Crude Oil - Attendo un riavvicinamento alla mediaIl crude oil, dopo aver regalato buone opportunità la scorsa settimana grazie al pattern ribassista del doppio massimo, sembra voler recuperare forza. Sarà mia intenzione cercare di sfruttare questa forza, compatibilmente con i movimenti di mercato, per cercare dei setup long.
In particolare sappiamo che su questa materia prima, strategie trend following, tendono a performare abbastanza bene.
Cercherò un setup long se:
- il prezzo andrà ad avvicinarsi alla sua media;
- il supertrend resterà ancora positiva,
- l'indicatore Roc continuerà a restare in territorio positivo,
- ADX line e DMI in impostazione rialzista.
Preferibilmente preferirei che il segnale si verificasse tra le ore 15 e 22 di NEW YORK, orari che potrebbero essere caratterizzati da un bias rialzista della commodity.
Da ricordare che il trend primario del crude oil al momento è ribassista, tuttavia possiamo cercare di sfruttare sui time frame minori questi movimenti correttivi.
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NATURAL GAS (NG) - Ancora deboleIl NATURAL GAS (NG) dopo aver raggiunto un picco massimo a fine Agosto 2022 ha avviato una fase ribassista che ha portato a metà Ottobre alla rottura al ribasso di una trend line dinamica che fungeva nel passato da importante supporto.
Questa trend line di supporto è diventata, a seguito del break out al ribasso, resistenza avvertita recentemente diverse volte durante le fasi di ritracciamento. L'ultimo tocco della trend line è avvenuto a fine Novembre per poi tornare il mercato fortemente al ribasso
Gli ultimi giorni sono stati di ritracciamento avvicinandosi ad un'area statica di offerta/resistenza (rettangolo rosso in figura) che potrebbe riportare i prezzi al ribasso sino al raggiungimento di un'area più bassa di domanda/supporto (rettangolo verde in figura)
Anche la stagionalità supporta l'idea di una continuazione al ribasso per qualche altra settimana.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Analisi completa sul nostro canale youtube.
Buon trading!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.06.2022Continuo aumento dei prezzi delle materie prime e dell’inflazione.
Dati macro tedeschi confermano rallentamento europeo.
Rendimenti dei Governativi europei ancora in risalita.
L’economia cinese potrebbe ripartire dopo i lock-down primaveril i.
Ieri, 7 giugno, seduta in calo per le maggiori Borse europee: nessuna sorpresa, visto che lo scenario macro e politico resta perturbato, con la minaccia di un’inflazione che potrebbe salire ancora in parallelo all’ascesa continua dei prezzi delle materie prime. L’inflazione elevata, combinata con politiche monetarie via via piu’ restrittive aumetano il rischio di stagnazione o recessione economica in Europa e Stati Uniti.
Non a caso, la Banca Mondiale (World Bank) ha tagliato le stime crescita 2022 di tutte le economie sviluppate, principalmente a causa di un’inflazione “sopra target”.
Oggi, 8 giugno, riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che fornira’ nuove stime sull'inflazione ma non riservera’ sorprese sul fronte dei tassi: il primo rialzo, dopo 10 anni di immobilita’, e’ previsto solo nella riunione di luglio.
Dunque, alla chiusura di ieri, 7 giugno, arretramenti generalizzati per i listini europei: Milano -0,8%, Londra, Parigi e Francoforte -0,7%. Con un inaspettato guizzo dell’ultima ora, Wall street ha invece chiuso con buoni rialzi, prossimi a +1% sia per il Nasdaq che per lo S&P500.
Sul fonte macro europeo si moltiplicano i segnali di rallentamento: in Germania gli ordinii industriali sono calati ad aprile del -2,7% mensile e del -6,2% annuale. Nello stesso mese, la produzione industriale è cresciuta su base mensile del +0,7% contro il +1% atteso dagli analisti, ma e’ scesa del -2,2% su base annuale.
Qualche spiraglio di ritorno ad una crescita robusta si apre invece per la Cina, dove l'allentamento delle misure anti-Covid a Pechino e Shanghai dovrebbe ridare slancio a consumi, produzione industriale ed esportazioni del Paese, con riflessi positivi sulla crescita economica globale.
La crescita dei prezzi delle materie prime non conosce sosta: il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento americano) e’ salito di oltre +1% sopra 120 Dollari/barile. Un po’ di sollievo sul versante energetico europeo lo da’ invece il prezzo del gas, che torna ai livelli pre-guerra in Ucraina, attorno a 80 Euro/megawattora.
Il prezzo del frumento oggi, 8 giugno, cala per il secondo giorno, dopo la sgradita impennata di lunedì 6 giugno. Il Ministro della Difesa turco Hulusi Akar segnala “progressi significativi" nei negoziati con Russia, Ucraina e Nazioni Unite per raggiungere un accordo che sblocchi l'esportazione via mare di grano dai porti ucraini sul Mar Nero.
Il ripegamanto dei prezzi di alcuni cereali non ha impedito che ieri siano stati raggiunti nuovi massimi storici dell’indice Bloomberg Commodity.
Calma relativa sul mercato valutario, con l'Euro attorno a quota 1,07 Dollari, in attesa del meeting della Banca Centrale Europea. Calo ulteriore, invece, per lo Yen giapponese, che nel fixing col Dollaro Usa torna ai livelli di aprile 2002, indebolito dalla politica monetaria “super-accomodante” della Banca del Giappone (BoJ).
Il cross Dollaro-Yen e’ attorno a 132,5, dopo un rapido passaggio a 133 Yen (ore 13.00 CET).
Stamattina 8 giugno, le Borse asiatiche, contagiate dalle chiusure positive di Wall Street di ieri, hanno chiuso mediamente in rialzo. Il Nikkei giaponese ha cosi’ chiuso ai massimi da oltre 2 mesi, trainato da titoli tecnologici ed energetici. L’economia Giapponese nel primo trimestre si e’ contratta meno di quanto anticipato: -0,5%, contro il -1% della prima lettura.
Anche le Borse della “greater China” hanno segnato i massimi da due mesi: l'indice Shanghai Composite e’ salito +0,7%, massimi da inizio aprile. L'Hang Seng di Hong Kong ha segnato +2,2%, il Kospi coreano si e’ accontentato di +0,4%, ed il Taiex taiwanese ha chiuso gli scambi a +1% (ore 13.00 CET).
Il Sensex indiano ha perso il -0,4%, dopo l’aumento dei tassi di +0,5% da parte della Banca Centrale Indiana (Reserve Bank of India): il consensus stimava un incremento di +0,4% a 4,80%, mentre la decisione e’ stata di portare il “refinancing rate” a +4,9%.
La Banca Centrale Indiana prevede e intende contrastare un’inflazione che permane oltre la soglia di tolleranza del +6%. Reazioni comunque contenute anche sul cambio Rupia/Dollaro Usa. Nelle stesse ore la Banca Centrale Thailandese ha deciso di lasciare invariati i tassi.
In Europa, dopo una partenza incerta, gli indici azionari sono peggiorati e, a fine mattinata, si registrano cali mesi del -0,6%. Maggiore tensione si rileva sul mercato obbligazionario dove lo spread di rendimento tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi si e’ spinto sino a 212 punti base, col BTP decennale che rende +3,46%.
I futures sui maggiori indici di Wall Street anticipano riaperture in calo attorno a -0,7%, probabilmente disturbati dal coninuo rialzo del prezzo del petrolio che fa temere un brutto dato sull’inflazione Usa a maggio, previsto per venerdi’ 10.
Leggero rialzo del prezzo dell'oro, +0,2% a 1.850 Dollari/oncia, mentre tornano gli acquisti sulle cryptovalute: Bitcoin +4,1% a 30.800 Dollari. (ore 14.00 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
PETROLIO (CL) - DeboleIl Petrolio (CL) sul time frame giornaliero si trova nell'ultimo periodo in una fase di ritracciamento dopo un importante impulso precedete rialzista.
Una nuova gamba ribassista è in fase di completamento dopo:
- aver effettuato il 25 Marzo un massimo inferiore al precedente
- aver effettuato il 6 Aprile il break out di una trend line che fungeva da supporto da diverso tempo
Misurando il ritracciamento di Fibonacci del precedente impulso rialzista è possibile individuare il rettangolo verde in figura come area di attenzione che può fungere da supporto/domanda. La base del rettangolo rappresenta proprio il livello più profondo 61,8% di ritracciamento di Fibonacci intorno ai 90$
Ci aspettiamo dunque ancora debolezza nelle prossime settimane che può portare, attraverso un movimento lateral ribassista, il prezzo su livelli più bassi sino a raggiungere la base del rettangolo verde
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS/PFTS.
Buon trading!
Previsioni futures a New York,Milano e Francoforte oggi 1° marzoSe seguite le mie analisi ed emulate le mie operazioni realizzerete le mie stesse performance.
MOLTO IMPORTANTE QUESTA E' UN'ANALISI DAILY TESA SOLO AD INDICARE L'OPERATIVITA' DI OGGI SUI FUTURES.
Opero solo se una posizione è giustificata dal punto di vista del rischio-beneficio.
Una divergenza esagerata tra i mercati americani e quelli europei ha eccessivamente penalizzato i miei LONG sui futures europei questa mattina.
L'operatività americana ancora regge bene.
Oltre 2,5% di divergenza tra i due mercati, sinceramente troppo.
Il mercato USA insiste nel suo sentimento risk on.
In apertura dei mercati americani l'S&P 500 ha cancellato il ribasso che aveva accumulato.
I mercati dicono stanno guardando avanti, e anche se la correzione a medio termine non è finita, per oggi si sale.
La performance senza emozioni dei mercati obbligazionari suggerisce che il ritmo del rialzo probabilmente rallenterà, ma i ribassi che si sono verificati sono stati ricomprati.
Il livello di 4.300 che avevo messo come Stop Loss ha retto.
Il VIX si sta lentamente ma progressivamente calmando.
Avevo scritto ieri “Vedo una settimana di consolidamento in un ambiente, comunque, che rimane molto delicato. Per il momento vedo un mercato azionario buono più per i tori che per gli orsi, sempre che la dinamica degli eventi della guerra al di là dei mercati non cambi la situazione.”
E lo confermo anche per oggi.
L'inflazione alta sta continuando non mi aspetto un rallentamento significativo per il momento.
Oro e soci hanno trovato una base, si prospetta una grande settimana, e lo stesso vale per il petrolio greggio, seguito in misura minore dal rame.
Sono Long su tutti nella sezione Commodity.
Gli sviluppi del fine settimana sul fronte finanziario hanno innescato una corsa alle cripto valute, e il Long che ho in atto sta procedendo.
1. FTSE MIB INDEX - posizione Flat dal 01/03
2. Indice Stoxx 50 - posizione Flat dal 01/03
3. Indice Dax - posizione Flat dal 01/03
4. Indice S&P 500 - posizione Long
Stop loss a 4.296/4.306. Primo Target che mi pongo 4.436/4.446.
5. Indice DOW JONES Industrial - posizione LONG
Stop loss a 33.242/33.318. Primo Target che mi pongo 34.324/34.403.
6. Indice NASDAQ 100 - posizione Long
Stop loss a 13.924/13.956. Primo Target che mi pongo 14.378/14.411
Nella mia STRATEGIA UTILIZZO insieme FUTURES AMERICANI e FUTURES EUROPEI.
Questa strategia può essere fonte di ispirazione od emulazione per chi la legge.
La strategia consiste nell’avere contemporaneamente aperte più posizioni.
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco insieme permette di mantenere un elevato rendimento gestendo meglio i drawdown che statisticamente possono accadere.
Abbonandoti al mio blog vedrai in tempo reale il livello esatto (e non approssimato come in questa analisi) al quale entro ed esco da ogni Future.
Vedrai come io applico la mia strategia ed il mio metodo.
Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 28/02/2022:
1.Nasdaq 100 +149,99%
2.Dow Jones Industrial +132,43%
3.S&P 500 +22,83%
4.FTSEMIB +7,30%
5.Stoxx 50 -81,204%
6.DAX -119,32%
Rendimento medio dei 6 futures nel periodo +18,67
Come impostare il corretto copy trading della mia strategia sul canale 7 e 8 UTILIZZANDO I 3 FUTURES AMERICANI + I 3 FUTURES EUROPEI.
Premesse :
Strategia per applicare il copy trading statistico:
1. Utilizzo le size piccole dei FUTURES denominate MICRO o MINI.
2. La strategia consiste nell’avere aperte contemporaneamente le 4 posizioni (2 FUTURES AMERICANI + 2 FUTURES EUROPEI).
3. Organizzo il mio capitale in 4 parti con le quali compero 4 FUTURES, 25,00% su ogni FUTURE.
4. Il portafoglio FUTURES è composto di 6 ASSETS e quindi acquistandone 4 praticamente possiedo il 66,66% dell'intero portafoglio, abbastanza per avere una rilevanza statistica che nel lungo periodo creerà le condizioni per avere le performance allineate con quelle del 100% del portafoglio.
5. Acquisto fino ad esaurimento del capitale i FUTURES mano a mano che arrivano i segnali e quindi max 4 FUTURES in portafoglio.
6. Vendo i FUTURES in portafoglio mano a mano che scatta il segnale di chiusura e con la nuova liquidità sono pronto a ricominciare gli acquisti.
Strategia per applicare il copy trading statistico:
3. Entro nelle 4 posizioni quando diventano long o short e quindi ho 4 posizioni in portafoglio.
4. Esco dalle 4 posizioni quando avviene il cambio di fase e mi preparo per la prossima operazione.
Nota Bene:
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco tutti insieme permette di mantenere un elevato rendimento ma da anche la possibilità di gestire meglio i drawdown che statisticamente possono verificarsi.
NATURAL GAS - Ancora ribassistaIl Natural gas continua la sua fase di trend ribassista confermato sul time frame giornaliero dal break out al ribasso della media istituzionale a 200 periodi che è stata poi ritestata in una breve fase di ritracciamento evidenziando la volontà di effettuare una nuova "gamba" ribassista
Sul grafico sono state indicate due possibili aree di domanda/supporto dove possono esserci delle reazioni dielprezzo al rialzo prevedendo buone probabilità che il mercato possa raggiungere la seconda più bassa.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS/PFTS.
Buon trading!
NATURAL GAS (NG) - Incerto ma deboleIl time frame settimanale del Natural Gas (NG) mostra, dopo aver effettuato un doppio minimo in corrispondenza dei due rettangoli in basso celesti (1° minimo a Marzo 2016 e 2°minimo a Giugno 2020), come è partito un forte impulso rialzista durato più di un anno e che si è arrestato nella settimana del 4/10 dopo aver raggiunto lo stesso picco massimo di Febbraio 2014. Su quel livello che rappresenta un'area di offerta/resistenza (rettangolo rosso) hanno preso il sopravvento le forze ribassiste avviando una fase piuttosto intensa di ritracciamento.
Per valutare quanto profondo può essere questo ritracciamento sono state individuate due aree di approdo che possono fungere da domanda/supporto, una più alta e l'altra più bassa rappresentate in figura dai rettangoli verdi. Presso tali aree in passato vi sono state interessanti reazioni di prezzo ed inoltre corrispondono esattamente ai principali livelli di ritracciamento di Fibonacci misurati in corrispondenza dell'ultima gamba rialzista:
- Livello 38.2 di Fibonacci in corrispondenza della prima area di domanda/supporto
- Livello 61.8 di Fibonacci in corrispondenza della seconda area di domanda/supporto
E' molto probabile un rimbalzo in corrispondenza della prima area di domanda/supporto dove passa anche la EMA a 21 periodi ma non escludiamo che ci possa poi essere una prosecuzione della fase di ritracciamento sino alla seconda area dove passa anche la MA a 50 periodi
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
Il mercato rompe i massimi e l'ORO può tornare a scendereBuongiorno a tutti, in occasione del raggiungimento della cifra simbolica di 4.000 punti per l’indice S&P 500 ho pensato di portarvi un’analisi su uno strumento molto legato all’economia mondiale. Parliamo infatti dell’ORO.
Da sempre visto come il bene rifugio, l’oro ha una correlazione inversa con il mercato, ovvero quando i mercati vanno bene le persone preferiscono acquistare azioni, che hanno rendimenti molto più elevati, piuttosto che investire in una commodity. Ed ecco perché con gli indici che continuano a rompere i massimi storici è molto probabile pensare che l’oro posso continuare la propria discesa.
Andiamo a vedere se anche a livello tecnico il grafico sembra darci ragione.
A livello tecnico devo dire che il grafico mi piace molto, è palese la perdita di valore che ha avuto in questo ultimo periodo. Inoltre la zona in cui ci troviamo attualmente, è davvero interessante.
Infatti dopo la rottura del supporto a 1776,00$ questo livello sembra prepararsi per diventare una resistenza in cerca di retest. Il 38,2% di ritracciamento di Fibonacci presente in quella zona, avvalora ancora di più la scelta di questa resistenza come punto di attenzione per aspettarsi un qualche segnale di inversione ribassista.
Aggiungendo l’indicatore Ichimoku noto altre informazioni davvero interessanti:
In questo caso riporto il grafico settimanale, nel quale la visione con l’indicatore è più chiara e ci mostra un setup piuttosto ribassista nel quale vediamo una kumo short in formazione e la chikou che si trova sotto ai prezzi. La cosa sicuramente più interessante è la SSB piatta che troviamo nuovamente a supporto di un timing molto buono per cercare un ingresso short.
Scendendo sul giornaliero la situazione è nuovamente molto interessante perché la SSB piatta è sempre presente nello stesso identico livello.
In conclusione dunque direi che la scelta più saggia è quella di attendere in questa zona un segnale ribassista, in modo da poter continuare a sfruttare questo trend short di medio \ lungo periodo.
Basta guardare al Nasdaq per le buone notizie adesso guarda....Basta guardare al Nasdaq per le buone notizie adesso guarda il Dow Jones.
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è salito del +0,10%. Quarto giorno di rialzo consecutivo.
Il Dow Jones Industrial è salito dello 0,9%, a 32.778,64, sospinto dai titoli industriali come Boeing e Caterpillar. Il Nasdaq, l’indice soprattutto del settore tecnologico, è sceso.
Il mercato obbligazionario è stato ancora una volta la forza dominante che ha spinto i titoli tecnologici in basso.
Come scrivo oramai da molte settimane, i rendimenti dell’obbligazionario spingono i tassi di interesse più in alto e fanno apparire le azioni tecnologiche cresciute moltissimo fini a febbraio adesso come eccessivamente costose.
Dopo essere rimasto stabile per la maggior parte della settimana, il rendimento del Treasury a 10 anni è balzato questa notte all’1,62% dall’1,52% del giorno prima.
La scorsa settimana gli investitori avevano venduto le azioni quando il rendimento aveva superato la soglia dell’1,60%.
Nel momento in cui scrivo il Treasury a 10 anni è all’1,63%. Non si presenta come un grande inizio di settimana.
Nel mio progetto One Shot di marzo spiego che siamo all’inizio di un periodo senza precedenti di investimenti globali coordinati per facilitare la transizione energetica, e che questo innescherà un’accelerazione della domanda di alcune commodity. Questo è il momento di fare un investimento che sia al tempo spesso speculativo e protettivo.
Se l’inflazione salirà come dimostra di voler fare, questo ne rialzerà le quotazioni e allo stesso tempo permetterà di investire nella green economy.
L’aumento dei rendimenti obbligazionari è arrivato contemporaneamente al momento nel quale il presidente Joe Biden ha firmato in legge il piano di stimolo da 1.900 miliardi di dollari.
Ricordo ancora che la legge che sta per essere firmata fornirà liquidità immediata cash per 1.400 dollari per la maggioranza della popolazione americana ed estenderà i sussidi di disoccupazione di emergenza.
Il presidente Biden in un discorso in prima serata giovedì scorso ha anche esposto un piano, per spiegare che chiunque vorrà negli Stati Uniti sarà vaccinato entro il 1° maggio.
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente acquistati nell’ultima sessione di borsa sono stati:
Immobiliare
Industriale
Utilities
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati:
Beni non essenziali
Information Technology
Communication Services
Venerdì Wall Street ha ricevuto un altro segnale che l’inflazione sta aumentando.
Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato che l’indice dei prezzi alla produzione, che misura l’inflazione prima che raggiunga i consumatori, è aumentato dello 0,5% nel mese di febbraio dopo un aumento record dell’1,3% nel mese di gennaio.
Nell’ultimo anno, i prezzi all’ingrosso sono saliti del 2,8%, il più grande incremento annuale per i beni del commercio all’ingrosso in più di due anni.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
L’S&P 500 è salito di 4 punti a 3.943,35 per un +0,10%.
Il Dow Jones ha guadagnato 293 punti a 32.778,60 per un +0,90%.
Il Nasdaq è sceso di 78,80 punti, o -0,59%, a 13.319,90.
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha guadagnato lo +0,60%, chiudendo a 2.352,79.
Questo indice ha concluso la settimana con un aumento del 7,3%, superando ampliamente il seppur grande rialzo del 2,6% avuto dal’S&P 500.
Il prezzo del greggio americano è sceso di 41 centesimi chiudendo a 65,61 dollari al barile.
Una parte non minoritaria degli economisti teme che l’inflazione, che è stata dormiente nell’ultimo decennio, salirà a causa della domanda che sarà generata proprio a causa del piano di stimolo Biden.
Altri economisti contrastano questa teoria ribadendo che ci sono 9,5 milioni di posti di lavoro in meno nell’economia americana rispetto a prima che la pandemia colpisse un anno fa.
La teoria di questi ultimi è che la disoccupazione manterrà un freno sull’inflazione.
I titoli al centro della mia attenzione nel bene e nel male nel mercato dopo l’ultima sessione di borsa sono stati:
Tesla Inc -0.84%
Apple Inc -0.76%
Boeing Company +6.82% attenzione a questo titolo. Per conoscere i corretti livelli di ingresso e non sbagliare il timing contattatemi.
Amazon.com Inc -0.77%
Gamestop Corp +1.73%
Facebook Inc -2.00%
Microsoft Corp -0.58%
Nio Inc -1.15% attenzione a questo titolo. Per conoscere i corretti livelli di ingresso e non sbagliare il timing contattatemi.
Alibaba Group Holding -3.71%
Viacomcbs Inc Cl B +10.04%
Basta guardare al Nasdaq per le buone notizie adesso guarda il Dow Jones.
I futures del Nasdaq sono negativi nel momento in cui scrivo questa mattina, oggi 15 marzo a Wall Street. Cambiate le vostre abitudini se non lo avete ancora fatto. Le buone notizie non arriveranno più e per molto tempo dalla direzione dove eravate abituati a guardare.
Le azioni hanno chiuso in maniera contradditoria questa notte in Asia.
La Cina ha presentato una varietà di dati che hanno dipinto un quadro complicato del suo recupero dalla pandemia e questo ha condizionato non poco il sentiment.
Gli indici di riferimento sono saliti a Hong Kong e Tokyo, ma sono scesi a Shanghai e in Corea del Sud.
La definitiva conversione in legge del piano Biden ha dato più fiducia agli investitori che gli Stati Uniti e l’economia globale avranno una forte ripresa dalla pandemia nella seconda metà dell’anno, ma anche che potenzialmente questo aumenterà il tasso di inflazione.
La Cina ha guidato la ripresa globale, riaprendo prima di altri paesi dal blocco del coronavirus.
I dati positivi emersi sono le vendite al dettaglio che sono salite di quasi il 36% su base annua a gennaio-febbraio rispetto a un anno prima.
Ma l’impennata è stata principalmente guidata da una forte domanda di auto, ristorazione e gioielli, e questo suggerisce che i consumi cinesi sono venuti a causa delle festività del Capodanno.
I dati sono impressionanti ma l’esagerazione nasce dal confronto con le chiusure totali dell’anno precedente.
Il tasso di disoccupazione è salito al 5,5% dal 5,2% di un anno prima.
I valori dei mercati asiatici di questa mattina in prossimità della chiusura nel momento in cui sto scrivendo la mia analisi sono:
Il Kospi della Corea del Sud è sceso del -0,20% a 3.049,16.
Il Nikkei 225 del Giappone è salito dello 0,10%punti a 29.732,98.
L’S&P/ASX 200 dell’Australia è salito del +0,10% a 6.771,00.
L’Hang Seng di Hong Kong è salito del +0,60% a 28.907,15.
lo Shanghai Composite ha perso il -0,6% a 3.432,01.
L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari. L'intento di questa analisi è quindi esclusivamente divulgativo e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
SILVER - Possibile l'affondo a 23$ poi solo long- Diagonale iniziale in onda 1
- ZigZag in onda 2
- La correzione ha già raggiunto il 61.8% ma potrebbe estendersi fino al 76.4%
- Livello d'invalidazione 21.641
- Sulla tenuta del livello d'invalidazione ripartenza long di medio-lungo periodo
F T S
Friendly. Trading. System.
Natural Gas 26-01-2021 - 3$ entro i primi di febbraio?
Premetto che non sono esperto di analisi ciclica, spero quindi che chi conosce veramente bene la materia faccia osservazioni in merito.
Nella giornata di ieri la candela 4h delle ore 20 come da precedente analisi, ha portato ad un cambiamento di trend sul breve termine.
Fatta questa premessa ho fatto un ragionamento più coraggioso, provando a fare una previsione a 10 gg
Partendo dalle candele 1g, ho segnato i minimi a 20 gg, dal 30 ottobre al 28 dicembre sono stati tutti decrescenti disegnando un canale abbastanza definito.
La giornata di ieri dovrebbe aver fatto si che la candela del 22/1 fosse il nuovo minimo a 20 gg (la conferma si ha solo con la chiusura odierna che deve essere superiore al minimo di ieri a 2,448 penso sia abbastanza scontato).
Siccome questo nuovo minimo è superiore a quello del 28/12 posto a 2,23, mi aspetto che il successivo minimo tra 20 giorni possa essere superiore di 0,20$ quindi posto a 2.64 e lo stesso per il nuovo massimo che si dovrebbe verificare tra circa 10 gg e dovrebbe essere superiore di 0,2$ rispetto al precedente che era 2,85, quindi 3,05
Terrò aggiornata la discussione per i prossimi 10 giorni per vedere se l'idea è corretta.
Come detto prima spero nel confronto con gli esperti in modo da imparare meglio la materia
Petrolio: Possibile ritracciamento!Weekly Chart. Petrolio su livelli interessanti. L'area di prezzo dei 52.3 è stata molto sentita in passato, da inizio 2019 ai primi del 2020 ha funzionato da supporto, poi la settimana del 24 Febbraio è stata violata e l'impulso che ha rotto la struttura è partito all'incirca in area 53.7. Adesso siamo in prossimità di questa zona dove mi attendo un ritracciamento dei prezzi. Andrò alla ricerca di uno short che sia un Candlestick Pattern quindi un rifiuto della zona che confermi la mia idea.
PROSEGUIMENTO SENZA FINE DELL'ORO?Non so fino a quando l'oro spingerà al rialzo, in verità non lo sa nessuno ma abbiamo visto i nuovi Massimi storici da parte di questa commodity. Sicuramente non mi do dei Target al momento ma Terrò d'occhio la fascia dei 1850/1900 dove prenderò posizione al rialzo se dovesse arrivarci!
Saluti!
QUELLI DI APRILE SONO DA CONSIDERARSI RIALZI FRAGILI?Il sell off di marzo ha costretto molti Hedge fund a ridurre sensibilmente la loro gross exposure, vale a dire il totale delle posizioni aperte, date dalla somma di posizioni long e di posizioni short.
Al momento, i dati forniti da CS Prime Service Risk Advisory, mostrano un lieve recupero della gross Exposure per i fondi quant (attualmente al 65%) e per i fondi long-short equity (all’89%). Trattasi comunque di esposizioni molto basse se raffrontate con le medie storiche, soprattutto per quanto riguarda i Quant Fund, che di fatto, stanno ancora alla finestra.
Nonostante la gross exposure sia decisamente ridotta, i fondi Long-Short equity, nelle ultime settimane hanno sensibilmente aumentato la loro net-exposure sul mercato azionario. Essa misura la differenza netta tra le posizioni lunghe e quelle corte.
Tale processo di chiusura delle posizioni short e’ stato particolarmente marcato durante aprile, mese in cui abbiamo assistito ad un forte rimbalzo da parte degli indici azionari.
In sintesi, tali dati mostrano che:
1) Parte del Momentum propulsore del rimbalzo di aprile e’ stato il processo di short covering. Comprava chi doveva comprare per difendere le performance e non chi voleva comprare.
2) Il mondo degli HF ha ancora un sacco di liquidita’, margini da usare.
3) I fondi L-S sono molto lunghi. Eventuali discese del mercato potrebbero spingerli ad aumentare le posizioni short e ridurre la net exposure.
Vogliamo approfondire il punto 1) perche’ merita attenzione.
Dovremmo chiederci come mai i fondi hedge sono stati costretti a ricomprarsi i titoli su cui erano short.
Ebbene, stando a rielaborazioni quantitative, sembra che nell’attuale reporting season si sia verificato un fenomeno alquanto bizzarro. I titoli delle societa’ che si sono rifiutate di dare guidance, hanno sovraperformato il mercato post reporting. Di fatto, quello che si e’ verificato e’ stato che, in assenza di guidance, il mercato ha finito per dare una lettura relativamente piu’ ottimistica sul futuro della societa’ rispetto a quella che avrebbe dato in presenza di tagli marcati alle guidance da parte del management. Molti analisti hanno finito per mettere un -10% sulle stime di contrazione degli utili attesi per fine anno solo leggermente sotto la media di revisione al ribasso delle stime per l’intero S&P500 (-7%). E cosi, miracolosamente, quei titoli shortati dai fondi hedge, sono risultati meno rischiosi delle attese e come tali da ricomprare. A poco importa che tali stime scritte dagli analisti fossero solo convenzionali e letteralmente buttate a caso.. gli algoritmi con cui lavorano i fondi quantitativi non sanno queste cose.
Altro aspetto interessante ma piuttosto comune e’ che, al contrario, i titoli c.d. Consensus, quelli su cui si concentrano maggiormente le posizioni degli operatori perche’ vengono considerate “storie da cavalcare” hanno fatto piu’ fatica a superare la prova del reporting. Fino ad ora, le societa’ che hanno riportato un trimestre peggiore delle attese hanno realizzato una sottoperformance rispetto allo S&P500 dell’1.1% mentre in caso di risultati migliori si sono limitati a performare come il mercato.
In sintesi, questo e’ un mercato che sta premiando (in termini relativi) i titoli di bassa qualita’ e con scarsa visibilita’ degli utili. Trattasi di performance principalmente legate alla chiusura forzata di posizioni short da parte di fondi hedge, in preda al panic buying.
Tale analisi mostra con maggiore chiarezza la fragilita’ dei rialzi a cui abbiamo assistito ad aprile. Essi si basano su convenzioni, fragili stime e gestione dei rischi da parte dei fondi hedge. Poco hanno a che fare con la volonta’ di comprare basata su stime di recupero futuro dei trend macro e micro.
Chiudiamo questo commento di preapertura con una parentesi sul petrolio.
La situazione sta sensibilmente migliorando e si sta riflettendo progressivamente sui prezzi della commodity.
Sono tre i fattori di miglioramento:
1) I dati sulle scorte a Cushing, in Oklahoma, punto di consegna del WTI stanno progressivamente calando. Esse sono state pari a 1.8 milioni di barili la scorsa settimana. Se tale dato fosse confermato mercoledi, potremmo assistere ad un ulteriore salita del petrolio.
2) Sul lato della domanda, il fatto che alcune economie stiano lentamente tornando alla normalita’ porta gli operatori a scontare un graduale recupero della domanda a beneficio delle quotazioni del petrolio.
3) (conseguenza di quanto sopra), gli spread tra i futures si stanno progressivamente riducendo, rendendo l’investimento in petrolio tramite ETC molto piu’ efficiente rispetto ad alcune settimane fa. Attualmente lo spread tra la scadenza di giugno e quella di luglio e’ di 2.3USD contro gli oltre 7 USD di alcune settimane fa.
Nei commenti di preapertura di una decina di giorni fa avevamo invitato a monitorare l’andamento degli spread come segnale di acquisto.
A guardare il grafico verrebbe voglia di comprare… MA 😒😈Petrolio: ancora elevato il rischio downside
A guardare il grafico verrebbe voglia di comprare… eppure i rischi di ulteriore pressione ribassista sul petrolio sono concreti.
La combinazione di un’offerta ancora piuttosto sostenuta ed una forte contrazione della domanda sta mettendo forte pressione ai prezzi del petrolio che ora flirtano con i supporti in area 50 USD al barile ma che potrebbero scendere ulteriormente qualora nelle prossime settimane non si assista ad un cambio degli equilibri tra domanda ed offerta.
Partiamo dalla domanda. La diffusione del coronavirus in Cina ha portato non solo ad un prolungamento della festivita’ del new year Holiday ma sta impedendo a molte delle fabbriche cinesi di riaprire i battenti. Alcune di esse riapriranno tra oggi e domani, altre preferiscono aspettare. Troppo elevato il rischio di contagio soprattutto nelle fabbriche del settore tech e auto in cui migliaia di persone vengono messe assieme a lavorare in linee produttive. E cosi, i numeri parlano gia’ chiaro. Le importazioni di petrolio dalla Cina sono scese a 8 milioni di barili al giorno nell’ultima settimana di gennaio. Trattasi di un calo del 27% che potrebbe estendersi ulteriormente con l’aggiornamento delle statistiche per la settimana appena trascorsa. Le societa’ di raffinazione di petrolio Cinese hanno gia’ tagliato la quantita’ di petrolio da raffinare di 2 milioni di barili al giorno.
Non sono tardate, quindi, le revisioni al ribasso della domanda di petrolio da parte delle societa’ di consulenza. L’analisi condotta da Energy Aspect evidenzia una forte contrazione della domanda globale nel trimestre in corso, in parte recuperata nella seconda parte dell’anno.
Nel mese prossimo e’ molto probabile che la domanda Cinese di petrolio continui a subire delle contrazioni. La stima corrente e’ per una contrazione del 10% che andrebbe ad impattare direttamente i 4 paesi maggiormente esposti alla domanda Cinese vale a dire l’Arabia Saudita, l’Iraq, gli Emirati Arabi ed il Kuwait.
Ma il problema del petrolio non e’ solo un problema di domanda, ma anche di offerta.
In primo luogo, potrebbe riversarsi sul mercato del petrolio un’offerta per 1 milione di barili al giorno proveniente dalla Lybia. Al momento gran parte della produzione in Lybia e’ sospesa a causa della chiusura dei porti ma potrebbe riaprire gia’ questa settimana in seguito al dibattito in seno all’ONU.
C’e’ poi la questione dell’OPEC+. E’ lento, troppo lento il processo decisionale dell’OPEC+ nel reagire a questa crisi. Il rischio e’ che qualsiasi decisione presa sia tardiva. La scorsa settimana la riunione della Joit Committe aveva portato i paesi Arabi a proporre un taglio della produzione di 600.000 barili al giorno. Tale proposta e’ rimasta sul tavolo a causa di un atteggiamento particolarmente attendista dei partner Russi che hanno chiesto maggior tempo per valutare lo scenario del mercato nei prossimi mesi. E cosi, non solo il meeting previsto per marzo non e’ stato anticipato a febbraio, ma al momento qualsiasi interventismo da parte dell’OPEC+ e’ sospeso.
Nel frattempo, in tale contesto, le posizioni short sul petrolio continuano ad aumentare.
In sole due settimane, le posizioni short sul petrolio sono piu’ che raddoppiate ad indicazione della view piuttosto bearish degli operatori sulla commodity.
Come spesso indicato in questi giorni, seguire l’andamento del prezzo del petrolio e’ molto importante. Il suo prezzo funge da barometro della percezione del rischio macro legato alla diffusione del coronavirus. Molto probabile che ulteriore debolezza del prezzo del petrolio possa portare gli indici azionari a scendere ulteriormente.
Ritengo che al momento sia elevato il rischio downside sul mercato azionario e che gli operatori stiano ancora sottostimando gli effetti macro e micro dell’attuale situazione di stallo dell’economia Cinese.
• Se apprezzate le mie idee e volete che continui a proporle un LIKE da parte vostra sarebbe il migliore ringraziamento per me.
Grazie
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Soybean un rialzo attesoLe importazioni cinesi di #soia dagli Stati Uniti sono aumentate ad aprile, favorite da un precedente allentamento delle tensioni commerciali con #Washington, mentre le importazioni dal #Brasile sono aumentate dopo che gli acquirenti hanno riavviato gli ordini di marzo beneficiando di una riduzione delle tasse sui prodotti agricoli. La #Cina, il principale acquirente di soia al mondo, ha raccolto 1,75 milioni di tonnellate di semi oleosi dagli Stati Uniti, in aumento del 15,9% rispetto a 1,51 milioni di tonnellate a marzo, secondo i dati dell'Amministrazione generale delle dogane rilasciati sabato.
Ora allo stato attuale la Cina è il principale importatore di Soybean e l’attuale controversia commerciale con gli USA la sta mettendo in ginocchio. Si stima che 700.000 posti di lavoro nel Paese siano a rischio. E si sa che le stime cinesi sono sempre sottovalutate. Secondo le stime della World Agricultural Supply and Demand WASDA, la resa dei semi di soia prevista per la campagna 2018-19 è aumentata di 1,2 bushel / acro a 52,8 miliardi di acri. I prezzi del contratto Soybean hanno registrato un crollo sotto il livello di supporto chiave a $812, prontamente recuperato. Possibili ulteriori accelerazioni rialziste.
FTSE Mib - venerdì 13/04Buongiorno,
Con un T-3 giornaliero a rialzo abbiamo almeno la partenza di una nuova struttura ciclica di grado T-1 (3 - 4 giorni).
Ipotizzando qualcosa di più di quanto ora possiamo dedurre, dovremmo avere un 2'T settimanale del T+1 bisettimanale iniziato il 28/03.
Ciò e il Golden Cross in essere mi inducono a pensare che oggi e almeno domani dovremmo ancora avere spinta a rialzo.
Poi ricordiamoci però del vincolo ribassista relativo al 2'T-1 che andrà a chiudere il T+2 (ciclo mensile) in essere dal 5/03.
Ergo orientativamente entro martedì o mercoledì prossimo dovremmo avere il top della struttura e poi la discesa.
Resistenze: 23431 - ...
Supporti: 23193 - 23080 - ...
Per i restanti livelli ci trovate nel gruppo trader dove aggiorniamo non solo il FTSE Mib, ma anche vari altri mercati, cross e commodity.
Buona giornata a tutti.
#AN007: Israele attacca Iran, cosa succede? nel Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, creatore del Metodo SwipeUP Elite FX, che mi permette di analizzare e operare nel mondo Forex come se fossi un Hedge Found o una Banca d'Investimento. Oggi voglio parlarvi della notizia rilevante delle ultime ore, ovvero l'attacco di Israele all'Iran.
⚠️ Cosa è successo
Israele ha lanciato un massiccio attacco aereo preventivo su numerose installazioni nucleari e militari in Iran, compresi siti a Teheran e Natanz. Fra le vittime, figure chiave come il comandante della Guardia Rivoluzionaria Hossein Salami e diversi scienziati nucleari di alto profilo.
L’operazione è stata completamente “unilaterale”, senza coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, secondo fonti ufficiali
reuters.com. Tuttavia, è stata preventivamente coordinata con Washington, che ha ricevuto notifica prima dell’attacco.
L’Iran ha reagito annunciando che risponderà in modo “duro e decisivo” e ha iniziato a pianificare attacchi missilistici e droni contro obiettivi israeliani, con una risposta che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
🌍 Reazioni globali
Australia, Nuova Zelanda, Giappone e l’ONU si sono dette allarmate e hanno chiesto massima moderazione.
Il prezzo del petrolio ha reagito con un'impennata: il WTI +9% circa a causa del timore di interruzioni nelle forniture.
💱 Impatto sul Forex
↑ Prezzo petrolio → Rafforza CAD, NOK, e valute commodity in generale.
Modalità risk-off globale → Avvantaggia valute rifugio come JPY, CHF, e temporaneamente anche USD.
Rischio geopolitico in aumento → USD potrebbe avere oscillazioni: scende in fasi risk-off, ma rimbalza come safe-haven.
EUR sotto pressione per il generale clima di avversione al rischio e con domanda fisica per USD, CHF, JPY.
Infine, emergenti (BRL, MXN, INR) potrebbero subire volatilità elevata: flussi in uscita verso asset più sicuri.
🧩 Focus operativo per trader Forex
Monitorare petrolio e yield bond USA: segnali in aumento potrebbero spingere commodity currencies.
Seguire movimenti su USD/JPY e USD/CHF: breakout potenziali in caso di escalation.
Attenzione alla volatilità su EUR/USD: la crisi geopolitica premia USD e CHF.
Rimanere pronti a reazione di valute emergenti: possibili flash crash o rimbalzi speculativi.
Per ricevere altre notizie o altre analisi, continuate a seguirmi.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.05.2025La FED non taglia e si prepara a stabilità dei tassi sino all’estate.
Trump promette rimozione di restrizioni sui “semiconductors”.
Borse e valute dei mercati emergenti sorprendenti da inizio anno.
Usa e Regno Unito pronti ad annunciare l’accordo sui dazi.
Martedì 7 maggio si è chiuso con un tono sommesso per le Borse europee, tutte in lieve calo. Parigi ha ceduto -0,91%, Francoforte -0,58%, Milano -0,6% e Londra -0,44%. Gli investitori hanno preferito restare cauti in attesa della decisione della Federal Reserve, che è arrivata più tardi nella giornata: nessun taglio ai tassi, che restano fermi nel range tra 4,25% e 4,50%.
Il presidente Jerome Powell ha evidenziato l’incertezza legata alle politiche commerciali dell’amministrazione USA, descrivendole come “molto, molto incerte”, e ha ammesso che in questo scenario “non è affatto chiaro cosa dovremmo fare”.
Questa prudenza ha avuto effetti immediati sulle aspettative dei mercati. Le probabilità di un taglio dei tassi a giugno sono scese al 20%, rispetto al 30% del giorno prima, mentre quelle per luglio sono calate al 70%, contro il quasi 100% di appena una settimana fa.
Nel frattempo, Wall Street ha reagito con maggiore ottimismo: il Dow Jones ha guadagnato +0,70%, lo S&P500 +0,43%, il Nasdaq +0,27%. Anche se non abbastanza da spingere al rialzo i mercati europei, si è respirato un clima di cauto sollievo.
A tenere banco restano comunque le tensioni geopolitiche. Mentre da un lato si è riaccesa la speranza di una tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, con l’annuncio dell’incontro in Svizzera tra i rappresentanti del Tesoro USA Scott Bessent e del Commercio Jamieson Greer con le controparti cinesi, dall’altro la situazione tra India e Pakistan è degenerata, con 13 vittime al confine del Kashmir.
I dati macroeconomici europei non hanno aiutato. Eurostat ha comunicato che a marzo le vendite al dettaglio sono diminuite -0,1% su base mensile sia nell’area euro che nell’intera UE, pur registrando su base annua rispettivamente +1,5% e +1,4%.
Nel comparto tecnologico, l’amministrazione Trump ha fatto notizia annunciando, secondo Bloomberg, l’intenzione di rimuovere alcune restrizioni all’export di chip introdotte sotto Biden. La notizia ha galvanizzato il settore dei semiconduttori: l’indice SOX di Filadelfia è salito +1,7%, e Nvidia +3,1%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha continuato il recupero dopo il crollo del 5 maggio, ma il greggio WTI (riferimento Usa) resta sotto 59 dollari/barile. Il prezzo del gas naturale europeo ad Amsterdam è rimasto stabile a 34,4 euro7megawattora, mentre l’oro, sceso il giorno prima a 3.385 dollari/oncia (-1,3%), ha mostrato un modesto recupero ieri, +0,5%.
Il mercato obbligazionario europeo mostra segni di stabilizzazione. Lo spread tra BTP e Bund si è ridotto a 107 punti base (- 2bps dalla vigilia), col rendimento del BTP decennale benchmark sceso dal 3,62% al 3,55%.
Oggi, 8 maggio, le Borse asiatiche hanno reagito positivamente alle ultime novità commerciali. L'indice MSCI Asia-Pacifico è salito +0,3%, segnando la quattordicesima seduta positiva nelle ultime sedici, con un guadagno di +5% da inizio anno, contro il -0,3% dell'MSCI World, dominato, per un 70% circa, da Wall Street.
A trainare la regione sono i big tech cinesi come Tencent, Alibaba e Meituan, in attesa dei dati trimestrali. L’Hang Seng (Hong Kong) ha guadagnato +0,8%, il Taiex (Taipei) +0,7% e il CSI300 cinese +0,6%.
Anche Nikkei giapponese (+0,4%), Kospi coreano (+0,5%) e Sensex indiano (invariato) si sono mossi con cautela, mentre il conflitto in Kashmir tiene alta la tensione.
Da Washington, Donald Trump ha annunciato un importante accordo commerciale con il Regno Unito, che sarà presentato ufficialmente in conferenza stampa. Lo ha definito “il primo di molti”, lasciando intendere che l’intenzione è di aprire una nuova stagione di intese bilaterali. Questo ha rafforzato la fiducia in un possibile miglioramento anche nei rapporti con Pechino.
Gli investimenti esteri hanno continuato a riversarsi nei mercati emergenti asiatici. Escludendo Cina e Giappone, gli afflussi in azioni asiatiche hanno raggiunto quasi 3 miliardi di dollari in una settimana, spinti anche dal rafforzamento delle valute locali. L’indice MSCI Emerging Market Currency ha toccato nuovi massimi storici.
Sul fronte delle commodity, il Bloomberg Commodity Index è salito +0,6% dopo un calo di -0,8% il giorno precedente. Il rame si conferma tra i migliori performer dell’anno con un +7,5%. Goldman Sachs ha rivisto al rialzo la sua previsione per il secondo trimestre a 9.330 dollari/tonnellata, rispetto agli 8.620 precedenti, citando la resilienza della domanda cinese e la distensione nei rapporti commerciali.
Infine, il Bitcoin continua la sua corsa: stamattina ha guadagnato oltre +2%, sfiorando 100.000 dollari. A spingere il rally è stato anche la notizia che l’ETF spot di BlackRock (IBIT), ha segnato 16 giorni consecutivi di afflussi. Solo il 6 maggio sono affluiti nel fondo bicoin per un valore di circa US$ 36 milioni di dollari.
Alle ore 13:00 CET dell’8 maggio, le principali Borse europee mostrano un rialzo medio dell’1,2%, in linea con l’andamento positivo dei future di Wall Street.
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NATURAL GAS, i 4$ probabile diventeranno supportoChart di Capital.Com
Il natural gas è tra le commodity più volatili e, a giudizio personale, tra le più ostiche da gestire con l'analisi tecnica.
Si intuiscono i macro movimenti ma poi diventa complicata la gestione di un trade proprio a motivo della sua volatilità improvvisa e delle sue mitiche aperture in gap che chi trada lo strumento ben conosce.
Recentemente avevo indicato come probabile, e imminente, il breakout dei 3.2 ma poi fare attenzione alla ben più importante area dei 3.5 dollari.
I prezzi hanno violato il livello ma, come facilmente prevedibile, sono tornati indietro facendo pullback sui 3.2 intanto.
Adesso stanno nuovamente attaccando l'area dei 3.5 dollari e stavolta le cose si fanno più interessanti.
A mio giudizio in questo momento la commodity mostra forza rialzista
di supporto sono i volumi in espansione in occasione dell'intero movimento che ha portato al breakout di area 3.5 dollari .
Inoltre il pullback su area 3.2, avvenuto con volumi in contrazione, rende ancora più robusto il movimento rialzista che ne sta scaturendo tra l'altro con volumi nuovamente in ripresa
per cui dopo la falsa rottura dei 3.5 ritengo altamente probabile il suo nuovo breakout e l'approdo, quanto meno, in area 4 dollari.
In generale virgola è opportuno anche tenere in considerazione il momento macro in cui ci troviamo.
La maggiore probabilità di un inverno più rigido negli Stati Uniti e la rinnovata aggressività commerciale di Trump.
Con in meno costantemente la sciabola dei draghi, la fa roteare minacciosa ora verso il Canada ora verso in Messico e quando verso l'Unione Europea.
Quest'ultima rea a suo giudizio di essere brava a vendere i suoi prodotti in America e come tale tacciata di essere una economia criminale che ruba i posti di lavoro americani.
Come pena da espiare l'amministrazione Trump ha già individuato l'obbligo di acquisto di ingenti quantità di gas naturale liquefatto.
Insomma, il sostegno di fondo a medio termine certo non manca.
L’INSOLITA NORMALITàToday’S Trading del 30.08.2024
MACRO BACKGROUND
Fai un lungo viaggio, visiti paesi e culture diverse, conosci persone nuove e idee nuove, poi torni a casa e pur restando sempre la stessa ti sembra del tutto cambiata!
Il nostro è stato un lungo viaggio partito dalla pandemia, passando per l’iper inflazione ed i tassi alti, per tornare ora pian piano alla precedente normalità che è diventata tuttavia un qualcosa di insolito , da guardare oggi con occhi diversi da ieri.
La FED trova i parametri inflazionistici più vicini ai target e vive con maggiore fiducia la traiettoria intrapresa, tuttavia il mercato del lavoro meno teso inizia a preoccupare e cosi i prossimi dati sull’occupazione tornano ad assumere il ruolo di protagonisti, come nel passato non recente, rendendo i dati sull’inflazione secondari se non di terzo ordine se consideriamo il PIL.
Il GDP Usa stupisce, ieri nella seconda lettura del dato Q2 2024 l’America cresce al ritmo del 3%, superando la precedente lettura del 1.4% e superando le attese già rosee del +2.8% portandoci alla domanda: Dove è finita la recessione?
Innegabile che i continui rifinanziamenti del debito USA e le continue immissioni di liquidità rendono difficile credere in un tracollo della domanda aggregata, che tuttavia resta minacciata da un mercato del lavoro non cosi brillante.
In Europa l’inflazione oramai vicinissima ai target, con un +2.2% nella lettura odierna, rispetto al precedente 2.6% yoY, porta sempre più vicini ulteriori tagli tassi da parte della BCE, che tuttavia non subisce le medesime pressioni della FED sulle condizioni del mercato del lavoro, avendo ancora una disoccupazione al 6.4% in calo rispetto al precedente 6.5%
Si attendono oggi i dati sul PCE in America, misura tra le preferite della FED per valutare la crescita dei prezzi, metrica attesa stabile al +0.2% MoM
FOREX
Il valutario trova i primi timidi tentativi del dollaro di recuperare terreno dai minimi.
Usdchf , riparte dai minimi di 0.84 per approdare al test di 0.8490-0.85 , resistenza che se violata potrebbe aprire le porte a 0.8540 resistenza di medio periodo. Perde quota anche il cable che lascia i massimi di 1.3270 per testare i primi supporti a 1.3150 , area che se violata aprirebbe la strada a piu profondi storni fino 1.31 figura.
Piu toniche le oceaniche, che restano pertanto bisognose di respiri tecnici. Nzdusd resta sui primi supporti a 0.6250 senza riuscire a generere i primi minimi decrescenti necessari a giustificare liquidazioni di posizioni long. Restano supporti chiave ancora 0.6220 -0.62.
La divergenza tra il dollaro neozelandese e la moneta unica porta ad interessanti condizioni di pervenduto per eurnzd che perde dai massimi di 1.8396-1.84 visto il 15 di agosto, circa un 5% portandosi a 1.7675-50, non si escude pertanto il bisogno di una ricorrelazione tra i due asset che potrebbe portare il cross al test delle resistenze a 1.7750 e 1.7825
EQUITY
Azionario europeo senza freni! Il dax segna nuovi massimi storici a 18970pnt lasciando ancora aperto il grande rally rialzista che ha portato al recupero dai minimi di agosto a 17000 pnt. la necessità di respiri tecnici è evidente, tuttavia la grande euforia sul mercato europeo, non trova sosta. Dalla sua anche la sua funzione Proxy dei mercati asiatici che vivono ancora una forte fase di rallentamento , considerati i declassamenti dei target cinesi di diversi istituti. I target di crescita della Cina al 5% sembrano impossibili da raggiungere, in America la forza dell’Ai inizia a vacillare ed ecco che si aprono importanti occasioni per l’Europa.
COMMODITY
Poco da aggiungere sulle commodity, con il gold ancora fermo sotto le resistenze di 2560$ in una lenta fase di congestione che daràà prima o poi slancio ad una nuova direzionalità.
Incertezza anche per il WTI che resta in piena compressione tra i massimi di 78$ ed i minimi di 74$ in attesa che sviluppi sulle tensioni in medio oriente diano maggior chiarezza sulla direzionalità di questi ultimi due trimestri 2024
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
STUPIRE NON BASTA PIU, SI DEVE SBALORDIREToday’S Trading del 29.08.2024
MACRO BACKGROUND
Cosa succederebbe se Superman spegnesse un incendio con un estintore? Indubbiamente potrebbe salvare vite umane e compiere un atto eroico… ma lui è Superman e se non usa qualche super potere non fa poi tanta notizia, anzi quasi quasi ci delude!
Beh NVIDIA è il Superman dei mercati.
I dati pubblicati ieri sono cosi riassunti: EPS 68Centesimi (rispetto ai 65centesimi previsti), Ricavi a 30 miliardi$ ( rispetto ai 28.7 attesi), Previsioni per il timestre in corso si attestano ai 32.5 miliardi di fatturato rispetto ai 31.7 attesi, ma il titolo fa -2.1% in chiusura e tocca il -8% in after hours.
Super Nvidia non ha sbalordito e la quotazione del titolo sembra non più cosi giustificato. Una dinamica che prima o poi doveva accadere , sia per un naturale quanto imminente arrivo della concorrenza che coprirà parte del mercato, sia perché i prezzi di un titolo prima o poi vanno giustificati e la moda e l’euforia non bastano più, almeno questo ci ha insegnato la storia.
Non di meno possiamo dire che non condividiamo le idee di crollo del titolo o del settore, quanto più probabile e moderati nella valutazione, riteniamo giusto rivalutare i prezzi del titolo senza dubbio troppo caro se consideriamo i multipli e in generale le prospettive di crescita futura che sembrano oramai già abbondantemente comprese nelle attuali quotazioni ben oltre le potenzialità di un decennio di crescita.
FOREX
Il mercato valutario resta improntato a dinamiche dollaro centriche, che vedono ora le majors nettamente ipercomprate rispetto ad un dollaro in caduta libera.
Sebbene comprendiamo e condividiamo l’idea che i prossimi tagli tassi e la possibile fase recessiva sia un traino ribassista per il dollaro USA difficile da superare, non possiamo considerare l’attuale ritmo di svalutazione del dollaro sostenibile nel medio periodo.
Per riportare qualche numero vediamo le performance ad un mese solare: nzdusd +6.85% , audusd +4.15% , gbpusd +2.59%, ancora eurusd +2.54% , non meglio per gli asset con il dollaro al numeratore con usdjpy -6.12%, usdchf -4.76% usdcad -2.85%. Alla luce di queste performance che restano ben oltre i valori medi nella maggioranza dei casi riteniamo plausibile credere in storni rialzisti del biglietto verde prima di proseguire nella sua corsa ribassista. Restiamo tuttavia legati alla pubblicazione dei dati sul GDP USA E SUL PCE oggi pomeriggio.
EQUITY
L’azionario europeo resta prediletto, con il DAX prossimo ad aggiornare i massimi storici a 18940 pnt in un rally rialzista che partito dai minimi di 17219 pnt segna un +10% in meno di un mese… anche in questo caso riteniamo necessari respiri per dare profondità al trend rialzista in corso.
Più tortuoso il percorso del Nasdaq che ieri dopo le trimestrali Nvidia ha toccato nuovamente i 19280 pnt , ma il recupero è stato quasi immediato, riconquistando i 19450 pnt. eventuali break out rialzisti dei massimi di 19595 pnt ppotrebbe aprire la strada a ritorni verso i 20 000 pnt.
COMMODITY
Meno interessante al momento il comparto delle commodity con il il wti fermo sopra i 74.16$ in attesa degli sviluppi sulle tensioni in medio oriente , con uno sguardo mirato alla Libia.
I metalli trovano un gold fermo sotto le resistenze di 2565$ , incapace allo stesso momento di affondare sotto i supporti di 2525$, rimanendo di fatto in attesa di una piu chiara direzionalità al momento inesistente.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA