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*AGGIORNAMENTO ANALISI GOLD*
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Buon giovedi a tutti <3
Dati di ieri (+2,9% annuo):
In linea con le attese, indicano una stabilità nella crescita economica.
Inflation core (3,2%):
In calo,alimenta speculazioni su un possibile ulteriore taglio dei tassi FED, sostenendo il sentiment positivo sui mercati.
Gold fortemente rialzista, Lo scenario macro favorisce il metallo prezioso, con gli investitori che cercano protezione contro l'incertezza economica e la svalutazione del dollaro.
Evitare posizionamenti ribassisti sul macro trend
L'oro rimane supportato dai fondamentali e dal sentiment positivo del mercato.
Valutare opportunità di short intraday,
Con attenzione alle zone tecniche e senza anticipare il movimento.
Ad esempio, la prima zona target a 2720 sembra essere un livello interessante
Monitoraggio dati sui sussidi oggi pomeriggio,
Questi numeri potrebbero influenzare il breve termine, fornendo spunti per movimenti intraday.
Approccio in live:
Si consiglia di osservare attentamente i movimenti prima di agire, mantenendo un piano flessibile per eventuali operazioni short in aree di resistenza ben definito
*PROSSIMI APPUNTAMENTI*
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:30 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Oltre l'analisi tecnica
Nasdaq forte sopra le resistenzeIl Nasdaq ha mostrato una solida performance, sostenuto dalla forza politica ed economica degli Stati Uniti e forza delle Tech. Dopo una correzione iniziale di pochi punti percentuali, l'indice ha ripreso la sua traiettoria rialzista.
Una rottura confermata dell'area 21.500 potrebbe favorire l'ingresso di nuova liquidità, con un potenziale target di 22.300-500 nel breve/medio periodo. Non vedo, al momento, ulteriori ritracciamenti al ribasso significativi
Il CPI rilancia le borseReazione significativa dei mercati azionari, specie quelli USA, con l'S&P 500 in aumento dell'1,6%, il Nasdaq in rialzo del 2% e il Dow Jones a +1,53%. La reazione è dipesa dalla pubblicazione del dato sull’inflazione USA, aumentata per il terzo mese consecutivo del 2,9% in linea con le aspettative, ma il tasso core è uscito inferiore al consensus al 3,2% su base annua mentre quello mensile è salito solo dello 0,2%.
I dati hanno contribuito a ridare speranze agli investitori sulla possibilità che la Fed possa tagliare i tassi più di quanto non abbia lasciato intendere. Inoltre, i risultati degli utili aziendali delle principali banche hanno rafforzato il sentiment degli investitori. Le azioni JPMorgan sono aumentate di circa lo 0,4% dopo aver superato le previsioni di utili e ricavi e aver alzato le previsioni di redditività netta da interessi per il 2025. Wells Fargo è salita di oltre il 3% dopo aver pubblicato un aumento degli utili. Goldman Sachs è salita del 4,8% su utili e ricavi migliori del previsto, mentre BlackRock è balzata di quasi il 2,5% poiché i suoi asset hanno raggiunto un record di 11,6 trilioni di dollari. Citigroup ha guadagnato il 4% e la Bank of New York Mellon il 6,4% dopo che entrambe hanno superato le stime dei risultati previsti.
VALUTE
L’iniziale reazione del mercato dei cambi ai dati sui prezzi al consumo USA aveva visto l’euro salire contro il dollaro a 1,0350, prima area importante di resistenza, che però è stata violentemente respinta, con i prezzi che in serata sono tornati a 1,0285. Il Cable ha avuto un rendimento analogo con un rialzo a 1,2305 per poi perdere quasi 100 pips in breve tempo. Anche se attutiti, gli altri dollari si sono ripresi, con USD/CAD che sembrava aver violato i supporti di medio termine che però poi ha rifiutato, tornando a 1,4340. USD/JPY, invece, ha perso quasi 200 pips in giornata e ne ha corretti solo 50, scendendo nuovamente questa notte a 155,5, il livello più basso delle ultime 4 settimane, a dimostrazione che la valuta giapponese sembra vivere una fase di accumulazione di medio periodo, che potrebbe spingere USD/JPY al ribasso anche fino a 155,00 e poi 153,50. Stabili le oceaniche che si stanno muovendo più lentamente di euro e Cable, ma soprattutto restano sopra i supporti chiave.
CPI USA
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è aumentato per il terzo mese consecutivo al 2,9% a dicembre 2024 dal 2,7% di novembre, in linea con le aspettative del mercato. Questo aumento di fine anno è in parte dovuto ai bassi effetti base dell'anno scorso, in particolare per l'energia. I costi energetici sono diminuiti meno del previsto, principalmente a causa della benzina, dell'olio combustibile e del gas naturale. Inoltre, l'inflazione è salita per i prodotti alimentari e i trasporti. D'altro canto, l'inflazione ha rallentato per le abitazioni, per le auto e i camion. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,4%, al di sopra delle previsioni dello 0,3%.
CPI UK
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è sceso inaspettatamente al 2,5% a dicembre 2024 dal 2,6% di novembre, al di sotto delle previsioni del 2,6%. Tuttavia, ha rispecchiato le previsioni della BoE di inizio novembre. I prezzi sono rallentati nel settore dei servizi, mentre hanno tenuto in quello dei trasporti per gli effetti del rialzo dei carburanti, che hanno parzialmente compensato. Rispetto a novembre, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3%, al di sopra dello 0,1% del periodo precedente ma al di sotto delle previsioni dello 0,4%. Anche il tasso di inflazione core annuale è sceso al 3,2% dal 3,5% e il tasso mensile è salito allo 0,3%, al di sotto delle previsioni dello 0,5%.
AUSTRALIA, TASSO DI DISOCCUPAZIONE IN RIALZO
Il tasso di disoccupazione è salito al 4,0% a dicembre in Australia, dal minimo di otto mesi di novembre che era uscito al 3,9%, ma in linea con le aspettative di mercato. Il numero di disoccupati è aumentato di 10,3 mila unità, e aumentano coloro che cercano un lavoro a tempo pieno salendo di 14,9 mila unità, mentre sono diminuiti coloro che il lavoro lo cercano part-time. Nel frattempo, l'occupazione è cresciuta di 56,3 mila unità a un nuovo picco di 14,5 milioni, superando facilmente le previsioni di un aumento di 15 mila. L'occupazione part-time è salita di 80 mila unità al massimo storico di 4,5 milioni, anche se l'occupazione a tempo pieno è diminuita. Il tasso di partecipazione è salito al 67,1%, tornando al picco di luglio e superando le previsioni del 67,0%, che corrispondevano alle cifre di novembre.
GERMANIA, PIL IN CALO
Il PIL della Germania è sceso dello 0,2% nel 2024, dopo una contrazione dello 0,3% nel 2023, in linea con le aspettative del mercato. Il settore manifatturiero ha registrato un calo significativo della produzione, in settori chiave come macchinari e automotive. Anche il settore delle costruzioni ha sofferto, con un ribasso del 3,8% del valore aggiunto lordo dovuto agli elevati prezzi delle materie prime e ai tassi di interesse. Il settore dei servizi è cresciuto dello 0,8%, ma le performance sono state varie: commercio, trasporti e alloggi sono rimasti stagnanti, mentre l'informazione e la comunicazione sono aumentate del 2,5%. I servizi alle imprese sono rimasti invariati. I consumi delle famiglie sono aumentati leggermente (0,3%), con una spesa per la salute e i trasporti in aumento. I consumi pubblici sono cresciuti del 2,6%, spinti da maggiori prestazioni sociali. Il commercio estero ha sofferto, con esportazioni in calo dello 0,8% e importazioni in leggero aumento dello 0,2%.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
SP500 verso nuovi massimiL'America continua a dimostrare forza sia a livello politico che economico. L'indice S&P 500, dopo un iniziale ribasso correttivo di qualche punto percentuale, ha ripreso il suo trend rialzista.
La rottura con conferma dell'area 6000 potrebbe attirare ulteriore liquidità, aprendo la strada a un target di 6500 nel breve/medio periodo. Al momento, non ritengo probabili ulteriori storni significativi.
DJI rimbalzo tecnico eseguitoIl Dow Jones (DJI) ha recentemente dimostrato una significativa resilienza dopo uno storno tecnico, evidenziando la sua forza strutturale e la rinnovata fiducia degli investitori. Questo recupero è stato alimentato da notizie positive provenienti da Wall Street, che hanno ridato slancio all'indice, spingendolo verso un nuovo potenziale massimo storico.
Fattori Tecnici e Fondamentali del Recupero
Storno Tecnico e Ripresa:
Lo storno tecnico osservato nelle settimane precedenti era in linea con una fisiologica presa di profitto dopo un'estesa fase rialzista. Nonostante il temporaneo indebolimento, il DJI ha mantenuto supporti tecnici chiave, segnalando un chiaro interesse degli acquirenti a livelli strategici.
La successiva ripresa, supportata da volumi crescenti, indica un ritorno del momentum positivo e una rinnovata fiducia nei fondamentali macroeconomici statunitensi.
Con il DJI che attualmente si trova in una chiara fase di breakout rispetto ai livelli precedenti, si delinea un potenziale scenario rialzista:
Superamento dei Massimi Precedenti: La struttura grafica suggerisce che il DJI potrebbe presto testare e superare i massimi precedenti. L’area intorno ai 40.000-42.000 punti rappresenta un supporto significativo.
Target a +7%: Basandoci sull’attuale ritmo di crescita, l’indice potrebbe raggiungere un incremento complessivo del 7% rispetto ai livelli attuali, proiettandosi verso i 45.000 punti entro la fine di gennaio o febbraio.
Contesto Tecnico: Le medie mobili principali (50 e 200 periodi) continuano a segnalare una tendenza rialzista, confermata dagli oscillatori tecnici come RSI e MACD, che mostrano ulteriore spazio per l’apprezzamento.
Il Dow Jones sembra ben posizionato per capitalizzare il momentum positivo. Con l’economia statunitense che dimostra solidità e i mercati che rimangono ottimisti, il raggiungimento dell'area dei 45.000 punti appare realistico. Questo rally potrebbe essere supportato da ulteriori segnali di stabilizzazione economica e da un miglioramento del sentiment globale. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi macroeconomici e le dinamiche di liquidità sui mercati per confermare questa traiettoria di crescita.
1-2-3 BOX rialzistaIl DAX è in un momento decisivo. Dopo aver consolidato sopra i livelli attuali, il principale indice tedesco sembra pronto per un allungo verso la soglia psicologica dei 22.000 punti, sostenuto dalla solidità dei dati macroeconomici più recenti.
Fattori Fondamentali Positivi
Germania Resiliente: I dati economici tedeschi hanno mostrato una sorprendente resilienza, indicando che il settore industriale sta vivendo una ripresa solida e che la fiducia degli investitori sta migliorando.
Sponda Americana: Anche i dati provenienti dagli Stati Uniti supportano una narrativa di crescita globale. Con le elezioni presidenziali e altri eventi politici significativi all’orizzonte (decisioni di espansione) , è improbabile che gli USA mostrino segnali di debolezza nei mercati, creando un contesto favorevole per gli asset rischiosi a livello globale.
L’Analisi Tecnica e il Pattern Istituzionale “1-2-3 BOX Laterale”
A livello tecnico, il DAX ha recentemente formato un raro e sofisticato pattern istituzionale noto come "1-2-3 BOX Laterale", utilizzato dalle grandi istituzioni per identificare punti di breakout strategici. Questo pattern si caratterizza da:
1: Una fase di consolidamento laterale con volumi in diminuzione.
2: Una violazione iniziale dei livelli di resistenza con un incremento dei volumi.
3: Una ripresa immediata con un ritracciamento minimo, preludio di un’estensione verso nuovi massimi.
Questa configurazione, insieme alla recente pressione degli acquisti, suggerisce un potenziale movimento verso i 22.000 punti, un obiettivo raggiungibile senza particolari difficoltà, considerando il sentiment positivo.
Livelli Chiave
Resistenza: 22.000 punti (target rialzista).
Supporto: Solo una rottura decisa sotto i minimi attuali, attorno ai 19.300-19.000, potrebbe riportare il DAX in una zona di rischio ribassista. Tuttavia, tale scenario appare poco probabile, vista la solidità del contesto tecnico e fondamentale.
Wall Street in AltalenaLe borse USA, dopo un'apertura in ripresa, hanno successivamente ripiegato cancellando i guadagni iniziali e muovendosi poi intorno allo zero. Questo è un segnale che l’avversione al rischio delle ultime sedute non è stata una chimera, ma qualcosa che potrebbe approfondirsi nelle prossime settimane.
La sensazione è che gli investitori stiano chiudendo le posizioni e gli asset di rischio prima della pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo di domani, un dato cruciale per capire se la Fed avrà spazio per estendere il suo ciclo di tagli quest'anno.
I rendimenti dei titoli del Tesoro a lunga scadenza hanno continuato a salire, raggiungendo i loro livelli più alti dal 2023, nonostante il dato sui prezzi alla produzione sia uscito più debole del previsto.
Eli Lilly ha guidato le perdite tra i pesi massimi con un crollo di oltre il 7% dopo aver tagliato le sue previsioni di profitto del quarto trimestre. Inoltre, Nvidia ha perso quasi il 2% mentre Meta è scesa di quasi il 3% dopo aver dichiarato di aver tagliato il 5% del personale.
D'altro canto, le banche si sono mantenute vicine alla linea di demarcazione in vista della settimana degli utili, con JPMorgan, Wells Fargo, Citigroup, NY Mellon, Bank of America e Morgan Stanley che dovrebbero pubblicare i risultati entro giovedì.
STERLINA IN SOFFERENZA
La sterlina britannica è scivolata a $1,216 martedì, segnando il sesto giorno consecutivo di perdite e il livello più basso da novembre 2023, poiché le preoccupazioni sulla salute fiscale del Regno Unito hanno pesato sul sentiment. Un aumento dell'offerta di titoli di Stato ha messo sotto pressione gli asset del Regno Unito, mentre le preoccupazioni sull'inflazione hanno spinto i rendimenti obbligazionari al rialzo sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti.
I prossimi dati sui prezzi al consumo nel Regno Unito, previsti per mercoledì, potrebbero influenzare ulteriormente i mercati. Gli analisti avvertono che un'inflazione ostinata potrebbe ridurre le aspettative di tagli dei tassi della Banca d'Inghilterra, aggiungendo tensione all'economia del Regno Unito.
L'aumento dei rendimenti potrebbe costringere il governo a restringere la spesa fiscale per aderire alle sue regole fiscali, ostacolando potenzialmente la crescita. Nel frattempo, il ministero delle finanze si è impegnato a mantenere un fermo controllo sulle finanze pubbliche dopo le recenti turbolenze del mercato.
PREZZI ALLA PRODUZIONE
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,2% mese su mese a dicembre 2024, al di sotto dello 0,4% di novembre, che aveva rappresentato il massimo degli ultimi 5 mesi, e inferiore anche alle previsioni dello 0,3%. I prezzi dei beni sono aumentati dello 0,6%, guidati da un aumento del 9,7% della benzina. Sono aumentati anche i prezzi dell'energia elettrica residenziale, delle carni, dei veicoli a motore e dei carburanti a gas.
Nel frattempo, i prezzi dei servizi sono rimasti invariati, poiché un aumento del 2,2% nei servizi di trasporto e magazzinaggio ha compensato i cali nei costi dei servizi al netto di commercio, trasporto e logistica.
Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è accelerata per il terzo mese consecutivo al 3,3%, il tasso annuale più alto da febbraio 2023, ma inferiore alle aspettative del 3,4%. Nel frattempo, il PPI core è rimasto invariato, dopo un aumento dello 0,2% a novembre e rispetto alle previsioni dello 0,3%. Il tasso di interesse di base annuo è salito al 3,5%, anche in questo caso inferiore alle previsioni del 3,8%.
USA, RENDIMENTI IN SALITA
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni ha toccato la soglia del 4,8% martedì, il massimo da ottobre 2023, nonostante il dato sui prezzi alla produzione avesse creato aspettative di un possibile aumento delle probabilità che la Fed potesse tagliare il costo del denaro. I prezzi alla produzione principali sono aumentati meno del consenso del mercato, ma comunque sono aumentati. Ora, tutta l’attesa si sposta sul CPI di domani.
Di conseguenza, le prospettive di una politica più accomodante rimangono poco probabili alla luce di possibili politiche pro-inflazione da parte del presidente eletto Trump e di un solido mercato del lavoro. Oltre all'aumento della spesa in deficit, i rapporti hanno indicato che la prossima amministrazione presidenziale statunitense ha discusso la possibilità di inserire dazi draconiani nell’agenda di governo.
Guerra commerciale e valutaria, quindi, che non si conciliano tra di loro, poiché i dazi potrebbero avere qualche effetto solo se contemporaneamente si svalutasse il dollaro. Ma i partner non stanno a guardare e infatti spingono il dollaro al rialzo, neutralizzando i dazi.
E c’è di più: Trump spinge per il taglio dei tassi, ma la Fed non mollerà l’osso tanto facilmente.
Saverio Berlinzani
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L’Arresto del Presidente SudCoreano Yoon e il mercatoCari lettori,
mi chiamo Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un evento che ha scosso profondamente la scena politica e finanziaria internazionale: l'arresto del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol. Una notizia di questo calibro non può lasciare indifferenti, soprattutto considerando l'importanza economica della Corea del Sud nello scacchiere globale. Con voi, voglio analizzare le conseguenze di questa vicenda, sia per il mercato azionario che per il mercato valutario.
Una svolta politica inaspettata
L’arresto di Yoon Suk Yeol è giunto come un fulmine a ciel sereno, alimentando dubbi sulla stabilità politica della Corea del Sud. Negli ultimi mesi, il suo governo era stato al centro di polemiche per la gestione autoritaria del potere, culminata nell'annuncio della legge marziale lo scorso dicembre. Questo atto aveva già suscitato reazioni negative sia a livello nazionale che internazionale, con conseguenti ripercussioni sui mercati finanziari.
Ora, con il suo arresto, le incognite aumentano. La Corea del Sud è una delle principali economie asiatiche, con un forte peso nel settore tecnologico e manifatturiero. Eventuali instabilità politiche potrebbero compromettere la fiducia degli investitori, con conseguenze a catena sui mercati.
L'impatto sulla borsa sudcoreana
Nonostante l’allarme iniziale, l'indice KOSPI, principale benchmark della borsa di Seul, ha registrato solo lievi fluttuazioni, chiudendo con un incremento dello 0,2% il giorno successivo alla notizia. Questo comportamento moderato suggerisce che gli investitori stanno ancora valutando l’entità della crisi politica prima di prendere decisioni drastiche.
Tuttavia, bisogna considerare che alcune aziende sudcoreane, specialmente quelle esportatrici di tecnologia come Samsung e LG, potrebbero subire pressioni sul breve termine. La percezione di instabilità potrebbe spingere gli investitori stranieri a diversificare le loro posizioni, penalizzando il mercato sudcoreano.
Le dinamiche del mercato forex
Il mercato valutario, notoriamente più reattivo agli eventi geopolitici, ha mostrato segnali di nervosismo. Il won sudcoreano (KRW) ha perso terreno rispetto al dollaro statunitense, con il cambio USD/KRW che è passato da 1.200 a 1.205 nelle ore successive alla notizia. Questa lieve svalutazione riflette l’incertezza degli investitori riguardo alle prospettive economiche del paese.
Già in passato, l'annuncio della legge marziale aveva provocato un deprezzamento significativo del won, segnando un calo del 2% rispetto alle principali valute. È quindi probabile che il forex continuerà a essere un indicatore chiave della fiducia degli operatori nei confronti della Corea del Sud.
Prospettive future
Guardando avanti, è essenziale monitorare la risposta del governo sudcoreano a questa crisi. Se le istituzioni riusciranno a garantire una transizione ordinata del potere, l’impatto negativo sui mercati potrebbe essere contenuto. Al contrario, ulteriori segni di instabilità politica potrebbero portare a una fuga di capitali e a una maggiore volatilità sui mercati.
Inoltre, bisognerà osservare come le principali economie mondiali reagiranno alla situazione. La Corea del Sud ha forti legami commerciali con Stati Uniti, Cina e Unione Europea, e un eventuale deterioramento delle relazioni internazionali potrebbe amplificare le ripercussioni economiche.
Conclusioni
Cari lettori, l'arresto del presidente Yoon Suk Yeol rappresenta un momento cruciale per la Corea del Sud. Come sempre accade in casi di incertezza politica, i mercati reagiscono rapidamente, ma è il medio e lungo termine che determinerà le vere conseguenze di questo evento.
Continuerò a seguire da vicino gli sviluppi di questa vicenda, condividendo con voi le mie analisi e riflessioni. Nel frattempo, vi invito a restare informati e a considerare con attenzione ogni decisione legata agli investimenti. La prudenza, soprattutto in momenti come questo, è sempre una buona consigliera.
Un caro saluto,
Andrea Russo
Market mover - DXY in rallentamento in attesa del CPIL'indice del dollaro americano ferma la sua ascesa per il secondo giorno nonostante si mantenga sui massimi storici intorno al livello 109,57.
Sotto il profilo macroeconomico è stata data lettura del PPI (inflazione alla produzione) che ha deluso le aspettative sia nel dato annuale che quello mensile. Infatti YoY il dato è stato letto al rialzo al 3,3% rispetto alla lettura precedente del 3% ma al di sotto delle stime che lo davano al 3,5%. MoM il dato si è stampato a 0,2%, al ribasso rispetto allo 0,4% stimato. Il dato core non ha avuto variazioni a differenza dell'ultima lettura che aveva registrato una variazione in aumento dello 0,2%. I prezzi al rialzo sono stati guidati da un aumento della benzina del 9,7% (MoM), energia elettrica, carne, veicoli. I prezzi dei servizi sono rimasti invariati in quanto l'aumento del trasporto e magazzinaggio (2,2%) è stato bilanciato dalla riduzione dei prezzi dei servizi commerciali.
Oltre al dato sul PPI, un rapporto Bloomberg ha indicato che l'intenzione dell'amministrazione presidenziale sta valutando un approccio graduale all'implementazione dei dazi; questo ha portato maggiore sollievo ai mercati facendo perdere valore al dollaro. Attualmente i mercati si aspettano un taglio di un quarto di punto dei tassi nella seconda metà dell'anno, con l'indicatore della Fed (FedWatch Tool) che riporta il primo taglio nel range 400-425 bps nella riunione di luglio con una percentuale del 41,9%.
Lo scenario odierno ha quindi portato l'indice DXY a rallentare il suo rally impetuoso ma rimane comunque in forte trend rialzista, lontano, nel daily chart , dalla Tenkan Sen e al di sopra del supporto statico a livello 109.31, con una leggera divergenza tra l'oscillatore stocastico che rimane poco al di sotto del livello di ipercomprato. L'andamento potrebbe continuare al rialzo continuando a sfruttare, quantomeno nel breve, la Tenkan Sen come supporto su cui rimbalzare, sempre che i presupposti macroeconomici rimangano tali. Da verificare se il dato sul CPI di domani segua o meno la lettura del PPI odierno, al di sotto delle stime, oppure le stravolga al rialzo (tendenzialmente, sul lungo periodo, i dati del PPI si riflettono sul CPI).
Ne approfittano i futures azionari con l'S&P500 che registra +0,34%, il Nasdaq +0,54% e il DowJones +0,28% (al momento della scrittura).
Si resta in attesa del dato sul CPI di domani.
Quali sono i fattori che potrebbero condizionare il mercato?L'S&P 500 si trova ad affrontare la sua prima vera prova del 2025 mentre la solidità dei dati economici e la variazione dell'aspettativa della Federal Reserve hanno generato delle turbolenze. Analizziamo insieme le cause principali di questo calo, nonché le dinamiche del settore e i livelli tecnici chiave coinvolti.
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Ma perché il mercato sta oscillando?
La scorsa settimana il report sulle buste paga ha riservato una sorpresa, grazie ai 256.000 posti di lavoro aggiunti nel mese di dicembre, demolendo le aspettative. Il risultato del report della settimana scorsa lascia dubitare sulla prospettiva di molteplici tagli ai tassi d'interesse nel 2025. Il mercato degli swap adesso prevede soltanto una riduzione di un quarto per quest'anno, con alcuni analisti a suggerire come il ciclo di allentamento potrebbe gia' considerarsi concluso.
Il risultato? Le rendite dei Treasury sono salite sino al 4,8%, il valore più alto dalla fine del 2023. In passato, i rendimenti prossimi al 5% avevano provocato delle correzioni intorno al 10%. Nel frattempo, l'indice del dollaro è salito ai livelli più elevati da novembre 2022, aggiungendo pressione sull'esportazione e sugli utili delle società multinazionali. Persino alcuni pesi massimi del settore tecnologico, come Nvidia, Apple e Meta, hanno risentito delle pressioni esercitate dagli investitori, impegnati a riconsiderare il rischio.
Vincitori e perdenti: I trend settoriali
Le performance settoriali nell'ultimo mese sono state contrastanti. Il settore energetico si è distinto, con un rialzo del 2,40%, sostenuto dalla ripresa dei prezzi del petrolio e dai fattori geopolitici. Il settore tecnologico è riuscito a mantenere l'equilibrio, mentre il resto del mercato presenta un quadro diverso:
Immobiliare: -7.24%
Beni di consumo: -5.71%
Beni di consumo discrezionali: -5,46%.
Materiali: -4.75%
Finanziari: -4.44%
Questi dati evidenziano la crescente cautela, specialmente in settori sensibili ai tassi di interesse come il settore immobiliare e quello dei beni di prima necessità.
Livelli chiave da monitorare
Dal raggiungimento dei nuovi massimi agli inizi di dicembre, l'S&P 500 ha registrato uno stato di mean reversion. Un canale discendente, costituito da massimi e minimi di oscillazione in calo, hanno portato l'indice al di sotto della media mobile a 50 giorni, evidenziando un calo del momentum.
Livelli di supporto
La zona di supporto 5.700-5.670 è significativa, in quanto presenta un gruppo di massimi e minimi storici di luglio, agosto, ottobre e novembre 2024. Al di sotto, la media mobile a 200 giorni, inclinata verso l'alto, funge da linea di demarcazione, legata al trend rialzista di lungo periodo dell'indice.
Livelli di resistenza
La sommità del canale discendente rappresenta la prima grande resistenza. Al di là di ciò, i massimi della tendenza del mese di dicembre rappresentano la prossima grande sfida per i rialzisti.
S&P 500 Grafico a candele settimanale
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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stagionalità, risk-off, LONG EUR/AUDMercati in attesa di quale sarà la prima mossa di Trump al suo insediamento.
I mercati obbligazionari però sembrano gridare a gran voce che c'è incertezza sul futuro, sopratutto per quanto riguarda le politiche monetarie che dovranno adattarsi alla deregolamentazione di Trump.
Il tasso neutrale si è alzato, dovuto dal fatto che l'economia sembra poter reggere tassi alti a lungo data la superforza degli ultimi anni.
In risposta le azioni sono vendute per via del premio al rischio che non supera il rendimento di un semplice titolo obbligazionario.
Siamo quindi al momento in una fase di incertezza, nella quale Trump domina la scena e tutto questo porta a un sell off di asset più rischiosi come azioni e valute cicliche (AUD, NZD).
CINA
la Cina continua a mostrare segni di debolezza, l'inflazione non si schioda dallo 0 e i consumi non ingranano.
I rendimenti toccano il minimo storico e i mercati azionari vendono.
nell'immagine si vede come i rendimenti cinesi sono correlati con l'andamento di AUD/USD, sulla destra l'indice Cinese.
EUROPA
in Europa i rendimenti sono esplosi, sintomo anche questo di avversione al rischio che porta a comprare valute con le riserve più alte; USD, EUR per primi.
l'inflazione inoltre sta tornando a minacciare la BCE che potrebbe essere costretta a rivedere la traiettoria dei tassi nel breve periodo
STAGIONALITà
dal 13 gennaio parte una forte stagionalità dell'euro contro il dollaro australiano, a vantaggio della tesi.
entrerò a mercato ora con SL sotto i minimi generati su grafico H1.
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BUON MARTEDI A TUTTI
La candela di lunedì ha mostrato una forte reazione short, chiudendo con un’ottima configurazione ribassista.
Al momento, noto che sui futures siamo arrivati a livelli interessanti per una possibile continuazione long. Tuttavia, con l'uscita dell'IPP oggi e dell’IPC domani, preferisco attendere i dati prima di posizionarmi, evitando così di farmi cogliere impreparato.
Strategia attuale:
Macro (Timeframe più alto):
Rimango orientato su posizioni long, puntando ad entrare dai livelli più scontati e favorevoli possibili.
Intraday/Scalp:
Ci sono opportunità di short che potrebbero aiutarci a testare livelli migliori per eventuali long.
Ho evidenziato due livelli chiave da monitorare con attenzione.
Prossimi passi:
Valuteremo le scelte migliori dopo l’uscita dei dati.
Ci vediamo oggi alle 14:00 per un confronto pre-IPP.
Restate aggiornati e pronti a cogliere le opportunità migliori!
*PROSSIMI APPUNTAMENTI*
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:30 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-GESTITE IL RISCHIO
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Inizia una Settimana Intensa tra Dati sull’Inflazione e Utili AzInizia una Settimana Intensa tra Dati sull’Inflazione e Utili Aziendali.
A Wall Street si dice:
"Non esiste un unico metodo di investimento giusto per tutti. Trova ciò che funziona meglio per te e segui quella strategia." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ieri, le grandi aziende tecnologiche hanno continuato a subire pressioni, ma il Dow è riuscito a guadagnare oltre 350 punti, inaugurando una settimana ricca di dati sull’inflazione e con l’avvio della stagione degli utili.
L’indice Dow è aumentato dello 0,86% (circa 358 punti), raggiungendo quota 42.297,12, mentre l’S&P 500 ha segnato un rialzo dello 0,16% a 5.836,22. Si tratta di un recupero significativo rispetto al calo di oltre l’1,5% registrato venerdì scorso a causa di dati sull’occupazione più forti del previsto. Anche il NASDAQ, dopo una mattinata debole, è riuscito a contenere le perdite, chiudendo in ribasso dello 0,38% (circa 73 punti) a 19.088,10.
Gli investitori stanno progressivamente accettando l’idea che la Fed potrebbe non ridurre i tassi d’interesse tanto quanto inizialmente sperato nel 2025. I solidi dati occupazionali della scorsa settimana hanno confermato la robustezza dell’economia, riducendo l’urgenza di ulteriori interventi da parte della Fed. Attualmente, le probabilità di un nuovo taglio dei tassi non superano il 50% fino alla riunione di giugno, secondo lo strumento CME FedWatch, il che suggerisce una serie di tre pause consecutive a partire da fine mese.
Questa settimana, l’attenzione si sposta sull’altra metà del mandato della Fed: l’inflazione. Domani verrà pubblicato il rapporto PPI (Indice dei Prezzi alla Produzione), che il mese scorso aveva suscitato preoccupazioni con un dato superiore alle attese. Mercoledì sarà invece il turno dell’IPC (Indice dei Prezzi al Consumo), un altro indicatore chiave che di recente ha evidenziato un’inflazione persistente e superiore all’obiettivo del 2% fissato dalla Fed.
L’eccessiva enfasi sui tagli dei tassi sta diventando meno rilevante. L’economia si dimostra solida anche con i tassi ai livelli attuali. Non dimentichiamo che la Fed ha già ridotto i tassi di 100 punti base lo scorso anno, nell’arco di soli quattro mesi, e prevede ulteriori tagli di 50 punti base nel 2025. Sebbene i progressi sull’inflazione si siano rallentati, è evidente che non rappresentano un ostacolo alla crescita economica.
L’inizio della stagione degli utili arriva in un momento cruciale, offrendo al mercato una distrazione dall’eccessiva attenzione rivolta ai tassi di interesse. Mercoledì si attendono i report sui guadagni di alcuni giganti del settore finanziario, tra cui JPMorgan (JPM), Wells Fargo (WFC) e Citigroup (C).
Il 2024 si è concluso in maniera poco brillante, con due settimane consecutive di perdite e l’assenza del tradizionale rally di fine anno. La prima settimana completa del 2025 potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza e diventare la prima settimana positiva del nuovo anno? Lo scopriremo presto.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Lemonade (LMND)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Aumenta l'avversione al rischioAumenta l’avversione al rischio sui mercati, anche se Wall Street, in serata, alla fine, ha limitato le perdite. L'S&P 500 ha chiuso praticamente invariato, mentre il Nasdaq 100 è sceso dello 0,35% e il Dow Jones ha invertito la rotta chiudendo a circa +0,6%.
Il sentiment degli investitori è stato appesantito dall'aumento dei rendimenti dei Treasury, guidato dalle aspettative di un minor numero di tagli dei tassi della Fed quest'anno, e dalle preoccupazioni per le potenziali pressioni inflazionistiche derivanti dalle politiche della nuova amministrazione Trump.
I servizi tecnologici e di comunicazione sono stati i settori con le peggiori performance, mentre l'energia ha sovraperformato, sostenuta dall'aumento dei prezzi del petrolio in seguito alle nuove sanzioni statunitensi sulla Russia.
Le azioni di Apple sono scese del 2,4% dopo che i dati hanno mostrato che le vendite di iPhone sono diminuite del 5% lo scorso trimestre. Nvidia (-4,2%), Micron Technology (-6%) e Palantir Technologies (-3,1%) sono apparse in forte calo. Anche Microsoft (-0,3%), Amazon (-0,9%), Meta (-2,6%), Tesla (-2,4%) e Alphabet (-2,1%) hanno chiuso negative.
Gli operatori restano in attesa delle trimestrali, con le principali banche pronte a presentare i loro report in settimana. Inoltre, tutti gli occhi saranno puntati sui dati CPI e PPI americani, una misura importante dell’inflazione.
VALUTE
L'indice del dollaro è arrivato a quota 110 ieri, il livello più alto dall’ottobre 2022, e ha esteso un guadagno dello 0,6% nella prima settimana dell'anno, poiché i trader hanno ridimensionato le aspettative per i tagli dei tassi della Federal Reserve quest'anno, spinti da un rapporto sull'occupazione più forte del previsto di venerdì.
Poi in serata e soprattutto nella sessione asiatica, il dollaro ha ripiegato con l’EurUsd salito a 1.0270 di massimo, con i prezzi attuali in area 1.0240. Sul fronte dei tassi, analisti e investitori ora scommettono su un solo taglio dei tassi nel 2025, in calo rispetto ai 50 punti base previsti all'inizio di questo mese, e per di più posticipato alla seconda metà dell'anno.
Cable in recupero dopo il test dei minimi a ridosso di 1.2100, con un rimbalzo di 150 pips mentre l’EurGbp è tornata sotto quota 0.8400 dopo i massimi di ieri a 0.8423. Oceaniche in recupero di circa l’1% rispetto al biglietto verde, un movimento che non può che definirsi parzialmente correttivo e dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime.
UsdCad sceso da 1.4420 di circa una quarantina di pips, nel solito range 1.4280 - 1.4460. UsdJpy che non riesce a rompere i supporti posti a 157.00 e rimane nel trading range 157.00 - 158.80. Boj ancora assente sui tassi.
AUSTRALIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il Consumer Sentiment Index in Australia è sceso dello 0,7% a 92,1 punti a gennaio 2025, segnando il suo secondo calo mensile consecutivo in un contesto di sentiment ancora negativo. I risultati del sondaggio evidenziano preoccupazione tra i consumatori, probabilmente in ragione anche del deprezzamento del dollaro australiano rispetto al dollaro statunitense. Ciò ha generato pessimismo relativamente alle prospettive economiche future.
Nonostante ciò, qualcosa è comunque cambiato in ragione del fatto che il numero pubblicato è comunque meno negativo rispetto a un anno fa e alcune componenti del sondaggio suggeriscono che i consumatori si aspettano un graduale miglioramento in futuro.
PETROLIO
I future sul petrolio greggio WTI sono saliti di oltre il 2% a oltre 78 dollari al barile lunedì, il livello più alto degli ultimi quattro mesi, poiché le nuove sanzioni statunitensi alla Russia hanno sollevato preoccupazioni sulle interruzioni dell'approvvigionamento.
Queste sanzioni, le più radicali finora, hanno preso di mira i principali esportatori, assicuratori e oltre 150 petroliere, lasciando acquirenti chiave come India e Cina a cercare alternative. La decisione ha creato caos, con le raffinerie cinesi che hanno tenuto riunioni di emergenza e le raffinerie indiane che si preparano per mesi di potenziali interruzioni.
I primi segnali includono petroliere sanzionate bloccate al largo della Cina, con il mercato che stima una riduzione fino a 800.000 barili al giorno di perdita dell’offerta di petrolio russo. Ad aumentare il rally ci sono il calo delle scorte statunitensi, il clima più freddo e le speculazioni sul fatto che la nuova amministrazione Trump potrebbe inasprire le sanzioni all'Iran.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
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SOLEUR inversione di tendenza confermata? Gli indicatori danno tutti o quasi, in grandi time frames, dei segnali ribassisti.
Sta pero' avvenendo un'inversione partendo dal piu' piccolo time frame a salire, come se il trend stesse cominciando a dare segnali di inversione.
Tirando diverse trendline come studio risultante, essendo lo stop a strettissima distanza in rapporto a quel x12 che potrebbe portare l'operazione, inserisco un piccolo long.
Seguiamone l'andamento