Wall Street ai massimi, oro giù: focus su Fed e CinaNON C’È LIMITE AI RIALZI, PER ORA
Ancora una seduta positiva per gli indici USA, che hanno registrato nuovi massimi storici. L'S&P 500 è salito dell’1,23%, toccando il nuovo record di 6.877 punti. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,71%, mentre il Nasdaq è avanzato dell'1,86%, raggiungendo il massimo storico di 23.659 punti.
Sui mercati si respira un clima di rinnovato ottimismo, alimentato dalle prospettive di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha dichiarato che esistono le premesse per un’intesa significativa, che i presidenti potranno discutere giovedì. L’accordo potrebbe includere il rinvio delle restrizioni cinesi all’esportazione di terre rare, la cancellazione dei dazi del 100% sui prodotti cinesi previsti per il mese prossimo e la ripresa degli acquisti di soia da parte della Cina.
I titoli dei settori comunicazione e tecnologia hanno guidato i rialzi. Nvidia, Broadcom, Alphabet e Tesla hanno chiuso con guadagni superiori al 2%. Intanto, gli operatori si preparano a una settimana intensa sul fronte degli utili aziendali, con cinque dei cosiddetti "Magnifici Sette" pronti a pubblicare i risultati. Si prevede inoltre che la Federal Reserve possa procedere con un taglio dei tassi di 25 punti base nel corso della settimana.
VALUTE
Poche novità sul fronte valutario, con dinamiche che si ripetono da settimane. L’EUR/USD si avvicina ai livelli chiave di 1,1680 e 1,1720, ma senza particolare slancio. Anche il Cable si muove verso l’area di 1,3380–1,3390, mentre l’USD/JPY è tornato sotto quota 152,00 dopo aver testato i massimi di periodo sopra 153,20. L’EUR/JPY ha toccato 178,20 per poi ritracciare di circa 100 pips, in seguito al rientro dell’USD/JPY.
Le valute oceaniche mostrano segnali di correzione, con la speranza che l’accordo USA-Cina possa ridare fiato ad AUD e NZD, particolarmente penalizzate nell’ultimo periodo. L’impressione è che il dollaro sia da vendere sulle indiscrezioni fino alla decisione della Fed, per poi tornare a rafforzarsi una volta ufficializzato il probabile taglio dei tassi.
GERMANIA, IFO IN RIPRESA
L’indice Ifo sul clima aziendale in Germania è salito a 88,4 nel mese di ottobre 2025, rispetto agli 87,7 di settembre, superando le previsioni fissate a 88. L’indice delle aspettative è aumentato a 91,6, il livello più alto da febbraio 2022, mentre le condizioni attuali sono leggermente peggiorate, scendendo a 85,3 da 85,7.
Secondo il presidente dell’Ifo, Clemens Fuest, le aziende continuano a sperare in una ripresa economica nel prossimo anno, anche se la valutazione della situazione attuale è leggermente più negativa. Nel settore manifatturiero le aspettative sono migliorate, mentre nei servizi si registra un miglioramento del sentiment, grazie a una valutazione più favorevole delle condizioni attuali e a un minore scetticismo sulle prospettive future.
MOODY’S
Venerdì, Moody’s ha confermato il rating sovrano a lungo termine della Francia in valuta estera ad Aa3, ma ha rivisto l’outlook da stabile a negativo. La decisione è motivata dai crescenti rischi legati alla frammentazione politica, che potrebbero compromettere la capacità del Paese di contenere il deficit.
Nei mesi precedenti, anche Fitch, DBRS e S&P Global avevano declassato il rating della Francia. Il Ministro delle Finanze, Roland Lescure, ha commentato che la decisione di Moody’s riflette l’assoluta necessità di costruire un percorso collettivo verso un compromesso di bilancio. Il governo, ha aggiunto, resta determinato a raggiungere l’obiettivo di un deficit pari al 5,4% del PIL nel 2025 e a proseguire su un ambizioso percorso di riduzione del disavanzo pubblico, con l’intento di riportarlo sotto il 3% del PIL entro il 2029, senza compromettere la crescita.
Attualmente, il rating di Standard & Poor’s per la Francia è pari ad A+ con outlook stabile, mentre DBRS lo riporta ad AA, anch’esso con outlook stabile. Il rating creditizio è uno strumento fondamentale per fondi sovrani, fondi pensione e altri investitori, influenzando direttamente i costi di indebitamento di un Paese.
GOLD
L’oro è in calo, tornato abbondantemente sotto la soglia dei 4.000 dollari l’oncia, con un test a 3.957 mentre scriviamo. Si tratta del livello più basso da oltre due settimane. Le prospettive di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina hanno ridotto la domanda di beni rifugio.
I funzionari di entrambi i Paesi hanno annunciato di aver raggiunto un accordo quadro sui dazi e su altre questioni chiave durante i colloqui del fine settimana in Malesia. Questo apre la strada alla finalizzazione dell’intesa da parte del Presidente Trump e del Presidente Xi, che si incontreranno in Corea del Sud nei prossimi giorni.
Tuttavia, il dollaro debole e le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve hanno contribuito al sell-off del metallo giallo
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Oltre l'analisi tecnica
EUR/USD: trend rialzista in costruzione da 1,1606Dopo aver chiuso la precedente operazione short sul livello 1,1606, ho riaperto una nuova posizione long dallo stesso punto chiave.
Il target operativo è fissato a 1,1665, con un potenziale di 59 pip a un lotto — un movimento interessante che, se confermato, rappresenta un chiaro segnale di forza rialzista.
Sul grafico si nota come il trend ribassista precedente abbia trovato un’area di supporto dinamico proprio in corrispondenza della rottura della trendline. L’attuale fase, infatti, suggerisce un possibile riposizionamento del prezzo verso la linea di tendenza (zona 1,1620–1,1630) prima di un eventuale proseguimento verso l’alto.
Per confermare la validità del nuovo trend sarà fondamentale l’oltrepassamento dei livelli 1,1642 e 1,1652: una chiusura sopra queste aree potrebbe aprire la strada a una nuova gamba rialzista, con potenziale estensione fino a 1,1690.
L’impostazione grafica suggerisce quindi un momentaneo cambio di sentiment, con i compratori che tornano protagonisti. Continuerò a monitorare l’evoluzione per valutare un possibile incremento della posizione in caso di conferme strutturali.
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🟡 GOLD analisi tecnica + fondamentale🟡
la chiusura settimanale piu il cpi a favore di venerdi ci hanno dato un ottima reazione long ma poi in serata close market e open di oggi lo ha rimandato a ribasso.
il trend long è ancora indebolito nel breve periodo, ma lo scenario di medio termine resta ancora solido: perche?
perchè inflazione contenuta, una Fed più attenta all’occupazione, forte domanda dalle banche centrali e rischio politico/geopolitico ancora elevato.
I prossimi giorni saranno guidati da tre eventi chiave:
- Decisione Fed (mercoledì)
- PIL USA Q3 (giovedì)
- Core PCE (venerdì)
📌Fattori chiave da monitorare📌
1. Politica monetaria e dati macro:
Il mercato sconta un taglio di 25 pb da parte della Fed il 29 ottobre. Powell dovrebbe mantenere un tono prudente dopo la revisione negativa dei dati occupazionali (≈ -900k) e il CPI più debole.
Il modo in cui descriverà il percorso futuro dei tassi determinerà la direzione dei rendimenti reali e del dollaro USA.
2. Shutdown e ritardi nei dati:
Con parte del governo ancora bloccata, diverse pubblicazioni restano rinviate.
Il CPI è stato diffuso, ma l’assenza del flusso normale di dati BLS mantiene alta la sensibilità del mercato alle prossime uscite Fed e BEA.
3. Geopolitica:
Nuove tensioni sui dazi USA–Cina e possibili sanzioni hanno sostenuto il dollaro e aumentato la volatilità.
Un’eventuale escalation aumenterebbe il “premio assicurativo” sull’oro, mentre una distensione avrebbe l’effetto opposto.
🔍Bias operativo🔍
Il trend di fondo rimane rialzista, ma le prossime 72 ore saranno dominate dagli eventi.
una chiusura molto forte a rialzo sopra livelli importanti di prezzo confermerebbe la ripresa dei compratori.
Finché resta sotto, il prezzo tende a muoversi nella zona intorno ai 4000, i livelli chiave rilevanti sono quelli segnati che vanno dai 4000 ai 3950 che rotti potrebbero dare spazio a una correzione più profonda.
ci vediamo alle 18:00 in Live per outlook di mercato
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
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Come sopravvivere ai megafoni e agli exchangeDue zone: 115k usd rimane la resistenza dove sono nascosti i margini di chi è short su breve e anche medio periodo, mentre dopo il massacro del 10 Ottobre i long di medio periodo o quel che ne rimane, sta poco sotto i 104k usd. Adesso il vero supporto quello importante dove risiedono i margini di chi è andato long su intermedio sta a 95k usd o comunque in quella zona, da 95k a 93k usd. Mentre gli short dello stesso periodo possono arrivare a tenere fino all'ath.
Perché vi do questi numeri? Perché è facile capire dove i brokers che fanno da market maker, puntano ad andare per prendere margini. Ricordate che i market maker quando voi fate soldi loro perdono, perciò non cantate vittoria troppo presto se adesso siete in gain, CZ e compari sanno dove avete lo stop e la chiamata a margine.
Sul breve il prezzo ha disegnato alcune zone cuscinetto, dove prendere leve superiori al x7, cioè i polli(noi siamo tacchini perché usiamo massimo leva 3 o 5), infatti dopo aver toccato i 114k usd, il prezzo è andato subito a vedere cosa facevano le leve dei polli verso i 108/106k usd e guarda caso, nessun canale con grande seguito ha segnalato le chiamate a margine dei long. Meno male che si sono io a salvaguardare i ludopatici.
il primo tassello del portafoglio aggressivoOggi segna l’inizio di una nuova fase del mio percorso di analisi e costruzione del portafoglio: la sezione dedicata alle Penny Stock.
Un comparto che molti investitori tendono a sottovalutare, ma che può rivelarsi straordinariamente interessante se affrontato con metodo, selezione accurata e gestione del rischio.
In questa fase, le Penny Stock rappresentano il 20% del mio portafoglio complessivo, un’area ad alto potenziale ma anche ad alta volatilità — perfetta per chi vuole capire come nascono i grandi movimenti di mercato partendo dalle realtà più piccole.
Nel corso dei prossimi giorni, esplorerò 10 titoli micro-cap scelti per il loro potenziale di crescita, il settore di appartenenza e la dinamica dei volumi di mercato.
Ognuno di essi racconterà una storia diversa: innovazione, speculazione, ma anche disciplina e visione a medio termine.
L’obiettivo non è solo mostrare risultati, ma costruire un percorso di consapevolezza, dove chi mi segue potrà osservare — passo dopo passo — come nasce, evolve e si struttura un portafoglio aggressivo e bilanciato.
🔹 Nei prossimi giorni: approfondiremo il primo titolo della lista e il criterio di selezione utilizzato.
🔹 Obiettivo a lungo termine: creare un flusso continuo tra analisi tecnica, gestione del rischio e storytelling finanziario.
#PennyStock #Investimenti #PortafoglioAggressivo #MicroCap
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🟡 GOLD – Aggiornamento pre CPI
Ieri l’oro ha mostrato segnali di ripresa, ma tra fine giornata e nottata è tornato a scendere.
Casuale? Difficile dirlo, ma con il CPI di oggi alle porte, molti stanno ricalibrando le posizioni.
La chiusura settimanale e mensile sarà cruciale per capire fin dove possiamo spingerci a ribasso.
Ma prima di tutto contano i dati CPI di oggi (14:30), dopo settimane di shutdown ancora in corso.
Il contesto resta complesso:
l’oro fa movimenti imprevedibili e la Fed è sotto pressione per tagliare i tassi, mentre i rendimenti sembrano aver toccato il picco.
Ora il mercato guarda più alle aspettative di politica monetaria che ai dati d’inflazione.
⚠️ Oggi massima cautela.
Gestione del rischio e money management rigido.
Niente trading impulsivo, niente stop stretti.
La volatilità sarà altissima.
Se non siete sicuri, meglio restare fuori — è venerdì.
📊 Scenario CPI (Settembre) —
Oro sempre più sganciato dalle sorprese d’inflazione.
La Fed è sotto pressione per tagliare i tassi a causa dell’indebolimento del mercato del lavoro.
I rendimenti sembrano aver toccato il picco, e ora le aspettative di politica monetaria contano più dei dati d’inflazione.
🔥 CPI “caldo ma non troppo”
(Headline ≥ 0.4% / Core ≥ 0.3%)
• Inflazione ancora alta, ma il mercato non la vede più come motivo per mantenere tassi “più alti più a lungo”, visto il rallentamento occupazionale.
• Scenario di “stagflazione leggera”, non abbastanza per spingere la Fed a irrigidire.
→ Rendimenti in lieve rialzo iniziale, poi ritracciano.
Gold (XAUUSD) up⬆️ → possibili acquisti
USD (DXY) ➡️ → rimbalzo temporaneo poi nuovo indebolimento
US30 ⬆️ → trend rialzista sostenuto dal contesto pro-Fed
❄️ CPI debole (Soft)
(Headline ≤ 0.2% / Core ≤ 0.1%)
• Conferma la disinflazione e aumenta i rischi di recessione → mercato prezza pienamente il pivot della Fed.
• Rendimenti in calo deciso, dollaro in indebolimento.
Gold (XAUUSD) up🚀 → rally
USD (DXY) 🔻 → scende
US30 ⬆️ → forte impulso “risk-on”, rotazione verso titoli ciclici
Ma attenzione:
anche se i dati sono “caldi”, il mercato ormai non crede più al “higher for longer”, perché il lavoro rallenta e la Fed è sotto pressione per tagliare.
Quindi, il ribasso dell’oro potrebbe esserci solo nella reazione iniziale, poi magari viene riassorbito.
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Lottomatica - vuoto volumetrico chiama possibile short?🏛️ Introduzione
Lottomatica Group S.p.A., principale operatore italiano nel settore del gaming, è entrata da poco nel listino principale del FTSE MIB 40, evento che di norma attira l’interesse di fondi istituzionali e investitori passivi. Tuttavia, dopo una forte fase rialzista nel 2024, il titolo mostra segnali di debolezza tecnica e possibili prese di profitto.
📉 Analisi Tecnica
Sul grafico giornaliero, si evidenziano diversi elementi di debolezza:
La trendline discendente delimita massimi decrescenti, confermando un trend ribassista in atto.
Il Volume Profile mostra un vuoto volumetrico nell’area attuale, che potrebbe facilitare un’accelerazione verso il basso in assenza di forti supporti intermedi.
L’RSI (14) si trova in area ipervenduto, ma senza ancora segnali di divergenza positiva o inversione, indicando che la pressione dei venditori persiste.
🧭 Scenario operativo (Short)
Entrata: su retest dell’area 21,12 – 21,82 €
Stop Loss: sopra 24 € (oltre la trendline discendente e l’area volumetrica principale)
Target 1: 18,99 €
Target 2: 18,34 €
Rapporto rischio/rendimento: ≈ 1:2,5 – 1:3
⚠️ Conferme da attendere
Reazione ribassista sull’area di retest 21,12–21,82 € con candele di inversione.
RSI che rimane sotto 45 e volumi in aumento sul ribasso.
Eventuale perdita dei minimi recenti per confermare la continuazione verso i target inferiori.
💬 Sintesi
Nonostante la recente inclusione nel FTSE MIB 40 possa rappresentare un fattore positivo di lungo periodo, il contesto tecnico attuale mostra un chiaro deterioramento del momentum.
La combinazione di trend discendente, vuoto volumetrico e debolezza RSI favorisce uno scenario di prosecuzione ribassista verso area 18,50 €.
Wall Street cauta, petrolio e yen in rialzoTUTTO RIMANE APERTO
La seduta di ieri a Wall Street ha registrato guadagni contenuti per i principali indici, in un contesto segnato da una nuova ondata di utili societari. Il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,31%, l’S&P 500 dello 0,58% e il Nasdaq dello 0,89%.
Tra i singoli titoli, Tesla ha recuperato dopo un avvio incerto, chiudendo a +2,28%. I risultati trimestrali hanno deluso le aspettative, con profitti in calo di oltre un quarto, nonostante le consegne record di veicoli. IBM ha perso lo 0,87%, penalizzata da risultati poco convincenti, mentre T-Mobile ha ceduto il 2,2% a causa di performance inferiori alle attese. Union Pacific ha chiuso in calo dello 0,6% per via di un fatturato deludente, e Blackstone ha perso l’1,2%, nonostante abbia segnalato un aumento degli utili distribuibili.
In controtendenza, Honeywell ha guadagnato oltre il 5% grazie a vendite superiori alle stime. Intel, in lieve calo dello 0,6%, pubblicherà i risultati dopo la chiusura odierna.
Nel frattempo, si segnala la ripresa dei prezzi del greggio, innescata dalla decisione del presidente Trump di imporre sanzioni ai principali produttori petroliferi russi, Rosneft e Lukoil. Restano aperte le questioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, così come il mancato accordo sul bilancio federale e il rischio di shutdown.
VALUTE
I mercati valutari restano da settimane bloccati in un trading range, in assenza di fattori scatenanti che possano aumentare la volatilità. Le tensioni globali, i dazi, lo stallo sul bilancio USA e i rapporti con la Russia continuano a pesare sull’andamento dei cambi.
La decisione della Fed attesa per la prossima settimana potrebbe generare un aumento della volatilità nel breve termine. L’EUR/USD si mantiene nel range compreso tra 1,1660 e 1,1730, mentre il Cable oscilla tra 1,3250 e 1,3380. L’USD/JPY è l’unico a mostrare forza, salendo a 152,90, sostenuto dal piano fiscale della nuova politica economica del primo ministro giapponese Takaichi.
Sugli altri fronti, poche novità. Le valute oceaniche restano deboli, in attesa che la ripresa economica in Cina — principale partner commerciale di Australia e Nuova Zelanda — si consolidi.
GIAPPONE, SALE L’INFLAZIONE
A settembre 2025, l’inflazione annuale in Giappone è salita al 2,9%, rispetto al 2,7% registrato ad agosto. L’aumento è stato trainato dal primo rialzo dei prezzi dell’elettricità in tre mesi e dalla ripresa dei costi del gas, dopo la scadenza delle misure governative temporanee varate per compensare il caldo estivo.
La crescita dei prezzi ha interessato la maggior parte delle categorie. I prodotti alimentari hanno registrato un aumento del 6,7% su base annua, in rallentamento rispetto al +7,2% di agosto, segnando il rialzo più debole degli ultimi quattro mesi. L’inflazione core si è attestata al 2,9%, in linea con le attese e in aumento rispetto al precedente 2,7%.
PETROLIO
I prezzi del petrolio sono aumentati del 5% giovedì, dopo che l’amministrazione Trump ha imposto nuove sanzioni a Rosneft e Lukoil, citando lo stallo nei colloqui di pace con l’Ucraina. Gli Stati Uniti hanno inserito le due compagnie nella lista nera, esortando India e Cina a ridurre gli acquisti di greggio russo.
Venerdì, i future sul WTI hanno superato i 61 dollari al barile, toccando il massimo delle ultime due settimane e avviandosi verso il miglior guadagno settimanale da giugno. Rosneft e Lukoil rappresentano quasi metà delle esportazioni russe e sono cruciali per il bilancio del Cremlino. Alcuni rapporti indicano che le compagnie petrolifere statali cinesi hanno interrotto gli acquisti via mare, mentre le raffinerie indiane pianificano tagli drastici alle importazioni.
TURCHIA, SCENDONO I TASSI
La Banca Centrale di Turchia ha tagliato il tasso repo a una settimana di 100 punti base, portandolo al 39,5% nell’ottobre 2025. Sono stati ridotti anche i tassi sui prestiti overnight, al 42,5%, e sui prestiti ordinari, al 38%.
Sebbene la domanda suggerisca pressioni disinflazionistiche, i dati recenti indicano un rallentamento del processo e crescenti rischi legati ai prezzi alimentari. La banca ha ribadito l’impegno a mantenere una politica monetaria restrittiva fino al raggiungimento della stabilità dei prezzi.
Nel comunicato, il Comitato ha dichiarato che adeguerà i tassi con cautela, valutando ogni passaggio in base alle dinamiche dell’inflazione, ed è pronto a inasprire ulteriormente la politica se necessario. Il cambio EUR/TRY resta vicino ai massimi storici, in area 49,20.
Saverio Berlinzani
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Serie di stop lossNel trading, una delle sfide più difficili da affrontare non è tanto l’analisi tecnica o fondamentale, quanto la gestione delle emozioni e della psicologia personale durante una serie di perdite consecutive, nota come “serie di stop loss”. Molti trader, specialmente i meno esperti, cadono in trappole mentali che compromettono la loro capacità di reagire in modo razionale e costruttivo.
La dinamica tipica della serie di stop loss
La situazione tipo inizia con l’individuazione di un setup che, secondo l’analisi del trader, appare perfetto. Con grande fiducia e convinzione, si apre una posizione sperando in un esito positivo. Quando però il trade va contro, si incassa uno stop loss. Invece di accettare l’errore e rivalutare l’analisi, il trader tende a razionalizzare la sconfitta attribuendola a fattori esterni come manipolazioni di mercato, stop hunting o eventi imprevisti. Questa negazione dell’errore spinge spesso a forzare la propria previsione originaria aprendo una nuova posizione nella stessa direzione, nella speranza di recuperare rapidamente la perdita. Purtroppo, frequentemente questa operazione fallisce nuovamente e il ciclo si ripete, aumentando frustrazione e confusione. Nei casi peggiori, si tenta una “ultima chance” aprendo un’ulteriore posizione con convinzione, ma senza una chiara analisi aggiornata. Oppure si inverte la posizione nella direzione opposta, ma a questo punto spesso è troppo tardi e il mercato ha già completato il movimento iniziale. Questo genera ulteriori perdite e senso di impotenza.
Perché accade questo comportamento
Questo fenomeno psicologico è radicato nella difficoltà umana di ammettere di aver sbagliato. Il riconoscimento di un errore significa dover accettare una perdita reale, e questo può ferire l’ego e la fiducia personale. Inoltre, il desiderio di “recuperare subito” induce a scelte impulsive e irrazionali, anziché analisi metodiche.
Da qui nascono i bias cognitivi che allontanano il trader dalla disciplina necessaria.
Come superare la barriera psicologica della perdita
Accettare che perdere è parte del gioco. Il trading non è una scienza esatta e anche i migliori professionisti subiscono perdite. Accettare la possibilità di errore libera la mente e riduce l’ansia.
Impostare uno stop loss disciplinato e rispettarlo. Inserire sempre ordini di stop loss e rispettarli senza cambiare o spostare in modo emotivo è una delle chiavi per controllare le perdite.
Fare una revisione obiettiva e razionale dell’analisi dopo ogni perdita, senza cercare scuse. Capire perché la posizione ha perso permette di migliorare il processo decisionale.
Evitare di inseguire perdite con nuove posizioni aggressive. Il cosiddetto revenge trading aumenta solo il rischio di perdere ancora più denaro.
Mantenere un diario di trading emotivo e operativo. Annotare non solo le proprie operazioni ma anche gli stati d’animo aiuta a riconoscere schemi di comportamento disfunzionali.
Considerare sempre che “è umano sbagliare, ma è imperdonabile perseverare nell’errore”. Questo mantra stimola a correggere prontamente gli errori senza lasciarsi trascinare dal sentimento di frustrazione.
Conclusioni
La capacità di accettare le perdite e rivedere sistematicamente le proprie decisioni è una competenza fondamentale per qualsiasi trader che voglia raggiungere la consistenza e la redditività nel tempo. Ignorare questo aspetto e lasciarsi guidare dall’orgoglio o dalla rabbia conduce inevitabilmente a peggiorare la situazione. Il mercato non ha alcuna colpa delle nostre perdite. Spetta al trader sviluppare autocontrollo, disciplina e un approccio pragmatico per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Nessuno è infallibile e ogni errore è un’occasione per imparare è la chiave per uscire dal circolo vizioso della serie di stop loss.
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🟡 Analisi – Oro 🟡
Oro in fase di ricostruzione dopo una correzione di due giorni.
Il contesto macro rimane favorevole: la Fed mantiene un approccio “data-dependent”, la domanda ufficiale resta solida e il rischio politico aumenta dopo le nuove sanzioni USA contro le major energetiche russe e il ritorno delle tensioni tariffarie USA–Cina.
Le misure su Mosca hanno fatto salire il premio di rischio sul petrolio.
📈 Bias: moderatamente rialzista.
Scenario base: range con bias daily rialzista sui 4.000, finché i rendimenti reali restano limitati e le trattative sui dazi non trovano soluzione.
⚠️ Calcola sempre il tuo rischio personale (SL/TP) in base alla tua esposizione.
il money management deve essere la cosa piu importante del tuo piano.
‼️ Il Bureau of Labor Statistics ha confermato la pubblicazione del CPI di settembre per venerdì 24 ottobre .
Domani si balla
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ingresso kering da 541,90 no stopingresso kering da 541,90 no stop, 2pezzi, oltre alla conformazione grafica di reazione settimanale questo trade è fatto per creare una riserva di liquidità futura in quanto titolo molto solido che eventualmente smobilizzeremo in periodi di carenza di cassa, numeri di assoluto rispetto, marchi forti e sempre quel pizzico di occhialeria che non guasta mai, in più presente in tutti i portafogli titoli che contano, per cui nel nostro piccolo ci accodiamo.
L'augurio è che il lusso ci tratti di lusso.
Oltre l'analisi sibariticografica!
EUR/USD – +87 Pip di ProfittoStrategia confermata: chiuso lo short da 1,1693 a 1,1606 con profitto netto. Aggiornamento sulle mie operazioni e visione sul trend in corso.
Continua la mia serie di aggiornamenti sul percorso operativo EUR/USD, focalizzato su risultati concreti e progressi reali.
Dopo la chiusura del long a 1,1693, ho aperto una nuova posizione short proprio da quel livello, portando a casa +87 pip di profitto con un lotto.
La dinamica di prezzo ha confermato l’impostazione ribassista che avevo anticipato, con il target raggiunto perfettamente su 1,1606.
Un’ulteriore conferma che la gestione dei livelli chiave – unita alla disciplina operativa – fa sempre la differenza.
Sto costruendo un percorso trasparente e misurabile, dove ogni operazione viene documentata per mostrare quanto realmente si può ottenere con un approccio tecnico e consapevole.
📊 Resto in attesa del prossimo segnale operativo, mantenendo un occhio sui livelli di 1,1550 – 1,1537 come possibili nuovi obiettivi in caso di prosecuzione del trend.
#EURUSD #ForexTrading #TradingView #PipGain
#BTCUSD – Verso la chiusura del T+4?#BTCUSD
Abbiamo assistito a una salita che ha preso lo swing del T indice, quindi valido la partenza del nuovo T indice in data 17/10, sincronizzato con quello del BTC CME.
Il massimo di ieri dovrebbe quindi rappresentare il nuovo Ti.
Da qui, se iniziamo a perdere quota, vincolando il minimo del T-2 al ribasso, e successivamente sotto i 106.188$, significherebbe che l’asset sta preparando la chiusura del T+4, con data minima stimata tra il 27 e il 29 Ottobre.
📉 Considerando il poco tempo disponibile, se vogliono confermare questo scenario ribassista, già oggi dovrebbero avviarsi in modo deciso verso il basso.
TRIPLO GRAFICO XAU occhio ai livelli tecniciho bisogno del tuo sostegno.
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Gold non smette Mai di sorprenderci!
Ieri abbiamo visto un forte movimento daily che ha segnato un cambio di trend in short per la prima volta dopo molto tempo.
Ma attenzione: basta questo per confermare un’inversione vera, se i timeframe mensili e weekly restano ancora fortemente long?
Punto importante : Se questo shutdown dovesse finire, potremmo vedere un rally violento sugli asset coinvolti???
Potrebbe anche trattarsi di un finto cambio, quindi massima cautela.
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Nel lungo periodo è quello che fa la vera differenza.
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Il Dow vola a nuovi massimi: Netflix delude, oro in picchiataIl Dow vola a nuovi massimi: Netflix delude, oro in picchiata
Il Dow chiude a un nuovo massimo in attesa dei conti di Netflix
Ieri è stata la giornata del Dow Jones, che ha chiuso a un nuovo massimo storico dopo un’altra tornata di risultati societari perlopiù positivi.
Gli altri principali indici, invece, hanno mostrato maggiore cautela, in attesa dei primi report dei colossi tecnologici di questa stagione degli utili.
Il Dow Jones è avanzato dello 0,47% (circa 218 punti) attestandosi a 46.924,74. L’indice è stato sostenuto dai risultati superiori alle attese di componenti come CocaCola (KO) e 3M (MMM), che hanno registrato sorprese positive sugli utili rispettivamente del 5,1% e del 4,3%.
Nella seduta, KO è salita del 4,1% e MMM del 7,7%.
Nel frattempo, l’S&P 500 ha chiuso praticamente invariato, in leggero rialzo di meno di un punto a 6.735,35, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,16% (circa 37 punti) a 22.953,67.
Pur lontana dal forte avvio di settimana di lunedì, la giornata ha comunque permesso ai principali indici di conservare buona parte dei guadagni superiori all’1% registrati all’inizio della settimana.
È stata una seduta favorevole ai titoli “old economy”, ma gli investitori hanno mantenuto l’attenzione sui big tech, in particolare su Netflix (NFLX), che avrebbe pubblicato i risultati dopo la chiusura dei mercati.
Il pioniere dello streaming ha mancato le stime di consenso di quasi il 15%, a causa di una controversia con le autorità fiscali brasiliane.
I ricavi, tuttavia, sono aumentati di oltre il 17%, in linea con le previsioni di 11,5 miliardi di dollari, e l’azienda continua a stimare una crescita annua dei ricavi intorno al 16%.
Le azioni di Netflix risultano in calo di oltre il 6% nel dopo mercato.
La controversia fiscale potrebbe non costituire un problema strutturale, ma è bastata a innescare una reazione negativa.
Durante la stagione degli utili, gli investitori mostrano spesso poca tolleranza per i grandi titoli tecnologici, che rappresentano una quota rilevante dei guadagni complessivi del mercato.
Anche Texas Instruments (TXN) ha reagito negativamente al proprio report: pur avendo battuto le attese su utili e ricavi, le prospettive per il quarto trimestre sono apparse deludenti.
Il titolo è in calo di oltre l’8% after hours.
Sarà interessante osservare l’impatto di Netflix e TXN sui mercati nella seduta odierna.
I mercati si fermano in attesa dei big tech
Il primo report dei cosiddetti “Magnifici 7” arriverà oggi dopo la chiusura, con Tesla (TSLA) sotto i riflettori.
Sono inoltre attesi i risultati di SAP, IBM, Thermo Fisher Scientific (TMO), AT&T (T) e Lam Research (LRCX), tra gli altri.
Nella giornata di ieri, il mercato ha aperto con un nuovo gap up, ma senza la spinta necessaria per superare i massimi.
Alcuni commenti di Donald Trump sulla Cina hanno introdotto un lieve elemento di cautela, ma non sufficiente a scatenare una vera correzione.
Le vendite nel comparto minerario sono state bilanciate dai buoni risultati di GE e GM, che hanno sostenuto il sentiment complessivo.
Sembra dunque che la prossima fase — al rialzo o al ribasso — dipenderà in larga parte dagli utili e dalle notizie legate ai negoziati commerciali.
Oro in caduta libera
Ieri l’oro ha guidato una brusca inversione nei mercati, precipitando di oltre 250 dollari l’oncia: si tratta del calo giornaliero più marcato da oltre un decennio.
Gli operatori hanno ridotto le posizioni di momentum su metalli e titoli legati all’intelligenza artificiale, provocando una violenta rotazione.
Il platino ha perso circa l’8%, mentre le vendite si sono estese alle società minerarie e agli ETF del settore, dopo settimane di forti afflussi speculativi.
Il movimento riflette un cambiamento nel posizionamento: il capitale si è spostato dagli asset a rendimento elevato verso quelli considerati più stabili, come i Treasury e alcuni settori azionari difensivi.
Le azioni industriali, sanitarie e dei beni di consumo di base hanno sovraperformato, sostenute dai solidi utili di diverse large cap (tra cui GE e GM) che hanno rafforzato la fiducia nei fondamentali aziendali.
La giornata ha dunque mostrato una netta rotazione settoriale: il denaro si è spostato dagli asset speculativi verso i segmenti più resilienti dell’economia.
Google sotto pressione: la sfida dell’intelligenza artificiale
Le azioni di Alphabet (GOOGL) sono scese fino al 4%, dopo la presentazione di OpenAI del nuovo browser ChatGPT Atlas, che integra l’intelligenza artificiale direttamente nella navigazione web.
La dimostrazione ha mostrato un’interfaccia simile a quella di un browser tradizionale, ma arricchita da funzioni di chat e ricerca conversazionale.
L’apprendimento adattivo di Atlas, capace di migliorare le risposte in base all’utilizzo, lascia intravedere un potenziale cambiamento nel modello di business della ricerca online, finora dominato da Google.
Sebbene Atlas sia per ora disponibile solo su MacOS e per utenti Plus e Premium, con versioni per Windows e mobile in sviluppo, l’annuncio ha riacceso le preoccupazioni concorrenziali riguardo alle soluzioni di ricerca basate sull’intelligenza artificiale.
Questo ha pesato sul titolo GOOGL, nonostante la sua posizione dominante nella pubblicità digitale e nel cloud.
Un punto da osservare sarà il modo in cui Alphabet saprà integrare l’AI nel proprio motore di ricerca.
Già oggi, molte ricerche mostrano risposte generate dall’intelligenza artificiale: la competizione, quindi, è solo all’inizio.
Netflix delude: la tassa brasiliana affossa il titolo
Netflix ha chiuso in calo del 6–7% nelle contrattazioni after hours, dopo aver mancato le stime sugli utili a causa di un’imposta straordinaria imposta in Brasile.
Sebbene l’azienda mantenga un tono ottimista e un margine operativo superiore alle previsioni, i trader reagiscono in modo istintivo: prima vendono, poi analizzano.
È probabile che questa debolezza pesi oggi sul Nasdaq, almeno nella prima parte della seduta.
Un saluto,
Marco Bernasconi
Nota di trasparenza
Le analisi pubblicate su questo profilo hanno esclusivamente finalità informative ed educative.
Non costituiscono in alcun modo consulenza finanziaria personalizzata né sollecitazione all’investimento.
Wall Street mista, oro in caduta e yen volatileTRIMESTRALI SOTTO LA LENTE
Sessione contrastata ieri a Wall Street, con chiusure miste.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,47%, attestandosi a 46.925 punti, poco sotto il nuovo massimo storico di 47.126.
L’S&P 500 è rimasto invariato a 6.735 punti, mentre il Nasdaq ha chiuso in calo dello 0,16% a 22.954 punti.
Il Dow Jones è stato sostenuto dai solidi utili di Coca-Cola e 3M, entrambe in rialzo di oltre il 3% dopo aver riportato risultati superiori alle attese.
L’S&P 500, pur invariato, ha beneficiato delle buone performance di General Motors, Warner Bros. Discovery e Danaher.
Warner Bros. Discovery è balzata fino al 10% in seguito a indiscrezioni su una possibile vendita, con Netflix e Comcast tra i potenziali acquirenti.
GM ha guadagnato quasi il 15% dopo aver alzato le previsioni e superato le aspettative sugli utili del terzo trimestre.
Danaher è salita del 9% grazie a utili e ricavi superiori al previsto.
Secondo i dati di FactSet, oltre tre quarti delle aziende dell’S&P 500 che hanno pubblicato i risultati finora hanno superato le aspettative sugli utili.
VALUTE
Sul fronte valutario, la notizia più rilevante è stata l’iniziale indebolimento del cambio USD/JPY, che ha temporaneamente superato quota 152 per dollaro.
Il movimento è stato sostenuto per la terza sessione consecutiva dopo la vittoria elettorale di Sanae Takaichi, prima donna a diventare Primo Ministro del Giappone, con 237 voti su 465 seggi della Camera Bassa.
Il Partito Liberal Democratico ha formato una coalizione con il Partito dell’Innovazione Giapponese, con l’obiettivo di promuovere politiche fiscali espansive e riforme della spesa pubblica.
Successivamente, lo yen ha recuperato terreno a causa dell’incertezza sulla stabilità della coalizione e sull’orientamento politico di Takaichi.
Nel frattempo, Hajime Takata, membro del consiglio della Banca del Giappone, ha dichiarato che i tempi sono maturi per un aumento dei tassi d’interesse, offrendo ulteriore sostegno allo yen.
Gli investitori ora guardano alla riunione della Banca del Giappone della prossima settimana, dove si prevede che i tassi resteranno invariati.
ALTRE COPPIE VALUTARIE
L’EUR/USD ha mantenuto quota 1,1600, stabilizzandosi poi in area 1,1620.
Il Cable ha mostrato una dinamica simile, con un supporto solido in area 1,3330–1,3360, per ora non violato al ribasso.
Si osserva un ritorno dell’appetito per il rischio, evidenziato anche dal franco svizzero, che ha corretto leggermente dopo i recenti guadagni.
L’EUR/CHF è tornato a 0,9240, vicino alle prime resistenze, mentre l’USD/CHF resta ben sopra quota 0,7900.
I cambi seguono l’andamento dell’oro, tornato in correlazione inversa con il dollaro.
CROLLO DEL GOLD
Tra ieri e stanotte, il prezzo dell’oro è crollato di quasi l’8%, toccando un minimo di 4.000 dollari l’oncia, dai 4.382 del massimo storico di lunedì.
Si tratta della discesa giornaliera più marcata dal 2013, quando perse il 10%.
Il calo è stato causato da prese di profitto e dal rafforzamento del dollaro USA, mentre la domanda di beni rifugio si è attenuata grazie al miglioramento del sentiment globale.
L’ottimismo è cresciuto con l’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, in vista dell’incontro tra Donald Trump e Xi Jinping previsto per la prossima settimana.
Anche la fine della frenesia stagionale degli acquisti di oro in India ha pesato sulla domanda fisica.
Nonostante il calo, l’oro è ancora in rialzo del 55% da inizio anno, sostenuto dalle aspettative di un ulteriore allentamento della politica monetaria della Fed e dalla persistente domanda di beni rifugio.
CANADA, INFLAZIONE IN RIPRESA
A settembre 2025, il tasso di inflazione annuo in Canada è salito al 2,4%, rispetto all’1,9% del mese precedente, superando le attese di mercato del 2,3%.
Si tratta del livello più alto da febbraio e della prima volta in sei mesi che l’inflazione supera la soglia del 2% fissata dalla Banca del Canada.
Il tasso medio di inflazione core, attentamente monitorato dalla banca centrale, si è mantenuto al massimo annuale del 3,2%, superando le aspettative del 3%.
Saverio Berlinzani
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Caffè corto grazie! ^__^''' Short!L'idea di trade sul COFFEE (1h) presenta un setup interessante per una posizione corta, basata su un chiaro livello di resistenza, identificato come Order Block e zona OTE di Fibonacci, e un favorevole rapporto rischio/rendimento. Come per ogni operazione di trading, è consigliabile effettuare ulteriori analisi e considerare altri fattori di mercato prima di prendere una decisione operativa.
Contesto del Mercato
Il grafico mostra l'andamento del prezzo del caffè sulla piattaforma Pepperstone. Si osserva un significativo movimento rialzista tra agosto e settembre, seguito da una fase di consolidamento o correzione durante ottobre. Al momento dell'analisi, il prezzo si aggira intorno ai 399,13 USD.
Idea di Trade
L'idea di trade suggerita dal grafico è una posizione corta (sell) sul caffè.
Questa conclusione è supportata dalla presenza di un'area di resistenza chiave, identificata come Order Block e zona OTE di Fibonacci, e da una potenziale inversione di tendenza.
Timeframe1h
Tipo di TradeShort(Sell)
Prezzo di Ingresso (circa)399,13 USD
Stop Loss403,99 USD
Take Profit356,66 USD
1.Order Block e Zona OTE di Fibonacci: La zona rossa evidenziata sul grafico, che si estende leggermente al di sopra del prezzo di ingresso, è interpretata come un Order Block significativo. Gli Order Block sono aree sul grafico dove grandi istituzioni hanno piazzato ordini consistenti, e spesso fungono da livelli di supporto o resistenza. La confluenza con una zona OTE (Optimal Trade Entry) di Fibonacci rafforza ulteriormente la validità di quest'area come punto di inversione potenziale. Le zone OTE, tipicamente tra il 62% e il 79% del ritracciamento di Fibonacci di un movimento impulsivo, sono considerate punti ideali per entrare in un trade in direzione della tendenza principale o per un'inversione.
2.Livello di Resistenza: Quest'area (Order Block/OTE) coincide anche con un livello di resistenza significativo intorno ai 399-400 USD. Il prezzo ha precedentemente raggiunto questo livello e ha mostrato difficoltà a superarlo, indicando una forte pressione di vendita in questa zona. Questo suggerisce che i venditori potrebbero rientrare nel mercato a questi prezzi
3.Rischio/Rendimento: L'idea di trade presenta un rapporto rischio/rendimento favorevole.
Il livello di stop-loss è posizionato a 403,99 USD, leggermente al di sopra dell'Order Block/OTE, limitando la perdita potenziale. L'obiettivo di take-profit a 356,66 USD offre un potenziale guadagno significativamente maggiore rispetto al rischio assunto, suggerendo un trade con un buon potenziale di profitto.
4.Potenziale Inversione: Dopo il rally iniziale e la successiva fase di consolidamento, il prezzo si trova nuovamente a testare un livello chiave di resistenza/Order Block/OTE. Questo potrebbe indicare una potenziale inversione ribassista o la continuazione della fase correttiva, rendendo attraente una posizione short.
Disclaimer
Questa è la mia analisi e non sono consigli finanziari e ne un invito a copiare quello che faccio è solo condivisione e informazione.
long Campari da 5,976 no stoplong Campari da 5,976 no stop, presi 100pezzi, prezzi su buoni livelli pluriennali, se dovesse indebolirsi ancora non esclusa ulteriore tranche, ci vorrà pazienza, ma ricerchiamo le vette anche se saranno leggermente inferiori ai max storici, sempre stretta di div ma i prezzi e le ultime oscillazioni sono buoni, fiducia alcolica.
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ieri ci siamo rispinti di nuovo sui massimi e dopo averli liquidati siamo ripartiti short.
ora molta attenzione perchè a livello di tf maggiori weekly ecc siamo ancora fortemente long.
il daily sta iniziando a traballare ma ci manca ancora la conferma strutturale quindi come segnato sul grafico fino ad una chiusura daily che ci accetta il livello sotto al minimo andando a segnare cosi un cambio struttura non possiamo pensare ancora di valutare degli short.
oggi in live lo vediamo insieme.
monitorare attentamente i livelli segnati.
Chi cerca uno short dovrebbe aspettare un segnale chiaro di inversione, come commenti più aggressivi da parte della Fed o un netto miglioramento del contesto macro globale. piu una conferma strutturale valida a tf maggiori.
Senza un trigger fondamentale forte e di priceaction il rischio di entrare contro trend resta alto.
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Wall Street top: Apple trascina i listini e gli indici volanoWall Street riparte: Apple trascina i listini e gli indici volano oltre l’1%
Le azioni balzano di oltre l’1% mentre riparte la stagione degli utili.
Ieri il mercato non solo si è calmato dopo la volatilità della scorsa settimana, ma ha anche messo a segno un robusto rialzo: i principali indici sono saliti di oltre l’1% con l’avvio della stagione degli utili che inizia a prendere piede.
Il Nasdaq è avanzato dell’1,37% (circa 310 punti) a 22.990,54. In evidenza Apple (AAPL), volata del 3,9% e su nuovi massimi storici grazie alle buone vendite di iPhone 17. Il Dow Jones è salito dell’1,12% (circa 515 punti) a 46.706,58, mentre l’S&P 500 ha guadagnato l’1,07% a 6.735,13.
I listini sono decollati fin dall’apertura e non hanno più ritracciato: un quadro opposto rispetto alla scorsa settimana, quando gli orsi avevano respinto ogni tentativo di rimbalzo mattutino. Nonostante la recente instabilità, il bilancio settimanale resta positivo: Nasdaq oltre +2%, gli altri due indici principali sopra +1,5%.
Ottobre conferma la sua fama di mese volatile, ma spesso — e finora è così — termina in territorio positivo. Il dato è ancor più significativo se si considera che lo shutdown governativo è giunto al 20º giorno, terzo più lungo di sempre, mentre tornano alla ribalta le tensioni commerciali con la Cina e l’ipotesi di dazi più elevati.
Parallelamente, la stagione degli utili entra nel vivo. I riscontri iniziali sono solidi e, storicamente, le azioni tendono a salire durante questo periodo.
Settimana cruciale per gli utili
Nei prossimi giorni pubblicheranno i conti oltre 300 aziende, tra cui 85 componenti dell’S&P 500. Entro fine settimana avremo dati di oltre il 28% dell’indice, un campione già ampio e trasversale per settori.
Con i risultati del terzo trimestre già disponibili per più dell’11% dei membri dell’S&P 500, non è prematuro trarre conclusioni incoraggianti — pur tenendo presente l’attuale prevalenza del comparto finanziario nel campione.
Tra i market mover di oggi spicca Netflix (NFLX), attesa dopo la chiusura: stime di EPS 6,89 $ su ricavi 11,52 mld $ (+27,6% e +17,3% a/a). In agenda anche GE Aerospace (GE), Coca-Cola (KO), Philip Morris Int’l (PM) e Texas Instruments (TXN).
Resistenza superata e obiettivi tecnici
Il sentiment è migliorato per vari motivi:
ottimismo su una possibile fine dello shutdown già dalla prossima settimana;
Apple in forte rialzo dopo nuovi aggiornamenti positivi;
attese costruttive per la stagione degli utili, con posizionamenti anticipati dei rialzisti.
La forza degli acquisti ha messo sotto pressione le posizioni short, con il superamento dei massimi della scorsa settimana. Sull’SPX, la resistenza di Fibonacci è stata oltrepassata, proiettando target verso l’estensione 161,8%, area 6.950 punti.
Data center: domanda record
Gli analisti di TD Cowen segnalano un record di 7,4 GW di leasing di data center negli USA nel terzo trimestre 2025, con altri 10,2 GW in pipeline.
Oltre a Oracle e OpenAI, la spinta arriva da Google (accordi da 1 GW), Meta (progetti oltre la Louisiana), Microsoft (supporto a clienti su GPU esterne), Amazon (Project Rainier) e Anthropic (roadmap da 9 GW).
Si tratta dell’aumento di domanda più forte nella storia del settore e il momentum è atteso in ulteriore accelerazione nei prossimi trimestri.
In questo contesto, in vista degli utili, nomi esposti al tema infrastrutturale come VRT o STRL restano candidati interessanti sul lato long.
Focus utili: Netflix e il tono dell’AI
Netflix potrebbe reagire positivamente ai conti: il mercato prezza un move atteso di circa +7%; un rialzo riporterebbe NFLX in prossimità dei massimi storici.
Pur essendo un titolo heavyweight, l’attenzione di fondo resta sui temi AI. Anche Tesla, pur essendo classificata come produttore di veicoli elettrici, con il suo post-earnings potrebbe dettare il tono al mercato per il resto della settimana.
Nota operativa
Sul breve, non si escludono prese di profitto: eventuali ritorni verso medie mobili chiave (21/50/200) potrebbero offrire punti d’ingresso tattici. La tendenza di fondo, alla luce di utili attesi solidi e del miglioramento tecnico, rimane costruttiva.
Un saluto,
Marco Bernasconi
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