[SCHEMA PONZI] - Cos'è e come funziona?Lo schema Ponzi è una truffa finanziaria in cui i guadagni degli investitori non provengono da veri investimenti, ma dai soldi messi da persone nuove che entrano nello schema. È insostenibile a lungo termine ed illegale. Vediamo passo dopo passo come funziona:
1. Promessa allettante
Un truffatore promette alti guadagni in poco tempo se gli dai dei soldi da "investire".
2. Pagamenti iniziali reali
I primi investitori ricevono davvero i guadagni promessi, ma sono pagati con i soldi dei nuovi arrivati, non da veri profitti.
3. Si crea fiducia
Le persone vedono che funziona e ne parlano. Sempre più persone vogliono investire.
4. Collasso inevitabile
Quando non entrano più nuovi soldi, il truffatore non può più pagare. Lo schema crolla e quasi tutti perdono i soldi.
Caratteristiche chiave :
• Nessun vero investimento.
• I guadagni arrivano solo dai nuovi investitori.
• Funziona solo finchè entra sempre più gente.
• Prima o poi salta tutto.
• E' illegale in molti paesi.
Origine del nome
Lo schema prende il nome da Charles Ponzi, un truffatore che negli
anni '20 truffò migliaia di persone negli Stati Uniti con questo metodo.
Oltre l'analisi tecnica
Wall Street si ferma in attesa degli utili di NVIDIA.Tra il forte rally di martedì e un importante rapporto sugli utili dopo la chiusura delle contrattazioni di ieri, le azioni hanno trascorso la seduta di ieri in territorio negativo, con tutti i principali indici in calo di circa mezzo punto percentuale.
Il Dow Jones ha perso lo 0,58% (quasi 245 punti) ieri a 42.098,70, mentre l'S&P ha perso lo 0,56% a 5.888,55 e il NASDAQ è scivolato dello 0,51% (poco meno di 100 punti) a 19.100,94.
Fortunatamente, gli indici hanno mantenuto gran parte del forte rally di martedì, che ha visto il Dow Jones balzare di oltre 700 punti e gli altri indici avanzare di oltre il 2% ciascuno.
Ieri sembrava che le azioni fossero in una fase di stallo, mentre tutti attendevamo il rapporto trimestrale di NVIDIA (NVDA), leader nel settore dell'intelligenza artificiale che detta il ritmo per questo settore in rapida crescita.
È anche l'ultimo rapporto Mag 7 della stagione.
NVIDIA sta costruendo l'infrastruttura essenziale per l'economia dell'intelligenza artificiale (AI) per gestire auto autonome, robot, agenti software e i dati proprietari degli stati nazionali. La domanda sarà straordinaria per altri 2-3 anni.
Ritengo che qualsiasi calo del titolo rappresenti un'opportunità di acquisto, ma gli investitori potrebbero non avere questa possibilità.
Mentre NVDA ha perso lo 0,5% nella seduta odierna, il titolo è in rialzo di circa il 5% afterhours, al momento in cui scrivo.
Apprezzeremo molto di più su questo rapporto domani, dopo la conference call sui risultati, ma sappiamo che il fatturato di 44,1 miliardi di dollari ha superato la stima di consenso degli analisti di circa il 3% e ha registrato un balzo di quasi il 70% rispetto all'anno scorso. Inoltre, il fatturato dei data center, pari a 39,1 miliardi di dollari, è aumentato del 73% rispetto all'anno scorso.
C'è stato un addebito di 8 miliardi di dollari per l'H2O, quindi c'era un po' di rumore nei numeri, ma nelle prime contrattazioni vedo il titolo in rialzo.
Essendo un indicatore per il settore dell'intelligenza artificiale, l'implicazione è che la domanda è ancora piuttosto solida nonostante tutta l'incertezza intorno a dazi e scambi commerciali.
Un secondo molto lontano dopo il rapporto NVDA di ieri è stato il verbale del FOMC della riunione di aprile.
Il mese scorso, i membri non hanno visto alcun motivo per affrettare un taglio dei tassi e hanno concordato che un approccio cauto al momento fosse la mossa giusta, soprattutto con la considerevole incertezza economica che potrebbe aumentare l'inflazione e mettere pressione sul mercato del lavoro.
A proposito di inflazione, il prossimo grande evento di questa settimana sarà la Spesa per consumi personali (PCE) di domani.
Sarà interessante vedere se "l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed" influenzerà le probabilità di un taglio dei tassi del CME FedWatch Tool, che attualmente non superano il 50% fino alla riunione di settembre.
Ma prima, vedremo se i risultati di NVDA riusciranno a dare un'altra spinta al mercato giovedì e ad aprire la strada a una conclusione positiva di questa settimana di contrattazioni abbreviata.
Marco Bernasconi Trading
Terremoto dazi?Ritorna improvvisamente la volatilità sui mercati dopo che la Corte Commerciale Internazionale degli Stati Uniti ha stabilito, questa notte, che il Presidente Trump avrebbe oltrepassato la propria autorità imponendo dazi reciproci.
Un collegio di tre giudici della Corte Commerciale Internazionale degli Stati Uniti ha dichiarato i dazi "illegali per tutti" e ne ha ordinato l'annullamento e il blocco permanente. Si prevede che la Casa Bianca presenterà ricorso contro la decisione. Intanto il mercato ha visto un recupero improvviso del dollaro contro tutte le valute.
WALL STREET NON SI FERMA
Giornata interlocutoria quella di ieri, relativamente ai listini USA, in assenza di novità sul fronte macro e/o di politica economica (peraltro poi questa notte, come già spiegato, le cose sono radicalmente cambiate).
Gli operatori dei mercati sembrano aver trovato un equilibrio, con compratori e venditori che non trovano un vincitore, in una fase di congestione che sembra dovuta dopo un periodo di alta volatilità. Tutti e tre i principali indici si sono mantenuti vicini ai livelli del giorno precedente.
MINUTE DELLA FED
Le minute, pubblicate ieri sera, dell’ultima riunione della Fed hanno evidenziato una certa preoccupazione da parte dei funzionari della Fed, che hanno ritenuto che gli aumenti dei dazi annunciati sono apparsi significativamente più estesi del previsto e hanno rilevato una notevole incertezza riguardo alla direzione della politica commerciale e alla durata dei suoi effetti economici.
I membri del Board ritengono tale incertezza insolitamente elevata, evidenziando rischi al ribasso per l'occupazione e l'attività economica, così come rischi al rialzo per l'inflazione. Nel discutere le prospettive di politica monetaria, i partecipanti hanno concordato sul fatto che, con la crescita economica e il mercato del lavoro ancora resilienti, e un orientamento di politica monetaria moderatamente restrittivo, la Fed sia ben posizionata e possa attendere per avere maggiore chiarezza sull'inflazione e sulle tendenze economiche.
La Federal Reserve ha mantenuto il tasso sui fondi al 4,25%-4,50% per la terza riunione consecutiva a maggio 2025, in linea con le aspettative.
DOLLARO
Biglietto verde ancora in ripresa, con l'indice del dollaro che ha raggiunto quota 99,7 mercoledì, estendendo un guadagno di quasi lo 0,4% rispetto alla sessione precedente, mentre gli operatori, come per gli altri asset, attendono nuove motivazioni, tecniche o macro, per entrare a mercato, sperando che le tensioni commerciali e gli sviluppi fiscali sotto l'amministrazione Trump trovino finalmente una soluzione.
Nella notte il dollar index ha aperto oltre quota 100, in seguito alla notizia della bocciatura dei dazi da parte della Corte Commerciale Internazionale americana. Domenica, il presidente Trump aveva rinviato l'attuazione di un dazio del 50% sulle importazioni dall'UE previsto al 9 luglio, pochi giorni dopo l'annuncio della misura radicale. Nel frattempo, il disegno di legge fiscale ha superato la prova della Camera dei Rappresentanti, anche se di misura, un solo voto, e ora attende il voto del Senato.
Sul fronte della politica monetaria, dal FOMC non è uscito nulla di particolare, con una Fed ancora attendista sui tassi. Il dollaro ha guadagnato terreno nei confronti dell’euro, GBP e soprattutto yen, a seguito delle notizie secondo cui le autorità giapponesi potrebbero intervenire per stabilizzare il mercato obbligazionario. Nonostante il recente rialzo, il biglietto verde rimane vicino ai minimi del 2023 raggiunti ad aprile e ha registrato un calo di oltre il 7% da inizio anno.
INFLAZIONE IN EUROZONA
Le aspettative di inflazione nell'Eurozona sono aumentate per il secondo mese consecutivo al 3,1% ad aprile 2025, il livello più alto da febbraio 2024, dal 2,9% di marzo. Anche le aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi sono cresciute, raggiungendo lo stesso livello di giugno 2024.
Nel frattempo, quelle per i prossimi tre anni sono rimaste invariate al 2,5%, mentre per i prossimi cinque anni sono rimaste invariate per il quinto mese consecutivo al 2,1%. Inoltre, le aspettative di crescita economica per i prossimi 12 mesi sono peggiorate, scendendo al -1,9% ad aprile dal -1,2% di marzo. Le aspettative per il tasso di disoccupazione per i prossimi 12 mesi sono aumentate al 10,5% dal 10,4%.
MUTUI USA
Le richieste di mutui, negli Stati Uniti, sono diminuite dell'1,2% rispetto alla settimana precedente, per il periodo conclusosi il 23 maggio, estendendo il precedente 5,1% al livello più basso degli ultimi tre mesi, secondo i dati raccolti dalla Mortgage Bankers Association.
Il secondo calo consecutivo è stato in linea con l'aumento dei tassi di riferimento sui mutui, con il tasso fisso a 30 anni in aumento e vicino al 7%, in quanto i rendimenti a lunga scadenza sono saliti bruscamente a seguito del declassamento del debito da parte di Moody’s.
Le richieste di prestito per rifinanziare un mutuo, più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono diminuite del 7,1%. D'altro canto, le richieste di mutuo per l'acquisto di una nuova casa sono aumentate del 2,7%.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
FTSE Mib toro scatenato!!Analisi tecnica non'è il vangelo , e i Pattern molte volte vengono abortiti,ma se si dovesse verificare il superamento di due forti resistenze, la prima area 44500 e infine area 50108, poi il paradiso, arrivo in area 59500/60000, con la chiusura Pattern rialzista a triangolo, ampiezza la sua base che proiettata sul grafico, dal punto di breakout uscita dal triangolo nella parte superiore, porterebbe l'indice su valori inaspettati , tutto dipenderà dalla velocità con cui ci si arriva se variazione in pochi anni, siamo nella stesse condizioni di bolla come è successo nel lontano 2000 e 2007, l'incognita è sempre lui , il ciuffo biondo!!, potrebbe con la sua tracotanza , provocare un crollo dei mercati, anche molto profondo...
EUR/USD: Rottura del secolo? La rivincita del Vecchio ContinenteDopo quindici anni di predominanza ribassista, il cambio EUR/USD sembra essere arrivato a un momento di svolta storica. Il grafico mensile mostra un breakout potenzialmente decisivo della trendline discendente che contiene i massimi decrescenti dal 2008. Con il prezzo che punta verso l’area 1,15–1,16, proprio a ridosso della smma a 99 periodi, si apre la porta a un possibile cambio di paradigma nel rapporto tra euro e dollaro. L'rsi superiore al livello 50 mostra inoltre un momentum bullish dell'asset.
Ma che cosa può davvero spingere una rottura così significativa? E soprattutto, quali potrebbero essere le sue conseguenze sul sistema finanziario globale?
Per rispondere, ecco tre scenari distinti – uno ottimistico, uno realistico e uno più radicale – ciascuno dei quali esplora cause e implicazioni possibili della nuova traiettoria dell’EUR/USD.
Nel primo scenario, quello più ottimista, l’Europa riesce finalmente a intraprendere un percorso di rinnovamento strutturale. Le principali economie dell’Eurozona – Germania, Francia e Italia – avviano riforme credibili in termini fiscali, energetici e digitali. La BCE mantiene un approccio prudente ma non restrittivo, riuscendo a controllare l’inflazione senza deprimere la domanda interna. In questo contesto, la stabilità politica e il miglioramento della produttività rendono l’euro una valuta sempre più attraente per gli investitori istituzionali, che iniziano a ribilanciare i propri portafogli verso asset denominati in euro. Gli investitori globali, stanchi della fragilità fiscale americana, iniziano a considerare l’Europa come un’alternativa valida al “dollaro eterno”. Il risultato è una progressione graduale ma solida dell’EUR/USD verso l’area 1,30–1,35, con implicazioni importanti: rivalutazione degli asset europei, rientro dei capitali, maggiore peso geopolitico dell’UE e un primo serio scossone al dominio assoluto del dollaro.
Lo scenario centrale, più realistico, prevede invece una reflazione globale con divergenza tra le due sponde dell’Atlantico. Qui il motore del rialzo non è tanto la forza intrinseca dell’euro, quanto la debolezza ciclica del dollaro. Gli Stati Uniti entrano in una fase di rallentamento economico moderato, costringendo la Federal Reserve a iniziare un ciclo di tagli dei tassi nel 2025, prima e con più decisione rispetto alla BCE. Il differenziale tra i rendimenti reali spinge capitali verso l’Eurozona, rafforzando meccanicamente l’euro. Ma il movimento rimane contenuto: l’EUR/USD si stabilizza nella fascia 1,15–1,25, senza esplosioni né collassi. I mercati accolgono questa fase con moderato ottimismo, ma senza una ridefinizione degli equilibri globali. L’euro recupera parte della sua dignità, ma non diventa ancora un’alternativa strategica al dollaro.
Infine, esiste uno scenario meno probabile ma più dirompente: quello di un vero e proprio shock esogeno o di una crisi interna americana. In questo caso, l’EUR/USD romperebbe al rialzo per motivazioni più legate alla perdita di fiducia nei confronti degli Stati Uniti che alla forza dell’Europa. Potremmo trovarci di fronte a una crisi del debito americano, magari aggravata da uno scontro politico interno o da un default tecnico causato da stallo congressuale. Oppure un evento geopolitico – una guerra valutaria, un attacco cyber su larga scala, una crisi asiatica – spingerebbe i capitali a fuggire dal dollaro in cerca di rifugi alternativi. In mancanza di alternative immediate, l’euro potrebbe assorbire parte di questa domanda. L’EUR/USD, in questo scenario, schizzerebbe verso 1,40–1,50 in pochi trimestri. Ma questo tipo di rialzo porterebbe con sé instabilità e disordine, con volatilità elevatissima sui mercati, un VIX fuori controllo e un rapido repricing degli asset denominati in USD. Le conseguenze sarebbero sistemiche: fuga dai Treasury americani, rialzo dei rendimenti, rischio di recessione dura e, forse, l’avvio di un mondo a riserva multipla, in cui il dollaro non è più l’unica ancora del sistema monetario globale.
Quello che stiamo osservando sul grafico, dunque, potrebbe essere molto più di una rottura tecnica: potrebbe essere un sintomo, un anticipo o un catalizzatore di profondi cambiamenti geopolitici ed economici.
A livello tecnico, ovviamente, occorrerà innanzitutto flippare la smma a 99 periodi mensile per poter avere più sicurezza della mossa, dato che al momento rappresenta una forte area di resistenza. Qualora dovesse accadere il flip, mi aspetto che si andranno a prendere gli equal highs in zona 1,26 prima di un eventuale ulteriore movimento rialzista.
Dal punto di vista macro, nei prossimi mesi sarà fondamentale monitorare le politiche delle banche centrali, i flussi obbligazionari, i segnali politici e i movimenti dei grandi capitali. Il grafico parla chiaro: la storia, forse, sta per cambiare direzione.
[PRINCIPIANTE, INTERMEDIO O ESPERTO] - Che trader sei?La distinzione tra trader principiante, intermedio ed esperto si basa su una combinazione di conoscenze teoriche, capacità pratiche, esperienza operativa, gestione emotiva e del rischio.
Ecco una panoramica dei tratti distintivi per ciascun livello:
TRADER PRINCIPIANTE ⚪
Cosa sa fare:
• Ha appena iniziato.
• Conosce solo le basi del mercato (comprare, vendere, seguire un grafico).
• Spesso copia altri o segui consigli trovati online.
• Fa operazioni un po' a caso, senza un vero piano.
Come si comporta:
• Fa scelte impulsive, si lascia prendere dalla paura o dall'entusiasmo.
• Non sa ancora come controllare le perdite.
• Vuole guadagnare in fretta ma spesso perde soldi.
TRADER INTERMEDIO 🟠
Cosa sa fare:
• Ha già fatto esperienza e ha imparato dai propri errori.
• Inizia ad avere un metodo personale per fare le operazioni.
• Riesce a capire quando entrare e uscire, anche se non sempre con successo.
Come si comporta:
• È più calmo, ma ogni tanto si lascia ancora influenzare dalle emozioni.
• Inizia a controllare meglio quanto rischia per ogni operazione.
• Sta cercando di essere più costante nei risultati.
TRADER ESPERTO ⚫
Cosa sa fare:
• Ha un metodo chiaro e lo segue con disciplina.
• Fa operazioni con logica, senza farsi influenzare troppo da emozioni o notizie.
• Ha imparato a guadagnare in modo costante, anche se non sempre.
Come si comporta:
• Mantiene la calma anche nei momenti difficili.
• Sa quanto rischiare e quando fermarsi.
• Pensa nel lungo periodo e punta a far crescere il capitale con pazienza.
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Io ti ringrazio e ti auguro buon trading 📈
Wall Street non si fermaMartedì, Wall Street ha fatto registrare un forte rialzo, con la riapertura dei mercati dopo il lungo weekend, sostenuta dall'allentamento delle tensioni commerciali e dai rendimenti in calo nei mercati obbligazionari globali.
Il presidente Donald Trump ha rinviato l'entrata in vigore di una tariffa del 50% sulle importazioni dall'UE, proposta dal 1° giugno al 9 luglio, a seguito di una richiesta della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. La mossa ha alimentato le speranze e le convinzioni di una possibile risoluzione negoziale, riportando appetito al rischio nelle varie asset class di investimento.
A rafforzare l'ottimismo, la notizia secondo la quale il ministero delle finanze giapponese ha indicato che potrebbe ridurre l'emissione di titoli di Stato, attenuando la recente volatilità del mercato del debito. Ciò ha spinto gli investitori verso gli asset USA, tra cui l’azionario. L'S&P 500 ha guadagnato l'1,8%, il Dow Jones l'1,5% e il Nasdaq 100 il 2%.
Tesla ha guadagnato oltre il 2% dopo che Elon Musk ha dichiarato che si sarebbe riconcentrato sulle sue aziende. Trump Media è balzato dell'11% dopo le notizie secondo cui prevede di raccogliere 3 miliardi di dollari per investire in criptovalute. La US Steel ha esteso il rialzo di venerdì dopo la notizia che verrà acquisita dalla Nippon Steel per 55 dollari ad azione, rispetto alla chiusura di ieri di 52 dollari.
EUROZONA
L'indicatore del sentiment economico nell'area euro è aumentato per la prima volta in tre mesi, attestandosi a 94,8 a maggio, rispetto al 93,8 di aprile, rivisto al rialzo, e superando le previsioni di 94. Si sono osservati miglioramenti per l'industria, il commercio al dettaglio, le costruzioni e i consumatori. Al contrario, la fiducia nel settore dei servizi si è leggermente indebolita.
GERMANIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indicatore tedesco GfK del clima dei consumatori è salito a -19,9 in vista di giugno 2025, in rialzo rispetto al -20,8 rivisto del mese precedente, ma inferiore alle stime di mercato di -19,0. Questo ha segnato il terzo mese consecutivo di miglioramento e il valore più alto da novembre 2024.
L'aumento è stato trainato principalmente da un forte aumento delle aspettative economiche, che hanno raggiunto il massimo degli ultimi due anni (13,1 contro 7,2 a maggio), e da un notevole aumento delle aspettative di reddito (10,4 contro 4,3). Tuttavia, la propensione all'acquisto è diminuita (-6,4 contro -4,9), mentre la propensione al risparmio è aumentata (10,0 contro 8,4), suggerendo una continua cautela tra i consumatori.
Il sentiment dei consumatori rimane comunque basso e l'incertezza è ancora elevata, secondo gli esperti che attribuiscono la persistente situazione pessimistica alle imprevedibili politiche tariffarie e commerciali statunitensi, alla volatilità del mercato azionario e alle crescenti preoccupazioni per un potenziale terzo anno consecutivo di stagnazione economica.
DAX
Il DAX di Francoforte è salito dell’1% raggiungendo quota 24.300, stabilendo nuovi massimi e consolidando i guadagni di ieri, sostenuto dal sollievo per il rinvio dei dazi tra Stati Uniti e UE e da dati solidi. L'indice tedesco GfK sulla fiducia dei consumatori ha mostrato un modesto rialzo per il terzo mese consecutivo fino a giugno.
I titoli della difesa hanno sovraperformato, con Rheinmetall in testa, in rialzo di oltre il 2%, dopo che il presidente Trump ha annunciato di stare valutando nuove sanzioni contro Mosca, poiché i nuovi attacchi russi in Ucraina hanno smorzato le speranze di pace. Tra gli altri titoli in rialzo degni di nota figurano Infineon Technologies, Bayer, Airbus, Brenntag, Vonovia e MTU Aero Engines, con azioni in rialzo tra lo 0,9% e l'1,4%.
GIAPPONE
Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è sceso all’1,46% martedì, segnando la terza sessione consecutiva di ribassi, in seguito alle notizie secondo cui il governo intende ridurre l'emissione di obbligazioni a lunghissimo termine nel tentativo di stabilizzare il mercato. La decisione arriva dopo che l'asta di obbligazioni a 20 anni della scorsa settimana ha registrato la domanda più debole in oltre un decennio, aumentando le preoccupazioni in vista dell'imminente vendita di obbligazioni a 40 anni.
Nel frattempo, il governatore della BoJ Ueda ha ribadito che la banca centrale è pronta ad "adeguare il grado di allentamento monetario secondo necessità" per raggiungere l'obiettivo di inflazione. Ueda ha anche messo in guardia dai rischi al rialzo per l'inflazione core derivanti dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.
I doppi segnali – provenienti dalle autorità fiscali e dalla banca centrale – hanno contribuito ad allentare la pressione sui rendimenti giapponesi a lungo termine, sebbene gli operatori di mercato rimangano cauti sulle future dinamiche di domanda e offerta.
Saverio Berlinzani
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[ORIGINI DEL FOREX TRADING] - Dagli inizi a come lo conosciamoIl Forex trading (Foreign Exchange Trading) ha origini che affondano le radici nella storia antica, ma il mercato valutario moderno, come lo conosciamo oggi, si è sviluppato solo nel XX secolo. Ecco un riassunto delle sue principali tappe storiche:
1. Origini antiche
• Baratto e monete: Prima dell'uso delle valute moderne, le persone barattavano beni.
Con l'introduzione delle prime monete (es. in Mesopotamia, Egitto, Grecia), si iniziarono
a stabilire rapporti di cambio rudimentali.
• Cambio di valute nel mondo antico: I cambia valute (money changers) esistevano già
nell'antica Roma e Grecia, facilitando il commercio tra diverse regioni.
2. Il Gold Standard (XIX - inizio XX secolo)
• Nel 1800, molti Paesi adottano il gold standard, un sistema in cui le valute erano
convertibili in oro ad un tasso fisso.
• Questo stabilizzava i tassi di cambio, ma limitava la flessibilità monetaria.
3. Bretton Woods (1944-1971)
• Dopo la seconda Guerra Mondiale, fu creato il sistema di Bretton Woods.
• Il dollaro USA divenne la valuta di riferimento, convertibile in oro.
• Le altre valute erano ancorate al dollaro con tassi fissi ma aggiustabili.
• Questo sistema durò fino al 1971, quando il presidente Nixon sospese la
convertibilità del dollaro in oro (fine del gold standard).
4. Nascita del Forex moderno (dal 1973 in poi)
• Dopo Bretton Woods, i tassi di cambio iniziarono a fluttuare liberamente
in base alla domanda e offerta.
• Si sviluppò il mercato forex moderno, con il coinvolgimento di banche
centrali, istituzioni finanziarie, aziende e, in seguito, investitori privati.
5. Era digitale e retail trading (anni 1990 - oggi)
• Con internet e le piattaforme di trading online negli anni '90 e
2000, anche i piccoli investitori hanno avuto accesso al mercato Forex.
• Il mercato è oggi decentralizzato, attivo 24 ore su 24, e rappresenta il
più grande mercato finanziario del mondo, con volumi giornalieri superiori
ai 7 trilioni di dollari (dati aggiornati al 2020+).
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💡 Analisi Gold 💡
L’oro corregge dopo il rinvio dei dazi UE da parte di Trump, ma le tensioni fiscali negli Stati Uniti mantengono intatte le prospettive rialziste sul prezzo del metallo prezioso.
Il prezzo dell’oro resta solido sopra i 3.300 dollari, con Citi e UBS che alzano le loro previsioni a 3.500 dollari, spinte dalla domanda legata all’avversione al rischio.
Crescono le preoccupazioni sul deficit statunitense dopo un piano fiscale da 4.000 miliardi di dollari e il downgrade di Moody’s, favorendo l’afflusso di capitali verso asset rifugio come l’oro.
Il rinvio dei dazi da parte di Trump alleggerisce temporaneamente la pressione, ma il calo dell’indice del dollaro USA – in discesa dell’1,5% nella settimana – riflette crescenti timori sulla situazione fiscale americana.
Gli investitori continuano a uscire dagli asset denominati in dollari, con le posizioni nette corte salite a 17,3 miliardi di dollari.
per approfondimenti tecnici ci vediamo oggi in live
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-BE PATIENCE
Future sulle azioni US in recuperoI future sulle azioni statunitensi (mercati USA chiusi per il Memorial Day) hanno recuperato ieri, lunedì, in seguito alla decisione di Donald Trump di rinviare l’applicazione di dazi del 50% all'Unione Europea, prorogandone la scadenza al 9 luglio.
In un post, Trump ha dichiarato di aver preso la decisione in seguito a una telefonata con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha confermato la conversazione, descrivendola come una "buona decisione" e osservando che è necessario più tempo per "raggiungere un buon accordo".
La mossa arriva dopo un fine settimana turbolento per i mercati, con crescenti preoccupazioni per le prospettive fiscali statunitensi e le tensioni commerciali che pesano pesantemente sul sentiment degli investitori. Il Dow Jones ha perso il 2,47%, l'S&P 500 il 2,61% e il Nasdaq Composite il 2,47% durante la settimana passata. Anche le azioni Apple hanno subito un forte calo, crollando del 7,57%, dopo che Trump ha avvertito che gli iPhone venduti negli Stati Uniti devono essere prodotti localmente, altrimenti saranno soggetti a dazi minimi del 25%.
VALUTE
Lunedì, l'indice del dollaro statunitense è sceso sotto quota 99, raggiungendo il livello più basso da oltre un mese, con l'euro che si è rafforzato in seguito alla decisione del presidente Donald Trump di rinviare l'imposizione di dazi del 50% sull'Unione Europea fino al 9 luglio.
Il dollaro rimane sotto pressione a causa della crescente incertezza sulle questioni ancora sul tavolo, a cominciare dai problemi legati ai dazi, senza dimenticare il pacchetto fiscale della nuova amministrazione, che ha provocato il declassamento di Moody’s del debito USA, e una certa irritazione della Fed che ha chiaramente lasciato intendere che non può abbassare il costo del denaro proprio in ragione delle incertezze generate dall’applicazione dei dazi doganali.
Tutto ciò ha intaccato la fiducia degli investitori verso gli asset denominati in dollari statunitensi, in particolar modo i bonds governativi. Ed è anche la ragione della caduta del dollaro. Separatamente, Trump ha avvisato che la proposta di spesa e tagli alle tasse potrebbe subire revisioni "significative" al Senato, un segnale che le preoccupazioni fiscali rimangono il tema centrale tra operatori e investitori.
Sulle altre coppie di valute, poco da segnalare in un mercato perfettamente dollaro-centrico con le altre valute che attaccano le resistenze chiave contro la divisa USA, ma per ora senza grande momentum.
CINA, DATI POSITIVI
Gli utili delle aziende industriali cinesi sono aumentati dell'1,4% su base annua nei primi quattro mesi del 2025, in ripresa rispetto allo 0,8% del periodo precedente. La ripresa conferma gli sforzi di Pechino per risollevare l'economia stagnante e affrontare i crescenti rischi commerciali.
Solo ad aprile, gli utili industriali sono aumentati del 3,0% su base annua, rispetto al +2,6% di marzo. L'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,1% a circa 3.343, mentre l'indice Shenzhen Component ha perso lo 0,6% a 10.030 martedì, con le azioni della Cina continentale in calo per la quarta sessione consecutiva nonostante i dati positivi sugli utili industriali.
Sul fronte commerciale, Cina e Unione Europea stanno intensificando la cooperazione in risposta all'aumento dei dazi statunitensi. Si prevede che i funzionari commerciali di entrambe le parti si incontreranno nuovamente all'inizio del mese prossimo per approfondire i legami ed esplorare misure congiunte.
Per quanto riguarda gli sviluppi aziendali, BYD Company ha perso un altro 2% a seguito delle notizie di forti tagli ai prezzi in una recente campagna promozionale, sollevando preoccupazioni sulla pressione sui margini. Tra gli altri titoli in calo degni di nota figurano Eoptolink Technology (-4,9%), Contemporary Amperex (-1,1%) e Shanghai Electric (-5,2%).
GOLD IN CALO
Lunedì l'oro è sceso sotto i 3.340 dollari l'oncia, dopo che il presidente Donald Trump ha accettato di rinviare l'introduzione dei dazi alla UE del 50%, indebolendo anche l’oro che ha perso quota per l’allentamento dell’avversione al rischio.
Trump ha chiaramente posticipato la scadenza al 9 luglio per guadagnare tempo nei negoziati con l'Unione, facendo marcia indietro rispetto alla sua precedente posizione. La scorsa settimana, l'oro ha comunque guadagnato quasi il 5%, sostenuto dall'incertezza sui dazi e dalle crescenti preoccupazioni sulle prospettive fiscali statunitensi.
Si prevede che il nuovo disegno di legge fiscale di Trump, recentemente approvato dalla Camera e ora in attesa di una votazione al Senato prevista per agosto, amplierà il deficit di bilancio statunitense di quasi 3.000 miliardi di dollari nel prossimo decennio.
Saverio Berlinzani
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BTC, un nuovo record assoluto per la liquidità globale M2Dall'inizio di aprile il prezzo del bitcoin ha intrapreso una solida tendenza al rialzo, un movimento rialzista che abbiamo decifrato regolarmente in questa sede. Potete seguire il nostro conto Swissquote per non perdere i nostri prossimi aggiornamenti analitici su BTC e altcoin.
La nuova domanda che ci poniamo è semplice: con il prezzo del bitcoin che ha appena raggiunto un nuovo massimo storico, questo movimento al rialzo è sostenibile per il resto della primavera e per l'estate?
La risposta è sì, se e solo se continuerà la correlazione positiva con la liquidità M2 globale.
1) La correlazione positiva tra il prezzo del bitcoin e la liquidità M2 globale è molto forte in questo ciclo. Vediamo innanzitutto come viene calcolata la liquidità M2 globale
La liquidità globale M2 è determinata sommando gli aggregati monetari M2 delle principali potenze economiche mondiali, in particolare Stati Uniti, Cina e Unione Europea. L'aggregato M2 comprende i conti correnti bancari e i conti di risparmio finanziario liquidi di importo inferiore a 100.000 dollari. Rappresenta quindi la liquidità dei conti bancari di tutto il mondo che è immediatamente disponibile per l'investimento nel mercato azionario.
Le due illustrazioni sottostanti mostrano che la M2 statunitense è fortemente rialzista e prossima a stabilire un nuovo record assoluto. Nel calcolo della M2 globale, non è decisiva solo la M2 statunitense, ma anche quella cinese (che quest'anno ha stabilito un nuovo record storico) e quella europea, in crescita grazie ai regolari tagli dei tassi della Banca Centrale Europea.
L'istogramma sottostante mostra l'andamento e il valore assoluto della massa monetaria M2 negli Stati Uniti.
La tabella seguente spiega come viene calcolata la liquidità M2 globale. Si tratta essenzialmente di M2 statunitense, M2 cinese, M2 europea e dell'andamento sottostante del dollaro USA rispetto a un paniere di valute principali.
2) La liquidità globale M2 sta raggiungendo un altro massimo storico, quindi se la correlazione positiva Bitcoin/Liquidità continua, il BTC potrebbe sviluppare un trend rialzista fino a metà estate.
Gli studi matematici sulla correlazione lineare mostrano che nell'attuale ciclo del BTC, il coefficiente di correlazione lineare tra la liquidità globale M2 e il prezzo del bitcoin è pari a 0,80 quando la M2 globale è proiettata a 12 settimane nel futuro. Questa forte correlazione positiva significa che il BTC ha buone probabilità di seguire la tendenza di fondo della M2 globale. Quest'ultima ha appena stabilito un nuovo massimo storico, quindi con un ritardo di 12 settimane, questo suggerisce che il BTC potrebbe continuare la sua corsa al rialzo fino a metà estate.
Naturalmente, anche in un trend rialzista possono verificarsi correzioni e ritracciamenti a breve termine.
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi giornaliere per il prezzo del BTC, sovrapposte alla liquidità globale M2 proiettata a 12 settimane nel futuro (il tempo medio osservato per il flusso di liquidità globale verso gli asset rischiosi sul mercato azionario).
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#AN002 Ultime notizie dal mondo e impatto Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlare di come le recenti tensioni geopolitiche globali stiano modificando radicalmente l'equilibrio valutario internazionale.
Nel Forex, ogni crisi è una mappa di opportunità, ma solo chi analizza il contesto globale riesce a comprendere davvero dove si sposteranno i capitali. In questo articolo, analizziamo i principali eventi della settimana e riflettiamo su come potrebbero influenzare le valute nei prossimi giorni.
🇮🇳🇵🇰 India e Pakistan: rischio escalation oltre confine
Dopo un attentato terroristico in Kashmir che ha causato 26 vittime civili, l’India ha avviato l’“Operazione Sindoor” colpendo gruppi estremisti oltre il confine. Il Pakistan ha risposto militarmente con l’“Operazione Bunyan-un-Marsoos”. Entrambi i Paesi hanno impiegato droni e missili da crociera.
Nonostante un cessate il fuoco dichiarato il 10 maggio, la tregua è fragile. Il rischio di una crisi nucleare tattica è oggi reale.
🔍 Impatto sul Forex: Forte pressione sulla rupia indiana (USD/INR in rialzo) e aumento di domanda per valute rifugio come CHF e JPY.
🇵🇸🇮🇱 Israele-Gaza: la guerra urbana riparte
Le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza si sono intensificate, puntando al controllo completo dell’area. Si contano centinaia di vittime civili. L’Italia e altri membri del Gruppo Madrid+ chiedono un cessate il fuoco, proponendo un piano arabo per la ricostruzione.
🔍 Impatto sul Forex: In fase acuta, si rafforzano l’oro (XAU/USD) e il dollaro USA. Il NIS (shekel israeliano) mostra segni di debolezza, specie se il conflitto si estenderà al Libano o alla Siria.
🇺🇦🇷🇺 Ucraina-Russia: si riapre uno spiraglio?
Donald Trump ha parlato telefonicamente con Vladimir Putin e altri leader internazionali, tra cui Giorgia Meloni, proponendo il Vaticano come sede per nuovi negoziati. Sebbene la guerra prosegua soprattutto a Zaporizhzhia e nella regione orientale, la diplomazia torna sul tavolo.
🔍 Impatto sul Forex: Se i colloqui si concretizzano, l’EUR/USD potrebbe rafforzarsi. In caso contrario, l’instabilità favorirà ancora valute rifugio e debolezza dell’euro.
🇧🇫 Burkina Faso: la guerra dimenticata
Il gruppo jihadista JNIM ha condotto attacchi coordinati in varie città del nord del Paese, causando decine di morti e conquistando temporaneamente la città di Djibo. La crisi umanitaria si aggrava e la regione del Sahel resta tra le più instabili al mondo.
🔍 Impatto sul Forex: Impatti diretti marginali, ma le valute emergenti africane continuano a soffrire per instabilità sistemica e fuga di capitali.
🇺🇸🇨🇳 USA e Cina: nuove frizioni economiche
La seconda amministrazione Trump ha imposto nuovi dazi su prodotti cinesi, inasprendo le relazioni commerciali. L’Unione Europea, nel frattempo, cerca un riequilibrio rafforzando i legami con Pechino. Il contesto globale torna multipolare.
🔍 Impatto sul Forex: USD ancora forte nel breve termine, ma crescenti tensioni con la Cina potrebbero indebolire l’USD/CNH e rafforzare il CNY se Pechino risponde con stimoli monetari mirati.
✝️ Vaticano e nuova diplomazia spirituale
Il nuovo Papa, Leone XIV, sta dando priorità a migrazione e povertà. Il Vaticano si propone come sede neutrale per mediazioni di pace, come nel caso Ucraina-Russia. La Chiesa torna a essere attore geopolitico.
🔍 Impatto sul Forex: Simbolico ma rilevante: l’idea di Roma come centro diplomatico rafforza la stabilità percepita dell’area euro.
📉 PIL Italia: frena la crescita
Secondo l’ISTAT, il PIL italiano nel 2025 è in calo. Le cause? Rallentamento industriale, inflazione residua e clima globale incerto. Tuttavia, i conti pubblici migliorano e l’occupazione resta stabile.
🔍 Impatto sul Forex: EUR sotto pressione in attesa di nuove stime BCE. Lo spread resta sotto osservazione.
🧭 Riflessione finale: Forex e geopolitica, binomio inseparabile
Le tensioni geopolitiche non sono rumore di fondo, ma onde che spostano miliardi. I trader intelligenti non leggono solo i grafici: leggono il mondo. La fragilità delle relazioni internazionali e i conflitti in corso porteranno a una nuova polarizzazione del Forex: da una parte le valute rifugio (JPY, CHF, USD in fasi di shock), dall’altra le valute emergenti e cicliche sempre più vulnerabili.
Chi vuole navigare in questo mercato deve prepararsi a reagire non ai dati, ma agli eventi che cambiano i dati.
Cosa accadrà a Bitcoin?Trend ancora rialzista, ma RSI daily in calo e volumi in discesa: possibile pullback in arrivo.
🎯 Piano di ingresso:
Entry 1: 100.330 (0.786) – anticipata
Entry 2: 94.799 (0.618) – principale
Entry 3: 90.913 (0.5) – profonda ma sana
🛡️ Stop loss sotto 86.000
🎯 Target: 104k – 107k – 110k
💰 Capitale: 1000 USDT suddiviso 20/40/40
Validità ordini: GTD fino al 26/05
Aspetto reazione tecnica + volumi
Non entro a mercato, preferisco farmi venire a prendere.
Bitcoin On-Chain: segnali nascosti🔍Ogni giorno, pubblichiamo la metrica più critica.
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📊 Metrica Più Critica: Supply illiquida / HODL Waves
Valutazione: 5/5
Deduzione: Con il 74–75% dei BTC immobilizzati da >6 mesi, la scarsità strutturale è massima. Questo blocco sostanziale dell’offerta rende anche piccoli impulsi di domanda derivare in pressioni rialziste significative. Se accoppiata a volume e OI crescenti, accentua il potenziale rialzo.
Qual è la tua view?
👍 LIKE se vedi ancora spazio per il rialzo
✏️ SCRIVI se ti aspetti un pullback.