Sp500 in chiusura di SemestraleVideoAnalisi super dettagliata sul principale indice Mondiale + considerazioni varie
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Idee della comunità
ENI, per gli ottimisti in palio almeno i 20 euroBuongiorno,
il titolo in questione mi ha sempre dato più dispiaceri che soddisfazioni, ma poiché non sono permaloso volentieri concedo altra opportunità per redimersi dal suo anarchismo tecnico.
Sul grafico mensile si può apprezzare il motivo del mio disappunto.
Due bei TeS rialzisti dal 2007 ad oggi ma entrambi miseramente naufragati, se valutati in modo canonico.
Vero è che i volumi al break out non si sono dimostrati adeguati ma questo lo si è potuto verificare piuttosto col senno del poi.
Dopo il break out i prezzi non hanno avuto la forza di allungare.
Sono anche esempi di come avere un livello di take profit conservativo sia premiante, ovviamente se inserito nel contesto di una strategia ben studiata che contempli questa opzione come priorità.
Infatti entrambi i casi avrebbero avuto esito positivo se si fosse adottato questo approccio che, ricordo, mira a beneficiare dell'effetto allungo al momento del break out per individuare un target conservativo ma altamente probabile che venga colpito. A dispetto dell'inguardabile rapporto rischio/rendimento.
Oggi si presenta un nuovo, grande, TeS che, per chi ci crede, potrebbe regalare almeno i 20 euro di target.
Visto il grafico un po' complesso, il pattern in questione è evidenziato in blu.
Notare come la spalla sinistra sia rappresentata dall'intero ultimo TeS che si era presentato sul mensile.
In verità il break out è già avvenuto con la rottura del livello 14,9. Ma non notiamo a corredo un adeguato livello di volumi.
Poi abbiamo assistito ad un movimento correttivo di pull back sul minimo del quale è posto lo stop loss del long proposto.
Da notare come il rimbalzo sia avvenuto al contatto con la trendline ribassista numero 3 il che rafforza l'idea che il rialzo possa continuare.
A proposito di trendline, ho numerato le ultime tre, successive all'ultimo minimo, visto che una regola non scritta vuole che al terzo tentativo il break out sia quello statisticamente buono (terzo attraversamento).
I livelli operativi sono indicati in grafico.
Il mio target è ovviamente il più vicino è fissato a 16,859 coerente con la scarsa partecipazione mostrata dai volumi.
Per chi ci crede, ci sono quelli successivi con il culmine a 28 ma uno intermedio a 20 euro.
Per chi adottasse anche una visione di tipo fondamentale, possiamo anche tenere presente che il settore utility cui appartiene il titolo è tra quelli beneficiari del prossimo regime ribassista dei tassi di interesse.
Infatti essendo azienda che lavora con elevata leva, godrebbe di minori oneri finanziari a beneficio degli investimenti da una parte e dei margini e dei dividendi da un'altra.
DIASORIN, in viaggio verso parte alta del trading rangeBuongiorno,
il titolo, dopo gli eccessi legati alla pandemia, nel recente periodo sta consolidando un'ampia zona compresa tra 98 e 84 alla ricerca di equilibrio.
La settimana scorsa ha testato per la quinta volta il livello basso del range citato.
Sul daily il rimbalzo ha disegnato un duplice pattern di inversione: un inverted hammer ed una morning star.
Lo stesso rimbalzo rappresenta anche la testa di un pattern di TeS che meglio di apprezza se lo si osserva su H4.
Lo slancio seguente alla conferma dei suddetti pattern di inversione ha anche prodotto la violazione, con forti volumi, della trendline che ha costretto i prezzi nell'ultima discesa dalla parte alta del trading range.
Tornando al daily, il minimo crescente formatosi in settimana rappresenta contemporaneamente la spalla destra del TeS ma anche un chiaro Ross Hook che, per essere considerato valido dovremmo vedere i prezzi portarsi già nella prima seduta della prossima settimana portarsi al contatto con la neck line del TeS.
Se ciò non avvenisse, ovviamente, comunque resterebbe vivo il TeS che può prendersi tutto (quasi) il tempo che gli serve.
La stessa spalla destra rappresenta, sostanzialmente, anche un pull back sulla trendline violata precedentemente descritta.
Quest'ultimo rafforza la costruzione rialzista proposta.
Altra curiosità, la neck line del TeS rappresenta anche una significativa area di resistenza dinamica sovrapponendosi a diverse medie mobili, sia di medio che lungo periodo, su tutti i time frame compresi tra H4 ed il weekly.
L'idea proposta è, come ormai chiaro, la conferma del TeS rialzista attendendo già ad inizio settimana la violazione della neck line.
I livelli operativi proposti sono: open alla rottura della neckline, stop sotto la spalla destra e profit in prossimità della parte alta del trading range per anticipare eventuali inversioni.
Questa volta il mio target personale diventa coraggioso visto che mi aspetto (spero) che i prezzi possano tornare a testare la parte alta del range e quindi portarsi in prossimità dei 98.
Tuttavia, nel caso dovesse concretizzarsi il rialzo, adotterò una logica di trailing stop proteggendo progressivamente lo sperato profitto seguendo eventuali minimi crescenti che dovessero formarsi.
Aggiornamento Ciclo Intermedio di BTCQuesto aggiornamento va ad integrare l'articolo pubblicato il 31 Marzo ''Bitcoin, Analisi Ciclo Intermedio'' (vedi link in allegato).
Perfettamente in linea con quanto detto nell'articolo segnalato e considerando l'evoluzione del prezzo, alla luce dei fatti le ipotesi sono soltanto 2.
1: Ciclo Intermedio ancora in vita dunque sta cercando di identificare un bottom da cui ripartire.
2: Il Ciclo Intermedio è partito in anticipo, come detto nell'articolo allegato, e adesso stiamo validando la partenza del nuovo Intermedio.
Qualora ci troviamo al punto 1, per chiudere il Ciclo con un movimento inequivocabile, il prezzo dovrà stornare ancora un pò idealmente, intercettando la pool di liquidità il cui limite inferiore è fissato a circa 59 K o addirittura sporcarla per poi recuperare quota velocemente e con volumi giusti.
Il movimento di ieri con minimo a 65 k circa potrebbe esser già buono per chiudere l'Intermedio poichè costituisce una variante del movimento ideale, soprattutto se si considera che siamo in chiusura di Ciclo Settimanale, l' 8* del Ciclo Intermedio qualora sia ancora effettivamente in vita.
Se invece ci si trova al punto 2, allora abbiamo 2 ipotesi!
A: Con la chiusura dell'attuale Settimanale, il secondo di questo presunto nuovo Intermedio, sopra il minimo a 62.250 $ circa, potrebbe esser considerata una conferma della partenza del nuovo Ciclo Intermedio pertanto ci si aspetta una manifestazione di forza nelle prossime settimane che porti a nuovi ATH.
B: Verosimilmente su quanto detto al punto A, qualora durante la prossima settimana, (tra lunedì e Giovedì/Venerdì), si tenti un rimbalzo, fallendo il recupero del top a 71.300 $ circa, con la conseguente violazione del bottom che identificherà con la chiusura dell'attuale Ciclo Settimanale, e ancor peggio la perdita convinta della pool dei minimi, andremo ad indebolire la struttura del Ciclo Annuale con la possibilità di avere tendenze prevalentemente ribassiste per tutto il nuovo Ciclo Intermedio partito sui minimi di Marzo, fino alla chiusura del Ciclo Annuale.
Come è giusto che sia, sui mercati nulla è semplice!
Se si padroneggia un metodo e ci si attiene alle regole, ovviamente sarà molto più facile prendere decisioni razionali, sulla scorta di ciò che si verificherà ovviamente!!!
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Aud/Usd: Fallito il tentativo rialzistaBuongiorno a tutti,
eccomi qui come sempre per il consueto appuntamento del fine settimana.
Il cambio, di cui la scorsa settimana avevo discusso per possibili conferme long, negli ultimi giorni ha creato un'ottima price action che ha fallito la precedente view.
Si è creato infatti su weekly chart un D.M.L.C. con close al di sotto del livello di range stretto ovvero 0.6500.
Il dollaro USA è stato comprato contro ogni divisa principale e anche sul cambio in oggetto si è visto tutto ciò.
Non si sono create conferme long durante i giorni scorsi e ciò che farò la prossima settimana sarà ricercare dinamiche short su daily time frame per entrare sell su aussie.
La zona interessante dove attendere queste conferme passa tra 0,6450 e 0,6500 mentre i due target principali sono area 0,6380, 0,6300 e infine area 0,6200.
Il fallimento della mia idea invece avverrebbe su ritorni al di sopra di zona 0,6700.
Come sempre, se il daily chart non darà conferme di price action in linea con il mio metodo non farò nulla a livello operativo.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.04.2024Borse Usa in calo dopo il dato sull’inflazione di marzo.
Riunione BCE di oggi: non tocchera’ i tassi, ma si spera dara’ qualche anticipazione.
Oro prende una pausa, ma non arretra, domanda resta robusta.
I mercati fanno slittare il 1’ taglio dei tassi FED oltre giugno!
L’inflazione americana sopra le stime a Marzo fa temere che il 1’ taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) possa slittare oltre giugno. Tuttavia, nei verbali dell’ultima riunione della FED del 20 Marzo si rileva come quasi tutti i membri del FOMC ritengano appropriato un taglio al costo denaro quest’anno, a meno di shock macro-economici.
Certamente, si legge, i dati sull’inflazione da gennaio in poi sono “deludenti”, e occorre “maggior sicurezza sui progressi sull’inflazione prima di tagliare i tassi d’interesse”.
A marzo, in particolare, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati +0,4% su febbraio, contro attese di +0,3%, e come a febbraio. La variaziona annuale è salita da +3,2% a 3,5%, sopra al consenso di 3,4%. Il dato “core”, depurato dai prezzi di cibi freschi ed energia, e’ anch’esso salito +0,4% mensile, contro attese di +0,3% ed e’ stabile al 3,8% nella misura annuale.
Cosicche’ gli operatori si convincono che i tassi ufficiali rischino di restare “higher for longer”, al 5,25%-5,50% raggiunto a luglio 2023, livello più alto dal 2001. Sembra giaà cosi’ lontana la “forbice 0,00%-0,25%” fissata a marzo 2020, per contrastare lo shock economico e sanitario della pandemia Covid.
Impressiona anche il fatto che le previsioni della Fed prevedevano ancora, a marzo, una riduzione complessiva di 75 bps nel 2024, frutto di 3 tagli da 25 bps, e poi altri 3 da 25 bps nel 2025 e infine 2 nel 2026, fino al target neutrale di 2,5%.
Le Borse europee ieri hanno chiuso poco variate una seduta volatile. Milano +0,28%, Londra +0,33%, Francoforte +0,11%, Parigi -0,05%. Piu’ pesante le chiusure di Wall Street: Dow Jones -1,1%, Nasdaq -0,84%, S&P500 -0,95%.
Il tema “taglio dei tassi” e’ molto sentito anche in Europa, ma la prospettiva della BCE (ECB-Banca centrale Europea) appare piu’ solida, grazie ad un’inflazione che scende in modo lineare anche a inizio 2024, suggerendo un 1’ taglio da 25 bps a giugno. Nella riunione di oggi, che lascerà invariati i tassi, l’attenzione sarà tutta sulla “narrativa” del suo Presidente Lagarde.
Sul mercato valutario il Dollaro ha metabolizzato la prospettiva dello slittamento del taglio dei tassi e si e’ immediatamente rafforzato sull’Euro a 1,075 (da 1,085 della vigilia) e ancor più sullo Yen giapponese, a 152,9, massimo dal 1990.
In parallelo i rendimenti dei Treasuries Usa sono saliti: quello del decennale di circa 15 bps a 4,50%, e quello del 2 anni di 15 al 4,90%, per entrambe al record da novembre 2023.
Sorpresa sgradita per Pechino: Fitch taglia l’outlook sul rating sovrano cinese a «negativo» per i rischi di escalation del debito pubblico, l’incerta prospettiva di crescita e la perdurante crisi del comparto immobiliare. Moody’s aveva fatto lo stesso lo scorso dicembre. Pechino ha immediatamente bocciato la mossa di Fitch, definendola “deplorevole”.
L’agenzia di rating stima che il deficit pubblico possa salire al 7,1% del PIL (Prodotto interno lordo-GDP) nel 2024, dal 5,8% del 2023, avvicinandosi al livello record del 2020 dell’8,8%, dovuto all’impatto delle drastiche misure anti-Covid. Fitch ha comunque mantenuto il rating Idr della Cina ad A+.
Petrolio più stabile, attorno 85 Dollari/barile il WTI (greggio di riferimento Usa), dopo la corsa dei primi 3 mesi 2024. Le scorte di petrolio Usa sono aumentate oltre le previsioni la scorsa settimana (rilevazione chiusa il 5 aprile), a 5,84 milioni di barili, dal precedente 3,21 milioni, lontanissima dagli 800 barili stimati.
L’oro ieri, 10 aprile, ha rallentato la sua corsa e si e’ stabilizzato attorno a 2,340 Dollari/oncia, dopo aver toccato il nuovo massimo storico a 2.371 martedi’ 9.
Macro italiana: Banca d'Italia nel suo aggiornamento del Bollettino Banche e Moneta segnala il lieve calo, a febbraio, dei tassi di interesse pagati dalle famiglie per l'acquisto di abitazioni: 4,31% dal 4,38% di gennaio; nello stesso mese i tassi passivi riconosciuti sui deposititi saliti all’1,02%, dall’1,00% di gennaio.
Secondo Istat (Istituto nazionale di Statistica), in Italia a febbraio le vendute al dettaglio sono cresciute +0,3% in volume e +0,1% in valore su base mensile, e +2,4% in valore su base annuale, dati leggermente migliorativi rispetto a gennaio, ma ancora deboli.
Stamattina, 11 aprile, i listini azionari europei incerti, dopo la delusione per il dato di ieri sull’inflazione Usa ed in attesa delle novità che potrebbe esprimere il Presidente dell’ECB Lagarde a margine della riunione in corso della Banca centrale: la speranza e’ una conferma dell’auspicato 1’ taglio dei tassi a giugno.
Negli Stati Uniti molta attenzione saraà rivolta ai prezzi alla produzione di marzo, dopo che quelli “al consumo” di ieri si sono rivelati più alti delle stime.
Macro cinese: l’inflazione in Cina ha rallentato anche a marzo, scendendo a +0,1% annuale (-1% mensile) dal +0,7% di febbraio e ben sotto al +0,4% atteso dagli analisti: pesa il rallentamento dei consumi dopo il “mini-boom” di febbraio per i festeggiamenti del Capodanno. Anche i prezzi alla produzione, a marzo, hanno registrato un calo: -2,8% annuale, dal -2,7%, e’ il calo piu’ forte da novembre 2023.
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OPEC+ in Bilico: Tra Accumuli e Diplomazia, Chi Avrà la Meglio? Buongiorno a tutti i lettori di Opec+,
Oggi desidero condividere con voi un breve riassunto della mia esperienza nel trading del petrolio WTI e dei principi che guidano le nostre analisi.
Con oltre 30 anni di esperienza nei mercati finanziari, ho dedicato gli ultimi 17 anni al trading del petrolio WTI, concentrandomi esclusivamente su questo mercato negli ultimi 5 anni. Durante questo periodo, ho sviluppato e raffinato l'algoritmo MB1, che combina 1.319 diversi calcoli matematici utilizzando 27 tipi di indicatori tecnici per fornire un'analisi accurata del prezzo del petrolio.
La nostra filosofia di trading si basa sull'integrazione di analisi tecnica e fondamentale. Mentre l'algoritmo MB1 ci fornisce una guida affidabile sulle tendenze di medio termine del mercato, integriamo anche l'algoritmo F1, che tiene conto delle valutazioni dei media sull'andamento del petrolio WTI.
Siamo consapevoli delle sfide e delle opportunità che il mercato del petrolio WTI presenta ogni giorno e siamo impegnati a fornire ai nostri clienti analisi accurate e consigli utili per aiutarli a prendere decisioni informate di trading.
Grazie per essere parte della nostra comunità e per la fiducia che avete riposto in noi.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti sul mercato del petrolio WTI e per le nostre analisi quotidiane.
Approfondimento sul Mercato odierno:
L'azione dei prezzi di ieri è stata frustrante da guardare, il movimento iniziale verso il basso, all'inizio della giornata, ha trovato il supporto di 84,60 e successivamente è rimbalzato.
Il prezzo spot ha ritrovato la strada verso l'area di 85,40 dove ha atteso il report delle 16.30 CET.
I dati ufficiali pubblicati dall'Energy Information Administration hanno mostrato una stima dell'accumulo di scorte petrolifere statunitensi di 5,8 milioni di barili per la settimana al 5 aprile, superiore alle aspettative del mercato e all'accumulo di 3,2 milioni di barili della settimana precedente.
Inoltre, un aumento inaspettato delle scorte di benzina ha evidenziato segnali di raffreddamento della "domanda di carburante" che, a sua volta, può tenere sotto controllo i prezzi del petrolio.
Di norma, quando le scorte (API) e (EIA) mostrano un'eccedenza del genere, il prezzo scende poco dopo, ma a causa della guerra in corso in Medio Oriente e della minaccia di ritorsione dell'Iran contro Israele, il mercato è nervoso.
I colloqui per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas non hanno portato ad alcun accordo e l'uccisione dei tre figli e dei tre nipoti di Ismail Haniyeh (leader di Hamas) non renderà le tensioni più facili, tuttavia egli ha dichiarato che l'evento omicida "non influirà sui colloqui tra Hamas e Israele".
Le aspettative di un taglio dei tassi negli Stati Uniti sono state fortemente ridimensionate dopo la pubblicazione dell'inflazione di ieri.
In base ai numeri, la riunione del 12 giugno per la decisione sui tassi di base è stata indicata come una possibilità di taglio dei tassi di 25 pb pari al 50/50, ma ora è stata declassata ad appena il 22%.
La riunione di luglio è ora indicata con appena il 40% di probabilità di un taglio dei tassi. Questo, a sua volta, dovrebbe ostacolare l'attività economica e intaccare ulteriormente il consumo di carburante, giustificando una certa cautela prima che le grandi istituzioni inizino a posizionarsi per eventuali ulteriori movimenti di apprezzamento dei prezzi del greggio.
Alle 14.30 CET la pubblicazione dei dati sull'indice PPI contribuirà a dare un'idea della prossima mossa della FED.
Auguro a tutti una buona giornata e che i mercati siano con noi anche in futuro.
Suggerimenti Operativi odierni:
Siamo in attesa che il prezzo del petrolio scenda ancora prima di rientrare nel mercato, ai miei followers abbonati verranno in caso comunicate durante la giornata operazioni intraday.
Se sei interessato a fare operazioni nel mercato del petrolio WTI, ti invito a continuare a seguirmi per ricevere analisi quotidiane e suggerimenti operativi.
Questa qui sopra è un’indicazione di una sola delle operazioni che farò oggi e non sarà pubblicata in chiaro tutti i giorni. Se desideri operare direttamente insieme a me o vuoi discutere in modo più dettagliato o hai domande specifiche sul trading del petrolio WTI, non esitare a contattarmi privatamente. Sono qui per aiutarti!
Grazie per il tuo interesse e per essere parte della nostra comunità di trader.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
IPC marzo '24: la mancanza di progressi spinge in avanti i tagliL'IPC degli Stati Uniti, ancora una volta, ha sorpreso al rialzo delle aspettative a marzo, scatenando una reazione da asset incrociati rialzista poiché il bilancio dei rischi si inclina verso tagli sui tassi della Fed più tardi e meno profondi di quanto previsto dai mercati, poiché le pressioni sui prezzi rimangono ostinatamente alte.
Il tasso di inflazione annuale (CPI) è salito del 3,5% su base annua a marzo, un significativo aumento rispetto al ritmo del 3,2% visto il mese precedente, e al di sopra delle aspettative del consenso di una lettura del 3,4% - il quarto mese consecutivo con un tasso di inflazione superiore alle aspettative. Nel frattempo, il CPI core è rimasto invariato al 3,8% su base annua il mese scorso, un segnale preoccupante che suggerisce che il progresso della disinflazione all'interno dell'economia statunitense potrebbe essere in fase di stallo, un segnale particolarmente preoccupante per la FOMC che continua a cercare ulteriore "fiducia" che l'inflazione stia tornando verso il target del 2%. Ancor più preoccupante, l'inflazione "supercore" (servizi core escluso l'alloggio) è salita al 4,8% su base annua, il suo livello più alto da quasi un anno.
Tuttavia, è importante notare che le metriche annuali sull'inflazione non sono necessariamente il modo più accurato per interpretare i dati sui prezzi in arrivo, mentre i membri della FOMC attribuiscono sempre più peso alle metriche CPI annualizzate a 3 e 6 mesi, anche se naturalmente l'indicatore di inflazione PCE - previsto per più tardi questo mese - rimane il focus principale.
Tuttavia, anche queste metriche destano preoccupazione. L'indice CPI principale è aumentato dello 0,4% su base mensile a marzo, invariato rispetto al mese precedente, mentre i prezzi core sono aumentati anch'essi dello 0,4%, mantenendo il passo visto a febbraio. Chiaramente, ciò indica anche una preoccupante mancanza di progressi disinflazionistici. Convertendo questi dati in cifre annualizzate si ottiene quanto segue:
CPI annualizzato a 3 mesi: 4,6%
CPI annualizzato a 6 mesi: 3,2%
CPI core annualizzato a 3 mesi: 4,5%
CPI core annualizzato a 6 mesi: 3,9%
Approfondendo ulteriormente i dati sull'inflazione, è chiaro che l'aumento dell'inflazione generale è stato guidato principalmente da un significativo aumento dei prezzi dell'energia, in particolare della benzina, poiché il componente ha interrotto una serie di disinflazione che durava da almeno gli ultimi 12 mesi. Tuttavia, le pressioni sui prezzi rimangono relativamente diffuse su tutta l'economia.
Continuando con i componenti dell'inflazione, rimane una chiara divergenza tra i prezzi dei beni di base e dei servizi di base. I primi sono diminuiti dello 0,6% su base annua a marzo, mentre il ritmo della disinflazione dei beni si è accelerato e il componente è scivolato ulteriormente al di sotto della media pre-pandemica. Al contrario, i prezzi dei servizi rimangono ostinatamente alti, salendo al 5,4% su base annua il mese scorso, probabilmente come conseguenza diretta della persistente stretta del mercato del lavoro nell'economia statunitense.
Anche se la disinflazione dei beni è continuata, questa divergenza è particolarmente preoccupante dati i crescenti rischi al rialzo dell'inflazione dei beni, mentre le tensioni geopolitiche persistono e i costi dei trasporti aumentano, fattori che potrebbero contribuire a spingere ancora più in alto l'inflazione generale, in particolare se il ritmo della disinflazione dei servizi rimane dolorosamente lento, o addirittura i prezzi cominciano a risalire, come dimostra questo rapporto è un rischio distinto.
Come sempre, tuttavia, qualche contesto è fondamentale con questo rapporto sull'inflazione, soprattutto in termini di potenziali implicazioni di politica. Mentre si continua a seguire il difficile percorso verso il target di inflazione del 2% della FOMC, i responsabili delle politiche saranno restii a reagire eccessivamente a un singolo dato, specialmente quando ci sono altri due dati sull'IPC in arrivo prima della FOMC di giugno, nel quale il consenso del lato venditore vede ancora il primo taglio essere effettuato. Inoltre, bisogna ricordare che la FOMC mira effettivamente all'indicatore di inflazione PCE, anziché al suo cugino CPI, e abbiamo anche altri due rapporti PCE in arrivo prima di quel meeting.
In breve, è probabile che chiunque abbia dimenticato questi dati entro il momento in cui arriverà la decisione della FOMC di giugno. Tuttavia, proprio la scorsa settimana, il presidente Powell ha osservato che è ancora "troppo presto" per determinare se i recenti dati sull'inflazione siano più di un "incidente" - un rapporto di questo genere, in particolare lo smontaggio dei componenti, implica che il recente aumento delle pressioni sui prezzi potrebbe effettivamente essere più di un semplice incidente stradale, inclinandosi quindi verso rischi più tardivi e ridotti rispetto a quanto precedentemente previsto.
Ciò è stato ben dimostrato dalla sostanziale reazione "hawkish" nella curva USD OIS ai dati. I mercati monetari ora implicano solo una probabilità del 20% di un taglio a giugno, in ribasso rispetto al 60% pre-CPI, vedendo anche un taglio a luglio come solo una possibilità pari, rispetto alla certezza che era prima della pubblicazione. La curva ora prezza completamente il primo taglio per settembre, prezzando solo 50bp di tagli in totale entro il 2024, una significativa divergenza rispetto ai 75bp di allentamento che implicava il punto mediano di marzo.
Naturalmente, questo movimento nelle aspettative dei tassi ha scatenato una reazione più ampia e aggressiva sul mercato dei restrittivi, con Tesorerie e azioni entrambe vendute in modo aggressivo, poiché sia l'S&P che i futures del Nasdaq hanno ceduto più dell'1%, mentre i rendimenti dei Titoli del Tesoro a 2 anni sensibili alla politica sono saliti di ben 20 pb rispetto ai livelli pre-rilascio, dirigendosi verso il 5%. Anche l'oro ha trovato venditori, poiché i tassi nominali sono aumentati, mentre il movimento nei Titoli del Tesoro ha spinto anche l'USD al rialzo su tutta la linea, incluso il forcing dell'USD/JPY oltre il livello di 152, che per molti era considerato come una "linea di demarcazione" alla quale il MoF del Giappone potrebbe cercare di intervenire.
Nel complesso, tuttavia, i dati sono un segnale preoccupante per la FOMC, confermando che ciò che in precedenza era stato scartato come rumore nei dati di gennaio e febbraio più caldi del previsto, potrebbe benissimo essere un segnale che le pressioni sui prezzi sono più persistenti e ostinate del previsto. Il bilancio dei rischi indica chiaramente che la FOMC rimarrà un anacronismo "hawkish" tra i pari del G10, mentre altrove si profilano tagli ai tassi, probabilmente continuando a sostenere il dollaro verde. Nel frattempo, le azioni dovrebbero vedere cali relativamente superficiali e di breve durata, poiché le prospettive politiche dovrebbero rimanere favorevoli con tagli ancora in programma per quest'anno, anche se la stagione degli utili - che inizia il 12 aprile - sarà il principale driver nel breve termine.
Euro e Nasdaq Imanbalance da chiudereIn linea con quanto abbiamo visto nel Video Report di questa settimana e con le nuove posizioni del Cot:
Euro, situazione H4 aggiornata.
tecnicamente l' H4 ha fatto una rottura strutturale dello short dando segnali di una nuova spinta a rialzo. Abbiamo ancora una piccola parte di vuoto volumetrico (fascia rosa) che si era formata durante la violenta discesa del 21 marzo da colmare. Ieri ne abbiamo testato il 50 percento preciso che fa sempre da resistenza o supporto dipende dai casi ed al momento ci siamo fermati lì.
Non sappiamo ovviamente come il mercato reaggirà oggi e come chi ha i soldi deciderà di sbilanciarlo per creare liquidità con false rotture per poi partire al contrario. Dovremo essere bravi a seguire il prezzo ricordandoci anche che la fascia arancione che abbiamo sopra la testa rimane molto attrattiva per un ennesimo rappresentando anche un ennesimo ritest della dinamica ribassista Weekly quindi credo che se mai dovessimo arrivare sino a lì, la parte bassa o mediana di quella fascia arancione possa perlomeno offrire in intraday qualche buono spunto di entrata short sempre prima avendo avuta evidenze di prezzo in tal senso nei time frame piu piccoli.
Atteniamoci quindi alle indicazioni di prezzo che verranno aiutandoci con i time frame più piccoli per una operatività intraday
Vi condivido il mio grafico
Diversa la Situazione per il Nasdaq che stra costruendo Short all' interno di un movimento strutturale in h4 long.
Siamo a metà tra una zona di Supply ed una di Demand (fasce arancione sopra e sotto a noi) con un altro pezzetto di vuoto volumetrico formatosi in chiusura di sessione dello scorso 4 aprile e che abbiamo analizzato anche nel video report.
Sarebbe pertanto probabile il raggiungimento della fascia arancione che abbiamo sopra e del suo 50% per poi li trovare una zona liquida ed attrattiva per i venditori.
Vi condivido il mio grafico H4 aggiornato
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica della coppia BTC/USDT
Bitcoin è in una correzione locale in vista del dimezzamento, che avrà luogo il 20 aprile. Il prezzo di BTC ha già raggiunto il livello di ritracciamento di Fibonacci di 0,5 dall'ultimo impulso di crescita e sta ora testando la linea di supporto dinamico EMA 50 4H. Se non resiste alla pressione dei venditori, ci aspetteremo un movimento dei prezzi verso il blocco di supporto principale più vicino di 65.000 - 66.000, che si trova al livello di Fibonacci 0,78. Finora il prezzo si sta muovendo all’interno di un triangolo simmetrico. Ma, se va oltre il suo limite inferiore, gli obiettivi di questa correzione potrebbero essere le zone di squilibrio 4H (64.000 - 65.000) e di squilibrio 1D (58.000 - 60.000), dove è necessario colmare i divari a livelli orizzontali dei volumi di scambio con il commercio.
E per riprendere la crescita, il prezzo deve consolidarsi al di sopra del limite superiore del triangolo emergente e superare l'ampio blocco di resistenza compreso tra 73.000 e 75.000. In questo caso, l'obiettivo del rally pre-halving di Bitcoin potrebbe essere un test della linea di tendenza globale. nell’area del grande blocco di resistenza di 80.000.
📉 Analisi globale del mercato Bitcoin
Bitcoin sta mostrando dinamiche positive, nonostante il calo di interesse dei grandi investitori negli ETF spot su Bitcoin e nelle vendite di monete da parte dei minatori. Il prezzo di Bitcoin sta entrando in un rally rialzista pre-halving. Tuttavia, storicamente l’halving di Bitcoin è stato preceduto da una correzione. Al momento stiamo considerando 2 possibili scenari attorno all’halving di Bitcoin:
1. Rinnovo del massimo storico prima del dimezzamento nell'intervallo 80.000 - 87.000, dopo il quale è probabile una profonda correzione prima della continuazione del rally rialzista. Per implementare questo scenario, il prezzo di Bitcoin deve mantenere una candela settimanale al di sopra del livello di 70.000. Se Bitcoin riesce a mantenere il suo slancio di crescita fino al dimezzamento, dopo di ciò possiamo aspettarci una correzione globale di tutta la crescita a partire dal 2023. È un dimezzamento che può diventare un segnale di vendita, basato sul fatto che la criptovaluta ha raggiunto un massimo locale.
2. Una correzione più forte ora e un rinnovamento del massimo storico dopo l’halving, sullo sfondo di un cambiamento nella politica della Fed e di un afflusso di liquidità nei mercati.
Al di sopra dell'attuale ATH non abbiamo più livelli di resistenza basati su dati storici. Pertanto, per determinare gli obiettivi di crescita, utilizzeremo le linee di tendenza, i livelli di estensione di Fibonacci e l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini.
Abbiamo una linea di tendenza al rialzo locale valida da novembre 2023. Il suo test potrebbe avvenire al livello di 75.000, il che è confermato da un ampio blocco di ordini pendenti. Sopra, nella regione tra 80.000 e 90.000, c'è una linea di tendenza globale costruita sulla base dei massimi dei due precedenti cicli Bitcoin. C'è anche il livello di estensione di Fibonacci 1.38. E la linea di tendenza più alta è compresa tra 1,61 e 1,78 livelli di Fibonacci e il suo test può iniziare dal livello di 100.000.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità continua a essere nella zona di avidità estrema - 80.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa a 2.513 miliardi di dollari e l'indice di dominanza di Bitcoin è aumentato a 54,15.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 60.000 - 66.000
🔴 Zona di offerta: 73.000 - 80.000
Livelli per posizioni lunghe:
66.000 - nuovo test della linea di tendenza del supporto locale
60.000 - 62.000 - blocco di sostegno grande
55.000 - 58.000 - blocco di sostegno grande
Livelli per le posizioni corte:
75.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
80.000 - 87.000 - test della linea di tendenza globale
100.000 - livello di resistenza psicologica
📊 Analisi fondamentale
Mancano 11 giorni all'evento più atteso nel mercato delle criptovalute: l'halving di Bitcoin, che avrà luogo il 20 aprile 2024. Questo evento dimezzerà il tasso di afflusso di nuovi BTC nel mercato. I tre halving precedenti, avvenuti nel 2012, 2016 e 2020, hanno innescato cicli di crescita della criptovaluta a causa della sua scarsità.
Tuttavia, la seconda metà di aprile potrebbe essere molto volatile per Bitcoin a causa dell’avvio della stretta quantitativa (QT) da parte della Federal Reserve (Fed) statunitense, durante la quale il governo riduce la quantità di denaro in circolazione. E il vero mercato rialzista potrà iniziare solo dopo il 1° maggio, quando la Fed ridurrà il tasso QT e il Tesoro americano probabilmente emetterà altri 1.000 miliardi di dollari. Ciò dovrebbe inondare i mercati di liquidità.
L’interesse dei grandi investitori per gli ETF spot è in calo. Gli afflussi settimanali non sono riusciti a tornare ai livelli di inizio marzo. I volumi degli scambi, nel frattempo, sono scesi da una media di 43 miliardi di dollari a 17,4 miliardi di dollari.
La concorrenza tra i minatori ha raggiunto livelli senza precedenti. L'hashrate della rete Bitcoin è salito a circa 600 EH/s, rispetto ai 116 EH/s dell'ultimo halving. Questo salto significa che ora i minatori richiedono sforzi e risorse significativamente maggiori per estrarre la stessa quantità di BTC. Allo stesso tempo, i minatori hanno iniziato a svendere attivamente le monete estratte. Così, alla fine di marzo, le vendite giornaliere sulle piattaforme OTC hanno raggiunto i 1.600 bitcoin, la cifra più alta dall’agosto 2023.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 04.09, 15:30 - Indice dell'inflazione al consumo negli USA.
➤ 20.04 - Halving di Bitcoin.
➤ 25/04, 15:30 - Dati sul PIL statunitense per il 1° trimestre.
➤ 01.05, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
➤ 12.06, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore:
📈 Nel marzo 2024, il prezzo di BTC ha aggiornato il suo massimo storico tra le aspettative di dimezzamento e un afflusso di capitale negli ETF spot su Bitcoin. Il nostro indicatore di trading, come sempre, lo ha avvertito in anticipo! E anche durante il periodo piatto ha fornito punti di ingresso redditizi. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione piatta integrata ha impedito perdite derivanti da movimenti manipolativi del mercato.
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali del mese: + 36,59%
- Movimento massimo del prezzo in base a un segnale: + 16,90%
- Movimento medio dei prezzi in base ai segnali: + 9,14%
Inoltre, vorrei condividere il risultato della previsione del movimento dei prezzi Bitcoin a marzo da parte della nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche la traiettoria di ulteriori movimenti dei prezzi:
House of Trading: è la settimana della BCEDa ultimo, anche Jamie Dimon ha iscritto il suo nome nella lista di coloro i quali consigliano alla Federal Reserve di non abbassare la guardia. Nella sua lettera annuale agli azionisti, il Presidente e Amministratore delegato di JP Morgan ha detto di ritenere che l’inflazione finirà per rivelarsi più persistente delle previsioni, spingendo i tassi di interesse a rimanere più alti.
In particolare, Dimon ha evidenziato che “l’enorme spesa fiscale, i miliardi di dollari stanziati ogni anno per l’economia verde, la rimilitarizzazione del mondo e la ristrutturazione del commercio globale rappresentano fattori inflazionistici. Queste forze, che in qualche modo non hanno precedenti, ci inducono a rimanere cauti”.
La risalita dei rendimenti obbligazionari e le prime crepe sui mercati azionari sono sintomatici del fatto che gli operatori si stanno riposizionando in vista di un certo ritardo nel fatidico primo taglio dei tassi che, come riferito da Neel Kashkari (presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis) potrebbe anche non avvenire nel 2024 (o comunque non prima delle elezioni di novembre, aggiungiamo noi).
Ma, al di là di quello che farà la Fed, questa è la settimana del meeting della BCE che, al momento, sembrerebbe scaldare i motori in vista della riunione in calendario a giugno. In questo caso, la debolezza dell’economia di Eurolandia in generale, e della Germania in particolare, è funzionale ad un certo “ammorbidimento” della fronda dei “falchi”. “Le probabilità che assisteremo ad un taglio dei tassi prima della pausa estiva sono in aumento”, ha recentemente detto il n.1 della Banca centrale tedesca, Joachim Nagel. Attenzione al fatto che la risalita delle materie prime, spinte dalla probabile ripartenza cinese e da un petrolio favorito dalle tensioni geopolitiche, giocano a favore del mantenimento dello status quo.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sul petrolio WTI, sull’oro, sull’Euro/Dollaro e sul Bund: le prime due operazioni hanno raggiunto il target (+4,96% e +5,27%), la terza è a mercato (+11%) e l’ultima ha raggiunto il punto di stop (-1,59%).
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Jacopo Marini, il “long” sulle azioni Snam ha toccato lo stop loss (-14,99%) mentre quello sull’argento non è entrato. Non è diventato operativo neanche lo “short” sull’oro mentre quello sull’indice S&P500 è a mercato (-4,92%).
La classifica generale registra il sorpasso dei trader con 14 operazioni a target contro le 13 degli analisti (2 carte a mercato per i primi, 5 per i secondi).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella quattordicesima puntata dell’edizione 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Enrico Lanati ed il conduttore Riccardo Designori. I primi investiranno sul petrolio sulle azioni Barrick Gold, sul T-Bond e sugli indici Dow Jones e S&P500. S&P500 anche per gli analisti che punteranno anche sul Dax, sulle azioni Enel e Nike.
Il sondaggio della settimana riguarda l’outlook sui mercati: Tassi alti più a lungo, su cosa puntare? L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
Volatilità in compressioneLa giornata di ieri ha visto Wall Street chiudere pressoché invariata, dopo che i tre listini principali si erano già stabilizzati nella sessione precedente. Gli investitori attendono con interesse ora, i dati chiave sull’inflazione statunitense questa settimana. Ciò che sorprende è la compressione di volatilità, e non solo sull’azionario, che si riscontra in quasi tutti gli asset. Non si capisce se sia mancanza di interessi o presenza di enorme liquidità che ne limiti le oscillazioni giornaliere, con il ritrovamento di un equilibrio generalizzato.
Il Dow e l'S&P 500 hanno ceduto rispettivamente lo 0,03% e lo 0,04%, mentre il Nasdaq Composite è salito dello 0,03%. I settori dell'energia, della sanità e della tecnologia sono stati i più penalizzati, mentre immobiliare, beni di consumo voluttuari e servizi di pubblica utilità sono stati i settori con le performance migliori. Nel frattempo, i rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni hanno superato il 4,4%, l’unico vero segnale di possibile aumento del risk off in un contesto che invece rimane generalmente tranquillo e in appetito al rischio.
Gli investitori attendono ora il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo di mercoledì per ulteriori approfondimenti sulla politica monetaria della Federal Reserve, nonché su altri dati economici chiave e sull'inizio della stagione degli utili del primo trimestre. A livello di performance dei diversi titoli aziendali, Tesla balza del 4,9% dopo che Elon Musk ha annunciato che il produttore di veicoli elettrici svelerà il suo nuovo robotaxi ad agosto. Anche i titoli crypto, tra cui Coinbase (6,7%) e MicroStrategy (5,1%), hanno guadagnato grazie al rialzo dei prezzi del Bitcoin.
VALUTE
Poco mossi i principali rapporti di cambio, in ragione di una seduta priva di spunti interessanti. Nessun dato rilevante, ma neppure interventi chiave di banchieri centrali, cosicché le principali price action sono rimaste ancorate in 20 30 pips al massimo di oscillazione. EurUsd compreso tra 1.0830 e 1.0860 mentre il Cable è rimasto tra 1.2630 e 1.2670. UsdJpy a ridosso di 152.00, tra i timori che sopra tale quota si stiano accumulando stop loss e la possibilità che la Boj possa intervenire a sostegno della valuta nipponica. Poco da segnalare sulle oceaniche, nel trading range delle ultime sedute, e UsdCad, compresso tra 1.3570 e 1.3610.
TITOLI DI STATO
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito fino al 4,45%, il massimo in 4 mesi e mezzo, poiché gli ultimi dati hanno ridimensionato nuovamente le aspettative di tagli dei tassi della Fed. La scorsa settimana, i commenti sorprendentemente hawkish di diversi funzionari della Fed, insieme ai dati positivi su lavoro e produzione, hanno sollevato le preoccupazioni degli investitori sulla necessità che i tassi rimangano più alti per un periodo più lungo. Le probabilità di un taglio a giugno si attestano attualmente intorno al 50%, rispetto al 60% di inizio mese.
Questa settimana, il tasso di inflazione, i prezzi alla produzione, la fiducia dei consumatori del Michigan e i verbali del FOMC saranno i dati chiave e i market movers più importanti, in attesa che si chiariscano le cose relativamente ai prossimi passi della Fed. I politici, incluso il presidente Powell, hanno suggerito che tagliare il tasso dei fondi della Fed quest’anno potrebbe essere appropriato, ma non c’è bisogno di affrettarlo poiché la Fed ha bisogno di maggiore fiducia che l’inflazione stia tornando in modo sostenibile al 2%.
AUSTRALIA
L’indice della fiducia dei consumatori in Australia è sceso del 2,4% a 82,4 punti nell’aprile 2024, in calo per il secondo mese consecutivo poiché l’inflazione persistente e gli alti tassi di interesse hanno continuato a pesare sulle famiglie australiane. L’indice è al di sotto di 100 da oltre due anni, il periodo più lungo dalla recessione dei primi anni ’90, indicando che i pessimisti superano di gran lunga gli ottimisti. Le prospettive economiche a 12 mesi e a 5 anni sono scese rispettivamente del 2,7% e del 4,4%. Nel frattempo, i mercati si aspettano che la Reserve Bank of Australia inizi ad abbassare i tassi verso la fine di quest’anno, ma i solidi dati sull’occupazione e l’aumento dei prezzi delle case hanno rallentato le prospettive. AudUsd rimane tra 0.6540 e 0.6610. Buona giornata e buon trading.
GERMANIA
Le esportazioni dalla Germania sono diminuite del 2% su base mensile a 132,9 miliardi di euro nel febbraio 2024, superando le aspettative del mercato di un calo dello 0,5% e invertendo un aumento del 6,3% nel periodo precedente. Le esportazioni verso l’UE si sono contratte del 3,9% a 72,9 miliardi di euro, quelle verso l’Eurozona sono diminuite del 3,6%. Nel frattempo, le vendite verso i paesi terzi sono aumentate dello 0,4% a 60 miliardi di euro, principalmente verso gli Stati Uniti (10,2%) e la Russia (1,5%), parzialmente compensate dal calo delle esportazioni verso Cina (-0,6%) e Regno Unito ( -2%). Considerando il periodo gennaio-febbraio, le esportazioni tedesche sono state inferiori del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Saverio Berlinzani
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BITCOIN, potrebbe scappare nel modo più sempliceBuongiorno,
Può il Bitcoin scappare con un sempliciotto triangolo di continuazione?
Tecnicamente si, fondamentalmente ni, praticamente bho.
Questa mi sembra la migliore sintesi del momento.
È sotto gli occhi del mondo la contrazione di volatilità e di volumi di cui è affetto lo strumento proprio subito dopo l'aggiornamento dei massimi assoluti.
Mi viene in mente il parallelismo con lo sport allorché, in occasione di un importante traguardo raggiunto segue un fisiologico calo di tensione che riduce improvvisamente la qualità della performance.
Per farla breve e semplice, nel calcio, la squadra che vince la Champions League e la domenica successiva perde con l'ultima in classifica.
Il momentum del Bitcoin mi sembra un po' questo.
I massimi assoluti precedenti non sono alle spalle.
Ragioneristicamente è stato segnato un nuovo massimo ma tecnicamente no.
I prezzi sono li che danzano in area dei nuovi e vecchi massimi.
La situazione è magmatica e non potremo dire che nuovi massimi sono segnati fintanto che i prezzi stanno li.
Necessità un colpo di reni, un movimento deciso che allontani i prezzi da questa zona.
Possibilmente con grande partecipazione degli operatori.
Con volumi in sostanza.
Il catalizzatore, neanche a dirlo potrebbe essere l'incombente halving capace di suscitare quantomeno l'immaginario collettivo dei retail e dei partecipanti con minori competenze in particolare.
Nel mondo sono tanti e capaci di muovere il mercato.
In tutto ciò, a ridurre lo stress connesso all'elaborazione di un tale contesto di mercato denso di grandi considerazioni da fare su più livelli, potrebbe venire incontro la semplicità dell'analisi tecnica.
Questa, notoriamente, ci libera di tutto quello sforzo di cui sopra.
La lettura del grafico ci dice che sul mensile, sebbene ancora troppo presto per valutare la candela di aprile, si nota che i prezzi nel caso non dovessero tornare indietro hanno già fatto un pull back sul precedente massimo.
Questo c'è lo dice l'ombra inferiore della stessa.
Sul daily invece possiamo apprezzare il triangolo che ad oggi va considerato come di continuazione.
Ad oggi siamo esattamente ai 2/3 della sua formazione e quindi punto ideale per un breakout affidabile.
Contrariamente al solito, in cui all'eventuale uscita al rialzo dal triangolo si compra la rottura della trendline e si lascia correre, in questo contesto prenderei in considerazione come trigger solo la violazione del nuovo massimo assoluto a 73.794.
Non sia mai che un giorno voltandoci indietro ci trovassimo a commentare che quel semplice, insignificante triangolo ci aveva avvertiti e noi eravamo sordi a fare ragionamenti di massimi sistemi.
RENDER TOKEN, perchè è speciale?Nel vasto panorama delle criptovalute, il token RENDER si distingue per la sua missione di trasformare il rendering digitale. Ma cosa rende così speciale questo token e come può influenzare il settore? Scopriamo insieme a cosa serve, i potenziali utilizzi e i benefici per coloro che lo adottano e partecipano al suo sostentamento.
Cosa è il Token RENDER e a Cosa Serve?
Il token RENDER è una criptovaluta che funge da mezzo di pagamento all'interno delle reti di rendering distribuite. In parole semplici, è una moneta digitale utilizzata per accedere alla potenza di calcolo necessaria per il rendering di grafica 3D, video e animazioni. Tradizionalmente, il rendering richiedeva hardware costoso e tempo considerevole, ma con il token RENDER, l'accesso a risorse di rendering potenti ed efficienti diventa più accessibile che mai.
Potenziali Usi del Token RENDER
I potenziali utilizzi del token RENDER sono vasti e diversificati. Innanzitutto, viene impiegato nel campo del rendering digitale, consentendo agli artisti, agli studi di animazione e alle aziende di accesso alla potenza di calcolo necessaria per creare contenuti di alta qualità. Questo riduce i costi operativi e accelera i tempi di produzione, consentendo una maggiore efficienza e competitività sul mercato.
Inoltre, il token RENDER potrebbe essere utilizzato per pagare servizi di rendering cloud, consentendo a individui e aziende di sfruttare risorse di rendering distribuite senza dover investire in hardware costoso. Questo apre nuove opportunità per imprese di ogni dimensione, permettendo loro di eseguire progetti di rendering senza l'onere degli investimenti iniziali.
Ma le potenzialità del token RENDER non si limitano al rendering digitale. Grazie alla sua natura decentralizzata, può essere utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, come la condivisione di risorse di calcolo per il machine learning, il rendering di simulazioni scientifiche e altro ancora. In sostanza, il token RENDER può fungere da ponte tra la domanda di potenza di calcolo e l'offerta di risorse, consentendo a utenti di sfruttare al massimo il potenziale delle tecnologie digitali.
Partecipanti al Sostentamento della Rete
Per coloro che partecipano al sostentamento della rete, ci sono anche opportunità di guadagno. Ad esempio, gli utenti possono condividere la propria potenza di calcolo GPU per il mining di token RENDER, guadagnando ricompense in cambio del loro contributo alla rete. Questo processo, noto come "mining", non solo fornisce incentivi finanziari, ma contribuisce anche alla sicurezza e alla stabilità della rete RENDER.
Inoltre, la natura decentralizzata del token RENDER offre una maggiore resistenza alla censura e alla manipolazione, proteggendo gli utenti da interferenze esterne e garantendo un ambiente di lavoro sicuro e affidabile.
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TESLA Analisi e Livelli d'acquistoAnalizzando il grafico di Tesla, osserviamo un trend ribassista protratto che ha avuto inizio a luglio 2023, dopo aver toccato il suo massimo di quasi 300 dollari per azione. Attualmente, il prezzo si trova per la seconda volta nel breve periodo a testare il supporto a 162 dollari. Durante questo secondo test, notiamo un significativo aumento dei volumi , suggerendo un interesse crescente nel trading legato a nuove posizioni di acquisto.
Nonostante ciò, è importante tenere presente che ci troviamo ancora in un trend ribassista ben definito e l'acquisto potrebbe comportare un rischio significativo, con il potenziale di rimanere “con il cerino in mano”. In queste circostanze, individuare e monitorare attentamente la principale resistenza di periodo potrebbe essere una strategia prudente. Attendere un'inversione chiara della tendenza, con una rottura con una candela dal body esteso, accompagnata da volumi in aumento, prima di effettuare ordini potrebbe rivelarsi molto vantaggioso per la gestione prudente del proprio capitale.
È importante sottolineare che questa è solo una base per una strategia professionale . Un'approfondita comprensione di tali concetti può portare a risultati migliori sia nel lungo termine, attraverso strategie di accumulo, che nel breve termine, con operazioni di trading.
In conclusione, considerare l'attesa di una chiara rottura al rialzo , confermata da una candela con un corpo prolungato sopra il livello di 174 dollari, potrebbe rappresentare un'opportunità interessante.
ENG:
Analyzing Tesla's chart, we observe a prolonged downtrend that began in July 2023, after reaching its peak of nearly $300 per share. Currently, the price is for the second time in the short term testing the support at $162. During this second test, we notice a significant increase in volumes , suggesting a growing interest in trading linked to new buying positions.
However, it is important to note that we are still within a well-defined downtrend, and purchasing could entail significant risk , potentially leaving us "holding the bag." In these circumstances, identifying and carefully monitoring the main period resistance could be a prudent strategy. Waiting for a clear trend reversal, with a breakout accompanied by a candlestick with an extended body and increasing volumes, before placing orders could prove very advantageous for managing one's capital.
It is important to emphasize that this is just a foundation for a professional strategy. A thorough understanding of these concepts can lead to better results both in the long term, through accumulation strategies, and in the short term, through trading operations.
In conclusion, considering the anticipation of a clear breakout to the upside, confirmed by a candlestick with an extended body above the $174 level, could represent an interesting opportunity.
Nicola iurilli
Rheinmetall allunga ancora al rialzo
Rheinmetall è un'azienda tedesca specializzata nella produzione di sistemi e tecnologie per la difesa, la sicurezza e l'automotive. Fondata nel 1889, l'azienda è divisa in due principali divisioni operative: la divisione Defence, che si occupa della produzione di veicoli militari, sistemi di difesa aerea e terrestre, armi leggere e munizioni, e la divisione Automotive, che produce componenti e sistemi per l'industria automobilistica. Con sede a Düsseldorf, in Germania, Rheinmetall è un importante fornitore di soluzioni tecnologiche avanzate per clienti governativi e industriali in tutto il mondo.
La crescita di Rheinmetall è alimentata dalla domanda crescente di sicurezza e difesa a livello globale, dagli aumenti delle spese militari, dalla crescente consapevolezza sulla sicurezza e dalle innovazioni nel settore automobilistico. La sua gamma di prodotti e soluzioni avanzate lo rende ben posizionato per beneficiare di queste tendenze.
In analisi grafica su Time Frame Giornaliero, dopo la rottura dei massimi storici a quota 439.3 ha allungato perfettamente fino a quota 522 , e lateralizzando per poco più di 3 sessioni di mercato sembra voler allungare ancora al rialzo.
Prossimo Target Price a quota 600
Aud/Usd: Possibile strappo long?Buongiorno a tutti,
eccomi pronto per vedere insieme a voi il dollaro australiano.
Il cambio Aud/Usd infatti ha creato una buona struttura di prezzo nelle ultime settimane portandosi a creare un range stretto tra 0,650 e 0,6630.
Negli ultimi giorni la price action d'interesse è un D.M.H.C. su weekly chart che fa da "trigger" informativo per tenere aud tra gli asset in osservazione in ottica operativa.
Da un punto di vista di trading infatti cercherò conferme su daily/6H (time frame) ovvero dinamiche di prezzo in linea con il mio metodo di lavoro.
Un'area importante di breve termine è 0,6540 dove passa anche il pivot mensile: voglio quindi che per una conferma non si abbiano chiusure al di sotto di questa zona.
Se dovessero crearsi i giusti input la prima area target è 0,6630 e successivamente 0,6800.
Il fallimento della mia view invece si avrebbe con chiusure settimanali al di sotto di area 0,6500.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e una buon TRADING SIMPLE!
OPEC+ Show: Trappola per Orsi o per Tori? Analisi WTI 05/04/2024Buongiorno a tutti gli appassionati di trading del petrolio WTI!
Oggi voglio portarvi attraverso un breve viaggio nella mia esperienza nel mondo del trading del greggio, con uno sguardo al passato per comprendere meglio il presente.
Da oltre 17 anni, ho avuto il privilegio di immergermi nei mercati finanziari, con una particolare attenzione dedicata al petrolio WTI negli ultimi 5 anni. Durante questo periodo, ho affinato le mie strategie di trading, sfruttando sia l'analisi tecnica che quella fondamentale per cogliere le opportunità nel mercato del greggio.
La mia passione per il trading è nata dalla ricerca continua di modi innovativi per interpretare i movimenti del mercato e anticipare le tendenze future. Nel corso degli anni, ho sviluppato e perfezionato l'algoritmo MB1, che incorpora l'esito di 1.319 calcoli matematici e 27 indicatori tecnici per fornire una visione completa del mercato del petrolio WTI.
Ma non ci fermiamo qui. La mia attenzione all'analisi fondamentale è altrettanto fervida. Con l'algoritmo F1, traduco le valutazioni degli articoli dei media in previsioni di prezzo, integrando così i sentimenti del mercato nelle mie decisioni di trading.
Ogni giorno è una nuova sfida e una nuova opportunità di crescita. Sono entusiasta di condividere con voi, giornalmente, le mie riflessioni e analisi su come possiamo navigare insieme questo affascinante mondo del trading del petrolio WTI.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi approfondite.
Buon trading a tutti!
Approfondimento sul Mercato odierno:
Continuiamo ad esplorare gli avvenimenti di ieri nel mercato del petrolio WTI per ottenere una panoramica più chiara di ciò che potrebbe accadere oggi.
Al momento della nostra analisi, l'algoritmo MB1 segna 83,48, circa 3,30 al di sotto del prezzo spot attuale. Questo suggerisce una possibile discrepanza tra la direzione indicata dall'algoritmo e il comportamento attuale del mercato.
Nel corso della giornata di ieri, il mercato è stato caratterizzato da un atteggiamento "cedevole", con poca spinta al rialzo fino a quando il prezzo non ha superato la soglia di 84,64, suscitando l'interesse dei tori. Questo movimento potrebbe essere stato interpretato come una sorta di "trappola per orsi", in cui l'aspettativa di un mercato debole viene ribaltata improvvisamente.
È importante notare che il massimo di ieri, raggiunto a 86,20, è stato superato, portando il prezzo attuale del petrolio a 86,70. Questo aumento del prezzo potrebbe essere attribuito alla crescente tensione geopolitica, in particolare dopo l'attacco all'ambasciata iraniana in Siria, che potrebbe minacciare le forniture di petrolio.
Le reazioni politiche a questo evento sono significative. Il presidente degli Stati Uniti, Biden, ha emesso un avvertimento deciso al Primo Ministro israeliano, minacciando di rivedere il supporto statunitense se non cambieranno tattica. Questo segnale di rottura potrebbe contribuire a una maggiore incertezza sui mercati.
Tuttavia, la discrepanza tra l'algoritmo MB1 e il prezzo spot suggerisce la possibilità di una correzione. Un prezzo di chiusura sotto 85,80 oggi potrebbe scoraggiare ulteriori acquisti e portare a un periodo di consolidamento, consentendo ai tori di prendere profitti.
Inoltre, l'annuncio dei Non Farm Payrolls alle 14.30 CET potrebbe aggiungere ulteriore volatilità al mercato, quindi è importante monitorare attentamente gli sviluppi durante la giornata.
Suggerimenti Operativi odierni:
Attualmente non ho suggerimenti operativi appena possibile saranno rilasciati durante l’odierna sessione di borsa.
Se sei interessato a fare operazioni nel mercato del petrolio WTI, ti invito a continuare a seguirmi per ricevere analisi quotidiane e suggerimenti operativi.
Questa qui sopra è un’indicazione di una sola delle operazioni che farò oggi e non sarà pubblicata in chiaro tutti i giorni. Se desideri operare direttamente insieme a me o vuoi discutere in modo più dettagliato o hai domande specifiche sul trading del petrolio WTI, non esitare a contattarmi privatamente. Sono qui per aiutarti!
Grazie per il tuo interesse e per essere parte della nostra comunità di trader.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Telecom: Prontoooo?Un classico dei mercati azionari è quello di vedere pubblicata una trimestrale positiva dopo tempi immemorabili (forse c'era ancora la rotella sui telefoni) e poco dopo il titolo crollare.
L'affondo a mio avviso è consono alla chiusura del ciclo iniziato ad Ottobre '22 e a conforto di questa ipotesi c'è un buon aumento dei volumi medi dell'intero ciclo. Sembra dunque in partenza un nuovo ciclo, probabilmente annuale, che dovrebbe portare il titolo nuovamente in area 0,30 e forse anche oltre.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad investire o disinvestire.
Prosegue il ribasso dei listiniContinua la correzione dei principali listini azionari globali, trascinati da Wall Street che ha chiuso decisamente in rosso, con l'S&P 500 in calo dell'1,1%, il Dow che ha perso quasi 500 punti e il Nasdaq in calo dell'1,5%. La motivazione è legata ai dati Usa, che continuano comunque a evidenziare una certa resilienza, tale da far pensare che la Fed possa ritardare il primo taglio del costo del denaro, che era previsto per giugno, e che potrebbe slittare nel tempo.
Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è aumentato da 8 a 8.76 milioni a febbraio (Jolts Openings), superando il consenso del mercato di 8.75 milioni. Allo stesso tempo, gli ordinativi al settore manifatturiero sono rimbalzati più del previsto, in linea con il rapporto ISM sulla produzione di lunedì scorso, che mostrava che l'attività delle fabbriche era cresciuta per la prima volta in 18 mesi. Anche il Dax è sceso perdendo quasi l’1% e così un po’ tutti gli indici europei hanno ceduto tra lo 0.90% e l’1.34% del nostro listino.
Di fronte al calo dell’equity, ci saremmo dovuti attendere un aumento del risk off che invece sembra essere negato dagli indici Vix e fear and greed che restano in territorio di appetito al rischio. Gli unici a segnalare un aumento del risk off sono i rendimenti dei titoli di stato con quelli Usa a +4.368% mentre il decennale tedesco rende il 2.396%. Anche i titoli di stato giapponesi a 10 anni salgono a ridosso dello 0.75%. Questa notte i listini asiatici sono ugualmente scesi, alimentati anche dalla notizia di un forte terremoto di magnitudo 7.4 a Taiwan, a circa 150 km da Taipei. Si tratta del più forte terremoto degli ultimi 25 anni.
VALUTE
Nel mercato dei cambi, reazione di euro e sterlina, così come hanno continuato a correggere AudUsd e in parte anche NzdUsd. UsdJpy invece, inchiodato vicino ai massimi, nel silenzio assordante della BoJ, che rimane impegnata solo ad impedire verbalmente un eventuale deprezzamento, eccessivamente rapido, della valuta locale, senza interesse minimo verso una rivalutazione, almeno per il momento. Quando l’inflazione importata dovesse dare dei segnali preoccupanti, insieme a quella derivante dall’accordo sull’aumento dei salari, forse quello sarà il giorno in cui vedremo la BoJ agire per spingere lo Jpy al rialzo.
Sull’EurUsd la reazione è stata blanda nel senso che ha corretto 40 pip rimanendo sotto la resistenza chiave di 1.0800, mentre il Cable è rimasto tra 1.2540 e 1.2680. Del UsdJpy abbiamo detto, mentre sul UsdCad poco da segnalare con il trading range compreso tra 1.3520 e 1.3600 ancora solido. Le oceaniche reagiscono e anche NzdUsd comincia a dare segnali di vita.
Tra i cross segnaliamo un EurChf che ha tenuto quota 0.9700 per riagganciarsi al treno rialzista con target di 0.9820. UsdChf che ha tenuto 0.9050 per il momento. Tra gli emergenti segnaliamo la correzione di UsdCnh verso 7.250 dai massimi di 7.2650 mentre persiste la debolezza di euro contro peso messicano con la violazione di quota 18.00 e possibili target in area 16.00, livelli chiave di supporto di medio e lungo termine.
CALA L’INFLAZIONE IN GERMANIA
L'inflazione dei prezzi al consumo in Germania è scesa al 2,2% nel marzo 2024 dal 2,5% del mese precedente, in linea con le previsioni di mercato. Si tratta del livello più basso da maggio 2021, e siamo vicini all’obiettivo del 2,0% della Banca Centrale Europea. Inoltre, anche il tasso armonizzato UE è sceso al 2,3%, il livello più basso in quasi tre anni e leggermente al di sotto del consenso del mercato del 2,4%. A questo punto ciò potrebbe dare il via libera alla BCE verso una prima riduzione del costo del denaro.
L'inflazione dei beni è rallentata bruscamente all'1,0% dall'1,8 di febbraio, poiché il costo dell'energia è diminuito a un ritmo più rapido (-2,7% contro -2,4%) e i prezzi dei prodotti alimentari sono scesi per la prima volta da febbraio 2015 (-0,7 contro 0,9%). Nel frattempo, l’inflazione core, che esclude alimentari ed energia, è scesa al 3,3% a marzo, il livello più basso da giugno 2022.
ORDINI ALL’INDUSTRIA USA E MERCATO DEL LAVORO
I nuovi ordini di beni manifatturieri statunitensi sono aumentati dell’1,4% rispetto a febbraio, rispetto al mese precedente, riducendo il calo del 3,8% rivisto al rialzo di gennaio e superando le aspettative del mercato di un aumento dell’1%. Ciò indica ancora forza dell’economia con i nuovi ordini che sono aumentati dell'1,3% per l'industria dei beni durevoli, grazie ai mezzi di trasporto (3,3%) e ai macchinari (1,8%). Infine, gli ordini nel settore dei beni non durevoli sono aumentati dell'1,2%.
Escludendo i trasporti, gli ordini alle fabbriche sono cresciuti meno dell'1,1%. Dall’altra parte il numero di offerte di lavoro è aumentato di 8.000 unità rispetto al mese precedente a 8,756 milioni nel febbraio 2024, al di sopra delle aspettative del mercato di 8,75 milioni. Un altro segnale di resilienza dell’economia a stelle e strisce.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Huawei Supera Apple: Crescita in Un Contesto di SfideHuawei Supera Apple: Rinascita e Crescita in Un Contesto di Sfide Globali
Negli ultimi tempi, il panorama tecnologico globale ha assistito a un clamoroso capovolgimento di scenari: Huawei Technologies, colosso tecnologico cinese, ha segnato una crescita sorprendente, superando le avversità imposte dai divieti statunitensi e dimostrando una resilienza degna di nota. Questo sviluppo arriva in un periodo particolarmente critico per Apple, che invece registra un calo significativo nelle sue performance, soprattutto nel mercato cinese.
La Rinascita di Huawei
Huawei, azienda che solo qualche anno fa si trovava sull'orlo di un abisso a seguito delle sanzioni imposte dall'amministrazione Trump nel 2019, oggi mostra segni di una rinascita straordinaria. L'azienda era stata accusata di rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale americana, un'accusa che aveva portato all'esclusione di Huawei dal mercato degli smartphone occidentale e al divieto di utilizzare software americano, come il sistema operativo Android. Tuttavia, i recenti risultati finanziari parlano chiaro: Huawei ha registrato un utile netto di circa 13,9 miliardi di yuan (1,9 miliardi di dollari) nell'ultimo trimestre, con un incremento del 65% rispetto all'anno precedente.
Innovazione e Crescita
Un elemento chiave del successo di Huawei è rappresentato dalla sua capacità di innovare e adattarsi. L'azienda ha lanciato la sua nuova linea di smartphone di punta, il Mate 60, dotato di un processore a 7 nanometri progettato e prodotto internamente. Questa mossa ha non solo riscosso successo tra i consumatori ma ha anche sollevato dibattiti sull'eventuale elusione dei divieti americani per la sua produzione.
Inoltre, Huawei ha visto una crescita notevole nella sua divisione di cloud computing, con un incremento del 22% nel corso dell'anno, rafforzando la sua posizione in Cina contro rivali del calibro di Alibaba e Tencent Holdings. Questo mese, l'azienda ha anche implementato un modello di previsione meteorologica basato sull'intelligenza artificiale, dimostrando l'ampiezza e la versatilità della sua innovazione tecnologica.
L'Impatto su Apple
La rinascita di Huawei avviene in un contesto di crescente pressione sul gigante americano Apple, particolarmente in Cina. Il governo cinese ha intensificato la sua politica di promozione dell'utilizzo di dispositivi e tecnologie nazionali, un movimento che ha avuto un impatto diretto sulle vendite dell'iPhone nel paese. A febbraio, le spedizioni di iPhone in Cina sono calate del 33% rispetto all'anno precedente, segnando un momento critico per Apple nel suo mercato estero più importante.
Conclusioni
L'ascesa di Huawei e le sfide incontrate da Apple riflettono non solo i cambiamenti nel panorama tecnologico globale ma anche le tensioni geopolitiche e le strategie di decoupling tra Cina e Stati Uniti. La storia di Huawei è un'esemplificazione di resilienza e adattabilità, mostrando come, nonostante gli ostacoli significativi, sia possibile non solo sopravvivere ma anche prosperare. D'altra parte, il calo di Apple evidenzia l'importanza di navigare con cautela in un ambiente globale sempre più polarizzato e competitivo.
Comparativa tra Unicredit e Intesa SanpaoloAbbiamo una comparativa tra l’andamento di Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Unicredit da inizio anno registra una crescita del +43,19% mentre il mese di Marzo si è chiuso con una crescita del 13,80%. Osservando il grafico mensile allegato, si nota come il prezzo di UCG sia in trend rialzista da oltre un anno. Allungando lo sguardo sul lungo periodo, dal minimo di Maggio 2020 dal prezzo di 6,012€ al prezzo attuale di 35,175€ UCG in questi quattro anni è in crescita di quasi il 500%.
Tuttavia, sul lungo periodo resta fortemente schiacciato ancora verso un’area ribassista. Al netto dei vari coefficienti rettifica e aumenti di capitale, il prezzo massimo di UCG è stato toccato a 256€ nel 2007. Adesso per proseguire il rialzo Unicredit deve andare sopra i 40€. Il livello di resistenza più rilevante per dare un forte segnale di forza sarà un breakout della resistenza a 49€.
L’andamento di Intesa Sanpaolo a livello storico differisce molto da Unicredit. Anche in questo caso, al netto dei coefficienti di rettifica, il prezzo massimo di Intesa è stato di 6,275€ e risale al 2007. Dal grafico mensile possiamo vedere come adesso ISP sia vicina alla resistenza spartiacque in area 3,55€.
Indici di sentiment Stavo guardando gli indicatori di sentiment che periodicamente mantengo sotto osservazione per avere una fotografia sulla volatilità e sul suo posizionamento.
In particolare mi interessa sapere se i vari indicatori tendono al ribasso o sono vicini a livelli di massimi o minimi per costruirmi un'idea sui mesi a venire.
Rispetto all'ultima rilevazione, c'è un importante cambiamento, soprattutto per quanto riguarda il Put-Call ratio.
Partendo in ordine di apparizione del grafico, vediamo come il VIX ed il VVIX continuino ad essere su valori particolarmente bassi e stabili, in linea con la salita dei mercati negli ultimi mesi.
Lo stesso dicasi per l'indicatore di volatilità storica ed ATR. L'ATR calcolato su daily dell'S&P500 ci mostra un movimento in range medio di circa 45 punti, uno dei più bassi degli ultimi 2/3 anni.
Come dicevo il vero cambiamento è presente sul Put Call ratio. In particolare il rapporto tra opzioni put ed opzioni call tende verso le prime, con un'intensità simile al periodo dello scoppio del conflitto. Sappiamo che chi compra opzioni Put ha un'aspettativa che si definisce "non rialzista" dei mercati. Questo significa che chi compra PUT, si protegge nel caso in cui il mercato dovesse scendere. Alla peggio, qualora dovesse continuare la salita, la perdita massima potenziale è fissata al premio pagato per acquistare l'opzione.
Da un lato la predominanza di opzioni PUT la possiamo comprendere, gli operatori vogliono proteggere i loro profitti. Dall'altro è sempre un elemento da osservare attentamente.
In ultimo lo SKEW INDX continua a restare su valori particolarmente elevati. Questo significa che gli operatori si attendono una distribuzione dei rendimenti che si allontana da quella "normale".
Che indicazioni traggo?
Come al solito, prudenza, personalmente attendo un rientro delle quotazioni su valori più consoni alla media.