26 GIU | SUPPOSTA DEL GIORNOENG/b]
The inverse structure appears exhausted and is likely composed of a long Ti.
We have currently identified a short setup at sT-5i, with a target around cF-1i at approximately 105,225.
In the short term, it remains CRUCIAL to monitor F and the rebound that will occur on it.
Wishing everyone steady and disciplined slow trading.
ITA
La struttura di inverso è esausta e probabilmente composta da un Ti LUNGO
attualmente abbiamo individuato un setup short a sT-5i con target cF-1i a 105225 circa
Sul breve periodo resta FONDAMENTALE seguire la F ed il rimbalzo che avremo sulla stessa
buon slow trading
Oltre l'analisi tecnica
[BROKER ECN/BROKER MARKET MAKER] - Vedi le importanti differenze1. Modalità di esecuzione degli ordini🔹
ECN Broker :
• Inoltra direttamente gli ordini al mercato interbancario (reti di liquidità).
• Agisce come intermediario tra te e altri trader/investitori.
Market Maker Broker :
• Prende la controparte delle tue operazioni (è il "mercato").
• Crea un mercato interno, senza inviare l'ordine a terzi.
2. Conflitto di interessi🔹
ECN Broker :
• Nessun conflitto diretto: il broker guadagna da spread o commissioni.
• È nel suo interesse offrirti una buona esecuzione.
Market Maker Broker :
• Potenziale conflitto: guadagna quando perdi.
• Potrebbe "giocare contro" il trader in certe situazioni.
3. Spread e commissioni🔹
ECN Broker :
• Spread molto bassi, variabili, spesso vicini a 0.
• Si paga una commissione fissa per ordine.
Market Maker Broker :
• Spread più alti, spesso fissi.
• Nessuna commissione aggiuntiva nella maggior parte dei casi.
4. Trasparenza e velocità🔹
ECN Broker :
• Maggiore trasparenza: vedi i prezzi reali di mercato.
• Esecuzione più rapida, ma possibile slippage in mercati volatili.
Market Maker Broker :
• Prezzi decisi internamente dal broker.
• Esecuzione rapida, ma a volte con "requote" (prezzi rifiutati).
5. Accessibilità🔹
ECN Broker :
• Richiede spesso depositi iniziali più alti.
• Più adatto a trader esperti o professionisti.
Market Maker Broker :
• Più accessibile per principianti, con depositi
minimi bassi.
• Spesso scelto da trader alle prime armi.
Riepilogo: pro e contro ✅
ECN Broker: Vantaggi 🟢
- Prezzi reali, spread bassi, esecuzione veloce.
ECN Broker: Svantaggi 🔴
- Commissioni, requisiti elevati
Market Maker: Vantaggi 🟢
- Facile accesso, spread fissi, semplicità.
Market Maker: Svantaggi 🔴
- Potenziale conflitto di interessi, meno trasparenza.
Cinque paure nel trading e come superarleIl trading è un’attività ad alto impatto emotivo. Ecco le paure più frequenti che incontrano i trader, soprattutto alle prime armi, e come trasformarle in opportunità con soluzioni concrete.
1. Paura dell’ignoto
Nuove situazioni di mercato (pattern insoliti, volatilità improvvisa) paralizzano i trader inesperti. Soluzione:
Analizza come il mercato ha reagito a eventi simili in passato (es. crisi del 2008, pandemia 2020).
Usa conti demo per testare strategie in condizioni diverse.
Annota ogni situazione nuova e come l’hai gestita, per creare un database personale di esperienze.
2. Paura di sbagliare
La paura di commettere errori porta a evitare trade potenzialmente redditizi. Soluzione:
Verifica l’efficienza della tua strategia su almeno 100 trade storici prima di usarla live.
Considera ogni perdita come una lezione. Il 30-40% di trade vincenti può essere sufficiente se il rapporto rischio/rendimento è 2:1.
3. FOMO (Fear of missing out)
Saltare su ogni opportunità per paura di perderle, finendo per sovraesporre il capitale. Soluzione:
Concentrati su massimo 5-7 asset. Esempio: coppie forex principali (EUR/USD, GBP/USD) e 2-3 azioni settoriali.
Prima di entrare in un trade, attendi 3 minuti e chiediti: “È nel mio piano?”.
4. Paura di perdere soldi
Ansia di vedere il capitale ridursi, che porta a uscire troppo presto dalle posizioni. Soluzione:
Non rischiare più dell’1-2% del capitale per trade.
Imposta stop loss al 2% sotto il prezzo di ingresso per limitare le perdite.
Usa solo capitale che puoi permetterti di perdere, tenendo risparmi e fondi d’emergenza al sicuro.
5. Paura di non incassare al momento giusto
Chiudere i trade troppo presto per paura di vedere i profitti svanire.
Soluzione:
Usa trailing stop (es. 50% del guadagno) per proteggere i profitti senza uscire prematuramente.
Se il prezzo raggiunge il target, sposta lo stop loss a breakeven e lascia correre il restante 50% della posizione.
Conclusione.
Le paure nel trading sono naturali, ma gestirle è possibile con disciplina e strumenti appropriati. Costruisci un piano, rispettalo e trasforma le emozioni da nemiche in alleate.
Mercati in risk on tra paradossi e incertezzeRISK ON DOMINANTE, UN PARADOSSO?
C’è grande attesa, tra gli investitori, per i prossimi colloqui tra Stati Uniti e Iran. I funzionari di entrambi i Paesi si incontreranno la prossima settimana nell'ambito degli sforzi per limitare il programma nucleare di Teheran e ridurre le tensioni in Medio Oriente.
Questo avviene dopo che il presidente Trump ha ribadito la campagna di massima pressione sull'Iran, comprese le restrizioni all'esportazione di petrolio. Tuttavia, lo stesso presidente ha anche suggerito un possibile allentamento delle misure per sostenere la ricostruzione dell’Iran, indicando che la Cina potrebbe continuare a importare greggio iraniano.
Il mercato sta quindi vivendo una fase “paradossale” di risk on, con l’indice VIX sceso sotto quota 17, in un momento in cui:
l’economia USA rallenta,
i problemi mediorientali sembrano in via di miglioramento,
permane un’incertezza di fondo su molte questioni aperte,
la tregua appare fragile.
La questione dei dazi è tutt’altro che risolta. L’8 e 9 luglio saranno giorni cruciali: scadranno i 90 giorni di dazi al 10% (o poco più) per Cina ed Europa. Al momento, la situazione è ancora incerta, così come non è stato ancora approvato il piano fiscale di Trump.
Non va dimenticato, infine, il difficile rapporto tra l’amministrazione USA e la Federal Reserve.
EQUITY SU NUOVI MASSIMI
Mercoledì è stata una giornata di consolidamento per gli indici USA. I prezzi hanno mantenuto i forti guadagni delle due sessioni precedenti, in concomitanza con l’intervento di Jerome Powell, che ha spiegato le ragioni dell’approccio conservativo della politica monetaria e l’attenuazione delle tensioni in Medio Oriente.
L’S&P 500 e il Nasdaq 100 sono rimasti quasi invariati. Quest’ultimo ha toccato un massimo storico all’inizio della sessione, chiudendo poi a +0,31%, mentre il Dow Jones ha chiuso a -0,24%.
Powell ha sottolineato che il FOMC desidera avere un quadro macroeconomico più chiaro prima di procedere con eventuali tagli dei tassi. Tuttavia, ha lasciato intendere che un allentamento della politica potrebbe essere opportuno se i dazi non saranno così aggressivi come temuto ad aprile.
Nel frattempo, i prezzi dell’energia hanno mantenuto gran parte dei ribassi, con le petroliere che navigano liberamente in Medio Oriente.
Il settore tecnologico ha guidato i guadagni in un contesto meno movimentato: Nvidia, Alphabet e AMD hanno guadagnato oltre il 2%. Al contrario, Tesla ha perso il 5% a causa del pessimismo sulle vendite europee, mentre FedEx ha perso il 2% dopo aver tagliato le sue previsioni.
VALUTE
L’indice del dollaro si è ulteriormente indebolito, toccando il nuovo minimo di 96,83, il più basso degli ultimi tre anni. Gli investitori attendono ancora segnali dalla Fed, che necessita di ulteriori conferme macroeconomiche prima di impegnarsi in un percorso di ribasso dei tassi.
Powell ha comunque ribadito che, in assenza di dazi, la Fed potrebbe ridurre immediatamente il costo del denaro.
I dati economici esterni continuano a favorire i tagli dei tassi da parte delle autorità monetarie del G10, contribuendo al deprezzamento del dollaro.
L’EUR/USD ha testato 1,1717 nella notte, aprendo scenari di rialzo fino a 1,1750 e 1,1820.
Il cable ha toccato 1,3725, puntando forse a 1,3850, senza incontrare troppi ostacoli.
L’USD/JPY resta compreso tra 144,50 e 145,90.
Le valute oceaniche sono poco mosse, mentre i cross EUR/CAD, EUR/NZD ed EUR/AUD sono risaliti dopo le correzioni di ieri, nonostante il risk off stia scemando.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti di oltre l’1%, superando i 65 dollari al barile mercoledì, dopo un crollo di quasi il 13% nelle due sessioni precedenti — il calo più netto in due giorni dal 2022.
I mercati restano concentrati sugli sviluppi in Medio Oriente, dove il cessate il fuoco tra Iran e Israele, mediato dagli Stati Uniti, sembra reggere.
In un gesto volto a rafforzare la tregua, Trump ha segnalato il suo sostegno alla Cina — maggiore acquirente di petrolio iraniano — affinché continui a importare greggio da Teheran. Questo rappresenta un apparente indebolimento delle sanzioni statunitensi.
Tuttavia, permane cautela: un rapporto preliminare dell’intelligence USA ha rivelato che i recenti attacchi americani su tre siti nucleari iraniani hanno ritardato il programma solo di pochi mesi.
Nel frattempo, i dati EIA mostrano che le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di 5,836 milioni di barili la scorsa settimana, ben oltre le attese di un calo di 0,75 milioni. Si tratta del quinto calo settimanale consecutivo, segnale di un inasprimento delle condizioni di offerta.
USA, MERCATO IMMOBILIARE
Le vendite di nuove case unifamiliari negli Stati Uniti sono crollate del 13,7% rispetto al mese precedente, raggiungendo un tasso annualizzato destagionalizzato di 623.000 unità a maggio 2025.
Questo dato annulla l’aumento del 9,6% (rivisto al ribasso) di aprile ed è nettamente inferiore alle aspettative, che prevedevano vendite poco sotto le 700.000 unità.
Si tratta del calo più netto da giugno 2022, causato da tassi ipotecari elevati e da condizioni economiche incerte, che spingono le famiglie a rimandare l’acquisto di una casa.
Saverio Berlinzani
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FED, possibile taglio dei tassi il 30 luglio? In vista della riunione della Federal Reserve (FED) del 30 luglio, i mercati stanno esaminando ogni minimo segnale che possa indicare un cambiamento nella politica monetaria. Anche se un taglio dei tassi sembra improbabile nel breve termine, non può essere escluso del tutto. Nonostante la posizione ferma del presidente Jerome Powell, alcuni membri influenti del Comitato di politica monetaria (FOMC) stanno spingendo attivamente per un allentamento monetario quest'estate.
1) Jerome Powell non è l'unico decisore del FOMC e ci sono pressioni per un taglio dei tassi a luglio
Jerome Powell sta adottando una posizione molto cauta, subordinando qualsiasi allentamento monetario a una chiara convergenza verso l'obiettivo del 2% di inflazione. La sua principale preoccupazione è l'impatto potenzialmente inflazionistico dei dazi attualmente in fase di negoziazione. Tuttavia, Powell non ha potere assoluto. Il FOMC ha 12 elettori, tra cui 7 governatori permanenti, il presidente della Fed di New York e 4 presidenti di banche regionali a rotazione. Sebbene ogni voto abbia lo stesso valore, il Presidente plasma in larga misura l'agenda e guida le discussioni.
Alcuni membri, come Michelle Bowman e Christopher Waller, nominati sotto la presidenza Trump, spingono per un taglio già a luglio. Il sostegno implicito di Donald Trump a questa opzione aggiunge pressione politica, anche se la sua influenza diretta è limitata.
Di seguito una tabella che mostra l'attuale equilibrio di potere tra i membri votanti del FOMC.
2) Ci sarà un taglio dei tassi il 30 luglio se e solo se il tasso di disoccupazione diventerà preoccupante
Sul fronte dei fondamentali, l'inflazione misurata dall'indice PCE, il parametro di riferimento della Fed, rimane leggermente al di sopra dell'obiettivo, ma diverse componenti chiave stanno mostrando segni di normalizzazione. Il petrolio, che rappresenta circa l'11% del paniere, non mostra segnali tecnici allarmanti grazie al rasserenamento della situazione geopolitica in Medio Oriente. Il settore immobiliare e la spesa sanitaria, anch'essi fortemente ponderati, mostrano segnali positivi di continua disinflazione. Inoltre, le tariffe incidono solo marginalmente sui servizi, che rappresentano il 67% del PCE. Ciononostante, Powell rimane preoccupato per il rischio di una ripresa dell'inflazione esogena, soprattutto se la tariffa universale del 10% dovesse essere applicata a tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, con un impatto previsto sul PCE core compreso tra +0,2% e +0,3%.
I mercati prevedono un primo calo a settembre, ma non si può escludere una svolta a luglio se i dati sull'occupazione, in particolare il rapporto NFP del 3 luglio, mostreranno un netto indebolimento del mercato del lavoro.
3) L'indice S&P 500 avrà bisogno del perno della FED per risalire, visto che è tornato ai massimi storici
Sui mercati finanziari, un perno della FED sarebbe un catalizzatore rialzista decisivo, in particolare per le azioni statunitensi, il Bitcoin e altri asset ad alto beta. L'analisi tecnica dello S&P 500 mostra una configurazione tecnica favorevole dall'inizio di aprile, con un recupero a forma di V. Tuttavia, il mercato si trova ora a contatto con i suoi massimi storici e saranno necessari dei fondamentali molto positivi per prendere in considerazione un rialzo.
In sintesi, la decisione del 30 luglio dipenderà da un sottile compromesso tra pressioni politiche, dinamica dell'inflazione e salute del mercato del lavoro. Lo status quo rimane lo scenario centrale, ma è ipotizzabile un'inversione di tendenza nel caso di un netto peggioramento dei dati macroeconomici, di buoni dati sull'inflazione o di sorprese positive nella diplomazia commerciale.
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FTSE MIB - TCY + Analisi Multi-Timeframe | 24 Giugno 2025🔸 STRUMENTO: FTSE MIB | TIMEFRAME: TCY (1H) | CICLO: 333
📅 DATA/ORA: 24 Giugno 2025 21:30 | 💰 PREZZO: 39.340,66
🔻 STATO: Convergenza Multi-Frame Critica | ⚡ FASE: Sincronizzazione Temporale Esplosiva
🎯 POSIZIONAMENTO MULTI-TIMEFRAME
I cicli si trovano in una configurazione di sincronizzazione critica
ITM (1D) 116 ✅ Fase 4: Attesa conferma minimo 38.605,47
TCY (1H) 333 🔄 Fase 2: Attesa conferma massimo TIMING SCADUTO
TYL (15m) 191 ⏳ Fase 4: Attesa conferma minimo 0 barre residue
🔥 ANALISI E CONCLUSIONI
Situazione Attuale
Il FTSE MIB si trova in una configurazione multi-timeframe estremamente rara caratterizzata dalla sincronizzazione di tre cicli in fasi critiche finali. Il ciclo TCY è in Fase 2 - Attesa conferma massimo con timing completamente esaurito (nuovo Max da valutare come nuovo TCY), mentre ITM e TYL sono entrambi in Fase 4 - Attesa conferma minimo.
Alert: Convergenza Opposta Multi-Frame
La combinazione di TCY che cerca conferma del massimo mentre ITM e TYL cercano conferma dei minimi crea una tensione direzionale unica. Quando un timeframe superiore (ITM) conferma minimi mentre uno inferiore (TCY) conferma massimi, si genera tipicamente una risoluzione esplosiva verso la direzione del ciclo dominante. Tradotto: possibile aggiornamento minimi durante la fase di completamento TCT...ma in caso fossero tenuti ripartenza al rialzo sostenuta da coerenza ciclica multiframe
Scenario A - Risoluzione Rialzista (Probabilità: 75% - 80%)
Con ITM che ha identificato un minimo solido (38.605,47) e TCY che ha raggiunto il target P50 (39.627,435) per il massimo, la configurazione supporta un movimento verso l'alto. La conferma simultanea di questi livelli attiverebbe:
ITM: Nuovo ciclo 117 in Fase 1 (ricerca massimo)
TCY: Transizione a Fase 3 (ricerca minimo da livelli più alti) e poi 4 senza aggiornamento nuovi minimi
TYL: Sincronizzazione verso cicli superiori
Scenario B - Compressione Pre-Esplosiva (Probabilità: 20% - 25%)
Nel caso di mancata risoluzione immediata, i cicli potrebbero comprimersi nell'area 39.200-39.500, accumulando energia per un movimento direzionale successivo.
La pressione temporale (timing scaduti su tutti i frame) riduce significativamente la durata di questa fase.
Elementi Discriminanti
Il livello critico di discriminazione si posiziona a 39.627,435 punti (target P50 TCY). La conferma di questo livello come massimo del ciclo TCY, combinata con la conferma del minimo ITM (38.605,47), attiverebbe una transizione multi-frame coordinata:
TCY: Passaggio a Fase 3 (ricerca minimo)
ITM: Avvio nuovo ciclo 117 (ricerca massimo)
TYL: Sincronizzazione con dinamiche superiori
La zona di invalidazione si colloca sotto 38.605,47 (minimo ITM), livello che comporterebbe una rivalutazione completa della struttura multi-timeframe.
⚠️ CONTESTO MACRO
Spread BTP-Bund: -13,34% (supporto per mercato italiano)
Ambiente di mercato: Favorevole per asset risk-on
🎯 DISCLAIMER
Il presente documento ha esclusivo scopo educativo e informativo. Non rappresenta una raccomandazione operativa né costituisce consulenza finanziaria. Le analisi presentate derivano da dati quantitativi osservati e non offrono garanzia di performance futura.
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💬 Per osservazioni sui dati, scrivi nei commenti.
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ACTRAGEA || GEOMETRIA@WORK
[TRADER AFFAMATO DI SOLDI vs TRADER PROFESSIONISTA]TRADER NEOFITA (che vuole solo fare soldi) vs TRADER PROFESSIONISTA (che vive di trading)
La differenza tra un trader neofita (spesso focalizzato solo sul "fare soldi") ed un trader professionista (che vive di trading) è profonda, e tocca ogni aspetto: psicologico, tecnico, operativo e gestionale. Ecco un confronto dettagliato tra i due:
1. Mentalità e atteggiamento 🧠
Neofita :
• "Voglio guadagnare velocemente"
• Impaziente, ossessionato dai profitti
• Vede il trading come un "colpo di fortuna"
• Colpevolizza il mercato quando perde
Professionista :
• "Devo proteggere il capitale prima di tutto"
• Calmo, paziente, orientato al processo
• Lo tratta come un business
• Si assume la piena responsabilità
2. Gestione del rischio 📊
Neofita :
• Rischia il 10-50% del capitale in un trader
• Nessuna regola precisa su stop loss
• Spesso sovraespone il conto (overleveraged)
Professionista :
• Rischia tipicamente dallo 0.5 al 2% per operazione
• Stop loss predefiniti risk/reward calcolati
• Usa la leva con disciplina o non la usa affatto
3. Conoscenza e preparazione 📓
Neofita :
• Ha letto qualche ebook, video su Youtube
• Cambia strategia ogni settimana
• Non ha un diario di trading
Professionista :
• Ha studiato anni, con backtest, libri, corsi seri
• Ha una strategia testata e affinata nel tempo
• Documenta ogni operazione per migliorarsi
4. Operatività e strategia ⏰
Neofita :
• Entra a caso, su "intuizione" o emozione (Fomo)
• Fa overtrading
• Non distingue le condizioni di mercato
Professionista :
• Entra solo su segnali verificabili e replicabili
• Fa solo trade con alta probabilità a favore
• Adatta la strategia al contesto (trend, range)
5. Aspettative e risultati 💰
Neofita :
• Si aspetta profitti rapidi e consistenti
• Vuole vivere di trading con 1.000€
• Ha grandi guadagni.. seguiti da crolli
Professionista :
• Si concentra sulla sostenibilità dei profitti
• Ha un capitale adeguato e aspettative realistiche
• Crescita lenta, costante, e preservazione del capitale
6. Psicologia e disciplina 🧘🏻♀️
Neofita :
• Entra per vendetta dopo una perdita
• È emotivo: paura, avidità, euforia, tristezza, ecc..
• Vuole "essere nel mercato sempre"
Professionista :
• Accetta la perdita come parte del mestiere
• Ha controllo emotivo e regole ferme
• Può restare settimane fuori, se non c'è opportunità
Sintesi finale: 📈
Il neofita..
• è reattivo, impulsivo e affamato di soldi.
• spesso brucia il conto entro pochi mesi.
Il professionista..
• è disciplinato, pianificato, paziente.
• protegge il capitale, ottimizza le probabilità, vive
di rendimento costante e controllato.
STLAM Cosa ci dice la candela mensile di Aprile..Buon mercoledi 25 Giugno e bentornati sul canale con un aggiornamento questa volta di tipo grafico su Stellantis.
Andiamo ad analizzare la candela mensile di Aprile 2025 (e quella successiva di Maggio 2025) per capire cosa ci stanno dicendo i prezzi e cosa potremmo aspettarci soprattutto in ottica medio-lungo termine.
Ricordo che stiamo lavorando - su questo video specifico - su un grafico a candele mensili, quindi l'orizzonte temporale di questa analisi è decisamente di medio-lungo periodo e non adatto a chi fa trading intraday o di brevissimo termine.
Grazie per la vostra attenzione e buona giornata
Borse oltre +1% il cessate il fuoco tra Israele e Iran regge.Borse oltre +1% il cessate il fuoco tra Israele e Iran regge.
La notizia di una tregua – seppur fragile – tra Israele e Iran è bastata a infondere fiducia nei mercati finanziari, che hanno chiuso la seduta di ieri con un significativo segno positivo. I principali indici azionari statunitensi hanno registrato rialzi superiori all'1%, guidati in particolare dal comparto tecnologico, mentre gli investitori hanno mostrato un rinnovato appetito per il rischio.
Il NASDAQ ha guadagnato l’1,43% (circa 281 punti), attestandosi a quota 19.912,53. A trainare l’indice sono stati soprattutto i titoli legati al settore dei semiconduttori, protagonisti di un autentico rally: tra questi spiccano AMD (NASDAQ:AMD) (+6,8%), Intel (NASDAQ:INTC) (+6,4%), Taiwan Semiconductor (+4,7%), Broadcom (+3,9%) e NVIDIA (+2,6%). Anche gli altri principali listini hanno registrato performance solide: il Dow Jones è salito dell’1,19% (oltre 500 punti) raggiungendo i 43.089,02 punti, mentre l’S&P 500 ha chiuso in crescita dell’1,11%, avvicinandosi ulteriormente al suo massimo storico.
La tregua, entrata in vigore nella mattinata di ieri, sembrava destinata a rompersi già nelle prime ore, dal momento che entrambe le parti si sono immediatamente accusate di averne violato i termini.
Tuttavia, nel corso della giornata, il cessate il fuoco è stato apparentemente rispettato, come dimostrano sia l’andamento positivo delle Borse sia il brusco calo delle quotazioni petrolifere, scese di un ulteriore 6%. Il prezzo del greggio ha così registrato una flessione complessiva di circa il 13% in due sedute, un dato sorprendente se si considera l’intensificarsi delle tensioni in Medio Oriente nel fine settimana precedente.
Come spesso accade a Wall Street, è proprio l’imprevedibilità a guidare i movimenti dei mercati. Lunedì il repentino calo del prezzo del petrolio ha suggerito una distensione imminente nei rapporti tra Iran e Stati Uniti – previsione che, almeno per ora, si è rivelata corretta.
Martedì, la conferma della tregua tra Teheran e Tel Aviv ha spinto le azioni verso l’alto. Vale la pena ricordare che, come già osservato in precedenti analisi, i mercati tendono a considerare gli eventi geopolitici come occasioni di acquisto, soprattutto in contesti di mercato rialzisti. Anche questa volta la storia sembra ripetersi: conviene dunque ignorare il clamore mediatico e affidarsi, ancora una volta, ai segnali forniti dal prezzo.
A influenzare positivamente il sentiment degli investitori sono state anche le dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, rilasciate lunedì davanti alla Commissione Servizi Finanziari della Camera.
Come previsto, Powell ha confermato l’atteggiamento prudente della Fed, ribadendo che non vi è alcuna urgenza nel procedere con un taglio dei tassi di interesse. Ha inoltre puntualizzato che le pressioni politiche provenienti dal Presidente Trump non avranno alcun effetto sulle decisioni del Comitato. Powell è atteso domani davanti alla Commissione Bancaria del Senato per proseguire la sua testimonianza.
Marco Bernasconi Trading
Engulfing candle ribassista, allentamento delle tensioni? Il rally del Crude alimentato dal conflitto è giunto al termine? Dopo aver raggiunto un importante livello di resistenza la scorsa settimana, il Brent ha registrato un ribasso sulla scia dei segnali di allentamento delle tensioni in Medio Oriente.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
La speranza di un cessate al fuoco e l’inversione
Come comunicatovi settimana scorsa, il rialzo del Crude sulla scia del conflitto in Medio Oriente aveva portato il mercato in una zona di resistenza convergente, e Sebbene i prezzi siano riusciti a romperla e a mantenersi al di sopra di essa verso la fine della settimana, l'escalation del conflitto ha visto la sessione di lunedì subire un cambiamento di tono. Il mercato ha aperto in rialzo dopo la dichiarazione del presidente Trump di aver bombardato gli impianti nucleari iraniani, tuttavia i guadagni hanno subito una correzione.
Gli operatori hanno reagito alle voci di un accordo di cessate il fuoco con una forte ondata di vendite ed hanno interpretato l'attacco missilistico dell'Iran contro una base statunitense in Qatar come un gesto calibrato per salvare la faccia. Gli operatori di mercato hanno tracciato un parallelo con lo scenario del 2020, quando Teheran aveva segnalato la sua intenzione di reagire, coordinandosi però in silenzio con Washington per evitare un'ulteriore escalation. Alla chiusura, il crude aveva ceduto tutti i guadagni intraday legati al conflitto e ha iniziato a correggere in modo rapido.
Grafico giornaliero del Brent Crude (UKOIL)
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
pattern bearish engulfing, cambia il momentum?
Dal punto di vista tecnico, l'andamento e la chiusura dei prezzi di lunedì potrebbe essere una grande engulfing candle ribassista, il che potrebbe segnare un'inversione di trend, in cui l'intervallo giornaliero eclissa gli intervalli di negoziazione delle sessioni precedenti. In questo caso, l’engulfing candle si “rimangia” i gain dei sei giorni precedenti, denotando una certa importanza. La struttura di questo movimento, costituito da un gap al rialzo seguito da un persistente sell-off, potrebbe indicare che gli acquirenti siano stati colti di sorpresa, “costringendoli” a prese di profitto.
Il massimo della candela di lunedì segna ora un importante massimo di breve termine. Si tratta del punto in cui il rally ha incontrato una pressione di vendita decisiva e potrebbe fornire un livello di riferimento chiave per i trader che osservano il momentum di breve termine. Con il trend più ampio ancora definito da diversi massimi e minimi inferiori, il fallimento della resistenza potrebbe ri-allineare le prospettive di breve termine al quadro più ampio.
Detto questo, la situazione rimane altamente volatile e fluida. Le tensioni geopolitiche potrebbero riaccendersi senza preavviso con una conseguente reazione del mercato alle notizie. I trader potrebbero utilizzare strumenti come l'average true range (ATR) per calibrare adeguatamente il rischio in questo contesto in rapida evoluzione.
Brent Crude (UKOIL) “Bearish Engulfing” su grafico a candele giornaliero
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Fragile cessate il fuoco Israele–Iranho bisogno del tuo sostegno.
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Cessate il fuoco fragile:
Il 24 giugno, Trump ha annunciato un accordo di cessate il fuoco “a fasi”, con Iran che ha fermato i raid per primo e Israele 12 h dopo
Ma gli attacchi continuano: Iran ha lanciato missili su Israele dopo la scadenza del suo impegno .
attualmente la mia bias principale rimane rialzista come sempre,la chiusura daily di ieri mi conferma un rifiuto quindi punterei a un posizionamento long, attendo newyork e valuto,
se durante la sessione di newyork il prezzo dovesse gia essere molto in alto su zone critiche come
3380 3400 .
potrei rivalutare la cosa.
Monitorate i raid e l’evoluzione geopolitica.
Oro resta un bene rifugio, ma attenzione alla volatilità
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Mercati in rialzo nonostante una fragile treguaFRAGILE TREGUA, MA AI MERCATI BASTA
Poche novità sul fronte geopolitico, dopo le dichiarazioni di Trump sulla necessità di mantenere la tregua tra Israele e Iran. Il cessate il fuoco ha rischiato di saltare un paio di volte, ma è poi rientrato.
I listini americani, dopo i guadagni del giorno precedente, hanno continuato a salire, chiudendo in positivo per il secondo giorno consecutivo.
Durante la notte, Tamura della BoJ ha dichiarato che la banca centrale potrebbe dover agire con decisione se il rischio di rialzo dei prezzi dovesse aumentare ulteriormente, dato che l’inflazione ha accelerato più del previsto a maggio.
Nelle minute dell’ultima riunione della banca centrale si legge che i funzionari mantengono un atteggiamento cauto sui futuri aggiustamenti delle politiche, citando l'accresciuta incertezza nelle prospettive economiche.
La BoJ ha ribadito che eventuali aumenti dei tassi dipenderanno dalla realizzazione delle proiezioni di crescita economica e inflazione. Diversi membri hanno sottolineato l'importanza di mantenere un atteggiamento accomodante, in un contesto di tensioni commerciali globali e rischi geopolitici.
POWELL RIBADISCE LA LINEA DURA
Nel report semestrale sulla politica monetaria della Fed, Powell ha confermato la decisione di mantenere i tassi invariati al 4,25%-4,50%, adottando un atteggiamento cauto per valutare l’impatto delle politiche del Presidente Trump, in particolare su dazi, immigrazione e tassazione.
Il Presidente ha osservato che l'incertezza sulle prospettive economiche è diminuita, ma resta elevata.
La Fed continua a prevedere due tagli dei tassi entro la fine dell’anno, sebbene stimi solo un quarto di punto percentuale nel 2026 e nel 2027.
Nelle proiezioni aggiornate, la Fed ha rivisto al ribasso la crescita del PIL: all’1,4% per il 2025 (contro l’1,7% di marzo) e all’1,6% per il 2026 (contro l’1,8%). La stima per il 2027 resta invariata all’1,8%.
Il tasso di disoccupazione è previsto al 4,5% sia nel 2025 che nel 2026 (rispettivamente contro il 4,4% e il 4,3%).
Per quanto riguarda l’inflazione, la Fed prevede il tasso PCE al 3,0% nel 2025 (contro il 2,7%), in calo al 2,4% nel 2026 (contro il 2,2%) e al 2,1% nel 2027 (contro il 2,0%).
VALUTE
Sul mercato dei cambi, il dollaro rimane debole, pur mantenendo i supporti chiave: contro l’euro in area 1,1640 e contro la sterlina a 1,3650.
USD/JPY è in leggero recupero dai minimi di 144,50, con resistenze vicine a 145,60. USD/CAD resta sopra 1,3700, mentre le valute oceaniche rimangono sotto le resistenze chiave di 0,6500 e 0,6050.
Il mercato è dollaro-centrico, con il biglietto verde che perde quota in caso di aumento dell’appetito al rischio.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti sopra i 65 dollari al barile mercoledì, recuperando parte delle recenti perdite. Il mercato ha reagito positivamente alla notizia del cessate il fuoco tra Iran e Israele.
Un rapporto preliminare dell’intelligence statunitense ha rivelato che i recenti attacchi su tre siti nucleari iraniani hanno ritardato il programma nucleare di Teheran solo di pochi mesi, sollevando timori per una possibile ripresa del conflitto regionale.
La tregua, quasi imposta dagli Stati Uniti, appare fragile: entrambe le parti sono accusate di aver lanciato attacchi poco dopo la sua entrata in vigore.
Nel frattempo, i dati del settore mostrano che le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di 4,28 milioni di barili la scorsa settimana, ben oltre le attese di un calo di 0,6 milioni. È il quarto calo settimanale consecutivo e il sesto in otto settimane, segnalando una riduzione dell’offerta.
Tuttavia, l’AIE mantiene 1,2 miliardi di barili in riserve di emergenza, e alcuni membri dell’OPEC+ stanno aumentando la produzione, con capacità inutilizzata disponibile in caso di necessità.
IFO TEDESCO
L’indicatore Ifo sul sentiment del settore industriale in Germania è salito a 88,4 a giugno 2025, il livello più alto in quasi un anno, rispetto a 87,5 di maggio e leggermente sopra le previsioni di 88,2.
L’indicatore delle aspettative è balzato a 90,7, il livello più alto da aprile 2023, rispetto a un 89 rivisto al rialzo del mese precedente. L’indice delle condizioni attuali è salito a 86,2 da 86,1.
"L’economia tedesca sta lentamente riacquistando fiducia", ha affermato Clemens Fuest, presidente dell’Ifo.
Il miglioramento è stato particolarmente significativo nel settore dei servizi, dove le aziende hanno alzato le aspettative future. Nel manifatturiero, il clima aziendale è leggermente migliorato: le aziende sono più ottimiste per i mesi a venire, anche se le condizioni attuali sono peggiorate.
Anche nel commercio al dettaglio il sentiment è migliorato, con i rivenditori che segnalano maggiore soddisfazione per le attività correnti e prospettive meno pessimistiche.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
L'importanza di Proteggere il proprio Capitale EmotivoCon l'ultimo video della giornata vorrei condividere una pillola relativa all'importanza della protezione del proprio capitale emotivo quando si parla di trading e di investimenti.
Perché a volte rinuncio a titoli con alto potenziale di crescita, preferendo asset con minore volatilità e con rendimenti inferiori?
Scopriamolo insieme nel video di oggi.
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Quando la price action e i volumi anticipano eventi geopoliticiBuon martedi 24 Giugno e bentornati sul canale.
Un video questo che non vuole essere, a differenza degli altri, una disamina tecnica sul prezzo del greggio, ma che vuole essere semplicemente una condivisione libera di pensieri relativamente a come una lettura attenta della price action e dei volumi di un asset possa aiutarci ad anticipare addirittura eventi geopolitici di rilevanza storica, come quello che è successo tra Israele, Iran e USA nel giro di appena 12 giorni.
Spero che il contributo sia gradito e vi auguro una buona serata
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SPX - Analisi Ciclica Non-Discrezionale | 24 Giugno 2025ACTRAGEA - Metodologia Quantitativa
🔶 STRUMENTO: S&P 500 | TIMEFRAME: ITM (1D) | CICLO: ITM
📅 DATA/ORA: 24 Giugno 2025 18:06 | 📊 PREZZO: 6.081,42
⏸️ STATO: ATTESA CONFERMA MASSIMO | ⚡ FASE 2: VALIDAZIONE CRITICA
🔄 POSIZIONAMENTO
Il ciclo si trova nella fase finale di completamento
✅ Fase 1 🎯 Fase 2 ⚪ Fase 3 ⚪ Fase 4 ⚪ Nuovo Ciclo
FOCUS: ATTESA CONFERMA MASSIMO
Il ciclo ITM ha raggiunto il momento di verità: 0 barre rimanenti per la durata statistica P50 con massimo oltre aspettative
📊 QUADRO OPERATIVO ESSENZIALE
PARAMETRO STATUS VALORE
FASE CICLO ATTESA CONFERMA MASSIMO Ciclo ITM
AVANZAMENTO 100%+ durata P50 Fase critica immediata
MASSIMO IDENTIFICATO 6.085,4 +751 punti vs P50
TIMING RESIDUO 0 barre P50 Risoluzione imminente
CONTEXT VIX 17,75 Complacency elevata
AFFIDABILITÀ MOLTO ALTA 90% - Setup statistico raro
📈 ANALISI E CONCLUSIONI
Situazione Attuale
L'S&P 500 si trova in una configurazione ciclica estremamente significativa. Il ciclo ITM ha identificato un massimo a 6.085,4 punti, posizionato 751 punti sopra il livello statistico P50 (5.333,553), un evento che si verifica storicamente nel 20% dei casi. Con 0 barre rimanenti per la durata mediana P50, il sistema si trova nel momento di validazione critica immediata.
Il contesto macro presenta caratteristiche distintive: VIX a 17,75 punti evidenzia una condizione di complacency diffusa, mentre la performance Q2 2025 del +6,51% conferma la forza del movimento ascendente. Questa combinazione di fattori crea una situazione di particolare interesse per l'analisi ciclica.
Scenario A - Conferma Massimo e Transizione (Probabilità: 70%)
La mancata rottura decisa del livello attuale indicato come massimo (non confermato) a 6.085,4 nelle prossime sessioni comporterebbe la conferma del completamento e la transizione verso la Fase 3 - Ricerca Minimo Il posizionamento oltre il livello statistico P50 suggerisce un ciclo di ampiezza superiore, caratteristico dei mercati in fase di espansione prolungata.
La validazione di questo scenario comporterebbe l'attivazione della ricerca del minimo nell'area statistica di riferimento (5.649,86 per P50), con timing di sviluppo nelle prossime sessioni. Il VIX a livelli contenuti supporta questa evoluzione, indicando assenza di stress sistemico nel breve termine.
Scenario B - Estensione oltre P80 (Probabilità: 30%)
Una continuazione del movimento ascendente porterebbe il ciclo verso i livelli statistici P80 (5.678,892), configurando un pattern di compressione temporale con estensione di prezzo. Questo comportamento, pur meno probabile statisticamente, rimane possibile in contesti di momentum sostenuto.
L'elemento discriminante per questo scenario è rappresentato dal superamento deciso del massimo attuale, accompagnato da espansione volumetrica e possibile rotazione settoriale verso risk-on.
Timing e Risoluzione Imminente
Con durata P50 completata al 100%, le prossime sessioni rappresentano la finestra critica per la definizione del pattern ciclico. La metodologia quantitativa indica una probabilità elevata di risoluzione entro 1-3 sessioni, rendendo questo momento particolarmente significativo per l'analisi.
Elementi Discriminanti
Il livello di discriminazione critico si posiziona a 6.085,4 punti. Un superamento deciso attiverebbe lo scenario di estensione, mentre il mancato superamento nelle prossime sessioni confermerebbe la transizione verso la Fase 3. Il monitoraggio del VIX risulta complementare: un movimento verso 20+ punti supporterebbe la transizione discendente.
Approccio Non-Discrezionale in Azione
Questa configurazione dimostra l'efficacia della metodologia quantitativa nell'identificazione di momenti critici del mercato. La Fase 2 rappresenta il momento di massima definizione probabilistica, dove convergono elementi statistici, timing e contesto macro per la risoluzione del pattern ciclico.
[STAI PENSANDO DI MOLLARE IL TRADING?] - Fermati e leggi questo!SE I TUOI PENSIERI IN QUESTO MOMENTO TI STANNO DICENDO CHE NON DEVI CONTINUARE CON IL TRADING, CHE NON È COSA PER TE E CHE TANTO POTRAI ANDARE AVANTI QUANTO VUOI CHE I RISULTATI NON ARRIVERANNO, BENE QUESTO MESSAGGIO È RIVOLTO PROPRIO A TE. BUONA LETTURA!
Sappi che se sei arrivato fin qui non è di certo per un caso. Ogni grafico che hai studiato, ogni errore che hai commesso, ogni notte in cui hai dubitato di te stesso.. fanno parte del processo. Il trading non è solo numeri e strategie: è una sfida continua con te stesso, con la tua disciplina, con la tua visione.
Ci saranno momenti in cui tutto sembrerà andare contro di te, ma è proprio lì che si distingue chi molla da chi riesce. Se questa è davvero la tua passione, la tua strada, se dentro senti che questo è ciò che vuoi, allora non mollare, NON DEVI MOLLARE.
Perché la differenza tra chi ce la fa e chi resta a guardare non è il talento, ma la tenacia.
Ogni trader vincente ha attraversato il deserto del dubbio. E ogni volta che hai voglia di arrenderti, ricordati perché hai iniziato.
Continua. Studia. Migliora. Persevera. Credici.
Il successo non è immediato, ma è inevitabile per chi non smetterà mai di crederci.
Coinbase approfitta di un chiarimento normativoLe azioni di Coinbase hanno registrato un forte rialzo la scorsa settimana, segnando uno dei maggiori guadagni settimanali di quest'anno. Il movimento non è stato determinato dai prezzi delle criptovalute, ma da un'ondata di ottimismo riguardo alla regolamentazione e al posizionamento strategico di Coinbase al centro di essa.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Una svolta normativa ha dato il via ad un rally
Il rialzo della scorsa settimana è stato innescato dall'approvazione da parte del Senato degli Stati Uniti del GENIUS Act, una legge storica volta a introdurre la supervisione federale e la chiarezza nel mercato delle stablecoin. Il disegno di legge propone norme rigorose per la copertura delle riserve e audit regolari, offrendo il tipo di struttura che gli investitori istituzionali stavano aspettando, il che, secondo alcuni analisti, potrebbe potenzialmente incrementare gli afflussi futuri.
Per Coinbase, questo è più di un semplice sentimento positivo. L'azienda ha co-fondato la stablecoin USDC insieme a Circle e guadagna il 50% dei ricavi dalle riserve USDC. Le stablecoin sono rapidamente diventate la seconda fonte di reddito di Coinbase dopo il trading, e la recente IPO di Circle non ha fatto altro che rafforzare la fiducia degli investitori nel modello di business. Con l'USDC saldamente integrato nell'ecosistema di Coinbase, il mercato sta iniziando a rivalutare il titolo non solo come exchange di criptovalute, ma come infrastruttura a lungo termine in un futuro di finanza digitale regolamentata.
Tuttavia, è bene tenere a mente che le Criptovalute sono un Asset molto volatile, eventuali ostacoli o cambi repentini normativi futuri, potrebbero portare con sé grandi fluttuazioni sulla price Action. BTC rimane inoltre un Driver per le quotazioni delle stablecoin, che seguono la sua Price Action.
Il rally può reggere?
Ci sono buoni motivi per ritenere che il rally della scorsa settimana non sia stato solo un caso isolato. Dal punto di vista tecnico, Coinbase aveva già iniziato a guadagnare slancio da maggio, quando ha registrato un balzo al rialzo dopo la notizia della sua inclusione nell'indice S&P 500. A questo movimento ha fatto seguito un consolidamento laterale, formando un classico bull flag. Il breakout della scorsa settimana è avvenuto con volumi superiori alla media, superando i recenti massimi e aprendo la strada a un potenziale ritest del picco di dicembre. L'RSI è ora sopra 70, indicando un forte slancio, tuttavia sarà fondamentale capire quanto a lungo durerà questo slancio e tenere in considerazione eventuali ritracciamenti.
Sul fronte fondamentale, Coinbase si sta allontanando dal ciclo di boom e recessione dei ricavi di trading. Il lancio di nuovi prodotti, tra cui una soluzione di pagamento per commercianti che utilizza USDC e una carta di credito crypto in partnership con American Express, dimostra che l'azienda è seriamente intenzionata a costruire un reddito ricorrente e basato sull'utilità. Il CEO Brian Armstrong ambisce a vedere USDC superare Tether e diventare così la nuova stablecoin dominante a livello mondiale, il chè potrebbe essere plausibile in un contesto normativo.
Il titolo è scambiato con un PE forward di 51,4, con un rapporto prezzo/vendite superiore a 11 e un EV/EBITDA superiore a 30. L'EPS dovrebbe diminuire del 18% quest'anno e, sebbene il rendimento del capitale proprio si attesti a un rispettabile 15,8%, il mercato si sta forse aspettando una crescita al di sopra delle aspettative? Coinbase sta proponendo novità e sviluppo che potrebbero renderlo interessante e l’RSI indica un forte slancio. Tuttavia solo il tempo saprà dirci se le quotazioni attuali sono sovrastimate, sottostimate, o in linea con il valore effettivo, e voi cosa ne pensate?
Grafico giornaliero COIN
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
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I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 85.24% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
24 GIU | SUPPOSTA DEL GIORNO[ ITA ]
Siamo a caccia della chiusura di Ti che probabilmente arriverà entro la box BASE del T-1i
a quel punto è probabile movimento short momentaneo fino almeno a cF-2i se non addirittura a target di cF-1i
poi seguire 🤺F-2 per proseguimento a rialzo
buon slow trading a tutti
[ ENG ]
We are hunting for the closure of Ti, which will likely be reached within the BASE box of the T-1i.
At that point, a temporary short move is likely, down to at least cF-2i, or even the target of cF-1i.
After that, we will follow 🤺F-2 for the continuation of the upward move.
Wishing everyone steady and disciplined slow trading
L’S&P supera quota 6.000 nonostante le tensioni internazionali.L’S&P supera quota 6.000 nonostante le tensioni internazionali.
Il fine settimana appena trascorso si è rivelato particolarmente denso di eventi drammatici sul piano geopolitico: gli Stati Uniti si sono infatti uniti a Israele nei bombardamenti contro impianti nucleari iraniani, provocando immediate ritorsioni da parte di Teheran. Tuttavia, nonostante il clima internazionale appaia teso e incerto, la giornata di lunedì ha visto un’apertura positiva dei mercati, con i principali indici in decisa risalita e una sorprendente flessione nei prezzi del petrolio.
L’indice S&P 500 ha interrotto la serie negativa che durava da tre sedute, chiudendo in rialzo dello 0,96% a quota 6.025,17, superando così la soglia psicologica dei 6.000 punti. Anche il NASDAQ ha fatto registrare un balzo dello 0,94% (pari a circa 183 punti), trainato in particolare dalla crescita dell’8,2% di Tesla (TSLA), che ha recentemente lanciato ad Austin il suo innovativo servizio di robotaxi. Il Dow Jones ha seguito a ruota, con un incremento dello 0,89% a 42.581,78 punti.
La giornata era iniziata con cautela, alla luce dei bombardamenti statunitensi su tre siti nucleari iraniani. A metà seduta, gli indici hanno temporaneamente virato in negativo, dopo la notizia di un attacco iraniano a una base militare americana in Qatar. Fortunatamente, l’assenza di vittime ha attenuato le reazioni dei mercati. L’apertura dello Stretto di Hormuz – cruciale per il transito di circa un quinto del petrolio mondiale – ha ulteriormente rassicurato gli investitori. Di fatto, il prezzo del greggio ha subito una flessione del 7%, mentre il mercato azionario ha beneficiato di un clima di maggiore serenità.
È lecito attendersi una fase di accentuata volatilità nei prossimi giorni. Tuttavia, in assenza di un’escalation significativa da parte dell’Iran o di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti su più ampia scala, è probabile che l’attenzione torni a concentrarsi su tematiche economiche: crescita, utili societari e politica monetaria.
In settimana sono attesi diversi eventi di rilievo, fra cui spicca la testimonianza semestrale del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, davanti al Congresso. Il suo intervento inizierà domani presso la Commissione per i Servizi Finanziari della Camera e si concluderà mercoledì al Senato, davanti alla Commissione Bancaria.
Ci si attende, come di consueto, un approccio prudente da parte del governatore, che probabilmente ribadirà la necessità di non affrettare tagli ai tassi di interesse. Non mancheranno, tuttavia, pressioni politiche: da un lato i Repubblicani potrebbero incalzarlo sulle divergenze emerse tra i membri del board, in particolare Michelle Bowman e Christopher Waller; dall’altro, i Democratici vorranno conoscere la sua posizione in merito alla proposta di tagli più aggressivi promossa dal presidente Trump.
Venerdì sarà inoltre pubblicato l'indice PCE (Personal Consumption Expenditures), ovvero l’indicatore d’inflazione prediletto dalla Fed. I dati precedenti hanno mostrato un incremento contenuto (+0,1% mensile; +2,1% annuale), con valori “core” anch’essi sotto controllo. Un’ulteriore conferma di questa tendenza potrebbe rafforzare l’ipotesi di un allentamento della politica monetaria.
Parallelamente, l’attenzione degli investitori continuerà a essere rivolta al Medio Oriente, in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte dei negoziati commerciali internazionali. Notizie favorevoli su entrambi i fronti potrebbero contribuire a spingere S&P e NASDAQ verso nuovi massimi storici, distanti rispettivamente solo dell’1,94% e del 2,69%.
I future sui principali indici statunitensi lasciano presagire un’apertura positiva, sostenuta dalla dichiarazione del presidente Trump circa un cessate il fuoco nel conflitto israelo-iraniano. Resta tuttavia da chiarire quanto tale tregua sia destinata a durare. La reazione dei mercati è stata immediata: il petrolio ha continuato a scendere, mentre l’oro ha perso terreno per via del calo della domanda di beni rifugio.
Il crollo del petrolio
I prezzi del greggio hanno registrato un brusco calo in seguito all’annuncio della tregua. Il timore che l’Iran potesse bloccare il traffico di petrolio attraverso lo Stretto di Hormuz – snodo cruciale del commercio energetico globale – aveva sostenuto le quotazioni nelle settimane precedenti. Tuttavia, la risposta iraniana all’attacco americano, percepita come moderata, ha indotto gli operatori a rivedere al ribasso le aspettative su un'escalation imminente.
In questo contesto, il raffreddamento delle tensioni geopolitiche potrebbe offrire al mercato l’occasione per riorientarsi su fondamentali economici più prevedibili. I prossimi giorni saranno dunque decisivi per valutare la traiettoria dei mercati e la capacità degli investitori di convivere con l’incertezza.
Marco Bernasconi Trading
#AN010: De-escalation, BCE, prezzi del petrolio e altro
Ciao, sono il trader Forex Andrea Russo e oggi daremo un'occhiata alle notizie della settimana. Grazie a tutti per il gran numero di lettori che sto ricevendo in questi giorni.
Non dimenticate che visitando il mio sito web, potete contattarmi anche su altre piattaforme e trovare vantaggi esclusivi per i miei lettori.
🔶 Aspetti chiave della settimana
Villeroy della BCE conferma la propensione al taglio dei tassi a fronte della volatilità del settore energetico
Il governatore François Villeroy de Galhau ha segnalato che la Banca Centrale Europea rimane aperta a ulteriori tagli dei tassi, nonostante la recente volatilità del prezzo del petrolio, a causa dell'euro forte e dell'inflazione controllata
Prezzi del petrolio in aumento e in calo a causa delle tensioni con l'Iran e delle notizie sul cessate il fuoco
Gli attacchi statunitensi all'Iran sono stati innescati da un picco del 5-7% del greggio, spingendo il Brent sopra i 77 dollari al barile, prima di precipitare con il ritorno del sentiment sul cessate il fuoco
Svolta accomodante alla Fed
Diversi funzionari della Fed (Bowman, Waller, Goolsbee) sostengono apertamente un taglio dei tassi a luglio, modificando il sentiment sul dollaro
Pressione sui mercati emergenti: la rupia indiana al centro dell'attenzione
L'aumento dei costi del petrolio e l'instabilità geopolitica gravano sulla rupia indiana, spingendo la RBI a un potenziale intervento
La de-escalation geopolitica allenta la pressione sui mercati Rischio
Un cessate il fuoco tra Stati Uniti e Iran ha innescato un brusco calo del petrolio, ha sostenuto le azioni a livello globale e ha indebolito i beni rifugio USD e oro.
- Reazioni del mercato Forex: cosa devono sapere i trader
EUR/USD:
Finestra di taglio dei tassi in Europa: il tono accomodante della BCE attenua il rialzo dell'EUR, mentre la volatilità del petrolio ora ha un impatto minore.
Debolezza dell'USD: il commento accomodante della Fed ha indebolito la forza del dollaro.
Segnali chiave del grafico: una rottura prolungata sotto 1,0670 potrebbe aprire un ulteriore ribasso verso 1,0600-1,0535.
USD/JPY:
Movimento instabile dopo i breakout falliti vicino a 148,00: attenzione al rischio di resilienza dello JPY in un contesto di riprezzamento avverso al rischio.
AUD/USD e altre valute emergenti:
Pressione valutaria trainata dal petrolio che influenza l'AUD, monitorata tramite la sensibilità del greggio.
La debolezza della rupia indiana suggerisce un più ampio stress nei mercati emergenti per le valute sensibili al rischio
🛠️ Strategia e prospettive per i trader
Implicazioni del tema per il forex
Posizione accomodante della Fed Debolezza del dollaro → sostiene EUR, JPY e valute emergenti
Flessibilità di politica monetaria della BCE Limite ai guadagni dell'EUR → orientamento neutrale fino a conferma dei dati
Volatilità del petrolio Rischio a medio termine per AUD, CAD, NOK, RUB
Calma geopolitica Sentiment di propensione al rischio → pressione sui beni rifugio USD e JPY
🎯 Impostazioni di trading:
EUR/USD: Short in caso di calo sotto 1,0670—target 1,0600–1,0535; stop sopra 1,0760.
AUD/USD: Short bias se il petrolio si mantiene sopra i 75 dollari; in linea con i temi più ampi legati alle materie prime.
USD/JPY: Attenzione alla continuazione della posizione short se torna la propensione al rischio; altrimenti, inversioni di tendenza a 148,00 chiave.
e tregua sia... o forse no?ho bisogno del tuo sostegno.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
buongiorno!
GOLD sprofonda , si attendono punti discount migliori per valutazione. rimango in attesa
Tweet di Trump sulla tregua
Donald Trump ha pubblicato un messaggio (su Truth Social) nella notte tra il 23 e il 24 giugno, annunciando una “complete and total ceasefire” tra Israele e Iran, definendo il conflitto dei 12 giorni ormai concluso
-Ha specificato che la tregua si attuerà in due fasi: prima l’Iran interrompe le operazioni, poi Israele, per un totale di 24 h .
-Ha aggiunto “PLEASE DO NOT VIOLATE IT!” nel suo secondo post, ammonendo le parti
Situazione attuale:
-Entrambe le nazioni, in particolare Israele, hanno confermato l’accordo e confermato la tregua attiva dalle 6:00 del 24 giugno .
-Nonostante ciò, si registrano ancora scambi limitati di missili nelle ore precedenti all’entrata in vigore .
-Israele dichiara di aver raggiunto i suoi obiettivi, mentre in Iran il ministro degli Esteri Araghchi ha confermato la sospensione delle operazioni dopo il cessate il fuoco
🔥 In sintesi: Trump ha annunciato una tregua “totale” tra Israele e Iran, innescata in due fasi a partire dal 24 giugno. Le parti hanno confermato ma permangono tensioni marginali e ambiguità sul rispetto pieno.
Motivi della discesa recente::
-La Federal Reserve ha lasciato i tassi fermi al 4,25–4,50 %, segnalando che non affretterà tagli futuri. Ciò ha ridotto l’appeal dell’oro come investimento alternativo
-Il calo del rischio geopolitico (la tregua) ha ulteriormente diminuito la domanda di “bene rifugio” come l’oro .
-Citi, Citigroup e BofA prevedono un calo significativo del prezzo dell’oro nel medio termine, con possibili discese sotto i 3 000 $/oz nel 2026
🚩 In pratica: tassi stabilizzati, riduzione delle tensioni internazionali e outlook economico meno incerto stanno facendo tornare l’oro (almeno temporaneamente) meno interessante.
Conclusione:
-Sì, Trump ha annunciato una tregua totale tra Iran e Israele.
Le conferme ufficiali sono arrivate il 24 giugno, ma resta qualche incertezza sui dettagli e l’applicazione pratica.
Il calo dell’oro è legato meno a dati macro e più a segnali Fed + attenuazione delle tensioni geopolitiche.
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Sarò felice di rispondervi.
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Tensioni geopolitiche e mercati in assestamentoLA RISPOSTA DI TEHERAN
La risposta iraniana agli attacchi americani ai siti nucleari è giunta ieri nel tardo pomeriggio, con il lancio di missili verso basi statunitensi in Iraq e Qatar.
Una guerra “fake”, forse, considerando che l’Iran avrebbe coordinato l’attacco alla base aerea USA in Qatar con funzionari locali, avvisando in anticipo anche gli americani per ridurre al minimo le vittime. Lo stesso approccio sarebbe stato adottato dagli Stati Uniti nei loro attacchi precedenti.
I mercati, ormai abituati a tutto, hanno reagito con un iniziale aumento dell’avversione al rischio, per poi tornare rapidamente alla normalità. I principali asset sono rimasti poco mossi, con variazioni meno significative rispetto a quelle osservate ad aprile.
È un segnale che stiamo vivendo una guerra finta? O c’è qualcosa che ancora non comprendiamo fino in fondo?
L’oro non è ancora vicino ai massimi, i rendimenti obbligazionari sono in calo, il petrolio WTI è sceso sotto i 65 dollari, e il dollaro è in deciso ribasso, come se fossimo in pieno appetito per il rischio.
Forse qualcuno ritiene che questo conflitto sia solo propaganda?
In serata sono emerse altre notizie interessanti: l’attacco iraniano avrebbe colpito solo la base di Al Udeid in Qatar, mentre le segnalazioni di attacchi in Bahrein, Iraq, Kuwait e Arabia Saudita sarebbero attribuibili a milizie sostenute dall’Iran o del tutto false.
Il fatto che l’amministrazione Trump fosse a conoscenza in anticipo dell’attacco iraniano rafforza l’idea che questa non sia una guerra come le altre.
WALL STREET RILANCIA
I principali indici statunitensi hanno recuperato terreno lunedì, dopo aver assorbito le notizie dal fronte geopolitico, inclusi l’attacco USA all’Iran e la ritorsione iraniana.
I mercati sembrano aver ridimensionato i timori che il conflitto possa ostacolare i flussi di petroliere dal Golfo Persico o aggravare la crisi regionale.
L’S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq 100 hanno tutti chiuso in rialzo.
Le forze statunitensi avevano colpito le infrastrutture nucleari iraniane nel fine settimana, nonostante Trump avesse escluso un attacco imminente. L’Iran ha risposto colpendo una base USA in Qatar e il parlamento iraniano ha sostenuto il blocco dello Stretto di Hormuz.
Tuttavia, le petroliere hanno continuato a transitare nella regione e i prezzi del greggio hanno rallentato la loro crescita, attenuando i timori di un’inflazione più elevata.
Tesla ha guadagnato oltre il 7% dopo il lancio dei suoi primi taxi senza conducente. AMD è salita di oltre il 2% grazie a un upgrade da Melius Research.
Al contrario, ExxonMobil e Chevron hanno ridotto i guadagni, con i future sul WTI tornati in netto ribasso.
VALUTE
Sul mercato valutario, dopo un avvio positivo, il dollaro ha perso terreno contro le principali valute, in particolare euro, sterlina e yen, segno che il mercato ha assorbito le notizie negative sul conflitto.
EUR/USD è salito sopra 1,1600, puntando ai massimi del 12 giugno a 1,1630, con possibilità di raggiungere l’area 1,1715–1,1730.
GBP/USD si dirige verso 1,3630, con obiettivi di medio termine intorno a 1,4200.
USD/JPY è in calo, puntando sotto quota 145,00.
Le valute oceaniche hanno recuperato quota 0,6500 (AUD) e 0,6000 (NZD).
USD/CAD è tornato vicino a 1,3700, in attesa di una spinta verso 1,3450.
Tuttavia, ogni previsione va presa con cautela. I mercati sono estremamente volatili e imprevedibili. Basti pensare che ieri sera Trump ha scritto su X: “Congratulations World! It’s time for peace”, meno di 24 ore dopo aver lanciato tre missili.
US PMI IN LEGGERO RIBASSO
L’indice PMI composito statunitense di S&P Global è sceso a 52,8 a giugno, rispetto ai 53 di maggio, segnalando un lieve rallentamento della crescita del settore privato. Si tratta comunque del 29° mese consecutivo di espansione.
Il settore dei servizi ha rallentato leggermente (53,1 contro 53,7), pur restando solido. Il manifatturiero è rimasto stabile al massimo degli ultimi 15 mesi (52,0).
L’attività economica e i nuovi ordini sono cresciuti, ma con minore slancio, a causa del calo delle esportazioni legato all’aumento dei dazi commerciali.
Le pressioni sui prezzi si sono intensificate, spinte da tariffe, costi di finanziamento, salari e carburante. Tuttavia, nel settore dei servizi, i costi di input e i prezzi di vendita sono aumentati più lentamente rispetto a maggio, anche grazie alla maggiore concorrenza.
La fiducia delle imprese, infine, ha mostrato un leggero indebolimento.
PETROLIO IN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi a circa 65 dollari al barile, complice l’affievolirsi dei timori iniziali legati a possibili interruzioni dell’approvvigionamento dal Medio Oriente. La ritorsione iraniana, infatti, è apparsa più come propaganda che come reale minaccia.
Gli investitori non hanno riscontrato alcun impatto immediato sui flussi fisici di petrolio dopo gli attacchi statunitensi agli impianti nucleari iraniani. Mentre Israele intensificava i suoi attacchi e l’Iran prometteva ritorsioni, l’intensità delle risposte iraniane sembra essersi attenuata.
Nonostante la regione rappresenti circa un terzo della produzione globale di greggio, le spedizioni — comprese quelle attraverso lo Stretto di Hormuz — sono rimaste inalterate. Anzi, le esportazioni di petrolio iraniano hanno mostrato segnali di aumento dall’inizio del conflitto.
In precedenza, il WTI era salito fino a 75,5 dollari, toccando il livello più alto da gennaio. Tuttavia, quel rally si è esaurito, soprattutto dopo le dichiarazioni di Trump, secondo cui i movimenti del prezzo del petrolio sarebbero dettati principalmente dalla speculazione.
RENDIMENTI IN CALO, A SORPRESA
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso ulteriormente al 4,32% lunedì, il livello più basso da inizio maggio. Questo movimento ha invertito i guadagni precedenti, poiché i timori di una ritorsione immediata da parte dell’Iran e di un’interruzione delle spedizioni di petrolio attraverso lo Stretto di Hormuz si sono attenuati.
L’allentamento delle tensioni geopolitiche ha contribuito al calo dei prezzi del petrolio, riducendo così alcune preoccupazioni legate all’inflazione.
Nel frattempo, la governatrice della Fed, Michelle Bowman, ha segnalato la possibilità di sostenere un taglio dei tassi già a luglio, qualora l’inflazione continuasse a raffreddarsi. Le sue parole hanno rafforzato le dichiarazioni accomodanti rilasciate venerdì scorso dalla governatrice Waller.
In risposta, i mercati hanno aumentato le scommesse su un allentamento monetario, stimando ora circa 55 punti base di tagli dei tassi entro la fine dell’anno.
Gli investitori attendono con attenzione la prossima testimonianza semestrale del presidente della Fed, Jerome Powell, davanti al Congresso, per ottenere ulteriori indicazioni sulla direzione della politica monetaria.
Sul fronte macroeconomico, gli indici PMI flash si sono attestati al di sopra delle aspettative, anche se le pressioni inflazionistiche sembrano in aumento.
Saverio Berlinzani
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