Resoconto settimanale dei mercati finanziari▼ REPORT mercati finanziari ▼
Non molto tempo fa gli analisti avevano prospettato che il #tasso sui Federal #Funds raggiungesse il picco del 5,5% ma, dati i recenti avvenimenti e ora che tale picco è stato già raggiunto, le #aspettative sono mutate: il #mercato anticipa il taglio dei tassi della #Fed a questa estate.
A proposito di #azionario, #MSCI Europe registra +1,1%, #dax30 +1,3%, #ftsemib40 +1,7% e #sp500 +1,4% rispetto alla settimana precedente.
Il rapporto dollaro/barile del #brent sale di +2,8%, quello dollaro/oncia dell’#oro di +1,6%.
A lunedì prossimo!
Idee operative ISP1!
S&P 500 - situazione differente al NasdaqIl rialzo del Nasdaq è supportato dalle performance dei tecnologici mentre sull'S&P avendo un peso minore forniscono meno spinta. Mentre sul NQ siamo tornati sui massimi di febbraio, sull'S&P si fatica di più. Le resistenze dinamiche qui non sono state ancora recuperate e frenano i tentativi di recupero. Fino a quando si rimane sotto i 4090 pti lo scenario rimane a favore di un proseguimento del ribasso.
Inflazione resistente, crescita resilienteL’avvio del 2023 è stato molto positivo per i mercati finanziari. Le proiezioni nel mese di febbraio indicano una maggiore debolezza, a causa principalmente di un nuovo riprezzamento delle aspettative riguardo le future mosse delle Banche Centrali. In altri termini viviamo una fase di rivalutazione: ci si interroga sulla durata o i termini effettivi del restringimento monetario da parte di Federal Reserve e BCE, alla luce dei segnali di resilienza dell’economia nonché di maggior persistenza dell’inflazione rispetto a quanto atteso fino a qualche settimana fa.
A tal proposito si confermano le tendenze in discesa della pressione inflazionistica e l’ormai superamento del picco, ma i valori restano comunque elevati. In USA l’indice dei prezzi al consumo a gennaio è calato di poco su base annua (dal 6,5% al 6,4% – sotto le previsioni al 6,2%). Su base mensile lo stesso dato vede un incremento dello 0,5%, condizionato dai costi di energetici e alimentari.
L’economia statunitense ribadisce la solida partenza dell’anno. Bene i consumi; riscontri ottimi per le vendite al dettaglio (a +3,0% in un mese, miglior progresso da marzo 2021), risultati discreti per la spesa personale a +1,8%. Il mercato del lavoro rappresenta un fattore trainante, con la creazione di 517mila nuovi posti (invece degli ipotizzati 189mila) e un tasso di disoccupazione ai minimi dal 1969 (3,4%).
In Europa l’inflazione, secondo la stima flash di febbraio, segna un rialzo dello 0,8% su base mensile ovvero una discesa trascurabile del dato tendenziale (8,5% dall’8,6% di gennaio). Le pressioni di fondo sono ancora consistenti, in particolare nel comparto dei servizi.
Il quadro macroeconomico del Vecchio Continente migliora oltre le prospettive degli analisti. La domanda viene sostenuta dai robusti flussi di consumi e una tenacia della forza lavoro. Colpisce il trend positivo dell’economia italiana, comprovato dal proseguimento del rimbalzo degli indici di fiducia di consumatori e imprese, anche in ambito industriale.
Segnali importanti di recupero a seguito delle riaperture post-Covid provengono dagli indici di sentiment delle imprese cinesi, che registrano a febbraio un netto incremento nel settore manifatturiero e dei servizi. I livelli raggiunti oltrepassano addirittura quelli ottenuti nel 2020.
Materie prime, il prezzo del petrolio Brent veleggia intorno agli 85 dollari al barile; il gas naturale europeo continua al ribasso, passando dai 59 euro/MWh di fine gennaio ai 47 di fine febbraio.
Occhi puntati sulle Banche Centrali e il terminal rate (il punto di arrivo dei tassi). Con tutta probabilità nell’immediato ci aspettano ulteriori 3 rialzi da 25 punti base dalla Fed e intorno ai 150 pb complessivi dalla Banca Centrale Europea. Tra il secondo e il terzo trimestre dovrebbe esserci una pausa, mantenendo per un po’ i livelli raggiunti. Quando un “cambio di rotta”? Ci vorrà del tempo…
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#USA, si registra l’ottavo calo mensile consecutivo per quanto riguarda l’#inflazione primaria (a febbraio scesa al 6% su base annua). La “core” – escludendo i #prezzi più volatili del comparto energetico e alimentare – è di poco aumentata, allo 0,5% su base mensile. A contribuire al dato complessivo sono soprattutto i rincari dei #costi degli alloggi e degli #affitti. Di contro, risultano in rallentamento i costi di #auto e beni. Le pressioni sui #prezzi sembrano quindi pian piano attenuarsi ma l’inflazione resta elevata. La Federal Reserve avrà il non facile compito di bilanciare queste tendenze in vista dell’imminente decisione sui tassi.
È appena trascorsa una settimana decisamente contratta, con #MSCI Europe a -3,8%, #dax30 -4,3% e #ftsemib40 a -6,5%.
Il rapporto dollaro/barile del #brent scende di -11,8%, quello dollaro/oncia dell’#oro sale di +5,4%.
A lunedì prossimo!
Sp500 Analisi Ciclico-Volumetrica📌 Consueto recap dedicato all'SP500
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s&P500 - ribalzo terminato?Graficamente potremmo trovarci alla fine di un movimento di rimbalzo tecnico. Dopo il minimo del 13 Marzo le quotazioni hanno provato a recuperare il territorio perso, fermandosi a fine settimana sotto le medie mobili in area 3.990pti. Questo confine si conferma lo spartiacque tra i due scenari, ripresa della discesa o inversione. Nel primo caso direzione i minimi a 3.800pti, nel secondo si punterebbe i 4.080 pti
EURO IN FASE DI ACCUMULO PER RIPARTIRE ED S&P VERSO I 3800 ? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.52
Sabato 11 Marzo 2023
(l’ ultimo rilascio del Cot risale a martedì 21 febbraio 2023)
EURO IN FASE DI ACCUMULO PER RIPARTIRE ED S&P VERSO I 3800 ?
Il Cot recupera posizioni perse. Questa settimana sono stati rilasciati i dati relativi al Cot de 21 Febbraio. Siamo ancor indietro con i rilasci di circa 20 giorni. Considerando i modi e i tempi con cui il CFTC sta rilasciando i dati arretrati, considero che dovremmo metterci in paro in un paio di settimane. Speriamo che magari spingano ancora un po’ sull’ acceleratore e che forniscano i dati completi già per la prossima settimana. Vediamo quello che faranno nel frattempo noi andiamo avanti.
Euro rimane per la terza settimana inside della candela Weekly del 20 febbraio. Sembrerebbe sempre di più una fase di accumulazione e la mia impressione come ho già detto settimana scorsa, continua ad essere che gli Istituzionali siano ancora posizionati long ma non avendo i dati aggiornati continua ad essere solo una mia ipotesi. La mia tesi rimane al momento anche conformata dalla rilevazione che ho fatto settimana scorsa dal Cot che mi ha fatto capire come la spike weekly del 30 gennaio scorso in area 1.10 sia stata generata quasi nella totalità da chiusure di short e non da storni dei contratti long che quindi presumibilmente stanno ancora a mercato.
Considero questa fase come il ritracciamento del long che ci ha portato in area 1.10 e personalmente considererei finito il ritracciamento solo con chiusure daily e poi weekly superiori all’area a 1.07. Nel caso in cui dovessimo romperla al rialzo mi aspetto che venga ritestata dall’ alto successivamente. Questo aspetto è molto importante per me in quanto sin tanto che non ho evidenze grafiche che queste aree vengano successivamente difese dalle forze che le hanno breakate non ho conferma del cambio di stato e quindi non gli cambio colore.
Continuo a non escludere che in questa fase (che a mio personalissimo parere è di accumulo) non si possa arrivare a toccare la fascia verde di supporto a 1.0430/1.0480 indicata a grafico che coinciderebbe anche con il ritest della rialzista Weekly.
Questa settimana posto il grafico Daily nel quale ho segnalato maggiori aree e spunti operativi intraday per agevolare l’operatività veloce oraria e a 5 minuti.
Per S&P la situazione è completamente diversa. La chiusura Weekly di questa settimana ribalta quasi completamente la view rialzista.
L’ area di supporto che avevo individuato a 3900 da segni di scricchiolamento. Non è stata propriamente rotta ma sicuramente ad oggi non e’ un bel segnale. L’ Area di supporto Daily a 3970 è stata spazzata via ed è stata anche difesa dalle forze short che ne hanno conclamato il cambio di stato da verde a rossa. S&P raggiunge questa settimana l’ area di supporto Weekly a 3900 proprio nella serata di Venerdì. Mi sarebbe piaciuto assistere ad un rimbalzo in questa area durante la settimana in modo poi da dimostrarmi il proseguo del long ma così non è stato e quindi non possiamo che prenderne atto.
S&P al momento si trova propria sopra una importante fascia di accumulo che nei mesi precedenti gli ha permesso di prendere forza. Se entrasse in questa area potremmo tranquillamente scendere sino in area 3.800 e cominciare a prendere seriamente in considerazione l’ eventualità di un doppio minimo che, a mio avviso, ridarebbe forza al mercato. Ovvio che in questa evetualità stiamo parlando di tempi lunghi almeno per la ripartenza in quanto sappiamo che le discese sono molto più rapide e violente.
A grafico qualche altro spunto e considerazione.
Alla prossima settimana.
Buon trading a tutti.
Ciao Emi
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Operazioni intraday dei trading system su S&P500Buonasera,
proseguo il diario/studio sulla piccola infrastruttura di trading sistematico che ho avviato, con il report di operazioni eseguite oggi, con un guadagno particolarmente interessante, in una giornata tutto sommato difficile per le borse mondiali.
I sistemi attivi sull'S&P al momento sono 4, di cui 2 trend following e 2 mean reverting.
Un ottimo segnale è proprio venuto da un sistema che prende in considerazione come trigger i massimi/minimi della sessione precedente.
Segnale short al livello 3926 (sul future scadenza marzo che corrisponde a 3956 sul contratto continuo). Stoploss di 28 punti.
Chiusura a 3842 ( circa 84 punti di gain). La chiusura non è dovuta al raggiungimento di particolari target, ma semplicemente ad un reverse determinato da altra strategia che al momento è long dal livello 3847 circa.
Al momento anche la seconda posizione è in guadagno, tra le regole operative , l'uscita è contemplata a fine sessione o su un'ulteriore condizione d'inversione. Vedremo domani come chiuderà.
Uno dei vantaggi di questo percorso che ho intrapreso ,risiede sicuramente nell'evitare (fino ad un certo punto) l'emotività, ma soprattutto le 12 strategie che ho messo live, sanno in ogni momento cosa fare (e rispettano sempre i piani).
Resoconto settimanale dei mercati finanziari▼ REPORT mercati finanziari ▼
Le #Banche Centrali dei #Mercati Sviluppati nel 2022 hanno inasprito le proprie politiche monetarie. La #compravendita di abitazioni, dopo un decennio di #prezzi inflazionati delle #case, parrebbe vulnerabile all’innalzamento dei tassi. Ad ogni modo oggi il sistema bancario è ben capitalizzato e questo consente una migliore “qualità” dei #mutui rispetto al recente passato. Anche se il mercato #immobiliare dovesse contrarsi la crisi finanziaria sarà scongiurata.
A proposito di #azionario, #MSCI Europe registra -2,2%, #dax30 -1,0%, #ftsemib40 -1,9% e #sp500 -4,5% rispetto alla settimana precedente.
Il rapporto dollaro/barile del #brent scende di -3,6%, quello dollaro/oncia dell’#oro sale di +1,1%.
A lunedì prossimo!
S&P500 - Finalmente due reversal pulitiCome da operazioni indicate sul grafico, dopo un periodo particolarmente complesso, sembrano tornate a funzionare le strategie reversal sull'S&P500 partendo da punti pivot interessanti, specie lato long.
Chiudo con due onesti gain e nel momento in cui scrivo, l'indice si riporta su un livello interessante.
Resoconto settimanale dei mercati▼ REPORT mercati finanziari ▼
Vi avevamo già segnalato quanto il superamento delle restrizioni imposte da una severa politica anti-Covid stesse spingendo l’#economia cinese in territorio di forte #recupero. Estremamente positivo è l’esito del sondaggio sulle #imprese non manifatturiere, balzato a 56,3. Stesso andamento per quelle manifatturiere, a quota 52,6. La #ripresa in #Cina sembra destinata a proseguire anche nei prossimi mesi: i #consumi interni lungo l’arco dell’anno dovrebbero aumentare – considerando l’ammontare record dei #risparmi accumulati dalle #famiglie durante il periodo di chiusura.
A proposito di #azionario, #MSCI Europe registra +1,7%, #dax30 +2,4%, #ftsemib40 +3,1% e #sp500 +2,0% rispetto alla settimana precedente.
Il rapporto dollaro/barile del #brent sale di +3,2%, quello dollaro/oncia dell’#oro di +1,7%.
A lunedì prossimo!
I large speculators sono ancora short ma.....Analizzando gli ultimi mesi del Cot report, notiamo come sostanzialmente ci sia una fase di stabilità di posizioni dove:
- I commercials sono long (linea celeste);
- I retail sono sostanzialmente short con lievi incrementi negli ultimi tempi(linea rossa);
- I large speculators sono sostanzialmente short(linea verde).
Potremmo dire che i guadagni di questo periodo degli indici, considerate le posizioni delle "mani forti" che tendono a pareggiarsi, siano determinati da un atteggiamento più positivo da parte degli investitori retail.
Tuttavia è bene notare una cosa, in corrispondenza dei minimi indicati sul grafico dalle rette verticali, è corrisposto un decremento delle posizioni short dei large speculators.
Potrebbe significare una parziale presa di posizione su quei livelli o un alleggerire gli short, prendendo eventualmente anche profitto sulle posizioni aperte.
Sarà interessante il prossimo report per capire in corrispondenza dello swing del 03 marzo il posizionamento degli operatori.
S&P 500 - supporti reggono Supporti 3.900 pti reggono e alimentano spinta verso l'alto. Come in Europa anche qui un venerdì estremamente positivo.
Primo target di questo movimento i 4.090 - 4.100. Questo il livello da monitorare per capire quali scenari ci attenderanno: proseguimento del rialzo verso i 4.315 oppure ripresa della discesa verso i 3.900 - 3.800.
Wall Street: il rimbalzo è solo temporaneo?Nonostante la corsa dei treasury non si sia ancora arrestata, ieri Wall Street è finalmente riuscita a trovare un buon rimbalzo dopo che le ultime sedute erano state caratterizzate da una vistosa debolezza.
Il saldo di questa settimana vede al momento un calo vicino al 3% per il future su S&P500, mentre la giornata di ieri si è chiusa con +0.71% a 3.984 punti.
A riportare ottimismo fra gli investitori sono state le parole di Raphael Bostic, Presidente e CEO della Federal Reserve di Atlanta dal 2017.
Bostic si è detto favorevole ad un rialzo dei tassi di 25 punti base nella prossima riunione di marzo ed esclude per il momento una stretta da 50 punti base.
Nelle ultime settimane la struttura tecnica dei mercati americani è nettamente peggiorata.
Ieri il future su S&P500 è arrivato a testare un livello molto significativo dal punto di vista tecnico, solitamente monitorato a livello istituzionale, ovvero la media mobile a 200 periodi intorno area 3.950 punti.
Anche a livello grafico in area 3.950-3900 troviamo un supporto statico dettato da un precedente minimo di swing (20 gennaio 2023) e un supporto dinamico identificato sul retest della trendline discendente (ex resistenza) che congiunge i principali massimi di swing del 2022.
Nell’analisi della scorsa settimana sul blog avevo scritto che un ritorno sotto i 4.000 punti avrebbe avallato la possibilità di operare short con primo target a 3.950 punti ed in estensione 3.900 punti.
Ora la reazione mostrata ieri dal mercato sul retest del supporto intermedio a 3.925 punti (inversione di prezzo intraday con formazione di candela engulfing rialzista), suggerisce l’idea che il mercato possa proseguire nel rimbalzo, ma andrà cercata conferma in base al comportamento in area 4.000 punti.
Qualora il mercato dovesse tergiversare su tale livello e quindi fallirne il recupero nel breve, allora aumenterebbero le possibilità di assistere ad nuova correzione e nuovo retest della media mobile a 200 periodi.
Nel caso dovessimo poi assistere ad un breakout dei 3.950 punti, confermato in chiusura di sessione, allora aspettiamoci nuova debolezza e discese fino a 3.900 ed in estensione 3.850 punti.
Se invece l’ottava dovesse chiudersi con una ulteriore candela di reazione e spingersi almeno in area 4.025, allora nella prossima ottava valuterò entrate long sui pullback intraday, tuttavia con importi minimi data l’attuale fase di incertezza.
Nonostante infatti un ritorno sopra i 4.025 aumenterebbe decisamente le possibilità di assistere ad un allungo fino a 4.100 punti, solo un recupero di tale livello tornerebbe a supportare un’operatività long comunque di breve sulle discese intraday.
Ricordo infatti che il trend di fono è ancora ribassista e solo il breakout dei 4.250 punti, confermato in chiusura settimanale, decreterebbe la fine completa del mercato orso e l’inizio del mercato toro.
Resoconto Mercati Finanziari Febbraio 2023▼ REPORT Mercati finanziari ▼
Il 2023 è iniziato con i migliori propositi, certo, ma le rosee #aspettative sono state sostenute dai #dati confortanti – il mese di gennaio ha infatti registrato un buon andamento per i principali indici azionari, soprattutto in #Europa (#Eurostoxx a +9,3%) e nelle economie emergenti (MSCI Emerging Markets a +7,9%); queste ultime trainate dal grande rimbalzo cinese (+12,3% del MSCI China). Tra i #listini del Vecchio Continente si sono distinti quello italiano (+12,7% il FTSE MIB) e spagnolo (+10,3%), seguiti da Francia e #Germania (+9,5% il CAC40 e +8,6% il DAX). Più contenuto il recupero di Stati Uniti (S&P 500 a +6,3%), #Giappone (Nikkei 225 a +4,7%) e Gran Bretagna (+4,3% il FTSE 100).
Dopo i picchi #record dell’anno appena trascorso il #prezzo del #gas naturale europeo ha continuato a scendere nelle recenti settimane, riportandosi sotto quota 60 euro/MWh, ovvero sui minimi da settembre 2021. La discesa del gas continentale ha dissipato i timori di una crisi energetica e conseguenti razionamenti o ripercussioni a livello produttivo/industriale; complice in tal senso anche il clima favorevole, con l’#inverno mite a determinare un livello elevato di scorte.
Da noi restano l’incertezza geopolitica, limitazioni delle condizioni finanziarie delle #famiglie e una pressione inflazionistica ancora tenace, elementi che concorrono a frenare #spesa e #produzione. Eppure ci sono degli elementi che fungono da contrappeso: i “colli di bottiglia” nelle catene produttive si stanno man mano risolvendo, i salari aumentano e si registra un’ottima tenuta del #mercato del #lavoro. Poi risulta comunque migliore delle attese (-0,1%) la modesta crescita a +0,1% del #PIL nell’Eurozona.
Tornando all’#inflazione, a gennaio per il terzo mese consecutivo è proseguito il calo del valore complessivo, sino all’8,5% dal picco di 10,7% toccato ad ottobre. Un esito tuttavia da imputare principalmente alla succitata discesa dei #prezzi energetici, non è un caso che il dato core si attesti stabile sulla cifra #record del 5,2%. Da qui l’approccio implacabile della #BCE, che nella riunione datata 2 febbraio annuncia l’innalzamento dei tassi di riferimento di ulteriori 50 punti base e mostra l’intenzione di attuare una mossa simile anche nel meeting di marzo. Cautela.
In #USA il presidente della Federal Reserve Jerome #Powell ha riconosciuto l’avvio di un processo di disinflazione, pur ribadendo la necessità di maggiori conferme/progressi affinché la #Fed possa ritenersi soddisfatta dell’efficacia dei propri interventi.
Potremmo riassumere che il recupero evidenziato sino a febbraio è significativo. Sono probabili imminenti pause nel rialzo dei tassi da parte della #Banche Centrali. Prematuro risulta parlare invece di tagli e “pivot” .
La percezione degli #investitori sul quadro macroeconomico appare quindi decisamente migliorata se rapportata a qualche mese fa. La solida tenuta dell’#economia globale e i chiari segnali di decelerazione dell’inflazione sembrano aver sortito effetti sull’umore generale. Con prospettive incoraggianti non resta che attendere inneschi cruciali.
Al mese prossimo!
S&P500 - Raggiunto livello trigger. L'S&P500 con il movimento di debolezza mostrato oggi, ha raggiunto quello che avevo indicato nella scorsa analisi come livello di trigger long con buona affidabilità: il minimo della scorsa settimana.
Si tratta di un livello che, nel passato, su un mercato come l'S&P500 in ottica mean reverting, ha una buona probabilità di successo, anche se maggiore durante un mercato rialzista.
Tuttavia mi baso sui test, sui comportamenti dei mercati e programmo ingresso long long a 3956.
Stoploss a 3930.
Vediamo come va, l'ingresso contrarian è sempre difficile da affrontare, soprattutto in una fase cosi difficile per i mercati.
Resoconto della settimana sui mercati▼ REPORT mercati finanziari ▼
I rischi di una #recessione a breve termine stanno diminuendo: gli indici compositi #PMI di #USA, #Eurozona e #UK salgono infatti sopra quota 50 (in territorio espansivo). Nel Vecchio Continente il calo dei #prezzi dell’#energia ha stimolato la #fiducia e il sentiment delle #imprese. Negli Stati Uniti l’#economia si dimostra resiliente anche a tassi di interesse più elevati. Le prospettive migliorano.
A proposito di #azionario, #MSCI Europe registra -1,6%, #dax30 -1,8%, #ftsemib40 -2,8% e #sp500 -2,7% rispetto alla settimana precedente.
Il rapporto dollaro/barile del #brent sale di +0,2%, quello dollaro/oncia dell’#oro scende di -1,2%.
A lunedì prossimo!
Pianificazione intraday per lunedì su S&P500E' alle porte la fine del mese di febbraio, nel grafico troverete la mia impostazione operativa per lunedì.
Nella sessione di venerdì 24 il prezzo si è portato sul livello 3947, risalendo poi verso in area 3970, segnando un livello di minimo weekly (su S&P500 storicamente è un livello che reagisce bene lato long).
Il prezzo è rimasto statico sul minimo di giovedì, vicino un Poc di volumi.
Se dovesse riuscire a salire, abbiamo un'area di assenza volumetrica (su time frame breve) almeno per le due ultime sessioni.
In caso di rottura al ribasso del minimo weekly, l'indice potrebbe puntare deciso verso 3900.
Al momento sono propenso per pianificare operatività intraday long, ma come sempre, durante le fasi di mercato "complicate", bisogna essere pronti anche a reagire.
Pianificazione intraday S&P500Dopo la festività del President Day si ritorna all’operatività.
L’indice S&P500 si è portato su un rilevante livello di supporto, che coincide con il minimo della settimana precedente ed il minimo della sessione precedente.
A mio avviso è un buon punto per pianificare sia un ingresso in mean reversion che trend following a seconda del proprio stile di Trading e della price action.
Come sapete, sono più propenso per questioni di coerenza e comportamento storico del mercato all’inversione e pertanto attendo l’apertura per valutare operazione long che, grazie alla vicinanza del supporto, sarà comunque di piccola entità.
In caso contrario, pronto ingresso short in reverse, sperando che comunque si eviti la condizione peggiore di tutte: la mancanza di direzionalità.
Choppy Day - Oggi resto fuoriIl future sull'S&P500 al momento presenta una volatilità troppo bassa, non direzionale e lontano da particolari pivot point.
In condizioni del genere, a meno di un'accelerazione nella serata, mi è impossibile costruire operazioni.
Il range di movimento dei prezzi è troppo basso anche per un time frame a 15 minuti.
E' una giornata che in gergo viene definita come Choppy. Al momento decido di restare fuori dal mercato.
Resoconto della settimana sui mercati ▼ REPORT mercati finanziari ▼
La #Cina si è lasciata da poco alle spalle l’aspra politica anti-Covid e questo dovrebbe determinare un aumento significativo dei #consumi interni, contribuendo alla #ripresa della seconda #economia mondiale. In conseguenza alle severe restrizioni le #famiglie cinesi hanno risparmiato la cifra record di 2.500 miliardi di dollari. Come già dimostrato, la riapertura delle economie scatena un enorme flusso di #domanda repressa (soprattutto nel settore dei #servizi e in comparti legati all’#intrattenimento e all’#ospitalità). Ci aspettiamo quindi un forte recupero delle #azioni “made in China”, dopo un anno particolarmente difficile.
A proposito di #azionario, #MSCI Europe registra +1,7%, #dax30 +1,1%, #ftsemib40 +1,8% e #sp500 -0,2% rispetto alla settimana precedente.
Il rapporto dollaro/barile del #brent scende di -3,9%, quello dollaro/oncia dell’#oro di -1,4%.
A lunedì prossimo!
Finalmente un’ operazione pulita Dopo un paio di operazioni in settimana chiuse in Stoploss, finalmente l’indice S&p500 ha permesso un operatività pulita con due operazioni chiuse in profitto, una delle quali con un guadagno interessante.
In particolare nel corso della mattinata europea di ieri, il prezzo “giocava” con i massimi della sessione precedente.
Ingresso short sul livello 4158 sul fallito tentativo di ripartenza dei prezzi. Mantengo la posizione aperta fissando come obiettivo il minimo della sessione precedente meno un fattore di volatilità. Uscita in profitto con guadagno di circa 40 punti.
Seconda operazione, long quasi con logica stop & reverse, che inizialmente sembra voler correre verso il target, ma che poi va a chiudersi con un piccolo profitto di 5 punti.