Oltre l'analisi tecnica
long SHEDIR da 5,06 size obbligato da un pacchetto, no stoplong SHEDIR da 5,06 size obbligato da un pacchetto, 250 pezzi obbligatori, per i pacchetti da 10 bisogna andare sui "sigarilli". Nel caso in cui si vada verso una "neopharmacocrazia" ci mettiamo in posizione, no stop e valutazione su sma200 e poc annuale sul daily, farmaceutici sempre difensivi.
Si consiglia integrazione di ferro e vitamine del gruppo B, uno spruzzo di D in inverno e un pizzico di omega 3-6-9 ( che non è un setting particolare del MACD), stay tuned and healthy, smoke only if necessary! ;-)
Vittoria repubblicanaWall Street euforica dopo la vittoria di Trump nelle elezioni di ieri. Dow Jones in rialzo del 3.6%, oltre i 1400 punti, e nuovo massimo storico a 43.779 punti, mentre l’S&P 500 ha chiuso con un +2.5% circa, unitamene al Nasdaq che ha realizzato un +2.94%, raggiungendo anch’esso un nuovo massimo a 19.001 punti. Gli analisti ma soprattutto gli investitori credono al fatto che la nuova amministrazione sarà in grado di rilanciare la crescita, favorendo le aziende attraverso tagli fiscali, che però, ricordiamolo, saranno finanziati a debito, con il rischio di far ulteriormente ingigantire un debito pubblico che è ormai a ridosso dei 36 trilioni di dollari.
Eppure, nonostante questo azzardo morale vada avanti da oltre 15 anni (crisi Lehman), nessuno negli Usa sembra voglia metterci mano, né i repubblicani, tantomeno i democratici. Ma contemporaneamente, nessuno ha dubbi sul fatto che gli Usa, fino a quando la crescita li sosterrà, potranno agevolmente far fronte al pagamento degli enormi interessi sul debito che il Governo americano deve pagare ai creditori, principalmente i detentori di titoli di Stato, i cui rendimenti sul decennale ormai sfiorano il 4.5%. Ma se la crescita dovesse rallentare e improvvisamente gli effetti dei tassi alti si facessero sentire sull’economia? Lasciamo la risposta eventuale aperta ai nostri lettori.
VOLA IL DOLLARO. OGGI FED E BOE
L'indice del dollaro è salito di oltre il 2%, toccando quota 105.14, il livello più alto degli ultimi quattro mesi. Donald Trump ha vinto e così sarà ancora Presidente per un secondo mandato. Ha infatti ottenuto più di 270 voti elettorali, poiché ha trionfato anche in alcuni stati chiave, i cosiddetti “swing state”, i 7 Stati incerti, tra cui la Pennsylvania, uno degli stati chiave dove ha prevalso. Le politiche di Trump sono destinate a concentrarsi su aliquote fiscali più basse e dazi doganali sui prodotti esteri.
Tra l’altro il Partito Repubblicano ha assunto il controllo del Congresso, sia la Camera che il Senato e questo rafforza la posizione del Presidente. Il dollaro si è rafforzato rapidamente, in particolar modo avanzando rispetto alle valute dei paesi potenzialmente interessati da tariffe più elevate.
L'euro è crollato al minimo degli ultimi quattro mesi; lo Jpy e lo Yuan al minimo degli ultimi tre mesi, così come il peso messicano, che ha raggiunto il suo punto più debole da luglio 2022. La pressione, per il momento non è destinata ad affievolirsi considerato il fatto che i rendimenti dei titoli di stato hanno sfiorato quota 4.50%. I target possibili per la moneta unica sono da considerarsi 1.0670, 1.0600 e 1.0450.
Anche il Cable, che per ora ha tenuto, sarà messo a dura prova domani quando la Boe deciderà sui tassi, mentre in serata sarà la volta della Fed. Entrambe le banche centrali sono attese al taglio di 25 punti base, con un probabile aumento della volatilità.
UsdJpy a rischio Boj nel senso che il biglietto verde sale e va a sfidare la possibile ritorsione verbale e non della banca centrale, che potrebbe mettere un freno a questo movimento impulsivo. UsdCad a ridosso della resistenza chiave di 1.3950, per ora ancora respinta. I cross intanto si muovono come demoltiplicatori di volatilità consentendo una operatività bilaterale.
BUND, RENDIMENTI IN CALO
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso al 2,35%, il livello più basso da una settimana a questa parte, in contrasto con un rally nei rendimenti dei Treasury USA in ragione della vittoria di Trump, che promette espansione e deregolamentazione.
Si prevede che una vittoria di Trump presenterà delle sfide per l'economia europea, in particolare per i possibili dazi doganali ma anche in tema di sicurezza e sostegno all'Ucraina. Nel frattempo, il mercato ha modificato le aspettative sui tassi europei, prevedendo un calo del costo del denaro fino al 2% nel 2025. Anche i rendimenti dell'OAT francese a 10 anni è sceso al 3,1% e quello del BTP a 10 anni italiano è sceso al 3,6%.
POLONIA, TASSI INVARIATI
La Banca nazionale polacca ha mantenuto invariato il suo tasso di interesse di riferimento al 5,75% per la dodicesima riunione consecutiva a novembre, in linea con le aspettative del mercato. Anche i tassi Lombard e sui depositi sono rimasti invariati rispettivamente al 6,25% e al 5,25%.
I dati preliminari hanno rivelato che l'inflazione è salita al 5% a ottobre 2024, rispetto al 4,9% di settembre, segnando un massimo di 10 mesi e indicando crescenti pressioni inflazionistiche. Inoltre, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% tra settembre e ottobre, il più grande aumento mensile in tre mesi.
AUSTRALIA, SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale australiano sui beni è sceso a 4,61 miliardi di AUD a settembre 2024 Rispetto ad un dato precedente di 5,28 miliardi ad agosto, e inferiore alle aspettative di mercato di 5,30 miliardi di AUD. Si è trattato del surplus commerciale più basso dal mese di marzo 2024, con le esportazioni diminuite più delle importazioni.
Le spedizioni sono scese del 4,3% rispetto al mese precedente, ad un minimo di 33 mesi, principalmente a causa di altri combustibili minerali inferiori, con le spedizioni in uscita in calo principalmente verso India, Indonesia e Giappone. Anche l’import è diminuito del 3,1%, a un minimo di nove mesi di 36,22 miliardi di AUD, principalmente dovuto ad un calo di carburanti e lubrificanti.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
BTC - Nona Sinfonia - Time Frame 1Hnona sinfonia in opera, appena formata
siamo all'interno di una congestione con un piccolo spuf short
rientro e ...
costruzione di un magnifico 123 long
se forma un uncino in uscita congestione potrebbe essere un ottimo segnale per un nuovo log
comunque nona sinfonia prevede sia ingresso long che short
stiamo a vedere cosa vuole fare
Elezioni USAI futures sull’azionario Usa, dopo una chiusura positiva ieri sera e mentre scriviamo stamani, sono in rialzo, con guadagni, tutti al di sopra dell’1%. Trump sembrerebbe in netto vantaggio per l’elezione alla Presidenza Usa, con 246 Grandi elettori conquistati contro i 187 di Kamala Harris, quando mancano i sette stati chiave, gli swing state, secondo la tradizione, ovvero quelli dove c’è maggiore incertezza, cioè Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, Carolina del Nord, Winsconsin e Pennsylvania Il mercato sta congiuntamente comprando dollari, in uno scenario che evidenzia r conferma il vantaggio del Tycoon americano. Non è ancora finita ma parrebbe che le probabilità di vittoria siano ormai prossime al 90%. Intanto il decennale americano è salito al 4.43%.
BILANCIA COMMERCIALE USA E ISM
Il deficit commerciale negli Stati Uniti si è ampliato a 84,4 miliardi di dollari a settembre 2024, il più alto da aprile 2022, e leggermente al di sopra delle previsioni che erano per un disavanzo di 84,1 miliardi, e rispetto a un deficit rivisto al ribasso a 70,8 miliardi ad agosto. Le esportazioni sono diminuite dell'1,2% a 267,9 miliardi di dollari, dopo aver raggiunto un livello record ad agosto. Le vendite più basse sono state registrate principalmente per aerei civili, petrolio greggio e servizi di manutenzione e riparazione, mentre è stato registrato un aumento delle spedizioni per beni e trasporti.
Le importazioni sono aumentate del 3% a un nuovo livello record di 352,3 miliardi di $, principalmente nel settore dei computer, autovetture, semiconduttori, oro non monetario, forme metalliche finite e trasporti. Per contro l'ISM Services PMI negli Stati Uniti è balzato inaspettatamente a 56 nell'ottobre 2024, il livello più alto dall'agosto 2022, superando le previsioni di 53,8. Il rialzo è stato guidato principalmente dalla ripresa dell'occupazione.
VALUTE
Sui cambi, rialzo significativo del dollaro che perde contro le principali valute concorrenti. EurUsd sotto 1.0840, mentre il Cable è tornato a 1.2850. Estrema forza del UsdJpy che sale verso 154.00, e con probabilità di violazione al rialzo. La tendenza potrebbe proseguire se verrà confermata la vittoria dei repubblicani.
Anche il UsdCad ritorna prepotentemente sopra 1.3900, mentre le oceaniche cedono qualche posizione tornando a 0.6540 e 0.5925. Il mercato è quasi perfettamente dollaro centrico per cui i cross fungono da demoltiplicatori di volatilità. Siamo però in bilico, nel senso che basta un soffio di vento contrario che le price action possono ancora rapidamente cambiare.
PMI CANADA
L'S&P Global Canada Services PMI è salito a 50,4 a ottobre 2024, rispetto al 46,4 del mese di settembre, segnalando un'espansione nel settore dei servizi per la prima volta in cinque mesi. L'attività e i nuovi volumi di affari sono migliorati, spinti da una domanda in crescita, che ha incoraggiato le aziende ad assumere personale, per la prima volta in tre mesi. La speranza di aspettative future migliori è tornata a far capolino, alimentata tra l’altro da possibili ulteriori tagli dei tassi di interesse.
Va detto però che l'aumento dei costi salariali ha portato alla più alta inflazione dei prezzi di input da ottobre 2023, sebbene l'inflazione dei prezzi di output sia rimasta modesta. Nonostante le deboli vendite all'esportazione, il sentiment generale è migliorato, segnando un cambiamento positivo nelle condizioni aziendali.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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BTCUSD - Nona Sinfonia - Time Frame 1HNona Sinfonia colpisce
Erano le 01 del 06/11/2024, orario d'ingresso long di nona sinfonia su BTC
naturalmente non ero sveglio a seguire l'operazione (ma x questo esiste il sistema automatico)
svegliarsi e vedere un'operazione come questa .... non ha prezzo!!!!
😁
S&P - Nona Sinfonia - TFNona Sinfonia in opera
Possibile long in prima uscita da congestione ampia
terza uscita su RH per la congestione più stretta contenuta in quella ampia
potrebbe anche essere bandierina di continuazione short
la regola comunque ci consente l'ingresso long a rottura nona sinfonia
Elezioni USA, crescono attesa e incertezzaCresce l’attesa per le elezioni americane e al contempo monta l’incertezza, perché i sondaggi evidenziano un testa a testa assai serrato tra i due candidati, Harris e Trump. Potrebbero risultare decisivi, ai fini delle elezioni dei grandi elettori almeno sette stati tra cui Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Winsconsin. In questo momento i sondaggi, gli ultimi, darebbero in vantaggio Trump con 219 grandi elettori contro i 211.
Va ricordato che negli Usa il presidente non viene eletto direttamente dal popolo, ma da un totale di 538 Grandi elettori espressi da ogni Stato in numero variabile. Il minimo per essere dichiarato Presidente è 270. A ciascuno Stato viene assegnato un numero di delegati: chi, tra i due candidati, ottiene più voti alle urne conquista il numero totale dei Grandi elettori previsti per quello Stato secondo il principio di “chi vince prende tutto”. Fanno eccezione il Maine e il Nebraska, dove i voti vengono conteggiati in maniera proporzionale per distretto congressuale.
I grandi elettori, il cui numero dipende proporzionalmente dal numero degli abitanti residenti in ciascuno Stato (La California ne ha 55, la Florida 29, i più importanti, mentre il Maine per esempio ne ha 3), vanno a comporre il Collegio elettorale del proprio Stato, che rappresenta il vero organo deputato all'elezione del presidente. Sarà infatti il Collegio a eleggere il Presidente e il Vicepresidente degli Stati Uniti.
Dopo le elezioni, i grandi elettori scelti a livello statale si riuniranno a metà dicembre per eleggerli. I voti espressi dal Collegio elettorale vengono successivamente ratificati dal Congresso, l'organo deputato al conteggio. Il Congresso di riunisce in una seduta congiunta presieduta dal vicepresidente in carica. Al termine di questi passaggi formali, il candidato alla Casa Bianca vincente viene ufficialmente eletto con un mandato di quattro anni.
RIBASSO PER WALL STREET
Wall Street ha aperto la settimana in calo, probabilmente per qualche presa di beneficio in concomitanza dell’evento politico dell’anno, con gli operatori che hanno preferito astenersi dall’assunzione di nuovi rischi. La mancanza di un chiaro favorito ha spinto i titoli del Tesoro a lunga scadenza a salire mentre il dollaro si è deprezzato, in ragione del recupero, nei sondaggi di Kamala Harris.
Trump è chiaramente pro-inflazione sostenendo l'imposizione di tariffe doganali, isolazionismo economico, e una politica fiscale espansiva, con un occhio di riguardo verso un minor impegno geopolitico a livello internazionale. Harris invece sostiene il rialzo delle imposte e una politica, almeno a parole, meno espansiva. Ma questa settimana, è importante anche perché Giovedì sarà la volta della Fed, che taglierà i Fed Funds di 25 punti base.
VALUTE
Giornata interlocutoria nel mercato dei cambi, con i principali rapporti valutari chiusi in oscillazioni che non hanno superato i 20 pips giornalieri. Le price action sono poco significative perché c’è logicamente attesa verso le elezioni e la Fed, e si aspetta prima di assumere posizioni long o short dollari, perché questo è il tema. Se Trump vince il dollaro dovrebbe inizialmente apprezzarsi, se vince invece Harris, il contrario.
La nostra impressione è che il biglietto verde rimanga tendenzialmente forte e sarà difficile vedere partire un trend di ribasso della divisa Usa, anche se dovesse vincere il candidato democratico. L’economia Usa ancora tiene e il delta tasso con le altre valute peserà. Segnaliamo però anche la RBA che ha lasciato stanotte, i tassi invariati al 4.35% durante la riunione di novembre, mantenendo i costi di prestito per l'ottava riunione consecutiva e adeguandosi alle stime di mercato.
La banca centrale ha osservato che, mentre l'inflazione generale è diminuita in modo significativo e si prevede che rimarrà più bassa per un po' di tempo, l'inflazione di fondo rimane troppo elevata. Ciò sottolinea la necessità di rimanere vigili sui rischi al rialzo per l'inflazione. Il consiglio ha aggiunto che la politica monetaria dovrà rimanere sufficientemente restrittiva finché non sarà certa che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l'intervallo target. AudUsd che ha recuperato quota 0.6600. Ma questa settimana è anche la volta della Boe, attesa al taglio di 25 punti base anche se qualcuno, spinge per 50. Vedremo, intanto la sterlina è stabile a 1.2950.
FACTORY ORDERS IN CALO
I nuovi ordini di beni manifatturieri negli Stati Uniti sono scesi dello 0,5% rispetto al mese precedente, a 584,2 miliardi di dollari a settembre 2024, estendendo il calo rivisto dello 0,8% di agosto e in linea con le aspettative di mercato di un calo dello 0,4%. Il risultato è in linea con altri dati chiave che hanno sottolineato l'indebolimento dello slancio del settore manifatturiero statunitense. Sono stati osservati cali sia per le industrie produttrici di beni durevoli (-0,7%) che per i produttori di beni non durevoli (-0,2%).
PETROLIO IN RIALZO
I future sul greggio WTI sono saliti del 3% a 71,50 dollari al barile, in seguito alla decisione dell'OPEC+ di posticipare di un mese gli aumenti di produzione pianificati. Il gruppo ha annunciato che avrebbe esteso l'attuale taglio della produzione di 2,2 milioni di barili al giorno (bpd) fino a dicembre, ritardando un precedente aumento pianificato di 180.000 bpd a causa del calo dei prezzi e della debole domanda. Inoltre, ci sono preoccupazioni per una potenziale ritorsione da parte dell'Iran verso Israele nei prossimi giorni.
L'attenzione del mercato è anche focalizzata sulle elezioni statunitensi previste per martedì, perché le reazione sul mercato potrebbero essere significative. Inoltre, gli economisti prevedono un taglio del tasso di interesse di 25 bps da parte della Federal Reserve statunitense giovedì.
In Cina, il Congresso nazionale del popolo si riunirà questa settimana per discutere ulteriori misure di stimolo volte a sostenere l'economia in rallentamento. Stanotte, nel frattempo, il Caixin China General Services PMI è salito a 52,0 a ottobre 2024, in rialzo rispetto al minimo di un anno di settembre di 50,3 e superando le previsioni di mercato di 50,5. Ciò ha segnato la lettura più alta da luglio, forse un primo segnale di vero recupero della congiuntura.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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MARTINAGALA E ANTI-MARTINGALA | DIFFERENZEMARTINGALA : Il Martingala è un sistema di scommesse in cui si raddoppia la puntata ad ogni perdita. L'obbiettivo è recuperare tutte le perdite precedenti con una sola vincita.
PRO : Può funzionare in teoria su brevi periodi.
CONTRO : Richiede un budget infinito, rischioso sul lungo termine poiché le perdite possono accumularsi rapidamente.
ANTI-MARTINGALA : L'anti-Martingala è un sistema opposto alla Martingala.
Si raddoppia la puntata dopo una vincita anziché dopo una perdita.
PRO : Limita le perdita durante le serie negative e sfrutta le serie vincenti.
CONTRO : Può comunque portare a grandi perdite se non si stabilisce un limite alle scommesse.
Sia la Martingala che l'anti-Martingala cercano di gestire il rischio e aumentare i guadagni, ma lo fanno in modi opposti.
Tu da che parte stai? Usi uno o tutti e due di questi metodi nella tua operatività?
Forte inizio a novembre nonostante il debole rapporto sul lavoroSolido inizio di novembre nonostante il debole rapporto sull'occupazione.
A Wall Street si dice:
"Le tue abitudini determineranno il tuo futuro finanziario. Sviluppa abitudini di risparmio e investimento solide fin da giovane." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Dopo un mese di ottobre deludente e un rapporto estremamente debole sulle buste paga non agricole, i principali indici sono comunque riusciti a iniziare novembre in modo positivo venerdì. Tuttavia, la settimana ha preso una piega diversa.
L’economia ha aggiunto solo 12.000 posti di lavoro il mese scorso, un netto fallimento rispetto alle aspettative di circa 100.000 posti. Va detto, però, che uragani e scioperi hanno avuto un impatto significativo e temporaneo sulle assunzioni di ottobre. Inoltre, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1% e i salari sono aumentati.
Queste anomalie hanno permesso al mercato di ignorare i dati e spingere le azioni verso l’alto all’inizio di novembre. Il NASDAQ, che giovedì 31 ottobre era crollato di quasi il 2,8%, ha guadagnato lo 0,80% (o quasi 145 punti) venerdì, chiudendo a 18.239,92. Sfortunatamente, l'indice tecnologico ha perso l'1,5% nei cinque giorni, interrompendo una serie impressionante di sette settimane consecutive di guadagni.
Nel frattempo, il Dow è salito dello 0,69% (circa 288 punti) a 42.052,19, e l'S&P ha avanzato dello 0,41% a 5.728,80, registrando perdite settimanali rispettivamente dello 0,1% e dell'1,4%.
Le azioni stanno uscendo da un ottobre difficile, che ha visto tutti i principali indici scendere. La situazione è stata ancora più deludente a causa della pesante vendita di giovedì 31 ottobre, che ha annullato la possibilità di un mese lievemente positivo.
Un altro grande aiuto per il mercato venerdì è venuto da Amazon (AMZN), che è balzata del 6,2% dopo aver riportato risultati superiori alle attese per fatturato e utile netto, grazie a una forte performance nei segmenti cloud e pubblicitario. Apple (AAPL), altro importante report di giovedì sera, ha superato le aspettative ma è comunque scesa dell'1,3%.
E così si conclude forse la settimana più importante della stagione degli utili, che ha visto cinque dei nomi dei "Mag 7" pubblicare i loro rapporti. La reazione del mercato a questi risultati è stata mista.
Tra i sei membri del gruppo delle "Magnifiche 7" che hanno già riportato i risultati per il trimestre di settembre, il mercato non ha accolto positivamente tre (AAPL, Microsoft (MSFT) e Meta (META)), ma ha apprezzato i rapporti di Tesla (TSLA) e ha gradito quelli di Alphabet (GOOGL) e Amazon (AMZN).
A parte Apple, che probabilmente non è più una società in crescita, le altre aziende del gruppo Mag 7 non solo stanno generando una crescita impressionante di fatturato e utili oggi, ma si prevede che la tendenza continui almeno fino al prossimo anno, se non oltre.
Questa settimana si preannuncia frenetica come quella appena conclusa, con una riunione della Fed che inizierà mercoledì e terminerà giovedì. Nell’ultimo incontro, il presidente Jerome Powell e il comitato hanno tagliato i tassi di 50 punti base, la prima riduzione in quattro anni. Le aspettative sono quasi unanimi sul fatto che giovedì ci sarà un altro taglio di almeno 25 punti base. Gli investitori seguiranno con attenzione le opinioni della Fed sull'occupazione e il suo impatto sui futuri tagli, alla luce del debole rapporto odierno.
L’ultimo report della "Mag 7" sarà pubblicato il 20 novembre, ma la prossima settimana vedrà comunque una serie completa di relazioni sugli utili. Inoltre, martedì ci saranno anche le elezioni presidenziali.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Voyager Therapeutics (VYGR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Venerdì è stato un giorno positivo, ma la settimana resta negativa alla vigilia delle elezioni.
Le azioni hanno aperto in rialzo prima del rapporto sull'occupazione, trainate dai risultati di Amazon che hanno fatto salire il titolo del 7%. Nonostante la delusione di Apple, scesa solo dell'1,3%, il titolo non ha influenzato il mercato in modo significativo.
Quando i dati sull'occupazione sono stati pubblicati, le azioni hanno guadagnato slancio, ma molti guadagni sono stati poi cancellati verso la chiusura. L'S&P ha chiuso in rialzo dello 0,41%, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,72%. La settimana, però, si è chiusa in negativo, con l'S&P 500 che ha testato la media mobile a 50 giorni.
Rapporto sull'occupazione
Sapevamo che i dati sarebbero stati anomali a causa del meteo avverso dell'ultimo mese. Per riassumere, il mercato ha accolto bene la situazione.
Le buste paga non agricole hanno registrato un aumento particolarmente debole di soli 12.000 posti di lavoro, ben al di sotto delle previsioni di 100.000, il dato più basso da dicembre 2020.
Le buste paga nel settore privato si sono contratte, con un calo di 28.000 posti, di cui 46.000 nel settore manifatturiero, anche a causa di scioperi e interruzioni dovute agli uragani in alcune aree.
Nonostante la debole crescita occupazionale, i salari sono aumentati dello 0,4% su base mensile, suggerendo che le aziende continuano a competere per attrarre lavoratori.
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%, con una leggera diminuzione della partecipazione alla forza lavoro, dal 62,7% al 62,6%.
Nel complesso, il rapporto riflette un mercato del lavoro in indebolimento, ma con salari in crescita, e resta da vedere come la Fed valuterà questi dati. Secondo le previsioni di FedWatch, possiamo aspettarci un taglio di 25 punti base a novembre e un altro a dicembre.
Non darei troppo peso al rumoroso rapporto sull'occupazione di ottobre, ma ritengo leggermente incerta la possibilità di un ulteriore taglio a dicembre dopo quello di 25 punti base previsto per la prossima settimana.
ISM di ottobre
L'ISM Manufacturing PMI è sceso a 46,5, al di sotto delle aspettative di 47,6, segnando il valore più basso da giugno 2023. I prezzi pagati sono saliti a 54,8, segnalando un aumento dei costi di input, mentre i nuovi ordini sono rimasti stagnanti a 47,1, indicando una domanda limitata.
I produttori segnalano esitazione negli investimenti in capitale e nell’accumulo di scorte a causa di preoccupazioni inflazionistiche e dell’incertezza nella direzione della politica monetaria, aggravata dai dibattiti sulla politica fiscale.
Amazon e Apple
Giovedì 31 ottobre il tono del mercato era negativo a causa dei report di MSFT e META, ma venerdì la situazione si è ribaltata con Amazon in rialzo del 7% e con Apple stabile.
Entrambe le società hanno registrato ottimi risultati per il terzo trimestre, superando le aspettative e mostrando una crescita impressionante in settori chiave.
Apple ha riportato un utile per azione di 1,64 dollari, superando le stime, con un fatturato di 94,9 miliardi di dollari, trainato dai ricavi record di iPhone e servizi. Apple ha inoltre sostenuto un onere fiscale una tantum di 10,2 miliardi di dollari in Europa e ha registrato una domanda crescente per la sua nuova gamma di prodotti.
Amazon ha riportato un utile per azione rettificato di 1,43 dollari, superando le stime di 1,14 dollari, con un fatturato di 158,9 miliardi di dollari. Amazon ha aumentato la sua guidance per il Q4, prevedendo crescita nei settori retail, AWS e pubblicitario. I ricavi di AWS sono cresciuti del 19% anno su anno, grazie all'uso di intelligenza artificiale e al potenziamento della capacità infrastrutturale.
A partire da lunedì 4 ci sarà una settimana impegnativa di report sugli utili, con molte aziende che forniranno aggiornamenti. Di seguito la lista dei miei focus.
Naturalmente, il catalizzatore più importante rimangono le elezioni presidenziali. Il mercato desidera solo conoscere il vincitore entro mercoledì, e penso che le oscillazioni del mercato saranno contenute. Una vittoria di Trump potrebbe portare a acquisti a breve termine, mentre una vittoria di Harris potrebbe causare vendite a breve termine. Tuttavia, consiglierei cautela nel prendere decisioni basate esclusivamente sul risultato elettorale.
Esaminando i dati, giovedì (non mercoledì) ci sarà il rilascio dell'ISM Services PMI, l'asta a 30
anni e il FOMC.
In sintesi
La presa di profitto prima delle elezioni è giustificata, quindi è difficile trarre conclusioni dall’andamento recente dei prezzi. L’S&P 500 sta sfidando la media mobile a 50 giorni, aspetto che va monitorato lunedì.
E poi, ci sono le elezioni.
Scommettere sul risultato di queste elezioni è rischioso, dato il clima attorno all'evento. Non solo si tratta di scegliere il candidato giusto, ma è anche necessario prevedere come reagiranno i settori a tale risultato. E francamente, queste elezioni sono diverse da qualsiasi altra: i candidati parlano più dell’avversario che dei propri piani politici.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Settimana chiave per gli investitoriQuella che comincia oggi, è probabilmente una delle settimane più importanti del 2024, perché il mondo attende con interesse l’esito delle elezioni Usa, che determineranno le sorti non solo americane, ma anche quelle della maggior parte dei paesi del primo mondo, e non solo. C’è attesa perché capiremo quello che potrà accadere in futuro, sotto il profilo geopolitico, oltre che finanziario ed economico.
La speranza, per tutti è, vedere la fine delle guerre che ormai da lungo tempo affliggono i paesi coinvolti, e che coinvolgono Russia e Ucraina da un lato, e Israele Palestina, con coinvolgimento dell’Iran dall’altro. Ma c’è attesa anche per la questione commerciale che ci potrebbe riportare all’epoca dei dati doganali del 2018, con le tensioni Usa Cina slegati al deficit commerciale Usa, ai massimi di sempre.
L’altro tema centrale è quello della riunione della Fed giovedì prossimo, con la probabile decisione di abbassare il costo del denaro di 25 punti base, portando i Fed Funds al 4.75%. Ciò potrà portare volatilità sui mercati, specie sulle valute, senza escludere un ritorno del risk off che potrebbe generare caos anche sulle borse. Indice Vix sopra stabilmente i 20 punti a ridosso dei 22 punti e indice fear and greed a livello neutrale, in attesa di qualcosa che potrebbe modificarne l’andamento. Staremo a vedere, prepariamoci.
LE TRIMESTRALI AIUTANO WALL STREET
Wall Street venerdì scorso, ha chiuso in rialzo, sostenuto dalle trimestrali, tra cui quella di Amazon e Intel, che di fatto hanno rafforzato il sentiment del mercato, consentendo ai compratori di prevalere sui venditori, che credevano a ribassi legati al deludente rapporto sui NFP. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente dello 0,4% e dello 0,8%, mentre il Dow Jones ha guadagnato 288 punti.
Amazon è salita del 6,2% alimentata dalla crescita nel cloud e nella pubblicità, e Intel è salita del 7,8% grazie a migliori ricavi. Boeing ha guadagnato il 3,5% dopo l’accordo coi sindacati mentre Chevron e Microsoft hanno recuperato rispetto alle discese precedenti. Apple invece non ha sorpreso ed ha perso l'1,3%. Tuttavia, il rapporto sui Non Farm Payrolls ha mostrato solo 12.000 posti di lavoro aggiunti a ottobre, ben al di sotto delle aspettative, ma un dato chiaramente influenzato negativamente dagli uragani.
Gli investitori attendono ora, con estremo interesse l’imminente riunione della Fed e le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, entrambe destinate ad aumentare la volatilità questa settimana. A livello di risultati settimanali, tutti e tre gli indici americani hanno chiuso negativi.
VALUTE
Il dollaro, venerdì, aveva chiuso in deciso rialzo, specie rispetto a GbpUsd e oceaniche, ma anche EurUsd, che era tornato a ridosso di 1.0830. Nella notte però il dollar index è sceso sotto il livello di 104, invertendo i guadagni della sessione precedente. I recenti movimenti di mercato avevano spinto il dollaro e i rendimenti del Tesoro al rialzo, probabilmente in ragione del fatto che Trump, che sembra favorito, con le sue proposte di politica sull'immigrazione, tagli alle tasse e imposizione dei dazi doganali, avrebbe generato un aumento dell’inflazione.
Tuttavia, l'incertezza sull'esito delle elezioni ha spinto il mercato nella direzione opposta, almeno nel breve periodo. Ripresa significativa per le valute come Jpy, Euro, Gbp e soprattutto oceaniche. L’incertezza e movimenti bilaterali, prevarranno, nel breve termine. Sul fronte della politica monetaria, si prevede ampiamente che la Fed taglierà i tassi di interesse di un modesto 25 punti base questa settimana, dopo una riduzione, forse eccessiva, di mezzo punto percentuale a settembre. I mercati stanno anche scontando un altro taglio di un quarto di punto per dicembre.
NFP DECISAMENTE NEGATIVI
L'economia statunitense ha aggiunto 12.000 posti di lavoro a ottobre 2024, ben al di sotto dei 223.000 rivisti al ribasso a settembre e delle previsioni di 113.000. Si tratta della crescita occupazionale più bassa da dicembre 2020, quando sono stati persi 243.000 posti di lavoro a causa dell'impatto degli scioperi alla Boeing.
È anche probabile che l'occupazione in alcuni settori sia stata influenzata dagli uragani, ma l’ufficio centrale del lavoro (BLS) non è riuscito a quantificarne l'effetto netto. La lettura di ottobre è anche molto inferiore all'aumento mensile medio di 194.000 nei 12 mesi precedenti. Nel frattempo, le revisioni dell'occupazione per agosto e settembre hanno mostrato 112.000 posti di lavoro in meno rispetto a quanto riportato in precedenza.
ISM PMI USA
L'ISM Manufacturing PMI è sceso inaspettatamente a 46,5 nell'ottobre 2024 dal 47,2 di settembre e al di sotto delle previsioni di 47,6. La lettura ha indicato un'altra contrazione nel settore manifatturiero e la peggiore da luglio 2023, poiché la domanda continua a essere debole, la produzione è diminuita e gli input sono rimasti accomodanti. La produzione, le scorte e gli ordini sono diminuiti più rapidamente e le pressioni sui prezzi si sono intensificate. Inoltre, i nuovi ordini e l'occupazione hanno continuato a diminuire, ma a un ritmo più lento.
CINA, PMI IN RIPRESA
Il Caixin Manufacturing PMI è salito a 50,3 nell'ottobre 2024 da 49,3 nel mese precedente, superando le previsioni di mercato di 49,7 e segnando un passaggio a un'espansione della produzione industriale in seguito agli stimoli promossi dal Governo cinese a fine settembre. La produzione è cresciuta al ritmo più rapido degli ultimi quattro mesi, guidata da un rinnovato aumento dei nuovi ordini e da maggiori livelli di acquisto.
Tuttavia, le esportazioni hanno continuato a scendere, anche se a un ritmo più lento. L'occupazione si è ridotta insieme ad una riduzione della capacità della forza lavoro. Per quanto riguarda i prezzi, i costi di input sono aumentati, riflettendo l'aumento dei costi dei materiali. Sul fronte valutario, UsdYuan in ripresa a ridosso di 17.1400 dopo un test di 7.1150.
SETTIMANA ENTRANTE
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti di martedì, come già ribadito, sono destinate a essere l'evento più seguito, catturando l'attenzione degli investitori di tutto il mondo. Inoltre, i la decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve sarà ugualmente seguito, così come l'ISM Services PMI, il sentiment dei consumatori del Michigan, i dati sul commercio estero, e gli ordini all’industria. Inoltre, prosegue la stagione degli utili.
Al di fuori degli Usa, un occhio di riguardo per le decisioni chiave sui tassi di interesse da parte della Boa, Rba, e Banche centrali di Brasile, Polonia e Norvegia. In Eurozona, attesa per la produzione industriale tedesca, oltre ai dati sulla bilancia commerciale. Da non dimenticare infine, i fati sui Pmi manifatturieri e dei servizi per l’intera Eurozona.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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