LA CINA AGO DELLA BILANCIABUONGIORNO FOREX DEL 15.03.2022
Si direbbe positivo l’incontro a Roma degli alti esponenti delle diplomazie di Cina e Stati Uniti, volto a trovare una strada di pace nel conflitto Russia - Ucraina, tramite un intervento di mediazione da parte cinese.
La Russia ha già rivolto il suo sguardo ad Est, e ha chiesto sostegno alla Cina, che in questa delicatissima partita sullo scacchiere mondiale potrebbe rivestire un ruolo fondamentale.
I toni sui mercati sembrano cambiare, special modo per le materie prime ed il comparto energy, anche a causa dei nuovi lockdown che sta portando con se la pandemia nelle città cinesi, con diversi fermi alla produzione ed ovvie ricadute alla domanda. Ben sappiamo cosa è accaduto al petrolio nel 2020 quando l’esplosione della pandemia ha fermato gran parte del mondo , ed oggi il wti si ritrova nuovamente sotto i 100$ al barile, con un approdo ai 98$, e una struttura che non sembra promettere rialzi nel breve.
Anche il gold, arriva sui supporti di 1925$/oc, con un buon movimento direzionale a ribasso , che lascia un ricordo i massimi di 2074$ segnale di estrema speculazione sulle tensioni geo politiche.
Ci avviciniamo a grandi passi a mercoledi 16, e all’appuntamento con la FED attesa ad un rialzo tassi di almeno 25Bp, dato oramai scontato, ma il focus resta altissimo su un potenziale rialzo di 50Bp e sugli scenari di Balance Sheet Reduction che potrebbero aprirsi da ora in avanti.
Il comparto obbligazionario inizia a trovare rendimenti degni di nota, con il decennale americano che tocca il +2.144% e mette in crisi il comparto equity, che ieri ha segnato ancora una giornata negativa, special modo i tecnologici, con il Nasadq sotto quota 13000pnt.
Ancora in laterale il dollaro americano, con il dollar index che resta in un ampio range tra 99.20 e 98.60, in attesa della FED, e con lui eurusd, ancorato a 1.10 figura senza per ora dare particolari indicazioni di direzionalità.
Usdjpy è giunto ai target di 118.50 dai quali potrebbe vedere prese di profitto, fino anche a 117.30,dati gli eccessi di sentiment short dei traders retail oramai al 93% short.
Giungono ai target indicati anche audusd, alle aree di 0.7175, dove al momento sembra aver trovato una buona aree di supporto con i traders retail all’86% long, ma ancora senza creare condizioni di vero eccesso, degni di un forte storno, pertanto ulteriori break out ribassisti non sono da escludersi.
Inizia il movimento di mean reverting il cross gbpnzd, che avevamo gia richiamato nel nostro buongiorno forex di ieri, con il break out di 1.9240 in primis e 1.9310 poi, dove i traders retail sembrano intenzionatio ad un cambio forse prematuro di sentiment spingendosi in vendite già ai primi segni di rialzo di un cross che ha vissuto un ottimo movimento di ribasso , meritevole di storni.
Seguiamo le dinamiche odierne, in attesa dell’appuntamento di domani con la FED
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
WTI
WTI - resistenze e fattori geopoliticiI prezzi raggiunte le resistenze in area 128$/b, che hanno contenuto i tentativi di rialzo dal 2011 al 2014, hanno iniziato a correggere visto anche la situazione di ipercomprato trovando un supporto in area 105$/b.
Dal punto di vista fondamentale la guerra sul fronte Ucraino ha permesso il rialzo dei prezzi sul timore degli operatori sulla distruzione dal punto di vista dell'offerta ma adesso si stanno chiedendo se un eventuale recessione economica possa ridurre la domanda e i consumi globali. In questo secondo scenario il prezzo che sta già mettendo in difficoltà numerose aziende in USA dovrebbe scendere e rientrare nel canale rappresentato.
STORNI PRIMA DELLA BCEBUONGIORNO FOREX DEL 10.03.2022
I mercati finanziari stornano dai forti movimenti direzionali visti in questi giorni, tutti i comparti respirano, dalle borse, con un dax che torna alle soglie dei 14000pnt al nasdaq che ritrova i 13800, cosi come le commodities, dove il petrolio wti storna pesantemente fino alle aree di 104$, per concludere con il gold che cede sotto le aree di 2000$ per chiudere la seduta di ieri a 1976$/oc, ma è segno che tutto tornerà ai livelli pre-invasione Ucraina?
Beh non crediamo che la sola apertura a possibili soluzioni diplomatiche espressa dall’Ucraina sia sufficiente a ristabilire gli equilibri in Europa, come già richiamata in un nostro precedente articolo, “ la pace bisogna volerla in due” , e non sappiamo attualmente le intenzioni ultime di Putin, e quanto sia disposto a concludere questo conflitto ad un tavolo diplomatico.
Le sanzioni continuano, i blocchi alle importazioni di materie prime russe anche, e al netto di fisiologiche prese di profitto, palesatesi ieri, non crediamo sia giunta già a termine la corsa delle commodities, che troveranno la fine delle speculazioni solo al termine dei conflitti, o almeno con un vero cessate il fuoco.
Respira tutto il comparto geografico europea, in attesa della BCE, oggi pomeriggio alle ore 13.30 (ora italiana) per le dichiarazioni sul costo del denaro, probabilmente invariato, ma soprattutto per le parole della Lagarde, attese per le 14.30, dove molti analisti attendono indicazioni di politiche monetarie diverse, in linea con l’esigenza di aggressività dettate dall’inflazione a livelli storici, e al bisogno di una valuta forte che possa attenuare gli aumenti di materie prime, per noi europei quasi del tutto importate e pagate in dollari.
Su questa aspettativa, ieri eurusd è ripartito dai minimi di 1.0890 a 1.10950, portando con se un netto cambio di sentiment nei traders retail ,che trovano il movimento attuale come eccessivo, e meritevole di ritracciamenti, e prendono pertanto al 54% posizione corta, senza valutare a nostro parere il quadro più ampio , che vede eurusd in recupero dai minimi di visti solo in periodo pandemico 2020. Lo spazio per delle ripartenze rialziste è ampio, ma tutto dipenderà dalle parole della Lagarde di oggi pomeriggio.
Anche il dollaro americano respira, e concede spazio a tutte le majors, con il cable che si riporta al test delle aree di 1.3190-1.32 figura, area di resistenza che solo se violata potrebbe dettare ulteriori allunghi fino 1.3275, ma che non trova per ora nel cable, la forza necessaria al break out.
Interessante anche usdcad, che seguendo la deblezza del dollaro americano, ieri, ha violato a ribasso la trend line che congiungeva i minimi di breve periodo, stazionando ora ai prezzi di 1.28 figura, e dando primi trimidi segnali di traders retail che cercano già occasioni di ingresso long, per degli ingressi in up-trend forse tardivi. Attenzione pertanto a possibili ribassi oltre l’area di 1.28 figura, 1.2775 per potenziali allunghi fino 1.2675-1.2650. il tutto dovrà ovviamente essere accompagnato ancora da debolezza del biglietto verde, che ricordiamo oggi attendere i dati sull’inflazione, chiave di lettura per il prossimo meeting della FED atteso per il 16 Marzo.
Attenzioniamo pertanto l’euro, con i dati di quest’oggi, e come d’obbligo in questo periodo storico, le evoluzioni del conflitto in Ucraina.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SELL OFF PER L’EUROPABUONGIORNO FOREX DEL 7.03.2022
Innegabile un 2022 ad altissima volatilità, per chi sperava in un ‘uscita dalle tensioni post-pandemia, la delusione è forte. I mercati restano volatili, la paura che la guerra in Ucraina sta generando, colpisce inesorabile l’Europa e tutti gli asset ad essa connessa, trascinando gli investitori in una fuga verso le commodities, viste come unico rifugio vero dalla pesante crisi che stiamo affrontando.
Il quadro macro, per quanto articolato, non ci sembra poi cosi ignoto, la guerra in Ucraina, sta facendo scattare diverse sanzioni e ripercussioni, special modo sul comparto energy e food , dove la Russia è grande esportatrice special modo verso l’Europa, ma il colpo che si cerca di dare all’economia russa, ferisce pesantemente tutto il comparto, soprattutto dopo le ultime notizie di un fermo totale alle importazioni di petrolio russo, che in apertura di settimana ha fatto schizzare letteralmente i prezzi del WTI e del Brent verso i massimi di 130$ al barile, prezzi che non vedevamo dal 2008.
Reagisccono tutte le commodities, con il gold che tocca i 1990$ oncia, non lontano oramai dai 2000$, alle stelle anche frumento, rame, palladio , il comparto commodities è in fibrillazione, gli operatori corrono ad acquistare asset che sembrano vero rifugio in un contesto di tensioni geo politiche , che nostro malgrado on sappiamo fin dove si spigeranno.
Ovvio sell off delle borse, anche se notiamo che le perdite sono concentrate in Europa, con il dax che apre a -3.30% , deboli anche le borse americane, ma in maniera più contenuta, non andando oltre il -1.60% del nasdaq, che non è poi cosi pesante se relazionato alla scorsa settimana dove il comparto equity americano ha chiuso poco lontano dalle parità.
La chiave del sentiment a nostro avviso resta il comparto forex, che mostra pesantissime perdite special modo per l’Euro, lasciando sostenute invece le oceaniche e il dollaro, oltre alle valute rifugio classiche come il franco svizzero.
Le tensioni geopolitiche anche questa volta hanno fatto scattare la fame di dollari americani, portando il dollar index ai livelli di 98.75-99, non lontano oramai dall’approdo al valore di 100.00, visto già nel periodo pandemico 2020, la forza del biglietto verde colpisce non tutte le altre majors, ma si concentra solo su euro e sterlina, con un ovvio sentiment da parte dei traders retail short al 73%.
Pesantissimo colpo per l’Euro, che perde terreno contro tutto, come riportato nel nostro articolo del Week End, con i traders retail che non fermano la loro corsa agli acquisti e si spingono con un sentiment contrarian all’88% long , portando di fatto tutti gli asset euro in eccesso , da eurusd con l’87% long, ai più spinti eurgbp 93% long, eurjpy 88% long, eurchf 92% long euraud 90% long …. Tutti iper comprati in una fase di espansione di volatilità ribassista, che probabilmente porterà non pochi danni ai traders retail.
Come dicevamo il sell off sembra colpire special modo l’euro, e in parte la sterlina, che perde qualche punto percentuale, ma in maniera più composta, grazie anche alle politiche economiche più aggressive della BOE , ed oggi troviamo i traders retail long al 76% sul basket sterlina, e all’87% su gbpusd, segno che le perdite sono concentrate special modo contro il dollaro americano.
Salgono le valute rifugio,con lo yen che non tiene il paso contro il dollaro, ma che porta con se buona forza contro le altre majors, spingendo anche in questo caso i traders retail a mantenere posizione contrarian short al 66%, cosi come il franco svizzero, che ricordiamo aver portato sotto la parità il cambio eurchf, evento che non si vedeva dal lontano 2014, e che porta i traders retail in posizione contrarian short al 77%.
Fortissime le oceaniche, ancora a dimostrazione che il vero panico è concentrato geograficamente in Europa, con il dollaro australiano in forte salita contro tutte le altre majors, solo il dollaro a tenere testa, e con i retail che si portano al 91% corti, ancora alla ricerca di mean reverting, su un asset che da sempre è legato a doppio filo con le sorti delle commodities, che ora vivono una fase di grande forza.
Quadro similare per il dollaro neo zelandese, dove i traders retail sono short al 73% mantenendo vivo l’approccio di mean reverting, special modo per gli asset come nzdcad, con i trader retail short al 91%.
Tanti quindi gli eccessi e gli sbilanciamenti, che ci sembra poter racchiudere in debolezze estrema dell’Euro e dell’Europa, e forza di commodities, e di valute ad esse connesse come le commodities currencies , dollaro australiano e neo zelandese, mantengono alti i toni le valute rifugio, con il dollaro a fare da stella polare a tutto il comparto forex.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
SARà STAGFLAZIONE?BUONGIORNO FOREX DEL 2.03.2022
Ancora nessuna notizia di risoluzione del conflitto in Ucraina, continuano a rimanere alti i toni, e le ripercussioni sul sistema economico mondiale iniziano a farsi sentire, come sempre nelle guerre non ci sono vincitori.
La Russia continua a incassare sanzioni dai paesi Europei e non, con le esclusioni delle banche russe dai circuiti di pagamento, con la chiusura del Nord Stream 2 , con un rublo in caduta libera, e le tante aziende che lasciano il territorio russo, insomma al passare dei giorni la situazione diventa sempre più critica sia per la Russia messa alle strette, ma anche per il resto del mondo, con i costi del comparto energetico che vanno alle stelle.
Stanotte il crude oil , che ieri aveva già superato abbondantemente i 100$ al barile, ha toccato i livelli dei 110$, e diversi paesi come ad esempio il Regno Unito, hanno già dichiarato che faranno ricorso alle riserve strategiche pur di contenere le corsa dei prezzi. L’Opec ha nuovamente promesso un aumento di 400 000 barili giorno, livello di produzione che già è stato dimostrato essere difficile da raggiungere per i paesi dell’Opec+ , pertanto diventa difficile credere che la soluzione possa trovarsi nel lato produzione.
Nel frattempo il gold è salito nuovamente nelle aree di 1950$ dando ancora segnali ti profonda tensione a livello internazionale, e la voglia di rifugio da parte degli investitori inizia a farsi sentire.
Profondo rosso per le borse europee , che dopo un avvio di settimana speranzoso, all’insegna dei recuperi, hanno rapidamente dilaniato la possibilità di assistere a movimenti strutturali di salita, andando a testare nuovamente i minimi di venerdi scorso e nel momento in cui scriviamo registrano nuovi affondi, con il dax sotto i 13800punti.
Il quadro macro economico sembra davvero pesante, considerato che stiamo ancora combattendo con un’inflazione post pandemia, che segna livelli record sia in America, che in Europa. Ricordiamo infatti la pubblicazione di oggi ore 11.00 in Italia, dell’indice dei prezzi al consumo, che per l’eurozona è atteso ancora in aumento al +5.3% dal 5.1%.
Il fantasma della stagflazione prende sempre più forma, con le economie europee ferme nella morsa prima dei rallentamenti pandemici, ed ora del conflitto Ucraino, con i costi energetici alle stelle, ed i prezzi al dettaglio che salgono rapidamente, difficile credere al momento non pensare alla possibilità di una pesante stagflazione.
Le attese per politiche economiche più aggressive, in ovvia conseguenza anche delle riflessioni appena fate, calano, e gli analisti iniziano a credere che le banche centrali, seppur intenzionate ad alzare il costo del denaro per limitare i danni dell’inflazione, siano costretti a tener conto del forte rallentamento globale, dimostrandosi pertanto meno hawkish di quanto si potesse credere qualche mese fa.
Oggi le attese sono per la BOC, dove le aspettative sono per un rialzo del costo del denaro di 25Bp, e tutto sommato, la distanza geografica dai problemi del vecchio continente, e le capacità produttive del Canada sul fronte petrolio, farebbero pensare ad economia in netta ripresa che necessiti quindi di politiche più aggressive da parte della banca centrale canadese.
In tutto questo il comparto valutario continua ad assistere alla forza del dollaro americano, special modo contro un debolissimo euro, che paga le tensioni geo politiche attuali, con profondi ribassi, toccando , per eurusd, i minimi di 1.1084, con i trader retail che continuano a comprare moneta unica spingendosi in posizioni di mean reverting attualmente all’82% long.
Anche la sterlina non fa meglio, con l’approdo ai livelli di 1.3275 , oramai proiettato ai minimi di dicembre 2021 sulle aree di 1.3175-70 e ancora con i traders retail che spingono a comprare la debolezza oramai con posizioni al 76% long.
Decisamente più toniche le oceaniche, che godono come il Canada, di un distacco geografico notevole dai problemi europei, con il dollaro australiano ancora sui livelli di resistenza di 0.7290-0.7250, e con i retail ancora corti all’84%.
Ancora eccessi notevoli quindi per i cross euraud e eurnzd, alle prese per euraud con i minimi di 1.53 figura, e un 95% dei traders retail in posizione long, ancora intenti a comprare , senza dare spunti di stanchezza e fine di un trend decisamente notevole.
Seguiremo oggi i dati sull’IPC eurozona e la BOC di oggi pomeriggio per vedere come si sposteranno gli equilibri del mercato.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
CrudeOil, verso la B3 annualePartiamo dall’MCS che sta dando diversi falsi segnali sell alla quale non daremo importanza perchè sappiamo che c’è ancora margine di salita nonostante siamo arrivati alla B3 dell’annuale (ebbene sì , anche l’annuale del crudeoil si è impostato in 3 tempi).
Abbiamo due livelli importanti da valutare come spunto di vendita, il primo è la resistenza a 95.77 appena sopra il massimo di periodo, l’altro è nel vuoto a 97.36, ma non così nel vuoto perchè sarebbe il massimo che farebbe allineare la resistenza MML H4 evidenziata nel rettangolo rosso, con il 50% di Fibonacci che si verrebbe a formare con tale nuovo massimo (allego ipotesi grafica) , quindi terrò questo livello sotto rigida osservazione.
NZDCAD PRONTO ALLA PARTENZA?Da giorni stiamo richiamando l’attenzione sul dollaro neozelandese, che dopo un trimestre disastroso sotto il profilo della performance, ci sembrava doveroso uno storno, che potesse dare respiro anche ai traders retail che erano in posizione contrarian long gia dalle aree di 0.8725.
La fase di inversione, dopo il lungo trend ribassista , richiede ovviamente un tempo proporzionato alla fase direzionale. In questa fase lateral rialzista, avevamo posto l’accento sul cross nzdcad, dove la componente canada potrebbe giocare un buon ruolo, dato anche l’ampio movimento rialzista del WTI, anche li meritevole di prese di profitto.
Nzdcad si muove ora in una espansione di volatilità lateral rialzista, su una struttura a massimi e minimi crescenti, che ha portato i trader retail ad invertire il proprio sentiment, che da ieri è passato short agli attuali 55%.
Diventa necessario monitorare a questo punto i break out rialzisti che potrebbero portare i prezzi alle aree di 0.8575, per ritestare la trend line che congiunge gli ultimi minimi e le chiare zone di resistenza viste nel gennaio 2022.
Naturalmente la strada verso un nuovo trend up, potrebbe essere lunga e non facile da intraprendere, siamo ancora in una fase di ritracciamento del più ampio trend ribassista su base daily , che vede nelle aree da noi richiamate come target la mm100 periodi , che potrebbe dare nuova linfa al trend principale ribassista.
Macro e Micro Strategie: CHEVRON nella Macro Strategia Energy.Il mio sistema operativo comprende due diversi approcci per affrontare i mercati, approcci costituiti dalle Macro Strategie e dalle Micro Strategie. Ho individuato 6 Macro Strategie che mi porteranno ad implementare 30 nuove Micro Strategie che accompagneranno la mia operatività da Trader di Posizione nei prossimi 24 mesi.
Ecco le Macro Strategie definite per guidare la mia operatività nel 2022 e nel 2023:
- Strategia Equity Index
- Strategia P/E
- Strategia FX
- Strategia Energy
- Strategia Metals
- Strategia transizione Green (ESG in primo piano)
Tutte le Macro Strategia insieme alle 30 Micro Strategie verranno spiegate e descritte in dettaglio qui su TradingView, quindi non posso fare altro che invitarvi a seguire i miei post.
Oggi mettiamo le basi alla Macro Strategia Energy.
I titoli che seguiremo nella Macro Strategia Energy e con il quale costruiremo le nostre Micro Strategie sono i seguenti:
- ENI (ENI) - MIL
- CHEVRON CORPORATION (CVX) - NYSE
- EXXOL MOBIL CORPORATION (XOM) – NYSE
Di fondamentale importanza a mio parere, per avere le idee ben chiare sul settore Energy è quella di monitorare in questa fase di mercato i futures del petrolio e del gas ed è per questo che inseriremo nella strategia i seguenti futures:
- E-mini-WTI Crude Oil
- Natural GAS
- E-mini-Natural GAS
Le strategie che verranno implementate avranno aperte la possibilità di utilizzare il mercato delle opzioni per poter sfruttare a fondo il potenziale delle idee didattiche di cui discuteremo.
Oggi iniziando il discorso sulle Micro Strategie Energy prendiamo in considerazione il titolo CHEVRON CORPORATION (CVX) che ha riportato proprio qualche giorno fa risultati del Q4 (quarto trimestre 2021) con un utile per azione di 2,56$ (negativo rispetto alle stime) e i ricavi sono saliti a 48,129B (sorpresa positiva rispetto alle stime degli analisti). Il titolo staccherà il dividendo il 15 febbraio. Il prezzo del petrolio in queste ultime settimane si è mantenuto su valori alti, salita che non viene frenata per le limitate forniture dell’OPEC+ e che è ulteriormente appesantita dalle preoccupazioni geopolitiche in Ucraina. In USA invece, sia Chevron che Exxon Mobil hanno aumentano la produzione di shale oil facendo contenta l’amministrazione Biden che sta cercando di mitigare l’escalation dei prezzi dell’energia e nello stesso tempo aiuteranno a soddisfare la domanda mondiale di petrolio in rapida ascesa.
Il titolo Chevron è l'unico gigante energetico rimasto sul Dow Jones Industrial Average e naturalmente come tutti i produttori di petrolio, il prezzo di Chevron in borsa è fortemente influenzato dalla volatilità dei prezzi del petrolio, diventata molto più forte dall'inizio della pandemia. I prezzi del petrolio statunitense in ottobre e novembre hanno superato gli 80$ al barile per la prima volta dal 2014, e mentre scrivo il WTI continua a viaggiare ben oltre gli 85$.
In questa pubblicazione analizzo il movimento del titolo Chevron utilizzando la Teoria delle Onde di Elliott, non per fare previsioni, ma per cercare di fare una dettagliata descrizione di come si porta il titolo e per capire dove ci troviamo.
Si può vedere dal grafico che il prezzo dopo aver rotto la resistenza di 112,70$ sta completando l’onda 5 di grado Minor che ci darà il completamento di onda (3) di grado Intermediate intorno area 142$. Seguendo la teoria delle Onde di Elliott il movimento successivo sarà un’onda correttiva ABC che porterà alla formazione di onda (4) di grado Intermediate dove l’area di sviluppo del prezzo dovrebbe essere compresa tra i 120$ e i 92$. Le onde correttive sono movimenti contro trend che possono dare la possibilità di studiare eventuali entrate nel titolo per poi sfruttare la struttura dell’onda propulsiva che seguirà. Quindi completata la formazione correttiva di onda (4) seguirà la continuazione del trend rialzista con il completamento di onda (5) di grado Intermediate portando il prezzo del titolo Chevron in area 200$.
L’analisi viene invalidata, e dovrà essere fatto un nuovo conteggio, se l’onda (4) dovesse entrare in onda (1) e quindi scendere sotto i 103$.
Sul titolo Chevron l’operatività seguita con il mio “Money Management” è LONG dal 17/11/2020 da 86,40$. Il Trailing Stop con valore di partenza 65,16$ ha seguito a rialzo i rapporti Fibonacci. Oggi lo stop (ormai Profit-Loss) è posizionato a 99,53$, in attesa che il prezzo raggiunga il quarto dei cinque obiettivi previsti dalla mia operatività a 142,01$ per poi alzarlo a 113,42$ , il target finale dell’operatività è a 155,13$.
Le opzioni sulle azioni negli USA vengono quotate su diversi mercati ETO (per esempio sul mercato CBOE). Ogni opzione sul titolo Chevron rappresenta un quantitativo pari a 100 azioni, nello specifico ogni opzione controlla 100 pezzi di Chevron indipendentemente dal prezzo della singola azione. La dimensione del contratto è data dal prodotto fra il valore del prezzo di esercizio (in Dollari) ed il rispettivo lotto. Il premio del contratto è pari al valore del premio dell'opzione moltiplicato per il rispettivo lotto. Vi accenno alle opzioni perché le Micro Strategie possono essere anche ben architettate con l'operatività in opzioni sfruttando le caratteristiche dello strumento finanziario.
Concludo questa mia seconda pubblicazione del 2022 nel descrivervi chi è per me il Trader di Posizione: “Il Trader di Posizione è un Investitore Evoluto che ha un’ottima conoscenza dei mercati finanziari e di tutti gli strumenti finanziari necessari per “cavalcare la loro evoluzione”. L’operatività del Trader di Posizione è molto discrezionale e si basa su dati di fine giornata, è un investitore di breve termine capace di utilizzare nelle proprie strategie il mercato dei futures accompagnando la propria operatività con l’utilizzo delle opzioni. La durata delle strategie implementate dal mio “Trader di Posizione” può andare da un mese fino a 24 mesi e mediamente costruisce 30 strategie operative nell’arco dell’anno finanziario.”
Gianmarco Agosta
AVVERTENZE: la presente pubblicazione ha solo uno scopo scientifico/didattico, tutte le informazioni sono indirizzate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. Tutte le informazioni pubblicate non costituiscono attività di consulenza e non devono essere considerate un’offerta o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di valori mobiliari, e quindi non costituiscono e non intendono costituire sollecitazione al pubblico risparmio, ma vogliono svolgere una funzione di supporto per il lettore che rimane pienamente responsabile delle proprie operazioni. Ricorda sempre che il trading su azioni, futures , opzioni, valute, certificates, criptovalute o altri strumenti finanziari implica rischi sostanziali di perdite, tali da non renderlo adatto a tutti i tipi di investitore.
CrudeOil, impostiamo lo Stop ProfitDevo dire che l’MCS ha fatto un lavoro straordinario anche stavolta.
Da quando siamo entrati c’è stato solo un piccolo drawdown il 20 Gennaio , e poi ha deciso di invertire il trend, o quantomeno effettuare un bel pullback, e noi siamo venditori sui massimi!
Adesso dobbiamo fare una cosa che per molti sarà incomprensibile, altri non lo faranno sicuramente, e infine gli ultimi lo accetteranno perchè sanno bene come funzionano determinate gestioni del portafoglio.
Dobbiamo impostare lo Stop Profit appena sotto il nostro Entry Point.
Dobbiamo mettere al sicuro questo trade, e partiamo dal presupposto che sono il primo a voler vedere un profitto andare a target, ma dobbiamo salvarci le natiche da un ipotetico annullamento dell’inversione e da una ripresa del trend primario.
Dovete pensare : Se vado in Stop Profit non ho perso niente. È questa la mentalità vincente, spingo quando c’è da spingere verso il target e altresì accetto l’annullamento della mia analisi senza però andare a perdere niente, anzi guadagnando qualche pips.
Chiudo la parentesi sul mindset e inseriamo lo Stop Profit a 85.50
USOIL - possibile ABCCercando di applicare la teoria di elliot sui movimenti correttivi potremmo trovarci nella fase di un ABC - zig-zag - per il WTI ed in particolare all'inizio del movimento di onda C. Il primo supporto da monitorare in questo scenario è area 72$ e successivamente i 67$ - queste aree da intendere come aree la cui perdita potrebbe portare ad affondi più profondi fino al max ai 55$.
Verso l'alto invece il recupero degli 80$ potrebbe indicare la fine del movimento correttivo.
Nuovi lockdown e calo della domanda potrebbero favorire lo sviluppo dello scenario.
Pubblicazione di un possibile scenario cercando l'applicazione dei concetti teorici della teoria di Elliot.
OIL, chiudiamo un super gainQuesto trade è stato perfetto.
Lo abbiamo preso sul minimo in chiusura GAP, lo abbiamo portato su in un paio di giorni, e raggiungendo la MML in H4.
Manca poco al 50% di Fibonacci, ma possiamo chiudere tutto qui sulla MML H4, l’avarizia di qualche punto in più distoglie lo sguardo dai veri obbiettivi, quindi al massimo tenetevi un microlotto e lasciatelo correre, ma secondo me andrebbe perso; un pullback ora sarebbe fisiologico ( non significa che potete entrare Short, scusate ma preferisco fare immediatamente chiarezza).
Quindi prendiamo questo bel gain e festeggiamo il Natale con il portafoglio un po’ più pieno 😉
Oil, la perfezioneNon potendo condividere un grafico ad 1 minuto condivido quello a 15 minuti, ma la mia operatività è nata sul timeframe a candele da 1 minuto.
Ieri ero sul crude oil , timeframe 1 minuto, per vedere se il GAP potesse fungere da supporto e reggere il peso del prezzo respingendolo prontamente su segnale dell’MCS per un po’ di scalping.
Dopo una serie di “falsi” ( o meglio dire “non prontissimi”) segnali di pullback, il prezzo si è portato sulla linea del GAP chiudendolo definitivamente, rimbalzando poco sotto e andando a recuperare il 3% di quello che aveva perso in tutta la giornata…la perfezione!
Doveva essere scalping, ma il prezzo è esploso senza ritracciare e questo mi ha permesso di tenere fino ad ora la posizione aperta e modificare lo Stop Profit.
Avevo piazzato uno Stop Profit appena sopra la chiusura, ma adesso lo alzo per mettere al sicuro il profitto, il livello sarà a 68 .
Il mio Take Profit è ambizioso lo sapete, a inizio ciclo puntavo a 89.66 , ma non è più questa l’operatività che mi aspetto, quindi imposterò come target il 50% di Fibonacci sull’ultimo vettore ribassista, che coincide approssimativamente con la MML in H4.
Petrolio WTI, usciremo dalla zona di comfort?Al momento le quotazioni trovano una loro area di equilibrio tra i 73,30 ed i 69,35.
Le operatività si svolgono tutte all'interno di tali riferimenti grafici fino ad un'eventuale foratura confermata che potrebbe originare uno spostamento più importante prezzi; rimangono di assoluto interesse e da monitorare con attenzione, le aree a basso ed elevato impatto volumetrico.
Buon trading
Petrolio, punto della settimana e vantaggi statisticiAnalisi dell'ambiente operativo nel quale muoversi alla ricerca di opportunità di guadagno e presentazione di indicatori statisticamente tarati per avere un vantaggio nella proprie scelte discrezionali. Volume Profile, Supertrend, Pivot Point e medie mobili
USOIL - aree supportive interessanti per Da queste aree di prezzo è possibile assistere a tentativi di recupero delle quotazioni. Al verificarsi di opportuni pattern candlestick, ancora assenti, si potrebbe verificare un movimento di rimbalzo che porti al test di area 74$ e successivamente dei 76$. Attenzione ad un eventuale ritorno verso i minimi a 62$ perchè in quel caso un eventuale rottura porterebbe al test di area 57$.
GBPCAD stava dicendo quello che avrebbe fatto EURCADBuonasera a tutti,
i mercati parlano...
Se avete seguito le due idee che ho condiviso prima di questa (vedi idee correlate qui sotto), saprete che il tentativo di sfruttare la correlazione dollaro canadese vs WTI per cavalcare qualche opportunita' nella coppia EURCAD non e' andato proprio come mi ero immaginato (anche se le opportunita' per fare delle buone operazione in scalping intraday non sono mancate).
Quello che adesso mi fa ancora piu' arrabbiare è che ho scoperto che la mia analisi era incompleta. Ho confrontato il CAD con le valute dei paesi G7 dimenticandomi quella che aveva la correlazione piu' evidente con la coppia oggetto delle mie osservazioni.
Infatti, se avessi fatto lo stesso lavoro includendo GBPCAD e lo avessi seguito, il 4 Novembre avrei avuto gia' qualche indicazione che sarebbe stato difficile per EURCAD rompere la parte alta del trading range(TR) e che al contrario sarebbe stato piu' probabile un attacco della parte bassa. I movimenti di EURCAD e GBPCAD hanno le loro caratteristiche distintive ma in questo caso il principio sarebbe stato esattamente lo stesso. Il 4 Novembre il Governatore della Bank of England, Andrew Bailey, ha lasciato i tassi e gli stimoli invariati con conseguente svalutazione della moneta inglese che ha rotto i minimi. EURCAD non e' sceso subito ma ha attaccato la resistenza il 9 Novembre e da li' ha iniziato a scendere sul punto di equilibrio finche' Christine Lagarde, la mattina del 15 Novembre, ha fatto il discorso introduttivo davanti al Comitato per gli Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo in cui ha praticamente detto le stesse cose che aveva detto Bailey, spingendo l'Euro verso la rottura del TR.
Ma ancora piu' da mangiarsi le mani è la fase di rientro nel TR avvenuta mercoledi'(Nov.17) su GBPCAD e giovedi'(Nov.18) su EURCAD. Un giorno di anticipo. Non dico che sarebbe stato facile ma vedendo i movimenti di GBPCAD si poteva operare EURCAD in maniera piu' serena e con piu' attenzione. Guardateli voi stessi!
E' inutile piangere sul latte versato e con il senno di poi son piene le fosse ma i mercati parlano...basta osservare, riflettere e soprattutto stare attenti.
Un abbraccio a tutti e buon weekend.
Be good
Cozzamara
WTI: CAD vs EUR-USD-JPYBuonasera a tutti,
purtroppo questa settimana ho scelto la coppia sbagliata su cui operare ed anziche' su USDCAD mi sono intestardito su EURCAD perdendomi cosi' un'opportunita' molto piu' lineare rispetto a quest'ultima sfruttando la correlazione fra WTI e CAD.
(Per chi non conoscesse questa correlazione riporto il link al post condiviso qui su TW da @MatteoFarci il 22 Febbraio 2021 - LA CORRELAZIONE TRA DOLLARO CANADESE e PETROLIO. PERCHE' ESISTE? )
Ritornando al grafico del WTI oggetto di questo post, riporto di seguito i movimenti di EURCAD, USDCAD e CADJPY da cui si puo' notare che quando il WTI si e' fermato su B il 25 Ottobre per entrare in una fase laterale, la coppia USDCAD e' stata quella che ha performato meglio rispetto alle altre due.
Anche CADJPY ha fatto un bel movimento, ma ovviamente la mia scelta e' ricaduta sulla peggiore. Infatti ho dovuto sudare parecchio per portare a case il budget settimanale su EURCAD (vedi idea sotto pubblicata a inizio settimana scorsa) quando sarebbe stato tutto molto piu' facile se avessi applicato lo stesso principio ma su USDCAD. Va be', sara' per la prossima volta. LOL.
Un abbraccio a tutti e buon week end.
Be good
Cozzamara
Canadian Dollar or LoonieCiao a tutti,
l'idea e' quella di trovare dei punti sfruttando la divergenza che si e' formata con l'indicatore di sentiment (RSI) su grafico giornaliero per un ritracciamento del movimento AB.
Attualmente ci troviamo dentro un TR (Trading Range) orizzontale fra 1.43000 e 1.44392 con il PoC (Point of Control) a 1.43683. Durante questa fase laterale abbiamo avuto la riunione della Banca Centrale Canadese, quella Europea, quella Australiana, quella Inglese, quella Americana e infine l'OPEC.
Nonostante la politica monetaria della BoC sia piu' aggressiva rispetto a quella della ECB, il supporto a 1.43000 ha tenuto e sembra "visivamente" intenzionato a tirarsi su. Tuttavia, benche' un attacco alla parte superiore del TR sia probabile non e' possibile prevedere se il TR verra' rotto. La coppia rimane sempre sotto pressione ribassista e quindi sarebbe un'operazione contro tendenza.
Un elemento importante che potrebbe dar vita al movimento correttivo di AB potrebbe essere riconducibile ad un potenziale ulteriore indebolimento del #WTI che si e' fermato sui massimi il 25 Ottobre e da allora e' in "pausa" cosi' come la coppia EURCAD.
Considerata la correlazione fra prezzo del petrolio e dollaro canadese e' possibile notare come entrambi abbiano preso bullish momentum simultaneamente il 4 Ottobre, quando il WTI ha superato l'ultimo massimo a 76,95 e EURCAD ha rotto il supporto a 1.46011 (area cerchiata in viola).
Non si puo' dare niente per scontato e quindi bisogna stare attenti alle opportunita'. Se il WTI dovesse riprendere a salire oltre i massimi le probabilita' di una rottura del TR per una correzione di AB da parte di EURCAD scompariranno. Se invece il WTI dovesse continuare a muoversi lateralmente e' possibile che la coppia possa effettuare un ritracciamento almeno fino 0.236 Fib di AB.
Per chi fosse interessato sto seguendo questo set-up dal 28 Ottobre su Twitter quando la divergenza con il sentimento iniziava a prendere forma nel timeframe H4.
Quanto scritto sopra sono solo informazioni ma per trovare delle opportunita' bisogna necessariamente analizzare timeframe ridotti per posizionarsi utilizzando patterns che possano rappresentare risk-reward interessanti con livelli di stop adeguati alle proprie strategie.
Se avete delle domande non esistate a chiedere.
Un abbraccio a tutti e buona settimana.
Be Good
Cozzamara
WTI - prosegue il rialzoProsegue il rialzo del WTI dai minimi del 20 Agosto, segnalato come possibile punto di inversione post formazione di una bullish engulfing ed inserito nel punto finale di una possibile onda 4. Non si palesano segnali di inversione sia in termini di indicatori che di pattern candle stick. Target di questo movimento a rialzo potrebbe essere l'area 87 - 90 dollari dove sono presenti resistenze statiche di medio lungo periodo. Come punto di controllo i massimi retestati del 6 Luglio a 77$.
PETROLIO (CL) - Continua il rialzoIl Petrolio (CL) si trova in un trend rialzista ripartito il 23 Agosto dopo una fase di ritracciamento che ha riportato i prezzi a circa 62$. Il 23 Agosto si è formato un pattern engulfing bullish in prossimità della media mobile istituzionale a 200 periodi (linea grigia) che ha sancito l'avvio di un nuovo impulso rialzista.
Il mercato è, a quel punto, entrato all'interno di un canale rialzista confermando la sua forza dopo aver rotto al rialzo l'area di resistenza/offerta tra 75$-77$ che si è trasformata in area di supporto/domanda ritestata dalla candela del 7 Ottobre. Il minimo di quest'ultima candela ha anche toccato la parte bassa del canale dando vita ad un nuovo forte impulso al rialzo.
L'impostazione del mercato presuppone una continuazione del trend di fondo come rappresentato in figura superando il livello psicologico degli 80$.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
Petrolio WTI break outBuongiorno a tutti,
settimana scorsa avevamo ben evidenziato i due livelli che se rotti avrebbero sancito la direzione almeno di breve del petrolio WTI.
La Kijun Sen faceva da supporto e la Senkou Span A da resistenza.
La resistenza è stata rotta al rialzo nella giornata di mercoledì 16, quindi ora per chi non avesse già sfruttato il break out di ieri, su un eventuale pull back scatterebbe l'occasione di acquisto.
Trattasi di uno spunto puramente didattico.
Buon trading a tutti