Oltre l'analisi tecnica
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🥇 BUONGIORNO
avete analizzato le chiusure e aperture mensili di ieri oggi?
🚨domani è il grande giorno🚨:
Cosa farà Trump nel “Giorno della Liberazione”?
Ci sono tre elementi chiave e molta incertezza.
1. I report sulle relazioni commerciali
oggi 1° aprile, Trump riceverà i risultati delle indagini sulle relazioni commerciali degli Stati Uniti.
Questi studi, ordinati nel giorno del suo insediamento, erano finalizzati a valutare l’impatto delle tariffe imposte sulle importazioni.
2. Le tariffe reciproche
domani 2 aprile è atteso l’annuncio di nuove tariffe per contrastare relazioni commerciali considerate sbilanciate.
L’amministrazione punta a colpire tasse, sussidi e regolamenti ritenuti ingiusti da altri paesi.
3. Nuove imposte settoriali
La Casa Bianca sta valutando un'ampia serie di dazi su specifici settori, che potrebbero essere svelati lo stesso giorno.
Trump ha già anticipato una tariffa del 25% sulle auto e ha accennato a possibili dazi su chip e farmaci, che potrebbero arrivare successivamente.
Infine, domani 2 aprile potrebbe anche segnare la reintroduzione di tariffe del 25% su tutte le importazioni da Canada e Messico. All'inizio del mese, Trump aveva concesso un’esenzione temporanea per i beni conformi all’accordo commerciale del 2020 tra i tre paesi, ma ora potrebbe revocarla.
L’incertezza rimane alta, e le decisioni finali di Trump potrebbero avere un forte impatto sui mercati globali.
⚠️ATTENZIONE⚠️
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Non si placa la tensioneContinua la tensione sui mercati, generata dalla guerra commerciale e da dati USA ostinatamente positivi, che influenzano soprattutto i mercati azionari. Le risposte agli USA e alle minacce del Presidente relative alle tariffe doganali non sono tardate ad arrivare, con Cina, Giappone e Corea del Sud che hanno deciso di opporsi congiuntamente ai dazi statunitensi.
I tre paesi hanno infatti concordato di aprirsi al libero scambio, con Giappone e Corea che importeranno materie prime per semiconduttori dalla Cina, mentre la Cina acquisterà chip da Giappone e Corea. Tutti e tre i paesi hanno concordato di mantenere fluida la catena di approvvigionamento e hanno confermato la nascita di un accordo di libero scambio in risposta alle tariffe più elevate promesse dal Presidente Trump.
WALL STREET REGGE
I timori di recessione globale, in apertura di giornata, ieri, hanno schiacciato Wall Street mentre i dazi di Trump avevano inizialmente innescato un calo del mercato azionario. Nel frattempo, l'S&P 500 affronta il suo peggior trimestre dagli anni '80. Del resto, la statistica non mente, e gli anni post elezioni USA sono sempre assai incerti.
I tre indici americani hanno poi, in serata, recuperato e hanno comunque chiuso leggermente positivi. Tecnicamente, la fase di distribuzione è ancora nel pieno del suo momentum ribassista e non si possono escludere ulteriori approfondimenti con obiettivi posti a 5.400 per l’S&P, 40.660 per il Dow e 18.310 per il Nasdaq.
VALUTE
Nervosismo sul mercato dei cambi, con alta volatilità di breve senza però che vi siano stati movimenti eclatanti da un punto di vista percentuale. C’è incertezza e le price action sono lo specchio di tale condizione. EurUsd su e giù tra 1.0790 e 1.0850 così come il Cable e UsdJpy, stabili in 50-60 pips di movimento.
Debolezza invece per le oceaniche che sono state colpite in condizioni di risk off, specie nei cross come NzdChf e AudChf. Il franco svizzero, dopo un inizio caratterizzato da rialzi contro euro, ha ripiegato. Vedremo nelle prossime ore, specialmente alla luce dei dati sul mercato del lavoro che usciranno più avanti in settimana e dei PMI.
RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO USA
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è sceso di circa 6 punti base al di sotto del 4,2%, avvicinandosi al minimo di quattro settimane. Le preoccupazioni per l'impatto della guerra commerciale sull'economia globale persistono, con nuove tariffe reciproche sulle importazioni statunitensi, tra cui un'imposta del 25% sulle auto, destinate a entrare in vigore domani 2 aprile.
Rimane l'incertezza sulla portata delle imposte, poiché il presidente Trump ha affermato che si applicherebbero ampiamente a tutti i paesi, mentre i rapporti suggeriscono che sta spingendo i consulenti ad adottare una posizione commerciale più aggressiva. Nel frattempo, i trader si preparano per i dati economici chiave, tra cui il rapporto sull'occupazione e gli ISM PMI in uscita a breve, che forniranno ulteriori informazioni sulle condizioni del mercato del lavoro e sulle prestazioni del settore privato. Il rendimento del Treasury rimane pressoché invariato per marzo, ma è sceso di circa 30 punti base per il trimestre.
GERMANIA, CPI MISTI
L'inflazione dei prezzi al consumo in Germania è rallentata al 2,2% a marzo 2025, segnando il tasso più basso da novembre 2024 e allineandosi alle aspettative del mercato. Questo calo è stato principalmente guidato da un forte rallentamento dell'inflazione dei servizi, che è scesa al 3,4% dal 3,8% di febbraio, insieme a un ulteriore calo dei costi energetici, che sono scesi del 2,8% rispetto a un calo dell'1,6% nel mese precedente.
Tuttavia, l'inflazione alimentare è aumentata leggermente al 2,9%, rispetto al 2,4%. Anche l'inflazione core, che esclude alimentari ed energia, è rallentata al 2,5%, il tasso più basso da giugno 2021. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% a marzo, dopo un aumento dello 0,4% a febbraio.
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi fermi al 4,1% durante la riunione di aprile, dopo un taglio di 25 punti base nella riunione di febbraio, in linea con le aspettative del mercato. Il Consiglio ha osservato che la politica monetaria è ben posizionata per rispondere agli sviluppi internazionali se dovessero avere implicazioni materiali per l'attività e l'inflazione australiane.
La banca centrale ha espresso crescente fiducia che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l’intervallo obiettivo del 2-3%. Tuttavia, la RBA ha anche evidenziato una prospettiva economica incerta sia per l'attività interna che per l'inflazione. A livello globale, i rischi rimangono significativi, guidati da incertezze geopolitiche ed economiche.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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BUONGIORNO
oggi chiude il mensile, prestate molta attenzione, questa settimana tra DAZI ed NFP sarà altamente volatile.
📌 Aggiornamento su Gold (XAU/USD)
📈 Oro ai massimi storici
- Ha superato i 3.100$ l’oncia, raggiungendo un nuovo record a 3.113,50$.
- Il rialzo è spinto da tensioni economiche globali, tariffe USA e incertezze sui mercati.
📉 Flussi verso asset rifugio
- Gli investitori si spostano su oro e obbligazioni, segnale di timori di recessione.
- I rendimenti obbligazionari in calo confermano l’aumento della domanda di beni rifugio.
🏦 Fattori macroeconomici a supporto
- Rischi di stagflazione in crescita.
- Banche centrali più accomodanti e aumento delle riserve in oro.
- Tensioni geopolitiche e commerciali in aumento.
📌 Strategia operativa su Gold
- Acquisti sui pullback su zone rilevanti
- Stop larghi per gestire il rischio.
- Il trend rialzista rimane solido, ma la volatilità sarà elevata.
📈 Conclusione: l’oro resta una copertura forte in un contesto di incertezze economiche e politiche.
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Avversione al rischio crescenteLa settimana scorsa si è chiusa con un aumento progressivo dell’avversione al rischio, legata alle crescenti preoccupazioni sull’inflazione, tornata alla ribalta dopo gli ultimi dati, e alle incertezze relative ai dazi doganali. Gli indici USA hanno chiuso in netto ribasso venerdì, appesantiti dal risk off e dai timori di cui sopra. L'S&P 500 è scivolato del 2%, il Dow Jones è sceso dell’1,69% e il Nasdaq 100 è crollato del 2,7%.
I giganti della tecnologia hanno guidato il calo, con Alphabet, Amazon e Meta in calo di oltre il 4% ciascuno e Microsoft è scesa del 3%. Le preoccupazioni sull'inflazione si sono intensificate dopo che la lettura finale del sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per marzo ha mostrato le aspettative di inflazione a lungo termine più elevate dal 1993.
Nel frattempo, l'indice dei prezzi PCE core, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed, è aumentato del 2,8% a febbraio, superando le previsioni, mentre la spesa dei consumatori è cresciuta dello 0,4%. Gli investitori si sono preparati a ulteriori interruzioni delle catene di approvvigionamento, dopo le minacce di Trump sulle tariffe al settore automotive, pari al 25%, a partire dal 2 aprile prossimo.
La UE si è detta disposta a venire incontro agli USA, si legge in una nota, per cercare di ridimensionare la questione e riportarla nell’ambito di negoziati. Ma il timore di ritorsioni da parte dei principali partner commerciali sussiste. L'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente oltre l'1% e il 2%, registrando il quinto calo settimanale in sei settimane, mentre il Dow è sceso dello 0,8%.
INFLAZIONE PCE IN AUMENTO
L'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) degli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% su base mensile a febbraio 2025, mantenendo lo stesso ritmo dei due mesi precedenti e in linea con le aspettative. I prezzi dei beni sono aumentati dello 0,2%, al di sotto dello 0,5% a gennaio, e i prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4%, al di sopra dello 0,2% nel mese precedente.
Nel frattempo, l'indice PCE core, che esclude cibo ed energia, è aumentato dello 0,4%, il massimo da gennaio 2024, al di sopra dello 0,3% nel mese precedente e con previsioni dello 0,3%. I prezzi dei prodotti alimentari si sono stabilizzati (rispetto allo 0,3% di gennaio) mentre i prezzi dei beni e dei servizi energetici sono aumentati dello 0,1%, dopo un aumento dell'1,3% a gennaio.
Su base annua, i prezzi sono aumentati del 2,5%, come a gennaio e in linea con le previsioni, ma il tasso annuo core è salito al 2,8%, al di sopra di un 2,7% rivisto al rialzo e di previsioni del 2,7%.
VALUTE
Sui cambi, solito refrain: dollaro in discesa con l’equity in calo, in correlazione diretta, e indice VIX sopra quota 21.50, dopo i recenti dati inflattivi, che diminuiscono le probabilità di taglio dei tassi da parte della Fed. EUR/USD rimane sopra 1.0820, mentre il Cable non riesce a rompere le resistenze chiave per via di un EUR/GBP che è tornato sopra 0.8325, ora primo supporto chiave.
GBP/USD quindi non ha sfondato al rialzo 1.3000 e rimane inalterato, con supporti posti a 1.2870-80 area. In questa fase si ripropone lo JPY come asset rifugio, dopo che ha tenuto i supporti contro dollaro e il USD/JPY non è riuscito a violare la resistenza di 151.20-30 area. Siamo ora tornati a 149.80 e nel caso di violazione di 149.50, potremmo rivedere 148.00.
La BoJ non sembra ancora pronta al rialzo dei tassi nonostante un'inflazione al 3.7%, che però è in calo rispetto ai dati precedenti del 4%. Su base mensile è quel -0.1% che impedisce per ora alla BoJ di agire. Oceaniche ancora deboli in risk off, in attesa che la Cina allenti la politica monetaria e i tassi LPR a 1 e 5 anni, per ridare slancio ai consumi interni.
Il problema della Cina è quello infatti di rilanciare la domanda interna, che viene snobbata a favore di un mercantilismo legato a un tasso di cambio tenuto artificialmente sotto valutato. EUR/AUD ed EUR/NZD tornano verso i massimi di periodo, in piena accelerazione.
INTANTO IN EUROPA
L'indicatore del sentiment economico dell'Eurozona è sceso a 95,2 a marzo 2025, il livello più basso degli ultimi mesi, rispetto a 96,3 a febbraio e ben al di sotto delle previsioni di 97. Il calo è stato guidato dalla minore fiducia nei servizi, nel commercio al dettaglio e tra i consumatori. La fiducia nell'industria e nelle costruzioni è rimasta sostanzialmente stabile.
Per le maggiori economie dell'UE, l’indice è diminuito significativamente in Francia e in Italia, mentre è migliorato in Spagna. La fiducia è aumentata in Germania ed è rimasta invariata nei Paesi Bassi.
CANADA, PIL FERMO
Il PIL canadese è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente a febbraio 2025, con aumenti nei settori manifatturiero, finanziario e assicurativo compensati da diminuzioni nel settore immobiliare e degli affitti e leasing, nel sottosettore dell'estrazione di petrolio, gas e nel settore del commercio al dettaglio.
Va però ricordato che, al di là della rilevazione di marzo, invariata rispetto a febbraio, il PIL è cresciuto dello 0,4% rispetto al mese di gennaio, superando le stime flash dello 0,3%. Le industrie produttrici di beni sono aumentate dell'1,1% tra guadagni nei servizi di pubblica utilità e nell'estrazione mineraria, estrattiva di petrolio e gas, mentre le industrie produttrici di servizi sono aumentate dello 0,1%, con il commercio al dettaglio come principale fattore di detrazione della crescita.
LA SETTIMANA DELLA RBA
La prossima settimana, gli investitori monitoreranno attentamente gli sviluppi della guerra commerciale, poiché le tariffe reciproche sulle importazioni negli Stati Uniti entreranno in vigore il 2 aprile, inclusa una tassa del 25% sul settore auto. Dagli USA attenzione agli ISM PMI, che forniranno approfondimenti sul mercato del lavoro e sulle performance del settore privato.
Inoltre, dalla Cina, si attendono i dati sui Caixin PMI, mentre dal Giappone, occhio al Tankan, che misura le performance delle grandi aziende. Dalla Germania, dati sull’inflazione e sugli ordinativi all’industria. Non dimentichiamo i PMI per l’Eurozona. Attesa, per quel che riguarda le oceaniche, alla decisione sui tassi della RBA, che secondo le stime, dovrebbe lasciare i tassi fermi, al 4.1%.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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STMM " fabbrica di nutella!!"Stm costruisce ancora componenti per elettronica , o sta per essere convertita in fabbrica di nutella!!, da come la sta trattando il mercato il dubbio sorge, ok c'è una diminuzione del fatturato dovuto dal calo di vendite sull'autotrasporto, c'è stato una crisi dopo il covid causata da una eccessiva richiesta di componenti microchip, STM è sotto accusa per indicazioni fuorvianti,durante la conferenza tenuta per annunciare i risultati finanziari del terzo trimestre del 2023, Chery ha continuato a dire agli investitori che le vendite del mercato Automotive sarebbero cresciute in modo significativo nel 2024 , ma questo giustifica un P/E intorno ai 13/15, il più basso del settore, qualcosa non torna. Analizziamo il grafico, siamo in un trend negativo partito dai massimi luglio 2023, un ciclo che potrebbe terminare sui 21/22 mesi, secondo i miei calcoli, ora il titolo sembra seguire in peggio l'andamento del Nasdaq, da grafico si nota l'uscita del prezzo verso il basso ,bucato triangolo evidenziato rette nere, confermato pattern negativo, fatto un nuovo minimo annuale a 20,50, c'è un po di ipervenduto su T.F. orario segnalato solo da RSI, una reazione tecnica al superamento dei 20.60 potrebbe starci la prossima settimana, ma difficile sia una inversione definitiva, il titolo come si vede da grafico è tornato sul canale discendente rappresentato dalle tre rette parallele nere, se il nasdaq continua a scendere fino a metà aprile circa , il titolo si porta sulla retta inferiore del canale in oggetto, ma cosa puo far invertire un simile trend, con una salita simile a quella fatta da agosto 1999 fino a febbraio 2000, sarà la tecnologia quantistica che per mé farà fare la vera inversione nel lungo periodo. Tutto questo detto non vuol spingere nessuno all'acquisto o alla vendita, ognuno ragioni con la propria testa. BUON TRADING
Terremoto in Myanmar e le Monete Rifiugio
Salve, mi chiamo Andrea Russo e sono un Trader Forex. Oggi voglio parlarvi dell'impatto degli eventi catastrofici, come il recente terremoto in Myanmar, sul mercato Forex, con particolare attenzione al ruolo delle valute rifugio. Durante crisi globali o eventi imprevedibili, gli investitori tendono a cercare sicurezza per i loro capitali, spostandoli verso asset e valute considerati stabili. Questo fenomeno, noto come "flight to safety," si verifica perché i mercati diventano altamente volatili e incerti, e il rischio di perdite aumenta.
Il flight to safety e l'importanza delle valute rifugio
Quando si verificano eventi drammatici come il terremoto in Myanmar, gli investitori globali preferiscono proteggere i loro portafogli. Questo spesso porta a un rafforzamento delle cosiddette valute rifugio, ovvero quelle valute percepite come sicure e stabili. Il motivo è che queste valute tendono a mantenere il loro valore o addirittura a rafforzarsi nei momenti di crisi, fungendo da ancore di stabilità per i mercati finanziari.
Le principali valute rifugio
Tra le valute rifugio più comuni troviamo:
Franco svizzero (CHF): La Svizzera è rinomata per la sua stabilità economica e politica. Il franco svizzero viene spesso visto come un "porto sicuro" durante periodi di instabilità.
Dollaro statunitense (USD): Il dollaro è considerato una valuta rifugio per eccellenza grazie alla solidità dell'economia americana e al suo status di valuta di riserva globale.
Yen giapponese (JPY): Nonostante il Giappone abbia un elevato debito pubblico, lo yen è visto come una valuta sicura, grazie alla stabilità interna del Paese.
Oro e altri beni rifugio: Pur non essendo valute, l'oro e alcune altre materie prime vengono spesso considerate beni rifugio e il loro valore influenza indirettamente i mercati valutari.
Impatto dei terremoti sulle valute e il Forex
Un evento come il terremoto in Myanmar tende a generare uno spostamento di capitali verso queste valute rifugio per i seguenti motivi:
Deprezzamento delle valute locali: La valuta del Myanmar, il kyat, sta subendo pressioni a causa dell'instabilità economica e della necessità di ingenti capitali per la ricostruzione.
Crescita delle valute rifugio: Con l'aumento dell'incertezza, valute come CHF, USD e JPY si rafforzano mentre gli investitori cercano rifugio.
Volatilità del mercato: Gli eventi catastrofici portano spesso a improvvisi movimenti dei prezzi nelle principali coppie di valute, aumentando il rischio e, al contempo, offrendo opportunità per i trader Forex più esperti.
Influenza sulle materie prime: Se l'area colpita dal disastro è ricca di risorse naturali, le materie prime potrebbero subire variazioni di prezzo, con un impatto significativo su valute correlate come AUD e CAD.
Conclusione
Gli eventi naturali, come il terremoto in Myanmar, ci ricordano quanto possa essere volatile il mercato Forex durante i periodi di crisi. Monitorare attentamente queste dinamiche è fondamentale per adattare le strategie di trading e proteggere i propri investimenti. Capire il ruolo delle valute rifugio in questi momenti permette di individuare opportunità, ridurre i rischi e mantenere la stabilità del portafoglio.
Spero che questo articolo vi abbia offerto una panoramica utile. Se avete domande o desiderate approfondimenti, non esitate a contattarmi.
Trump Ottiene la Prima Vittoria Commerciale?Sembra che la strategia commerciale aggressiva del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump stia iniziando a produrre i primi risultati. Il Primo Ministro canadese Mark Carney ha annunciato oggi, dal Porto di Montreal, l'avvio di negoziati commerciali completi con gli Stati Uniti, a seguito di una "discussione costruttiva" con il Presidente Trump.
Questa mossa segna un potenziale cambio di rotta nelle relazioni economiche tra i due paesi. Carney ha dichiarato l'intenzione di instaurare una "nuova relazione economica e di sicurezza" con gli Stati Uniti, aprendo la porta a possibili modifiche degli accordi commerciali esistenti.
Parallelamente all'annuncio dei negoziati, Carney ha reso nota la creazione di un significativo "Fondo per la Diversificazione Commerciale" con una dotazione di 5 miliardi di dollari canadesi. Questo fondo mira a rafforzare le infrastrutture del paese per diversificare i partner commerciali, creare nuovi posti di lavoro e stimolare la crescita economica. Questa mossa suggerisce una presa di coscienza da parte del Canada della necessità di ridurre la propria dipendenza economica dagli Stati Uniti e di esplorare nuove opportunità a livello globale.
Come analizzare le "STRUTTURE DI MERCATO"Uno degli strumenti più importanti per l'analisi dei trend di un'asset, capire la sua direzionalità di lungo, medio e breve termine e trovare potenziali entrate a mercato sono le strutture di mercato.
Durante un trend rialzista, potremo osservare una struttura di mercato rialzista (bullish orderflow), ovvero una struttura che continua a creare massimi e minimi sempre più alti e viceversa per una struttura ribassista:
Ovviamente questa è una visione teorica delle strutture di mercato, nella partica una struttura assomiglierà più a qualcosa del genere:
A questo punto saremo già in grado di raccogliere informazioni importanti nella lettura della struttura:
- Swing low : Il minimo che ha causato la rottura dello swing high
- Swing high : Il massimo che ha causato la rottura dello swing low
- Strutture interne : tutte le strutture generate all'interno di uno swing high ed uno swing low
- Dopo un BOS (rottura di struttura): possiamo aspettarci una correzione del movimento del timeframe di riferimento.
I punti swing (massimi e minimi) sono le fondamenta delle strutture di mercato, infatti essi vengono determinati come massimi/minimi forti oppure massimi/minimi deboli, in base all'orderflow attuale:
Un minimo forte è un minimo che genera una rottura di struttura , che quindi genera un massimo più alto del precedente swing high (viceversa per i massimi).
Un minimo debole è un minimo che non riesce a generare una rottura di struttura e andrà quindi a generare un massimo più basso del precedente swing high (viceversa per i massimi).
In una struttura rialzista osserveremo quindi una serie di minimi forti e massimi deboli, ed invece in una struttura ribassista avremo una serie di massimi forti e minimi deboli.
L'identificazione di questi massimi e minimi forti è di fondamentale importanza, infatti una volta determinati sapremo che questi punti non devono essere presi per poter continuare nel trend in atto e determinano quindi punti particolarmente sicuri per posizionare lo stop loss di un eventuale trade.
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La rottura di un massimo o minimo forte sarà un'altra importante informazione, perchè ci farà capire che il trend in atto è finito. Quindi la rottura dell'ultimo massimo/minimo forte determinerà il cambio di trend :
Esempio di strutture su un mercato reale (EUR/USD sul timeframe 1h):
Queste poche e semplici informazioni sono la base della lettura del trend di un'asset e sono le fondamenta per determinare se cercare posizionamenti long oppure short, dopo posizionare lo stop loss delle proprie operazioni e soprattutto a quali massimi/minimi puntare come take profit.
Analisi Weekly EUR/USD - W13/2025Come anticipato nella scorsa analisi weekly ( ) euro dollaro ha iniziato la settimana continuando il movimento ribassista iniziato durante la scorsa settimana, dopo lo sbilanciamento del massimo della settimana del 10 marzo.
L'asset ha iniziato a tradare il grosso imbalance generato dalla candela del 5 marzo, per poi avere una forte reazione dopo aver raggiunto il primo vuoto volumetrico importante, evidenziato dal primo box viola. Appena raggiunta questa zona il mercato ha generato un forte impulso che ha permesso di creare un forte engulfing sul timeframe daily, seguito dalla giornata di venerdì ha avuto anch'essa una chiusura rialzista, recuperando il livello del weekly open e confermando il riallineamento long.
Per la prossima settimana mi aspetto da parte di euro dollaro una continuazione rialzista, puntando potenzialmente a fare nuovi massimi strutturali, andando a prendere il massimo a 1.0954$, contando che non ci sono particolari zone di reazione ribassiste, eccetto per un imbalance a 4h con apertura a 1.0868$.
Se l'asset dovesse generare un'inversione strutturale importante da questa zona di imbalance 4h, potremmo aspettarci di dover andare a tradare prezzi più bassi rispetto ai minimi di questa settimana, potenzialmente fino al secondo vuoto volumetrico importante sul daily (ovvero il secondo box viola a 1.0657$.
Una chiusura daily oltre l'imbalance a 4h (ovvero sopra i 1.0900$) confermerebbe l'idea di puntare ai massimi strutturali (questa è l'opzione che considero più probabile rispetto ad una continuazione ribassista).
Analisi ciclica temporale EUR/USDPossibile inversione intorno i giorni 18/21 aprile.
è possibile notare una doppia congruenza formatasi dall'armonizzazione di diversi cicli temporali, l'incrocio degli angoli di gann 3/1 e 2/1 sulla stessa data danno ancora più validità al segnale. Nel caso in cui dovessimo trovarci in uptrend cercherò un setup da shortare in quelle date, viceversa in caso di downtrend. Che Dio vi blessi con tanti pips ✨
Eur/Usd Torna Rialzista... ForseBuonasera Trader,
Settimana scorsa ho condiviso la mia visione secondo la quale eur/usd sarebbe tornato a rialzo dopo aver testato/liquidato la demand su h4.
Qui di seguito trovi l'analisi:
Come vedi, il prezzo ha sbilanciato la demand andando a liquidare degli ordini e successivamente creare una nuova struttura sul timeframe h4, tornando in una struttura rialzista.
Contesto Macro:
Oggi, 28/03/2025, è uscito il dato del PCE americano, che è l'indicatore dell'inflazione preferito dalla FED.
L'inflazione ha superato le attese attestandosi ad un +0.4% (Core PCE MoM) ed un 2.8% (Core PCE YoY).
Con questi dati, la FED rimane cauta perché il dato non è allarmante ma sicuramente non accelera il taglio dei tassi.
Cot Report
Il rapporto COT mostra un Euro ancora molto forte sia sul breve sia sul lungo:
Mentre il dollaro, sul breve, si mostra abbastanza neutro:
La mia visione, quindi, al momento resta tale al netto di cambiamenti sui prossimi dati macroeconomici previsti.
Mi raccomando, il mio non è un invito all'investimento, ma solo una condivisione di idee, quindi fai prima le tue valutazioni.
Buon Trading
JD.com Possibile opportunità di investimento
1. Descrizione dell’Azienda
JD.com è uno dei principali attori dell’e-commerce in Cina, riconosciuto per la sua infrastruttura logistica integrata e altamente efficiente. L’azienda gestisce internamente gran parte della propria catena distributiva, garantendo consegne rapide e affidabili, elemento chiave per il successo nel competitivo mercato dell’e-commerce. Oltre alle vendite online, JD.com sta espandendo la propria offerta includendo servizi digitali e soluzioni “retail-as-a-service”, al fine di diversificare le fonti di ricavo e consolidare la sua posizione di mercato.
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2. Analisi Fondamentale
La valutazione del prezzo intrinseco è stata condotta utilizzando tre approcci distinti: il metodo di Graham, un modello DCF ispirato all’approccio di Warren Buffett e un ulteriore calcolo DCF.
I risultati ottenuti sono i seguenti:
• Metodo di Graham: ~26 USD per azione
• Approccio DCF (Buffett): ~38,5 USD per azione
• DCF (precedente calcolo): ~38,5 USD per azione
La media dei tre metodi risulta in un prezzo intrinseco medio di circa 34 USD per azione.
Attualmente, il titolo scambia a circa 42 USD, indicando che, da un punto di vista fondamentale, JD.com potrebbe essere leggermente sopravvalutata nel breve termine.
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3. Analisi Tecnica
L’analisi tecnica sul time frame settimanale evidenzia segnali positivi per il titolo:
• Rottura della figura d’inversione “1-2-3 Low”
• Superamento della trendline ribassista
• Supporto chiave a quota 21,18 USD
Questi segnali indicano una potenziale inversione di tendenza al rialzo. Se il titolo dovesse rimbalzare da questo supporto e raggiungere un target di circa 105 USD per azione, il potenziale rendimento medio-lungo potrebbe essere fino al 147%.
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4. Proiezione del Rendimento
• Punto d’ingresso ideale: circa 21,18 USD (supporto confermato tecnicamente)
• Target di prezzo a medio-lungo termine: circa 105 USD per azione
• Potenziale rendimento: fino al 147% a medio-lungo termine
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5. Vantaggi e Svantaggi dell’Investimento
Vantaggi
• Infrastruttura logistica all’avanguardia: JD.com vanta una rete logistica integrata che garantisce efficienza e rapidità nelle consegne.
• Modello di business solido: La gestione diretta della catena distributiva e l’espansione in nuovi segmenti rafforzano la posizione competitiva dell’azienda.
• Espansione in settori ad alto potenziale: L’integrazione di servizi digitali e soluzioni “retail-as-a-service” diversifica le fonti di ricavo.
• Segnali tecnici positivi: La rottura del pattern “1-2-3 Low” e della trendline ribassista, unitamente al supporto a 21,18 USD, suggeriscono una potenziale inversione del trend.
• Elevato potenziale di rendimento: Un ingresso tecnico a livelli di supporto e un target di prezzo intorno a 105 USD potrebbero tradursi in un rendimento fino al 147%.
• Interesse di investitori di spicco: L’incremento della partecipazione in JD.com da parte di investitori come Michael Burry evidenzia una forte fiducia nel potenziale di crescita a lungo termine del titolo.
Svantaggi
• Valutazione attuale elevata: Con il titolo scambiato a 42 USD, il prezzo di mercato risulta superiore al prezzo intrinseco medio stimato (34 USD), suggerendo una possibile sopravvalutazione nel breve termine.
• Rischi regolatori e geopolitici: Il contesto normativo cinese e le tensioni geopolitiche rappresentano fattori di incertezza che potrebbero impattare negativamente la performance.
• Competizione intensa: Il settore dell’e-commerce in Cina è altamente competitivo, con grandi attori come Alibaba e Pinduoduo, che potrebbero influenzare i margini e la quota di mercato.
• Margini sottili: Gli investimenti significativi in infrastruttura e tecnologia possono comprimere i margini di profitto, richiedendo una gestione attenta dei costi.
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6. Conclusioni
JD.com rappresenta un’opportunità strategica per gli investitori con una visione a lungo termine, grazie al suo solido modello di business e alla capacità di generare flussi di cassa sostenibili. L’analisi fondamentale indica un prezzo intrinseco medio di circa 34 USD per azione, mentre l’analisi tecnica conferma segnali di inversione del trend con un supporto critico a 21,18 USD. Questi elementi, insieme a un potenziale rendimento fino al 147% nel medio-lungo termine, rendono JD.com un investimento interessante nonostante il prezzo attuale di 42 USD.
L’investimento di investitori di rilievo, come Michael Burry, rafforza ulteriormente la tesi positiva sul titolo, indicando che, nonostante le sfide regolatorie e competitive, JD.com potrebbe offrire notevoli opportunità di crescita per chi possiede un profilo di rischio adeguato.
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💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
⚠️ NON cerco posizionamenti short su GOLD ⚠️
Buongiorno a tutti,
il nostro collega Gold ieri ha deciso di rompere i massimi storici, proseguendo la sua scalata.
Attualmente sto monitorando l'apertura daily di oggi per una possibile ulteriore spinta, in particolare durante la sessione americana e in concomitanza con l'uscita delle news.
Osservo anche un livello interno tra 3030 e 3035, che preferirei non venisse toccato oggi.
Continuerò a cercare ingressi long fino a quando non vedrò una settimana chiaramente ribassista.
Ci vediamo dopo in live, occhio alle news delle 13:30
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
L'incertezza frena l'azionarioAncora una seduta interlocutoria delle borse, che non sanno la direzione da prendere per via delle persistenti preoccupazioni sui dazi e delle prospettive economiche che ancora pesano sul sentiment degli investitori. Il settore dei beni di consumo discrezionali è stato il migliore, mentre la tecnologia e l'energia hanno registrato le perdite maggiori. Le megacap Tesla (+5,5%) e Amazon (+0,8%) hanno guadagnato, mentre Nvidia è scesa dell'1,5%.
Nel frattempo, la General Motors è crollata di oltre il 7% dopo che l'amministrazione Trump ha annunciato un dazio del 25% su "tutte le auto non prodotte negli Stati Uniti", che entrerà in vigore il 2 aprile. Il presidente ha anche messo in guardia da dazi "molto più importanti", l’Unione Europea, e il Canada se decidessero di applicare ritorsioni per contrastare le misure commerciali degli Stati Uniti.
VALUTE
L’Euro, nonostante i buoni dati Usa, non molla la presa e si riporta a ridosso di 1.0800 anche se per ora, non sfonda. Resta però forte, il biglietto verde contro Jpy, Aud, Nzd, L'indice del dollaro USA si è stabilizzato intorno a 104,3, in attesa dei dati di oggi pomeriggio, relativi al PCE, l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve. La Fed ha recentemente alzato le sue previsioni di inflazione in ragione delle preoccupazioni sull'impatto dei dazi, e ha ridotto le probabilità che vi possano essere ulteriori tagli dei tassi di interesse.
Nel frattempo, il presidente della Fed di Richmond Tom Barkin ha dichiarato che la posizione "moderatamente restrittiva" della banca centrale rimane appropriata, dato l'elevato livello di incertezza economica e i rapidi cambiamenti di politica. Tecnicamente l’EurUsd rimane sotto le resistenze chiave di 1.0850 e 1.0950 ma tiene l’area di supporto di 1.0720 30 . Il Cable tiene meglio ma a breve usciranno i dati sul Pil e sulle vendite al dettaglio.
UsdJpy verso 151.50, l’rea chiave di resistenza di medio termine. Deboli le oceaniche, con AudUsd che rimane tra 0.6260 e 0.6380 mentre NzdUsd, non è riuscito a rompere 0.5820 e ripiega verso 0.5680. L’avversione al rischio ripropone poi a salita di EurAud ed EurNzd che risalgono sopra 1.7150 e 1.8850.
PIL USA
L'economia statunitense è cresciuta del 2,4% annualizzato nel quarto trimestre del 2024, leggermente al di sopra del 2,3% precedente, Le esportazioni sono diminuite leggermente mentre le importazioni sono diminuite più di quanto inizialmente previsto. Anche la spesa pubblica è aumentata e gli investimenti fissi si sono contratti meno del previsto, mentre gli investimenti residenziali sono aumentati a un ritmo più veloce di quanto inizialmente previsto.
Nel frattempo, i consumi personali sono rimasti il principale motore della crescita, con un aumento del 4%, leggermente inferiore al 4,2% della stima precedente, ma restando il guadagno maggiore dal primo trimestre del 2023. La spesa è aumentata sia per i beni, sia per i servizi.
USA, DEFICIT COMMERCIALE
Il deficit commerciale degli Stati Uniti in beni si è ridotto a 147,91 miliardi di dollari a febbraio 2025, superando le aspettative di mercato di 134,5 miliardi ma inferiore rispetto al record rivisto di 155,6 miliardi del mese precedente.
Le importazioni sono aumentate del 22,5% a 326,51 miliardi, trainate principalmente da forti aumenti negli acquisti di forniture industriali, beni di consumo e beni strumentali. Nel frattempo, le esportazioni sono aumentate del 2,5% a 178,6 miliardi, spinte da maggiori vendite di beni strumentali e beni di consumo.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 1.000 a 224.000 nella settimana conclusasi il 22 marzo, al di sotto delle aspettative di mercato di 225.000, per rimanere su livelli storicamente bassi. Nel frattempo, le richieste continuative sono diminuite di 25.000 nella settimana precedente.
I risultati hanno continuato a indicare la resilienza del mercato del lavoro, nonostante il prolungato periodo di politica monetaria restrittiva e i dati deboli pubblicati durante il primo trimestre dell'anno. Nel frattempo, le richieste di disoccupazione presentate nell'ambito dei programmi per i dipendenti del governo federale, che sono stati sottoposti a un attento esame a causa dei licenziamenti da parte del Department of Government Efficiency (DOGE), sono diminuite di 245 a 821.
BUND IN RIPRESA
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso sotto il 2,8% giovedì dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una tariffa del 25% sui veicoli importati, un duro colpo per l'economia tedesca incentrata sulle automotive. Quasi un quarto delle esportazioni di veicoli dell'UE è destinato agli Stati Uniti, che sono anche il mercato di esportazione più importante della Germania.
La decisione accresce l'incertezza economica, aggiungendo pressione sulla crescita europea mentre i costi più elevati si propagano attraverso le catene di approvvigionamento. In risposta, l'UE sta preparando contromisure. Timori di un aumento delle tensioni commerciali hanno spinto la BCE a tagliare i tassi, che potranno scendere anche sotto al 2%, dal 2.5% attuale.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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ingressi long e short definiti
Nona Sinfonia è un sistema di trading che sfrutta la fase di accumulo dei prezzi, identificata attraverso una configurazione di 1+9 candele. Questa tecnica punta a riconoscere momenti di bassa volatilità che anticipano, spesso, forti movimenti direzionali, offrendo un'opportunità di ingresso a basso rischio con obiettivi di profitto ben definiti.
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💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
⚠️ NON cerco posizionamenti short su GOLD ⚠️
Gold continua a muoversi all'interno di un range senza una chiara direzionalità.
I long restano le operazioni migliori da considerare, soprattutto ora che abbiamo un ricambio di struttura long su H4.
Per quanto riguarda gli short, l'unico livello interessante è quello dei 3.043/3.047, che rispetta tutti i requisiti.
Tuttavia, è fondamentale attendere l'apertura della sessione americana e le news correlate.
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Trump, ancora daziGiornata negativa per Wall Street, con l'S&P 500 che è sceso dell’1.2%, mentre il Nasdaq è crollato dell’1.8% e il Dow Jones ha cancellato i guadagni iniziali per aggirarsi intorno allo zero, spinto da una svendita nel settore tecnologico. I titoli megacap hanno visto bruschi cali, con Nvidia in calo del 4,7%, Tesla in calo del 3,9% e Amazon, Meta e Alphabet che hanno perso tutte l'1,2% all'1,4%. Apple (-0,2%) e Microsoft (-0,4%) non hanno fatto meglio.
Il sentiment rimane negativo, poiché persistono le preoccupazioni sulla guerra commerciale in corso, con gli operatori ancora in attesa di ulteriori chiarimenti sui dazi reciproci che entreranno in vigore il 2 aprile. Tutto ciò ha prevalso rispetto anche ai positivi dati Usa, sugli ordini di beni durevoli, usciti decisamente sopra le attese.
Nella notte poi, I mercati azionari asiatici sono scesi dopo che Trump ha annunciato un dazio del 25% su tutte le importazioni di auto a partire dalla prossima settimana. Le case automobilistiche giapponesi e sudcoreane sono state tra le più colpite, con forti perdite per Toyota, Honda, Subaru, Hyundai e Kia. Anche i titoli tecnologici hanno dovuto affrontare pressioni di vendita, seguendo il calo notturno dei giganti tecnologici statunitensi.
VALUTE
L'indice del dollaro è sceso sotto quota 104,5 giovedì, riducendo i guadagni della sessione precedente, dopo le dichiarazioni di Trump che hanno riportato l’avversione al rischio sui mercati. Il presidente ha annunciato un dazio del 25% su tutte le auto e i camion leggeri importati, che entrerà in vigore il 2 aprile, insieme a dazi reciproci sulle nazioni con imposte sui beni statunitensi, misure che si è impegnato a mantenere per tutto il suo secondo mandato.
L'escalation della guerra commerciale ha scatenato timori di una crescita economica statunitense più lenta e di rinnovate pressioni inflazionistiche, La fiducia dei consumatori statunitensi è scesa al livello più basso in oltre quattro anni, aggiungendo preoccupazioni. L’attesa ora si sposta verso il rapporto sull'indice dei prezzi PCE di venerdì, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed.
ORDINI BENI DUREVOLI
I nuovi ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti sono aumentati inaspettatamente di 2,7 miliardi di dollari, ovvero dello 0,9% su base mensile a 289,3 miliardi a febbraio 2025, dopo un balzo rivisto al rialzo del 3,3% a gennaio e superando le previsioni di un calo dell'1%. Le attrezzature per i trasporti hanno guidato l'aumento, Gli ordini sono aumentati anche per macchinari (0,2%), prodotti in metallo lavorati (0,9%), computer e correlati (1,1%) e apparecchiature elettriche, elettrodomestici e componenti (2%).
Al contrario, gli ordini di beni strumentali sono diminuiti dell'1,5%. Nel frattempo, gli ordini di beni strumentali non per la difesa, esclusi gli aeromobili, sono diminuiti dello 0,3% a febbraio, il primo calo in quattro mesi, dopo un guadagno rivisto al rialzo dello 0,9% a gennaio e peggiore delle previsioni di un aumento dello 0,2%. L'incertezza che circonda le tariffe sta probabilmente rendendo le aziende esitanti ad aumentare la spesa per le attrezzature.
UK, CALA L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è sceso al 2,8% a febbraio 2025 dal 3% di gennaio, al di sotto delle aspettative di mercato del 2,9%, sebbene in linea con le previsioni della Banca d'Inghilterra. Il maggiore contributo al ribasso è arrivato dai prezzi dell'abbigliamento, che sono diminuiti per la prima volta da ottobre 2021. L'inflazione è diminuita anche nel settore ricreativo e culturale, nonché nell'edilizia abitativa e nelle utenze, compresi gli affitti.
Al contrario, l'inflazione alimentare è rimasta invariata al 3,3% e i prezzi sono aumentati più rapidamente per i trasporti ,ristoranti e hotel. Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è rimasta stabile al 5%. Il tasso di inflazione core annuale è sceso al 3,5% dal 3,7%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4%, rimbalzando da un calo dello 0,1% ma non raggiungendo l'aumento previsto dello 0,5%.
SALE IL RAME
I future sul rame sono saliti oltre i 5,20 dollari per libbra mercoledì, raggiungendo un nuovo massimo storico tra le segnalazioni secondo cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump imporrà tariffe sulle importazioni di rame entro poche settimane, accelerando significativamente la tempistica originale. Le direttive iniziali di Trump suggerivano che le tariffe sul rame sarebbero entrate in vigore entro la fine dell'anno, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Gli sviluppi hanno innescato un'impennata nelle importazioni di rame degli Stati Uniti, con spedizioni recenti per un totale di 500.000 tonnellate, superando di gran lunga la normale media mensile di 70.000 tonnellate, poiché gli operatori si sono affrettati a garantire la fornitura prima dei dazi.
In risposta, le aziende statunitensi stanno esplorando fonti alternative di rame, in particolare dal Sud America, per mitigare l'impatto delle tariffe. Ad aumentare lo slancio rialzista, Glencore ha temporaneamente sospeso le spedizioni di rame dalla sua fonderia di Altonorte in Cile a causa di un problema che ha interessato la fornace dell'impianto.
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