Hsi torna ai livelli di gennaio 2025 ripartenza o nuova discesa?L’indice Hang Seng ha raggiunto nuovamente i livelli di inizio anno, ma i segnali tecnici non confermano una ripartenza solida. La debolezza dei volumi e la pressione ribassista potrebbero anticipare una nuova gamba al ribasso.
Analisi sviluppata tramite software proprietario
DISCLAIMER
Gli investimenti in strumenti finanziari comportano elevati rischi economici. Chiunque decida di intraprendere tale attività lo fa sotto la propria esclusiva responsabilità.
Le analisi e i contenuti pubblicati in questa pagina hanno esclusivamente finalità didattiche e non costituiscono in alcun modo un invito all’investimento o una sollecitazione al pubblico risparmio.
L’autore della pagina non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali perdite, danni diretti o indiretti derivanti dall’utilizzo delle informazioni fornite.
L’attività svolta non costituisce consulenza personalizzata, così come definita dall’art. 1, comma 5-septies del D.Lgs. 58/1998 (TUF), come modificato dal D.Lgs. 167/2007.
L’autore non è a conoscenza delle caratteristiche personali dei lettori, come l’esperienza in materia di investimenti, la situazione patrimoniale, i flussi di reddito/risparmio o la propensione al rischio.
Indici di mercato
Money management e position sizing: perché sono essenziali
Nel mondo del trading, molti investitori si concentrano esclusivamente sull'analisi tecnica o fondamentale, cercando di prevedere i movimenti del mercato. Tuttavia, c'è un aspetto cruciale che spesso viene trascurato: il money management. Questo concetto, insieme al position sizing, è ciò che distingue i trader professionisti da quelli che finiscono per perdere il proprio capitale.
Cos'è il money management e perché è importante.
Il money management è la tecnica di gestire il proprio capitale in modo da minimizzare le perdite e massimizzare i profitti. Indipendentemente da quanto sia profittevole la tua strategia di trading, senza un piano solido di gestione del rischio, è solo questione di tempo prima che tu perda tutto il capitale. Il mercato è imprevedibile e anche i trader più esperti devono essere pronti ad affrontare periodi di drawdown. Il money management ti aiuta a sopravvivere a questi momenti difficili e a prosperare quando le condizioni migliorano.
Position sizing ovvero quanto bisogna rischiare in ogni operazione.
Uno degli aspetti più importanti del money management è il position sizing, ovvero decidere quanto grande deve essere la posizione in funzione del capitale che si è disposti a perdere in ogni singola operazione. La regola generale è quella di non rischiare mai più del 2% del tuo capitale totale per trade. Questo approccio ti permette di sopravvivere anche a una serie di perdite consecutive senza compromettere la tua capacità di continuare a tradare.
Supponiamo che tu abbia un conto da €10.000 e stai considerando un'operazione sul Nasdaq 100. Decidi di posizionare uno stop loss a 150 punti dal prezzo d'ingresso, con un valore per punto pari a €1. Per calcolare la dimensione della posizione:
Calcola il rischio massimo:
€10.000 × 0,02 = €200 (rischio massimo per trade).
Calcola la dimensione della posizione:
€200 / (150 punti × €1) = 1,33 contratti (arrotonda a 1 contratto).
Questo calcolo garantisce che, anche se il trade va male e lo stop loss viene colpito, perderai solo €200, ovvero il 2% del tuo capitale.
Approccio Volatility-Based
Un metodo più sofisticato per dimensionare le posizioni è basarsi sulla volatilità del mercato, misurata tramite l'Average True Range (ATR). L'ATR indica quanto un asset tende a muoversi in un determinato periodo e ti aiuta a posizionare stop loss realistici. Ad esempio, se stai tradando l'oro e l'ATR è pari a $30, puoi calcolare la tua posizione considerando che lo stop loss dovrebbe essere almeno due volte l'ATR:
Rischio massimo: €500
Stop loss: 2 × $30 = $60
Dimensione della posizione: €500 / $60 = 8,33 once (arrotonda a 8 once).
Questo approccio ti protegge dalle oscillazioni naturali del mercato senza compromettere troppo il tuo capitale.
Il criterio Kelly
Il criterio Kelly è una formula matematica utilizzata dai professionisti per determinare la percentuale ottimale del capitale da rischiare su ogni operazione. Sebbene sia estremamente efficace, richiede una conoscenza approfondita delle probabilità e delle statistiche legate alla tua strategia di trading.
La formula è:
f = (bp - q) / b, dove:
b = reward/risk ratio
p = probabilità di successo
q = probabilità di fallimento (1 - p)
Ad esempio, se il tuo reward/risk ratio è 3:1 e hai una probabilità di successo del 40%, la formula ti dirà di rischiare circa l'8% del tuo capitale su ogni operazione. Tuttavia, questo approccio può portare a drawdown elevati se non gestito correttamente.
Errori comuni nel money management
Molti trader commettono errori che possono costare caro al loro conto. Ecco i più comuni:
Overleveraging.
Utilizzare una leva troppo alta può amplificare le perdite oltre il controllo.
Rischiare troppo.
Puntare più del 5% del capitale su un singolo trade è estremamente pericoloso.
Ignorare la correlazione.
Aprire più posizioni su asset correlati aumenta il rischio complessivo del portafoglio.
Martingala.
Raddoppiare le dimensioni della posizione dopo una perdita può portarti rapidamente al margin call.
Psicologia del Money Management
La gestione del rischio non riguarda solo numeri e formule, coinvolge anche la tua mentalità e disciplina. Dopo una serie di perdite consecutive, molti trader cadono nella trappola del "revenge trading", cercando di recuperare rapidamente ciò che hanno perso aumentando il rischio. Questo comportamento emotivo può essere disastroso. E’ importante ricordarsi sempre di:
Imposta un limite massimo di drawdown mensile (ad esempio, -15%). Se lo raggiungi, fermati per una settimana e analizza i tuoi errori prima di tornare a tradare.
Premia te stesso prelevando una parte dei profitti trimestrali per motivarti e mantenere alta la disciplina.
Conclusione
Il money management e il position sizing sono fondamentali per diventare un trader professionista e sopravvivere nel lungo termine nei mercati finanziari. Non si tratta solo di proteggere il tuo capitale; si tratta anche di costruire una base solida per crescere gradualmente nel tempo. Ricorda sempre che il trading non è una corsa ma una maratona. Con un piano ben strutturato e disciplinato, puoi affrontare qualsiasi sfida che i mercati ti pongono davanti e trasformare le difficoltà in opportunità.
Nasdaq - Solo un RetestCome preventivato la MML di breve periodo ha di nuovo respinto il prezzo al ribasso nella sessione di ieri, tornando a battere la zona dei minimi di Lunedì 7 Aprile attorno ai 16600.
La situazione rimane invariata con il prezzo al di sotto di tutte le nostre medie, a 3500 punti circa da un potenziale segnale operativo.
Non mi stupirei se il prezzo tentasse un retest della MML di medio periodo a 19281 nelle prossime settimane, per poi crollare con ancora più forza su nuovi minimi di periodo.
CAPITALCOM:US100
FTSE MIB IntradayRibassi previsti per la seduta odierna del MIB40.
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L’autore non è a conoscenza delle caratteristiche personali dei lettori, come l’esperienza in materia di investimenti, la situazione patrimoniale, i flussi di reddito/risparmio o la propensione al rischio.
FTSE MIB ha subito una violenta correzioneIl quadro complessivo del FTSE MIB si presenta fortemente deteriorato, con rischi ancora elevati di prosecuzione del ribasso, salvo eventuali rimbalzi tecnici su livelli inferiori. Qualsiasi recupero del mercato, per essere credibile e sostenibile, dovrebbe portare il prezzo al di sopra del punto di inversione a 36.434 punti, con conferme volumetriche e stabilizzazione della volatilità. Fino a quel momento, ogni tentativo di risalita appare prevalentemente correttivo e non strutturale.
La struttura dei volumi rafforza questo scenario: il volume totale è stato più del doppio rispetto alla media degli ultimi 10 giorni, con una predominanza schiacciante di volumi in vendita (85%). Il CMF negativo (–0,10) indica un deflusso netto di capitali, in linea con quanto osservato anche sugli altri indici globali. Anche il contesto globale, con il VIX salito a 45,31 (+51%), testimonia una fase di panico diffuso sui mercati.
Vista l'altissima volatilità e un mercato in stress, soggetto a repentine variazioni legate alle news sui dazi, i valori indicati dall'analisi tecnica sono poco affidabili.
Livelli Chiave per il Trading
Punto di Inversione: 36.434
Swing High (SH): 39.584
Swing Low (SL): 38.850
📍 No Trade Zone: da 34.467 a 36.434
📌 Livelli Operativi aggiornati:
🔼 LONG (solo sopra 36.434):
TP1: 36.900 → ex-supporto intraday violato
TP2: 37.400 → fascia EMA100 / primo livello strutturale
TP3: 38.129 → EMA20 come target massimo di recupero tecnico
SL1: 35.600
Trailing Stop: –2,5%
🔽 SHORT (conferma sotto 34.467):
TP1: 33.650 → primo livello di stabilizzazione
TP2: 32.850 → proiezione ribassista basata su ATR
TP3: 31.900 → solo in caso di ulteriore panic selling
SL1: 35.500
Trailing Stop: –2,5%
FATEMI SAPERE SE QUESTA ANALISI VI INTERESSA E SEGUITEMI PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI
⚠ Attenzione: Questa analisi tecnica si basa esclusivamente su dati tecnici e non costituisce un consiglio di investimento. Non tiene conto di eventi macroeconomici, situazioni geopolitiche o dati fondamentali che potrebbero influenzare il titolo. Inoltre, non tiene conto della propensione al rischio dell’investitore, né del suo mix di portafoglio. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente e influenzare le strategie delineate in questa analisi.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.04.2025Borse in preda alla paura, ma non è più panico. Oggi tentano rimbalzo.
Trump spera in rapidi accordi bilaterali con tutti, ma non concede rinvii.
Vietnam, Giappone, India puntano ad un accordo in tempi brevi.
Anche da Wall Street si levano le prime critiche alla politica dei dazi di Trump.
Le Borse europee hanno chiuso la prima seduta della settimana con persitenti sintomi di nervosismo e preoccupazione, alimentati dal susseguirsi di annunci e smentite da parte di Donald Trump.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato, ad esempio, che, se la Cina non rimuoverà i dazi del 34% sui prodotti americani entro l'8 aprile, gli Stati Uniti imporranno un ulteriore aumento del 50% a partire dal 9 aprile.
A questo si è aggiunta la smentita della Casa Bianca a un rumor che parlava di una possibile sospensione temporanea dei dazi.
Milano ha perso -0,7%, ma cnche Parigi, Francoforte e Madrid, pur senza veri crolli, hanno confermato i cali significativi dell ultime 4 sedute. Nonostante l’inizio incerto, Wall Street ha recuperato quasi tutto il calo iniziale, chiudendo con performance contrastate: Dow Jones -0,9%, Nasdaq +0,1% e S&P 500 -0,2%.
Trump, nel difendere la sua politica dei dazi, continua a ribadire che essi rappresentano una “medicina” necessaria per riequilibrare la bilancia commerciale americana.
Durante la seduta, si è peraltro osservato un notevole rimbalzo dai minimi di seduta dell'S&P500 (+8 punti) e dei “Magnifici Sette” (+11 punti) specie quando si è diffusa la notizia, poi rivelatasi falsa, di una possibile sospensione dei dazi per 90 giorni.
Le grandi banche d’affari Usa cominciano ad essere pessimiste: JPMorgan ha abbassato le sue previsioni per l’S&P500 a 5.06 da 5.200 punti, ma con uno scenario ribassista che prevede una possibile discesa fino a 4.000 punti (!!), se si materializzasse il rischio di recessione e l'impatto negativo dei dazi.
Per i “filo-Trumpiani”, tuttavia, la strategia dei dazi starebbe producendo alcuni risultati desiderati. Il Vietnam, ad esempio, ha chiesto un rinvio di 45 giorni sull’imposizione dei dazi americani e ha sollecitato consegne più rapide di aerei commerciali dagli Stati Uniti. Il paese ha registrato l’anno scorso un surplus commerciale di oltre 123 miliardi di dollari con gli USA, e sta negoziato un accordo.
Intanto la Federal Reserve (Banca centrale Usa) ha convocato una riunione "a porte chiuse" per discutere i tassi d'interesse, con la possibilità, sostengono “rumors” privi di paternità certa, di un taglio emergenziale a causa dei segnali di recessione imminente.
In verità molti economisti hanno rivisto al rialzo le probabilità di una recessione negli Stati Uniti, spingendo il mercato a scommettere su un abbassamento dei tassi.
Al contempo, la guerra commerciale provoca anche malcontento tra i sostenitori di Trump. Bill Ackman, fondatore e CEO di Pershing Square Capital, ha messo in guardia contro un possibile "inverno nucleare economico", mentre Jamie Dimon, CEO di JPMorgan, ha avvertito che i dazi potrebbero causare una recessione e aumentare l'inflazione.
Nei prossimi giorni, saranno pubblicati numerosi dati economici cruciali per l’economia statunitense, tra cui tendenze occupazionali, l'andamento del credito al consumo e dati sull'inflazione (CPI), oltre ai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.
Inoltre, inizia la stagione delle trimestrali con i risultati di JPMorgan, Wells Fargo, Morgan Stanley, BlackRock e Walgreens, tra gli altri.
Anche il mercato obbligazionario risente delle tensioni globali: i BTp decennali italiani hanno visto un aumento dello spread verso i Bund tedeschi, che ha toccato i 126 bps, dopo essere salito a 131 nella mattinata. Il rendimento del decennale italiano è salito al 3,85%, dal 3,75% di venerdì.
Oggi, 8 aprile, i future su Wall Street anticipano un rimbalzo, e i mercati azionari asiatici hanno registrato una performance positiva e le borse europee sono in rialzo di circa l'1,6% (ore 13.00 CET).
Le dichiarazioni di membri dell'amministrazione Trump hanno contribuito a questo recupero, con il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, che ha affermato che i dazi potrebbero essere ridotti in seguito a negoziati con i partner commerciali, lasciando intendere che la situazione potrebbe stabilizzarsi nei prossimi mesi.
Nel mercato asiatico, il Nikkei giapponese ha guadagnato un solido 5,3%, riflettendo le aspettative che il Giappone possa essere prioritario nei negoziati sui dazi.
Al contrario, il Taiex di Taipei ha perso il 3,5%, mentre l'Hang Seng di Hong Kong e il CSI300 cinese sono saliti rispettivamente +1,0% e +0,7%. A Mumbai, l’indice BSE Sensex ha guadagnato +1,0%, col governo indiano che non ha ancora reagito ufficialmente alla tariffa del 26% decisa da Trump, ma sta cercando di negoziare una soluzione che riduca il deficit commerciale, attualmente a favore dell’India per circa US$ 54 miliardi.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha continuato a scendere, toccando i minimi dal 2021, con il WTI sotto i 60 dollari/barile. Al contrario, il gas naturale europeo è rimbalzato salendo a 35 euro/megawattora. Il prezzo del rame, metallo fondamentale per l'energia e l'edilizia, ha visto un calo significativo, toccando i 8.105 dollari/tonnellata, il livello più basso da 17 mesi, a causa delle turbolenze sui mercati asiatici.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
SPX500USD in fase critica: breakout short o inversione a 5.218 ?L’indice SPX500USD si trova in una fase pienamente ribassista, con tutti gli indicatori tecnici in allineamento negativo: prezzo sotto medie mobili, sotto la Kumo Ichimoku, e con momentum in peggioramento. L’ATR e la chiusura sotto la BB inferiore suggeriscono una condizione di estrema volatilità.
I volumi sono molto elevati, ma i flussi sono in uscita. Il CMF negativo e il Delta Volume negativo dimostrano che il rimbalzo è tecnico (ricoperture / chiusure SHORT) e non sostenuto da reale forza accumulativa.
Il VIX oltre 46 e lo SKEW sopra 130 confermano un contesto di rischio elevatissimo: il mercato si aspetta eventi estremi. Per questo la strategia operativa deve essere ultra-selettiva:
LONG solo sopra 5.218,9 con trailing stop attivi (ma servono conferme sui volumi e cmf)
SHORT solo sotto 5.067 con target progressivi
Scenario rialzista: 35% di probabilità
Scenario ribassista: 65% di probabilità
Il contesto richiede attenzione, gestione attiva del rischio e prontezza nell’adattare le posizioni. Privilegio la prudenza massima.
Segnali di analisi tecnica poco affidabili in questo contesto.
Livelli Chiave per il Trading
Punto di Inversione: 5.218,9
Swing High (SH Ext): 5.737,1
Swing Low (SL Ext): 5.506,8
Resistenza principale: 5.737,1
Supporto principale: 4.800,0
📌 No Trade Zone (alta volatilità): da 5.067 a 5.218,9
Operatività LONG (solo sopra 5.218,9):
TP1: 5.300
TP2: 5.400
TP3: 5.500
SL1: 5.067
Trailing Stop: -3%
Operatività SHORT (solo sotto 5.067):
TP1: 5.000
TP2: 4.900
TP3: 4.800
SL1: 5.218,9
Trailing Stop: -3%
Supporti e Resistenze Intermedie:
Resistenze: 5.218,9 / 5.300 / 5.400 / 5.500
Supporti: 5.067 / 5.000 / 4.900 / 4.800
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Nasdaq - In RecuperoDopo l'affondo in apertura di mercato ieri mattina, il prezzo ha dato l'impressione di voler ripartire al rialzo, ma dopo aver ritracciato la MML di breve periodo a 18084 siamo tornati nuovamente al di sotto di essa portando la differenza ad un totale di 400 punti (al momento della stesura dell'articolo).
La MML di medio periodo (correlata a quella di lungo periodo) rimane stabile a 19281, mentre la zona d'ombra continua la propria resistenza a 20671.
Sono curioso di vedere la reazione di oggi quale sarà: tentativo di ripresa o consolidamento dell'affondo?
CAPITALCOM:US100
COM'E' LA SITUAZIONE DEL DXY IN QUESTA SETTIMANA?Io continuo a rimanere sul fatto che il DXY è ancora debole anche se sta mostrando grande forza di salita.
mi focalizzo sempre sui tf grandi quindi ciò mi permette di vedere molte cose e capire la direzione giusta del prezzo. I tf bassi aiutano ma solo se vuoi tradare tutti giorni.
nel mio caso trado quando il mercato me lo dice inviandomi una notifica del prezzo che entra nelle mie zone predefinite.
la price action e la liquidita non mentono mai e se un prezzo deve salire dovrà per forza andare a prendere liquidita al ribasso.
Le difficoltà di Wall Street: come influisce sul mercato Forex
Ciao, sono Andrea Russo, Forex Trader, e oggi voglio discutere di come le recenti difficoltà a Wall Street stanno influenzando il mercato globale del forex.
La tempesta a Wall Street
Negli ultimi giorni, Wall Street ha sperimentato una significativa turbolenza, con indici importanti fortemente in calo. Questo scenario è stato guidato da diversi fattori, tra cui:
L'aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti: la Federal Reserve, preoccupata per l'inflazione persistente, ha suggerito un potenziale inasprimento monetario.
Tensioni geopolitiche: le incertezze globali sono inquietanti investitori e riducono l'appetito a rischio.
Segni di rallentamento economico: recenti dati macroeconomici hanno alimentato i timori di una recessione imminente.
Questi elementi hanno comportato un calo della fiducia degli investitori, portando a pesanti sell-off nei mercati azionari.
Effetti sul mercato forex
Le ripercussioni di questa turbolenza si stanno già manifestando nel mercato Forex. Ecco le implicazioni chiave:
Rafforzamento del dollaro USA: il dollaro ha guadagnato lo slancio come valuta per il fresco sicuro, in particolare contro le valute di mercato emergenti come la lira brasiliana reale e turca.
Yen giapponese e franco svizzero Rising: queste valute di paradiso hanno visto una maggiore domanda, disegnando flussi monetari.
Pressione sulle valute dei mercati emergenti: l'appetito a rischio ridotto ha innescato sell-off nelle principali valute dei mercati emergenti.
Cosa dovrebbero fare i trader Forex adesso?
In un ambiente così volatile, è fondamentale per i commercianti:
Analizza i dati: tieni un orologio da vicino sugli indicatori economici statunitensi e sugli annunci della Federal Reserve.
Diversificare il rischio: considerare le strategie di copertura per ridurre l'esposizione alla volatilità.
Osserva i paradisi sicuri: esplora opportunità commerciali che coinvolgono lo yen e il franco svizzero, che rimangono stabili durante l'incertezza.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.04.2025Borse in caduta libera in tutto il Mondo: risk-off violento su tutte le asset class.
Trump-onomics bocciata dai mkt, paura e scompiglio nel commercio mondiale.
Intanto, la “negoziazione paese per paese” è già partita.
Prezzi materie prime cancellano guadagni YtoD, si salva solo l’oro.
Venerdì 4 aprile 2025: un giorno da ricordare… ma per i motivi sbagliati! Le borse mondiali hanno vissuto un vero e proprio crollo verticale, con numeri da capogiro che sembrano usciti da un film catastrofico.
Giovedì, Wall Street aveva già bruciato 2.500 miliardi di dollari, dopo che Trump aveva annunciato i dazi sulle merci importate negli Usa. Ma in Europa la situazione non è stata da meno: le borse hanno perso ben 819 miliardi di euro tra gioveì e venerdì, portando a un totale di oltre 1.241 miliardi persi in soli due giorni, con Milano scivolata oltre -7% venerdì scorso.
Tragici crolli anche sulle altre Borse europoee: Francoforte -5,09%, Londra -4,94%, Parigi -4,26%, Amsterdam -4,12%, e Madrid -6,12%.
La Cina, ovviamente, risponde al fuoco, annunciando ricorso al WTO (World Trade Organization) e alzando le tariffe (i dazi) per "pareggiare" quelle degli Stati Uniti.
Nel frattempo, il Premier Italiano Meloni invita l'UE a sospendere le norme sul Green Deal, specialmente quelle relative all'automotive, per limitare i danni economici.
E Wall Street? Anche qui un tonfo clamoroso venerdì 4: Dow Jones -5,50%, Nasdaq -5,82% e S&P500 -5,97%.
In soli due giorni, i mercati azionari Usa hanno perso 5,4 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato, e lo S&P500 è arrivato al livello più basso in 11 mesi.
È stata la peggior settimana per Wall Street dal marzo 2020, quando soffrimmo dell’emergenza Covid-19.
Le previsioni di recessione Usa e globale volano alte, con JPMorgan che ora vede una probabilità del 60% di una recessione mondiale entro fine anno, in aumento rispetto al 40% di una settimana prima.
Gli economisti hanno cambiato direzione come barche in mezzo alla tempesta. Goldman Sachs, ad esempio, ha aumentato la probabilità di recessione Usa nel 2025 al 45%, mentre la piattaforma di scommesse Polymarket prevede una probabilità del 64% di una recessione negli Stati Uniti nel 2025.
Chi cerca ottimismo deve scendere fino al cerchio magico di Trump, dove il Segretario al Tesoro Scott Bessent cerca di minimizzare il caos, dichiarando che i dazi sono necessari e non porteranno a una recessione.
Nel frattempo, Donald Trump, sempre ottimista, ha affermato che il suo obiettivo è rendere gli Stati Uniti "più ricchi che mai" e ha esortato gli investitori a entrare nel mercato.
La piccola notizia positiva sul fronte economico è che l'economia americana ha creato 228.000 posti di lavoro a marzo, contro 140.000 attesi, e il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2% dal 4,3%.
Sul fronte europeo, Giorgia Meloni cerca di mantenere la calma, osservando che l’export italiano verso gli Stati Uniti rappresenta solo il 10% del totale, e ha sottolineato che il panico tra i consumatori potrebbe fare più danni degli stessi dazi.
Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, ha avvertito che gli interessi nazionali devono prevalere, anche se ci sono anche dei "bivi" ideologici da affrontare con il governo italiano, che ha una vicinanza con Trump.
Per Trump, sicuramente, c’è la bocciatura dei mercati finanziari: dal 17 gennaio, giorno dell'Inauguration Day, Wall Street ha bruciato quasi Us$ 10.000 miliardi, con 5.000 miliardi sole nelle ultime 2 sedute di Wall Street.
La Fed, col Presidente Jerome Powell, ha dichiarato che l’incertezza è alta, e la probabilità di un impatto economico significativo, tra cui inflazione e crescita più lenta, è ormai evidente. Consoliamoci col fatto che in Europa le aspettative per un taglio dei tassi da parte dell’ECB siano ormai al 100%, con i futures che lo scontano quasi con certezza già a giugno.
Nel frattempo, il prezzo del petrolio scende veloce, col WTI (greggio benchmark Usa) crollato -8,1%, a 61,5 dollari/barile. Più in generale, il mercato delle materie prime è stato travolto, con il Bloomberg Commodity Index che ha registrato la peggior settimana dal luglio scorso, con il petrolio che ha perso l'11% in cinque sedute.
Anche l'oro s’è indebolito, con un calo di -2,5% venerdì, la peggior seduta dell’anno, pur rimanendo comunque sopra 3.000 dollari/oncia.
Bitcoin ha retto relativamente bene, perdendo solo -2,5% e mostrando segnali di resistenza agli shock economici globali e di dissociazione dai mercati tradizionali.
Infine, stamani, come già venerdì, il crollo delle borse asiatiche non si è fatto attendere: l'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso -10%, il Nikkei giapponese -6,8%, mentre il Sensex indiano ha ceduto -3,6%, mentre la Cina annuncia nuove tariffe sugli Stati Uniti e potrebbe svalutare lo yuan in risposta ai dazi.
Trump, intanto, ha minimizzato la situazione considerandola solo un "effetto collaterale" della sua strategia economica, e paragonando i suoi dazi a una "cura" necessaria per l'economia: certamente questo inizio di aprile 2025 sarà ricordato come il giorno in cui la guerra commerciale mondiale ha dato il via a un terremoto finanziario globale.
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Crollano i mercati: Siamo vicini a una nuova recessione? ANALISI MACROECONOMICA
Quest’ultima settimana sicuramente verrà ricordata come una delle settimana che ha visto una notevole discesa da parte degli indici americani.
Nasdaq ha fatto regirstrare un –12.90%, S&P500 il –12% e il Dow Jones (US30 su Pepperstone) il –10.60%. Mentre in Europa il Dax ha chiuso la settimana con un sonoro –10.75%.
Le forti vendite sono avvenute non appena Trump ha ufficialmente firmato il decreto per quanto riguarda l’introduzione dei dazi. È uno dei peggiori crolli dal 2020 e questa guerra commerciale potrebbe portare ad una recessione, tra i timori dell’inflazione ed una crescita molto lenta. Ormai la tensione sui mercati regna sovrana e anche il dollaro ha perso parecchio terreno toccando il minimo storico contro il franco svizzero, mentre l’Euro si avvicina ai massimi dell’ultimo semestre attestandosi attorno all’1.1050.
Per quanto riguarda invece la moneta rifugio, sia yen che franco svizzero hanno fatto registrare una forza non indifferente sul mercato. Il dollaro continua a perdere forza ed anche il suo potere di attrazione, difatti anche le più importanti banche mondiali, tra cui Deutsche Bank parla di una possibile crisi di fiducia nei confronti del biglietto verde.
Powell ha affermato che i dazi imposti dal governo Trump sono più grandi del previsto comportando quindi il rischio di elevata inflazione, mentre la risposta di Trump non si è fatta attendere, dichiarando che questo sarà il momento migliore per Powell per poter tagliare i tassi di interesse. La Fed sostiene che siano proprio i dazi a poter portare ad un aumento dell’inflazione nei prossimi trimestri, con il rischio inoltre che ci sia un forte aumento della disoccupazione.
Per quanto riguarda il calendario economico, la prossima settimana che va dal 7 all’11 di Aprile, avremo diverse news da dover tenere d’occhio.
- Mercoledi 9 Aprile avremo il meeting della FOMC che potrà darci ulteriori dettagli sulle future decisioni per quanto riguarda i tassi di interesse.
- Nella giornata di Giovedi avremo i dati sull’inflazione americana che si attesta ancora al 2.8% , oltre alle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, dato che sicuramente ci dirà di più sullo stato attuale del mercato del lavoro statunitense.
- Venerdi 11 Aprile è previsto il rilascio del dato sul PIL della Gran Bretagna e il dato sull’inflazione della Germania, sicuramente rilevante a livello europeo. Infine, nel pomeriggio verrà rilasciato l’Indice dei Prezzi della Produzione americano che misura il cambiamento medio dei prezzi di vendita.
Sicuramente sarà una settimana in cui bisognerà costantemente monitorare la situazione sui mercati dopo questa forte pressione derivante dalle vendite degli ultimi giorni. Questa analisi macroeconomica è puramente a scopo informativo e non deve essere considerata come consiglio finanziario.
Ogni investitore dovrà effettuare le dovute considerazioni e le proprie analisi, considerando inoltre il rischio di poter perdere denaro sui mercati finanziari. Inoltre, bisogna considerare che attualmente i mercati stanno attraversando una fase di forte ed alta volatilità, motivo per cui bisogna operare con cautela, tenendo presente che tradare prodotti derivati (CFD) può comportare una perdita di denaro.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda la parte di analisi tecnica, questa settimana andremo ad analizzare l’indice Dow Jones ( US30 su Pepperstone). Quest’ultima settimana l’indice che rappresenta le 30 società più quotate nel mercato americano (tra cui Amazon, Nvidia, Microsoft) è passato da 42700 punti chiudendo la giornata di venerdi a 38200 punti, con una perdita superiore al 10%.
Attualmente l’indice ha raggiunto una zona di forte accumulo risalente a Maggio 2024, quindi senza dubbio sarà interessante vedere come gli operatori si muoveranno e cosa decideranno di fare.
Potremmo assistere ad un probabilmente rallentamento di questa discesa, portando l’indice a toccare nuovamente quota 40.000. Il tutto dipenderà anche da come questi dazi continueranno ad affliggere le aziende e soprattutto gli investitori dati i periodi di totale incertezza sui mercati.
Se andiamo ad analizzare il nostro Stochastic Momentum index ci troviamo in una zona di forte ipervenduto, quindi ci si potrebbe anche attendere un potenziale rialzo da parte dell’indice. Ma non dobbiamo dare nulla per scontato in quanto ciò che è avvenuto in passato non è detto che possa ripetersi anche in futuro.
Sarà decisamente importante valutare come il prezzo si comporterà nei prossimi giorni. Motivo per cui bisogna cercare le giuste conferme e valutare anche il rischio, in quanto tradare CFD può comportare la perdita di denaro.
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S&P: 9 mesi di rialzo cancellati in 2 giorni.Il prezzo dell'S&P ha visto il suo rialzo essere cancellato in 2 giorni con candele ribassiste estremamente forti. Su timeframe mensile, la candela ribassista è ben visibile, poiché non si era verificato un calo così forte da oltre 5 anni. Considerando la linea di tendenza rialzista e l’OB mensile che ho tracciato, il prezzo potrebbe scendere ancora fino alla zona dei 4200-4300.
DOLLAR INDEX, long con harami o hammerChart di Capital.Com
Il violento sell-off che sta interessando molti mercati non ha esentato il dollaro americano.
Osservando il grafico mensile e tenendo conto comunque della importante correzione ritengo lecito monitorare la possibilità di rimbalzi diffusi o inversioni
Per quel che riguarda il dollar index, se i minimi di periodo fossero alle spalle a fine mese c'è qualche possibilità di avere una candela di inversione.
Tuttavia, francamente è ancora troppo presto.
Intanto come detto un qualche rimbalzo potremmo anche vederlo e nostro compito è cercare di scovarlo in anticipo.
Sul settimanale abbiamo già una candela di inversione.
Si tratta di un hammer, non molto bello da vedersi, del quale prendiamo per buono soltanto l'idea sottostante dei prezzi di voler prendere fiato.
Nel grafico è anche evidenziato la figura di testa e spalle ribassista che ha originato il calo i cui target ribassista è stato per adesso raggiunto soltanto per il 90%.
Il 100% corrisponde esattamente con la parte bassa del canale.
Sul grafico giornaliero il rimbalzo sta avvenendo con un pattern semplice di arami con bellissimi volumi associati
A questo punto gli ingredienti ci sono tutti, tocca solo scegliere quale ricetta usare.
Si potrebbe restare sul giornaliero e tradare i pattern di harami
Mettendo come target la parte alta del canale ribassista di breve periodo oppure la parte alta del trading range di più lungo periodo.
Come si vede la ricompensa per il rischio assunto è sostanziale.
Sul grafico orario troviamo la situazione migliore da un punto di vista dell'efficienza
Il trade sembra già scappare si potrebbe tentare di acquistare con un by limit oppure aspettare un ritracciamento.
Nasdaq - SkyfallAffondo in apertura di mercato questa mattina per il Nasdaq che parte immediatamente con un -4%, lasciando un Gap a 17343.
La MML di breve periodo di stabilizza a 18084 mentre le MML di medio e lungo periodo si portano in correlazione a quota 19281.
La zona d'ombra, ovvero il nostro Entry Point, si porta ad una distanza di oltre 4000 punti, con tutto l'ottimismo possibile non vedo opportunità operative nel breve periodo.
CAPITALCOM:US100
Prosecuzione ribassista per NASDAQ ?📉 Cosa sta succedendo.
Il Nasdaq 100 ha chiuso il 4 aprile intorno a 17.350 (-6,07%), in un contesto tecnico fortemente ribassista. L'indice ha violato il supporto chiave a 18.020 punti, confermando una pressione al ribasso che potrebbe spingere i prezzi verso 16.700.
La situazione macroeconomica è fortemente incerto ed instabile a seguito dei dazi imposti da Trump durante il Liberation Day. Durante questa settimana potrebbero venir imposti, da altri paesi, dazi ulteriori che potrebbero generare ulteriori movimenti ribassisti. La Cina ha già comunicato venerdì che imporrà dazi del 34% sulle importazioni di prodotti americani.
⚡ Segnali di pressione ribassista (Time Frame 4h)
1️⃣ Incrocio ribassista SMA 25 e 50: Il prezzo ha chiuso sotto la media mobile a 50 giorni, segnando un chiaro segnale di debolezza.
2️⃣ Momentum negativo: Il RSI (14 periodi) è sceso a 10, in pieno territorio di ipervenduto.
3️⃣ Volatilità elevata: I recenti dazi statunitensi e le incertezze sui tassi d'interesse hanno amplificato gli impulsi ribassisti
📉 Cosa potrebbe succedere.
Un ritracciamento all’interno della fascia 17500 e 17250 potrebbe scatenare un ulteriore movimento ribassista che rompa i precedenti minimi.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target primario: sotto i 16500 (supporto storico).
Scenario esteso: In caso di ulteriore pressione vendite, possibile estensione fino a 16.0007.
⚠️ Gestione del rischio
Stop loss: Sopra i 17750 punti.
🔍 Fattori macro da monitorare
Comunicazioni Fed: Eventuali segnali su tagli/aumenti dei tassi potrebbero impattare i titoli tech.
Dazi USA-Mondo: Nuove tensioni commerciali potrebbero accelerare il trend ribassista
In conclusione ci aspettiamo una settimana ribassista per il Nasdaq con forte volatilità anche in acquisto.
Forte sofferenza per l'S&P500Era da 5 anni che non vedevo una forza al ribasso simile sui mercati finanziari. Per rivedere, infatti, un impulso ribassista di questa entità, bisogna tornare indietro al periodo del Covid , quando l'SPX perse nella settimana del 24 febbraio più dell '11% .
Questa volta ci siamo andati molto vicino, ma il motivo di questo crollo è ben diverso! Immagino che tutte le persone attualmente inscritte su TradingView conoscano il motivo, pertanto non ne parlerò.
Quello però di cui voglio parlare è il mio pensiero su quando l'indice riprenderà a respirare, prima di decidere poi quale strada prendere.
Osservando il grafico settimanale, è possibile focalizzarsi su tre livelli chiave:
- 4.965 (-1,9%)
- 4.820 (-4,8%)
- 4.620 (-8,8%)
Il primo livello è rappresentato dal supporto del livello minimo registrato nella settimana del 15 aprile 2024, coincidente con il punto di contatto della trendline dinamica di secondo livello evidenziata in figura. Do sicuramente molto credito a questo livello perché rappresenta una confluenza di più punti di attenzione per il mercato, inoltre è ragionevole attendersi un respiro dopo un calo così di pancia dei mercati finanziari. Sicuramente lo monitorerò, verificandone poi gli sviluppi.
Il secondo livello , lo definirei più algoritmico. Questo perché entra in gioco un importante livello di Fibonacci, lo 0,5, e un livello chiave dato dal massimo di un periodo decisamente significativo, quale il raggiungimento del massimo, oltre il quale tutti noi ricordiamo la fase di bear market che ne derivò. Se il prezzo dovesse raggiungere questo livello, sarà per me sicuramente un punto di grande attenzione.
Il terzo livello è quello ad oggi per me più pessimista. Se il mercato dovesse raggiungerlo, inizierei seriamente a pensare ad un problema sistemico, forse non così risolvibile in breve tempo come alcuni voglio farci intendere. Rappresenterebbe comunque un grande punto di mia attenzione, che spererei il mercato non decidesse di violare. Se così fosse, entreremmo in una fase critica dei mercati dove cercherei il segnale di inversione nel trend obbligazionario.
Sei d'accordo?
Fammi sapere cosa ne pensi, lasciandomi un commento.
A presto,
Silvio
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