LA CRISI ENERGETICA BLOCCA L’EUROPAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 29.08.2022
-CONTESTO
Continuano le divergenze tra il blocco economico europeo e quello americano, a causa di una crisi energetica mondiale che sta colpendo duramente l’Europa, e che mantiene l’inflazione globale a livelli record.
L’inflazione resta il nemico principale da combatte ad ogni costo, e questa difficile lotta vede gli Stati Uniti in deciso vantaggio rispetto a noi europei, in primis per la loro maggiore indipendenza sul settero, rimanendo esportatori netti di petrolio, ed in secundis per una migliore congiuntura macroeconomica che pone la FED in condizioni di maggiore forza rispetto alla BCE.
La Banca centrale europea dovrà oramai intervenire ad ogni costo, le scommesse su un prossimo rialzo tassi di 50BP salgono di giorno in giorno. La rilevazione sull’inflazione in eurozona è attesa in settimana al nuovo picco del 9% a causa dei costi del comparto energy che stanno mettendo in ginocchio l’industria europea , colpendo la locomotiva tedesca e a seguire la Francia con costi record per l’elettricità.
Trovare fonti di energie alternative, e farlo rapidamente, la stagione invernale è alle porte e i costi del Ngas sono saliti alle stelle, impedendo le consuete scorte pre invernali , e preannunciando cosi un raddoppio della bolletta per industrie e consumatori. I governi europei hanno stanziato oltre 280 miliardi per aiutare famiglie ed imprese a sostenere l’impatto del costo energetico, ma di certo immettere liquidità non rende più agevole il compito della BCE che dovrà inasprire le politiche monetarie e alzare il costo del denaro per tentare un raffreddamento dell’economia e contenere l’inflazione.
Decisamente un quadro delicatissimo in Europa, che cammina su un filo , in equilibrio tra aiuti al costo energetico, e la necessità drenare liquidità e inasprire le politiche monetarie.
La migliore condizione economica degli states permette alla FED di tenere toni da falco nell’ultimo intervento a jackson hole, portando avanti una linea dura senza mezzi termini: si procede al rialzo tassi, si manterra il costo del denaro alto per molto tempo, il 2023 non sarà un anno di inversione di tendenza!
Insomma ci attendono anni di politiche aggressive, senza troppi ammorbidimenti, fino a quando l’inflazione non sarà inequivocabilmente domata!
I mercati mondiali da venerdi sono tutti tornati in modalità bearish! Si torna in territorio negativo e si spengono gli entusiasmi mondiali!
-FOREX
Il comparto valutario torna a premiare il dollaro usa, come si poteva facilmente intuire dopo le parole di Powell. Ci si aspettano ancora forti rialzi tassi , e sebbene questa è la linea di diverse economie mondiali, sembra per ora che solo gli States possano essere in grado di vivere una rapida ripartenza, il che premia il biglietto verde.
Stamattin adollar index attacca nuovamente i massimi di questo 2022 e tenta allunghi oltre le resistenze di 109.30, per aprire la strada alle aree di 112.40 prossime vere resistenze.
Tutto il mondo valutario è in chiaro dollaro centrismo, e le majors soffrono all’unisono, con l’euro incapace di ripartire che attacca i minimi a 0.99 e senza un chiaro intervento della BCE non potrà vedere tapidamente la vìfine dei ribassi.
Anche il cable , che paga a duro prezzo l’iper inflazione presente nel regno Unito, che ricordiamo essere al +10.1% e che si proietta al picco del +13%, sembra incapace di reagire dai minimi di 1.1675, e punta alle aree di 1.14 figura, prima vera area di approdo.
Il super dollaro ovviamente schiaccia facilmente lo yen giapponese, che prosegue la sua fase di estrema debolezza, èpertanto si tornano ad attaccare i massimi a 138.75, per provare a segnare nuvi record per questo 2022.
Prosegue dunque inesorabile la forza del dollaro e sembra essere divieto assoluto quello di mettersi contrarian a questo mega trend.
-EQUITY
Profondi ribassi per il comparto equity, che vede nubi tempestose all’orizzonte, con le banche centrali pronte ad nuovi assalti all’economia reale con tassi di interesse più alti, drenaggi di liquidità, e per l’europa la possibilità di una duplice crisi, a causa del caro energy!
Indici mondiali in ribasso, con il dax che faro europeo si porta ai minimi di 12800 pnt , mirando potenzialmente alle aree di 12400, minimi del 2022.
Non fa meglio l’S&P che crolla sotto i colpi di powell e approda ai 4000 pnt, sembra reale l’ipotesi di ritorni ai minimi del 2022 a 3645 pnt, in tempi ragionevoli
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il calendario economico questa settimana si focalizza sul mercato del lavoro USA, che ancora rimane robusto, e da timidi cenni di rallentamento non ancora sufficienti a placare l’aggressività della FED. Seguiremo con attenzione i dati di questa settimana, per capire l’impatto degli ultimi rialzi tassi USA sul mondo del lavoro
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Nasdaq
Nasdaq - avvio fase correttivaLe parole pronunciate venerdì da Powell non sono piaciute ai mercati che non hanno apprezzato una versione più hawkish del discorso in riferimento al contenimento dell'inflazione. Dal punto di vista tecnica n'è scaturito un ribasso che ha portato ad una chiusura settimanale rossa e che conferma il bearish harimi disegnato con le due candele precedenti. Dal punto di vista candlestick ci sono tutti i pressupposti per un proseguimento del ribasso verso i supporti successivi in area 12.000 punti, li potremmo avere un primo tentativo di rimbalzo. Attenzione che con la giornata di mercoledi si chiude la candela mensile di agosto e ad oggi non sono per nulla positive, anzi. Se dovesse essere confermata questa conformazione potremmo essere davanti ad un forte segnale di ribasso che potrebbe sancire la fine del rimbalzo registrato a luglio e proseguimento della discesa. Settembre avrà quindi un ruolo cruciale per il destino dell'indice tecnologico USA. Area 10.500 punti i supporti chiave da monitorare.
NASDAQ , cambio trend in conferma Dopo il super rialzo durato più di un mese, si vedono i primi segni di cedimento del prezzo
1- testa spalle (costrutto di top)
2- inversione di trend in 1h e 4h
3- dati macroeconomici costantemente ribassisti
Ho evidenziato una possibile zona che il prezzo dovrebbe raggiungere prima di invertire definitivamente il trend e chiudere così le inefficienze lasciate dal brusco calo di settimana scorsa
NON SOLO JACKSON HOLEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 26.08.2022
Prosegue il simposio a Jackson hole e salgono le aspettative per le dichiarazioni di Powell. Ieri la prima a parlare è stato il capo della FED di Kansas City, che ha posto sul tavolo i suoi dubbi sul possibile rientro dell’inflazione. Difficile credere che l’inflazione sia già al giro di boa, e la necessità di una FED aggressiva ancora per le prossime riunioni di settembre e dicembre sembrano prendere sempre più corpo all’interno del board.
In attesa che si concluda il simposio e si abbiamo notizie più chiare, ieri sono state pubblicate le minute della BCE, che hanno messo in luce la forte crisi energetica che sta vivendo il blocco europea, e le conseguenti ricadute sul contenimento dell’inflazione. La proiezione per il prossimo futuro è purtroppo ancora pessimista per la corsa dei prezzi, e si fa fatica a vederne la fine.
Ancora dati nella giornata di ieri per il mercato del lavoro Usa, che mostra i muscoli, e mette in evidenza un buon calo delle richieste di disoccupazione settimanali,che si portano a circa 243 mila unità, rispetto alle precedenti 245000 e alle 395 000 di un anno fa.
Spazio dunque a possibili manovre da falco della FED, mentre resta debole la congiuntura macroeconomica europea, dove si lotta aspramente per il contenimento dei prezzi del gas e più in generale dell’energià che sta toccando livelli record.
Diversi paesi del blocco EU stanno implementando politiche di sostegno economico al caro energia, con piani di aiuti, che ovviamente non possono far altro che rallentare il processo di contenimento dell’inflazione.
-FOREX
Il mercato valutario, nostro termometro prediletto per interpretare il sentiment degli operatori, resta in un sostanziale dollaro centrismo, alternando giornate di dollaro forte a respiri più o meno profondi, ma che lasciano i prezzi all’interno di chiari trading range.
Dollar index resta dunque compreso tra i supporti di 108 figura e le resistenze di 109 .40 , area di massimo di periodo, che ha già svolto ottime funzioni di freno alla corsa del biglietto verde.
Ancora sotto la parità eurusd, con la moneta unica che non trova spunti per risorgere dai suoi minimi. Anche le fasi di debolezza del dollaro usa, sembrano non essere sufficienti a generare delle spinte rialziste di eurusd che resta ancorato ai minimi di 0.9950-60
Anche la sterlina resta profondamente negativa, ed i tentativi di recupero messi a segno ieri, sembrano già essere stati riassorbiti, in virtù di un quadro macroeconomico di medio -lungo periodo decisamente devastante. Ancora gbpusd resta ancorato nel suo trading range compreso tra 1.1760- e 1.1860
Prosegue dunque il movimento di up and downd di usdcd, che rimane chiaramente compreso in un canale lateral ribbasista, di cui ora ne sta testando la parte superiore a 1.2960
Tutti i giorchi sono da fare, le attese salgono per le parole di Powell e la possibilità che la FED mostri ancora i muscoli contro l’inflazione, dando ancora forza al biglietto verde.
-EQUITY
Giorni di positività per il comparto equity, che tenta allunghi rialzisti, particolar modo per l’equity americana, con l’S&P che attacca i massimi di 4200 pnt, senza tuttavia riuscire ad attraversare le resistenze già evidenziate nelle nostre live mattutine.
Le aree di supporto sono tuttavia lontane dai prezzi attuali, identificabili per il breve periodo a 4160 pnt prima e 4139 poi.
Anche il comparto tech ha dato respiro ai rialzisti, andando a testare le aree di attenzione da noi già richiamate a 13160 da qui la possibilità di ripiegare sui supporti chiave a 13000pnt prima e 12930 poi è tutta legata alle parole di Powell di oggi pomeriggio ed ai dati sul PCE
Più pesante il dax, che dopo un doppio test delle resistenze a 13355 sembra ora puntare ai minimi di periodo a 13100pnt, previo affondo del poc che caratterizza i minimi posto a 13200 pnt
-COMMODITIES
Anche il mondo dei metalli segue le sorti del dollaro americano, con continui upand down, oggi sulla scia rialzista del dollaro americano, il gold attacca nuovamante i supporti , ripiegando a 1750$ area oltre la quale si aprirebbero allunghi ribassisti verso i minimi di 1740 prima e 1730 poi.
Ancora fortissimo il Ngas, che vive una fase di fortissima speculazione, dovuta alla momentanea chiusura del Nord stream 1 per manutenzione, il che accentua le preoccupazioni di una mancata riapertura e di una scarsità di energia per l’Europa. La scarsa capacità di fare scorte, dato gli approviggionamenti fermi da aprte della Russia, pone l’Europa in una condizione di profonda debolezza economica, con il fantasma della recessione pronto a subentrare!
Al momento il Ngas, quotato in dollari , segna 9.50$ non lontani dai massimi visti ai 10$, tuttavia la chiara fase speculativa, potrebbe essere un’occasione per coloro i quali credono in una risoluzione rapida dello scarso stoccaggio di gas naturale in previsione dell’inverno.
Le aree di maggiore interesse restano ancorate ai 9.30$, picco volumentrico degli ultimi 10 giorni, che se superato, potrebbe aprire scenari ribassisti importanti fino ai supporti di 9$ prima e 7.80$ poi.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Oggi attesa per i due market mover chiave, ovvero pce usa, per una nuova valutazione dell’inflazione americana che guarda stavolta alla spesa diretta dei consumatori per beni personali ed infine alle dichiarazioni di Powell a Jackson Hole, che speriamo diano chiarezza al percoreso della FED da qui all’appuntamento di settembre.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
CINA E GIAPPONE RALLENTANOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 15.08.2022
-CONTESTO
Prosegue il forte divario tra le economie del mondo occidentale e quelle orientali, e stanotte i dati macro economici di Cina e Giappone hanno messo ancora più in evidenza queste differenze.
Il Pil giapponese, per il secondo trimestre 2022 , seppur sotto le aspettative, vede un miglioramento a fronte del dato precedente, con un +2.2% annuale rispetto al +0.1% precedente, e un +0.5% trimestrale, rispetto allo 0.0% precedente. Gli stimoli che la BOJ sta dando all’economia giapponese sembrano tutto sommato funzionare, seppur l’inflazione resta ancora a livelli bassissimi e ben lontani dall’iperinflazione che vive l’occidente.
A rallentare sembra essere la Cina, che vede la produzione industriale per il mese di luglio in netto calo, con un +3.8%, rispetto al precedente 3.9%, che pesa ancora di più a fronte di un’aspettativa del +4.6%. i lunghi lockdown scelti per la politica di zero covid sembrano pesare grandemente sull’industria cinese, che stenta a ripartire.
La settimana che ci attende resta ricca di appuntamenti da calendario, sia per dati macroeconomici come l’inflazione in eurozona e in Canada, ma sono attese anche le decisioni di politica monetaria della RBNZ , come gli earning di aziende americane come NIO e WALLMART.
In attesa che si sviluppi la settimana, i mercati quest’oggi sembrano impostati ad acquisti di biglietto verde, con il dollar index che recupera dai minimi di 105, e si dirige al test delle resistenze a 106 figura, oltre le quali potrebbe infrangere la struttura di flag , e puntare nuovamente ai massimi.
Ma procediamo con ordine.
-FOREX
Il mondo valutario si imposta oggi long di dollari, e come sempre il sentiment retail si trova pienamente in mean reverting, con un 61% short sul basket dollari. Debolezza ancora per la moneta unica, che non trova spazio per allunghi rialzisti, e trascina con se il sentiment retail che quest’oggi si porta al 69% long. Interessanti gli eccessi sul franco svizzero, dove i retail si espongono con un sentiment short all’88% quest’oggi.
EURUSD
Ancora debolezza di euro, con la forza di dollari che troviamo questa mattina, non può ce esserci una sola strada per eur/usd: quella ribassista. Il mondo retail si trova al 70% long, e continua a comprare i ribassi, con i prezzi attualmente a 1.0225 che seguono una chiara struttura a massimi e minimi decrescenti su base oraria, accompagnati da una mm21 periodi, che fa da ottima resistenza dinamica. Possibili estensioni fino 1.02 figura non sono certo da escludersi.
GBPUSD
Il cable vive un quadro tecnico molto simile ad eurusd, con massimi e minimi decrescenti e un sentiment retail che spinge su posizioni in mean reverting long attualmente al 71%long. Gli attuali minimi di 1.2090 sembrano preludio ad ulteriori affondi verso le aree di 1.2050 prima e 1.20 figura poi.
AUDUSD
Le oceaniche , che hanno goduto della ripartenza dei mercati equity, e del mood di risk on che ha dominato i mercati fino a venerdi, ora sembrano patire la forza del biglietto verde, che torna con prepotenza spingendo i prezzi di audusd dai massimi di 0.7140 agli attuali 0.7050, con i retail che non tardano a rivedere le loro posizioni corte ,che passano dal 76% all’attuale 69%, con continui aumenti del loto long. Il tutto lascia pensare a possibili allunghi ribassisti fino alle aree di 0.70 figura prima e 0.6975 poi.
EURCHF
Non possiamo non notare gli eccessi presenti sul franco svizzero, che sta schiacciando le altre majors, e che sta trascinando con se il sentiment retail alla ricerca di minimi da comprare su tutti i cross chf.
Eurchf , in pieno rally discendente, segna ora i suoi minimi a 0.9650, dopo aver lasciato i suoi massimi di periodo a 1.05 figura. Un movimento che trascina con se il 95% dei retail che sono ora in posizione long, a caccia dei minimi. Nessun segnale per ora di inversione nel sentiment di questo asset, il che fa presagire ulteriori allunghi ribassisti. L’ampio movimento ribassista, porta eurchf a non vedere la sua mm100 periodi daily dal 16 giugno, così come la mm21 periodi, generando ancora una chiara anomalia ribassista. Eventuali respiri dell’attuale trend, vedrebbero potenziali approdi a 0.9825 prima, area del 23.6 fibo, e a 0.9950 poi, area del 38.2% di fibo.
-EQUITY
Il mondo azionario sembra oggi voler respirare , dopo il lungo rally rialzista degli ultimi giorni che ha portato gli indici americani dai minimi di questo 2022 a storni di oltre il 10%. L’S&P segna ora 4260pnt, e trova le sue prime resistenze a 4300pnt, ma solo la violazione di 4198 pnt, potrebbe aprire scenari ribassisti degni di nota.
Quadro simile per il nasdaq, che resta sotto le aree di 13600 pnt, seppur in un chiaro trend rialzista di breve, non possiamo escludere possibili affondi sotto 13400pnt, e l’apertura a nuovi scenari ribassisti. Su tf di breve termine, restano supporti validi da monitorare le aree di 13412pnt e 13100 pnt.
-COMMODITIES
I metalli che hanno goduto del risk on presente sui mercati fino venerdi oggi segnano la fase di storno ribassista, appesantiti dalla forza del dollaro americano. Il gold torna al test dei supporti di 1780$, livello oltre il quale si aprirebbero scenari ribassisti fino 1770$ prima e 1725$ poi.
Quadro tecnico molto simile per silver e rame, che non trovano ora nuova linfa per ulteriori allunghi rialzisti.
Pesante ancora il wti, che prosegue il suo trend discendente all’interno di un chiaro canale discendente s, con la mm21 periodi daily a fare da resistenza dinamica. L’approdo a 85$ sembra tutt’altro che difficile, ma solo la violazione di detta area potrebbe portare ad affondi significativi dell’oro nero.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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“IL FOREX CREDE NEL RISK ON…DURERÀ?”ANALISI COT REPORT del 13.08.2022
-CONTESTO
Ferie terminate e siamo nuovamente qui con la consueta rubrica settimanale dedicata alla lettura dei dati offerti dal COT report.
I dati che ci fornisce questa settimana la CFCT (commodity futures trading commission) sono dati contrastati , special modo nel loro quadro iter market. Il mondo valutario sembra dirigersi con maggiore decisione verso un chiaro sentiment di risk on , con prese di profitto sul dollaro americano, e qulche nuovo ingresso long su euro e sterlina. Si ricoprono le posizioni yen , mentre il comparto equity on trova la necessaria fiducia nei big plaiers, che restano ancora netti corri su S&P. il mondo metalli cambia strada, e dopo i fortissimi rally discendenti visti nelle scorse settimane, sembrano accompagnare l’euforia del risk on, con buoni respiri e posizionamenti long da parte dei big plaiers. Perdono quoto invece gli energetici, con le mani forti che spingono a ribasso e incrementano le loro posizioni nette corte.
Ci lasciamo alle spalle 2 settimane contrastate sul fronte dati, special modo per gli USA, con i dati sul mercato del lavoro ottimi, NFP in grande tiro venerdi 5 agosto, con circa 528 mila nuovi posti di lavoro creati e un tasso di disoccupazione in calo al 3.5%. Un dato che lascia intendere forti redditi e forti consumi, non certo un contesto ottimo per il rientro della corsa a rialzo dei prezzi. I mercati hanno rapidamente immaginato una FED aggressiva nella prossima riunione di fine settembre 2022, generando ancora incertezza e frenando la corsa agli acquisti.
Lunga tuttavia la strada che ci porterà alla riunione della FED e ancora molti i market mover che potrebbero influenzare la scelta di JP e del board, cosi come il sentiment degli investitori, che hanno difatti trovato nuova linfa rialzista nel dato sull’inflazione pubblicato mercoledì scorso, che ha visto un’IPC in calo, dal +9.1% A/A al +8.5% A/A, mentre il dato mensile si è assestato allo 0% mostrano un’ottima frenata dei prezzi, specialmente del comparto energy , che da fine 2021 stava trainando a rialzo i prezzi al consumo mondiali.
Nuovo risk on, dunque, si spera che il peggio sia oramai alle spalle, già 4 delle 6 riunione annue della FED sono trascorse, e i maggiori rialzi tassi da 75BP sembrano ora difficili da concretizzarsi nei prossimi appuntamenti se si considera un’inflazione oramai al giro di boa, ma sarà davvero cosi?
Diverse le considerazioni che DOBBIAMO fare:
punto primo, non è sufficiente un solo dato per invertire una tendenza, e questo banale concetto è ancora più valido se rapportato alle decisioni di una banca centrale, che dovrà attendere ancora i dati di agosto e settembre prima della sua riunione. Difficile dunque pensare e credere che l’assetto hawkis sia già terminato, per quanto una serie consecutiva di dati positivi potrebbe favorire ammorbidimenti della FED per il Q4 o per il 2023.
Secondo punto, la tipologia del dato in questione: tutti sappiamo che la FED non osserva il dato generale IPC, ma valuta con maggiore attenzione il dato core, cioè epurato da energy e food ( che è uscito ugualmente in calo, questo è da dire) e ancora di più i prezzi per i beni di spesa personale, dato che sarà pubblicato la settimana prossima, e che determina con maggior influenza le decisioni della FED, quindi ancor presto per cantar vittoria.
Terzo ed ultimo punto di riflessione: il tempo!
Prima che le decisioni dalla FED che hanno portato il costo del denaro al 2.50% in cosi breve tempo, possano riversarsi nell’economia reale, in genere passano dai 3 ai 6 mesi almeno, pertanto il vero effetto su aziende , industrie famiglie ecce cc ancora non lo si può valutare, e sebbene le ultime trimestrali in America siano state positive nelle prospettive future, dobbiamo far i conti ancora con la possibilità che il rallentamento economico americano non si limiti al PIL ma entri nel tessuto sociale rallentando la capacità delle aziende di creare ricchezza.
Ma procediamo con il consueto ordine:
-FOREX:
EURUSD
Ancora netti corti i big plaiers sulla moneta unica con 34536 contratti short, tuttavia non possiamo non considerare che è la terza settimana consecutiva che le mani forti riducono la loro esposizione passando di fatto dai 42745 contratti corti agli attuali 34536. Presto per gridare all’inversione, ma certo è che il vento potrebbe girare.
Per ora la spinta rialzista di eurusd si è limitata al test delle resistenze poste a 1.0340-50 minimi di maggio-giugno 2022, senza per ora trovare la forza per ulteriori allunghi. Solo la rottura delle resistenze ora citate porterebbe a tentativi rialzisti fono le aree di 1.0650 prima e 1.0780-90 poi.
Il quadro resta per ora ribassista, nel medio e affondi sotto la mm21 periodi daily aprirebbero la strada verso i minimi di questo 2022 a 0.9950.
GBPUSD
Settimane di prese di profitto anche sulla sterlina, che vede i big plaiers ancora netti corti, con 34468 contratti, ma in drastica riduzione a fronte dei 57250 contratti short visti 4 settimane fa. Solo nell’ultima settimana le mani forti hanno ridotto di ben 21940 contratti la loro posizione, volumi settimanali che si sono visti solo 2 volte negli ultimi 3 anni.
Il quadro tecnico vede per ora un buon recupero dai minimi di 1.1758, ma ancora in questo caso non c’è spinta sufficiente a superare le prime resistenze poste a 1.2290-1.23 figura.
Se non dovesse riuscire a superare le resistenze ora richiamate, si confermerebbe il quadro ribassista che porta al test dei minimi di 1.20 prima e 1.1750 poi.
AUDUSD
Difficile situazione per le mani forti sul dollaro australiano, che riparte dai minimi 2022 e 2019 posti a 0.6675 con gran vigore, lasciando i big plaiers fermi su posizioni nette corte pari a 57588 contratti.
Alta probabilità che i non commercial possano rivedere la loro posizione e girarsi con forza, accelerando la spinta rialzista del dollaro australiano.
Dopo il break out dei massimi a 0.7050 siamo al test della mm200 periodi daily oltre la quale sembra plausibile cercare approdi a 0.7244-50 area di precedente massimo. La struttura resta su base daily chiaramente a massimi e minimi crescenti sostenuta da un sentiment di risk on anche sui mercati azionari e dalla ripresa dei metalli preziosi, con i quali le valute oceaniche vivono correlazioni posizitive di lunga durata.
USDJPY
Rientrano gli eccessi sul posizionamento dei big plaiers sullo yen giapponese, che ha toccato picchi di 110454 contratti corti in questo 2022, per portarsi ora a -25032 contratti. un graduale ma importante recupero di posizioni, che lasciano presagire una qualche inversione, ma attendiamo posizionamenti netti lunghi per decretare la fine di un sentiment.
Lo yen recupera punti percentuali un po’ su tutte le majors, seppur in maniera timida, mostrando per ora prese di profitto più che veri e propri indirizzi rialzisti. Usdjpy dopo aver toccato i suoi massimi a 139.40 ripiega a 131.50, ma l’influenza del dollaro americano rende la lettura dello yen poco chiara, bilanciandone la forza / debolezza.
Attendiamo eventuali break out dei supporti a 131.50-40 per sperare in allunghi ribassisti che portino il cambio ai successivi supporti posti a 125.90-126 figura.
-EQUITY:
S&p
Come detto in precedenza , il sentiment dei mercati sembra contrastato, e il posizionamento dei non commercial questa volta sembra essere tardivo nel girarsi a favore di trend. Le mani forti restano nette corte sull’indice con 244261 contratti, incrementando lungo la salita delle quotazioni le loro posizioni corte.
Se le mani forti sono in errore, sarà un duro colpo, ma se dovessero aver ragione e l’attuale salita dei prezzi è solo una correzione prima di ulteriori affondi, ci saranno molte difficoltà per il mondo retail.
Per il momento i prezzi spingono a rialzo, su base daily c’è un chiaro trend rialzista che ha rotto le resistenze poste a 4160-4200pnt, e si punta a 4300, con possibili proiezioni a 4490-4500pnt.
Solo un rientro sotto i livelli di 4200 potrebbe decretare la fine del mood rialzista, e riaprire la porta a scenari bearish
NASDAQ
Compansano il loro posizionamento su S&P short, con posizioni nette lunghe su nasdaq, dove le mani forti sono long con 21075 contratti, che pur non esendo molti, tengono la media dell’esposizione degli ultimi 2 anni.
Anche qui i prezzi continuano a salire in un mood di risk on che ha portato al break out delle resistenze poste a 12950-13000 pnt, per dirigersi ora a 13700pnt. Il break out di questa resistenza potrebbe aprire la strada ai 14382 pnt prima e 15000 pnt poi.
Tuttavia, come già detto in precedenza, dobbiamo constatare che il mercato sta ora scontando un’euforia non del tutto giustificata dai dati, che portebbe rivelarsi falsa, nel qual caso un rientro dei prezzi sotto i 13000 pnt, potrebbe riaprire scenari bearish, che si proiettano ai minimi di 12000 pnt prima e11000 pnt poi.
-METALLI
GOLD
Riprendono gli acquisti di oro da parte dei big plaiers che dopo essere giunti alle minimi esposizioni long con 92690 contratti, si riportano a 142851 contratti netti lunghi.
Ancora sotto i valori medi, ma il segnale di voler tentare una ripartenza ci sono tutti, e si ritrovano chiaramente nei prezzi che dai minimi di 1679$ vedono un rally rialzista senza storni fino agli attuali 1800$.
Ancora lunga la strada prima di poter parlare di inversione, ma un approdo a 1867.50$ non ci sembra poi un cosi difficile traguardo.
Solo un ritorno sotto i 1786$ potrebbe decretare nuovamente un trend ribassista, che si proietta verso i minimi di 1722$ prima e 1679$ poi.
-ENERGY
WTI
Continuano a ridursi le posizioni sul petrolio, con i big plaiers che passano a 210651 contratti netti lunghi, proseguendo il trend di riduzione nella loro esposizione partita a metà 2021 con 429594 contratti long.
Anche i prezzi del wti iniziano a ripiegare e in un chiaro trend discendente passano da 123.80$ a 91.90$ passando dai minimi di 85.30$.
Al momento il trend discendente resta ben delineato e un ulteriore approdo a 85.30$ potrebbe quiesta volta decretarne la rottura, che porterebbe i prezzi a 77$.
Tuttavia la tenuta degli ultimi minimi non è da escludere, e fasi di congestione che vedano i prezzi ritestare le ultime resistenze a 104$ sono scenari plausibili a nostro avviso.
EVENTI DA CALENDARIO MACROECONOMICO
La settimana che ci attende vedrà la pubblicazione del PIL giapponese lunedi 15 insieme ai dati sulla produzione industriale cinese.
Ancora martedì attenzione ai dati sul mercato del lavoro in UK, mentre mercoledi ci sarà l’RBNZ chiamata alla decisione sui tassi di interesse. Ancora mercoledi dati sull’inflazione in UK… insomma una settimana ricca di dati che potrebbero aprire scenari di alta volatilità.
buon trading
Salvatore Bilotta
L'INFLAIZONE USA RALLENTAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 11.08.2022
-CONTESTO
Inflazione in calo in America, per la rilevazione di Luglio i prezzi al consumo sembrano aver trovato il loro giro di boa. Il dato generale A/A passa dal 9.1% al 8.5% , mentre quello mensile va a 0%.
I prezzi al consumo rallentano grazie al rientro del comparto energy, che rallenta del -4.6%, con una spinta ribassista special modo per la benzina che rientra dell’11% su base mensile, ma a controbilanciare il calo del comparto energy ci pensa il food, che resta al +1.1%.
Il dato core, quindi epurato dalle componenti più volatili appena viste, cioè food ed energy, si registra anche lui in calo, alimentando le speranze degli operatori, per una FED meno aggressiva di quanto fino a ieri si potesse pensare.
L’ultimo dato sul mercato del lavoro, pubblicato venerdì, poneva un tassello a favore di un prossimo forte rialzo tassi da parte della FED che si proiettava in una forbice tra lo 0.75-1.00%, dato il gran numero di nuovi posti di lavoro creati, che porterebbero ad una tenuta della domanda e dei consumi, rendendo difficoltoso il rientro dell’inflazione. A controbilanciare il dato dei NFP, ieri il dato sull’inflazione che pone alle nostre spalle la maggior parte dei rialzi tassi da parte della FED e soprattutto i rialzi più aggressivi.
Che il solo dato di ieri possa fermare la corsa della FED risulta difficile da credere, ma pone un forte veto a rialzi oltre lo 0.50% per le prossime due riunioni della banca centrale in programma da qui a fine anno.
-FOREX
Immediata la risposta del dollaro americano sul quale iniziano a presentarsi le prese di profitto. Il dollar index prende fiato dal suo mega rally rialzista partito da 89.50 nel luglio 2021 e giunto in meno di un anno a 109.40-50 segnando un rialzo del 22%. Le posizioni long dollari che hanno tenuto le mani forti, sembrano oramai essere giunti al termine, il tempo di prendere profitto è giunto, il che non vuol dire che il trend rialzista di lungo periodo può dirsi concluso. I prezzi sembrano ora dirigersi verso i primi supporto posti a 103.70, area dove incontriamo la mm100 daily, solo oltre tale livello il trend potrebbe vedere la sua fine andando a testare l’ultimo baluardo a 101.25. presto dunque per parlare della fine del trend pro dollaro, ma di certo forti prese di beneficio ora sembrano la strada più probabile.
Ovvia la reazione delle altre majors, che in un mercato cosi dollaro centrico non potevano che beneficiare del mood di risk on che si è generato, e che ha portato a rialzi per eurusd che passa all’attacco delle resistenze poste a 1.0340-50, cosi come il cable, che punta a 1.23 figura, area di massimo relativo, che aprirebbe la strada a 1.26 figura, prima vera resistenza.
A far bene sono anche le oceaniche, che godono del mood di risk off che vivono i mercati, portando audusd oltre i precedenti massimi di 0.7050 a 0.71 figura. Solo la mm200 periodi daily sembra ostacolare la spinta rialzista che ha come targhet 0.7250.
La debolezza del dollaro si rispecchia anche inusdjpy, che inizia a creare una struttura di inversione con un primo massimo inferiore a 136.00 figura. Si punta al test dei supporti di 131.50-131 figura, lievelli oltre i quali si aprirebbero le porte per affondi a 125.90-126 figura.
Restano interessanti i cross eurchf e gbpchf, che vivono condizioni di eccesso sul posizionamento retail, al momento sbilanciato long oltre il 90% su entrambi gli asset, che entrano di diritto nella watchlist
-EQUITY
Festeggiano i listini azionari mondiali, trainati a rialzo dagli USA, con l’S&P che supera i massimi precedenti a 4200pnt, e pone in campo una chiara struttura a massimi e minimi crescenti, che proietta i prezzi verso 4300pnt e 4390 pnt. La fiducia nella congiuntura macroeconomica americana sembra dare benzina al risk on, l’atterraggio morbido a cui la FED puntava, sembra concretizzarsi e la paura di rimanere fuori dal prossimo bull market spinge gli operatori ad interessanti acquisti di asset di rischio.
Fanno bene anche i technology, con il nasdaq che testa la mm200 periodi daily a13516 pnt, e mira a 13700pnt, livello oltre il quale si aprirebbero ampi spazi di risalita fino a 15100-15200pnt, ma presto per gridare al bull rally, attendiamo i prossimi dati e le decisioni della FED di Settembre.
Piu pesante l’azionario europeo , con il dax che chiude il gap a 13750-13800pnt, ma non riesce a portare a casa chiusure daily oltre le aree di 13800 che aprirebbero la strada ai primi veri rialzi. La congiuntura macro economica europea al momento non mostra la forza espressa dagli USA ed i timori per una forte recessione sono ancora alti, pertanto si predilige ancora azionario americano al fronte europeo.
-COMMODITIES
Rimbalza il petrolio, che aiutato da un dollaro debole, riesce a non affondare sotto le aree di 86$, e va al ritest delle reistenze poste a 92.80$. la struttura a massimi e minimi decrescenti rimane, e la mm21 periodi daily accompagna ancora i prezzi nel movimentoribassista, che vedrebbe termine solo al superamento di 96$.
Respirano anche i metalli, con il rame che dopo l’affondo dei mesi scorsi fino a 3.13$, trova spunti tecnici per degli stroni che lo portano a 3.72$. le prime aree di resistenza che troviamo sono poste a 3.85$ e 4$, livelli non impossibili da raggiungere, e che non renderebbero nullo ancora il trend ribassista in atto.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Abbastanza scarno il calendario economico che pone l’attenzione degli operatori al PPI americano alle 14.30, e alle richieste di disoccupazione settimanali USA sempre attesi per le 14.30
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Nasdaq +3% dopo il dato accomodante dell'inflazione a +8.5%Vola il Nasdaq a +3% circa grazie al dato accomodante dell'inflazione USA.
Pausa estiva per l'inflazione che a luglio segna un calo a +8,5% su base annuale, in discesa rispetto lontana alla rilevazione di giugno che era a quota +9,1%.
Positività a tutto gas per Wall Street con Dow Jones a +1.50%, S&P500 a +1.90% mentre il Nasdaq sale del 3% circa con ottime performance di Netflix a +6% e Meta (facebook) a +5%.
Positive le piazza finanziarie d'Europa che chiudono la seduta in rialzo Dax a +1,30% DJ EuroStoxx a +1% mentre Piazza Affari a Milano chiude a +1% circa alla pari delle resistenze di area 22.702 punti indice.
Bisogna quindi attendere che si realizzi la promessa fatta da Powell, infatti è proprio grazie al dato sull'inflazione inferiore mese su mese che la Fed potrebbe rallentare il rialzo dei tassi a partire già da questo settembre a tutto beneficio proprio del Nasdaq che reagisce meglio di ogni altro indice.
Il Nasdaq ha ottime possibilità di riscatto, il supporto ex resistenza di 13300 punti indice ha trattenuto il mercato sino ad oggi e la risposta positiva sul supporto lascia ben sperare.
Obiettivi di rialzo per il Nasdaq sono 14480 punti prima e 16320 punti dopo.
Obiettivi di ribasso solo sotto la violazione dello swing 12800 punti indice per l'obiettivo di supporto di area 12000 punti.
INFLAZIONE AMERICANA: SIAMO AL GIRO DI BOA?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 10.08.2022
-CONTESTO
Resta saldo il focus dei mercati sull’inflazione mondiale, con i dati pubblicati oggi relativi alla Cina che vede i prezzi al consumo salire al 2.7% su base annuale, rispetto al precedente 2.5%, pur rimanendo al di sotto delle aspettative del 2.9% degli analisti.
In leggero calo l’inflazione in Germania che si assesta A/A al +7.5% rispetto al precedente 7.6%.
Tutte le attese per il dato USA di oggi pomeriggio, dove gli analisti si aspettano il giro di boa, un primo dato inferiore che dia il segnale chiaro che il top è stato raggiunto. L’ipc A/A era al +9.1% e le attese sono per un +8.7%.
Pur considerando che un anno fa, agosto 2021, l’inflazione era già al +5.4%, e quindi una lettura fatta su una base già cosi elevata di inflazione, potrebbe fornire dati ugualmente preoccupanti, un primo dato in calo darebbe grande speranza ai mercati su più fronti:
-La prima grande aspettativa che si andrebbe a creare con un dato in calo, sarebbe sull’intervento della FED di settembre, che a quel punto potrebbe essere meno incisivo di quello che si pensa. La FeD è oramai concentrata sul contenimento dei prezzi, e se i rialzi già messi in campo, dovessero iniziare a dare i loro primi frutti, potremmo assistere ad una FED meno hawkish di quanto fino ad oggi visto.
-La seconda aspettativa, sarebbe sul comparto azionario, che potrebbe vedere alle sue spalle il periodo peggiore, con la prospettiva di una FED meno aggressiva, e un’economia che tutto sommato ha retto non male all’impatto con politiche monetarie aggressive, special modo se si pensa ai dati sul mercato del lavoro di venerdi scorso, che continuano a mostrare una congiuntura macroeconomica americana non cosi provata, dalle scelte della FED.
Le possibilità di un’inflazione globale in calo è spalleggiata dal rientro dei prezzi del petrolio, che sembrano finalmente scontare la volontà mondiale di un’energia a prezzi equilibrati.
La chiave come sempre saranno i dati, che scontano tutte le ipotesi e le congetture e ci daranno un quadro più chiaro e reale del contesto macroeconomico di questo agosto.
-FOREX
Il mondo valutario resta cristallizzato nei range delineati lo scorso mese, con il dollarindex che non abbandona i prezzi compresi tra 107.50 e 105.00. La mm21 periodi daily oramai totalmente flat, esprime chiaramente questa fase di lateralità del biglietto verde, che in un mercato dollarocentrico come quello attuale, influisce su tutte le majors lasciandole intrappolate in una fase di non direzionalità.
Si evidenzia chiara indecisione anche nel sentiment dei retail, che si preparano ai dati sull’inflazione USA in totale neutralità, con un timido 59% short sul basket dollaro. Tutte le majors pertanto si trovano con un sentiment sbilanciato contro dollaro, con eurusd al 58% long, usdjpy al 69% short, e gbpusd al 66% long.
I basket restano in sostanziale equilibrio, eccezion fatta per il franco svizzero, che vede l’84% dei retail short, come sempre in mean reverting a caccia dei massimi, di un aset valutario che da inizio settimana ad oggi sta performando un +0.66% mostrandosi la valuta migliore del panorama majors.
Restano quindi interessanti i cross contro franco svizzero, come ad esempio eurchf, dove i retail sono in chiaro eccesso long al 93% non lontani dai minimi di 0.97 figura.
-EQUITY
Il mondo equities sembra voler proseguire la sua correzione rialzista. Parliamo ancora di correzione rialzista e non di ripartenza, almeno fino a quando i precedenti massimi non saranno violati, cosi da aprire scenari long degni di questo nome. Al momento l’S&P resta alle prese con le resistenze poste a 4200pnt, ed i supporti di breve che troviamo a 480pnt. Fino a quando il mercato rimarrà sotto queste aree il trend discendente di lungo periodo non può ritenersi invalidato, ma il dato di quest’oggi potrebbe dare nuova linfa all’azionario USA con la speranza di una FED meno aggressiva, che dia quindi respiro ai mercati. Oltre le resistenze chiave di 4200pnt, ci proiettiamo a 4300pnt e 4500pnt.
Quadro più spinto per i tech, con il Nasdaq che ha già violato il precedente massimo a 12910pnt, e sembra ora trovarne supporto per nuovi allunghi. Obbligo il superamento dei 13500pnt, e della mm200 periodi daily che ci proietterebbe verso i 15250 pnt.
-COMMODITIES
Prosegue la caduta del WTI, che dai massimi di 123.80$ si ritrova oggi a 90.25$, dopo un rapido affondo sotto i 90$. I primi supporti li identifichiamo sulle aree di 85.30$ prima e 77$ poi, area a nostro parere di equilibrio per questo asset.
Maggiore indecisione per il Ngas che resta ancorato agli 8$ e non trova spunti per lasciare le aree di 7.50$, ultimo supporto, oltre il quale potremmo assistere ad affondi verso i 6.50$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il calendario economico quest’oggi si concentra sull’IPC USA, dato atteso per le 14.30 ora italiana , poi il focus si sposterà alle 16.30 per le scorte di petrolio in America e i dati dell’EIA sulle scorte di Ngas.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Nasdaq - zone da monitorare per discesaNasdaq potrebbe concedere un po di discesa dopo aver registrato un rally importante. Zone di resistenza che teoricamente dovrebbero farsi sentire per un pullback e test di 12.700, RSI in zona di ipercomprato.
I dati sull'inflazione statunitense di mercoledì su luglio potrebbe essere evento trigger, con dati negativi e in crescita potrebbe portare la fed ad essere più aggressiva.
Nasdaq alle prese con un'area criticaIl Nasdaq, che ha rimbalzato il +20% dai minimi, si trova ora in un’area cruciale:
Ha appena superato al rialzo la media a 100 giorni; questo periodo è stato il più lungo dopo la crisi del 2008.
Ha superato la resistenza di area 315-320 $ che ora è diventata un supporto, che potrebbe essere sicuramente testato alle prime debolezze (ci si potrebbe tranquillamente spingere sino a 310 $)
E’ alle prese con il passaggio di una resistenza dinamica (non è un livello orizzontale, ma è una trendline che si adatta con i prezzi, fermandone la salita) , nel grafico è il tondo arancione.
I prezzi, nella loro salita, dovranno eseguire un minimo per testare la forza del supporto e dare conferma del nuovo trend, che con tutta probabilità verrà instaurato qualora la media mobile a 200 giorni dovesse essere superata al rialzo; in questo momento si trova nella zona della resistenza di 340 $.
La forza relativa nei confronti dell’S&P500 è in costante crescita, segno che le società tecnologiche sono preferite in questa rotazione settoriale.
Wall Street ad alta tensione, Pelosi a Taiwan ira della CinaWall Street con i nervi a fior di pelle a causa della visita di Pelosi a Taiwan che scatena le ire della Cina.
Dal governo americano il comunicato ufficiale: "Nancy Pelosi ha il diritto di far visita a Taiwan da cittadina libera, per gli USA nonostante la visita della Pelosi la politica di sostegno degli Stati Uniti alla politica dell'Unica Cina non è in discussione."
La Cina non si lascia sfuggire la mosca da sotto il naso ed è via libera a nuove esercitazioni militari nello stretto di Taiwan.
Il Ministero degli Esteri cinese ha convocato d'urgenza in piena notte (cinese) l'ambasciatore Usa a Pechino.
Per Nancy Pelosi che crea imbarazzo alla Casa Bianca è record! Prima donna e speaker donna della Camera a far visita a Taiwan, infatti l'ultima visita ufficiale degli USA risale al 1997.
Critiche contro gli USA arrivano dalla Russia, il portavoce del Cremlino Peskov ha definito la visita di Pelosi una "provocazione" al governo cinese.
Wall Street è nuovamente vittima della volatilità, il Nasdaq riesce a passare da -1% a +1% in un batter di ciglia e sul finale di giornata la chiusura rimane negativa non solo per il Nasdaq che chiude a -0.18% ma anche per S&P500 che chiude a -0.65% e per il Dow Jones pesantemente negativo a -1.20%
Nonostante l'inflazione, la volatilità, i tassi e il rallentamento del mercato del lavoro, molti Trader istituzionali USA son convinti che il mercato "Bearish\Orso" ovvero ribassista sia finito.
Nonostante la forte volatilità, quello che l'indice S&P500 ha registrato nel mese di luglio 2022 è da record +9% è il miglior gadagno secondo solo al luglio del 1939 ed è il primo mese con chiusura positiva a partire da novembre 2020.
La politica monetaria FED ha iniziato a fare effetto? molto probabilmente si, o per dirla meglio, questa è la speranza!
Ma i dati macro dicono tutt'altro, PIL ha confermato un secondo trimestre consecutivo di crescita negativa, i dati immobiliari hanno mostrato un notevole rallentamento e la crisi Russa peggiora i rapporti economici con e per l'Europa.
Wall Street Indice Nasdaq 02 08 2022
Un mini rally si è verificato anche sul Nasdaq che ha chiuso con un +12% nel mese di luglio.
Positivi sicuramente ma vanno considerate alcune resistenze fondamentali di area prezzo 13000 punti e 14500 punti, sino a quando navigheremo sotto questi livelli il pericolo non è per nulla scampato.
Nasdaq alla riscossaPartiamo dai cicli sui massimi, a inizio Giugno è stato segnato il massimo del ciclo semestarle inverso, metà circa dunque del ciclo annuale. Dallo stesso max è partito il secondo semestrale inverso che in questi giorni ha chiuso o chiuderà entro il 5 Agosto il suo primo sotto ciclo intermedio di circa 40-44 giorni. Il recente massimo ha già violato la sua partenza determinando la ripresa del trend rialzista fino al termine del ciclo annuale inverso. Questo ciclo, a tre tempi, è composto da 2 cicli bisettimanali (curvette rosse) e un ciclo settimanale che potrebbe essersi chiuso ieri come continuare con un ultimo strappo fino a venerdì 5 Agosto andando a lambire la ema 200. Se ha già chiuso il settimanale inverso, dovremo vedere un minimo sotto quello odierno per andare a chiudere sotto il corrispondente ciclo di circa 40-44 giorni, il rinnovo del massimo invece lo porterebbe verso la già citata ema 200. A seguire, in entrambi i casi dovrebbe seguire la correzione per la chiusura del ciclo dei minimi.
Sui minimi, il 16 giugno si è chiuso/ripartito un ciclo trimestrale e probabilmente anche un semestrale che nella prima parte in corso dovrebbe avere una buona forza per portare i prezzi verso i target indicati in grafico con le rette rosse.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Sul Nasdaq si compra o hanno scherzato?Il livello 12940 per il Nasdaq è di notevole interesse!
La salita è stata frutto di importanti ricoperture, ma adesso si acquista davvero o hanno scherzato e tornano le vendite?
Vedremo come si muoveranno domani gli operatori.
Livelli similari sono presenti anche su S&P 500 e Dow Jones, ma in entrambe i casi ci troviamo ancora distanti .
Buon trading!!!
Apple - luglio chiude con +20%La candela mensile di luglio chiude registrando una performance del 20%.
I prezzi stanno continuando il movimento iniziato dai minimi registrati a 130 dollari a metà giugno, zona supportiva che aveva interrotto la discesa dai massimi storici. L'aspetto da capire in questo caso è come identificare il movimento: rimbalzo prima di una correzione più profonda oppure inizio di una nuova fase rialzista dai minimi toccati a giugno?
Ovviamente il mercato lascia dubbi su entrambe le possibilità. Candele settimanali e mensili manifestano recupero di forza anche se i volumi lasciano un po a desiderare. Le medie a lungo periodo sono state tutte recuperate e superate. Indicatore RSI in zona di ipercomprato sul giornaliero e prossimità con resistenze importanti potrebbero portare a cali nei prossimi giorni. La reazione "modesta" del mercato post trimestrali pone qualche dubbio su qualità del movimento. Gains registrati a mercato chiusi e poi non proseguiti durante la sessione mi fanno dubitare. Attendiamo apertura lunedì per avere più info, per capire se vorrà andare al test di area 170$ oppure magari con apertura in zona gap segnalarci possibile inizio di ribassi verso i supporti dinamici delle medie mobili a 150$.
Volatilita e prospettiveVIX: la scosa settimana dicevo che la volatilità di SPX aveva ancora qualche margine di discesa e così è stato, ora il margine si è ovviamente ridotto e l'indice ha cozzato sulla TL ascendente rendendo sempre più rischioso prendere una posizione di medio periodo senza avere prima una conferma. Per periodi brevi ne parlo più avanti.
VVIX: idem come sopra, anche se qui un piccolo margine ci sarebbe ancora per andare a prendere la TL discendente e il minimo del 2019 a 74 punti circa. Porre sempra la massima attenzione qui perchè quando gira lui sono botte da orbi.
SKEWX: non è cambiato nulla rispetto alla scorsa settimana, l'indice delle coperture si è mosso pochissimo rimanendo ancora in un mini range piuttosto anomalo.
SPX: qui siamo agli sgoccioli del ciclo trimestrale inverso (che chiuderà anche il semestrale inverso), la EMA 200 e lo swing mensile inverso sono a un tiro di schioppo che a mio parere verrà sparato entro 2-3 giorni della prossima settimana e al quale seguirà la correzione portata dalla partenza di un nuovo ciclo inverso il quale andrà a chiudere inizialmente il mezzo trimestrale su indice di circa 40 giorni come prima ipotesi. Gli swing che se violati saranno indicativi dello stato di salute del mercato sono 3910 e 3721. L'ultimo a 3630 se violato darà continuità ribassista al ciclo annuale in corso.
NDX: stesso discorso di SPX con la differenza che lo swing mensile inverso è già stato violato.
STOXX50: è allineato con i mercati USA, forse un poco più debole con la EMA 200 più lontana.
BDI: da questo due indice ne traggo una semplice conclusione sulle prospettive economiche a venire, il BDI è l'indice dei costi di noleggio delle navi da trasporto delle materie prime secche (no oil, no gas) è in palese discesa e non dà segnali di ripartenza per ora. Il segnale è negativo.
DXY: dopo il massimo ventennale sembra che il dollaro sia stanco e per ora una pausa dovrebbe concedersela, anche perchè a mio avviso se non smette di mostrare i muscoli il mercato USA non riparte. Il segnale per ora è ancora incerto.
Conclusione: La volatilità ha poco margine per scendere ancora ed è possibile un allungo del mercato ma di breve durata, nuovi minimi però non sono scontati come molte news lascerebbero pensare o come molti media e traders indicano perchè al momento il minimo del mercato e il massimo del dollaro coincidono perfettamente e dopo la correzione che penso a breve, potrebbe esserci una ripartenza di media durata (6mesi circa)
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
Nasdaq +4% grazie ai tassi FED, Wall Street fiera di PowellNasdaq in rally a +4.50%, la politica monetaria della FED a firma del presidente Powell piace e Wall Street vira in rally positivo!
FED aumenta tassi di 0.75 basis point
La Federal Reserve Bank guidata da Jerome Powell aumenta di 0.75 basis point i fed funds ed annuncia che procederà con un rallentamento dei rialzi già dal prossimo settembre 2022.
Nasdaq in rally dopo l'annuncio dei tassi
La volatilità rialzista finalmente trova slancio e subito approfitta permettendo ai prezzi futures del Nasdaq di superare la barriera resistenziale del prezzo di 12500 punti. Nonostante il buon rally rialzista intraday, all'indice tech di Wall Street serve riagganciare la resistenza dei 13000 punti per portarsi fuori dal Trend ribassista.
La strategia di Powell piace a Wall Street che chiude in forte rally, Dow Jones sale dell'1,60%, S&P 500 in salita del 2,50% mentre è in perfetta forma il Nasdaq che sale sino al 4.50%.
Stiamo assistendo al più veloce rialzo dei tassi degli ultimi 30 anni, l'ultima volta che la FED ha attuato una politica monetaria così brusca risale al 1994 durante il "Volcker shock", momento inflattivo che prese il nome del presidente FED Volcker detto anche "il drago dell'inflazione".
In USA l´inflazione core è aumentata su base annua del 5,9%, di poco inferiore rispetto al dato del +6% precedente.
Trimestrali Microsoft e Alphabet
Il Nasdaq è positivo ma c'è poco da festeggiare per le azioni del tecnologico.
I dati degli "earnings" trimestrali del Nasdaq, in uscita questi giorni, confermano il rallentamento dei ricavi delle Big Tech. Tra i primi dati dei ricavi segnaliamo Microsoft e Alphabet che confermano ricavi inferiori alle stime, costringendo gli gli EPS a scendere.
Per Microsoft ricavi attesi a 53 Billions, il risultato? quasi in linea, la società ne ha realizzato soltanto 51 Billions, costringendo però gli EPS a scendere a 2.23 da 2.29.
Per Alphabet risultato stimato a 70 Billions, ricavi effettivi? 69 Billions portando EPS da 1.28 a 1.21.
UNA SETTIMANA DI RISK ON, IN ATTESA DELLA BCEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 20.07.2022
Giorni di chiaro risk on sui mercati finanziari, a confermarlo non solo il comparto equity, che in maniera indistinta su settori ed aree geografiche , vede i principali indici mondiali aggredire le resistenze, ma come sempre a conferma di tutto il comparto valutario, che sta palesando una discreta debolezza del dollaro usa, che perde da inizio settimana un -1.15% medio seguito dalle valute tipicamente viste come rifugio, quali yen giappopnese, con un -0.82% medio e franco svizzero con un -0.35% medio. A beneficiare del ritrovato mood risk on, le commodities currencies, con il dollar australaino che guadagna un +0.80% medio seguito da dollaro neozelandese con un +0.56% medio e dal dollaro canadese con un +0.24% medio.
Torna a spingere anche la moneta unica, con un +0.51% medio, messo a segno da inizio settimana, con le aspettative di una BCE aggressiva sui rialzi tassi, e soprattutto pronta a mostrare un piano di difesa per i paesi maggiormente indebitati.
Non sarà semplice trovare una quadra, soprattutto che non generi difficoltà legali all’interno del blocco europeo, cosi come è stato nel passato con la Germania che mal vede aiuti all’Italia o apesi ad alto debito.
La soluzione potrà essere nella formula Draghi, con “ fare tutto ciò che è necessario” per salvare l’Europa. Ricordiamo che è mandato della BCE tenere il controllo dei prezzi, e se aiutare i paesi a maggior debito assolve al più ampio dovere di controllo dell’inflazione, allora ben venga un piano di aiuti mirato, seppur non di sostegno ad un preciso governo.
Ma vedremo domani 21 luglio come si comporterà la BCE al tanto atteso appuntamento.
Intanto il mood di risk on, trova sostegno nelle trimestrali usa, con Netflix a dar voce di speranza, con untili per azione, decisamente oltre le aspettative, e seppur il numero di abbonati resta in calo, sembra presentarsi un quadro meno pessimista di quello proposto dagli analisti.
L’equity americana, spinge dunque sulle resistenze chiave, sarà ora interessante vedere csa accadrà con l’approssimarsi dell’appuntamento con al FED del 27 luglio.
In tutto ciò prosegue la lotta ai prezzi dell’energia, specialmodo in Europa, dove un piano di riduzione forzata del 15% dei consumi di gas Russo, è sul tavolo! Prevenire , prima di curare, quesato ortamai sembra essere il mood che guida i leader europei, che si attendono possibiliri rivendicazioni russe, con la chiusura delle forniture di gas, dal Nord Stream 1 che gia attualemnte lavora al 40% delle sue potenzialità
Valutare dunque una riduzione dei consumi, per affrontare con maggiore serenità l’inverno. Non sarà scelta facile, ma di certo doverosa.
il quadro tecnico che ci si presenta stamattina, vede il dollaro index sui primi tentativi di tenuta dei supporti, con i minimi a 106.50. la fase ribassista del biglietto verde, resta per ora un respiro in un più ampio trend ascendente, e la prospettiva di una fed ancora aggressiva nella riunione del 27 luglio, favorirebbe le posizioni long dollari. Tuttavia, le aree di resistenza poste ora a 107.50 non saranno facili da superare nuovamente, aree dove confluiscono mm21 periodi h4. Ritaniamo comunque opportuna la massima prudenza in giornatae di profonda indecisione, e alla vigilia di appuntamenti chiave con le banche centrali europea e americana.
Il mondo dei traders retail non tarda a rispondere con riposizionamenti contrarian, che vedono ingressi long di dollari usa, che hanno permesso al sentiment di riposizionarsi in equilibrio con un 51% short.
Il respiro del dollaro ha dato spazio alle altre majors che hanno recuperato punti percentuali, special modo l’euro , che torna dai minimi sotto la parità ai livelli di 1.0230, con i ratail che hanno invertito del tutto il loro posizionamento, facendosi trovare alla vigilia dell’appuntamento con la BCE netti corti al 53%. Percentuali ancora non degne di un trend, ma di certo che pongono in stato di allerta e indecisione prima della banca centrale europea.le prossime resistenze poste a 1.0275, se violate aprirebbero a scenari rialzisti, previa tenuta dei supporti di breve posti a 1.0201
Medesimo quadro sul cable, che ancora non gode del sentiment contrarian short dei retail,ma che che tuttavia ha respirato dai minimi visti a 1.1762, per tornare a 1.2050 attuale resistenza di breve. Se dovesse tornare in auge la forza del dollaro usa, diofficile vedere a quel punto break out rialzisti per il cable, che potrebbe ripiegare sulle medie h1 100 e 200 periodi a 1.1925
Interessante il trend delle oceaniche che godono del mood risk on, che ha portato aususd a toccare 0.6925. acneh qui il sentiment retail ha invertito la sua rotta, creando posizionamenti short al 68%, tuttavia eventuali ritorni di forza dollari, potrebbero riportare audusd ai supporti di breve periodo posti a 0.6875 prima e 0.6850 poi.
Passando all’azionario, il dax, faro dell’azionario europeo, si trova al test delle prime vere resistenze, poste a 13428 punti, solo il break out di queste aree potrebbe portare ad allunghi fino 13650-13730 punti.
Stesso discorso per l’azionario americano, dove il comparto tech, con il nasdaq si trova a ridosso di resistenze chiave poste a 12390-14000pnt. La violazione di queste aree porterebbe a slanci rialzisti fino anche a 12910 pnt, tuttavia riteniamo opportuno lavorare con prudenza perché la tenuta delle zone di resistenza porterebbe a ribassi fino anche a 11800pnt, area di supporto dinamica.
Seguiremo dunque con attenzione le riunioni delle due banche centrali attese per domani con la bce e il 27 con la Fed per capire a pieno il futuro delle economie occidentali.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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NASDAQ Q3 TRADING PLANIn vista del FOMC del 26-27 Luglio il mercato potrebbe trascorrere 3 settimane di pace, e in seguito ai rialzi dei tassi (magari di 100 punti base) e un peggioramento della guerra in ucraina con l'indebolimento dell'Euro e l'aumento continuo dei prezzi dei beni di consumo, il mercato potrebbe tornare a retestare il supporto importante degli 11.000 dollari del Nasdaq.
Il petrolio avrà un ruolo fondamentale, è da tenere d'occhio. Se il supporto reggerà o meno è un interrogativo da porsi più avanti; il range da tradare va dai $12.400 per aprire uno short fino a $11.000 circa per chiuderlo e aprire una posizione lunga (sempre a 11.00 dollari) per il lungo termine da tenere aperta anche fino a Q1/Q2 2023 se le condizioni lo permetteranno. Nella discesa, i profitti dello short saranno presi in 3 livelli, segnati da una croce arancione.
SETTIMANA CHIAVE PER IL REGNO UNITOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 11.07.2022
Parte una nuova settimana, che ci guiderà alla stagione delle trimestrali USA, evento atteso come pochi per scoprire quali le proiezioni future delle aziende americane. Ma non solo utili aziendali, la settimana che si apre oggi, ci vede proiettati al PIL trimestrale del Regno Unito, dove le possibilità e le paure per una fase di recessione tecnica sembrano guidare il sentiment degli investitori.
La BOE ha già rialzato il costo del denaro fino al +1.25% , tuttavia l’inflazione rimane su livelli record al +9.1%, e a far maggior pressione il quadro politico di profonda incertezza dopo le dimissioni di Boris Johnson che apre il parlamento ed il partito alla ricerca di un nuovo leader politico.
Due appuntamenti con Baily , capo della bank of Englad prima di mercoledi, giorno della pubblicazione del Pil e appuntamento chiave per la sterlina.
gbpusd
Contesto non facile nel quale muoversi, con la sterlina che continua il suo declino contro le principali majors, il cable dai massimi del 2022 a 1.3741 perde il 13.50% e quota oggi 1.1960, complice l’estrema forza del biglietto verde. Incessante per ora la voglia di comprare da parte dei traders retail che spingono al 77% posizionamenti long, a caccia dei minimi. L’area , che seppur ampia, che va da 1.2150 a 1.1425, è stata negli ultimi 6 anni, unazona di acquisto molto chiara. I prezzi su base mensile on hanno mai visto chiusure in questa fascia di prezzo, tuttavia i mercati cambiano e cambiano pe percezioni ed i contesti macro economici e quelle che erano zone di prezzo in grado di restistere alla crisi brexit, potrebbero non esserlo nella fase di recessione mondiale.
Eurusd
Se il quadro non è tra i migliori per la sterlina, non lo è nemmeno per l’euro, che continua a soffrire la forza del dollaro americano, ed il tentativo di rimbalzo visto venerdi, sembra già in queste prime ore di lunedi fallire l’allungo rialzista che confermerebbe la ripartenza. Rimaniamo intrappolati nei massimi e minimi di venerdi 1.0190 e 1.0075.
Anche qui il quadro retail resta chiaramente alla caccia del mean reverting , con il 77% dei traders retail in posizione contrarian long, e per ora non sembra finire la volontà di ricercare i minimi. Al fine di rendere più chiara la pericolosità della ricerca dei minimi, facciamo presente che i traders retail sono mediamente long a 1.05210, oltre 4 figure più in alto… non facile da gestire!
S&p
Il mondo equity americano, ha vissuto buone giornate di recupero nel finire della scorsa settimana, tuttavia riteniamo inopportuno parlare di ripartenze, specialmodo se consideriamo che gli ultimi massimi posti a 3950pnt non è stato ancora nemmeno testato. Pertanto definiremo questa fase , come una lateralità compresa tra 3950 e 3740pnt. Non escludiamo pertanto una nuova fase di ribassi che porti i prezzi verso i minimi di 3645pnt, che dovrà tuttavia trovare supporto nei dati delle prossime settimane relativi agli earning delle aziende USA. Non ci preoccupano tanto i dati del Q2 che potrebbero tuttavia risultare meno negativi di quello che si crede, ma la proiezione per il Q3 e Q4 , che senza una più cauta FED potrebbero ancora proiettarsi in territorio negativo.
Nasdaq
Anche il comparto tecnologico resta di fatto in laterale, seppur le ultime sedute della scorsa settimana abbiano dato buone spinte rialzista, dobbiamo costatare che i precedenti massimi posti a 12390 non sono stati ancora violati, pertanto non è invalidata la struttura ribassista del mercato, che rimarrebbe ancora intatta per il medio periodo fino al superamento di 12910 pnt.
WTI
Ancora ribassista la struttura grafica del WTI, che prosegue la sua sequenza di massimi e minimi decrescenti, partita da 124$ e che vede ora i prezzi a 102.80 dopo i minimi di 95.25$.
Le primissime resistenze poste a 105$ per ora hanno svolto egregiamente la loro funzione, mantenendo i prezzi legati alla loro media 21periodi h4, senza tuttavia dare ancora impulsi direzionali, ma come detto la settimana è appena iniziata e di market mover ne avremo tanti ancora. La partita si gioca tra le banche centrali e l’opc, tra domanda e offerta, se da un lato l’inflazione deve calare e per raggiungere questo obbiettivo si deve riequilibrare la domanda/offerta di energia mondiale, dobbiamo costatare che l’opec non riesce a mantenere le proprie promesse di maggiore produzione, passando la palla alle banche centrali che devono far calare la domanda. Equilibrio tutt’altro che facile da trovare.
ANALISI RETAIL
Il mondo retail torna quindi a vendere dollari americani, passando dal 75% di venerdi al 77% short di questa mattina, e questo mood di forza dollari si rispecchia su tutte le majors che continuano il loro dollarocentrismo.
Sul basket euro i retail che venerdì erano long al 76% stamattina si trovano al 74% long, con una timida riduzione del 2%, senza dare ancora grandi indicazioni di mean reverting
Anche sulla sterlina come gia richiamato , il basket vede i retail impostati al 60% long attualmente a fronte di un 58% di venerdi, dando ancora un segnale ribassista per la sterlina.
Lo yen torna a scendere, ed i retail tornanao a comprare, passando da un 59% long di venerdi ad un attuale 71% long, ancora una volta senza dare sollievo alla ricerca di posizionamenti contrarian short
Perde qualche punto percentuale anche il franco svizzero, che trova subito compratori nel mondo retail che passa dal 30% lungo di venerdi al 41% di questa mattina, dando nuova linfa ribassista.
Continua la debolezza anche per il dollaro australiano che vede i retail passare dal 45% di ieri long all’attuale 51%. Ancora un’esposizione al limite dell’equilibrio , che ci pone in attenzione su questo asset
Aumentano le posizioni corte sul dollaro canadese, dove i retail passano dal 63% di venerdi al 70% attuale, ricordiamo che in settimana avremo l’appuntamento con la BOC e un potenzile rialzo tassi di 75bp, quindi attenzione massima per questo asset.
Rimaniamo vigili, dunque, per i market mover che ci aspettano in questa settimana, ancora ricca di appuntamenti importantissimi
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Gas Europeo - rischio upside Il gas Europeo ha ripreso la sua salita verso l'alto dopo il declino registrato da Marzo a Giugno in cui gli operatori speravano in una soluzione positiva delle discrepanze tra Russia ed Europa. Invece le quotazioni hanno ripreso a salire in modo verticale iniziando a riaccendere le preoccupazioni sia di investitori che capi di stato. La russia sembra stia utilizzando le quotazioni del TTF (indice di riferimento del gas europeo) come arma contro l'europa ed in particolare complicando i piani europei di riempimento degli stoccaggi in previsione dell'inverno. Questa secondo me la variabile fondamentale da monitorare in questo contesto di mercato perchè da qui possono scaturire una serie di problematica per l'Europa. Maggiore sarà il costo del Gas e conseguentemente dell'energia, minor quantità avremo a disposizione per l'inverno. Da qui la conseguente riduzione dei consumi e di possibili lockdown. Le aziende per garantire il processo produttivo hanno bisogno di gas, senza questo o a prezzi non ragionevoli saranno costretti a chiudere -> licenziare -> meno consumi. La situazione non è per nulla delle migliori per l'europa, che pensava di sanzionare la Russia e invece....
IN ATTESA DEI NFP , CORRE IL SUPER DOLLAROBUONGIORNO FOREX DEL 08.07.2022
Senza sosta la corsa a rialzo del biglietto verde, che schiaccia a ribasso tutte le altre majors. Il dollar index ha toccato stamattina il massimo di 107.80, per poi ripiegare e puntare al ritest dei massimi di ieri a 107.25.
Gli investitori credono in una FED aggressiva nelle prossime riunioni e soprattutto confidano in una congiuntura macroeconomica robusta, in grado di reggere l’impatto delle scelte hawkish della banca centrale.
Oggi banco di prova per il mercato del lavoro, con i NFP americani, che seppur rimanendo un dato tendenzialmente tardivo nel mostrare la risposta dell’economia reale alle azioni intraprese dalla FED, assume con il trascorrere dei mesi, un peso maggiormente rilevante per capire quanta speranza ci possa essere nel calo della domanda aggregata.
La strategia della FED mira ad un rialzo della disoccupazione, male necessario per contenere l’inflazione, meno lavoro, meno redditi quindi meno consumi, quindi meno produzione: l’economia deve raffreddarsi!
Eurusd
Tanta la forza del dollaro, altrettanta la debolezza dell’Euro. La moneta unica crolla sotto il peso dell’incertezza, della politica attendista della BCE, che tenta di mantenere un ‘Equilibrio delicatissimo tra l’inflazione alle stelle e la recessione. Le profonde differenze che caratterizzano i paesi del blocco europeo non aiutano la BCE nel prendere decisioni chiare e forti a sostegno di una valuta che oramai è al collasso.
Tutti attendono l’intervento della BCE del 21 luglio che potrebbe portare al primo rialzo tassi dopo decenni, e la questione resta aperta sull’incisività che la banca centrale mostrerà. Rialzo da 25bp o da 50bp? Difficile a dirsi, fatto sta che eurusd è crollato ad un soffio dalla parità, toccando il minimo di 1.0070 questa mattina. Difficile a questo punto negare il possibile approdo alla parità che sembra sempre più un traguardo possibile.
Gbpusd
Occhi puntati sulle dimissioni di Boris Johnson , che dopo aver perso buona parte dei ministri a suo supporto , sembra non essere più l’uomo giusto per il contesto storico e per gli equilibri geo politici necessari al Regno Unito. Uomo che ha guidato il Regno Unito nel percorso non facile della Brexit, sembra ora poco adeguato a scelte più accomodanti che servono alla ripartenza di un paese sull’orlo della recessione. L’inflazione a livelli record, la BOE che ha già alzato 5 volte i tassi di interesse, e i redditi medi alla soglia della povertà. La sterlina non vive tempi facili, subisce inevitabilmente il peso del dollaro americano, andando a toccare soglia 1.1910, aprendo la strada a possibili allunghi sui minimi di 1.15. fino a che il dollaro americano non invertirà la sua rotta, sarà difficile vedere test delle resistenze, oggi poste a 1.2160-75.
Dax
Respira l’azionario, a partire da quello europeo con il DAx che dopo aver testato i minimi del 2022° 12450pnt, sembra trovare sprint rialzista. Rimaniamo cauti sul comparto equity europeo in virtù delle prossime riunioni della BCE che potrebbero portare a politiche aggressive che minerebbero le fondamente delle aziende europee. Ricordiamo che la BCE ancora non ha effettuato nessun rialzo tassi , e la strada sembra essere ancora tutta in salita. Attendiamo dunque l’approdo alle aree di resistenza di 13430 e 13730, vere resistenza, banco di prova dove capire se il trend ribassista possa davvero dirsi terminato.
S&P
Rimbalza anche l’S&P che con un primo minimo superiore , visto a 3740pnt sembra voler attaccare le resistenze poste a 3950pnt. Permane tuttavia il quadro ribassista di lungo periodo, e solo la violazione di 4200pnt, potrebbe decretare la vera inversione del sentiment di medio -lungo periodo.
Nasdaq
Anche il tech americano presenta oggi un timido accenno di recupero dai minimi, di 11200pnt, tuttavia le prime resistenze poste a 12391pnt, sono livello chiave da superare per decretare un primo segnale rialzista vero. Non da escludere l’approdo a 12910 pnt, ultimo massimo significativo per lo schema bearish del mercato, violato detto livello si rende necessario rivedere l’impostazione del mercato di medio-lungo periodo che potrebbe riassumere connotati bullish
Copper
Il rame rimbalza dai suoi minimi di 3.276$, dopo la corsa ribassista che lo ha visto perdere oltre il 26% dai massimi di giugno. La notizia , che è stata motore propulsivo , è stata la volontà della CINA di anticipare l’emissione di 220mld di debito. Questa mossa dettata dall’esigenza del governo cinese, di rilanciare l’economia dopo il lungo periodo di lockdown, il che apre la porta a produzione e consumi, quindi a domanda di materie prime e metalli industriali. Difficile ora sapere quanto questa sola speranza, possa decretare un’inversione nella rotta di un metallo che esprime a pieno l’andamento del ciclo macroeconomico mondiale. Crediamo che i test delle prime resistenze poste a 3.639$ e poi a 3.85$ siano la chiave per capire la vera forza di questo asset. Rimaniamo per ora venditori di resistenze, ma con maggiore cautela via via che i giorni passano.
ANALISI RETAIL
Stabile il dollaro sui massimi di 107.05 con i retail oramai stanchi di posizioni in mean reverting short, che iniziano a chiudere le loro posizioni short, per tentare timidi ingressi in trend, portandosi dall’80% short visto nei giorni scorsi al 75% di stamattina.
Respirano quindi tutti gli altri basket, anche l’euro, che vedeva i retail all’80% long. Quest’oggi li ritrova al 76% lunghi,grazie alla fase , seppur timida, di rallentamento del rally discendente.
Rimbalza con maggiore decisione la sterlina, con il regno unito alle prese con le dimissioni di Johnson, ed i retail escono rapidamente dal loro 75% di posizione long vista nei giorni scorsi, per ritrovarsi oggi al 58% long.
Stabili le posizioni sullo yen giapponese con un 69% long, senza grossi scossoni.
Si ridimensiona anche il sentiment sul dollaro australiano con i retail che passano dal 58% long al 45% di oggi, oscillando attorno ad un 50% di neutralità e chiaro no sentiment.
Si intravede un accenno di sentiment corto invece per il dollaro canadese, dove i retail passano dal 57% short dei giorni scorsi, al più deciso 63%.
Resta invece sostenuto il sentiment long sul dollaro neozelandese, dove i retail spingono al 77% posizioni long.
Oggi nfp usa, dato chiave della giornata, per capire quanto le prospettive diuna FED ancora agresiva possano concretizzarsi nelle future riunioni
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Analisi Macroeconomica scenario di mercato.Confrontando le aziende value (S&P 500) con quelle growth (Nasdaq), notiamo come da inizio anno le prime hanno sempre sovraperformato sulle seconde istaurando uno scenario di risk off (paura del rischio da parte degli investitori ) giustificato dalle forti tensioni (economiche politiche finanziari ) che caratterizzavano il primo semestre di quest’anno , scenario che , come possiamo notare dal grafico (Nasdaq/S&P500), nel ultima settimana sembra cambiare: favorendo l’acquisto di titoli growth (azioni con grande potenziale di crescita futura) e facendo intuire quindi, una possibile fase di risk on (fiducia nei mercati da parte degli investitori quindi maggiore propensione ad investimenti più rischiosi).
Analisi che, collegata alla crescita del settore obbligazionario delle ultime settimane, va a supportare un possibile scenario positivo ma allo stesso tempo, mancano ancora molti tasselli del puzzle per poter confermare una ripresa dei mercati.