Mercati in range nel giorno del tacchinoLa chiusura dei mercati americani, per via della festività del Ringraziamento, non ha portato a un aumento della volatilità sugli altri mercati. Questi sono rimasti in trading range durante tutta la sessione di ieri.
Poche oscillazioni, specie sui cambi, ma ancor meno sui listini europei, che comunque hanno chiuso in positivo. Questo è stato anche per effetto dei dati sull’inflazione tedesca, sotto controllo nonostante un leggero incremento su base annua del 2,2% a novembre 2024, in aumento rispetto al 2% di ottobre, ma leggermente al di sotto delle aspettative di mercato del 2,3%.
L'inflazione core, che esclude alimentari ed energia, ha raggiunto il massimo degli ultimi sei mesi del 3% a novembre. Nel frattempo, il tasso di inflazione armonizzato dall'UE è rimasto al 2,4% annuo, in linea con le aspettative.
Il rialzo dei listini è stato dovuto anche alla pubblicazione dell'indicatore del sentiment economico dell'area dell'euro (ESI), che è aumentato di 0,1 punti a 95,8 a novembre 2024, al di sopra delle aspettative del mercato di 95,1. L'euro è rimasto in trading range contro le principali valute in una seduta poco mossa.
CROLLO DEL REAL BRASILIANO
Il real brasiliano è crollato al livello di 6,00 real per dollaro, minimo storico di sempre nella sessione di ieri. Solo quest’anno la valuta brasiliana ha perso il 20%, a causa delle crescenti preoccupazioni fiscali.
Va ricordato che queste preoccupazioni vanno di pari passo con una importante crescita economica e un surplus commerciale da record (100 miliardi di dollari di surplus nel 2023), anche se in calo nell’ultimo periodo.
Le problematiche sono legate principalmente a diversi fattori, in primis l’annuncio da parte del Governo federale di un taglio della spesa di 12 miliardi di dollari, ben al di sotto delle speranze del mercato, favorevole a tagli più aggressivi per alleviare le preoccupazioni che un deficit di bilancio insostenibile avrebbe causato un rialzo dell’inflazione aumentando i rischi di credito.
Inoltre, sono emerse segnalazioni secondo cui il governo avrebbe esentato gli stipendi inferiori a 5.000 BRL mensili dal pagamento dell'imposta sul reddito, aumentando i rischi di deficit. La valuta locale è stata anche messa sotto pressione quest'anno da minori afflussi di capitali, principalmente a causa della minore domanda cinese di materie prime chiave prodotte in Brasile.
Un’altra questione sul tavolo è rappresentata dalla questione climatica, che sembrerebbe aver danneggiato le colture di soia, la principale fonte di esportazione del paese.
MAJORS
Pochi movimenti sui cambi con EUR/USD e GBP/USD in 30-40 pips di oscillazione, sempre all’interno dei loro rispettivi trading range. Stabili sono rimasti poi sia il USD/CAD, a ridosso di 1,4000, sia le valute oceaniche, in leggera ripresa, soprattutto l'AUD dopo che le dichiarazioni dei rappresentanti del board della RBA sono state molto chiare, all’insegna di timori verso un'inflazione che non accenna ad abbassare la testa, per cui i tassi non scenderanno molto presto.
L'AUD è salito di uno 0,40%, niente di che, ma forse l’unico movimento degno di nota di una giornata poco significativa in termini di price action. Nella notte, invece, abbiamo assistito a un piccolo terremoto sullo JPY, dopo la pubblicazione dell’inflazione di Tokyo, salita oltre il 2% nel mese di novembre.
I dati sull'inflazione hanno rafforzato le aspettative per un altro aumento dei tassi di interesse da parte della BOJ a dicembre. I mercati stanno ora scontando una probabilità di circa il 60% di un aumento dei tassi di 25 punti base il mese prossimo, rispetto al 50% circa di una settimana fa.
I dati sull'inflazione di Tokyo sono spesso visti come un indicatore anticipatore per le tendenze dei prezzi nazionali, con i dati CPI nazionali che solitamente seguono circa tre settimane dopo. Tuttavia, il CPI nazionale di novembre non verrà rilasciato prima della riunione di politica monetaria di dicembre della BOJ.
USD/JPY è sceso sotto 150,00 nella seduta asiatica a 149,80 per poi tornare in area 150,00 dove si trova ora. La tendenza sembra, nel breve, ancora ribassista con principali target fissati a 149,40 e 148,75.
CANADA
Il deficit delle partite correnti del Canada si è ridotto a 3,2 miliardi di CAD nel terzo trimestre del 2024, in calo rispetto ai 4,7 miliardi rivisti al rialzo nel secondo trimestre e ben al di sotto delle aspettative di mercato di un deficit di 9,3 miliardi.
Il surplus di reddito da investimenti è salito a 4,2 miliardi di dollari canadesi, spinto da maggiori profitti dagli investimenti diretti all'estero. Nel frattempo, il deficit commerciale dei beni è salito leggermente a 3,6 miliardi di CAD dai 3,5 precedenti, mentre il surplus dei servizi si è contratto a 0,5 miliardi.
ITALIA
L'indice di fiducia del settore manifatturiero del nostro paese è rimbalzato a 86,5 a novembre 2024, dal minimo degli ultimi quattro anni di 85,8 del mese precedente, e superiore al consensus che era per un ribasso a 85.
L'inattesa correzione ha suggerito che il pessimismo per i produttori di beni potrebbe aver toccato il fondo. Il sentimento è stato sostenuto da condizioni migliorate per gli ordini e la produzione attuali. Al contempo, però, le aspettative sono peggiorate per entrambi, sia i nuovi ordinativi, sia la produzione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Oltre l'analisi tecnica
[S&P 500] Panoramica mercato USA - inflazione e fine 2024 #228/11/2024 - Breve panoramica del mercato americano fine 2024
Per il secondo anno consecutivo il mercato azionario si appresta (forse) a chiudere con un rendimento annuo del +20%. Non succedeva dagli anni '90.
Detto questo, sempre da un punto di vista quantitativo, se guardiamo i dati disponibili a partire dagli anni '70 ogni volta che il mercato azionario ha fatto un +20% durante l'anno, nell'ultimo mese registra un rendimento medio pari a circa l'1%.
Si può quindi affermare che storicamente, se durante l'anno si verifica un forte rally positivo, questo tende a spegnersi nell'ultimo mese.
Conferme dell'esaurimento del trend arrivano dall'uscita di molti istituzionali dal mercato per reinvestire in obbligazionario, e la rotazione che sta avvenendo in questi giorni, dove i trader vendono azioni tech per comprare azioni low beta, meno volatili.
Tornando ai dati, questo è un periodo di forte stagionalità per il mercato azionario (ebbene sì), se calcoliamo dal 1950 ad oggi, dal martedì prima del giorno del Ringraziamento al secondo giorno di negoziazione del nuovo anno l'indice S&P500 è salito l'80% delle volte, con un rendimento medio del 2,6%.
Le small cap tendono ad avere un rendimento ancora migliore, con il Russell 2000 che ha registrare un guadagno medio del 3,3% dalla sua nascita nel 1979. (Secondo lo Stock Trader's Almanac).
In un'ottica di ottimismo non troppo esuberante, ad oggi il CME FedWatch stima un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base per la prossima riunione FOMC del 18 dicembre a circa il 66%. (In lieve rialzo, fino alla settimana scorsa era al 50%).
Probabilmente sarà l'ultimo abbassamento dei tassi almeno per i primi mesi del 2025, a meno di grossi scompensi del mercato del lavoro.
Variabile molto importante potrebbe essere l'inflazione, in attesa del rilascio dei dati di novembre previsto per l'11 dicembre.
Ad oggi anche se in lieve rialzo rimane dentro la fascia target della Fed (2-3%), delle varie componenti però quello che preoccupa è l'inflazione sui servizi (e sugli affitti), che pesa molto sugli stipendi degli americani:
Come si può vedere l'inflazione alimentare è sotto controllo, mentre quella degli affitti e dei servizi non solo è ancora a un livello preoccupante ma ha smesso di diminuire.
Anche altri dati nel grafico sottostante confermano questa tendenza, metriche più specifiche come la media troncata dell'inflazione annuale (elimina i dati più estremi) calcolata dalla Fed di Cleveland e i cosiddetti " Sticky Prices " cioè il grafico dell'andamento dei prezzi più resilienti al cambiamento, (beni durevoli ed essenziali), segnano ancora una volta un livello ancora più preoccupante. Non tanto per il dato in sé ma dall'appiattimento della curva.
In conclusione, personalmente terrò ancora aperte le posizioni sull'azionario almeno fino alla prima settimana del 2025, in trailing stop rischiando di perdere possibile rendimento se aumentasse la volatilità prevedibilmente intorno alla metà di dicembre.
Unicredit: cosa potrebbe frenare il recente ribasso. Da tempo il mercato italiano si sta dimostrando il più vivace per quello che viene definito il Risiko bancario.
Vale a dire tutte quelle attività di integrazione soprattutto con lo scopo di rafforzare capitale ed efficienza.
Il fine ultimo è quello di avere gruppi bancari di dimensioni adeguate per competere meglio nel mercato europeo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
È in questa ottica che va inquadrata la recente attività di Unicredit, sia sul mercato interno con Banco BPM che con l'investimento in Commerzbank.
Il 25 novembre è stata diffusa la notizia del lancio di un'offerta pubblica di scambio da parte di Unicredit sull'intero capitale di Banco BPM. Per azione di quest'ultima sarà offerto 0,175 azioni Unicredit di nuova emissione.
La spesa totale stimata è di circa 10 miliardi di euro, cioè un prezzo implicito offerto pari a 6,657 euro per azione.
Si tratta di un prezzo che offriva un premio al momento dell'annuncio dell'operazione pari a circa il 15%, ma che ai prezzi di oggi si è praticamente annullato dopo i fisiologici movimenti sui due titoli.
Le ragioni di Unicredit:
Dal punto di vista di Unicredit l'operazione dovrebbe comportare sia una redditività aggiuntiva che un miglioramento del posizionamento competitivo in Italia ed in Europa.
A margine va anche rilevato come la banca tornerebbe ad essere presente anche nell'asset
management grazie alla operazione di Banco BPM su Anima SGR.
Unicredit, con una nota del presidente Orcel, fa anche sapere che sarà preservato il patrimonio di sicurezza visto che il CET1 (capitale regolamentare) non scenderà sotto al 13%. Così come non si avranno conseguenze sulla capacità di distribuzione degli utili rispetto a quanto già comunicato.
Potrebbe solo subire uno stop momentaneo l'annunciato buy back sulle azioni.
Le ragioni di banco BPM:
Il CDA del Banco BPM, a voce dell'amministratore delegato Castagna, senza giri di parole bolla come ostile l'operazione annunciata da Unicredit.
In particolare viene ritenuta inusuale nei numeri e non concordata.
Inoltre comunica ai dipendenti che i risparmi di costo cui fa riferimento Unicredit saranno resi
possibili al prezzo di circa 6.000 esuberi individuati in Banco BPM.
La banca, sempre a voce del suo amministratore delegato, dopo aver sottolineato lo
straordinario recente passato fatto di rafforzamento della presenza sul territorio e della robusta redditività, vede una minaccia nell'integrazione.
Si evidenza che l'operazione comporterebbe una diluizione della presenza della banca sul
territorio, particolarmente nelle zone più ricche del nord Italia.
In definitiva la banca preferisce crescere da sola.
E commerzbank?
A detta di Orcel, la “campagna di Germania” non ha valenza strategica, almeno in questo
momento, poiché la sua rilevanza va cercata esclusivamente sul piano della opportunità di
Investimento.
Quindi le ragioni vanno ricercate in campo finanziario. Prova potrebbe esserne l'evoluzione del titolo tedesco che dopo un balzo in avanti è tornato sui suoi passi ai livelli pre annuncio.
L'operazione in Germania, fatta dell'acquisto del 9% di Commerzbank e dell'annuncio di voler salire al 29,9% del suo capitale, ha perso di consistenza con la caduta del governo tedesco.
Neanche a dirlo anche in Germania l'operazione è stata bollata dal come ostile e inopportuna.
Con le elezioni alle porte era facile immaginare una chiusura sostanzialmente ad ogni livello
politico.
Insieme all'operazione su banco BPM, Unicredit corre il “rischio” di dover gestire entro i prossimi 24 mesi due integrazioni. Anche per questo l'operazione Commerzbank potrebbe andare in stand by.
E ora? E ora, l'attualità in borsa è quello che più interessa.
Come valutare in questo contesto l'operatività sul titolo Unicredit?
Ovviamente, la situazione è magmatica potendo gli attori coinvolti rilasciare nuove
comunicazioni capaci di influenzare lo scenario e quindi i prezzi.
Quello che possiamo già osservare è che Unicredit ha già sostenuto un costo dopo l'annuncio dell'ops, avendo accusato in borsa un calo delle proprie azioni di circa il 7%.
Sostanzialmente pari al premio che mostrava il giorno dell'annuncio della offerta pubblica di
Scambio.
In questi casi ovviamente le quotazioni vanno valutate a doppio filo con quelle di banco BPM.
Quello che possiamo immaginare è che eventuali aggiustamenti all'offerta da parte di Unicredit,cioè offrire un premio aggiuntivo agli azionisti di banco BPM per rendere più digeribile l'operazione, comporterebbe un ulteriore sacrificio per le quotazioni di Unicredit.
Consideriamo che alle quotazioni attuali attorno ai 36 un ulteriore calo di 5 punti percentuali porterebbe il titolo a contatto con un'area di supporto statica di lungo periodo di un certo rilievo.
Parliamo del livello di 34.6 massimo relativo risalente al 2014 che il titolo ha abbandonato e mai più rivisto fino al marzo di quest'anno.
Inoltre il rally che ha coinvolto il settore bancario a partire dall'autunno del 2022, in occasione dell'avvio del ciclo di rialzo dei tassi da parte della BCE per contrastare la galoppante inflazione, ha prodotto un canale rialzista sul titolo per cui la parte bassa dello stesso che sorregge il trend incrocia esattamente al menzionato livello di 34.6.
Per quanto descritto l'area di prezzo attuale di Unicredit può essere considerata sensibile in
quanto da un lato abbiamo una forza supportiva di natura tecnica come prima evidenziata,
dall'altra un eventuale rilancio di Unicredit o comunque in generale modifiche ai contenuti della Ops potrebbe comunque provocare un ulteriore indebolimento dei corsi per il fisiologico
aggiustamento del concambio con le azioni banco BPM.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
FTSEMIB - ITM In base al presunto completamento di TYL di oggi, di sotto indicato cosa mi aspetto.
Non starei tanto a guardare ai livelli raggiunti, quando alla successione degli eventi. Adesso come indicato nella precedente idea siamo nel nuovo TYL nato dal minimo della mattina intorno a 32700, e ci dirigiamo verso TYL Max (con P20 intorno a 33050, ma potremmo puntare a P50). Non mi aspetto andare oltre (come noto un TYL negativo raggiunge max tra P20 e P50).
Mi aspetto questo TYL sia parte del TCY nato il 19 Novembre, con chiusura attesa quindi tra 29 Novembre e 2 Dicembre
Successivamente guarderemo alla chiusura di TCY Max
Il proseguimento sarà molto interessante, ma spero non scriverlo qui😎
Thanksgiving XAUPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
| ANALISI SU GOLD |
BUON MARTEDI A TUTTI
Buon ringraziamento a tutti.
La situazione macroeconomica continua a mantenere un'impostazione rialzista.
Più il prezzo scende verso zone di "discount", meglio sarà per le nostre strategie
sto monitorando sempre i livelli macro in modo che quando il prezzo ci arrivi posso valutare la migliore entry possibile.
A livello intraday, possiamo focalizzarci su timeframe minori per individuare opportunità interessanti. Cerchiamo di sfruttare il ribasso creato in questi giorni per identificare punti ottimali di ingresso a favore di operazioni long.
Come di consueto ci vediamo alle 14.30, evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, preferendo attendere le 14:30 (orario news) e l'apertura di New York.
Come spesso sottolineo, la strategia più prudente è attendere un ritracciamento per posizionarsi a favore del trend principale.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere sessioni live su TradingView.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
[DISCIPLINA] - Leggi questo per migliorarlaLa disciplina è la capacità di controllare il proprio comportamento, le proprie emozioni e le proprie azioni al fine di raggiungere obbiettivi specifici. È un concetto ampio che può essere applicato in vari contesti, come il lavoro, lo studio, lo sport e la vita personale.
CARATTERISTICHE DELLA DISCIPLINA :
1. AUTOCONTROLLO :
La capacità di gestire le proprie emozioni e comportamenti per evitare distrazioni e mantenere la concentrazioni sugli obbiettivi.
2. COSTANZA :
La capacità di mantenere impegno e sforzo nel tempo, anche di fronte a difficoltà e ostacoli.
3. ORGANIZZAZIONE :
L'abilità di pianificare e strutturare le proprie attività in modo efficiente e produttivo.
4. MOTIVAZIONE :
La capacità di mantenere un livello costante di motivazione per raggiungere gli obbiettivi prefissati.
IMPORTANZA DELLA DISCIPLINA :
• SUCCESSO PERSONALE E PROFESSIONALE :
La disciplina è fondamentale per raggiungere il successo in vari ambiti della vita.
• CRESCITA PERSONALE :
Aiuta a sviluppare abilità e competenze attraverso il costante impegno e la pratica.
• BENESSERE :
Promuove uno stile di vita sano ed equilibrato, contribuendo al benessere fisico e mentale.
COME SVILUPPARE LA DISCIPLINA :
• STABILIRE OBBIETTIVI CHIARI :
Definire obbiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti, temporali ed intelligenti.
• CREARE UNA ROUTINE :
Stabilire abitudini quotidiane che supportino il raggiungimento degli obbiettivi.
• MONITORARE I PROGRESSI :
Tenere traccia dei progressi e fare aggiustamenti quando necessario.
• MANTENERE LA MOTIVAZIONE :
Trovare fonti di ispirazione e motivazione per rimanere concentrati sui propri obbiettivi.
La disciplina è una delle chiavi fondamentali per il successo e la realizzazione personale
Borse e dollaro ripieganoI tre principali indici americani, ieri, vigilia del giorno del Ringraziamento, hanno chiuso in rosso, guidati dal ritorno dell’avversione al rischio legata in parte all’andamento del rublo, crollato ai minimi degli ultimi due anni, ma anche in ragione delle tensioni geopolitiche in aumento nella guerra russo-ucraina. Il mercato rimane incerto, in attesa che si schiariscano le nubi su tale fronte, ma anche quelle generate dalle promesse di Trump di ripristino dei dazi doganali, che secondo Goldman Sachs potrebbero generare nel medio termine un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti di circa l’1%.
Anche il dollaro ha mollato qualcosa, ma più in ragione del posizionamento del mercato e della necessità di una correzione tecnica che di altro. Sul fronte dati, sia i prezzi PCE che quelli core PCE sono usciti in linea con le aspettative, mentre il reddito e la spesa personali si sono rivelati più forti del previsto. Inoltre, le vendite di case esistenti sono aumentate inaspettatamente, mentre la crescita del PIL per il terzo trimestre si è confermata al livello della rilevazione precedente al 2,8%. Dati tutto sommato in linea con le aspettative, anche se peggiori rispetto a qualche settimana fa. Anche le richieste di sussidi sono uscite positive, ai minimi degli ultimi 7 mesi.
Tra i vari settori, le migliori performance sono state registrate in quello immobiliare, mentre quello tecnologico si è rivelato il peggiore. Altre megacap sono apparse contrastanti, con Apple (-0,4%), Microsoft (-0,6%), Amazon (-0,8%) e Meta (-0,9%) scambiate in ribasso. Anche Tesla (-1,8%) ha invertito i guadagni iniziali, così come Alphabet, che è rimasta pressoché invariata.
VALUTE
Cede il dollaro dopo giorni e giorni di pressione rialzista, con le altre valute che hanno finalmente reagito consolidando i guadagni e chiudendo a ridosso di resistenze chiave di medio termine. Per ora il trend up del biglietto verde non cambia, questo è chiaro, ma il ribasso delle ultime due sedute, considerando il momentum e l’accelerazione osservate ieri, sembra promettere qualcosa di più di una mera e semplice correzione al ribasso.
EurUsd non è lontano dalla resistenza chiave di 1.0610, mentre il cable potrebbe trovare ostacoli tra 1.2700 e 1.2720. Se tali livelli per entrambe le valute dovessero essere superati, i target successivi potrebbero distare almeno l’1% al di sopra delle resistenze attuali, quindi a 1.0740 e 1.2830. Scendono repentinamente anche UsdJpy e in parte UsdCad con movimenti interessanti. Il primo è sceso sotto quota 151.00 in poche sedute testando anche 150.60 ieri sera, e ora può avere obiettivi a 149.40. Il secondo, anche se più lentamente, potrebbe attaccare 1.4000 e tornare a 1.3950 supporto chiave.
EurChf stabile con UsdChf reciproco di EurUsd. A livello di elementi esogeni che possono intaccare il mini trend attuale, le solite news su una possibile escalation dei conflitti militari in essere ed eventuali dichiarazioni di Trump, che ogni giorno potrebbero modificare le price action, facendo ritornare il dollaro asset rifugio. Sulle oceaniche c’è poco da dire, il mercato in questo momento è comandato dall’EurUsd.
CONSUMI PERSONALI ANCORA IN CRESCITA
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,2% su base mensile a ottobre 2024, come a settembre e in linea con le aspettative. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4%, mentre i prezzi dei beni sono diminuiti dello 0,1%. L'indice PCE core, escludendo cibo ed energia, è aumentato dello 0,3%, come previsto. I prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti invariati e quelli dell'energia sono diminuiti dello 0,1%.
Su base annua, il tasso di inflazione PCE è salito al 2,3% dai minimi del 2021 del 2,1%. Il tasso core è salito al 2,8% dal 2,7%. La Federal Reserve ha intanto rivisto le sue proiezioni economiche a settembre, abbassando le stime di inflazione PCE annuale e PCE core rispettivamente al 2,3% e al 2,6%, dal 2,6% e dal 2,8% di giugno.
SCENDE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN GERMANIA
L'indicatore del clima dei consumatori GfK per la Germania è sceso a -23,3 punti a novembre, il livello più basso da maggio, al di sotto delle previsioni di -18,6. Le aspettative di reddito sono calate drasticamente, in calo di 17,2 punti, alimentate da timori di recessione, aumento della disoccupazione e previsioni di crescita ridotte. Le preoccupazioni sulla sicurezza del lavoro, i licenziamenti industriali e l'aumento delle insolvenze aumentano l'incertezza.
Anche l'inclinazione all'acquisto è diminuita, perdendo 1,3 punti a -6, riflettendo una debole prontezza dei consumatori, anche al di sotto dei livelli iniziali della pandemia. Le crescenti intenzioni di risparmio (in aumento di 4,7 punti) hanno ulteriormente smorzato le prospettive. Le prospettive economiche rimangono pessimistiche, mentre le previsioni di crescita per il 2024 e il 2025 rimangono modeste, ovvero intorno allo 0,4%. Nel complesso, l'incertezza economica e la diminuzione della fiducia nel reddito mantengono il sentiment dei consumatori ai minimi.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le azioni calano con volumi bassi nella sessione pre-festiva.Le azioni calano con volumi bassi nella sessione pre-festiva.
A Wall Street si dice:
"La paura è probabilmente il più grande problema negli investimenti. Non devi essere mai terrorizzato quando gli altri lo sono." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Gli investitori attivi alla vigilia del Ringraziamento hanno spinto al ribasso i mercati, nonostante un dato sull’inflazione in linea con le attese. Tuttavia, le azioni si avviano verso una settimana positiva e un mese di novembre molto forte.
Il NASDAQ è sceso mercoledì dello 0,6% (circa 115 punti), chiudendo a 19.060,48, con i titoli del "Mag 7" sotto pressione: Tesla (TSLA), Microsoft (MSFT), NVIDIA (NVDA) e Amazon (AMZN) hanno perso ciascuno almeno l'1%. Nonostante questo calo, l’indice è in crescita dello 0,3% per la settimana, in attesa della sessione ridotta di venerdì (che segue la chiusura per festività di giovedì).
L'S&P 500 ha registrato un calo dello 0,38%, chiudendo a 5998,74, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,31% (circa 138 punti), fermandosi a 44.722,06. Entrambi gli indici hanno ritracciato leggermente dai massimi storici di martedì, ma restano rispettivamente in crescita dello 0,5% e quasi dell'1% nella settimana.
L'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali (PCE) pubblicato ieri mattina ha segnato un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,3% su base annua, in linea con le aspettative. Anche i dati "core" erano nei parametri previsti. Sebbene sia positivo che l'inflazione non stia accelerando, gli investitori sono rimasti delusi dalla percezione che il calo verso l'obiettivo del 2% della Fed si sia arrestato.
Negli ultimi tempi, il mercato si era concentrato maggiormente sull’altro aspetto del doppio mandato della Fed, ossia l’occupazione. Tuttavia, l’inflazione potrebbe tornare al centro dell’attenzione degli investitori, dato che cresce l’ansia in vista della prossima riunione del FOMC del 17-18 dicembre.
In tema di lavoro, i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione pubblicati questa mattina (anticipati di un giorno per via delle festività) si sono attestati a 213.000, in calo di 2.000 unità, confermando un mercato del lavoro rigido. Ulteriori dettagli emergeranno dal rapporto sui posti di lavoro non agricoli previsto per venerdì 6 dicembre.
Questo novembre è stato particolarmente intenso, tra elezioni presidenziali, riunioni della Fed, tensioni geopolitiche e una moltitudine di rapporti sugli utili aziendali. Ora, con meno di una sessione rimasta alla fine del mese, le azioni sono pronte a chiudere con una performance straordinaria. Il Dow è cresciuto di circa il 7% in novembre, mentre l'S&P 500 e il NASDAQ hanno guadagnato ciascuno il 5%. Il Russell 2000, rappresentativo delle piccole capitalizzazioni, è salito del 10%.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Astronics (ATRO)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Movimenti altalenantiL'andamento dei principali indici azionari statunitensi riflette una combinazione di fattori contrastanti che stanno influenzando i mercati. Da un lato, le minacce di nuovi dazi sulle importazioni da Cina, Messico e Canada hanno generato volatilità iniziale, con futures in calo e un rafforzamento del dollaro. Dall’altra parte, gli investitori temono un ritorno di tensioni commerciali globali, che potrebbero danneggiare i flussi di scambio e aumentare i costi per i consumatori e le aziende.
I nuovi dazi potrebbero alimentare l'inflazione interna, aumentando i costi per i beni importati, specialmente in settori come l'auto e i materiali. Intanto, a Wall Street, il settore tecnologico è stato il migliore performer, con giganti come Nvidia (+1,8%), Amazon (+1,4%) e Microsoft (+0,8%) in aumento. Questo può essere legato al loro ruolo relativamente più resiliente di fronte a tensioni commerciali grazie a catene di fornitura diversificate e margini elevati.
Il settore dei materiali ha subito perdite, probabilmente a causa della prospettiva di costi più alti per le materie prime derivanti dai dazi e dall'aumento dei rischi di rallentamento economico. Quello dell’automotive è stato particolarmente colpito: General Motors (-5,6%) e Ford (-2,3%) hanno subito ribassi significativi, poiché i dazi potrebbero aumentare i costi di produzione e ridurre i margini di profitto. L'S&P 500 ha chiuso comunque in positivo (+0,5%) mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,46% e il Dow Jones ha invece chiuso a -0,10%.
VALUTE, CONSOLIDAMENTO E VOLATILITÀ
L'indice del dollaro è salito fino a 107,2 nella seduta di ieri, prima di ridurre i guadagni e attestarsi a 106,5, in una seduta estremamente altalenante in cui si sono succedute voci e rumors differenti. Le minacce di nuovi dazi su Cina, Messico e Canada hanno innescato un rialzo iniziale del dollaro, riflettendo il suo ruolo di asset rifugio. Gli investitori temono che un'escalation delle tensioni commerciali possa destabilizzare i mercati globali, aumentando la domanda di dollari.
L'annuncio dei dazi ha anche sollevato preoccupazioni per l'inflazione, con il rischio che costi più alti per le importazioni possano influenzare negativamente altre economie. Dall’altra parte, a far scendere il biglietto verde era stata, come sappiamo, la nomina di Scott Bessent come Segretario del Tesoro, fatto che aveva inizialmente rassicurato i mercati grazie alla reputazione di stabilità e competenza del gestore di hedge fund.
L’EurUsd ha oscillato nella seduta di ieri tra 1.0460 e 1.0540, così come la sterlina tra 1.2520 e 1.2615. Movimenti interessanti anche del UsdJpy tra 152.90 e 154.20, mentre il UsdCad ha ripiegato rispetto ai massimi di 1.4180, scendendo a 1.4060. Franco svizzero stabile, intorno a 0.9300 contro Euro. Le attese per chi opera sui cambi sono ora per i dati Pce, la vera misura dell’inflazione Usa, attesi per il fine settimana.
LA RBNZ TAGLIA DI 50 PUNTI BASE
La Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il suo tasso di interesse ufficiale (OCR) di 50 punti base al 4,25% durante la riunione politica di novembre 2024, segnando il terzo taglio consecutivo dei tassi quest'anno e allineandosi alle aspettative del mercato. Il tasso di inflazione annuale in Nuova Zelanda è rallentato al 2,2% nel terzo trimestre del 2024, la lettura più bassa da marzo 2021, in calo rispetto al 3,3% del trimestre precedente.
Il dollaro neozelandese ha reagito, dopo essere stato venduto per tutta la settimana e per il principio di “sell on rumors and buy on news”, ha recuperato da 0.5820, circa l’1%, attestandosi dopo la decisione in area 0.5880.
LE MINUTE DELLA FED
Poche novità rispetto a quanto già non si sapesse, relativamente alle minute pubblicate relative ai verbali dell’ultima riunione della banca centrale Usa. I funzionari della Federal Reserve hanno espresso ottimismo sul fatto che l'inflazione si sta attenuando e che il mercato del lavoro rimane solido, sostenendo la possibilità di ulteriori tagli dei tassi di interesse, sebbene a un ritmo misurato.
I membri del consiglio direttivo hanno poi osservato che le decisioni di politica monetaria sono subordinate alle tendenze economiche e hanno messo in guardia dal fare tagli prematuri dei tassi. Inoltre, hanno ribadito che le condizioni economiche rimarranno solide, come nella valutazione precedente. Alcuni membri hanno ritenuto che i rischi al ribasso per il mercato del lavoro e l'economia fossero diminuiti, e hanno ricordato che la Fed potrebbe sospendere l'allentamento monetario e mantenere il tasso di riferimento a un livello restrittivo se l'inflazione rimanesse elevata. Peraltro, si ricorda anche che l'allentamento potrebbe essere accelerato in caso di indebolimento del mercato del lavoro o di flessione dell'attività economica.
CBI INGLESE DELUDENTE
L'indicatore che misura i volumi delle vendite al dettaglio nel Regno Unito (CBI) è sceso del 18% a novembre 2024, estendendo il calo del 6% di ottobre e superando le aspettative del mercato che prevedevano un calo del 14%. Mentre il risultato riflette un calo del commercio al dettaglio, il sondaggio ha anche sottolineato un forte calo della fiducia. Il sentiment generale è sceso al livello più basso degli ultimi due anni, abbastanza da far prevedere un peggioramento delle vendite annuali prima del mese di dicembre, importante per la stagione.
A sua volta, si prevede che i rivenditori ridurranno gli investimenti nel prossimo anno e l'occupazione nel commercio al dettaglio è ulteriormente diminuita. Inoltre, l'inflazione dei prezzi di vendita si è attenuata ed è rimasta al di sotto della media per il terzo sondaggio trimestrale consecutivo.
BUND, CALO DEI RENDIMENTI
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso al 2,2%, attestandosi al livello più basso dell’ultimo mese, riflettendo la persistente crisi economica in Europa e le crescenti preoccupazioni per il potenziale impatto, a livello commerciale, delle decisioni della nuova amministrazione Trump. Il Tycoon ha iniziato a minacciare Canada, Cina e Messico promettendo un aumento dei dazi doganali, menzionando un aumento dei dazi del 10% sulla Cina e un aumento del 25% su Messico e Canada. Ma ha anche messo in guardia da dazi significativi sui beni europei, in particolare nel settore automobilistico, sostenendo che l'UE avrebbe "pagato un prezzo elevato".
Queste minacce preoccupano i paesi europei, il cui settore manifatturiero è già in netta difficoltà nel vecchio continente. I dati preliminari PMI, infatti, usciti la settimana scorsa, hanno evidenziato una nuova contrazione dell'attività del settore privato nell'Eurozona, aggiungendosi ai rischi derivanti dalla guerra in corso in Ucraina e dall'instabilità politica in Germania e Francia. Questa fosca prospettiva ha spinto gli investitori ad aumentare le scommesse su un allentamento monetario aggressivo da parte della BCE. Mentre un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo è pienamente scontato, la probabilità di un taglio più ampio di 50 punti base è salita al 58%.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
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Dow e S&P sui record nonostante rumours sui dazi. Dow e S&P; chiudono a livelli record nonostante il ritorno delle discussioni sui dazi.
A Wall Street si dice:
"Gli investitori che cercano di battagliare il mercato spesso finiscono per essere battuti dal mercato." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Due dei principali indici hanno chiuso a massimi record ieri martedì, mentre il mercato ha superato le recenti minacce sui dazi del presidente eletto Donald Trump. Nel frattempo, gli investitori si stanno preparando per l'indice Personal Consumption Expenditures (PCE) di oggi.
Il Dow è salito dello 0,28% (o circa 123 punti) oggi a 44.860,31, mentre l'S&P; è avanzato dello 0,57% a 6.021,63. Entrambi questi indici hanno chiuso a massimi record, con il primo che ora fa la storia in sessioni consecutive. Il NASDAQ ha avuto il guadagno maggiore dello 0,63% (o quasi 120 punti) a 19.174,30 in una giornata piuttosto buona per il Mag 7, con Amazon (AMZN) in aumento di oltre il 3% e Microsoft (MSFT) in avanzamento di oltre il 2%.
Nel frattempo, ieri martedì il Russell 2000 è sceso dello 0,73% a 2424,31, il che significa che l'indice a bassa capitalizzazione ha restituito circa la metà dell'aumento dell'1,5% di ieri.
Lunedì sera, il presidente in arrivo ha minacciato una tariffa del 25% sui prodotti provenienti da Messico e Canada, oltre a un ulteriore 10% sui beni dalla Cina. È il tipo di annuncio che avrebbe potuto far scendere l'intero mercato, ma invece sono stati colpiti solo gli spazi più sensibili alle dazi.
Sebbene ciò sembri estremamente negativo, c'è la sensazione che queste siano solo minacce che vengono utilizzate per la negoziazione. Per questo motivo le azioni hanno continuato a salire e hanno chiuso bene in verde. Non credo che i titoli sulle dazi avranno importanza finché non si realizzerà che saranno effettivamente messe in atto.
Per quanto riguarda le notizie non sui dazi, i verbali della Fed dell'ultima riunione hanno mostrato che i membri sono propensi a un ritmo graduale di tagli futuri se l'economia rimane forte con un'inflazione in miglioramento. E guarda caso, "l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed" verrà rilasciato oggi mattina e potrebbe essere un fattore determinante per quanto "graduali" saranno tali tagli. Il PCE era ampiamente in linea con le aspettative l'ultima volta.
Si prevede che il tasso principale salirà dello 0,2% m/m, in linea con il mese scorso, mentre il tasso a/a salirà al 2,3% rispetto al 2,1% del mese scorso. Il tasso core (esclusi cibo ed energia) dovrebbe attestarsi allo 0,3% m/m, anch'esso in linea con le aspettative, mentre il tasso a/a salirà al 2,8% rispetto al 2,7% del mese scorso.
È stata una settimana entusiasmante finora. Ma non sorprende, dato che le azioni in genere salgono la settimana del Ringraziamento. Questa settimana finirà presto. Ma per fortuna, avremo ancora altre 4+ settimane di negoziazione, il che è una grande notizia poiché il Q4 è il trimestre migliore per le azioni.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
BigCommerce (BIGC)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
XAUUSD si va SHORT, lo dice l'AI... ma non per molto.Il mondo del trading algoritmico sta assistendo a un'evoluzione significativa grazie all'applicazione di tecnologie di intelligenza artificiale, come le reti neurali. Lasciatemi dire che la "semplicità" delle reti neurali poco profonde applicate su questa analisi si rivela un vantaggio strategico nel breve periodo benché siamo molto lontani da poter sviluppare un algoritmo universale. D'altro canto, i modelli più complessi, come le reti neurali profonde, rischiano di introdurre un eccesso di latenza computazionale o di bias predittivi che non riescono a definire nel modo migliore il mercato vivo soggiacente. Dal mio punto di vista la mia AI, come quelle sviluppate dagli altri, non sono assolutamente sufficienti per entrare a mercato con una consapevolezza a lungo termine di cosa potrà accadere.
Le quotazioni dell’oro hanno subito un calo durante gli scambi asiatici, influenzate dalle notizie di un possibile accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, che potrebbe allentare le tensioni in Medio Oriente. Tuttavia, l’incertezza resta elevata a causa dell’escalation tra Russia e Ucraina, che continua a sostenere la domanda di beni rifugio. Il prezzo spot dell’oro è sceso dell’1,6% a 2.671,63 dollari l’oncia, mentre i future con scadenza a dicembre hanno perso l’1,46%, attestandosi a 2.695,70 dollari. Nonostante il ribasso, il metallo prezioso mantiene un guadagno annuale del 36%, seppur distante dal picco storico di fine ottobre. A sostenere il prezzo dell’oro nelle ultime settimane è stata la debolezza del dollaro, alimentata dalla politica accomodante della Fed e dai tagli ai tassi di interesse.
Tuttavia, l’incertezza sulle prossime mosse della banca centrale statunitense dopo l’elezione di Donald Trump ha aggiunto ulteriore volatilità al mercato valutario. Le tensioni geopolitiche in Europa orientale rimangono un fattore chiave. Le minacce di Vladimir Putin e il rischio di un allargamento del conflitto continuano a pesare sull’equilibrio globale, lasciando aperta la possibilità di un ritorno dell’oro verso i massimi recenti nei prossimi giorni.
trendline broken Despite BTC price not respecting the target and POI levels as well as it usually does, it still confirmed the analysis, which led me to keep a positive outlook on the strategy. The bullish trendline was broken on Sunday, November 24th, at 98,500, after reaching the last all-time high at 99,588 USDT (since the past week saw a new ATH every day). The recovery was mandatory, even though at this point, I was honestly convinced we would reach the psychological 100K, with stronger buying strength. Another point in favor of this view was the high liquidation zone between 99.9K and 100K (just a $100 range, the 0.1001% increment needed).
Now, let’s quickly review the analysis output. We already looked at the behavior at 86.5K (0.27 Monthly target and 0.618 Weekly), which was corrected to 88.5K due to liquidation and volume dynamics. This level was respected but not perfectly. The first leg up closed around 89K, followed by a pullback that closed the second leg at 92.5K (0.27 target on the 4H timeframe). A second pullback then restored the price to the 86.5K–88K range. Since November 12th, a new fork from the original trendline emerged due to momentum changes. The first bullish movement on the 4H timeframe was extinguished by reaching a new ATH at 93.2K. On the daily timeframe, the last leg up had a final target between 98.5K and 99K. This level was highly respected, with a double top, no higher high, and a trend reversal. Practically speaking, many positions were liquidated between 99K and 99.5K.
The final target to evaluate is 96K, the short-term take profit on a daily basis. Two main points: The market strongly recovered on November 21st due to inefficiency left behind and was respected in the bearish trend from Sunday, November 24th, to now.
In conclusion: The post-halving targets were reached but strongly broken, and my strategy focuses on identifying POI and POL zones, not simple targets. In other words, I expect more price action in the areas we’ve identified. We must adjust the analysis as quickly as news and changes in dynamics or politics arise. In this case, the hype created after and during the US elections should have led us to move the target closer to the new liquidity cluster. The analysis was respected by the price action (by “respected,” I mean that what we thought would happen is actually happening or almost happening), but to identify more precise areas and targets, adjustments need to be made with the right momentum.
Both trendlines were broken. On a monthly basis, we are still bullish unless BTC falls below 62K. In the short term, we are retracing right now, having broken two uptrend trendlines and forming a head-and-shoulders pattern on the daily timeframe. Several inefficiencies and liquidity clusters remain above. I believe BTC is consolidating before starting the real rally to altcoin season!
Last updated target analysis will arrive soon!!!
DAX - Nona Sinfonia - Time Frame 15 Minutinona sinfonia in opera
siamo all'interno di due congestioni sovrapposte create dopo l'apertura dei mercati europei
abbiamo un'uscita long da nona sinfonia che coincide con uscita congestione
sappiamo che la prima uscita da congestione potrebbe essere failure, ma se si estende fino al target, per nona sinfonia è buona
vediamo cosa succede
Discesa per chiusura semestrale COINBASE:BTCUSD
Per questa discesa mi aspetterei di vedere almeno la zona 83200 - 79300 anche se la zona tra 72k e 74k sarebbe perfetta per rientrare long con target sopra i 109k 124k
Vediamo che movimento fa oggi pomeriggio e da lì valuterei un sell per altri 2 giorno almeno
Azione classica da" cassettista"Dividendi in aumento , rendimenti garantiti, vedesi variazione importo dividendo storico, la classica azioni la butti nel cassetto e ci guardi fra un paio di anni,buoni sviluppi, piano Mattei,
rigasificatori, cattura della CO2 in alto adriatico, un buon sostituto del classico BTP.