Fine del ciclo del BITCOIN a $111K? Improbabile.1) Il ciclo del bitcoin legato al dimezzamento della primavera 2024 termina alla fine del 2025
Il prezzo del bitcoin ha raggiunto gli 11.900 dollari giovedì 22 maggio e molti investitori si chiedono se il ciclo di rialzo legato al dimezzamento della primavera 2024 sia già finito. In termini di ciclo temporale del bitcoin, la risposta è no: tutti i cicli passati si sono conclusi alla fine dell'anno successivo al dimezzamento, ovvero alla fine del 2025 nel caso del ciclo attuale.
2) In termini di analisi grafica dei mercati finanziari, la tendenza di fondo rimane rialzista al di sopra del supporto a 93.000/97.000 dollari USA.
Da quando il mercato toro è iniziato al livello di 15.000 dollari USA, lo stesso schema si è ripetuto, alternando impulsi rialzisti, fasi laterali e breakout. Finché il mercato si mantiene al di sopra del supporto a 93/97K dollari, questo modello rialzista non viene invalidato.
3) Se la liquidità globale M2 continua a fungere da indicatore guida, il prezzo del bitcoin dovrebbe registrare un nuovo record quest'estate.
Dall'inizio di aprile il Bitcoin si trova in una marcata tendenza al rialzo. Questa progressione, che abbiamo seguito passo dopo passo, solleva una domanda fondamentale: questo slancio può essere mantenuto per tutta la primavera, e anche in estate, in assenza di segnali espliciti di stimolo monetario da parte delle principali banche centrali? Tale ipotesi sembra plausibile, a condizione che continui ad agire un fattore chiave, spesso sottovalutato: l'aumento senza precedenti della liquidità globale, misurata dall'aggregato monetario M2.
Questo nuovo picco della massa monetaria globale M2 non è solo un dato macroeconomico. Rappresenta una vera e propria fonte di liquidità per le attività rischiose. Questo aggregato comprende i depositi a vista, i conti di risparmio liquidi e i fondi immediatamente disponibili, tutte risorse che possono essere mobilitate rapidamente sui mercati.
La M2 globale è la somma dei dati delle tre principali aree economiche: Stati Uniti, Cina ed Europa. Ognuna di esse sta partecipando attivamente a questa espansione monetaria:
In Cina, la M2 è ai massimi storici, a testimonianza dell'orientamento accomodante delle autorità di Pechino.
In Europa, l'aggregato è salito bruscamente sotto l'effetto dei primi tagli dei tassi avviati dalla BCE.
Negli Stati Uniti, nonostante l'orientamento ancora restrittivo della Fed, la M2 è in forte crescita e si avvicina ai suoi livelli massimi. L'evidenza è chiara: le principali economie stanno iniettando liquidità in modo coordinato, il che sostiene meccanicamente la valutazione delle attività finanziarie, con il Bitcoin in prima linea.
Di conseguenza, se questa correlazione lineare positiva continua e se il supporto a 93/97K dollari viene mantenuto, la probabilità che il bitcoin raggiunga un nuovo record quest'estate è interessante.
E le altcoin? Questo sarà l'argomento di una delle nostre prossime pubblicazioni, quindi non esitate a seguire il nostro account su TradingView.
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Oltre l'analisi tecnica
Cosa accadrà a Bitcoin? (Week 23)Dopo una delle scadenze di opzioni più grandi di sempre (oltre 10 miliardi di dollari), il mercato di Bitcoin si trova in una fase di equilibrio precario. Il prezzo è ancora sostenuto tecnicamente, ma alcuni segnali di breve termine suggeriscono che il momentum potrebbe temporaneamente rallentare.
Il comportamento dei detentori a lungo termine (che continuano ad accumulare) resta un importante pilastro rialzista, ma il recente aumento di prese di profitto tra gli investitori a breve termine e la riduzione delle esposizioni istituzionali indicano una fase di possibile consolidamento o ritracciamento nel breve.
Questa settimana sarà cruciale per capire se il supporto psicologico attorno ai $100.000 tiene, e se il prezzo riesce a stabilizzarsi sopra la zona dei $105.000–$106.000. Un’eventuale perdita di forza in queste aree potrebbe portare a un test più profondo dei livelli di Fibonacci tra $97.000 e $93.000 — livelli già identificati nelle precedenti idee come ottimi punti di ingresso swing.
La direzione di medio periodo resta positiva, ma il breve potrebbe riservare turbolenze. Meglio restare pazienti e attendere un prezzo migliore o una nuova conferma tecnica prima di esporsi. Come sempre, disciplina e gestione del rischio sono fondamentali.
Analisi Multi-Timeframe EUR/USDCon l'inizio di una nuova settimana di trading, diamo un'occhiata a EUR/USD su più timeframe.
Settimanale
EUR/USD ha superato una zona di resistenza importante definita dai massimi sia del 2023 che del 2024. Quell'area è stata ritestata e al momento sembrerebbe reggere, con il prezzo che inizia a consolidarsi al di sopra di essa. L'RSI sta salendo costantemente e rimane al di sotto del territorio di ipercomprato, alcuni analisti interpretano questi dati come potenziale momentum continuo, sebbene va ricordato che i mercati rimangono imprevedibili. È importante notare che l'azione dei prezzi si mantiene anche al di sopra della media mobile a 200 settimane, che alcuni trader considerano un segnale di supporto all'interno di un contesto tecnico più ampio.
Grafico a Candele Settimanale EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Giornaliero
Sul grafico giornaliero possiamo vedere il breakout e il retest più in dettaglio. La media mobile a 50 giorni ha agito come punto di riferimento, allineandosi con una recente reazione dei prezzi che alcuni trader osservano come un minimo parte del retest. Da allora, EUR/USD ha spinto più in alto, scambiando lungo una trendline ascendente che è stata toccata in diverse occasioni. Finché il prezzo continuerà a rispettare quella trendline e la media mobile a 50 giorni, alcuni trader potrebbero considerare la struttura come di supporto per un'azione dei prezzi al rialzo a breve termine.
Grafico a Candele Giornaliero EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
4 ore
Il grafico a quattro ore aiuta a valutare come si sta sviluppando il momentum a breve termine. Il prezzo rimane al di sopra del VWAP ancorato ai minimi di maggio, con la 9 EMA anche al di sopra della 21 EMA, mostrando che il trend a breve termine e il momentum sono allineati. Il prezzo sta ora spingendo verso una rottura al di sopra dei massimi di swing della scorsa settimana, e in questa fase, gli indicatori tecnici non mostrano ancora segni di inversione, sebbene i cambiamenti possano verificarsi rapidamente.
Grafico a Candele a Quattro Ore EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
1 ora
Il grafico orario fornisce dettagli aggiuntivi che alcuni trader utilizzano per osservare il comportamento a breve termine. Con gli stessi indicatori in atto, possiamo vedere che il prezzo ha ora rotto e chiuso al di sopra dei massimi di swing della scorsa settimana. Alcuni potrebbero interpretare l'allineamento delle EMA e del VWAP come un segno di momentum continuo, sebbene questo non sia garantito e le inversioni siano possibili.
Grafico a Candele Orario EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
Riepilogo:
Su tutti i timeframe, EUR/USD sta attualmente mostrando formazioni di prezzo al rialzo che alcuni partecipanti al mercato interpretano come rialziste. I grafici settimanali e giornalieri indicano che il prezzo sta scambiando al di sopra dei massimi precedenti, che alcuni considerano una struttura di supporto. Sui timeframe a quattro ore e orari, gli indicatori di momentum continuano ad allinearsi con il recente movimento dei prezzi, sebbene questo non sia predittivo e il prezzo stia già spingendo in un nuovo territorio al di sopra dei massimi della scorsa settimana. Attualmente, la struttura tecnica rimane intatta, ma tutte le tendenze sono soggette a cambiamenti e dovrebbero essere monitorate attentamente.
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💡 Analisi Gold 💡
Gold poco direzionale per il mio stile.
Motivi principali:
Nessun catalizzatore forte: I trader restano in attesa di due eventi chiave:
- Taglio di 25 punti base atteso dalla BCE giovedì 5 giugno
- Non-Farm Payrolls USA in uscita venerdì 6 giugno
Entrambi possono impattare su tassi reali e dollaro, quindi pochi vogliono prendere nuove posizioni prima dei dati.
-Driver macro piatti:
Il DXY resta bloccato.
Il rendimento dei Treasury a 10 anni oscilla appena.
Manca quindi la spinta per muovere l’oro in modo deciso.
Asia poco attiva: appena rientrata dalle festività, scambi contenuti.
Gamma delle opzioni che ancora blocca i prezzi.
In sintesi: oro in fase di consolidamento non è un’inversione del trend rialzista, ma solo una pausa in attesa dei dati macro.
ATTENDO
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Europa in ripartenza: l’inflazione rallenta, i capitali tornanoSe trovi interessanti questi articoli e vuoi che ne produca altri, sostienimi aggiungendo un Boost a questo articolo e seguendo il mio profilo!
🚨 Today’s Trading – 04.06.2025
🌍 Europa in ripartenza: l’inflazione rallenta, i capitali tornano
👉🏼 MARKET BACKGROUND
La congiuntura economica europea riparte e sostiene le idee dei grandi investitori che fuggono dall’America per spostare flussi di capitale verso Cina ed Europa.
Ieri i dati sull’inflazione hanno mostrato un’Headline YoY al di sotto dei target prefissati dalla BCE, con un +1.9%.
Fattore chiave della decelerazione è stato il forte rallentamento dell'inflazione dei servizi, scesa al 3,2% dal 4,0% di aprile, minimo da marzo 2022.
I prezzi dell'energia continuano a scendere (-3,6% su base annua), mentre l'inflazione dei beni industriali non energetici è stabile allo 0,6%. In controtendenza, i prezzi di alimentari, alcolici e tabacco accelerano al +3,3% rispetto al 3,0% precedente.
Nel frattempo, l'inflazione di fondo, che esclude le componenti volatili di cibo ed energia, è scesa al 2,3%, la lettura più bassa da gennaio 2022.
Positivi anche i dati sul mercato del lavoro europeo, con la disoccupazione tornata ai minimi storici del 6,2%, in calo rispetto al 6,3% di marzo e in linea con le attese.
Il numero di disoccupati è sceso di 207.000 unità, attestandosi a 10,68 milioni.
Il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 14,4%, minimo degli ultimi quattro mesi, rispetto al 14,8% del mese precedente.
Il clima risk-on è alimentato anche dai dati USA sui JOLTS, primi segnali della settimana dedicata al mercato del lavoro americano.
Le offerte di lavoro sono aumentate di 191.000 unità, arrivando a 7,391 milioni ad aprile, sopra le stime di 7,10 milioni.
L’atteso rallentamento nella domanda di lavoro da parte delle aziende viene quindi rinviato, nonostante le preoccupazioni sulle politiche doganali che potrebbero pesare sulla produzione.
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👉🏼 FOREX
Il comparto FX risente nuovamente della debolezza del dollaro USA, con il Dollar Index incapace di superare quota 99.400.
Rimane tuttavia chiave il supporto a 98.685, sotto il quale le quotazioni potrebbero affondare fino a 97.932.
In risposta, EUR/USD torna a salire: dopo aver testato i minimi di 1.1360, recupera 1.14 e sembra puntare ai massimi di 1.1450, supportato da un momentum rialzista ben visibile sugli oscillatori più classici.
Da segnalare anche il Cable (GBP/USD), che resta un passo indietro rispetto all’euro, ancora incapace di rompere al rialzo i massimi a 1.3550, livello trigger per assistere a un nuovo allungo verso area 1.36.
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👉🏼 EQUITY
Azionario globale impostato al risk-on, con il DAX che ritrova slancio anche grazie agli ottimi dati europei.
Attaccate le resistenze a 24.400 pt, dopo il test dei primi supporti a 23.900 pt.
Il nuovo momentum rialzista proietta le quotazioni verso area 24.600–24.800 pt.
Bene anche i listini USA: il Nasdaq riattacca le resistenze a 21.725 pt e punta ai massimi a 21.800 pt.
Restano supporti chiave i 21.651 pt.
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👉🏼 COMMODITIES
Consolida il gold, che rimane saldo sopra i supporti a 3.374 $/oz.
Tuttavia, solo la rottura dei 3.394 $/oz potrebbe generare una nuova spinta long, proiettando le quotazioni verso i massimi storici a 3.500 $/oz.
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Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
La forza tech e i dati sul lavoro spingono i mercati.La forza della tecnologia e i dati solidi sull'occupazione mantengono i rialzisti in controllo.
Dopo alcuni giorni di meritata vacanza ritorno alla mia analisi quotidiana sui mercati azionari americani.
Ieri le azioni hanno mantenuto vivo il loro slancio, alimentate dalla forza dei nomi AI e da dati economici incoraggianti.
L'S&P ha continuato a salire lentamente ma inesorabilmente verso quota 6000 con un rialzo dello 0,58% a 5970,37, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,51% (circa 214 punti) a 42.519,64. Il NASDAQ ha sovraperformato le sue controparti, salendo dello 0,81% (circa 156 punti) a 19.398,96, grazie a una solida performance dei titoli del settore IA e dei chip. (Va notato, tuttavia, che il Russell 2000, un'azienda a piccola capitalizzazione, li ha superati tutti, con un'impennata dell'1,6% oggi.)
I mercati rialzisti sono trainati da settori ad alta crescita e, attualmente, il settore con maggiore innovazione e il più alto potenziale di crescita è quello dell'intelligenza artificiale (IA).
I titoli tecnologici, in particolare quelli di aziende di chip come Nvidia (NVDA, +2,8%) e Broadcom (AVGO, +3,3%), hanno continuato a guidare la classifica con guadagni significativi. Altri leader del settore dell'intelligenza artificiale confermano la forte crescita di Nvidia. Ad esempio, CoreWeave (CRWV, +25,2%), altro leader dell'intelligenza artificiale e recente IPO, ha registrato un fatturato di 982 milioni di dollari nel primo trimestre, quadruplicando il fatturato rispetto all'anno precedente.
Con l'attesissimo rapporto sull'occupazione non agricola in uscita venerdì, gli investitori sono stati incoraggiati dai dati positivi sulle posizioni vacanti di ieri e sperano che segnalino altre buone notizie. Le posizioni vacanti, pari a 7,39 milioni, hanno superato le aspettative di 7,1 milioni e i 7,2 milioni di marzo. I dati suggeriscono che il mercato del lavoro rimane resiliente nonostante le incertezze commerciali e altre sfide.
Ulteriori dati sull'occupazione sono previsti per oggi, con la pubblicazione in mattinata di ADP Employment, che si è rivelato sorprendentemente debole l'ultima volta, con le posizioni vacanti nel settore privato in aumento di sole 62.000 unità ad aprile. Tuttavia, si prevede che il dato di maggio supererà quota 100.000.
Oggi riceveremo anche i dati ISM Services, che hanno superato le aspettative registrando 51,6 ad aprile. Il settore dei servizi è stato in gran parte in espansione (oltre 50) negli ultimi due anni, mentre il settore manifatturiero ha registrato una contrazione per la maggior parte del tempo.
Tendiamo a vedere una certa "bonaccia estiva" in questo periodo. Anche se abbiamo iniziato giugno con il botto, non mi aspetto che lo slancio continui per il resto del mese. Potremmo assistere a un'ultima ascesa prima di vedere le cose stabilizzarsi per un po'; i fattori stagionali indicano una ripresa della forza a luglio.
Marco Bernasconi Trading
Settimana decisiva per mercatiIeri Wall Street ha chiuso in territorio positivo, con il Dow Jones in rialzo dello 0,09%, l’S&P 500 dello 0,41% e il Nasdaq dello 0,67%. Il sentiment degli investitori è stato sostenuto da un rapporto JOLTS Openings superiore alle attese, che ha rassicurato sulla solidità del mercato del lavoro statunitense. Le offerte di lavoro sono infatti aumentate inaspettatamente di 191.000 unità, raggiungendo quota 7,391 milioni, segnalando una domanda ancora robusta di lavoratori.
Tuttavia, l’ottimismo iniziale è stato parzialmente smorzato dai dati sugli ordini all’industria, che hanno mostrato un calo superiore alle previsioni. All’inizio della sessione sembrava prevalere un atteggiamento di avversione al rischio, complice una nuova revisione al ribasso delle stime di crescita globale da parte dell’OCSE. Gli operatori restano in attesa di sviluppi nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con i presidenti Trump e Xi attesi a parlare entro la fine della settimana.
I settori energia e tecnologia hanno guidato i guadagni, mentre il comparto immobiliare è rimasto indietro. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione, Nvidia ha registrato un incremento di circa il 3% e Tesla di circa il 2%. La settimana si conferma quindi di grande importanza, con l’attenzione rivolta alle decisioni sui tassi da parte della Banca del Canada e della BCE, oltre che ai dati sul mercato del lavoro.
VALUTE
Il dollaro ha mostrato un recupero generalizzato, guadagnando terreno contro le principali valute come euro, sterlina e yen, mentre le valute oceaniche sono rimaste pressoché stabili. Ci troviamo ancora in una fase interlocutoria, in cui si auspica un indebolimento del dollaro per favorire un riequilibrio, almeno parziale, della bilancia commerciale.
L’euro-dollaro è sceso sotto quota 1,1400, toccando un minimo a 1,1365, livello da cui ha iniziato a risalire questa mattina. I supporti tecnici si trovano a 1,1350 e 1,1320. La sterlina ha seguito un andamento simile, con supporti a 1,3450 e 1,3410. Lo yen ha perso terreno, con il cambio dollaro/yen che ha recuperato quasi 200 pips nella notte, passando da 142,4 a 144,20, con obiettivi che si spingono almeno fino a 144,50. Le valute oceaniche, infine, sono rimaste ancorate in range ristretti: l’AUD/USD si è mosso tra 0,6400 e 0,6530, mentre il NZD/USD tra 0,5950 e 0,6050.
USA – ORDINI ALL’INDUSTRIA
I nuovi ordini di beni manifatturieri negli Stati Uniti sono diminuiti del 3,7% su base mensile, attestandosi a 594,6 miliardi di dollari. Si tratta del primo calo in cinque mesi, dopo un aumento del 3,4% registrato a marzo, e peggiore rispetto alle previsioni di un calo del 3%.
Il calo è stato trainato principalmente dalla contrazione del 17,1% negli ordini per i mezzi di trasporto, in particolare per i velivoli non destinati alla difesa, che hanno subito un crollo del 51,5%. Le tensioni tariffarie hanno spinto le compagnie aeree a ridurre la domanda di aerei Boeing, che ha ricevuto solo otto ordini. Si sono registrati cali anche negli ordini di metalli primari, in particolare alluminio e metalli non ferrosi, e in quelli per apparecchiature elettriche, elettrodomestici e componenti.
In controtendenza, gli ordini sono aumentati per computer ed elettronica, macchinari e prodotti in metallo lavorati. Le spedizioni di beni durevoli sono cresciute dello 0,3%, gli ordini inevasi sono rimasti pressoché invariati e le scorte sono aumentate dello 0,2%.
PREVISIONI OCSE
Secondo l’OCSE, l’economia mondiale dovrebbe rallentare, con una crescita prevista al 2,9% sia nel 2025 che nel 2026, in calo rispetto al 3,3% registrato nel 2024. Le cause principali sono legate a prospettive più deboli e a una crescente incertezza globale, dovuta in gran parte ai cambiamenti nelle politiche commerciali statunitensi sotto la presidenza Trump.
Il rapporto avverte che l’introduzione di ulteriori barriere commerciali potrebbe compromettere ulteriormente la crescita, ridurre i redditi e rallentare la creazione di posti di lavoro. Gli Stati Uniti dovrebbero crescere solo dell’1,6% quest’anno, rispetto al 3,3% del 2024, a causa dei dazi, della riduzione dell’immigrazione e dei tagli al settore pubblico. Anche Messico e Canada dovrebbero registrare una crescita più lenta, a causa dei loro stretti legami commerciali con gli Stati Uniti.
L’OCSE segnala inoltre che l’aumento dei costi legati ai dazi spingerà l’inflazione, anche se in parte compensato dal calo dei prezzi delle materie prime. Mentre l’inflazione si sta attenuando in molti settori, i prezzi dei servizi restano ostinatamente elevati. L’aumento della spesa pubblica, soprattutto nel settore della difesa, dovrà essere gestito con attenzione.
Nella notte sono stati pubblicati anche i dati sul PIL australiano, cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre del 2025. Si tratta di un rallentamento rispetto allo 0,6% del trimestre precedente e inferiore alle attese dello 0,4%. È comunque il quattordicesimo trimestre consecutivo di espansione, anche se con il ritmo più debole degli ultimi tre.
UE – INFLAZIONE IN CALO
L’inflazione dei prezzi al consumo nell’Eurozona è scesa all’1,9% su base annua a maggio 2025, in calo rispetto al 2,2% di aprile e al di sotto delle aspettative di mercato del 2,0%. È la prima volta da settembre 2024 che l’inflazione scende sotto l’obiettivo del 2% fissato dalla BCE, rafforzando le aspettative di un taglio dei tassi di 25 punti base entro la fine della settimana, anche se potrebbe ridurre la probabilità di ulteriori interventi.
Un fattore chiave della decelerazione è stato il forte rallentamento dell’inflazione dei servizi, scesa al 3,2% dal 4,0% di aprile, il livello più basso da marzo 2022. I prezzi dell’energia hanno continuato a diminuire, registrando un calo del 3,6% su base annua, mentre l’inflazione dei beni industriali non energetici è rimasta stabile allo 0,6%. In controtendenza, i prezzi di alimentari, alcolici e tabacco sono aumentati del 3,3%, rispetto al 3,0% del mese precedente. L’inflazione core è scesa al 2,3%, il livello più basso da gennaio 2022.
JOLTS OPENINGS
I primi dati sul mercato del lavoro statunitense sono stati pubblicati ieri, con i JOLTS Openings in aumento di 191.000 unità, per un totale di 7,391 milioni ad aprile 2025, superando le aspettative di 7,10 milioni.
L’aumento delle offerte di lavoro ha interessato i settori dell’estrazione mineraria e legname, il commercio al dettaglio, i trasporti, i servizi pubblici, i servizi professionali e quelli sanitari. Al contrario, si è registrata una diminuzione nei servizi generici e nella pubblica amministrazione. Le assunzioni e i licenziamenti totali sono rimasti pressoché invariati, rispettivamente a 5,6 milioni e 5,3 milioni.
Saverio Berlinzani
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L'indice MSCI World stabilisce un nuovo record assoluto!L'indice azionario MSCI World ha stabilito un nuovo record storico durante la sessione di trading di lunedì 2 giugno, cancellando l'intero shock borsistico di febbraio/marzo che aveva visto il mercato azionario globale perdere il 20%. Questo segnale tecnico deve ancora essere confermato alla fine della settimana, in occasione della prossima chiusura tecnica settimanale. Se questa rottura tecnica rialzista dovesse essere confermata, il segnale sarebbe molto positivo per il mercato azionario globale, che spera ancora che la diplomazia commerciale porti a solidi accordi commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner commerciali (Cina e UE).
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi settimanali sull'indice MSCI World.
1) Composizione e calcolo dell'indice MSCI World
L'indice MSCI World (Morgan Stanley Capital International World Index) è un indice di riferimento del mercato azionario che misura la performance delle azioni a grande e media capitalizzazione dei Paesi sviluppati. Le sue componenti principali sono le seguenti:
L'MSCI World Index è un indice azionario globale di riferimento che misura la performance delle azioni a grande e media capitalizzazione nei 23 Paesi sviluppati. Creato da Morgan Stanley Capital International, fornisce una visione globale dei mercati azionari delle economie più avanzate. I Paesi inclusi sono Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, Francia, Germania, Canada e Australia. L'indice comprende circa 1.600 società, con una forte predominanza degli Stati Uniti, che rappresentano quasi il 70% della ponderazione totale. I settori più rappresentati sono l'informatica, la sanità, i servizi finanziari e i beni di consumo discrezionali.
L'MSCI World è calcolato con un metodo di ponderazione basato sulla capitalizzazione di mercato a fluttuazione libera, ossia tenendo conto solo delle azioni effettivamente disponibili per l'acquisto sui mercati. In questo modo, le società con un valore di mercato più elevato e un maggiore flottante hanno una maggiore influenza sulla performance dell'indice. L'MSCI World viene aggiornato regolarmente per riflettere i cambiamenti dei mercati e l'ingresso o l'uscita di società.
Sebbene offra un'ampia diversificazione geografica, non include i Paesi emergenti, che sono coperti dall'indice MSCI ACWI, anch'esso prossimo a stabilire un nuovo record storico e composto per il 13% da Paesi emergenti (Cina, India, ecc.).
2) La diplomazia commerciale e le prospettive di politica monetaria della FED sono la chiave per garantire che il mercato azionario globale rimanga rialzista nei prossimi mesi.
La diplomazia commerciale e le prospettive di politica monetaria della FED sono fattori fondamentali strettamente collegati e hanno un impatto diretto sull'andamento del mercato azionario globale.
Mentre il tasso di inflazione statunitense continua a tendere verso l'obiettivo del 2% della Fed, quest'ultima attende la firma degli accordi commerciali per avere la certezza che il rischio di una seconda ondata di inflazione sia stato scongiurato e per poter riprendere a tagliare il tasso dei fondi federali statunitensi.
Queste due condizioni fondamentali sono essenziali affinché il mercato azionario globale confermi i suoi nuovi massimi storici nei prossimi mesi.
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Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
EURUSD: sell limitDopo giornate di studio abbiamo elaborato una nuova strategia che mira ad avere un alto win rate prendendo movimenti relativamente piccoli che, se effettuati giornalmente, a fine mese generano una percentuale di profitto ottima: inserito un sell limit sul pair su di una zona premium per una continuazione del movimento ribassista.
Gold molto caldo! il mercato aspetta gli NFPPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
🔑 Gold resta forte chiudendo daily di ieri sopra i $3.360
-Ieri Powell ha ribadito l’approccio “data-dependent”, senza dare indicazioni precise sui tassi.
-Le tensioni USA–Cina e i rischi geopolitici continuano a spingere l’oro come bene rifugio.
-Occhio ai dati USA in uscita, in particolare i Non-Farm Payrolls di venerdì: saranno decisivi.
LI OPEREREMO IN LIVE
🟡 Trend di Gold ?
Il trend resta bullish.
Supportato da tensioni geopolitiche e incertezza economica.
Una rottura sopra $3.400 può indirizzarlo verso nuovi storici
Invece un rientro Sotto i $3.340 potrebbe darci una correzione nel breve.
🌍 Scenario Macro e Geopolitico
1. Powell resta vago sui tassi
Nel suo discorso alla Fed, ha parlato di incertezze globali e ribadito che ogni decisione sarà guidata dai dati. Nessuna previsione chiara sui tassi.
2. Nuovo riscadamento USA–Cina
Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio.
La Cina accusa gli USA di violare gli accordi.
Aumenta la tensione → sale la domanda di oro
3. Rischi geopolitici in aumento
Situazione tesa in Europa dell’Est e Medio Oriente.
L’oro ne beneficia come sempre in momenti di incertezza.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione🚨 Today’s Trading – 03.06.2025
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🌪️ Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione
👉🏼 MARKET BACKGROUND
Rallenta il comparto manifatturiero nei polmoni economici mondiali. Sia in America che in Cina il settore manifatturiero registra una brusca frenata che trascina gli indici nelle aree di contrazione economica.
Negli Stati Uniti, l’ISM Manufacturing PMI si attesta a 48.5, in calo rispetto al precedente 48.7. A pesare nella composizione dell’indice sono soprattutto le componenti relative ai nuovi ordini di esportazione, scesi a 40.1 da 43.1, e le importazioni, crollate a 39.9 da 47.1, con un calo del -7.2%.
Non va meglio in Cina, dove il Caixin Manufacturing PMI passa a 48.3 dal precedente 50.4, mettendo in luce, anche qui, il brusco calo del commercio internazionale. Il rallentamento porta le aziende a ridurre gli ordini, la produzione e – ovviamente – le assunzioni. Per un’economia come quella cinese, fortemente esposta al commercio globale, emerge la necessità urgente di rinforzare il mercato interno, stimolare i consumi e farlo rapidamente per compensare lo shock esterno.
In attesa, questa mattina, dei dati sull’inflazione europea, che rappresenteranno il preludio alle decisioni della BCE sui tassi d’interesse previste per giovedì. Un’Headline Inflation YoY al 2% aprirebbe le porte a un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE, e potenzialmente a uno scenario di rilancio dell’economia del vecchio continente, oggi preferito dagli operatori rispetto agli asset USA.
Non meno rilevanti i dati sui JOLTS, che potrebbero mostrare una contrazione, passando da 7.192M a 7.05M, segnalando una minore offerta di lavoro dovuta ai timori delle aziende per possibili fasi recessive. Dato propedeutico alla pubblicazione dei NFP di venerdì prossimo.
👉🏼 FOREX
Il comparto FX trova un argine alla caduta del Dollar Index, che – dopo aver testato i minimi a 98.68 – prende una pausa dal suo trend primario ribassista.
Difficile oggi credere in un’inversione di tendenza per il dollaro USA, che resta improntato a un anno di debolezza. Tuttavia, le posizioni corte estreme da parte di fondi hedge e dealer sembrano poter dare vita a ricoperture e prese di profitto degne di nota. Per questo alziamo il livello di allerta dopo la pesante caduta del biglietto verde, pur senza modificare il nostro outlook di medio termine.
In tutta risposta, EUR/USD testa i primi supporti a 1.1410, restando ancorato al suo trend rialzista primario, con il successivo supporto in area 1.1380.
👉🏼 EQUITY
Azionario europeo in trading range, con il DAX compreso tra 23.890 pt e 24.140 pt, in un trend laterale-ribassista che lascia le quotazioni orbitare intorno al POC Monthly precedente, posto a 24.050 pt.
Riteniamo plausibile un ritorno al trend rialzista solo in caso di rottura delle resistenze a 24.190 pt, mentre una violazione a ribasso dei supporti a 23.860 pt aprirebbe la strada ad affondi verso 23.724 pt prima e 23.600 pt poi.
👉🏼 COMMODITIES
Slancio rialzista per il gold, che dopo aver testato le resistenze a 2.421$/oz, ripiega sui primi supporti a 2.388$, parte alta della HVA mensile.
Da notare le prime divergenze sugli oscillatori, che potrebbero supportare l’ipotesi di una nuova fase di momentum rialzista, sostenendo un nuovo attacco ai massimi.
Solo la violazione a ribasso di 2.380$ aprirebbe la strada a un rientro nella HVA mensile, con possibili approdi ai primi HVN a 2.320$.
Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
🌍 www.salvatorebilotta.com
VIX: segnali nascosti di oggi🔴Pubblichiamo i segnali più sensibili alla paura nei mercati.
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🔍 Analisi delle metriche di mercato
⭐ Google Trends
Valore: 82 su 100 | Variazione: +15%
Osservazioni:
Interesse elevato per termini come “crisi finanziaria” e “panico dazi”.
Deduzione:
Il picco di ricerche evidenzia una crescente preoccupazione pubblica, spesso precursore di volatilità nei mercati.
Criticità: 4/5
💎 Sentiment Social (Twitter/Reddit)
Valore: Negativo | Variazione: -12%
Osservazioni:
Le discussioni su Reddit e Twitter mostrano un aumento dei timori legati a dazi commerciali e volatilità dei mercati.
Deduzione:
Il sentiment negativo sui social riflette un'ansia diffusa, che può amplificare la pressione di vendita e incrementare la volatilità.
Criticità: 4/5
📊 Indice della Paura (VIX)
Valore: 19,18 | Variazione: -0,67%
Osservazioni:
Leggera diminuzione della volatilità percepita, ma il valore resta superiore alla media storica.
Deduzione:
Sebbene in lieve calo, il VIX rimane elevato, segnalando una persistente incertezza nei mercati finanziari.
Criticità: 3/5
💰 Crypto Fear & Greed Index
Valore: 64 (Greed) | Variazione: +14%
Osservazioni:
Crescita dell'avidità nel mercato crypto, segnalando un eccesso di ottimismo.
Deduzione:
L'aumento dell'avidità potrebbe preludere a una correzione futura, ma al momento non segnala paure immediate.
Criticità: 2/5
📰 Notizie “Fear-Driven”
Valore: Alta | Variazione: +20%
Osservazioni:
I principali media riportano titoli su dazi, rischio di recessione negli USA e tensioni geopolitiche.
Deduzione:
La prevalenza di notizie negative alimenta il panico e può innescare vendite impulsive sui mercati.
Criticità: 5/5
📈 Reazioni di Mercato
Valore: Volatilità aumentata | Variazione: +2,5%
Osservazioni:
Fluttuazioni significative nei mercati azionari e valutari, con movimenti rapidi e imprevedibili.
Deduzione:
La volatilità riflette una maggiore incertezza, spingendo gli investitori a decisioni più affrettate e meno razionali.
Criticità: 4/5
🔄 Criticità Totale
Osservazioni:
L'insieme delle metriche analizzate indica un livello elevato di paura nei mercati, con il rischio di effetti sistemici.
Deduzione:
La convergenza di segnali negativi su più fronti evidenzia la necessità di mantenere alta l'attenzione e attuare strategie difensive.
Criticità: 4,3/5
📌 Conclusione
L'analisi delle metriche attuali evidenzia un aumento significativo della paura nei mercati al 3 giugno 2025. Fattori come l'interesse crescente su Google per termini legati alla crisi, il sentiment negativo sui social media, un VIX ancora elevato e la predominanza di notizie negative contribuiscono a un clima di incertezza. Sebbene il mercato crypto mostri segnali di avidità, ciò potrebbe preludere a una correzione. Le reazioni di mercato confermano questa instabilità, con una volatilità aumentata. È consigliabile adottare un approccio prudente e monitorare attentamente l'evoluzione dei fattori macroeconomici e geopolitici.
I Mercati tra dazi e incertezzeLa seduta di ieri a Wall Street si è conclusa in modo sostanzialmente neutro: l’S&P 500 ha chiuso intorno alla parità, il Nasdaq ha registrato un lieve rialzo dello 0,3%, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,39%. L’incertezza continua a dominare i mercati, alimentata dalle crescenti preoccupazioni per l’escalation delle tensioni commerciali e da un indice PMI manifatturiero ISM inferiore alle attese. I settori che hanno registrato le peggiori performance sono stati quelli dei beni di consumo discrezionali, della finanza, dell’industria e del comparto immobiliare.
Nel frattempo, la Cina ha accusato gli Stati Uniti di aver violato il recente accordo commerciale, promettendo misure a tutela dei propri interessi. Questa accusa fa seguito a dichiarazioni simili del presidente Trump della scorsa settimana, secondo cui sarebbe stata la Cina a non rispettare i termini dell’intesa.
Parallelamente, le tensioni con l’Unione Europea si sono intensificate dopo che Trump ha annunciato l’intenzione di raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio, portandoli al 50%. L’annuncio ha innescato un forte rally dei titoli statunitensi legati al settore dell’acciaio: Nucor è salita del 10,6%, Steel Dynamics dell’11% e Cleveland-Cliffs ha guadagnato il 21,9%.
In controtendenza, le azioni Tesla hanno perso oltre il 2%, penalizzate dal crollo delle immatricolazioni di nuovi veicoli in Francia, che a maggio sono diminuite del 67% su base annua.
AZIONARIO EUROPEO
La giornata di lunedì ha visto l’indice Stoxx 50 perdere oltre l’1%, mentre lo Stoxx 600 ha chiuso in calo dello 0,3%, appesantito dai rinnovati timori di un conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina. I settori più esposti al commercio globale sono stati i più penalizzati, in particolare quello automobilistico, che ha perso l’1,8%, la tecnologia, in calo dell’1,2%, e i beni per la casa, scesi dell’1%.
In controtendenza, i titoli petroliferi e del gas hanno registrato rialzi, sostenuti dall’aumento dei prezzi del greggio dopo che l’OPEC+ ha annunciato un incremento dell’offerta inferiore alle attese. Anche il comparto della difesa ha sovraperformato, con l’indice Stoxx aerospaziale e della difesa in crescita dello 0,5%. La tedesca Hensoldt ha guadagnato l’11,6% in seguito a un upgrade da parte di JPMorgan, mentre l’intero settore ha beneficiato dei nuovi piani di spesa per la difesa del Regno Unito, che includono investimenti in sottomarini d’attacco.
In calo invece Sanofi, che ha perso l’1,9% dopo l’annuncio dell’acquisizione della statunitense Blueprint Medicines per 9,1 miliardi di dollari.
VALUTE, DOLLARO A RISCHIO
L’indice del dollaro statunitense ha proseguito la sua discesa, scendendo sotto quota 98,2 all’inizio di giugno e avvicinandosi ai minimi triennali toccati ad aprile a 97,56, dopo aver chiuso maggio in leggero calo. Il calo è stato determinato principalmente da una rinnovata incertezza commerciale e da un’ondata di avversione al rischio, innescata da dati economici più deboli del previsto. Tuttavia, questa avversione al rischio si è manifestata quasi esclusivamente sul mercato valutario, senza riflettersi in modo evidente sull’azionario, sull’indice VIX o sui rendimenti obbligazionari.
L’ultimo dato sull’ISM Manufacturing PMI ha evidenziato una contrazione del settore manifatturiero più marcata del previsto, segnando il terzo mese consecutivo di calo. Le tensioni commerciali sono aumentate ulteriormente con l’annuncio di Trump di voler raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio. Il dollaro si è indebolito su tutta la linea, con le perdite più significative nei confronti di yen, euro e dollaro australiano.
L’euro/dollaro ha toccato quota 1,1454 prima di correggere a 1,1415, mentre la sterlina, dopo aver testato 1,3560, è scesa fino a 1,3515. Entrambe le valute sembrano avere ancora margini di rialzo, rispettivamente verso 1,1570 e 1,3770. Il dollaro/yen ha toccato 142,36 per poi risalire a 143,25, ma resta da monitorare il supporto chiave a 141,90 e, in seconda battuta, a 139,70.
Le valute oceaniche continuano a mostrare debolezza rispetto a euro e sterlina, penalizzate dalle tensioni commerciali che colpiscono in particolare la Cina.
SVIZZERA, CRESCE IL PIL
Nel primo trimestre del 2025, il PIL svizzero è cresciuto dello 0,5%, in accelerazione rispetto allo 0,3% (rivisto al ribasso) del trimestre precedente, ma al di sotto della stima preliminare dello 0,7%. La crescita è stata sostenuta soprattutto dalla buona performance del settore manifatturiero, che ha registrato un’espansione del 2,1% rispetto all’1,2% precedente, dall’edilizia, salita dell’1,1% rispetto allo zero del trimestre precedente, e dal commercio e riparazione di veicoli, in crescita del 2,1% rispetto allo 0,3%.
La produzione è rimasta stabile in agricoltura, mentre è diminuita nell’attività estrattiva e nella fornitura di elettricità. Dal lato della spesa, si è osservato un rallentamento nei consumi privati, nella spesa pubblica e negli investimenti fissi. Il commercio netto ha avuto un impatto negativo, con le importazioni in aumento del 13,1% e le esportazioni cresciute solo del 10,5%.
Su base annua, il PIL è aumentato del 2,0%, in accelerazione rispetto all’1,6% del trimestre precedente e al di sopra della previsione dell’1,5%. Il franco svizzero si conferma molto forte sia contro l’euro (0,9350) sia contro il dollaro (0,8180).
USA, PMI IN CALO
A maggio 2025, l’indice PMI manifatturiero ISM negli Stati Uniti è sceso a 48,5, rispetto al 48,7 di aprile, risultando inferiore alle attese del mercato, che si attestavano a 49,5. Si tratta del terzo mese consecutivo di contrazione per il settore manifatturiero e del calo più marcato da novembre 2024, a conferma della crescente incertezza economica e delle persistenti pressioni sui costi, in parte legate alle politiche commerciali volatili dell’amministrazione Trump.
Tutti i principali indicatori – produzione, nuovi ordini, occupazione e arretrati – hanno registrato un calo, seppur a un ritmo più contenuto. Le nuove esportazioni sono diminuite in modo più netto, mentre l’indice delle scorte è tornato in territorio di contrazione, dopo un’espansione temporanea dovuta agli acquisti anticipati in vista dei dazi.
Saverio Berlinzani
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Euro Dollaro,gli investitori istituzionali sono ancora rialzist?La Banca Centrale Europea (BCE) presenterà una nuova decisione di politica monetaria giovedì 5 giugno e il consenso è che i tre tassi di interesse della BCE continueranno a scendere. Il tasso di riferimento della BCE (il tasso principale al quale le banche si rifinanziano presso la BCE) è attualmente pari al 2,40% e dovrebbe essere ridotto al 2,15% secondo il consenso degli analisti, in altre parole un ritorno del tasso di riferimento della BCE alla zona neutrale per l'economia dell'Eurozona (né restrittiva né accomodante). Tuttavia, i trader istituzionali sono ancora prevalentemente rialzisti sul cambio euro-dollaro, quindi facciamo il punto sulla situazione tecnica complessiva.
1) Gli operatori istituzionali continuano a comprare il cambio euro/dollaro (EUR/USD)
Ogni venerdì, il rapporto Commitment Of Traders (COT) della CFTC fornisce l'accesso alle posizioni dei trader istituzionali (trader di asset management e trader di hedge fund) sui contratti future EUR/USD. La posizione netta rappresenta la differenza tra le posizioni di acquisto e di vendita. Se la curva della posizione netta è superiore a zero e segue una tendenza al rialzo, significa che gli investitori istituzionali stanno acquistando. Questo è esattamente il caso della posizione netta istituzionale nel tasso EUR/USD, con oltre il 60% di investitori istituzionali che acquistano. Per quanto riguarda la posizione netta assoluta, essa è ben al di sopra dello zero e ha una tendenza al rialzo da tre mesi.
Il grafico seguente mostra le candele giapponesi settimanali per il cambio EUR/USD e la posizione netta dei trader istituzionali sul cambio EUR/USD in termini di percentuale di posizioni lunghe.
Il secondo grafico sottostante è un istogramma che mostra la posizione istituzionale netta in termini assoluti (linea gialla), che ha avuto una tendenza al rialzo e ha superato la resistenza al ribasso diverse settimane fa.
2) In termini di analisi tecnica, il tasso di cambio EUR/USD è sostenuto da un supporto a $1,10/$1,12 ma rimane coperto da una resistenza importante a $1,15.
Il grafico mensile fornisce un'opinione sulla tendenza di medio-lungo termine. Lo studio del grafico mensile del tasso di cambio euro-dollaro evidenzia un segnale rialzista che è stato dato negli ultimi due mesi. Si tratta della rottura tecnica rialzista di una linea discendente che unisce tutti i picchi più significativi dalla crisi finanziaria del 2008. Se questo segnale grafico non verrà invalidato da una reintegrazione ribassista, la tendenza rimarrà rialzista per il cambio euro-dollaro nel medio termine, con correzioni ancora possibili nel breve periodo.
Questa visione di mercato verrebbe quindi invalidata se il supporto a 1,10$/1,12$ venisse rotto sulla base di una chiusura settimanale minima.
Grafico a lungo termine con candele giapponesi mensili per il cambio euro-dollaro, che evidenzia il breakout tecnico della resistenza in atto dalla crisi finanziaria del 2008.
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I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
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Tenaris: prossimi obiettiviOttima performance giornaliera del titolo che chiude a ridosso della parte alta del trading range più ampio compreso tra €13,665 e €15,53.
Un eventuale rottura di €15,53 potrebbe spingere le quotazioni ad un primo livello in area €15,79 a seguire mm200 €16,20 ed eventualmente fino al massimo del 4 aprile €16,355.
Oro in bilico tra dati contrastanti e rischio dazi Per continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
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buon inizio mese a tutti e buona settimana!
ATTENZIONE A POWELL
🟡 Key Points – Gold Outlook
• Oro in calo oltre il 2%: pesa l’incertezza su Fed, inflazione e ritorno del rischio dazi.
• Powell resta cauto, il dato PCE è in rallentamento: i tagli a settembre restano possibili, ma la fiducia cala.
• Occhi puntati su Non-Farm Payrolls (venerdì) e nuovi interventi di Powell: saranno decisivi per la direzione.
• Il dollaro forte e i rendimenti lunghi elevati limitano l’upside, ma il trend resta moderatamente rialzista.
📈 Livelli chiave
• L’oro è tornato sopra i $3.300, ma trova resistenza in zona $3.360
• Il contesto macro è ancora fragile: dazi, debito e incertezza Fed favoriscono acquisti sui ribassi.
• In caso di sorprese dovish da Powell o NFP deboli, possibile spinta verso
zone piu alte
• Se invece i dati confermano un approccio "higher for longer", i compratori potrebbero mollare e ritornare su zone inferiori
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