Radar Economico – 26 aprile 2025 Radar Economico – 26 aprile 2025
HEADLINE DEL GIORNO
Il Bullish Percent S&P 500 (64,2 %) e il calo del VIX (24,84, –6,16 %) riflettono un moderato ritorno del risk appetite; tuttavia, l’aumento del Bullish Percent conferma che il sentiment bullish è ancora in fase di consolidamento. Questa dinamica suggerisce opportunità di ingresso selettivo, ma con coperture tattiche date le protezioni difensive dei market‐maker.
La prossima settimana sono previste le trimestrali di diverse importanti aziende tech.
2. EVENTI AGGIUNTIVI
- **Fed Minutes** (22 aprile) in arrivo: si attendono conferme sulla guidance “higher for longer”.
- **ADP USA**: +195 K nuovi impieghi ad aprile, oltre le stime, aumento della pressione sui tassi.
- **Asta Treasury 2Y**: domanda solida (bid/cover 2,8×), segnale di fiducia a breve.
- **PMI Composite** Usa: 50,2, in leggero calo ma ancora in espansione.
3. INDICATORI DI RISCHIO E VOLATILITÀ
- **VIX (S&P 500)**: 24,84 (–6,16 %) → volatilità equity in forte calo; apre range di price action più ampi.
- **VIX3M**: 25,37 (–4,05 %) → volatilità a 3 mesi in discesa, conferma momentum risk‐on.
- **VXN (Nasdaq 100)**: 28,37 (–5,31 %) → compressione della volatilità tech, ovvero una riduzione delle oscillazioni dei prezzi delle azioni tecnologiche che segnala un periodo di consolidamento e minori spinte speculative nel settore.
- **MOVE**: 105,79 (–2,30 %) → volatilità obbligazionaria ancora elevata; raccomandato duration management breve/media.
- **SKEW**: 132,37 (+2,60 %) → rischio tail events ancora significativo; mantenere protezioni put.
- **Put/Call Ratio**: SPY 1,12 (–11,11 %), QQQ 1,09 (–24,31 %), SPX 1,37 (+3,01 %), VIX 0,62 (+21,57 %) → persistent demand di copertura.
- **BTP–Bund 10Y**: 109,9 bp (+0,09 %) → spread sovrano stabile, nessun grave stress.
4. TASSI USA E BOND
- **2Y (DGS2)**: 3,77 % (–0,04)
- **10Y (DGS10)**: 4,32 % (–0,08)
- **20Y**: 4,738 % (–0,059)
- **30Y**: 4,721 % (–0,054)\
*curva 10Y–2Y: +0,55 % | curva 30Y–10Y: +0,47 %*
**Commento tecnico**: la compressione della curva (flattening) segnala attese di rallentamento e possibili inversioni future; in particolare, quando lo spread 10Y–2Y scende al di sotto di 0 % (inversione della curva), tradizionalmente viene interpretato come uno dei segnali di recessione più affidabili, poiché storicamente precede periodi di contrazione economica. Nel nostro caso lo spread è +0,55 %, quindi positivo: la curva non è invertita e attualmente non evidenzia un segnale di recessione imminente. 
5. COMMODITIES & FX
- **Oro (XAUUSD)**: 3 319,35 \$ (–0,89 %) → presa di profitto, ma rimane asset rifugio.
- **WTI (CL1!)**: 63,02 \$ (+0,37 %) → supporto tecnico a 62 \$, favorevole a energia.
- **Rame (COPPER)**: 4,897 \$ (–0,76 %) → conferma rallentamento manifatturiero.
- **REIT (XLRE)**: 40,53 \$ (–0,15 %) → settore immobiliare in lieve pressione.
- **DXY**: 99,587 (+0,30 %) → nelle ultime settimane il dollaro ha perso terreno, segnalando una diminuita domanda di valuta rifugio in un contesto di risk‑on; il narrowing del differenziale di tasso USA‑EUR ne ha ridotto l’appeal, favorendo la ripresa dell’euro, e attenuando la pressione sul commercio estero europeo
- **BDI**: 1 373 (+1,48 %) → domanda di stiva solida ma va interpretata insieme a disponibilità di flotta e stagionalità.
6. MIA SINTESI STRATEGICA
Il quadro rimane caratterizzato da un bias moderatamente risk‐on, con VIX, MOVE e credit spread in discesa e rendimenti in calo che favoriscono un approccio più aggressivo sui settori ciclici. Tuttavia, l’elevato SKEW e i Put/Call Ratio sopra 1 mostrano che gli operatori mantengono coperture difensive significative, suggerendo prudenza tattica. La compressione dello spread 10Y–2Y, pur non invertito, evidenzia un’accelerazione delle preoccupazioni macroeconomiche e della possibile decelerazione della crescita. Questo mix di segnali invita a bilanciare posizioni long selettive con protezioni e gestione attiva del rischio, per catturare upside di mercato limitando al contempo l’esposizione in caso di correzioni improvvise.
Strategia operativa:
- **Long selettivi su ciclici e financials**, con trailing stop per proteggere da ritracciamenti improvvisi;
- **Gestione della duration breve–media** (2–5 anni) per attutire shock imprevisti sui tassi;
- **Esposizione inflationlinked** (TIPS) e real assets (oro, materie prime) per difesa contro spinte inflazionistiche;
- **Hedging tattico** via put su indici e VIX Futures per buffer di volatilità.
LE ANALISI SU SP500 E NASDAQ VERRANNO PUBBLICATE LUNEDI POMERIGGIO INTORNO ALLE ORE 16:30/17
Analisi fondamentale
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.04.2025Wall Street crede negli accordi sui dazi e sale per la 6’ seduta conscutiva.
Usa e India vicino ad un accordo, anche Corea sarebbe a buon punto.
Petrolio ai minimi dal 2020, …è tornato il greggio russo?
Economia europea in lieve ripresa nel 1’ trim. 2025. Inflazione in calo.
Wall Street chiude in rialzo ieri, 29 aprile, la sesta seduta consecutiva: Dow Jones +0,75%, S&P500 +0,58% e Nasdaq +0,55%. Il vento positivo spira anche in Europa, dove Milano prevale su tutti con +1,09%, trascinata dai bancari. Francoforte segue con +0,77%, poi Londra +0,55%, Amsterdam +0,23%. Per Parigi e Madrid lieve calo, rispettivamente -0,24% e -0,64%.
A dominare la scena è sempre la guerra commerciale. Donald Trump, parlando ai sostenitori in Michigan, ha dichiarato: “Con i dazi alla Cina stiamo mettendo fine al più grande furto di posti di lavoro”. Ma dietro il consueto tono da campagna elettorale, si profila un’attenuazione della linea dura.
Secondo il Wall Street Journal, Trump vuole evitare che i dazi sulle auto importate si cumulino con quelli già imposti su alluminio e acciaio. L’obiettivo è proteggere le case automobilistiche USA in questa “fase di transizione”.
Un ordine esecutivo firmato da Trump conferma che le tariffe del 25% resteranno, ma introduce rimborsi fino al 3,75% del valore dell’auto per i produttori USA. I nuovi dazi entreranno in vigore il 3 maggio. “Non volevamo penalizzarli, vogliamo solo aiutare durante questo periodo a breve termine”, ha spiegato il presidente ai giornalisti.
Nel frattempo, si aprono nuovi spiragli anche con l’India. Trump ha detto che l’accordo sui dazi “sta andando alla grande”, e il segretario al Commercio Howard Lutnick ha confermato che l’intesa è già stata raggiunta e ora si attende solo il via libera di governo e parlamento indiani.
Sul versante europeo, invece, le frizioni restano alte. La presidente della Commissione Europea von der Leyen ha criticato duramente la politica commerciale americana, definendola “imprevedibile” e accusando gli USA di causare instabilità con dazi, “ai massimi da un secolo”.
“I dazi sono come tasse: aumentano il costo di cibo, farmaci e trasporti, danneggiando i cittadini più vulnerabili e creando incertezza per le imprese”.
A peggiorare il clima tra le due sponde dell’Atlantico c’è anche la questione della digital service tax. Scott Bessent, segretario al Commercio USA, ha accusato Francia e Italia di aver imposto una tassa “ingiusta” ai colossi digitali americani, chedendone l’abolizione. Ha poi ribadito la volontà di riportare negli Stati Uniti la produzione di settori strategici come acciaio, farmaci e semiconduttori.
Bessent ha anche lanciato una frecciata alla Cina, sostenendo che i dazi americani potrebbero costare a Pechino fino a 10 milioni di posti di lavoro. E mentre si attendono sviluppi con l’India, Seul prepara incontri tecnici con Washington: una delegazione sudcoreana resterà nella capitale americana fino al 1° maggio.
Guardando ai mercati asiatici, il mese di aprile si chiude contrastato. Oggi, 30 aprile, l’indice MSCI Asia-Pacific guadagna +0,3%, avviandosi a chiudere il mese con +2%. Tokyo sale +0,2% oggi e +0,5% nel mese. Il cambio dollaro/yen resta stabile a 142,5. Brilla Sony, con +5%,grazie alle indiscrezioni su uno scorporo del business dei semiconduttori. Intanto la produzione industriale nipponica cala -1,1% mensile a marzo.
In Cina si intravedono segnali di debolezza: l’indice PMI manifatturiero di marzo è sceso da 50,5 a 49, al minimo da dicembre 2023, segnalando contrazione. Anche servizi e comparto edilizio crescono meno delle attese. L’indice Hang Seng guadagna +0,2% oggi, ma chiude aprile con -4,6%. Il CSI200 di Shanghai &Shenzhen segna -2,3% nel mese (+0,1% giornaliero).
Il Kospi coreano segna -0,3% nella seduta, archiviando aprile con +3%. In Australia, l’ASX200 guadagna +0,3% oggi e +3,3% nel mese. Intanto, Trump ha fatto sapere di aver ricevuto una richiesta d’incontro dal primo ministro australiano Anthony Albanese per discutere di dazi.
Negli USA, i segnali macroeconomici sono misti. Scende la fiducia dei consumatori e calano le offerte di lavoro, ma l’inflazione appare in rallentamento. Trump torna a criticare la Federal Reserve: “C’è una persona alla Fed che non sta facendo un buon lavoro… Sui tassi ne so più io”, ha detto senza mai nominare Jerome Powell.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del Brent scende sotto i 59,7 dollari/barile, zavorrato dai dati macro deboli. Le esportazioni russe di petrolio sono in aumento per la seconda settimana, con molte petroliere sanzionate tornate operative.
Il gas naturale europeo scende per la 6’ seduta consecutiva, la striscia peggiore da febbraio. La domanda asiatica resta debole, le riesportazioni cinesi di GNL aumentano, lasciando maggiore disponibilità per l’Europa che sta ricostituituendo le scorte.
Sul mercato valutario, ING segnala che l’euro è attualmente la valuta più “ipercomprata”, ma avverte: i fondamentali macroeconomici e i tassi non sono favorevoli e, mentre l’attenzione dei mercati si concentra su dazi e super-stimolo fiscale tedesco, c’è il rischio che venga sottovalutata la reale debolezza dell’economia europea.
Qualche spiraglio di ottimismo arriva dai dati preliminari del PIL in Europa che mostra un leggero miglioramento: l’Italia cresce dello 0,3% nel 1’ trimestre, superando le attese, così come la Francia, con +0,1%.
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*Chart di Capital.com*
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-BIAS GOLD macro rimane stabile rialzista,
ad ogni correzione di gold vado a cercare opportunità di posizionamento a favore bias
Buongiorno a tutti.
Come indicato nel grafico, sto aspettando una presa di liquidità sui minimi weekly, in zona apertura settimanale, per cercare un posizionamento long.
zona segnata ieri h1 ci ha regalato un bel 300 pips, ora ci stiamo avvicinando al livello piu importante daily che monitoro su zona verde.
prestate attenzione che oggi chiude anche la candela mensile e venerdi abbiamo NFP
Ci vediamo alle 14:00.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Oro | ADP e PIL americano ore 14:15/30.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Analizziamo meglio la fase laterale degli ultimi giorni così da capire quali sono le uniche zone dove rischiamo di meno nel posizionarci.
Senza dubbio la zona SHORT di 2 giorni fa resta la più attendibile, i 3350$, considerato l'atteggiamento del prezzo successivo al movimento SHORT partito da quel livello, resterei sotto zona per le valutazioni, ve ne ho segnata una poco più in basso che penso possa essere molto reattiva se il mercato dovesse tornare a testarla.
I target principali restano gli stessi, quindi prendere le 2 liquidità in basso, 3265$ e 3255$ (ne ho aggiunta una in Timeframe inferiore, così da dare target aggiuntivi).
Da lì potremmo iniziare anche a dare un occhio a qualche reazione a rialzo, con la dovuta cautela ovviamente.
Dalla prima liquidità non vi consiglio di prendere in considerazione movimenti LONG in SWING, considerando che ci sarà ancora la seconda da prendere.
Mentre una volta presa la seconda, quindi scesi sotto il livello 3260$ in direzione dei 3220$, allora potremo valutare anche delle riprese LONG verso i 3400$ o oltre.
Come al solito:
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Nuovo EquilibrioAncora una giornata interlocutoria sui mercati, incapaci di prendere una nuova direzione in assenza di dichiarazioni dell’amministrazione USA sui dazi. I dati usciti ieri sulla bilancia commerciale USA evidenziano un preoccupante peggioramento del deficit, arrivando a un massimo storico che forse neanche l’eventuale deprezzamento del dollaro riuscirà a correggere.
Wall Street ha perso momentum e si è fermata, in attesa delle trimestrali che stanno cominciando a uscire. L’oro resta fermo sui 3.300 dollari l’oncia e non riesce per ora a sfondare 3.260, tantomeno 3.370, prima resistenza chiave. Ieri ha parlato Scott Bessent, il quale ha ribadito che gli USA sono vicini ad accordi commerciali con India, Corea del Sud e Giappone, a dimostrazione che i paesi asiatici sembrano quelli più favorevoli a negoziare e ad accordarsi.
VALUTE
Sui cambi poco da segnalare con l’euro sempre ancorato nel trading range 1.1350 - 1.14520, in un mercato quasi perfettamente dollaro-centrico, e cross che si muovono di conseguenza lateralmente. Questo nuovo equilibrio, non sappiamo se durerà, perché questo è un anno dove le incognite, e soprattutto le sorprese, sono sempre dietro l’angolo.
Il franco svizzero resta forte, con EUR/CHF sotto 0.9400 e USD/CHF non lontano dai minimi di 0.8040. JPY, che dopo il rialzo contro dollaro fino a 139.88, ha ripiegato con il biglietto verde che è risalito fino a 144.00 per poi consolidare e attestarsi in area 142.50 dove è ora. La sensazione che il ribasso del dollaro non sia terminato è forte, anche se forse necessiterebbe di una correzione rialzista prima di ricominciare a scendere.
I dati di questa settimana, relativi al mercato del lavoro, dopo che i JOLTS ieri sono usciti peggiori del consensus, potrebbero fare da market movers sulle valute. Aspettiamo.
DEFICIT COMMERCIALE ALLE STELLE
Il deficit commerciale statunitense, riferito ai soli beni, si è ampliato bruscamente a 162 miliardi di dollari a marzo 2025, massimo storico, al di sopra del consenso di mercato di 146 miliardi di dollari, in ragione del fatto che le importazioni sono aumentate per anticipare l’applicazione dei dazi doganali.
Esse sono infatti aumentate del 5%, a 342,7 miliardi di dollari, poiché l'annuncio del Presidente Trump di imporre dazi sui principali partner commerciali e l'avvio di indagini sulle imposte su beni e materiali chiave hanno spinto i produttori ad accelerare gli ordini per rifornire i magazzini prima di ulteriori tasse.
Le importazioni sono aumentate per i beni di consumo, le forniture industriali e beni strumentali. A loro volta, le esportazioni sono aumentate di meno, ovvero dell’1,2%, a 180,8 miliardi di dollari.
CAD IN RIALZO
Il dollaro canadese si è attestato non lontano da 1,3800 CAD per USD, scambiando vicino al massimo degli ultimi sei mesi, con le valute del G10 che continuano a essere sostenute dalla fuga dagli asset denominati in dollari, mentre i mercati scontano le prospettive di politica economica interna sotto il neoeletto governo del Partito Liberale. Carney, ex governatore della BoC e della BoE, ha vinto le elezioni.
Il presidente in carica si è finora astenuto dal dare priorità a un accordo commerciale con gli Stati Uniti, sottolineando l'influenza del Canada e optando per accordi con altre nazioni. Nel frattempo, la BoC ha ammesso che la politica commerciale degli Stati Uniti rischia di provocare una recessione in Canada qualora gli Stati Uniti continuassero con il loro aggressivo pacchetto tariffario, segnalando al contempo una generale stagnazione economica in caso di attenuazione della guerra commerciale.
CINA, PMI IN PEGGIORAMENTO
L'indice PMI manifatturiero ufficiale NBS della Cina è sceso a 49,0 ad aprile 2025 dal massimo di 50,5 registrato a marzo, al di sotto delle aspettative del mercato che si attestavano a 49,8. Si è trattato della prima contrazione dell'attività manifatturiera da gennaio e il calo più marcato da dicembre 2023, nonostante le misure di stimolo di Pechino volte a sostenere la ripresa economica, in un contesto di crescenti preoccupazioni per l'impatto dell'attuale stallo nei rapporti tra Cina e Stati Uniti.
Anche l'indice PMI non manifatturiero è sceso a 50,4 ad aprile 2025, dal massimo trimestrale di 50,8 a marzo, deludendo le aspettative del mercato di 50,7. Infine, la fiducia delle imprese è scesa al livello più basso da settembre 2024.
AUSTRALIA, INFLAZIONE STABILE
Il tasso di inflazione annuo in Australia si è mantenuto stabile al 2,4% nel primo trimestre del 2025, invariato rispetto al trimestre precedente e superiore alle aspettative di mercato del 2,3%. Si tratta del livello più basso dal primo trimestre del 2021. L'inflazione dei servizi è scesa al 3,7%, il livello più basso dal secondo trimestre del 2022, in calo rispetto al 4,3% del quarto trimestre. Tuttavia, questo è stato compensato da un aumento dell'inflazione dei beni (1,3% contro lo 0,8%), dovuto in gran parte all'aumento del 16,3% dei prezzi dell'elettricità.
Anche l'inflazione alimentare è aumentata (3,2% contro il 3%), trainata dall'aumento dei prezzi di carne, pesce, frutta e verdura. Su base trimestrale, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,9%, superando l'aumento previsto dello 0,8%, segnando il maggiore aumento in tre trimestri.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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USD/CAD FASE DI ACCUMULO PER SUCCESSIVO MOVIMENTO RIALZISTAPer la coppia USD/CAD si configura una possibile opportunità rialzista nel breve e medio termine. A seguito di una probabile zona di accumulazione e con il supporto di fattori tecnici e fondamentali possiamo prestare attenzione a tale configurazione
📈 Situazione Attuale
La coppia USD/CAD nelle 2 settimane precedenti ha creato una zona di accumulo nella fascia compresa tra 1,38 e 1,39. Questo possibile bottom del precedente movimento ribassista potrebbe far ipotizzare un successivo movimento rialzista nel breve e medio termine.
⚡ Configurazione Tecnica TF 4h
La media mobile veloce ha incrociato al rialzo la media mobile lenta all’apertura dei mercati questa settimana.
RSI in zona neutrale ma che presenta un trend rialzista nelle ultime 2 settimane, coincidenti con la fase di accumulo
🌍 Analisi Fondamentale
Riduzione dazi automobilistici USA. Agevolazioni per parti importate (+1.2% su produzione industriale)
Dati Canada. Calo vendite al dettaglio (-0.3% vs atteso +0.2%)
Attese rialzo tassi Fed. Probabilità al 68% per luglio dopo dati PCE
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target 1: 1.40 (precedente falsa rottura del canale di accumulo)
Target 2: 1.4075 (resistenza del precedente impulso ribassista)
⚠️ Gestione del Rischio
Stop Loss: 1.3775
💡 Conclusione
La confluenza di fattori tecnici (zona di accumulo, rsi in trend rialzista ed incrocio rialzista delle medie mobili) insieme a fattori macroeconomici (calo delle vendite al dettaglio in Canada e aspettative positive di un taglio dei tassi da parte della FED) creano una possibile opportunità di un setup rialzista per la coppia USD/CAD.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
USA CONFERENCE BOARDUSA CONFERENCE BOARD
L'indice che misura la fiducia dei consumatori americani è sceso ai minimi da maggio 2020, a 86.
"L'indice delle aspettative future è crollato a 54,4, il minimo dal 2011, indicando un possibile rallentamento economico.
In particolare, le aspettative riguardo a occupazione e reddito sono diventate negative per la prima volta in cinque anni, segnalando un crescente pessimismo tra i consumatori."
Anche l'indice dei nuovi lavori JOLTs evidenzia una flessione significativa nel mercato del lavoro statunitense, registrando i minimi dal 2021
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.04.2025Prosegue il trend di recupero delle Borse, soprattutto in Europa.
I maggiori listini EU sono tornati sopra livelli del 2 Aprile, “Liberation day”.
Le trimestrali delle “big tech Usa” non deluderanno, Mag7 in recupero.Crescono domanda e prezzi di metalli industriali, argento e rame nel mirino!
Mercati in fermento: Borse europee ancora in salita, con occhi puntati su Trump, trimestrali delle Big Tech Usa e novità sui dazi e sugli sviluppi sul conflitto in Ucraina.
La seduta del 28 aprile si è chiusa positiva per le Borse europee, che proseguono il rally iniziato la settimana scorsa.
I principali indici azionari europei sono tornati ai livelli del 2 aprile, data simbolica (definita Liberation Day) in cui il presidente Usa Donald Trump aveva lanciato un'ondata di dazi contro i partner commerciali globali.
Come noto, l'amministrazione USA ha poi allentato la stretta: ha sospeso per 90 giorni l’applicazione dei dazi, escludendo però la Cina. Questo ha alimentato l’ottimismo nei mercati, sperando in una de-escalation.
Sul tema, il segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha affermato che «molti Stati hanno presentato proposte molto buone» e ha accennato a un possibile primo accordo con l’India.
Tuttavia, il rapporto con la Cina rimane “complicato”: secondo Pechino, non sono attualmente in corso colloqui ufficiali con gli Stati Uniti, smentendo dichiarazioni precedenti di Trump.
Milano ha chiuso in rialzo di +0,3%, superando il livello di chiusura del 2 aprile, con lo spread BTP/Bund decennale in calo a 110 punti base. Francoforte ha fatto un +0,1%, ma da inizio anno l’indice tedesco è in crescita di +11,9%.
Wall Street, invece, è risultata più incerta. L’indice S&P 500 ha guadagnato +0,1% segnando comunque la quinta seduta consecutiva in positivo, evento che non si verificava da novembre. Tuttavia, il ribasso da inizio anno resta del -6%. Il Dow Jones ha chiuso a +0,28%, mentre il Nasdaq è sceso -0,10%.
Le grandi protagoniste della settimana saranno le Big Tech. Microsoft, Apple, Meta e Amazon – quattro dei cosiddetti “Magnifici Sette” – pubblicheranno i loro risultati. Gli analisti prevedono per il gruppo una crescita media degli utili del 15% nel 2025, un dato rimasto stabile nonostante le tensioni geopolitiche.
Domani, 30 aprile segnerà i primi 100 giorni del secondo mandato di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti. Nonostante il recente rimbalzo dei mercati, lo S&P500 è ancora in calo di circa -8 punti percentuali rispetto al giorno del suo insediamento, segnando il peggior inizio di mandato presidenziale dal 1974, quando Gerald Ford succedette a Nixon.
E’ in questo contesto che l’Amministrazione Trump starebbe valutando un alleggerimento dei dazi sulle auto estere, attualmente fissati al 25%.
La modifica consentirebbe ai produttori automobilistici di ottenere rimborsi fino al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli USA nel primo anno, con un calo progressivo nei due anni successivi. L’annuncio è atteso per il comizio di Trump a Detroit (Michigan).
Nella mattinata di oggi, 29 aprile, l’indice MSCI Asia Pacific guadagna lo 0,7%. In rialzo anche il Kospi coreano (+0,6%), l’S&P/ASX australiano (+0,9%), l’Hang Seng di Hong Kong (+0,3%) e il Taiex di Taipei (+0,5%). In lieve calo invece il CSI 300 di Shanghai e Shenzhen (-0,1%). Tokyo è chiusa per festività.
Il petrolio vira nuovamente in negativo e resta vicino ai minimi dell’anno: ciò sii combina con l’indebolimento del Dollaro Usa, implicando un significativo “alleggerimento” della componente energetica del paniere dell’inflazione europe: il WTI (greggio di riferimento Usa) è scivola sotto i 63 dollari/barile, mentre il Brent europeo si attesta a 66 dollari.
Si avvicina intanto il 5 maggio, data della prossima riunione dell’OPEC+: si prevede un possibile aumento della produzione a partire da giugno. Il gas naturale ad Amsterdam cala a 32 euro per megawattora, grazie anche alle temperature primaverili in tutta Europa.
Anche l’oro rallenta, dopo la spettacolare salita a ridosso di 3.500 Dollari/oncia della prima metà del mese: il metallo prezioso si attesta stamene a circa 3.300 dollari l’oncia (ore 11.00 CET), complice l’attenuazione delle tensioni USA-Cina che riduce la domanda di beni rifugio.
L’indice Bloomberg Commodity delle maggiori materie prime è risalito a 102,7 Dollari, grazie al recupero dei metalli industriali, in particolare del rame. La domanda cinese di “copper” resta alta, con scorte in calo rapido a Shanghai, ben oltre la normale stagionalità.
Attesa anche per il dato sull’inflazione dell’Eurozona, previsto per venerdì: gli analisti stimano un dato quasi invariato “mese su mese” ed una crescita annuale attorno al 2,0% target fissato dall’ECB.
Gli economisti si aspettano che la BCE possa tagliare i tassi altre tre volte entro la fine dell’anno, portando il tasso di deposito all’1,5%, un livello che dovrebbe essere mantenuto fino a metà 2026.
Sul fronte obbligazionario, il decennale USA (Treasury Note) rende 4,21%, mentre il biennale si attesta al 3,69%. In Europa, il BTP decennale italiano rende 3,62%, con uno spread con il Bund tedesco stabile a 110 punti base. L’euro sembra essersi stabilizzato appena sopra quota 1,13 Dollari.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
USD/JPY PROSECUZIONE MOVIMENTO RIBASSISTASituazione Attuale
La coppia USD/JPY ha violato il neckline di un head & shoulders a 1423.5 e rotto il supporto ascendente di un rising wedge, due pattern classici di inversione.
⚡ Configurazione Tecnica
Head & Shoulders + Rising Wedge Breakdown
Rottura Testa e Spalle su time frame più bassi
Rottura al ribasso della rising wedge
RSI in zona neutra ma in trend ribassista
🌍 Analisi Fondamentale
Possibile revisione al rialzo delle proiezioni inflazionistiche al meeting del 1/05 da parte della BOJ
Rischio tariffario USA-Cina: Nuove tensioni commerciali indeboliscono il USD
Dati USA deludenti: Attese di tagli Fed dopo il calo PIL Q1 (-0.4%)
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target 1: 142
Target 2: 139,75
⚠️ Gestione del Rischio
Stop Loss: 143.30 (sopra neckline H&S)
💡 Conclusione
La combinazione della doppia rottura pattern tecnici, momentum ribassista e lo scenario macro favorevole allo Yen crea un setup interessante nel breve termine
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
GOLD | In attesa dei JOLTS ore 16:00.Buongiorno traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Come accennato ieri, mi aspettavo una possibile ripresa a rialzo fino alla zona dei 3350$ circa, zona molto attiva per lo SHORT, per poi da lì riscendere.
Analizzando l'attuale situazione, ci ritroviamo in una specie di fase laterale, delimitata dall'induzione a rialzo evidenziata in blu, liquidità inferiore sui 3260$ e liquidità superiore ai 3370$.
Quella sopra, come potete notare, è stata già presa, mentre quella inferiore NO.
Baserò le mie prossime analisi proprio su questo concetto, il LONG andrò a valutarlo in SWING, quando la liquidità verrà presa e ci sarà quindi lo sbilanciamento dei 3260$ fino alla zona più bassa dei 3220$.
Da lì in poi bisognerà capire bene come vorranno muoversi i tori, potremmo puntare nuovamente al massimo storico dei 3500$, o magari oltre.
Come al solito:
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Gold In fase di RangePer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
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-BIAS GOLD macro rimane stabile rialzista,
ad ogni correzione di gold vado a cercare opportunità di posizionamento a favore bias
Buongiorno a tutti.
Come indicato nel grafico, sto aspettando una presa di liquidità sui minimi weekly, in zona apertura settimanale, per cercare un posizionamento long.
Ho segnato anche una zona H1 creata ieri alle 16:00.
Potrebbe essere interessante per uno scalping long, ma solodopo le 14:00 di oggi.
Va monitorata.
Come già spiegato anche nelle live:
non opero in mezzo al range, né sul 50% di esso, che considero prezzo di equilibrio.
Le due opzioni migliori sono:
- Zona verde sotto (zona daily)
- linea bianca sopra (resistenza)
In base a dove il prezzo andrà prima, valuteremo un ingresso con conferme e nei giusti orari.
Ci vediamo alle 14:00.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Wall Street perde slancioWall Street perde momentum rialzista e frena, in una seduta apparentemente neutra sotto ogni punto di vista. Nessuna dichiarazione sui dazi o su altri temi scottanti, ma nonostante ciò, il mercato è entrato in un loop negativo, dovuto probabilmente alle notizie sui blackout in Francia, Spagna e Portogallo, con disagi soprattutto a treni e voli aerei.
I tre principali indici USA hanno chiuso intorno allo zero: S&P 500 a +0,06%, Nasdaq a -0,1% e Dow Jones a +0,28%, dopo un'apertura che sembrava far presagire rialzi più sostenuti. Gli analisti e gli operatori attendono con interesse tutti i dati che usciranno da oggi in poi nella settimana, in special modo i risultati trimestrali delle big companies, tra cui Amazon, Apple, Meta e Microsoft. Ma non dimentichiamo i numeri sul mercato del lavoro come gli ADP, i JOLTS, i Challenger Layoffs e i NFP di venerdì prossimo.
VALUTE
Dollaro in caduta ieri pomeriggio con accelerazioni di Euro, Sterlina e JPY, mentre sono rimaste indietro le oceaniche. Poi in serata e specialmente nella notte abbiamo avuto un leggero ridimensionamento, con l’Euro tornato contro dollaro a 1,1380.
Va detto che il mercato rimane in trading range, almeno per il momento, in attesa delle notizie sul mercato del lavoro che dovrebbero scuotere nuovamente i mercati, specie se lontani dai consensus. Cominciamo infatti ad entrare in una fase assai delicata, in ragione del fatto che a breve cominceremo a capire se i dazi di inizio anno e i cambiamenti giunti con l’arrivo della nuova amministrazione avranno avuto qualche effetto sui dati macro più importanti dell’economia a stelle e strisce oppure no. A quel punto, potremo fare valutazioni più oggettive sulle tendenze dei principali rapporti di cambio. Il risk off, per intenderci, potrebbe non essere ancora del tutto svanito.
UK, VENDITE AL DETTAGLIO
L'indicatore delle vendite al dettaglio nell'industria britannica (CBI) per il Regno Unito è salito a -8 ad aprile 2025, il valore più alto degli ultimi sei mesi, in aumento rispetto a -41 di marzo, superando le aspettative del mercato di -20. Tuttavia, le previsioni della CBI per maggio sono scese a -33, il valore più basso da oltre un anno.
Nonostante un calo più lento ad aprile, le aziende rimangono preoccupate per la debolezza del sentiment dei consumatori, le misure governative previste dalla legge di bilancio autunnale e l'incertezza economica globale. Anche le vendite all'ingrosso sono diminuite drasticamente e i grossisti prevedono una continua flessione a maggio.
ORO IN CALO
Ieri l'oro è sceso a circa 3.265 dollari l'oncia, poiché l'attenuazione dei timori sulla guerra commerciale ha frenato la domanda di beni rifugio. Tecnicamente siamo in una fase distributiva a massimi e minimi decrescenti, con il supporto chiave di 1.260 che per ora ha retto l’urto ribassista per ben tre volte, rimbalzando poi stanotte di ben 100 dollari fino a 3.360. Ma solo sopra 3.380-90 potremo riparlare di ripresa del trend rialzista.
Intanto, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato lunedì che molti dei principali partner commerciali degli Stati Uniti hanno avanzato proposte di accordo commerciale “interessanti”, aggiungendo che la recente decisione della Cina di esentare alcuni beni statunitensi dai dazi di ritorsione segnala la volontà di allentare le tensioni. Bessent ha osservato che tutti gli aspetti del governo sono in contatto con la Cina, ma ha sottolineato che spetta a quest'ultima adottare misure per ridurre le tensioni.
Circolano voci, intanto, nelle ultime ore, relative a una possibile riduzione dei dazi sul settore automobilistico da parte del Presidente. L'attenzione si sta ora spostando sui dati in uscita nel corso di questa settimana, tra cui la prima stima del PIL del primo trimestre, i dati sull'inflazione PCE di marzo e i dati sulle buste paga non agricole di aprile, che forniranno nuovi spunti sullo stato di salute dell'economia e sulle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Growth continuano a dominare il trend dello SPYSPY/SPYG dal 7 Aprile ha invertito il trend nonostante le notizie sui Dazi internazionali dell'amministrazione Trump.
Il ratio infatti mostra il peso dello SPY rispetto al settoriale Growth (ovvero i titoli con beta elevato, P/E altrettanto alto).
Come potete notare, dal 2023 il trend è al ribasso, ciò vuol dire che i titoli aggressivi (come i tech) hanno guidato le performance di SPY (anche se sono una manciata rispetto ai 500 totali dell'indice S&P500).
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Risk Disclaimer
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NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- FESTA GIAPPONE
- Fiducia dei cons. (12:00) (EUR)
- Indice HPI (15:00) (USD)
MERCOLEDI'
- CPI Australia (03:30) (AUD)
- PIL EURO (11:00) (EUR)
- PIL USA (14:30) (USD)
- PIL CANADA (14:30) (CAD)
- Indice PCE (16:00) (USD)
GIOVEDI'
- FESTA Borse Europee
- Tasso d'int. (07:00) (JPY)
- Jobless claims (14:30) (USD)
- Indice ISM (16:00) (USD)
VENERDI'
- FESTA CINA
- Indici PMI (ALL)
- CPI EURO (11:00) (EUR)
- Non Farm Payroll (14:30) (USD)
- Tasso disoc. (14:30) (USD)
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.04.2025Segnali di dialogo più costruttivo sui dazi tra Usa e Cina.
Trimestrali US tech, in media, battono le attese e aiutano il recupero del Nasdaq.
L’Unione Europea soffrirà per dazi Usa: punta ad accord “equilibrato”
Dollaro in leggero ulteriore recupero, Bitcoin di nuovo in auge.
Il duello commerciale tra Washington e Pechino si sta trasformando in una vera e propria guerra "guerreggiata", non solo a colpi di tariffe ma anche attraverso dichiarazioni ad effetto e schermaglie diplomatiche: una guerra di dazi (e parole), con il mondo in attesa di un finale a sorpresa.
Sullo sfondo, i mercati finanziari, naturalmente, si muovono in bilico tra ottimismo e preoccupazione. Il presidente americano Donald Trump, intervistato mentre era a bordo dell’Air Force One diretto a Roma, ha rilanciato l’idea di "aprire la Cina" ai prodotti statunitensi, definendola "una grande vittoria".
Tuttavia, ha escluso con decisione un'ulteriore proroga dei 90 giorni concessi per negoziare una nuova intesa sui dazi. Secondo Trump, i dazi stessi rappresentano uno strumento di pressione utile a piegare la resistenza di Pechino, che – a suo dire – si sarebbe già ritirata una volta da un accordo quasi concluso nel suo primo mandato.
Nonostante le tensioni, venerdì 25 aprile, Wall Street ha reagito con un moderato ottimismo. Il Dow Jones ha chiuso con un lieve aumento, +0,05%, mentre il Nasdaq ha guadagnato +1,26% e lo S&P500 +0,74%.
A migliorare l’umore degli operatori sono state anche alcune trimestrali brillanti: Alphabet, +1,3%, ha superato le attese degli analisti, mentre Tesla ha registrato un impressionante +10%. Tra i "Magnifici Sette", Nvidia è salita del 4% e Meta del 2%.
Anche le Borse europee hanno chiuso in rialzo l’ultima settimana di aprile, con il FtseMib di Milano a +1,47% e l’Euro Stoxx 600 in progresso di +0,8%, riducendo il divario con le quotazioni pre-dazi (Liberation day) a -2,8%.
Sul fronte valutario, l’euro è sceso a 1,138 dollari (-0,2%) e si è rafforzato sullo yen giapponese (a 163,60, +0,7%). Anche il dollaro Usa ha guadagnato sullo yen a 143,74 (+0,8%).
Il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, ha sottolineato la necessità che la Cina eviti di riversare i suoi prodotti nel mercato europeo come reazione alla chiusura di quello americano. Dombrovskis ha ribadito l’impegno dell’UE nel raggiungere un accordo sui dazi con gli USA, anche se ha ammesso che "c’è ancora molto lavoro da fare".
Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato una revisione al ribasso delle stime di crescita globale e anche per l’Italia: +0,4% per il 2025 (-0,3%in meno rispetto alle stime di gennaio) e +0,8% per il 2026 (-0,1%).
Helge Berger, economista e Capo divisione Ricerca del FMI, ha lodato i "buoni progressi" del governo italiano sul Pnrr e ha auspicato ulteriori riforme post-2026, in particolare nel campo dell’istruzione e dell’occupazione.
Alfred Kammer, direttore del Dipartimento europeo del FMI, ha previsto che l'inflazione dell’Eurozona raggiungerà il target del 2% nella seconda metà del 2025. Raccomandazione alla BCE: ridurre i tassi al 2% quest’estate e mantenerli, a meno di nuovi shock.
A sua volta Christine Lagarde, presidente della BCE, ha avvertito dell’aumento dei rischi al ribasso sulla crescita, legati proprio alle tensioni commerciali in atto.
Stamene, 28 aprile, la terzultima seduta di aprile s’è chiusa con relativa calma sui mercati asiatici: Hang Seng di Hong Kong e CSI300 cinese intorno alla parità, mentre il Taiex di intensa della stagione degli utili, con 406 aziende dell’indice MSCI Asia Pacific che pubblicano i conti trimestrali.
Le autorità cinesi, dal canto loro, restano fiduciose sulla prospettiva economica: Zhao Chenxin, vicedirettore della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, ha ribadito l’obiettivo di crescita del PIL a +5% per il 2025, nonostante la guerra commerciale in atto e lungi dall’essere placata.
Secondo Bloomberg, i Paesi asiatici, grazie alla loro vocazione esportatrice, sono comunque più avanti rispetto alle controparti occidentali nei negoziati con l’amministrazione Trump.
Sono in corso trattative con 18 partner commerciali, tra cui la Cina ed il segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha detto che "alcuni stanno procedendo molto bene", soprattutto quelli asiatici.
Sempre sul tema della reportistica trimestrale (1’ trimestre 2025), la redditività delle società americane quotate resta solida: FactSet stima un margine operativo netto (ROS) del 12,4% per l’S&P 500 nel primo trimestre 2025, in lieve calo rispetto al trimestre precedente, ma sopra la media quinquennale dell’11,7%.
L’oro, invece, mostra qualche segno di “relativa” debolezza: stamene -0,8% a 3.292 dollari dopo il -0,9% di venerdì: la tendenza rialzista di fondo, ma i livelli di ipercomprato fanno temere correzioni.
Secondo Goldman Sachs, gli investitori stranieri, principalmente quelli europei, hanno venduto US$ 63 miliardi di azioni statunitensi da marzo: un campanello d’allarme da tenere in conto, considerando che detenevano il 18% delle azioni USA all’inizio dell’anno.
Infine, segnali di apertura delle autorità Usa verso il mondo cripto. Bitcoin è risalito sopra 93.800 dollari dopo che la Federal Reserve e la FDIC hanno ritirato alcune linee guida restrittive del 2022. D’ora innanzi, le banche non dovranno più notificare preventivamente le attività in criptovalute, che verranno invece monitorate attraverso i consueti canali di vigilanza.
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Prepariamoci ad una settimana molto reattiva, Venerdì avremo i Non Farm Payrolls!
Apre la settimana con un GAP a rialzo per il nostro Oro, subito totalmente riassorbito e dato il via ad uno SHORT notturno, nonostante tipicamente nell'asiatica l'oro tenda ad apprezzarsi.
Dati questi sviluppi e l'atteggiamento attuale del nostro metallo giallo (fallita quindi una ripartenza immediata a favore dei tori in direzione dei 3400$), attenderei un'ulteriore ricerca a ribasso, uno sbilanciamento dei minimi di settimana scorsa, i 3260$ per oncia.
Sotto questo livello o meglio ancora nella zona di supporto inferiore segnata ai 3220$ circa, inizieremo una valutazione rialzista per rientrare nell'attuale fase laterale del prezzo.
Come al solito, data la volatilità di questo asset, attenderemo solo cambi strutturali minimo in 30 minuti o 1 ora, non abbassiamo il Timeframe o rischiamo di prendere pizze a destra e sinistra.
La manifestazione di un Momentum LONG interessante potrebbe darci il suggerimento che il GOLD riprenderà la corsa per nuovi massimi, magari verso il massimo storico appunto.
Come al solito:
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
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OP3 APR 25 - Long su Solana (SOL/USDC) – Trading systemL’operazione precedente su BINANCE:SOLUSDC è stata chiusa al livello di 137,42 $, con un rendimento del 5,50% . L’uscita è stata strategicamente pianificata per permettere un eventuale rientro in un contesto di mercato più favorevole, ovvero in presenza di una nuova configurazione tecnica in grado di supportare un movimento rialzista più strutturato.
Grazie a questa gestione dinamica, è stato possibile proseguire l’operazione iniziale limitando l’esposizione durante una fase di incertezza, preservando sia la size che i profitti. Questo ha permesso di riaprire una posizione in prossimità dell'uscita precedente.
Ho quindi aperto una nuova operazione long su Solana (SOL/USDC), in seguito alla rottura al rialzo di un livello chiave identificato dal mio trading system. L’operazione è stata eseguita ai seguenti livelli:
- Entrata : 141.05$
- Take Profit : 185.77 $ (31.71%)
- Stop Loss : -6.81 $ (-6.81%)
Disclaimer
Le informazioni fornite in questo post hanno esclusivamente scopo educativo e informativo e non costituiscono in alcun modo un consiglio finanziario, di investimento o di trading. Le operazioni descritte riflettono un'analisi personale basata sul mio trading system e non devono essere considerate come raccomandazioni operative.
Il trading su criptovalute comporta un alto livello di rischio e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. Il valore degli asset può variare significativamente e vi è il rischio di perdere parte o tutto il capitale investito. Si consiglia di effettuare sempre le proprie analisi, di consultare un professionista qualificato prima di prendere decisioni di investimento e di operare solo con capitale che si è disposti a perdere.
L'autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali perdite derivanti dall'utilizzo delle informazioni contenute in questo post.
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Wall Street, ancora un rialzoLe azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo venerdì, segnando la quarta sessione consecutiva di guadagni, alimentata dalla forza delle Big Tech. Tuttavia, le ultime dichiarazioni del Presidente Trump sui dazi hanno impedito guadagni superiori. L'S&P 500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq ha guadagnato l'1,1% e il Dow Jones ha guadagnato 20 punti.
La proposta di Trump di imporre dazi al 50% alla Cina ha aggiunto incertezza, mentre Pechino ha negato la notizia di colloqui in corso, compensando l'ottimismo derivante dalla decisione del gigante asiatico di esentare dai dazi alcuni beni statunitensi. Le azioni di Alphabet sono salite dell'1,5% dopo aver superato le stime sugli utili, annunciato il suo primo dividendo in assoluto e rivelato un piano di riacquisto di azioni proprie da 70 miliardi di dollari. Tesla è balzata del 9,8% dopo la presentazione delle nuove regole per le auto a guida autonoma. Intel ha perso il 7% a causa di previsioni deboli e T-Mobile ha perso l'11% a causa della debole crescita degli abbonati.
La prossima settimana, Amazon, Apple e Meta, altre aziende appartenenti ai "Magnifici Sette", pubblicheranno i risultati finanziari. Wall Street ha registrato solidi guadagni settimanali, con l'S&P 500 in rialzo del 4%, il Nasdaq del 6% e il Dow Jones in rialzo del 2%.
VALUTE
L'indice del dollaro statunitense ha corretto al rialzo la settimana scorsa, da un minimo di 97,55, rimbalzando fino a 99,58, in seguito all’allentamento della tensione tra Trump e Powell, presidente della Federal Reserve. Dopo essere inizialmente sceso a un minimo di 97,55 dollari lunedì, l'indice ha chiuso la settimana a 99,17 dollari, facendo registrare un massimo a 99,58.
Il dollaro statunitense è stato oggetto di forti vendite dopo aver toccato il livello di resistenza chiave a 109,85 dollari all'inizio di quest'anno. I cambi in generale sono rimasti in trading range, poiché i prezzi sembrano aver assorbito tutte le notizie, positive o negative, giunte dal fronte economico e politico. Tecnicamente, nulla è cambiato: siamo in un chiaro trend rialzista, ma va detto che siamo arrivati, alcuni giorni orsono, su delle resistenze importanti in area 1,1550, che rappresenta un baluardo importante.
Per ora abbiamo corretto di circa 200 pips e non si possono escludere ulteriori ribassi verso l'area 1,1210-1,1230, importante area di supporto, che era stata violata come resistenza il 10 aprile e che rappresentava i massimi precedenti significativi, toccati due volte il 25 e 30 settembre dello scorso anno. Quello è il livello che non deve rompere per rimanere in fase rialzista.
Il medesimo discorso vale per tutti i cambi contro dollaro. Se osserviamo le majors e le oceaniche, ci sono dei punti chiave che rappresentano i supporti chiave da non bucare se si vuole pensare a un rialzo verso i corrispettivi livelli di EurUsd di 1,2000-1,2200 nel medio termine e che per il Cable sono posti a 1,4200, per il UsdJpy in area 126,00, UsdCad a 1,3100 e oceaniche rispettivamente a 0,6900 e 0,6400.
Tutto dipenderà da come si evolverà la situazione dazi da qui in avanti, specialmente quando scadrà la tregua dei 90 giorni concessi da Trump come periodo nel quale i dazi reciproci sono stati abbassati al 10%. Vi è poi un altro nodo cruciale, che dipende da come si evolveranno i rapporti tra USA e Cina, ora ai minimi storici.
TREASURIES IN CALO
Venerdì, il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso di circa 3 punti base al 4,29%, estendendo il calo di quasi 4 punti base di giovedì, in presenza comunque di una forte incertezza derivante dalla guerra commerciale, nella speranza che possa emergere una de-escalation tra gli USA e la Cina.
Alcune indiscrezioni suggeriscono che la Cina stia valutando la possibilità di sospendere i dazi del 125% su alcune importazioni statunitensi, sebbene le autorità cinesi abbiano negato l'esistenza di negoziati sulle tariffe in corso. Nel frattempo, il presidente Trump ha ribadito che la sua amministrazione era in trattative con Pechino.
Allo stesso tempo, le aspettative di futuri tagli dei tassi della Federal Reserve hanno fornito ulteriore supporto ai mercati obbligazionari. Il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato che avrebbe sostenuto i tagli dei tassi se i dazi aggressivi avessero iniziato a pesare sul mercato del lavoro. Analogamente, la presidente della Fed di Cleveland Beth Hammack ha segnalato che la banca centrale potrebbe agire già a giugno, a condizione che vi siano chiare indicazioni sulla traiettoria dell'economia. I mercati stanno attualmente scontando un taglio di 25 punti base a giugno e prevedono un totale di tre tagli entro la fine dell'anno.
DATI USA
Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è stato rivisto al rialzo a 52,2 ad aprile 2025 da una lettura preliminare di 50,8, rispetto al 57 di marzo. Nonostante la revisione al rialzo, il sentiment dei consumatori è sceso per il quarto mese consecutivo al livello più basso da luglio 2022, poiché i consumatori percepiscono rischi su molteplici aspetti dell'economia, in gran parte dovuti alla continua incertezza sulle politiche commerciali e alla potenziale ripresa dell'inflazione.
L'indicatore delle aspettative è crollato a 47,3, anch'esso il livello più basso da luglio 2022, rispetto a una lettura preliminare di 47,1 e 52,6 di marzo. Le condizioni economiche sono peggiorate meno del previsto. Sul fronte dei prezzi, le aspettative di inflazione per l'anno successivo sono balzate al 6,5%, il livello più alto dal 1981, a causa dei rischi di applicazione delle tariffe. Tuttavia, il dato è uscito leggermente inferiore al 6,7% rispetto al comunicato preliminare. Le aspettative di inflazione a lungo termine sono salite al 4,4% dal 4,1%.
SETTIMANA ENTRANTE
La prossima settimana negli USA verranno pubblicati importanti dati macroeconomici, tra cui la prima stima della crescita del PIL per il primo trimestre del 2025, che potrebbe evidenziare un rallentamento significativo, con alcune previsioni che suggeriscono persino una possibile contrazione. Gli investitori si concentreranno anche sul rapporto sull'occupazione, sui dati sull'inflazione PCE e sull'indice PMI manifatturiero ISM.
Sul fronte dazi, occhio agli sviluppi della disputa commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina, con una buona probabilità di una potenziale de-escalation. Anche la stagione degli utili globali sarà al centro dell'attenzione, con importanti aziende come Apple, Microsoft, Amazon e Meta pronte a pubblicare i risultati trimestrali.
Inoltre, la settimana sarà ricca di dati economici chiave anche al di fuori degli USA, con i dati sul PIL e sull'inflazione per l'intera Eurozona. Nel frattempo, si prevede che la Banca del Giappone manterrà invariati i tassi di interesse, mentre in Cina tutti gli occhi saranno puntati sui dati PMI di aprile. Infine, in Australia saranno pubblicati i dati sull'inflazione.
Saverio Berlinzani
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Amazon pronta ad un movimento rialzista post earnings Situazione Attuale
L'azione di Amazon (AMZN) presenta un'opportunità di trading a due fasi, con un iniziale ritracciamento per chiudere il gap 173-180$ seguito da un potenziale rally post-earning.
📉 Fase 1: Ritracciamento per chiusura gap
Il prezzo ha creato un gap rialzista tra la chiusura del 22/04 (173$) e l'apertura del 23/04 (180$), non ancora completamente colmato.
Elementi tecnici supportano un pullback:
Resistenza statica a 190$.
RSI in zona prossima alla fascia ipercomprato.
Formazione di un doppio massimo, 188$ il 25/04 e 189$ il 27/04, pattern tipico di inversione.
Target correttivo:
Supporto primario a 178.50$ (minimo recente + lower Bollinger Band).
Chiusura completa del gap a 173$ in caso di moviento bearish più ampio.
🌍 Analisi Fondamentale
Fattori che potrebbero innescare il ritracciamento:
Attese di volatilità pre-earning. Gli analisti prevedono revenue a 144B$ ed EPS 0.98$, con focus su margini AWS e impatto dazi.
Rischio di guidance conservativa. Morningstar segnala possibili revisioni al ribasso per effetto tensioni commerciali.
Profit-taking istituzionale. Il prezzo è ancora -20% dai massimi di febbraio, con resistenze tecniche che incentivano liquidazioni.
🚀 Fase 2: Rally post-earning
Se gli earning del 1/05 superano le attese, si potrebbe innescare un rimbalzo verso nuovi massimi relativi.
Catalizzatori rialzisti:
Crescita AWS sopra il +12% YoY
Miglioramento margini retail grazie a efficienze logistiche
Annunci su investimenti AI/quantum computing
Target potenziali:
Breakout 190$ e test della media 200 giorni. Il superamento di 190$ potrebbe innescare un nuovo trend rialzista.
⚠️ Gestione del Rischio
Short pre-earnin
Stop loss aggressivo 190$ (sopra resistenza chiave)
Long post-earning
Stop loss aggressivo 165
Stop loss conservativo 160
💡 Conclusione
La combinazione di gap da chiudere e fattori tecnici unito agli earning (analisi fondamentale) crea una possibilità da valutare.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
I fondamentali da tenere d'occhio questa settimanaMentre i mercati azionari si sono ripresi dai minimi di inizio aprile, questa settimana, a cavallo tra la fine di aprile e l'inizio di maggio, vede la pubblicazione di dati fondamentali di altissimo livello.
La guerra commerciale è il nuovo fattore fondamentale dominante. Ma il mercato è interessato soprattutto all'impatto sull'inflazione e sul mercato del lavoro statunitensi.
Il rapporto sull'inflazione PCE statunitense di mercoledì 30 aprile e il rapporto NFP di venerdì 2 maggio vanno quindi tenuti sotto controllo.
Solo il percorso della diplomazia commerciale può mantenere intatta la traiettoria di disinflazione degli Stati Uniti e quindi consentire alla Federal Reserve di riprendere a tagliare il tasso di federal funds per un motivo valido (ovvero un'inflazione tendente al 2% e un tasso di disoccupazione stabile intorno al 4% della forza lavoro). Questa ripresa del taglio del tasso di interesse sui fed funds è essenziale per convalidare il minimo storico dell'S&P500 sul supporto a 4800 punti.
Ecco 4 motivi per cui ritengo improbabile che la guerra commerciale provochi una seconda ondata di inflazione. L'indice PCE di mercoledì 30 aprile dovrebbe vedere una ripresa del calo del tasso di inflazione nominale verso il 2%.
Motivo 1: la prima guerra commerciale totale tra Cina e Stati Uniti tra il 2017 e il 2019 non ha causato un'ondata inflazionistica e si è addirittura conclusa con un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti nel dicembre 2019 (Phase One Trade Deal)
Motivo 2: la guerra commerciale colpisce direttamente i prodotti agricoli e i manufatti, ma non i servizi. I servizi rappresentano il 70% del calcolo dei tassi d'inflazione statunitensi e gli Stati Uniti sono un'economia di servizi, che rappresentano l'80% del loro PIL.
Motivo 3: Con il rischio di un rallentamento dell'economia globale sullo sfondo della guerra commerciale, il prezzo del petrolio è sceso in borsa e questo avrà un forte impatto al ribasso sul tasso di inflazione nominale, con un effetto diretto + indiretto stimato al 10% nel calcolo dei tassi di inflazione.
Motivo 4: La disinflazione nel settore immobiliare è strutturale e rappresenta il 30% del calcolo dell'inflazione e non ha alcun legame con la guerra commerciale.
Il rapporto NFP di venerdì 2 maggio servirà a valutare se la guerra commerciale ha già iniziato a danneggiare il mercato del lavoro statunitense. Si tratta del barometro definitivo per valutare la probabilità di una recessione economica.
CONCLUSIONE: Questa settimana, quindi, dobbiamo tenere sotto controllo l'inflazione PCE statunitense, il rapporto NFP e, naturalmente, tutte le notizie relative alla diplomazia commerciale e al rapporto Trump/Powell (in vista della decisione della FED di mercoledì 7 maggio).
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Marker Therapeutics 'opportunità ad altissimo rischioMarker Therapeutics (NASDAQ: MRKR) è una società biotech focalizzata sulle terapie cellulari T multi-antigene (MAR-T), impegnata nel trattamento di tumori ematologici e solidi.
Recentemente, ha pubblicato i dati FY2024, confermando sviluppi clinici promettenti ma anche fragilità finanziarie da non sottovalutare.
Alla fine del 2024, Marker disponeva di 19,2 milioni di dollari in cassa, con un burn rate operativo annuale di circa 10,9 milioni. Questo livello di consumo di cassa implica un’autonomia finanziaria ("runway") fino al primo trimestre 2026, in assenza di ulteriori raccolte fondi. Tuttavia, nel bilancio è stato evidenziato un "going concern warning", segnalando il rischio di esaurimento risorse entro 12-15 mesi.
Sul piano clinico, i dati preliminari del trial APOLLO sul farmaco principale MT-601, rivolto ai pazienti con linfoma refrattario post-CAR-T, sono molto incoraggianti: si registra un tasso di risposta oggettiva del 78%, con il 44% di risposte complete. Parallelamente, il programma MT-601 per il trattamento del tumore pancreatico ha ricevuto oltre 11,5 milioni di dollari di finanziamenti non diluitivi (NIH e CPRIT) e si avvia alla fase clinica nella seconda metà del 2025. Un ulteriore progresso è stato l'approvazione ufficiale del nome generico "neldaleucel" per MT-601, confermando l’avanzamento anche sul piano regolatorio.
La società presenta tuttavia rischi strutturali importanti. La dipendenza esclusiva dal successo di MT-601, la necessità di ulteriori capitali a breve termine, la forte competizione nel campo delle terapie cellulari, e la totale esternalizzazione della produzione dopo la vendita dei propri impianti, delineano un quadro ad alta volatilità.
Dal punto di vista valutativo, emergono due possibili scenari. In uno scenario conservativo, ipotizzando il solo successo parziale del programma linfoma e un fundraising diluitivo, l'Enterprise Value stimato sarebbe nell'ordine dei 24-26 milioni di dollari, corrispondente a un prezzo teorico per azione di circa 2,40-2,60 dollari. In uno scenario ottimistico, assumendo il pieno successo clinico di MT-601 su linfoma e pancreas, con adeguato supporto finanziario, il valore di mercato potrebbe salire tra i 75 e i 95 milioni di dollari, corrispondente a un prezzo teorico di circa 8,80 dollari per azione. Tuttavia, correggendo per il rischio biologico (10-15% di successo effettivo stimato), il fair value realistico si attesta tra 0,90 e 1,30 dollari.
In conclusione, Marker Therapeutics rappresenta un'opportunità ad altissimo rischio e altrettanto alto potenziale, adatta esclusivamente a investitori biotech specializzati. I prossimi mesi saranno cruciali, con particolare attenzione ai dati aggiornati del trial APOLLO e alla capacità della società di raccogliere nuovi fondi o di siglare partnership strategiche.
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Questo mese parliamo di tassi di interesse: cosa sono, perché contano e come usarli nel trading.
È un argomento spesso ignorato da chi inizia.
Speriamo che questa serie sia utile a chi vuole capire meglio la macroeconomia e l'analisi fondamentale.
La prima domanda è: come vedere i tassi su TradingView?
Puoi cliccare su "Obbligazioni" nella sezione "Mercati" e poi su "Tassi", oppure fare ancora prima:
"Ricerca" e scrivi "10Y".
Poi clicca su "Economia" e trovi i tassi a 10 anni dei vari paesi.
Se vuoi tassi diversi, basta cambiare tag.
- Tasso USA a 3 mesi → "US03M"
- Tasso eurozona a 10 anni → "EU10Y"
Tutti i codici seguono questo schema.
Se non conosci i tassi di interesse, ti spiego come funzionano.
I tassi si muovono in modo opposto ai prezzi dei titoli di Stato.
Se i prezzi salgono, i tassi scendono. Se i prezzi scendono, i tassi salgono.
Esempio pratico:
- Un'obbligazione ha valore nominale 1.000$ e paga il 2% all’anno (20$).
- Se il prezzo sale a 1.030$, chi compra prende sempre 20$, ma il rendimento effettivo scende a circa 1,94%.
Quindi il prezzo dell'obbligazione influenza direttamente il tasso di interesse sul mercato.
Importante:
I tassi dei titoli di Stato sono diversi dal "tasso dei fondi" deciso dalla banca centrale.
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^^^ Gold scende
-Tassi scendono ---> Gold sale
-Prezzo obbligazioni sale (rendimenti giù) ---> Gold sale
-Prezzo obbligazioni scende (rendimenti su) ---> Gold scende
Quando vuoi tradare il Gold, guarda sempre:
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- US10Y (Treasury 10 anni)
- DXY (Indice Dollaro)
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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