Aumenta l'avversione al rischioAumenta l’avversione al rischio sui mercati, anche se Wall Street, in serata, alla fine, ha limitato le perdite. L'S&P 500 ha chiuso praticamente invariato, mentre il Nasdaq 100 è sceso dello 0,35% e il Dow Jones ha invertito la rotta chiudendo a circa +0,6%.
Il sentiment degli investitori è stato appesantito dall'aumento dei rendimenti dei Treasury, guidato dalle aspettative di un minor numero di tagli dei tassi della Fed quest'anno, e dalle preoccupazioni per le potenziali pressioni inflazionistiche derivanti dalle politiche della nuova amministrazione Trump.
I servizi tecnologici e di comunicazione sono stati i settori con le peggiori performance, mentre l'energia ha sovraperformato, sostenuta dall'aumento dei prezzi del petrolio in seguito alle nuove sanzioni statunitensi sulla Russia.
Le azioni di Apple sono scese del 2,4% dopo che i dati hanno mostrato che le vendite di iPhone sono diminuite del 5% lo scorso trimestre. Nvidia (-4,2%), Micron Technology (-6%) e Palantir Technologies (-3,1%) sono apparse in forte calo. Anche Microsoft (-0,3%), Amazon (-0,9%), Meta (-2,6%), Tesla (-2,4%) e Alphabet (-2,1%) hanno chiuso negative.
Gli operatori restano in attesa delle trimestrali, con le principali banche pronte a presentare i loro report in settimana. Inoltre, tutti gli occhi saranno puntati sui dati CPI e PPI americani, una misura importante dell’inflazione.
VALUTE
L'indice del dollaro è arrivato a quota 110 ieri, il livello più alto dall’ottobre 2022, e ha esteso un guadagno dello 0,6% nella prima settimana dell'anno, poiché i trader hanno ridimensionato le aspettative per i tagli dei tassi della Federal Reserve quest'anno, spinti da un rapporto sull'occupazione più forte del previsto di venerdì.
Poi in serata e soprattutto nella sessione asiatica, il dollaro ha ripiegato con l’EurUsd salito a 1.0270 di massimo, con i prezzi attuali in area 1.0240. Sul fronte dei tassi, analisti e investitori ora scommettono su un solo taglio dei tassi nel 2025, in calo rispetto ai 50 punti base previsti all'inizio di questo mese, e per di più posticipato alla seconda metà dell'anno.
Cable in recupero dopo il test dei minimi a ridosso di 1.2100, con un rimbalzo di 150 pips mentre l’EurGbp è tornata sotto quota 0.8400 dopo i massimi di ieri a 0.8423. Oceaniche in recupero di circa l’1% rispetto al biglietto verde, un movimento che non può che definirsi parzialmente correttivo e dovuto all’aumento dei prezzi delle materie prime.
UsdCad sceso da 1.4420 di circa una quarantina di pips, nel solito range 1.4280 - 1.4460. UsdJpy che non riesce a rompere i supporti posti a 157.00 e rimane nel trading range 157.00 - 158.80. Boj ancora assente sui tassi.
AUSTRALIA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il Consumer Sentiment Index in Australia è sceso dello 0,7% a 92,1 punti a gennaio 2025, segnando il suo secondo calo mensile consecutivo in un contesto di sentiment ancora negativo. I risultati del sondaggio evidenziano preoccupazione tra i consumatori, probabilmente in ragione anche del deprezzamento del dollaro australiano rispetto al dollaro statunitense. Ciò ha generato pessimismo relativamente alle prospettive economiche future.
Nonostante ciò, qualcosa è comunque cambiato in ragione del fatto che il numero pubblicato è comunque meno negativo rispetto a un anno fa e alcune componenti del sondaggio suggeriscono che i consumatori si aspettano un graduale miglioramento in futuro.
PETROLIO
I future sul petrolio greggio WTI sono saliti di oltre il 2% a oltre 78 dollari al barile lunedì, il livello più alto degli ultimi quattro mesi, poiché le nuove sanzioni statunitensi alla Russia hanno sollevato preoccupazioni sulle interruzioni dell'approvvigionamento.
Queste sanzioni, le più radicali finora, hanno preso di mira i principali esportatori, assicuratori e oltre 150 petroliere, lasciando acquirenti chiave come India e Cina a cercare alternative. La decisione ha creato caos, con le raffinerie cinesi che hanno tenuto riunioni di emergenza e le raffinerie indiane che si preparano per mesi di potenziali interruzioni.
I primi segnali includono petroliere sanzionate bloccate al largo della Cina, con il mercato che stima una riduzione fino a 800.000 barili al giorno di perdita dell’offerta di petrolio russo. Ad aumentare il rally ci sono il calo delle scorte statunitensi, il clima più freddo e le speculazioni sul fatto che la nuova amministrazione Trump potrebbe inasprire le sanzioni all'Iran.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
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Analisi fondamentale
Rapporto tra Produzione Industriale e Dow Jones Industrial AveraRapporto tra Produzione Industriale e Dow Jones Industrial Average
Introduzione
La produzione industriale degli Stati Uniti rappresenta una misura fondamentale della performance economica, indicando il livello di output delle fabbriche, delle miniere e dei servizi pubblici. Questo indicatore è spesso considerato un termometro della salute dell’economia reale. Il Dow Jones Industrial Average (DJI), invece, è un indice ponderato dei prezzi che rappresenta le 30 maggiori aziende industriali quotate in borsa negli Stati Uniti.
La relazione tra i due è significativa, poiché un aumento o una diminuzione della produzione industriale può influenzare direttamente le aspettative degli investitori sulle prospettive economiche e, di conseguenza, sull’andamento dell'indice azionario.
1. Andamento Storico
Espansione Economica: Durante i periodi di espansione economica, la produzione industriale tende ad aumentare, riflettendo una domanda crescente di beni e servizi. Questo scenario incoraggia l'ottimismo tra gli investitori, spingendo il DJI verso livelli più alti.
Recessione: Durante le fasi di contrazione economica o recessione, una riduzione della produzione industriale è spesso accompagnata da un calo del DJI, poiché gli investitori temono una riduzione degli utili aziendali.
2. Correlazione Produzione Industriale-DJI
L’analisi quantitativa della correlazione tra la produzione industriale e il DJI evidenzia quanto segue:
Breve Termine: Nel breve termine, i movimenti del DJI possono non seguire immediatamente quelli della produzione industriale, poiché i mercati azionari anticipano spesso i cambiamenti economici.
Lungo Termine: Nel lungo periodo, vi è una correlazione più forte, in quanto i dati di produzione industriale influenzano i fondamentali economici che sostengono il valore delle azioni.
3. Fattori Chiave
Attualmente, la produzione industriale degli Stati Uniti è rimasta stagnante per 77 settimane, mantenendosi attorno allo 0% di crescita. Più recentemente, è scesa sotto il -0,9%, segnalando una contrazione del settore. Durante questo periodo, la Federal Reserve ha alzato progressivamente i tassi di interesse per combattere l'inflazione, salvo poi iniziare a tagliarli verso la fine, cercando di stimolare una ripresa economica. Tuttavia, l'apparente resilienza del Dow Jones Industrial Average (DJI) nasconde segnali preoccupanti che potrebbero portare a un crollo significativo:
Tassi di Interesse e Sentiment di Mercato: L'oscillazione della politica monetaria ha avuto un effetto contrastante. Sebbene i tagli finali abbiano inizialmente alimentato il sentiment di mercato, la mancanza di una ripresa tangibile nella produzione industriale potrebbe portare a un'inversione di tendenza nel DJI.
Domanda Globale e Settori Ciclici: La debolezza della domanda globale continua a pesare sui settori ciclici, come quello industriale e dei materiali di base, ampiamente rappresentati nel DJI. La loro performance negativa potrebbe trascinare l'intero indice verso il basso.
Costi Energetici e Margini di Profitto: L'aumento dei costi energetici e delle materie prime, unito a margini di profitto sempre più compressi, rende difficile per molte aziende sostenere le attuali valutazioni di mercato.
Tecnologia e Innovazione: Sebbene il settore tecnologico abbia sostenuto l'indice, il rallentamento della crescita economica globale potrebbe ridurre gli investimenti in innovazione, penalizzando anche questo segmento nel medio termine.
4. Previsioni Future
Se la produzione industriale continua a contrarsi e non emergono segnali chiari di ripresa, il Dow Jones potrebbe affrontare una correzione significativa. La sovrastima delle prospettive economiche potrebbe portare a un rapido deterioramento del sentiment di mercato, con ripercussioni su tutto l'indice.
Alcuni scenari possibili includono:
Recessione Tecnica: Una persistente contrazione della produzione potrebbe spingere l'economia in una recessione tecnica, indebolendo ulteriormente i settori ciclici.
Vendite Panico: Se gli investitori iniziano a scontare una recessione più profonda, il DJI potrebbe subire un'ondata di vendite, aggravando il calo.
Impatto sui Settori Trainanti: Anche i settori resilienti, come tecnologia e finanza, potrebbero subire pressioni in un contesto di crescita stagnante.
Conclusione
La stagnazione della produzione industriale e il recente calo sotto il -0,9% non solo rappresentano un segnale d'allarme per l'economia reale, ma suggeriscono anche che il rialzo del DJI potrebbe essere insostenibile. Il rischio di un crollo significativo dell'indice aumenta man mano che si accumulano fattori negativi, inclusi il deterioramento del contesto economico globale e le debolezze strutturali nei settori ciclici.
Monitorare attentamente gli sviluppi nella produzione industriale e i fattori macroeconomici è essenziale per prevedere l'andamento futuro del DJIA. Gli investitori dovrebbero considerare strategie conservative per proteggersi da potenziali turbolenze di mercato.
Il pullback dell'oro corregge l'inversione di tendenzaAnalisi delle tendenze del mercato dell'oro:
Analisi tecnica: l'oro è sceso rapidamente sul mercato statunitense all'inizio di questa settimana e ha rotto il fondo. Innanzitutto, ha rotto il nostro primo livello di supporto di 2675. Al momento, il punto minimo di 2663 di venerdì scorso sarà testato. Dopo un giro di declino, la tendenza è leggermente debole e non possiamo più essere ottimisti circa la rottura della linea 2700. La sessione europea non ha testato il massimo, e la sessione statunitense ha toccato il fondo e ha rotto il punto più basso, quindi il mercato serale sarà debole e volatile! Il prezzo si mantiene al limite tra 2660 e 2662. Quindi nel breve termine 2662-2660 sarà sicuramente il livello di supporto chiave. In questo modo, se il prezzo dell'oro continua a salire, sfonderà la linea di pressione di 2730-2750. Pertanto, la nostra idea principale questa settimana è quella di ritirarci e andare lunghi.
Ora analizziamo il breve termine e vediamo che il grafico a 4 ore ha appena cambiato linea e ha virato leggermente verso il basso. Allora alcuni amici ti chiederanno sicuramente: se stai acquistando in modo rialzista, qual è il posto migliore in cui farlo? Al momento, c'è solo una posizione per continuare a entrare nella posizione lunga, che è 2663, il punto più basso della scorsa settimana, e lo stop loss è 2655. Finché il prezzo non scende sotto la posizione difensiva di 2655 nel nelle prossime ore, c'è ancora spazio per i tori per salire. Perché la vera salita deve ancora arrivare! Nel complesso, l'attuale strategia operativa a breve termine per l'oro è quella di andare principalmente long sui pullback e short sui rimbalzi. Il focus a breve termine sul lato superiore è la linea di resistenza 2693-2697, e il focus a breve termine sul lato inferiore lato è la linea di supporto 2663-2665. Gli amici devono tenere il passo con il ritmo.
Riferimento alla strategia di operazione dell'oro:
Strategia di vendita:
L'oro rimbalza intorno a 2690-2693 e viene venduto in lotti, SL 2670, TP intorno a 2680-2670, rottura per vedere 2665
Strategia di acquisto:
Ritiro dell'oro vicino a 2660-2663, acquisto in lotti, SL 2654, TP vicino a 2670-2680, rottura per vedere 2690
Il prezzo dell'oro salirà? Come giudicare il lungo e il cortoVenerdì (10 gennaio), dopo la pubblicazione del rapporto non agricolo degli Stati Uniti, il prezzo dell'oro spot è sceso bruscamente a circa 2.663 dollari l'oncia, per poi salire improvvisamente alle stelle, avvicinandosi ai 2.698 dollari l'oncia. Il rapporto non agricolo pubblicato venerdì ha mostrato che a dicembre dell'anno scorso sono stati creati 256.000 nuovi posti di lavoro, molto più dei 160.000 previsti, il più grande aumento in nove mesi; il tasso di disoccupazione a dicembre era del 4,1%, anche questo inferiore alle previsioni. 4,2 %. Dopo la pubblicazione dei dati non agricoli, il prezzo dell'oro è crollato a 2.663,73 dollari l'oncia. Ma poi il prezzo dell'oro è rimbalzato rapidamente, raggiungendo un massimo di 2.697,98 dollari l'oncia. Alla chiusura di venerdì, l'oro spot è aumentato di 19,94 dollari, ovvero dello 0,74%, arrivando a 2.689,71 dollari l'oncia. L'oro è rimasto forte nonostante un rapporto sull'occupazione che ha superato di gran lunga le aspettative. Uno dei fattori che sostengono i prezzi dell'oro è l'incertezza che precede l'insediamento del presidente degli Stati Uniti. Gli investitori sono preoccupati per la politica del presidente eletto degli Stati Uniti Trump di imporre tariffe su una vasta gamma di prodotti importati prima del suo giuramento, previsto per il 20 gennaio. Gli analisti hanno sottolineato che il motivo per cui i prezzi dell'oro sono rimbalzati dopo il calo di venerdì è che, sebbene i dati sulle buste paga non agricole degli Stati Uniti siano stati più forti del previsto, riducendo la possibilità di un brusco taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest'anno, l'incertezza causata da le prossime politiche dell'amministrazione Trump sono aumentate. L'attrattiva dell'oro come bene rifugio.
La prossima settimana, i dati sull'inflazione di dicembre negli Stati Uniti potrebbero innescare un'altra grande mossa nei prezzi dell'oro. Il mercato prevede che l'indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense aumenterà dello 0,3% su base mensile a dicembre, ma l'indice CPI di fondo scenderà dello 0,1% nello stesso periodo. Se l'indice dei prezzi al consumo (CPI) di base raggiunge un valore positivo, la reazione immediata del mercato potrebbe far salire il dollaro USA e far scendere i prezzi dell'oro. D'altro canto, dati negativi potrebbero rendere difficile per il dollaro trovare domanda, aiutando l'oro a mantenere la sua posizione. Anche gli operatori di mercato seguiranno con attenzione i nuovi sviluppi della strategia tariffaria di Trump. Sebbene l'oro abbia beneficiato dell'avversione al rischio, un brusco aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA potrebbe limitare i guadagni del metallo giallo. I prezzi dell'oro rimangono fermi nonostante un rapporto sull'occupazione molto più forte del previsto... Uno dei fattori che sostengono i prezzi dell'oro è l'incertezza alla vigilia dell'insediamento presidenziale degli Stati Uniti. Con l'avvicinarsi dell'insediamento del presidente eletto Donald Trump, previsto per il 20 gennaio, gli investitori sono preoccupati per la sua promessa di imporre tariffe su una vasta gamma di importazioni, temendo che tale mossa possa alimentare l'inflazione e limitare ulteriormente la capacità della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse. Sebbene l'oro sia considerato una copertura contro l'inflazione, gli alti tassi di interesse ne hanno compromesso l'attrattiva come asset non redditizio.
Analisi dell'andamento del mercato dell'oro lunedì prossimo:
Analisi tecnica dell'oro: i dati non agricoli di venerdì sono stati ribassisti, ma il trend ha superato le aspettative del mercato. Sebbene ci sia stato un ritracciamento, ha comunque formato un rimbalzo di bottoming out. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la forza rialzista è ancora forte e l'impatto delle vendite allo scoperto dei dati non agricoli è solo di breve durata. Il mercato ha iniziato ad aggiustarsi dopo aver raggiunto il punto più basso vicino a 2664, e il punto più alto ha raggiunto lo stop loss vicino a 2697, chiudendo a 2690. La tendenza generale è ancora forte e la pressione superiore è al livello intero 2700. È ancora possibile sfondare questa posizione la prossima settimana, ma i punti chiave di soppressione e Lo spartiacque è ancora intorno a 2710. Una volta che questa posizione viene rotta, lo slancio rialzista potrebbe esplodere di nuovo, ma c'è anche il possibilità di movimenti anomali del mercato la prossima settimana. Dal rimbalzo da 2583, l'ampiezza ha raggiunto circa 110 dollari USA. Il supporto inferiore è a 2680. Se è ancora in un mercato rialzista, allora questa posizione molto probabilmente formerà un certo ruolo di supporto e sarà anche la prima posizione da digerire. Pertanto, è ancora necessario mantenere una mentalità rialzista nelle operazioni sull'oro lunedì prossimo. Ad esempio, se si ritira prima a 2680, andare long. Se il mercato europeo continua a ritirarsi, il supporto deve essere aggiustato a 2665 per continuare a essere rialzista.
Strategia short: vendere l'oro quando rimbalza a 2707-2710, stop loss a 2716, obiettivo intorno a 2690-2680 e sfondare a 2675.
Strategia lunga: acquistare oro a 2678-2680, stop loss a 2672, obiettivo intorno a 2690-2700, superare 2720.
STERLINA SOTTO PRESSIONE!La sterlina britannica continua a subire pressioni significative, perdendo terreno rispetto alle principali valute del G10.
L'incertezza economica e politica che avvolge il Regno Unito sta contribuendo a un contesto di crescente volatilità, con gli investitori che osservano attentamente gli sviluppi per individuare segnali di stabilità o ulteriori difficoltà.
Tra le questioni centrali, l'arrivo dei dati inflazionistici di mercoledì rappresenta un punto cruciale che potrebbe influenzare in modo sostanziale la direzione del mercato.
L'inflazione persistente rimane una delle principali preoccupazioni per la Banca d'Inghilterra, con impatti significativi sulle sue decisioni di politica monetaria.
Qualora i nuovi dati evidenziassero un rallentamento dell'inflazione, ad esempio con un calo del CPI dei servizi al di sotto del consenso attuale del 4,8% su base annua, i tassi d'interesse a breve termine del Regno Unito potrebbero registrare un ulteriore ribasso.
Tale dinamica rifletterebbe un riprezzamento da parte dei mercati, anticipando una politica monetaria più accomodante da parte della BoE.
Tuttavia, anche nel caso opposto, un'inflazione più alta del previsto potrebbe alimentare preoccupazioni sulla sostenibilità economica e rafforzare la percezione di vulnerabilità della sterlina.
Di fatto, la valuta britannica sembra essere intrappolata in una situazione di perdita, indipendentemente dalla direzione dei dati inflazionistici.
A complicare ulteriormente il quadro vi è l'attesa per le possibili decisioni fiscali del governo britannico.
Si prevede che il 26 marzo l'esecutivo potrebbe annunciare nuovi tagli alla spesa pubblica, una misura mirata a contenere il deficit ma che rischia di accentuare la narrativa di una politica fiscale più restrittiva.
Un simile scenario potrebbe esercitare ulteriore pressione sulla sterlina, generando aspettative di una combinazione di politiche monetarie più accomodanti e un contesto di debolezza economica complessiva.
Buon trading a tutti
GBP/USD: il cambio può scendere ancora?Dopo la batosta subita dal governo britannico sui mercati obbligazionari ed il rafforzamento dei dati economici statunitensi rispetto alle aspettative, esaminiamo le possibili performance della coppia GBP/USD nelle prossime settimane.
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Una crisi di fiducia: Deboli piani fiscali britannici si scontrano con forti dati statunitensi
Il recente calo di GBP/USD rispecchia alla perfezione una tempesta di debole credibilità fiscale britannica e una robusta prestazione economica statunitense. Il report dei Nonfarm Payrolls di venerdì scorso indica che sono stati aggiunti 256.000 posti di lavoro a dicembre, superando di gran lunga le aspettative di 160.000. In combinazione con un calo del tasso di disoccupazione al 4,1%, questi dati sottolineano la resilienza dell'economia statunitense e hanno indotto i mercati a prezzare tassi di interesse più alti e più a lungo. Il dollaro statunitense, come conseguenza, ha registrato un'impennata, portando il Dollar Index ad un massimo da due anni a questa parte.
Dall'altra parte dell'oceano, il Regno Unito deve affrontare una lacuna in termini di credibilità della sua strategia fiscale guidata dal governo laburista. L'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, attualmente ai livelli più alti dal 1998, riflette la scetticità del mercato sulla sostenibilità delle finanze pubbliche. Le preoccupazioni relative all'aumento dei costi di prestito e alla potenziale stagnazione vengono accentuate dall'impegno del Governo a non richiedere ulteriori prestiti per le spese quotidiane, un impegno che molti considerano via via sempre più insostenibile. Sebbene i funzionari cerchino di rassicurare i mercati, la mancanza di un piano coesivo contribuisce a rafforzare le pressioni ribassiste sulla Sterlina.
3 strumenti tecnici per valutare quanto potrebbe scendere GBP/USD
La coppia GBP/USD ha subito forti pressioni di vendita a partire da settembre, ritagliandosi una serie di massimi e minimi di oscillazione inferiori sul grafico a candela giornaliero. Questa prolungata tendenza al ribasso ha innescato un 'death cross', in cui la media mobile a 50 giorni ha incrociato la media mobile a 200 giorni. Sebbene questo indicatore tardivo sia spesso visto come un segnale di continuazione del momentum ribassista, vale la pena notare che riflette la forza della tendenza esistente piuttosto che una previsione delle mosse future.
Per valutare quanto potrebbe scendere GBP/USD, abbiamo utilizzato tre strumenti chiave per la price action:
1. Canale decrescentel
Disegnando un canale discendente intorno al declino di GBP/USD, si evidenzia la volatilità approssimativa del trend ribassista. La coppia si sta attualmente avvicinando al limite inferiore di questo canale, suggerendo un'area potenziale dove gli acquirenti potrebbero fare il loro ingresso.
GBP/USD Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
2. Relative Strength Index (RSI)
L'RSI è sceso al di sotto di 30, segnalando condizioni di ipervenduto. Non c'è tuttavia alcuna divergenza rialzista - un segnale che può suggerire un indebolimento del momentum ribassista - e ciò indica che la tendenza al ribasso sembrerebbe rimanere intatta per il momento.
GBP/USD Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
3. Punti di inflessione storici
Dando uno sguardo verso sinistra sul grafico a candela settimanale, scopriamo i livelli di supporto chiave. GBP/USD si sta avvicinando ai minimi di ottobre 2023. Se questo livello non dovesse reggere, i prossimi supporti significativi si trovano ai minimi di marzo 2023, seguiti da un forte calo verso i minimi di settembre 2022. Questi livelli rappresentano aree critiche dove la coppia potrebbe stabilizzarsi o invertire il trend.
GBP/USD Grafico a candele settimanale
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
In sintesi:
GBP/USD rimane ad ora saldamente in zona ribassista, con entrambi i fondamentali e i dati tecnici ad indicare ulteriori possibili ribassi. I trader possono concentrarsi sui livelli di supporto chiave, sulla divergenza dell'RSI e sui pattern delle candele per determinare la tempistica di un eventuale rialzo di breve termine.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.01.2025Risk-off prevalente, alla viglia del varo del Trump2 previsto lunedì 20.
Cresce il prezzo di petrolio e gas, con ovvie ricadute negative sull’inflazione.
Job creation ancora solida negli Usa: la FED potrebbe rinviare i tagli.
Il super Dollaro schiaccia le maggiori valute globali: Eur/USD vicino 1.02.
Venerdì 10 gennaio, le Borse europee hanno mostrato un andamento cautamente negativo, con Wall Street che ha aperto e poi chiuso in rosso “a causa” di dati positivi sul mercato del lavoro statunitense: per i principali indici americani emergono perdite significative: Dow Jones e Nasdaq -1,63%, S&P 500 -1,54%.
Anche Milano ha registrato una performance negativa, -0,6%, che consente comunque al FTSE-MIB un incremento del 2,7% dall'inizio dell'anno, al 1’ posto in Europa, a fronte di +1,1% dell’indice Stoxx 600.
Il mercato del lavoro Usa ha visto la creazione di 256 mila posti di lavoro a dicembre, ben oltre le previsioni di 165 mila, segnalando una certa stabilità economica che potrebbe suggerire alla Federal Reserve di procedere, ma senza fretta, col graduale taglio dei tassi. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%.
I settori che hanno visto le maggiori assunzioni includono sanità (+46.000), pubblica amministrazione (+33.000) e ospitalità (+43.000). Con questi numeri positivi, un sondaggio di Bloomberg suggerisce che molti trader vedono il prossimo taglio dei tassi FED solo a ottobre.
Come reazione, il rendimento dei Treasury 10 anni è aumentato al 4,79%, rispetto al 3,65% di settembre, e il rendimento del 2 anni è salito al 4,38%.
L'indice di fiducia dei consumatori Usa, calcolato dall'Università del Michigan è sceso a 73,2 a dicembre, da 74,0 a novembre, principalmente a causa delle previsioni inflazionistiche, che sono aumentate dal 3,0% di novembre al 3,3% sui prossimi cinque-dieci anni, il valore più alto dal 2008.
Nel settore energetico, i prezzi del petrolio hanno raggiunto i massimi da luglio, con il Brent (greggio di riferimento USA) che ha superato 80 dollari/barile, mentre l'Amministrazione americana ha annunciato nuove sanzioni contro il settore energetico russo, con l’obiettivo di indebolire le fonti di finanziamento di Mosca alla guerra in Ucraina. Le sanzioni colpiscono Gazprom, Surgutneftegas e quasi 200 petroliere russe, parte della cosiddetta "flotta fantasma" di Mosca.
In vista dell’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, il 20 gennaio, sono aumentate le aspettative che l’amministrazione Biden possa inasprire il complesso delle sanzioni contro la Russia e l'Iran.
Le scorte di petrolio rimangono basse e si prevede che i dati sull'inflazione negli USA in uscita mercoledì possano influenzare le decisioni future.
L'euro ha continuato a perdere terreno rispetto al dollaro, chiudendo a 1,0240, il livello più basso da novembre 2022, con una discesa del 0,57%. La divisa comune ha ceduto anche contro lo yen (-0,77%), con il cambio a 161,59, mentre il dollaro/yen ha toccato 157,83.
Stamattina, 13 gennaio, i future su Wall Street sono in calo, mentre i listini asiatici mostrano una generale discesa. Come già detto, gli investitori temono che i tassi d'interesse USA possano rimanere elevati più a lungo del previsto.
Anche i rendimenti nell'Eurozona sono saliti leggermente venerdì, a seguito dei dati positivi sul mercato del lavoro statunitense che riducono la necessità di interventi significativi da parte della Federal Reserve sui tassi.
Sul tema, il Presidente della Federal Reserve di St. Louis, Alberto Musalem, ha dichiarato che è necessaria una maggiore cautela riguardo i tagli ai tassi d’interesse, poiché il rischio di un’inflazione “bloccata” tra il 2,5% e il 3% è aumentato.
Il prezzo del gas metano in Europa ha visto un rialzo del 3,5%, a 46,8 euro/megawattora, rispetto alla chiusura precedente di 45,5.
Il petrolio Brent continua a salire anche oggi, superando gli 81 dollari, dopo il +4% di venerdì scorso, sostenuto dalla contrazione delle scorte di greggio negli Stati Uniti causata dal rigido clima invernale.
Inoltre, è stato riportato che le raffinerie indiane, che acquistano petrolio russo, potrebbero essere sanzionate dagli Stati Uniti, colpendo almeno 180 navi cargo e alcune compagnie assicurative.
Le Borse europee ha aperto in calo, con un ribasso medio dello 0,3% (alle 10.30 CET), influenzata dai timori legati alla politica monetaria della Fed e alla situazione economica nel Regno Unito, dove la sterlina ha subito una notevole perdita e i rendimenti dei titoli di Stato sono aumentati.
La Banca Centrale Europea (BCE) starebbe valutando l’idea di utilizzare i dati storici sui prestiti durante la crisi bancaria per prevedere future insolvenze, un possibile stress test che potrebbe compromettere la solidità patrimoniale di alcune banche. Philip Lane, membro del Comitato esecutivo della BCE, ha aperto alla possibilità di un ulteriore abbassamento dei tassi per stimolare la crescita economica europea.
Infine, la settimana delle Borse asiatiche è partita in territorio negativo, preoccupate per la possibilità che la nuova amministrazione americana, sotto la presidenza di Trump, adotti misure punitive contro le merci cinesi. Tokyo è chiusa per festività.
Il principale dato della settimana sarà il PIL cinese, previsto per venerdì prossimo. Nel frattempo, la Banca Centrale della Cina ha dichiarato che sospenderà l’acquisto di titoli di stato, sperando di attenuare il pessimismo degli investitori riguardo la crescita economica del Paese.
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GOLD | Lunedì orso?Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Primo giorno della settimana e dopo l'NFP di Venerdì scorso.
Giorno tipicamente ribassista, rispetterà le statistiche? non ignorerei questo dato, considerando anche la situazione di mercato, ma non cambia la visione LONG lungo termine.
Di conseguenza vediamo se oggi corregge per poterci permettere di entrare LONG su zone più basse.
Vi ho lasciato le mie idee, fatene tesoro.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Wall Street perde quota sui dati Usa
Wall Street ha chiuso in netto ribasso venerdì, in seguito alla pubblicazione dei Non Farm Payrolls, usciti decisamente sopra le attese. Questo ha ridotto le aspettative di ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel 2025. L'S&P 500 e il Nasdaq 100 sono entrambi scesi dell'1,54% e dell’1,57% rispettivamente, mentre il Dow Jones ha perso l’1,63%.
Il rapporto sull'occupazione di dicembre ha mostrato un mercato del lavoro robusto, con 256.000 nuovi posti di lavoro e un calo del tasso di disoccupazione al 4,1%, meglio delle previsioni. Ciò ha sollevato preoccupazioni sul fatto che la Fed potrebbe mantenere i tassi elevati per un periodo più lungo. Nel frattempo, l'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan ha mostrato crescenti aspettative di inflazione.
I titoli finanziari, immobiliari e tecnologici hanno guidato i cali, con Nvidia in calo di quasi il 3%. Sul fronte aziendale, le azioni di Delta Air Lines sono salite del 9% dopo aver superato le previsioni di utili e ricavi, mentre Walgreens è salita del 27,5% dopo i solidi risultati degli utili. Nel corso della settimana, l'S&P 500 ha perso l'1,9%, il Nasdaq è sceso del 2,2% e il Dow è sceso dell'1,8%.
Sul fronte obbligazionario, il rendimento del decennale americano è salito a quasi il 4,8% venerdì, il livello più alto degli ultimi 14 mesi, dopo il report sulle buste paga. E se i dati persisteranno nel prossimo futuro, a questo ritmo, sarà probabile vederli salire ancora.
VALUTE
Sui cambi, il dollaro è sugli scudi ad eccezione del UsdJpy, su cui però incombe probabilmente il rischio intervento della Boj. EurUsd è sceso sui supporti di medio termine posizionati a 1.0220 e, dopo un tentativo di rimbalzo, venerdì in serata è sceso ancora. Target possibili sono 1.0180 e 0.9990, ormai non lontanissimi.
Cable è debolissimo dopo il rialzo dei rendimenti del decennale la settimana scorsa. Considerato il rischio di crescita debole e inflazione in rialzo, unitamente alle preoccupazioni verso il debito pubblico in possibile aumento dopo la presentazione della manovra di bilancio, la sterlina è passibile di ulteriori ribassi e a questo punto non si può escludere il raggiungimento dei livelli di supporto di medio termine, posizionati a 1.2000 e 1.1850.
EurGbp è a ridosso di 0.8400 con possibili target a 0.8450-0.8550. UsdJpy, dopo gli interventi verbali a 158.30 contro la debolezza del cambio, è sceso a ridosso del supporto di 157.50. UsdCad è ancora sotto 1.4460, ma anche sopra al supporto chiave di 1.4330 e 1.4270. Per ora sembra incapace di schiodarsi da questo trading range.
Le valute oceaniche si avvicinano ai supporti chiave di medio e lungo termine a 0.6000 e 0.5460, rispettivamente per AudUsd e NzdUsd. Chf è stabile a 0.9400 contro euro e non lontano dalla resistenza chiave di 0.9200 per UsdChf. I cross sono stabili in ragione di un mercato dollaro centrico.
QUADRO SUL MERCATO DEL LAVORO USA
Il mercato del lavoro USA sta rallentando, anche se a un ritmo più debole rispetto al recente passato. Lo dimostrano i NFP, anche se sia il numero di licenziamenti (Challenger layoffs), sia le assunzioni del settore privato (ADP) peggiorano, evidenziando comunque un rialzo dei primi e un ribasso dei secondi.
Migliorano infine i dati sui posti vacanti e le offerte di lavoro nelle aree commerciali e industriali degli Stati Uniti (JOLTS Openings). Facendo un riepilogo, si osserva comunque una certa robustezza del mercato, che è la ragione principale della decisione della Fed di voler rallentare il ritmo del taglio del costo del denaro.
NFP
Considerando i dati delle ultime settimane sul mercato del lavoro statunitense, emerge un quadro ancora resiliente e capace di espandersi. Partendo dai NFP, possiamo dire che l’economia statunitense ha aggiunto 256.000 posti di lavoro a dicembre 2024, il massimo degli ultimi nove mesi, dopo una leggera revisione al ribasso a 212.000 a novembre, ma superando ancora le previsioni di mercato di 160.000. Nel frattempo, l'occupazione è diminuita di 13.000 nel settore manifatturiero.
Considerando l'intero 2024, l'occupazione è aumentata di 2,2 milioni, un guadagno mensile medio di 186.000, al di sotto dei 3,0 milioni nel 2023, che rappresenta un guadagno mensile medio di 251.000. Tuttavia, i dati continuano a segnalare un mercato del lavoro forte e stabile.
CHALLENGER LAYOFFS
I datori di lavoro hanno annunciato circa 39.000 tagli di posti di lavoro a dicembre 2024, il numero più basso degli ultimi cinque mesi, rispetto ai 57.700 di novembre e ai 34.800 dell'anno precedente. Considerando l'intero 2024, i datori di lavoro hanno annunciato 761.358 tagli di posti di lavoro, il numero più alto dal 2020, e in aumento del 5,5% rispetto ai 721.677 annunciati nel 2023. Ad eccezione del 2020, è il totale più alto dal 2009.
La tecnologia ha annunciato 133.988 tagli, il numero più alto tra tutti i settori, sebbene inferiore del 20,3% rispetto al 2023. I tagli nel settore automobilistico, d'altro canto, sono aumentati del 43,2% a 48.219. La maggior parte dei datori di lavoro prevede ulteriore incertezza con la prossima amministrazione, che sta portando a un rallentamento delle assunzioni e a più licenziamenti a breve termine in vari settori.
JOLTS OPENINGS
Il numero di posti vacanti è aumentato di 259.000 a 8,098 milioni a novembre 2024, da un 7,839 milioni rivisto al rialzo a ottobre e al di sopra delle aspettative di mercato di 7,70 milioni. Il numero di posti vacanti è aumentato nei servizi professionali e aziendali, finanza e assicurazioni, mentre è diminuito nell’informazione.
ADP
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 122.000 lavoratori ai loro libri paga a dicembre 2024, il minimo in quattro mesi, rispetto ai 146.000 di novembre e al di sotto delle previsioni di 140.000. "Il mercato del lavoro ha rallentato a un ritmo di crescita più modesto nell'ultimo mese del 2024, con un calo sia nelle assunzioni che negli aumenti salariali.
Nel frattempo, la crescita annuale degli stipendi per chi ha mantenuto il lavoro è rallentata al 4,6%, il valore più basso da luglio 2021. La crescita degli stipendi per chi ha cambiato lavoro è stata del 7,1%, in leggero calo rispetto a novembre.
SETTIMANA ENTRANTE
La prossima settimana entrerà nel vivo la stagione degli utili, con le principali banche tra cui JPMorgan Chase, Wells Fargo, Goldman Sachs e Citigroup pronte a comunicare i loro risultati trimestrali. Sempre negli USA, c’è attesa per i dati chiave sull'inflazione, tra cui i report CPI e PPI, che potrebbero influenzare la direzione della politica monetaria della Federal Reserve.
A livello globale, sarà d’obbligo un occhio di riguardo verso tutta una serie di indicatori economici, tra cui i dati sulla crescita del PIL della Cina del quarto trimestre, nonché dati su esportazioni, importazioni, produzione industriale e vendite al dettaglio. In Gran Bretagna verranno pubblicati i report chiave su inflazione, PIL e vendite al dettaglio, interessanti per comprendere quel che farà la BoE dopo le tensioni sui bonds la scorsa settimana.
Nel frattempo, nell'area dell'euro, la Banca centrale europea pubblicherà i verbali della sua più recente riunione di politica monetaria, mentre sono attesi anche i dati definitivi sull'inflazione del vecchio continente.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Tutto allineato. long EUR/GBPMacro: la BOE si è espressa. nessun taglio ma almeno 4 in vista per il 2025, il mercato ne sconta meno. 3/9 votanti hanno espresso la loro volontà di tagliare già a questa riunione. L'economia UK non va benissimo registrando un calo del pil MoM. Le prospettive per il 2025 secondo Goldman Sachs sono meno rosee di quanto il mercato stia scontanto e l'inflazione potrebbe scendere più velocemente. Questo metterebbe la Banca centrale nella posizione di tagliare più rapidamente. I rendimenti hanno toccato recentemente il massimo di periodo toccato nel 2023, a mio avviso in modo più che irrazionale, dato per scontato che le politiche monetarie andranno in direzione opposta. L'economia Europea è stagnante ma penso che il mercato abbia già scontato molto, si prevedono ulteriori tagli se l'economia dovesse continuare a vacillare ma il gap che si è creato con la gran bretagna è evidente in termini di politica monetaria e potrebbe essere colmato con una minore aggressività da parte della BCE
COT: le posizioni nette sono long di 50k contratti per la sterlina, a un massimo di anni. Mentre il momentum evidenzia uno scarico della posizioni. Potremmo assistere quindi a uno sgonfiamento degli eccessi.
STAGIONALITà: la stagionalità è estremamente ribassista per la sterlina fino agli ultimi 2 giorni dell anno.
ANALISI TECNICA: il prezzo si trova su un supporto di lungo periodo e ha formato recentemente un doppio minimo, trovandosi sulla parte bassa del cono discendente.
New Week XauPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
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*AGGIORNAMENTO ANALISI GOLD*
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Buon inizio settimana a tutti <3
Nella precedente analisi, avevamo previsto una liquidazione delle posizioni short prima di una continuazione long durante i dati NFP. Tuttavia, bisogna notare che le dichiarazioni di Trump continuano ad avere un forte impatto sul mercato dell'oro, rendendo necessario prestare molta attenzione.
Questa settimana sarà cruciale, con diversi dati economici significativi:
MARTEDI: Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI), un indicatore anticipatore dell'inflazione e non ritardato come il CPI.
MERCOLEDI: Dati sull'inflazione (CPI).
Se i dati sull'inflazione dovessero risultare superiori alle aspettative, è probabile assistere a un aumento dei prezzi del gold.
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*ANALISI TECNICA*
A livello di Price Action, le chiusure giornaliere e settimanali suggeriscono una potenziale continuazione long, almeno fino a zone chiave di rotazione, come 2720. Inoltre, utilizzando Fibonacci sull’ultimo impulso ribassista, notiamo che il prezzo si trova nella zona premium del 75%, un livello significativo per un possibile movimento correttivo.
La situazione rimane delicata, ed è fondamentale attendere la pubblicazione dei dati sull'inflazione prima di prendere decisioni operative. Personalmente, seguo un approccio conservativo:
Rimango orientato al long, ma dato il livello di prezzo attuale, attendo un ritracciamento o il raggiungimento di una zona superiore per posizionarmi.
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*OPERATIVITA*
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, concentrandomi sulle news delle 14:30 (apertura di New York). Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, considerando la maggiore volatilità e liquidità.
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*PROSSIMI APPUNTAMENTI*
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:30 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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SEC Approva i Primi ETF Multi-CryptoLa SEC (Securities and Exchange Commission) ha compiuto un passo storico per il mondo delle criptovalute, approvando i primi ETF (Exchange-Traded Fund) multi-crypto che combinano Bitcoin ed Ethereum. Questo segna una svolta significativa per l'accessibilità e l'integrazione delle criptovalute nei mercati tradizionali.
I Protagonisti del Cambiamento
Hashdex Nasdaq Crypto Index US ETF (NCIQ): Composizione indicativa di circa 80% Bitcoin e 20% Ethereum, pensata per catturare il valore delle due principali criptovalute.
Franklin Crypto Index ETF (EZPZ): Struttura simile al NCIQ, con un focus su Bitcoin ed Ethereum per gli investitori istituzionali e retail.
Hashdex ha già annunciato l’intenzione di ampliare il suo ETF aggiungendo altre criptovalute, come:
Avalanche (AVAX)
Chainlink (LINK)
Litecoin (LTC)
Debito Pubblico e Insolvenze PrivateLe insolvenze sulle carte di credito negli Stati Uniti stanno raggiungendo livelli paragonabili alla crisi finanziaria del 2008, segnalando una crescente pressione sul credito privato. Parallelamente, il debito pubblico americano ha raggiunto cifre astronomiche: nel 2024 il governo ha speso 6,75 trilioni di dollari, finanziati dall'emissione di titoli di Stato, su cui sta pagando interessi esorbitanti a causa degli attuali tassi elevati.
Il peso del debito pubblico
Il governo americano si trova schiacciato da interessi sul debito che drenano risorse enormi. Anche il piano correttivo di Elon Musk, che mirava a ridurre di 2 trilioni di dollari le emissioni di debito, è stato recentemente ridimensionato: il massimo raggiungibile sarebbe 1 trilione, un risultato marginale rispetto al totale.
La crescita del debito e degli interessi pagati rappresenta un circolo vizioso che rischia di aggravare l’instabilità economica.
Nonostante il contesto critico, alcune voci iniziano a ipotizzare che la Federal Reserve non solo non ridurrà i tassi, ma potrebbe addirittura tornare ad aumentarli. Questa possibilità appare come un atto estremo, quasi suicida, in uno scenario in cui:
Il governo già fatica a sostenere il debito pubblico.
I cittadini affrontano una crisi di credito privato.
Un ulteriore rialzo dei tassi avrebbe un impatto devastante, innescando potenzialmente un effetto domino tra insolvenze private e instabilità fiscale.
Nasdaq: il trend di brevissimo è ribassistaL'indice Nasdaq nell'ultimo mese ha generato ben tre massimi discendenti segnando però lo stesso livello di minimo, quello cioè del supporto a quota 21000 dollari.
La formazione in atto sembrerebbe dunque un perfetto triangolo ribassista che potrebbe spingere i prezzi fino a 19700, ritornando cioè ai livelli di settembre.
I dati macro USA troppo incoraggianti e i potenziali tagli dei tassi FED che potrebbero arrestarsi, iniziano a preoccupare gli investitori che vedevo dei multipli stellari sulle quotazioni a fronte di condizioni non troppo incoraggianti nel breve periodo.
Vedremo se l'insediamento di Trump porterà nuovi stimoli e riuscirà a spingere il mercato scongiurando l'imminente ribasso.
SETTIMANA DA NUOVI RECORD!La settimana che si è appena conclusa ha fatto registrare nuovi record ai principali asset finanziari...quali?.
Innanzitutto è bene evidenziare i dati più importanti di questa settimana:
- L'inflazione in Europa sale al 2,4%
- I nuovi lavori JOLTs USA salgono al livello più alto del 2024
- Le vendite al dettaglio Europee rimangono invariate rispetto il mese precedente
- Il tasso di disoccupazione USA scende al 4,1%
- L'indice NFP aumenta di 256.000 unità, vicino ai massimi del 2024
- Le previsioni inflazionistiche USA aumentano al 3,3%, ai massimi da novembre 2023
1) Primo record
I rendimenti a 10 anni UK hanno raggiunto i massimi del settembre 2007 e non è un caso che la sterlina conclude la settimana come valuta più debole.
2) Secondo record
Questa settimana i rendimenti jp10y hanno raggiunto i livelli di maggio 2011.
3) Terzo record
Il Natural Gas USA raggiunge i massimi di dicembre 2022.
4) Quarto record
Secondo gli ultimi dati sul credito al consumo della Fed, a novembre l'indice è crollato di 7,5 miliardi di dollari a 5,102 trilioni di dollari, un tasso di contrazione annuo dell'1,8%, i livelli più bassi dalla pandemia di Covid.
Questi dati sono solitamente negativi poco prima o all'interno di profonde recessioni.
Buon trading a tutti
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.01.2025Borse incerte, grafici a “dente di sega” sia in Usa che in Europa.
Big dell’auto europei tengono su volume 2024, ma temono il 2025.
Tornano leggermente a salire i rendimenti dei Govies europei.
BCE verso nuovi tagli dei tassi: più incerto lo scenario della FED.
La giornata di ieri ha visto una performance positiva per la Borsa di Milano, con l'indice Ftse Mib in crescita del +0,6%, ai massimi da maggio 2024.
Le principali piazze europee, ad eccezione di Francoforte che ha chiuso sulla parità, hanno registrato chiusure positive, con Wall Street che è rimasta chiusa per i funerali dell'ex presidente Jimmy Carter. A Milano, l'indice FTSE MIB ha guadagnato il 3,3% da inizio anno, posizionandosi al primo posto in Europa, mentre l'indice Stoxx 600 è salito dell'1,6%.
Gli investitori hanno mantenuto un'alta attenzione sulla crescita economica della Cina, soprattutto dopo le minacce di Donald Trump di introdurre nuovi dazi in caso di una guerra commerciale. Nel mercato delle materie prime, il prezzo del gas ha registrato una diminuzione, scendendo a circa 45 euro al megawattora, grazie all'incremento dei flussi di gas naturale liquefatto (GNL) e a un abbassamento delle temperature.
Auto Europea: Volkswagen ha visto una diminuzione delle consegne di auto nel 2024, scendendo a 4,8 milioni di veicoli (-1,4% rispetto al 2023). Le vendite sono calate soprattutto in Cina, primo mercato del gruppo, dove le consegne sono diminuite dell'8,3% (2.198.900 unità), con un calo anche in Europa (-1,7% a 1.254.500 unità). Tuttavia, il Nord America (+18,4% a 592.300) e il Sud America (+21,1% a 479.400) hanno registrato un buon andamento.
Mercedes-Benz ha chiuso il 2024 con vendite in calo del 4%, scendendo a 2,38 milioni di veicoli. Nonostante un aumento del 5% nel quarto trimestre, la domanda di modelli ad alta gamma in Cina è diminuita del 7%, contribuendo alla flessione annuale, assieme al calo delle vendite di veicoli elettrici. La diminuzione delle vendite di van è stata influenzata dalla dismissione del modello Metris negli Stati Uniti e dal cambiamento dei furgoni medi in Europa e Cina.
Per quanto riguarda il debito pubblico Italiano, il Ministero delle Finanze ha collocato con successo due nuovi Btp: uno a 10 anni con cedola del 3,65% e scadenza 01.08.2035 2035, e uno Btp Green a 20 anni con cedola del 4,10% e scadenza 30.01.2046. Entrambi i titoli hanno visto un forte interesse da parte degli investitori esteri, con una quota rispettivamente del 76,7% e 80,2%.
Oggi, 10 gennaio, le borse europee hanno avuto un inizio cauto, in attesa dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le decisioni sui tassi della Federal Reserve.
In Asia, le borse hanno chiuso in calo: Tokyo ha perso l'1,05%, Shanghai l'1,33%, Shenzhen il 2,22%, Seul lo 0,24%, mentre Hong Kong stava scambiando sotto la parità. In Cina, la Banca Centrale ha annunciato la sospensione degli acquisti di titoli di Stato, una mossa volta a ridurre l'incertezza sul rallentamento economico.
Le vendite al dettaglio in Italia hanno mostrato una flessione a novembre 2024, sia in valore (-0,4%) che in volume (-0,6%), rispetto a ottobre. Tuttavia, su base tendenziale, le vendite sono aumentate dell'1,1% in valore, ma sono scese dello 0,2% in volume
In Italia, l'indice Rtt, che misura la crescita economica Italiana in tempo reale, ha registrato una significativa flessione del 3,4% a novembre 2024, con il calo più marcato nei settori dei servizi e dell'industria. Tuttavia, si prevede una ripresa nel quarto trimestre, con una crescita acquisita del 2,1%, dopo la contrazione del 1,3% nel trimestre precedente.
Le Borse europee hanno aperto l'ultima seduta della settimana in modo debole, in attesa del report sull'occupazione negli Stati Uniti, che potrebbe consolidare le aspettative di minori tagli ai tassi da parte della Federal Reserve. Lo spread tra Btp e Bund è aumentato a 115,2 punti base, con il rendimento del Btp al 3,72% e quello del Bund al 2,57%.
L'euro ha continuato a scendere sotto quota 1,03 dollari, a causa delle previsioni di possibili dazi sotto l'amministrazione Trump, con il dollaro che ha rafforzato ulteriormente la sua posizione.
L'indice MSCI Asia Pacific ha registrato il terzo giorno consecutivo di ribassi, mentre le famiglie giapponesi hanno ridotto i consumi per il quarto mese consecutivo a dicembre, a causa dell'inflazione che ha eroso il loro potere d’acquisto. In Cina, il CSI 300 ha perso lo 0,9%, raggiungendo i minimi da fine settembre, e Hong Kong ha perso lo 0,8%.
Il Brent ha completato la terza settimana consecutiva di rialzi, spinto da una ripresa degli investimenti, mentre l'indice Bloomberg delle commodity ha registrato un aumento settimanale del 2,5%, con un buon andamento di oro (+1,3%), argento (+2%) e rame (+3%). Il gas naturale negli Stati Uniti ha visto un'impennata del 14%, grazie a condizioni meteo favorevoli e a un aumento dei flussi di GNL.
Il prezzo dell'oro ha continuato a salire, con un rialzo del 1,3% questa settimana. Il Bitcoin segna un rimbalzo del 2%, tornando sui livelli iniziali dell'anno, ma soffre la concorrenza dei titoli di stato americani che stanno attirando gli investitori internazionali.
Informazioni importanti
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| ANALISI SU GOLD |
Buongiorno a tutti!
Chiusura di ieri ancora positiva per il Gold, che ha iniziato a rompere livelli dei 60 importanti con 2 candele.
al momento si trova in una zona intrastrutturale tra gli 80/90, da monitorare attentamente.
Oggi, con i dati NFP in uscita, potremmo assistere a movimenti significativi.
Ipotesi di scenario:
NFP superiore a 200k: possibile forte spinta ribassista per il Gold.
NFP sotto i 200k: potremmo vedere una spinta rialzista.
Rimaniamo in attesa dell'uscita dei dati.
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Bitcoin nuovo test al supporto chiave. Cosa fare?Il prezzo di BTC ieri ha testato nuovamente il supporto chiave in area 92.000 dollari dopo aver toccato, per l'ennesima volta, ad inizio settimana la soglia dei 100.000 dollari.
Siamo in un contesto in cui i miners si vedono diminuire le entrate sia a causa del prezzo in ribasso sia dei volumi scambiati, nel frattempo gli USA hanno liquidato parte dei BTC sequestrati a Silk Road mentre el Salvador valuta ulteriori ingressi a questi livelli.
Dall'analisi grafico e del contesto direi che il mercato crypto è in attesa di vedere cosa farà effettivamente Trump di quello che ha dichiarato, quindi le prossime settimane saranno decisive per capire la nuova direzione del trend.
No Trump, no partyDopo alcuni giorni di fuochi d’artificio, specie sui cambi, generati soprattutto dalle dichiarazioni del Presidente americano, è bastata una seduta in cui ha prevalso il silenzio per vivere una sessione improvvisamente statica, quasi fosse in attesa di nuova volatilità esogena dettata dal neo eletto. No Trump, no party, verrebbe da dire.
Le borse USA oscillano intorno allo zero e i cambi sono fermi nei trading range delle ultime 24 ore. Va però ricordato che ieri l’America si è fermata per commemorare Jimmy Carter. Da oggi comunque si riparte, considerato che è il giorno dei Non Farm Payrolls, attesi a +165.000 rispetto al dato precedente di 227.000, unitamente a un tasso di disoccupazione generale atteso al 4,2%.
La congiuntura USA rimane resiliente, in un mercato totalmente sbilanciato a favore del dollaro, mentre l’azionario vive una fase di riflessione. I rendimenti dei titoli di Stato americani sul decennale sono saliti di 50 punti base, ovvero mezzo punto percentuale, nell’ultimo mese, a dimostrazione che la Fed molto probabilmente rallenterà ancora nel processo di riduzione del costo del denaro.
SALGONO I RENDIMENTI IN UK
Il rendimento dei titoli di Stato britannici a 10 anni è salito a oltre il 4,8%, il livello più alto da agosto 2008, mentre il rendimento dei titoli di Stato trentennali è salito al 5,47%, il livello più alto dal 1998. Questo aumento riflette un incremento più ampio dei rendimenti obbligazionari, alimentato dalle preoccupazioni sulle politiche di Trump e da un sentiment aggressivo in politica monetaria da parte della Fed.
La pressione sul mercato obbligazionario britannico è stata ulteriormente amplificata dalle crescenti preoccupazioni degli investitori sui livelli di debito della nazione e sulla capacità del governo di ripristinare le finanze pubbliche mentre implementa i suoi piani di bilancio. A fine ottobre, il Cancelliere dello Scacchiere ha presentato un nuovo bilancio che includeva 142 miliardi di sterline in prestiti e un aumento di 74 miliardi di sterline nella spesa annuale, sollevando allarmi sulla sostenibilità fiscale.
Inoltre, i timori sulle prospettive di inflazione hanno pesato sul sentiment, poiché l'inflazione CPI e la crescita dei salari hanno mostrato tendenze al rialzo. Gli operatori prevedono ora solo due riduzioni dei tassi di un quarto di punto da parte della BoE quest'anno, rispetto alle oltre tre previste un mese fa. La sterlina però scende e rimane sotto pressione a causa dei timori di bassa crescita unita ad alta inflazione.
EUROZONA
Le vendite al dettaglio nell'area euro sono aumentate dello 0,1% su base mensile a novembre 2024, meno delle aspettative di mercato che ipotizzavano un aumento dello 0,4% e dopo un calo dello 0,3% a ottobre. Le vendite sono rimbalzate per il carburante per auto e hanno continuato ad aumentare per cibo, bevande e tabacco. D'altro canto, i prodotti non alimentari sono scesi dello 0,6%, come a ottobre.
Tra le maggiori economie, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,3% in Francia, ma sono diminuite in Germania (-0,6%) e Spagna (-0,6%). Su base annua, le vendite al dettaglio nell'area euro sono aumentate dell'1,2%, dopo un aumento del 2,1% a ottobre.
MESSICO, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale del Messico è sceso per il secondo mese a dicembre 2024, scendendo al minimo degli ultimi quasi quattro anni a +4,21%, in calo dal 4,55% di novembre e al di sotto delle previsioni di mercato del 4,28%. Il tasso si sta ora avvicinando all'estremità superiore dell'intervallo obiettivo della banca centrale del 2% al 4%.
La crescita dei prezzi ha rallentato principalmente per alimentari, assicurazioni e servizi finanziari. Tuttavia, diverse voci dell'indice dei prezzi al consumo hanno registrato aumenti più significativi, tra cui ristoranti, hotel e trasporti. Il tasso di inflazione core annuale è salito al 3,65% a dicembre 2024, rispetto al minimo di oltre 4 anni e mezzo di 3,58% del mese precedente e al di sopra delle aspettative di mercato del 3,62%. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,38% a dicembre, rispetto alle stime di un aumento dello 0,40%.
BRASILE
Le vendite al dettaglio in Brasile sono diminuite dello 0,4% mese su mese a novembre 2024, invertendo la tendenza rispetto all'aumento dello 0,4% di ottobre e rispetto alle previsioni di mercato di un aumento dello 0,1%. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate del 4,7%, dopo un aumento rivisto al rialzo del 6,7% a ottobre e molto più alto delle previsioni del 3,8%.
Il Real Brasiliano ha recuperato, correggendo contro il dollaro da 6,32 a 6,07. Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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GOLD | Primo NFP DAY.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Affrontiamo il primo NFP dell'anno.
Dopo le news anticipatorie di Mercoledì, vediamo cosa succederà oggi, Non Farm payrolls previsti abbastanza bassi mentre il la disoccupazione è prevista al 4.2%.
Resterò ancora di assetto rialzista e vi ho lasciato le mie zone.
Fate attenzione perché è una giornata molto difficile da tradare, precauzione al massimo.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
RECAP FOREX 2024Il Rally del Dollaro nel 2024 e la Debolezza dello Yen: Cosa è successo sui Mercati Forex
Il 2024 è stato un anno particolarmente movimentato per i mercati valutari, con il dollaro statunitense che ha dominato come la valuta più performante (+7.59%) e lo yen giapponese che si è posizionato come la valuta più debole (-12.85%).
Il Dollaro Statunitense:
Uno dei principali fattori che ha sostenuto il dollaro nel 2024 è stata la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve.
Nonostante le aspettative di un rallentamento dei rialzi dei tassi d'interesse, la Fed ha mantenuto un atteggiamento aggressivo per combattere l'inflazione.
I tassi d'interesse negli Stati Uniti hanno continuato a essere tra i più alti tra le economie sviluppate, attirando flussi di capitali verso il dollaro.
Gli investitori globali, in cerca di rendimenti più alti, hanno preferito detenere dollari per beneficiare dei differenziali dei tassi d'interesse.
Questo fenomeno, noto come carry trade, ha ulteriormente rafforzato la valuta statunitense.
Nel grafico precedente è evidenziato il movimento dei rendimenti decennali USA, ai massimi dal 2007.
Mentre altre economie avanzate hanno mostrato segni di rallentamento, l'economia statunitense ha continuato a crescere a un ritmo solido.
I dati sull'occupazione, i consumi e la produzione industriale hanno superato le aspettative per gran parte del 2024, contribuendo a rafforzare la fiducia degli investitori nel dollaro.
Inoltre, le tensioni geopolitiche e la volatilità nei mercati emergenti hanno spinto gli investitori a cercare rifugio in asset denominati in dollari, considerati un porto sicuro in tempi di incertezza.
Euro e Sterlina:
La forza del dollaro è stata amplificata dalla debolezza delle altre principali valute, in particolare, l'euro (-6.82%) e la sterlina (-1.39%).
Nel 2024, l'euro ha mostrato una debolezza anche contro la sterlina britannica, con il tasso di cambio EUR/GBP in calo del 4,63% nel corso dell'anno.
Questo indebolimento è attribuibile a una crescita economica più lenta nell'Eurozona, con un PIL previsto in aumento dello 0,7% nel 2024 e dell'1,3% nel 2025.
Inoltre, l'inflazione nell'area dell'euro è scesa dal 5,4% nel 2023 al 2,5% nel 2024, avvicinandosi all'obiettivo del 2% della BCE.
Al contrario, l'economia del Regno Unito ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita dello 0,7% nel primo trimestre e dello 0,6% nel secondo trimestre del 2024, superando le previsioni della Banca d'Inghilterra.
Questa divergenza economica ha rafforzato la sterlina, che ha guadagnato circa il 4,5% sull'euro nel 2024, raggiungendo livelli di cambio vicini a quelli precedenti al referendum sulla Brexit del 2016.
Inoltre, la Banca d'Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse stabili al 4,75%, mentre la BCE ha adottato politiche più accomodanti, contribuendo ulteriormente al rafforzamento della sterlina rispetto all'euro.
AUD, CAD E NZD
Le valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese (-7.53%), il dollaro australiano (-7.86%) e il dollaro neozelandese (-9.68%), sono state penalizzate dal calo dei prezzi delle materie prime e dal rallentamento della domanda globale, in particolare dalla Cina.
La Cina, essendo uno dei maggiori consumatori mondiali di materie prime, ha un ruolo cruciale nel determinare i prezzi globali.
Il rallentamento della sua economia ha contribuito alla diminuzione della domanda di materie prime, esercitando ulteriore pressione al ribasso sui prezzi e, di conseguenza, sulle valute dei paesi esportatori.
Buon trading a tutti