L'ULTIMO COLPO DEL 2023! Eurcad ShortAmici, il Natale è passato, il 2023 sta per concludersi e con esso anche gli ultimi giorni di contrattazione. 😉 Ma aspettate un momento, prima di dedicarci ai preparativi per il cenone di Capodanno, proviamo l'ultimo colpo posizionando un ordine "sell limit" su EurCad, un'operazione con R/R 1.2. È una posizione che potrebbe portare frutti nella prossima settimana. Stop stretto e rischio sempre sotto controllo, mi raccomando. Per qualsiasi domanda, approfondimento o dubbio, potete scrivermi anche in privato; come sempre, sarò lieto di rispondervi! Intanto, auguri per la conclusione e l'inizio dell'anno! 💥 Fate i braviShortdi DanieleMaioranoAggiornato 0
Cambio compressoCambio molto compresso in una zona di supporto che ha fatto da ottimo setup long in passato in più di un'occasione. La compressione si vede per l'appiattimento degli indicatori, Ichimoku compreso e per altri. Io valuterei un long come primo target resistenza che ha fatto da muro in passato tra l'altro dove passa anche Lagging Line che da manuale fa da resistenza o supporto a seconda del caso. La resistenza è evidenziata da una doppia chiusura/apertura delle due candele (rossa e verde rispettivamente) quello su timeframe giornaliero. di MicheleCarolloAggiornato 0
Zona interessante swing su GbpUsd per il BUYzona buy, cerchiamo una schematica nel micro time frame per poi andare buyLongdi chrico2
EURCAD SHORTAbbiamo rotto la resistenza dopo un lungo periodo di allineamento. Quando il prezzo raggiunge il cerchio giallo aprirò una posizione Short. TP e SL indicati sul grafico. Seguimi per aggiornamenti.Shortdi SwipeUp_TCAggiornato 2
EURCAD SHORTAnche questa volta tracciamo due possibilità di direzione. Se il grafico segue la linea blu, punteremo in SHORT una volta che la candela ritesta la resistenza (supporto alto in questo caso). Se il grafico segue la linea rossa, questo trade verrà annullato. Come sempre seguiranno aggiornamenti. Shortdi SwipeUp_TCAggiornato 2
VALUTE: USDCADAZIONARI, ANCORA NUOVI MASSIMI. Ci stiamo avvicinando a grandi passi verso la fine di questo 2023, caratterizzato, come è noto, dalla grande salita dei mercati azionari, trascinati da una economia americana che ha costantemente evidenziato una resilienza fuori dal comune. La congiuntura Usa ha rallentato nell’anno in corso, ma molto lentamente, e con una tenuta degli aggregati inattesa e sorprendente, alla luce soprattutto della persistente politica monetaria (aggressiva e rialzista) da parte della Fed, che in linea di principio, avrebbe invece dovuto deprimere i mercati azionari. L’inasprimento delle condizioni di credito da parte delle banche con aumento degli interessi da pagare per le aziende infatti, avrebbe potuto provocare una caduta degli utili delle imprese, che invece, nelle varie trimestrali, hanno evidenziato una forza quantomeno sorprendente. Si discute molto sui livelli dei price earnings di certi titoli, arrivati a livelli ben superiori a quelli del 2008, quando la crisi Lehman fece crollare i mercati, ma, almeno per il momento, gli indici principali continuano a far registrare nuovi massimi storici. Il Dow Jones lo ha toccato mercoledì 20 dicembre a 37.642, il Nasdaq invece solo ieri a 16.863, mentre L’S&P è molto vicino a quel 4.817 toccato il Gennaio di quest’anno. Il Dax, dal canto suo, ha toccato il nuovo massimo storico il 14 di questo mese a 17.003. VALUTE. La tenuta della borsa ha generato un aumento dell’appetito al rischio generalizzato con gli indici di rischio più seguiti ormai vicino ai top di risk on. Il Vix, a 13.60 è ben lontano dalla soglia di 20 che è lo spartiacque tra risk on e risk off, mentre l’indice fear and greed, viene quotato vicino ai massimi di avidità a 79 punti. Le valute, quindi, di fronte ad uno scenario di estremo appetito al rischio, vedono il dollaro scendere anche se non a livelli estremi, considerato che sul dollar index siamo ancora abbondantemente sopra quota 100. EurUsd sopra 1.1000 in area 1.1030, non lontano dai livelli chiave di resistenza compresi tra 1.1060 e 1.1090. Il Cable per contro invece rimane abbastanza asfittico, incapace di rompere i massimi in ragione di un EurGbp che attacca le resistenze chiave e cerca di rompere 0.8690 00 area. GbpUsd che rimane comunque tra 1.2680 e 1.2700 con resistenze cruciali poste a 1.2750 60. UsdJpy che dopo aver toccato un minimo a 140.86, ha corretto tornando sopra 142.50 anche se per ritornare in uptrend, deve rompere l’area di 146.50 147.00. ancora assai lontana. Oceaniche che tengono e provano a tornare sui massimi di giugno e luglio che per AudUsd si trovano a 0.6900 così come 0.6410 20 per NzdUsd. Si avvicina a livelli interessantissimi il UsdCad che trova supporti compresi tra 1.3200 e 1.3090, un’area di oltre 100 pips, ma intrigante per la presenza di supporti statici relativi a minimi precedenti toccati nei mesi di giugno e luglio di quest’anno. Tra i cross attenzione a EurChf che per la quarta volta in 14 mesi, ha toccato il supporto a 0.9400, dove poi ha rimbalzato in modo interessante per la probabile presenza della Snb che persiste a comprare moneta unica vendendo franchi, allo scopo di indebolirlo (peraltro senza grande successo). Tra gli altri cross, segnaliamo NzdChf che pare in accumulazione rialzista anche se rimane non lontano dai minimi storici di 0.5185. PETROLIO. Interessante movimento del petrolio che ieri sono saliti tornando sopra quota 75 per il Wti e 81 sul Brent. Quasi 10 dollari di salita dal 13 dicembre e in poche sedute. La ragione del rialzo è probabilmente legata agli sviluppi in medio oriente, in seguito all’attacco degli Houti alle navi commerciali, che ha provocato lo stop del commercio. Le navi commerciali riprenderanno la navigazione, con la protezione di forze marittime multinazionali. Per quel che riguarda la domanda di petrolio, le speranze di riduzione del costo del denaro, attese per il prossimo futuro, da parte della Fed, hanno ulteriormente contribuito ad alimentare la salita del prezzo del greggio nelle ultime giornate operative. Buona giornata e buon trading. Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio. Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.Selezione editorialeLongdi ActivTrades4
YEN PRONTO A RAFFORZARSI? Scopriamolo insiemeNon potevo non fare un'analisi sul Dollaro/Yen a poche ore dalla riunione della Bank Of Japan (BOJ). 😇 Di cose da dire ce ne sarebbero tantissime su questo cambio valutario, ma cercherò di essere il più chiaro e veloce possibile. La mia view è ribassista , sia di breve che medio e lungo periodo, quindi vado Short! La BOJ è la banca più accomodante di sempre, in un anno e mezzo di alzo dei tassi di qualsiasi banca mondiale, lei non ha fatto niente. Conseguenze? Un cambio valutario che sale senza freni. Basta pensare che i livelli di 151 circa toccati un mese fa (e un anno fa), non si vedevano da più di 30 anni! Ma le cose stanno cambiando. Un tasso di cambio cosi alto inizia a star stretto al Giappone. Nonostante i ribassi iniziati il 14 novembre, questo cambio valutario ha una grossa strada per scendere davanti a se. ⇩ Si parla che la BOJ metterà fine al regime dei tassi negativi entro i primi mesi del 2024, con una previsione di un'aumento dei tassi dell'0,25%. Insomma, a livello macro la situazione è Short e il grafico, per me, parla chiaro! 💁🏻♂️ Tra l'altro, il prezzo Mercoledì ha rotto l'EMA a 200. Io cerco di approfittare della risalita di oggi per posizionarmi short in area 143.330 (In realtà sono entrata ora a 143.090) Stop a 145.150 e con 3 target differenti. Operazione con target R/R 1:1.5 (Target1), 1:2 (Target2) 1:3 (Target3) Come sempre scrivimi nei commenti o in privato per discuterne insieme 🤓 Shortdi DanieleMaioranoAggiornato 1
USDJPY - lo yen prende forza con i nuovi dati macroAd aumentare la forza dello yen nei confronti del dollaro sono stati i dati della sessione asiatica che hanno riguardato le vendite al dettaglio e la produzione industriale. vendite al dettaglio Le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,3% YoY a novembre 2023, accelerando per la prima volta in tre mesi dopo il 4,1% rivisto al ribasso di ottobre e superando le previsioni del 5%. È stato anche il 21° mese consecutivo di espansione delle vendite al dettaglio poiché i consumi hanno continuato a riprendersi dal crollo indotto dalla pandemia. Le vendite di automobili (11,3%) e macchinari e attrezzature (11,3%) sono avanzate di più, seguite da alimenti e bevande (5,8%), vendite dei grandi magazzini (4,8%) e prodotti farmaceutici e cosmetici (3,9%). Su base mensile, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1% a novembre, opponendosi al calo dell'1,6% della lettura precedente. produzione industriale La produzione industriale in Giappone è diminuita dello 0,9% MoM nel novembre 2023, dopo la crescita dell'1,3% del mese precedente, ma meno delle stime di mercato di un calo dell'1,6%. È stata la prima diminuzione da agosto, trascinata dalla minore produzione di veicoli a motore (-2,5% contro il 2,0% in ottobre), macchinari elettrici e apparecchiature elettroniche per l'informazione e la comunicazione (-3,5% contro 2,9%) e macchinari per uso generale e orientati al business (-3,8% contro 2,3%). YoY il dato è diminuito dell'1,4% a novembre dopo un aumento dell'1,1% in ottobre. monthly chart Il prezzo prova nuovamente a superare il supporto data dalla Tenkan Sen e, quindi, sarà interessante vedere come chiuderà l’anno. Un superamento della zona di ritracciamento aprirebbe le porte verso la Kijun Sen, sebbene l’area di supporto e confluenza di volumi indicata con il rettangolo giallo. Shortdi Flanagan_Analysis1
USDJPY: apertura ordine shortHo inserito un ordine in vendita short sul pair: attenderò gli sviluppiShortdi iTraderFXAggiornato 0
USDJPY: short a mercatoAggiungo un'altra posizione a mercato short sul pairShortdi iTraderFXAggiornato 0
GBPUSD, ANCORA AL RIALZO VERSO AREA WEEKLY O CORREZIONE?La view di base rimane a mio parere rialzista visto anche la rottura della media weekly 200 periodi ( almeno per il momento, bisogna attendere una conferma). Un ulteriore accelerazione al rialzo , cosa più probabile per me porterebbe il prezzo verso la zona di resistenza weekly in area 1.31000 circa. Una prima zona però è la resistenza Daily in area 1.29800/1.30000 dove si potrebbe provare in modo conservativo uno short. Aree long al momento dopo 1.26500 che ha mi ha dato un ottimo target , rimane ,in caso di ribasso, area 1.25200 circa dove al momento si trovano anche tutte le medie mobili, ma al momento rimane meno probabile questa view , almeno per quanto mi riguarda, anche perche questa settimana sono fermo , riprenderò l operatività il 2 gennaio! Insomma va analizzata la situazione per capire come meglio muoversi nelle aree sopraindicate. Buon trading e buone Festedi TradingZone211
GU: long a mercatoHo aggiunto un altro trade long sul pair, ora mi limiterò a gestire il mio portafoglio: sto rischiando un totale di 1.88% per un reward del 4.92% Longdi iTraderFXAggiornato 2
Golden cross sul Cable - GBPUSDI dati mensili PCE di base degli Stati Uniti sono cresciuti leggermente dello 0,1%, mentre gli investitori hanno previsto un tasso di crescita dello 0,2% come registrato per ottobre. Su base annualizzata, l'inflazione sottostante è decelerata al 3,2% rispetto al consenso del 3,3% e alla precedente lettura del 3,5%. Allo stesso tempo, i dati sulle vendite al dettaglio in UK hanno registrato un +1,3%, rispetto ad un consenso dello 0,4%, sebbene ciò potrebbe essere stato influenzato dalle vendite del Black Friday. La sterlina, quindi, trae ancora vantaggio da questi ultimi dati che amplificano le speculazioni sui prossimi tagli della Fed che dovrebbero avvenire sicuramente prima dei primi tagli della BoE, nonostante ci siano stati netti segnali che porterebbero a ipotizzare una stagnazione economica inglese in Q4 con un rischio alto di recessione nel 2024. Daily chart Golden cross media a 50 periodi sul media a 200 periodi. Il prezzo si trova al di sopra dei massimi raggiunti nelle sessioni del 14 e 15 dicembre, al di sopra della Tenkan e Kijun Sen è sempre più distante dalla Kumo. Il Golden cross tra le medie a 50 e 200 periodi rafforza l’idea rialzista del trend che rimane al rialzo sia sul medio che nel breve periodo. Weekly chart Guardando il grafico settimanale riusciamo a vedere il superamento della zona di ritracciamento del selloff calcolato dai massimi di luglio 2023 e i minimi di ottobre scorso. Adesso il prezzo si trova sopra il livello 0,618 sopra il livello 1.27 e potrebbe procedere fino a toccare la media a 200 periodi che potrebbe chiamare un rimbalzo tecnico.Longdi Flanagan_Analysis0
EURUSD ShortEntrato short su EURUSD Ha preso i max di agosto 2023 con una manipolazione in pre sessione e adesso sta shortanto all'apertura della sessione Volumi short in aumento e in diminuzione quelli long Presenti varie divergenze, come quella in foto nel 1M tra candele e RSI Shortdi gioppyAggiornato 0
EURUSD .... vicino , vicino al brrrr.... LongQuesto è il Cross più utilizzato nel Forex ed è seguito da tutti .America, Europa, Asia ed Oceania. Il grafico ci parla di un trend Long in corso e siamo in fase rintracciamento. Fino a quando ? Fino a 1.076 e li al primo Hammer si va Long. Sarà ? Per me direi di sì ma !!!!! Chissà ,chi lo sà. La Thailandia vi saluta e vi invita per le vacanze ma io dico anche per viverci. Almeno io ci sto bene.Longdi GianfrancoFidalisAggiornato 5513
EURJPY Short Operazione trend following Vediamo come il prezzo sta facendo fatica ad andare a rialzo, e potremmo optare a un'entrata trend following Si potrebbe già entrare come in foto, cioè con TP al 50% della demand sui minimi asiatici e ST sopra i max; o potremmo aspettare ulteriori conferme.Shortdi gioppyAggiornato 1
EURUSD Short per debolezza nel long trend followingTroviamo i volumi long sempre più in diminuzione da stamattina, pure con il VWAP vediamo come non ci sono forti movimenti. Il prezzo sta nei suoi max più recenti, delle ultime settimana. Entrerei appunto short con TP sui min asiatici e ST sopra i max storici di agosto 2023. Operazione contro trend, da monitorare a grafico. Vediamo come procede. Shortdi gioppyAggiornato 0
EURUSD LongFX:EURUSD Il prezzo ha preso i max asiatici e si sta attingendo ad arrivare ai min asiatici. Vi sono in quella zona più zone di demand. Vediamo se possibile un buon setup (come in foto) long. Longdi gioppyAggiornato 0
Prospettive 2024 sul "cable" - GBPUSD. Cosa muoverà il cable in questo 2024? Ovviamente, come sempre, incognite e incertezze popolano i mercati finanziari perché, come ben sapete, certezze in questo mondo non ci sono e non ci saranno mai. Ma se dobbiamo iniziare a focalizzare la nostra attenzione, due sono i fattori da considerare: le svolte nelle politiche monetarie e le elezioni generali, salvo ulteriori scosse geopolitiche sul fronte Ucraina e Gaza. Sicuramente la battaglia del 2023 è stata vinta dal paund che è riuscito a fare il 5% sul biglietto verde, sebbene un fisiologico rimbalzo tecnico che ha caratterizzato la gamba ribassista da luglio a ottobre che ha appena superato il livello 0,38 di Fibonacci sul rally partito a settembe 2022. Ma per fare previsioni future bisogna analizzare cosa ha guidato il rally del 2023 dopo aver raggiunto il bottom del 2022. Sicuramente l’inflazione a due cifre registrata nel Regno Unito, che si è poartata al 10,5% sull’headline registrando massimi storici, ha giocato un ruolo fondamentale, perché ovviamente ha portato le speculazioni verso un’aggressività maggiore da parte della BoE e quindi una maggiore spinta dei buyers sul pound. Anche sulla lettura che esclude le componenti più volatili del paniere, l’inflazione ha registrato un picco al 7,10% a fronte di una lettura del 5,6% in America. Attualmente l’inflazione rimane comunque tra quelle più appiccicose rimanendo quasi al doppio della distanza dall’obiettivo del 2%. Il tasso d’inflazione alto, quindi, ha portato a pensare che la BoE avrebbe dovuto alzare i tassi fino a portarli al 6,50% in Q2 2023. In questo processo di lotta all’inflazione la BoE, come d’altronde tutte le banche, si è preoccupata di tenere sotto controllo il mercato del lavoro che si è mostrato tra i più resilienti in tutto l’anno. Sospiro di sollievo c’è stato in Q3, quando l’inflazione salariale ha registrato un rallentamento, il maggiore degli ultimi due anni. Negli Stati Uniti la lotta è stata meno ardua, ciò sicuramente dovuto da un’inasprimento monetario iniziato con anticipo rispetto le altre banche centrali. Infatti, dopo aver raggiunto il picco del 6,50%, attualmente la lettura headline si è attestata al 3,10%. L’unico neo rimane il dato che esclude la volatilità della componente energetica, cibo e alloggi, che tutt’oggi rimane resiliente. Il PCE, il dato più seguito dalla Fed, poiché depurato dalla componente volatile, ha raggiunto il massimo di 5,3% per poi attualmente arrivare a registrare il 2,6%, al di sotto delle aspettative di 2,8%. Quindi, quel che più di tutto ha dato verve al pound sul dollaro americano è stato lo spread di visioni future tra la FED e la BOE, che ha visto quest’ultima impegnata con un atteggiamento più aggressivo con il classico slogan dell’anno “più alti per più tempo” contro una Fed che ha cominciato a far trasparire toni più dovish, palesando la concreta possibilità di tagli, cosa non ancora annunciata dalla BoE. La Fed ha effettuato un totale di 11 rialzi con una pausa a giugno, aumentando il tassso d’interesse principale fino all’intervallo attuale 5,25% - 5,50%, il livello più ampio degli ultimi 22 anni. Da ultimo, la Fed ha dato un’ulteriore spinta verso il basso al biglietto verde, pronunciando per la prima volta l’ipotesi di tagli che il mercato ha già scontato con forza. Questa visione, più dovish rispetto a quelle alle quali siamo stati abituati, è stata guidata dal processo disinflazionistico e il raffreddamento dei dati sul mondo del lavoro delle ultime letture. La BoE, invece, ha apportato 14 aumenti dei tassi, portando il tassod’interesse al 5,25% dallo 0,1% di inizio inasprimento, raggiungendo i massimi degli ultimi 15 anni. I rendimenti dei Treasury americani, durante l’anno, hanno toccato i massimi degli ultimi 16 anni raggiungendo il picco di 5,26% sulla parte breve a due anni e del 5% sulla parte lunga della curva a 10 anni. I picchi sono stati raggiunti sulla base del sentiment che vedeva tassi più alti al fine di raffreddare la pressione inflazionistica. Di conseguenzail dollaro ha preso valore fino ad ottobre, raggiungendo quota 107.34, dopo aver rimbalzato sulla media a 50 periodi sul grafico 1M. Dopo il grande selloff obbligazionario, nei mesi di novembre e dicembre, sulla scorta di un sempre più possibile soft landing, i rendimentinti hanno subito una frenata trascinando il dollaro verso il basso, con il mercato che, soprautto dopo le ultime parole di Powell, ha iniziato a scontare già i primi tagli a partire da Q1 2024. Il dollaro si è portato a 101.43 proiettandosi verso la media mobile a 50 periodi su grafico mensile, media sfiorata già nel mese di luglio scorso. Qundi i mercati hanno scontato con estrema frenesia il cambio di direzione della Fed dopo che la lettura dell’ultimo Dot Plot Chart ha manifestato l’idea di un taglio di 75 bp nel corso del 2024, con un’inflazione stimata al 2,4% per la fine del 2024. Quel che sconta il mercato è ancora più ottmistico, un taglio di 150 bp equivalente a sei tagli di 25 bp. Il FedWatch del CME Group prevede un primo taglio a marzo con una percentuale del 75% mentre a maggio lo stima al 95%. Lo spread tra le politiche monetarie è stato dovuto da una visione più aggressiva da parte della BoE che vede, ad oggi, i prmi tagli a giugno, che porterebbe il tasso principale al 5%, con la prospettiva di raggiungere il 3% in Q2 2025. La divergenza attuale tra le politiche monetarie tra Fed e BoE nasce dalla panoramica macroeconomica che negli Stati Uniti ha sentito un tono più dovish da parte di Powell e colleghi che si sono detti preoccupati delle prospettive economiche future. Sebbene il dato sul PIL ha visto una stampa al 5,2% annua, i mercati ritengono che la resilienza economica non durerà a lungo nel 2024, in quanto non è stata ancora scontata la campagna di inasprimento che ha portato la Fed ad aumentare i tassi fino al livello attuale e, con molta probabilità, potrebbe portare ancora disagi, soprattutto alle piccole banche, per poi riflettersi nella street-economy. I primi segnali sono arrivati dal mondo del lavoro che, seppur ancora generalmente resiliente rispetto all’attuale ciclo economico, ha mostrato una prima flessione nelle ultime letture dell’anno. Per quanto riguarda il Regno Unito, la tensione economica, seppur ignorata dalla BoE che sembra non aver considerato la flessione dello 0,3% del GDP, sembra avere tutti i presupposti quantistici per trasformarsi in una recessione, quantomeno tecnica, nel 2024. In questo contesto sta giocando un ruolo fondamentale l’azione del ministro Hunt impegnato nella campagna elettorale che a volte potrebbe arrecare ostacolo agli obiettivi della BoE incentrati al raffreddamento inflazionistico. Bisogna sempre ricordare che tutti i ruoli, in questo momento, assumeranno caratteri di estrema delicatezza e dovranno essere accuratemente ponderati perché, se da una parte si necessita di un sostegno all’economia per evitare una recessione, dall’altra urge, invece, tenere sotto controllo il livello d’inflazione che in UK sembra avere unghie molto più affilate. Un errore di bilanciamento, tra politiche fiscali e monetarie potrebbe portare a manovre troppe azzardate dalle quali potrebbe risultare difficile uscirne indenni (economicamente). Le proiezioni dell’Office for Budget Responsibility hanno mostrato un’economia piatta nei prossimi anni con un relativo rallentamento delle crescita allo 0,6% nel 2023, dello 0,7% nel 2024 e dell’1,4% nel 2025. Ovviamente il movimento del corss nel 2024 dipenderà molto anche dell’esito delle elezioni che prenderanno la scena sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti e sicuramente porteranno non poca volatilità sul gafico. ANALISI TECNICA sul cross monthly chart Sul grafico mensile il prezzo si trova appena sotto la media mobile EMA a 50 periodi, toccata già con le candele di giugno, luglio e agosto, ma chiudendo sempre al di sotto della stessa. Ci troviamo ancora nell'area di ritracciamento del selloff del 2022, circa al livello 0,618, con il prezzo che adesso si trova incastrato tra le Tenkan Sen e la media EMA a 50 periodi, dopo aver rimbalzato tre mesi (settembre, ottobre e novembre) sulla Kijun Sen che ha agito da buon supporto. Dopo il golden cross tra le Kijun e la Tenka Sen (segnale rialzista, seppur siamo al di sotto della Kumo), adesso il prezzo ha come ostacolo più imminente la predetta media mobile per poi fronteggiare la Senkou Span B. Un superamento della Kumo, seguito da un superamento della Chikou Span, potrebbero essere le ulteriori conferme per i buyers della sterlina. Queste sono le cose principali sul tavolo per poter iniziare ad affrontare questo 2024 sul cross, ma ovviamente non siamo indovini o chiromanti, possiamo soltanto avere un vantaggio statistico e analizzando i dati che usciranno. Per adesso è tutto :) Vi auguriamo Felici Feste! Ricaricatevi che tra poco si riinizia!Selezione editorialedi Flanagan_Analysis9
Previsione EUR/GBPPresa di liquidità con resistenza su Fvg per poi prendere la liquidità esterna OB e lanciare il movimento long.Longdi loriszaccaria0
Interessante short su EUR\USDSiamo in una zona di resistenza importante e si è formata una candela doji di indecisione. Lunedi potrei prendere in considerazione un ingresso short con livelli di stop e target come da grafico. Shortdi GiuseppePisciuneri9