Money management e position sizing: perché sono essenziali
Nel mondo del trading, molti investitori si concentrano esclusivamente sull'analisi tecnica o fondamentale, cercando di prevedere i movimenti del mercato. Tuttavia, c'è un aspetto cruciale che spesso viene trascurato: il money management. Questo concetto, insieme al position sizing, è ciò che distingue i trader professionisti da quelli che finiscono per perdere il proprio capitale.
Cos'è il money management e perché è importante.
Il money management è la tecnica di gestire il proprio capitale in modo da minimizzare le perdite e massimizzare i profitti. Indipendentemente da quanto sia profittevole la tua strategia di trading, senza un piano solido di gestione del rischio, è solo questione di tempo prima che tu perda tutto il capitale. Il mercato è imprevedibile e anche i trader più esperti devono essere pronti ad affrontare periodi di drawdown. Il money management ti aiuta a sopravvivere a questi momenti difficili e a prosperare quando le condizioni migliorano.
Position sizing ovvero quanto bisogna rischiare in ogni operazione.
Uno degli aspetti più importanti del money management è il position sizing, ovvero decidere quanto grande deve essere la posizione in funzione del capitale che si è disposti a perdere in ogni singola operazione. La regola generale è quella di non rischiare mai più del 2% del tuo capitale totale per trade. Questo approccio ti permette di sopravvivere anche a una serie di perdite consecutive senza compromettere la tua capacità di continuare a tradare.
Supponiamo che tu abbia un conto da €10.000 e stai considerando un'operazione sul Nasdaq 100. Decidi di posizionare uno stop loss a 150 punti dal prezzo d'ingresso, con un valore per punto pari a €1. Per calcolare la dimensione della posizione:
Calcola il rischio massimo:
€10.000 × 0,02 = €200 (rischio massimo per trade).
Calcola la dimensione della posizione:
€200 / (150 punti × €1) = 1,33 contratti (arrotonda a 1 contratto).
Questo calcolo garantisce che, anche se il trade va male e lo stop loss viene colpito, perderai solo €200, ovvero il 2% del tuo capitale.
Approccio Volatility-Based
Un metodo più sofisticato per dimensionare le posizioni è basarsi sulla volatilità del mercato, misurata tramite l'Average True Range (ATR). L'ATR indica quanto un asset tende a muoversi in un determinato periodo e ti aiuta a posizionare stop loss realistici. Ad esempio, se stai tradando l'oro e l'ATR è pari a $30, puoi calcolare la tua posizione considerando che lo stop loss dovrebbe essere almeno due volte l'ATR:
Rischio massimo: €500
Stop loss: 2 × $30 = $60
Dimensione della posizione: €500 / $60 = 8,33 once (arrotonda a 8 once).
Questo approccio ti protegge dalle oscillazioni naturali del mercato senza compromettere troppo il tuo capitale.
Il criterio Kelly
Il criterio Kelly è una formula matematica utilizzata dai professionisti per determinare la percentuale ottimale del capitale da rischiare su ogni operazione. Sebbene sia estremamente efficace, richiede una conoscenza approfondita delle probabilità e delle statistiche legate alla tua strategia di trading.
La formula è:
f = (bp - q) / b, dove:
b = reward/risk ratio
p = probabilità di successo
q = probabilità di fallimento (1 - p)
Ad esempio, se il tuo reward/risk ratio è 3:1 e hai una probabilità di successo del 40%, la formula ti dirà di rischiare circa l'8% del tuo capitale su ogni operazione. Tuttavia, questo approccio può portare a drawdown elevati se non gestito correttamente.
Errori comuni nel money management
Molti trader commettono errori che possono costare caro al loro conto. Ecco i più comuni:
Overleveraging.
Utilizzare una leva troppo alta può amplificare le perdite oltre il controllo.
Rischiare troppo.
Puntare più del 5% del capitale su un singolo trade è estremamente pericoloso.
Ignorare la correlazione.
Aprire più posizioni su asset correlati aumenta il rischio complessivo del portafoglio.
Martingala.
Raddoppiare le dimensioni della posizione dopo una perdita può portarti rapidamente al margin call.
Psicologia del Money Management
La gestione del rischio non riguarda solo numeri e formule, coinvolge anche la tua mentalità e disciplina. Dopo una serie di perdite consecutive, molti trader cadono nella trappola del "revenge trading", cercando di recuperare rapidamente ciò che hanno perso aumentando il rischio. Questo comportamento emotivo può essere disastroso. E’ importante ricordarsi sempre di:
Imposta un limite massimo di drawdown mensile (ad esempio, -15%). Se lo raggiungi, fermati per una settimana e analizza i tuoi errori prima di tornare a tradare.
Premia te stesso prelevando una parte dei profitti trimestrali per motivarti e mantenere alta la disciplina.
Conclusione
Il money management e il position sizing sono fondamentali per diventare un trader professionista e sopravvivere nel lungo termine nei mercati finanziari. Non si tratta solo di proteggere il tuo capitale; si tratta anche di costruire una base solida per crescere gradualmente nel tempo. Ricorda sempre che il trading non è una corsa ma una maratona. Con un piano ben strutturato e disciplinato, puoi affrontare qualsiasi sfida che i mercati ti pongono davanti e trasformare le difficoltà in opportunità.
Analisi fondamentale
Analisi dell'oro 9 aprileIl frame D1 è una candela Doji con forza di acquisto e di vendita non chiara. Ma il mercato si trova ancora in una fase di ribasso correttivo.
H4 mostra un aumento di prezzo piuttosto forte da 2970 a 3050 a causa dei dati dell'analisi fondamentale
Scenario di trading: l'oro si sta avvicinando alla zona di ritracciamento di Fionacci. Prestate attenzione alle due zone SELL di oggi: 3063-3065 e alla zona 3089-3091.
Affinché l'oro si muova verso la zona di VENDITA superiore, deve superare quota 3047. Se non supera quota 3047 e chiude sotto 3039, attendere un nuovo test per VENDERE a 3021 nella sessione statunitense. Se non rompe 3021, allora ACQUISTA di nuovo in questa zona. Se la chiusura viene confermata sotto i 3021, oggi mantieniti a 2990.
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💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
⚠️ NON cerco posizionamenti short long term su GOLD ⚠️
Buon mercoledì
Trump ha deciso di aumentare i dazi contro la Cina, portandoli fino al 104%. In risposta, la Cina minaccia nuove ritorsioni.
La guerra commerciale tra USA e Cina si intensifica, e l’impatto sui mercati può essere molto forte. Bisogna restare vigili.
📌 I paesi si stanno dividendo tra Team Comply e Team Defy.
Anche UE e Cina potrebbero introdurre nuove politiche commerciali.
📌 Diverse aziende si stanno allontanando dal dollaro, cercando alternative per i pagamenti e nuove rotte per l’approvvigionamento.
📌 Vietnam, Giappone, Corea del Sud e Brasile stanno rivedendo le loro strategie di export e investimenti.
Siamo entrati in una fase di forte incertezza: le alleanze economiche si stanno ristrutturando, i rischi si ricalcolano, le vecchie regole non funzionano più.
Trump insiste:
Il deficit è una sconfitta.
Ma per il resto del mondo, questa mossa può accelerare una recessione globale e aprire le porte a un nuovo scenario geoeconomico.
💡Passando al mercato💡
Ieri pomeriggio Gold ha dato una reazione short di circa 500 pips dalla zona H4.
Non ha però toccato il livello swing utile per valutare un long.
Io sono rimasto fuori e ho preferito concentrarmi su altri strumenti.
💡Oggi c'è la FOMC💡
Giornata importante.
Come detto in live, resto fortemente rialzista su Gold. Evito gli short.
Aspetterò la chiusura daily prima di decidere se entrare.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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GOLD | Oggi verbali e domani Inflazione USA.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Fulmine VERDE: area di valutazione LONG.
Fulmine ROSSO: area di valutazione SHORT.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Trump, imposti nuovi dazi alla CinaDopo una giornata caratterizzata dal ritorno dell’appetito al rischio, che stava spingendo le borse nuovamente al rialzo, improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, il ciclone Trump ha imposto nuovi dazi alla Cina del 104%, in vigore a partire da oggi. Questa mossa è una ritorsione ai dazi del gigante asiatico, applicati ieri con una percentuale del 34%.
Il mercato ha ovviamente invertito la propria rotta, specie nei cambi, con il CHF nuovamente sugli scudi. A livello di equity, le borse hanno perso i guadagni e hanno chiuso in rosso, ma senza crolli significativi.
BORSE USA
Wall Street ha perso slancio e ha girato in negativo ieri sera, poiché l'ottimismo iniziale sui negoziati sui dazi globali ha lasciato il posto a una rinnovata incertezza sulla politica commerciale. Il Segretario al Tesoro Bessent ha affermato che più di 70 paesi hanno contattato la Casa Bianca, con alcuni accordi promettenti potenzialmente sul tavolo.
Tuttavia, il rapporto tra USA e Cina sembra deteriorarsi, generando un pericoloso sell-off sui mercati. In precedenza nella sessione, i listini si erano ripresi nella speranza che gli Stati Uniti potessero garantire accordi per ridurre i dazi con il gigante asiatico.
VALUTE, TORNA LA PRESSIONE
Crollano i cross contro il franco svizzero, in particolar modo AUD/CHF e NZD/CHF, a causa della contemporanea debolezza strutturale delle valute oceaniche, coinvolte indirettamente nella questione dei dazi, essendo la Cina uno dei principali punti di riferimento economico per entrambi i paesi.
Sulle altre valute, ritorna a salire l'EUR/USD pur rimanendo nel trading range degli ultimi giorni tra 1.0880 e 1.1020. Cable sempre tra 1.2700 e 1.2840, mentre sale EUR/GBP verso 0.8600, buona area di resistenza. Stabili gli altri rapporti di cambio, a dimostrazione che forse, a parte qualche cross, la tensione sembra leggermente diminuita.
RENDIMENTO DECENNALE USA
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni ha superato il 4,25%, rimbalzando ulteriormente dal minimo di sei mesi raggiunto venerdì, con il mercato che resta scettico dopo l’ultima mossa di Trump di ieri sera. In giornata, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha rivelato che oltre 70 paesi, tra cui il Giappone, si erano rivolti alla Casa Bianca per avviare colloqui sui dazi. Tuttavia, le tensioni tra Stati Uniti e Cina hanno continuato a crescere dopo che Pechino ha promesso di "combattere fino alla fine" in risposta alle minacce poi divenute realtà in serata con nuove tariffe fino al 104%, a meno che la Cina non rimuovesse rapidamente le sue misure di ritorsione.
Sul fronte della politica monetaria, il Presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee ha sottolineato che la banca centrale dovrà valutare attentamente i dati economici prima di prendere qualsiasi decisione sulle future mosse politiche. Gli investitori stanno ora rivolgendo la loro attenzione ai dati sull'inflazione di questa settimana, che potrebbero influenzare significativamente le aspettative di potenziali tagli dei tassi nei prossimi mesi.
PETROLIO IN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi sotto i 60,5 dollari al barile martedì, raggiungendo il livello più basso da aprile 2021 e segnando un quarto giorno consecutivo di perdite. I timori di un approfondimento della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina hanno scosso i mercati e pesato sulle aspettative della domanda globale.
Si prevede che gli acquirenti cinesi interromperanno gli acquisti di greggio dagli Stati Uniti e si orienteranno verso le forniture da Russia, Medio Oriente e Africa. Nel frattempo, l'UE sta valutando una gamma completa di misure di ritorsione contro i dazi statunitensi, offuscando ulteriormente le prospettive globali di commercio ed energia. Allo stesso tempo, l'OPEC+ ha aggiunto pressione annunciando un aumento della produzione maggiore del previsto, indebolendo le speranze di equilibrio del mercato.
Buon trading!
Saverio Berlinzani
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Andamento del prezzo dell'oro in preda al panicoLa recente volatilità dei prezzi dell'oro è aumentata in modo significativo e il calo della propensione al rischio nei mercati finanziari globali ha spinto i fondi a confluire verso attività rifugio. Mentre tutti i tipi di asset venivano venduti, l'oro, nonostante abbia mostrato resistenza ai ribassi, ha sperimentato frequenti e violente fluttuazioni durante la sessione di negoziazione: un rapido rimbalzo dopo un brusco calo è diventato la norma, con fluttuazioni giornaliere che spesso superavano i 20 dollari USA. L'attuale contesto di mercato è complesso, in cui si intrecciano situazioni geopolitiche, dati economici e giochi emotivi. È evidente che i principali fondi stanno approfittando della situazione per ripulire il mercato e le negoziazioni a breve termine sono diventate più difficili.
Da una prospettiva tecnica, i prezzi dell'oro seguono un andamento ristretto a breve termine, con una resistenza superiore a 3025-3030 e un supporto inferiore a 2972-2963. La linea di difesa fondamentale del 2963 non deve andare perduta. Se scende al di sotto di questo livello, potrebbero verificarsi ulteriori rischi al ribasso. Strategicamente, si consiglia di adottare l'idea di "high short e low long": provare a fare short con una posizione leggera quando ci si avvicina al livello di resistenza e long a breve termine dopo essere scesi al livello di supporto e essersi stabilizzati, e impostare rigorosamente lo stop loss per evitare fluttuazioni estreme. Vale la pena notare che se il prezzo rompe effettivamente quota 3055, significherà che la precedente regolazione è terminata e che il successivo trend rialzista potrebbe riprendere.
Strategia dell'oro: acquistare quando scende di nuovo a circa 2980-2975, obiettivo 3005
GOLD | VERBALI ore 20.Buongiorno Traders.
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Ciau.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.04.2025Borse in preda alla paura, ma non è più panico. Oggi tentano rimbalzo.
Trump spera in rapidi accordi bilaterali con tutti, ma non concede rinvii.
Vietnam, Giappone, India puntano ad un accordo in tempi brevi.
Anche da Wall Street si levano le prime critiche alla politica dei dazi di Trump.
Le Borse europee hanno chiuso la prima seduta della settimana con persitenti sintomi di nervosismo e preoccupazione, alimentati dal susseguirsi di annunci e smentite da parte di Donald Trump.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato, ad esempio, che, se la Cina non rimuoverà i dazi del 34% sui prodotti americani entro l'8 aprile, gli Stati Uniti imporranno un ulteriore aumento del 50% a partire dal 9 aprile.
A questo si è aggiunta la smentita della Casa Bianca a un rumor che parlava di una possibile sospensione temporanea dei dazi.
Milano ha perso -0,7%, ma cnche Parigi, Francoforte e Madrid, pur senza veri crolli, hanno confermato i cali significativi dell ultime 4 sedute. Nonostante l’inizio incerto, Wall Street ha recuperato quasi tutto il calo iniziale, chiudendo con performance contrastate: Dow Jones -0,9%, Nasdaq +0,1% e S&P 500 -0,2%.
Trump, nel difendere la sua politica dei dazi, continua a ribadire che essi rappresentano una “medicina” necessaria per riequilibrare la bilancia commerciale americana.
Durante la seduta, si è peraltro osservato un notevole rimbalzo dai minimi di seduta dell'S&P500 (+8 punti) e dei “Magnifici Sette” (+11 punti) specie quando si è diffusa la notizia, poi rivelatasi falsa, di una possibile sospensione dei dazi per 90 giorni.
Le grandi banche d’affari Usa cominciano ad essere pessimiste: JPMorgan ha abbassato le sue previsioni per l’S&P500 a 5.06 da 5.200 punti, ma con uno scenario ribassista che prevede una possibile discesa fino a 4.000 punti (!!), se si materializzasse il rischio di recessione e l'impatto negativo dei dazi.
Per i “filo-Trumpiani”, tuttavia, la strategia dei dazi starebbe producendo alcuni risultati desiderati. Il Vietnam, ad esempio, ha chiesto un rinvio di 45 giorni sull’imposizione dei dazi americani e ha sollecitato consegne più rapide di aerei commerciali dagli Stati Uniti. Il paese ha registrato l’anno scorso un surplus commerciale di oltre 123 miliardi di dollari con gli USA, e sta negoziato un accordo.
Intanto la Federal Reserve (Banca centrale Usa) ha convocato una riunione "a porte chiuse" per discutere i tassi d'interesse, con la possibilità, sostengono “rumors” privi di paternità certa, di un taglio emergenziale a causa dei segnali di recessione imminente.
In verità molti economisti hanno rivisto al rialzo le probabilità di una recessione negli Stati Uniti, spingendo il mercato a scommettere su un abbassamento dei tassi.
Al contempo, la guerra commerciale provoca anche malcontento tra i sostenitori di Trump. Bill Ackman, fondatore e CEO di Pershing Square Capital, ha messo in guardia contro un possibile "inverno nucleare economico", mentre Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, ha avvertito che i dazi potrebbero causare una recessione e aumentare l'inflazione.
Nei prossimi giorni, saranno pubblicati numerosi dati economici cruciali per l’economia statunitense, tra cui tendenze occupazionali, l'andamento del credito al consumo e dati sull'inflazione (CPI), oltre ai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.
Inoltre, inizia la stagione delle trimestrali con i risultati di JPMorgan, Wells Fargo, Morgan Stanley, BlackRock e Walgreens, tra gli altri.
Anche il mercato obbligazionario risente delle tensioni globali: i BTp decennali italiani hanno visto un aumento dello spread verso i Bund tedeschi, che ha toccato i 126 bps, dopo essere salito a 131 nella mattinata. Il rendimento del decennale italiano è salito al 3,85%, dal 3,75% di venerdì.
Oggi, 8 aprile, i future su Wall Street anticipano un rimbalzo, e i mercati azionari asiatici hanno registrato una performance positiva e le borse europee sono in rialzo di circa l'1,6% (ore 13.00 CET).
Le dichiarazioni di membri dell'amministrazione Trump hanno contribuito a questo recupero, con il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, che ha affermato che i dazi potrebbero essere ridotti in seguito a negoziati con i partner commerciali, lasciando intendere che la situazione potrebbe stabilizzarsi nei prossimi mesi.
Nel mercato asiatico, il Nikkei giapponese ha guadagnato un solido 5,3%, riflettendo le aspettative che il Giappone possa essere prioritario nei negoziati sui dazi.
Al contrario, il Taiex di Taipei ha perso il 3,5%, mentre l'Hang Seng di Hong Kong e il CSI300 cinese sono saliti rispettivamente +1,0% e +0,7%. A Mumbai, l’indice BSE Sensex ha guadagnato +1,0%, col governo indiano che non ha ancora reagito ufficialmente alla tariffa del 26% decisa da Trump, ma sta cercando di negoziare una soluzione che riduca il deficit commerciale, attualmente a favore dell’India per circa US$ 54 miliardi.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha continuato a scendere, toccando i minimi dal 2021, con il WTI sotto i 60 dollari/barile. Al contrario, il gas naturale europeo è rimbalzato salendo a 35 euro/megawattora. Il prezzo del rame, metallo fondamentale per l'energia e l'edilizia, ha visto un calo significativo, toccando i 8.105 dollari/tonnellata, il livello più basso da 17 mesi, a causa delle turbolenze sui mercati asiatici.
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memo riunione obbligazionisti anonimi in settimanaNon per particolare patriottismo e nemmeno per un avido tornaconto ho sottoscritto una tranche discreta di BTP ITALIA 2028 di questa settimana, non sono riuscito a spuntare un prezzo meglio di 100, ma tant'è (?), alla riunione di questa settimana degli obbligazionisti anonimi parleremo della rischiosità dei mix di titoli contenenti i seguenti sottostanti:
btp italia marzo2028
cct 15ott30
btp1st43 4.45
btp feb37 4
rou 49nts 4.625
per tutti i nuovi arrivati c'è la possibilità anche di rimanere in Bot feb24 in modo da vedere come va il tutto e di riparlarne l'anno prossimo per decidere su guerra, inflazione, invasioni, disastri nucleari e varie ed eventuali.
Utile ancorarsi all'euribor, al foi senza tabagismo, all'obbligazionismo non c'è limitismo!!!
;-)
ingresso EDP ENERGIAS da 3,008 no stopingresso EDP ENERGIAS da 3,008 no stop, 200pezzi presi all' equiduct per risparmiare su comm. portoghesi più alte, scontatissima, rendimenti interessanti e consigliata anche da altri per portafoglio, prezzi di 7 anni fa con tassi in calo, dai, dai, dai!
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Buon martedi a tutti.
Ieri il daily ha rotto il livello dei 3012 con cambio struttura.
L’impostazione di fondo per me resta rialzista nel lungo periodo.
A livello intraday però, si può considerare un’operazione short per andare a prendere i livelli segnati in ottica di un possibile long swing.
L’unico dubbio rimane la chiusura dell’imbalance mensile che ha chiuso al tocco ed ha reagito di 600 pips e attualmente non mi convince del tutto.
Come sempre, aspettiamo il pomeriggio dalle 14:00 in poi per valutare ingressi, facendo attenzione alle news e all’apertura americana.
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Dazi ancora protagonistiIn un mercato ancora carico di tensione a causa della questione dei dazi, i futures a Wall Street, partiti in gap ribassista all'apertura dei mercati europei, hanno reagito chiudendo in serata in territorio positivo. Il sentiment del mercato è leggermente migliorato grazie al fatto che più di 50 paesi avrebbero la volontà di negoziare con gli USA. Inoltre, le segnalazioni, poi rivelatesi non vere, secondo cui il presidente stesse considerando una pausa di 90 giorni nell'applicazione delle tariffe per tutti i paesi tranne la Cina, hanno contribuito al miglioramento.
In realtà, Trump ha minacciato una nuova tariffa del 50% alla Cina se Pechino non rimuoverà i dazi di ritorsione. Si comincia a parlare di "derivati dei dazi" in gergo finanziario, il che sarebbe comico se non ci fossero turbolenze significative a ogni livello, macro e non. In ogni caso, le price action sembrano cominciare a digerire anche le pessime notizie che arrivano d'oltreoceano, alimentando movimenti erratici ma almeno non in una sola direzione.
VALUTE
Rimane alta la volatilità anche nel nostro mercato. Le coppie più interessanti che coinvolgono il CHF e lo JPY sono sostenute vicino ai massimi, ma non riescono a sfondare, almeno per ora. Qualche spiraglio per una correzione c'è, ma finora si è rivelata assai ridotta. L'EUR/USD è sceso da 1.1040 a 1.0900, ritornando stanotte a 1.0970. La sterlina ha fatto di peggio, cedendo quasi 200 pips e correggendo questa notte.
La valuta britannica resta più debole della moneta unica, orientandosi verso target che, nel medio periodo, potrebbero riportare il Cable a 1.2550 e contro l'Euro a 0.8625, da dove ci aspetteremmo correzioni anche significative. Le valute oceaniche respirano dopo giorni di ribassi impulsivi, a causa del peggioramento dei rapporti tra USA e Cina. Per quanto riguarda il dollaro neozelandese, c'è attesa per la decisione sui tassi della RBNZ, domani, che potrebbe tagliare i tassi al 3.5%.
PETROLIO IN CALO
I future sul greggio WTI hanno invertito i guadagni precedenti e sono scesi a 61 dollari al barile, attestandosi al minimo da aprile 2021, dopo che le speculazioni su una pausa di 90 giorni della nuova politica tariffaria statunitense si sono rivelate false. Preoccupa soprattutto l’elevata volatilità, con timori che l'escalation della guerra commerciale possa frenare la crescita globale e indebolire la domanda di energia.
Ad aumentare l'incertezza, una nuova tariffa del 50% sulle importazioni cinesi se Pechino non riuscirà a revocare i suoi dazi di ritorsione. La scorsa settimana, il WTI ha registrato il suo calo settimanale più importante degli ultimi due anni, in seguito all’aumento del rischio di un rallentamento globale. Nel frattempo, i recenti tagli dei prezzi di Saudi Aramco e l'inaspettato aumento della produzione dell'OPEC+ continuano a pesare sulle prospettive.
TREASURY
Il rendimento del decennale USA è salito di quasi 20 punti base a circa il 4,2% lunedì, rimbalzando dal minimo di 6 mesi poiché i crescenti timori di recessione negli Stati Uniti potrebbero spingere gli investitori a mettere in dubbio la sicurezza dei titoli di Stato come asset rifugio. I dazi statunitensi hanno alimentato le preoccupazioni su una potenziale guerra commerciale globale, poiché altri paesi hanno risposto con misure di ritorsione contro gli Stati Uniti.
Venerdì, la Cina ha risposto con dazi del 34% sui beni americani, mentre l'Unione Europea si è impegnata a introdurre contromisure se i colloqui fallissero. L'aumento del rendimento avviene nonostante siano aumentate le probabilità di taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, spinti dalle aspettative di un indebolimento dell'economia.
I future sui fondi federali ora suggeriscono circa il 50% di probabilità di una riduzione del costo del denaro di un quarto di punto nella riunione di maggio e stanno scontando almeno cinque tagli dei tassi nel corso del 2025. Pensate che solo due settimane fa si pensava ad uno o forse due tagli nell’anno.
AUSTRALIA, CALA LA FIDUCIA
L'indice di fiducia dei consumatori del Westpac-Melbourne Institute australiano è sceso del 6,0% mese su mese, attestandosi al minimo di sei mesi di 90,1 ad aprile 2025, invertendo un aumento dello 0,4% nel mese precedente e segnando il primo calo da gennaio.
Le opinioni dei consumatori sulle condizioni economiche per i successivi 12 mesi sono crollate del 5,7% a 90,5 e la loro valutazione per i successivi 5 anni è scesa del 3,0% a 98,4. Le aspettative di disoccupazione sono aumentate del 5,1% a 122,9, al di sotto della media di lungo periodo di 129. I numeri confermano la presenza di un crescente disagio tra le famiglie riguardo alle questioni legate alle "tariffe reciproche" lanciate dal presidente degli Stati Uniti Trump.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- Indice IVEY (16:00) (CAD)
MERCOLEDI'
- Tasso d'int. (04:00) (NZD)
GIOVEDI'
- Jobless claims (14:30) (USD)
- CPI USA (14:30) (USD)
VENERDI'
- PIL UK (08:00) (GBP)
- PPI USA (14:30) (USD)
- Michigan Index (14:30) (USD)
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che l'UE è disposta a negoziare con gli Stati Uniti sulle tariffe, ma ha anche affermato che il blocco si preparerà a reagire.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.04.2025Borse in caduta libera in tutto il Mondo: risk-off violento su tutte le asset class.
Trump-onomics bocciata dai mkt, paura e scompiglio nel commercio mondiale.
Intanto, la “negoziazione paese per paese” è già partita.
Prezzi materie prime cancellano guadagni YtoD, si salva solo l’oro.
Venerdì 4 aprile 2025: un giorno da ricordare… ma per i motivi sbagliati! Le borse mondiali hanno vissuto un vero e proprio crollo verticale, con numeri da capogiro che sembrano usciti da un film catastrofico.
Giovedì, Wall Street aveva già bruciato 2.500 miliardi di dollari, dopo che Trump aveva annunciato i dazi sulle merci importate negli Usa. Ma in Europa la situazione non è stata da meno: le borse hanno perso ben 819 miliardi di euro tra gioveì e venerdì, portando a un totale di oltre 1.241 miliardi persi in soli due giorni, con Milano scivolata oltre -7% venerdì scorso.
Tragici crolli anche sulle altre Borse europoee: Francoforte -5,09%, Londra -4,94%, Parigi -4,26%, Amsterdam -4,12%, e Madrid -6,12%.
La Cina, ovviamente, risponde al fuoco, annunciando ricorso al WTO (World Trade Organization) e alzando le tariffe (i dazi) per "pareggiare" quelle degli Stati Uniti.
Nel frattempo, il Premier Italiano Meloni invita l'UE a sospendere le norme sul Green Deal, specialmente quelle relative all'automotive, per limitare i danni economici.
E Wall Street? Anche qui un tonfo clamoroso venerdì 4: Dow Jones -5,50%, Nasdaq -5,82% e S&P500 -5,97%.
In soli due giorni, i mercati azionari Usa hanno perso 5,4 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato, e lo S&P500 è arrivato al livello più basso in 11 mesi.
È stata la peggior settimana per Wall Street dal marzo 2020, quando soffrimmo dell’emergenza Covid-19.
Le previsioni di recessione Usa e globale volano alte, con JPMorgan che ora vede una probabilità del 60% di una recessione mondiale entro fine anno, in aumento rispetto al 40% di una settimana prima.
Gli economisti hanno cambiato direzione come barche in mezzo alla tempesta. Goldman Sachs, ad esempio, ha aumentato la probabilità di recessione Usa nel 2025 al 45%, mentre la piattaforma di scommesse Polymarket prevede una probabilità del 64% di una recessione negli Stati Uniti nel 2025.
Chi cerca ottimismo deve scendere fino al cerchio magico di Trump, dove il Segretario al Tesoro Scott Bessent cerca di minimizzare il caos, dichiarando che i dazi sono necessari e non porteranno a una recessione.
Nel frattempo, Donald Trump, sempre ottimista, ha affermato che il suo obiettivo è rendere gli Stati Uniti "più ricchi che mai" e ha esortato gli investitori a entrare nel mercato.
La piccola notizia positiva sul fronte economico è che l'economia americana ha creato 228.000 posti di lavoro a marzo, contro 140.000 attesi, e il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2% dal 4,3%.
Sul fronte europeo, Giorgia Meloni cerca di mantenere la calma, osservando che l’export italiano verso gli Stati Uniti rappresenta solo il 10% del totale, e ha sottolineato che il panico tra i consumatori potrebbe fare più danni degli stessi dazi.
Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, ha avvertito che gli interessi nazionali devono prevalere, anche se ci sono anche dei "bivi" ideologici da affrontare con il governo italiano, che ha una vicinanza con Trump.
Per Trump, sicuramente, c’è la bocciatura dei mercati finanziari: dal 17 gennaio, giorno dell'Inauguration Day, Wall Street ha bruciato quasi Us$ 10.000 miliardi, con 5.000 miliardi sole nelle ultime 2 sedute di Wall Street.
La Fed, col Presidente Jerome Powell, ha dichiarato che l’incertezza è alta, e la probabilità di un impatto economico significativo, tra cui inflazione e crescita più lenta, è ormai evidente. Consoliamoci col fatto che in Europa le aspettative per un taglio dei tassi da parte dell’ECB siano ormai al 100%, con i futures che lo scontano quasi con certezza già a giugno.
Nel frattempo, il prezzo del petrolio scende veloce, col WTI (greggio benchmark Usa) crollato -8,1%, a 61,5 dollari/barile. Più in generale, il mercato delle materie prime è stato travolto, con il Bloomberg Commodity Index che ha registrato la peggior settimana dal luglio scorso, con il petrolio che ha perso l'11% in cinque sedute.
Anche l'oro s’è indebolito, con un calo di -2,5% venerdì, la peggior seduta dell’anno, pur rimanendo comunque sopra 3.000 dollari/oncia.
Bitcoin ha retto relativamente bene, perdendo solo -2,5% e mostrando segnali di resistenza agli shock economici globali e di dissociazione dai mercati tradizionali.
Infine, stamani, come già venerdì, il crollo delle borse asiatiche non si è fatto attendere: l'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso -10%, il Nikkei giapponese -6,8%, mentre il Sensex indiano ha ceduto -3,6%, mentre la Cina annuncia nuove tariffe sugli Stati Uniti e potrebbe svalutare lo yuan in risposta ai dazi.
Trump, intanto, ha minimizzato la situazione considerandola solo un "effetto collaterale" della sua strategia economica, e paragonando i suoi dazi a una "cura" necessaria per l'economia: certamente questo inizio di aprile 2025 sarà ricordato come il giorno in cui la guerra commerciale mondiale ha dato il via a un terremoto finanziario globale.
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GOLD | Settimana con Inflazione americana.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Fulmine VERDE: area di valutazione LONG.
Fulmine ROSSO: area di valutazione SHORT.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Analisi dell'oro 7 aprileLa candela D1 di venerdì ha chiaramente evidenziato una pressione di vendita e l'entità della FOMO ha spinto il prezzo a 2972.
La struttura H4 mostra ancora che la forza al ribasso continuerà a essere mantenuta nonostante il rifiuto degli acquirenti a 3054.
Torniamo al piano di trading. Le aree di confine 3018 e 3035 sono considerate confini di compressione laterale. Se il prezzo rompe 3018, attendi un nuovo test e vendi a 3003. Se la sessione statunitense rompe 3003, allora spingi a 2955.
Se il confine 3018 rimane forte, attendere una rottura di 3035 per ACQUISTARE nella zona dei prezzi di cambio di 3054. I segnali di ACQUISTO sono per la città a breve termine e sono considerati controtendenza al momento. Se la sessione statunitense non riesce a superare quota 3055, puoi vendere e mantenere una posizione lunga. Se si rompe quota 3055, aspettare quota 3080 per vendere sarà più sicuro che non acquistare contro il trend.
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💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
⚠️ NON cerco posizionamenti short long term su GOLD ⚠️
Buon lunedì a tutti.
Mercati totalmente in rosso, con indici che segnano anche -10%.
Stanno arrivando i saldi.
Serve pazienza.
L’obiettivo è comprare bassi, a prezzi davvero vantaggiosi.
La questione dazi pesa.
È il peggior lunedì dai tempi del 2008.
Su GOLD, questi movimenti short sul daily non mi spaventano.
Per pensare a short di lungo periodo, mi serve almeno una settimana fortemente ribassista + un cambio struttura chiaro sul weekly.
-Sul daily invece come sempre, ci sono opportunità sia long che short.
Gold si muove anche di 800 pips al giorno, quindi spazio per lavorare c’è.
Venerdì, ad esempio, abbiamo preso un bello short subito dopo le news, con i dati postati qui.
Ora tengo d’occhio due zone precise segnate in apertura newyork. NON IN LONDRA.
Riguardate le idee condivise nei giorni scorsi per vedere bene le zone che ho postato di reazione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Trump, è strategia o cos'altro?La settimana appena conclusa ha portato con sé grandi discussioni tra gli operatori dei mercati, analisti e commentatori, tutti impegnati a trovare le motivazioni che avrebbero spinto la nuova amministrazione USA ad applicare dazi apparentemente draconiani nei confronti di tutti o quasi i paesi del mondo.
Tutti a dire che il Presidente USA ha demolito la globalizzazione, riproponendo un isolazionismo ingiustificabile, alimentato da un fanatismo senza precedenti. Ma al di là delle opinioni, quel che conta è rilevare i fatti, che ad oggi vedono una tariffa generale del 10% nei confronti di ciascun paese del mondo, in aggiunta a una tariffa del 25% per i produttori di auto che esportano negli USA, più tutta una serie di tariffe reciproche al 50%.
Ciò significa che se un paese applica su un determinato bene un dazio del 20%, gli USA, su quel medesimo bene importato da quel paese, applicheranno un dazio del 10%. A prima vista, una dirompente applicazione di “sanzioni” verso chi in questi anni avrebbe approfittato del silenzio assenso degli USA, in assenza di qualsiasi protesta.
E così gli elettori USA hanno scelto un uomo di rottura, che ha promesso la riduzione del deficit commerciale e del debito pubblico, due spine nel fianco insostenibili nel medio termine, come peraltro hanno più volte ribadito i funzionari della Federal Reserve.
Il neo Presidente, che aveva promesso riforme basate sul rilancio degli USA come produttore (per ridurre il deficit commerciale) attraverso i dazi, e aveva richiesto il taglio dei tassi alla Fed per svalutare il debito pubblico, ha imposto le tariffe che, a prima vista, sono in piena contraddizione con la necessità di tagliare i tassi, in quanto producono un aumento dei prezzi importati che, in fase di resilienza come quella attuale, rischierebbero di portare a un rialzo del costo del denaro, anziché a un ribasso.
Ma non possiamo pensare che Trump non conosca queste dinamiche e chi lo sostiene, secondo noi, pecca di sottovalutazione. La ragione è legata al fatto che, dopo neppure due giorni dall’applicazione, tre paesi del sud-est asiatico, prettamente esportatori e mercantilisti, come Vietnam, Cambogia e Indonesia, hanno dichiarato di voler negoziare con gli USA per azzerare le tariffe all’export americano, cosicché da provocare l’azzeramento delle tariffe ai prodotti di questi tre paesi da parte dell’amministrazione USA, che peraltro ha ovviamente accolto con favore la proposta.
Ciò dovrebbe bastare per instillare qualche forma di dubbio a chi è ancora scettico e fortemente critico, perché gli effetti di questa azione sono probabilmente frutto di una strategia che mira solo a ottenere reciprocità. Si tratta di una strategia ben chiara e che non dovrebbe scandalizzare nessuno, visto che per anni Germania, Italia, Giappone, Cina (e non andiamo oltre), hanno approfittato di tariffe a zero per esportare negli USA, mantenendo tariffe importanti verso i prodotti americani, con conseguenze significative, come l’aver visto centinaia di aziende trasferirsi dagli Stati Uniti in questi paesi, impoverendo la manifattura a stelle e strisce.
Trump fa quello che abbiamo sempre fatto noi in Europa, o Giappone (vi ricordate il dumping giapponese degli anni '90?) e ancor più la Cina che dagli anni 2000 ha incrementato il surplus commerciale in modo abnorme. Da un punto di vista americano, è difficile dare torto a Trump, questo credo che debba essere riconosciuto.
Per contro, non dobbiamo dimenticare i modi da cowboy, ampiamente discutibili, così come una certa arroganza nel porsi di fronte agli interlocutori, che agli occhi di noi europei risuona come una mancanza di rispetto e attenzione. La strategia USA peraltro ha dei rischi che non si possono sottovalutare, in primis la congiuntura economica e la Fed.
Intervistato qualche settimana orsono sullo stato di salute futuro dell’economia, Trump ha dichiarato che ci aspetta un periodo di transizione, il che potrebbe voler dire anche recessione, ergo lo ha messo in conto e ciò (purché sia soft landing) potrebbe non essere malvisto dall’amministrazione USA, che deve svalutare il debito, quindi ha bisogno di tassi più bassi per pagare meno interessi sullo stesso.
Ma la Fed come reagirà? Soprattutto pensando che i cittadini USA sono in larghissima parte coinvolti negli investimenti azionari, molto più che in Europa (basti pensare ai fondi pensione USA), per cui nel caso di ribasso consistente di Wall Street che accadrà? Certamente la Fed taglierebbe il costo del denaro, ma potrebbero anche esserci una fuga di capitali dagli USA e dal dollaro, non possiamo escluderlo a priori.
Per ultimo, uno sguardo al vero obiettivo, secondo noi, di Trump, che vuole reciprocità e dollaro debole, per aggiustare un deficit commerciale fuori controllo. Ci riuscirà? Siamo qui, con i popcorn, sul divano e ci godiamo lo spettacolo.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Prosecuzione ribassista per NASDAQ ?📉 Cosa sta succedendo.
Il Nasdaq 100 ha chiuso il 4 aprile intorno a 17.350 (-6,07%), in un contesto tecnico fortemente ribassista. L'indice ha violato il supporto chiave a 18.020 punti, confermando una pressione al ribasso che potrebbe spingere i prezzi verso 16.700.
La situazione macroeconomica è fortemente incerto ed instabile a seguito dei dazi imposti da Trump durante il Liberation Day. Durante questa settimana potrebbero venir imposti, da altri paesi, dazi ulteriori che potrebbero generare ulteriori movimenti ribassisti. La Cina ha già comunicato venerdì che imporrà dazi del 34% sulle importazioni di prodotti americani.
⚡ Segnali di pressione ribassista (Time Frame 4h)
1️⃣ Incrocio ribassista SMA 25 e 50: Il prezzo ha chiuso sotto la media mobile a 50 giorni, segnando un chiaro segnale di debolezza.
2️⃣ Momentum negativo: Il RSI (14 periodi) è sceso a 10, in pieno territorio di ipervenduto.
3️⃣ Volatilità elevata: I recenti dazi statunitensi e le incertezze sui tassi d'interesse hanno amplificato gli impulsi ribassisti
📉 Cosa potrebbe succedere.
Un ritracciamento all’interno della fascia 17500 e 17250 potrebbe scatenare un ulteriore movimento ribassista che rompa i precedenti minimi.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target primario: sotto i 16500 (supporto storico).
Scenario esteso: In caso di ulteriore pressione vendite, possibile estensione fino a 16.0007.
⚠️ Gestione del rischio
Stop loss: Sopra i 17750 punti.
🔍 Fattori macro da monitorare
Comunicazioni Fed: Eventuali segnali su tagli/aumenti dei tassi potrebbero impattare i titoli tech.
Dazi USA-Mondo: Nuove tensioni commerciali potrebbero accelerare il trend ribassista
In conclusione ci aspettiamo una settimana ribassista per il Nasdaq con forte volatilità anche in acquisto.
L'oro continuerà a salire all'apertura!A giudicare dall'andamento del mercato a 4 ore, il supporto inferiore è intorno a 3012-17, mentre la soppressione superiore a breve termine è intorno a 3045-56. L'aspetto tecnico deve riprendersi e ripararsi, mantenendo l'idea di acquistare di più durante i ritiri. Allora girati e vendi al momento giusto! Vi fornirò delle strategie operative specifiche, vi prego di prestarci attenzione per tempo.
Strategia operativa dell'oro:
Acquista oro quando scende a 3.012-3.017, obiettivo 3.045-3.055;
L'inversione di tendenza dell'oro prende forma!I dati non agricoli statunitensi di marzo hanno superato le aspettative del mercato, ma il tasso di disoccupazione è aumentato. Indipendentemente dal fatto che fosse vero o no, alla fine ha sostenuto la ripresa del dollaro statunitense. In seguito Powell dichiarò che non avrebbe tagliato immediatamente i tassi di interesse e il Segretario del Tesoro degli Stati Uniti affermò che gli Stati Uniti stavano perseguendo una politica del dollaro forte. L'insieme dei fattori sopra menzionati ha sostenuto la ripresa del dollaro, ma non si può concludere che abbia toccato il fondo. Nemmeno l'oro è stato risparmiato: ieri ha registrato un calo complessivo di oltre 120 punti, interrompendo quattro settimane di guadagni consecutivi; la tendenza generale è ancora al ribasso.
In combinazione con i modelli tecnici a lungo termine, il forte supporto sotto il prezzo dell'oro è vicino a 2950. Anche se il prezzo rimbalza la prossima settimana, se non è supportato da eventi forti, non si può escludere la possibilità di un ulteriore calo per trovare il fondo, e la possibilità di scendere sotto il segno dei 3000 è relativamente alta.
La media mobile oraria dell'oro ha formato una croce mortale al ribasso, quindi gli orsi dell'oro hanno ancora motivazione e l'oro a breve termine non può che rimbalzare. Dopo la ripresa, l'oro continuerà a essere in ribasso e poi entrerà in un periodo di volatilità. Dopo il brusco calo dell'oro da un livello elevato, gli orsi saranno più avvantaggiati nel breve termine. A meno che non ci siano grandi notizie positive, sarà difficile che l'oro salga direttamente. L'ultima scatola fisica di oro della linea K nell'ora formerà una soppressione a breve termine. La resistenza del rimbalzo dell'oro è 3070. Se è sotto pressione, il rimbalzo dell'oro continuerà a essere shortato ai massimi.
Strategia di investimento:
Acquisto oro a 3040, obiettivo 3050
L'oro è venduto a 3050, l'obiettivo è 3030-3020-3010-3000
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 31- 4 aprileRiassunto della settimana 31-4 aprile:
- La Banca Centrale Australiana mantiene i tassi invariati al 4,10%
- Il tasso di disoccupazione USA sale al 4,2%
- I dati Non Farm Payroll battono le aspettative a rialzo
- Brusca frenata nel mese di marzo per il settore dei servizi USA
- L'inflazione Europea Core rallenta al 2,4%
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana
- AUD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
BORSE EUROPEE:
I dazi imposti da Donald Trump fanno crollare le Borse europee, con Milano che è stata la peggiore d’Europa.
Per Piazza Affari quella di venerdì è stata una delle giornate peggiori negli ultimi 30 anni: l’indice Fitse Mib ha registrato un calo del 6,5%, con picchi negativi che sono andati oltre il 7%.
REPORT STRATEGIA DI TRADING – Q1 2025Obiettivo della Strategia
L’obiettivo principale di questa strategia è ottenere un’esposizione attiva su un asset — in questo caso, il titolo Solana ( BINANCE:SOLUSDC ) — attraverso operazioni mirate sul mercato. A differenza dell’approccio Buy & Hold, che considero valido principalmente in contesti teorici ideali, questa metodologia punta a ottimizzare l’allocazione del capitale ed evitare l’inerzia operativa. Sebbene le strategie Buy & Hold possano offrire buoni risultati nel lungo periodo, soprattutto durante fasi di crescita prolungata, presentano alcuni limiti rilevanti: non prevedono interventi durante correzioni o crolli di mercato, risultando meno efficienti nei momenti di alta volatilità. Inoltre, non forniscono indicazioni chiare sul punto di uscita dalla posizione, rendendo l’intera gestione passiva poco flessibile.
Al contrario, un approccio attivo consente di intervenire in modo strategico nelle fasi critiche, con la possibilità di rientrare a prezzi più vantaggiosi, migliorando così la performance complessiva. Questo tipo di gestione, inoltre, permette una riallocazione più dinamica del capitale verso altri asset o di effettuare prelievi in caso di necessità.
Finalità del report
Questo report ha esclusivamente scopo didattico e si concentra sull’operatività relativa al titolo SOL, per motivi pratici legati alla condivisione e documentazione su TradingView. Non verranno trattati i modelli tecnici delle operazioni né fornite indicazioni su altri possibili asset. I risultati verranno presentati in termini di rendimenti percentuali.
Mercato di Riferimento
Durante il primo trimestre del 2025, i mercati finanziari hanno attraversato una fase di forte incertezza, alimentata principalmente dal cambio di amministrazione negli Stati Uniti. Il mercato delle criptovalute, fortemente correlato a quello statunitense, ha seguito dinamiche simili a quelle degli indici di riferimento USA, come l’S&P 500 ( TVC:SPX ) e il NASDAQ ( NASDAQ:NDX ), senza mostrare deviazioni significative rispetto alla direzione generale del mercato.
In una prima fase, l’entusiasmo generato dalle dichiarazioni della nuova amministrazione Trump ha prodotto forti rialzi nel settore cripto. Solana, in particolare, ha beneficiato della visibilità derivante dal lancio di due memecoin — TRUMP e MELANIA — emesse sulla propria blockchain. Questi impulsi non si sono rivelati sufficienti a sostenere la performance del trimestre, soprattutto dopo il summit del 7 marzo, durante il quale sono state rese note le modalità di accumulazione della riserva nazionale di Bitcoin ( INDEX:BTCUSD ).
Parallelamente, l’annuncio di nuovi dazi verso Canada, Messico, Unione Europea ( INDEX:SX5E : +8,9%), Giappone ( TVC:NI225 : -9,10%) e Corea del Sud ( TVC:KOSPI : +3,79%) non ha favorito una ripresa del mercato statunitense, e alcuni mercati azionari globali sono stati penalizzati dallo stesso clima di pessimismo. Al contrario, tali dinamiche hanno probabilmente avvantaggiato strategie ribassiste ben posizionate. In Europa, il dibattito sull’ampliamento delle capacità difensive comuni — in previsione di un possibile disimpegno degli Stati Uniti dalla NATO — ha suscitato l’interesse degli investitori, ma la frammentazione del mercato europeo ha limitato l’impatto di queste dinamiche sul comparto cripto.
Nonostante alcuni eventi favorevoli nel breve periodo, il mercato delle criptovalute non ha ancora beneficiato di uno spostamento strutturale di capitali.
Caratteristiche operative
La strategia è pensata per non essere influenzata dalla FOMO, grazie alla presenza di operazioni regolari nel corso dei trimestri. Si concentra su movimenti di breve e medio periodo (da 1 a 14 giorni) su asset ad alta capitalizzazione, sfruttando segnali tecnici basati su rotture di livelli chiave e proiezioni su target derivanti da contesti ad alta volatilità. Gli stop loss vengono posizionati in corrispondenza di livelli critici, dove un eventuale raggiungimento potrebbe segnalare un’inversione del trend.
Gestione del rischio
La strategia è di tipo long only, con una gestione del rischio che prevede una perdita massima del 15% per singola operazione rispetto al capitale allocato, equivalente al 3% del capitale complessivo.
Performance Totale (Q1 2025)
Gennaio
Apertura | Chiusura | Esito
02/01/2025 | 06/01/2025 | 9,29%
11/01/2025 | 13/01/2025 | 0,93%
14/01/2025 | 19/01/2025 | 54,55%
21/01/2025 | 27/01/2025 | -7,18%
28/01/2025 | 01/02/2025 | -6,81%
Febbraio
Apertura | Chiusura | Esito
19/02/2025 | 24/02/2025 | -2,88%
27/02/2025 | 02/03/2025 | 25,20%
Marzo
Apertura | Chiusura | Esito
05/03/2025 | 10/03/2025 | -14,37%
11/03/2025 | 17/03/2025 | 1,10%
19/03/2025 | 24/03/2025 | 5,12%
Rendimento lordo: +64,95%
Rendimento netto: +63,18%
Operazioni totali: 10
Operazioni in profitto: 6 (+96,19%)
Operazioni in perdita: 4 (-31,24%)
Profitto medio per operazione: +6,32%
Drawdown massimo: -15,99%
Profit Factor: 3,08
Payoff medio: 2,05
Win/Loss ratio: 1,5
Analisi del Rischio
Esposizione media per operazione (% del capitale): 28,91%
Leva utilizzata: No
Dettagli Operativi
Strumenti utilizzati: Crypto
Frequenza delle operazioni: 3
Tempo medio di detenzione delle posizioni (giorni): 4,5
Durata massima operazione: 6
Durata minima: 2
Benchmark riferimento in strategia Buy and Hold
Solana ( BINANCE:SOLUSDC ) : -34%
Bitcoin ( INDEX:BTCUSD ): -12%
S&P 500 ( SP:SPX ): -6%
NASDAQ ( NASDAQ:NDX ): -9%
Visualizzazione Operativa Mensile
Di seguito vengono presentati i grafici relativi all’operatività mensile per il primo trimestre del 2025, suddivisi per i mesi di gennaio, febbraio e marzo. Ogni grafico mostra nel dettaglio le operazioni concluse all’interno del periodo di riferimento, evidenziando i punti di ingresso e uscita
Questa rappresentazione ha lo scopo di fornire una panoramica visiva chiara dell'applicazione pratica della strategia, evidenziando la coerenza operativa, la gestione del rischio e la reattività della strategia ai movimenti di mercato su base mensile.
Gennaio
Febbraio
Marzo
Analisi delle Operazioni
Migliori Operazioni
14/01/2025 - 19//01/2025: +54,55%
27/02/2025 - 02/03/2025: +25,20%
Peggiori Operazioni
05/03/2025 - 10/03/2025: -14,37%
21/01/2025 - 27/01/2025: -3,9%
Benchmark Comparativi
Il confronto per valutare l’efficacia della strategia è stato effettuato utilizzando come benchmark l’approccio Buy and Hold applicato a tre asset di riferimento: Solana (SOL), Bitcoin (BTC) e l’indice S&P 500.
Nel primo trimestre del 2025, la strategia ha registrato una performance superiore rispetto a tutti e tre i benchmark considerati, che hanno riportato i seguenti rendimenti in modalità Buy and Hold:
Adattamenti e Lezioni Apprese
La strategia tiene conto dei possibili cambi di tendenza e dimostra come, anche in condizioni di mercato incerte, sia possibile ottenere risultati positivi. Lo stop loss che ha registrato la perdita maggiore, pari al -14,37%, rappresenta un punto cruciale che porterà nel tempo a una rivalutazione del trailing stop loss e dei relativi criteri di attivazione. Tuttavia, sarà fondamentale mantenere adeguati gradi di libertà operativa, al fine di evitare fenomeni di overfitting dovuti a un’eccessivo adattamento al passato.
L'analisi trimestrale ha evidenziato come questa perdita massima rappresenti un segnale d’allerta per la gestione del rischio. Sebbene contenuta all’interno di un drawdown complessivo ancora accettabile (-15,99%), l’episodio suggerisce l’opportunità di introdurre meccanismi di protezione più sofisticati. Il contributo sproporzionato dell’operazione di gennaio (+54,55%), responsabile del 46% del profitto complessivo, solleva interrogativi sulla ripetibilità di tali performance e sulla distribuzione dei rendimenti.
Nel complesso, i risultati del trimestre confermano la solidità concettuale della strategia, ma sottolineano anche la necessità di un processo di perfezionamento continuo.
Obiettivi Q2 2025
L’obiettivo principale rimane quello di preservare la flessibilità operativa che ha reso possibile il raggiungimento dei risultati ottenuti, integrando al contempo meccanismi di protezione mirati per assicurarne la sostenibilità nel lungo periodo.
Per il secondo trimestre (Q2), il focus sarà orientato a consolidare e migliorare il rendimento ottenuto nel Q1, mantenendo invariata la metodologia operativa. Parallelamente, si lavorerà sull’ottimizzazione della gestione del rischio, con l’obiettivo specifico di ridurre la percentuale di operazioni chiuse in perdita, senza compromettere l’agilità della strategia.
Conclusioni
I risultati ottenuti nel primo trimestre del 2025 mostrano una performance significativamente superiore rispetto ai benchmark di riferimento (Solana, Bitcoin e S&P 500) adottando un approccio attivo e strutturato. Con un rendimento netto del +63,18%, la strategia ha dimostrato la capacità di intercettare movimenti favorevoli nel breve e medio periodo, evitando al contempo fasi di forte correzione che hanno colpito duramente gli asset analizzati in modalità Buy and Hold.
Il Profit Factor pari a 3,08 e un payoff medio di 2,05 indicano una buona efficienza operativa, mentre il drawdown massimo contenuto al -15,99% conferma una gestione del rischio disciplinata, in linea con i parametri prestabiliti. Il win/loss ratio di 1,5 rafforza ulteriormente l’idea di una strategia con un bilanciamento solido tra rischio e rendimento.
La scelta di evitare la leva finanziaria e di mantenere un’esposizione media del 28,91% per operazione ha contribuito a contenere la volatilità complessiva del portafoglio, rendendo il sistema replicabile anche da parte di trader con un profilo di rischio moderato.
Va sottolineato che i risultati si riferiscono a un contesto specifico (Q1 2025) e su un singolo asset (SOL). Pertanto, pur rappresentando un caso studio positivo, non possono essere generalizzati né considerati predittivi per periodi futuri. L’efficacia della strategia è strettamente legata alla capacità di adattarsi a scenari in evoluzione e alla corretta interpretazione dei segnali tecnici su cui si fonda.
Questa strategia si configura come un’alternativa valida all’approccio Buy and Hold in contesti ad alta volatilità, con l’obiettivo di ottimizzare l’allocazione e contenere i drawdown. Resta però fondamentale un approccio prudente, basato su una costante validazione dei segnali e su una gestione del rischio rigorosa.