rendimenti 10yche i rendimenti abbiamo raggiunto il loro top ed adesso siano in una zona di controllo. un massimo se voleserro tentarlo sarebbe in area 5.2%di LUCA.P2
rendimenti US differenza tra i 30Y e 2Yil confronto dei rendimenti obbligazionari US mostra che siamo al quarto tentativo di superare la soglia dello 0. questo vuol dire che i rendimenti obbligazionari rendono meglio rispetto ai rendimenti a breve gettando le base per l'inizio di un nuovo ciclo economico ma non è detta l'ultima parola. potrebbe verificarsi un ritorno dell'inflazione e quindi un intervento ancora più restrittivo da parte della FED. staremo a vedere. di alex_player902
y10se il 10 anni riesce aconuistare in modo stabile area 5% vedremo un grosse deflusso dai mercati azionari per i promettenti bonddi LUCA.P0
Analisi obbligazionario governativo ItalianoDecisamente la classe d’investimento centrale nel mio portafoglio ad oggi. Si possono trovare dei rendimenti molto interessanti. Nel mio caso specifico ho comprato BTP scadenza 2052. Nessuno sa quanto tempo ci voglia prima che l'economia abbia bisogno di tornare nuovamente ad essere stimolata ma sicuramente il mercato americano è più solido, di conseguenza acquistato dei titoli di stato europei, in particolare quelli italiani. Questo perché sono molto appetibili dal punto di vista della cedola. Mi sono concentrato poi sulle scadenze più lunghe cosi che possa sfruttare la maggior variazione di prezzo. Gli stessi infatti hanno delle reazioni al cambiamento dei tassi molto importanti (18 %c.a. per ogni punto % di aumento o diminuzione del TUS). In questo periodo storico sembrano tutti concordare che il tasso ufficiale di sconto applicato dalla BCE sia arrivato al capolinea. L'economia sembra tenere ancora, ma sarà inevitabile nel medio periodo una riduzione degli stessi per motivi legati all'insostenibilità del debito degli stati sovrani e al peso che gli stessi hanno sull'economia del paese. Tutto sembra portare a pensare che questo investimento possa avere nel giro di 3 anni un appeal molto alto. Vi ricordo che sul mercato nessun pasto è gratis quindi ipotizzo che possa venirci qualche piccolo mal di stomaco nei prossimi mesi. Ma sono certo che tenendo duro e lasciando immobilizzati capitali per un pochino di tempo accontentandoci del rendimento che ci da l'obbligazione potremo avere ottimi risultati futuri. Analizzando l'obbligazione emerge che comprando ai prezzi attuali ( 55,41 euro) oltre a garantirci un tasso di rendimento del 4,76% con un rischio di credito molto contenuto, ci si può attendere un incremento molto significativo (ipotizzerei un 30% per essere realisti) del prezzo del sottostante. Se il tutto dovesse realizzarsi nei prossimo 3 anni potremmo avere un CAGR del 11,58% . Tutto ciò premesso se viviamo di questo lavoro come nel mio caso avere delle entrate certe ogni sei mesi con le quali ci sarà possibile fare altri investimenti non è certo da sottovalutare. Direi ottimo calcolando che stiamo scommettendo sul rischio paese e che se sostanzialmente se lo stato dovesse andare in default ci sarebbe una reazione a catena che determinerebbe il crollo dell'intero sistema finanziario europeo e forse globale con conseguente crollo dell'azionario. Attenzione però! Se mettiamo tutte le uova in un paniere bisognerà essere consci che, nella abbastanza remota ipotesi che, le banche tengano i tassi alti per un lunghissimo periodo potremmo restare incagliati nella posizione o doverne uscire con perdita in conto capitale anche se credo tutte ammortizzate dalle cedole staccate dal BTP. Buona fortuna a tutti ! :) Longdi Marcowls2
US10Y in Ascesa: Futuro del Mercato Azionario?Nell'analisi dell'andamento dei Treasury Bonds USA a 10 anni (US10Y) dal gennaio 2022 ad oggi, osserviamo una marcata inclinazione al rialzo, con una crescita che potremmo definire quasi parabolica dei rendimenti. Questa accelerazione ha visto i rendimenti toccare un massimo del 5,0001%. Una tale dinamica nei rendimenti del US10Y ha implicazioni chiare per il mercato azionario. Elevati rendimenti in titoli di stato come questi possono deviare il flusso di capitali da investimenti azionari ad investimenti più sicuri e a reddito fisso. In effetti, la robustezza dei rendimenti offerti dal US10Y potrebbe essere un'opzione allettante per gli investitori istituzionali, fornendo loro un flusso di reddito predeterminato per un decennio. Detto ciò, la mia proiezione tecnica attuale non vede un immediato plateau per il US10Y. Anticipo un possibile movimento rialzista dei rendimenti nella fascia compresa tra il 5,2% e il 5,9%. Qualora i rendimenti dovessero stabilizzarsi o raggiungere tale fascia, potrebbe innescarsi un ritracciamento tecnico che potrebbe portare i rendimenti verso una zona di supporto situata tra il 3,9% e il 4,1%. Questo scenario, in parallelo, potrebbe fornire un po' di sollievo al mercato azionario, che ha sofferto di recente a causa dell'attrattiva dei rendimenti dei titoli di stato. **Conclusione:** Gli investitori devono monitorare attentamente i movimenti dei rendimenti US10Y nelle prossime sessioni e considerare le possibili ripercussioni su altri asset class.di JCMINS2
US10Y : Rilevati Black Swan e OndaBuono del Tesoro americano a 10 anni: Rilevati Black Swan e Onda di WOLFE EMA.50 e EMA.200 sono possibili obiettivi Aspetto : PRZ Livelli: Fibonacci/Bollinger/ICHIMOKUShortdi Le-Loup-de-Zurich1
chfjpy: trend senza fine, cosa ci dicono i rendimenti?chfjpy non da respiro ai ribassisti e continua a martellare al rialzo. Da luglio 2023 però il differenziale di rendimento ha girato al ribasso mentre il prezzo ha proseguito inarrestabile verso nuovi massimi. Questa divergenza aumenta vertiginosamente le probabilità di una correzione se non addirittura di un'inversione, almeno fino ad area 152-153. Si nota come, nel recente passato, ogni volta che il differenziale ha raggiunto un picco, il prezzo abbia stornato o comunque consolidato. D'altro canto, la Svizzera sembra essere arrivata ad un pivot della sua politica monetaria o comunque ad essere vicina al picco dei tassi mentre il Giappone è entrato in un lento ma inesorabile quantitative tightening che potrebbe nei prossimi mesi portare all'abbandono del YCC. La transizione è molto più lenta del previsto, questo potrebbe portare a qualche intervento nel mercato valutario da parte della boj ma questo dipenderà da usd/jpy che rappresenta il riferimento nel valutare eventuali interventi. Buon trading a tutti.Shortdi jacob8702
y10riusciremo nel breve a vedere il 5% dei rendimenti sulla principali obligazioni americane di LUCA.P0
Flow di Capitali - Us Bone, Gold & UsDollar La chiusura settimanale ha visto un deciso flusso di capitali verso alcuni mercati, considerati probabilmente più difensivisti/ di protezione. A dispetto delle perdite su indici azionari, infatti, venerdì abbiamo visto un deciso posizionamento sul settore dei bonds; le lunghe scadenze infatti hanno visto una riduzione dei rendimenti. L'oro ha mostrato sicuramente una barra di grande forza che ha portato le quotazioni a salire di oltre il 3% , cosi come il Dollar Index ha chiuso diverse giornate di contrattazione al rialzo. Questi posizionamenti, tipicamente difensivisti, potrebbero essere dovuti sia alle consuete problematiche (inflazione, guerra, incertezza), sia alle previsioni di possibili escalation delle tensioni internazionali, ma anche banalmente ad un parcheggio temporaneo anche semplicemente per evitare asset più rischiosi fino a quando non ci sarà una definizione più chiara del nuovo conflitto. Lunedi, per quanto mi riguarda, resto alla "finestra" per osservare le reazioni dell'azionario. di DomenicoIvanPontillo5
SP500 SPX SPY lanciato sulle resistenze target 4400 10.10.23Prosegue il rally dei bond che scatena il rialzo degli indici azionari, sempre pronti a celebrare il tanto atteso taglio dei tassi da parte delle banche centrali. Tecnicamente siamo al test di livelli importanti su tutti gli indici. Analizziamo Apple ENI Interpump Biesse Lufthansa e i bond governativi francesi a 50 anni.20:00di GiuseppeMessina16
Il Playbook del trader: i mercati fanno il lavoro delle bancheDopo un forte irrigidimento delle condizioni finanziarie negli Stati Uniti - principalmente guidato da tassi reali più elevati e dall'USD - stiamo assistendo a una crescente consapevolezza che sono i mercati a svolgere il lavoro pesante delle banche centrali, sostituendo la necessità di alzare i tassi di politica monetaria. Questo è stato il messaggio che abbiamo sentito la scorsa settimana dai membri della Fed Daly, Goolsbee e Bostic. Ciò suggerisce che se avremo una lettura dell'US CPI (indice dei prezzi al consumo) molto alta questa settimana, i protagonisti di mercato aumenteranno le posizioni nelle operazioni di "yield curve steepeners", con meno interesse per le obbligazioni del Tesoro USA a 2 anni. Di conseguenza, ciò dovrebbe limitare il rialzo del dollaro statunitense, data la correlazione quasi nulla tra il dollaro USA e la curva dei rendimenti dei titoli di Stato USA a 2 anni e a 10 anni. Concentrandoci sul mercato obbligazionario statunitense, teniamo presente che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti emetterà questa settimana 101 miliardi di dollari in titoli di Stato a 3, 10 e 30 anni, il che potrebbe influenzare i mercati. Dal punto di vista tecnico, sembra che il dollaro USA stia consolidando la sua posizione, e anche se questo comporta un notevole rischio, gli investitori con un profilo di inerzia stanno nuovamente guardando alle posizioni corte sullo yen giapponese (JPY). Anche se il rischio potrebbe essere influenzato dalla geopolitica, sembrano interessanti le posizioni lunghe sul cambio NZD/JPY, soprattutto con il ritorno della Cina al mercato, dove possiamo vedere i primi segnali di ripresa economica. Per coloro il cui stile di trading prospera in regimi di maggiore volatilità, è possibile rivolgere lo sguardo alle valute dell'America Latina (LATAM), dove si sono verificate mosse straordinarie nei confronti del peso colombiano (COP), del peso cileno (CLP) e del peso messicano (MXN), attirando l'attenzione dei day trader. A parte l'US CPI, questa settimana sarà una festa di discorsi delle banche centrali, con una lunga lista di funzionari della Fed, della BoE e della BCE che parleranno alle conferenze NABE (National Association of Business Economics) e FMI. Sembra che il mercato abbia già deciso che il ciclo di rialzi della BCE e della BoE è concluso, quindi le dichiarazioni dei funzionari della Fed potrebbero muovere i mercati in modo più incisivo. Inoltre, questa settimana avremo gli utili del terzo trimestre delle grandi istituzioni finanziarie statunitensi in gioco, il che mette al centro dell'attenzione degli investitori l'indice US30. Per coloro che seguono la politica, l'evoluzione del processo di scelta del nuovo presidente della Camera potrebbe avere grandi implicazioni per le prossime trattative di chiusura del governo a partire dal 17 novembre. Tra le crescenti preoccupazioni geopolitiche, il petrolio rimane in primo piano e osserveremo la reazione all'apertura dei futures, con i futures S&P 500 e NAS100 leggermente ribassati. Principali dati economici da monitorare: US CPI (12 ottobre, 23:30 ora di Sydney) - argomento principale della settimana in termini di rischio. Il consenso degli economisti è che vedremo sia l'indice dei prezzi al consumo sia l'indice dei prezzi al consumo di base aumentare dello 0,3% su base mensile. Questo porterebbe il tasso annuale dell'indice dei prezzi al consumo a livello dell'indice dei prezzi al consumo di base, rispettivamente al 3,6% (dal 3,7%) e il 4,1% (dal 4,3%). Il mercato sta prezzando un aumento mensile dell'indice dei prezzi al consumo (in termini di fissaggio del CPI) dello 0,25% su base mensile e del 3,54% su base annua. Un aumento dei prezzi al consumo di base nell'ordine del 3% sarebbe una notizia gradita e porterebbe gli investitori a coprire le posizioni lunghe sul dollaro USA, spingendo al rialzo il cambio XAU/USD e il NASDAQ 100. Un valore superiore al 4,3% potrebbe portare a una maggiore probabilità di un aumento dei tassi da parte del FOMC (Federal Open Market Committee) a novembre (attualmente al 29%) e a un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, con un conseguente rialzo del dollaro USA. Inflazione PPI negli Stati Uniti (11 ottobre, 23:30 ora di Sydney) - si prevede un aumento del 0,3% su base mensile per la domanda finale, con un'attenzione particolare all'indice PPI di base, che dovrebbe attestarsi al 2,3% su base annua. Il mercato è meno sensibile all'indice PPI rispetto all'indice CPI, ma una significativa sorpresa al rialzo o al ribasso rispetto al consenso potrebbe influenzare le stime dell'inflazione PCE da parte degli economisti (prevista per il 27 ottobre). Nuovi prestiti in Cina (nessun giorno fissato questa settimana) - Sebbene sia estremamente difficile fare previsioni, il mercato prevede un aumento dei prestiti in yuan cinesi con nuovi prestiti attesi a 2,5 trilioni di yuan (1,35 trilioni di dollari). Un superamento delle stime potrebbe far salire l'equità in Cina e Hong Kong sulla scia dell'impressionante rally di venerdì e far salire le valute AUD e NZD. Inflazione CPI/PPI in Cina (13 ottobre, 12:30 ora di Sydney) - La bassa inflazione in Cina continua, ma dovrebbe aumentare leggermente al 0,2% (dal 0,1%) per quanto riguarda i prezzi al consumo e al -2,4% per quanto riguarda i prezzi alla produzione. Il cambio USDCNH si è consolidato durante la settimana d'oro cinese, ma se dovesse emergere una tendenza, la direzione di questo cross potrebbe influenzare le coppie del G10. Dati sul commercio cinese (13 ottobre, nessun orario stabilito) - il modesto miglioramento dei dati economici in Cina dovrebbe continuare, con le esportazioni attese in calo dell'7,3% (dall'8,8%) e le importazioni in calo del 6% (dal 7,3%). Numeri migliori delle attese potrebbero spingere al rialzo l'equità in Cina. Relazione sulle condizioni creditizie della BoE (12 ottobre, 19:30 ora di Sydney) - avremo il PIL mensile del Regno Unito e la produzione industriale (entrambi alle 17:00 ora di Sydney) e entrambi dovrebbero rimanere deboli. I dati sulla situazione creditizia della BoE dovrebbero anch'essi essere al ribasso, soprattutto alla luce di quanto visto nei recenti dati sull'approvazione dei mutui. Gli operatori di mercato saranno attenti ai discorsi dei funzionari della BoE questa settimana, poiché i mercati stanno essenzialmente prezzando la BoE come se avesse completato il suo ciclo di rialzi dei tassi. Inflazione in Messico (9 ottobre, 23:00 ora di Sydney) - il mercato prevede un aumento dell'indice dei prezzi al consumo headline al 4,5% (dal 4,64%) e dell'indice dei prezzi al consumo di base al 5,75% (dal 6,08%). Il peso messicano (MXN) non gode di molte simpatie, principalmente a causa dei prezzi più deboli del petrolio, ma i dati locali potrebbero avere un ruolo più importante questa settimana. Il cambio USDMXN ha trovato offerte a 18,40, ma gli swing trader potrebbero guardare alla zona di 17,90 per acquistare ritracciamenti in vista di un'altra salita. Utili del terzo trimestre negli Stati Uniti questa settimana - Citi, JP Morgan (13 ottobre), Bank of America, Wells Fargo, UnitedHealth Questa settimana vedremo le grandi istituzioni finanziarie statunitensi presentare i loro utili del terzo trimestre. L'attenzione sarà rivolta alla qualità degli asset, alla domanda di prestiti, ai margini netti d'interesse (NIM) e a qualsiasi commento sulla recente stretta delle condizioni finanziarie in generale. Un focus sull'indice US30 Quando osserviamo le società incluse nell'indice US30, ci sono solo due banche (su 30 società) - Goldmans e JP Morgan. Tuttavia, l'indice US30 è correlato in modo incredibilmente stretto all'ETF del settore finanziario S&P (XLF), con una correlazione a 10 giorni del 93%. Con tante delle principali istituzioni finanziarie che presentano i loro risultati, assumendo che questa relazione rimanga stabile, l'US30 dovrebbe riflettere il movimento delle banche statunitensi. Un altro rischio importante per gli operatori dell'US30 questa settimana è rappresentato dalla reazione del mercato agli utili di United Health (UNH - previsti per il 13 ottobre). UNH rappresenta un enorme 10% del peso nell'US30, probabilmente il peso più grande dell'indice. UNH non è un titolo che i trader di CFD (contratti per differenza) seguono così da vicino come Tesla o Nvidia, dato il suo andamento dei prezzi più difensivo. È un titolo per i trader di range, dove l'acquisto a 460 dollari e la vendita a 520 dollari hanno funzionato bene nell'ultimo anno. Tuttavia, date le ponderazioni, gli operatori dell'US30 dovrebbero essere consapevoli dell'influenza che questo titolo può esercitare. Il mercato prevede una variazione implicita del 2,6% nel giorno della presentazione dei conti di UNH, in linea con la variazione media dei prezzi registrata durante gli ultimi 8 trimestri. UNH ha registrato variazioni di percentuale significative in occasione dei risultati trimestrali e nel report degli utili precedente il titolo è salito del 7,2% - quindi una significativa impennata o un calo influenzerebbero l'US30 date le sue ponderazioni. Mentre fattori macroeconomici come i movimenti dei rendimenti dei titoli di Stato, del dollaro USA e dei prezzi del petrolio influenzeranno l'US30, si può vedere che questa settimana anche gli utili potrebbero svolgere un ruolo importante - è il momento di comprare il ribasso o stiamo per assistere a un calo dell'indice? Interventi dei rappresentanti delle banche centrali Interventi della Fed - a prima vista, il discorso del governatore della Fed Christopher Waller potrebbe essere il più importante da ascoltare. Interventi della BCE - Una settimana importante per gli interventi dei rappresentanti della BCE da monitorare - trader dell'EUR, quanto ti piace il rumore? Come detto, il mercato è piuttosto convinto che la BCE si trovi in una fase di pausa. Interventi della BoE - con i mercati che ritengono che la BoE non alzerà ulteriormente i tassi, i commenti dei rappresentanti della BoE Mann, Pill e Bailey saranno seguiti con attenzione per aumentare la fiducia in queste valutazioni. Interventi della RBA - Vicegovernatore Christopher Kent (11 ottobre, 12:00 ora di Sydney). di Pepperstone1
RSI settimanale segnala top sui rendimenti SPX NDX DAX 06.10.23I rendimenti sui decennali hanno toccato nuovi massimi ma la situazione di eccesso tecnico lascia intravedere una pausa o addirittura una correzione, banche centrali permettendo. Ne potrebbero approfittare gli indici azionari per riportarsi verso l'alto. Analizziamo alcuni titoli difensivi USA KO CLX MCD K BMY 19:58di GiuseppeMessina14
sequenza elliot sul 30y italicoFase onda 5 sembra completata per iniziare discesa correttiva ABCdi StefanoViper1
30 ANNI ITALY MUOVE AL TARGET FINALEItaly rendimento 30y verso il target naturale del 1,618 fibo dai minimi a partire dai massimidi StefanoViper0
Rendimenti USA: T02Y\T10Y spread ai massimi da 40 anniNel grafico che segue è possibile osservare l'andamento della curva dei rendimenti sui titoli del tesoro USA in relazione alle decisioni di politica monetaria della FED. In particolare, l'inversione della curva tra i rendimenti a 2 anni in rapporto con quelli a 10 anni. E' possibile trarre due conclusioni: - da oltre 40 anni non osserviamo uno spread così alto nel rapporto tra rendimenti (2Y \ 10Y); - l'aspettativa per la fine del QE e inizio del rialzo dei tassi, decisione obbligata a causa dell'inflazione elevata nel Marzo 2022, era già stata ampiamente anticipata e scontata dai mercati con quasi un anno di anticipo.di UnknownUnicorn258629122
T-Note in profondo rossoProfondo rosso anche per il T-NOTE, il titolo di stato decennale americano, che dopo aver stampato un doppio minimo (ottobre 2022 e agosto 2023) li ha rotti al ribasso. Il segnale di debolezza è di quelli importanti, i prossimi mesi potrebbero riservare sorprese non da poco conto. Mentre il cot mostra una grande forza long dei trader commercial.1di GiuseppePisciuneri1
y10uno dei target più plausibili per i rendimenti in caoso di un ultimo sprint dell'oil potrebbe essere poco sotto il 5%di LUCA.P1
Rendimenti americani sui massimi! Cosa significa?Ciao a tutti, Vi lascio uno spunto e una riflessione sui rendimenti dei titoli di stato americani. Come si vede del grafico, dopo un breve pausa sono nuovamente in aumento verso i massimi toccati ad Ottobre. Potrebbero essere il trigger più importante che muoverà i listini nei prossimi mesi, indicatori di una recessione annunciata ma che in realtà sembra sfumare all'orizzonte. Allo stesso tempo però il persistere di tassi alti impatta sulla sostenibilità del mondo creditizio e del relativo pagamento e finanziamento. In termini finanziari ovviamente tutt'altra musica, con rendimenti reali importanti superiori alle stime di inflazione. Gli investitori non si accontentano di rendimenti contenuti nel medio periodo, anche a causa del downgrade del debito americano, segnale del deterioramento potenziale del rapporto debito/pil. Il rendimento obbligazionario in sintesi incorpora sia le previsioni future di inflazione che il rischio emittente. ⚠️I tassi alti potrebbero essere negativi per le azioni nei primissimi mesi perché il premio al rischio si riduce. Voi cosa ne pensate? Buon trading a tutti!!!di cipino0
NVDA candele Dark Cloud prima degli utili 22.08.23Mentre il settore bancario USA riprende con vigore il trend al ribasso, i rendimenti dei bond governativi decennali trovano forti resistenze a proseguire la loro marcia verso i massimi del 2022. Analizziamo NVDA alla vigilia della pubblicazione della trimestrale. 19:37di GiuseppeMessina18
Il Playbook del trader per la settimana; verso Jackson HoleI grandi temi di mercato della scorsa settimana sono stati il commercio di rischio crescente legato alla Cina e una resiliente economia USA con rendimenti "reali" USA più alti (TradingView - TVC:US10Y-FRED:T10YIE) - ne è derivata una forte forza del dollaro e una debolezza globale delle azioni. Anche le posizioni lunghe sulla GBP hanno beneficiato dal flusso di dati nel Regno Unito, con la coppia di valute GBP/NOK come la migliore nella settimana. L'indice PMI dei servizi potrebbe mettere alla prova le posizioni lunghe sulla GBP questa settimana, ma i ritracciamenti dovrebbero essere leggeri. La scadenza delle opzioni sugli indici e le azioni statunitensi potrebbe aver contribuito alla flessione dei mercati azionari, con i dealer che hanno coperto la loro esposizione netta al rischio gamma e delta attraverso la vendita di S&P500 futures e azioni singole. Vediamo come i dealer e i market maker gestiranno questa posizione corta nella settimana, poiché potrebbe essere indesiderata, suggerendo il rischio che riacquistino le coperture short sui S&P500 futures (per chiudere), potenzialmente causando un rally di sollievo anticipato nel mercato azionario. Il posizionamento avrà un ruolo rilevante questa settimana, e non ci vorrebbe molto per vedere i tassi reali statunitensi scendere leggermente, con il dollaro che seguirà la sua scia. Con l'inizio della nuova settimana di trading, le notizie legate alla Cina avranno un forte impatto e, nel caso in cui HK50 e CNH trovino ulteriore interesse venditore, sarei orientato verso trade ribassisti sul GER40. Il settore immobiliare cinese rimane un argomento delicato, con il mercato che trova scarso supporto fiscale tangibile per rivalutare il rischio al rialzo – l'azione dei prezzi dell'HK50 riflette tale situazione, con i rally rapidamente venduti. Le notizie del fine settimana che indicano che la PBoC e il regolatore finanziario stanno sollecitando le banche ad aumentare i prestiti sono un passo positivo, ma ci chiediamo se vi sia domanda per aumentare il volume. Nella settimana avremo i dati PMI, ma l'attenzione si sposterà su Jackson Hole, dove Jay Powell sarà al centro dell'attenzione. Sebbene in passato questo forum abbia visto audaci cambiamenti nella politica monetaria, questa volta non sembra che ci aspettino azioni così decisive. Il dollaro americano rimane al centro dell'attenzione questa settimana – con un'inclinazione rialzista, riconosco che la posizione è consistente e potrebbe facilmente essere vulnerabile al ritiro dei profitti in vista del discorso di Powell. I principali dati da monitorare: Decisione sui tassi di prestito principale in Cina (21 ago 11:15 AEST) – dopo che la PBoC ha sorpreso il mercato e ha agevolato il Medium-Lending Facility la settimana scorsa, dovremmo vedere la PBoC agevolare rispettivamente i tassi di prestito principale a 1 e 5 anni di 15 pb ciascuno. A meno che non vediamo il tasso principale rimanere invariato, i mercati azionari cinesi probabilmente trascureranno qualsiasi agevolazione di politica e i fondi dovrebbero continuare a evitare le posizioni long su HK50, CHINAH e CN50. USDCNH trova supporto al di sotto di 7,3000, ma pochi stanno acquistando yuan con convinzione se non per coprire posizioni short sullo yuan. PMI manifatturiero e dei servizi dell'Eurozona (23 ago 1800 AEST) – il mercato presta attenzione all'indice manifatturiero a 42,6 (da 42,7) e ai servizi a 50,5 (50,9). Un PMI dei servizi più debole, specialmente se i dati scendono al di sotto di 50 (la linea di espansione/contrazione), potrebbe portare a una maggiore vendita dell'Euro, con il GER40 che punta a rompere i minimi di luglio a 15.500. Tatticamente interessati alle posizioni corte su EURCAD. PMI manifatturiero e dei servizi nel Regno Unito (23 ago 18:30 AEST) – il mercato prevede che il settore manifatturiero arrivi a 45 (da 45,3) e i servizi a 50,8 (51,5). La GBP – la valuta principale più performante della settimana scorsa - potrebbe essere sensibile al dato dei servizi. PMI manifatturiero e dei servizi globali S&P degli Stati Uniti (23 ago 2345 AEST) – con molta attenzione rivolta ai mercati cinesi, ai tassi reali USA e a Jackson Hole, c'è meno preoccupazione per le metriche di crescita degli Stati Uniti. Di conseguenza, l'outlook di questo dato potrebbe avere un impatto limitato sul dollaro USA – rimane comunque un rischio da tenere d'occhio. Simposio di Jackson Hole – Il presidente della Fed, Jay Powell, sarà il punto culminante della conferenza (parlerà sabato alle 00:05 AEST). È ancora prematuro per Powell dichiarare vittoria nella lotta all'inflazione della Fed e probabilmente sottolineerà che c'è ancora lavoro da fare. Potrebbe anche dedicare tempo a esplorare un mantra "più a lungo per più a lungo" (per i tassi di interesse), con un focus su dove stanno modellando il tasso neutro dei fondi federali; forse una questione per i dottorati e gli accademici. Powell dovrebbe ribadire che i tagli dei tassi non sono nel loro pensiero immediato. Da una prospettiva di gestione del rischio, sento che il discorso di Jackson Hole/Powell potrebbe essere orientato verso l'approccio rigoroso, quindi modestamente favorevole al dollaro USA. Tuttavia, dato il rally del dollaro USA, si potrebbe sostenere che un Powell rigoroso è in gran parte già prezzato. Altri relatori di Jackson Hole: Membri della Fed Goolsbee e Bowman (23 ago alle 05:30 AEST) Membro della Fed Harker (25 ago alle 23:00 AEST) Presidente della BCE Lagarde (26 ago alle 05:00 AEST) Vertice dei BRICS in Sudafrica (martedì e mercoledì) – È difficile vederlo come un evento di movimento di mercato e di rischio per i mercati in generale. Tuttavia, con i paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) che rappresentano il 32% del PIL globale e 23 paesi che vogliono unirsi all'organizzazione, ci sarà un maggiore focus sui loro piani di espansione. Alcuni hanno collegato i BRICS a un'accelerazione della de-dolarizzazione globale, e sebbene la dipendenza globale dal dollaro USA probabilmente diminuirà nel tempo, il movimento è lento. Una valuta comune per questa unione – anche se potrebbe fare notizia durante il summit - non sembra qualcosa di realizzabile nel breve periodo. Risultati delle aziende chiave: Stati Uniti - Nvidia presenta i risultati (aftermarket) - molti ricorderanno il rally del 24% nel prezzo delle azioni nei risultati del primo trimestre (a maggio) e spereranno in qualcosa di simile. Date la corsa incredibile e la posizione pesante, potrebbe essere necessario qualcosa di veramente ispirante per sorprendere. Il mercato prevede un movimento implicito nei risultati del 10,2%, quindi è un'opportunità per chi ama un po' di movimento nel proprio trading. Australia - 68 aziende dell'ASX200 presentano i risultati, inclusi BHP, Woodside Petroleum, Qantas, Northern Star e Wesfarmers.di Pepperstone1
BTP 10 YSiamo in presenza di un triangolo simmetrico sul grafico del rendimento dei titoli di stato a 10 anni, in questo caso time frame settimanale, sappiamo che in analisi tecnica ci troviamo difronte ad una figura assolutamente neutrale, formato da due trendline convergenti, quindi in presenza di una compressione del movimento in concomitanza dell'avvicinamento all'apice della figura. Il movimento prima dell'inizio della figura è stato al rialzo, se sarà una continuazione o uno storno solo il tempo lo dirà. Intanto possiamo fare il punto sulla situazione che stiamo vivendo, storno dei mercati azionari per le preoccupazioni che arrivano dall'Asia, come evolverà la situazione nessuno lo sa, ma sappiamo che i movimenti sui rendimenti obbligazionari sono inversamente correlati ai movimenti dei listini azionari. Un salutodi CS_Trading_222
Yield Curve!!In questa analisi andrò a spiegare cos'è la curva dei rendimenti per scadenze, che indicazioni ci fornisce e perchè è importante monitorare i suoi cambiamenti per comprendere lo sviluppo del quadro economico e finanziario. Nei grafici ho riportato, sulla sinistra, 4 rendimenti di bond Americani per 4 scadenze brevi ovvero 2 mesi, 3 mesi, 6 mesi ed 1 anno; sulla destra ci sono poi i rendimenti dei bond Statunitensi per scadenze superiori all'anno e progressivamente maggiori fra cui quella a 2 anni, 5 anni, 10 anni e 30 anni. La curva dei rendimenti per scadenze (anche nota come YIELD CURE) ci mostra quelli che sono gli spread tra i tassi di rendimento dei titoli di stato del paese in questione, fra scadenze brevi e scadenze lunghe; osservare i rendimenti dei bond per le varie scadenze ci fornisce indicazione sullo stato e sulle prospettive dell'economia. In un'economia in espansione, con tassi di inflazione moderati e tassi di interesse bassi, la curva dei rendimenti per scadenze è generalmente inclinata positivamente, questo vuol dire che i rendimenti per le scadeenze più lunghe sono maggiori di quelli a scadenze brevi. Questa condizione si verifica perchè gli investitori si aspettano futuri aumenti di tassi e futura inflazione in aumento e dunque domanderanno dei rendimenti maggiori sulle scadenze più lunghe per compensare il rischio. Esistono poi fasi di curva dei rendimenti piatta in cui tutte le scadenze presentano più o meno gli stessi rendimenti, e questo è particolarmente vero quando si verificano shift tra una fase del ciclo economico ed un'altra. Poi abbiamo la cosiddetta curva invertita, quando i rendimenti alle scadenze più brevi sono maggiori di quelli per scadenze più lunghe. Questo scenario, cghe stiamo vivendo ormai da un anno, è spesso motivo di allarme tra gli investitori, e significa che c'è incertezza sul futuro dei tassi di interesse e sull'andamento economico. E' risaputo che, quando la curva dei rendimenti inverte, solitamente nel giro di 12-18 mesi si verifica una recessione economica, e questo può esser particolarmente vero a causa dei rialzi dei tassi di interesse a breve effettuati dalle banche centrali per raffreddare l'economia che, se non controllati, possono trasformarsi in recessione economica. di peppe_11
2023-08-07 Valore Bond Italiani in Correlazione Tassi InteresseNel grafico ho voluto evidenziare la correlazione tra il valore dei bond sovrani italiani in rapporto all'andamento alle curve dei tassi d'interesse dell'area Euro e degli USA. Innanzi tutto sono stati messi a confronto 3 BTP, con diverse caratteristiche di durata e cedola che ovviamente non hanno perso lo stesso valore, ma ho regolato la loro scala dell'asse Y, considerando 100 il valore nel mese di settembre 2021 e 0 il valore quotato in ottobre 2022. Si può notare subito che pur non avendo perso lo stesso valore, si sono ovviamente mossi con grande sincronizzazione tra loro (segno di un mercato molto liquido). Quindi ciascuna curva della quotazione aveva il massimo relativo tra agosto e settembre 2021 e il minimo relativo ad ottobre 2022. Dopodiché ho aggiunto al grafico le due curve di andamento dei tassi d'interesse Europa ed USA. A marzo 2022, quando gli USA hanno effettuato il primo incremento dei tassi d'interesse, il BTP01MZ37 aveva già perso circa 11% dai massimi di settembre 2021 sulle aspettative dell'incremento. Quando c'è stato il primo incremento dei tassi della BCE, a luglio 2022, il BTP01MZ37 aveva perso il 26% dai massimi di settembre 2021. Ad ottobre 2022 il BTP01MZ37 perdeva dai massimi il 38% circa. Nei mesi successivi ha recuperato qualche punto percentuale, attestandosi al valore del -34% ad agosto 2023, sempre rispetto ai massimi di settembre 2021. Osservando queste correlazioni, si possono fare alcune considerazioni sulla previsione dell'andamento del valore dei BTP, in rapporto al futuro andamento dei tassi d'interesse. Occorre però tenere ben presente che siccome l'inflazione, nonostante un iniziale indebolimento, tende a perdurare, inoltre le economie USA ed EURO, pur avendo accusato qualche colpo (soprattutto banche regionali fortemente esposte ai bond sovrani) non sembrano in realtà subire più di tanto la forte pressione dovuta agli alti tassi di interesse. Anche la disoccupazione permane a valori minimi, il che non va nella direzione di una diminuzione dell'inflazione. Quindi, tenendo in considerazione questi aspetti, potrebbe accadere che i tassi vegano ancora ritoccati al rialzo e soprattutto potrebbero permanere a questi valori per molto tempo.Longdi tom_rug8