Oltre l'analisi tecnica
#004 Forex: Settimana in Ripresa e attese Macro
La settimana appena conclusa ha segnato una svolta tattica nei mercati finanziari globali. Dopo la correzione di aprile e l’instabilità di maggio, gli investitori sembrano iniziare a scommettere su un ritorno alla stabilità, ma la cautela resta d’obbligo. Vediamo nel dettaglio i principali eventi e scenari che hanno segnato questa settimana nei mercati azionari e nel mondo del forex.
📈 Borse globali: rimbalzo tecnico o inversione?
Negli Stati Uniti, il Nasdaq è stato protagonista di un recupero sostenuto da titoli tech e IA. Dopo settimane di vendite, alcuni settori chiave come semiconduttori e oro hanno guidato la ripresa.
In Asia, Hong Kong (+0,9%) e i mercati emergenti hanno mostrato forza, spinti anche dal rimbalzo dell’indice MSCI EM.
In Europa, le borse hanno tratto beneficio da un clima più disteso e da una BCE che si mostra gradualmente più accomodante.
💱 Forex: dollaro debole, euro in consolidamento
Il dollaro USA è apparso in difficoltà per tutta la settimana, penalizzato da attese prudenti sui dati macro e da tensioni geopolitiche crescenti.
L’EUR/USD ha mostrato segni di consolidamento sopra quota 1.08, con spazio per ulteriori estensioni rialziste se il sentiment sul dollaro dovesse deteriorarsi ulteriormente.
Da segnalare anche il taglio dei tassi della Banca Centrale Russa, che ha avuto effetti marginali sui cambi emergenti ma segnala un ritorno globale a politiche monetarie più espansive.
📆 Settimana macro densa: in arrivo i dati chiave
Gli operatori attendono con ansia i Non-Farm Payrolls (NFP) USA, i dati sull’inflazione (CPI) e la riunione della Fed il 12 giugno. Questi eventi saranno determinanti per l’orientamento futuro della politica monetaria americana.
In parallelo, i CPI cinesi e gli indici dei prezzi alla produzione (PPI) completeranno un quadro macro altamente rilevante per gli scambi valutari.
🌍 Geopolitica e volatilità: il rischio resta elevato
L’instabilità commerciale, con nuove dichiarazioni da parte di Trump, ha causato una certa pressione sui listini asiatici.
Si avvicina il "triple witching day" (scadenze simultanee di opzioni e derivati) a fine giugno, che potrebbe amplificare la volatilità soprattutto nei mercati USA.
📌 In sintesi: cosa osservare ora
Azioni: il rimbalzo è tecnico o l'inizio di un nuovo trend? La risposta dipenderà dai dati USA e dalla risposta della Fed.
Forex: attenzione alla debolezza strutturale del dollaro, con l’euro che potrebbe restare la valuta leader del mese.
Volatilità: probabili spike attorno alle scadenze tecniche di metà/fine giugno.
Outlook: contesto misto, con opportunità tattiche ma rischio ancora elevato.
📍 Conclusione
I mercati stanno cercando un equilibrio, ma è un equilibrio fragile. I dati macro in arrivo e le tensioni politiche globali faranno da catalizzatori nelle prossime due settimane. Per chi opera su azioni o forex, è il momento di rimanere informati, flessibili e disciplinati.
Wall Street in rialzo, dollaro stabileWALL STREET SOLIDA
Venerdì, gli indici statunitensi hanno chiuso in rialzo. L’S&P 500 è salito dell’1%, superando i 6.000 punti, il livello più alto da febbraio, sostenuto da un rapporto sull’occupazione migliore del previsto e da un rinnovato ottimismo sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Il Dow Jones ha guadagnato l’1,05%, mentre il Nasdaq è salito dell’1,2%, trainato da un netto rimbalzo di Tesla, che ha guadagnato il 3,7% dopo l’apparente distensione tra Elon Musk e il presidente Trump.
Il mercato del lavoro ha creato 139.000 posti a maggio, superando le previsioni. Sebbene il dato sia inferiore rispetto al passato recente, ha contribuito a ridurre i timori di un rallentamento più marcato.
Nel frattempo, Trump si è detto ottimista sul fronte commerciale, annunciando che i negoziati con la Cina riprenderanno la prossima settimana a Londra. Ha inoltre rinnovato la richiesta alla Fed di tagliare i tassi di interesse di un punto percentuale, definendolo “carburante per missili” per l’economia.
I principali titoli tecnologici, tra cui Nvidia (+1,2%), Meta (+1,9%) e Apple (+2,1%), hanno registrato guadagni. Nell’arco della settimana, tutti e tre i principali indici hanno chiuso in rialzo: S&P 500 e Dow Jones di oltre l’1%, Nasdaq del 2%.
VALUTE
Sui mercati valutari si osserva una fase di consolidamento, con un leggero recupero del dollaro. Il differenziale dei tassi d’interesse tra il dollaro e le altre valute rimane ampio, favorendo un rafforzamento della valuta statunitense.
L’EUR/USD, dai massimi di 1,1490 della settimana precedente, è sceso di circa 100 pips, mantenendosi comunque sopra i supporti chiave di 1,1360 e 1,1310. Anche la sterlina e lo yen hanno perso terreno, rispettivamente di 110 e 250 pips.
Tecnicamente, nel breve termine si mantiene una visione favorevole al dollaro, anche se nel medio termine il trend resta ancora sfavorevole alla valuta statunitense, salvo rotture di livelli tecnici rilevanti.
USA, SALARI IN CRESCITA
La retribuzione oraria media per i dipendenti del settore privato non agricolo è aumentata di 15 centesimi (+0,4%) a maggio 2025, raggiungendo i 36,24 dollari. Si tratta dell’aumento mensile più consistente da gennaio, superiore allo 0,2% di aprile e alle previsioni dello 0,3%.
Anche la retribuzione oraria media dei dipendenti produttivi e non direttivi è cresciuta di 12 centesimi (+0,4%), arrivando a 31,18 dollari.
Su base annua, la retribuzione oraria media è aumentata del 3,9%, in linea con la lettura rivista di aprile e superiore al consenso del 3,7%.
NON FARM PAYROLLS
Gli occupati non agricoli negli Stati Uniti sono aumentati di 139.000 unità a maggio 2025, in lieve calo rispetto ai 147.000 di aprile (rivisti al ribasso), ma sopra le attese di 130.000.
La crescita dell’occupazione ha riguardato il settore sanitario (soprattutto ospedali), il tempo libero e l’ospitalità (in particolare ristorazione e bar), e l’assistenza sociale. Al contrario, il governo federale ha perso posti di lavoro, con un calo di 59.000 unità da gennaio. Anche il settore manifatturiero ha registrato una contrazione di 8.000 unità.
I dati di marzo e aprile sono stati rivisti al ribasso, con un totale di 95.000 occupati in meno rispetto alle stime precedenti. Nonostante ciò, il mercato del lavoro resta solido, sebbene in rallentamento. Tuttavia, le recenti politiche dell’amministrazione Trump potrebbero esercitare pressioni al ribasso sull’occupazione nei prossimi mesi.
CANADA, DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO
Il tasso di disoccupazione in Canada è salito al 7,0% a maggio 2025, rispetto al 6,9% del mese precedente, raggiungendo il livello più alto da settembre 2021. Il dato ha superato le aspettative del mercato.
L’aumento è attribuibile a un incremento significativo del numero di disoccupati, che ha raggiunto quota 1.600.000, segnalando un possibile impatto negativo dei dazi imposti dagli Stati Uniti.
Nonostante ciò, l’occupazione netta è aumentata di 8.800 unità, superando le previsioni di 5.000, compensando in parte le 32.600 perdite del mese precedente.
Il settore manifatturiero è stato il più colpito, con un calo netto di 12.200 posti di lavoro, a causa dei dazi su alluminio, acciaio e automotive. La forza lavoro è rimasta stabile al 65,3%.
Saverio Berlinzani
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Ethereum al Galoppo! ETF da RecordIn una sola settimana, gli ETF legati a Ether hanno visto affluire la bellezza di 321 milioni di dollari! Avete capito bene, è la performance più forte dell'anno fino a questo momento. Un vero e proprio boom!
Ma cosa sta succedendo? Cosa sta alimentando questo rally pazzesco di Ethereum? Beh, una delle scintille principali è arrivata direttamente dalla Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense. La SEC, che come sapete ha il potere di mettere i bastoni tra le ruote o di dare il via libera, ha finalmente fatto chiarezza su un punto cruciale: lo staking di Ethereum NON costituisce un'offerta di titoli. E questo elimina una delle più grosse incertezze normative che pesavano come un macigno su ETH. Immaginatevi la scena: le istituzioni e gli ETF ora possono guardare ai prodotti di staking di Ethereum con molta più fiducia, senza quel timore reverenziale di finire nei guai con le autorità. È come se avessero tolto un freno a mano enorme!
La risposta del mercato non si è fatta attendere. Ispirate dal successo dell'approccio di MicroStrategy con Bitcoin (che ha fatto scuola, diciamocelo), anche le grandi aziende stanno iniziando a esplorare seriamente strategie di investimento in Ethereum. Un esempio su tutti? Sharplink Gaming, che ha da poco raccolto la cifra monster di 425 milioni di dollari proprio per creare una strategia focalizzata su Ethereum. Non sono noccioline, eh!
E attenzione, perché questo aumento di domanda arriva in un momento perfetto. Ethereum sta consolidando sempre di più il suo ruolo di spina dorsale, di livello infrastrutturale per tutto l'ecosistema DeFi, NFT e web3. Se ci aggiungiamo il rendimento che si può ottenere con lo staking e i miglioramenti in termini di scalabilità che sono dietro l'angolo, capite bene perché le istituzioni non vedono più ETH solo come un semplice asset da comprare e vendere, ma come una piattaforma con un'utilità concreta e destinata a durare nel tempo.
Oro alle Stelle! Flussi da Record e la "Guerra dei Capitali" C'è un fermento incredibile intorno all'oro ultimamente, e i numeri parlano chiaro: i flussi di capitale che si stanno riversando nei fondi legati all'oro sono ai massimi dal lontano 2015! Ma cosa sta succedendo? Perché questa improvvisa e massiccia "corsa all'oro"? Beh, non è un caso, ma un effetto collaterale di una vera e propria "guerra dei capitali" che si sta giocando tra Europa e Stati Uniti.
Cerchiamo di capire meglio. Sembra che il buon vecchio Trump stia, diciamo così, rendendo un po' più complicato per la finanza europea mettere le mani sui titoli di stato americani in dollari. Come se avesse chiuso un po' i rubinetti, insomma. E cosa fa l'Europa di fronte a questa situazione? È costretta a guardare in casa propria, cercando di supplire con le obbligazioni europee.
Il problema, però, è che per mantenere queste obbligazioni europee appetibili, con tassi accettabili, la Banca Centrale Europea (BCE) si trova quasi costretta a spingere forte sull'acceleratore dell'abbassamento dei tassi d'interesse. Un bel rompicapo, non c'è che dire.
E gli investitori istituzionali, quelli che muovono le grosse cifre? Beh, si trovano un po' spaesati. Non sanno letteralmente dove mettere i loro soldi! Da una parte, i titoli di stato americani presentano un'incertezza legata alle politiche di Trump. Dall'altra, quelli europei sono sotto pressione per via della politica monetaria della BCE. È come essere tra l'incudine e il martello.
E qual è la soluzione quando regna l'incertezza e i porti sicuri tradizionali sembrano un po' meno sicuri? Semplice: si parcheggia tutto nell'oro! Il metallo giallo, da sempre considerato il bene rifugio per eccellenza, sta diventando la coperta di Linus per molti investitori che cercano di proteggere i propri capitali in questo scenario un po' turbolento.
Quindi, questa corsa all'oro non è solo una moda passeggera, ma il sintomo di tensioni finanziarie e geopolitiche ben precise. Staremo a vedere come si evolverà la situazione, ma per ora, l'oro brilla più che mai!
"SNAM", Serve ancora tanto Gas!!Direi ottimo andamento per Snam +22% da inizio anno , contro indice Ftse mib +19%, dopo un 2024 deludente quest'anno come da aspettative, l'azione si riprende il mal tolto, ma continuerà a salire!!, ancora non siamo arrivati sui massimi di maggio 2022 , livello 5.61, la direzione è per tornarci e sicuramente visto grafico di lungo termine fare nuovi massimi storici, nessun indicatore tecnico negativo, molti prendono profitto , perché non si fidano del ciuffo biondo, non hanno tutti i torti, ma siccome per la sua natura Snam è un titolo da considerarsi difensivo, anche se dovesse esserci un crollo dei mercati, sicuramente perderebbe meno rispetto a titoli che si sono triplicati in pochi anni, ognuno ragioni con la propria testa, io i titoli considerati difensivi che distribuiscono ottimi dividenti li terrei nel portafoglio, ma queste rimangono scelte personali. SIGNORI BUON GAIN A TUTTI.
EURUSD- Verso 1,19?Attualmente Fiber è incastrato (in D1) tra la Kumo (Ichimoku) a circa 1,13 e la proiezione NT (Hosoda) a circa 1,14 valore, quest'ultimo, già testato più volte da Aprile 25.
Le proiezioni di Hosoda evidenziano la NT a 1,14 (la NT è lo spartiacque, è il campo di battaglia dove le due fazioni si danno appuntamento per sfidarsi :) ) che se superata vede nella N (1,19 circa) come prossimo e più importante obiettivo per i rialzisti che superata la NT troveranno i ribassisti ad attenderli alla N appunto.
Il compito dei rialzisti non è semplice in quanto tra la NT e la N si troverebbero altre aree di scontro individuate tra una 1x1 ascendente e 1x1 discendente (GANN), il massimo del 21 Aprile e una Fibo 61,8% (1,18 circa).
Per capire meglio come potrebbe evolvere il movimento e avere altre informazioni aggiuntive, guardo le candele Weekly che sostanzialmente evidenziano che:
-l'ultima candela ha generato un minimo superiore al precedente
-nell'ultima ottava i rialzisti hanno mantenuto il controllo
-la proiezione N di Hosoda coincide con la stessa Daily a 1,19.
Vedremo.
Le azioni in ribasso ieri, il rapporto sul lavoro in arrivo oggiLe azioni hanno chiuso in ribasso ieri, il rapporto sulla situazione occupazionale è atteso per oggi.
Ieri le azioni hanno chiuso in ribasso in una sessione altalenante.
Le notizie secondo cui il Presidente Trump e il Presidente cinese Xi avrebbero parlato al telefono nelle prime ore di giovedì mattina hanno fatto salire le azioni all'apertura. Trump ha affermato di aver avuto una "chiamata molto positiva", incentrata "quasi interamente" sul commercio. Ha aggiunto che la chiamata di 90 minuti "ha portato a una conclusione molto positiva per entrambi i Paesi". I colloqui commerciali proseguiranno nelle prossime settimane.
Tra le altre notizie di ieri, la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato nuovamente i tassi di interesse di altri 25 punti base, portandoli al 2%. Questo è dovuto, in parte, ai continui progressi dell'inflazione, scesa all'1,9% a maggio. Come la Federal Reserve negli Stati Uniti, il tasso obiettivo di inflazione della BCE è del 2%.
In generale, la Fed e la BCE vedono la loro politica monetaria muoversi nella stessa direzione. Non sempre. Ma di solito. In entrambi i casi, la BCE ha tagliato i tassi di 175 punti base dalla metà dello scorso anno, passando dal 3,75% al 2,0% di oggi. La Fed, tuttavia, ha abbassato i tassi solo di 100 punti base, passando da un valore medio del 5,38% nel 2024 al 4,38% di oggi, che è rimasto invariato dall'inizio del nuovo anno.
Ci si aspetta che la Fed riprenda a tagliare i tassi di 25 punti base nella riunione del 17 settembre. E la Fed ha dichiarato di prevedere ancora due tagli quest'anno.
Vorrei anche sottolineare che la lite pubblica tra il Presidente Trump ed Elon Musk, che ha poi pesato sulle azioni Tesla, ha contribuito al tono più debole di ieri. Tesla è la decima posizione ponderata per il mercato nell'S&P 500 con l'1,69%. (Microsoft, NVIDIA e Apple occupano le prime tre posizioni rispettivamente con il 6,55%, il 6,36% e il 5,64%). Essendo Tesla la decima posizione ponderata per il mercato, ha sicuramente un peso, e ha contribuito a trascinare l'indice al ribasso ieri.
Ma l'attenzione del mercato si sposterà sul rapporto sulla situazione occupazionale pubblicato oggi dal Bureau of Labor Statistics (BLS). Soprattutto dopo il rapporto ADP sull'occupazione di mercoledì, più debole del previsto, che ha mostrato la creazione di soli 37.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato a maggio, contro le stime di 110.000.
Il rapporto sull'occupazione pubblicato dal BLS prevede la creazione di 129.000 nuovi posti di lavoro a maggio (123.000 nel settore privato e 6.000 nel settore pubblico). Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 4,2%, con una retribuzione oraria media prevista in leggera diminuzione su base annua al 3,7%, rispetto al 3,8% del mese scorso.
Un aumento dell'occupazione superiore alle aspettative contribuirà ad attenuare i timori di un indebolimento dell'economia, mentre un numero di posti di lavoro inferiore alle aspettative non farà che amplificarli. Il rapporto sarà pubblicato alle 8:30 ET.
A un giorno dalla fine, tutti i principali indici sono ancora in rialzo per questa settimana. Se tutto va bene, saranno due settimane consecutive in rialzo.
Un rapporto favorevole sull'occupazione oggi potrebbe contribuire a mantenere la situazione invariata.
Marco Bernasconi Trading
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
oggi abbiamo i dati NFP li vedremo insieme alle 14:30 puntuali.
cosa posso aspettarmi dagli NFP di oggi?
-NFP (Buste paga non agricole):
indica la forza del mercato del lavoro.
-Salario Medio
Orario: misura la pressione inflattiva.
-Tasso di Disoccupazione:
segnala la solidità dell'economia.
*NFP sotto attese → possibile rialzo Gold
*NFP sopra attese→ possibile discesa
-Salario sotto attese → supporto oro
-Salario sopra attese→ pressione ribassista
-Disoccupazione in aumento → oro rafforzato
-Disoccupazione in calo → potrebbe soffrire
-Dati tutti deboli → Gold tende a salire
-Dati tutti forti → Gold tende a scendere
-Dati misti → alta volatilità e direzione
Contesto macro: se c’è anche incertezza geopolitica o inflazione persistente, il Gold potrebbe restare tonico anche con dati forti.
dobbiamo valutare nel mentre escono i dati e cercare i posizionamenti.
ci vediamo oggi buon NFP
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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La faida tra Trump e Musk oscura la chiamata tra Trump e Xi.La faida tra Trump e Musk oscura la chiamata tra Trump e Xi.
Le ricadute Trump-Musk hanno messo in ombra la telefonata Trump-Xi di ieri, facendo crollare le azioni di Tesla (TSLA), azienda pioniera dei veicoli elettrici, di oltre il 14% e trascinando con sé il mercato più ampio. I principali indici sono ancora leggermente positivi per la settimana fino a oggi, ma ora tutto dipende dal rapporto sulle buste paga non agricole.
Il CEO di TSLA, Elon Musk, non è mai stato timido nel suo disprezzo per il "grande e bellissimo conto" del Presidente Trump, ma oggi il rapporto è davvero andato fuori dai binari, con attacchi personali da entrambe le parti e la minaccia del Presidente degli Stati Uniti di tagliare i contratti governativi dell'ex capo del DOGE.
Una faida sulla spesa pubblica tra l'ex "impiegato speciale" temporaneo del governo e attuale CEO di Tesla (TSLA) Elon Musk e il Presidente Donald Trump ha portato a un crollo delle azioni TSLA. Nella disputa "occhio per occhio", Trump ha minacciato di rimuovere i sussidi a Tesla e SpaceX. Le azioni TSLA sono crollate fino al 17% in seguito alla notizia, ma hanno chiuso in ribasso del 14%.
Le azioni TSLA stanno ora testando una zona critica: l'area di breakout del mese scorso e la vecchia resistenza che durava da mesi. La buona notizia è che, storicamente, TSLA si è ripresa rapidamente da crolli simili in passato.
Il crollo di TSLA ha fatto scendere il NASDAQ dello 0,83% (o circa 162 punti) oggi a 19.298,45. Nel frattempo, l'S&P è scivolato dello 0,53% a 5.939,30 e il Dow Jones è sceso dello 0,25% (o 108 punti) a 42.319,74.
Se non fosse stato per questo dramma, l'attenzione di ieri sarebbe stata rivolta a una telefonata tra i rivali commerciali Trump e il presidente cinese Xi Jinping. La conversazione ha fatto seguito a un periodo di crescenti tensioni, con entrambe le nazioni che si accusavano a vicenda di azioni in malafede. Trump ha descritto la discussione di 90 minuti come "un'ottima telefonata" e ha accennato ai piani per ulteriori colloqui. Tuttavia, l'assenza di una svolta significativa ha fatto sì che la notizia fosse facilmente oscurata dallo scontro di alto profilo con Musk.
Nonostante il calo di ieri, i principali indici sono ancora in rialzo per la settimana fino a oggi venerdì, con il NASDAQ in rialzo dell'1%, l'S&P in positivo dello 0,5% e il Dow Jones in leggero rialzo dello 0,1%. Quindi, tutto dipenderà dal rapporto sull'occupazione non agricola di questa mattina. Le aspettative sono di circa 125.000 posti di lavoro, in calo rispetto ai 177.000 di aprile.
I dati sull'occupazione degli ultimi tempi hanno lasciato molto a desiderare. L’altro ieri, ADP ha dichiarato che l'occupazione nel settore privato ha creato solo 37.000 posti di lavoro a maggio, meno della metà delle aspettative (110.000) e ben al di sotto dei 60.000 rivisti del mese precedente. E ieri le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state 247.000, 8.000 in più rispetto alla settimana precedente e superiori alle aspettative. Tuttavia, il rapporto sulle buste paga non agricole è un caso a sé stante e potrebbe mostrare risultati molto diversi. Vedremo questa mattina.
Un aumento dell'occupazione superiore alle aspettative contribuirà ad attenuare i timori di un indebolimento dell'economia, mentre un dato sull'occupazione inferiore alle aspettative non farà che amplificarlo.
Con un giorno ancora a disposizione, tutti i principali indici sono ancora in rialzo per questa settimana. Se tutto va bene, si tratterà di due settimane consecutive in rialzo. Un rapporto sull'occupazione positivo potrebbe contribuire a mantenere la situazione.
Marco Bernasconi Trading
Trading automatico. Cosa c'è da sapere sui bot di tradingIl trading automatico ha reso il trading più accessibile grazie all’uso di algoritmi che operano autonomamente. Tuttavia, è importante comprendere che il trading è estremamente diversificato per strategie e stili. Si va da operazioni su time frame molto brevi a posizioni mantenute per più giorni. Per operare, è necessario un conto presso un broker che fornisca piattaforme come MetaTrader 4 e 5 e Tradingview, su cui è possibile installare algoritmi di trading automatico. Questi sistemi traducono strategie di trading in programmi che eseguono operazioni in modo autonomo, seguendo regole precise e impostazioni personalizzabili dall’utente.
Tuttavia, i trading system presentano limiti legati alla natura imprevedibile dei mercati. Sebbene i mercati siano ciclici, ogni movimento è unico e presenta variazioni che un algoritmo non può sempre gestire con la stessa prontezza di un trader esperto. I robot replicano le decisioni configurate al momento dell’avvio e non si adattano dinamicamente alle condizioni di mercato. È fondamentale comprendere che i trading system non sono soluzioni miracolose e richiedono tempo, impegno e una gestione attenta per costruire un portafoglio efficace.
In sintesi, i trading system automatizzano strategie di trading basate su regole specifiche e money management rigoroso, ma la loro efficacia dipende dalla capacità di adattamento alle condizioni di mercato, che resta una prerogativa dei trader professionisti.
Mercati, dollaro e tassi: correlazioni che cambianoCORRELAZIONI CHE INVERTONO
Uno degli aspetti più controversi, in relazione all’andamento delle price action e delle correlazioni nella prima metà dell’anno, è il rapporto tra il dollaro e le condizioni di risk on – risk off vissute sui mercati.
All’inizio del 2025, molti ricorderanno che, in occasione delle minacce della nuova amministrazione USA riguardo alle tariffe commerciali, le borse perdevano quota e il dollaro scendeva, in una correlazione diretta piuttosto prevedibile.
Da metà aprile, però, le cose sono cambiate radicalmente: Wall Street ha iniziato un recupero che l’ha riportata quasi ai precedenti massimi storici, dove si trova attualmente.
Le ragioni sono da ricercare nelle proroghe concesse da Trump ai partner commerciali prima dell’eventuale applicazione dei dazi reciproci, come indicato nella ormai famosa tabella mostrata ai giornalisti il 2 aprile, giorno del Liberation Day.
Si potrebbe pensare che, per correlazione diretta, il dollaro sarebbe dovuto tornare verso i livelli di inizio anno, in area 1.0200. Invece, il biglietto verde ha perso ulteriore terreno, arrivando a testare 1.1580 prima di correggere leggermente. Perché la correlazione è cambiata?
Le ragioni vanno cercate nel fatto che, una volta assorbita la questione dei dazi, il mercato si è concentrato sui dati USA, che hanno evidenziato un leggero rallentamento. Questo ha alimentato l’aspettativa di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, interpretato positivamente dai listini azionari per via della conseguente riduzione degli oneri finanziari per le aziende.
Sul fronte valutario, invece, è emersa l’idea che fosse necessario indebolire il dollaro, sia per correggere almeno in parte l’enorme deficit commerciale, sia perché la forbice dei tassi d’interesse si sarebbe ridotta rispetto ad altre valute, rendendo il dollaro meno appetibile.
Inoltre, la discesa della valuta statunitense è stata alimentata dal mercato obbligazionario, che ha visto un sell-off dei titoli USA con rendimenti in salita, penalizzando ulteriormente il dollaro.
L’EQUILIBRIO REGGE
Le azioni USA, ieri, sono rimaste pressoché invariate, in una fase di congestione e non lontane dai massimi storici. A livello globale, non si registrano ancora sviluppi concreti nei negoziati commerciali, al di là di promesse e dichiarazioni.
Il Presidente Trump ha confermato una telefonata con il Presidente Xi Jinping, che entrambe le parti hanno definito positiva, risollevando parzialmente il sentiment degli investitori. Tuttavia, la mancanza di risultati concreti e l’incertezza persistente continuano a pesare.
Nel frattempo, le azioni Tesla sono crollate di quasi il 9% a causa delle crescenti tensioni tra Trump ed Elon Musk, con il Presidente che ha espresso delusione per la posizione di Musk sulla sua proposta di legge fiscale.
Le preoccupazioni sul mercato del lavoro hanno avuto un impatto limitato, nonostante le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione siano salite a 247.000, il livello più alto in otto mesi, e la crescita delle buste paga nel settore privato sia risultata deludente.
Ora i mercati attendono il rapporto sull’occupazione di venerdì per ulteriori indicazioni sull’economia.
IL DOLLARO RESTA SOTTO PRESSIONE
Il biglietto verde, ieri, sembrava potesse tornare sui minimi dell’anno in area 1.1580, ma si è fermato a 1.1492, per poi risalire a 1.1530, dove si trova questa mattina.
La sensazione è che ci sia un tentativo di recupero, e sorprende la perdita di momentum ribassista. Vedremo se ci sarà un ulteriore rimbalzo, con obiettivi a 1.1360 per l’euro e 1.3490 per la sterlina.
Le valute oceaniche hanno ripiegato, mentre yen e dollaro canadese sono rimasti forti, correggendo meno contro il dollaro USA. C’è molta tensione sul mercato valutario, più che sugli altri asset, che invece mostrano una tenuta del risk on.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 8.000 unità, raggiungendo quota 247.000 nella settimana conclusasi il 31 maggio. Il dato è in aumento rispetto ai 239.000 della settimana precedente e superiore alle attese del mercato, che prevedevano un calo a 235.000.
Si tratta del livello più alto dalla prima settimana di ottobre 2024, segnalando un possibile rallentamento del mercato del lavoro in un contesto di incertezza economica.
Le richieste continuative sono invece leggermente diminuite, attestandosi a 1.900.000 nella settimana conclusasi il 24 maggio, in calo rispetto al dato rivisto di 1.907.000 e al di sotto delle attese (1.910.000).
USA: MIGLIORA IL DEFICIT COMMERCIALE
Il disavanzo commerciale degli Stati Uniti si è ridotto drasticamente ad aprile 2025, attestandosi a 61,6 miliardi di dollari, il livello più basso da settembre 2023, rispetto ai 138,3 miliardi di marzo.
Le importazioni sono diminuite del 16,3%, scendendo a 351 miliardi di dollari (minimo degli ultimi sei mesi), dopo il picco storico di 419,4 miliardi registrato il mese precedente in previsione di nuovi dazi.
I cali maggiori si sono verificati negli acquisti di prodotti farmaceutici, autovetture, telefoni cellulari e articoli per la casa.
Le esportazioni, invece, sono aumentate del 3%, raggiungendo il record di 289,4 miliardi di dollari, spinte dalle vendite di prodotti in metallo, oro non monetario e computer.
Il disavanzo maggiore è stato registrato con la Cina (-19,7 miliardi), in netto calo rispetto ai -24,2 miliardi di marzo. Anche il deficit con l’UE è crollato da 48 a 17,9 miliardi, mentre quello con il Vietnam è leggermente aumentato (14,5 contro 14 miliardi).
LA BCE TAGLIA ANCORA
La BCE ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base nella riunione di giugno, sulla base delle nuove previsioni economiche e di inflazione.
L’inflazione è ora vicina all’obiettivo del 2%, con stime al 2,0% per il 2025 (contro il 2,3% precedente), all’1,6% per il 2026 (contro 1,9%) e al 2,0% per il 2027. L’inflazione core è prevista al 2,4% nel 2025, per poi scendere all’1,9% nel biennio successivo.
La crescita del PIL è stimata allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 (contro 1,2%) e all’1,3% nel 2027, sostenuta da redditi reali più elevati, mercati del lavoro solidi e investimenti pubblici in crescita, nonostante le incertezze legate alle politiche commerciali.
La crescita salariale resta elevata ma in rallentamento, e gli utili aziendali stanno contribuendo ad assorbire la pressione sui costi.
La Presidente Lagarde ha dichiarato che la banca centrale si sta avvicinando alla fine del ciclo di tagli, lasciando intendere che una pausa potrebbe essere imminente.
Saverio Berlinzani
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Cicli di borsa e liquidità, capire tutto in 3 minutiNella finanza di mercato, la liquidità è un fattore chiave. Senza di essa, gli asset rischiosi sul mercato azionario - azioni e criptovalute - perdono il loro carburante. Nel corso dei cicli, una cosa è diventata chiara: la direzione dei mercati finanziari è fortemente correlata a quella della liquidità globale. Ma la liquidità non è un singolo indicatore: è organizzata in tre livelli complementari. La comprensione di questi livelli rende più facile anticipare le principali tendenze. Il livello 1 è la liquidità monetaria globale (M2). Il livello 2 riguarda la liquidità netta all'interno del sistema finanziario e il livello 3 comprende la liquidità macro complessiva, attraverso gli indicatori di attività e di credito. Insieme, queste tre dimensioni costituiscono il “flusso sanguigno” dei mercati.
Il grafico seguente mette a confronto l'andamento dell'S&P 500 con la massa monetaria mondiale M2
Livello 1: liquidità monetaria globale (M2 globale)
Il primo stadio del razzo: M2 globale. Questo aggregato monetario misura la somma della massa monetaria (M2) delle principali economie - Stati Uniti, Cina ed Eurozona - convertita in dollari USA. Include i depositi a vista, i conti di risparmio e alcuni strumenti a breve termine, rappresentando la liquidità lorda immediatamente disponibile nell'economia globale.
Questo livello di liquidità è direttamente influenzato dalle politiche monetarie (tassi di riferimento, QE/QT), fiscali e salariali. L'andamento del dollaro USA svolge un ruolo cruciale: un dollaro forte riduce automaticamente la M2 globale in USD, mentre un dollaro debole la aumenta. A questo proposito, le dinamiche cinesi e statunitensi sono spesso divergenti, in quanto guidate da logiche creditizie diverse (pianificazione centralizzata sul versante cinese, aggiustamento basato sui tassi sul versante statunitense).
Ma al di là del livello assoluto, è soprattutto il momentum di M2, la sua derivata prima (variazione annuale), a fungere da bussola. Una tendenza al rialzo unita a un momentum positivo favorisce fortemente gli asset rischiosi. Al contrario, una stagnazione o una divergenza negativa tra trend e momentum (come alla fine del 2021) indica una contrazione delle valutazioni. Nell'arco di questo ciclo, si registra addirittura un coefficiente di correlazione di 0,80 tra la M2 globale e il Bitcoin, proiettato a 12 settimane nel futuro: la liquidità guida, i mercati seguono.
Livello 2: la liquidità netta del sistema finanziario
Il secondo livello è più sottile ma altrettanto decisivo: la liquidità netta del sistema finanziario. Si tratta della capacità di credito effettiva, ossia dei fondi effettivamente disponibili per irrigare l'economia reale dopo i prelievi, le riserve in eccesso e i meccanismi di regolamentazione. A differenza di M2, questa misura non riflette la liquidità lorda, ma piuttosto la liquidità che le istituzioni finanziarie possono utilizzare.
Negli Stati Uniti, questa liquidità netta dipende, tra l'altro, dai meccanismi della FED, come il programma di reverse repo (RRP), che aspira o rilascia temporaneamente liquidità, e dal livello delle riserve in eccesso delle banche. La sua evoluzione è strettamente legata alla politica monetaria restrittiva o accomodante della banca centrale, ai cicli di QE e QT.
La correlazione di questa liquidità netta con l'S&P 500 e il Bitcoin, sebbene leggermente inferiore a quella della M2 globale, rimane significativa. Essa funge da filtro per la liquidità lorda: anche se M2 è elevata, se la capacità di credito è bloccata da tassi troppo elevati o da riserve limitate, l'impatto sui mercati può essere neutralizzato.
Livello 3: liquidità macro globale
Infine, il terzo livello: la macro-liquidità globale. Comprende i barometri delle condizioni economiche che influenzano direttamente la percezione del rischio e la propensione degli investitori: indici PMI (manifatturiero e dei servizi), condizioni di credito, livelli di occupazione, tassi di default, ecc. È meno monetario e più ciclico, ma il suo impatto è reale perché modella il contesto in cui si esprime la liquidità finanziaria.
È questo livello che aiuta a contestualizzare i primi due: un aumento di M2 in un contesto economico in deterioramento (PMI sotto 50, calo dell'occupazione) può avere un effetto limitato. Al contrario, i segnali di ripresa economica possono rafforzare la trasmissione della liquidità ai mercati. In questo senso, la tempistica dei tagli dei tassi della Fed sta diventando un catalizzatore macro fondamentale. Finché la politica statunitense rimarrà restrittiva, M2 si stabilizzerà e la liquidità netta rimarrà vincolata, anche se la BCE o la PBoC allenteranno le loro condizioni.
Conclusione: la liquidità globale non può essere riassunta in un unico indicatore. Si tratta di un ecosistema strutturato su tre livelli: liquidità globale lorda (M2), capacità di credito effettiva (ECA) e liquidità netta (NAL).
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05 GIU | SUPPOSTA DEL GIORNOOttima operazione short andata a target perfetto su cF-1i
Oggi abbiamo altri due setup attivi
Al vincolo sul prossimo T-4i long per targettizzare cF+1 sui 108.000 Circa
Al vincolo sul prossimo T-4 short per targettizzare tF+1i sul 102.200 Circa
attendere le 15:00 per i due setup oggivi
buon slow trading a tutti
Swing Failures: L'Arte di Individuare i Veri RifiutiI pattern di swing failure (SFP) possono offrire ai trader un ingresso chiaro quando un breakout fallisce – ma non tutti i fallimenti meritano di essere negoziati. La chiave sta nel riconoscere la differenza tra un rifiuto netto e un debole accenno.
In questo articolo, analizzeremo come distinguere setup di qualità dal resto e quali tratti specifici cercare prima di impegnarsi in un trade.
Cos'è un Pattern di Swing Failure?
Un SFP si verifica quando il prezzo rompe un precedente massimo o minimo di swing, non riesce a mantenersi al di sopra o al di sotto di quel livello e ritorna rapidamente all'interno del range precedente. La mossa spesso coglie i trader posizionati nella direzione sbagliata e porta a un rapido sblocco nella direzione opposta.
Ma è il contesto che conta di più. Senza struttura, bias di trend e un livello chiaro in gioco, un breakout fallito è solo rumore.
Concentriamoci su come filtrare i trade che vale la pena prendere – e quali evitare.
Swing Failure Rialzista
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Swing Failure Ribassista
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
1. Inizia con il Quadro Generale
Prima di immergerti nelle forme delle candele o negli indicatori, devi chiederti: qual è il contesto più ampio?
Si tratta di un pullback in un trend esistente o di un tentativo di invertirlo? Entrambi gli scenari possono offrire validi setup SFP, ma si comportano in modo diverso.
Se si tratta di un trade contro-trend, vuoi vedere il prezzo spingere in un livello chiave con una forte rilevanza storica – il tipo di livello che i trader stanno chiaramente osservando. Il rifiuto dovrebbe verificarsi vicino al precedente swing low o high principale, idealmente con una divergenza RSI in formazione. La divergenza non deve essere drammatica – solo sufficiente a suggerire che lo slancio di vendita o di acquisto sta esaurendo la sua forza.
Se si tratta di un fallimento di pullback all'interno di un trend, il setup è più pulito quando il pullback stesso mostra meno convinzione del trend. Massimi inferiori nello slancio, candele più sottili, meno volume – tutti segnali che il contromovimento è correttivo e vulnerabile a un rapido ritorno.
2. Una Coda che Racconta la Storia
Uno dei filtri più semplici ed efficaci per un swing failure di qualità è la rapidità dell'inversione.
Vuoi vedere una candela che racconta la storia nella sua coda – un netto rifiuto dal livello di breakout, che mostra che il prezzo è stato rapidamente e decisamente respinto. Lunghe ombre, hammer invertiti e pattern engulfing sono i tuoi indizi visivi che il mercato si è spinto troppo oltre ed è tornato indietro bruscamente.
Non si tratta di indovinare il massimo o il minimo. Si tratta di riconoscere il momento in cui la convinzione si esaurisce e una trappola è probabilmente scattata.
3. I Livelli Contano Più dei Pattern
Non inseguire gli SFP su massimi o minimi intraday casuali. I migliori setup si verificano a livelli strutturali chiave che sono stati testati più volte o hanno significato su diversi timeframe.
Chiediti:
Questo è un chiaro swing high o low dal grafico giornaliero?
Questo livello ha tenuto in precedenza?
Altri probabilmente avrebbero degli stop raggruppati oltre di esso?
Se stai tradando contro il trend, vuoi vedere questi fallimenti agli estremi del trend, spesso supportati da divergenza RSI e una candela di rifiuto con una lunga ombra. Se è con il trend, stai cercando pullback superficiali che non riescono a mantenersi al di sopra della resistenza di swing o al di sotto del supporto, di solito con lo slancio che si inverte.
4. Lo Slancio è la Tua Bussola
Il profilo di slancio del setup è uno degli aspetti più trascurati del trading di SFP.
Supponiamo che tu sia in un trend ribassista e il prezzo inizi a rimbalzare. Chiediti:
Il rimbalzo è aggressivo come la precedente gamba ribassista?
Le candele si stanno rimpicciolendo?
L'RSI si sta appiattendo o non riesce a confermare nuovi massimi?
Se lo slancio sta svanendo, un tentativo fallito di rompere un massimo precedente spesso prepara una forte mossa di continuazione.
Questo è particolarmente vero nei fallimenti di pullback – se il rimbalzo perde forza e poi torna al di sotto del supporto precedente con una candela di rifiuto netta, è un forte segnale che il trend sta riprendendo.
Per ingressi più precisi e un migliore rapporto rischio-rendimento, puoi spesso scendere a timeframe inferiori (15 min–1 ora) e usarli per temporizzare gli ingressi man mano che il pattern si conferma.
5. Evitare False Partenze
Non tutti gli swing failure meritano di essere negoziati. Ecco una semplice checklist per aiutarti a distinguere i veri setup da quelli più deboli:
Livello chiaro: Il massimo/minimo di swing è significativo su un timeframe più alto?
Pattern + chiusura: La candela di rifiuto ha una lunga ombra e una chiusura forte all'interno del range?
Contesto del trend: Sei contro-trend (quindi il livello deve essere forte) o con il trend (quindi il pullback deve essere debole)?
Corrispondenza dello slancio: L'RSI è in divergenza se contro-trend, o si sta invertendo se è un pullback fallito?
Follow-through: La candela successiva conferma la mossa o il prezzo si blocca?
In caso di dubbio, lascia perdere. Un debole rifiuto senza un chiaro pattern di inversione, a un livello insignificante, senza alcun cambiamento di slancio, è solo un'anomalia – non un setup di trading.
Esempi: EUR/USD
Diamo un'occhiata ad alcuni dei setup di swing failure che si sono verificati sul grafico a candele giornaliero di EUR/USD – alcuni con un chiaro follow-through, altri che hanno segnato false albe.
Grafico a Candele Giornaliero EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
1. SFP ribassista contro-trend — Il prezzo ha testato un significativo livello di resistenza con molteplici tentativi falliti e divergenza ribassista sull'RSI. Lunghe ombre superiori hanno segnalato un forte rifiuto. Una volta che il prezzo è scivolato di nuovo sotto il precedente swing high, il follow-through è stato pulito e rapido al ribasso.
2. Fallimento di pullback ribassista — Il rimbalzo che ha seguito il Setup 1 mancava di convinzione. Si è formato un hammer invertito vicino alla resistenza a breve termine. Lo slancio nel pullback era chiaramente più debole della precedente gamba ribassista, dando al pattern un forte vantaggio per la continuazione.
3. SFP sul minimo del trend — Il trend ribassista ha iniziato a perdere slancio qui. Il prezzo ha spazzato via i minimi principali ma non è riuscito a chiudere al di sotto di essi e l'RSI ha stampato una divergenza rialzista. Una lunga ombra inferiore e un rapido ritorno hanno preparato il terreno per una mossa al rialzo – un segnale classico che il trend si stava indebolendo.
4. SFP debole sulla resistenza di swing — Questo setup sembrava promettente a prima vista, ma il rifiuto mancava di impegno. Non c'era una candela con una lunga ombra, il livello non era particolarmente pulito e il follow-through è stato minimo prima che gli acquirenti tornassero in gioco. Un buon esempio di un "lascia perdere".
5. Rifiuto minore senza vantaggio — Un livello di swing è stato marginalmente testato e rifiutato, ma senza una coda, senza divergenza e senza un forte livello in gioco. Il prezzo è sceso leggermente per breve tempo, ma il trend rialzista più ampio è tornato con forza. Non ogni rifiuto è un trade.
Riassunto:
I pattern di swing failure non devono essere complicati, ma richiedono disciplina.
Vuoi:
Un livello significativo.
Idealmente una candela di rifiuto con una lunga ombra.
Un chiaro contesto di trend.
Indizi di slancio a supporto dell'inversione.
E idealmente, una rottura netta di ritorno all'interno del range per confermare la mossa.
Non trattare ogni ombra come un segnale. Tratta ogni setup come una storia – e chiediti se i pezzi si incastrano.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Le azioni resistono nonostante i dati deboli ADPLe azioni rimangono resilienti nonostante i dati deboli su occupazione e servizi.
Il mercato ha dimostrato ancora una volta la sua resilienza ieri, superando alcuni dati economici poco brillanti e concludendo la sessione con risultati contrastanti.
ADP ha affermato che i dati sull'occupazione nel settore privato hanno creato solo 37.000 posti di lavoro a maggio, meno della metà delle aspettative (110.000) e ben al di sotto dei 60.000 rivisti del mese precedente. Non si può mai essere certi se questo rapporto fungerà da precursore affidabile per i dati sull'occupazione non agricola di domani, più attentamente monitorati, o se divergerà completamente. Sebbene gli investitori siano rimasti delusi dai dati, attendono il rapporto più significativo di fine settimana.
Il presidente Trump ha nuovamente espresso forte e chiaro la sua opinione che Jay Powell e la Fed dovrebbero tagliare i tassi di interesse dopo un freddo rapporto ADP sull'occupazione.
I dati ufficiali sull'occupazione di domani sono molto più importanti, come sempre. Il rapporto e i commenti di Trump hanno a malapena spostato lo strumento Fed Watch del CME, con Wall Street ancora sicura al 96% che la banca centrale manterrà i tassi invariati entro la fine del mese.
Anche il rapporto sui servizi dell'ISM non è stato di grande aiuto, poiché il dato di 49,9 di maggio ha mostrato una leggera contrazione (inferiore a 50). Il risultato è stato inferiore alle aspettative e al risultato di aprile, ma la preoccupazione più evidente è stata che si trattasse della prima contrazione da giugno dell'anno scorso.
Nonostante tutti questi dati insoddisfacenti, il NASDAQ è comunque avanzato dello 0,32% (circa 61 punti) ieri, a 19.460,49. L'S&P era in pareggio, ma tecnicamente è avanzato dello 0,01% a 5.970,81. Tuttavia, il Dow Jones ha interrotto la sua striscia positiva di quattro giorni con un calo dello 0,22% (quasi 92 punti) a 42.427,74.
Domani sarà una giornata interessante e ci aspetteremo che i dati sull'occupazione NFP si allineino con i dati ADP. In tal caso, potremmo trovarci di fronte a un serio problema occupazionale, che potrebbe spingere la Fed a prendere seriamente in considerazione un taglio dei tassi.
Sebbene questo sia positivo per le azioni, la debolezza del mercato del lavoro farà dubitare gli investitori della solidità dell'economia. Come sempre, vedremo come reagirà il mercato e partiremo da lì.
Oggi riceveremo ulteriori dati sul lavoro con l'aggiornamento iniziale delle richieste di sussidio di disoccupazione e, dopo la campanella, un rapporto sugli utili del gigante dei chip Broadcom (AVGO).
Marco Bernasconi Trading
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
Oggi l’unico dato macro rilevante è la decisione sui tassi della BCE.
Tuttavia, è già scontata dai mercati. Potrebbe portare un po’ di volatilità, ma nulla di significativo a meno che la BCE sorprenda.
📆 Domani c’è il NFP:
e faremo Live Trading alle 14:30
Speriamo che la liquidità torni presto.
💡Macro Update💡
Ieri i dati USA hanno mostrato un mercato del lavoro che si sta indebolendo ma non crollando:
- JOLTS ancora alti (7,39 mln)
- ADP Payroll crollati a 37k
- ISM Services sotto quota 50 (in contrazione)
💡Risposta dei mercati:
-Yields in calo
- Dollaro debole
- Oro in salita
Trump ha peggiorato la situazione con nuove tariffe su acciaio e alluminio e attacchi alla Fed.
💡Gold idea posizionamenti?
visto la chiusura daily di ieri
cercherò dei pullback per entrare long in vista del NFP.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Mercati in bilico tra tagli dei tassi e tensioni globaliFRAGILE EQUILIBRIO
Mercoledì le azioni statunitensi hanno registrato un leggero rialzo, con il Dow Jones, l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno guadagnato circa lo 0,3%.
Oggi è il giorno della BCE, attesa al taglio dei tassi, il che potrebbe mantenere alta la volatilità, in ragione di dati contrastanti e delle consuete questioni legate alle tariffe commerciali.
Il rapporto ADP ha rivelato che il settore privato ha creato solo 37.000 posti di lavoro a maggio, il più debole incremento mensile in quasi due anni e ben al di sotto delle aspettative. Questo dato segue il rapporto JOLTS di martedì, che invece aveva sorpreso al rialzo, dipingendo un quadro contrastante del mercato del lavoro in vista dell’attesissimo rapporto sull’occupazione di venerdì.
Sul fronte commerciale, oggi sono entrati in vigore nuovi dazi del 50% sulle importazioni di acciaio e alluminio. Il presidente Trump ha descritto il negoziato con la Cina come "molto difficile da raggiungere". Si prevede che i due leader terranno colloqui nel corso della settimana, mantenendo i mercati in allerta.
A livello settoriale, i servizi sanitari e di comunicazione hanno guidato i guadagni, mentre le utility sono rimaste indietro. Nvidia è salita dello 0,6%, superando Microsoft e diventando l’azienda più preziosa al mondo.
OGGI LA BCE
Oggi si attende la decisione sui tassi della Banca Centrale Europea, dopo la pubblicazione di dati sull’inflazione in deciso calo nell’Eurozona, scesa sotto il 2% su base annua a maggio 2025. Questo rafforza le aspettative di un taglio dei tassi di 25 punti base.
Il taglio è ampiamente prezzato dai mercati, anche se non rappresenta necessariamente l’inizio di una fase di allentamento monetario dopo un lungo periodo restrittivo. Potrebbe trattarsi piuttosto di un aggiustamento tecnico, volto a sostenere la crescita senza riaccendere le pressioni inflazionistiche.
Non è certo che sarà l’unico taglio del 2025: molto dipenderà dai prossimi dati macroeconomici e dagli sviluppi delle politiche commerciali statunitensi. Il messaggio da Francoforte sembra comunque chiaro: il percorso di disinflazione è in atto, ma la politica monetaria resta prudente. Non bisogna quindi aspettarsi una BCE ultra-accomodante. L’istituto centrale sta guadagnando tempo, in attesa di maggiore chiarezza sulle questioni ancora aperte.
CANADA, TASSI INVARIATI
La Banca del Canada ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento al 2,75% nella decisione di giugno 2025, come previsto dal mercato. È la seconda decisione consecutiva di mantenimento dopo 2,25 punti percentuali di tagli negli ultimi sette incontri.
Il Consiglio direttivo ha osservato che l’alternanza di dazi statunitensi, unita all’incertezza dei negoziati commerciali bilaterali e al mantenimento di tariffe elevate rispetto ai livelli di inizio anno, ha comportato rischi al ribasso per la crescita e ha innalzato le aspettative di inflazione. Questo giustifica un approccio cauto rispetto a ulteriori allentamenti monetari.
La maggiore incertezza deriva dall’assenza di un chiaro percorso tariffario da parte degli Stati Uniti e dalle persistenti minacce di nuove azioni, che mantengono elevati i rischi percepiti.
USA, ISM PMI IN CALO
L’indice PMI dei servizi ISM è sceso a 49,9 a maggio 2025, da 51,6 di aprile, ben al di sotto delle aspettative di 52. Si tratta di una modesta contrazione del settore dei servizi statunitense, la prima da giugno dell’anno precedente.
La produzione si è fermata, mentre nuovi ordini e scorte si sono contratti. Le pressioni sui prezzi si sono intensificate, raggiungendo il livello più alto da novembre 2022, probabilmente a causa dei dazi.
ITALIA, CRESCE IL PMI
L’indice PMI composito HCOB in Italia è salito a 52,5 a maggio 2025, da 52,1 di aprile, segnando la più forte espansione in oltre un anno.
La crescita è arrivata sia dal settore manifatturiero che dai servizi. Le fabbriche sono tornate in espansione per la prima volta da mesi. I nuovi ordini sono leggermente aumentati, con una domanda manifatturiera quasi stabilizzata e una crescita più lenta ma positiva nei servizi.
L’occupazione ha continuato ad aumentare, soprattutto nei servizi, contribuendo a ridurre gli arretrati, in particolare nel manifatturiero. Mentre i costi nel settore manifatturiero sono diminuiti, le imprese dei servizi hanno affrontato spese più elevate. Di conseguenza, i prezzi di vendita sono aumentati al ritmo più rapido in oltre un anno, trainati principalmente dai servizi.
Anche la fiducia delle imprese è migliorata, con un maggiore ottimismo in entrambi i settori, segnale di prospettive più positive per l’economia italiana.
USA, CROLLANO GLI ADP
Le imprese private statunitensi hanno aggiunto solo 37.000 lavoratori a maggio 2025, il livello più basso da marzo 2023. Ad aprile erano stati 60.000 (dato rivisto al ribasso), mentre le previsioni erano di 115.000.
La crescita salariale annua è rimasta pressoché invariata al 4,5%, mentre la retribuzione per chi ha cambiato lavoro è aumentata del 7%, in linea con aprile. Dopo un buon inizio d’anno, le assunzioni stanno perdendo slancio. Tuttavia, la crescita salariale si mantiene solida sia per chi ha mantenuto il lavoro sia per chi lo ha cambiato.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
PMI USA Maggio 2025. Analisi dei dati macroeconomiciI dati PMI (Purchasing Managers' Index) pubblicati ieri hanno fornito un quadro misto sull’economia americana, con segnali di resilienza ma anche alcune ombre che meritano attenzione da parte di chi fa trading. Il settore dei servizi negli Stati Uniti rappresenta circa il 90% dell’economia e il suo andamento è un indicatore chiave per trader e investitori.
PMI primo segnale di contrazione dal 2024
Il PMI servizi, misurati dall’ISM, è sceso a 49,9, sotto la soglia dei 50 e in calo rispetto al 51,6 di aprile. È la prima volta dal giugno 2024 che il settore servizi registra una contrazione.
Cosa dicono i dati
Il calo a 49,9 punti da 51,6 di aprile ha sorpreso negativamente il mercato, che si aspettava un valore intorno a 52. Tra le componenti più deboli spiccano:
Attività commerciale. Scesa a 50 punti, segnale di stagnazione.
Nuovi ordini. Calati a 46,4 punti, indicazione di una domanda in diminuzione.
Occupazione. Leggero miglioramento a 50,7, ma ancora debole.
Pressioni sui prezzi. Aumentate ai massimi da febbraio 2023, con un indice prezzi servizi a 65,1, segnalando che i costi continuano a gravare sulle imprese.
Questi dati indicano che, nonostante la contrazione, il settore servizi mostra ancora una certa resilienza, ma l’incertezza e le pressioni inflazionistiche restano elevate.
Cause e implicazioni
Le imprese segnalano che i dazi e le tensioni commerciali continuano a influenzare negativamente i costi e la pianificazione, con frequenti cambiamenti nelle strutture dei prezzi e ritardi nelle catene di approvvigionamento. Inoltre, i tagli di bilancio federali rappresentano un freno ulteriore alla crescita del settore.
Cosa significa per i trader.
Il settore servizi rappresenta la maggior parte dell’economia USA. Una contrazione può aumentare la volatilità su S&P 500 e Nasdaq. Attenzione a eventuali conferme nei prossimi mesi, difatti una debolezza prolungata potrebbe cambiare le attese sulla crescita USA.
Conclusione
Il calo del PMI servizi a maggio rappresenta un campanello d’allarme per l’economia USA e per i mercati finanziari. Per i trader, è fondamentale interpretare questi segnali nel contesto più ampio della crescita economica e delle politiche monetarie, mantenendo un approccio disciplinato e flessibile per adattarsi ai cambiamenti del mercato.
Fine del ciclo del BITCOIN a $111K? Improbabile.1) Il ciclo del bitcoin legato al dimezzamento della primavera 2024 termina alla fine del 2025
Il prezzo del bitcoin ha raggiunto gli 11.900 dollari giovedì 22 maggio e molti investitori si chiedono se il ciclo di rialzo legato al dimezzamento della primavera 2024 sia già finito. In termini di ciclo temporale del bitcoin, la risposta è no: tutti i cicli passati si sono conclusi alla fine dell'anno successivo al dimezzamento, ovvero alla fine del 2025 nel caso del ciclo attuale.
2) In termini di analisi grafica dei mercati finanziari, la tendenza di fondo rimane rialzista al di sopra del supporto a 93.000/97.000 dollari USA.
Da quando il mercato toro è iniziato al livello di 15.000 dollari USA, lo stesso schema si è ripetuto, alternando impulsi rialzisti, fasi laterali e breakout. Finché il mercato si mantiene al di sopra del supporto a 93/97K dollari, questo modello rialzista non viene invalidato.
3) Se la liquidità globale M2 continua a fungere da indicatore guida, il prezzo del bitcoin dovrebbe registrare un nuovo record quest'estate.
Dall'inizio di aprile il Bitcoin si trova in una marcata tendenza al rialzo. Questa progressione, che abbiamo seguito passo dopo passo, solleva una domanda fondamentale: questo slancio può essere mantenuto per tutta la primavera, e anche in estate, in assenza di segnali espliciti di stimolo monetario da parte delle principali banche centrali? Tale ipotesi sembra plausibile, a condizione che continui ad agire un fattore chiave, spesso sottovalutato: l'aumento senza precedenti della liquidità globale, misurata dall'aggregato monetario M2.
Questo nuovo picco della massa monetaria globale M2 non è solo un dato macroeconomico. Rappresenta una vera e propria fonte di liquidità per le attività rischiose. Questo aggregato comprende i depositi a vista, i conti di risparmio liquidi e i fondi immediatamente disponibili, tutte risorse che possono essere mobilitate rapidamente sui mercati.
La M2 globale è la somma dei dati delle tre principali aree economiche: Stati Uniti, Cina ed Europa. Ognuna di esse sta partecipando attivamente a questa espansione monetaria:
In Cina, la M2 è ai massimi storici, a testimonianza dell'orientamento accomodante delle autorità di Pechino.
In Europa, l'aggregato è salito bruscamente sotto l'effetto dei primi tagli dei tassi avviati dalla BCE.
Negli Stati Uniti, nonostante l'orientamento ancora restrittivo della Fed, la M2 è in forte crescita e si avvicina ai suoi livelli massimi. L'evidenza è chiara: le principali economie stanno iniettando liquidità in modo coordinato, il che sostiene meccanicamente la valutazione delle attività finanziarie, con il Bitcoin in prima linea.
Di conseguenza, se questa correlazione lineare positiva continua e se il supporto a 93/97K dollari viene mantenuto, la probabilità che il bitcoin raggiunga un nuovo record quest'estate è interessante.
E le altcoin? Questo sarà l'argomento di una delle nostre prossime pubblicazioni, quindi non esitate a seguire il nostro account su TradingView.
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