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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Oggi è il grande giorno!
Stasera alle 20:00 in live vedremo la decisione sui tassi e, ancora più importante, le proiezioni.
Come detto ieri, i dati al dettaglio sono usciti a favore USD e deboli per Gold. Ho provato un trade più aggressivo, ma non avendo spostato a BE mi ha preso lo stop stamattina. Poco male: stasera ci rifacciamo
Adesso il set-up resta questo: dipenderà da come usciranno i dati e da cosa diranno.
👉 Non fissatevi solo sul grafico: io rimango con un’idea long, ma se i dati saranno contrari non ha senso andare contro mercato e prendersi stop inutili.
📊 FOMC Scenario Analysis – Cosa aspettarsi e come tradare
CPI sopra le attese, ma le componenti più “sticky” non hanno accelerato.
PPI debole, guidato da energia e margini.
Mercato del lavoro rivisto al ribasso.
Inflazione in progresso ma in modo “irregolare”.
🔹 Scenario Base (55–60%) – Dovish-lean
Cosa vediamo:
Statement che riconosce i progressi.
Dot plot più basso oltre il 2025 o forte richiamo a “proceed carefully”.
Powell minimizza la necessità di ulteriore restrizione.
Effetti di mercato:
Gold ⬆️
USD 🔻
US30 ⬆️ ritorno del risk appetite, rotazione sul growth trade.
🔹 Scenario Alternativo – Hawkish-lean
Cosa vediamo:
Dot plot invariato o più alto.
Powell sottolinea i rischi rialzisti sull’inflazione.
Segnali di tassi reali “più alti più a lungo”
Effetti di mercato:
Gold 🔻
USD ⬆️ DXY più forte, rialzo sui rendimenti 2Y.
US30 ⬇️ pesano i rendimenti, risk-off sulle equities.
👉 Questo lascia intendere che la Fed agirà con cautela.
ci vediamo stasera!
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🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Oltre l'analisi tecnica
Fed attesa al varco, euro in volo e petrolio stabileBUY ON RUMORS AND SELL ON NEWS?
Ieri, l’S&P 500 e il Nasdaq hanno aperto in rialzo, toccando nuovamente nuovi massimi storici, prima di ridurre i guadagni e chiudere in rosso. L’S&P 500 ha chiuso a -0,13%, il Nasdaq a -0,07%, mentre il Dow Jones ha registrato un calo dello 0,27%.
Gli investitori attendono con impazienza la riunione del FOMC, iniziata ieri, con la banca centrale statunitense che dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base questa sera. Tale decisione potrebbe innescare una correzione dei listini, secondo il principio “buy on rumors and sell on news”, ovvero la tendenza degli investitori a prendere profitto dopo aver accumulato posizioni long nel recente passato.
Sul fronte macroeconomico, sia le vendite al dettaglio sia la produzione industriale hanno sorpreso al rialzo. Anche i prezzi all’esportazione e all’importazione hanno superato le previsioni. Tuttavia, questi dati non hanno modificato le aspettative del mercato sulla politica della Fed.
A livello settoriale, l’energia ha sovraperformato, mentre i servizi di pubblica utilità e la tecnologia sono rimasti indietro.
Tra le notizie aziendali, Oracle è salita del 3,2% dopo le indiscrezioni secondo cui farebbe parte di un consorzio che consentirebbe a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti. Alphabet è rimasta pressoché invariata dopo l’annuncio di un investimento di 5 miliardi di sterline nel Regno Unito, da realizzare in due anni, per sostenere l’economia dell’intelligenza artificiale del Paese. Nel frattempo, Nvidia e Broadcom hanno perso entrambe circa lo 0,7%.
VALUTE, L’EURO SFONDA
Ieri mattina, l’EUR/USD ha rotto la resistenza chiave di 1,1830, raggiungendo il massimo degli ultimi quattro anni a 1,1788. Sebbene dal punto di vista macroeconomico non vi siano molte ragioni per un rafforzamento dell’euro, appare evidente che gli Stati Uniti desiderino un dollaro debole. Ma fino a quando?
L’Europa è in difficoltà, tra dazi commerciali, tensioni geopolitiche (Russia-Ucraina e Medio Oriente), problemi di politica interna (Francia e Spagna) e rallentamento economico (Germania e calo dell’export).
A ciò si aggiungono le parole di Christine Lagarde, che ha dato il via libera al rafforzamento della moneta per importare deflazione.
Quanto potrà reggere ancora il rialzo dell’euro? Non è facile rispondere, ma la sensazione è che prima di un’inversione si debbano raggiungere i target finali, compresi tra 1,2000 e 1,2500.
Nel frattempo, il dollaro sembra destinato a perdere terreno anche contro la sterlina, lo yen e, in parte, le valute oceaniche.
VENDITE AL DETTAGLIO USA
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,6% su base mensile ad agosto 2025, in linea con il dato rivisto al rialzo di luglio e al di sopra delle aspettative del mercato, che prevedevano un incremento dello 0,2%.
Gli aumenti più significativi si sono registrati nei negozi di abbigliamento, articoli sportivi, ristoranti e bar, stazioni di servizio e veicoli a motore.
Le vendite escluse ristorazione, concessionari auto, materiali edili e stazioni di servizio — utilizzate per calcolare il PIL — sono balzate dello 0,7%, dopo un aumento dello 0,5% e oltre le attese dello 0,4%.
USA, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale negli Stati Uniti è aumentata dello 0,1% ad agosto 2025, superando le attese di un calo dello 0,1%, dopo una flessione dello 0,4% a luglio (dato rivisto al ribasso).
La produzione manifatturiera, che rappresenta circa il 78% del totale, è cresciuta dello 0,2% dopo un calo dello 0,1% a luglio, battendo le previsioni di un’ulteriore contrazione dello 0,2%.
L’utilizzo della capacità produttiva è rimasto stabile al 77,4%, un livello inferiore di 2,2 punti percentuali rispetto alla media di lungo periodo (1972–2024).
PETROLIO E TENSIONI GEOPOLITICHE
Ieri, i future sul greggio WTI sono rimasti pressoché invariati intorno ai 64 dollari al barile, interrompendo un rialzo durato tre giorni. Il mercato è stato influenzato dalle preoccupazioni legate ai rischi di approvvigionamento, in seguito agli attacchi con droni contro infrastrutture energetiche russe.
Fonti del settore hanno citato rapporti secondo cui l’operatore di oleodotti russo Transneft avrebbe avvertito i produttori della possibile necessità di ridurre la produzione, dopo che attacchi ucraini hanno colpito terminal di esportazione e raffinerie.
Tuttavia, Transneft ha successivamente smentito la notizia sul proprio sito web, definendola disinformazione occidentale.
Nel frattempo, funzionari europei hanno annunciato piani per accelerare la riduzione delle importazioni di combustibili fossili dalla Russia, sollecitando misure più incisive per aumentare la pressione economica su Mosca.
Gli investitori attendono la decisione della Fed, che potrebbe ridurre il costo del denaro, sostenendo così l’attività economica e la domanda di carburante.
Saverio Berlinzani
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La Fed muove i fili: azioni in bilico e investitori in allertaWall Street frena: tutti gli occhi puntati sulla Fed e sul prossimo passo
Le azioni arretrano leggermente in vista del taglio dei tassi da parte della Fed
Il mercato appare fiducioso che oggi la Federal Reserve procederà a un taglio dei tassi, ma gli investitori rimangono incerti circa le proiezioni del dot plot per il resto dell’anno. Di conseguenza, i listini hanno registrato un lieve arretramento rispetto ai massimi storici toccati ieri, martedì.
La serie di sei chiusure consecutive ai massimi del NASDAQ è giunta al termine, con un calo dello 0,07% (circa 15 punti) che ha portato l’indice a quota 22.333,96. In controtendenza, Tesla (TSLA) è salita di un ulteriore 2,8%, dopo il +3,6% di lunedì che aveva azzerato le perdite da inizio anno. Bene anche Oracle (ORCL), in crescita dell’1,5%, sulla scia dell’ipotesi che possa avere un ruolo chiave in un accordo su TikTok tra Stati Uniti e Cina.
Parallelamente, l’S&P 500 ha perso lo 0,13% chiudendo a 6.606,76, mentre il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,27% (circa 125 punti) a 45.757,90.
Gli operatori attendevano da mesi la riunione della Fed. I recenti dati sul lavoro, deboli, e quelli sull’inflazione, più moderati del previsto, lasciano intendere che un taglio dei tassi sia pressoché certo. Resta però la domanda: di quale entità sarà la riduzione? E ci saranno ulteriori tagli entro la fine dell’anno?
Un taglio di 50 punti base appare poco probabile, ma non sarebbe inedito: lo scorso settembre, infatti, la Fed inaugurò il ciclo di ribassi proprio con un taglio da 50 punti base, seguito da due da 25 nelle riunioni successive.
In origine, la banca centrale aveva prospettato due riduzioni dei tassi per quest’anno (presumibilmente di 25 punti base ciascuna). Tuttavia, i dati più recenti – inflazione contenuta e mercato del lavoro in rallentamento – hanno alimentato le speculazioni su tre possibili tagli, a settembre, ottobre e dicembre. Non si esclude, tuttavia, che la Fed possa limitarsi a un solo intervento, adottando poi una pausa per valutarne gli effetti.
Vendite al dettaglio
Oscurate dall’attesa per la riunione della Fed, le vendite al dettaglio di agosto hanno sorpreso con un incremento dello 0,6%, triplo rispetto al +0,2% previsto. Anche le vendite al netto delle auto hanno superato le attese (+0,7% contro +0,4%). Particolarmente significativo è stato l’aumento del gruppo di controllo, direttamente collegato al calcolo del PIL, anch’esso pari a +0,7%. Inoltre, i dati dei mesi precedenti sono stati rivisti al rialzo in tutte le principali categorie.
Questi numeri segnalano una domanda interna più solida di quanto stimato, in apparente contrasto con l’idea di un’economia in indebolimento che giustifichi nuovi tagli dei tassi.
Anteprima del FOMC
Mercoledì la Fed dovrebbe tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, portando l’intervallo obiettivo al 4,00-4,25%. Se i mercati danno quasi per scontata questa mossa, ciò che più interessa è capire se la banca centrale confermerà o meno la prospettiva di un percorso più aggressivo di riduzioni entro fine anno.
I contratti futures prezzano la possibilità di tagli multipli, ma nelle proiezioni di giugno la Fed aveva mostrato un sostegno piuttosto limitato a tale scenario.
La conferenza stampa del presidente Jerome Powell sarà quindi osservata con attenzione, alla ricerca di segnali sulla rapidità e sull’entità con cui l’istituto intende procedere. Il rallentamento dell’occupazione e le recenti revisioni al ribasso rafforzano la tesi di ulteriori interventi, ma le preoccupazioni per l’inflazione e i rischi globali restano vive. Con il dollaro ai minimi plurimensili, qualsiasi sfumatura tra cautela e accomodamento potrebbe trasformare la decisione e le parole di Powell in un catalizzatore decisivo per i mercati.
Marco Bernasconi Trading
Prezzo del petrolio, un fattore favorevole a un taglio della Fed1. Un mercato saturo per abbondanza
La produzione mondiale di petrolio raggiunge livelli record con circa 105 milioni di barili al giorno. Gli Stati Uniti ne producono 22 milioni, davanti a Russia e Arabia Saudita (9,6 milioni ciascuno), mentre l’OPEC contribuisce con 27 milioni. A ciò si aggiunge l’aumento delle esportazioni di Brasile, Canada e Argentina. Questo eccesso di offerta mantiene il barile in un intervallo di 65–75 dollari nonostante i conflitti geopolitici.
2. Un petrolio a buon mercato, alleato inatteso contro l’inflazione
Questa situazione rappresenta un vantaggio per le grandi economie importatrici, in particolare gli Stati Uniti. Un petrolio moderato favorisce la disinflazione, alleggerendo la bolletta energetica di famiglie e imprese. A differenza di episodi passati, in cui un forte calo del prezzo del greggio rifletteva un crollo della domanda, l’attuale movimento deriva soprattutto da un eccesso di offerta. Non si tratta quindi di un segnale di recessione, ma di un fattore di sostegno congiunturale.
3. Tendenza ribassista sotto la resistenza a 65$/75$
I segnali grafici confermano questa pressione. Il WTI rimane bloccato sotto i 65 dollari, il Brent sotto i 70–75. Gli indicatori Ichimoku collocano i prezzi sotto la nuvola settimanale, validando una dinamica ribassista. L’analisi delle Onde di Elliott suggerisce un movimento correttivo ancora in corso dalla guerra in Ucraina. In questo contesto, gli investitori istituzionali aumentano le vendite allo scoperto, esercitando ulteriore pressione sui prezzi.
4. La geopolitica come pavimento artificiale
Anche se i fondamentali indicano un calo più marcato, il barile resta sostenuto da un premio di rischio legato alle tensioni in Medio Oriente e nell’Europa orientale. Questo fattore geopolitico rappresenta un elemento rialzista per il prezzo del petrolio.
5. Il ruolo chiave della Fed il 17 settembre
La decisione della Federal Reserve nella riunione del 17 settembre potrebbe modificare la traiettoria del petrolio. Un taglio dei tassi indebolirebbe il dollaro, rendendo il greggio denominato in dollari più attraente per gli acquirenti esteri. Questo meccanismo offrirebbe un sostegno temporaneo ai prezzi, nonostante l’eccesso di offerta. Al contrario, il mantenimento dello status quo rafforzerebbe il biglietto verde, aumentando la pressione ribassista. L’aggiustamento dei prezzi dipenderà quindi in gran parte dalla strategia monetaria della Fed e dall’aggiornamento delle proiezioni macroeconomiche del FOMC.
In sintesi, l’attuale surplus di petrolio agisce come una valvola di sicurezza macroeconomica: frena l’inflazione, sostiene il potere d’acquisto e riduce i costi di produzione. Questa configurazione offre ai mercati occidentali un ambiente più stabile, dando al tempo stesso alla Fed un margine di manovra supplementare.
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Metamorfosi Finanziaria: da utility a serviziL'impatto più immediato e profondo della cessione di NetCo si manifesta sul bilancio di TIM. L'operazione ha consentito una riduzione confermata dell'indebitamento finanziario netto di circa 14 miliardi di euro, una cifra che trasforma la struttura del capitale della società. 1 Le metriche di leva finanziaria pro-forma indicano un crollo del rapporto Indebitamento Netto/EBITDA After Lease (un indicatore chiave nel settore) a un livello previsto tra 1,6x e 1,7x, un miglioramento drastico rispetto al valore pre-operazione di 3,8x. 2 Questa riduzione posiziona TIM tra gli operatori di telecomunicazioni meno indebitati d'Europa, un cambiamento radicale rispetto al suo status precedente.L'importanza di questo deleveraging va oltre la semplice riduzione degli oneri finanziari. Un livello di indebitamento elevato, come quello storico di TIM che superava i 20 miliardi di euro, introduce un significativo rischio finanziario. Questo rischio viene "prezzato" dal mercato nel valore del titolo, deprimendone la valutazione. La cessione di NetCo agisce come un'iniezione di capitale massiccia che, riducendo drasticamente il debito, abbassa il profilo di rischio complessivo dell'azienda. Ciò si traduce in una diminuzione del beta del titolo e, di conseguenza, del suo costo medio ponderato del capitale (WACC). In qualsiasi modello di valutazione basato sui flussi di cassa scontati (DCF), un WACC inferiore si traduce direttamente in un valore intrinseco più elevato per l'azione. Pertanto, il titolo dovrebbe beneficiare di un re-rating al rialzo anche solo per effetto di questo de-risking, prima ancora di considerare le prospettive di crescita futura.
Con la rete separata, emerge una nuova entità, comunemente definita "ServiceCo", focalizzata esclusivamente sulla fornitura di servizi. Questa nuova TIM è composta da tre pilastri operativi: TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil. Il modello di business si sposta da quello di una "Telco" verticalmente integrata, ad alta intensità di capitale per la costruzione e manutenzione della rete, a quello di una "TechCo" più agile e asset-light, incentrata sull'innovazione dei servizi e sull'esperienza del cliente.
La relazione commerciale con la nuova NetCo è regolata da un Master Service Agreement (MSA) della durata di 15 anni, rinnovabile per ulteriori 15 anni. Questo accordo garantisce a TIM l'accesso all'infrastruttura di rete necessaria per servire i propri clienti, ma la trasforma da proprietario a cliente principale della rete stessa, operando a condizioni di mercato.
Questa separazione strutturale risolve un conflitto di interessi strategico che ha a lungo frenato l'agilità commerciale di TIM. In passato, come operatore integrato, TIM si trovava di fronte a un dilemma: lanciare offerte retail aggressive per conquistare clienti avrebbe potuto cannibalizzare i ricavi ad alto margine del suo business wholesale, dove i concorrenti (come Vodafone o WindTre) pagavano per utilizzare la sua rete. Questo conflitto intrinseco ha storicamente limitato la flessibilità sui prezzi e la capacità di reazione nel mercato retail. Post-cessione, TIM è ora un cliente di NetCo, sullo stesso piano dei suoi rivali. La nuova NetCo indipendente è incentivata a offrire le migliori condizioni all'ingrosso a tutti i suoi clienti per massimizzare i propri rendimenti. Questa dinamica libera il management di TIM di concentrarsi al 100% sulla competizione nel mercato dei servizi, sia Consumer che Enterprise, senza gli incentivi contrastanti derivanti dalla proprietà dell'infrastruttura. Questa ritrovata libertà competitiva rappresenta un catalizzatore potente e potenzialmente sottovalutato dal mercato.
Il mercato italiano delle telecomunicazioni è notoriamente uno dei più competitivi d'Europa. Caratterizzato da una guerra dei prezzi pluriennale e dalla presenza di operatori low-cost aggressivi come Iliad, il settore ha subito una prolungata deflazione delle tariffe, specialmente nel segmento mobile. In questo contesto, i risultati del primo trimestre 2025 di TIM Consumer mostrano ricavi sostanzialmente stabili a 1,485 miliardi di euro (+0,3% rispetto all'anno precedente), con i ricavi da servizi in leggera contrazione (-0,1%). Questi dati, pur indicando una fase di stabilizzazione dopo anni di calo, evidenziano la persistente assenza di una crescita organica significativa. La strategia di TIM in questo segmento si concentra sulla fidelizzazione della base clienti e sull'aumento del ricavo medio per utente (ARPU) attraverso politiche di riprezzamento selettivo e l'upselling verso offerte convergenti (fisso-mobile) a più alto valore.
Il Motore di Crescita Enterprise
In netto contrasto con il segmento consumer, TIM Enterprise si conferma come il principale motore di crescita e il cuore della trasformazione in "TechCo". Nel primo trimestre 2025, i ricavi di questo segmento sono cresciuti di un robusto 4,5% su base annua, raggiungendo i 760 milioni di euro. Ancora più impressionante è la crescita dei ricavi da servizi, che hanno segnato un +6,6%. I risultati del primo semestre 2025 hanno confermato questo slancio, con un aumento dei ricavi del 4,7%.
Questa performance non è trainata dalla connettività tradizionale, ma da servizi ICT (Information and Communication Technology) a elevato valore aggiunto. Il principale driver è la divisione Cloud, che ha registrato una crescita del 25% su base annua, supportata da una forte domanda per soluzioni di Internet of Things (IoT) e Cybersecurity. TIM Enterprise si posiziona come partner strategico per la digitalizzazione delle imprese italiane e della Pubblica Amministrazione, puntando a un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 6%, con l'obiettivo di sovraperformare il mercato di riferimento.
TIM Brasil continua a rappresentare un pilastro di solidità e stabilità per il gruppo. Nel primo trimestre 2025, i ricavi totali sono cresciuti del 4,9% su base annua a 1,038 miliardi di euro, mentre l'EBITDA After Lease è aumentato di un notevole 6,8%. Questa performance è il risultato di un'efficace esecuzione strategica nel segmento mobile e di una gestione attenta dei costi. L'importanza di questo asset è cruciale: come evidenziato nel resoconto dell'esercizio 2024, il Brasile contribuisce fino al 50% al miglioramento dell'EBITDA del Gruppo, sottolineando il suo ruolo critico nel caso di investimento complessivo.
TIM BRASIL
La solida e indipendente performance di TIM Brasil offre una diversificazione geografica ed economica fondamentale per il gruppo. Essa agisce come una copertura naturale (natural hedge) contro le dinamiche iper-competitive e a bassa crescita del mercato domestico italiano. Un investimento in un operatore puramente italiano è una scommessa concentrata su un unico mercato difficile. La struttura di TIM è diversa: una porzione significativa dei suoi utili e flussi di cassa proviene da un continente diverso, con dinamiche competitive, contesti normativi e cicli economici distinti. La crescita costante del Brasile fornisce una base di utili stabile che può sostenere la casa madre, finanziare investimenti e smorzare la volatilità derivante dal segmento consumer domestico. Di conseguenza, un investitore in TIM non sta solo acquistando la storia di turnaround italiana, ma sta anche ottenendo un'esposizione a un operatore leader e profittevole in un grande mercato emergente.
Analisi SWOT
Punti di forza
1-Bilancio Drasticamente Migliorato: Il rapporto di leva post-NetCo, previsto intorno a 1,6x, rappresenta un cambiamento epocale. Riduce il rischio finanziario, abbassa il costo del capitale e aumenta la flessibilità strategica.
2-Posizione di Leadership in un Segmento ad Alta Crescita: TIM Enterprise è un leader di mercato nel settore ICT in Italia, con un forte slancio nei servizi Cloud e Cybersecurity, che offrono margini superiori rispetto alla connettività tradizionale.
3-Asset Brasiliano Profittevole e in Crescita: TIM Brasil è una fonte costante di crescita e flussi di cassa, fornendo una preziosa diversificazione geografica ed economica che mitiga i rischi del mercato domestico.
4-Leadership di Mercato in Italia: Nonostante la forte concorrenza, TIM mantiene una posizione dominante nel mercato italiano della banda larga, con una quota del 34,4%.
PUNTI DEBOLI
1-Mercato Consumer Domestico Iper-Competitivo: L'intensa pressione sui prezzi, in particolare nel segmento mobile, limita la crescita dei ricavi e comprime i margini nel più grande segmento singolo del gruppo. Questo rimane il principale freno alla performance complessiva.
2-Rischio di Esecuzione: Il successo della "nuova" TIM dipende dalla capacità del management di eseguire la strategia ServiceCo, di realizzare efficienze operative e di competere efficacemente senza il vantaggio strutturale di possedere la rete.
3-Lascito di Distruzione di Valore: La performance storica del titolo è stata eccezionalmente negativa (in calo del 97% "all-time" ), creando un sentiment negativo tra gli investitori che richiederà tempo e risultati positivi costanti per essere superato.
4-Potenziale per Ulteriori Cessioni di Asset: Il futuro di asset come l'unità di cavi sottomarini Sparkle è ancora in fase di valutazione. Sebbene una vendita potrebbe ridurre ulteriormente il debito, introduce anche un elemento di incertezza strategica.
COME VIENE SCAMBIATA ATTUALMENTE?
Calcolo della Valutazione di TIM
Capitalizzazione di Mercato : Circa 9,8 miliardi di euro.
I ndebitamento Netto Pro-Forma After Lease : Circa 7,5 miliardi di euro, dato al 31 marzo 2025, che già beneficia parzialmente della nuova struttura.
Enterprise Value (EV) : 9,8 mld+7,5 mld=17,3 miliardi di euro.
EBITDA Prospettico (2025E): L'EBITDAaL pro-forma per l'anno fiscale 2024 era di circa 3,75 miliardi di euro. Applicando la guidance di crescita del 7% per il 2025 , si ottiene un EBITDAaL stimato per il 2025 di circa 4,0 miliardi di euro.
Multiplo EV/EBITDA Prospettico di TIM : 17,3 mld/4,0 mld=circa 4,3x.
Confronto con i Peer
Un confronto diretto con i multipli di valutazione dei principali concorrenti europei rivela un divario significativo:
Deutsche Telekom (DTE): EV/EBITDA di 6,05x.
Orange (ORA): EV/EBITDA di 5,8x.
Telefónica (TEF): EV/EBITDA di 7,83x.
Vodafone (VOD): Sebbene il calcolo preciso sia complesso, i dati disponibili sull'Enterprise Value e sull'EBITDA suggeriscono un multiplo nell'intervallo 5x-6x.
In conclusione , TIM è scambiata a uno sconto di circa il 30-40% rispetto alla media del suo gruppo di peer europei su una base EV/EBITDA prospettica. Sebbene un certo sconto sia giustificabile a causa dei rischi di esecuzione e delle sfide nel segmento consumer, l'attuale ampiezza di questo divario appare eccessiva.
Il mercato ha già premiato l'azienda per l'operazione di deleveraging (il titolo ha registrato una performance di circa +80% su base annua ), ma non ha ancora effettuato un pieno re-rating basato sul nuovo e più sano profilo finanziario e sui suoi chiari motori di crescita. Man mano che TIM continuerà a eseguire il suo piano industriale e a generare flussi di cassa positivi, è probabile che questo gap di valutazione si riduca, offrendo un significativo potenziale di rialzo per il titolo.
16 SET | SUPPOSTA DEL GIORNO ITA
salve a tutti, il Ti può aver già chiuso ieri 15 set, in questo caso il setup short è già in macchina a sT-5i
in alternativa il Ti può essere in corso lungo pazzo
in quel caso la chiusura è in linea col CycleSic che la vede tra il 17 sera e il 18 circa
in entrambi i casi abbiamo setup da attivare operazioni su nuovo T-1 o T-1i
buon slow trading a tutti
ENG
Hello everyone,
The Ti may have already closed yesterday, September 15 — in which case, the short setup is already loaded at sT-5i.
Alternatively, the Ti may still be unfolding as a “long crazy” scenario.
In that case, the closure would align with CycleSic, which projects it between the evening of the 17th and around the 18th.
In both scenarios, we have setups ready to activate trades on the new T-1 or T-1i.
Wishing everyone steady and disciplined slow trading.
Xau One day left until the FOMCho bisogno del tuo sostegno.
Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
Capital.com è il mio alleato per l’analisi tecnica: grafici fluidi, puliti e precisi!
🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
oggi abbiamo le vendite al dettaglio e mi muoverò in questa maniera in base all'uscita dei dati
🔥 Dati forti (Headline > +0.6% / Core > +0.4%)
Consumi solidi → Fed più prudente sui tagli.
Gold 🔻down
USD ⬆️ (DXY in recupero, 2Y yield in salita)
US30 ⬇️ (pressione da rendimenti alti)
❄️ Dati deboli (Headline < 0.0% / Core < +0.1%)
Rallentamento consumi → rischio recessione → tagli anticipati.
Gold ⬆️ UP
USD 🔻 DOWN
US30 ⬆️ (ritorno risk-on, flussi su equity)
🔍 Driver chiave e sentiment
Taglio tassi Fed atteso
Il mercato sconta un taglio da 25 bps da parte della Fed questa settimana. Focus su nuove proiezioni e conferenza di Powell per capire l’orientamento della politica monetaria futura.
Debolezza USD e Treasury
Il calo dei rendimenti USA riduce l’appeal del dollaro e sostiene l’oro, bene non remunerativo.
Geopolitica e domanda rifugio
Le tensioni internazionali alimentano la domanda di oro come copertura.
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Quale sarà il prossimo passo dell'oro dopo il breakout?Diamo un'occhiata a cosa sta guidando il movimento dell'oro dopo aver superato un livello chiave all'inizio di questo mese
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
La politica, le politiche e la bufera ideale
L'ultimo rialzo è stato alimentato da un mix potente di politica e di politiche. I dati sull'occupazione negli Stati Uniti, più deboli del previsto, hanno portato i mercati a scontare pienamente un taglio dei tassi nella riunione della Federal Reserve di mercoledì, con alcuni che chiedono addirittura un intervento più consistente. Allo stesso tempo, gli attacchi di Donald Trump alla Fed hanno minato la fiducia nell'indipendenza della banca centrale. Questa combinazione ha reso il dollaro vulnerabile e rafforzato l'attrattiva dell'oro come bene rifugio.
I timori per il debito e l'inflazione aggiungono un ulteriore livello di sostegno. I rendimenti reali sembrano destinati a tornare in territorio negativo, un contesto in cui l'oro ha storicamente prosperato. Le preoccupazioni per le prospettive fiscali degli Stati Uniti e il rischio di stagflazione nell'ambito dell'agenda tariffaria di Trump hanno solo intensificato la domanda di coperture. Nel frattempo, acquirenti convinti come banche centrali, ETF e fondi macro continuano ad aumentare le loro posizioni, sottolineando la forza alla base di questo rally.
Un breakout con carburante nel serbatoio
Sul timeframe giornaliero il breakout appare chiaro. Dopo mesi di congestione, l'oro ha superato la resistenza in maniera decisa per poi consolidare i guadagni. La prossima fase dipenderà dall'andamento del prezzo intorno alle zone di supporto che si sono create di seguito. La prima si trova intorno alla zona di flip dove la resistenza superata è diventata supporto e si allinea perfettamente con il VWAP ancorato ai minimi pre-breakout.
Una seconda sacca di liquidità si trova appena sotto, alla base della vecchia banda di resistenza, che coincide anche con la media mobile a 50 giorni.
Grafico giornaliero a candela dell'oro
I risultati passati non sono indicativi per il futuro
Dando un'occhiata al grafico orario, si capisce meglio la situazione. Il rialzo della scorsa settimana si è stabilizzato in un intervallo di negoziazione ristretto. Il momentum rimane a favore dei rialzisti, il che significa che è possibile un altro rialzo prima di un calo più profondo. Questo tipo di consolidamento è spesso una pausa salutare dopo un breakout, che permette al mercato di riprendersi prima della prossima fase.
Se il range dovesse rompere al ribasso, quelle zone di supporto giornaliere sono dove ci si aspetta che gli acquirenti tornino in gioco. Ciò manterrebbe intatta la struttura del breakout e offrirebbe opportunità tattiche agli acquirenti di rimbalzo per ricaricare. Il percorso di minor resistenza è ancora al rialzo, ma il mercato potrebbe voler testare la profondità del supporto prima di spingersi ulteriormente in territorio record. Tuttavia, una rottura dei supporti chiave, aggravata da dati macro contrari, potrebbe avviare una correzione più profonda e mettere in dubbio la struttura rialzista.
Grafico a candela orario dell'oro
I risultati passati non sono indicativi per il futuro
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Nvidia sotto indagine in Cina ma il Nasdaq non si ferma: perchè?Alphabet vola a 3.000 miliardi, la Fed pronta al taglio: cosa aspettarsi adesso dai mercati
NASDAQ e S&P raggiungono nuovi massimi all’inizio della settimana della Fed
Il NASDAQ ha mantenuto la leadership con la sesta chiusura record consecutiva: l’indice è avanzato dello 0,94% (circa 207 punti), attestandosi a quota 22.348,75. Quasi tutti i titoli del Mag 7 hanno registrato un solido rialzo, guidati da Alphabet (GOOGL), salita del 4,5% e divenuta l’ultima società a raggiungere una capitalizzazione di 3.000 miliardi di dollari, e da Tesla (TSLA), in crescita del 3,6% dopo che Elon Musk ha annunciato un nuovo acquisto di azioni per 1 miliardo di dollari.
Nel frattempo, l’S&P è avanzato dello 0,47%, chiudendo per la prima volta sopra quota 6.600 (6.615,28 punti), toccando così il suo massimo storico. Il Dow Jones ha invece guadagnato un modesto 0,11% (circa 50 punti), chiudendo a 45.883,45.
I dati economici pubblicati la scorsa settimana hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi, favorito da un’inflazione sostenuta ma non in accelerazione e da un mercato del lavoro in fase di raffreddamento. Le probabilità di una riduzione sono così elevate che gli investitori non mostrano particolare nervosismo, il che spiega l’umore ottimista del mercato. Resta da capire se si tratterà di una misura isolata o del primo di tre possibili tagli entro la fine dell’anno.
Sul fronte internazionale, i mercati hanno accolto positivamente un aggiornamento di Donald Trump sui negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina a Madrid. Inoltre, è stato diffuso un annuncio relativo a un accordo quadro su TikTok, giunto a pochi giorni dalla prevista disattivazione della piattaforma. La notizia ha favorito un ulteriore rialzo di Oracle (ORCL), in crescita del 3,4%: il titolo, visto come possibile acquirente dell’app di social media, ha guadagnato il 25% in meno di una settimana.
Mentre l’attenzione resta concentrata sulla riunione della Fed che si apre oggi, non va dimenticata la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio di martedì. Nonostante non abbiano un peso diretto sulle decisioni della Fed, questi dati offrono indicazioni preziose sulla tenuta dei consumi in una fase di forte incertezza. L’ultima rilevazione aveva mostrato un incremento dello 0,5% a luglio, in linea con le attese.
Un’altra giornata positiva, dunque, per i rialzisti: l’S&P è salito dello 0,47%, il Nasdaq dello 0,84%, e il Nasdaq 100 ha messo a segno la nona chiusura consecutiva in territorio positivo. Anche l’oro ha toccato nuovi massimi storici, mentre i titoli obbligazionari hanno registrato rialzi.
Alphabet raggiunge un traguardo storico
Alphabet, società madre di Google, ha superato per la prima volta i 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il rialzo, iniziato a inizio mese, è stato sostenuto da una recente sentenza antitrust favorevole, dalla solidità delle attività nei settori cloud e intelligenza artificiale e dall’ottimismo degli investitori verso il progetto Gemini.
Parallelamente, l’S&P 500 ha sfondato quota 6.600, mentre i rendimenti dei Treasury decennali sono scesi verso il 4%, con beneficio per le small cap.
Sul fronte macroeconomico, l’indice manifatturiero dell’Empire State di settembre ha deluso le attese, attestandosi a -8,7 contro il +5 previsto. In forte calo soprattutto i nuovi ordini, crollati a -19,6 rispetto al +15,4 precedente.
Cina e Nvidia: un capitolo ricorrente
La Cina ha annunciato l’apertura di un’indagine antitrust preliminare su Nvidia, ipotizzando violazioni delle proprie leggi. In caso di esito sfavorevole, le sanzioni potrebbero arrivare fino al 10% del fatturato realizzato dall’azienda nel Paese.
La notizia ha inizialmente pesato sul titolo, sceso del 3% in apertura, ma nel corso della seduta Nvidia è riuscita a recuperare terreno, tornando in positivo nel primo pomeriggio.
La settimana del FOMC
L’attenzione resta puntata sulla riunione della Fed: il mercato dà ormai per scontato un taglio di 25 punti base, ma la vera incognita riguarda il linguaggio di Jerome Powell in conferenza stampa. Le aspettative prevalenti sono di tre riduzioni complessive entro l’anno: eventuali segnali più cauti potrebbero spingere a prese di profitto.
Marco Bernasconi Trading
[COMUNICAZIONE IMPORTANTE] - Aggiornamento Weekly RecapCiao ragazzi! 👋
Volevo farvi sapere che, a causa delle regole di TradingView, non posso più condividere il mio Weekly Recap direttamente qui.
Per non violare ulteriormente le regole non posso nemmeno comunicarvi il link per accedere alla mia pagina telegram.
Per chi fosse interessato a seguire comunque i miei weekly recap, penserò ad un modo. Grazie a tutti per il supporto.
Doge lato IndiceDoge lato indice analisi ciclica....Analisti condividono che Dogecoin tende a muoversi per cicli che durano ~3-4 anni:
Consolidamento — periodi abbastanza lunghi in cui il prezzo oscilla in range, senza rotture decisive.
Esplosione/Bull run — una volta che certe resistenze vengono rotte, le corse al rialzo sono spesso forti, anche paraboliche.
Cryptohopper
+2
Crypto Basic
+2
Picco, correzione — dopo il top, c’è una fase di correzione e poi un nuovo consolidamento che prepara al prossimo ciclo.
Crypto Basic
+2
Cryptohopper
+2
Esempi passati:
Primo grande ciclo: prima di 2017, consolidamenti prolungati.
Ciclo 2021: breakout spettacolare, salita molto forte (fame di meme, hype, attenzione dei media sociali, ecc.).
Wall Street positiva, Fed e oro sotto i riflettoriBORSE INFINITE
Lunedì le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo, con l'S&P 500 in crescita dello 0,5%, il Nasdaq dello 0,9% e il Dow Jones dello 0,1%, in attesa della decisione di politica monetaria della Fed.
I mercati hanno pienamente scontato un taglio di 25 punti base al tasso sui fondi federali, lasciando tuttavia una piccola possibilità a una riduzione più consistente di 50 punti base. Gli investitori si aspettano che i tagli proseguano fino alla fine dell’anno.
Sul fronte societario, le azioni Tesla sono balzate di quasi il 7% dopo le notizie secondo cui Elon Musk avrebbe acquistato titoli del produttore di veicoli elettrici per circa 1 miliardo di dollari la scorsa settimana.
Al contrario, Nvidia ha perso circa l’1,5% dopo che le autorità di regolamentazione cinesi hanno dichiarato che l’azienda avrebbe violato le leggi antitrust con l’accordo del 2020 per l’acquisizione di Mellanox Technologies.
Texas Instruments ha ceduto il 3,8% dopo l’avvio di un’indagine antidumping da parte della Cina contro alcuni produttori statunitensi di chip analogici.
Sul fronte commerciale, Stati Uniti e Cina si sono incontrati a Madrid. Il presidente Trump ha dichiarato che le discussioni sono andate “molto bene” e che parlerà con Xi Jinping venerdì.
ASIA
Stanotte, la maggior parte dei listini asiatici ha registrato un rialzo, seguendo l’andamento positivo di Wall Street. L’ottimismo è stato alimentato dalle dichiarazioni di Trump, fiducioso sull’esito dei colloqui commerciali con la Cina a Madrid.
Trump e il presidente cinese Xi Jinping si incontreranno venerdì per finalizzare l’accordo. Il mercato sconta tre rialzi da qui a fine anno, anche se non si esclude che possano essere solo due, per un totale di 50 punti base.
VALUTE
Nel mercato valutario, prosegue la lenta e costante salita dell’EUR/USD, che si avvicina alla resistenza chiave di 1,1790. Il superamento di questo livello potrebbe spingere i prezzi verso quota 1,1830.
La sterlina mostra un andamento simile, mentre il USD/JPY si avvicina all’area di 146,20–150,00.
Il dollaro perde quota, nonostante le ragioni macroeconomiche non siano così negative. È vero che sconta un rallentamento evidente del mercato del lavoro statunitense, ma anche Europa e Regno Unito affrontano difficoltà.
In Francia non è ancora stato formato un governo, mentre in Germania la bilancia commerciale mostra un netto peggioramento. Tuttavia, si tratta più di una debolezza del dollaro che di una forza dell’euro o delle altre valute.
DATI USA
L’indice manifatturiero Empire State di New York è sceso a -8,7 a settembre 2025, il livello più basso degli ultimi tre mesi, rispetto all’11,9 di agosto e alle previsioni di 5.
La lettura indica un lieve calo dell’attività manifatturiera nello Stato di New York, con nuovi ordini e spedizioni in forte flessione. Le scorte sono diminuite leggermente per il secondo mese consecutivo, mentre l’occupazione è rimasta stabile. La settimana lavorativa media ha registrato una lieve contrazione.
TREASURIES
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso sotto il 4,05% all’inizio della settimana, avvicinandosi ai minimi di aprile, in attesa della decisione della Federal Reserve.
I mercati hanno pienamente scontato un taglio di 25 punti base dei Fed Funds previsto per domani, lasciando aperta una piccola possibilità a una riduzione più ampia di 50 punti base, in seguito ai recenti dati che mostrano un netto raffreddamento del mercato del lavoro.
L’attenzione sarà rivolta anche alle proiezioni macroeconomiche aggiornate della Fed, in particolare alle prospettive sui tassi di interesse. Gli investitori si aspettano che i tagli proseguano fino alla fine dell’anno.
Sarà monitorata anche la divisione dei voti, dato che il FOMC non si è diviso in tre parti dal 2019. Gli operatori osservano inoltre se Stephen Miran verrà confermato governatore della Fed in tempo per la riunione.
ORO SENZA FRENI
L’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i 3.689 dollari l’oncia, sostenuto dall’indebolimento del dollaro statunitense in vista della riunione di due giorni della Federal Reserve che inizia oggi.
I mercati si aspettano ampiamente un taglio dei tassi di 25 punti base mercoledì, il primo da dicembre, con crescenti aspettative che il ciclo di allentamento possa estendersi fino al prossimo anno.
L’attenzione sarà rivolta alle proiezioni economiche della Fed, incluso il dot plot, e alla conferenza stampa del presidente Jerome Powell, per ottenere indicazioni sul futuro percorso di politica monetaria.
La riunione si svolge in un momento di tensione tra l’amministrazione e la banca centrale, con una controversia legale sulla leadership della Fed e gli sforzi del presidente Trump che influenzano le decisioni di politica monetaria.
Nel frattempo, i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale negli Stati Uniti, previsti per oggi, rappresentano il market mover più rilevante.
Saverio Berlinzani
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Fine del ciclo BTC: ottobre o novembre 2025?La questione della fine del ciclo rialzista di Bitcoin legato all’halving del 2024 è il tema del momento nel mercato cripto. Come spesso accade, la storia non si ripete mai uguale ma fa rima, e lo studio dei cicli precedenti consente di evidenziare le probabili aree di inversione. In questo lavoro comparativo si considerano tre criteri principali: la durata post-halving, il tempo trascorso dal massimo del ciclo precedente e il tempo dall’inizio del ciclo.
La tabella comparativa proposta in questa analisi mette a confronto i tre cicli passati di Bitcoin (2012, 2016 e 2020), con particolare attenzione agli ultimi due, al fine di proiettare una finestra temporale per la conclusione dell’attuale ciclo iniziato con l’halving di aprile 2024.
Si tiene conto anche dell’aspetto puramente calendario della fine dei tre cicli precedenti, che permette di determinare l’intervallo temporale più probabile per la conclusione del ciclo in corso.
Il ciclo del 2012: un caso particolare
Il primo ciclo analizzato, quello del 2012, si è concluso dopo soli 366 giorni post-halving. In termini di calendario, si è chiuso il 4 dicembre 2013. La sua durata relativamente breve (775 giorni dall’inizio del ciclo) lo rende un caso particolare, che non sarà utilizzato come base principale per le proiezioni attuali. Offre tuttavia un primo riferimento sulla forte variabilità possibile dei cicli.
Il ciclo del 2016: una prima referenza
Il secondo ciclo, avviato dopo l’halving del luglio 2016, si è concluso dopo 526 giorni. Questo corrisponderebbe al 28 settembre 2025 se l’attuale ciclo seguisse la stessa durata, con una chiusura reale il 16 dicembre 2017. Questo ciclo è durato 1.472 giorni dal massimo precedente e 1.068 giorni dal suo inizio. Questi numeri mostrano un chiaro allungamento rispetto al ciclo 2012.
Il ciclo del 2020: conferma di uno schema
Il terzo ciclo, derivante dall’halving di maggio 2020, è durato 547 giorni post-halving. Questo porterebbe la fine dell’attuale ciclo al 19 ottobre 2025 se ripetuto, con una chiusura reale l’8 novembre 2021. La durata totale è stata di 1.424 giorni dal massimo precedente e di 1.061 giorni dall’inizio. Questi valori sono simili a quelli del ciclo 2016, rafforzando l’idea di una certa regolarità temporale nella dinamica del Bitcoin, anche se le ampiezze di prezzo possono variare.
Le medie degli ultimi due cicli: una base solida per il 2025
Combinando i cicli del 2016 e del 2020 si ottiene una durata media di 536 giorni post-halving, che proietta una data intorno all’8 ottobre 2025 per l’attuale ciclo. In termini di calendario, questo colloca la fine del ciclo tra il 20 e il 25 novembre 2025. Anche le durate dal massimo precedente (1.448 giorni) e dall’inizio del ciclo (1.064 giorni) rafforzano questa proiezione, indicando una finestra probabile tra fine ottobre e novembre 2025.
Il ciclo attuale (2024): una finestra di incertezza
L’attuale ciclo, iniziato con l’halving di aprile 2024, è già a 514 giorni. Le proiezioni basate sulle durate passate indicano una possibile fine tra metà ottobre e metà novembre 2025. I calcoli rispetto al massimo precedente puntano anch’essi al 26 ottobre 2025, con un margine che può estendersi fino a novembre.
Conclusione: ottobre o novembre 2025?
L’analisi comparativa tende a privilegiare una fine del ciclo tra ottobre e novembre 2025, con una probabilità leggermente maggiore per un picco a ottobre. Tuttavia, uno scenario di estensione fino a novembre rimane credibile, soprattutto con gli ETF cripto. Come sempre con Bitcoin, la volatilità e gli eventi macroeconomici potrebbero accelerare o ritardare questo schema, in particolare la politica monetaria della Fed. Ma questa finestra temporale offre un quadro prezioso per anticipare i prossimi grandi movimenti di mercato.
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IVECO "MOTORI SPENTI, FINITO GASOLIO!!"IL titolo è arrivato dopo comunicazione OPA TATA a 14.1 e dividendo straordinario, il titolo si muove in uno stretto range, è finito il combustibile che alimentava la speculazione sul titolo, che fare ora!! Proviamo a ragionare, ammettendo che il dividendo straordinario per la vendita di IVECO DEFENCE, porti ad un dividendo di 5.5euro quindi quotazione 14.1+5.5= 19.6, oppure 14.1+6=20.1, il dubbio è , ma quando lo comunicano!!, sicuramente non quest'anno, Si prevede che l'operazione di vendita sia completata entro il 31 marzo 2026, previa approvazione regolamentare. In sintesi, non c'è ancora una data definita per l'erogazione del dividendo; sarà stabilito solo dopo il completamento della vendita e la liquidazione dei proventi. Quindi senza che nessuno si offenda, stare su IVECO , vuol dire rimanere fermi bloccati con il vostro investimento come minimo fino alla fine dell'anno, intendo come capitale , investito, penso che si noti bene la stagnazione della quotazione. Qualcuno si domanda ma è rischioso avere azioni IVECO, L'unico rischio, è rimanere bloccati con il proprio capitale per mesi , fino al prossimo anno, se ci sono delle minus valenze in portafoglio è sicuramente meglio monetizzare il gain senza aspettare il dividendo straordinario, assolutamente non conviene comprare il titolo su questi prezzi, poi avete un PMC basso , non mi servono i soldi, non sò dove metterli, si puo arrivare tranquillamente fino al delisting, nessun tipo di problema.
[8 Affermazioni da perdente] - Per ricordarti che tu non lo sei.1. Inizio domani.
2. Non è colpa mia.
3. Non ci riesco.
4. Non è giusto.
5. Non ho tempo.
6. Non fa per me.
7. Sono troppo stanco.
8. Loro sono fortunati.
Non è mai troppo tardi per cambiare il corso della tua vita. Ogni "domani" che rimandi è un'opportunità persa, te lo dice uno che ne sa qualcosa.. Ma ogni piccolo passo che fai oggi è una vittoria.
Le difficoltà esistono, ma non sono un segno di debolezza, bensì di crescita. La vita non è fatta di fortuna, ma di impegno e resilienza.
Se ti dici che non hai tempo, ricorda che il tempo non aspetta, e tu sei l'unico che può scegliere come usarlo. La fatica è solo il segno che stai spingendo i tuoi limiti, e quando senti di essere troppo stanco, è proprio in quei momenti che la tua forza interiore ti mostra di cosa sei capace.
Non sei un perdente, sei un guerriero in lotta per il tuo sogno. La strada non è mai facile, soprattutto per quelli come noi che vogliono realizzarsi, ma ogni passo ti porta più vicino a ciò che desideri.
Ogni singola persona che ha avuto successo ha attraversato momenti di dubbio. La differenza tra chi ce la fa e chi si ferma sta proprio nel fatto che non si è mai arreso. Ogni passo, anche se piccolo, ti avvicina sempre di più alla tua versione migliore.
Quindi, domani non esiste, c'è solo oggi, e la tua volontà di agire.
Hard Week for XAUho bisogno del tuo sostegno.
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come va?
Weekly e Daily continuano a chiudere al rialzo.
La zona segnata venerdì era molto rischiosa, perché già su livelli estremamente alti.
La flag che si sta formando invece mi piace.
Come già detto, salvo dati macro davvero drastici che cambino direzione, resto long e cerco di posizionarmi a favore ad ogni ritraccio.
Questa settimana avremo dati molto importanti: decisione sui tassi e relative proiezioni, che saranno il nostro principale punto di focus.
prestate attenzione e ci vediamo stasera in Live
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Wall Street vola, attesa per la Fed e tensioni globaliWALL STREET NON SMETTE DI STUPIRE
Wall Street ha chiuso venerdì in rialzo, con l'S&P 500 appena sotto lo zero, ma dopo aver registrato un nuovo massimo storico durante la sessione USA. Il Dow Jones, invece, ha segnato un leggero calo (-0,59%), mentre il Nasdaq 100 ha toccato nuovi massimi, chiudendo a +0,42%.
Il Nasdaq è salito dello 0,4%. Il comparto tecnologico è stato trainato da un balzo del 7,4% di Tesla e da un guadagno dell'1,7% di Microsoft, dopo che l’azienda ha evitato una potenziale multa antitrust dell’UE, sostenendo l’intero settore.
I titoli tecnologici e dei beni di consumo discrezionali hanno sovraperformato, mentre i settori dei materiali e dell’assistenza sanitaria sono rimasti indietro.
Gli investitori hanno interpretato, ancora una volta, i deboli dati sull’occupazione come segnali di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, attesa alla decisione di mercoledì prossimo.
Gli operatori scontano ampiamente un taglio di 25 punti base alla riunione del 17 settembre, con una piccola possibilità di una riduzione più ampia di mezzo punto, alla luce degli attuali dati economici.
Nel corso della settimana, l’S&P 500 ha guadagnato l’1,6%, segnando la sua migliore performance dall’inizio di agosto. Il Nasdaq è salito del 2% e il Dow Jones ha avanzato dell’1,1%, registrando il suo primo guadagno settimanale in tre settimane.
ATTESA PER LA FED
Le decisioni di politica monetaria saranno al centro dell’attenzione questa settimana, mentre le autorità si confrontano con l’incertezza su crescita, debito e commercio.
La Federal Reserve sarà il principale catalizzatore, soprattutto per quanto riguarda le proiezioni economiche (dot plot). Ma c’è attesa anche per le decisioni di BoJ, BoE e BoC, oltre che per quelle di paesi emergenti come Brasile, Sudafrica e Indonesia.
Nel frattempo, i funzionari di Stati Uniti e Cina si incontreranno per proseguire le discussioni sui dazi.
Sul fronte macroeconomico, le vendite al dettaglio e la produzione industriale statunitensi misureranno il sentiment dei consumatori e la reazione delle industrie alle tariffe doganali.
Saranno inoltre pubblicati i dati sull’inflazione di Regno Unito, Canada, Giappone e Sudafrica, oltre alle bilance commerciali di Eurozona, India, Giappone e Australia.
Infine, la pubblicazione mensile dei dati della Cina offrirà aggiornamenti sulla maggiore economia asiatica.
VALUTE
Il cambio EUR/USD resta sopra quota 1,1700, ma non riesce a superare le resistenze chiave poste a 1,1790 e 1,1830. La perdita di momentum e il declassamento del rating sovrano della Francia da AA- ad A+ hanno indebolito la moneta unica, che rischia di scendere verso i supporti a 1,1660 e 1,1550.
La tendenza rimane rialzista, ma finché non verranno superati i livelli chiave, il momentum potrebbe perdere intensità.
Il cambio GBP/USD (Cable) si mantiene sopra 1,3550, con possibile target a 1,3780. Il USD/JPY resta stabile nel range tra 146,20 e 149,00.
Le valute oceaniche sono in recupero contro il dollaro, ma restano sotto le aree cruciali di 0,6700 per l’AUD e 0,6000 per il NZD.
Il USD/CAD mostra massimi decrescenti, ma non ha ancora violato i supporti statici in area 1,3830.
I cross risk-on/risk-off come EUR/AUD ed EUR/NZD iniziano a distribuire, con obiettivi rispettivamente a 1,7250 e 1,9952.
DATI USA
Il sentiment dei consumatori rilevato dall’Università del Michigan è sceso a 55,4 a settembre 2025, in calo rispetto al 58,2 di agosto e ben al di sotto delle attese di 58.
Si tratta del secondo calo mensile consecutivo, che porta il sentiment al livello più basso da maggio, con flessioni più marcate tra le famiglie a basso e medio reddito.
Le condizioni di acquisto di beni durevoli sono migliorate, ma altre componenti si sono indebolite a causa delle crescenti preoccupazioni per le condizioni aziendali, l’occupazione e l’inflazione.
L’indice delle condizioni correnti è peggiorato a 61,2 da 61,7, mentre l’indicatore delle aspettative è sceso a 51,8 da 55,9.
Le aspettative di inflazione per l’anno successivo sono rimaste stabili al 4,8%, mentre quelle a cinque anni sono aumentate per il secondo mese consecutivo, salendo al 3,9% dal 3,5%.
FITCH DECLASSA LA FRANCIA
Venerdì, Fitch Ratings ha declassato il rating sovrano della Francia da AA- ad A+, citando le turbolenze politiche e l’aumento del debito.
Il downgrade è arrivato pochi giorni dopo le dimissioni di François Bayrou da Primo Ministro, in seguito alla sconfitta subita durante il voto di fiducia parlamentare sul bilancio.
Il nuovo rating, il più basso mai assegnato da una grande agenzia alla Francia, prevede comunque un outlook stabile.
Questa settimana, il Presidente Macron ha nominato Sébastien Lecornu, conservatore lealista, per formare un nuovo governo, dopo che i legislatori hanno estromesso Bayrou in un voto di fiducia sulla sua proposta di taglio al bilancio da 44 miliardi di euro (52 miliardi di dollari).
Il rating di Standard & Poor’s per la Francia è attualmente AA- con outlook negativo. Moody’s ha valutato la Francia ad Aa3 con outlook stabile.
LA RUSSIA TAGLIA I TASSI
La Banca Centrale Russa ha tagliato il tasso di riferimento di 100 punti base, portandolo al 17% nella riunione di settembre.
Si tratta del terzo taglio consecutivo, sebbene più contenuto rispetto alle attese di mercato, che prevedevano una riduzione di 200 punti base.
La decisione segna una riduzione complessiva di 400 punti base dai massimi storici del 21%.
Il board ha osservato che le condizioni monetarie si sono allentate nel corso dell’anno, ma restano sufficientemente restrittive per contrastare l’inflazione, che si è mantenuta sopra il 4% per oltre due anni.
Gli ultimi dati mostrano che la crescita annua dei prezzi è scesa all’8,1%, il livello più basso da oltre un anno.
Tuttavia, i consumi interni hanno registrato una leggera accelerazione, mentre i rischi pro-inflazione prevalgono nel breve termine, a fronte di un deterioramento delle ragioni di scambio.
DATI CINA
La produzione industriale cinese è cresciuta del 5,2% su base annua ad agosto 2025, in calo rispetto al 5,7% di luglio e al di sotto delle attese del 5,8%.
Si tratta dell’aumento più debole da agosto 2024, frenato da una crescita più lenta dell’attività manifatturiera e della produzione di elettricità, riscaldamento, gas e acqua, a causa di una domanda interna debole.
La produzione mineraria ha continuato a crescere costantemente, con un incremento del 5,1% rispetto al 5,0% di luglio.
Nel settore manifatturiero, 31 dei 41 principali comparti hanno registrato una crescita, tra cui automotive, computer, comunicazioni e cantieristica navale.
Nei primi otto mesi dell’anno, la produzione industriale è aumentata del 6,2%. Su base mensile, l’incremento è stato dello 0,37%.
Saverio Berlinzani
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È la settimana più importante di fine anno in borsa!Ci siamo finalmente.
La Fed dovrebbe riprendere il taglio del tasso sui federal funds mercoledì 17 settembre. Ecco cosa conterà davvero questo mercoledì:
• L’entità del taglio dei tassi (0,25% o 0,50%)
• L’aggiornamento delle proiezioni macroeconomiche della Fed (previsioni su inflazione, occupazione ed evoluzione dei tassi)
• La traiettoria prevista (fino a fine 2025) del tasso dei federal funds
• La conferenza stampa di Jerome Powell e in particolare la sua valutazione sui tempi di normalizzazione dell’inflazione in relazione ai dazi
Dopo una fase di speculazioni durata tutta l’estate, la Federal Reserve (Fed) annuncerà mercoledì 17 settembre una decisione di politica monetaria che potrebbe ridefinire la traiettoria dei mercati finanziari fino a fine anno. Non si tratta di un semplice aggiustamento tecnico: racchiude tutte le tensioni accumulate da quando Powell e i membri del FOMC hanno interrotto il ciclo di tagli lo scorso dicembre. Potrebbe essere il momento del famoso “pivot” che gli investitori attendono dall’inizio del 2025.
La domanda di fondo è semplice: la Fed si limiterà a una riduzione di 25 punti base, oppure sorprenderà con un taglio più aggressivo, in stile “jumbo cut”? La decisione non riguarderà solo il livello immediato dei tassi, ma anche il messaggio inviato ai mercati: il percorso della politica monetaria per la fine del 2025, la coerenza con le previsioni su inflazione e occupazione e soprattutto i rapporti di forza tra i 12 membri votanti del FOMC. Ricordiamo che servono 7 voti su 12 per approvare un taglio dei tassi e che Jerome Powell rappresenta solo un voto.
In breve: non si tratta di un numero, ma di una traiettoria di politica monetaria. Sarà proprio questa traiettoria a determinare il trend di fine anno degli asset rischiosi in borsa.
Se Powell riuscirà ad aprire la porta a un allentamento più deciso rimanendo fedele alle sue ultime previsioni macroeconomiche, il mercato potrebbe finalmente ottenere la visibilità tanto attesa. In caso contrario, rischiamo di restare in una zona di incertezza in cui ogni dato su occupazione e inflazione riaccende i dubbi. E in questo gioco, l’arbitro resta lo stesso: il rendimento USA a 2 anni, che anticipa meglio di tutti il futuro percorso del tasso dei federal funds.
L’S&P 500, barometro delle large cap, e il Russell 2000, più sensibile alla congiuntura domestica, penderanno dalle parole di Powell.
La Fed aggiornerà molti dati macroeconomici mercoledì, ma alla fine ne emergerà uno solo: il “Fed Cut Path”, cioè il numero di tagli dei tassi entro fine anno. Questo sarà direttamente legato al tempo che la Fed riterrà necessario per normalizzare l’inflazione.
Insomma, la decisione della Fed di mercoledì 17 settembre plasmerà il trend borsistico di fine anno.
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Velocità e Prestazioni 🚀: Essendo un'applicazione nativa e non dipendendo da un browser web, l'app desktop è solitamente più veloce, stabile e reattiva. Gestisce meglio l'elaborazione di dati complessi e l'uso di più grafici senza rallentamenti.
Ambiente di Lavoro Dedicato: L'app desktop offre un ambiente di trading senza distrazioni. Non ci sono altre schede del browser, notifiche da altri siti web o estensioni che possono interferire o rallentare il lavoro.
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In sintesi, la versione web è perfetta per un accesso veloce e versatile da qualsiasi dispositivo con un browser, mentre l'app desktop è la scelta migliore per i trader seri che desiderano massimizzare la produttività e le prestazioni, specialmente se lavorano con una configurazione multi-monitor.
Spero il video sia gradito anche se un pò lungo.
Come sempre un grande abbraccio
Ciao e grazie da Mauro
Vi lascio con le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina e avere sempre un piano.
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Cinque record consecutivi: il rally del NASDAQ è solo l’inizio?Cinque record consecutivi: il rally del NASDAQ è solo l’inizio?
Il NASDAQ registra il quinto record consecutivo in una settimana vincente per le azioni
Venerdì 12 le azioni hanno mostrato andamenti contrastanti, ma i principali indici hanno comunque chiuso con solide performance settimanali, mentre gli investitori attendono un taglio dei tassi la prossima settimana.
Il NASDAQ è salito dello 0,44% (circa 98 punti) a quota 22.141,10, segnando il quinto massimo storico consecutivo. Tra i titoli più brillanti spicca Tesla (TSLA), che ha guadagnato il 7,4%, raggiungendo il livello più alto degli ultimi sette mesi. Nel frattempo, l’S&P 500 ha perso lo 0,05% a 6.584,29, mentre il Dow Jones è sceso dello 0,59% (circa 273 punti) a 45.834,22.
I bilanci settimanali sono stati nel complesso solidi, nonostante settembre sia storicamente il mese più difficile per le azioni. Il NASDAQ ha guadagnato il 2% nei cinque giorni, l’S&P l’1,6%, mentre il Dow Jones è avanzato di poco meno dell’1%.
È stata una conclusione piuttosto fiacca per una settimana ricca di dati economici, ma i risultati hanno comunque alimentato le speranze degli investitori di un taglio dei tassi nella prossima riunione della Federal Reserve. Un’inflazione ancora moderatamente elevata, insieme a un mercato del lavoro in lieve rallentamento, hanno portato la probabilità di un taglio a sfiorare il 100%.
Lo strumento FedWatch del CME segnala una probabilità del 94,4% di riduzione dei tassi nella riunione del 17 settembre, ormai a soli cinque giorni di distanza. È quasi una certezza, sebbene resti quel 5,6% di investitori convinti che il taglio sarà addirittura di 50 punti base. In altre parole, il mercato ha ormai scontato interamente la prospettiva di un allentamento monetario.
Il vero motore, tuttavia, sarà la dichiarazione della Fed e la conferenza stampa che seguirà. Il tono di Powell potrebbe fare la differenza, ma difficilmente potrà dire altro se non che l’economia americana è in una posizione solida e che un taglio dei tassi non dovrebbe causare perturbazioni significative.
La riunione della Fed inizierà martedì 16 e si concluderà mercoledì 17, quando conosceremo la decisione ufficiale e ascolteremo le parole di Jerome Powell.
Venerdì l’S&P 500 ha oscillato intorno al livello di 6.600 per gran parte della seduta. Sebbene il mercato mostri segni di stanchezza, si è osservata una rinnovata spinta degli acquisti in alcuni comparti, in particolare in quello tecnologico.
Intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche e Tesla hanno trainato i rialzi. La forza dei movimenti rimane sorprendente, con gli acquirenti che continuano a sostenere il mercato senza esitazioni.
L’S&P è rimasto in territorio positivo per gran parte della giornata, ma alcune vendite nel finale lo hanno fatto chiudere in lieve calo (-0,05%). Il NASDAQ, invece, ha confermato la sua forza con un rialzo dello 0,42%.
Tesla esce allo scoperto
Il livello dei 350 dollari rappresentava una soglia significativa e, dopo settimane di incertezze, il titolo è riuscito a superarla con decisione.
Tesla ha toccato il suo punto di svolta giovedì e ha continuato la corsa al rialzo. Il titolo ha sfiorato quota 400 dollari e le prospettive appaiono promettenti per Elon Musk, determinato a mantenere il primato di uomo più ricco del mondo.
Gli obiettivi restano ambiziosi: le proiezioni basate sui livelli di Fibonacci indicano un traguardo intorno ai 570 dollari. Sarebbe un risultato notevole, soprattutto alla luce del rallentamento dell’attività registrato negli ultimi mesi.
Marco Bernasconi Trading
BTCUSD può avere un'anima al rialzo, ma è presto.Ad oggi il prezzo di BTCUSD ha rotto la trendline superiore del canale discendente; è un breakout tecnico che richiede conferma tramite chiusura daily sopra 117.500 oppure retest tenuto in area 116.7–117.0.
Resistenze: 116.713, 118.173, 120.8–122.5k, 123.731, 127–128k.
Supporti: 115.634–115.434, 112–113k, 108k, 104–101k.
La conferma del breakout aprirebbe spazio verso 120.8–122.5k e poi 123.7k; un rifiuto con ritorno sotto 116.7 riporterebbe prima a 115.4k e 112–113k, con perdita di 108k che estende il rischio verso 101–104k o addirittura sotto i 100k.
Abbiamo avuto una situazione simile il 22 gennaio 2024, con rottura del canale, breve retest e successiva accelerazione; qui vale lo stesso approccio: operare su chiusure e ritest, con stop tecnici dalla parte opposta del segnale.
Sul profilo volumetrico laterale i vuoti volumetrici (le rientranze) sono corridoi a bassa partecipazione dove il prezzo tende a scorrere più velocemente perché c’è poca memoria di scambio; non fanno da supporto né resistenza finché non vengono riempiti, ma collegano una zona di equilibrio alla successiva.
I bump laterali, cioè i nodi ad alto volume, sono invece aree di equilibrio dove il mercato ha scambiato molto: lì il prezzo rallenta, assorbe e spesso rimbalza o ruota.
Nel quadro attuale il vuoto tra 109–117k spiega perché, dopo una conferma sopra i 118.500, il movimento potrebbe accelerare fino alla gobba successiva in area 120k e poi al nodo principale che potrebbe indurre ai 123k.
Verso il basso il profilo si assottiglia sotto 115,4k fino a 112–113k e presenta un altro corridoio che porta al bump di 108k, mentre la fascia 101–104k è un’ulteriore zona ad alto volume dove è probabile una nuova accumulazione e difesa.
Strategicamente avrei attenzione sugli HVN e guarderei come sempre gli attraversamenti rapidi degli LVN, ricordando che la direzione dominante si conferma solo quando il prezzo chiude e viene accettato oltre il nodo volumetrico successivo.
Analizzando i COT, ad oggi i non-commerciali stanno riportando le posizioni net long a quelle del 12/08/2025 quando c'è stata super spinta rialzista. Il top 8% che detiene più del 50% del mercato del BITCOIN al 72% è long - sebbene l'open interest sia fermo all'86-87% per posizioni congiuntamente short e long.
La catena di opzione su CBOE del ACTIVTRADES:BITO.US mostra una previsione a venerdì 19 settembre di put e call interessante. Il livello più probabile è il supporto ~114,8k (strike 20): è lo strike più vicino all’ATM con OI rilevante su entrambe le gambe e tende a fare da magnete (“pin”) entro venerdì. Il livello 122-125k (strike 22) è la call wall dominante ed, invero, mi sembra molto distante.
Le aree arcobaleno mostrano i canali ribassisti e le loro rotture. In tal senso mi sembra chiaro che se di rottura si vuole parlare è una rottura abbastanza limitata "storicamente". Altresì, di fatto, resto in attesa di segnali più chiari anche se sono propenso a una tendenza bullish.
È chiaro che queste informazioni non sono incitazioni ad investire. Declino qualsiasi responsabilità.
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sono tornato in patria!!
pronti a ripartire a cannone con le live e le idee di trading?!
come abbiamo potuto osservare negli scorsi giorni L’indice dei prezzi al consumo (CPI) di agosto è salito come previsto nella maggior parte delle stime. Il superamento delle attese è dovuto soprattutto all’energia (componenti volatili) e ad alcune voci legate ai margini; i servizi “sticky”, quelli che contano per la Fed nella sua visione core, non si sono accentuati significativamente. Il mercato ha smorzato l’effetto del dato headline “caldo” una volta che ha analizzato il paniere completo di beni e servizi nel report CPI. Scenario simile a quello del PPI.
attualmente Il mio bias rialzista resta valido.
Gold ha guadagnato strada, punta a una quarta settimana positiva consecutiva, sostenuto da dati USA deboli nel mercato del lavoro e da attese che la Fed taglierà i tassi.
Fattori che spingono gold: USD debole, rendimenti dei titoli di Stato USA in calo, attese di politiche monetarie più accomodanti.
attendiamo settimana prossima le vendite al dettaglio e i tassi di interesse. le proiezioni che faranno saranno molto importanti per il futuro.
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