LA FED COLPISCE DUROIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 15.12.2022
-CONTESTO
Ancora una FED aggressiva quella di ieri sera, con un Powell che ha smentito tutte le possibilità di aver raggiunto un Pivot point nelle politiche monetarie.
Sebbene l’inflazione sembri aver intrapreso un cammino di rientro dai picchi massimi, la FED ritiene che la strada da percorrere sia ancora molto lunga e che non è giunto ancora il momento di guardare ai tagli tassi, ma che la strada per ulteriori inasprimenti di politiche monetarie è ancora aperta.
La FED decide quindi per un rialzo di ulteriori 50Bp, e cosa ancora più interessante, si proietta al prossimo 2023 con un tasso definitivo oltre il 5% , ponendo le basi per un ulteriore rialzo dei tassi di 50Bp a febbraio e di ulteriori 25Bp a marzo 2023.
Le proiezioni sulla crescita futura sono state tutte riviste a ribasso, e in linea con la prospettiva di un’economia USA in difficoltà, anche la disoccupazione è stata rivista a rialzo fino anche un 4.6% , ma Powell ha dichiarato di non credere in una vera recessione, ma in un rallentamento economico che consentirà una rapida ripartenza, mantenendo accesa la fiamma della speranza.
Le price action sono state poco convincenti ieri sera, con un dollaro che nonè vissuto la fase di forza che ne sarebbe dovuta seguire e anche l’equity non ha lasciato sul terreno punti percentuali tali da credere in una fase di risk off, ma solo in mattinata, con la partenza della sessione europea i mercati sembrano aver metabolizzato la notizia e aver intrapreso la strada dei ribassi in linea con le parole della FED di ieri sera.
Oggi occhi puntati su BOE e BCE, entrambe attese a rialzi tassi e inasprimenti di politiche monetarie, special modo la BCE si guarda con interesse alle dichiarazioni relative al QT, per i programmi PEpp e APP, per i quali si attende l’apertura di un piano di smaltimento che potrebbe vedere la pubblicazione dei dettagli alla prossima riunione di febbraio, ma che darebbe un tono di aggressività alla BCE indiscusso.
-FOREX
Il mercao forex trova oggi il dollaro in spolvero rialzista, con un +5.63% di profitto sul basket, il che spinge a performance positive su tutte le altre majors.
Usdjpy guadagna un 0.87% usdchf un 0.50% usdcad un +0.22%, eurusd perde un -0.61% e gbpusd un -0.78%, ma a farne le spese maggiori sono le oceaniche legate ad un mood di risk off generale, che le porta a perdere il -1.27% per nzdusd e un -1.34% per audusd, si apre quindi di nuovo la porta dei rialsi del dollaro Usa, che tuttavia riteniamo momentane, per via del forte rallentamento che attende l’economia Usa nel imminente 2023.
-EQUITY
Anche l’equity perde terreno stamattina, con tutti gli indici mondiali in territorio negativo, l’america porta l’SP a -1.27% nasdaq a -1.43%, anche in europa il dax perde il -0.78% allineandosi al mood di risk off presente sui mercati in chiusura di anno.
-COMMODITIES
Anche il mondo delle commodities soffre la forza del dollaro USA, portandosi in territorio negativo a partire dal Brent e WTI che perdono il -0.77% e il -0.93%, anche i metalli perodno la loro forza, in prospettiva di rendimenti obbligazionari ancora forti, con un gold al -1.61%.
Attendiamo oggi la BOE e la BCE, per scoprire se i toni di risk off saranno il mood che accompagneranno i mercati fino alla fine di questo 2022
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Nasdaq
FED TRA SPERANZE E PAUREIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 14.12.2022
-CONTESTO
Siamo giunti finalmente ad primo dei tre appuntamenti cruciali di questo Dicembre con le banche centrali, partiamo stasera con la FED attesa ad un rialzo tassi oramai scontato di 50Bp.
Gli ottimi dati di ieri sull’inflazione americana, in calo ancora una volta sia nel dato generale che nel dato CORE, maggiormente seguito dalla FED, hanno aperto le speranze per un 2023 incentrato al rientro dell’Inflazione verso il range obiettivo del 2% e questa speranza ha riacceso gli animi dei operatori che guardano ora al 2023 con l’anno del taglio tassi per la FED.
Siamo a nostro giudizio in una fase prematura per parlare o credere in tagli tassi, la FED procederà come da programma ancora per questa riunione all’inasprimento monetario previsto, ma fatto è che già un aumento di soli 50Bp, è un chiaro segnale che siamo non lontano dai top.
Le prospettive per il 2023 si dividono pertanto tra la speranza e la paura, perché da un lato gli operatori sperano in un primo trimestre 2023 ancora dettato da rialzi tassi , ma che non vadano oltre i 25 BP nella riunione di febbraio e marzo 2023 per giungere ad un tasso definitivo del 5% per poi nel secondo semestre avere evidenze di un’inflazione in calo, e un’economia che necessiterà si nuova linfa, giustificando a quel punto i tagli di interesse da parte della FED.
È altrettanto vero il contrario, cioè la paura che domina le aspettative per il 2023 non sono da meno, se si considera che la disoccupazione è in aumento e il perdurare di condizioni economiche monetarie aggressive, non farà altro che peggiorare la congiuntura macro economica, allora la voglia di entrare in modalità risk on sembra più remota.
L’ago della bilancia stasera al FED, che ci mostrerà le sue proiezioni per il 2023, lasciando cosi capire quali sono le sue aspettative per l’economia USA e quali le eventali contromosse. Aspettarsi un’economia in rapido declino , potrebbe voler dire un rapido sostegno da aprte della FED e quindi rapidi ritorni alla normalizzazione, cosi come aspettative di un’economia molto forte e inflazione resiliente, potrebbe portare al perdurare di tassi di interesse sostenuti.
-FOREX
Il mercati hanno vissuto una sessione europea abbastanza asfittica, in attesa degli eventi di questa sera, al momento il dollaro americano si posiziona poco sotto la parità con un -0.49% , mentre trova motivo di forza lo yen giapponese con un +2.92% totale come basket contro le majors, seguito dal franco svizzero con un +0.89% e dall’euro con un +0.60%, segno che il mercato si posiziona momentaneamente in modalità risk off.
Storna il dollaro neozelandse che perde oggi il 2.29% come basket, portando ad interessanti performance eurnzd con un +0.37% su base giornaliera, mentre lascia sul terreno nzdjpy un -0.65%.
La partira si giocherà ovviamente stasera.
-EQUITY
Il mondo equity dopo i rialzi di ieri sui dati sull’inflazione, riassorbiti durante la sera, sono tornati al più al punto di partenza della settimana, pronti a scattare stasera sulle dichiarazioni di Powell. Al momento tutti gli indici occidentali sono in territorio negativo, con l’sp500 a 4012pnt a -0.16%
-COMMODITIES
Il mondo commodities resta misto, con il wti che sale di un +1% a 76$ mentre i metalli gold e silver perdono lo 0.10% e lo 0.13%.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Il mercato resta pertanto chiaramente attendista per i market movers di questa sera, che saranno driver per i prossimi giorni fino alle chiusure di questo 2022
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Azioni in calo in attesa della Bank of Canada IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 07.12.2022
-CONTESTO
Giornata di ribassi quella di ieri per il mercato equity, che ha trovato il break out ribassista di diversi asset, mettendo ancora una volta l’accento sulla fragilità rialzista dei mercati e di quanto possa trovare vero fondamento il rally di Natale in un contesto di recessione globale.
Non sembrano essere state sufficienti le buone notizie che vengono dalla Cina a sostenere i mercati europei ed americani, mentre il mondo asiatico ha festeggiato l’implementazione di politiche meno restrittive per la gestione ed il contenimento dei casi Covid.
Sebbene la prospettiva di una ripartenza produttiva del mondo asiatico possa essere un ottimo propellente rialzista per i mercati, questa volta non sembra essere stato sufficiente, come non è risultato sufficiente puntare su una rotazione settoriale che fino ad oggi aveva premiato gli investitori che avevano scelto asset industriali piuttosto che il comparto tech, maggiormente penalizzato in questo 2022.
Questa volta i ribassi sembrano generalizzati, e ad acuirne i movimenti non poteva mancare la forza del dollaro, che sembra prezzare un colpo di coda rialzista in vista dell’intervento della FED della prossima settimana.
Ancora le banche centrali a dettare i ritmi dei mercati, e se ieri è stato il turno della RBA, oggi sarà il turno della BOC, chiamata ad un rialzo tassi di ulteriori 50 BP, almeno queste le attese degli analisti, il che porterebbe il tasso definitivo oltre il 4% al 4.25%, superando seppur temporaneamente il dollaro americano.
Al momento non sembra essere sufficiente l’aspettativa di una BOC aggressiva per generare impulsi rialzisti su un dollaro canadese alla deriva, colpito duramente dalla caduta dei prezzi del wti, da sempre asset strettamente correlati tra loro.
-FOREX
Il mondo valutario non trova dunque direzionalità spinte sul dollaro americano, che resta in un respiro di breve termine rialzista , in attesa che la FED esponga i suoi piani per il prossimo 2023. Il sentiment che accompagna il dollar è al momento al 52% short, segno di profonda indecisione.
Una fase di congestione che colpisce anche l’euro e la sterlina, reciprocamente con un sentiment del 57% short e del 60% short, percentuali che lasciano aperte tutte le possibilità.
Restano piu spinte le percentuali sui basket Australia e nuova Zelanda, che insieme al dollaro canadese, portano il comparto delle commodities currencies ad un maggiore interesse.
Il basket australia vede un 73% di retail long, mentre il cambio principe audusd vede un 63% di retail long, segno di una certa debolezza che avvolge questo asset, che non ha trovato nelle decisioni della RBA un supporto necessario a vederne ripartenza rialzista. Ancora pesanti le prospettive inflazionistiche a fronte di politiche troppo poco aggressive.
Migliore la situazione per il dollaro neozelandese che vede i retail al 93% short, in pieno mean reverti su un asset che al momento gode del miglior tasso di interesse e che genera quindi i migliori curry trades del momento.
Anche il cambio principe nzdusd vede un 71% di retail short, ma i veri eccessi si denotano su nzdcad con un 97% short e nzdjpy con un 79% short. Tuttavia, nzdjpy paga un premio di swap interessantissimo collocandolo come naturale curry trades, contro il quale meglio non opporsi.
Anche il dollaro canadese in vista della BOC presenta diverse occasioni, generate da un profondo ribasso che sembra essere in contro tendenza con l’aspettativa di tassi di interesse oltre il 4%.
La debolezza del dollaro canadese ha portato i retail ad un 86% long sul basket mentre sul cambio principe usdcad assistiamo ad un 85% short, segno di potenziali nuovi allunghi rialzisti, tuttavia molto pericoli.
Interessanti eccessi per il dollaro canadese anche sui cross come cadchf con un 97% di retail long o aud cad con un 80% short di retail, tutti asset degni di essere monitorati per coglierne occasioni di mean reverting.
-EQUITY
Il comparto equity come accennato vede ribassi diffuci, con il dax che rompe a ribasso il supporto chiave a 14330 pnt e apre di fatto la strada ai 14150 pnt prima e 14000 pnt poi.
Anche il nasdaq vive una giornata di profondi ribassi, con l’approdo a 11530 pnt, oltre i quali si aprono strade ribassiste fino ai 10800 pnt e poi ai minimi di periodo.
Anche l’sp non è da meno e si guarda al break out della trend line che congiunge gli ultimi minimi trimestrali che passa ora a 3950 pnt, livelli oltre i quali potremmo assistere ad affondi fino 3800 pnt.
-COMMODITIES
Per il mondo commodities si aprono le strade ribassiste del WTI che oltre i livelli di 74$ al barile potrebbe estendere i ribassi fino 66$ sempre che l’opec+ non intervenga in qualche modo.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attendiamo per oggi l’intervento della BOC alle ore 16.00 che sarà market mover per la giornata odierna
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Nasdaq - struttura analoga S&PL'indice tecnologico presenta una struttura grafica analoga a quella dell'S&P ma caratterizzata da meno forza nel recupero post minimi di Ottobre.
Anche in questo caso ci troviamo sulla parte alta di un canale ribassista tracciato dai massimi del 22 Novembre, quindi attenzione a possibili inversioni del trend di breve. Anche in questo caso attenzione a possibili ulteriori allunghi verso l'lato (finoa 12.7k) prima di iniziare una fase correttiva
10 GIORNI CON LE BANCHE CENTRALIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 05.12.2022
-CONTESTO
Entriamo di fatto negli ultimi 10 giorni veri di contrattazione sui mercati per questo 2022, si guungerà al 15 dicembre con l’appuntamento con BCE e BOE per poi lasciarci alla pausa natalizia, almeno per il calendario macroeconomico, pertanto i prossimo 10 giorni vedranno delinearsi le linee guida che potrebbero essere carattere dei mercati sul finire di questo 2022.
Avremo in ordine cronologico , questa settimana la RBA ed i tassi australiani, poi mercoledi la BOC, per poi focalizzarci la prossima settimana su FED , BCE e BOE… 10 giorni ad alto ritmo per gli operatori.
In attesa di questi eventi, i mercati continuano il loro mood di debolezza di dollari USA, dopo che anche i dati sul lavoro pubblicati venerdi sono stati messi in forte dubbio, date le discrepanze con le indagini sulle famiglie americane. A quanto pare il mondo del lavoro americano non è poi cosi robusto come vuol sembrare, sebbene ci siano una buona quantità di posti di lavoro, molti americani sono costretti a fare più di un attività lavorativa, non creando pertanto la ricchezza diffusa che invece emerge dal dato sui NFP. Una persona che lavora per tre, sebbene ci siano 3 posti di lavoro, resta pur sempre un solo lavoratore, pertanto la prospettiva pessimistica di un’economia in difficoltà sembra trovare adeguate fondamenta sulle quali basare le prospettive di recessione e quindi di debolezza del dollaro americano.
-FOREX
Il mondo valutario , al netto di fisiologici respiri, continua ad avere debolezza di dollari usa, con un 72% di retail in mean reverting long sul basket dollaro, il che porta splendore alle altre majors, con un 72% short sull’euro eun 68% short sulla sterlina. Prosegue anche la forza sdel franco svizzero che trova nel basket un sentiment del 76% corti, portando cosi usdchf ad un 88% di sentiment long, mantenendo cosi la strada aperta ad ulteriori ribassi.
Debole anche il dollaro canadese, che vede sul basket un 83% di retail long, un sentiment equilibrato nella debolezza con il dollaro americano, portando di fatto usdcad ad un 62% long,ma che vede maggiori squilibri sui cross come cadchf con un 97% long, o nzdcad con un 97% short.
Si conclude il mondo forex con la forza del dollaro neozelandese, che vede sul basket un 95% di retail short, e sul cambio principale nzdusd un 81% short, segnale ancora di forza, ma che non è lontano da interessanti eccessi , maturi per la ricerca di mean reverting.
-EQUITY
Il mondo equity ancora alle prese con il rally di natale, spera in banche centrali più accomodanti che possono in qualche modo aprire la strada ad un 2023 più dovish, ma se la recessione mondiale dovesse colpire più duramente del previusto, il risveglio potrebbe essere doloroso per i tori.
Il mondo equity europeo al momento ancora prediletto con il dax sotto le resistenze di 14600 pnt ma sopra i punti chiave di 14330 pnt
Il mondo america penalizza ancora il comparto tecnologico con il nasdaq sotto le resistenze di 12140 pnt con un -0.40% in premarket, debole anche l’SP in pre market sotto le resistenze di 4100 pnt pronto per potenziali allunghi ribassisti fino a 4050.
Restano tonici gli industriali con il DJ a 34429 pnt non lontano dal voler rompere a rialzo le resistenze.
-COMMODITIES
Attenzione al mondo dei metalli, con il gold e il silver in grande spolvero rialzista, non possiamo non monitorare il gold alle prese con le resistenze di 1807$ e il silver con i 24 $, mentre resta pesantissimo il nGAS con un’apertura in gap down sotto i 6$... il mondo energy ancora altamente volatile richiede la massima prudenza.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Nasdaq: Conferme di price action indicano rialzoL'indice Nasdaq, ovvero il paniere che contiene le maggiori aziende tecnologiche USA e non solo, mostra una buona PRICE ACTION nelle ultime settimane e, più nel breve, anche negli ultimi giorni.
Se infatti osserviamo i grafici notiamo un chiaro pavimento in area 10.700/10.900 che ha poi fatto da base per la vola alta e piena che ha riportato in poco tempo i prezzi al di sopra degli 11.600/11.800 punti.
Durante la scorsa settimana si è confermata la dinamica long con la creazione di una FTW Power ( uno dei miei trigger operativi ).
Personalmente cercherò di comprare questo mercato nei prossimi giorni provando a seguirlo verso area 12.750/12.800/13.000 punti ovvero dove passa la zona di interesse che confluisce anche con zone di estensione percentuale della volatilità data dalla Ftw power.
Il fallimento della mia visione long si avrebbe con movimenti sotto gli 11.000 punti.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
I NFP CONFERMERANNO IL RALLY DELLE BORSE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 02.12.2022
-CONTESTO
Primo venerdi del mese ed immancabile l’appuntamento con il mercato del lavoro USA, attesa come sempre in questo 2022 a dati peggiorativi, nella speranza che gli entusiasmi che Powell ha dato ai mercati non vengano brutalmente spenti.
Nelle ultime dichiarazioni Powell ha chiaramente mostrato stupore nel rapido calo dell’inflazione USA, il che ha aperto le porte ad un rallentamento da parte della FED già nella riunione prossima di Dicembre, ma la sentenza ultima potrebbe essere data dai dati di oggi sul mondo del lavoro americano, che se dovessero mostrare incremento della disoccupazione potrebbero portare a nuovi entusiasmi per una FED accomodante, mentre la fredda delusione di una disoccupazione ancora ai minimi avrebbe l’effetto di acqua sul fuoco, mettendo in dubbio le parole di Powell su quanto sia possibile un soft landing per l’economia americana.
In tutto questo si continua a discutere in Europa sul tetto al prezzo del petrolio russo, che sembra ora aver trovato un punto di approdo sui 60$ al barile, che rimarrebbe comunque un prezzo superiore a quello attuale, il che pone ancora una volta divergenze nelle opinioni dei paesi del blocco europeo.
-FOREX
Il mondo valutario continua a trovare ribassi del dollaro Usa che perde sempre più la fiducia degli investitori che trovano ora piùconveniente credere in un riequilibrio delle divise mondiali, anche guardando alla proiezione dei tassi di interesse, che vedono ora il dollaro non lontano dal culmine, mentre altre banche centrali hanno molto spazio di azione ancora, e se si considerano valute come il dollaro neozelandese che ha i tassi al 4.25% il delta tasso con il biglietto verde inizia a on essere cosi vantaggioso.
Alla luce di questo il sentiment sul dollaro americano da parte dei retail come sempre cercatori di mean reverting si porta al 70% long, dando cosi spazio a tutte le altre majors di mettere a segno importanti guadagni.
L’euro con un 64% di retail short prosegue al sua corsa rialzista, portando eurusd che vive un 72% di posizionamento short a 1.0525pronto per allunghi fino 1.0625
Ottima anche la forza della sterlina che porta il cable a 1.2325 con un 77% di iretail short pronti a balzare a 1.2660 area di successiva resistenza.
Respira anche lo yen giapponese che trova inversione nel sentiment del basket con un 57% short dopo un intero 2022 all’insegna dei ribassi e della caccia ai minimi da parte del mondo retail
Oggi usdjpy trova un 57% long di retail e la possibilità di nuovi allunghi ribassisti resta fino agli approdi ai primi supporti a 131.25
Indiscussa la forza delle oceaniche, special modo del dollaro neozelandese che resta la divisa a miglior tasso overnight tra le majors, e subito la sua forza trova vendite da parte del mondo retail che oggi si portano al 95% short sul basket e al 83% su nzdusd. Interessante l’eccesso su audnzd che vede un 99% di retail in posizione long a caccia dello storno del trend ribassista in atto, che trova ora i primi supporti a 1.0625-1.06 figura.
-EQUITY
Il mondo equity attualmente sui massini di periodo, dopo le parole di Powell , trova toniche le borse europee con il daxz a 14520 pnt, alle porte delle resistenze di 14720 pnt
Meno brillante invece il nasdaq in pre market alle porte di 12050 pnt , pronto a rialzi in caso di dati peggiorativi sul mondo del lavoro USA cosi come potrebbe tornare a testare i supporti a 11537 pnt in caso di una disoccupazione ferma ai minimi.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Occhi puntati sui NFP: attesi solo 200K nuovi posti di lavoro e una disoccupazione ferma al 3.7% con salari medi in calo, dato che risulterebbe comunque ottimo per un rientro dell’inflazione.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Nasdaq: il mercato è finalmente pronto al rimbalzo?I verbali della Fed di fine mese hanno portato una ventata di ottimismo a Wall Street, che peraltro oggi resterà chiusa in occasione del Thanksgiving day, ovvero il giorno del Ringraziamento, mentre venerdì osserverà una sessione ridotta con chiusura alle 18.
Dal documento si evince che il prossimo rialzo dei tassi, già scontato dai mercati, sarà di 50 punti base e non di 75 come nelle precedenti 4 occasioni, ma soprattutto è emersa la volontà di rallentare il passo anche delle ulteriori strette future da parte della Fed.
Il future sul Nasdaq ha terminato la seduta di ieri in rialzo dello 0.92% a 11.862 punti.
Nella precedente analisi dell’11 novembre scorso avevo sottolineato che anche in caso di chiusura di ottava forte e consolidamento sopra la resistenza a 11.750 punti, sarebbero permaste le aspettative di assistere ad uno storno nella prossima ottava prima di ripaadrtire con gli acquisti.
Difatti nella scorsa ottava il mercato è andato incontro ad una correzione, difendendo però area 11.500 punti, ovvero secondo me un chiaro segnale che l’aria sta cambiando su questo mercato e che i venditori stanno facendo ora un passo indietro.
La settimana del Thanksgiving day è storicamente incline ai rialzi ed in questa ottava il saldo positivo è al momento pari al 1.79%.
Il mercato sta ora ritestando nuovamente la resistenza a 11.950 punti e ritengo che un breakout di tale livello, confermato in chiusura, fornirebbe lo slancio per raggiungere i 12.400 punti, con target intermedio a 12.250 punti.
A 12.400 punti troviamo una confluenza di resistenze statiche e dinamiche estremamente importanti, poiché da lì passa la trendline che congiunge i massimi di swing del 2022; un eventuale breakout di tale livello migliorerebbe in maniera notevole il quadro tecnico, aprendo le porte ad un recupero più ampio del comparto “growth”.
In caso di nuovo rifiuto del prezzo a 11.950 punti attendiamoci invece un nuovo retest degli 11.600 punti, ma i segnali che arrivano in questo momento dal confronto con gli altri listini suggeriscono un cambio di equilibri che dovrebbe favorire ora il comparto dei tecnologici.
Infatti ora il comparto dei tecnologici gode di forza relativa superiore rispetto ai titoli “value” tradizionali, mentre anche i rapporti di forza tra Dax e Nasdaq sembrano in questo momento favorire quest’ultimo.
Soltanto in caso di chiusura giornaliera sotto gli 11.550 punti mi aspetto una correzione più marcata, con possibile test di area 11.100-11.000 punti.
Ritengo infine che un recupero del Nasdaq dei 13.000 punti, con conferma in chiusura settimanale, invertirebbe la tendenza di lungo periodo che tornerebbe ad essere long.
Il FOMC TIRA IL FRENOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 24.11.2022
-CONTESTO
Feste oggi per gli Stati Uniti, per il giorno del ringraziamento ed i mercati rallentano, dopo aver vissuto ieri diversi appuntamenti chiave con il calendario macroeconomico.
Primo appuntamento chiave sono stati i PMI, che ancora auna volta hanno mostrato un’economia globale in rallentamento e questa volta anche gli USA sembrano non essere stati da meno, sia per il settore servizi che manifatturiero i dati sono stati tutti rivisti in calo, segnale chiaro di una congiuntura macroeconomica in netto rallentamento.
Alle ore 20.00 abbiamo avuto i verbali del FOMC che hanno messo in evidenza la possibilità di tassi FED al 5% come obbiettivo valido per il raggiungimento del tasso di equilibrio, ovvero il giusto costo del denaro in grado di arginare la corsa dei prezzi, tuttavia il FOMC è stato chiaro nelle sue dichiarazioni, facendo notare che non è importante quanto in alto andranno i tassi, ma quanto a lungo rimarranno sui livelli di massimo!
Il tempo sembra ora essere la vera discriminante, e se per ora i mercati festeggiano la speranza di vedere rialzi più modesti da aprte della FED e credere quindi che il peggio è alle nostre spalle, il Fomc mette in guardia dalla possibilità ancora lontana di assistere a tagli dei tassi di interesse.
È dunque anche possibile che la FED si fermi al 5% come costo del denaro, ma è anche si vero che mantenere per un ampio lasso di tempo i tassi alti e attendere che l’economia reale risponda in maniera concreta e duratura con un rallentamento corposo al costo del denaro, potrebbe mettere alla luce maggiori possibilità di recessione profonda.
Al momento sembra non interessare ai mercati, che restano positivi per il comparto equity, mentre a farne le spese resta il dollaro americano, sul quale ora pesa una peggiore congiuntura macroeconomica, che detta il ritmo a continue spinte ribassiste del biglietto verde.
In questo contesto il dollaro perde terreno portando dollar index al test di 105.50 con il mondo retail che continua ora gli acquisti in mean reverting di un asset che sembra aver terminato la sua corsa rialzista durata quasi l’intero 2022 portandosi ora al 73% long sul basket dollari.
Respirano dunque le altre majors, in particolar modo euro e nuova Zelanda.
La moneta unica spinge ancora a rialzo puntando al test di 1.0475-1.05 con il mondo retail che ora si trova al 75% short invertendo una tendenza di acquisti che è durata tutto il 2022 ed ora con la nascita di una nuova direzionalità rialzista sembra non resistere alla tentazione di entrare a caccia di mean reverting
Fortissimo anche il dollaro neo zelandese, che rompe a rialzo le resistenze di 0.6200 figura, e che trova in un posizionamento corto al 76% del mondo retail la benzina necessaria a ripartire dai minimi di questo 2022 e un supporto macroeconomico importante nei tassi di interesse oltre il 4% dettati ieri dalla RBNZ, mantenere oggi posizioni long nzd paga interessanti swap contro le majors concorrenti.
Perde terreno il dollaro canadese, che in scia con le cadute del wti, sembra ora non avere motivazioni rialziste valide, trascinando ora con se un 81% di posizioni corte, sul basket, mentre usdcad si porta ad un 66% di retail long con i prezzi al test di 1.3325 rotto il quale non escludiamo possibili allunghi ribassisti fino le aree di 1.3225-30.
La giornata di ieri ha spinto ovviamente a ribasso i rendimenti obbligazionari, che vedono ora nelle scadenze più lontane oltre i 5 anni, una buona tendenza ribassista che potrebbe dettare quindi inversione costruttiva nei prezzi , grazie alle aspettative di una FED che non vada oltre il 5% e un’inflazione sotto controllo.
Il calo dei rendimenti e del dollaro americano ha dato ampio respiro al gold, che gode ora di terreno fertile per allunghi rialzisti più corposi, dopo il test delle aree di 1731$ può sperare in allunghi rialzisti fino 1789$
Seguiremo oggi i verbali della BCE, che ci guideranno alla chiusura di questa settimana corta sui mercati mondiali.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------------------------------
Tesla - Ancora discesa?Questa settimana i prezzi hanno aggiornato i minimi della settimana precedente fermandosi nuovamente sul supporto dei 180$. Tecnicamente ci sarebbero i presupposti per ulteriori allunghi verso il basso con target l'area di consolidamento del periodo tra il 31 agosto e il 16 Novembre compresa tra i 150$ e i 127$. Qui la probabilità di trovare domanda è maggiore per una prova di ripartenza, attendiamo comunque la conferma della perdita degli attuali supporti.
TESLA WEEKLY TESLA WEEKLY siamo aggrappati al supporto del 180 con le unghie .
personalmente aspetto per l'operatività .
C'è la possibilità che vada a testare la TL inferiore del canale ribassista , che coincide con un supporto importante ovvero quello che passa a 150 circa
in quell'area c'era stato accumulo di liquidità prima della rottura del breakout a metà novembre 2020
L’INFLAZIONE CALA DAVVERO?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.11.2022
-CONTESTO
I mercati sembrano crederci, e non solo sperarci, ma essere oramai convinti che l’inflazione abbia raggiunto il Pivot e che stia ritornando verso i livelli prefissati.
Come ben sappiamo sono diversi gli indicatori macroeconomici che ci indicano lo stato inflattivo di un paese, e il solo IPC non è certo sufficiente a fotografare il quadro nel suo insieme, e sebbene i dati del Consumer Price Index siano già sufficientemente rincuoranti per chi spera in un giro di boa, ieri ci sono state buone conferme dal dato sui prezzi alla produzione. Il Producer Price Index ha confermato un calo importante nei prezzi a monte della filiera produttiva, che si assestano allo 0.2% su base mensile e all’8% dal 8.4% su base annuale.
Si continua quindi ad avere un dollaro debole, le prese di profitto dei giorni scorsi sembrano ora consolidarsi in assenza di motivazioni valide per andare nuovamente all’acquisto di dollari USA.
Usciti stamattina ore 8.00 i dati sull’inflazione UK che trova ancora nuovi massimi al +11.1% su base annuale e al 2% su base mensile, il che chiama ancora a gran voce l’intervento della BOE che dovrà intervenire in maniera aggressiva sul costo del denaro per cercare di arginare la corsa dei prezzi. I dati Uk di ieri sul mercato del lavoro avevano già gettato le basi per possibili aumenti dei prezzi, con una revisione a rialzo dei salari, indubbio sostegno ai consumi e alla domanda. Resta tuttavia stabile il dato core con un 6.5%.
Attendiamo per oggi i dati sull’inflazione in Canada ancora ferma ad un massimo del 6.9% su base annuale, e dato altrettanto importante per oggi pomeriggio le vendite al dettaglio USA per una foto allo stato di salute della domanda aggregata, nella speranza che un rallentamento nelle vendite al dettaglio possa essere ulteriore tassello da aggiungere ad un puzzle di rallentamento economico.
-FOREX
Il mondo valutario rimane con un carattere dollaro centrico ,e le attuali prese di profitto sul biglietto verde portano dollar index a quota 106.00 al test dei supporti chiave a 105.00trascinando cosi un buon 67% dei retail in posizione long, a caccia dei minimi di periodo. Come sempre il timing di ingresso resta la chiave del trading e sebbene il dollaro abbia visto già interessanti storni ribassisti dai minimi, sembra ora improbabile rivedere nuovamente i massimi di questo 2022 e andare a caccia di posizionamenti di lungo pro dollaro potrebbe non essere la strada migliore da intraprendere al momento.
Ovvia risposta per tutte le altre majors che consolidano sulle aree attuali, eurusd a 1.04 figura sembra non voler respirare dopo il forte rally rialzista delle ultime settimane, e si proietta nel caso verso 1.0615 prima e 1.08-1.0825 poi, con il mondo retail che segue la sua strada contrarian short con un 70% attuale di posizioni corte.
Anche per la sterlina si intravede una buona forza, con il mondo retail in posizione short al 57% dal 55% di ieri sul basket sterlina, e al 63% short su gbpusd sebbene faccia ora fatica a ritestare 1.20 resistenza chiave, oltre la quale troviamo 1.22 figura.
Equilibrio per lo yen, che dopo mesi di sbilanciamento short nei prezzi e long nel sentiment retail trova ora un 56% di posizioni lunghe per il mondo retail con usdjpy fermo sotto quota 140.00 figura senza ancora trovare spunti per allunghi ribassisti che potrebbero approdare a 132.00-131.50
Piu interessanti gli sbilanciamenti sul franco svizzero con un 84% di posizioni short sul basket , il che pone usdchf a ridosso dei minimi di periodo a 0.94 figura, incapace per ora di trovare spunti utili per storni degni di questo nome.
Anche le oceaniche partono a rialzo , con il dollaro australiano che spinge i retail ad un 84% short, dal precedente 77% di ieri, ora pronto audusd ad approdi verso le aree di 0.69 prima e 0.70 poi, in linea con la correlazione diretta classica con il dollaro neozelandese, che trova i retail al 78% short da un precedente 72%.
-EQUITY
Fermi sui massimi di periodo gli indici europei, che non trovano motivi validi per dare storni ribassisti in grado di aprire le porte ad ingressi in trend.
Il dax ancora fermo sulle aree di 14300 pnt non tenta approdi a 14000 pnt primo supporto di breve periodo , sebbene sarebbe ottimale cercare livelli migliori come 13600pnt.
Gli indici americani decisamente indietro rispetto all’Europa, si trovano ora al test dei 12140 pnt per il nasdaq livello inviolato, oltre il quale si aprirebbero le porte verso 12800pnt. Sebbene la nostra aspettativa di medio periodo resti moderatamente ribassista, sarebbe di maggiore interesse trovare dinamiche di prezzo sulle aree di 11400pnt.
-COMMODITIES
Fortissimo il gold, che non cede il passo nella sua corsa rialzista, attualmente a 1780$ sembra chiaramente proiettato ai 1800$ prima resistenza chiave dove sperare in qualche storno atto ad nuovi ingressi in trend. L’attuale rally dettato dalla debolezza del dollaro e dalla debolezza dei rendimenti obbligazionari di più ungo respiro sembra creare terreno fertile per una performance interessante per il trimestre in atto sul metallo giallo.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Nasdaq +8% in due giorni, inflazione brutto sogno? chissà!Nasdaq ancora al rialzo nel giorno successivo al più importante rialzo post volatilità 2020.
In chiusura di settimana il Nasdaq chiude e segna +9.80%, un record di breve peridio!
Proprio il Nasdaq che è stato “spazzolato” per ben benino durante tutto il 2022 perdendo più del 35% in nove mesi, in una settimana è riuscito a recuperare quasi il 10% ma la strada in salita è lunga.
L’inflazione recupera 0.5 punti e segna un bel 7.7% ad ottobre rispetto all’8.2% di settembre.
I dati sull’inflazione hanno così scatenato un rally abbastanza intenso per Wall Street.
Ieri l’indice della tecnologia USA ha segnato un rimbalzo del +7% recuperando livelli importanti tra cui 11200 punti prima resistenza e 11450 punti di successiva resistenza.
Il rialzo dei mercati azionari è favorito dalla discesa dei rendimenti decennali USA che sono passati dal +4.20% al +3.80%!
IL DOLLARO USA NON RIDE Più!IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 11.11.2022
-CONTESTO
I mercati sono fatti per sorprendere, e ieri non sono stati da meno con i dati sull’inflazione americana, che per la gioia di chi ha scommesso sul risk on e sul rally di natale, ha mostrato un buon segnale di ridimensionamento.
l'inflazione USa inizia a calare, sia nel dato generale che passa al 7.7% che nel dato core, che scende al 6.3%, dati che senza dubbio danno grandi speranze di una FED prossimamente meno aggressiva e disposta a rallentare la crescita dei tassi di interesse, allontanando l’ipotesi di un costo del denaro al 5%.
Tutto è ancora da vedere, la FED parlerà il 15 Dicembre e abbiamo ancora rilevazioni di dati su inflazione e del mercato del lavoro per il mese di Dicembre prima che la FED si esprima, e se è vero che il giro di boa è compiuto per l’economia americana allora dovremmo poterne aver conferma agli inizi dicembre con un dato sulla disoccupazione in aumento oltre l’attuale 3.7%.
Su un dato chiaramente di sostegno al risk on, i mercati hanno stupito con pesantissime vendite di dollari usa, che sono certo ben viste dalle restanti economie mondiali messe a dura prova da un super dollaro che le costringeva ad importare inflazione, le prese di profitto sul biglietto verde hanno generato acquisti massicci di equity, sfruttando il timore di molti operatori di non riuscire ad entrare con adeguato timing nel rally di natale , e di perdere quindi l’occasione di acquisti a prezzi ottimali, alimentando una chiara spirale di risk on e di euforia che riverbera su tutti gli asset class.
Non è da meno la reazione del comparto obbligazionario, che ha visto pesantissimi stoni dei rendimenti sovrani in tutte le scadenze, segnalando quanto l’aspettativa di un’inflazione più bassa abbia ridimensionato il comparto con una salita poderosa nei prezzi.
-FOREX
Il comparto forex in grande stravolgimento, con la caduta del dollaro USA si risveglia l’interesse per gli altri asset valutari a partire dalla moneta unica che in linea con il posizionamento delle mani forti, già più volte richiamato, ora si porta a 1.0250, con la prospettiva di approdi a 1.0350. non tarda a rispondere il mondo retail che in posizione ora lunga di dollari al 69% cerca il mean reverting anche sull’euro con un 66% shortt sul basket e un 75% short su eurusd, dando ancora una volta conferma di quanto siano controparte naturale dei big players.
Bene anche la sterlina che si spinge al test delle resistenze con timidi break out , portandosi a 1.1750 con il mondo retail short al 60% sul basket e al 68%su gbpusd.
Interessanti le dinamiche sulle valute rifugio, con lo yen in grandissimo spolvero che gode ora di una debolezza del dollaro e permette il collasso letterale di usdjpy che in due sessioni, compreso oggi, passa da 146.60 a 138.75 di minimo con il mondo retail pronto a girarsi a caccia dei minimi, dopo mesi di attesa di questo storno in posizione corta ora si riportano al 50% short sul basket yen, mentre usdjpy vede 52% corti dei retail.
Quadro medesimo per il franco svizzero che trova i retail contrarian short al 74% sul basket e al 85% long su un usdchf in caduta libera sotto i colpi di un dollaro ora debolissimo e di un super franco svizzero
-EQUITY
Il comparto azionario festeggia, con rialzi in Europa che stupiscono , il dax compie dai minimi di ottobre un +20% sovraperformando il comparto azionario americano.
Solo ieri dopo giorni di incertezza l’equity Usa prende vigore, sulla fiducia di un’inflazione in calo e di una FED che lascia alle spalle i temi da falco, si vola su ali di leggerezza con il nasdaq che si porta a 11800 punti circa area di prima resistenza chiave per il trading range che contiene i prezzi da settembre 2022. Non sarà facile rompere i livelli sopra citati, e ancora periodi di incertezze possono caratterizzare il comparto equity, e solo la FED con chiare dichiarazioni dovish potrebbe permettere il compiersi di un vero rally natalizio fino 12800 pnt.
-COMMODITIES
Non da meno il comparto commodities che festeggia la debolezza del dollaro, con un occhio speciale al gold, che trova doppia sponda in un calo poderoso dei rendimenti obbligazionari , loro diretto concorrente, il che permette al gold di lanciarsi verso 1761$ prima vera resistenza di medio periodo, livello oltre il quale un dollaro ancora debole potrebbe aprire la strada a 1807$. Ancora una volta la FED giocherà un ruolo chiave per il futuro del dollaro americano in un mercato ancora fortemente dollaro centrico, che spera ancora di veder tornare a volare le colombe tra la FED
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Midterm Senato e Camera ai Repubblicani Wall Street scende.Prosegue lo spoglio USA per le elezioni di "Midterm" in vantaggio i repubblicani alla Camera, Senato ancora in bilico 50% di probabilità per entrambi gli schieramenti.
Si continua con lo spoglio, da poco chiusi tutti i seggi USA.
Le elezioni di Midterm aiutano i repubblicani che avanzano spediti verso la conquista della Camera, il Senato appeso ad una manciata di voti.
Spicca tra i vincitori il repubblicano Ron DeSantis, riconfermato governatore della Florida che si candida a possibile avversario di Trump per le presidenziali 2024, ma l'ex Presidente Trump lancia un messaggio subliminale a DeSantis "evita il 2024, so cose di tè poco lusinghiere!".
Eletta la prima donna democratica Healey, prima gay governatrice del Massachusetts mentre sempre per i democratici c'è anche il primo governatore afroamericano nella storia del Maryland si chiama Moore ed è record per il 25enne Frost che diventa il primo politico della generazione Z ad entrare al Congresso.
Wall Street interpreta negativamente le elezioni di Midterm, segnali ribassisti arrivano sui principali indici di Wall Street con il Nasdaq in testa che chiude a -2%.
Il Nasdaq dopo aver battuto i primi prezzi in area 11200 punti indice si piega a questa nuova resistenza che diventa swing rialzista.
Il Superamento dell’area di swing di 11200 punti sarà quindi fondamentale per un eventuale allungo rialzista da parte del Nasdaq.
L’allungo rialzista potrebbe arrivare già domani grazie al dato, che dev’essere in “calo”, dell’inflazione.
Se il dato dell’inflazion dovessec apracreare difficoltà alla politica dei tassi della FED il Nasdaq potrebbe invece allungare verso la rottura del supporto si area 10800 punti Nasdaq e continuare verso il basso al supporto inferiore di area 9900 punti prima e 9200 punti dopo.
Un approccio quantitativo sull'Indice Tecnologico Nasdaq 100
Ciao a tutti,
Oggi volevo presentare una idea alternativa rispetto alle precedenti introducendo dei modelli che possono essere utili per prevedere l'andamento futuro di un determinato strumento finanziario: parliamo di modelli additivi .
Molti modelli di previsione , come quello appena citato , si basano sul fatto che se ,esiste un pattern sistematico nella serie, questo possa essere separato da eventuali oscillazioni accidentali mediante dei metodi di smussamento. L'effetto dello smussamento è quello di eliminare disturbi casuali (effetto noise in una serie), cosicché una volta individuato il pattern sistematico, questo possa essere proiettato nel futuro per produrre la previsione.
Infatti quello che abbiamo fatto non è stato altro che analizzare la serie storica dei prezzi giornalieri e scomporla nelle sue fasi: Trend e ciclo . Pertanto il seguente modello è composto dalle seguenti caratteristiche:
1. Livelli ( la media dei valori della serie)
2. Trend ( per semplicità attualmente assumiamo che sia lineare)
3. Stagionalità
4. Residui ( effetto casuale in una serie)
A questo punto una volta introdotto brevemente il modello possiamo passare all'analisi (ovviamente per qualsiasi approfondimento su quanto detto potete scrivermi o commentare direttamente l'idea ).
Le immagini che ho allegato sul grafico sono la risultante di quanto spiegato: nella prima trovate le previsioni dell'indice e nella seconda le caratteriste della serie.
La prima immagine in alto rappresenta l'andamento giornaliero dell'indice dal 2008 ad oggi: i puntini neri sono le chiusure giornaliere e la linea blu la sua previsione. Il grafico segnala già alcuni spunti piuttosto interessanti:
- La linea di previsione è attrattiva per il prezzo: le oscillazioni sono sempre comprese tra le due bande e in media sull'andamento previsto
- Le fase erratiche (quelle evidenziate in giallo) sempre spesso mostrano un brusco cambiamento dell'indice per poi ritornare tra quanto il modello prevede. Le parti evidenziate in giallo effettivamente corrispondo a delle inversioni per l'indice e tanto più i prezzi si allontano dal modello previsionale e maggiore sarà l'inversione di trend.
La seconda immagine in basso mostra le caratteristiche intrinseche della serie nonché dell'indice. La parte di maggiore interesse è quella rappresentata dalla stagionalità (Seasonal): depurata dagli errori l'indice può mostrare una stagionalità sistematica. Dopo aver impostato una finestra temporale di 12 giorni (questa può essere scelta a discrezione del trader) il ciclo della serie è piuttosto esplicito e visibile anche dal grafico: la parte cerchiata figura l'inversione della serie iniziata il 13 Ottobre ( l'ultimo aggiornamento dei prezzi è del 29 Ottobre e considerato a ritroso i 12 giorni impostati come margine temporale) e di reazione anche dal prezzo ( rettangolo arancione )
Avendo fatto brevemente tutte le considerazioni passate sul nostro modello possiamo ora fare una analisi attuale dell'indice: il trend primario della serie sembrerebbe non essere concluso ma ci aspettiamo una pausa e quindi un rintracciamento. Per i prezzi mi attendo una breve scesa in media con le previsioni attuali ( linea blu ) per poi impostare un operazione in acquisto.
Appena il rintracciamento sarà concluso aggiornerò l'idea per poi impostare correttamente il trade.
Se avete dubbi o domande di qualsiasi genere o volete conoscere altri nuovi aspetti non esitate a scrivere o commentare direttamente qui sotto
A presto,
Alessio
La narrativa del "sta per crollare tutto"Mentre continua la narrativa del tutto sta per crollare, noi continuiamo a vedere tanti set up estremamente interessanti e qui, oggi, ve ne condividiamo quattro.
Ci piacciono molto quei grafici che stanno testando la parte superiore del GAP fatto con estremi volumi.
In particolare #DXCM consolida sopra il supporto di 110$ e potrebbe essere una buona operazione con target i massimi di aprile.
Nei pulsanti sotto il link per scoprire altri 3 titoli candidati per dei trades long.
Adobe 4 ore, vediamo se tiene i 300 domani Adobe , società con buoni fondamentali che personalmente mi piace
ipotesi 1 ) importante la tenuta dei 300 già domani ( livello di breakout che ha portato il titolo a oltre 328 ) per andare di nuovo su quei livelli per poi avre spazio per ulteriore breakout long di chiudura gap a 350 circa nelle prossime settimane
ipotesi 2)a ribasso invece c'è una tl di lungo che passa a a 278 circa.
rotta quella ci sono i minimi di fine settembre . oltre quelli ci potrebbe essere forte accellerazione a ribasso , ma non credo che vada nuovamente sui minimi.
SI DANZA TRA SPERANZA E PAURAIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 07.11.2022
-CONTESTO
Inizia una nuova ottava di contrattazione, che avrà come focus ancora una volta i dati sull’inflazione americana, attesi per giovedi prossimo.
Delicato l’equilibrio attuale dei mercati, che oscillano tra i rialzi guidati dalla speranza di un giro di boa delle banche centrali, supportati dai dati di una disoccupazione in aumento e le notizie di tagli ai dipendenti da parte delle grandi aziende americane come Meta, ed Apple che ha annunciato la riduzione di produzione di IPhone, e dall’altro lato i ribassi dominati dal timore che l’inflazione possa non essere giunta al suo massimo e che la FED possa portare i tassi di interesse verso i massimi del 5%.
Sarà dunque decisivo il dato di giovedi per proiettarci verso la riunione della FED di dicembre con le idee più chiare su quelle che potrebbero essere le prossime decisioni di Powell.
-FOREX
Il mercato valutario mostra i primi segnali di una possibile inversione della super forza del biglietto verde, che sebbene resti ancora preda delle dichiarazioni future della FED, trova ora prese di profitto importanti da parte delle mani forti e posizionamenti invece lunghi da parte dei traders retail che si portano al 57% long sul basket dollari.
L’inversione di sentiment sul dollaro condiziona special modo la moneta unica, dove i retail si portano al 64% short, con l’appoggio delle mani forti che si posizionano invece netti lunghi con oltre 100 000 contratti, segnale importante per eventuali ripartenze rialziste.
La debolezza del dollaro e la forza dell’euro portano eurusd alle porte della parità a quota 0.9990, pronto per allunghi rialzisti più importanti fino alle aree di resistenza poste a 1.0095 prima e 1.0180 poi.
Anche le sterline vedono un avvio di ottava brillante, con gbpusd che attacca 1.1460 prima resistenza lungo un eventuale cammino rialzista, in attesa che il giorno 17 il nuovo PM esponga i dettagli di quello che sarà il nuovo piano fiscale per il Regno Unito. Il posizionamento retail resta tuttavia pesantemente long con un 68% di rialzisti sul basket sterline, ed un più modesto 51% long su gbpusd.
Ancora stabilmente long i retail sullo yen con un 62% di posizioni rialziste, che attendono i segnali chiari della BOJ per inversioni nette del percorso della valuta nipponica.
Interessante la pressione ribassista dei retail sul dollaro neozelandese che vede i retail al 74% short, rispetto al 69% di venerdi, segnale chiaro di potenziali allunghi rialzisti oltre le attuali resistenze poste a 0.5950, per tentare approdi fino alle aree di 0.60 figura prima e 0.6150 poi.
-EQUITY
Il comparto azionario trova l’europa in grande forma, tanto da generare performance settimanali e mensili di gran lunga superiori a quelle americane. Il comparto equity Usa resta maggiore preda delle incertezze sul futuro delle politiche economiche e di quanto la congiuntura macroeconomica possa reggere l’urto di continui rialzi tassi.
Il nasdaq punta ora tuttavia a rompere le resistenze poste a 10940 pnt per tentare allunghi verso 11000 prima e 11200 poi.
Anche SP500 sembra aver trovato una impostazione rialzista più chiara e punta ora ai 3800 pnt pronto per allunghi rialzisti fino 3850 pnt.
-COMMODITIES
Il mondo delle commodities trova il gold in grande spolvero, sia per la debolezza della moneta unica che per il rallentamento nella corsa a rialzo dei rendimenti obbligazionari.
Ci troviamo ora a ridosso delle resistenze a 1680$ ed in caso di break out rialzista potremmo assistere ad allunghi maggiori fino 1723$ prima e 1754 poi.
Vedremo la partenza di questa ottava con l’arrivo degli americani in una sessione comunque prima di grossi market movers
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
“IO SPERIAMO CHE LA DISOCCUPAZIONE SALE!”IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 04.11.2022
-CONTESTO
Volge al termine un’ottava di contrattazioni incentrata ancora una volta alle banche centrali, prima l’RBA con un rialzo timido di 25BP, poi la FED super hawkish con un rialzo da 75Bp e apertura a ulteriori spinte rialziste anche per la riunione di dicembre 2022, e ieri infine la BOE che segue i cugini americani in un rialzo da 75Bp per contrastare l’inflazione dilagante.
Diverse le economie in esame e diverse le congiunture macroeconomiche dei tre blocchi in esame, da un lato l’America , con una congiuntura ancora robusta, forte domanda aggregata, e disoccupazione ai minimi storici, e sebbene i PMI mostrino un settore manifatturiero in rallentamento , le vere ripercussioni nell’economi a reale sembrano tardare ad arrivare, il che da spazio alla FED di agire con energia al rialzo tassi per contenere un’inflazione record che resta priorità assoluta per la banca centrale anche a costo di eventuali recessioni.
Dall’altro lato il Regno Unito, decisamente più fragile, in chiara recessione, con un’inflazione oltre il 10% forte deficit di bilancio, e una BOE ancora più aggressiva della FED se si considera l’inizio delle vendite nette di obbligazioni sovrane già messo in atto in questa settimana. Oltre a dover contrastare un’inflazione record con politiche economiche rigide ed aggressive, il Regno Unito si troverà a fare i conti con politiche fiscali pressanti per imprese e famiglie nel nuovo piano introdotto dal cancelliere Hunt e dal nuovo PM Sunak, ma sembra essere un male necessario.
Cosi con due politiche ugualmente aggressive, da un lato il dollaro si rafforza e dall’altro la sterlina si indebolisce!
La fiducia nell’economia americana resta da sempre un mantra nelle serie storiche di recessione mondiale, mentre la difficile congiuntura UK mette seri dubbi sui tempi di uscita dalla fase di recessione, il che porta molti investitori fuori dagli asset UK
Sebbene le decisioni siamo chiare da parte delle banche centrali, oggi avremo focus sul mondo del lavoro USA, e mai come prima le speranza sono riposte in una salita della disoccupazione!
Per quanto possa sembrare assurdo, ma gli operatori ben sanno che l’unica strada per vedere calare l’inflazione Usa e quindi sperare in una Fed meno aggressiva, è riposta solo ina disoccupazione in aumento, così da colpire pesantemente i consumi e la domanda aggregata.
Se questo circuito non inizia la sua ruota, difficilmente la morsa della FED si allenterà, pertanto … io speriamo che la disoccupazione aumenta!
-FOREX
Il mondo valutario resta incentrato al dollaro centrismo, con il biglietto verde che non trova ora la forza necessaria a rompere a rialzo le resistenze chiave poste per dollar index a 113.50 prima e 114.75 poi, rimanendo all’interno di un canale lateral ribassista che lascia pensare ad un dollaro stanco e prnto a maggiori prese di profitto. Il mondo retail che ha venduto in mean reverting la salita degli ultimi giorni, si porta al 63% short dal 60% di ieri sul basket dollari.
Lo sbilanciamento è evidente su tutte le majors, con eurusd con i retail al 64% long dal 59% di ieri , cosi come il cable con un 64% long dal 53% di ieri.
Salgono anche usdchf e usdcad, che vedono ingressi contrarian per i retail al 74% short per usdchf e al 62% su usdcad, entrambi gli asset su interessanti aree di resistenza, che se rotte a rialzo potrebbero dare importanti allunghi rialzisti in scia con la forza del biglietto verde.
-EQUITY
Il comparto azionario a partire da quello americano, sembra aver già esaurito il pessimismo seminato dalla FED due giorni orsono, e sebbene i mercati siamo tornati non lontano dai minimi di questo 2022 non pare esserci ulteriore spinta ribassista in questa sessione europea tale da garantire allunghi oltre i minimi.
Il nasdaq ha trovato supporto a 10700 pnt, e al momento fativa a rompere detto supporto e guarda con simpatia ai massimi di 10900 prima e 11000 poi.
Anche l’SP500 al momento segna candela inside nei prezzi di eri compresi tra 3700 e 3800 pnt, senza dare ulteriori indicazioni di trend.
Il dax che sembra essere uno degli indici mondiali migliori tiene le aree di massimo relativo a 13300 pnt, puntando alle resistenze di 13440 pnt.
-COMMODITIES
Il mondo della commodities è nel suo insieme senza direzionalità ancora con candele nettamente inside su base daily, a aprtire dai metalli con il gold fermo a 1646$ sopo il test dei minimi a 1620 non ha trovato forza per rompere a ribasso i minimi e allungare verso nuovi lidi.
Spolvero per il comparto energetico con il wti che recupera area 90$ e sembra voler attaccare 93$ prima vera resistenza di questo asset, mentre resta decisamente inside il NGAS che resta fermo a 6.25$ e solo una ripartenza oltre i 6.40$ potrebbe dettare una vera e propria ripartenza rialzista
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Attesi oggi i dati sull’occupazione USA, con la speranza di veder salire la disoccupazione oltre l’attuale livello di 3.5% per sperare in un raffreddamento dell’economia USA
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA