GOLD | Correzione avvenuta, e ora? in arrivo PIL e sussidi.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
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Avvenuta la correzione di cui vi parlavo ieri, e il LONG è partito proprio dalla zona che vi avevo segnato, parliamo comunque di una zona molto importante, quindi era prevedibile questo rialzo.
Ora bisogna capire cosa vorrà fare, abbiamo creato nuove zone per lo SHORT ma in TF più basso, sempre in h1 quindi ancora non possiamo parlare per davvero di inversione di trend, ma è un inizio.
La zona in cui valutare un posizionamento a ribasso, per me, è quella dei 3780$ per oncia, non valuterei nulla all'infuori di questa.
Long essendo già lontano dalla demand invece risulta più difficile prenderlo, si potrebbe valutare su livelli come i VWAP, per chi li usa.
Detto questo aspettiamo le NEWS delle 14:30 e cerchiamo di capire come muoverci, orario ideale sarà l'apertura di wall street alle 15:30.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Analisi fondamentale
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
chiusura di ieri daily carina con candela short sotto la spike di quella precedente.
quindi oggi short?
attualmente attendiamo l'uscita dei dati e poi ci posizioniamo.
dalle 14 in poi ci vediamo in live a grafico e monitoriamo insieme
🔑 Fattori chiave di oggi
-Fed & inflazione USA
Dopo il taglio dei tassi di 25 bps, il mercato si aspetta nuovi tagli a ottobre e dicembre.
Oggi i dati PCE sull’inflazione USA e i discorsi dei membri Fed (incluso Powell) possono dare direzione chiara al mercato.
-Dollaro debole vs domanda rifugio
Un USD più debole sostiene l’oro. Le tensioni geopolitiche e la domanda di beni rifugio restano un fattore di supporto.
-Domanda da banche centrali e fondi
Gli acquisti delle banche centrali restano un driver positivo. Un calo negli acquisti o nei flussi ETF potrebbe rallentare la spinta rialzista.
-Rischi di offerta
Incidenti come quello della miniera Freeport aumentano i rischi sul lato offerta, spingendo il prezzo più in alto se dovessero continuare.
-Condizioni tecniche
Nonostante il quadro resti rialzista, l’oro è vicino a livelli di ipercomprato. Possibile fase di pullback o consolidamento?? monitoriamo insieme giorno per giorno.
Stop Larghi e conferme solide restano fondamentali.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Wall Street in calo: Powell parla, NVIDIA arretra e Tesla brillaTesla corre ancora: +30% a settembre, ma il Nasdaq frena con NVIDIA in difficoltà
Azioni in calo per il secondo giorno a causa delle preoccupazioni della Fed e del settore tecnologico
Ieri le azioni hanno registrato un nuovo arretramento, mentre gli investitori analizzavano con attenzione i commenti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, e di altri membri dell’istituto. Al contempo, il comparto tecnologico continua a mostrare segnali di debolezza a seguito delle ultime inquietudini legate all’intelligenza artificiale.
Il Dow Jones ha ceduto lo 0,37% (circa 171 punti) attestandosi a 46.121,28; il Nasdaq è arretrato dello 0,33% (circa 75 punti) a 22.497,86; l’S&P 500 ha perso lo 0,28% scendendo a 6.637,97. All’inizio di questa settimana i principali indici avevano inanellato tre sedute consecutive di massimi storici, ma nelle ultime due giornate hanno virato in territorio negativo.
A meno di una settimana dal primo taglio dei tassi dell’anno, Powell ha ribadito la difficoltà della posizione della Fed, stretta tra i vincoli del suo duplice mandato. Ha espresso l’intenzione di mantenere un atteggiamento prudente e ha lasciato intendere che le quotazioni azionarie siano «piuttosto elevate».
Invito sempre a non lasciarsi distrarre dal rumore di fondo e a concentrarsi sul messaggio che il mercato ci invia. È vero: abbiamo percorso molta strada dai minimi di aprile e non sarebbe sorprendente assistere a un arretramento autunnale, considerata la stagionalità sfavorevole. Tuttavia, come già sottolineato, un ritracciamento significativo costituirebbe, a nostro avviso, un’opportunità di acquisto.
Il trend rimane rialzista e ricorda i grandi movimenti a “V” osservati in passato in seguito a minimi importanti. Il futuro resta incerto: forse il mercato ci suggerisce di attenderci sviluppi positivi, e dovremmo prestare ascolto a questo segnale anziché dubitare di noi stessi.
Nel frattempo, il settore tecnologico si concede una pausa dopo l’annuncio del maxi-investimento di 100 miliardi di dollari da parte di NVIDIA (NVDA) in OpenAI. Le azioni del colosso dei semiconduttori, protagonista indiscussa dell’intelligenza artificiale, erano balzate del 4% lunedì, ma hanno successivamente restituito gran parte di tale guadagno nelle ultime due sedute: ieri il titolo ha perso lo 0,8%. Tesla (TSLA), invece, ha proseguito il suo brillante recupero con un rialzo del 4% nella stessa giornata e un progresso superiore al 30% da inizio settembre.
I prossimi due giorni porteranno dati cruciali per entrambe le componenti del duplice mandato della Fed. Domani saranno pubblicate le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, mentre venerdì sarà diffuso l’indice PCE, ovvero le spese per consumi personali. L’ultima rilevazione aveva sostanzialmente rispettato le attese, ma l’indice core CPI al 2,9% su base annua era risultato superiore alla lettura precedente.
Non si prevedono sorprese significative: il dato principale dovrebbe mostrare un incremento mensile dello 0,3%, con un tasso annuo al 2,7% (dal 2,6% precedente). L’indice core, al netto di alimentari ed energia, è stimato in crescita dello 0,2% su base mensile, leggermente inferiore allo 0,3% del mese scorso, mentre il dato annuo dovrebbe confermarsi al 2,9%.
Nonostante i tassi di interesse restino elevati, la Fed non intravede più rischi di un’inflazione in accelerazione. Powell ha infatti chiarito che lo «scenario di base» resta quello di un incremento dei prezzi circoscritto e «una tantum», riconducibile ai dazi, piuttosto che a un trend strutturalmente crescente.
La giornata di ieri ha visto un ribasso metodico e ordinato, con una rotazione settoriale nella prima parte della seduta che si è poi stabilizzata verso l’ora di pranzo. Successivamente gli scambi sono rimasti incerti e privi di direzione. L’S&P 500 ha chiuso in calo dello 0,28%, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,31%.
Verso nuovi ribassi?
È possibile che gli ultimi due giorni rappresentino solo una fisiologica pausa prima di un nuovo slancio verso i massimi: tale è stato il leitmotiv dell’intero anno. Tuttavia, non è da escludere un arretramento più ampio, che potrebbe riportare l’S&P 500 verso quota 6.550, corrispondente alla media mobile a 21 giorni. In passato tale livello è stato violato più volte, ma sempre in maniera temporanea, preludio a successivi rialzi.
Occorre dunque essere consapevoli che, pur in un contesto di forza, prima o poi potrebbe verificarsi una vera e propria ondata di vendite.
Nell’attesa di una più marcata rotazione settoriale, si è notato ieri un parziale recupero dei titoli legati alla ristorazione, a fronte di un calo del comparto tecnologico. È un indizio, seppur minimo, che potrebbe spingerci a cercare opportunità di acquisto in un settore attualmente sotto pressione.
Questa considerazione mi ha indotto ad aggiungere un nuovo titolo in portafoglio, insieme a un altro che appare pronto a esplodere.
Marco Bernasconi Trading
S&P 500 & BITCOIN, UPTOBER O FLOPTOBER?Gran parte della comunità cripto ritiene che il massimo ciclico del Bitcoin (il ciclo iniziato a novembre 2022 e legato all’halving del 2024) sia stato raggiunto giovedì 14 agosto a 124.200 $. Essi sottolineano la presenza di una resistenza tecnica importante, nonché il fatto che siamo già oltre i 500 giorni dopo l’halving.
Dal punto di vista temporale, stimo piuttosto che la fine del ciclo avverrà tra metà ottobre e metà novembre 2025. Vi invito a rileggere la mia analisi ciclica temporale cliccando sulla tabella qui sotto.
Il prezzo del Bitcoin, dopo la difficile fine di questo settembre, sarà in grado di riprendere la sua corsa al rialzo nonostante la presenza di un’estrema resistenza tecnica sull’indice S&P 500?
L’indice S&P 500 si trova in una zona di resistenza importante di medio periodo, ma non c’è divergenza ribassista
Nei mercati azionari, l’S&P 500 e il suo contratto future si muovono nella parte alta di un canale rialzista di lungo termine. Dopo un rimbalzo osservato in aprile sul limite inferiore di questo canale, è ora la zona dei 6.750/6.800 punti a fungere da resistenza importante.
Nell’analisi tecnica, la formazione di un massimo di mercato significativo richiede in genere la combinazione di una resistenza chiave e di una divergenza ribassista prezzo/momentum. Al momento questa divergenza non è presente, il che limita la forza del segnale. Tuttavia, la vicinanza di questa soglia tecnica potrebbe spingere alcuni investitori a prendere profitto, aprendo la strada a una fase di consolidamento, tanto più che l’S&P 500 è attualmente molto caro in termini di valutazioni.
Settembre, un mese difficile ma spesso preludio dell’“Uptober” per Bitcoin
Sul lato cripto, settembre è sempre stato un periodo complicato per il Bitcoin: maggiore volatilità, trappole di mercato e performance spesso deboli. Tuttavia, questa fase funge regolarmente da trampolino prima della più marcata dinamica rialzista del quarto trimestre.
Nel 2025 lo schema si ripete. Settembre rientra nella stagionalità abituale del BTC, caratterizzata da minimi che spesso costituiscono aree di acquisto prima del rialzo statisticamente favorevole di ottobre (“Uptober”) e novembre. L’attuale ciclo, iniziato nell’autunno 2022, suggerisce ancora la possibilità di un’ultima gamba rialzista tra metà ottobre e inizio dicembre, prima del possibile ingresso in un mercato ribassista che potrebbe protrarsi per tutto il 2026.
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La corsa all'Intelligenza Artificiale tra Stati Uniti e CinaLa competizione tra Stati Uniti e Cina nel campo dell'intelligenza artificiale (IA) si fa sempre più intensa e strategica, manifestandosi soprattutto nella quantità e qualità delle richieste di brevetti legati a tecnologie di IA generativa e machine learning. Il 2025 mostra un’accelerazione senza precedenti di questa sfida tecnologica che non solo segna il predominio su una frontiera cruciale dell'innovazione, ma influenza profondamente le economie e le geopolitiche globali.
Il primato degli Stati Uniti e la spinta cinese
Tra le aziende e istituzioni protagoniste di questa corsa, Google emerge come il leader mondiale per numero di domande di brevetto nell’ambito dell’IA generativa, con circa 560 richieste depositate, superando nettamente tutti gli altri competitor. Questa leadership riflette gli ingenti investimenti e la focalizzazione di Google su una vasta gamma di applicazioni IA, dalla comprensione e generazione del linguaggio naturale al riconoscimento visivo e altre tecnologie avanzate. Alle spalle di Google si trova l’Università Zhejiang in Cina, con circa 480 richieste, seguita da Microsoft con circa 310. In ambito cinese spiccano anche l’Università di Scienza e Tecnologia Elettronica con circa 295 brevetti e Baidu, che insieme a Nvidia e IBM, ognuno con circa 280 domande, completano il quadro delle realtà principali impegnate nella ricerca IA. Questo scenario rappresenta una competizione aperta non solo tra colossi privati ma anche tra università e centri di ricerca, con la Cina che continua a rafforzare la sua posizione strategica grazie a una forte politica di supporto statale e coordinamento tra istituzioni accademiche e industria.
Significato della corsa ai brevetti
I brevetti non sono solo un indicatore di attività innovativa, ma rappresentano un asset fondamentale per la protezione della proprietà intellettuale, elemento chiave per mantenere un vantaggio competitivo e regolare l’accesso alle tecnologie critiche. Nel dominio dell’intelligenza artificiale, dove gli sviluppi possono determinare rivoluzioni in settori come marketing, sanità, finanza, automazione e robotica, possedere un robusto portafoglio di brevetti permette alle aziende di consolidare la propria leadership e aprire la possibilità di licensing o accordi di cooperazione. Google ad esempio ha rivolto molte delle sue innovazioni verso l’IA generativa, una tecnologia che si propone di trasformare radicalmente il modo in cui vengono create e fruite informazioni digitali. Microsoft, a sua volta, sta puntando su modelli di machine learning e tecnologie di deep learning applicate a diversi ambiti industriali. Sul fronte cinese, Baidu e altre importanti aziende stanno investendo fortemente per dominare in ambiti come i modelli linguistici avanzati e le integrazioni tra hardware e software IA, segnando così un progresso rapido e calibrato.
Conclusioni
La ricerca e il deposito di brevetti nel campo dell’IA stanno diventando un vero e proprio “terreno di conquista” tra Stati Uniti e Cina. Google, Microsoft, Baidu, Zhejiang University e altri protagonisti definiscono oggi la traiettoria dell’innovazione in un settore cardine del futuro digitale. Mantenere un portafoglio competitivo di brevetti è ormai essenziale per consolidare la leadership tecnologica e influenzare le direzioni globali dell’IA.
GOLD | Leggera correzione in arrivo?Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
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Gold ha deciso forse di correggere un po'? anche se fosse non aspettatevi crolli colossali, o almeno è presto per dirlo.
Non essendo cambiato il trend io continuerò a segnarmi le zone per il long, quindi le demand e i supporti vari, e cercherò di valutare qualcosa lì, manca ancora il tocco dei 3800$ per oncia, soglia psicologica che potrebbe arrivare nelle prossime giornate, per il resto rimaniamo con gli occhi aperti che tutto potrebbe succedere.
Niente news oggi, solo qualcosina alle 16 ma niente di che, nemmeno la guardo.
Per il resto attendo zona dei 3730$ per valutare un posizionamento bullish.
Data la volatilità presente a mercato, vi consiglio di restare su timeframes da 1 ora, non sotto, perché resta molto rischioso, per il resto ci aggiorniamo prossimamente.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.09.2025Powell (FED) frena entusiasmi sui tagli: Wall Street fa una pausa.
Oro senza freni, vicino a 3.800 Dollari. Comprano ETC e Banche centrali.
Boeing e Palantir in venture per implementare l’AI nella «difesa».
Germania: il budget 2026 farà lievitare il debito a livelli record.
Le Borse europee hanno chiuso la seduta del 23 settembre in cauto rialzo, con l’attenzione rivolta al discorso di Jerome Powell sull’outlook economico. Milano si è mossa appena sopra la parità (+0,13%), Francoforte ha guadagnato +0,4%, Madrid +0,5% e Parigi +0,54%. Amsterdam +0,43%, piatta Londra +0,01%.
Powell ha ribadito che la Federal Reserve deve bilanciare rischi di inflazione e occupazione, definendo la politica monetaria “ben posizionata” ma allo stesso tempo dentro una “situazione difficile”: il pericolo di un’inflazione in risalita e la debole crescita dell’occupazione, sollevano dubbi sulla salute del mercato del lavoro.
Pur riconoscendo che l’economia statunitense resta “resiliente”, nonostante cambiamenti in politica commerciale, fiscale, migratoria e geopolitica, Powell ha avvertito che ci vorrà tempo per valutarne appieno gli effetti di lungo termine.
Sul fronte dei tassi, Powell ha definito l’attuale livello “moderatamente restrittivo”, aprendo a ulteriori tagli: un irrigidimento prolungato rischierebbe infatti di indebolire inutilmente l’occupazione. In linea più aggressiva si è espressa Michelle Bowman, membro del board Fed, che parlando in Kentucky ha ribadito come la riduzione del tasso di riferimento sarebbe dovuta partire già da luglio. Nell’ultima riunione del FOMC, Bowman aveva sostenuto un taglio di 25 bps, contro i 50 proposti dal governatore Stephen Miran, nominato da Trump.
La reazione di Wall Street è stata cauta: Dow Jones -0,18%, Nasdaq -0,95% e S&P500 -0,54%.
Sul fronte macroeconomico, le nuove stime di S&P indicano per l’Italia una crescita del +0,6% nel 2025, seguita da +0,8% nel 2026 e +0,9% nel 2027. L’Eurozona crescerebbe dell’1,1% per i primi due anni e dell’1,4% nel 2027. Più debole la Germania, che nel 2025 dovrebbe crescere solo +0,2%, ma accelerare a +1,1% e +1,6% nei due anni successivi grazie a un piano straordinario di investimenti in difesa e infrastrutture.
Negli Stati Uniti il deficit delle partite correnti si è ridotto nel 2’ trimestre 2025 di Us$ 188,5 miliardi, -42,9% a quota 251,3, centrando le attese di mercato (250). La contrazione è dovuta soprattutto alla diminuzione del deficit delle merci, mentre il surplus dei servizi è rimasto stabile (79,6 miliardi contro 80,3).
Sul fronte corporate, Tether tratta con gli investitori per raccogliere fino a Us$ 20 miliardi, cedendo circa 3% del capitale. Se l’operazione andrà in porto, la società con sede a El Salvador rggiungerebbe una valutazione di circa 500 miliardi, al livello di colossi come OpenAI e SpaceX, superando di gran lunga il rivale Circle (30 miliardi).
In Asia, le Borse del 24 settembre mostrano andamenti contrastati: Hong Kong +0,8%, Shanghai +0,4%, mentre il Taiex di Taipei perde -0,5% in scia al Nasdaq. L’indice MSCI Asia Pacific arretra -0,2% dopo tre sedute di rialzi. Protagonista Alibaba (+6%), ai massimi da quattro anni grazie all’annuncio di nuovi investimenti nelle infrastrutture per l’IA.
Tokyo riapre piatta dopo la festività, con yen stabile, ma i dati PMI confermano la contrazione manifatturiera (48,4 punti da 49,7 di agosto). Seoul segna -0,6% dopo dati deboli sui consumi, Sidney -1% con inflazione in accelerazione che riduce le chance di tagli ai tassi.
Il settore Difesa & Aerospazio continua a brillare: +64% da inizio anno, trainato dallo scenario geopolitico e dalle crescenti esigenze di cybersicurezza, visti i recenti attacchi ai sistemi aeroportuali. In questo contesto, Boeing e Palantir hanno annunciato una partnership per integrare l’IA nelle operazioni di Boeing Defense, Space & Security, implementando la piattaforma Foundry di Palantir.
Palantir, già protagonista di un accordo da 1 miliardo di dollari col Ministero della Difesa britannico, ha toccato i massimi storici a metà agosto: da inizio anno l’azione guadagna +141%, con una market cap vicina a Us$ 433 miliardi.
Sul fronte materie prime, il petrolio tenta un rimbalzo, circa +2% per il WTI, spinto dal cambio di tono di Trump sulle violazioni aeree russe e dal calo a sorpresa delle scorte USA: -3,82 milioni/barili nella settimana al 19 settembre, con benzina a -1,05 milioni e distillati a +518mila. L’oro ha toccato un nuovo record a 3.791 dollari/oncia, prima di assestarsi a 3.770. Con+44% da inizio anno, il 2025 potrebbe diventare il miglior anno dal 1979.
Più debole Bitcoin, fermo a 112.400 dollari sui minimi di due settimane, mentre l’oro ha accumulato dieci massimi in un mese: un confronto che riduce, per ora, l’appeal della narrativa dell’“oro digitale”.
Sul mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale scende a 4,10% dal 4,15%, mentre in Europa quello del BTP decennale resta stabile al 3,54% dopo dati PMI contrastanti: manifatturiero in calo a 52 da 53, servizi a 53,9 da 54,5.
Il mercato sconta solo 10 pb di taglio BCE entro l’estate 2026, con probabilità del 40% per un ulteriore intervento. Il Bund tedesco decennale rende 2,75%: il ministro delle Finanze Klingbeil ha presentato un bilancio 2026 da 630 miliardi di spesa, con prestiti a 174,3 miliardi: oltre il triplo dei 50,5 del 2024, record assoluto di indebitamento per Berlino.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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🚆 Treno in transito al binario 5, allontanarsi dalla linea gialla.
Gold continua a spingere senza concedere veri ritracci.
L’unica possibilità è cercarli su timeframe più bassi, sempre con cautela e un buon money management.
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Siamo molto vicini al numero psicologico in area 800.
Da qui potremmo vedere prese di profitto, quindi eviterei ingressi così alti senza zone tecniche chiare.
L’unica area interessante resta quella intorno all’apertura e chiusura delle candele daily di martedì e mercoledì.
Per ora resto off su Gold e mi sposto sul Forex, come da outlook.
L’oro resta vicino ai massimi storici, sostenuto da aspettative di politica monetaria più morbida, tensioni geopolitiche e forte domanda rifugio.
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Powell frena i mercati: calano NVIDIA, Oracle e IntelPowell frena Wall Street: calano NVIDIA, Oracle e Intel dopo tre giorni di record
Il crollo del settore tecnologico interrompe la serie di tre giorni di massimi storici
Dopo tre sedute consecutive di rialzi record in quello che è solitamente il mese peggiore per i mercati azionari, ieri i principali indici hanno finalmente fatto un passo indietro.
Il Nasdaq ha perso lo 0,95% (circa 215 punti) chiudendo a 22.573,47, l’S&P 500 è arretrato dello 0,55% a 6.656,92, mentre il Dow Jones ha registrato un calo dello 0,19% (circa 88 punti) attestandosi a 46.292,78.
Sebbene le azioni abbiano ceduto terreno, è ancora prematuro sostenere che gli orsi abbiano ripreso il controllo. A conferma della solidità del mercato, basti pensare che ieri è stata la prima volta dalla prima metà di agosto che il Nasdaq 100 ha registrato un ribasso superiore al mezzo punto percentuale.
Tutti i titoli dei “Magnifici 7” hanno chiuso in calo, guidati da NVIDIA (NVDA), che ha perso il 2,8% dopo il balzo di quasi il 4% del giorno precedente. Quest’ultimo era stato alimentato dalla notizia che il leader dell’intelligenza artificiale investirà 100 miliardi di dollari in OpenAI per costruire data center basati sui propri chip.
Questa notizia si aggiunge a una serie di sviluppi che testimoniano la crescente domanda di intelligenza artificiale: l’investimento di 5 miliardi di dollari in Intel (INTC) annunciato la scorsa settimana e le prospettive incoraggianti di Oracle (ORCL) rese note a inizio mese.
Non è la prima volta che assistiamo a dinamiche simili: il mercato si entusiasma per la domanda crescente di IA dopo notizie positive, in genere riguardanti NVIDIA, per poi interrogarsi, poco dopo, sulla sostenibilità di investimenti tanto ingenti. Di solito, questa fase di riflessione si rivela effimera e rappresenta un’ulteriore occasione per entrare nel settore.
Gli investitori hanno mostrato cautela anche a seguito delle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, all’evento della Greater Providence Chamber of Commerce nel Rhode Island. Powell ha ribadito che il taglio di un quarto di punto della scorsa settimana potrebbe non rappresentare l’inizio di un ciclo espansivo e che “non esiste un percorso di politica monetaria privo di rischi”.
I suoi commenti, volutamente prudenti, hanno fornito al mercato un pretesto per una pausa dopo tre giornate consecutive di record storici.
Mentre i rialzisti restano al comando, emergono nel breve periodo alcune possibili crepe sotto la superficie. Pur senza prospettare scenari ribassisti, sembra prudente attendere un arretramento più consistente per rientrare con decisione sul mercato.
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I tori perdono slancio
Per gran parte della giornata i listini si sono mantenuti deboli: il livello dei 6700 punti non è stato superato e le vendite hanno preso il sopravvento. L’S&P 500 ha toccato un massimo intraday di 6699,52 all’apertura, per poi imboccare una traiettoria discendente.
Alla chiusura, l’S&P 500 ha ceduto lo 0,55% e il Nasdaq lo 0,73%.
Si tratta di una fisiologica pausa piuttosto che di una vera e propria svendita, anche perché molti titoli legati all’intelligenza artificiale e al settore quantistico hanno continuato a mettere a segno progressi.
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Una giornata rossa
I mercati hanno accusato il colpo soprattutto dopo che Powell ha invitato alla cautela su ulteriori tagli dei tassi, avvertendo che le valutazioni azionarie risultano, secondo numerosi parametri, “piuttosto elevate”.
Nella sessione di domande e risposte, il presidente della Fed ha inoltre sottolineato l’indebolimento del mercato del lavoro durante l’estate, con un calo delle assunzioni. Ha chiarito che la Fed monitora con attenzione i dati su crescita e inflazione in vista della prossima riunione, minimizzando al contempo l’idea che l’intelligenza artificiale sia la principale causa della frenata occupazionale: secondo gli studi disponibili, vi incidono altri fattori e diverse imprese hanno sospeso temporaneamente le assunzioni in attesa di maggiore chiarezza.
Gli operatori hanno letto le sue parole come un segnale di pazienza, reagendo con prese di profitto che hanno interrotto la breve serie di record consecutivi sostenuti dall’ottimismo per l’IA e per un possibile allentamento della politica monetaria.
In mancanza di nuovi catalizzatori, i prossimi giorni potrebbero segnare un leggero arretramento. L’attenzione si sposta ora sul dato PCE sull’inflazione, atteso per venerdì, per valutare se la rigidità dei prezzi stia effettivamente diminuendo.
Infine, i commenti della Casa Bianca sulle regole di ingaggio della NATO e sui rapporti con la Russia hanno aggiunto un ulteriore elemento di incertezza geopolitica, accentuando l’avversione al rischio e alimentando le speculazioni sul futuro dell’inflazione, dell’occupazione e sul ruolo dell’oro, protagonista di movimenti estremamente volatili negli ultimi due mesi.
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La Corte Suprema degli Stati Uniti annullerà i dazi doganali?Nel novembre 2025, la Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe emettere una decisione storica: stabilire se il presidente Trump abbia, da solo, il diritto di imporre dazi senza passare per il Congresso. Dietro questo dibattito giuridico si cela una questione cruciale per la politica commerciale statunitense e per l’equilibrio dei poteri.
Il ruolo della Corte Suprema
Come massima autorità giudiziaria del paese, la Corte Suprema ha il potere di convalidare o annullare qualsiasi misura non conforme alla Costituzione. Le sue decisioni sono definitive e vincolanti per tutte le istituzioni. In questo caso, deve valutare se il presidente abbia abusato delle sue prerogative utilizzando l’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) per imporre dazi.
Grazie al principio di judicial review, la Corte deve verificare se l’esecutivo rispetta la separazione dei poteri. Da decenni i presidenti invocano l’IEEPA per agire rapidamente, soprattutto in contesti di tensione economica. Questa prassi, tollerata finora, è oggi rimessa in discussione.
Una scelta decisiva – due possibili esiti:
• Se la Corte conferma il potere presidenziale, la Casa Bianca manterrà un’ampia libertà di imporre dazi senza contrappesi immediati.
• Se la Corte limita o annulla questo potere, il Congresso tornerà ad essere l’attore centrale della politica commerciale, rallentando le decisioni ma ristabilendo l’equilibrio istituzionale.
La posta in gioco va oltre il quadro giuridico. Una conferma rafforzerebbe l’esecutivo e potrebbe favorire un approccio più aggressivo nei negoziati internazionali. Al contrario, una restrizione costringerebbe a un ritorno al compromesso legislativo, rendendo più complessa l’attuazione di sanzioni economiche ma offrendo maggiore prevedibilità ai partner commerciali.
Un possibile punto di svolta per la politica monetaria della Fed
Questa decisione potrebbe ridefinire la politica commerciale statunitense per gli anni a venire. Influenzerebbe il modo in cui Washington gestisce le controversie commerciali, conduce le negoziazioni internazionali e bilancia i rapporti di forza tra presidente e Congresso. Avrà inoltre un forte impatto sulla futura traiettoria della politica monetaria della Fed e quindi, più in generale, sui mercati finanziari.
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Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
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Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
GOLD | Verso il sole.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Massimo dopo massimo il nostro metallo giallo non si ferma, raggiunti quasi i 3800$ per oncia.
Adesso sembra stia cercando di correggere un po', magari a riprendere le zone che ho segnato, demand fresche e livelli di imbalance molto interessanti.
Lo short non vi consiglio ovviamente di provarlo, risulta troppo rischioso e soprattutto non ci sono zone davvero rilevanti e che possano interessarci.
Attendiamo da piano le zone per valutare LONG, saranno dei posizionamenti sicuramente meno rischiosi, potenzialmente più profittevoli, bisogna solo aspettare il momento giusto.
i 3755$ sono la prima zona di valutazione, combacia anche con un livello daily, domani vi aggiornerò meglio sulle altre.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.09.2025Wall Street continua a segnare record ma cresce il dibattito in Fed.
Oro superstar a 3.759 USD, mentre petrolio e crypto faticano..
Europa convince su valutazioni e politica fiscale..
Nvidia scommette 100 miliardi sull’IA..
Mercati globali in bilico: dopo i record messi a segno da Wall Street la scorsa settimana, spinti dall’ottimismo sui tagli della Federal Reserve e dal rally tech, l’Asia apre contrastata. Oggi i listini del Pacifico si muovono senza direzione, il dollaro resta stabile e i future USA oscillano leggermente in attesa dei dati PMI di domani.
I mercati restano in bilico tra euforia e cautela: l’autunno si preannuncia caldo, tra banche centrali, dati macro e tensioni geopolitiche.
Nel frattempo, dieci funzionari della Fed — incluso Jerome Powell, atteso per domani — prenderanno la parola, con i mercati pronti a scrutare ogni sfumatura.
Oro da record, Milano positiva. A Piazza Affari ieri, 22 settembre, il Ftse Mib archivia la seduta in rialzo di +0,26%. Brilla l’oro, che segna un nuovo massimo storico a 3.759 dollari. Da inizio anno il metallo giallo vola di +42,5% in USD (+25% in euro), candidandosi a fare del 2025 l’anno migliore dal 1979. Operativamente, la rottura di quota 3.500 USD ha innescato nuovi acquisti, con target a 3.800 USD per prese di profitto.
TikTok: l’accordo “made in USA”: novità sul fronte geopolitico-tecnologico: la versione americana di TikTok sarà indipendente da ByteDance e userà una copia dell’attuale algoritmo, gestito da Oracle. Dati e codice resteranno negli USA, lontani da Pechino. Secondo la Casa Bianca, l’intesa preliminare non prevede né partecipazioni pubbliche né “golden share”, ma soddisfa le richieste del Congresso.
Fed divisa, Bostic frena. Non tutti dentro la Fed condividono la corsa ai tagli: Raphael Bostic (Atlanta FED) ha dichiarato al WSJ di essere “preoccupato” dall’inflazione “troppo alta per troppo tempo”. Anche Alberto Musalem (St. Louis) invita alla prudenza. Intanto l’S&P500 aggiorna per la nona volta da settembre il suo record, a 6.698 punti (+0,5%).
Europa: revival di interesse. Le Borse europee non toccano ancora i massimi ma attraggono flussi globali grazie a rendimenti resilienti e a valutazioni più convenienti. Lo Stoxx 600 guadagna il +9,2% YTD, trainato dal boom di Aerospace & Defense (+62%) e Banche (+45%), contro il +13,5% dell’S&P500 sostenuto dall’IA. Sul piano valutazioni, il gap è netto: 15,6x P/E forward per lo Stoxx 600, contro 25,3x per l’indice USA.
La politica fiscale europea dà ulteriore spinta: fondo infrastrutturale tedesco da 500 miliardi di euro e impegno dell’Eurozona ad aumentare la spesa per la difesa al 3,5% del PIL. Misure definite “rivoluzionarie”.
Non mancano, però, scivoloni: lo Stoxx 600 ha ceduto lo -0,25%, zavorrato dall’automotive. Volkswagen -3,9%, Porsche -4,3%, mentre pesa il profit warning.
Buffett vende Byd. Sul fronte asiatico, fa rumore il disimpegno di Warren Buffett: la sua Berkshire Hathaway avrebbe completato la cessione della quota in Byd, gigante EV cinese. Il titolo perde il -3,35% a Hong Kong, dopo i ribassi iniziati già tre anni fa.
Asia-Pacifico: quadro misto
• Kospi (Corea del Sud): +0,5%, nuovo record; Samsung +2,9% dopo upgrade di Goldman Sachs.
• Cina: Hang Seng -1,1%, CSI 300 -1,1%; Hong Kong in allerta per un super-tifone.
• Australia (S&P ASX200): +0,6%.
• Singapore (Straits Times): +0,3%.
• Mumbai (BSE Sensex): poco sotto la parità.
• Giappone: mercato chiuso per festività.
Intanto Nvidia annuncia un investimento monstre da 100 miliardi di dollari in OpenAI, dedicato a nuovi data center e infrastrutture IA. Il titolo balza +3,9%.
Materie prime e valute. Il petrolio scivola per il quinto giorno consecutivo: timori geopolitici bilanciati da eccesso di offerta. L’Iraq, secondo produttore OPEC, prevede esportazioni di settembre tra 3,4-3,45 mln b/g. In ottica trading: buy a 65 USD, sell a 73 USD.
Sul Forex, l’EUR/USD scambia a 1,18, vicino ai minimi quadriennali (1,1919) dopo la mossa Fed. Il dollaro sconta nuovi tagli rapidi.
Il Bitcoin arretra sui minimi delle ultime due settimane, attorno a 112.500 USD, muovendosi in controtendenza rispetto all’oro. Intanto Strategy dichiara all’SEC l’acquisto di 850 BTC (15-21 settembre) per 99,7 mln USD, a un prezzo medio di 117.344 USD.
Bond & Rating. Negli USA, il rendimento del Treasury decennale sale a 4,15%. Il mercato sconta altri due tagli Fed nel 2025 e fino a uno/due nel 2026, ma il dato chiave sarà il PCE Deflatore di agosto (atteso al +2,7% annuo, dal +2,6% di luglio; core stabile al +2,9%).
In Italia, il BTP decennale quota al 3,54%, con spread di +2 pb sull’OAT francese e 79 pb sul Bund. La promozione di Fitch ha rilanciato le prospettive di un ritorno al rating “A”. Prossimi appuntamenti cruciali: 21 novembre con Moody’s (attualmente Baa3, outlook positivo), e le altre review di S&P (10 ottobre), DBRS (17 ottobre) e Scope (31 ottobre).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
NVIDIA vola: record storico e partnership miliardaria con OpenAINVIDIA vola: nuovo record storico e partnership miliardaria con OpenAI
Lunedì verde, NVIDIA cresce
Il mercato ha aperto la settimana con una nota positiva, proseguendo l’onda della spinta post-Fed della scorsa settimana. Si tratta, tuttavia, di un avvio relativamente tranquillo, privo di dati economici in uscita o di report trimestrali di rilievo.
Alla chiusura, il Dow Jones ha registrato un +0,1%, il Nasdaq un +0,7% e l’S&P 500 un +0,5%. Ancora una volta il settore tecnologico si è affermato come il principale vincitore, seguito a breve distanza da Utility e Industriali. Anche Servizi di comunicazione e Consumi discrezionali hanno offerto un buon contributo. Più in difficoltà, invece, i beni di prima necessità, con performance nel complesso contrastanti.
L’attenzione resta ora puntata sulla pubblicazione dei dati relativi alla Spesa per consumi personali (PCE) prevista per venerdì. Sebbene il comunicato sarà esaminato con cura, occorre sottolineare che la Fed ha già lasciato intendere la possibilità di ulteriori tagli dei tassi nel 2025, sostenuta dalla recente debolezza del mercato del lavoro, fattore decisivo per le prospettive future.
Per quanto riguarda la stagione degli utili, quella del terzo trimestre entrerà nel vivo soltanto tra circa un mese. In questa fase di transizione, tuttavia, si sono già visti i risultati di alcune società di rilievo, tra cui Adobe e Oracle, che rientrano nel quadro più ampio del Q3.
NVIDIA protagonista
Il titolo più discusso della giornata è stato, ancora una volta, NVIDIA, che ha chiuso con un rialzo del +4% grazie all’annuncio di una nuova partnership strategica. L’azienda collaborerà con OpenAI per implementare almeno 10 gigawatt di sistemi NVIDIA destinati a sostenere l’infrastruttura di intelligenza artificiale di nuova generazione, con l’obiettivo di addestrare ed eseguire i futuri modelli.
Per sostenere il progetto, NVIDIA ha annunciato un potenziale investimento fino a 100 miliardi di dollari in OpenAI, man mano che i nuovi sistemi verranno resi operativi. La notizia ha spinto il titolo a un nuovo massimo storico, portando i guadagni da inizio anno a oltre il +35%.
Il panorama dell’intelligenza artificiale continua dunque a brillare.
SPX 6700
Nuovi massimi anche per l’S&P 500, che dopo un piccolo gap in apertura ha trovato immediati acquisti, chiudendo con un lento ma costante movimento al rialzo poco sotto quota 6700.
Nel frattempo, i rialzisti del Nasdaq sembrano inarrestabili. Ieri, grazie soprattutto a NVDA, i futures hanno toccato per la prima volta i 25.000 punti.
S&P 500: +0,44%
Nasdaq: +0,55%
NVIDIA decolla
NVIDIA ha raggiunto un nuovo massimo storico, trainando l’intero comparto tecnologico. L’accordo con OpenAI prevede, oltre all’impegno da 100 miliardi di dollari, l’utilizzo della piattaforma Vera Rubin di NVIDIA a partire dalla fine del 2026, con una fornitura compresa tra 4 e 5 milioni di GPU: una quantità pari all’intera produzione annuale media dell’azienda.
Il CEO Jensen Huang ha sottolineato che l’iniziativa si aggiunge alle precedenti previsioni aziendali, rafforzando la posizione di NVIDIA come partner di riferimento per le infrastrutture di AI a livello globale.
Parallelamente, la domanda di intelligenza artificiale si riflette anche nel settore energetico, dove società come CEG e OKLO continuano a segnare nuovi progressi.
La voce della Fed
Ieri si sono espressi diversi membri della Federal Reserve:
Bostic (non votante per il 2025-2026): non ravvisa motivi sufficienti per ulteriori tagli ai tassi; teme che l’inflazione rimanga elevata a lungo; prevede un solo taglio nel 2025 (dichiarazioni al Wall Street Journal).
Barkin (non votante nel 2025): rileva che una parte dei costi tariffari grava già sui consumatori; ritiene che ci vorrà tempo perché l’effetto delle tariffe si esaurisca.
Miran (membro votante del FOMC, di orientamento accomodante): sostiene che il tasso dei Fed Funds dovrebbe collocarsi intorno al 2%, circa due punti percentuali al di sotto dell’attuale; prevede una discesa dell’inflazione dal 3,5% attuale all’1,5% entro il 2027.
Queste dichiarazioni riflettono una marcata divisione di vedute:
Bostic e Barkin hanno sottolineato la necessità di cautela, temendo una persistenza dell’inflazione.
Miran, al contrario, ha indicato come opportuno un deciso allentamento monetario nei prossimi anni.
Marco Bernasconi Trading
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Gold al momento resta forte e molto alto.
Finché non ci sarà un ritraccio su aree chiave, meglio aspettare.
Chi è entrato dalla zona gialla può valutare di prendere un parziale e spostarsi in BE, oppure chiudere tutta la posizione.
La mia view resta rialzista.
⚠️ News da tenere d’occhio prossimamente
Discorso del presidente della Fed, Jerome Powell — segnali su quanto aggressiva sarà la Fed nei tagli.
Dati sull’inflazione USA, in particolare il PCE core (il preferito dalla Fed)
Reuters
Indici di attività economica (PMI servizi/manifatturiero), vendite case nuove ecc. se mostrano un’economia che recupera troppo, la Fed potrebbe rallentare i tagli.
Decisioni o segnalazioni da banche centrali estere (che comprano o vendono oro)
Evoluzione del dollaro / tassi reali (interesse nominale meno inflazione) — se il rendimento reale sale, oro soffre.
ci vediamo in live dopo
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🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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L’oro supera il suo (vero) record storico di gennaio 1980!1. Fed: la scelta del pivot malsano, la stagflazione si impone
Lo scorso 2 settembre avevamo presentato una tabella per anticipare il possibile impatto sul prezzo dell’oro della decisione monetaria della Fed di mercoledì 17 settembre.
Il 17 settembre, la Federal Reserve ha scelto lo scenario n. 4 della nostra tabella previsionale: il pivot reale “malsano”, ovvero un taglio dei tassi nonostante un’inflazione ancora intorno al 3 % e un mercato del lavoro in netto rallentamento. Questo è il quadro tipico di un regime di stagflazione.
Come previsto, le conseguenze si sono manifestate rapidamente, con un prezzo dell’oro che prosegue la sua tendenza rialzista di fondo. Il calo dei tassi reali, unito a un dollaro USA che resta la principale valuta più debole dell’anno, continuano a sostenere il GOLD. Gli investitori, di fronte a un contesto in cui né la stabilità monetaria né la crescita sono garantite, si rivolgono ancora una volta al metallo giallo come bene rifugio.
Più in generale, il quadro macroeconomico della stagflazione è favorevole alla tendenza rialzista dell’oro attraverso tassi d’interesse reali più bassi e la funzione di rifugio dell’oro alimentata dai timori sulla crescita e sull’occupazione USA.
La nostra tabella sottolineava che questo scenario avrebbe mantenuto la tendenza rialzista di fondo dell’oro: questa previsione sembra confermarsi. L’oro beneficia al tempo stesso del taglio dei tassi, del calo del dollaro e della ricerca di protezione in un contesto economico deteriorato.
Scegliendo questa via, la Fed non ha solo pivotato: ha sancito una fase in cui la lotta contro l’inflazione è importante quanto il mantenimento di una bassa disoccupazione. La stagflazione si impone come scenario macroeconomico credibile nei prossimi mesi e l’oro ne beneficia come di consueto.
2. Il prezzo dell’oro supera il suo (vero) record storico del 1980!
Il prezzo dell’oro aveva superato il suo precedente record storico all’inizio del 2024, oltrepassando il massimo della crisi sanitaria del 2020 a 2.075 $. Da allora si è sviluppata una potente fase rialzista e l’oro ha quasi raddoppiato il suo prezzo sul mercato delle materie prime.
Tuttavia, non si trattava di un “vero” record storico superato nel 2024.
Infatti, il vero massimo storico dell’oro si ottiene correggendo il prezzo per l’inflazione.
Così, il “vero” record storico risaliva al 1980 a 850 $ nominali, che corrispondono a 3.400–3.500 $ ai prezzi attuali corretti per l’inflazione – ed è stato appena superato! La tendenza rialzista di fondo dell’oro resta valida finché viene mantenuto questo supporto di 3.400–3.500 $.
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GOLD | Che pump!Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Long assurdo e anomalo nella giornata di oggi, un tra l'altro un Lunedì!
Slavo cambiamenti radicali, domani si continuerà nella stessa direzione, ovvero quella dei tori, avevo lasciato una zona per lo SHORT ieri, che è stata totalmente asfaltata dando cosi il via al LONG, ed è per l'ennesima volta un nuovo massimo storico, ormai non manca molto all'assurdo livello dei 4000$ per oncia.
Vi ho lasciato comunque un livello short (rosso) da monitorare solamente, anche perché non vi consiglio di valutare qualcosa, e poi delle fasce LONG dove invece è molto interessante valutare un posizionamento, vedremo però meglio domani in base all'orario e a come si muoverà.
Dovrebbero arrivare anche le prime news della settimana, perciò dobbiamo farci attenzione.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Crescita esplosiva e bilancio solido, ma multipli da brividoIl titolo di oggi è Innodata Inc. NASDAQ:INOD (Nasdaq: INOD), una società attiva nello sviluppo di piattaforme software basate su intelligenza artificiale.
In occasione della pubblicazione degli utili del 31 luglio, analizziamo da vicino i fondamentali per individuare i punti di forza e di debolezza del titolo, confrontandoli con i benchmark settoriali.
Liquidità e struttura finanziaria
Current ratio: 2,33 > 1,41 (settore) → copertura eccellente del breve termine.
Quick ratio: 2,33 > 1,34 → solidità immediata, nessuna dipendenza da scorte.
Debito/Patrimonio Netto: 0,06 < 0,44 → leva praticamente inesistente.
Cassa/Debito: 12,72 > 0,86 → riserva di cassa straordinaria.
Sezione eccellente; bilancio snello, sicuro e senza rischi di indebitamento.
Redditività e crescita
Margine lordo: 39,7% > 37,4% → superiore al settore.
Margine operativo: 15,3% > -2,1% → efficienza operativa molto elevata.
Margine netto: 17,5% > -5,3% → redditività di livello eccezionale.
Margine FCF: 15,0% > 2,7% → forte capacità di generare cassa.
Crescita fatturato: +114,2% YoY > +7,4% → crescita esplosiva.
EPS diluito: +1512% YoY > +10,7% → incremento utili fuori scala.
SG&A ratio: 24,4% < 32,1% → spese operative sotto controllo.
ROA: 37,6% > -2,8% → utilizzo asset estremamente redditizio.
ROE: 68,8% > -4,1% → ritorno sul capitale eccezionale.
ROIC: 63,9% > -4,6% → valore creato sugli investimenti straordinario.
Area eccezionale; Innodata surclassa il settore in crescita e redditività.
Valutazione di mercato
Performance 1Y: +180,5% > +6,7% → rally straordinario.
P/E: 52,8 > 31,3 → utili prezzati molto cari.
PEG: 0,03 < 0,09 → multiplo favorevole grazie all’iper-crescita.
P/S: 8,38 > 2,78 → sopravvalutata sui ricavi.
P/B: 23,1 > 2,77 → molto cara sugli asset.
P/CF: 49,1 > 20,3 → costosa sul cash flow.
[* ]P/FCF: 63,2 > 24,3 → multipli estremi sul free cash flow.
EV/Sales: 8,36 > 3,35 → valutazioni elevate sui ricavi.
EV/EBITDA: 45,7 > 18,9 e EV/EBIT: 54,7 > 24,8 → multipli operativi tirati.
Multipli estremamente alti; il PEG basso attenua la view, ma il titolo resta una scommessa costosa.
Politica dei dividendi
Yield TTM: 0% → nessun dividendo.
Payout ratio TTM: 0% → utili reinvestiti integralmente.
Crescita dividendo YoY: 0% → nessuna politica di distribuzione.
Politica neutra; strategia di crescita pura, senza distribuzione agli azionisti.
Punti di forza:
Bilancio solidissimo, quasi zero debito.
Margini e crescita eccezionali.
ROE e ROIC straordinari.
PEG molto basso, coerente con la crescita esplosiva.
Debolezze:
Multipli di mercato estremamente elevati (P/E, P/S, EV/EBITDA).
Rally azionario già esplosivo, che incorpora molte aspettative.
Nessun dividendo: titolo puramente speculativo.
Conclusione
Innodata è un titolo growth puro.
Fondamentali operativi e finanziari fuori scala rispetto al settore, ma valutazioni tiratissime.
Il profilo rischio/rendimento è sbilanciato:
Potenziale enorme se la crescita continua.
Rischio elevato di correzioni in caso di rallentamento.
Rating complessivo: Classe C – Titolo speculativo
Qualitativamente molto forte, ma con multipli eccessivi che ne aumentano la rischiosità.
RWE investe negli USA:titolo solido, sottovalutato e in crescitaIn concomitanza con la pubblicazione degli utili del 14 agosto 2025, Reuters ha riportato che RWE ha destinato più della metà del proprio budget per gli investimenti al mercato statunitense nel primo semestre dell’anno. La scelta conferma la fiducia del gruppo tedesco nelle prospettive di crescita, nonostante i tentativi di frenare l’espansione delle energie rinnovabili.
Prevediamo che l’espansione delle rinnovabili onshore negli Stati Uniti continuerà, trainata dalla crescente domanda di elettricità, ha dichiarato l’amministratore delegato Markus Krebber.
Vediamo nel dettaglio.
(Per un confronto agli utili del 15 maggio 2025 clicca qui .)
1. Liquidità e struttura finanziaria
Current ratio: 1,21 → sopra la soglia minima (≥1), indica una discreta capacità di coprire le passività di breve termine.
Quick ratio: 1,16 → superiore alla soglia minima (≥0,84), conferma una buona tenuta anche senza considerare le scorte.
Debt/Equity: 0,6 → ampiamente sotto la soglia massima (≤1,43), segno di un leverage contenuto e bilancio solido.
Cash/Debt: 0,43 → ben oltre la soglia minima (≥0,08), ma non elevatissimo; la liquidità disponibile è adeguata.
Struttura finanziaria equilibrata, con debito sotto controllo e sufficiente cuscinetto di cassa.
2. Redditività e crescita
Margine lordo: 13,39% < 24,08% (settoriale) → debolezza sui margini industriali.
Margine operativo: 13,39% < 15,71% (settoriale) → leggermente sotto la media, efficienza operativa migliorabile.
Margine al lordo di imposte: 18,14% > 12,15% → superiore alla soglia, buona redditività pre-tasse.
Margine netto: 16,71% > 8,98% → eccellente redditività finale.
Crescita fatturato YoY: -6,96% < -2,48% → contrazione dei ricavi, segnale negativo.
EPS diluito YoY: +126,33% > -4,26% → forte crescita degli utili per azione, segno di efficienza e leva operativa positiva.
ROA: 4,02% > 2,88% → ritorno sugli asset sopra la media.
ROE: 12,22% > 9,65% → ritorno sul capitale proprio molto solido.
ROIC: 8,48% > 4,17% → ottima redditività del capitale investito.
Profittabilità robusta (soprattutto a livello netto e di ritorni sul capitale), ma crescita dei ricavi negativa.
3. Valutazione di mercato
P/E: 6,5 (≪ 16,9 settoriale) → titolo fortemente sottovalutato.
PEG: 0,05 ≪ 0,92 → valutazione estremamente conveniente rispetto al tasso di crescita.
P/S: 1,06 ≪ 1,94 → basso rispetto ai ricavi.
P/B: 0,78 ≪ 1,51 → titolo prezzato sotto il valore contabile.
P/CF: 3,86 ≪ 8,28 → molto conveniente in termini di flussi di cassa.
EV/EBITDA: 6,13 ≪ 12,21 → sottovalutato anche rispetto alla redditività operativa.
Performance azionaria 1Y: +12,7% > +4,8% settoriale → titolo in crescita sopra la media di mercato.
Multipli di mercato estremamente bassi (sconto marcato), titolo sottovalutato.
4. Politica dei dividendi
Yield: 3,18% → poco sotto la soglia minima (3,2%), e molto sotto il target indicato (3,6%).
Payout ratio: 0% < 16,48% → estremamente conservativo (utili trattenuti).
DPS crescita YoY: +10% > 9,19% → positivo, crescita regolare.
Crescita dividendi continua: 200% > 150% → sostenuta nel tempo.
Politica prudente, yield leggermente sotto target ma DPS in costante crescita. Utili reinvestiti per sostenere la strategia di espansione.
Punti di forza
Bilancio solido con debito contenuto.
Ottima redditività (ROE e ROIC sopra la media).
EPS in forte crescita.
Multipli di mercato (P/E, P/B, EV/EBITDA) estremamente convenienti.
Debolezze
Fatturato in calo YoY.
Margini lordo e operativo sotto la media settoriale.
Dividend yield leggermente inferiore agli standard del settore.
Payout ratio nullo: gli utili non vengono redistribuiti.
Conclusione
RWE appare come un titolo finanziariamente solido e fortemente sottovalutato dal mercato, con ritorni sul capitale elevati e utili in forte crescita. Tuttavia, la contrazione dei ricavi e la debolezza dei margini operativi rappresentano elementi da monitorare. In ottica di investimento, il profilo è value con potenziale upside significativo, sostenuto anche dagli investimenti negli USA nelle rinnovabili onshore.
Rating complessivo: Classe A indica un’azienda solida, con fondamentali finanziari robusti, bilancio equilibrato e redditività superiore alla media. Pur presentando alcune aree migliorabili – come margini industriali leggermente inferiori o crescita dei ricavi non sempre lineare – il titolo risulta sottovalutato dal mercato e capace di generare valore per gli azionisti.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.09.2025Fed: dopo taglio tassi di 25 pbs, Oro e Borse positive, vicino a massimi storici.
Rating sovrani: Fitch promuove l’Italia a BBB+, DBRS declassa la Francia a AA.
Asia: Nikkei +1,2% grazie alla BoJ, India frenata da nuove regole USA sui visti.
Bitcoin impantanato a 114.600 USD, mining sempre più concentrato.
Fed, taglio dei tassi e ombre politiche. Gli investitori hanno accolto con ottimismo il taglio dei tassi della Federal Reserve deciso mercoledì scorso. Tuttavia, sul board della banca centrale continuano a pesare le pressioni del presidente Donald Trump, che spinge per un orientamento più accomodante.
In Giappone, la Bank of Japan ha mantenuto invariato il tasso a breve termine allo 0,5%, come da attese. Da segnalare, però, che due membri del board hanno votato per un rialzo, alimentando le attese di future mosse restrittive.
Sul fronte geopolitico, Trump e il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto una telefonata definita “molto proficua”, incentrata sul dossier TikTok e sulle relazioni commerciali tra le due potenze.
Italia promossa da Fitch, Francia declassata, A Piazza Affari la chiusura è stata sostanzialmente piatta (+0,01%), in attesa della decisione di Fitch sul rating sovrano. L’agenzia ha poi alzato il merito di credito dell’Italia a BBB+ da BBB, dopo l’outlook positivo dello scorso anno.
«L’aumento riflette una maggiore fiducia nella traiettoria fiscale dell’Italia», ha commentato Fitch, che prevede una riduzione del deficit 2025-2027 grazie a entrate più solide e a un miglior controllo della spesa.
Meno brillante il giudizio sulla Francia: DBRS ha abbassato il rating a AA+ da AA, con l’outlook stabile.
Il timing è stato perfetto per il Tesor Italianoo, che ha colto il momentp per lanciare un nuovo BTP Valore rivolto al retail.
Caratteristiche principali del nuovo BTP. Scadenza: 7 anni, Cedole crescenti (“step-up” 3+2+2 anni), pagate trimestralmente, con premio fedeltà pari allo 0,8% sul capitale a scadenza. Periodo di collocamento: dal 20 al 24 ottobre. Tassi minimi garantiti comunicati il 17 ottobre. Taglio minimo: 1.000 euro. Tassazione agevolata al 12,5%, esenzione da tassa di successione.
Oggi la quota di debito pubblico in mano a famiglie e imprese italiane è sotto il 15%, mentre gli investitori esteri detengono il 33,6% (fonte Bankitalia).
Mercati europei contrastati, Wall Street ancora ai record. La settimana delle banche centrali si è chiusa con un bilancio misto per l’Europa: Milano -0,3%, Londra -0,9%, Madrid -0,4%, Francoforte -0,2%, Parigi in controtendenza, +0,5%
Tra i settori si distingue il tech, galvanizzato dall’annuncio di Nvidia, che investirà 5 miliardi di dollari in Intel. Wall Street continua a inanellare record: venerdì 19, Dow Jones +0,37%, S&P500 +0,49%, Nasdaq +0,72%.
Sul fronte regolatorio, la SEC guidata da Paul Atkins si prepara a proporre la fine delle trimestrali obbligatorie, come richiesto da Trump, a favore di un reporting semestrale. Con la maggioranza 3 a 1 dei repubblicani, la modifica potrebbe passare rapidamente.
Europa macro: la Spagna ha rivisto al rialzo la crescita 2024 al +3,5% (dal 3,2%), spinta dagli investimenti. Viceversa, il 2023 è stato rivisto al ribasso al +2,5% dal 2,7%.
Sul fronte istituzionale, l’Eurogruppo ha trovato un accordo politico sul quadro per l’euro digitale, definito da Christine Lagarde un passo “nella giusta direzione”. L’obiettivo è completare la cornice legislativa entro fine anno.
In Germania, il surplus con gli USA è sceso a Eur 34,6 miliardi da gennaio a luglio 2025, minimo dal 2021, in calo del 15,1% rispetto all’anno precedente. A livello globale, il surplus commerciale tedesco è diminuito di 32,7 miliardi (-21,2%), a 121,3.
Oggi, 22 settembre, in Asia stabilità da Pechino, rally di Tokyo. L’MSCI Asia Pacific guadagna +0,3%, grazie al Nikkei +1,2% sostenuto dai chiarimenti BoJ sul lento smaltimento degli ETF (75.000 miliardi di yen, ridotti a 620 miliardi l’anno). Lo yen si indebolisce a 148,3 per USD, con il decennale giapponese al 1,65%.
Hong Kong (Hang Seng) cede -0,8%, Shanghai/Shenzhen (CSI300) +0,3%, Seoul +0,6%. Brilla Samsung (+5%) grazie alla partnership con Nvidia sui chip di memoria di nuova generazione.
La PBoC ha lasciato invariati i tassi: 3,0% sulla scadenza breve e 3,5% sui 5 anni, quarto mese consecutivo di pausa.
In India, la borsa di Mumbai arretra dopo che la Casa Bianca ha annunciato una tassa di 100.000 dollari sulle richieste di visto H-1B, misura che potrebbe colpire in modo rilevante l’economia indiana.
L’indice Bloomberg Commodity (103,40 USD) ha perso quasi un punto la scorsa settimana, salvo recuperare +0,6% stamane. Al centro l’energia: Washington continua a consentire alla Cina di acquistare LNG russo, mentre mantiene dazi aggiuntivi del 25% sulle importazioni dall’India per l’acquisto di petrolio da Mosca.
L’oro si riporta a 3.698 USD/oncia, vicino ai massimi storici, dopo cinque settimane consecutive di rialzi (+1,2%) e dopo che Powell ha definito il taglio Fed come mossa di “gestione del rischio” legata al raffreddamento del mercato del lavoro.
Bitcoin scambia a 114.600 USD (-0,5%), con settimana in parità. Il mining diventa sempre più centralizzato, con difficoltà record e consumi energetici crescenti: i piccoli operatori faticano a restare competitivi di fronte all’ingresso di governi e grandi utilities.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
MTX un titolo interessante da tenere sotto osservazione Minerals Technologies (MTX) negli ultimi cinque anni si è distinta come una realtà solida all’interno del settore dei minerali specializzati, pur con una crescita dei ricavi moderata e utili piuttosto altalenanti. Il capitale proprio è aumentato costantemente grazie a una gestione oculata e a una politica di investimento attenta, mentre l’indebitamento, pur presente, è rimasto entro livelli sostenibili e ben controbilanciato da importanti flussi di cassa operativi.
Analizzando lo stato patrimoniale, MTX mostra una struttura equilibrata: l’azienda affronta i cicli economici senza mettere a rischio la propria stabilità. Le fonti di finanziamento sono ben dosate e l’azienda continua a generare cassa, proteggendo la sostenibilità delle operazioni e la capacità di remunerare i soci nel lungo termine.
Il conto economico rivela tuttavia una certa volatilità: l’utile netto è cresciuto in modo significativo nel 2024 dopo un 2023 debole, in cui l’azienda ha affrontato numerosi costi straordinari e una flessione della domanda del settore industriale. Il recupero più recente riflette una maggiore efficienza operativa, frutto di ristrutturazioni e razionalizzazioni della struttura dei costi.
Il cash flow rimane uno dei punti di forza di MTX: nonostante qualche anno meno favorevole, la generazione di cassa resta ampia e consente al gruppo di finanziare investimenti, ripagare debiti e offrire stabilità anche nelle fasi più complesse del ciclo economico.
I principali indici finanziari – ROE, ROI, ROS – si mantengono su valori solidi, vicini alla media di settore. Il WACC stimato oscilla tra il 7% e l’8%, ben controbilanciato da una redditività operativa che lascia spazio per la creazione di valore. L’indice debt/equity evidenzia una posizione di debito gestibile: l’azienda non è a rischio sbilanciamento patrimoniale.
Dal punto di vista strategico, MTX ha una struttura diversificata sia per prodotti che per mercati serviti, il che la rende meno vulnerabile agli shock di settore. La SWOT analysis sottolinea i punti di forza (solidità finanziaria, cash flow, portafoglio prodotti), alcune debolezze (crescita limitata, volatilità degli utili, esposizione ciclica) e opportunità di rilancio sui mercati globali. I rischi principali sono legati all’andamento del ciclo economico e alle pressioni sui prezzi delle materie prime.
Attualmente MTX è considerata dagli analisti come titolo sottovalutato: il valore di mercato non riflette appieno la solidità patrimoniale e il potenziale di recupero degli utili. La debolezza del 2023, il timore per il ciclo industriale e le incertezze sul mantenimento dei margini hanno spinto alcuni investitori a ridurre le proprie posizioni, ma la ripresa finanziaria e la sottovalutazione rispetto ai parametri fondamentali fanno pensare a una possibilità di guadagno interessante per chi ha un orizzonte medio-lungo termine.
In sintesi, un investimento in MTX può risultare profittevole soprattutto se il mercato tornerà ad apprezzare la capacità della società di generare valore grazie a una gestione prudente e a una posizione competitiva solida. La presenza di un buon margine di sicurezza ne aumenta l’attrattività per investitori value.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Nuova Settimana
La scorsa siamo riusciti a prendere un long dal livello segnalato in giallo (3630-3620), grazie anche al fallimento del livello daily che stavamo monitorando.
Adesso cercheremo di proseguire, tenendo sempre conto che il mercato sta salendo molto e con forza. Per questo, le entrate vanno fatte solo su ritracciamenti chiave, non su breakout, Meglio evitare.
Pazienza quindi: vi manderò tutti i setup con le zone, come sempre. Attivate le notifiche.
Ricordatevi: stasera ore 18 outlook di mercato.
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
ORO | Pronti all'apertura settimanale?Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Siete pronti? un paio di ore e si riparte con la nuova settimana, prontissimo ad operare il nostro metallo giallo.
Come ho già anticipato, l oro è di nuovo verso il massimo storico, ho 2 zone di sostegno che possono farmi valutare qualcosa intraday, il supporto dei 3670$ per valutare LONG e la resistenza dei 3700$ per oncia poco sotto al massimo storico, domani valuterò qualcosa in una di queste 2 zone, che attualmente mi sembrano le migliori, poi di conseguenza valuterò come muovermi se il mercato dovesse farmi ricerche di liquidità importanti o darmi delle chiusura giornaliere rilevanti.
Per ora il livello daily per il LOGN ha resistito bene e ha dato spinta rialzista, vedremo se riuscirà a romperlo a ribasso per dare il via ad un crollo.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
GOLD | Chiusa la settimana.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
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Avete visto come il rifiuto, della chiusura giornaliera del livello che vi avevo indicato, ha portato ad un LONG?
Già dalla sessione asiatica tra l altro, e poi continuato per tutta la giornata.
Questo vi fa capire quanto sia importante la tecnica in questo mondo, lo studio delle candele può essere tutto a volte, a prescindere dalle news che possono uscire.
Ora il GOLD è ripartito a rialzo con la candela daily di ieri, ma dobbiamo ancora fare attenzione alla zona del massimo storico che può essere molto pericolosa, ho segnato 2 zone interne che potrei provare a sfruttare per dei posizionamenti, sia long che short, mi aspetterei comunque in settimana un nuovo massimo storico, ma semplicemente un livello più alto di quello attualmente registrato, non per forza una nuova wave.
Vedremo poi come comportarci.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Buona valutazione e buon trading.
Ciau.






















