Recupero degli azionariWall Street ritorna a vedere la luce dopo alcune sedute difficili, recuperando qualcosa in seguito alle notizie secondo cui l'amministrazione presidenziale Trump starebbe considerando un rinvio di un mese sui dazi a Canada e Messico relativi al settore automobilistico. L'S&P 500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones sono tutti saliti di circa l’1%.
La notizia ha offerto una tregua rispetto al sell-off di inizio settimana, dopo che il presidente degli Stati Uniti ha imposto dazi del 25% sui prodotti dei paesi confinanti e ha aumentato le imposte sulla Cina al 20%, oltre a promettere dazi su altri partner commerciali e tagli aggressivi alla spesa nel tentativo di sanare il bilancio. Ciò si è aggiunto alle preoccupazioni di contrazione economica dopo i dati sul mercato del lavoro privato.
D'altro canto, l'inaspettato aumento dell'ISM Services PMI ha compensato i deboli dati pubblicati in precedenza. I guadagni sono stati distribuiti tra la maggior parte dei settori delle borse valori, con Microsoft, Oracle e Amazon che sono balzati di oltre l'1,5%. Discesa invece per i produttori di energia, crollati a causa dei prezzi del petrolio più bassi.
VALUTE, EURO SUGLI SCUDI
Da tempo non si osservava un movimento come quello visto ieri sull’EurUsd. Bisogna risalire al novembre 2022 per vedere una candela settimanale rialzista come quella attuale. Movimento dovuto a diversi fattori concomitanti, tra i quali spicca una rinnovata forza della moneta unica dovuta al probabile allentamento dei vincoli di bilancio tedeschi che dovrebbero rilanciare l’economia, che pare comunque in ripresa, con particolare riguardo al settore della difesa, un tema di cui tanto si parla in questo periodo.
Tralasciando la questione etica, (su cui credo chiunque possa concordare sul fatto che la guerra sia in assoluto il peggior scenario possibile), va ricordato che ciò sembra essere una delle ragioni di ripresa della moneta unica, che in due giorni è salita di 350 pips sul dollaro da 1.0470 a 1.0820, in una price action unilaterale ed estremamente impulsiva.
Osservando le posizioni sul Cot, relativo ai futures, in una settimana le posizioni short euro dei principali big players sono scese del 60%, e probabilmente questa settimana scenderanno ancora. Altra ragione è legata ai dati USA che cominciano a mostrare segnali di indebolimento della congiuntura. E così la moneta unica ora sembra voler puntare, al netto di correzioni tecniche anche dovute, agli obiettivi di medio in area 1.0930-40.
Sugli altri cambi il dollaro rimane leggermente più forte rispetto a sterlina, JPY, ma anche AUD e NZD, in un contesto in cui si nota anche il franco svizzero perdere terreno sull’Euro. La discesa del dollaro, nel medio termine, sembrerebbe essere solo agli inizi, anche se l’incognita Trump e i dazi restano dietro l’angolo.
ADP, PERDE COLPI IL MERCATO DEL LAVORO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 77.000 lavoratori ai loro libri paga a febbraio 2025, il livello più basso in sette mesi, rispetto a un rialzo di 186.000 a gennaio e ben al di sotto delle previsioni di 140.000. Il settore dei servizi ha aggiunto 36.000 posti di lavoro, mentre il settore della produzione di beni ha guadagnato 42.000 posti di lavoro, nell’edilizia e nella produzione manifatturiera.
L'incertezza politica e un rallentamento della spesa dei consumatori potrebbero aver portato a licenziamenti o a un rallentamento delle assunzioni. I dati, combinati con altri indicatori recenti, evidenziano un rallentamento nelle assunzioni tra i datori di lavoro. Nel frattempo, gli incrementi salariali annuali per chi cambia lavoro hanno subito una leggera flessione, passando dal 6,8% al 6,7%. Gli incrementi salariali per chi mantiene il lavoro sono rimasti invariati al 4,7%.
PETROLIO, ANCORA UN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi del 2,6% a 65 dollari al barile mercoledì, avvicinandosi al minimo degli ultimi sei mesi, poiché sono aumentate le preoccupazioni per l'aumento dell'offerta e l'incertezza della politica commerciale. L'OPEC+ ha annunciato che aumenterà la produzione di petrolio di 138.000 barili al giorno a partire da aprile, il primo aumento della produzione dal 2022.
Allo stesso tempo, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti Howard Lutnick ha affermato che l'amministrazione Trump potrebbe rinviare, ancora una volta, i dazi su Messico e Canada, con una decisione prevista a breve. Le modifiche ai dazi potrebbero interrompere i flussi di petrolio, spostando il greggio messicano in Asia e aumentando le importazioni latinoamericane negli Stati Uniti. I prezzi del petrolio sono in calo da metà gennaio a causa dei timori che le politiche commerciali di Trump possano danneggiare la domanda globale.
ISM PMI, CHE AUMENTO
L'ISM Services PMI è aumentato inaspettatamente a 53,5 a febbraio 2025 da 52,8 a gennaio, superando le previsioni di 52,6. Il dato ha mostrato una crescita più rapida nel settore dei servizi e nelle attività commerciali, con aumenti in ogni sottoindice, dalla produzione all’occupazione.
I timori però non sono del tutto svaniti, a causa del potenziale impatto delle tariffe. Alcuni intervistati hanno indicato che i tagli alla spesa federale stanno avendo impatti negativi sulle loro previsioni aziendali, ha affermato Steve Miller, presidente dell'ISM.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Analisi fondamentale
Analisi del prezzo dell'oro 6 marzoOggi il prezzo dell'oro si aggirerà tra 2928 e 2900. Non ci sarà abbastanza catalizzatore perché l'oro attraversi questo confine, almeno aspetta fino al Nonfarm. Una rottura di 2929 e 2895 confermerà una nuova tendenza per l'oro. Zona 2915 fino alla fine della sessione, se non si rompe, può spingere il prezzo fino a 2922 - 2928. Se si rompe, fai attenzione alla zona 2912 per un segnale di ACQUISTO e resistenza. Oggi, intorno a 2900 quando si rompe 2912-2915 e si ritesta quelle zone di resistenza.
DOLLARO USA: SIMILITUDINI TRUMP 1.0L’andamento del dollaro nel 2024-2025 sembra ricalcare in modo sorprendente il percorso seguito nel primo mandato di Donald Trump nel 2016-2017.
Il grafico mostra una dinamica molto simile, con un iniziale rafforzamento della valuta statunitense nei mesi successivi a settembre, seguito da una fase di debolezza più avanti nel ciclo.
Similitudini macroeconomiche:
- Politiche economiche espansive e tagli fiscali
- Politiche monetarie: Nel 2016-2017, la Fed aveva appena iniziato un ciclo di rialzi dei tassi di interesse, mentre oggi il mercato è in attesa di un possibile taglio dopo il periodo di restrizione monetaria del 2022-2023.
Questa incertezza ha impatti simili sulle aspettative degli investitori.
- Scenario geopolitico: Il 2016 fu segnato da eventi geopolitici rilevanti come la Brexit e le tensioni commerciali emergenti tra Stati Uniti e Cina.
Anche nel 2025, il mondo affronta incertezze geopolitiche, tra cui le tensioni in Medio Oriente e la guerra in Ucraina.
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buongiorno,
La chiusura daily si conferma ancora forte in direzione long, con una rottura dell'ultima dominance short
Dopo una fase notturna di test interno e un ritorno positivo, non vedo segnali chiari per uno short.
Resto quindi a favore del long, almeno fino alla zona 2930-2940, dove si trova il livello chiave di cambio struttura daily.
lo vediamo nel dettaglio oggi in live ore 14
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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GOLD | Oggi ADP.Buongiorno Traders.
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Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
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Ciau.
Wall Street perde quotaWall Street scende ancora, alimentata da quel risk off che non concede tregua da quando Trump ha deciso di applicare i dazi. L’S&P 500 ha chiuso a -1,45%, mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,53%. Il Dow, dal canto suo, ha ceduto l’1,6%.
Le crescenti tensioni commerciali, come detto, hanno alimentato una fuga verso gli asset rifugio. Il Nasdaq 100 è sceso meno, spinto dai guadagni di Nvidia e Alphabet. Sul fronte tariffe, da oggi sono entrate in vigore una tariffa del 25% sulle importazioni canadesi e messicane e un'imposta del 10% sui beni cinesi, provocando immediate ritorsioni da parte di Canada e Cina, con il Messico pronto a rispondere domenica.
La Cina ha sospeso le importazioni di soia e legname, mentre il Messico ha sospeso le esportazioni di prodotti agricoli. Infine, anche il Canada ha bloccato le esportazioni di nickel. I dazi sono un costo, e prima il mondo se ne renderà conto, prima usciremo da questo principio di crisi.
Ieri sera però, in chiusura, sono uscite notizie confortanti dagli USA, con il segretario al commercio Lutnick che ha dichiarato che Trump potrebbe revocare i dazi a Canada e Messico, per trovare un compromesso. Vedremo se sarà vero.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono scesi a 67,7 dollari al barile martedì, avvicinandosi al minimo degli ultimi tre mesi, in concomitanza con la decisione dell'OPEC+ di procedere con l’aumento della produzione pianificato ad aprile. Il gruppo, che include l'OPEC e alleati come la Russia, aumenterà la produzione di 138.000 barili al giorno, il primo aumento dal 2022.
Inoltre, la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina, a seguito delle tensioni con il presidente ucraino Zelenskyy, ha suscitato speranze di un potenziale allentamento del conflitto. Ciò potrebbe portare all'allentamento delle sanzioni per la Russia, aumentando l'offerta globale di petrolio.
Il mercato ha dovuto anche affrontare i nuovi dazi statunitensi sulle importazioni da Canada, Messico e Cina, che gli analisti ritengono potrebbero frenare la crescita economica globale e la domanda di petrolio, esercitando un'ulteriore pressione al ribasso sui prezzi.
VALUTE
L'euro sugli scudi, in seguito alla rottura di 1,0540, con gli obiettivi di 1,0630 ormai a tiro. La salita della moneta unica dipende da molteplici ragioni, non ultima quella dovuta al rallentamento della congiuntura USA che dovrebbe portare la Fed ad effettuare almeno due tagli dei tassi nel 2025 rispetto alle aspettative di qualche settimana fa, che erano per un mantenimento dei tassi invariati.
A ciò si aggiunge il fatto che i dazi, molto probabilmente, avranno effetti immediati sui consumatori USA, il che è negativo per il biglietto verde, destinato a scendere anche per il fatto che potrebbe diventare interessante deprezzarlo per aggiustare la bilancia commerciale.
Non si deve dimenticare, tra l’altro, la ripresa in Germania, alimentata da speranze di allentamento dei vincoli di bilancio, che potrebbero sostenere la ripresa. Stessa cosa per la sterlina, anche se in misura minore con EurGbp tornato a ridosso di 0,8300. UsdJpy che sembrava rompesse 148,50, andando a far registrare un minimo a 148,13 prima di recuperare quota 149,20. Oceaniche di ritorno anche se restano molto indietro rispetto alla moneta unica.
PESO MESSICANO
Il peso messicano si è deprezzato, ieri, quasi fino a 21 peso per dollaro, avvicinandosi al minimo degli ultimi tre anni, mentre le tensioni commerciali sembravano strangolarlo. I dazi del 25% sui beni messicani del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono entrati in vigore il 4 marzo, con il Presidente che ha affermato che "non c'era più spazio" per un accordo per impedire le misure, collegando la decisione agli sforzi per frenare il traffico di fentanyl negli Stati Uniti.
Il presidente messicano Claudia Sheinbaum ha affermato che il Messico annuncerà misure tariffarie e non tariffarie di ritorsione questa domenica. Ha sottolineato che il Messico ha adottato misure significative nel mese scorso per reprimere i cartelli della droga e combattere il traffico di fentanyl, sostenendo che i dazi statunitensi erano ingiustificati. In serata il Peso si è ripreso con UsdMxn sceso a 20,70. Oggi vedremo gli ultimi sviluppi che sembrano confortanti dopo le dichiarazioni del Segretario al Commercio USA.
AUSTRALIA, PIL IN CRESCITA
L'economia australiana è cresciuta dello 0,6% su base trimestrale nel quarto trimestre del 2024, accelerando dallo 0,3% del terzo trimestre e superando il consenso di mercato dello 0,5%. Si è trattato del tredicesimo trimestre di espansione, al ritmo più rapido dal quarto trimestre del 2022, guidato soprattutto da una ripresa della spesa delle famiglie.
Anche gli investimenti privati sono aumentati, supportati da maggiori investimenti in nuove infrastrutture. Sul fronte commerciale, le esportazioni di beni e servizi sono cresciute in modo robusto (0,7%), mentre le importazioni sono aumentate dello 0,1%, contribuendo per 0,2 punti percentuali al PIL. La spesa pubblica è aumentata dello 0,7%, rallentando da un aumento dell'1,4% nel terzo trimestre.
Su base annua, il PIL è cresciuto dell'1,3%, dopo un aumento dello 0,8% nel Q3 e al di sopra del consenso dell'1,2%.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
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Analisi del prezzo dell'oro 5 marzo⭐️Analisi fondamentale
I prezzi dell'oro (XAU/USD) hanno subito una battuta d'arresto dopo due giorni di guadagni, poiché l'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi ha pesato sui lingotti non rendibili. Tuttavia, l'oro potrebbe essere sostenuto dalla domanda di beni rifugio nel contesto delle crescenti tensioni commerciali.
Nello specifico, gli Stati Uniti hanno imposto una tassa del 25% sulle importazioni dal Messico e dal Canada, e anche la Cina ha aumentato la tassa al 20%, sollevando preoccupazioni circa ritorsioni commerciali. Allo stesso tempo, la sospensione degli aiuti militari all'Ucraina da parte degli Stati Uniti ha spinto gli investitori a cercare oro. Inoltre, la situazione è diventata più tesa quando il presidente Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky hanno avuto divergenze nei negoziati di pace.
⭐️Analisi tecnica
L'oro sta chiaramente salendo e si sta dirigendo verso il livello di resistenza di 2929. Questa è considerata una zona chiave per l'oro. Se si rompe, l'oro continuerà ad aumentare di prezzo fino a ATH 295x. Se l'oro interrompe il trend e scende, il livello a 2903 non sarà più significativo e sarà nell'area a 2896 che l'oro avrà una vera reazione sui prezzi.
EURO TRAINATO DA?Nel tardo pomeriggio di ieri, l’euro ha registrato un forte slancio al rialzo.
Durante una conferenza stampa, i rappresentanti della CDU/CSU e dell’SPD hanno annunciato importanti cambiamenti nelle politiche economiche della Germania.
Tra le misure concordate, spicca la creazione di un fondo speciale da 500 miliardi di euro per investimenti infrastrutturali da realizzare nei prossimi dieci anni.
Inoltre, Friedrich Merz, probabile futuro cancelliere, ha comunicato l’intenzione di modificare il freno costituzionale sul debito per consentire maggiori spese per la difesa.
Queste decisioni potrebbero avere un impatto positivo sull’economia tedesca.
Il fondo infrastrutturale risponderebbe alle urgenti necessità di investimento, stimolando la crescita economica nel breve termine e aumentando il potenziale di sviluppo nel lungo periodo.
Buon trading a tutti
Oro sui Massimi Storici?Buongiorno caro Trader,
come sempre, ti invito a boostare il post per aiutarmi a crescere.
Aggiornamento su Gold:
Come vedete, la prima zona segnalata nell’ultimo post ha retto e ci stiamo dirigendo verso il nuovo massimo storico.
Ad oggi 04/03/2025 il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, dice che "siamo pronti a ridurre i tassi di interesse".
Questo favorisce la corsa al rialzo dell’oro.
Attendiamo i dati sul mercato del lavoro e sull’occupazione di Venerdì.
Spero tu abbia potuto trarre buone conclusioni dalla mia analisi.
Buon Trading
Nvidia e Broadcom studiano Intel: occhio alla trimestraleDopo l'ottima trimestrale di Nvidia dei giorni scorsi, dopodomani toccherà a Broadcom.
Nelle ultime settimane anche Broadcom ha rintracciato andando a testare il supporto dei 185 dollari dopo aver fatto uno sprint verso l'altro tra fine 2024 e inizio 2025.
In questo momento Broadcom, insieme a Nvidia e TSMC, sta testando il segmento produttivo di Intel per capire se può utilizzare le fonderie di quest'ultima per la produzione di chip made in USA.
La proposta piace molto all'amministrazione Trump che aveva dichiarato in campagna elettorale di voler riportare la produzione dei chip negli USA.
Il settore dei chip per l'AI non è ancora "morto", i dati parlano chiaro, in media i multipli sono più bassi di quelli dello scorso anno, quindi si potrebbe tornare a salire nel breve termine.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.03.2025Nuova giornata nera per tech Usa e crypto.
Trump passa all’azione sui dazi, ma resta vago sulle riserve federali in cryptos...
Borse europee in rialzo ieri, trainate dalle azioni della difesa.
Rialzo dei rendimenti dei Govies EU alla vigilia del meeting della BCE.
Il 3 marzo 2025 è stato un giorno di grande euforia per le Borse europee, grazie all'impulso delle azioni del settore difesa, in particolare quelle dei produttori di armamenti, sostenute dalle prospettive di un aumento delle spese per la difesa in Europa e dagli aiuti all'Ucraina.
A questo si aggiunge un gap sempre più ampio tra le performance dei mercati europei e quelli americani: l’Euro Stoxx 50 è salito del 13,5% dall'inizio dell’anno, mentre il Dow Jones è aumentato solo del 3,25%. Il Dax di Francoforte ha raggiunto un nuovo massimo storico sopra i 23.000 punti, con un rialzo del 2,6%. Milano ha visto il Ftse Mib salire dell’1,07%, superando i 39.000 punti, i massimi dal 2007. Anche l’indice francese Cac40 ha superato il precedente record di 8.240 punti.
A Francoforte, il Dax ha registrato un aumento importante anche perchè la Germania sta preparando due maxi-fondi speciali per la difesa e le infrastrutture, con un budget pubblico vicino ai 1.000 miliardi di euro, pur mantenendo il freno sul debito.
Nel settore delle grandi aziende tecnologiche statunitensi, i "Magnifici Sette" hanno registrato perdite, con Tesla che ha perso il 30%, Nvidia il 15%, e Alphabet in calo, -12%. Meta è l’unica a guadagnare da inizio 2025, con un aumento del 12%. Il Nasdaq Composite ha perso il 5%, mentre il Dow Jones è rimasto in positivo (+1,5%).
L’indice di volatilità VIX, che misura l’incertezza sui mercati, è tornato a salire intorno ai 20 punti, segnalando un ritorno della nervosità. Gli investitori stanno adattando le loro strategie, riducendo il peso nei titoli tecnologici in favore di aree meno costose, come i mercati europei o quelli cinesi. Il piano dell’amministrazione Trump per ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti sta influenzando i mercati, con la necessità di un dollaro più debole per rendere i prodotti americani più competitivi.
Nel complesso, la forte performance delle Borse europee rispetto a Wall Street trova una spiegazione nelle politiche fiscali e nei cambiamenti nelle dinamiche commerciali. Se l'Europa e la Cina dovessero aumentare il loro deficit, ciò potrebbe stimolare ulteriormente le loro economie. Tuttavia, se gli Stati Uniti dovranno ridurre la spesa pubblica, l’economia potrebbe rallentare.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha annunciato che oggi informerà gli Stati membri sul piano "Rearm Europe", in vista del Consiglio europeo del 6 marzo. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha sottolineato la necessità di un aumento degli investimenti in difesa da parte degli alleati europei.
A Wall Street, invece, la giornata di ieri, 3 marzo, è stata negativa, con il Dow Jones che ha perso -1,48%, il Nasdaq -2,64% e l'S&P500 -1,76%.
Trump ha confermato l'entrata in vigore di dazi più elevati del 25% su Canada e Messico e del 20% sulla Cina, provocando una reazione negativa sui mercati.
L'indice ISM manifatturiero degli Stati Uniti ha mostrato una leggera espansione, ma è sceso a 50,3 punti, rispetto ai 50,9 di gennaio. Gli ordini sono diminuiti significativamente, e l'occupazione ha visto una flessione.
Nel mercato valutario, l’euro ha rafforzato la sua posizione, sfiorando 1,05 dollari, mentre il cambio euro/yen è salito a 157 yen. Il dollaro/yen è sceso a 150,2.
Il petrolio ha registrato un calo, con il Brent a 72,7 dollari al barile (-0,2%) e il WTI a 69,5 dollari (-0,3%). Il Bitcoin ha avuto movimenti instabili, influenzato dalla notizia dei dazi e dalle intenzioni di Trump di creare una riserva strategica di criptovalute.
Lo spread tra BTp e Bund è salito a 111 punti base, dai 108 della settimana precedente, con un aumento del rendimento del BTp decennale benchmark al 3,60%.
In Asia, stamattina, 4 marzo, i mercati sono stati contrastati, con il Hang Seng in calo dello 0,2% e il CSI 300 praticamente invariato, nonostante la notizia dell’implementazione dei dazi. Il Taiex di Taipei è sceso dello 0,4%, con TSMC che ha perso l’1,3%, mentre il Nikkei giapponese è sceso dell'1,2%, influenzato dal rafforzamento dello yen.
Il petrolio Brent ha aperto con una perdita del 2,2%, sotto i 71 dollari al barile, mentre i timori per l'economia globale si sono accentuati con l'aumento dei dazi. In aggiunta, l’OPEC+ ha annunciato un aumento della produzione di 138.000 barili al giorno ad aprile, il primo incremento dal 2022.
Nel frattempo, i mercati sono concentrati sui prossimi dati macroeconomici, e sulle dichiarazioni di Trump, in particolare sulla politica commerciale e sulla situazione in Ucraina, potrebbero continuare a influenzare i mercati con la volatilità che resta elevata.
Le Borse europee, a metà mattinata di oggi, 4 marzo, segnano pesanti perdite, in media -1,8% (ore 11.30 CET), mentre i future sui principali indici di Wall Street sono sostanzialente stabili rispetto alle chiusure negative di ieri sera.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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Bitcoin in attesa del White House Crypto Summit Il 7 Marzo la Casa Bianca ospiterà il primo Crypto Summit in cui si potrebbero decidere le sorti della prossima bull run.
Dopo l'annuncio della riserva strategica negli USA nella nottata di domenica, il prezzo di BTC ha avuto in balzo in avanti per poi riscendere in questi due giorni successivi.
Al momento, la soglia di supporto evidenziata è alla soglia degli 84000 dollari e per tale area passa anche la media mobile a 200 periodi che sostiene il prezzo.
L'indicatore RSI è a 38, quindi si sta dirigendo verso l'ipervenduto.
L'open interest è in discesa.
Diciamo che, se il summit del 7 marzo dovesse andar bene, ci sono tutti i presupposti per la ripartenza.
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Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica BTC/USDT
Dopo una correzione nel mercato delle criptovalute, si è verificata una ripresa grazie al post di Donald Trump sull'inclusione non solo di Bitcoin, ma anche delle altcoin nella riserva nazionale degli Stati Uniti. Durante questo periodo, il prezzo del Bitcoin ha nuovamente effettuato un test al di sotto del livello chiave di 95.000, che in precedenza aveva svolto per lungo tempo la funzione di livello di supporto e che ora è diventato un livello di resistenza. Tuttavia, gli acquirenti non hanno ancora avuto la forza di superarlo. Il motivo dell'attuale calo è stata l'approvazione definitiva dei dazi sulle merci provenienti da Canada, Messico e Cina. Se la correzione continua e i venditori riescono a superare il livello di supporto di 78.000, ci aspettiamo che il prezzo scenda al livello di Fibonacci 0,78 e un nuovo test della linea di tendenza di supporto nell'intervallo di 70.000 - 75.000. Lì, nella zona Imbalance 1W 70.000 - 73.000, ci sono enormi lacune nei livelli orizzontali dei volumi di trading che devono essere colmate tramite trading.
E per ripristinare la crescita, il prezzo del BTC deve tornare sopra la linea EMA 200 e consolidarsi sopra il livello di resistenza di 95.000. In questo caso, ci aspetteremo una crescita continua con un nuovo test del livello psicologico di 100.000, un grande blocco di resistenza di 105.000 - 110.000 e un rinnovo del massimo storico.
📉 Analisi del mercato globale delle criptovalute.
Nel grafico del registro giornaliero, il prezzo del Bitcoin è tornato sotto la linea della media mobile a 200 giorni. Di conseguenza, si è formato un pattern a candela di assorbimento dell'ultima crescita e se la candela giornaliera chiude al di sotto dell'EMA 200, ciò indicherà una continuazione della correzione e un nuovo test della linea di tendenza globale di supporto. Durante la rapidissima crescita di Bitcoin nel novembre 2024, si è formata la zona Imbalance 1W nell'intervallo 70.000 - 75.000 con enormi lacune nei livelli orizzontali dei volumi di trading che devono essere colmate tramite trading. Questa zona è compresa nell'intervallo dei livelli di ritracciamento di Fibonacci 0,61 - 0,78.
Una volta completata la correzione, il prossimo obiettivo per la crescita del prezzo di Bitcoin potrebbe essere la linea di tendenza globale costruita sulla base dei due picchi del precedente ciclo di crescita. Il suo test potrebbe avvenire a un livello di circa 120.000, il che è confermato dall'analisi di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini di borsa.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità si trova nella zona di paura estrema: 15.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa a 2,71 miliardi di dollari, mentre il Bitcoin Dominance Index è salito a 61,39.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini di borsa, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 70.000 - 80.000
🔴 Area offerta: 100.000 - 120.000
Livelli per posizioni lunghe:
78.000 - un grande blocco di supporto
72.000 - supporto della linea di tendenza al ribasso
70.000 - un grande blocco di supporto
Livelli per posizioni corte:
100.000 - livello di resistenza psicologica
105.000 - grande blocco di resistenza
110.000 - il più grande blocco di resistenza
120.000 - resistenza della linea di tendenza ascendente
📊 Analisi fondamentale
Il mercato azionario e quello delle criptovalute sono crollati dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre una tariffa del 25% su tutti i prodotti canadesi e messicani. Ieri Trump ha approvato nuovi dazi commerciali su Canada, Messico e Cina. Il mercato azionario statunitense reagisce a questo fenomeno con un nuovo calo. Il Dow Jones Industrial Average e l'S&P 500 sono scesi di circa il 2% nel corso della giornata.
Ma il 2 marzo 2025, sul social network Truthsocial è apparso un post di Donald Trump, in cui rivelava i dettagli della formazione di una riserva di bitcoin negli Stati Uniti. Secondo lui, il progetto non si concentra solo su BTC, ma anche su una serie di altcoin: ETH, XRP, SOL e ADA. Gli esperti prevedono che in futuro anche LINK, ONDO e Litecoin (LTC) si uniranno a loro. L'amministrazione vuole congelare le monete acquisite per 20 anni. Secondo i calcoli dei sostenitori dell'iniziativa, durante questo periodo il prezzo del BTC aumenterà abbastanza da permettere agli Stati Uniti di saldare i propri debiti. Inoltre, la Casa Bianca si sta preparando a tenere il suo primo importante summit sulle criptovalute il 7 marzo, riunendo i giganti del settore e i decisori politici dell'amministrazione Trump. Tuttavia, i critici dell'iniziativa ritengono che l'aggiunta di altcoin alla riserva di criptovalute potrebbe far sorgere il sospetto che il governo degli Stati Uniti sia coinvolto in insider trading. E il Congresso degli Stati Uniti non ha ancora abbastanza voti per approvare queste leggi controverse.
L'ulteriore crescita di Bitcoin dipenderà anche dalla politica monetaria della Fed e dalle politiche di regolamentazione degli Stati Uniti. Se il governo adottasse una posizione favorevole alle criptovalute, il prezzo potrebbe aumentare. In caso contrario, la resistenza dei regolatori potrebbe causare una correzione.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo un aumento della volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 7.03, 16:30 - Vertice statunitense sulle criptovalute alla Casa Bianca.
➤ 7.03, 16:30 - Tasso di disoccupazione negli Stati Uniti per gennaio.
➤ 03/10-03/14 - La Commissione bancaria del Senato voterà il disegno di legge sulle stablecoin.
➤ 12.03, 16:30 - Indice di inflazione al consumo (CPI) negli USA.
➤ 19/03, 21:00 - Nuova decisione della Fed sui tassi di interesse.
➤ 21/03 - La SEC terrà la prima di cinque tavole rotonde sulle problematiche relative alle criptovalute.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore di trading AI:
📈 Nel febbraio 2025, il prezzo del Bitcoin ha seguito un movimento laterale per un lungo periodo, per poi iniziare una brusca correzione. Il nostro indicatore di trading ha fornito 5 segnali con i punti di ingresso più redditizi e un rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione integrata contro i prezzi piatti ha impedito perdite dovute a movimenti manipolativi del mercato.
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali per il mese: + 35,92%
- Movimento massimo del prezzo su un segnale: + 17,89%
- Andamento medio dei prezzi per segnali: + 7,18%
Inoltre, vorrei condividere il risultato di una previsione a lungo termine del movimento del prezzo di Bitcoin dalla nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche una traiettoria di ulteriore movimento del prezzo:
Wall Street perde quotaWall Street, ieri, dopo un inizio brillante, ha corretto e ha chiuso in rosso, in un contesto di dati macro USA che sembrano peggiorare, unitamente alle preoccupazioni per i dazi in arrivo, promessi da Trump. Ad aggiungersi, anche le tensioni geopolitiche, che non accennano a placarsi, tra Washington e Kiev.
L'S&P 500 ha perso l’1,5% e il Nasdaq 100 è sceso dell’1,9%, mentre il Dow è sceso dell’1,3%. Sul fronte dei dati, l’ISM ha rivelato un rallentamento più netto del previsto nel settore manifatturiero statunitense, con l'indice dei nuovi ordini che ha registrato il calo più netto da marzo 2022, mentre le pressioni sui prezzi sono aumentate.
Nel frattempo, oggi sono entrati in vigore i dazi, tra cui un'imposta del 25% sulle importazioni da Messico e Canada e un'ulteriore tariffa del 10% sui prodotti cinesi. Il settore tecnologico ha subito una ondata di vendite, stimolato da un crollo del 7,5% da parte di Nvidia, poiché Singapore ha annunciato che sta indagando se le esportazioni attraverso la Malesia potrebbero aver protetto illegalmente i chip Nvidia per aggirare le restrizioni alle esportazioni statunitensi sulla Cina. Inoltre, Broadcom è scesa del 5% prima della pubblicazione dei suoi utili questa settimana.
Nel frattempo, Tesla e Amazon hanno perso oltre il 2% e i produttori di energia sono crollati a causa del calo dei prezzi del petrolio.
VALUTE
Sui cambi, la giornata di tensione che si è respirata a ogni livello si è sorprendentemente tradotta in un ribasso del dollaro contro euro e sterlina, poi seguiti anche da JPY, AUD e NZD. Ci saremmo attesi un recupero del biglietto verde, in qualità della sua caratteristica di valuta rifugio in momenti tanto delicati, e invece il mercato si è girato, forse perché tutte le notizie positive per il biglietto verde sono già inglobate nei prezzi, o probabilmente perché si è compreso che i dazi non sono la soluzione per aggiustare il deficit commerciale.
EUR/USD a ridosso di 1.0600, non lontano dai livelli chiave di 1.0630-40 area e così per le altre valute che sono vicine ai livelli chiave di resistenza. La giornata di oggi sarà decisiva, sia per i dati ma soprattutto perché Trump chiarirà finalmente se vorrà applicare già da domani le tariffe a Canada, Messico e Cina, che peraltro si sono detti pronti a rispondere adeguatamente.
ISM PMI USA
L'ISM Manufacturing PMI è sceso a 50,3 a febbraio 2025 da 50,9 a gennaio, al di sotto delle previsioni di 50,5. La lettura ha indicato una crescita più lenta nel settore manifatturiero poiché "la domanda si è attenuata, la produzione si è stabilizzata e la riduzione del personale è continuata mentre le aziende sperimentano il primo shock operativo della politica tariffaria della nuova amministrazione. La crescita dei prezzi è accelerata, causando arretrati di collocamento di nuovi ordini, interruzioni delle consegne dei fornitori e impatti sulle scorte di produzione", ha affermato Timothy Fiore, presidente dell'ISM.
I nuovi ordini sono diminuiti più da marzo 2022. Anche l'occupazione è scesa in territorio di contrazione e la produzione ha rallentato bruscamente. Inoltre, le pressioni sui prezzi sono aumentate al massimo da giugno 2022.
EURO: L’INFLAZIONE STABILE
Il tasso di inflazione annuale nell'area dell'euro è sceso al 2,4% a febbraio 2025, in calo rispetto al massimo di sei mesi del 2,5% a gennaio, ma leggermente al di sopra delle aspettative di mercato del 2,3%. La crescita dei prezzi ha rallentato per i servizi e l'energia, mentre l'inflazione è aumentata per i prodotti alimentari non trasformati e i beni industriali non energetici.
Anche il tasso di inflazione core è sceso al 2,6%, leggermente al di sopra delle previsioni di mercato del 2,5%, ma segnando comunque il livello più basso da gennaio 2022.
DAX, NUOVI MASSIMI
Il DAX ha costruito sui guadagni iniziali, salendo di oltre il 3% per scambiare intorno a 22.300 lunedì pomeriggio, raggiungendo nuovi massimi storici. La prospettiva di un fondo da mille miliardi di euro per la difesa e le infrastrutture, presumibilmente in discussione tra conservatori e socialdemocratici, ha spinto le azioni di aziende come Thyssenkrupp e Rheinmetall a guadagni a due cifre.
Contemporaneamente, il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato domenica che i leader europei avevano concordato di redigere un piano di pace per l'Ucraina da presentare agli Stati Uniti, dopo l’incontro fallito tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca.
Nel frattempo, gli investitori, considerato il livello di inflazione, supportano un altro taglio da parte della BCE in settimana, tenendo d'occhio le incombenti tariffe commerciali USA.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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Analisi del prezzo dell'oro 4 marzo⭐️Analisi fondamentale
I mercati sono preoccupati per i rischi posti da una guerra tariffaria globale apparentemente inevitabile. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso di imporre dazi del 25% su Canada e Messico e di aumentare quelli sulla Cina al 20%, innescando misure di ritorsione da parte di Cina e Canada che potrebbero sfociare in una vera e propria guerra commerciale.
Inoltre, Trump ha sospeso gli aiuti militari all'Ucraina, mettendo a dura prova i rapporti con gli alleati europei. Il mercato continua a monitorare i prossimi dati sull'occupazione negli Stati Uniti, che potrebbero avere un impatto sulla politica sui tassi di interesse della Fed, incidendo sui prezzi del dollaro statunitense e dell'oro.
⭐️Analisi tecnica
L'intervallo di prezzo odierno è a 2905 e 2877. Il trend del Dow sarà ancora prioritario quando l'oro avrà difficoltà a chiudere sopra importanti zone di resistenza. Le zone di vendita 2905 e 2918 sono oggi fortemente concentrate dai venditori. L'obiettivo più lontano per la settimana dell'oro sarebbe quello di ritoccare il minimo della scorsa settimana intorno a 283x. Prestare attenzione ai livelli di prezzo importanti per avere una strategia di ACQUISTO e VENDITA ragionevole.
DATI USA DEBOLIL'inizio deludente del 2025 per i dati economici statunitensi è proseguito oggi con una rinnovata debolezza dell'indice manifatturiero ISM.
I dati commerciali di venerdì scorso hanno registrato un aumento del 12% delle importazioni su base mensile.
Molti produttori stanno cercando di importare prima che le nuove tariffe vengano approvate.
Tuttavia l'effetto tariffario sembra già essere in gioco per quanto riguarda i prezzi pagati, con i prezzi dei fattori produttivi ai massimi da luglio 2022.
Buon trading a tutti
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.03.2025Nell’ultima seduta di febbraio Wall Street ritrova un po’ di ottimismo.
L’inflazione PCE Usa stabile a gennaio: messaggio “colomba” per la FED.
Borse asiatiche ed EU in recupero stamane! Industria cinese in crescita.
Rimbazano le Cryptovalute, dopo le parole ancora “bullish” di Trump.
Le Borse europee hanno chiuso l'ultima seduta di febbraio con movimenti moderati, influenzate dai dazi minacciati dal presidente Usa Donald Trump. Milano ha chiuso in lieve calo (-0,3%), Londra (+0,61%) e Parigi (+0,11%) leggermente positive, Francoforte quasi invariata (+0,01%).
Bitcoin ha continuato la sua discesa, scivolando sotto 80.000 dollari per la prima volta dal novembre 2024. Il calo ha superato il -25% dal picco di 109.000 raggiunto il mese precedente, dovuto alle aspettative su un possibile allentamento delle normative sulle criptovalute da parte di Trump.
Restando negli Usa, l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) ha confermato che la FED potrebbe non agire rapidamente sui tassi di interesse: l’aumento del +0,3% a gennaio è in linea con quello del mese precedente. L'inflazione annuale è scesa leggermente al 2,5%, mentre l'inflazione PCE di base (escludendo cibo ed energia) al 2,6%.
Nel frattempo, la spesa dei consumatori è diminuita -0,2% a gennaio. Nonostante l'inizio debole, Wall Street ha chiuso in forte rialzo: il Dow Jones ha guadagnato +1,4%, Nasdaq ed S&P500 +1,6%.
Nel bilancio dei primi due mesi dell'anno, le azioni globali hanno mostrato performance variabili, con l'Europa tra i vincitori. Parigi ha registrato +10%, Madrid +15%, Milano +13,5%. A Hong Kong, l'Hang Seng è salito +14,2%, trainato dai titoli tecnologici cinesi: anche Corea e Brasile sono state positive (+6,5%).
Wall Street ha visto performance più deboli, con i "Magnifici Sette" (Amazon, Apple, Microsoft, Nvidia, etc ) che hanno segnato una perdita complessiva del -6,5%. Questo ha portato a un calo del Nasdaq (-2,4%), mentre l'S&P500 e il Dow Jones hanno guadagnato rispettivamente l'1,2% e il 3,0%. In Asia, debolissima la borsa indiana, -8,0% da inizio anno, mentre Tokyo ha guadagnato +1,7%.
Sul fronte geopolitico, la tensione internazionale è stata alimentata dalle recenti dichiarazioni di Trump riguardo alla guerra commerciale e alla situazione in Ucraina. Il presidente ucraino Zelensky ha partecipato a un summit a Londra, con l’obiettivo di creare una "coalizione dei volenterosi" per favorire una pace duratura in Ucraina, supportata anche dagli Usa e col riarmo europeo: la Francia ha suggerito una tregua di un mese tra Russia e Ucraina.
In Germania, la disoccupazione a febbraio è scesa di 3.000 unità, attestandosi a 2,989 milioni, ma è aumentata di 175.000 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 6,4%.
La prima seduta di marzo vede un recupero delle borse, con guadagni generalizzati, grazie anche alla positiva chiusura di Wall Street. Tuttavia, il mercato è sotto pressione per la prospettiva di persistenza di tassi di interesse elevati negli Usa e per il rischio di una guerra commerciale globale. In Cina, i dati sull'attività manifatturiera sono stati positivi, con l’espansione più forte degli ultimi tre mesi.
La situazione geopolitica, però, continua a essere instabile, con l'entrata in vigore dei dazi del 10% sulle merci cinesi in ingresso negli Stati Uniti. Inoltre, la settimana prossima Xi Jinping aprirà il Congresso Nazionale, dove saranno annunciati i piani economici per l’anno, con aspettative di crescita attorno al 5%.
Sul fronte delle materie prime, il prezzo del Brent ha aperto la settimana in rialzo, supportato dai dati positivi sulla produzione cinese, ma l'incertezza sulla guerra in Ucraina e le possibili guerre commerciali rimangono fattori di preoccupazione.
A febbraio, il Brent e il WTI hanno registrato il primo calo mensile in tre mesi. Il prezzo del gas naturale in Europa è sceso, grazie anche alle aspettative di progressi nella pace in Ucraina.
Il mercato dei metalli preziosi ha visto un rialzo per l'oro, che ha guadagnato il 2% a febbraio e il 9% dall'inizio dell’anno, sostenuto dalla domanda di rifugio sicuro.
Nel settore delle criptovalute, il 2 marzo c'è stata una fiammata generalizzata, con il Bitcoin che ha guadagnato terreno dopo l’annuncio di Trump di creare una riserva di criptovalute statunitense, includendo Bitcoin, Ethereum, XRP, SOL e ADA. La notizia ha suscitato ottimismo nel settore.
Sul fronte obbligazionario, febbraio è stato positivo per i bond governativi degli Stati Uniti e della zona euro. I future sui Treasuries decennali sono aumentati del 2,07%, mentre il rendimento è sceso al 4,22%, lontano dai massimi di gennaio.
Anche i bond governativi europei hanno visto un guadagno contenuto, con i prezzi di Bund e i BTP decennali in crescita dello 0,5%. Lo spread tra i BTP e i Bund decennali è rimasto stabile a 113 punti base.
Infine, la distribuzione dei possessori di BTP in Italia ha visto un aumento della quota in mano alle famiglie, passata dall'8% del 2022 al 14% alla fine del 2024, mentre la quota in mano agli stranieri è salita dal 26% al 31%.
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GOLD | Inizio mese di Marzo.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Salve ragazzi, per motivi personali, questa settimana, pubblicherò solo analisi con zone di valutazione senza nessuna descrizione.
Dal prossimo Lunedì riprenderemo normalmente.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Grandi acquisti in chiusura venerdì portano il mercato positivo.L'ondata di acquisti in chiusura di sessione porta le azioni in territorio positivo.
di Marco Bernasconi – 3 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"Investire non è un gioco in cui il ragazzo con il QI più alto vince; è un gioco in cui il ragazzo con la migliore disciplina vince." - Warren Buffet
Nonostante un'impennata della pressione d'acquisto verso la chiusura della sessione di venerdì, ritengo che la positività non sia stata sufficiente a compensare le difficoltà generali di febbraio. Infatti, tutti e tre i principali indici hanno chiuso il mese in rosso. Alla chiusura, il Dow è salito del +1,4%, il Nasdaq ha registrato un incremento del +1,6% e l'S&P 500 ha seguito lo stesso ritmo, guadagnando anch’esso il +1,6%.
A livello settoriale, ho osservato un ampio rialzo del mercato, con i settori Financials, Consumer Discretionary e Technology in testa. Tuttavia, i comparti Real Estate e Basic Materials hanno rispecchiato il trend dei "ritardatari" di venerdì, essendo gli unici due settori a non registrare almeno un +1,0% di guadagno. Anche le small cap hanno partecipato al rialzo, contribuendo a una giornata generalmente positiva per il mercato.
Risultati del quarto trimestre: crescita solida, nonostante le incertezze
Le ultime due settimane di febbraio sono state particolarmente volatili, nonostante un solido ciclo di rendicontazione aziendale, che a mio avviso è stato in parte ignorato a causa dei timori legati ai dazi, del calo della fiducia dei consumatori e delle persistenti tensioni geopolitiche.
Nonostante questa volatilità, il ciclo di reporting del quarto trimestre del 2024 si è mantenuto prevalentemente positivo. Sebbene alcune reazioni post-utili siano state negative in seguito alla pubblicazione di dati chiave (sì, sto parlando di te, NVIDIA), il tasso di crescita complessivo di fatturato e utile netto si è dimostrato favorevole rispetto ai periodi recenti.
L'attenzione sugli utili resta focalizzata sul settore retail, con importanti player pronti a comunicare i risultati questa settimana, tra cui Target, Best Buy, Costco, Macy’s e altri.
Fino a venerdì 28 febbraio, sono stati pubblicati i risultati del quarto trimestre di 485 componenti dell’S&P 500, pari al 97% dell’indice totale. Gli utili aggregati di queste aziende sono aumentati del +14,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre i ricavi sono cresciuti del +5,9%. Inoltre, il 76,3% delle aziende ha superato le stime sugli utili per azione (EPS), mentre il 65,4% ha battuto le previsioni sui ricavi.
Escludendo il contributo delle aziende Magnificent 7, la crescita degli utili del quarto trimestre per il resto dell’S&P 500 si attesterebbe al +10,1%, con un incremento dei ricavi del +4,7%.
Spesa dei consumatori e impatto dell’inflazione
Dai risultati sugli utili finora pubblicati, rilevo un quadro rassicurante sulla spesa dei consumatori, con trend generali stabili e in linea con i trimestri precedenti. Sebbene gli ultimi dati sulla fiducia dei consumatori segnalino un lieve calo, ritengo che la tendenza di lungo periodo resti positiva, sostenuta da un mercato del lavoro solido e da aumenti salariali costanti.
Negli ultimi trimestri, l'inflazione accumulata ha limitato la spesa, con un impatto particolarmente evidente nella fascia di reddito più bassa. Questo ha spinto i consumatori a essere più orientati al valore, concentrando gli acquisti su beni essenziali. Al contrario, la spesa per beni durevoli e altri prodotti discrezionali è rimasta debole, una tendenza che troverà ulteriore conferma nei risultati di Target e Best Buy attesi questa settimana.
Dati sull’inflazione e prospettive della Fed
Oggi sono stati pubblicati i dati relativi all'indice PCE, l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve:
Su base annua, a gennaio l’indice dei prezzi PCE è aumentato del +2,5%.
Escludendo cibo ed energia, l’indice Core PCE è cresciuto del +2,6% rispetto all'anno precedente.
Su base mensile, l’indice PCE di gennaio ha registrato un incremento del +0,3%, con il Core PCE che ha mostrato lo stesso aumento del +0,3%.
Nel complesso, ritengo che si tratti di un rapporto discreto per le prospettive della Fed, anche se è importante sottolineare che gli investitori non si aspettano un taglio dei tassi di interesse nella prossima riunione prevista per metà marzo.
Osservando i mercati con la mia personale esperienza, credo che il contesto attuale continui a offrire opportunità interessanti per gli investitori attenti alle dinamiche macroeconomiche e alla rotazione settoriale.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi sulle nostre attività di trading.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi
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