassi a breve termine australiani.
I prezzi del minerale di ferro sono balzati al livello più alto in quasi 2 anni sulla scia delle speranze degli investitori che la Cina adotti misure più significative per rilanciare il suo mercato immobiliare in difficoltà.
Questa speculazione è stata ulteriormente alimentata dal discorso di Capodanno del presidente Xi Jinping, in cui ha promesso che il governo lavorerà per consolidare e rafforzare lo slancio della ripresa economica e per raggiungere uno sviluppo economico stabile e a lungo termine. Uno Yuan cinese più forte nelle ultime contrattazioni dell'anno ha anche incoraggiato l’accumulo di scorte di minerale di ferro.
Correlazione tra AUD e il minerale di ferro.
Tuttavia la crescita della Cina potrebbe continuare a rallentare dal 5,2% nel 2023 al 4,4% nel 2024.
Parte di questo rallentamento è strutturale, ma un’altra parte più ampia è ciclica poiché l’economia continua a digerire lo scoppio della bolla immobiliare residenziale con solo modesti stimoli da parte del governo.
Ciò potrebbe fungere da freno al rally del dollaro australiano nel 2024.
Il calo dello spread del tasso a breve termine tra Australia e Stati Uniti segue i verbali del FOMC, che non sono stati così accomodanti come la conferenza stampa del presidente Jerome Powell.
Ritengo che il mercato stia sopravvalutando i tagli dei tassi della Fed per marzo 2024, il che potrebbe portare ad un calo delle principali valute contro il dollaro nel breve termine.
Mentre la Fed taglierà i tassi, la RBA li manterrà fermi o, nella migliore delle ipotesi, li taglierà verso la fine del 2024.
L’inflazione australiana sarà più vischiosa di quella degli Stati Uniti?
I dati sull’inflazione australiana per il quarto trimestre che verranno pubblicati il 31 gennaio costituiranno un dato chiave per AUD.
Il ciclone Jasper e le inondazioni che colpiscono un’area chiave per la coltivazione della frutta nel Queensland porteranno a un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari nel quarto e nel primo trimestre, ma i prezzi alle pompe di benzina, che diminuiranno di oltre il 15% durante il quarto trimestre, influiranno sull’inflazione nella direzione opposta.
Sarà un numero di inflazione difficile da prevedere.
La Banca centrale australiana naviga a vista...
Buon trading a tutti
LA STAGIONALITA' DEL DOLLARO AUSTRALIANO!Dopo un inizio 2023 sottotono per le valute dei paesi del pacifico, il mese di marzo e l'attuale mese di aprile si stanno rilevando mesi di ripresa per AUD e NZD.
In un'analisi pubblicata l'8 Marzo, evidenziai la possibilità di vedere uno scenario rialzista per i messi successivi, e così è stato.
Dai minimi creati il 7 Marzo, AUD si è apprezzato di oltre il 2%, con picchi al 3,7%.
Come spiegato nello scorso articolo, AUD beneficia di un'ottima stagionalità nei mesi di Marzo e Aprile.
Cosa è la stagionalità?
La stagionalità si ha quando, in una serie storica, si riscontrano dei cambiamenti periodici e simili tra di loro, in questo modo possiamo avere delle conferme in più sulla probabilità di aspettarci un rialzo oppure un ribasso.
Attenzione al mese di maggio, statisticamente, al contrario dei mesi attuali, è un mese di possibili performance negative.
La borsa Australiana è tornata a testare i massimi annuali di febbraio, segnando una performance del 10% dai minimi di Marzo.
Sempre nello scorso articolo ho analizzato l'ottima correlazione che è presente tra il DOLLARO AUSTRALIANO E L'ORO, poiché l'Australia è un importante esportatore di queste materie prime.
L'oro, proprio nel mese attuale, ha registrato nuovi massimi annuali, toccando soglia 2050$ all'oncia.
Non dimentichiamoci che in questi mesi il Dollaro americano ha continuato il suo deprezzamento, situazione che favorisce l'apprezzamento delle altre valute.
Nonostante il movimento rialzista di questi 2 mesi, è bene evidenziare come AUD e NZD a confronto delle altre valute su base YTD rimangono le più deboli, situazione che rende difficile l'acquisto.
Buon trading a tutti
Dollaro Australiano sotto pressione, che succede?Il Dollaro Australiano dai picchi di fine gennaio ha perso oltre il 9%, accennando una piccola ripresa solo nei primi giorni del mese di febbraio.
Questa settimana sta registrando forti perdite, posizionandosi al primo posto tra le valute più deboli della settimana.
Che cosa sta succedendo all'economia Australiana?
Partiamo dai dati macroeconomici più recenti.
Martedì, durante la sessione asiatica è stato rilasciato il dato relativo la decisione della Bank of Australia sul tasso d'interesse.
Il tasso è stato alzato al 3,6%, 25 punti base rispetto al dato precedente.
Con questa mossa sono stati aggiunti 325 punti base da maggio 2022.
Di seguito lascio il commento del presidente della RBA:
“Nella riunione odierna, il Consiglio ha deciso di aumentare l'obiettivo del tasso d’interesse di 25 punti base a 3,6%.
L'inflazione globale rimane molto elevata e le prospettive per l'economia globale rimangono contenute, con una crescita inferiore alla media prevista per quest'anno.
La crescita nei prossimi 2 anni dovrebbe essere al di sotto della tendenza.
La crescita dei consumi delle famiglie è rallentata a causa delle condizioni finanziarie più restrittive.
Il tasso di disoccupazione rimane vicino al minimo degli ultimi 50 anni ma con il rallentamento della crescita economica, la disoccupazione dovrebbe aumentare.
Il Comitato riconosce che la politica monetaria opera con un certo ritardo e che il pieno effetto degli aumenti dei tassi d'interesse deve ancora essere avvertito.
La priorità del Consiglio è riportare l'inflazione al target del 2%.
L'alta inflazione rende la vita difficile alle persone e danneggia il funzionamento dell'economia.”
Dopo il rilascio di questi dati il dollaro australiano ha subito un forte deprezzamento, oltre l'1%.
Ma.....di solito gli aumenti dei tassi d'interesse non dovrebbero rafforzare una valuta?
Questo è quello che ci insegna la teoria, ma nella pratica non è sempre così.
Attualmente, a differenza dei dati americani, i dati australiani ci mostrano una debolezza maggiore.
Questo che cosa comporta?
Analizzando i diversi dati possiamo contestualizzare meglio la reazione ribassista che ha avuto il prezzo dopo il rilascio dei tassi.
A differenza della situazione americana, dove le principali borse da inizio anno hanno registrato buone performance rialziste, la borsa australiana è rimasta ai minimi annuali.
Questo ci mostra chiaramente la poca fiducia e il risk off che è presente nell'economia australiana.
Un tasso d'interesse più alto non può che portare un ulteriore ondata di pessimismo sui mercati, facendo allontanare gli investitori e di conseguenza capitali, situazione inversa rispetto la normalità.
Un altro spunto che ho potuto analizzare è la stagionalità di AUD.
Nel mese di Gennaio e Febbraio il dollaro australiano tende, dal 2000, ad essere debole.
Al contrario Marzo e Aprile sono mesi di apprezzamento.
Non dimentichiamoci che il dollaro australiano è comunemente correlato ai prezzi delle materie prime, in particolare quelli dell'oro, poiché l'Australia è un importante esportatore di queste materie prime.
Insomma, mettendo insieme alcuni dei punti che analizzo costantemente per le mie idee di trading, notiamo come tutti i dati ci indicano una debolezza giustificata di AUD.
Buon trading a tutti
M&A_FOREX
I BIG PLAYERS CAMBIANO ROTTAANALISI COT REPORT del 15.05.2022
Il mondo cambia rotta, le banche centrali sempre più determinare al controllo della corsa rialzista dei prezzi, sembrano determinate a non curarsi troppo delle possibili conseguenze.
Recessione, rallentamento economico, non sono problemi di cui curarsi per ora, unico vero mood è contenere l’inflazione, che sale ancora per una corsa sfrenata dei prezzi dell’energia, che resta un problema globale. La domanda non accenna a rallentare, i prezzi al consumo non colano, e la necessità di politiche hawkish oramai è evidente anche nel paese del sol levante, dove un primo dato inflazionistico sopra il 2% mostra quanto diffusa sia la corsa dei prezzi.
Le aziende iniziano a ridimensionarsi per il futuro, rilevante a tal proposito la notizia di Amazon che decide di liberarsi di grandi depositi in America, proprio in vista di un calo della domanda, segno che le prospettive rosse di earnings in crescita sono terminate, e le bigtech saranno le prime a pagare il conto.
I mercati azionari hanno goduto della grande liquidità immessa dalle banche centrali nella fase pandemica, dove le economie sono state artificialmente sostenute, generando tutta via una falsa crescita del mondo della finanza, con il mondo tech che ha fatto da traino alla creazione di una bolla che trova ora forse la sua fine.
Arduo il compito di sgonfiare una bolla senza farla esplodere, le banche centrali con la FED alla guida, si trovano ora a combattere un nemico che loro stesse hanno creato, e le possibilità di un cosi detto atterraggio morbido sono davvero poche.
Il quadro sembra essere ancora più complesso in aree come l’Europa, dove la BCE proprio per il timore di un impatto troppo violento sull’economia ha scelto la strada attendista, che tuttavia ha generato solo un ulteriore indebolimento della valuta che ha generato ulteriore inflazione! Un circuito vizioso dal quale non sarà facile uscire.
I mercati hanno bisogno di un cambio di rotta, e questo avrà un prezzo nella vita reale come sui mercati finanziari, cerchiamo pertanto di farci trovare pronti, cosi come si stanno preparando i big plaiers.
Procediamo con il consueto ordine:
Il mondo valutario continua a dare spazio al dollaro americano , ma attenzione all’euro che in vista di un’intervento della BCE al prossimo Luglio, inizia ad attirare l’attenzione dei big players, che si allontanano invece da asset come il dollaro canadese, forse in vista di un WTI che ripiega su valori medi più bassi in vista di un raffreddamento dell’economia e quindi della domanda globale di energia.
Ritornano le posizioni nette lunghe dell’euro,dove i big players sono posizionati con 20339 contratti netti long, andando ad incrementare il loro posizionamento proprio al raggiungimento dei minimi di i periodo, e in vista di un potenziale prossimo rialzo tassi da aprte della BCE che sembra finalmente decisa ad intervenire per contenere l’inflazione che ha raggiunto intanto record storici per l’area Euro.
Abbiamo raggiunto oramai aree di minimi di eurusd con 1.04, aree dalle quali possibili storni rialzisti, ci proietterebbero a 1.0875 prima e 1.0950 poi, previa conferma di una BCE hawkish.
Stabili le posizioni corte sulla sterlina, che probabilmente ha raggiunto i sui picchi di massima esposizione corta per i big players che si confermano a -79241 contratti corti, in linea con i -79598 della scorsa settimana. Non escludiamo dunque possibili prese di profitto, che porterebbero a potenziali storni del cable, almeno nel breve periodo.
Anche in questo caso dopo aver raggiunto i minimo di 1.2150, il cable sembra voler ripartire alla caccia delle resistenze, poste in primis a 1.2650 e a 1.30 figura poi. Anche per il cable, la premessa per dei movimenti di mean reverting long, è ancora un dollaro che cerca stroni, con allunghi ribassisti, a dare fiato alle restanti majors.
Stabili le posizioni corte sullo yen giapponese, dove i big players rimangono netti corti con 102309 contratti short, segno che la corsa ad asset rifugio è lenta e premia al momento molto di più il franco sizzero dello yen, forse anche a causa delle ancora iper accomodanti politiche della BOJ, che tuta via dovrà iniziare a fare i conti con i primi segnali di un’inlfaiozne in ripresa, probabilmente rimodulando la propria politica economica.
Il futures sullo yen rimane pertanto ancorato ai minimi non trovando ancora spunti per degli allunghi oltre i massimi di aprile, che aprirebbero la strada alla mm100 daily ed ai prezzi visti nello scorso marzo 2022.
Ancora pesante il posizionamento sul dollaro australiano, che dopo aver visto fortissimi recuperi dai minimi di periodo, ritrova oggi i big players ancora con 44642 contratti netti corti, segno che la fiducia nelle commodities currencies fatica a tornare. La prospettiva di un forte rallentamento economico non premierebbe questi asset, che devono comunque far conto con l’inlfazione e la prospettiva di minori esportazioni di materie prime, nel caso di un rallentamento nella domanda globale, ma restano scenari questi ancora in evoluzione e la certezza di una recessione globale ancora non l’abbiamo , pertanto rimaniamo vigili sulle prossime dimaniche mondiali.
Sempre in linea con un riassetto dei portafogli dei big players, che sembrano cercare posizionamenti più prudenti evitando asset come le commodities currencies legate alle materie prime, come ad esempio il dollaro canadese, ritroviamo anche in questo caso forti vendite, con i big players che sono al momento netti corti con ben 14496 contratti. il futures mostra l’evidente fatica che il dollaro canadese ha nel superare le resitenze poste in area 0.7725 e 0.7875. la strada della BOC in linea perfetta con la FED sembra aver dato fino ad oggi ottimi frutti, vedremo se il doppio filo che lega la valuta canadese al petrolio sarà un’opportunità di risalita o un tremendo cappio al collo.
Ultimo ma non per importanza il dollaro americano dove i big players mantenofgno il loro assetto rialzista con 36213 contratti netti lunghi, senza per ora dare segni di inversione. Resta tutta via plausibile delle prese di profitto che generino storni interessanti, ma sarà cruciale capire quando e dove potranno generarsio occasioni per entrare eventualmente in trend pro dollaro.
Le potenzialità di uno storno tecnico sono enormi, un primo approdo alle aree di 102.35 sarebbe solo un primissimo respiro che potrebbe allungare fino a 101 figura senza danneggiare il quadro tecnico rialzista, ma generando esclusivamente potenzialità rialziste da cogliere a prezzi migliori.
Il mondo dei big players cerca la giusta dimensione anche nel mondo azionario, consapevoli oramai che la fase dei rialzi senza se e senza ma , è giunta al suo termine.
Cambiano i tempi , cambiano le economie, cambiano le politiche, dobbiamo cambiare i nostri portafogli, pertando i big players lenatmente sgonfiano le loro posizioni long sul mondo tech in primis, andando a comprare asset come il vix, che seppur ancora in una fascia non di attenzione, inizia ad attirare la nostra attenzione.
Ancora netti long con 15174 contratti i big players, sembrano tutta via lontani da quelle massime esposizioni long che hanno guidato i rialzi alla fine del 2021. I prezzi oramai sui minimi per questo 2022 hanno segnato sette settimane di ribassi consecutivi, e le potenzialità per degli storni aumentano, senza tuttavia credere in nuovi massimi. Impossibile pensare dato l’attuale contesto economico , di rivedere massimi storici, ma al più il concretizzarsi di possibili storni e respiri del mercato, che porterebbero i prezzi al test delle prime arre di resistenza poste a 13000 pnt. Sarà una strada difficile per i longhisti quella che si intravede all’orizzonte del mondo tech, pertanto raccomandiamo cautela, special modo nella scelte delle size più adeguate.
Crolla in ovvia correlazione il posizionamento sull’S&P, dove i big players dimezzano di fatto le loro 121775 posizioni nette lunghe portandosi a 66646 contratti long. Massima cautela pertanto nel cercar di comprare il coltello che cade.
Ultimo richiamo di attenzione , il posizionamento dei big players sul vix, che pur rimanendo ancora su valori medi di 30, vede i big players accumulare contratti netti long, passando di fatto a -39565 contratti, livelli tra i piu bassi registrati negli ultimi anni, segnale che gli acquisti aumentano in maniera costante a cercare forse protezione da potenziali ulteriori ribassi del mondo equity.
A completare la rubrica il mondo energy, dove il ngas sembra cedere il passo al wti, con i big players che lasciano ben 2483 contratti sul natural gas, portandosi netti corti a 115012 contratti. resta invece ancora alta l’attenzione sul wti, dove i big players questa settimana hanno incrementato di 14834 contratti la loro esposizione netta long che passa a 325637 contratti.
Ciò non di meno le esposizioni nette lunghe sul wti restano tra le più basse degli ultimi 3 anni, segno che la fiducia in possibili ulteriori rialzi sta via via svanendo per lasciare spazio all’idea di quotazioni più in linea con un’economia mondiale in rallentamento.
buon trading
Salvatore Bilotta
TUTTI I DATI, LE TABELLE, I GRAFICI DETTAGLIATI , MIO MALGRADO SOLO AL SITO WEB
AUDUSD: RBA decisione tassi d'interesse del 5 Aprile 2022Buongiorno a tutti,
martedi' prossimo la Royal Bank of Australia (RBA) decidera' se aumentare o lasciare invariati i tassi d'interesse. Da notare la crescente divergenza fra la politica monetaria adottata dalla RBA e dalla RBNZ (Royal Bank of New Zealand) trattata nel precedente post sull'argomento condiviso il 2 Novembre 2021 (link sotto). La questione che deve porsi la Banca Centrale e' se aumentare i tassi d'interesse per contrastare l'aumento dei prezzi. A prima vista sembra che non ci siano dubbi. E' opinione diffusa che questo sia cio' che la RBA fa meccanicamente quando l'inflazione sale al di sopra del 3% (attualmente e' del 3,5% ) per riportare i tassi all'interno della fascia obiettivo del 2-3%.
Il problema e' che la domanda non e' certamente la cosa principale che spinge i prezzo al rialzo in questo momento. Le cose principali sono al di la' del controllo della RBA. I prezzi della benzina sono saliti alle stelle a causa della guerra Russia-Ukraina. E' anche il motivo per cui i prezzi globali di grano, orzo e olio di girasole stanno salendo. Le aziende di trasformazione alimentare affermano che l'aumento dei prezzi del petrolio e degli alimenti combinati minaccia di aumentare il prezzo di una lattina di fagioli di oltre il 20%. Tutto cio' che viene spedito e trasportato su camion utilizzando petrolio e' destinato a costare di piu'. Il costo degli stessi camion e delle automobili sta aumentando a causa della carenza globale di chip per computer. E' facile capire perche' i prezzi aumentino ed e' facile capire perche' potrebbero non scendere per un po'. Quello che e' piu' difficile da vedere e' come spingere al rialzo i tassi d'interesse per frenare la domanda, per costringere i consumatori a spendere meno, possa servire a qualcosa.
Comunque, al di la' delle decisioni che la RBA prendera' martedi' prossimo, bisognoa notare come l'AUD, da inizio Febbraio 2022, abbia beneficiato dell'aumento delle materie prime in quanto "commodity currency". Infatti i traders e gli investitori che cercano di ottenere esposizione alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime spesso assumono posizioni nelle "commodity currencies" come investimento proxy per l'acquisto delle stesse materie prime. Queste coppie sono altamente correlate alle variazioni dei prezzi delle commodities poiche' le producono e le esportano. L'Australia e' una delle nazioni piu' ricche di risorse al mondo ed e' il piu' abbondante esportatore mondiale di carbone e minerale di ferro. Il paese esporta anche petrolio e oro e la sua valuta e' quindi fortemente dipendente da questi prezzi. Da non dimenticare anche che la Cina e' il piu' grande cliente dell'export australiano.
CONCLUSIONI TECNICHE:
AUDUSD ha iniziato il 2022 trovando supporto sul livello 0,70000 su cui ha sviluppato un pullback che ha superato la pressione ribassista del 2021 e si e' fermato sulla resistenza a 0,7600. Analizzando l'area cerchiata con il timeframe H1 si potra' apprezzare una fase di accumulo/distribuzione che segue la schematica Wyckoff.
Va be', per il momento mi sembra di aver detto e condiviso abbastanza. Spero che le informazioni di cui sopra vi possano essere d'aiuto per il vostro trading. Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Grazie a tutti per il supporto e se avete voglia lasciate un like e passate a trovarmi nella live. Grazie soprattutto a TradingView per la possibilita' che ci da di condividere le nostre idee e di stare insieme (grazie AlbertoBobbons per gli spunti su questa coppia).
Un abbraccio e buon trading a tutti
Cozzamara
PS: Attenzione alla possibilita' che i Giapponesi possano intraprendere (se non l'hanno gia' iniziato su NZDJPY) un'operativita' di Carry Trade su AUDJPY.
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
AUD/USD: UNA BUONA OPPORTUNITA' ?Stamane abbiamo assistito a uno spunto ribassista dell'Aussie, complice l'accelerazione rialzista messa in evidenza dal dollaro statunitense e il rilascio dei dati non proprio entusiasmanti sullo stato di fiducia dei consumatori in Australia.
Tecnicamente, partendo da time frame Weekly, possiamo dire che la major conserva un'impostazione rialzista e i prezzi continuano a oscillare al di sopra della mediana di Bollinger. Scendendo in D1 notiamo che i prezzi nell'ultimo hanno disegnato un'importante fascia di supporto in area 0.7680/0.7710.
In H1 nell'ultima settimana vediamo come i prezzi abbiano registrato minimi e massimi decrescenti che hanno portato alla possibile formazione di un canale rialzista.
Tutti questi fattori mi hanno portato a considerare alla costruzione di un trading plane con due ingressi rialzisti.
Piazzerò il mio stop loss al di sotto dei minimi registrati nelle ultime settimane, precisamente in area 0.7660/0.7670. Il mio take profit lo vedo in area 0.7850, magari con parte della posizione da gestire in trailing stop.
Per quanto riguarda il timing d'ingresso ho utilizzato il time frame h1, e in particolare ho tenuto in considerazione i ritracciamenti di Fibo e il fatto che ci troviamo su una trend line , che potrebbe essere la base del canale rialzista in costruzione.
Il calendario economico di oggi prevede il rilascio dei dati sulle scorte di petrolio e delle Minute fed in serata.
AUD/CAD: ATTACCO AI MASSIMI !!!Dopo essersi mosso al rialzo praticamente per tutto il 2020, all'inizio di quest'anno il cross ha mostrato segni di debolezza in area 0.98-99, dove sono stati registrati i massimi. Questa fascia di prezzo non veniva toccata dal luglio 2018.
Dopo un ritracciamento, che potrebbe essere dovuto per lo più a congiunture tecniche, i prezzi sembrano orientati verso i massimi di cui dicevamo.
Ho scelto di prendere posizione per diversi motivi:
1)primo su tutti il rischio/rendimento davvero molto interessante. Ho deciso di piazzare uno stop loss stretto, al di sotto dei minimi di ieri e della mediana di Bollinger in Daily. Per quanto riguarda il rendimento auspicato: primo target obiettivo 0.9880;
2)divergenza rialzista Daily che ho evidenziato sul grafico in questione;
La natura di questa operazione sarà intraday, volta al multiday. Mi spiego meglio: qualora i prezzi dovessero raggiungere il primo target obiettivo , chiuderei parte dell'operazione per poi gestire al meglio quella restante.
Questa operazione, che non parte con i favori del pronostico visto che ci troviamo su una fascia di resistenza, mi permette di rischiare una piccola parte del capitale, puntando però a rendimenti che potrebbero rivelarsi davvero "esplosivi".
buona giornata e buon trading!
Analisi price action AUDUSD 21/08/2020SUL MENSILE/SETTIMANALE (MONTH/WEEK)
La visione generale di lungo periodo mostra come il prezzo abbia scavalcato la trendiline a ribasso con la candlestick di Agosto 2020, un prezzo dunque che sta mostrando segni di voler invertire il trend. L'idea di probabile inversione viene supportata da una divergenza rialzista sulla forza del trend, Il livello su cui a chiuso Venerdì 0.71700 è stato inoltre un livello chiave in passato dove il mercato ha sempre reagito con una volatilità minima più alta rispetto a quella attuale (anche nei casi dei periodi estivi). A 0.71700 si trova il supporto della precedente discesa; è probabile che vi sia un periodo di lateralità e di accumulazione (dove potrebbe anche stornare qualcosa) prima che il mercato riesca a ripiegare con una buona forza verso una direzione definita. Sarà interessante vedere se i buyer riusciranno avere la meglio e portare sui livelli sucessivi il mercato.
SUL GIORNALIERO (DAY)
Scendendo sul più breve periodo (Grafico Candlestick) possiamo notare come il 6 Agosto il mercato abbia considerato out la crescita con una candela che ha rimangiato quella delle contrattazioni precedenti, da quel giorno il mercato è sceso rallentando la su corsa e diminuendo la propria volatilità, fino ad infrangere la trendiline rialzista. Un suggerimento che qualcosa sta cambiando ce lo da anche l'RSI che indica una divergenza ribassita.
SUL BREVE PERIODO (4H)
Sembra che il prezzo abbia la volontà di ritestare la trendline e utilizzarla come resistenza a 0.72000, ciò potrebbe significare come suggeriscono i volumi che il trend potrebbe continuare a rialzo fino a tale soglia e nel caso la infrangesse con vigore continuare fino area 0.72500. Nel caso in cui i buyer non riusciranno ad avere la meglio sia il livello 0.72 sia il livello 0.725, queste saranno sicuramente usate come soglie di attenzione per eventuali rimbalzi verso il basso. E' probabile che in quelle aree ci siano molti operatori di mercato che vogliano aumentare le proprie posizioni in short e altri che abbiano capito la direzione reale del mercato (ribassista) e che colgano la palla al balzo per accodarsi alle vendite, un movimento ribassista lo potremo vedere solo sotto i livelli 0.70700. Sarà interessante vedere come si muoverà questa settimana il mercato.
EURAUD : Aspettiamo il ritracciamento.Nell'area tra 1.60000 e 1.61000 come si può vedere dal grafico abbiamo un forte supporto che ha tenuto per diverso tempo. Come mi aspettavo, dopo l'ultimo rientro in quel supporto, c'è stata una reazione istantanea, in cui se devo essere sincero ho piazzato un operazione long con stop sotto il minimo a 1.59750. Questa operazione la terrò fino al raggiungimento dell'obiettivo che per il momento mi sono fissato in area 1.65000. Adesso bisognerà aspettare un ritracciamento per un secondo ingresso long tenendo lo stop sempre sotto 1.59750. Si può già inserire l'ordine a 1.61300 che sarà un buon punto d'ingresso avendo così un Rischio/Rendimento maggiore di 1:2.
AUDJPY 7 NOVEMBRE 2019 Divergenza bearish 1H sulla coppia AUDJPY, primo segnale di inversione apparso sulle negoziazioni dell ultima ora.
Il setup dell' operazione vede un break even point e due differenti profit line.
Rischio rendimento dell' operazione è compreso tra 1:1.5 e 1:3
Buon trading a tutti!
USDAUD 6 NOVEMBRE 2019 Opportunità allettante sulla coppia USDAUD, triplo minimo, divergenze e inversioni sulle devianze a 1H accompagnate da fondamentali che rispecchiano un dollaro forte. Entrata long al breakout dei massimi precedenti con stop loss sui minimi, due aree di profitto, la prima funge anche da break even point in caso di attivazione della posizione. Il rischio rendimento di questa operazione è contenuto tra 1:1 e 1:2.5
Buon trading a tutti!
AUDJPY ANALISI TRADE MARTEDI 29/10/2019 AUDJPY nel lungo termine che molto probabilmente continuerà la sua ripresa al rialzo, movimento evidenziato da una kumo twist bullish in DAYLI.
Nel breve termine però mi aspetto un leggero storno, data la diminuzione della forza del trend e da un doppio massimo a 1H e 4H.
Opererò con una strategia di swing trading che mi permetterà di gestire il rischio di questa operatività in maniera chirurgica.
Rischio rendimento dell' operazione tra 1:1.5 e 1:3.5
Entrata SHORT solo e solamente alla chiusura della candela di breakout.
Buon trading a tutti!
AUD/USD, violazione al rialzo della trendline ribassistaIl dollaro australiano acquista forza sul dollaro USA e le quotazioni rompono al rialzo la trendline ribassista partita da oltre un anno. Il prossimo ostacolo per le quotazioni è la vicina media mobile a 200 periodi. In caso di rottura al rialzo si punta al primo target a 0,74, solo sui livelli 0,73/0,74 si potrà avere una vera dimostrazione di forza la quale porterebbe ad una inversione del trend ribassista.
AUD/USD ROTTURA CANALE DISCENDENTE??BUONGIORNO e buona festa a tutti,oggi andremo a vedere il cross del australian dollaro nei confronti del dollaro americano.
Prima di tutto possiamo notare come il momentum ribassista si abbia man mano perso forza arrivando nel ultimo periodo a lateralizzare e adesso sta provando a rompere il canale e se dovesse confermare l'avvenuta rottura si potrebbe azzardare un long fino a quota 0.74$ dove passa la ex trend line rialzista(visibile sul mensile) che potrebbe fungere da resistenza.
AudUsd, fra petrolio e NFPDal punto di vista grafico cominciamo a vedere un triplo minimo ed un testa e spalla non disegnato bene ma che ci sta. Chiaramente dopo il meeting Rba, senza nessun sussulto, a decidere le sorti del cambio saranno il petrolio e sopratutto i dati occupazionali americani. In attesa di un pattern chiaro d'inversione, la mia idea è di un rimbalzo rialzista.
GBPAUD - Analisi multi-timeframe - Operazione ShortBuona sera a tutti, dopo lo SL su GBPCAD mi sposto di continente ed andiamo in Australia sempre con il Pound, quindi analisi su GBPAUD, vediamo tutto passo passo:
Settimanale:
- Settimanale rialzista in fase laterale.
- Siamo nel range di una resistenza fatta dai massimi precedenti.
- La Kumo è un po' piatta ma ha formato una cunetta.
- La Kijun è un po' lontana, i prezzi potrebbero avvicinarcisi.
- L'RSI ha creato una divergenza sul double top.
- Vediamo che il prezzo ha provato più volte a rompere questa resistenza.
- Il prezzo ha rimbalzato proprio sulla Tenkan, potrebbe essere che continui verso l'alto oppure che visto l'RSI rompa la Tenkan e vada ALMENO fino alla Kijun.
Daily:
- Qui vediamo molto bene come nelle scorse settimane il prezzo abbia lateralizzato provando ad uscire dalla resistenza.
- La scorsa settimana abbiamo rotto la Kijun quindi me la segno.
- Vediamo inoltre un appiattimento della Kijun dove il prezzo ha rimbalzato ad inizio settimana.
- Notiamo inoltre un grosso appiattimento della Senkou B che è nelle vicinanze della Kijun dove il prezzo si è appoggiato.
- Abbiamo anche una lagging-span all'interno dei prezzi che ci conferma la lateralità.
- L'RSI è inoltre in costante ribasso mentre il prezzo lateralizza (divergenza).
- La Senkou B corrisponde ad un appiattimento Tenkan sul weekly.
H4:
- Su questo time-frame notiamo molto bene come la Kijun Daily è un livello abbastanza importante.
- Vediamo che solo settimana scorsa abbiamo rotto la Kumo in un modo abbastanza deciso.
- Vediamo che in questo momento il prezzo sta ritracciando su degli appiattimenti Kijun / Senkou B decisamente importanti.
- Questi appiattimenti corrispondono alla Kijun Daily odierna.
- Oggi abbiamo avuto delle notizie da parte del GBP, queste potrebbero aver spinto il prezzo in alto senza che esso abbia realmente quel valore.
- La Kumo è comunque ribassista anche se la Senkou B è piatta.
- Abbiamo un RSI in divergenza nascosta, il prezzo potrebbe continuare al ribasso.
- Siamo inoltre sul livello Fibo 61.8% dell'ultimo impulso ribassista che è l'ultimo livello per un possibile ABCD pattern.
- Vediamo una lagging-span che è appena entrata nei prezzi, essi potrebbero risultare come un ostacolo per il rialzo.
15min:
- Abbiamo anche qui una divergenza sull'RSI.
- Penso che per un operazione con un R:R decente si potrebbe aspettare una rottura della Kijun su questo time-frame.
- Inserire l'entrata sulla rottura.
- SL sopra ai massimi precedenti.
- TP minimo sulla Kijun Daily nonché supporto H4.
- TP massimo sulla Senkou B Daily.
Indici:
- BXY: Massimi decrescenti e minimi decrescenti, siamo in un ribasso.
- AXY: Abbiamo rotto Fibo 61.8% per il possibile ABCD pattern, il prezzo potrebbe riprendere verso l'alto almento fino ai precedenti massimi.
Fondamentali:
- Non ci sono notizie particolarmente influenti a parte quella di GBP di oggi.
AUD/CAD, opportunità d'acquisto settimanaleSmaltita la volatilità della scorsa settimana, in particolare i bruschi movimenti di mercato registrati in concomitanza della BCE e dei dati sul mercato del lavoro USA, l'attuale sembra abbia preso una direzione tanto su mercato valutario quanto su mercato azionario. Chiaro, almeno sinora, il sentiment degli investitori focalizzati maggiormente sull'andamento dell'inflazione (le dinamiche salariali USA potrebbe indurre la FED a una politica annuale meno aggressiva, orientandosi sui 3 rialzi dei tassi pattuiti e non più sui 4 come trapelato in occasione della prima testimonianza di Powell davanti al Congresso).
La tendenza di fondo vede, al momento, un rafforzamento dell'equity a discapito del Dollaro, che risente di una mancanza di spinta nei rendimenti obbilgazionari (il T Bond a 10 anni fatica a superare la soglia del 3% e in tal senso sarà interessante valutare l'asta odierna). Sfruttando i rapporti di forza tra le valute, si potrebbero impostare dei posizionamenti interessanti su alcuni cross valutari. Il primo analizzato è il cross AUD/CAD, orientato con decisione al rialzo fin dal dicembre scorso (trend ben visibile su grafico giornaliero). L'utilizzo di media esponenziali opportunamente calibrate, nello specifico 10-21-50-200-633 ci consente di avere un'idea più chiara circa il potenziale andamento del prezzo.
Il prezzo, lo si evince facilmente, ha rimbalzato sulla media a 10 periodi (media esponenziale sui prezzi di chiusura), fornendoci un'ottima opportunità d'ingresso e dandoci modo di calibrare adeguatamente il rapporto rischio rendimento. Un rapporto rischio rendimento ben evidenziato sul grafico, ovvero 1:2.74 qualora l'obbiettivo della seconda resistenza dovesse risultare corretto. Prima che le quotazioni possano giungere a quel livello incontreranno un'altra area resistenziale, collocata su massimi di periodo in area 1.02. Tale livello potrebbe tornare utile per chiudere parte della posizione, azzerare il rischio portando lo stop in pareggio (sempre meglio qualche pips al di sopra del prezzo d'ingresso) e lasciar correre la restante parte della size iniziale.
L'utilizzo delle candele Heikin Ashi supporta la view rialzista, facile notare il breve ritracciamento che ha caratterizzato la giornata di venerdì scorso, altrettanto facile individuare la ripartenza al rialzo certificato dal cambio nel colore della candela odierna.
Il filtro utilizzato è il trend trigger factor, notoriamente un ottimo indicatore di tendenza. Strategia vuole che per valori superiori a 100 si tengano in considerazione esclusivamente posizionamenti al rialzo, viceversa per valori inferiori a -100. Nell'area compresa tra questi 2 valori si ritiene che il prezzo sia in fase di consolidamento e a meno di violazioni al ribasso della linea dello zero è consigliabile mantenere le posizioni originarie. Nel caso in oggetto abbiamo avuto un rimbalzo quasi chirurgico dalla linea dello zero, ora l'indicatore sta puntando nuovamente all'area 100 indicandoci nuova spinta rialzista. Come detto il rimbalzo sulla media 10 periodi, in presenza di un trend rialzista, ha consentito di aprire la posizione posizionando lo stop loss sotto i minimi della precedente candela giornaliera.
Per concludere una considerazione sui rapporti di forza valutari. Trattandosi di cross, la coppia dipenderà imprescindibilmente dall'andamento dei due cambi che lo compongono, quindi AUDUSD e USDCAD. Non solo, nel corso della prossima notte verranno rilasciati alcuni importanti dati fondamentali dell'economia australiana, nello specifico il sentiment delle imprese e dei consumatori. Poi, a metà settimana, verranno rilasciati i verbali inerenti la riunione di politica mometaria RBA tenutasi la settimana scorsa. Per quel che concerne il canadese, la fase di debolezza strutturale permane: da un lato causa dati macroeconomici non esaltanti, dall'altro lato causa accordo NAFTA tutt'altro che chiaro.
AudUsd, il meeting non cambia la situazione graficaNessuna novità dal meeting della RBA australiana con i tassi d'interesse lasciati al minimo storico e un comunicato abbastanza dovish da parte di Philip Lowe. Tuttavia con un dollaro americano ancora debole, l'attuale livello sul daily, che corrisponde al ritracciamento 61.8 di Fibonacci, potrebbe generare un mini rimbalzo tecnico sfruttando anche la ripresa di petrolio, gas, oro e minerali di ferro in ambito materie prime fortemente correlato con il dollaro aussie
EurAud, rettangolo interessanteLe figure di analisi tecnica sono le più belle dal punto di vista rischio rendimento. Con l'euro sotto pressione in vista votazioni italiane e tedesche, il dollaro australiano, che non sta godendo però delle materie prime in positivo, potrebbe tecnicamente bucare un supporto molto interessante con una correzione del trend rialzista in corso piuttosto marcata