WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.01.2022Nuovo calo a Wall Street, ma stavolta omogeneo tra i 3 maggiori indici.
Petrolio ancora in rialzo: IEA aumenta stime per la domanda 2022.
Oro (1.840 Dollari/oncia)e preziosi in recupero robusto, ma da confermare.
Banca Centrale Cinesi taglia i tassi: rimbalzano le azioni tech asiatiche.
La seduta borsistica di ieri, 19 gennaio, era partita bene per i listini europei, ma nel pomeriggio, in parallelo all’incapacita’di Wall Street di rimbalzare nonostante la reporting season che prosegue mediamente meglio delle attese, i progressi si sono ridimensionati.
Il Cac40 parigino, che era arrivato a guadagnare oltre il +1%, ha poi chiuso a +0,5%, nonostante l'ottimo andamento del comparto del lusso favorito dalle brillanti trimestrali di Richemond e Burberry: il Ftse100 britannico a segnato +0,4%, il Dax40 tedesco a +0,2%, mentre il FtseMib milanese ha ceduto sul finale sino a -0,4%.
Le vendite sui titoli tecnologici hanno di nuovo affossato il NASDAQ, che ha chiuso a -1,1%. Similmente negative, e sui minimi di seduta, le chiusure del Dow Jones e dello S&P 500, entrambi -1,0%.
Col calo di ieri il Nasdaq ha realizzato un correzione tecnica, scendendo oltre il -10% dai massimi storici toccati a novembre.
A poco sono serviti i buoni numeri trimestrali di “big cap” come Morgan Stanley, UnitedHealth e Procter&Gamble.
Sull’umore degli investitori pesa sicuramente il rialzo dei rendimenti dei titoli governativi Usa, con quello a scadenza 2 anni risalito rapidamente oltre il +1% per la prima volta dal 2020, e quello del decennale che e’ arrivato a sfiorare +1,90%, per poi ripiegaare a 1,83%, dove lo troviamo oggi, 20 gennaio (ore 11.30 CET).
Le curve dei rendimenti dei Govies Usa incorporano la convinzione che la Federal Reserve alzerà i tassi ufficiali d'interesse almeno 4 volte nel 2022, a cominciare da marzo, anche in misura superiore al +0,25% a volta sinora ipotizzato.
Piu’ misurata e incerta la risalita dei rendimenti in Europa, col decennale tedesco che e’ tornato momentaneamente ad un rendimento positivo, e che stamani arretra a -0,03%: quello dell’omologo BTP italiano, dopo un rapido passaggio sopra +1,37%, scende stamane a +1,34%, per un spread BTP/Bund pari a 137bps (ore 12.00 CET).
Il prezzo del petrolio ha continuato a salire anche ieri, 19 gennaio, a nuovi record dal 2014. L’Agenzia Internazionale per l'Energia ha rivisto al rialzo le sue stime sulla domanda globale, mentre prosegue il temporaneo stop dell’importante oleodotto tra Iraq e Turchia causato da una non meglio precisata esplosione.
Il prezzo del WTI (greggio di riferimento nord americano) e’ salito ieri oltre 86,2 Dollari/barile, +1,3%.
La pandemia resta un fattore di preoccupazione, con numeri e velocita’ di diffusione della variante Omicron ben maggiori che nelle precedenti ondate. In Germania il numero dei nuovi positivi giornalieri e’ salito per la prima volta oltre i 100.000, con oltre 200 decessi/giorno.
In forte recupero, dopo oltre un anno di performance opaca, i prezzi dei metalli preziosi: quello dell’oro ha guadagnato ieri, 19 gennaio, quasi il +2%, superando i 1.840 Dollari/oncia.
Sul fonte macro ieri, 19 gennaio, i numeri sulle costruzioni residenziali di dicembre negli Usa hanno battuto le stime, crescendo alla piu’ elevata velocita’ degli ultimi dieci mesi, testimoniando una robusta domanda di case e nonostante i problemi di disponibilita’ di materiali da costruzione e personale qualificato.
Sul versante europeo, e’ ancora l’inflazione a catalizzare l’attenzione, dopo aver raggiunto il +5,0% medio a dicembre, una dinamica rialzista che non si vedeva da fine anni ’90. In Germania, in seconda lettura, e’ stato confermato il +5,3% a dicembre.
In Gran Bretagna l’inflazione è salita a +5,4%, oltre le attese di +5,2%, alimentando l’aspettativa che anche la Banca d'Inghilterra possa svoltare verso una politica monetaria piu’ restrittiva.
Insomma, anche in Europa cresce la preoccupazione per l’aumento del costo della vita ed anche quella che riguarda la spesa per interessi sui debiti pubblici, dopo che a dicembre la Banca Centrale Europea (BCE) ha confermato che il programma di acquisti PEPP (Pandemic emergency purchase program) terminera’ a marzo, pur proseguendo con volumi piú moderati in altre forme tecniche gia’ esistenti.
Sebbene anche nell’ultima guidance la BCE abbia tendenzialmente escluso un aumento dei tassi ufficiali nel 2022, i mercati obbligazionari sembrano prezzare un piccolo rialzo (+0,15/+0,25%) entro la fine dell’anno.
La Banca Centrale Cinese ha tagliato nuovamente alcuni tassi di riferimento, col chiaro intento di ravvivare la crescita economica in generale, ed i consumi privati e l’acquisto di immobili residenziali in specifico.
Le Borse asiatiche sembrano plaudire al nuovo atteggiamento accomodante del colosso cinese: stamattina ha rimbalzato il Nikkei giapponese, +1,1%, sostenuto da il buon dato sull’export in dicembre, ma soprattutto l’Hang-Seng di Hong Kong +3,4%, con le big-tech in marcato recupero. In rialzo del +0,9% il Csi300 di Shanghai&Shenzhen, ed il Kospi coreano, +0,7%.
Mattinata incerta per le Borse europee, in media invariate. I future di Wall Street indicano riaperture mediamente in rialzo del +0,5%. (ore 12.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Cerca nelle idee per "2014"
DigibyteDigibyte, una crypto che si concentra sulla sicurezza, sulla velocità e sul decentramento. Fondata nel 2014.
In questo momento si trova in una zona molto interessante per noi , livello 0.03300, dato che in passato è stato un livello chiave per il prezzo con ben 7 rigetti. Da analista mi aspetterò una possibile reazione in questa zona ,ora difficile da identificare che tipo di reazione possiamo avere se una reazione debole o forte, l'importante è identificare le zone chiave , è seguire il mercato passo passo incanalandoci nella sua psicologia ( tutti i mercati hanno una psicologia propria )... Mi aspetterò un long su questi due livelli 0.0330 / 0.0200
Ali Baba – Pericolo imminente o grande tentazione? Le recenti strette da parte del governo Cinese nel settore delle Big Tech ha portato alcune aziende, che sembravano trovarsi in rampa di lancio, ad un’importante storno dei corsi azionari.
E’ il caso di Ali Baba, colosso dell’internet retail, quotata in borsa sul Nyse nel 2014. In sei anni prendendo come riferimento il massimo di ottobre 2020, ha più che triplicato il proprio valore di borsa, realizzando una performance superiore al 200%.
L’azienda, con vendite ed utili in forte espansione, sembrava aver inaugurato un’inarrestabile trend rialzista, destinato a perdurare nel futuro.
Tuttavia, il forte interventismo del governo Cinese nell’economia, ed il particolare attenzionamento al settore tecnologico, ha portato gli investitori ad allontanarsi da questo titolo. Dai massimi di ottobre 2020, Ali Baba ha perso circa il 60% del proprio valore di borsa, inaugurando un trend ribassista. Attualmente i prezzi stanno sperimentando un livello di supporto che nel corso degli anni è sembrato essere rilevante, andando a creare dei “punti di reazione”.
Riuscirà questo livello a tenere? Dare una risposta certa è impossibile, tuttavia Ali Baba su questi livelli di quotazione (e all’attuale P/E), può sembrare ai più quantomeno “attraente”. Personalmente, visto anche il rischio delisting che corrono alcune aziende Cinesi quotate negli Stati Uniti, non sono orientata a valutare ingressi su questo titolo.
Se proprio non si riesce a resistere alla “tentazione” di entrare a mercato, consiglio di attendere un chiaro pattern di inversione del prezzo (doppio minimo, testa e spalle rovesciato, consolidamento con relativa ripartenza dei prezzi) e di valutare ingressi con size ridotte, piramidando gli ingressi sulla forza e non sulla debolezza.
NATURAL GAS (NG) - Incerto ma deboleIl time frame settimanale del Natural Gas (NG) mostra, dopo aver effettuato un doppio minimo in corrispondenza dei due rettangoli in basso celesti (1° minimo a Marzo 2016 e 2°minimo a Giugno 2020), come è partito un forte impulso rialzista durato più di un anno e che si è arrestato nella settimana del 4/10 dopo aver raggiunto lo stesso picco massimo di Febbraio 2014. Su quel livello che rappresenta un'area di offerta/resistenza (rettangolo rosso) hanno preso il sopravvento le forze ribassiste avviando una fase piuttosto intensa di ritracciamento.
Per valutare quanto profondo può essere questo ritracciamento sono state individuate due aree di approdo che possono fungere da domanda/supporto, una più alta e l'altra più bassa rappresentate in figura dai rettangoli verdi. Presso tali aree in passato vi sono state interessanti reazioni di prezzo ed inoltre corrispondono esattamente ai principali livelli di ritracciamento di Fibonacci misurati in corrispondenza dell'ultima gamba rialzista:
- Livello 38.2 di Fibonacci in corrispondenza della prima area di domanda/supporto
- Livello 61.8 di Fibonacci in corrispondenza della seconda area di domanda/supporto
E' molto probabile un rimbalzo in corrispondenza della prima area di domanda/supporto dove passa anche la EMA a 21 periodi ma non escludiamo che ci possa poi essere una prosecuzione della fase di ritracciamento sino alla seconda area dove passa anche la MA a 50 periodi
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
Previsioni Gas Naturale per Settembre 2021Il mese scorso avevamo previsto che il prezzo del gas naturale sarebbe aumentato ancora e così è stato. Un nuovo rialzo di oltre il 7% ha spinto ancora più in alto le quotazioni del gas, che ora si trova al livello più alto raggiunto da novembre 2018. Se la spinta rialzista dovesse continuare in questo modo, arriveremmo anche a sorpassare quel record: il gas arriverebbe così al suo prezzo più alto dall’ormai lontano 2014.
Oggi vogliamo aggiornare la nostra analisi, spiegando le nostre previsioni per settembre 2021. Ci interessa analizzare la situazione per capire se questi rialzi potrebbero estendersi ancora nei prossimi mesi oppure no. Come sempre, lo faremo soprattutto analizzando i fondamentali del settore e dell’economia più in generale.
Le scorte di gas naturale sono estremamente basse
La settimana critica per l’andamento del gas naturale ad agosto è stata l’ultima, quella segnata soprattutto dal report della EIA sulle scorte americane. La Energy Information Administration si occupa di pubblicare periodicamente un report sulle scorte di gas negli Stati Uniti, un avvenimento sempre seguito da molto movimento nei prezzi del gas.
Agosto era iniziato con scorte già molto basse: al 13 del mese le scorte riportate dalla EIA ammontavano a 2,8 miliardi di piedi cubi (Bcf). Ci si aspettava che durante la settimana successiva l’estrazione aumentasse a un ritmo importante: le stime parlavano di 35-56 miliardi di metri cubi in più. In realtà il report del 20 agosto ha rivelato che le scorte sono aumentate molto meno di così: appena 29 Bcf. Il prezzo del gas ha subito iniziato una forte rincorsa verso l’alto.
Per fare un confronto diretto, lo scorso anno le scorte ammontavano a 3,4 miliardi di Bcf. Circa il 20% in più, che in un mercato strettamente dominato dalla legge di domanda e offerta è ovviamente una cifra molto importante. La media delle scorte negli ultimi 5 anni è comunque di 3 miliardi di Bcf, per cui non così lontana dai livelli attuali. Considerando che in questi anni il prezzo del gas è rimasto in media ampiamente sotto i 4$ per mmBT, non c’è così tanto di cui stupirsi.
I mercati scontano anche l’aumento della domanda
In questi mesi le banche centrali hanno finanziato i governi in lungo e in largo per far fronte all’emergenza Covid. Uno dei temi su cui molti governi si sono concentrati, tra cui quello degli Stati Uniti, è quello dell’energia elettrica. Molti investimenti sono andati nella direzione dell’energia rinnovabile, che chiaramente rimane il futuro in un ottica di lungo termine. Ma con la sua incapacità di produrre scorte e il suo costo ancora relativamente alto, nel breve termine c’è bisogno di altro.
Le centrali nucleari hanno il prezzo di produzione più basso, ma l’enorme investimento iniziale rende il break-even point troppo lontano nel tempo. Per allora ci si aspetta che l’energia rinnovabile sia già diventata più conveniente e che si siano trovati dei metodi economicamente convenienti per conservarla nel tempo. Per ora, però, ciò che conviene davvero sono le centrali a gas.
L’aumento del numero di centrali a gas e della domanda di energia elettrica, sostenuta anche dal crescente numero di auto ibride o elettriche, è importante. Per cui ci si aspetta che una volta messa alle spalle la situazione Covid-19, la domanda sia più alta di quella che c’era sul mercato alla fine del 2019.
Paura di un taglio dell’offerta di gas con l’arrivo degli uragani
La stagione degli uragani è alle porte. Una grossa perturbazione in questi giorni sta già colpendo il mare dei Caraibi e presto si dirigerà verso gli Stati Uniti e il Messico. Due aree molto importanti per l’estrazione di gas e di petrolio, che come tutti gli anni si preparano a scoprire cosa riserverà questo periodo. Malgrado non ci sia ancora la certezza, si pensa già che questa perturbazione possa diventare un forte uragano quando arriverà sulla costa.
L’ultima settimana di agosto è stata segnata da forti rialzi sia nel prezzo del petrolio che nel prezzo del gas naturale. Entrambi sono in parte riconducibili al timore per la situazione meteorologica, che ha già causato alcuni campanelli d’allarme. Royal Dutch Shell, ad esempio, ha iniziato l’estrazione di tutto il personale non essenziale dalle sue piattaforme offshore. La stagione degli uragani attende ancora il suo vero inizio, ma sembra che sarà piuttosto dura.
Tutto questo, comunque, sembra già parzialmente scontato dal mercato. Se ora la perturbazione dovesse rivelarsi meno critica del previsto, allora il prezzo del gas naturale potrebbe essere diretto verso un drastico ribasso di breve termine. Questo sarà sicuramente uno degli eventi che seguiremo molto da vicino a settembre.
Dov’è diretto il gas naturale a settembre?
La nostra opinione è che a settembre il gas naturale attraverserà un periodo ribassista, quantomeno nel breve termine. I prezzi hanno corso davvero molto nelle ultime settimane, malgrado i livelli di scorte non siano così drammaticamente bassi. La injection season proseguirà ed è probabile che il prezzo non possa salire oltre nemmeno sulla scia di un possibile uragano, che pare ormai già ampiamente scontato dai livelli attuali di prezzo.
WisdomTree Tactical Update - 12.07.2021La diffusione della variante Delta e’ una minaccia alla ripresa.
In calo il Prezzo del petrolio, dopo il fallimento del vertice Opec+.
Il G20 approva la global minimum Tax al 15%: ora si pensa alla Digital tax.
L’oro, complice l’incertezza sanitaria, resiste sopra $ 1.800/oncia.
Venerdi’ 9 luglio le Borse europee hanno chiuso in leggero calo una settimana che ha visto alti e bassi di umore e attitudine al rischio.
Ancora una volta, e’ stata la recrudescenza del Covid-19, con le sue varianti, in Paesi come Regno Unito e Israele, notoriamente leader nelle vaccinazioni, a riaccendere paure sul piano sanitario e sulla ripresa economica.
In Giappone, a pochi dall’avvio dei giochi olimpici, sono state introdotte nuove restrizioni di natura sanitaria, mentre il Governo coreano ha ventilato possibili lockdown selettivi nell’area della capitale Seoul.
Nel weekend, sul tema, si e’ registrata l’allarmata dichiarazione di Mary Daly, presidente della Federal Reserve (Banca centrale americana) di San Francisco: ”penso che uno dei maggiori rischi per la crescita globale sia aver prematuramente dichiarato sconfitto il Covid»: la rqpida diffusione della variante Delta rappresenta un rischio per la prospettiva di crescita globale e la Banca centrale deve proseguire nel sostegno della ripresa in atto.
A parte la questione pandemica, qualche ansieta’ la innescano anche le crescenti tensione tra Stati Uniti e Cina, e l’imprevedibile evoluzione dei contrasti in seno all’Opec+ (associazione tra i 13 maggiori esportatori di petrolio + partners).
Rispetto alle attese della vigilia, l’annuncio dell’ECB (Banca Centrale Europea) di ampliare la propria flessibilita’ sul tema dell’inflazione “target” del 2%, non ha prodotto particolari benefici.
A fine seduta, venerdi’ 9 luglio, il sentiment di mercato ha svoltato verso il “risk-on”, generando robusti recuperi dei listini azionari reduci da una mattinata in profondo rosso, oltre che un rimbalzo dei rendimenti sui governativi e dei prezzi delle materie prime.
Il FTSE Mib +0,03% italiano e’ stato l’unico a riportarsi sopra la parita’, il CAC40 francese ha chiuso a -0,41% , il DAX tedesco a -0,23%, l'IBEX 35 spagnolo a -0,27% e l'AEX olandese a -0,02%.
Certamente non va dimenticato l’andamento decisamente positivo da inizio anno: Milano +12,7%, alle spalle di uno spettacolare +17,2% di Amsterdam, +14,7% di Parigi e +14,3% di Francoforte, ma davanti a Londra, +10,2%.
E’ andata molto meglio la seduta di Wall Street, col Dow Jones +1,30%, il Nasdaq +0,98% oltre 14.700 punti (nuovo record assoluto, vedere grafico) e lo S&P500 +1,13%. A partire da questa settimana, prende avvio la stagione delle relazioni trimestrali Aprile-Giugno 2021 negli Stati Uniti. Come di consueto, inizieranno martedi’ 13 le grandi banche JPMorgan, Chase e Goldman Sachs, seguite mercoledì da Citi, Wells Fargo, Bank of America e Blackrock, e giovedì da Morgan Stanley.
Tornando agli eventi della scorsa settimana, merita di essere citata la tanto attesa correzione del prezzo del petrolio: il WTI (West Texas Intermediate) ha perso l’1% circa, dopo aver toccato massimi dal novembre 2014. Il contrasto ancora aperto tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi, ha impedito all’Opec+ di arrivare ad un accordo sugli incrementi di produzione. Oggi, 12 luglio, il Wti segna un calo dell’1,6% a 73,4 Dollari/barile.
Anche l’oro, complici le tensioni internazionali, e’ in ripresa e la scorsa settimana ha guadagnato l'1,5% circa, riportandosi sopra i $1.800/oncia. Merita di essere ricordata anche la corsa al ribasso del rendimento dei Treasury Usa, sin sotto la soglia dell'1,27%, quando a marzo guardavamo preoccupati la rapida salita a +1,8%.
Infine, la scorsa settimana, il G20 dei ministri dell’economia e dei banchieri centrali ha siglato l’accordo sulla minimum global tax al 15%, approvato da 130 Paesi (su 139) dell’OCSE (Organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo economico).
Ora lo sforzo per un sistema fiscale globale piu’ equo si sposta sulla cosiddetta “digital tax“, che vorrebbe imporre un prelievo fiscale sulle vendite on-line. Il Segretario al Tesoro Usa Janet Yellen e’ impegnato in questi giorni a convincere la Commissione Europea in questo sforzo globale.
Stamane, 12 luglio, registriamo chiusure asiatiche positive, col Nikkei giapponese a +2,0%, Shanghai cinese +1,25%, e Hang Seng di Hong Kong +0,50%.
Avvio di seduta debole per le Borse europee (-0,4% medio alle 12.30 CET) e per i future americani, che consolidano i record di venerdì 9 luglio di Wall Street.
Giornata tranquilla sul mercato dei titoli governativi europei. Lo spread tra BTp decennale italiano e l’omologo Bund e’ pari a 104 punti base, col rendimento del decennale italiano allo 0,73%, dopo che il Tesoro italiano ha collocato BoT a 12 mesi, scadenza luglio 2022, per Eur 7,5 miliardi, ad un rendimento di -0,46%.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Se il nucleare diventa green l'uranio vola
NYSE:CCJ
L’energia nucleare diventa green? In Europa sembra di sì a leggere la bozza del rapporto che ha preparato il Joint Research Centre della Commissione Europea. Ne ho scritto in un recente articolo del mio sito dove ho spiegato perché tutto l'ecosistema di aziende legate alla produzione di energia nucleare potrebbe beneficiarne nei prossimi anni. Se siete interessati al tema vi consiglio di leggerlo al link che trovate nella mia firma in fondo.
Trattando di nucleare spesso parlo di Cameco che seguo da oltre 15 anni ed è uno dei componenti del mio portafoglio sul nucleare. Cameco è stato pesantemente "bastonato" dalla tragedia di Fukushima del 2011. La società possedeva il 14% delle riserve mondiali di uranio ed era leader nella produzione di barre d’uranio arricchito ma l’ondata di panico che portò ad annunciare la chiusura delle centrali nucleari in mezzo mondo danneggiò il business della società il cui titolo crollò del 50% nei giorni seguenti la catastrofe accompagnato da volumi in vendita eccezionali. Da allora non si è più ripreso fino a marzo 2020!
Come vedete nel grafico di lungo termine a candele trimestrali a sinistra ha violato la trendline resistiva disegnata dai massimi del 2007 e del 2011 dopo avere sviluppato un supporto a 8 dollari tra il 2015 e il 2020. Sul grafico settimanale di destra stiamo assistendo alla battaglia tra venditori e compratori attorno allo storico supporto/resistenza a quota 17,50 dollari. Se il prezzo, che oggi sta lavorando sopra la MA50 riuscisse a violare questo livello statico di resistenza con grandi volumi verrebbe lanciato verso livelli toccati nel 2014.
Io non mi fido solo di un grafico. Abbino a questo Triple Screen che vedete l'analisi ciclica con i KST di Pring. Ebbene, i KST di breve e medio e lungo termine sono purtroppo in INDEBOLIMENTO quindi segnalano la possibilità che la battaglia del prezzo per superare la resistenza sia rimandata. Si veda questo grafico con i tre KST di lungo, medio e breve termine.
Se uscisse la notizia con cui ho aperto questa analisi (leggete l'articolo per avere maggiori informazioni e tempistiche) allora sarebbe il trigger per un bel rialzo corale di tutto il comparto.
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ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE SOIA (ZS1!)Ciao ragazzi, oggi ritorniamo a parlare di granaglie, in particolare della soia, e vi propongo un'analisi tecnica e una fondamentale.
ANALISI FONDAMENTALE
Condivido oggi questa idea perchè proprio ieri è uscito il wasde report, che è il report più importante per quanto concerne le materie prime agricole. Diciamo che gli investitori sono stati delusi dal momento che oggi la soia si trova in territorio negativo (-1,56% al momento della scrittura); le stime delle scorte finali sono state pressochè invariate, infatti l'USDA ha fissato le scorte finali di soia degli Stati Uniti a 120 milioni di bushel contro l'aspettativa del commercio di 117 milioni di bushel e la precedente stima dell'USDA era di 120 milioni. Le scorte finali mondiali, invece, sono state fissate a 83,7 mmt rispetto alle aspettative del commercio di 82,66 mmt, mentre la precedente stima dell'USDA era di 83,3 mmt. E' chiaro che, così come accade per il petrolio, se si prevede che le scorte siano di un certo ammontare mentre poi i rapporti deludono le aspettative aumentando le stesse, il prezzo poi cala.
Tuttavia il report stesso non ha abbattuto le quotazioni, anche perchè i fondamentali della materia continuano a rimanere abbastanza robusti,e a parer mio continueranno a sostenere il prezzo al rialzo: infatti la Cina continua ad avere fame, tantissima oserei dire, dal momento che la richiesta di soia negli Stati Uniti è a livelli mai visti: gli agricoltori, infatti, sono pronti a seminare una quantità di soia mai vista nella storia (si semineranno 90 milioni di acri di terreno), e dalla Cina ci sarà tantissima richiesta, volta alla ricostruzione dei capi di allevamento decimati dalla peste suina di qualche tempo fa. Questi fondamentali andranno a sostenere il prezzo al rialzo, secondo la legge della domanda/offerta.
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista tecnico avevo già fatto una analisi, ve la allego nei collegamenti. La price action mostra una forza a dir poco sbalorditiva, dal momento che, da agosto 2020, il prezzo ha messo a segno un 65%. La forza della price action, tra le altre cose, è anche testimoniata dalla grande separazione tra le medie mobili a 50 e 200 periodi.
L'impulso rialzista iniziato ad agosto 2020, dove il prezzo, in maniera molto regolare, ha rotto delle resistenze sentite dallo stesso nelle date indicate nel grafico che vi ho rilasciato, ha poi un pò esaurito la sua corsa, complici diversi fattori:
- Il primo è sicuramente il fatto che il prezzo fosse entrato in ipercomprato, a valori abbastanza alti (valori di 88, vedi RSI in basso nel grafico).
- Il secondo è dovuto alla forza del dollaro USA, infatti, come ricordo più volte, una forza del dollaro USA scoraggia gli investitori nell'investire in materie prime, tutte commercializzate in dollari USA stessi
- Il terzo motivo sono sicuramente le prese di profitto da parte di coloro che avevano posizioni long aperte.
Da notare i volumi che hanno accompagnato il prezzo nel grandissimo up-trend, che sono stati sempre molto alti, segnale del fatto che, a questa materia, sono interessati in tanti. Tuttavia, gli stessi si sono affievoliti dall'inizio di marzo.
Adesso sarà interessante vedere cosa farà il prezzo: ultimamente si è creato un triangolo ascendente, che è un segnale long, e, per le mie regole, aspetterò un breakout della resistenza che il prezzo aveva sentito in tutto il 2011, 2013 e 2014. Del possibile segnale long ne abbiamo parlato bene anche nell'analisi fondamentale che ho fatto; per avere un terzo spunto per avvalorare la mia idea, vi riporto i dati del COT REPORT risalenti al 2 marzo, andando a considerare le posizioni aperte su questa materia prima nel Chicago Board of Trade da parte dei non-commercial (ossia i grandi speculatori): i contratti long sono 262,350, mentre quelli short sono solamente 38,638. Pensate come me che pure loro siano long? Credo prorpio di si!
Buona serata ragazzi, spero le mie analisi vi possano aiutare a mettere in luce tuttò ciò che riguarda il trading!
Wheat possibile una fase di crescitaIl Dipartimento per l'Agricoltura degli Stati Uniti, nel suo consueto report, ha abbassato più del previsto le stime sulla produzione globale del #grano (#Wheat), che ha contestualmente mostrato una grande impennata nella volatilità dei prezzi. In particolare il rapporto mensile sulla domanda e offerta mondiale (WASDE) dell'agricoltura è stato nel complesso rialzista, poiché sono state abbassate le stime sulle forniture per il prossimo settembre, aumentando così le preoccupazioni degli operatori per una possibile carenza nel 2021.
E i prezzi del grano, già vicini al massimo da sette anni, hanno continuato il rally inoltre, sulla prospettiva che la Russia stia considerando di introdurre alcune misure restrittive alle esportazioni per salvaguardare le proprie scorte alimentari. I prezzi del contratto WheatMar21, sono rapidamente saliti fino ad un massimo di $680, livelli visti sono nel dicembre del 2014. Segno che la domanda è stata molto forte, soprattutto dalla Cina, che necessita di mangimi per gli allevamenti di maiali, decimati in precedenza dalla peste suina. La struttura tecnica rimane quindi costruttiva nonostante le prevedibili prese di beneficio di breve periodo. Un primo cambiamento della tendenza positiva si avrebbe solo alla rottura del supporto posto a $620.
EURUSD long aspettando retest del supportoDopo aver preso lo stoploss del cross EURUSD, aspetto un retest del supporto (ex resistenza ormai bucata) per poter valutare una posizione long. Interessante vedere come intanto il cross USDCHF ha mostrato debolezza e siamo entrati al ribasso. Ricordando che in generale si può evidenziare che il cambio euro/dollaro tende ad essere negativamente correlato con il cross USDCHF.
Pendente buy limit a 1.1203, stop loss a 1.1153 ( un pelo sotto il supporto) e take profit situato a 1.1396 proprio sotto un'importante resistenza toccata più volte a partire dal 2014.
Rapporto rischio rendimento 3.87
HERTZ RICHIEDE "CHAPTER 11"....BANCAROTTA...FALLIMENTOHertz Global Holdings Inc ha presentato istanza di fallimento nel Delaware dopo aver spazzato via le restrizioni di viaggio e il collasso economico globale ha distrutto la domanda delle sue auto a noleggio.
Il deposito del capitolo 11 consente a Hertz di continuare a operare mentre elabora un piano per pagare i suoi creditori e girare intorno al business. L'azione include le filiali statunitensi e canadesi della società, ma non copre Europa, Australia e Nuova Zelanda, secondo una dichiarazione di ieri sera.
Hertz ha dichiarato di disporre di $ 1 miliardo (RM4,36 miliardi) in contanti per supportare le sue operazioni, tra cui Hertz, Dollar, Thrifty, Firefly, Hertz Car Sales e Donlen. Ma potrebbe essere necessario aumentare di più, forse attraverso l'aggiunta di prestiti mentre il processo di fallimento va avanti, ha detto Hertz.
La petizione del tribunale ha elencato circa 25,8 miliardi di dollari in beni e 24,4 miliardi di dollari di debiti. I suoi maggiori creditori includono IBM Corp e Lyft Inc, secondo il documento.
La seconda più grande società americana di autonoleggio ha iniziato a licenziare i lavoratori per conservare denaro a marzo, poiché le misure di emergenza per contenere Covid-19 hanno bloccato i viaggi di lavoro e di piacere. Hertz ha reso noto il 29 aprile di aver perso ingenti pagamenti di leasing relativi alle sue auto a noleggio. Ha nominato un nuovo amministratore delegato (CEO) a maggio, il suo quinto dal 2014.
La società con sede a Estero, in Florida, aveva negoziato con istituti di credito per ottenere sollievo, nonché con il dipartimento del tesoro degli Stati Uniti circa la possibilità di un salvataggio. Ma con una domanda lugubre, una flotta sovradimensionata e un crollo dei prezzi delle auto usate, Hertz non aveva abbastanza liquidità per durare fino a una ripresa del mercato.
"Rimangono incertezze su quando torneranno le entrate e quando il mercato delle auto usate riaprirà completamente per le vendite, il che ha reso necessaria l'azione di oggi (ieri)", ha affermato Hertz.
Mentre tutte le compagnie legate ai viaggi sono state ferite dalla pandemia, gran parte di ciò che ha pesato su Hertz è la sua strategia di possedere o noleggiare una parte consistente della sua flotta invece di acquisirla attraverso accordi di riacquisto con i produttori. In genere Hertz risponde alla caduta della domanda vendendo auto della sua flotta, quindi è stata particolarmente colpita da un calo dei prezzi nelle aste di auto usate.
White & Case LLP è il consulente legale della società, Moelis & Co è il banchiere per gli investimenti e FTI Consulting Inc fornisce consulenza finanziaria. Carl Icahn detiene una partecipazione azionaria del 38,89%, ha dichiarato Hertz.
Hertz, originariamente noto come Rent-a-Car Inc., è stata fondata a Chicago nel 1918. A partire da febbraio, operava con 12.400 sedi in tutto il mondo, secondo un deposito normativo.
Malattia da coronavirus (COVID-19)
Ricevi informazioni aggiornate
ENI S.P.A - è l'ora del rialzo?Ricapitoliamo:
Praticamente abbiamo una sequenza al ribasso completata da ottobre 2008.
Il rintracciamento di questa sequenza è stato completato a giugno 2014.
Da allora il mercato è sceso fino a raggiungere il minimo di 10.88.
Una sequenza il rialzo non ha funzionato ed ha girato alla 100esima estensione.
Adesso abbiamo il mercato che si trova in un rintracciamento, qui potrebbe essere l'occasione giusta per comprare.
GOLD Ai massimi del 2016 - MarketView del 20 Giugno 2019FOREXCOM:XAUUSD
La quotazione dell'oro ha avuto un forte rialzo complice anche la conference di Powell nella giornata di ieri. Che sia un bull Trap? Intanto i massimi del 2016 sono stati aggiornati, in vista i top del 2014.
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L’attività pubblicata nella presente e nelle prossime comunicazioni non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dall’articolo 1 comma 5 septies del decreto legislativo 58/98, così come modificato dal decreto legislativo 167/2007. Pertanto le analisi ed ogni altra informazione o articolo pubblicato hanno carattere puramente informativo e non costituiscono in alcun modo consulenza finanziaria, né costituiscono sollecitazione del pubblico risparmio, di conseguenza tutti i contenuti sopra riportati e di seguito segnalati vanno intesi come pure e semplici opinioni personali dell’Autore.
Analisi fondamentale mercato criptovalute. Quando si inverte? Darò la mia opinione sui fondamentali di bitcoin.
Il momento bearish di bitcoin sembra implacabile ormai da quasi un anno, ormai tutti si stanno chiedendo a che prezzo si possa fermare e se mai si fermerà.
Il mercato delle criptovalute, al contrario di come si possa pensare, stà subendo una forte maturazione a livello fondamentale e sicuramente è dato dal fatto che stà crescendo la consapevolezza di cosa sia la blockchain e dei benefici che potrà portare alla nostra vita di tutti i giorni.
Perchè penso che il mercato delle criptovalute possa ricominciare a crescere a livello di capitalizzazione ?
1 Il mercato immobiliare, azionario e l' economia in generale presto subiranno una grande recessione e abbiamo moltissimi dati che ci possono far pensare ciò, quando succedono questi eventi è sempre bene stare pronti, perchè è proprio in questi momenti che si fanno gli affari.
Molti pensano che le criptovalute siano state create principalmente come mezzo di pagamento, quando sono principalmente un "bene di rifugio" e nel caso in cui l' economia "entrasse in un momento bearish" molte persone cercherebbero altri asset per investire o depositare i propri soldi. Un tempo lo si faceva con l' oro e adesso abbiamo anche l' oro digitale, il mercato cripto.
2 I grandi investitori hanno espresso un grande interesse nell' entrare nel mercato cripto, pensate che non metteranno almeno il 2% del loro portafoglio per diversificare in un altro asset ?
3 Molti grafici dimostrano che in questo momento i "dumb money" stanno vendendo e la storia ci insegna che quando la maggior parte delle persone si aspetta che succeda qualcosa, spesso succede il contrario.
Come ci insegna Warren Buffet " si deve comprare quando c' è sangue nelle strade" e gli affari si fanno nei momenti di panico.
4 Il grafico settimanale mostra una situazione di oversold, l' unica volta che è successo è stato nel 2015 quando iniziò il cambio di tendenza dopo "la bolla" del 2014.
5 Il mercato delle criptovalute per il momento non è destinato a scomparire, perchè se doveva succedere sarebbe successo quando era molto più pericoloso.
Il punto di inversione può essere tra i 2700 e i 3100 $, perchè è il target di profitto del triangolo discendente ed è il punto dove si invertì la tendenza nel settembre 2018, dopo la notizia dell' abolizione delle criptovalute dalla Cina.
Preciso che è la mia modestissima opinione personale, nessuno ha la monetina magica per sapere quando finirà questo momento, ma ciò che è sicuro è che in futuro questa moneta avrà un valore maggiore di quello attuale.
BANCA MEDIOLANUM SCENARIO RIBASSISTA.BANCA MEDIOLANUM - uno dei nostri principali titoli del risparmio gestito. Dai massimi di fine Gennaio'18 ha corretto fino ad un -30%. Attualmente perde "solo" il 26,58%. Da notare come il nostro Fib il 7 Maggio faceva i massimi dell'anno, mentre Mediolanum veleggiava ad -20% rispetto ai massimi di Gennaio. Ciò accadeva con altri 2 titoli del risparmio gestito, AZIMUT e BANCA GENERALI quasi ad anticipare la correzione del fib.
Ho evidenziato su grafico Weekly, il box di BMED dove il prezzo si sta muovendo dal 15 Maggio, in un range tra 6,43 e 5,7 pari ad un 12%.
Un eventuale rottura ribassista di questo box potrebbe portare ad un ribasso con area di supporto tra 5,25/5. Area di prezzi che risale a Settembre 2014.
Sotto si aprirebbero scenari ribassi molto pesanti per tutto il nostro Fib non solo per Mediolanum.
Il titolo più discusso negli ultimi 8 giorni, Atlantia.
Il titolo di Atlantia, la holding che detiene le concessioni delle autostrade e dell'ex ponte caduto a Genova, è stato preso di mira e speculato al ribasso. Vediamo adesso il grafico. Sicuramente ha rotto una trendline, però vediamo che il titolo ha trovato un possibile supporto dai minimi di Agosto e Ottobre 2014. Ora bisogna vedere se il supporto terrà e quindi ci sarà un rimbalzo o sprofonderà ancora di più. Tutto dipenderà soprattutto se la loro concessione sarà tolta.
Teoria della formazione di un terzo triangoloAlla ricerca di frattali e formazioni geometriche mi sono imbattuto in un'altra idea che si abbina perfettamente, quasi come una coincidenza casuale, con la prima idea sulla ripetizione del crollo del 2014.
In questa analisi evidenzio l'andamento di Bitcoin da gennaio, con la formazione di un primo triangolo (in verde), alla rottura del supporto si è formato un A , B , C che ci ha portato alla formazione di un secondo triangolo (in giallo).
C'è stata recentemente la rottura di questo secondo supporto e questa prima parte ribassista, sembra un frattale di ciò che avvenne subito dopo la caduta dal primo triangolo verde. Siamo all'inizio di una nuova formazione A,B,C?
Io ovviamente non lo so per certo, analizzo quelle che sono delle possibilità, tiro ad indovinare. Ma attualmente il mercato è decisamente ribassista da mesi, i volumi di acquisto sono estremamente bassi ed aggiungerei che Bitcoin cavalca un supporto che dura nientepopodimeno che dal 2015 e questa, sempre a mio avviso, è un'ottima occasione per romperlo e trovarne uno nuovo.
Lo ripeto anche in questa analisi, per me (potrei benissimo sbagliarmi, non sarebbe la prima volta e neanche l'ultima) , dopo questo crollo rivedremo nuovi massimi, superiori a quelli visti a gennaio, ma ci vorrà pazienza, uno, due anni forse, magari 3.
E' solo una flag di consolidamento di breve o molto di piu'?Ho cercato di congiungere tutti i massimi in modo preciso evitando una falsa perforazione nel 2014. Girando e analizzando i grafici alcuni traders mettono la resistenza pluriennale a 1,2550 alcuni a 1,26 ed altri a 1,27. Secondo la mia idea il massimo di questa settimana 1,249 risulta di pochi punti percentuali al di sopra della trendline per la quale abbiamo visto un pullback arrestato da una probabile doji bullish in area 1,2295. Ora gli spikes ottenuti su candele settimanali hanno massimi decrescenti in corrispondenza della trendline pluriennale.
Questi massimi con supporto fisso in area 1,23 circa possono corrispondere anche ad una flag di consolidamento di breve termine, considerato il trend rialzista da cui viene. in circa due mesi abbiamo avuto un delta di circa 100 pips, quindi una lateralità molto compressa. E' difficile intuire se i massimi settimanali siano veramente segno di shortisti che utilizzino la resistenza pluriennale dinamica o perchè utilizzino altri tipi di resistenze/soglie.
Dal grafico si ha una situazione di compressione molto accentuata ed è prevedibile che nel prossimo mese ci possa essere una forte esplosione.
Mia personale idea: a seguito dell'incontro FED, sebbene si fossero pronunciati a favore di un aumento dei tassi nei prossimi anni l'eur/usd è esploso al rialzo in quanto si è mostrata prudente sulla crescita economica (inflazione).
Nonostante Draghi faccia di tutto per tenere l'Euro basso il mercato gli crede fino ad un certo punto perchè sanno che il QE dovrà finire e i tassi essere rinormalizzati: un segno evidente si è avuto con l'annuncio del tapering verso fine anno. Non è ancora chiaro fino a che punto il QE rimanga con l'acquisto di 30 mld mese o se venga successivamente ridotto/incrementato/continuato da ottobre, in piu' Draghi deporrà il mandato quest'anno.
La situazione interessante, ma sono sicuro che il mercato non aspetti altro che qualche minimo annuncio da Falco per rompere gli indugi (vedasi recente movimento di mercoledi).
Spero sia utile!
UsdJpy, prospettiva di lungo termine oltre 106UsdJpy ha superato l'area di 112 producendo una tendenza ribassista di lungo termine (vedi analisi correlata), che potrà portare il prezzo fino al target pari a 100. Il minimo annuale del 2014. Adesso con una tendenza primaria ribassista assolutamente confermata, possiamo valutare la congestione settimanale/giornaliera formata in area 106. Dalla prima chiusura giornaliera oltre l'area pari a 106, valuteremo nuove opportunità di trading ribassiste, con un target di medio e lungo termine.
EURJPY Operazione LONG di medio termineCome prima opportunità del 2018 ho cercato se c'era la possibilità di trarre profitto dall'uscita di questo cross da una lunga zona di congestione.
Quando il prezzo supera un livello chiave statisticamente è probabile che si abbia un ampio movimento da cui cercherò di tirare fuori un profitto.
Vediamo dal grafico mensile l'idea che ho avuto e se può essere o meno interessante.
Grafico Mensile:
Siamo in trend rialzista, dall'immagine vediamo come il prezzo sia in rally ma che per due volte ha avuto una pausa, (rettangoli azzurri).
Statisticamente quando il prezzo supera una congestione può formare dalle 2 alle 5 barre "di trend", cioè barre molto direzionali in cui il prezzo si muove molto, prima di tornare a formare una nuova congestione. E' da quel tipo di barre che ogni trader trae profitto ed è un movimento simile che sto cercando.
Sempre da questa immagine si può notare come il prezzo si sia già mosso in precedenza in questo modo: all'uscita dalla prima congestione, il primo rettangolino azzurro, si sono formate 3 barre molto direzionali; la mia speranza in questo trade è che all'uscita da questa congestione il prezzo torni a muoversi in quel modo.
Grafico Settimanale:
Dal settimanale vediamo meglio l'ultima congestione e la barra che ha chiuso al di fuori di essa.
Grafico Giornaliero:
Dal giornaliero invece notiamo come il prezzo abbia già testato con successo la congestione, cioè come indicato dalla freccia blu vediamo come sia "rimbalzato" sul livello che delimitava la congestione trasformando il livello stesso in un supporto da cui il prezzo sembra voglia rimbalzare verso l'alto.
Grafico a 2H:
Nel grafico a due il rettangolo azzurro e il cerchio giallo delimita le stesse zone precedenti, sono solo più "zoommate". Notiamo come il prezzo abbia testato con successo il supporto della vecchia congestione sul livello tondo a 134.000, ma vediamo anche che ha trovato resistenza nel livello tondo a 135.000
Ancora una volta sottolineo come nel Forex siano fondamentali i livelli tondi, (per una serie di ragioni che ho già menzionato in passato), che formando zone di supporto/resistenza molto importanti.
Detto questo torniamo al grafico settimanale per impostare il trade, considerando i livelli tondi che in passato si sono dimostrati punti chiave:
Nel rettangolo azzurro ho sottolineato una zona di prezzo che ha seguito pedissequamente i livelli tondi, c'è la probabilità che il prezzo se ne ricordi e quindi imposto l'entrata, lo stop loss e i take profit in questo contesto. In figura potete vedere come ho pensato di selezionarli, il trade ha rapporto rischio / rendimento di circa 3,5:1 con la possibilità che il prezzo torni a sfiorare i massimi di settembre 2014.
Se ci sono domande, consigli o critiche potete commentare sotto, grazie e al prossimo trade:)
(In allegato ho inserito una vecchia idea legata a questo cross, oltre al trade in sé che ormai non ha più valore c'è anche una mini analisi del cross che può essere utile).
TESLA: ripartenza dal livello 292Il titolo Tesla sta riprendendo quota dal minimo di periodo fatto a 292, in corrispondenza del vecchio top storico del 2014.
La tenuta di questo importante supporto ha ridato forza al titolo.
L'attuale movimento si sta svolgendo lungo l'angolo 1x1 di Gann.
Primo obbiettivo il livello 340.
ENI - Lotta intestina tra Tori ed OrsiC’è molta incertezza su tutto il listino domestico. Proseguire con il rialzo o prendere profitto. Guardate ad esempio ENI. Prezzi fuori dall'area di valore 2015-2016. 4 sedute con candele Pinocchio (sia bearish che bullish) che “ballano” attorno ad un livello chiave settimanale 15,70 coincidente peraltro con il 50% di ritracciamento della discesa da i massimi 2014. Prendere posizione adesso è veramente difficile, in quanto traders che partecipano all’azione del mercato possono interpretare le chiusure di candela in modo diverso creando quindi confusione. Pertanto sarà necessario spostarsi su candele a TF inferiore (H4) ed attendere signature e conferme sopra o sotto il livello ad indicarci rispettivamente un operatività short o long, con primi target 15,30 (corrispondente peraltro alla MA 55) o 16,15.