Investire in modo Intelligente: il Trading Passivo con PAMMInvestire in modo Intelligente: il Trading Passivo con PAMM
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Perché scegliere il Trading Passivo PAMM?
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Marco Bernasconi Trading
Oltre l'analisi tecnica
30 LUG | SUPPOSTA DEL GIORNOITA
BTC MASTERPLAN
l'idea che vedete si basa su un T+1i chiuso sul top del 28 LUG
ergo siamo a caccia della chiusura dell'ultimo ciclo T di indice , quello partito il 25 LUG (in giallo) che potrà chiudere rapidamente CORTO col T-2 C in corso, o come sapete, con una struttura superiore BASE o LUNGA
ENG
BTC MASTERPLAN
The scenario you see is based on a T+1i that closed on the July 28 top.
Therefore, we are now hunting for the closure of the last T cycle on the index side — the one that started on July 25 (in yellow).
This could close quickly with a SHORT structure through the ongoing T-2 C, or, as you know, evolve into a BASE or LONG structure
L’autosabotaggio di Tesla per mano di MuskGli investitori si auguravano che Elon Musk raddoppiasse gli sforzi nel settore dei veicoli elettrici. E invece si sono ritrovati con un nuovo partito politico e un motivo in più per vendere le azioni.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Musk vs Trump: un'altra disputa che gli investitori non avevano richiesto
L'ultima ondata di vendite di Tesla ha poco a che fare con gli utili o i veicoli elettrici. Lunedì le azioni sono scese del 6,8% dopo che Elon Musk ha annunciato l'intenzione di fondare un nuovo partito politico statunitense, intensificando la sua rivalità con Donald Trump e riaccendendo campanelli d’allarme per gli investitori circa le distrazioni ai vertici dell'azienda.
La sua rinnovata attenzione all'attivismo politico contraddice l'impegno preso ad aprile di dedicare “molto più tempo” a Tesla e arriva in un momento in cui l'azienda è già sotto pressione a causa del rallentamento delle vendite di veicoli elettrici e del crollo dei vantaggi normativi.
Politica, profitti e un incarico in declino
Il cosiddetto “grande e meraviglioso disegno di legge” ideato da Trump sta tagliando drasticamente gli incentivi per i veicoli elettrici. È stata revocata l'agevolazione d'imposta federale di $7500, la quale sarebbe scaduta a settembre. Sono state eliminate anche le sanzioni relative alle emissioni le quali permettevano a Tesla di incassare miliardi in crediti normativi dalle case del settore auto tradizionali. Gli analisti di William Blair stimano che ora siano a rischio oltre 2 miliardi di dollari di profitti ad alto margine.
Lo scontro politico sta sfociando in toni personali. Trump ha dichiarato il comportamento di Musk "un vero disastro", ha proposto la deportazione e ha ipotizzato la nazionalizzazione di SpaceX. Nel frattempo, gli investitori si chiedono se la crescente lista di battaglie di Musk stia iniziando a erodere il vantaggio a lungo termine di Tesla. Il rischio di distrazione è reale e il mercato reagisce.
Analisi tecnica: livelli chiave in gioco
Il prezzo delle azioni Tesla ha registrato una performance deludente quest'anno. Il titolo è in calo del 14% da inizio anno, mentre l'indice S&P 500 è in rialzo dell8%. L'andamento recente dei prezzi evidenzia quanto Tesla sia diventata vulnerabile ai capricci politici del suo CEO. Il pubblico scontro con Trump ha contribuito a definire un nuovo massimo oscillante a maggio, che ora serve da resistenza. All'inizio di giugno si è formato un nuovo swing low, che ora rappresenta il livello a breve termine che i rialzisti devono difendere.
L'aggiunta dei canali di Keltner al grafico mette in prospettiva la recente volatilità. Le bande laterali e il rimbalzo dei prezzi tra di esse mostrano un mercato bloccato in un ampio equilibrio. C'è poca convinzione direzionale, ma la situazione potrebbe cambiare. Il sell-off di lunedì ha spinto Tesla al di sotto del prezzo medio ponderato per il volume ancorato ai minimi di aprile. Se le azioni rimangono al di sotto di questo VWAP e rompono al di sotto dei minimi di giugno, ciò confermerebbe il fallimento del tentativo di ripresa e segnalerebbe il ritorno al controllo dei ribassisti.
Per ora, Tesla non sta negoziando come un'azienda innovativa ad alta crescita. Sta negoziando come un titolo meme politicamente carico, senza una tendenza chiara e senza una supervisione adulta.
Tesla (TSLA) Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Pausa mercati in attesa delle decisioni della Fed e dei BigTechI mercati si fermano in attesa delle decisioni della Fed e dei risultati .
Il resto della settimana si preannuncia ricco di eventi in grado di influenzare l’andamento del mercato in entrambe le direzioni. Di conseguenza, i principali indici hanno interrotto il rally di ieri, in preparazione all’imminente ondata di contrattazioni.
L’S&P è sceso dello 0,30% ieri, attestandosi a 6.370,86 punti, chiudendo così una straordinaria serie di sei sedute consecutive con nuovi record. Il NASDAQ ha posto fine a quattro giorni consecutivi di massimi, registrando una flessione dello 0,38% (circa 80 punti), chiudendo a 21.098,29: è solo il secondo giorno in calo nelle ultime dodici sessioni. Il Dow Jones ha perso lo 0,46% (circa 204 punti), chiudendo a 44.632,99.
È stato pubblicato ieri il primo dei dati settimanali sul mercato del lavoro: le offerte di impiego sono diminuite a 7,44 milioni a fine giugno, contro i 7,71 milioni di maggio. Il tasso di dimissioni è leggermente calato al 2%, segnale di una minore fiducia dei lavoratori nella possibilità di trovare nuove opportunità. Tuttavia, la fiducia dei consumatori è aumentata, passando da 95,2 a 97,2 nel mese di luglio.
I report sugli utili pubblicati ieri non hanno avuto un impatto significativo sui mercati. Boeing (BA, -4,4%), UnitedHealth (UNH, -7,5%), Procter & Gamble (PG, -0,3%), UPS (UPS, -10,6%) e Spotify (SPOT, -11,6%) hanno tutti chiuso in ribasso, a prescindere dal fatto che abbiano superato o meno le aspettative trimestrali. Gli investitori sembrano avere lo sguardo altrove.
Nonostante segnali di cautela a breve termine, saranno probabilmente gli utili a determinare la direzione del mercato nelle prossime sedute, mentre gli operatori si preparano alla fase più intensa della stagione dei risultati. Si attendono importanti report da parte di colossi tecnologici come Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT), Apple (AAPL), Arm Holdings (ARM) e Amazon (AMZN). Gli investitori presteranno particolare attenzione a questi titoli, osservando se la crescita dell’intelligenza artificiale e gli investimenti in conto capitale (CAPEX) continueranno a trainare il mercato.
Lo sguardo sarà puntato anche sui commenti del presidente della Fed, Jerome Powell, attesi per domani pomeriggio, al termine della riunione del comitato. Salvo sorprese, i tassi d’interesse dovrebbero rimanere invariati. Tuttavia, l’appuntamento di settembre si profila come decisivo: la maggioranza degli operatori si aspetta un taglio. Il presidente Powell rafforzerà queste speranze o le raffredderà?
Tra i dati economici in uscita domani figura anche il rapporto ADP sull’occupazione, spesso trascurato perché poco predittivo rispetto ai dati ufficiali sulle buste paga non agricole, attesi pochi giorni dopo. L’ultima volta, il dato ADP ha deluso (in calo di 33.000 unità a giugno, contro un atteso aumento di 100.000), mentre il report successivo ha evidenziato una creazione di 147.000 posti di lavoro, superando le aspettative. Gli investitori lo considereranno, ma la vera attenzione sarà rivolta ai commenti del presidente Powell.
Domani usciranno anche i dati del FOMC e altri risultati aziendali rilevanti. Questi elementi saranno determinanti per l’andamento di fine settimana e di fine mese. Personalmente, non mi aspetto sorprese dalla Fed: ritengo che i tassi resteranno fermi e che si userà un linguaggio volto a preparare il mercato a un possibile taglio a settembre. È questa l’aspettativa generale, e un atteggiamento più aggressivo potrebbe destabilizzare i mercati.
Quanto agli utili, mi aspetto risultati positivi. Resta da capire se gli investitori approfitteranno dei guadagni per realizzare profitti, o se cercheranno di spingere ancora più in alto.
#AN022: Tensioni geopolitiche e pressione Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi delle ultime tensione geopolitiche di questa settimana.
1. Il rublo russo in crisi, cedimento su USD e CNY
Il rublo ha registrato un calo del 1,5% contro il dollaro e 0,8% rispetto allo yuan, dopo un ultimatum degli Stati Uniti a Mosca per una tregua immediata in Ucraina.
Impatto FX: il rublo resta vulnerabile, favorendo la domanda per valute rifugio come USD, EUR e CHF. I cross con RUB mostrano potenziali inversioni short tecniche.
2. Petrolio in rialzo: prime conseguenze sul costo dell’energia
I prezzi del Brent sono saliti del 3.5% fino a 72.5 $ al barile, dopo l’annuncio di possibili sanzioni USA sugli acquirenti di petrolio russo.
Impatto FX: valute legate al petrolio come CAD e NOK beneficiano; USD rischia debolezza se i Paesi importatori subiscono pressioni inflazionistiche.
3. Euro in calo mensile per la prima volta, rafforzo del dollaro
L’euro è in rosso su base mensile per la prima volta nel 2025, mentre il dollaro beneficia delle attese prudenti sui tassi Fed e dell’accordo commerciale EU‑USA percepito come sbilanciato verso Washington.
Impatto Forex: EUR/USD è in pressione strutturale. Correlati euro-commodity (EUR/CAD, EUR/AUD) mostrano segnali di debolezza.
4. FMI avverte su tariffe USA e rialzo dell’inflazione globale
Nel suo ultimo rapporto, l’FMI ha sottolineato che le tariffe statunitensi stanno rallentando la crescita mondiale e alimentando pressioni inflazionistiche persistenti.
Impatto FX: La maggiore incertezza favorisce USD e CHF. Le economie emergenti e commodity‑linked (MXN, ZAR, BRL) potrebbero indebolirsi ulteriormente.
5. India si rafforza: export in crescita e riserve solide
L’India ha registrato un +7.2% nell’export di merci e mantiene riserve valutarie stabili, a dimostrazione di tenuta macro e resilienza del rupia.
Impatto Forex: Il INR potrebbe rinforzarsi o consolidare su livelli robusti, mentre coppie USD/INR segnano potenziale supporto.
6. Progetti digitali globali e frammentazione dei sistemi di pagamento
L’adozione di sistemi alternativi a SWIFT come mBridge o Project Agorá riflette una spinta verso l’indipendenza finanziaria globale.
Impatto Forex: Euro e dollaro restano dominanti, ma RMB guadagna terreno nei paesi dell’Asia‑Pacific. Cross RMB (USD/CNH, EUR/CNH) richiedono attenzione, specialmente in ottica di lungo termine.
FED : Tassi Di Interesse Stasera ho bisogno del tuo sostegno.
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⚠️ Punti chiave:
Prezzi stabili nella giornata, in attesa della decisione della Fed
Il prezzo è supportato dal calo dei rendimenti del Treasury e da un lieve indebolimento del dollaro
📅 Prossime news da seguire da vicino:
Oggi pomeriggio: Federal Reserve Policy Decision (attesa conferma tassi fermi o segnali di orientamento dovish)
Se la Fed dovesse segnalare tagli dai prossimi mesi:
-Potenziale spinta al rialzo verso
-Se invece conferma tono restrittivo: rischio ritracciamento.
Prima di venerdì: attesi segnali su estensione tregua tariffaria USA‑Cina oltre il 12 agosto
attendo e monitoro, ci vediamo piu tardi per un aggiornamento con un video.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Fed, mercati globali e valute sotto osservazioneIL GIORNO DELLA FED
E così siamo arrivati al fatidico giorno in cui la Fed dovrà decidere sui tassi. Le probabilità di un taglio sembrano quasi nulle, soprattutto alla luce del fatto che le incognite sulle tariffe e sugli accordi con la Cina e altri Paesi sono ancora ampiamente presenti.
La ripresa del dollaro sembra legata alle preoccupazioni verso l’Europa, dopo che UE e USA hanno firmato un accordo commerciale che, onestamente, appare come una netta vittoria statunitense. Questo potrebbe complicare la ripresa europea.
Pertanto, la discesa dell’euro sembra avere ancora spazio, specie se le posizioni long dei grandi investitori istituzionali dovessero cominciare a essere, anche solo in parte, liquidate.
WALL STREET RIPIEGA LEGGERMENTE
Ieri Wall Street ha registrato ribassi frazionali. Il Dow Jones ha perso lo 0,46%, chiudendo a 44.633 punti, mentre l’S&P 500 è sceso dello 0,3% a 6.371 punti, dopo aver toccato un nuovo massimo storico a 6.409 punti. Segno negativo anche per il Nasdaq, in calo dello 0,38% a 21.098 punti, dopo il massimo a 21.304 punti.
I comunicati sugli utili e le previsioni delle principali aziende, diffusi prima dell’apertura, sono stati improntati al pessimismo. United Health ha perso oltre il 5% a causa di un alert sugli utili annuali, probabilmente inferiori alle attese. Merck ha ceduto il 3%, nonostante utili superiori alle aspettative.
UPS è crollata del 10% a causa dei dazi che potrebbero compromettere le sue prospettive, mentre Boeing ha perso il 3% dopo un accordo commerciale.
Sul fronte macroeconomico, le offerte di lavoro sono risultate leggermente inferiori alle attese, dando il via a una settimana ricca di aggiornamenti sul mercato del lavoro. L’indice di fiducia dei consumatori, invece, è salito leggermente.
Gli Stati Uniti hanno esteso la tregua tariffaria con la Cina, ma l’accordo definitivo sembra ancora lontano. Questo ha impedito una reazione positiva dei mercati azionari.
VALUTE: IL DOLLARO CONSOLIDA I GUADAGNI
Nel giorno della Fed, il dollaro consolida i guadagni. L’EUR/USD si è stabilizzato a 1,1550, con obiettivi che restano in area 1,1450.
L’Europa continua a rappresentare l’anello debole della catena commerciale, e questo potrebbe spingere la moneta unica sotto i supporti, soprattutto se i grandi investitori inizieranno a liquidare le loro posizioni long costruite nel 2025.
Anche il Cable consolida vicino ai supporti chiave di medio termine a 1,3175. L’EUR/GBP, dopo aver testato quota 0,8740, ha perso oltre l’1,20%.
L’USD/JPY è tornato sotto quota 148,00, mentre l’EUR/JPY ha perso oltre il 2% nelle ultime due sedute, confermando una fase distributiva con possibili target in area 169,50.
Le valute oceaniche restano deboli, soprattutto dopo la pubblicazione del tasso d’inflazione in Australia, sceso al 2,1% dal 2,4% nel secondo trimestre del 2025.
FMI: PREVISIONI DI CRESCITA
Il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita economica globale del 3,0% nel 2025 e del 3,1% nel 2026, leggermente superiore alle stime di aprile.
La revisione al rialzo (+0,2 punti per il 2025 e +0,1 per il 2026) riflette un’attività economica iniziale più forte del previsto, dazi meno elevati del previsto, condizioni finanziarie più favorevoli (anche grazie a un dollaro più debole) e un’espansione fiscale in diverse economie chiave.
Nonostante il miglioramento, il FMI avverte che i rischi restano orientati al ribasso. Un ritorno dei dazi o il mancato raggiungimento di accordi commerciali duraturi potrebbero frenare la crescita.
Le previsioni per le principali economie sono:
USA: 1,9% nel 2025 e 2,0% nel 2026
Eurozona: 1,0% e 1,2%
Regno Unito: 1,2% e 1,4%
Cina: 4,8% e 4,2%
Giappone: 0,7% e 0,5%
L’inflazione globale dovrebbe rallentare al 4,2% nel 2025 e al 3,6% nel 2026, pur restando sopra l’obiettivo negli Stati Uniti.
AUSTRALIA: INFLAZIONE IN CALO
Nel secondo trimestre del 2025, l’inflazione annua in Australia è scesa al 2,1%, dal 2,4% dei due trimestri precedenti. Si tratta del valore più basso dal primo trimestre del 2021, inferiore anche alle attese del 2,2%.
L’inflazione dei servizi ha toccato il minimo triennale, complice il rallentamento dei costi di assicurazione e affitto. Anche l’inflazione dei beni è diminuita, trainata da un calo del 10% dei prezzi del carburante e da una moderazione dei costi delle nuove abitazioni.
Prezzi in calo anche per alimentari, alcolici, tabacco, abbigliamento, servizi finanziari e istruzione. I costi dei trasporti sono ulteriormente diminuiti.
Al contrario, l’inflazione è rimasta stabile per edilizia abitativa, sanità e tempo libero, ma è aumentata per i servizi alla famiglia.
La media troncata della RBA è cresciuta del 2,7% su base annua, in linea con le attese ma in rallentamento rispetto al 2,9% del primo trimestre. È il valore più basso dal quarto trimestre del 2021.
USA: DEFICIT COMMERCIALE IN CALO
A giugno 2025, il deficit commerciale statunitense di beni si è ridotto di 10,4 miliardi di dollari rispetto al mese precedente, attestandosi a 86 miliardi. Il dato è nettamente migliore rispetto alle attese di un calo più moderato a 98,4 miliardi.
Il deficit si avvicina al minimo degli ultimi 20 mesi (aprile), grazie alla riduzione degli ordini esteri da parte degli importatori, che avevano anticipato le scorte per timore di dazi aggressivi. A marzo, il deficit aveva toccato un record di 162 miliardi.
Le importazioni sono crollate del 4,2%, a 264 miliardi di dollari, il livello più basso da marzo 2024, con forti cali nei beni di consumo e nelle forniture industriali. Le esportazioni sono diminuite dello 0,6%, a 178,2 miliardi.
Saverio Berlinzani
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Un S&P 500 valutato quanto alla fine del 2021!Due settimane fa ho proposto un’analisi tecnica dell’indice S&P 500 su tutti gli orizzonti temporali. Questa analisi presenta obiettivi di prezzo per la fine del 2025 basati su criteri tecnici e fondamentali. Potete rileggere questa analisi cliccando sul primo grafico qui sotto.
ATTENZIONE: Un primo importante target rialzista che avevo segnalato – 6.475 punti sul contratto future S&P 500 – è quasi stato raggiunto. Il mercato potrebbe presto entrare in una fase di consolidamento.
Questa settimana è densa di eventi fondamentali: è il momento di mettere al sicuro i guadagni, alzando gli stop, soprattutto perché l’S&P 500 ha appena raggiunto il suo massimo livello di valutazione dalla fine del 2021.
Cliccate sulla tabella qui sotto per i dettagli fondamentali della settimana:
1. Attenzione: l’S&P 500 ha raggiunto il suo record di valutazione del 2021!
L’analisi tecnica è importante, ma la valutazione fondamentale lo è ancora di più. Il livello attuale corrisponde a quello che ha preceduto il mercato ribassista del 2022. Il contesto oggi è diverso, ma il ritorno a tale livello potrebbe causare una pausa a breve termine.
Grafico del CAPE Ratio (Shiller PE) per l’S&P 500:
2. La stagionalità dell’S&P 500 è meno favorevole in agosto e ribassista in settembre
Altro fattore prudenziale: la stagionalità. I dati storici mostrano che agosto è debole e settembre tipicamente negativo.
In sintesi, approcci tecnico, fondamentale e stagionale suggeriscono di proteggere i profitti prima di agosto/settembre, senza mettere in discussione la tendenza rialzista di fondo.
Tabella stagionale dell’S&P 500 dal 1960:
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L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Oro: Livelli chiave da osservare durante il consolidamentoL'oro sta attraversando una fase di consolidamento altalenante da diversi mesi, esaminiamo quindi i livelli chiave che potrebbero delineare l'andamento futuro.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Accordi commerciali e aspettative della Fed
I recenti movimenti del prezzo dell'oro sono stati fortemente influenzati dagli sviluppi degli accordi commerciali e dalla politica delle banche centrali. L'accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea e la potenziale proroga della tregua sui dazi tra Stati Uniti e Cina hanno in parte offuscato il fascino dell'oro come bene rifugio. Con l'apparente attenuarsi dei rischi geopolitici, gli investitori hanno spostato la loro attenzione su attività più rischiose, in particolare le azioni. Sul fronte monetario, la Fed rimane protagonista. Sebbene si preveda che la Fed manterrà i tassi di interesse invariati per il momento, eventuali commenti accomodanti nel corso delle prossime riunioni potrebbero fornire una spinta all'oro, in quanto un abbassamento dei tassi aumenterebbe l'attrattiva del metallo non redditizio rispetto agli asset fruttiferi.
Navigare nella fase di consolidamento
L'oro è rimasto bloccato in un ristretto intervallo di consolidamento, con livelli di resistenza che rimangono saldi mentre il supporto continua a formare minimi oscillanti più elevati. Questo equilibrio tra supporto e resistenza suggerisce che il mercato è in una fase di stallo, in attesa di un fattore scatenante che rompa gli equilibri. Se l'oro riuscisse a superare la resistenza, potrebbero esserci le premesse per una continuazione del trend rialzista, ma il mancato mantenimento del supporto potrebbe portare a ulteriori ribassi.
Sul fronte tecnico, l'oro sta attualmente oscillando intorno al punto di controllo (POC) sul profilo del volume, dove è stato scambiato il maggior volume durante questa fase di consolidamento. Questo livello rappresenta tipicamente un punto di equilibrio, dove acquirenti e venditori sono in parità. Poiché l'oro rimane in questo momento critico, qualsiasi spostamento al di sopra della resistenza o al di sotto del supporto potrebbe innescare un momentum significativo in entrambe le direzioni. I trader probabilmente osserveranno un breakout chiaro, che potrebbe portare a un'azione dei prezzi più decisa.
Oro: Grafico a candela giornaliero/b]
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📌 Situazione attuale
Il prezzo è sceso vicino ai 3.300 USD/oz, ai minimi delle ultime tre settimane.
Questo avviene mentre la tensione commerciale tra USA e Cina si allenta e il dollaro si rafforza, riducendo l’appeal dell’oro come bene rifugio
Una recente Reuters poll indica che molti analisti prevedono l’oro sopra i 3.000 USD/oz, con un prezzo mediano stimato per fine 2025 di 3.220 USD/oz e proiezioni per il 2026 attorno ai 3.400 USD/oz.
Alcuni ipotizzano anche 4.000 USD/oz se il debito USA peggiorerà
🔍 Macro fattori chiave
Debito USA e de-dollarizzazione: le crescenti preoccupazioni sul debito federale USA spingono le banche centrali a diversificare le riserve lontano dal dollaro, favorendo la domanda d’oro
Inflazione e tassi d’interesse: se i rendimenti USA aumentano ancora, l’oro può soffrire.
Ma se l’inflazione resta sopra target o la Fed dovesse rallentare i rialzi, l’oro resta un rifugio.
Il rischio subsiste se i dati economici si indeboliranno
Tensioni geopolitiche: instabilità in Europa, Medio Oriente o Asia mantiene attiva la domanda per l’oro come asset “sicuro”
Acquisti centrali banche: continua supporto da parte di banche centrali (specialmente in Asia) che accrescono le riserve in oro
✅ Conclusione
L’oro sta attraversando una fase cauta: il rally del 2025 resta intatto grazie a domanda da banche centrali, preoccupazioni inflazionistiche e geopolitiche.
Tuttavia, il ritorno del dollaro e un allentamento delle tensioni globali potrebbero contenere gli upside nel breve.
Occhio ai dati macro chiave dei prossimi giorni.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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VIX stagionalità rialzista in arrivoVIX: l'indice della paura misura la volatilità e quindi la pericolosità dei mercati americani nel tempo.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
Stagionalità
Negli ultimi 10 anni il Vix vive una fase di rialzo del suo valore tra agosto e novembre. Ciò vuol dire che i mercati diventano più volatili, meno prevedibili, più pericolosi... e a volte anche ribassisti.
Il valore attuale è 17 e se dovesse risalire sopra 22 potremmo assistere a movimenti di panico e di minimi sui mercati. Nell'Agosto 2024 il vix salì da 12 a 35 in 3 settimane e l'indice SP500 scese di oltre il 10% da 5650 a 5600 punti.
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Risk Disclaimer
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Accordo USA-UE: vantaggi sbilanciati e reazioni dei mercatiUN ACCORDO CHE FAVORISCE GLI USA
Wall Street, ieri, ha mantenuto un tono positivo: l’S&P 500 ha chiuso appena sopra lo 0,1%, segnando comunque l’ennesimo record storico. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4%, mentre il Dow Jones ha oscillato intorno allo zero.
Dopo un inizio caratterizzato da ottimismo, l'entusiasmo iniziale per l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea ha iniziato a scemare, poiché è emerso che i termini dell’intesa sono tutt’altro che vantaggiosi per l’UE. Le esportazioni europee verso gli Stati Uniti saranno soggette a dazi del 15%, la metà del 30% inizialmente minacciato dal presidente Trump, ma accompagnati da una serie di obblighi che appaiono penalizzanti per il Vecchio Continente.
Sul fronte dei singoli titoli, il settore energetico è stato di gran lunga il migliore, con Exxon Mobil in rialzo dell’1,2% e Chevron dello 0,8%. Anche i titoli della difesa e del gas naturale liquefatto hanno registrato rialzi, tra cui Lockheed Martin (+1,5%) e GE Aerospace (+0,5%). Al contrario, il comparto dei materiali ha registrato la perdita maggiore.
Nel frattempo, gli investitori si stanno preparando per la settimana di utili più intensa della stagione, con Microsoft, Apple, Amazon e Meta pronte a pubblicare i risultati trimestrali. Saranno inoltre al centro dell’attenzione la decisione di politica monetaria della Fed e i dati chiave sul mercato del lavoro.
EURO, INIZIA LA DISCESA?
Lunedì l’indice del dollaro statunitense è salito a 98,3, il livello più alto in quasi una settimana, sostenuto dalla crescente consapevolezza che l’accordo tra UE e USA non è così favorevole come inizialmente lasciato intendere.
Ciò che è emerso è che l’Europa dovrà affrontare una tariffa del 15%, accompagnata dall’obbligo di acquistare 750 miliardi di dollari di gas liquefatto, investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti e acquistare un vasto ammontare di armamenti americani. La tariffa su alluminio e acciaio resta al 50%. Sono previste tariffe separate, da concordare entro due o tre settimane, su semiconduttori e farmaceutica. Inoltre, è stato abbandonato l’accordo sulla Global Minimum Tax, già precedentemente concordato.
Non si tratta di un vero compromesso, ma di un accordo a senso unico. L’Europa ha cercato un’intesa, ma ciò che ne è uscito non può essere definito tale. Il Vecchio Continente si dimostra, purtroppo, disunito e fragile.
Sul fronte valutario, l’euro ha cominciato a perdere terreno non appena sono stati compresi i veri termini dell’accordo, scendendo per tutta la sessione e perdendo quasi 200 punti dai massimi di inizio giornata. A questo punto non si possono escludere ulteriori ribassi, con obiettivi fissati a 1,1440. Anche altre valute, come lo yen, la sterlina e in parte le valute oceaniche, hanno perso terreno contro il dollaro.
Cambierà quindi il trend di fondo dell’euro, finora profondamente rialzista, trascinando al ribasso anche le valute concorrenti? Difficile dare una risposta certa oggi, ma se i grandi investitori attualmente posizionati long sull’euro dovessero invertire la rotta, le montagne russe sarebbero assicurate.
FED IN VISTA
Va ricordato che, sul piano commerciale, l’accordo tra Cina e Stati Uniti è ancora in fase di discussione. Un’estensione dell’attuale tregua commerciale, in scadenza il 12 agosto, è ampiamente prevista.
L’attenzione del mercato si sta ora spostando sulla decisione di politica monetaria della Federal Reserve, attesa entro la fine della settimana. Non è previsto alcun taglio dei tassi, ma nei prossimi giorni saranno pubblicati diversi indicatori economici chiave che offriranno ulteriori spunti sull’andamento dell’economia statunitense. Tra questi, i dati sulla crescita del PIL, sull’occupazione non agricola, sull’inflazione PCE e l’ISM Manufacturing PMI, in un momento in cui le preoccupazioni sull’impatto economico dei dazi sembrano attenuarsi.
UK, VENDITE AL DETTAGLIO
L’indicatore mensile delle vendite al dettaglio nel Regno Unito è salito a -34 a luglio 2025, in miglioramento rispetto al minimo di 17 mesi registrato a giugno (-46). Sebbene il dato rappresenti un progresso, resta comunque al di sotto delle aspettative del mercato, fissate a -26.
L’ultima lettura indica che i volumi delle vendite al dettaglio sono diminuiti per il decimo mese consecutivo, a causa dell’aumento dei prezzi e della persistente incertezza economica che continuano a pesare sulla spesa dei consumatori. L’indicatore delle vendite previste per agosto è migliorato a -31, rispetto a -49 del mese precedente.
ORO
Martedì l’oro si è attestato intorno ai 3.310 dollari l’oncia, vicino ai minimi delle ultime tre settimane. I segnali di allentamento delle tensioni commerciali e un dollaro USA più forte hanno ridotto l’attrattiva del metallo prezioso.
Gli investitori stanno monitorando attentamente i colloqui in corso tra Stati Uniti e Cina, in attesa di una proroga di 90 giorni della scadenza del 12 agosto per la sospensione dei dazi. Questo avviene in una settimana cruciale per l’agenda commerciale del presidente Donald Trump, con una scadenza separata imminente questo venerdì per altri paesi, chiamati a raggiungere un accordo.
Sono ancora in corso colloqui con altri importanti partner commerciali, tra cui Canada e Corea del Sud. Nel frattempo, la Federal Reserve statunitense si riunirà questa settimana e si prevede che manterrà invariati i tassi di interesse, sebbene i mercati continuino a scontare un potenziale taglio a settembre. Gli investitori attendono anche una serie di dati economici statunitensi, tra cui l’indice dei prezzi PCE e il rapporto sulle buste paga non agricole.
Saverio Berlinzani
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L’ARGENTO PUÒ TORNARE AL SUO RECORD STORICO DI 50 DOLLARI?Nel mondo dei metalli preziosi, l’oro ha già superato i suoi massimi storici negli ultimi mesi, spinto da fondamentali solidi. Un altro metallo sta recuperando terreno: l’argento. A differenza di platino e palladio, l’argento oggi riunisce tutte le condizioni per tornare ai suoi massimi. Il suo potenziale rialzista deriva da una combinazione unica di volume di mercato, correlazione con l’oro, contesto macro favorevole e impostazione tecnica costruttiva. L’argento non è solo il "fratello minore dell’oro": al momento è l’unico metallo prezioso che presenta le condizioni tecniche e strutturali per puntare nuovamente alla soglia simbolica dei 50 dollari, toccata l’ultima volta nel 2011.
1) Dopo l’ORO, l’argento è il metallo più liquido e più correlato positivamente
Il primo elemento chiave è la liquidità. Sul mercato dei metalli preziosi, l’oro domina con centinaia di miliardi di dollari scambiati ogni giorno. L’argento è secondo, ben davanti a platino e palladio, con circa 5 miliardi al giorno. Questo volume è fondamentale: una liquidità adeguata permette ai flussi speculativi e istituzionali di esprimersi pienamente. Al contrario, i bassi volumi di platino e palladio limitano il loro potenziale, in quanto i mercati sono troppo ristretti.
La seconda forza dell’argento è la sua correlazione con l’oro. Storicamente, i due metalli si muovono insieme, con un coefficiente di correlazione vicino a 1. Platino e palladio seguono dinamiche industriali specifiche, soprattutto nel settore automobilistico. L’argento combina invece un impiego industriale (gioielleria, elettronica, fotovoltaico, ecc.) con una funzione monetaria e di riserva simile a quella dell’oro. Questa doppia natura lo rende un asset ibrido con domanda sia finanziaria (ETF) che industriale.
2) Dal punto di vista tecnico, il rapporto ARGENTO/ORO resta rialzista da un supporto chiave
L’analisi tecnica conferma questa lettura. Mentre l’oro sembra in fase di esaurimento dopo aver toccato i 3.500 dollari, l’argento mantiene una struttura ancora positiva nel medio periodo. Il rapporto oro/argento, utile per individuare le fasi di sovraperformance dell’argento, supporta questa ipotesi. La tendenza resta rialzista finché tiene il supporto tecnico a 34/35 dollari. L’obiettivo naturale di questa struttura resta il ritorno a 50 dollari.
Il grafico seguente mostra il rapporto tra argento e oro, indicando un possibile rafforzamento dell’argento fino a fine anno:
Ed ecco il grafico mensile a candele giapponesi del prezzo spot dell’argento:
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28 LUG | SUPPOSTA DEL GIORNOITA
buon pomeriggio. Update su BTC ed F+2
F+2 è la FLD che vedete a grafico
individua la gaussiana di tempo e prezzo relativa al ciclo di grado MENSILE (T+2)
in questo momento siamo su questa FLD il che indica un momento estremamente delicato
Qualora il T+2 avesse già chiuso al 25 luglio, allora prenderemo lo swing ai 121.000 $ per realizzare nuovi ATH
in caso contrario, nei prossimi due giorni crosseremo dall'alto verso il basso cF+2i andando sicuramente ad aggiornare i minimi del 25 luglio e probabilmente arrivando fino a cF+3i
la stessa cosa vale per tutte le altcoin al momento
buon slow trading a tutti
ENG
Good afternoon. Update on BTC and F+2.
F+2 is the FLD you see on the chart.
It represents the time-price Gaussian related to the MONTHLY cycle (T+2).
At the moment, we are right on this FLD, which marks an extremely delicate phase.
If the T+2 already closed on July 25, then we will take the swing toward $121,000 to aim for new ATHs.
Otherwise, in the next two days we will cross cF+2i from top to bottom, which will likely lead to a break of the July 25 lows and potentially extend down to cF+3i.
The same logic currently applies to all altcoins.
Wishing everyone steady and disciplined slow trading.
L’analisi Top-DownL’analisi Top-Down rappresenta una delle strategie più efficaci per analizzare e operare nei mercati finanziari, permettendo al trader di orientarsi partendo da una visione macro per arrivare a decisioni dettagliate e precise. Questo approccio consiste nell’esaminare diverse scale temporali in modo sequenziale, al fine di individuare le zone di prezzo più significative e di decidere quando e come entrare in posizione.
Time frame settimanale
Il primo passaggio dell’analisi Top-Down riguarda il time frame settimanale. Su questa scala temporale, il trader osserva l’azione di prezzo degli ultimi anni, individuando le principali zone di domanda e offerta e tracciando la direzione di lungo termine del mercato. Questi livelli rappresentano, infatti, le aree dalle quali spesso partono i movimenti più forti e definitivi. Tuttavia, va ricordato che su questo time frame la dinamica è molto lenta, con il prezzo che rimane spesso lontano da queste zone chiave per settimane o mesi. L’obiettivo principale è quindi mappare questi livelli, che fungono da punti di riferimento fondamentali per le successive analisi.
Time frame giornaliero
Successivamente, si passa al time frame giornaliero, che offre una prospettiva a medio termine, mostrando l’andamento del prezzo nell’ultimo anno circa. Anche a questo livello la priorità è riconoscere trend e livelli chiave. In questa fase, il trader inizia a focalizzarsi su livelli di supporto e resistenza più attuali, impostando alert su almeno due cluster di prezzo vicini per anticipare i potenziali punti di ingresso o di inversione.
Time frame 4 ore (4H) e 1 ora (1H)
L’ultimo stadio riguarda l’analisi su time frame intraday, in particolare quelli a 4 ore (4H) e 1 ora (1H). Qui il trader osserva l’azione di prezzo più dettagliata, concentrandosi sui pattern candlestick e sulle figure di analisi tecniche che possono segnalare la reazione del mercato ai livelli precedentemente individuati. L’obiettivo è trovare segnali di conferma che attestino la validità di un livello di supporto o resistenza, come breakout di trend line o di necklines orizzontali. Questi segnali sono fondamentali per decidere il momento esatto di apertura di una posizione, poiché indicano la reale volontà degli attori di mercato di comprare o vendere in quelle zone.
Questa metodologia combinata permette di bilanciare il quadro complessivo con le dinamiche a breve termine, minimizzando il rischio di false entrate e massimizzando le possibilità di operare in accordo con la direzione prevalente del mercato, sia per seguire trend sia per cogliere inversioni. L’uso di alert e una gestione attenta del timing, unita a un’accurata identificazione delle zone chiave e dei pattern intraday, rappresentano i pilastri di una corretta strategia Top-Down.
long ENERVIT da 3,40 no stoplong ENERVIT da 3,40 no stop, preso il solito cippino, 25pezzi, prima di un'eventuale partenza (che non si sa mai...), numeri in regola di un'azienda storica che non strappa, ma nemmeno collassa e traccheggia in una discreta zona, neanche dirlo di chi sono gli integratori preferiti, ci mancherebbe!
Oltre l'analisi Karottografica!
agosto si avvicinaho bisogno del tuo sostegno.
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Capital.com è il mio alleato per l’analisi tecnica: grafici fluidi, puliti e precisi!
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
🪙 Oro (Gold)
🔑 Principali driver fondamentali
-Accordo commerciale USA‑UE
L’intesa pre-via agosto ha ridotto le tensioni, con tariffe al 15% su beni UE (invece del 30%), diminuendo l’interesse per l’oro come bene rifugio
-Dollaro più debole
La valuta statunitense si è indebolita leggermente, rendendo l’oro più accessibile per acquirenti esteri
-Politica monetaria USA
Gli analisti prevedono che la Fed manterrà i tassi intorno al 4,25–4,50% nei prossimi mesi
Le banche centrali continuano ad accumulare oro a ritmi elevati (oltre 1.000 tonnellate/anno in media), spingendo la domanda istituzionale
-Situazione in Cina
Consumi privati di lingotti +23,7% nel primo semestre 2025, a fronte però di calo della domanda di gioielli (–26%). Le riserve di PBOC in aumento
-OUTLOOK GENERALE
Nel primo semestre 2025 l’oro ha guadagnato circa il 26%; secondo metà 2025 potrebbe salire ancora dello 0‑5% con possibilità di +10‑15% se le condizioni macro peggiorano (stagflazione, tensioni geopolitiche)
I fondamentali restano solidi: debolezza del dollaro, forte domanda centrale, pressioni geopolitiche e inflazione moderata.
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GNO/USD pronto per l’onda 5 finaleLa coppia GNO/USD sta sviluppando un pattern impulsivo di Elliott Wave netto sul grafico a 4 ore. Il rally è iniziato con l'Onda (1) che ha raggiunto quota 113,50, seguita da un'Onda correttiva (2) che ha toccato il fondo vicino a 105,28. Questo ha preparato il terreno per una potente Onda (3) che è salita a 156,59, allineandosi bene con la teoria delle Onde di Elliott, secondo cui l'Onda 3 è in genere la fase più forte e ripida della sequenza.
L'Onda (4) è ora in corso, assumendo la forma di una correzione A-B-C all'interno di un canale discendente. Il supporto temporaneo è stato trovato a 138,95 durante l'Onda A, e l'Onda C potrebbe estendersi verso il livello di ritracciamento di Fibonacci 0,382 a 136,79 o verso la zona di supporto più profonda vicino a 129,5. Questi livelli sono cruciali, poiché spesso segnano la fine di una fase correttiva e l'inizio dell'impulso successivo. Una rottura confermata sopra 147,4 segnalerebbe l'inizio dell'Onda (5) e il ritorno dello slancio rialzista.
Gli obiettivi a breve termine hanno il potenziale di raggiungere 135-128 , mentre 125,22 rimane il livello di invalidazione per questo setup rialzista. Dopo il completamento dell'Onda (4), i trader possono cercare opportunità di lungo termine puntando a 147-154-172 . Finché la struttura regge e il prezzo rispetta i supporti chiave, le prospettive rimangono favorevoli per una nuova spinta al rialzo nell'Onda (5).
Borse record, dollaro in ripresa, Fed in vistaWALL STREET MACINA RECORD
Venerdì, l'S&P 500 è salito dello 0,4%, registrando la quinta chiusura record consecutiva — la striscia più lunga in oltre un anno — mentre il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,2% dopo aver toccato un massimo intraday. Il Dow Jones è avanzato di 208 punti, in un mercato ancora caratterizzato dall’attesa per gli sviluppi in ambito commerciale.
L'ottimismo intorno ai colloqui ha alimentato il rally, con il Presidente Trump che oggi incontrerà la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, tra le speranze di un accordo tra Stati Uniti e UE. Accordi sono stati raggiunti anche con Giappone, Indonesia e Filippine prima della scadenza dei dazi del 1° agosto, sebbene i negoziati con il Canada siano in stallo.
I solidi utili di Alphabet e Verizon hanno sostenuto il sentiment, mentre Intel ha frenato il settore tecnologico dopo aver annunciato perdite e licenziamenti. Gli operatori guardano ora alla riunione della Federal Reserve della prossima settimana e a un fitto calendario di utili, con Apple, Meta e Microsoft in primo piano.
Il Dow Jones ha chiuso la settimana con un guadagno dell'1,3%, mentre il Nasdaq e l'S&P 500 sono saliti rispettivamente dell'1,2% e dell'1,6%.
VALUTE
Sul mercato valutario, l’EUR/USD mantiene ancora i primi supporti chiave a quota 1,1700, mentre altri cambi come GBP/USD e USD/JPY vedono un deciso ritorno della forza del dollaro USA.
La reazione del biglietto verde sembra più legata a una correzione da livelli di eccesso che a un cambiamento strutturale, soprattutto contro la sterlina. Diverso il discorso per lo yen giapponese, che deve fronteggiare dazi del 15% imposti dagli Stati Uniti: per compensarli, è necessario un deprezzamento dello JPY. Ogni 10% di aumento delle tariffe richiede un calo del 3% della valuta; ergo, lo yen dovrebbe perdere circa il 4,5% per attutire gli effetti dell’accordo commerciale.
In generale, il dollaro resta strutturalmente debole, al di là della correzione in atto, e potrebbe proseguire la sua corsa verso i target di medio termine: EUR/USD a 1,2350, GBP/USD a 1,4200 e USD/JPY a 140,00. Le valute oceaniche restano miste, ma tendono ancora a una certa debolezza contro il dollaro.
USA – ORDINI DI BENI DUREVOLI
Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono diminuiti del 9,3% su base mensile, attestandosi a 311,84 miliardi di dollari a giugno 2025, invertendo il +16,5% registrato a maggio. Il dato, sebbene migliore delle attese, riflette un calo marcato negli ordini di mezzi di trasporto, in particolare aeromobili, componenti non destinati alla difesa e beni strumentali.
Escludendo i trasporti, i nuovi ordini sono aumentati dello 0,2%, mentre al netto della difesa l’incremento è stato solo dello 0,1%.
RUSSIA – GIÙ I TASSI
La Banca Centrale Russa ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 200 punti base, portandolo al 18% nella riunione di luglio 2025, in linea con le aspettative del mercato. L’istituto ha segnalato la possibilità di un ulteriore taglio entro l’anno.
Le pressioni disinflazionistiche si sono rivelate più forti del previsto, giustificando condizioni finanziarie più accomodanti per sostenere la crescita. L’inflazione annua si è attestata al 9,4% a giugno.
La banca ha inoltre evidenziato l’impatto crescente dei costi di indebitamento restrittivi, aggravato dall’apprezzamento del rublo e dal rallentamento dei consumi. Prosegue anche il rallentamento del mercato del lavoro, nonostante la contrazione della forza lavoro, dovuta in gran parte alla mobilitazione militare e alla conseguente diaspora di uomini in età lavorativa.
GERMANIA – IFO IN RIPRESA
L’indice Ifo sul clima aziendale in Germania è salito a 88,6 a luglio 2025, rispetto a 88,4 di giugno, segnando il valore più alto da maggio 2024. Tuttavia, il dato è leggermente inferiore alle attese del mercato (89,0), segnalando che il sentiment resta cauto e la ripresa economica procede a rilento.
Il miglioramento è stato trainato da un lieve aumento sia delle valutazioni correnti che delle aspettative. Il sentiment è migliorato tra produttori e costruttori, ma si è indebolito tra fornitori di servizi e commercianti.
SETTIMANA ENTRANTE – FED SOTTO LA LENTE
La prossima settimana sarà cruciale per i mercati. Gli investitori seguiranno da vicino i negoziati commerciali tra gli Stati Uniti e i partner chiave, in particolare l’UE, con l’avvicinarsi della scadenza del 1° agosto per l’introduzione di dazi reciproci.
Sarà anche la settimana più intensa per gli utili: Microsoft, Apple, Amazon e Meta pubblicheranno i risultati, insieme a Boeing, PayPal, Visa e Mastercard.
Tuttavia, il vero market mover sarà la decisione della Federal Reserve. Anche la Bank of Japan, la Bank of Canada e la Banca Centrale del Brasile prenderanno decisioni in materia di politica monetaria.
Sul fronte macro, il calendario statunitense è ricco: stima anticipata del PIL del secondo trimestre, rapporto sull’occupazione (NFP), PCE e ISM manifatturiero. In Europa, riflettori puntati su PIL e inflazione di Eurozona, Germania, Francia, Italia e Spagna. Attesi anche i PMI della Cina e i dati sul PIL di Messico, Taiwan, Hong Kong e Canada.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Un BNB/USD a 1000 $ in questo ciclo?Il trend rialzista di fondo del token BNB/USD rappresenta un importante barometro della salute generale del mercato crypto e, più in particolare, dell’interesse per gli altcoin. Nel ciclo precedente, a gennaio 2021, il breakout rialzista dell’ATH su BNB/USD è stato un segnale precoce dell’inizio dell’altseason. Nel ciclo attuale, il BNB/USD è molto vicino a superare di nuovo il suo massimo storico. Se ciò accadesse, sarebbe un segnale positivo per gli altcoin.
1) Perché seguire il trend di fondo di BNB/USD è essenziale per valutare la salute del mercato crypto
Nel mondo delle criptovalute, alcuni asset fungono da barometro globale. Il token BNB, emesso da Binance, è uno di questi. Monitorare il BNB/USD è importante non solo per chi detiene questo token, ma per qualsiasi investitore che voglia valutare lo stato generale del mercato crypto e degli altcoin.
Perché? Perché Binance è di gran lunga la piattaforma con il maggior volume di scambi al mondo, sia sul mercato spot che su quello dei derivati. Il token BNB riflette quindi direttamente la dinamica dell’ecosistema Binance e, per estensione, di una parte fondamentale dell’intero settore.
Quando BNB mostra una tendenza rialzista sostenuta, ciò indica di solito un aumento dell’attività, dei volumi e della fiducia. Al contrario, una tendenza ribassista prolungata può segnalare un progressivo disimpegno degli operatori e una pressione negativa sugli altcoin.
Inoltre, l’espansione o la contrazione dell’attività su Binance influisce quasi automaticamente sulla domanda di BNB, utilizzato per le commissioni, i servizi di launchpad e la DeFi. Questo rende BNB un indicatore precoce della liquidità e della vitalità del settore.
Includere l’analisi tecnica del BNB/USD nella propria strategia di mercato equivale a monitorare il battito cardiaco dell’intero ecosistema crypto.
2) Dal punto di vista tecnico, un breakout rialzista dell’ATH del BNB/USD sarebbe un segnale forte per gli altcoin
Il grafico qui sotto mostra le candele settimanali del BNB/USD. Nell’inverno del 2021, la rottura del precedente massimo storico coincise con l’inizio della stagione degli altcoin.
Attualmente sto osservando con particolare attenzione il livello di 794 dollari. Se il BNB/USD riuscisse a superare questa resistenza, sarebbe un segnale tecnico molto favorevole, con un obiettivo a 1.000 dollari.
Tuttavia, al momento questo segnale non si è verificato. Una rottura al di sotto del supporto chiave a 690 dollari invaliderebbe completamente lo scenario rialzista.
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Valsoia Analisi Wyckoff – Conferma di Accumulo completatoDopo un lungo periodo di debolezza, il titolo Valsoia (VLS) ha completato uno schema classico di accumulo secondo il Metodo Wyckoff. L’attuale rottura dei massimi del trading range rappresenta un segnale di forza coerente con l’entrata in Fase E e l’inizio di un trend rialzista strutturato.
Sul grafico abbiamo disegnato la struttura fondamentale di accumulo
📍Selling Climax (SC):→ minimo assoluto in area 8,12 EUR, con spike di volume (climax di vendita).
📍Automatic Rally (AR): → rimbalzo tecnico fino a 11,20 EUR, che definisce la resistenza superiore del range.
📍Secondary Test (ST): → test dei minimi con volumi inferiori, conferma di esaurimento dell’offerta.
📍Spring (Fase C): → falsa rottura ribassista del range, bear trap classica, recupero rapido sopra 9 EUR.
📍Last Point of Support (LPS): → pullback su supporto ex-resistenza a 11,00 EUR, con minimi crescenti.
📍Segnale di Forza (SOS): breakout confermato sopra 11,20 EUR con volumi elevati il 13 maggio 2025.
Con Prezzi che stazionano sopra l'area 11,20–11,30 EUR il quadro tecnico di wickoff è confermato per i classici
🎯 Target 1: 13,30 EUR
🎯 Target 2: 15,25 EUR
Occorre rivalutare il quadro tecnico se i prezzi andranno sotto 10,80 EUR (ritorno nel range invalida lo scenario)
OKLO INC (OKLO), Strategia rialzista di lungo periodoOKLO INC (OKLO), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Oklo Inc. ha sede a Santa Clara, in California. Oklo Inc. sviluppa centrali a fissione avanzate per fornire energia pulita, affidabile e conveniente su scala ai clienti negli Stati Uniti. Commercializza inoltre una tecnologia di riciclaggio del combustibile nucleare che converte le scorie nucleari in combustibile utilizzabile per i suoi reattori.
DATI: 27/07/2025
Prezzo = 75,50 Dollari
Capitalizzazione = 11,127B
Target Price OKLO INC (OKLO), strategia rialzista di lungo periodo
1° Target Price: 92,39 Dollari
2° Target Price: 146,17 Dollari
3° Target Price: 199,96 Dollari
4° Target Price: 233,20 Dollari
eBay Inc. ( EBAY ), Strategia rialzista di lungo periodoeBay Inc. ( EBAY ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
L'azienda è stata fondata nel 1995 e ha sede a San Jose, in California. eBay Inc. gestisce piattaforme di mercato che mettono in contatto acquirenti e venditori negli Stati Uniti e a livello internazionale. La piattaforma Marketplace dell'azienda comprende il mercato online ebay.com e la suite di applicazioni mobili eBay. Le sue piattaforme consentono agli utenti di elencare, acquistare, vendere e pagare oggetti attraverso vari canali online, mobili e offline che includono rivenditori, distributori, liquidatori, società di importazione ed esportazione, case d'asta, società di cataloghi e vendite per corrispondenza, elenchi, motori di ricerca, partecipanti al commercio, canali di acquisto e reti.
DATI: 08/ 02 /2023
Prezzo = 48.90 Dollari
Capitalizzazione = 26,531B
Beta (5 anni mensile) = 1,33
Rapporto PE ( ttm ) = 2,64
EPS ( ttm ) = 18,50
Target Price eBay Inc. di lungo periodo:
1° Target Price: 63.91 Dollari
2° Target Price: 81.19 Dollari
3° Target Price: 131.08 Dollari
4° Target Price: 211.82 Dollari
5° Target Price: 292.55 Dollari
6° Target Price: 342.46 Dollari