Segnali Tecnici di Forza: Ombre Lunghe e Possibile Breakout
Negli ultimi tre giorni, i grafici mostrano un pattern significativo: tre candele consecutive con ombre lunghe nella parte inferiore. Questo tipo di configurazione spesso indica una forte pressione rialzista, con i compratori che respingono i tentativi di ribasso e spingono i prezzi verso l’alto entro la chiusura della sessione.
Un segnale del genere suggerisce che il mercato sta accumulando forza per un possibile breakout al rialzo, soprattutto se accompagnato da volumi crescenti e conferme tecniche nei prossimi giorni.
Questo scenario non si limita a un singolo asset. Anche l'indice S&P 500 mostra un pattern analogo, indicando che il sentiment positivo potrebbe essere diffuso su più mercati.
Se il prezzo dovesse rompere le resistenze chiave, ci si potrebbe aspettare un movimento rialzista deciso. Monitorare le prossime sessioni sarà cruciale per cogliere eventuali opportunità operative.
Analisi fondamentale
Il Debito USA e il Ruolo dei Tassi di InteresseIl debito del Tesoro statunitense ha raggiunto livelli impressionanti, avvicinandosi rapidamente ai 36.000 miliardi di dollari. Questo scenario sta alimentando preoccupazioni tra gli investitori globali, dai privati alle banche centrali, che iniziano a interrogarsi sulla sostenibilità di questa crescita apparentemente fuori controllo.
Tuttavia, un elemento chiave per continuare ad attirare compratori per i titoli del Tesoro USA è mantenere rendimenti competitivi rispetto alle obbligazioni di altri paesi. Attualmente, i Treasury USA a 10 anni offrono un rendimento del 4,42%, significativamente superiore rispetto ai titoli tedeschi (2,37%) e giapponesi (1,08%).
A livello globale, i tassi d'inflazione sono comparabili tra queste economie, ma le banche centrali in Germania e Giappone hanno già iniziato a ridurre i tassi d'interesse, rendendo i rendimenti dei Treasury statunitensi relativamente più attraenti. Questo spiega l’aumento delle partecipazioni estere sul debito USA, che a settembre hanno raggiunto il 24,5%, il livello più alto da oltre un anno.
La Federal Reserve sembra consapevole di questa dinamica e, nonostante le discussioni sull'inflazione o sull'economia "troppo forte," non mostra alcuna urgenza nel ridurre i tassi. In realtà, mantenere tassi alti serve a sostenere la domanda per i titoli del Tesoro, proteggendo così il finanziamento del debito crescente.
Tuttavia, questa situazione ha delle conseguenze per il mercato azionario USA. L’incertezza sui tassi e l’eccessivo peso del debito frenano la fiducia degli investitori, causando continue false partenze, come visto nelle recenti settimane.
MicroStrategy e la Strategia Bitcoin: Nuove Mosse da 3 Miliardi MicroStrategy, guidata da Michael Saylor, continua a consolidarsi come uno dei maggiori detentori di Bitcoin a livello globale, rafforzando ulteriormente il proprio impegno verso la criptovaluta. L'azienda ha recentemente completato un'emissione di obbligazioni convertibili per un valore di 3 miliardi di dollari, un'operazione volta ad incrementare le sue già consistenti riserve di Bitcoin.
Tra i protagonisti di questa operazione spicca Allianz, il colosso assicurativo tedesco, che ha acquisito il 25% delle obbligazioni emesse. Questa mossa rappresenta un segnale forte: l’interesse degli investitori istituzionali verso Bitcoin è in crescita, e anche attori tradizionalmente conservatori come Allianz stanno iniziando a riconoscerne il potenziale come riserva di valore.
Oltre a questa emissione, MicroStrategy si distingue per un approccio innovativo nella gestione delle proprie partecipazioni in Bitcoin. L'azienda utilizza una strategia basata sulla vendita di volatilità tramite offerte ATM (at-the-market). In pratica, vende azioni sul mercato ai prezzi correnti per raccogliere nuovi capitali da reinvestire in Bitcoin. Questo approccio consente a MicroStrategy di finanziare i propri acquisti senza dover emettere obbligazioni aggiuntive o vendere le riserve esistenti di criptovaluta, mantenendo così una posizione stabile nel mercato.
Outlook XAUUSDNel daily ci troviamo in un contesto short il quale mi viene confermato anche dall'analisi del cot report la quale non posso riportare in quanto utilizzo una piattaforma esterna.
Tuttavia lo studio della struttura daily e dell'analisi fondamentale mi fa dire che il movimento rialzista osservato in questi giorni non è sostenuto dagli operatori del mercato per cui attenderei un riallineamento strutturale in h4 per posizionarmi swing fino a creazione di un nuovo minimo.
N.B il sentiment su xauusd mostra come i retail siano ancora posizionati short quindi è molto probabile vedere una leggera continuazione rialzista fin quando non avremo un cambio di posizionamento da parte di quest'ultimi. (anche quest'analisi è stata effettuata su un sito esterno)
P.S. NON SONO CONSIGLI FINANZIARI
Stellar ( XLM ), Strategia rialzistaStellar ( XLM ), Strategia rialzista
DESCRIZIONE CRYPTO:
Che cos'è Stellar (XLM)?
Stellar (XLM) è una rete decentralizzata peer-to-peer (P2P) creata nel 2014 da The Stellar Development Foundation o Stellar.org. La rete è stata lanciata ufficialmente nel 2015 con l'obiettivo di collegare i sistemi finanziari mondiali e garantire un protocollo per i fornitori di pagamenti e le istituzioni finanziarie. La piattaforma è progettata per spostare le risorse finanziarie in modo rapido e affidabile a costi minimi. Stellar collega persone, banche, processori di pagamento e consente agli utenti di creare, inviare e scambiare diversi tipi di criptovalute.
La base della rete è la sua valuta digitale nativa - XLM o Lumens. XLM funge da valuta intermedia per le operazioni e viene anche utilizzato per pagare le commissioni delle transazioni. Come funziona: il protocollo converte il denaro in pochi secondi, prima in XLM e poi nella valuta richiesta.
Il protocollo di pagamento Stellar si basa sulla tecnologia del libro mastro distribuito - uno sviluppo open-source, di proprietà della comunità e distribuito dalla comunità. La criptovaluta della piattaforma Stellar aiuta nelle transazioni transfrontaliere, superando il problema delle commissioni elevate e delle procedure lente. XLM è più focalizzato sull'assistenza al trasferimento di denaro da parte dei privati che delle istituzioni. In questo modo, Stellar offre accesso ai sistemi finanziari e le persone possono inviare denaro a basso costo e in modo rapido in tutto il mondo.
Inoltre, Stellar funge da borsa e mercato decentralizzati, con un portafoglio ordini integrato che tiene traccia della proprietà degli asset Stellar. Gli utenti della piattaforma possono gestire gli ordini di acquisto/vendita, nonché selezionare e impostare gli asset preferiti nei regolamenti. XLM è una moneta integrata che aiuta a ridurre le commissioni di transazione.
La rete mantiene un elevato livello di sicurezza. I possessori di XLM devono possedere almeno un token per poter rimanere attivi sulla rete. Questa sfumatura realizza un obiettivo globale: l'esecuzione delle transazioni in rete in modo efficiente e con costi minimi di tempo. Inoltre, i Lumens offrono una protezione contro gli attacchi di tipo flood, rendendo le microtransazioni troppo costose per gli hacker che non hanno alcuna possibilità di guadagno, il che mantiene la rete Stellar al sicuro da gravi minacce.
Il target di Stellar è costituito dagli abitanti dei Paesi in via di sviluppo, utenti comuni che possono accedere all'economia globale attraverso transazioni veloci, semplici ed economiche. Stellar Network fa largo uso di Lumens per produrre convezione dal vivo e per inviare contanti in più valute; la valuta viene inviata da un peer e il destinatario può ricevere l'importo in un'altra valuta. Questa funzione è vantaggiosa quando si effettua una transazione tra valute che non hanno coppie ampiamente scambiate.
Il supporto per le transazioni in più valute è un altro vantaggio competitivo di Stellar, e la possibilità di effettuare transazioni in più valute ha solo migliorato i processi con operazioni all'estero. Inoltre, la velocità stabile e i bassi costi di transazione sono un privilegio che gli utenti ricevono.
Questa funzionalità è alimentata da uno sviluppo chiamato Anchor (un ponte tra le diverse valute e la rete), che semplifica lo scambio all'interno della rete e aiuta a velocizzare l'intero processo.
DATI: 20 / 07 /2024
Prezzo = 0.105 Dollari
Capitalizzazione = $3,091,325,730
Circulating supply = 29,311,833,362 XLM
Total Supply = 50,001,786,960 XLM
Max Supply = 50,001,806,812 XLM
Link Sito Web = stellar.org
Target Price Stellar (XLM):
1° Target Price: 0.930 Dollari
2° Target Price: 1.505 Dollari
3° Target Price: 2.435 Dollari
4° Target Price: 3.364 Dollari
5° Target Price: 3.939 Dollari
DAX Mensile - Lungo termine Buongiorno a tutti, cari traders.
Sul DAX, a livello mensile, siamo in un momento cruciale che richiama alla mente il periodo 2011-2014. Durante quel ciclo, l’indice è passato da 4.960 punti a 12.340 punti, registrando un’impressionante crescita del +148,8% in meno di tre anni. Ricordo che, nel 2014, non ero ancora iscritto su TradingView (mi sono iscritto due anni dopo), ma ho avuto modo di osservare quei movimenti su piattaforme esterne, notando molte similitudini con il momento attuale.
Guardando al presente, il DAX ha iniziato un nuovo trend rialzista nell’ottobre 2022, ma il livello attuale di 19.354 punti mostra ancora potenziale di crescita sostenuto da una politica accomodante Tedesca, dati positivi sull'inflazione e una recessione evitata proprio in questo periodo. Se il movimento attuale replicasse l’escursione percentuale del 2011-2014, potremmo aspettarci un target teorico di circa 25.000 punti, ma anche oltre in meno di 2 anni rappresentando un massimo storico straordinario.
Una rottura sopra i 19.800 punti potrebbe confermare una forte continuazione rialzista, aprendo la strada a un potenziale rally di lungo termine con estensioni significative, mentre un ribasso sotto 18.800/750 , porterebbe il DAX nuovamente al test di area 18.500 con estensione 16.300 (cosa poco probabile)
EUR/USD: vedremo un rimbalzo?L'ondata di inflazione globale ha prodotto la risoluta reazione della Fed consegnando alla storia il più repentino ciclo di rialzo dei tassi.
Con i bond nuovamente generosi è tornata ad affacciarsi sui mercati una nuova correlazione tra rendimenti dei treasury decennali ed il dollaro.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Nel recente passato a tracciare la strada sono stati i livelli dell'inflazione attesa.
Ogni qualvolta i dati macroeconomici indicavano possibili nuove ondate inflazionistiche si è assistito al contemporaneo rafforzamento del dollaro e calo dei prezzi dei treasury.
Cioè un maggior tasso di interesse richiesto dal mercato per privarsi di uno stesso tempo del
proprio denaro.
Nel descritto contesto risulta interessante da un punto di vista grafico l'attuale posizionamento dei cambi euro dollaro rispetto al rendimento del decennale americano.
Su un grafico settimanale si può apprezzare come ad ogni picco di rendimenti del decennale si sia assistito ad un contemporaneo rafforzamento del dollaro.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Il risultato è un bellissimo grafico di confronto che oggi ci consegna i due strumenti su livelli di prezzo sensibili.
Il meccanismo è il seguente: nuove attese di inflazione lasciano presupporre maggiore rigidità della Fed quindi tendenzialmente tassi di interesse più alti e quindi dollaro più forte.
Da quando i tassi hanno raggiunto quel che tutti gli "esperti" indicano come il picco, per combattere l'inflazione abbiamo assistito a questo chiaro ed armonico movimento dei prezzi.
I tassi di cambio e il livello dei rendimenti dei titoli governativi non sono valori come gli altri.
Mentre un titolo azionario in contesti di prospettive incoraggianti può salire potenzialmente senza limite un tasso di cambio come euro/dollaro non potrebbe fare altrettanto .
Il motivo è che le implicazioni legate ai movimenti dei cambi sono nettamente maggiori e complesse rispetto a quelle del semplice movimento di un corso azionario.
Questo è anche il motivo per cui normalmente i grafici dei cross valutari hanno normalmente andamenti di lungo periodo tendenzialmente sinusoidali/laterali.
Per intenderci il cambio euro dollaro non potrebbe to core passare dagli attuali 1,05 a 2 piuttosto che 0, 5.
Per vedere questi livelli ci vogliono giustificazioni molto serie.
Soprattutto se si tratta di grosse majors.
Stesso discorso vale per il rendimento del decennale governativo di una grande potenza come l'America.
Non potremmo facilmente osservare tassi del 10% sul decennale americano perché ciò vorrebbe dire che il contesto macroeconomico e finanziario sarebbe di una tale eccezionalità
per cui raramente si potrebbe incontrare.
E come se in una distribuzione gaussiana delle probabilità ci si concentrasse sulle code per valutare possibili scenari prossimi futuri.
In un contesto delimitato da una tale cornice ben si capisce come i livelli che mostrano dollaro e treasury è necessario che siano qualificati opportunamente.
Oggi, sia i prezzi del decennale che il cambio euro/dollaro sono su dei supporti dinamici sensibili.
Questo rende interessanti posizionamenti sul mercato attesa la probabile reazione dei prezzi in un senso o nell'altro.
Vista la recente corsa del dollaro, complice il ritorno alla casa Bianca del tycoon Trump,
potremmo assistere ad una sua pausa con conseguente probabile rimbalzo/inversione di EUR/USD oppure un proseguimento della marcia a suggellare la credibilità della agenda elettorale del nuovo presidente prodiga di promesse gran parte delle quali pro dollaro.
L'ipotesi di rimbalzo del cross potrebbe trovare giustificazione sulla trasversale convinzione che agli attuali livelli del debito pubblico americano un elevato livello dei rendimenti sarebbe mal digerito sia dalla Fed che dal tesoro americano. Parliamo di circa 30.000 miliardi di dollari in costante crescita che generano interessi mostre.
Quel che sembra probabile è che a questi livelli tecnici potremmo assistere a cambi di registro in un senso o nell'altro.
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Il Dow più dell'1% mentre il denaro si sposta fuori dal Mag 7.Il Dow balza oltre l'1% mentre il denaro si sposta fuori dal Mag 7.
A Wall Street si dice:
"L'investimento di successo inizia con la convinzione che gli altri sbaglino." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Dopo tutto il clamore in vista del rapporto sugli utili di NVIDIA (NVDA) di mercoledì, i numeri da capogiro pubblicati dal leader dell'intelligenza artificiale non hanno avuto l'impatto che ci si aspettava ieri.
Il Dow ha registrato un aumento dell'1,06% (circa 461 punti) chiudendo a 43.870,35, mentre l'S&P 500 è salito dello 0,53% a 5.948,71. Tuttavia, il NASDAQ ha ottenuto solo un lieve incremento dello 0,03% (circa sei punti), chiudendo a 18.972,42, mentre i titoli del "Mag 7" sono crollati.
Mentre il "Mag 7" ha faticato a salire, i settori IWM e minerario hanno guidato la crescita. Ieri, petrolio, gas naturale, uranio e metalli si sono mostrati tutti molto forti.
È sembrata una giornata di rotazione settoriale, con un passaggio dai grandi titoli tecnologici al resto del mercato. Resta da vedere se questo slancio ci accompagnerà fino alle festività.
L'unico membro del "Mag 7" che ieri ha chiuso in positivo è stato, in effetti, NVIDIA. Il titolo ha guadagnato appena lo 0,5%, dopo essere sceso di oltre l'1% durante la sessione. Mercoledì, la società ha superato facilmente le aspettative del terzo trimestre in termini di fatturato e utili. I ricavi hanno raggiunto oltre 35 miliardi di dollari, quasi raddoppiati rispetto all'anno precedente, mentre i ricavi dei data center, un settore cruciale, sono aumentati del 112%. NVIDIA ha anche fornito una previsione migliore del previsto per il trimestre in corso.
Da ogni punto di vista, il rapporto NVIDIA è stato impeccabile. Tuttavia, Wall Street vuole vedere i risultati concreti dei nuovi ordini Blackwell, senza sentir parlare di problemi legati alla produzione o ai vincoli di fornitura. Questi ultimi, infatti, non verranno risolti rapidamente e influenzeranno il bilancio tra il quarto trimestre e il primo trimestre dell’anno prossimo.
Di conseguenza, ieri Wall Street ha mantenuto il titolo basso per permettere accumuli a meno di 150 dollari nelle prossime settimane... prima che inizi a risalire lentamente sopra il massimo recente di 160 dollari e diventi un titolo da oltre 175 dollari dopo il rapporto sugli utili di febbraio (il quarto trimestre si conclude a gennaio).
In altre notizie di giovedì, il rally post-elettorale di Bitcoin è continuato, con la criptovaluta che è balzata di un altro 4%, superando i 98.000 dollari. Le richieste iniziali di disoccupazione sono aumentate a 213.000 la scorsa settimana, leggermente al di sotto della settimana precedente e delle aspettative. I dati suggeriscono che il mercato del lavoro si sta raffreddando, ma a un ritmo molto lento. Inoltre, Alphabet (GOOGL) è scivolata del 4,7% dopo che il Dipartimento di Giustizia ha minacciato di smantellare il gigante tecnologico.
Per la settimana, i principali indici sono tutti in rialzo di circa l'1% o più, in vista della giornata di venerdì. Nonostante la lentezza di ieri, il NASDAQ è in testa con un guadagno di circa l'1,6%, grazie alle forti performance di lunedì e martedì. La scorsa settimana, le azioni hanno attraversato un momento difficile, con tutti gli indici in netto ribasso mentre il rally post-elettorale si affievoliva. Vedremo come si concluderà questa settimana.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Uber Technologies (UBER)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Wall Street non cedeNonostante tutto, ovvero a dispetto delle notizie geopolitiche ma anche economiche, che spingono la Fed a rallentare rispetto alle prospettive di taglio dei tassi, Wall Street tiene e rilancia, con l’S&P 500 salito dello 0,5%, mentre il Dow Jones ha chiuso oltre l’1%. Il Nasdaq ha guadagnato meno, chiudendo comunque a +0,25%.
Sembra che vi sia stata una rotazione di portafoglio verso i titoli ciclici, che dovrebbero beneficiare di un rafforzamento dell’economia, a dispetto di una uscita dal settore tecnologico. Alphabet è crollata del 4,5% sotto la pressione dell’antitrust del Dipartimento di Giustizia, trascinando verso il basso le Big Tech, con Amazon (-2,2%) e Meta (-0,4%) in calo.
Sul fronte economico, le richieste di disoccupazione sono scese a 213.000, segnalando un mercato del lavoro resiliente, cosicché le aspettative di un nulla di fatto da parte della Fed il prossimo mese di dicembre sono salite al 44%, rispetto al 28% della settimana precedente.
L’EURO CEDE I SUPPORTI
Rompe il supporto chiave di 1,0495 la moneta unica, che non sembra avere alcuna chance di ripresa, considerato sia l’aspetto macro, sia quello tecnico. I prossimi supporti sono posizionati ora a 1,0450, la cui violazione aprirebbe la strada a quel famoso 1,0360 che aveva rappresentato nel recente passato (2022) l’ultimo baluardo prima della parità.
E la discesa della moneta unica genera un sell-off anche sulla sterlina, che ha violato 1,2600 e sembrerebbe voler rompere il supporto chiave a 1,2570-80 per accelerare al ribasso. Scendono le oceaniche, mentre JPY e CAD rimangono tutto sommato nel trading range degli ultimi giorni. USD/JPY tra 153,80 e 154,80, dopo che l’inflazione uscita questa notte è scesa al 2,3% a ottobre, rispetto al 2,5% del mese precedente, il dato più basso dal mese di gennaio scorso. Il dato core ha raggiunto il minimo degli ultimi sei mesi al 2,3% rispetto al 2,4% di settembre, ma superiore alle stime del 2,2%. A livello mensile, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4%, sopra al dato precedente (-0,3%) di settembre.
USA, MERCATO DEL LAVORO
Il numero di persone che hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 6.000 unità rispetto alla settimana precedente, a 213.000, il minimo da aprile e ben al di sotto delle aspettative di mercato. I risultati hanno confermato che il mercato del lavoro statunitense rimane a livelli storicamente forti nonostante l’aggressivo ciclo di restringimento da parte della Federal Reserve negli ultimi trimestri, fornendo margine di manovra alla banca centrale, che potrebbe aspettare prima di abbassare ancora i tassi. D’altro canto, le richieste in sospeso sono salite a 1.908.000 nella settimana precedente, il numero più alto degli ultimi tre anni.
MERCATO IMMOBILIARE USA
Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono aumentate del 3,5% rispetto al mese precedente, raggiungendo un tasso annualizzato destagionalizzato di 3,96 milioni nell’ottobre 2024, rimbalzando dal minimo di 14 anni di 3,83 milioni del mese precedente e leggermente al di sopra delle aspettative di mercato di 3,93 milioni. Le vendite sono state più elevate in tutte e quattro le regioni del paese.
Il prezzo medio di vendita delle case esistenti è aumentato del 4% a $407.200, interrompendo tre mesi consecutivi di cali. Nel frattempo, l’inventario di alloggi invenduti è aumentato dello 0,7% a 1,37 milioni, 4,2 mesi di fornitura al ritmo attuale delle vendite.
“Il peggio della flessione delle vendite di case potrebbe essere passato, con l’aumento dell’inventario che porta a più transazioni”, ha affermato l’economista capo della NAR Lawrence Yun. “Ulteriori guadagni di posti di lavoro e una continua crescita economica sembrano assicurati, con conseguente crescita della domanda di alloggi. Tuttavia, per la maggior parte degli acquirenti di case per la prima volta, il finanziamento ipotecario è di fondamentale importanza. Sebbene i tassi dei mutui rimangano elevati, si prevede che si stabilizzeranno.”
SUDAFRICA, LA BANCA CENTRALE TAGLIA I TASSI
La South African Reserve Bank ha ridotto il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base al 7,75% il 21 novembre 2024, come previsto, portando i tassi al livello più basso dal 2023. Nello statement si legge che, sebbene l’inflazione sia contenuta nel breve termine, le prospettive a medio termine comportano notevoli incertezze e potenziali rischi al rialzo.
La Banca ha osservato che l’inflazione complessiva è scesa al di sotto del suo intervallo obiettivo del 3% - 6% al 2,8% in ottobre, riflettendo un tasso di cambio più forte e prezzi del petrolio più bassi rispetto allo scorso anno. La previsione di inflazione del 2024 è stata rivista al ribasso al 4,5% dal 4,6%, mentre la stima del 2025 è rimasta invariata al 4% e la proiezione del 2026 è stata aumentata al 4,6% dal 4,4% a causa dei prezzi più elevati dell’elettricità.
Per quanto riguarda la crescita economica, la banca centrale ha mantenuto le sue previsioni per il 2024 all’1,1%, ha aumentato le sue proiezioni per il 2025 dall’1,6% all’1,7% e ha mantenuto le sue previsioni per il 2026 stabili all’1,8%. Buon trading e buon fine settimana
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Calma prima della tempesta dell’intelligenza artificiale.Calma prima della tempesta dell’intelligenza artificiale.
A Wall Street si dice:
"La pazienza è una virtù importante negli investimenti. Non hai bisogno di fare operazioni frequenti per avere successo." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Con un gigante della vendita al dettaglio che ha registrato un calo improvviso durante la sessione e la società più influente del mercato che ha riportato i propri risultati dopo la chiusura, le azioni hanno mostrato una performance mista ieri, mercoledì.
Il Dow ha interrotto la sua serie di quattro giorni di calo con un aumento dello 0,32% (pari a quasi 140 punti) raggiungendo quota 43.408,47, mentre l’S&P ha chiuso in parità, tecnicamente in rialzo di 0,13 punti a 5917,11. Il NASDAQ, invece, è sceso per la prima volta questa settimana, seppur leggermente, dello 0,11% (circa 21 punti) chiudendo a 18.966,14.
La tanto attesa pubblicazione dei risultati di NVIDIA (NVDA) ha occupato il centro dell’attenzione degli investitori, poiché il rapporto trimestrale del leader dell’intelligenza artificiale ha ormai assunto un’importanza paragonabile a quella di un rapporto mensile sull’occupazione o persino a una riunione della Federal Reserve. Tuttavia, il rapporto è stato pubblicato solo dopo la chiusura dei mercati.
La notizia principale della giornata è stata il crollo di oltre il 21% delle azioni di Target (TGT) in seguito a un deludente rapporto fiscale del terzo trimestre, che ha mostrato un calo degli utili del 19,2% su ricavi totali di 25,7 miliardi di dollari, al di sotto delle aspettative. Ancora peggio, Target ha tagliato le sue previsioni per l’intero anno, attribuendo la causa alla cautela dei consumatori riguardo alle spese discrezionali.
Al contrario, Walmart (WMT) ha registrato un trimestre nettamente migliore rispetto a Target, riportando risultati superiori alle aspettative sia negli utili netti sia nei ricavi. Ha inoltre rivisto al rialzo le previsioni per il futuro. Gli investitori hanno accolto con favore il fatto che Walmart stia performando bene non solo nella spesa alimentare ma anche in altre categorie. Le azioni di Walmart sono salite del 3% ieri e hanno guadagnato un ulteriore 0,7% oggi.
Target, rispetto a Walmart, è più esposta alle categorie di prodotti discrezionali, che hanno sofferto negli ultimi due anni a causa del cambiamento delle priorità dei consumatori verso viaggi, intrattenimento, ristorazione e altri servizi esperienziali nel periodo post-Covid. Questo spiega perché le azioni di Target abbiano avuto una performance nettamente inferiore rispetto a quelle di Walmart e al mercato in generale.
La persistente sottoperformance degli utili di Target (è la seconda volta in tre trimestri quest’anno che l’azienda delude) sembra riflettere difficoltà specifiche dell’azienda più che una debolezza generale della domanda per i suoi prodotti.
Passiamo ora a NVIDIA. Le sue azioni sono scese dello 0,8% ieri, mercoledì, mentre l’intero mercato attendeva i risultati. Dopo la chiusura, NVIDIA ha riportato utili superiori del 8% rispetto alle stime degli analisti, con ricavi che non solo hanno superato le previsioni ma sono quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente. L’importante divisione dei data center ha registrato un aumento del 112%, raggiungendo 30,8 miliardi di dollari. NVIDIA ha inoltre fornito previsioni ottimistiche per il trimestre in corso, nonostante una domanda definita “sbalorditiva”.
Tuttavia, le azioni di NVIDIA sono scese di circa l’1,5% nel trading post-mercato, al momento della stesura di questo articolo. Spesso l’azienda sembra vittima del proprio successo: raddoppiare i ricavi non è sufficiente per soddisfare le elevate aspettative degli investitori. NVIDIA deve continuamente superare le previsioni più ottimistiche per mantenere il favore del mercato. Vedremo come risponderà il mercato domani, con ulteriori analisi da parte degli esperti.
Perché tanto interesse verso i guadagni di NVIDIA? Questi risultati sono considerati un indicatore chiave per determinare se il boom della spesa per l’intelligenza artificiale stia continuando o stia rallentando. Ovviamente, una singola azienda non può rappresentare l’intero settore, ma considerando la sua rilevanza nell’ambito dell’intelligenza artificiale, le sue vendite sembrano indicare che la domanda è ancora forte e che il boom dell’IA è ben lungi dall’esaurirsi.
Come mai, dunque, una risposta così tiepida al report? Non dimentichiamo che le azioni di NVIDIA sono aumentate del 194% dall’inizio dell’anno, sommati al 239% dell’anno scorso. Vedremo come si comporteranno nella prossima sessione di mercato
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Riot Platforms (RIOT)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Analisi del prezzo dell'oro del 21 novembreAnalisi fondamentale
I prezzi dell'oro (XAU/USD) mantengono un orientamento all'acquisto in vista della sessione europea e sono attualmente scambiati intorno ai 2.660 dollari, ovvero un massimo di una settimana e mezza all'inizio di questo giovedì. Si è trattato del quarto giorno consecutivo di movimenti positivi, sostenuto dai rischi geopolitici derivanti dal peggioramento della guerra tra Russia e Ucraina, che ha favorito il metallo prezioso, rifugio sicuro. Inoltre, un modesto calo del dollaro statunitense (USD) continua a fungere da stimolo per la merce.
Detto questo, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA sono aumentati, sostenuti dalle aspettative che le tariffe proposte dal presidente eletto Donald Trump potrebbero aumentare le pressioni inflazionistiche e limitare la portata dei tagli per ridurre i tassi di interesse della Federal Reserve (Fed), limitando i prezzi dell’oro non redditizi. Inoltre, la propensione al rischio prevalente, rappresentata dal tono generalmente positivo che circonda il mercato azionario, merita una certa cautela prima di piazzare forti scommesse rialziste sul rifugio sicuro XAU/USD.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico, l’oro punta ancora ad un forte rialzo durante gli orari di negoziazione europei. La zona 2673-2675 è considerata la resistenza immediata a cui punta l'Oro. Quando la candela h1 chiude sopra l'area 2660, considera l'acquisto di segnali nell'area di resistenza. E la tendenza dell'analisi di oggi è simile a quella di ieri, in attesa di recuperi e acquisti o in attesa di una rottura e di acquisti. Prestare attenzione alle importanti zone di supporto 2645 e 2618 poiché l'oro viene spinto molto fortemente verso l'alto da questa zona.
Tensione in aumentoRitorna, anche se poi rientra, la paura sui mercati di fronte a un possibile allargamento del conflitto russo-ucraino, a causa delle persistenti provocazioni tra i due schieramenti e tra le forze in campo.
Nelle ultime ore si è assistito a un lancio ripetuto di missili da crociera da parte dell’Ucraina verso la Russia, con armi ricevute dagli Stati Uniti, secondo fonti ufficiali. Il presidente Putin, in risposta, ha approvato una dottrina nucleare aggiornata che amplia le condizioni per l'uso di armi nucleari. Mosca aveva anche promesso un raid su Kiev, poi smentito dai fatti.
I mercati hanno reagito come negli ultimi due giorni: panic selling iniziale di azioni e USD/JPY, seguito da un rientro dei prezzi verso livelli più normali e chiusure senza grandi segni negativi. Wall Street ha visto l'S&P 500 in calo dello 0,5%, il Dow Jones quasi flat e il Nasdaq in calo dello 0,80%.
Tra i titoli, Qualcomm è scesa di oltre il 6% dopo che i nuovi semiconduttori per auto e PC non sono riusciti a entusiasmare gli investitori. Nvidia è scesa di quasi il 2%. Nonostante la tenuta dei mercati, la tensione rimane alta e gli investitori hanno paura di esporsi ulteriormente verso asset di rischio, preferendo l’attesa nella speranza di ricevere notizie migliori.
Non dimentichiamo poi che ieri, come se non bastasse, gli USA hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU preparata dai 10 membri non permanenti che chiedeva "un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente" a Gaza e "il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi", oltre a "un ingresso sicuro e senza ostacoli di assistenza umanitaria su larga scala" nella parte nord di Gaza, denunciando qualsiasi tentativo di far morire di fame i palestinesi. Il testo ha ottenuto 14 voti a favore e il veto americano.
VALUTE
L'indice del dollaro ha esteso i guadagni a circa 106,7 mercoledì, rimbalzando dopo un calo di tre giorni e avvicinandosi ai massimi di due anni toccati all'inizio del mese, in mezzo alle crescenti tensioni tra Ucraina e Russia, oltre all’attesa della nomina del candidato di Donald Trump per il ruolo di Segretario del Tesoro. L'ex governatore della Federal Reserve Kevin Warsh e Marc Rowan di Apollo Global Management sembrano essere i principali contendenti.
Il dollaro ha guadagnato di più rispetto all'euro dopo che la Banca Centrale Europea ha messo in guardia sui rischi per la stabilità finanziaria nella zona euro posti dalle tensioni commerciali, ovvero dai probabili dazi doganali che Trump ha promesso in campagna elettorale.
Sui principali rapporti di cambio, EUR/USD ha sfiorato 1,0500 per poi correggere a 1,0550, mentre il Cable è rimasto a ridosso del supporto di 1,2600. Il mercato resta nel trading range dell’ultima settimana, ma occorre ricordare che i venditori di dollari fanno sempre fatica ad uscirne indenni, in ragione di una persistente e naturale forza all’acquisto di divisa USA, per diverse ragioni, da quelle macro (delta tasso e delta crescita), a quelle tecniche (trend ben definito di rialzo per la divisa USA).
UK, INFLAZIONE IN RIALZO
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è salito al 2,3% nell'ottobre 2024, il più alto degli ultimi sei mesi, rispetto all'1,7% di settembre. Ciò ha superato sia l'obiettivo della Banca d'Inghilterra che le aspettative di mercato del 2,2%.
Il maggiore contributo al rialzo è arrivato dai servizi per l'edilizia e le famiglie, principalmente elettricità e gas. Inoltre, i prezzi sono aumentati più rapidamente per ristoranti e hotel e sono rimbalzati per l'edilizia e le utenze. I prezzi dei servizi sono aumentati leggermente di più, in linea con le stime della banca centrale. D'altro canto, l'inflazione alimentare è rimasta stabile all'1,9%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,6%. Infine, l'inflazione di base annua è salita al 3,3% dal 3,2%.
L’ORO TORNA A SALIRE
In un contesto di rinnovata tensione, come quello attuale, l’oro ha esteso il recente recupero tornando in area 2.650 dollari l'oncia giovedì, salendo per la quarta sessione consecutiva, in ragione della sua qualità e caratteristica di bene rifugio.
Mercoledì, l'Ucraina ha lanciato per la seconda volta armi a lungo raggio fornite dall'Occidente, un giorno dopo che il presidente Putin ha approvato una dottrina nucleare aggiornata che amplia le condizioni per l'uso di armi nucleari. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno posto il veto a una risoluzione ONU per un cessate il fuoco a Gaza, riaccendendo le preoccupazioni per l'attuale conflitto in Medio Oriente.
Sul fronte della politica monetaria, la maggioranza del mercato si aspetta ancora un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre, il che ridurrebbe il costo opportunità di detenere oro non fruttifero.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Bitcoin,oro e mercati USA: coincidenze?In questo grafico si nota come bitcoin abbia ricalcato perfettamente la discesa del #nasdaq100 seguito poi dall’oro che ha iniziato a ritracciare a 2022 inoltrato.
Identiche poi sono state le risalite (sopratutto tra oro e bitcoin) da inizio 2023 con il metallo giallo che quasi sempre ha (di poco) anticipato i movimenti della moneta digitale, con il Nasdaq di poco differente.
Penso che si possano trarre due conclusioni:
1. Il bitcoin ormai è davvero diventato l’oro digitale (in termini di andamento e non so quanto di funzione di copertura)
2. Ormai chi investe in azioni (acune molto più speculative del bitcoin) ha una quota del suo portafoglio in questo asset e lo tratta allo stesso livello di queste ultime per quanto riguarda la compravendita.
Interessante!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.11.2024Occhi aperti su trimestrale Nvidia, racconta molto sul futuro dell’AI.
Ok di Biden a missili Atacms su suolo russo: Putin modifica “dottrina nucleare”.
Molti dati macro segnalano svolta positiva in Argentina.
Bundesbank confema: Germania in recessione nel 2024.
Sale la tensione tra Usa e Russia, dopo che il Cremlino ha aperto ad una risposta con armi nucleari (...tattiche...) all’utilizzo, con benedizione dell’Amministrazione Usa, dei missili Atacms americani in territorio russo da parte dell’esercito ucraino.
Ieri le Borse europee hanno reagito alla notizia con un immediato sell-off, recuperato in parte nel finale: Francoforte - 0,53%, Parigi -0,67%, Londra -0,12%, Amsterdam -0,39%, Madrid -0,76%, Milano -1,28%. Più composta la reazione di Wall Street: Dow Jones -0,28%, S&P 500 +0,40%, Nasdaq +1,04%.
Ad evitare, almeno in parte, che il pessimismo europeo si estendesse alle Borse Usa ci ha pensato un headline di Reuters, secondo cui il Presidente russo sarebbe pronto a discutere con Donald Trump un accordo per il cessate il fuoco in Ucraina, a condizione che escluda concessioni territoriali rilevanti e ingresso di Kiev nella Nato.
Il relativo stallo/movimento laterale dei listini Usa sembra peraltro giustificato: le relazioni trimestrali, la cui pubblicazione volge al termine, hanno prevalentemente battuto le attese e dipinto una prospettiva benigna per gli utili 2025, ma, in negativo, pesano le incertezze sulla futura composizione dell’Amministrazione Trump, quelle sulla politica fiscale spendacciona e sulle minacciate mosse protezionistiche.
Ieri 2 trimestrali di importanti retailer, Walmart e Lowès, sono risultate migliori del previsto, con crescite delle rispettive azioni attorno +4%. Oggi, 20 novembre, è in programma quella di Nvidia Corp, salita ieri +3%.
I numeri della mega-tech americana sono un marker attendibile del trend degli investimenti nell’Intelligenza artificiale: il mercato punta su una crescita ancora spettacolare dei ricavi, attorno +80% annuale, mentre tra le poche voci prudenti registriamo quella del sito The Information secondo cui i nuovi chip Blackwell avrebbero problemi di surriscaldamento.
Nel frattempo, l’economia Usa continua a spingere, compreso il settore immobiliare: i permessi edilizi in ottobre sono risultati 1,42 milioni, in linea coi 1,43 di settembre a alla previsione di 1,44. Le aperture di cantieri sono state 1,31 milioni, dai precedenti 1,35, ed in linea col consensus di 1,34.
Ancora eccellente il momentum delle cryptocurrencies: ieri Bitcoin ha superato il record di 94 mila Dollari dopo la notizia che una società di social media del Gruppo Trump starebbe trattando l'acquisto della piattaforma di trading Bakkt. I mercati attendono anche la scelta di Trump per il Segretario al Tesoro.
Macro Europea: l’economia EU cresce lentamente e, tra le “grandi”, quella tedesca soffre di più, a causa del calo dell’attività industriale ed della domanda interna sottotono. Secondo l’ufficio studi della Bundesbank (Banca centrale Tedesca), il GDP (Pil) del 4’ trimestre sarà ristagnante, per un intero 2024 in lieve calo, -0,2%.
A ottobre l’indice dei prezzi alla produzione (PPI) in Germania ha fatto segnare -1,1% annuale, dal -1,4% settembre, frutto anche del +0,2% mensile, dal -0,5% di settembre.
Torna ad allarmare l’inflazione del Regno Unito: il dato definitivo di ottobre, +2,3% annuale, è più alto delle attese di +2,0%: la crescita mesile è stata +0,6%.
Una nota un po’ esotica: raramente si parla bene dell’Argentina, ma ora abbiamo buone ragioni: la notte scorsa l’indice azionario MERVAL, in rialzo +2,7%, ha segnato il nuovo massimo storico. I dati macro stanno migliorando, specie quelli su inflazione e deficit pubblico, e crescono le riserve della Banca Centrale.
Sale l'ottimismo dei mercati, determinando la discesa del “rischio Paese”, con lo spread di rendimento tra Governativo decennale argentino e omologo Treasury Usa a 752 punti base, dopo lunghi anni a livelli stellari.
Infine, si registra il plauso della direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, agli "impressionanti" progressi del Paese in materia di riordino macroeconomico, forse propedeutico ad un nuovo finanziamento di Buenos Aires da parte dell’FMI.
Oggi le Borse ripartono con tono migliore, a cominciare da quelle asiatiche, con l’eccezione di Tokyo, -0,16% che soffre i rischi geopolitici più di quanto goda del dato sull'export di ottobre, in ripresa. Hong Kong, +0,21%, sale meno di Shanghai +0,66%, e di Shenzhen, +1,38%.
In Cina, come previsto, la Banca centrale (PboC) ha mantenuto invariati i tassi di riferimento sui prestiti. Le Borse indiane sono chiuse per festività.
Le Borse europee provano superare le paure di un’escalation del conflitto in Ucraina e chiudono la mattinata con recuperi medi di +0,3%, mentre nel pomeriggio sono attesi gli interventi del presidente dell’ECB Christine Lagarde, e del suo vice de Guindos. L’attenzione sarà per eventuali anticipazioni di tagli dei tassi nell’ultimo meeting 2024, a dicembre.
Quotazioni dell'oro stabili stamattina, dopo il recupero di ieri innescato dal risk-off mood: 2.639 Dollari/oncia, -0,1%. L'oro ha vissuto la peggior settimana degli ultimi 3 anni, oltre alla peggior reazione post-elettorale Usa.
I future su Wall Street anticipano marginali recuperi rispetto alle chiusure di ieri, in media +0,2% alle 13.30 CET, ma l’attenzione sarà tutta per i risultati di Nvidia che saranno resi noti a mercati Usa chiusi.
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NASDAQ sale di più del 1% mentre cresce l'entusiasmo per NVIDIAIl NASDAQ sale di oltre l'1% mentre cresce l'entusiasmo per NVIDIA.
A Wall Street si dice:
"Non lasciare che le notizie quotidiane influenzino le tue decisioni di investimento a lungo termine." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il settore tecnologico ha continuato la sua ascesa ieri, martedì, in vista di quello che potrebbe essere il rapporto sugli utili più importante della stagione, previsto per questa sera. Nel complesso, i mercati azionari hanno mostrato ieri, martedì, un andamento misto.
Il NASDAQ è salito dell'1,04% (circa 195 punti) chiudendo a 18.987,47, segnando un guadagno di oltre l'1,6% negli ultimi due giorni. In altre parole, l'indice ha recuperato circa la metà del crollo del 3,2% subito la scorsa settimana. Tutti i titoli del gruppo "Mag 7" hanno registrato aumenti, tra cui il pioniere dei veicoli elettrici Tesla (TSLA), che è avanzato di un altro 2,1%, e Meta Platforms (META), Amazon (AMZN) e Alphabet (GOOGL), ciascuno in rialzo di oltre l'1%.
Nel frattempo, l'S&P 500 è cresciuto dello 0,40% chiudendo a 5.916,98, mentre il Dow Jones ha registrato un calo per la quarta sessione consecutiva, perdendo lo 0,28% (circa 120 punti) e chiudendo a 43.268,94.
Un solido rapporto trimestrale di Walmart (WMT) ha suggerito che i consumatori continuano a spendere in vista della cruciale stagione delle festività. Il principale rivenditore statunitense ha superato sia le aspettative sui margini sia quelle sugli utili nel suo terzo trimestre fiscale, migliorando anche le previsioni future. Gli investitori hanno apprezzato il fatto che Walmart stia diversificando le sue vendite oltre il settore alimentare. Il titolo ha storicamente mostrato buone performance dopo rapporti trimestrali solidi e ieri non ha fatto eccezione, con un aumento del 3%. Oggi è atteso il rapporto di Target (TGT).
Le azioni di Walmart sono aumentate del 65% nel 2024, poiché consumatori di ogni fascia si sono rivolti al rivenditore per approfittare di offerte vantaggiose in un contesto di inflazione elevata. Molti analisti sottolineano come il recente successo di Walmart abbia portato a profitti consistenti. Il rapporto trimestrale e la reazione del mercato rappresentano segnali positivi in vista della cruciale stagione dello shopping natalizio
Tuttavia, l'attenzione di tutti è rivolta al rapporto di NVIDIA (NVDA), previsto per oggi, che potrebbe scuotere i mercati tanto quanto le recenti elezioni o la riunione della Federal Reserve di inizio mese. Gli investitori attendono con ansia di scoprire se gli ingenti investimenti nell'intelligenza artificiale abbiano portato i risultati sperati e se NVIDIA riuscirà a mantenere il suo straordinario percorso di crescita senza ostacoli o rischi di surriscaldamento.
NVDA è stata ieri, martedì, la più grande vincitrice tra i titoli del gruppo "Mag 7", con un incremento del 4,9%, recuperando quasi tutte le perdite della scorsa settimana. Numeri positivi nel rapporto atteso per questa sera potrebbero colmare il divario e spingere il titolo ancora più in alto.
Il rapporto di NVIDIA ha il potenziale di essere un evento di portata sismica.
Dopo il forte rally post-elezioni e il successivo calo della scorsa settimana, i mercati sono alla ricerca di una direzione chiara. Il rapporto di NVIDIA potrebbe essere esattamente il catalizzatore in grado di influenzare significativamente il mercato.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
PowerFleet (AIOT)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Ritornano i rischi geopoliticiLa sessione dei mercati di ieri, necessariamente, dobbiamo dividerla in due fasi, ben distinte tra di loro. Un inizio nel quale le notizie provenienti dal fronte geopolitico hanno creato panico tra gli investitori, con un'accelerazione dei mercati azionari verso il basso e uno JPY in forte recupero contro il dollaro.
Le borse sono scese bruscamente, con l'S&P 500 (i futures naturalmente) in calo dello 0,6%, il Dow Jones in ribasso di oltre 300 punti e il Nasdaq in perdita dello 0,5%, in ragione del fatto che l’Ucraina avrebbe lanciato missili balistici a medio e lungo raggio (ATACMS, inviati recentemente dall’amministrazione USA, come confermato anche dal Presidente Biden) verso la cittadina di Bryansk, non distante dal confine ucraino.
Sembrerebbe che 5 dei 6 missili lanciati siano stati intercettati dalla contraerea russa. Il presidente Putin, a quel punto, ha dichiarato di aver aggiornato la dottrina nucleare della Russia per ampliare le condizioni per l'utilizzo di armi atomiche.
Poi, nel corso della giornata, ed è qui che subentra la seconda fase, le varie diplomazie e alcuni responsabili politici hanno voluto stemperare parzialmente i toni, generando un reversal del USD/JPY e degli stessi listini che in serata hanno rimbalzato, facendo registrare poi chiusure parzialmente positive.
L'ottimismo attorno al settore tecnologico ha contribuito a compensare le preoccupazioni geopolitiche. Il titolo Nvidia ha fatto registrare un +2% in vista del suo previsto rapporto sugli utili, mentre Tesla ha guadagnato il 2%, estendendo il suo rally mensile al 38%, evidenziando il suo miglior mese da gennaio 2023. Inoltre, Walmart è balzata del 5% su solidi utili e un outlook migliorato. D'altra parte, Lowe's è scesa del 3,1% poiché la società prevede un calo delle vendite per l'anno nonostante ricavi del terzo trimestre migliori del previsto.
VALUTE
L'euro si era inizialmente indebolito sulle notizie provenienti da Ucraina e Russia, avvicinandosi a 1,0530 e ai minimi da un anno a questa parte a 1,0496 toccato la scorsa settimana, poiché le preoccupazioni sull'impatto delle tariffe commerciali statunitensi sulla crescita dell'Eurozona e sulle tensioni geopolitiche pesavano sul sentiment.
Poi le cose sono cambiate e l’euro ha chiuso in recupero, a ridosso di 1,0600, in presenza di un ritorno del risk on. La BCE ha tagliato i tassi tre volte da giugno poiché l'inflazione si avvicina al suo obiettivo del 2%, ma le previsioni di crescita sono state declassate due volte.
I mercati si aspettano in gran parte un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo, con una minore possibilità di una mossa più ampia. Gli investitori ora attendono i dati sui salari dell'Eurozona mercoledì e i PMI venerdì.
Sulle altre valute, segnaliamo una sterlina stabile a ridosso di 1,2700 e un dollaro che in generale ha perso quota contro tutto, eccezion fatta per lo JPY che nella notte si è ulteriormente indebolito, in ragione dell’assenza delle minacce verbali di intervento da parte della BoJ. Oceaniche in ripresa ma senza grande slancio e ancora sotto le resistenze chiave. EUR/CHF che dopo i ribassi di ieri si è stabilizzato di nuovo a 0,9360.
CANADA, SALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale in Canada è salito al 2% nell'ottobre 2024, in rapida crescita rispetto al minimo degli ultimi tre anni dell'1,6% registrato nel mese precedente, superando le aspettative di mercato dell'1,9%.
Nonostante l'aumento più netto del previsto, il tasso di inflazione principale è rimasto entro l'obiettivo della Banca centrale per il terzo mese consecutivo. Il USD/CAD è sceso in maniera impulsiva fino al test dei primi supporti chiave a 1,3960. Un'eventuale violazione del supporto di breve termine spingerebbe i prezzi verso 1,3800.
GOLD IN RIPRESA
L'oro è salito dell'1% a oltre 2.630 dollari l'oncia martedì, estendendo il rimbalzo rispetto al minimo degli ultimi due mesi di 2.560 dollari fatto registrare venerdì scorso, mentre la nuova escalation della guerra tra Russia e Ucraina ha spinto gli investitori a ritornare ad acquistare asset rifugio, tra cui proprio l’oro.
Intanto, la maggior parte degli investitori continua ad aspettarsi che la Federal Reserve possa tagliare i tassi di 25 punti base nella riunione di dicembre, sebbene la certezza sia diminuita dall'inizio del mese in ragione della solidità dei principali aggregati macro statunitensi. Ciò è stato confermato dalle richieste di disoccupazione la scorsa settimana, numeri che evidenziano ancora la resilienza del mercato del lavoro statunitense.
MERCATO IMMOBILIARE IN PEGGIORAMENTO
I nuovi cantieri, nella pubblicazione di ieri, negli Stati Uniti, sono diminuiti del 3,1% a 1,3 milioni ad ottobre 2024, rispetto a un dato rivisto al ribasso di 1,35 milioni di settembre e al di sotto delle previsioni di 1,33 milioni.
La ragione va ricercata negli uragani del mese scorso, che hanno diminuito drasticamente l'attività di inizio di nuovi cantieri. Tuttavia, non solo gli uragani hanno contribuito a rallentare l’attività di costruzione di nuovi alloggi, ma anche i mutui vicino al 7%, che frenano gli acquirenti.
I cantieri di nuove case unifamiliari sono crollati del 6,9%, equivalente a un tasso annualizzato di 0,97 milioni, mentre i cantieri di case plurifamiliari, di almeno cinque unità o più, sono aumentati del 9,8% a 0,326 milioni.
CINA, TASSI INVARIATI
La Banca Popolare Cinese (PBOC) ha mantenuto i suoi tassi di prestito chiave invariati, in linea con le stime di mercato. Il tasso primario sui prestiti a un anno (LPR), il parametro di riferimento per la maggior parte dei prestiti alle aziende e alle famiglie, è stato mantenuto al 3,1%.
Nel frattempo, il tasso a cinque anni, un riferimento per i mutui immobiliari, è stato mantenuto al 3,6%. Entrambi i tassi rimangono a minimi record dopo le riduzioni dei tassi di ottobre e luglio.
Da fine settembre, Pechino ha intensificato gli sforzi per invertire un rallentamento economico e raggiungere l'obiettivo di crescita per il 2024 al 5%, nonostante la prolungata debolezza del settore immobiliare, la bassa fiducia dei consumatori e delle imprese e i persistenti rischi di deflazione. Si prevede che la banca centrale lancerà altre misure di allentamento delle politiche nei prossimi mesi. USD/CNH stabile in area 7,2500.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nasdaq al livello chiave in attesa di NvidiaL'indice Nasdaq si trova ad un livello chiave in una fase geopolitica con crescenti tensioni tra Russia e Ucraina.
I prezzi sono in un livello di supporto statico che coincide con la trendline rialzista che accompagna i prezzi da agosto.
Domani sarà una giornata decisiva con Nvidia che pubblicherà i dati trimestrali, fondamentali per capire a che punto siamo con l'AI in attesa dell'insediamento di Trump.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.11.2024Borse caute, temono escalation della guerra in Ucraina.
Asia in lieve recupero, ma incombe il rischio dei dazi Usa.
Inflazione sotto controllo in Europa: ad ottobre +2,0%, coerente col target BCE.
BCE verso un taglio di -25 bps a dicembre, più incerta la FED.
Le Borse tornano a preoccuparsi dei dazi all’import che il Presidente americano eletto Trump ha promesso di introdurre non solo sulle merci cinesi ma anche su quelle europee. Inoltre sale, come ad ogni appuntamento trimestrale, l’attesa per i conti e la domanda del nuovo chip Blackwell Al di Nvidia (mercoledì 20, in serata), l’azione nr. 1 mondiale per capitalizzazione di mercato.
Sul FtseMib milanese ha pesato lo stacco cedole di 10 azioni su 30, pari a -1,22%, che spiega gran parte del -1,27% finale, mentre gli altri listini hanno chiuso “flat”.
In attesa di sapere chi sarà il nuovo Segretario al Tesoro Americano, Wall Street ha vissuto una giornata volatile, ma alla fine positiva. Dow Jones -0,12%, Nasdaq +0,62%, S&P500 +0,39%: notevole il balzo di Tesla, +8,0%, col mercato che “fiuta” un allentamento della regolamentazione sulla guida autonoma da parte della futura Amministrazione Usa.
Lo scorso ottobre, il Ceo di Tesla Elon Musk, nominato la scorsa settimana insieme a Vivek Ramaswamy a capo di un progetto che ha l'obiettivo di «smantellare la burocrazia governativa», aveva presentato, suscitando reazioni borsistiche negative in borsa, il prototipo di veicolo autonomo Cybercab di Tesla.
Tende invece a sfumare l’interesse per le relazioni trimestrali: a ieri hanno pubblicato il 93% delle società: ¾ di esse che hanno battute attese di utile per azione, ed 3/5 quelle sul fatturato (fonte Factset).
A proposito della “squadra Trumpiana”, come accennato, ci sono diverse posizioni di rilevo ancora da coprire: per quella di Segretario al Tesoro si fanno i nomi di Kevin Warsh, ex Governatore regionale FED, Scott Bessent, fondatore dell’hedge fund Key Square, e Howard W. Lutnick, nr. 1 di Cantor Fitzgerald.
Si tratterebbe di nomi meno sorprendenti rispetto alle scelte effettuate nei giorni scorsi, nel senso che appaiono più moderatamente aderenti alla “dottrina Trump”, quasi che nell’entourage del Presidente prevalga il desiderio assecondare i mercati finanziari e la fiducia degli operatori.
Nessuna novità sui tagli dei tassi da parte del Presidente dell’ECB a una conferenza a Parigi sulle sfide sociali ed economiche: «non possiamo più considerarci un semplice club di economie indipendenti...dobbiamo vederci come un’unica grande economia con interessi prevalentemente condivisi...unendo le risorse in aree in cui le nostre priorità convergono strettamente, come la difesa e la transizione verde».
Molto più loquaci alcuni membri di rilevo del Board BCE: il governatore della Banca d'Italia Panetta sostiene sia "giunto il momento per la BCE di dare indicazioni più esplicite delle sue intenzioni sui tassi.. potendo permettersi di normalizzare la sua politica monetaria”.
Il vicepresidente dell’ECB Luis de Guindos ha dichiarato che rispetto a un anno fa la bilancia dei rischi macroeconomici si é spostata dalle preoccupazioni per l'inflazione elevata ai timori per la crescita economica. Yannis Stournaras, governatore della Banca centrale Greca ritiene ragionevole un altro taglio da 25 bps entro fine anno.
Sul fronte americano si segnale che, secondo il FedWatch Tool del Cme Group, c'è ora 55% di possibilità, in calo da 75,4% misurato prima delle attendiste parole di Powell, che la FED tagli i tassi di -25 bps alla prossima riunione pre-Natalizia del 18 dicembre.
Macro europea: l’inflazione al consumo (CPI) di ottobre della zona-Euro è stata confermata al 2,0% annuale, da +1,7% di settembre, frutto di un rialzo di +0,3% mensile: le variazioni minori sono state registrate in Slovenia (nulla), Lituania e Irlanda (+0,1%), le maggiori in Romania (+5,0%), Belgio ed Estonia (+4,5%). La prossima stima flash su novembre sarà pubblicata venerdì 29.
Oggi, 19 novembre, le Borse europee sono partite deboli, peggiorando da metà mattina (-1,0% medio alle 13.00 CET), dopo la notizia che il presidente russo Putin ha aggiornato la «dottrina nucleare»: gli investitori, temendo una possibile escalation della guerra in Ucraina, hanno iniziato a vendere azioni di banche, automobili e tech. Deboli i future su Wall Street, -0,6% medio.
I listini asiatici, in mattinata, hanno chiuso con discreti guadagni, con l’indice MSCI di riferimento a +0,5%: Tokyo +0,7%, sospinta dalle azioni bancarie/finanziarie, nutrite dalle aspettative di aumento dei tassi da parte della Bank of Japan. Hong Kong, partita in calo, ha recuperato a +0,3%. CSI300 di Shanghai&Shenzhen -0,4%, Taipei +1,2% e Sidney +0,9%, al 4’ rialzo consecutivo, Seul +0,2%, Mumbai +1,0%.
Ieri sono tornati gli acquisti sull’oro, di nuovo sopra 2.600 Dollari/oncia. Goldman Sachs ha rilzato il suo target price a 3000 US$/oz per fine 2025, in virtù dei persistenti acquisti delle banche centrali, alla confermata attitudine “dovish” della FED, alle crescenti tensioni commerciali e belliche globali, e alle preoccupazioni sulla sostenibilità sulla futura politica fiscale americana, troppo lasca.
Torna a correre bitcoin, ieri 91.700 Dollari, vicino ai massimi: il broker Usa Bernstein pensa che il traguardo dei 100.000 verrà presto raggiunto, attendendosi che le imminenti nomine “chiave” sul fronte crypo, incluso un nuovo vertice della SEC, favoriranno l'aumento del mining negli Usa, semplificheranno la registrazione dei token, attireranno nuovi investitori istituzionali e “sovrani”.
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| ANALISI SU GOLD |
BUON MARTEDI A TUTTI
Ieri abbiamo individuato due zone operative per la giornata odierna. Entrambe hanno mostrato reazioni che ci hanno permesso di posizionarci in break-even, ma non hanno mantenuto il movimento previsto. Avevo anche menzionato un livello daily, evidenziato con una linea gialla, indicando che una chiusura giornaliera al di sopra di esso avrebbe potuto preludere a un rialzo più consistente.
Attualmente, le dinamiche fondamentali sono influenzate dalle tensioni geopolitiche tra Russia, Ucraina e Stati Uniti. Il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente aggiornato la dottrina nucleare del paese, abbassando la soglia per un possibile utilizzo di armi nucleari. Questo ha contribuito a un aumento significativo del prezzo dell'oro, che viene spesso considerato un bene rifugio in tempi di incertezza.
Considerando questi sviluppi, è probabile che la settimana presenti volatilità. Oggi, se le condizioni lo permettono, intendo mantenere una posizione rialzista fino a raggiungere livelli settimanali significativi.
È quindi essenziale individuare i punti ottimali per operazioni intraday, considerando che l'oro è un asset altamente volatile che offre diverse opportunità di trading.
Come di consueto, evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, preferendo attendere le 14:30 e l'apertura di New York.
Come spesso sottolineo, la strategia più prudente è attendere un ritracciamento per posizionarsi a favore del trend principale.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere sessioni live su TradingView.
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Sarò felice di rispondervi.
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XAUUSD BUY IDEAData la situazione geopolitica e il cambio dei volumi, dove i buyers sono diventati estremamente aggressivi, mi aspetto un piccolo ritest della zona psicologica e di supporto del 2625 per poi balzare sulla prossima zona psicologica del 2650 e magari proseguire anche oltre.
Abbiamo un importante zona di Vacuum volumetrico dal 2641 al 2651 e un importante imbalance sul 2657 da colmare.
Quanto scotta il Natural Gas?Tra le materie prime, il gas naturale mostra una volatilità ben superiore alla media.
Con le commodities in generale condivide la stagionalità e le alterne vicende della domanda e dell'offerta.
Tuttavia, ci sono alcune tendenze recenti che aggiungono ulteriore incertezza al tentativo di analizzarne il mercato nel tentativo di costruire stime sui prezzi futuri.
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In particolare sono tre gli aspetti che, più del solito, aggiungono incertezza allo scenario.
Da un lato abbiamo la guerra tra Russia e Ucraina che vive momenti costantemente incerti con sporadiche finestre di ottimismo.
Questa conflittualità si è resa responsabile in assoluto della volatilità più recente dei prezzi del gas naturale.
Particolarmente penalizzata è risultata l'Europa che si è scoperta improvvisamente vulnerabile di fronte alla scellerata dipendenza dal gas Russo.
Ennesima dimostrazione di quanto l'Unione Europea sia ancora una somma di individualità piuttosto che un’unione tra stati, con tutte le immaginabili conseguenze sia sul piano geopolitico che finanziario.
Solitamente l'Europa si dimostra molto lenta nell'elaborare e tradurre in pratica soluzioni a problematiche non urgentissime.
Nel caso della crisi del gas Russo tuttavia ha mostrato una insospettabile determinazione che l'ha portata ad abbandonare quasi totalmente i flussi di gas dalla Russia.
Al contempo si è aperto un nuovo scenario che ha una influenza diretta sui prezzi della materia prima.
Infatti, abbandonato il gas Russo e al netto di poco rilevanti assestamenti dei flussi provenienti da Paesi non molto distanti, la vera soluzione è stato il gas naturale liquefatto proveniente dagli Stati Uniti.
Già solo questo ha prodotto a catena una serie di eventi che hanno avuto un'influenza diretta sul prezzi producendo un ritorno a quotazioni ragionevoli sia sul mercato europeo del Dutch Title Transfer Facility (TTF) che su quello americano di Henry Hub (HH).
La componente geopolitica così come descritta continuerà a pesare sul mercato e non ci abbandonerà per i prossimi anni contribuendo ad aggiungere incertezza e quindi volatilità.
Un'altra componente importante quanto strutturale questa volta proviene dalla diffusa ormai tendenza all'abbandono delle fonti di energia di origine fossile quindi petrolio, carbone e gas naturale appunto.
Tutto ciò a vantaggio di soluzioni più green e quindi più sostenibili nel lungo periodo così come imposto, ricordiamolo, dagli impegni di Parigi per il 2050.
Questo aspetto merita qualche approfondimento perché se da un lato è facile, anche superficiale, immaginare che la tendenza alla sostituzione deve portare ad un minore impiego di gas naturale, dall'altro sappiamo come ciò non sia possibile nell'immediato. Nemmeno quello più prossimo.
Il motivo è presto detto.
Per produrre energia pulita occorre comunque bruciare combustibili fossili. Ad esempio negli Stati Uniti il 43% della produzione di energia è realizzata bruciando gas naturale (fonte: Energy Information Agency, 2023).
Questo esempio, più di molte parole, chiarisce bene il concetto.
Non ci libereremo affatto e presto del gas naturale.
Un terzo aspetto che ha sempre avuto una influenza sulla stagionalità dei prezzi del gas è quello della meteorologia.
Solitamente sappiamo che i prezzi del gas mediamente tendono a salire in occasione della stagione invernale e a diminuire in quella più calda parallelamente allo spegnimento del riscaldamento.
Questa che era una tendenza più o meno affidabile, anche se poi per l'operatività nei mercati finanziari non era certo sufficiente per generare una profittevole attività di investimento, oggi è diventato molto più difficile da interpretare.
Gli ultimi due anni come noto sono stati particolarmente caldi con temperature che, sia sull'anno che per alcune frazioni di anno, hanno segnato un top da quando esistono le misurazioni.
Sebbene al solito non ci sia unanimità nell'identificazione delle cause e anche nella stima di quanto tempo possa durare questo allontanamento dalla media, possiamo certamente affermare che l'aumento delle temperature medie probabilmente ci accompagnerà nel brevissimo.
In questo contesto se da un lato si è registrato un sensibile calo nel consumo di gas naturale per riscaldamento, dall'altro in estate si è reso necessario un uso molto più intenso dei condizionatori d'aria. Più consumo di energia, più consumo di gas.
Si dice che non ci sia due senza tre ma potrebbe rivelarsi pericoloso affidarsi al proverbio dando per scontato che il prossimo inverno il clima sarà benevolo come i due anni precedenti.
Un dato a sostegno di questa tesi possibile è ad esempio data dal calcolo delle probabilità che si verifichi quest'anno il fenomeno de "La Niña", fase fredda di un El Niño Southern Oscillation (ENSO) che di solito porta un clima più freddo per l'Europa. Ebbene la Climate Prediction della National Oceanic and Atmospheric Administration stima questa probabilità al 75% per quest'anno.
In generale l'imprevedibilità meteorologica cui abbiamo assistito negli ultimi due anni è come se aggiungesse un premio richiesto dal mercato a copertura del rischio aggiuntivo che grava sul mercato.
Un pò come nel mercato dei bond dove un'inflazione attesa più alta induce gli operatori a richiedere un premio aggiuntivo sul rendimento delle scadenze più lunghe.
In ultimo è necessario citare anche la parte di domanda di gas naturale che ovviamente proviene dai processi industriali.
Ancora una volta gli ultimi due anni sono stati non brillanti dal punto di vista della crescita industriale, fenomeno che ha portato con sé anche una minore richiesta di energia e quindi di consumo di gas naturale.
A rendere ancora più incerto lo scenario c'è anche il tentativo di capire in quale punto del ciclo economico globale ci troviamo.
Solitamente le materie prime in generale tendono ad essere sostenute nei prezzi nella parte finale del ciclo economico e addirittura continuano a mostrare un momentum positivo anche nella primissima parte di una recessione.
Da questo punto di vista non aiuta il contesto negli Stati Uniti che, ricordiamo, è la prima economia mondiale e quindi capace di una influenza diretta sui prezzi di tutte le asset class a livello globale.
IL dibattito è ancora aperto sulla possibilità che qui si assista ad un soft o hard landing e la questione non è di secondaria importanza visto che il verificarsi dell'uno o dell'altro scenario porta con diverse conseguenze sul lato crescita economica e di conseguenza del comportamento delle autorità monetarie e fiscali.
Queste ultime infatti possono implementare politiche capaci di profonde influenze, quantomeno di breve periodo, sulle dinamiche dei mercati finanziari in generale.
Ora, fatte tutte queste considerazioni, ben si capisce come rispetto al recente passato l'approccio al gas naturale sia un tantino più complicato o, se vogliamo, complesso.
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XAUUSD Preparazione Discorso PowellReazione di resistenza contro i sellers del GOLD, visti i dati USA e la dissocupazione in leggera diminuizione, attendiamo le parole di Powell questa sera, la mia visione è che non sarà ancora chiaro se mantenere i tassi invariati o tagliarli a Dicembre, questo porterà ad un incertezza nel GOLD e quindi una sua discesa, ho evidenziato le zone chiave di OB allineate con la liquidità presente nel futures del BookMap su quei livelli.
XAUUSD SHORT IDEARimango saldo alla mia visione di ieri, stando ai volumi nel bookmap, abbiamo bisogno di liquidità per poter scendere e testare il supporto di struttura, alla news di oggi prevedo una spike in su per prendere liquidità e testare quell'OB sul 2588/2590 per poi scendere e testare il supporto.