Notizie della settimana!MERCOLEDI'
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GIOVEDI'
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VENERDI'
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- Indice Michigan (15:00) (USD)
Le notizie americane fino al 30 marzo verranno pubblicate un'ora prima rispetto al solito per via del cambio d'ora legale anticipato.
Secondo i dati pubblicati ieri mattina 'industria tedesca ha iniziato l'anno con una nota positiva, con un aumento del 2% su base mensile a gennaio, dal -1,5% su base mensile di dicembre.
Su base annua, la produzione industriale è ancora in calo dell'1,6%.
Allo stesso tempo, l'anticipazione delle esportazioni, anticipando i dazi incombenti, si è interrotta poiché le esportazioni tedesche sono diminuite del 2,5% su base mensile a gennaio.
Con l'aumento delle importazioni dell'1,2% su base mensile, il surplus commerciale si è ridotto.
La produzione industriale tedesca rimane circa il 10% al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Buon trading a tutti
Analisi fondamentale
Ci Sarà Davvero un Bear Market? Il mercato azionario statunitense sta attualmente subendo un significativo calo a causa dei crescenti timori di una possibile recessione negli Stati Uniti. Lunedì 10/03/2025, l’indice Nasdaq Composite ha registrato una flessione del 4%, raggiungendo il livello più basso degli ultimi sei mesi. Anche l’S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average hanno subito perdite rispettivamente del 2,7% e del 2,1%.  
Questo declino è attribuito principalmente alle preoccupazioni degli investitori riguardo alle politiche commerciali aggressive del presidente Trump, inclusa l’imposizione di nuovi dazi su importazioni da Messico, Canada e Cina. Tali misure hanno alimentato l’incertezza sul futuro dell’economia statunitense, portando a una riconsiderazione delle prospettive economiche. Inoltre, recenti dati economici, come l’aumento dei tagli occupazionali e segnali di rallentamento in vari settori, hanno contribuito ad accrescere i timori di una recessione.  
In un’intervista rilasciata domenica a Fox News, il presidente Trump ha affermato che l’economia statunitense sta attraversando “un periodo di transizione” e non ha escluso la possibilità di una recessione o di un aumento dell’inflazione nel corso dell’anno. Questa dichiarazione ha ulteriormente alimentato le preoccupazioni degli investitori, contribuendo al calo dei mercati azionari.
La combinazione di politiche commerciali incerte e segnali economici negativi ha portato a una maggiore volatilità nei mercati finanziari, con gli investitori che cercano rifugio in asset più sicuri, come i titoli di Stato. L’indice di volatilità VIX, spesso indicato come “indice della paura”, è aumentato del 19,5%, raggiungendo il livello più alto da dicembre.
Tutto ciò alimenta la preoccupazione e il panico nei mercati, ma il trend long term resta rialzista.
Zona di possibile ripartenza potrebbe essere dai 18390-17350 circa.
Come sempre, i miei non sono consigli finanziari, fai le tue valutazioni e l’unica cosa che ti chiedo il è di boostare l’articolo. È davvero importante per me.
Buon Trading
SEMPRE PIU' A SUDAll'inizio dell'anno pensavo che il presidente Trump stesse mercanteggiando per ottenere condizioni favorevoli per gli Stati Uniti, poi pian piano ho iniziato a vedere che fa sul serio con i dazi.
Dopo le ultime dichiarazioni dove non smentisce la possibilità di una recessione per poter portare avanti le politiche protezioniste, ho iniziato a rivalutare le vere condizioni di mercato.
Ora bisogna vedere cosa succede a SP:SPX sul livello del -10% e se il prezzo dovesse arrivare, bisogna osservare anche il -15% ed ancora se il prezzo dovesse arrivare bisogna tenere d'occhio il -20%.
Questi eventi di mercato passano poche volte e potrebbero trasformarsi in delle occasioni, sempre che gli USA si continuano ad affermare con prima super potenza mondiale.
Vediamo come si mettono le cose.
Inizio a preparare un set up SHORT#MSTR inizio a preparare un set up SHORT, se #BTC mi conferma continuazione della discesa non penso che #MSTR possa salire. A me il tutto porta al livello di prezzo di 138,50 circa, c'è un supporto e anche lo swing del T+5i nato dall'ultimo max. Adesso d'inverso ultimo max SEMBRA un T+3i mentre di indice siamo sotto un T+2 appena nato.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.03.2025Si indebolisce il mercato del lavoro Usa: Wall Street spera in taglio dei tassi FED.
Ancora vendite sulle Mag7 tech, ma recuperano Asia ed Europa.
Bond governativi EU ancora in tensione: pesa la crescita del debito per la Difesa.
Dollaro ancora fragile: cross verso Euro verso 1,09. Bene per inflazione EU.
La politica commerciale Usa sembra un gioco di montagne russe, con dazi annunciati, ritirati, rinviati e talvolta confermati solo parzialmente. Questo caos non fa che confondere i mercati globali, come dimostrano i movimenti azionari di venerdì 7 marzo, che hanno visto una ripartenza in negativo sia in Europa che a Wall Street, seppur con esiti divergenti a fine seduta (postivi negli Usa).
In Europa, la seduta si è chiusa maluccio, con Francoforte pesante, -1,7%. La colpa è dei dati allarmanti dell’industria tedesca, che ha visto gli ordini scendere -7% a gennaio, segnalando che l’economia tedesca ha bisogno di maggiori stimoli.
Parigi ha ceduto -0,9%, Milano una perdita simile, mentre Londra è riuscita ad azzerare le perdite: positiva sol Madrid, +0,17%.
Sul mercato valutario, l’euro ha toccato i massimi da quattro mesi dopo i dati sul mercato del lavoro statunitense, che hanno mostrato una crescita inferiore alle attese a febbraio, facendo presagire che la Federal Reserve continuerà a mantenere il suo percorso di allentamento dei tassi.
Intanto, in Ontario (Canada), il premier Doug Ford ha dichiarato che tre Stati Usa dovranno pagare un dazio del 25% sull’elettricità proveniente dall’Ontario, come risposta agli attacchi del presidente Trump contro il Canada e le politiche commerciali altalenanti degli Stati Uniti.
L'incertezza politica ha continuato a influenzare negativamente i mercati, come evidenziato da Wall Street, che ha aperto in ribasso dopo i dati sulla disoccupazione, ma poi ha recuperato chiudendo in moderato rialzo, col Dow Jones a +0,5%, il Nasdaq +0,7% e lo S&P500 +0,6%.
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 4,1% a febbraio, con una crescita dei salari orari del +0,3%, dal +0,5% del mese precedente. I posti di lavoro non agricoli sono aumentati di 151.000 unità, meno delle attese.
Questi dati hanno alimentato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, anche se la governatrice Adriana Kugler ha avvertito che la lotta all’inflazione non è ancora vinta, e potrebbe essere opportuno mantenere la politica monetaria ancora restrittiva per un po' di tempo.
Un tema caldo che continua ad essere dibattuto è il divario tra Wall Street e le Borse europee. Mentre l’indice globale Stoxx600 ha guadagnato un brillante +9% dall'inizio dell’anno, Wall Street registra performance contrastanti: il Dow Jones guadagna un magro +0,6%, ma S&P500 e Nasdaq hanno perso rispettivamente -1,9% e -5,8%.
A determinare la marcata sotto-performance sono le “Magnificche Sette”, alias azioni tecnologiche dominanti come Apple, Microsoft e Nvidia. Queste 7 aziende hanno visto un calo medio del -11% da inizio anno, ma Tesla che ha perso addirittura -35% a causa della crescente concorrenza cinese e dei cambiamenti nella politica green statunitense.
Parlando di incidenza del loro peso sui relativi indici, i sette big tech continuano a dominare il mercato: rappresentando 42% del Nasdaq, 31% dell’S&P500 e 22% del MSCI World, che è un indice globale.
In termini di multipli valutativi sono ben più costose della media, con un rapporto P/E (prezzo/utili) di circa 32,4x per il Nasdaq, rispetto ai 21x dell'indice MSCI World e ai 15,3x dello Stoxx 600.
Stamane, dall’altro lato del mondo, l’Asia segna movimenti contrastanti. Il Nikkei 225 giapponese ha guadagnato +0,5%, mentre lo Yen è stabile rispetto al Dollaro, a 147,6. Il Giappone sta soffrendo un aumento significativo delle retribuzioni dei suoi lavoratori, con un incremento del 3,1% a gennaio, il maggiore da 32 anni.
Nella “greater China” sono prevalsi i segni negativi: Hang Seng -1,5% e CSI300 -0,6%.
La Cina ha risposto ai dazi Usa USA con provvedimenti analoghi, alias 10-15% su alcuni prodotti agricoli americani, alimentando la guerra commerciale.
Le materie prime hanno visto una settimana mista. Il petrolio Brent ha avuto una lieve flessione, scivolando a circa 70 dollari/barile, segnando la terza settimana negativa consecutiva. Al contrario, metalli come l’oro (+1,7%), l’argento (+4,5%) e il rame (+2,7%) sono saliti: ciò si aggiunge il balzo del gas naturale in Usa (+14%),causato delle tensioni commerciali con il Canada.
Sul fronte obbligazionario il Bund decennale tedesco ha vissuto la peggior settimana dal periodo della riunificazione tedesca, perdendo -4,15%, mentre il BTP italiano l’ha seguito senza peggioramenti sepcifici: lo spread tra BTP e Bund è rimasto stabile a circa 112 bps.
Infine, il Dollaro ha registrato la sua peggior settimana dal 2009 contro l'euro, scendendo -4,4%, spinto dai segnali di rallentamento dell’economia statunitense e dalla prospettiva di crescita economica migliorata in Europa.
Bitcoin e Ethereum, invece, hanno vissuto una settimana da dimenticare, con perdite rispettivamente del 13% e del 20%.
In conclusione, i mercati globali sono attraversati dalla perdurante incertezza, alimentata da dazi, politiche monetarie divergenti e dalla guerra commerciale.
Coi dati economici degli Stati Uniti che continuano a segnare un rallentamento, le aspettative incerte della politica monetaria, l’inflazione “appiccicosa” e le turbolenze geopolitiche continueranno ad incidere sull'umore degli investitori.
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GOLD | IPC in arrivo Mercoledì.Buongiorno Traders.
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Buon Trading.
Ciau.
Conclusione positiva dopo la settimana peggiore dell'anno.Conclusione positiva dopo la settimana peggiore dell'anno.
di Marco Bernasconi – 10 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"Quando tutti sono avidi, sii spaventato. Quando tutti sono spaventati, sii avido." - Warren Buffet
L’ultima sessione della settimana si è chiusa in positivo, ma il rimbalzo del mercato non è stato sufficiente a compensare la performance negativa degli ultimi cinque giorni. Tuttavia, in un contesto di forte incertezza sui dazi, gli investitori devono accontentarsi di ogni segnale di stabilità.
Il NASDAQ, che ieri è entrato ufficialmente in territorio di correzione, è avanzato dello 0,70% (quasi 127 punti) venerdì, chiudendo a 18.196,22, ma ha comunque registrato un calo settimanale del 3,6%.
L’S&P 500 è salito dello 0,55%, chiudendo a 5.770,20, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,52% (circa 222 punti), terminando la settimana a 42.801,72. Tuttavia, su base settimanale, questi due indici hanno registrato un calo rispettivamente del 3,2% e del 2,4%.
Come spesso accaduto in questa settimana volatile, l’andamento dei mercati è stato caratterizzato da bruschi ribassi seguiti da rapidi recuperi. Tuttavia, resta il fatto che questa è stata la settimana peggiore dell’anno per l’S&P 500 e il NASDAQ.
Dati sull’occupazione: segnali contrastanti
Il rapporto sulle buste paga non agricole di febbraio ha mostrato un quadro misto. L’economia ha aggiunto 151.000 posti di lavoro, un dato inferiore alle aspettative (che oscillavano tra 160.000 e 170.000), ma comunque abbastanza vicino da non essere considerato un vero disastro. Il tasso di disoccupazione, invece, è salito al 4,1%.
La reazione del mercato a questo rapporto non è stata particolarmente positiva, poiché ha confermato il raffreddamento del mercato del lavoro. Tuttavia, gli investitori hanno accolto con maggiore favore il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Powell ha ribadito che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi e preferisce attendere che le incertezze si dissipino prima di prendere nuove decisioni. Il suo tono pacato e il messaggio coerente con le precedenti dichiarazioni hanno fornito un po’ di stabilità a un mercato ancora nervoso.
Per il momento, la Fed resta in attesa e vuole valutare l'eventuale impatto inflazionistico dei dazi prima di procedere con ulteriori riduzioni dei tassi. Tuttavia, esiste sempre la possibilità che l’istituto centrale agisca più rapidamente se dovessero emergere segnali di indebolimento più marcati nel mercato del lavoro.
Attualmente, l’occupazione si mantiene su livelli discreti, come confermano i recenti dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e il rapporto sull’occupazione.
Settimana cruciale per la Fed: dati economici e inflazione in arrivo
La prossima settimana sarà particolarmente importante per la Fed, che riceverà nuovi dati chiave relativi al suo doppio mandato (piena occupazione e stabilità dei prezzi):
Martedì: pubblicazione dei dati JOLTS sul mercato del lavoro
Mercoledì: focus sull’indice dei prezzi al consumo (CPI)
Giovedì: uscita dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI)
Sul fronte societario, sono attesi diversi report sugli utili, tra cui:
Oracle (ORCL) lunedì
Adobe (ADBE) mercoledì
Prospettive sugli utili e crescita economica
Sono sempre stato ottimista sulla redditività aziendale, come sanno bene i lettori abituali dei miei commenti sugli utili. Il tasso di crescita degli utili è in accelerazione negli ultimi trimestri: nel trimestre precedente ha raggiunto il +14,6% (+17,3% escludendo il settore Energy), il livello più alto degli ultimi tre anni.
Ritengo che questa tendenza positiva proseguirà nei prossimi trimestri, con un’espansione della crescita che andrà oltre il settore tecnologico, motore principale dell’ultimo biennio.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi sulle nostre attività di trading.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Monday Viewing XauPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
Buongiorno a tutti e buona settimana!
Oggi giornata di monitoraggio e attesa su XAU.
Osservo i livelli chiave segnati e valuterò i posizionamenti durante la sessione di news e l’apertura di New York.
Attualmente il prezzo continua a muoversi in un range laterale, rendendo difficile un’operatività swing efficace.
Resto in attesa di maggiori sviluppi.
Ci vediamo oggi in live alle 14! 🔥
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Il caos dei daziOgni giorno che passa, il mercato sembra comprendere sempre meno quale sia la vera strategia di Trump e della sua nuova amministrazione in economia, politica estera, quindi geopolitica, e infine politica economica.
Se da un lato il Presidente mantiene il solito decisionismo e determinazione in ogni sua affermazione, d’altro canto non è semplice legare logicamente ogni intervento verbale tra le tantissime esternazioni che rilascia. Non è facile poi comprendere quante di queste dichiarazioni si trasformino in atti formali e quali no, anche perché ci mettono del loro sia Elon Musk, sia il segretario al tesoro Scott Bessent, anch’essi molto attivi ma non sempre in linea con il Presidente.
Sappiamo che Musk ha dato una sforbiciata importante al settore pubblico, attraverso la Commissione che si occupa di efficienza del settore pubblico (Doge), e i riflessi sul mercato del lavoro cominciano a farsi sentire (basti osservare gli ultimi dati sui licenziamenti, i cosiddetti challenger layoffs).
Sappiamo che Trump aveva introdotto i dazi del 25% a Messico e Canada, poi rinviati di un mese, da febbraio a marzo, poi però reintrodotti al 4 marzo, ma successivamente sospesi almeno per quelli relativi a quei beni e servizi inseriti nel trattato di libero scambio tra gli Usa e i due paesi confinanti (USMCA).
Il che significa probabilmente che vuole negoziare e ottenere promesse di collaborazione per sconfiggere l’importazione illegale di droga e di forza lavoro irregolare. Con la Cina sta giocando come al gatto col topo, ma sa anche che il gigante asiatico ha i mezzi per contrastarlo, una su tutte la svalutazione dello Yuan.
In politica estera, sta cercando la pace tra Russia e Ucraina, escludendo l’Europa, ma senza grande convinzione, specie in seguito all’incontro fallito con Zelensky. In politica economica, parla di deregolamentazione e defiscalizzazione, chiedendo però alla Fed di tagliare il costo del denaro, che sembra una contraddizione in termini, considerato che le politiche promesse sarebbero inflattive, eccetto forse il ridimensionamento del settore pubblico, che potrebbe provocare una recessione.
La Fed si muove con cautela anche se gli ultimi dati fanno pensare a un taglio del costo del denaro prima del previsto. Sui mercati, tutto ciò ha prodotto movimenti caotici, che prima vedevano il dollaro salire, e poi scendere rapidamente. Le borse tenevano i massimi, specie quelle Usa, nonostante le promesse di dazi draconiani, almeno all’inizio, ma poi hanno invertito la rotta, scendendo, con i dazi che sono stati applicati solo parzialmente.
Situazioni apparse irrazionali, ma si sa, i mercati spesso sfidano la logica. Poi la questione geopolitica e l’inserimento dell’Europa, con il possibile riarmo attraverso investimenti nel settore della difesa, fuori dai vincoli di bilancio, un qualcosa che i mercati vedono come una opportunità di rilancio dell’economia. E così l’Euro è balzato a 1.0887 da 1.0380 in poche sedute, ma resta il caos, l’incertezza, ed è difficile fare delle ipotesi su quel che potrà accadere e sulla vera volontà di Trump che, sembra di capire, stia usando i dazi come grimaldello per deprezzare il biglietto verde, forse l’unica strada per ridurre l’enorme deficit commerciale (131 miliardi di dollari di incremento mensile).
AZIONARI IN DISTRIBUZIONE
Le azioni statunitensi hanno registrato una giornata volatile venerdì, con Wall Street che si è ripresa dalle perdite precedenti, in un contesto di incertezza legata, come già detto, alla politica commerciale della nuova amministrazione.
L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,6% e il Nasdaq Composite è salito dello 0,7%, mentre il Dow Jones ha recuperato 222 punti. Le azioni hanno invertito le perdite nonostante il fatto che il presidente della Fed Powell abbia affermato che la banca centrale non ha fretta di tagliare i tassi di interesse, anche se le prospettive economiche sono offuscate dalle tensioni commerciali e dall'incertezza politica.
Tuttavia, i dati economici hanno mostrato risultati contrastanti in seguito a dei Non Farm Payrolls, il rapporto sui posti di lavoro, più deboli del previsto, 151K a febbraio, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%. L'incertezza che circonda le politiche commerciali di Trump ha anche aggiunto nervosismo al mercato, nonostante le sue esenzioni temporanee sui dazi per le merci provenienti da Canada e Messico.
Broadcom è salita dell'8,4% dopo aver pubblicato risultati ottimistici, mentre Costco è crollata del 7% a causa dei deboli utili. Il mercato ha registrato la settimana peggiore da settembre, con il Dow e l'S&P 500 in calo di oltre il 2% e il Nasdaq in perdita del 3%.
VALUTE
Il mercato dei cambi resta ancorato ai movimenti dell’EurUsd che dopo aver toccato 1.0887, ha corretto venerdì in serata di 50 pips, ma senza sfondare i supporti. Le correzioni tecniche sembrerebbero dovute, ma in questo contesto di alta volatilità e avversione, il momentum al rialzo appare ancora forte.
Questa notte sono usciti i prezzi al consumo in Cina, scesi dello 0,7% anno su anno a febbraio 2025, superando le stime di mercato di un calo dello 0,5% e invertendo un aumento dello 0,5% nel mese precedente. Si tratta del primo dato deflattivo dal gennaio 2024. Ciò potrebbe alimentare un po’ di ripresa del biglietto verde, non solo contro Euro ma anche contro gli altri rapporti valutari.
NON FARM PAYROLLS
L'economia statunitense ha aggiunto 151.000 posti di lavoro a febbraio 2025, in aumento rispetto ai 125.000 rivisti al ribasso di gennaio e rispetto alle previsioni di 160.000. L'occupazione ha registrato un trend in aumento nell'assistenza sanitaria, attività finanziarie, trasporti e assistenza sociale.
Nel frattempo, l'occupazione nel governo federale è diminuita di 10.000, riflettendo già parte dell'impatto dei licenziamenti DOGE, sebbene si preveda che gli effetti dei tagli alla spesa federale e delle tariffe peseranno di più sul mercato del lavoro nei prossimi mesi.
Si sono verificate perdite di posti di lavoro anche nel commercio al dettaglio e l'occupazione ha mostrato pochi cambiamenti nell'estrazione di petrolio e gas, ma anche edilizia, e commercio all'ingrosso.
SALARI ORARI USA
I guadagni orari medi per tutti i dipendenti delle buste paga private non agricole degli Stati Uniti sono aumentati di 10 centesimi, ovvero dello 0,3% in un mese, a 35,93 dollari a febbraio 2025, dopo un aumento rivisto al ribasso dello 0,4% a gennaio, in linea con le previsioni di mercato.
A febbraio, i guadagni orari medi dei dipendenti del settore privato della produzione e non di supervisione sono aumentati di 9 centesimi, o dello 0,3%, a 30,89 dollari. Negli ultimi 12 mesi, i guadagni orari medi sono aumentati del 4%, dopo un aumento rivisto al ribasso del 3,9% nel mese precedente e leggermente al di sotto delle aspettative di mercato del 4,1%.
SETTIMANA ENTRANTE
Questa settimana, i dati più significativi saranno l’inflazione e i prezzi alla produzione Usa, ma anche le offerte di lavoro JOLTS e l'indice di fiducia dei consumatori del Michigan.
Nel Regno Unito, attenzione al dato del Pil, la produzione industriale e la bilancia commerciale dei beni. Anche la Germania pubblicherà i dati sulla bilancia commerciale e sulla produzione industriale.
Nel frattempo, va ricordata la decisione della Boc sui tassi. In Cina, saranno pubblicati, come negli Usa, Cpi e Ppi. Ancora, inflazione in diversi paesi emergenti come India, Brasile, Russia e Polonia. In Australia, attenzione alla fiducia delle imprese NAB e la fiducia dei consumatori Westpac.
Buona settimana!
Saverio Berlinzani
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Calo dei rendimenti sui titoli di stato statunitensil recente calo dei rendimenti sui titoli di stato statunitensi non è primariamente attribuibile a un calo delle aspettative di inflazione, bensì alla crescente preoccupazione per una potenziale recessione, di entità variabile, che incombe sui mercati.
Rendimenti e Prospettive Economiche:
Tradizionalmente, i rendimenti obbligazionari tendono a diminuire quando gli investitori prevedono un calo dell'inflazione, in quanto la minore pressione sui prezzi riduce la necessità di politiche monetarie restrittive da parte della Federal Reserve (Fed). Tuttavia, nel contesto attuale, il calo dei rendimenti sembra essere guidato principalmente da un flight-to-safety, ovvero da una corsa verso asset considerati più sicuri in un clima di crescente incertezza economica.
Revisione delle Aspettative sui Tassi:
La prova di questo cambiamento di narrativa è evidente nella revisione delle aspettative sui tassi d'interesse da parte del mercato. Precedentemente, il mercato scontava un solo taglio dei tassi nel corso del 2025. Attualmente, le aspettative sono orientate verso tre o quattro tagli, riflettendo la crescente probabilità che la Fed intervenga per sostenere l'economia di fronte ai crescenti rischi recessivi.
Conclusioni:
Il mercato obbligazionario sta inviando un segnale chiaro: la preoccupazione per una potenziale recessione negli Stati Uniti sta superando le considerazioni sull'inflazione. Questo cambiamento nelle aspettative si traduce in un calo dei rendimenti e in una maggiore probabilità di interventi accomodanti da parte della Federal Reserve.
Yuan Cinese e Politiche Monetarie: La Strategia di IndebolimentoL'indebolimento del dollaro statunitense, osservato negli ultimi tempi, è un fenomeno che può essere interpretato alla luce delle recenti politiche monetarie cinesi e della necessità di preservare la stabilità del sistema finanziario globale. In particolare, l'avvio di una nuova fase di allentamento monetario da parte della banca centrale cinese ha creato la necessità di un aggiustamento valutario per evitare squilibri eccessivi.
Il Dilemma dello Yuan:
Un rafforzamento eccessivo del dollaro avrebbe esercitato una pressione insostenibile sullo yuan cinese, potenzialmente compromettendo la competitività delle esportazioni cinesi e destabilizzando l'economia del paese. Per questo motivo, un deprezzamento controllato del dollaro si è reso necessario per bilanciare le politiche monetarie delle due superpotenze economiche.
Indebolire il Dollaro Senza Taglio dei Tassi: La Leva della Paura:
La Federal Reserve (Fed) si è trovata di fronte a una sfida: come indebolire il dollaro senza ricorrere al tradizionale strumento del taglio dei tassi d'interesse? La soluzione è stata quella di instillare nei media la paura di una recessione economica americana.
L'Impatto della Narrazione Mediatica:
La diffusione di notizie e analisi pessimistiche sulla salute dell'economia statunitense ha generato incertezza e timori tra gli investitori, spingendoli a ridurre la loro esposizione al dollaro e a cercare rifugio in altre valute. Questo ha portato a una diminuzione del valore del dollaro, raggiungendo un livello ritenuto meno rischioso per la stabilità finanziaria globale.
PIL USA,Fed Anticipa una Contrazione del -2,8% le PILl tracker GDPNow, uno strumento di monitoraggio del Prodotto Interno Lordo (PIL) sviluppato dalla Federal Reserve di Atlanta, proietta una contrazione del -2,8% per l'economia statunitense nel primo trimestre dell'anno. Questo dato, nettamente inferiore alle attese, solleva interrogativi sulla solidità della ripresa economica e pone nuove sfide per la politica monetaria.
Fattori Determinanti la Contrazione:
Calo delle Esportazioni Nette: Le esportazioni nette sono previste in calo del 3,6% rispetto al quarto trimestre del 2024. Questa flessione è attribuibile, in parte, all'accumulo di scorte da parte delle imprese, una strategia volta a mitigare i potenziali aumenti dei costi di importazione derivanti da ipotetici dazi doganali promossi dall'amministrazione Trump.
Effetto dei Dazi: L'incertezza sulle future politiche commerciali sta già influenzando il comportamento delle aziende, con un impatto misurabile sui flussi commerciali. Sebbene questo effetto possa rivelarsi temporaneo, i dazi rappresentano un fattore di distorsione per l'economia.
Stagnazione della Spesa per Consumi: La crescita della spesa dei consumatori, misurata dall'indice dei prezzi per i consumi personali (PCE), l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, è stimata piatta per il primo trimestre. Tale dato contrasta con le previsioni di inizio mese, che indicavano una crescita vicina al 3%.
Snam, la mia visione sul titolo.Il titolo Snam è uscito dal triangolo TR1 di compressione per poi rientrarvi e testarlo piu volte. Il sell off di mercoledi-giovedi lo ha riportato a testare la T1 di lungo periodo da dove è rimbalzato. Sembra essersi formato un canale delimitato dalle due trendline C1 e C2,che potrebbe delimitare le quotazioni per il medio periodo. La mia visione è per un test di area 4,63, poi un retest della parte bassa del canale per poi ripartire al rialzo. Titolo per chi ha una visione di lungo periodo.
GOLD cosa ci fai lì ? storno chiamato sul GOLD !!!le ragioni Tecniche indicano Short.
le ragioni intermarket indicano SHORT.
p.s. per capire se il trend è compromesso bisogna attendere fine Marzo !
mercati lenti....non cè aria di recessione...quindi il GOLD dovrebbe perdere parecchi consensi !!!!
Buon Trading Guys
Nasdaq Aggiornamento e Target SHORT...Analizziamo in modo dettagliato il Nasdaq ,grazie all'analisi tecnica, quello che gli indici stanno disegnando....
le aree di resistenza si fanno importanti e siamo in territorio di ipercomprato da mesi ...
ANCORA INCERTEZZA FINO AD AGOSTO-SETTEMBRE !
opterei solo per operazioni di TRADING .
p.s. Cosa ci fa l'ORO ancora a 2910 punti ....???? l'analisi intermarket suggerisce storni IMPORTANTI ocio.
Buona Ricchezza Finanziaria
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA 3-7 marzoRiassunto della settimana:
- I prezzi ISM USA salgono ai massimi da luglio 2022
- La BCE taglia i tassi di 25 punti base
- Aumenta il deficit commerciale USA
- Aumenta all'1,2% il PIL Europeo, sopra le aspettative
- Il tasso di disoccupazione USA sale al 4,1%
- Le buste paga non agricole aumentano di 150.000 unità.
Andamento delle valute:
- EUR è stata la top perfomer della settimana
- USD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
RIARMO EUROPEO:
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che punta a bypassare il voto dell’Europarlamento per far approvare direttamente dal Consiglio europeo il piano per il riarmo da 800 miliardi di euro in 4 anni.
Gli analisti di Swissquote Bank ritengono che l'impegno dell'Europa a sostenere l'Ucraina stimolerà l'economia, entrando in territorio di Quantitative Easing....e l'inflazione??
Buon trading a tutti
SANOFI ( SAN ), Strategia rialzista di lungo periodoSANOFI ( SAN ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Sanofi è stata fondata nel 1973 e ha sede a Parigi, in Francia. L'azienda, precedentemente nota come Sanofi-Aventis, ha cambiato nome in Sanofi nel maggio 2011. Sanofi, insieme alle sue controllate, è impegnata nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di soluzioni terapeutiche negli Stati Uniti, in Europa e a livello internazionale. Opera attraverso tre segmenti: Farmaceutici, Vaccini e Consumer Healthcare. L'azienda fornisce prodotti per cure specialistiche, tra cui anticorpi monoclonali umani; prodotti per la sclerosi multipla, la neurologia, altre malattie infiammatorie, l'immunologia, le malattie rare, l'oncologia e i disordini del sangue rari; farmaci per il diabete; prodotti cardiovascolari e prodotti da prescrizione consolidati. Fornisce anche vaccini pediatrici contro la poliomielite, la pertosse e l'hib; e vaccini contro l'influenza, il richiamo per adulti, la meningite, i viaggi e le malattie endemiche. Inoltre, l'azienda offre prodotti per le allergie, la tosse e il raffreddore, il dolore, la cura del fegato, il benessere fisico e mentale, i probiotici, l'apparato digerente e i prodotti nutrizionali; e altri prodotti, come lozioni quotidiane per il corpo, prodotti anti-prurito, lozioni idratanti e lenitive, creme per il corpo e per i piedi, nonché polveri per l'eczema. Inoltre, ha diversi prodotti farmaceutici e vaccini in fase di sviluppo. Sanofi ha un accordo di collaborazione con GlaxoSmithKline per lo sviluppo di un vaccino ricombinante Covid-19 e una collaborazione di ricerca con la Stanford University School of Medicine per far progredire la comprensione dell'immunologia e dell'infiammazione attraverso uno scambio scientifico aperto. Ha anche un accordo di collaborazione e di opzione di licenza con Prellis Biologics, Inc.
DATI: 17/ 01 /2023
Prezzo = 91.85 Euro
Capitalizzazione = 115,148B
Beta (5 anni mensile) = 0,43
Rapporto PE ( ttm ) = 18,01
EPS ( ttm ) = 5,10
Target Price SANOFI di lungo periodo:
1° Target Price: 106.71 Euro
2° Target Price: 170.29 Euro
3° Target Price: 273.18 Euro
4° Target Price: 376.14 Euro
5° Target Price: 439.73 Euro
Stellantis, la discesa continua?Il titolo Stellantis sembra non aver pace, dai massimi di un anno fa è partita una forte discesa che sembrava aver trovato una base in area 11,80/13,50. Questa settimana è stato rotto il supporto posto a 11,268 e subito recuperato per chiudere a 11,646. Porre molta attenzione nell'operare sul titolo, ho notato una divergenza sul rsi che parte da lontano e che deve essere confermata dalle prossime chiusure settimanali. In caso di un pronto recupero dei 12 € c'è la possibilità di posizionarsi con stop rigorosissimo sotto il minimo di questa settimana.
N.B: Trade per i piu audaci
Eni, pronta per la ripartenza?Settimana negativa per il titolo Eni, che chiude a ridosso della mm200 su time frame settimanale. Ritengo possibile e salutare un retest di area 12,30 prima di una ripartenza al rialzo con obiettivi ambiziosi. L'area cerchiata sembra una bandiera di continuazione dell'up trend partito dai minimi del periodo Covid. Per chi opera sul lungo periodo da qui fino area 12,30 è tutta zona di possibili accumuli, stop loss rigoroso solo con chiusura settimanale sotto 12,30
Dollaro: Fed Resta Cauta In Vista Delle Decisioni di TrumpBuonasera caro Trader,
Oggi, 7 marzo 2025, il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha tenuto un discorso presso un forum economico a New York, delineando la posizione della banca centrale riguardo all'attuale situazione economica e alle future decisioni di politica monetaria.
Attuale situazione economica
Powell ha evidenziato che l'economia statunitense rimane in una posizione solida, con una crescita stabile e un mercato del lavoro robusto. Tuttavia, ha riconosciuto che recenti sviluppi, come l'introduzione di tariffe commerciali su partner chiave come Messico, Canada e Cina, hanno aumentato l'incertezza economica. Queste misure hanno causato volatilità nei mercati finanziari, con fluttuazioni nei mercati azionari e nei rendimenti obbligazionari.
Approccio della Federal Reserve
In risposta a queste incertezze, la Federal Reserve adotterà un approccio prudente, mantenendo invariati i tassi di interesse nel range attuale del 4,25%-4,50%. Powell ha sottolineato l'importanza di "separare il segnale dal rumore", indicando che la Fed attenderà maggiori chiarimenti sugli effetti delle politiche dell'amministrazione Trump prima di apportare ulteriori modifiche alla politica monetaria.
Inflazione e mercato del lavoro
Nonostante le preoccupazioni legate alle tariffe possano portare a un aumento temporaneo dei prezzi, Powell ha osservato che le aspettative di inflazione a lungo termine rimangono stabili. Il mercato del lavoro continua a mostrare segni di forza, con una crescita dell'occupazione solida e un tasso di disoccupazione relativamente basso. La Fed monitorerà attentamente questi indicatori per garantire che l'inflazione rimanga ancorata e che il mercato del lavoro non si surriscaldi.
Riassunto
In sintesi, il Presidente Powell ha ribadito l'impegno della Federal Reserve nel mantenere la stabilità economica, adottando un approccio cauto e basato sui dati disponibili. La banca centrale rimarrà vigile, pronta ad adattare la politica monetaria in base all'evoluzione delle condizioni economiche e all'impatto delle politiche governative.
Come sempre, ti invito a boostare l'articolo per aiutarmi a crescere nellla piattaforma.
Buon Trading
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.03.2025 Mercati solo apparentemente “laterali”: da inizio anno bene solo borse EU&Asia.
Wall Street soffre ridimensionamento delle Mag 7 e rischio di rallentamento.
DeepSeek ha convinto i mercati sull’alternativa cinese nell’AI.
Euro ancora forte sul US$, salgoni i metalli industraili, giù petrolio e gas
I mercati finanziari stanno vivendo un periodo di turbolenza, alimentato dalla guerra dei dazi, che li penalizza, e dall'aumento delle spese per la difesa, che dà loro “cinico” slancio. Le Borse europee hanno chiuso in rialzo ieri grazie alla parziale proroga dei dazi statunitensi, ma l'incertezza sulla guerra commerciale di Donald Trump persiste.
Intanto la BCE ha tagliato i tassi per la sesta volta in nove mesi, portandoli al 2,50%, un livello meno restrittivo. La presidente Christine Lagarde ha sottolineato che la BCE non cambierà la sua politica monetaria in risposta alle fluttuazioni di mercato e ha annunciato che ci sarà una pausa nei tagli dei tassi durante la prossima riunione di aprile.
Il presidente USA ha concesso una sospensione di un mese dei dazi punitivi del 25% su Canada e Messico per le case automobilistiche, a condizione che rispettino le norme sul libero scambio. Questa sospensione ha dato nuova fiducia ai mercati, che lunedì avevano reagito con preoccupazione alle nuove tariffe.
A Wall Street ieri, 6 marzo, il Dow Jones ha guadagnato +1,14%, il Nasdaq +1,46% e l'S&P 500 +1,12%. Milano ha chiuso con +0,78%, Francoforte +0,90%, Parigi +0,29%, e Madrid ha perso -0,08%. Londra, in controcorrente, ha registrato una perdita di -0,9%.
Nel settore tecnologico, il mercato cinese sta guadagnando terreno. L'indice Hang Seng, che raccoglie i principali titoli tecnologici di Hong Kong, ha registrato un +8% nell'ultima settimana, portando il guadagno del 2025 a +35%.
Tra i "Sette Titani" cinesi, che includono Alibaba e Tencent, i guadagni quest'anno sono stati del +40%. La guerra commerciale non è dunque l'unico fattore che incide sui mercati: l'irruzione di DeepSeek sta sconvolgendo gli equilibri economici global.
Non può sfuggire che a Wall Street i "Magnifici Sette" hanno visto una performance deludente, con un -3% per l'indice giovedì e una perdita settimanale provvisoria del -5%.
Tesla ha registrato il peggior risultato, con un calo del -35%, nonostante fosse, per il peso politico assunto dal suo fondatore Elon Musk, tra le aziende potenzialmente favorite dalla nuova Amministrazione Trump 2.
Il prezzo del petrolio, intanto, sta per chiudere la peggiore settimana da ottobre con una perdita del -5%, che corrisponde al calo annuale, alla quale si combina, nella prospettiva europea, l’apprezzamento dell’Euro sul dollaro, a tutto beneficio della componente energetica dell’inflazione.
L'incertezza sui dazi sta alimentando preoccupazioni sulla domanda globale, mentre l'OPEC+ (cartello dei maggiori esportatori mondiali) aumenta la produzione.
Le commodity, in generale, stanno vivendo un rallentamento, ma metalli come oro, argento, alluminio e rame stanno guadagnando terreno, grazie alle aspettative di un piano di investimenti europeo in infrastrutture e difesa.
Il gas naturale USA è aumentato del 10%, favorito da fattori climatici e preoccupazioni legate allo scontro con il Canada, principale fornitore degli Stati Uniti.
Trump ha annunciato un progetto per un gasdotto in Alaska, uno dei più grandi al mondo, con investimenti potenziali da trilioni di dollari, che coinvolgerebbero Paesi come Giappone e Corea del Sud.
Nel frattempo, il prezzo del gas naturale in Europa (TTF) è sceso dell'8% mercoledì, portando a un calo di circa 2-1 dollari/megawattora dal picco di febbraio, dopo segnali di pace in Ucraina e con l'arrivo delle temperature primaverili nell’emisfero nord del Mondo.
La Commissione Europea ha proposto di mantenere gli obiettivi di stoccaggio del gas fino al 2027, nonostante le preoccupazioni sui costi.
Il prezzo dell'oro ha visto un incremento del +11% da inizio anno, rimanendo una scelta sicura in tempi di incertezze, ma i rendimenti obbligazionari stanno diventando comparativamente più attraenti: watch-out!
Sul fronte dei cambi, il dollaro USA ha registrato la sua peggiore settimana dal marzo 2020, con una perdita del -4,2%.
Due fattori principali stanno influenzando il dollaro: la possibilità di un rallentamento economico negli USA, che potrebbe portare a un taglio dei tassi da parte della FED, e l'anticipazione di un enorme piano di investimenti in Europa, che potrebbe spingere la BCE a cambiare rotta.
In attesa di dati importanti sul mercato del lavoro negli USA, con una previsione di aumento dei salari non agricoli a 160.000 unità, l'attenzione si concentra anche su Bitcoin, che continua a registrare un'alta volatilità.
Gli investitori sono rimasti delusi dalla decisione, ancora da definire in dettaglio, degli Stati Uniti di istituire una "riserva strategica" composta solo da criptovalute confiscate, senza politiche di acquisto pubblico.
I bond governativi europei hanno registrato una settimana difficile, con il prezzo del Bund tedesco in forte calo del -4%, segnando la peggior perdita in 25 anni. Anche i BTP italiani hanno seguito la stessa tendenza, con una perdita del -3,5%, sebbene lo spread sia rimasto stabile a 112 punti base.
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