[PROP FIRM PT.2] - Vantaggi e SvantaggiAffidarsi a una prop firm può essere una buona strategia, ma dipende dal tuo livello di esperienza, dalla tua gestione del rischio e dai tuoi obiettivi di trading. Ecco i pro e i contro per aiutarti a decidere.
VANTAGGI DELLE PROP FIRM :
Accesso a capitale elevato
Puoi tradare con capitali molto più grandi di quelli che avresti personalmente.
Rischio personale limitato
Non rischi il tuo capitale, al massimo perdi la quota di iscrizione alla challenge.
Elevata leva finanziaria
Ti permette di sfruttare meglio le opportunità di mercato.
Flessibilità operativa
Alcune prop firm ti permettono di tradare con strategie personali senza vincoli.
Suddivisione dei profitti vantaggiosa
Alcune arrivano a offrire fino al 90/100% dei profitti al trader.
SVANTAGGI DELLE PROP FIRM :
Challenge difficili da superare
Molte prop firm impongono limiti stringenti su drawdown e rischio, e solo una piccola percentuale di trader supera la fase di valutazione.
Regole restrittive
Devi rispettare le loro regole, altrimenti puoi perdere il conto finanziato.
Costi di iscrizione
Le challenge non sono gratuite e, se fallisci, devi pagare di nuovo per riprovare.
Possibili truffe
Alcune prop firm sono poco trasparenti o non pagano i trader (fai attenzione alle recensioni).
Dipendenza dal modello di business
Non costruisci un capitale personale, dipendi sempre dalla prop.
QUANDO AFFIDARSI AD UNA PROP ?
Se hai una strategia solida e disciplinata
Devi essere un trader costante, non uno che improvvisa.
Se non hai abbastanza capitale personale
Ti permette di operare con somme più grandi.
Se scegli una prop firm affidabile
Fai ricerche approfondite prima di investire soldi.
Se accetti di rispettare le regole
Le prop non sono adatte a chi non segue una gestione del rischio rigorosa.
Alternativa: costruire un capitale personale?
Se vuoi un approccio più indipendente, potresti concentrarti sul crescere il tuo capitale personale. Ad esempio:
• Investire piccole somme in un conto personale e farlo crescere nel tempo. ✅
• Utilizzare un mix di prop firm e trading personale per diversificare. ✅
• Evitare la dipendenza da regole esterne e avere pieno controllo sul tuo capitale. ✅
CONCLUSIONE :
Se hai una strategia solida, una prop firm può essere un'ottima opportunità per fare soldi senza rischiare i tuoi fondi personali. Tuttavia, non tutte le prop sono serie e il modello di business può essere molto sfidante. Se sei alle prime armi, potresti valutare di migliorare il tuo trading con un conto personale prima di provare una prop.
Oltre l'analisi tecnica
King Xau Is BackPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
⚠️ NON cerco posizionamenti short su gold ⚠️
Per quanto riguarda XAU, abbiamo poco da aggiungere: la lettura fondamentale e i dati pubblicati fungono da carburante per il pump del gold.
Da mesi continuo a mandare possibili posizionamenti long term su gold, escludendo gli short;
per il momento mi limito a valutare le zone discount più vantaggiose e seguire le notizie in uscita.
Ho notato che qualcuno ha preso in considerazione la “zona blu” che abbiamo evidenziato per una continuazione long, con un target fino a 3.000 (più di 1.000 pips).
Sono davvero contento per chi è riuscito a saltare su questo treno.
Tuttavia, ogni volta che il mercato raggiunge massimi storici, è fondamentale procedere con cautela: cercare di vendere in questi momenti potrebbe rivelarsi una mossa errata.
L’unica soluzione sembra essere quella di attendere ulteriori sviluppi – al di là delle mosse della Fed – e monitorare attentamente i dati.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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long PHPM da 130,35 no stoplong PHPM da 130,35 no stop, 4pezzi.
piccola tranche di diversificazione sui preziosi, nella speranza che se presi in gruppo attenuino le bizze soprattutto dell'argento, le visioni si moltiplicano e siccome siamo abbastanza scarichi dell'articolo ne mettiamo un po' in saccoccia.
Oltre l'analisi destagflazionistica!
Wall Street prova a rompere al ribassoNuovo ribasso di Wall Street con l'S&P 500 che ha perso l’1,2%, il Dow Jones l’1% e il Nasdaq in rosso dell’1,5%.
Non c’è ancora tregua sui mercati, perché Trump continua ad esternare a favore dei dazi, creando incertezza e causando movimenti irrazionali, insieme a dati macro contrastanti.
Il presidente ha minacciato di imporre una tariffa del 200% sul vino e altre bevande alcoliche provenienti dall’Unione Europea, come ritorsione per le contromisure appena annunciate dal vecchio continente.
Sul fronte dati, l'inflazione dei prezzi alla produzione è stata inferiore alle aspettative, con il dato "core" in calo dello 0,1% mese su mese, rispecchiando l’andamento del CPI pubblicato mercoledì.
Inoltre, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 220.000, leggermente al di sotto delle stime ma ampiamente in linea con le tendenze recenti. Beni di consumo discrezionali e tecnologia sono stati i settori con le peggiori performance.
Sul fronte aziendale, le azioni di Adobe sono crollate di oltre il 10% dopo aver fornito una deludente prospettiva di fatturato. Le azioni Intel, d'altro canto, sono salite di oltre il 16% dopo che l'azienda ha annunciato un nuovo CEO.
Nella notte i mercati asiatici hanno corretto al rialzo, decorrelandosi da Wall Street, sostenuti dalle crescenti aspettative di sostegno politico da parte di Pechino, il che dovrebbe, a tendere, favorire le oceaniche.
VALUTE, EURO IN RIPIEGAMENTO
Gli annunci dei dazi all’Unione Europea hanno causato la correzione dell’Euro, che da 1.0950 di mercoledì è sceso a 1.0821 per poi consolidare in area 1.0860.
Il mercato appare ancora in "downtrend" per il dollaro, ma le continue minacce di guerra commerciale e valutaria innescano un sentimento di paura e tensione che alimentano la salita degli "asset" rifugio, come l’oro ormai vicinissimo ai 3.000 dollari l’oncia.
Sulle altre coppie di valute segnaliamo il dollaro canadese che per ora rimane in sofferenza a 1.4440 contro dollaro, e uno JPY che si è stabilizzato intorno a 148.50-60, senza avere la capacità di rompere i supporti di UsdJpy a 146.50.
Stabilità anche sulle oceaniche, il che non significa ritorno del "risk on", ma semplicemente, con questo caos, molti operatori e investitori preferiscono stare alla finestra. Le correlazioni all’interno del "forex" sembrano saltate, almeno nel brevissimo termine.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 2.000 a 220.000 nella prima settimana di marzo, il numero più basso delle ultime tre ottave, e al di sotto delle aspettative di mercato di 225.000, comunque livelli storicamente bassi.
Analogamente, le richieste continuative sono diminuite di 27.000 a 1.870.000 nell'ultima settimana di febbraio, ben al di sotto delle aspettative di 1.900.000. Il risultato evidenzia comunque un mercato del lavoro relativamente resiliente.
La Fed dovrebbe lasciare invariati i tassi nella prossima riunione, mentre le attese sono per un taglio ad aprile.
USA PREZZI ALLA PRODUZIONE
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati a febbraio rispetto a gennaio 2025, dopo un aumento rivisto al rialzo dello 0,6% nel periodo precedente e al di sotto delle previsioni di un guadagno dello 0,3%.
Si tratta del livello più basso degli ultimi sette mesi, con i prezzi dei servizi in calo dello 0,2%, il calo più importante dal luglio 2024, guidato da un calo di macchinari e veicoli.
I prezzi sono stati inferiori anche per la vendita al dettaglio di alimenti e alcolici, vendita al dettaglio di automobili, abbigliamento, calzature e accessori.
D'altro canto, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, il quinto aumento consecutivo, con due terzi dell'aumento attribuibile ai prezzi delle uova di gallina, che sono aumentati del 53,6%.
Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati del 3,2%, al di sotto di un 3,7% rivisto al rialzo a gennaio e delle previsioni del 3,3%. L'indice PPI "core" è sceso dello 0,1% su base mensile e del 3,4% su base annua, ben al di sotto delle previsioni.
ORO, NUOVI MASSIMI STORICI
I prezzi dell'oro sono aumentati di circa l'1% superando i 2.980 dollari l'oncia giovedì, raggiungendo nuovi massimi storici mentre l'avversione al rischio e le scommesse sull'allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve si intensificano. Le crescenti tensioni commerciali hanno alimentato la fuga verso gli "asset" rifugio.
Anche le preoccupazioni geopolitiche hanno pesato sul "sentiment", poiché la Russia ha segnalato il suo rifiuto al cessate il fuoco di 30 giorni accettato dall'Ucraina e sostenuto dagli Stati Uniti.
Nel frattempo, i recenti PPI e CPI hanno mostrato che le pressioni sui prezzi si stavano allentando a febbraio, dando alla Fed più spazio per tagliare i tassi e aumentando ulteriormente l’interesse per l’oro.
EUROZONA, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale dell'Eurozona è rimbalzata dello 0,8% mese su mese a gennaio 2025, sopra le attese che vedevano una crescita dello 0,6% e invertendo un calo rivisto dello 0,4% a dicembre.
Su base annua, la produzione industriale dell'Eurozona si è stabilizzata a gennaio, rispetto alle aspettative di mercato di un calo dello 0,9% e alla fine di un periodo di contrazione di 20 mesi.
Buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Guerra Europa - America, impatto sul ForexSalve, mi chiamo Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un'importante questione che sta scuotendo il mercato internazionale: la guerra dei dazi tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti. Recentemente, l'Unione Europea ha risposto ai dazi imposti dagli Stati Uniti su acciaio e alluminio con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro. In risposta, il presidente americano Donald Trump ha minacciato di imporre dazi del 200% su tutti i vini, champagne e prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri paesi rappresentati dall'UE2.
Questa escalation di tensioni commerciali avrà sicuramente un impatto significativo sul mercato FOREX. Vediamo insieme quali potrebbero essere le conseguenze:
Volatilità del mercato: Le tensioni commerciali tra due delle maggiori economie mondiali aumenteranno la volatilità del mercato FOREX. Gli investitori cercheranno rifugi sicuri, come il franco svizzero (CHF) e lo yen giapponese (JPY), aumentando la domanda di queste valute.
Deprezzamento dell'euro (EUR): L'euro potrebbe subire pressioni al ribasso a causa delle preoccupazioni per l'impatto economico dei dazi sui settori chiave dell'UE, come quello vinicolo. La riduzione delle esportazioni di vino e altri prodotti alcolici potrebbe influire negativamente sulla bilancia commerciale dell'UE.
Apprezzamento del dollaro USA (USD): Il dollaro potrebbe rafforzarsi ulteriormente, poiché gli investitori vedranno gli Stati Uniti come un rifugio sicuro in tempi di incertezza economica. Tuttavia, l'aumento dei dazi potrebbe anche portare a un aumento dell'inflazione negli Stati Uniti, complicando le decisioni della Federal Reserve riguardo ai tassi di interesse.
Impatto sulle valute dei paesi esportatori di vino: Le valute dei paesi europei maggiori esportatori di vino, come l'euro (EUR) e la corona svedese (SEK), potrebbero subire pressioni al ribasso a causa della diminuzione delle esportazioni verso gli Stati Uniti.
In conclusione, la guerra dei dazi tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti avrà ripercussioni significative sul mercato FOREX. Gli investitori dovranno monitorare attentamente gli sviluppi e adattare le loro strategie di trading di conseguenza. Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato!
Buon trading a tutti!
[PROP FIRM E COME SFRUTTARLE AL MEGLIO PT.1] - SintesiLe prop firm (o proprietary trading firms) sono società che forniscono capitale ai trader per operare sui mercati finanziari in cambio di una percentuale sui profitti. In pratica, un trader non utilizza il proprio denaro, ma quello della società, con il vantaggio di poter operare con una maggiore leva finanziaria e con un rischio personale limitato.
COME FUNZIONANO LE PROP FIRM ?
1. Fase di valutazione :
• La maggior parte delle prop firm richiede ai trader di superare una fase di prova, detta "challenge" o "evaluation phase".
• Il trader deve raggiungere un certo profitto senza violare regole specifiche (drawdown massimo, limiti di rischio, ecc.).
2. Account finanziato :
• Se il trader supera la valutazione, riceve un account finanziato con il capitale della prop firm.
• I profitti generati vengono divisi secondo un accordo, tipicamente 70-90% per il trader e il resto per la società.
3. Gestione del rischio :
• Le prop firm impongono regole severe per evitare perdite eccessive.
• Violare le regole può comportare la perdita dell'account finanziato.
COME SFRUTTARLE AL MEGLIO ?
Scegliere la giusta prop firm ✅ :
• Affidabilità e regolamentazione.
• Percentuale di profit-sharing.
• Regole di gestione del rischio e trasparenza dei costi.
• Feedback di altri trader.
Avere una strategia solida ✅ :
• Utilizzare un piano di trading testato con un buon rapporto rischio/rendimento.
• Evitare overtrading e mantenere una gestione del rischio rigida.
Rispetto delle regole ✅ :
• Seguire le limitazioni imposte dalla prop firm per evitare di perdere l’account.
• Essere disciplinati e pazienti nel rispettare i criteri richiesti.
Diversificazione ✅ :
• Alcuni trader lavorano con più prop firm per aumentare il capitale disponibile e ridurre il rischio.
Reinvestire i profitti ✅ :
• Accumulare capitale personale per ridurre la dipendenza dalle prop firm nel lungo termine.
Nella parte 1 di questa mini guida hai visto in sintesi cosa sono le proprietary firm e come poterle sfruttare al meglio, nella parte 2 vedrai più nel dettaglio quali sono i vantaggi, gli svantaggi e molte altre cose. Stay tuned! 🚀
XRP inizio a preparare il campo.Nella precedente analisi avevo individuato una forte possibilità di uno storno imminente.
#XRP la mia sorvegliata speciale, ciononostante continuano ad uscire news Bullish io sono un semplice esecutore del metodo e non mi faccio coinvolgere da queste.
Sto iniziando a puntellare indice. Tecnicamente dovrebbe formare un primo T-2 rialzista e poi il nuovo T-2 dovrebbe vincolarsi al ribasso, se accade questo scenario il piano inizia a prendere forma. Adesso anche lei sta cercando chiusura lato inverso
Il NASDAQ balza di oltre l'1% in un modesto rimbalzo del mercatoIl NASDAQ balza di oltre l'1% in un modesto rimbalzo del mercato.
di Marco Bernasconi – 13 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"Il miglior momento per piantare un albero è stato 20 anni fa. Il secondo miglior momento è ora." - Warren Buffet
Gli investitori dovrebbero essere contenti di qualsiasi tipo di rimbalzo che possono ottenere durante questo malessere del mercato, anche se è piuttosto modesto e incompleto come ieri. Tuttavia, è stato incoraggiante vedere lo spazio tecnologico assediato guidare le azioni al rialzo mercoledì dopo un rapporto CPI più freddo del previsto.
Il NASDAQ è balzato dell'1,22% (o circa 212 punti) nella sessione a 17.648,45, mentre sei dei nomi Mag 7 si sono mossi verso l'alto. I due maggiori vincitori di questo gruppo in passato in ascesa sono stati il pioniere dei veicoli elettrici Tesla (TSLA, +7,6%) e il leader dell'intelligenza artificiale NVIDIA (NVDA, +6,4%), che avevano entrambi ricevuto molta attenzione ultimamente per i loro cali epici dopo essere stati quasi intoccabili per così tanto tempo.
Abbiamo parlato dell'idea che a un certo punto la pressione di vendita negli ex leader della tecnologia si esaurirà e sembra che stiamo assistendo all'inizio di questa situazione. Ciò non significa che abbiamo visto un fondo, ma ieri è stato un passo nella giusta direzione.
L'S&P è avanzato dello 0,49% a 5599,30, ma il Dow non si è unito al rimbalzo e ha chiuso in ribasso dello 0,20% (o circa 82 punti) a 41.350,93.
Fortunatamente, abbiamo avuto una moderazione nei numeri CPI di febbraio, come previsto. I prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% per il mese e del 2,8% annuo, rispetto alle aspettative rispettivamente dello 0,3% e del 2,9%. Anche le letture core dello 0,2% e del 3,1% erano leggermente al di sotto delle previsioni.
Questo è proprio ciò che il dottore ha ordinato per calmare una parte della recente paura del mercato che ha portato alle vendite. Questo CPI ha segnato il ritmo annuale più basso da aprile 2021, quindi è un grosso problema dopo le recenti stampe sospettosamente calde.
Oggi riceveremo altri dati sull'inflazione con l'indice dei prezzi alla produzione (PPI). Come per l'indice dei prezzi al consumo (CPI) odierno, i prezzi all'ingrosso sono stati leggermente più alti del previsto l'ultima volta, ma avrebbero dovuto raffreddarsi leggermente a febbraio. Le aspettative sono allo 0,3% per il mese e al 3,2% annuo, rispetto alla precedente stampa dello 0,4% e del 3,5%, rispettivamente.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi sulle nostre attività di trading.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
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Buongiorno a tutti scusate l'assenza di questi giorni.
sono tornato operativo da oggi!
oggi abbiamo IPP e sussidi,
⚠️ NON cerco posizionamenti short su gold ⚠️
🚨INFO CHIAVE:
- Dazi su Acciaio e Alluminio
dazi del 25% su acciaio e alluminio imposti da Donald Trump sono entrati in vigore, nonostante le preoccupazioni riguardo a una possibile recessione economica.
Questo incremento delle tariffe sta alimentando l'incertezza nei mercati globali.
- Domanda di Oro
L'incertezza commerciale e le politiche tariffarie mutevoli di Trump stanno stimolando una crescente domanda di oro, visto come un bene rifugio sicuro in tempi di turbolenza economica.
Tuttavia, queste dinamiche stanno anche destabilizzando i mercati finanziari globali.
- Prezzi dell'Oro e Dollaro USA
I prezzi dell'oro sono in aumento, spinti da un indebolimento del dollaro USA.
I trader stanno monitorando con attenzione i dati sull'inflazione, che potrebbero influenzare le aspettative sui tassi d'interesse da parte della Federal Reserve.
- Inflazione e Direzione dell'Oro:
I prossimi dati sull'inflazione saranno cruciali per determinare l'andamento dell'oro.
IL CPI inferiore alle attese potrebbe spingere i prezzi dell'oro al rialzo,
ed infatti ieri è stato cosi, mantendo il rialzo dal livello visto negli scorsi outlook.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
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Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Campari . Possibile inversione ?Mercoledì 26/02/25
Studio della situazione grafica su time frame settimanale di Campari
Per analisi utilizziamo :
- un grafico di lungo periodo che presenta un importante supporto statico( minimo del 2020)
- la situazione del delta volume (volumi in acquisto in aumento)
- volume profile di largo periodo per evidenziare le zone di interesse
Data la situazione grafica , si può ipotizzare un possibile cambiamento ( anche solo temporaneo ) di trend. Si predilige un'operatività long mirata al recupero dei minimi di novembre.
Da monitorare i dati che verranno pubblicati il 4 marzo.
Grazie
Wall Street rimbalzaI listini americani hanno vissuto ieri un’altra giornata di consolidamento, dopo il "sell-off" di inizio settimana, mentre gli investitori sono tornati a privilegiare gli "asset" di rischio, nonostante le minacce di Trump di nuove tariffe, che peraltro ad oggi sono state applicate solo parzialmente.
Come già ricordato, la sensazione è che i dazi siano il grimaldello per rallentare la congiuntura economica, indebolire il dollaro e permettere alla Fed di ridurre il costo del denaro.
L'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,8% e l'1,4%.
Ad oggi, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe del 25% su acciaio e alluminio e hanno intensificato la retorica aggressiva sulle tariffe di ritorsione ad aprile.
A sua volta, l'UE ha risposto con tariffe su 26 miliardi di euro di beni statunitensi e il Canada ha imposto imposte aggiuntive su 29,8 miliardi di dollari in aggiunta alle precedenti sanzioni.
Nel frattempo, i dati sui prezzi al consumo di febbraio sono risultati più deboli del previsto.
Sul fronte titoli, la tecnologia ha guidato i guadagni in correzione rispetto alla liquidazione di posizioni di inizio settimana. Nvidia, Tesla e Palantir hanno aggiunto oltre il 6%.
Tuttavia, i settori difensivi sono ulteriormente scesi, mantenendo stabile il Dow Jones, che ha chiuso invariato.
VALUTE
Altra giornata interlocutoria per i principali rapporti di cambio, con il dollaro che cerca un recupero, anche se per ora non sfonda.
EurUsd ha provato più volte a rompere 1.0940, ma poi ha ceduto qualcosa tornando a 1.0900, dove però entrano in gioco dei nuovi "bid" che per ora lo sostengono.
Cable forte, tornato a ridosso di 1.3000, mentre la sterlina appare in recupero sull’Euro, tornato a 0.8400.
UsdJpy, dopo aver toccato 149.20, ha ritracciato una settantina di "pips", pur rimanendo in fase di accumulazione, per ora ancora correttiva.
Scende finalmente UsdCad, che non sembra in grado di sfondare al rialzo, come se tutte le peggiori notizie per il paese nordamericano fossero in qualche modo già scontate nei prezzi attuali.
Supporto da violare per cambiare il trend posto a 1.4180.
USA CPI IN CALO
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 2,8% a febbraio 2025 dal 3% di gennaio, al di sotto delle previsioni del 2,9%.
I costi dell’energia sono diminuiti dello 0,2% anno su anno, dopo un aumento dell'1% a gennaio. La benzina e l'olio combustibile hanno perso quota, mentre i prezzi del gas naturale sono saliti.
L'inflazione ha rallentato anche per auto e trasporti, mentre i prezzi hanno continuato a scendere per i nuovi veicoli. D'altro canto, l'inflazione è accelerata per i prodotti alimentari.
Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2%, in calo rispetto all'aumento dello 0,5% di gennaio, e rispetto alle previsioni dello 0,3%.
Nel frattempo, l'inflazione "core" annuale è rallentata al 3,1%, il livello più basso da aprile 2021, dal 3,3% e al di sotto delle aspettative del 3,2%.
Anche l'inflazione di base mensile è scesa più del previsto allo 0,2% dallo 0,4%, rispetto alle previsioni dello 0,3%.
BOC, ENNESIMO TAGLIO DEI TASSI
La Banca centrale canadese ha tagliato il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base al 2,75% nella sua decisione di marzo, come da "consensus".
Si è trattato del settimo taglio del costo del denaro (5 da 0,25% e 2 da 0,50%) dall'inizio del suo ciclo di allentamento a giugno 2024.
Il Consiglio direttivo ha osservato che l'economia canadese è cresciuta più del previsto nel quarto trimestre grazie al supporto dei tagli passati, ma si prevede che la crescita rallenterà a causa del crescente conflitto commerciale con gli Stati Uniti.
La banca ha anche osservato che le minacce tariffarie in continuo cambiamento dagli Stati Uniti hanno danneggiato gli indicatori di fiducia dei consumatori e le aspettative di investimento, che dovrebbero cancellare la forte attività economica innescata dalle aziende che tentano di indebolire le barriere commerciali.
ORO, NUOVI MASSIMI?
L'oro è salito a circa 2.940 dollari l'oncia ieri, avvicinandosi ai livelli record, mentre le crescenti tensioni commerciali continuano ad alimentare il dibattito e la domanda di beni rifugio.
Trump ha messo in guardia da ulteriori dazi sui beni della UE in seguito alle ritorsioni che l’Europa ha messo in atto contro le tariffe USA.
Nel frattempo, sia l'inflazione principale che quella "core" americane sono state inferiori alle aspettative, rassicurando gli investitori sui progressi della disinflazione e dando alla Federal Reserve maggiore flessibilità per un prossimo taglio dei tassi.
Tuttavia, l'impatto dei dazi deve ancora materializzarsi e l'inflazione potrebbe aumentare di nuovo nei prossimi mesi.
BUND, SALGONO I RENDIMENTI
Il rendimento del Bund decennale tedesco è salito sopra il 2,9%, raggiungendo il livello più alto da giugno 2011, mentre continuano i negoziati a livello politico per poter allentare i vincoli di bilancio nel prossimo futuro, per favorire la ripresa economica.
Il partito dei Verdi, i cui voti sono cruciali per l'approvazione delle misure nel parlamento uscente, ha negato il suo sostegno ma ha avanzato proposte alternative volte a raggiungere un accordo.
Il co-leader Felix Banaszak ha richiesto nuovi negoziati, mentre un alto legislatore del blocco conservatore CDU/CSU di Merz ha indicato che le due parti non sono molto distanti.
Sul fronte della politica monetaria, ci sono segnali che la BCE potrebbe sospendere ulteriori tagli dei tassi per ora, dopo aver adottato una posizione più cauta sulle future variazioni dei tassi e aver rivisto al rialzo le sue previsioni di inflazione a breve termine.
Nel frattempo, la presidente della BCE Christine Lagarde ha avvertito che i dazi commerciali e i piani di spesa fiscale potrebbero complicare gli sforzi per mantenere un'inflazione stabile.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NSDQ - Nona Sinfonia - Time Frame 30 Minutinona sinfonia in opera
L'accumulo notturno, dovuto al ridursi dei volumi, è pronto ad esplodere
ingressi long e short definiti
Nona Sinfonia è un sistema di trading che sfrutta la fase di accumulo dei prezzi, identificata attraverso una configurazione di 1+9 candele. Questa tecnica punta a riconoscere momenti di bassa volatilità che anticipano, spesso, forti movimenti direzionali, offrendo un'opportunità di ingresso a basso rischio con obiettivi di profitto ben definiti.
Dazi caos o strategia?Ancora una giornata apparentemente caotica sul fronte delle comunicazioni dei responsabili della nuova amministrazione USA, i quali si sono lasciati andare, per bocca del Presidente, a nuove esternazioni che hanno generato volatilità sui mercati.
Poche decine di minuti dopo le dichiarazioni di Trump, che ha deciso di applicare da oggi un altro 25% alle importazioni di acciaio e alluminio dal Canada, un portavoce del Governo ha ammesso che la documentazione per l’aumento delle tariffe, in realtà, non è stata firmata.
Immaginatevi le "price action", che ogni due per tre cambiano repentinamente, spesso con movimenti opposti. Volatilità, incertezza, nervosismo e "risk off" che la fa da padrone.
In serata, poi, Trump ha affermato di valutare la possibile riduzione dei dazi al Canada, facendo marcia indietro rispetto alla dichiarazione del pomeriggio.
Il Presidente ha poi ricordato che i mercati salgono e scendono, ma in questo momento è più importante ricostruire il paese. Ma tutto ciò è caos o è strategia? Noi propendiamo per la seconda ipotesi.
Gli effetti ad oggi sono un indebolimento del dollaro, borse in correzione e un'inflazione in calo. Il dollaro che perde valore aggiusta il disavanzo commerciale e di bilancia dei pagamenti, mentre le borse in ribasso, insieme ad un eventuale "soft landing", inducono la Fed ad abbassare i tassi senza provocare uno scontro istituzionale.
Inoltre, i tassi in calo riducono gli interessi sui "bonds" governativi e pertanto causano una diminuzione del debito eccessivamente alto. Tagliare "US Aid", l'Ucraina e le spese federali è il terzo pilastro della strategia per rimettere in carreggiata un deficit impazzito.
LE BORSE RESPIRANO
Wall Street ha ridotto le perdite nella seconda parte della sessione USA, quando Trump, che in mattinata aveva dichiarato di voler alzare le tariffe su acciaio e alluminio provenienti dal Canada al 50% dal 25% precedente, è tornato sui suoi passi dichiarando di voler fare marcia indietro.
L'S&P 500 è scivolato dello 0,3%, mentre il Dow ha perso lo 0,75%. Solo il Nasdaq ha chiuso leggermente positivo (+0,35%), recuperando oltre l'1% dell’apertura di sessione. Tra i titoli, Delta ha perso il 5% a causa delle deboli previsioni sugli utili, mentre Oracle è scesa del 3% in seguito a risultati deludenti.
Le azioni tecnologiche hanno rimbalzato, riducendo le perdite precedenti, mentre la volatilità è aumentata dopo il declassamento delle azioni statunitensi da parte di Citigroup. Gli investori ora attendono con interesse il rapporto CPI di mercoledì, decisivo per comprendere le prossime mosse della Fed.
VALUTE
Euro sopra 1.0900 contro dollaro, con il mercato che ha testato l’area di resistenza posta a 1.0946, in un trend ancora orientato verso la debolezza del biglietto verde. È forse questa la volontà di Trump, che minaccia continuamente nuovi dazi per poi toglierli?
Il deprezzamento del dollaro consentirebbe un miglioramento, nel medio termine, di parte, almeno, degli squilibri commerciali, mentre il dazio rappresenta un aumento dei costi immediato. Detto ciò, le esternazioni del Presidente creano incertezze e caos tra gli investitori, che diversificano ed escono dalle posizioni "growth", cercando alternative a basso rischio, cioè "value".
Oltre all’Euro, in generale tutte le valute hanno recuperato qualcosa sulla divisa USA, eccezion fatta per lo JPY, che però aveva guadagnato terreno nelle ultime settimane e ha quindi semplicemente corretto. Spazio di ribasso, ad osservare il "dollar index", ne esiste ancora, con possibili target posti a 101.90, e anche fino a 100.00.
JOLTS OPENINGS
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono aumentate di 232.000 unità, arrivando a 7,74 milioni a gennaio 2025, rispetto ai 7,51 milioni rivisti di dicembre e superando le aspettative di mercato di 7,63 milioni.
Aumenti notevoli si sono verificati nel commercio al dettaglio, finanza e assicurazioni e assistenza sanitaria e sociale. Al contrario, le offerte di lavoro sono diminuite nei servizi professionali e aziendali.
Nello stesso periodo, le assunzioni sono aumentate di 19.000 unità, arrivando a 5,39 milioni, mentre le separazioni totali sono aumentate di 170.000 unità, arrivando a 5,25 milioni.
GIAPPONE, RENDIMENTI IN SALITA
Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è salito sopra l'1,5% mercoledì, attestandosi vicino ai livelli più alti dalla crisi finanziaria globale del 2008, poiché le aziende giapponesi hanno concordato sostanziali aumenti salariali per il terzo anno consecutivo, con l'obiettivo di aiutare i lavoratori a far fronte all'inflazione e alla carenza di manodopera.
Le annuali trattative primaverili sul lavoro hanno ora prodotto significativi aumenti salariali per tre anni consecutivi, senza precedenti da quando il Giappone è entrato nel suo prolungato periodo deflazionistico negli anni '90.
Si prevede che salari più alti stimoleranno la spesa dei consumatori, alimentando l'inflazione, potenzialmente offrendo alla BOJ più spazio per ulteriori aumenti dei tassi.
Nel frattempo, il governatore della BOJ Kazuo Ueda ha segnalato che non hanno piani immediati per intervenire nel mercato obbligazionario, sottolineando che i rendimenti riflettono le aspettative del mercato sulle condizioni economiche, l'inflazione e le variazioni dei tassi di interesse globali.
Mentre è ampiamente previsto che la BOJ mantenga stabili i tassi nella sua riunione di marzo, i responsabili politici rimangono sulla buona strada per un ulteriore inasprimento prossimamente.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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📅 Data di pubblicazione: 11/03/2025
Nota: Le informazioni fornite in questo video sono a scopo educativo e non costituiscono consigli finanziari. Investire in criptovalute comporta rischi e dovresti fare le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
Equity, che cadutaAncora una discesa impulsiva dei listini USA, con l'S&P 500 in perdita del 2.6%, il Dow Jones in calo del 2% e il Nasdaq in ribasso del 3.8%. Questa estensione delle perdite della scorsa settimana coincide con preoccupazioni sulle prospettive di rallentamento della congiuntura degli Stati Uniti, che diventano sempre più significative.
Il presidente Trump non ha escluso l’eventualità di una recessione, parlando di periodo transitorio, mentre il Segretario al Tesoro Bessent lo ha categoricamente escluso. In ogni caso, l’avversione al rischio rimane importante, con l’indice VIX a 28 punti e il Fear and Greed a 15, in zona di estrema paura. Questa notte, i mercati asiatici sono crollati a causa dei medesimi timori di recessione negli USA.
VALUTE
Il mercato dei cambi è incerto e indeciso, con oscillazioni ridotte e prevalente trading range in 50-60 pips di oscillazione massima per i rapporti di cambio principali. Il mercato aspetta notizie relative alle decisioni sui dazi e sulle questioni geopolitiche, in una sorta di precario equilibrio, ma in condizione di risk off prevalente. I legami con gli altri mercati sembrano saltati, specie con l’azionario, considerata una correlazione prevalente diretta tra equity e dollaro, che però ora sembra svanita.
La discesa delle borse sta rafforzando il biglietto verde, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, ma solo parzialmente. Euro, sterlina, CAD, AUD e NZD stanno ripiegando mentre lo JPY ha corretto l’eccesso di forza visto ieri. Soprattutto le valute oceaniche hanno perso quota questa notte con un rialzo impulsivo dei cross risk off come EUR/AUD ed EUR/NZD, saliti a 1.73 e 1.9080.
GIAPPONE, BOJ AL RIALZO TASSI?
Il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è salito verso l'1,6% lunedì, raggiungendo i livelli più alti in oltre 16 anni, mentre gli investitori scommettono sul fatto che la Banca del Giappone continuerà ad aumentare i tassi di interesse quest'anno per normalizzare le impostazioni monetarie. La scorsa settimana, il vice governatore della BOJ Shinichi Uchida ha segnalato che la banca centrale potrebbe aumentare ulteriormente i tassi se le previsioni economiche saranno in linea con le aspettative, sottolineando che l'uscita del Giappone dalla politica monetaria del QQE è solo all'inizio.
Uchida ha anche evidenziato che le condizioni monetarie rimangono ampiamente accomodanti, con la riduzione delle partecipazioni JGB da parte della BOJ ancora limitata. Nel frattempo, i dati recenti hanno mostrato che il Giappone ha registrato un deficit delle partite correnti a gennaio per la prima volta in due anni, poiché le importazioni hanno superato le esportazioni. Inoltre, i salari reali aggiustati per l'inflazione, una misura chiave del potere d'acquisto dei consumatori, sono scesi dell'1,8% anno su anno, segnando il primo calo in tre mesi.
USA, RENDIMENTO DEI TITOLI DI STATO
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è sceso di circa 7 punti base al 4,23% lunedì, avvicinandosi ai minimi di dicembre, mentre si intensificano le preoccupazioni sull'impatto delle politiche commerciali di Trump sull'economia statunitense. In un'intervista alla Fox News, il presidente Trump ha rifiutato di escludere una recessione in seguito ai cambiamenti della politica tariffaria della sua amministrazione, descrivendo l'attuale fase economica come un "periodo di transizione". Nel frattempo, il presidente della Fed Powell ha riconosciuto la crescente incertezza economica la scorsa settimana.
Gli investitori ora rivolgono la loro attenzione ai prossimi dati CPI e PPI, in vista della riunione del FOMC della prossima settimana, in cui la Fed pubblicherà proiezioni economiche aggiornate. I recenti dati economici hanno sollevato alcuni segnali d'allarme, con l'ultimo rapporto sull'occupazione che segnala un mercato del lavoro in indebolimento, mentre gli effetti completi dei tagli DOGE devono ancora materializzarsi. L'ISM Manufacturing PMI ha indicato che le aziende stanno già sperimentando le prime interruzioni operative dalla politica tariffaria della nuova amministrazione.
GERMANIA, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale in Germania è aumentata del 2% su base mensile a gennaio 2025, rimbalzando rispetto al calo dell'1,5% a dicembre 2024 e superando le aspettative del mercato di un aumento dell'1,5%.
La spinta più forte è arrivata dal settore automobilistico (+6,4%), mentre anche l'industria alimentare (+7,5%), la manutenzione e l'assemblaggio di macchine (+15,6%) hanno contribuito positivamente. Il confronto meno volatile su tre mesi ha mostrato che la produzione industriale è stagnante nel periodo da novembre 2024 a gennaio 2025. Su base annua, la produzione industriale è diminuita dell'1,6%.
CAD IN DISCESA
Il dollaro canadese si è indebolito con il USD/CAD nuovamente sopra 1.4440, avvicinandosi al minimo dell’ultimo mese di 1.4500 raggiunto il 3 marzo, tra drammatici cambiamenti politici, crescenti minacce tariffarie statunitensi e dati economici deludenti. In un'elezione storica, l'ex banchiere centrale Mark Carney è stato votato, nel rimpasto di Governo dopo le dimissioni di Trudeau, come nuovo Primo Ministro del Canada.
Fin da subito, ha assunto una posizione dura, promettendo di mantenere le tariffe sui beni statunitensi finché "gli americani non ci mostreranno rispetto", il che, unito alla sua relativa inesperienza, ha alimentato l'incertezza sui futuri negoziati commerciali e sulla direzione della politica interna. Inoltre, il rapporto sui posti di lavoro di febbraio ha mostrato che l'economia canadese ha aggiunto solo circa 1.000 posizioni rispetto alle aspettative di circa 20.000, alimentando preoccupazioni sulla ripresa economica.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
S&P500: lo scricchiolio è ora fragoreAl netto di un probabile rimbalzo a breve, e al netto del piede col quale Stanlio e Ollio scenderanno dal letto il mattino (l'allusione è semplice da capire) la violazione del quarto e quinto Q sancisce il massimo del Q6 in corso come la chiusura di un 3anni inverso, quindi... discesa.
Come illustrato nel grafico, non esiste una centratura ciclica univoca e applicabile in eterno.
I tempi ciclici si accavallano spesso e volentieri generando interpretazioni soggettive com'è giusto che sia. L'oggettività di un metodo replicabile come sostengono i Big Guru è un falso mito. Certo, funzionano con statistiche allettanti, ma quando falliscono diventano dolorosi.
Il mercato certamente si ripete: sale e scende da quando è nato, ma non lo fa sempre negli stessi termini.
La ciclicità del mercato non è dovuta a un rito voodoo o ad altro esoterismo, ma ai flussi di liquidità che entrano ed escono dal mercato. Nell'idea precedente, lo scricchiolio era dato da un primo aumento della liquidità depositata in FED, leggibile anche nel mancato rinnovo dei max del future scadenza Marzo. Se fondi e banche aumentano i depositi, sottraggono anche liquidità al mercato finanziario e c'è un solo modo per farlo: vendere.
E il POC sui massimi è altra conferma.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
Ci Sarà Davvero un Bear Market? Il mercato azionario statunitense sta attualmente subendo un significativo calo a causa dei crescenti timori di una possibile recessione negli Stati Uniti. Lunedì 10/03/2025, l’indice Nasdaq Composite ha registrato una flessione del 4%, raggiungendo il livello più basso degli ultimi sei mesi. Anche l’S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average hanno subito perdite rispettivamente del 2,7% e del 2,1%.  
Questo declino è attribuito principalmente alle preoccupazioni degli investitori riguardo alle politiche commerciali aggressive del presidente Trump, inclusa l’imposizione di nuovi dazi su importazioni da Messico, Canada e Cina. Tali misure hanno alimentato l’incertezza sul futuro dell’economia statunitense, portando a una riconsiderazione delle prospettive economiche. Inoltre, recenti dati economici, come l’aumento dei tagli occupazionali e segnali di rallentamento in vari settori, hanno contribuito ad accrescere i timori di una recessione.  
In un’intervista rilasciata domenica a Fox News, il presidente Trump ha affermato che l’economia statunitense sta attraversando “un periodo di transizione” e non ha escluso la possibilità di una recessione o di un aumento dell’inflazione nel corso dell’anno. Questa dichiarazione ha ulteriormente alimentato le preoccupazioni degli investitori, contribuendo al calo dei mercati azionari.
La combinazione di politiche commerciali incerte e segnali economici negativi ha portato a una maggiore volatilità nei mercati finanziari, con gli investitori che cercano rifugio in asset più sicuri, come i titoli di Stato. L’indice di volatilità VIX, spesso indicato come “indice della paura”, è aumentato del 19,5%, raggiungendo il livello più alto da dicembre.
Tutto ciò alimenta la preoccupazione e il panico nei mercati, ma il trend long term resta rialzista.
Zona di possibile ripartenza potrebbe essere dai 18390-17350 circa.
Come sempre, i miei non sono consigli finanziari, fai le tue valutazioni e l’unica cosa che ti chiedo il è di boostare l’articolo. È davvero importante per me.
Buon Trading
SEMPRE PIU' A SUDAll'inizio dell'anno pensavo che il presidente Trump stesse mercanteggiando per ottenere condizioni favorevoli per gli Stati Uniti, poi pian piano ho iniziato a vedere che fa sul serio con i dazi.
Dopo le ultime dichiarazioni dove non smentisce la possibilità di una recessione per poter portare avanti le politiche protezioniste, ho iniziato a rivalutare le vere condizioni di mercato.
Ora bisogna vedere cosa succede a SP:SPX sul livello del -10% e se il prezzo dovesse arrivare, bisogna osservare anche il -15% ed ancora se il prezzo dovesse arrivare bisogna tenere d'occhio il -20%.
Questi eventi di mercato passano poche volte e potrebbero trasformarsi in delle occasioni, sempre che gli USA si continuano ad affermare con prima super potenza mondiale.
Vediamo come si mettono le cose.