gasquesto massimo non è mica detto che sarà IL MASSIMO ASSOLUTO. a settembre potremmo vederne delle belledi LUCA.P1
TORNA IL BEAR MARKETANALISI COT REPORT del 27.08.2022 -CONTESTO Eccoci al week end, e come tutti i sabati diamo spazio alla lettura del posizionamento dei big plaiers sul mercato dei futures di Chicago. Ci lasciamo alle spalle una settimana decisiva, guidata dalle parole di Powell al simposio di Jackson hole, appuntamento che molti operatori aspettavano per decifrare con maggior chiarezza la strada che la FED avrebbe intrapreso da qui alla prossima riunione di settembre. Prima di ieri, i mercati vivevano una fase di grande incertezza, il dubbio di una FED ancora aggressiva con forti rialzi tassi e la possibilità invece che il calo dell’inflazione portasse ad una view più dovish, logorava gli analisti. I mercati azionari nelle ultime settimane hanno vissuto un discreto rally rialzista , che si fondava sulla speranza che le prime rilevazioni di un’inflazione in calo potessero portare la FED ad azioni meno aggressive, alla possibilità di una pausa attendista per la riunione di settembre e che si aprisse la possibilità di un dietro front già a partire dal 2023. Tutto è stato spazzato via dalle parole di Powell, che ha chiaramente avvertito del lungo percorso che attende l’economia americana prima di poter dire conclusa la lotta all’inflazione. Già negli anni ’80 , la FED ha sottovalutato la corsa dei prezzi, ponendo fine rapidamente alle sue politiche hawkish e dando cosi spazio alla ripresa devastatnte dei prezzi… questo sbaglio non si ripeterà! Le intenzioni della FED sono state chiare: mantenere la linea dura ancora per molto tempo, reprimere la crescita economica fino a che non ci saranno evidenze inequivocabili di rientro dell’inflazione, il che non si prevede ancora per il 2023. Ancora un anno di costo del denaro sostenuto, e raffreddamento dell’economia seppur , oramai ha ammesso anche Powell, i dati della congiuntura macroeconomica stanno iniziano a cedere. Avevano dunque ragione le mani forti, che nelle scorse settimane, durante tutta la salita hanno continuato ad accumulare posizioni nette corte, non assecondando il rally in atto, ma guardando ad orizzonti temporali più ampi Ma procediamo con il consueto ordine: -FOREX: il comprato valutario riparte con gli acquisti di biglietto verde, oramai la forza del dollaro sembra davvero inarrestabile, per quanto i dati che oggi andiamo ad analizzare sono relativi a martedi scorso pertanto non inglobano ancora al reazione degli operati alle parole di Powell. Le mani forti hanno mantenuto comunque salde le loro posizioni nette lunghe dollari, seppur riducendo le loro esposizioni e prendendo parziali profitti. Ci pare oramai inevitabile che la corsa del dollaro americano non sia finità qui. EURUSD Posizioni nette corte per le mani forti sull’euro, con ben 44109 contratti, giungendo alla massima esposizione netta corta da oltre 2 anni. Poca speranza a questo punto per eurusd, che non trova nella bce un adeguato sostegno al tasso di cambio oramai preda della speculazione. Eurusd sotto la parità, non trova spunti per riconquistare i massimi di agosto a 1.0340-50, ma atacca inesorabilmente i minimi di periodo posti a 0.99. non si escludono pertanto ulteriori approfondimenti e raccomandiamo estrema cautela nel ricercare i minimi. GBPUSD Si tentava al strada delle prese di profitto sulla sterlina, dove le mani forti stavano riducendo le loro esposizioni nette corte giunte oramai a -27966 contratti short. Ma crediamo che anche in questo caso la strada sia tutta in salita. La congiuntura macro della Regno Unito non vive una delle sue fasi migliori, tutt’altro. Continua a salire l’inflazione attalemnte al 10.1% e la BOE prevede un picco al 13%, il che apre la strada ad ulteriori inasprimenti di politiche monetarie da aprte della bancha centrale senza tuttavia avere una base macroeconomica robusta. La possibilità di recessione è davvero altissima. Si attaccano dunque i minimi a 1.1735-1.17 figura, aprendo la strada ad ulteriori affondi ribassisti che mirano oramai a 1.1450-1.14 figura. AUDUSD Pesante ancora il dollaro australiano che guida i ribassi del mondo oceanico, con le mani forti in posizione netta corta a -60028 contratti, mettendo un punto al tentativo di recupero dalle massime sposizione nette corte viste oltre gfli 80000 contratti short. Siamo ora a -60 000 contratti ponendo una macigno sulle possibilità di ripartenza del dollaro australiano. Si torna anche in questo caso ad attaccare i minimi di periodo a 0.6890, puntando a 0.6850 prima e 0.6675 minimi dal 2019. Difficile attualemnte credere che il ciclo ribassista possa invertire, se si considera la possibilità di ribasso che hanno attualmente anche le materie prime e i metalli che da sempre sono legati a doppio filo con le sorti del dollaro austrraliano -EQUITY: venti di tempesta si prospettano per il comparto equity, che vede vanificate sutte le speranze di ripartenza, con pensanti ribassi visti venerdi, che vanno ben oltr il 3%. Tutti gli indici mondiali chiudo la settimana in territorio negativo, senza dare possibilità a fraintendimenti e dando ancora una volta ragione al posizionamento delle mani forti che rano corti su tutti gli asset equity già da tempo. S&p Rimangono posizionati netti corti i big plaiers sull’S&P con -262 276 contratti e al netto del leggero alleggerimento delle posizioni viste la settimana scorsa, sembra chiaro il sentiment che guida gli operatori in questo momento. La rispsota di venerdi è molto chiara con un ribasso che parte dai 4200 pnt e approda a 4060 pnt. Si apre dunque la strada verso i 3943 pnt prima e 3645 poi. -METALLI Anche il mondo dei metalli si adegua ancora una volta al ciclo macroeconomico di rallentamento, ancora Powell ha spezzato la possibilità di una ripartenza, pertanto la fase ribassista dei metalli potrebbe non essere terminata ancora, e la forza del biglietto verde non può che aggravare la situazione. GOLD Il gold vede le mani forti long a 125845 contratti, ancora non lontano dalle minime esposizioni degli ultimi 4 anni. Fallisce il tentativo rialzista che non va oltre le reisstenze poste a 1807$ e approda ora a 1736$ aprendo la strada in primis ai minimi di 1722$ e poi a 1680$ EVENTI DA CALENDARIO MACROECONOMICO La prossima settimana il calendario macroeconomico si concentrerà sul mondo del lavoro usa, che oramai è entrato nel mirino della FED e dovrà prima o poi dare i primi segnali di cedimento al fine di dar speranza al contenimento dell’inflazione! buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta26
NON SOLO JACKSON HOLEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 26.08.2022 Prosegue il simposio a Jackson hole e salgono le aspettative per le dichiarazioni di Powell. Ieri la prima a parlare è stato il capo della FED di Kansas City, che ha posto sul tavolo i suoi dubbi sul possibile rientro dell’inflazione. Difficile credere che l’inflazione sia già al giro di boa, e la necessità di una FED aggressiva ancora per le prossime riunioni di settembre e dicembre sembrano prendere sempre più corpo all’interno del board. In attesa che si concluda il simposio e si abbiamo notizie più chiare, ieri sono state pubblicate le minute della BCE, che hanno messo in luce la forte crisi energetica che sta vivendo il blocco europea, e le conseguenti ricadute sul contenimento dell’inflazione. La proiezione per il prossimo futuro è purtroppo ancora pessimista per la corsa dei prezzi, e si fa fatica a vederne la fine. Ancora dati nella giornata di ieri per il mercato del lavoro Usa, che mostra i muscoli, e mette in evidenza un buon calo delle richieste di disoccupazione settimanali,che si portano a circa 243 mila unità, rispetto alle precedenti 245000 e alle 395 000 di un anno fa. Spazio dunque a possibili manovre da falco della FED, mentre resta debole la congiuntura macroeconomica europea, dove si lotta aspramente per il contenimento dei prezzi del gas e più in generale dell’energià che sta toccando livelli record. Diversi paesi del blocco EU stanno implementando politiche di sostegno economico al caro energia, con piani di aiuti, che ovviamente non possono far altro che rallentare il processo di contenimento dell’inflazione. -FOREX Il mercato valutario, nostro termometro prediletto per interpretare il sentiment degli operatori, resta in un sostanziale dollaro centrismo, alternando giornate di dollaro forte a respiri più o meno profondi, ma che lasciano i prezzi all’interno di chiari trading range. Dollar index resta dunque compreso tra i supporti di 108 figura e le resistenze di 109 .40 , area di massimo di periodo, che ha già svolto ottime funzioni di freno alla corsa del biglietto verde. Ancora sotto la parità eurusd, con la moneta unica che non trova spunti per risorgere dai suoi minimi. Anche le fasi di debolezza del dollaro usa, sembrano non essere sufficienti a generare delle spinte rialziste di eurusd che resta ancorato ai minimi di 0.9950-60 Anche la sterlina resta profondamente negativa, ed i tentativi di recupero messi a segno ieri, sembrano già essere stati riassorbiti, in virtù di un quadro macroeconomico di medio -lungo periodo decisamente devastante. Ancora gbpusd resta ancorato nel suo trading range compreso tra 1.1760- e 1.1860 Prosegue dunque il movimento di up and downd di usdcd, che rimane chiaramente compreso in un canale lateral ribbasista, di cui ora ne sta testando la parte superiore a 1.2960 Tutti i giorchi sono da fare, le attese salgono per le parole di Powell e la possibilità che la FED mostri ancora i muscoli contro l’inflazione, dando ancora forza al biglietto verde. -EQUITY Giorni di positività per il comparto equity, che tenta allunghi rialzisti, particolar modo per l’equity americana, con l’S&P che attacca i massimi di 4200 pnt, senza tuttavia riuscire ad attraversare le resistenze già evidenziate nelle nostre live mattutine. Le aree di supporto sono tuttavia lontane dai prezzi attuali, identificabili per il breve periodo a 4160 pnt prima e 4139 poi. Anche il comparto tech ha dato respiro ai rialzisti, andando a testare le aree di attenzione da noi già richiamate a 13160 da qui la possibilità di ripiegare sui supporti chiave a 13000pnt prima e 12930 poi è tutta legata alle parole di Powell di oggi pomeriggio ed ai dati sul PCE Più pesante il dax, che dopo un doppio test delle resistenze a 13355 sembra ora puntare ai minimi di periodo a 13100pnt, previo affondo del poc che caratterizza i minimi posto a 13200 pnt -COMMODITIES Anche il mondo dei metalli segue le sorti del dollaro americano, con continui upand down, oggi sulla scia rialzista del dollaro americano, il gold attacca nuovamante i supporti , ripiegando a 1750$ area oltre la quale si aprirebbero allunghi ribassisti verso i minimi di 1740 prima e 1730 poi. Ancora fortissimo il Ngas, che vive una fase di fortissima speculazione, dovuta alla momentanea chiusura del Nord stream 1 per manutenzione, il che accentua le preoccupazioni di una mancata riapertura e di una scarsità di energia per l’Europa. La scarsa capacità di fare scorte, dato gli approviggionamenti fermi da aprte della Russia, pone l’Europa in una condizione di profonda debolezza economica, con il fantasma della recessione pronto a subentrare! Al momento il Ngas, quotato in dollari , segna 9.50$ non lontani dai massimi visti ai 10$, tuttavia la chiara fase speculativa, potrebbe essere un’occasione per coloro i quali credono in una risoluzione rapida dello scarso stoccaggio di gas naturale in previsione dell’inverno. Le aree di maggiore interesse restano ancorate ai 9.30$, picco volumentrico degli ultimi 10 giorni, che se superato, potrebbe aprire scenari ribassisti importanti fino ai supporti di 9$ prima e 7.80$ poi. -DATI ATTESI DA CALENDARIO Oggi attesa per i due market mover chiave, ovvero pce usa, per una nuova valutazione dell’inflazione americana che guarda stavolta alla spesa diretta dei consumatori per beni personali ed infine alle dichiarazioni di Powell a Jackson Hole, che speriamo diano chiarezza al percoreso della FED da qui all’appuntamento di settembre. buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta9
LA LOTTA ALL’INFLAZIONE NON è TERMINATA!IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI -CONTESTO Gli ultimi dati sull’inflazione americana, hanno dato grande speranza ai mercati, che stanno vivendo una fase di chiaro risk on, dando spazio ad un rally bullish sui maggiori indici mondiali. Tutta via una singola rilevazione in calo, non può essere identificativa di una tendenza, e le incognite sul futuro dell’economia americana sono ancora molte. A pesare sulle view future sono anche le condizioni economiche globali, che mostrano i diversi blocchi economici vivere diverse fasi del ciclo economico, e rispondere in maniera diversa ognuna per le proprie peculiarità. Il blocco orientale, ancora non riesce a risorgere, con un’eocnomia asfittica, e penalizzata dai lockdown che hanno caratterizzato gli ultimi trimestri cinesi, penalizzando grandemente i dati sulla produzione industriale, e rallentando di fatto la crescita del paese. Simile contesto per il Giappone, con la BOJ che continua la sua politica di sostegno all’economia e contenimento dei rendimenti obbligazionari in attesa che l’inflazione faccia la sua comparsa, ma senza grandi risultati al momento, se non quello di penalizzare lo yen giapponese nella sua corsa alla svalutazione. Più delicato il quadro per il blocco europeo, che vive l’iper inflazione dei paesi occidentali, ma con la fragilità di una congiuntura macroeconomica tipica europea, con la BCE che solo nell’ultima riunione ha azzardato un rialzo tassi di 50BP, e che al contempo deve dare spazio alla difesa dei paesi maggiormente indebitati, aprendo le porte a piani di sostegno per il blocco europeo. L’inflazione in eurozona, al momento non accenna a rallentare, anche a causa degli elevati costi del comparto energy. Anche il regno unito, che pur non facendo più parte dell’Europa, mostra ancora stamattina un’inflazione in aumento, con l’IPC che balza al +10.1% A/A rispetto al +9.4% precedente segnando un nuovo record per gli ultimi 40 anni. La BOE è chiamata inevitabilmente ad ulteriori inasprimenti della politica monetaria, che guarda ora a possibili tassi di interesse fino al 4%, aggredendo la domanda aggregata, e il PIL che sembra già essere penalizzato negli ultimi due trimestri. Infine l’America e il Canada, che godono di una prima rilevazione sull’inflazione in calo, che sta dando grande fiducia agli investitori , ma che al momento non trova basi solide nei dati macroeconomici. Le trimestrali aziendali Usa sono state ottimiste per i prossimi trimestri, ma diversi studi, pongono dubbi su cosa accadrà a partire da settembre quando la FED raddoppierà il ritmo del QT e il drenaggio di liquidità aumenterà ponendo fine ai vantaggi visti dalle politiche espansive messe in campo per la pandemia. Gli utili aziendali, potrebbero non essere sostenuti da vendite adeguate, e un ulteriore calo della domanda, potrebbe mettere in crisi le prospettive future dell’economia americana, ponendo fine alle speranze che hanno guidato l’attuale rally rialzista. -FOREX Il mondo valutario continua il suo dollaro centrismo, che pone l’accento sulla rinnovata forza del biglietto verde che riparte ad aggredire i massimi di periodo, dopo una fase lateral ribassista partita dai massimi di 109.40. le prime aree di resistenza del dollaro americano si trovano a 106.60, e al momento nessuna chiusura daily oltre tale resistenza ha aperto la strada ad ulteriori allunghi rialzisti. L’attuale ripartenza del dollaro americano dai minimi di 105, ha portato debolezza sulle altre majors, a partire dalla moneta unica. Eurusd dopo il test di 1.0370 ha creato una serie di massimi e minimi decrescenti che lo hanno portato agli attuali 1.0175. le aree di reistenza di 1.02 figura sono ora baluardo per il trend discendente, che potrebbe vedere nuovi test della parità. Debolezza per le oceaniche, che soffrono non solo la forza del dollaro, ma la correlazione con i metalli che al momento hanno ripreso la loro fase discendente. Audusd prosegue i ribassi dopo il break out di 0.70 figura, e mira a 0.6875, con il mondo retail impostato contrarian long al 65% in continua aumento. Difficile ora credere in inversioni di questo mood. Ancora interessanti gli eccessi sul franco svizzero, che iniziano a vedere piccoli respiri, con euruchf, che rimbalza dai minimi di 0.96 figura e gbpchf che recupera da 1.1360 portandosi agli attuali 1.15 figura, puntando ora al test della mm21 periodi daily a 1.1575 prima e 1.1750 poi. -EQUITY Il mondo equity, sembra essere giunto alle resistenze chiave,con S&P al test di 4300 pnt che frena la corsa dei prezzi, livello oltre il quale si aprirebbero scenari rialzisti fino alle aree di 4500 pnt. La tenuta delle resistenze per ora pone l’attenzione ad approdi alle aree di 4200 pnt prima e 4150 poi, livelli di supporto che se violati, aprirebbero la strada nuovamente al bear market. Pesante anche il comparto equity europeo con il dax che non riesce a superare i 13970 pnt, ben lontano dai massimi precedenti a 14720 pnt, pronto a ripiegare verso i minimi di periodo a 13450 prima e 13000 poi. Presto per dire se il bear market sia davvero terminato. -COMMODITIES Divergenza tra il wti e il ngas. Il mondo energy si divide, con un wti, debole, che attacca i supporti a a 85.60$ , e in caso di rottura punta a 77$, mentre il nGAs vive un nuovo momento di forza, andando a testare i massimi di periodo a 9.40$. il wti molto più vicino al suo fair value, sembra ora andare alla ricerca di equilibrio, mentre la speculazione si muove esclusivamente sul ngas, dove i prezzi sono chiaramente lontani da un valore medio reale, che si aggira attorno ai 6$. Tuttavia prudenza nel ricercare operazioni di mean reverting, perché ulteriori allunghi , mirati a colpire gli stop posti oltre i 9.60-70$ potrebbero essere facilmente messi in campo dal mercato, prima di assistere ad un rientro dei prezzi. -DATI ATTESI DA CALENDARIO Il calendario economico, dopo gli importanti dati di questa mattina, si proietta al pomeriggio verso l’analisi della domanda aggregata USA, attraverso le vendite al dettaglio, dato chiave per capire quanto stia impattando la FED sull’economia reale e quanto la corsa dei prezzi possa davvero dirsi conclusa. buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta1
$NG_F #NaturalGas - Daily. Setup "leggermente" SHORT! #Energy Natural Gas che viene da un importante rialzo accentuato ovviamente dalle tensioni geopolitiche degli ultimi mesi. Come segnalavo nelle ultime dirette fatte su #Twitch, un top era vicino e la perdita dei 8,15/8$ andrebbe a confermare la cosa. Qualcuno sarà scettico o non ci crederà ma la price action e la fisica dei prezzi da questi livelli ci suggeriscono un forte risk di downside con Potenziali Estensioni fino ad AREA → 6,35$ → 5,50$ volendo. Possibile pullback verso 8,50$ prima assistere a un ritraccio deciso dei prezzi. ⚠️ Prestare attenzione ad aprire operazioni LONG in questa fase. STAY TUNED BuddySav Shortdi BuddySavAggiornato 226
gasil gas europeo si è portato stabilmente a dei livelli veramente preoccupanti se consideriamo che siamo nel periodo in cui solitamente si era sui minimi ottimi per le scorte invernalidi LUCA.P0
Gas Europeo - rischio upside Il gas Europeo ha ripreso la sua salita verso l'alto dopo il declino registrato da Marzo a Giugno in cui gli operatori speravano in una soluzione positiva delle discrepanze tra Russia ed Europa. Invece le quotazioni hanno ripreso a salire in modo verticale iniziando a riaccendere le preoccupazioni sia di investitori che capi di stato. La russia sembra stia utilizzando le quotazioni del TTF (indice di riferimento del gas europeo) come arma contro l'europa ed in particolare complicando i piani europei di riempimento degli stoccaggi in previsione dell'inverno. Questa secondo me la variabile fondamentale da monitorare in questo contesto di mercato perchè da qui possono scaturire una serie di problematica per l'Europa. Maggiore sarà il costo del Gas e conseguentemente dell'energia, minor quantità avremo a disposizione per l'inverno. Da qui la conseguente riduzione dei consumi e di possibili lockdown. Le aziende per garantire il processo produttivo hanno bisogno di gas, senza questo o a prezzi non ragionevoli saranno costretti a chiudere -> licenziare -> meno consumi. La situazione non è per nulla delle migliori per l'europa, che pensava di sanzionare la Russia e invece....di base022
Analisi Commodities: Rame, Argento, Oro, Natuaral Gas e SoiaSulle commodities si sta concentrando una serie di movimenti correttivi molto interessanti. La correzione in atto ha colpito tutto il settore dalle soft, a quelle sui minerali. In questo quadro “stona” solo il petrolio che sta tenendo meglio perdendo solo il 17% dai massimi. Il Natuale Gas su grafico daily è arrivato a testare l’area di supporto, l’avevo già segnalato qualche giorno fa “ Natural Gas -14% intraday ”, al momento sta reggendo ma è una situazione delicata, per cui stop in macchina se chiude sotto 5,3$. Gold , grafico weekly, in appoggio sull supporto, la sua correzione l’avevo segnalata in tempi non sospetti a Marzo “ Oro su weekly un segnale di inversione ”. Su questo supporto si può provare qualche operazione da furto, ma per acquisti seri da posizione attendo area 1680/700$. L’ argento su Grafico monthly, ha pericolosamente ha rotto il supporto, perdendo il il 34% dai massimi di Febbraio per cui è meglio attendere qualsiasi ingresso. Rame , grafico monthly, anche il rame ha preso una bella scoppola, in 4 mesi perde circa il 30% e si sta avvicinando ad un’area di supporto, ma attenzione che assieme all’argento sono sempre anticipatori del ciclo economico in quanto legati al settore industriale e se si aprano periodi di recessione i supporti vengono ben disintegrati. Se guardate le soft commodities, il coffee è quello che tiene meglio, perdendo solo un 15% dai massimi, mentre grano , mais stanno scendendo. Il mais nell’ultima settimana segna -17%, il grano 20% in 15 giorni. Tiene meglio la soia, che dai massimi perde solo il 15% e su grafico weekly ha fatto un interessante candela di inversione. di Alex9756615
IL MONDO ENERGY RIPIEGA PER L’INIZIO DEL Q3BUONGIORNO FOREX DEL 01.07.2022 Parte oggi secondo semestre del 2022 , le politiche economiche occidentali puntano al contenimento dell’inflazione, e tutti guardano con interesse ai prezzi del comparto energy, che è stato il vero propulsore dell’inflazione mondiale. Come letteratura macro economica vuole, il comparto delle commodities è l’ultimo a calare nella fase di rallentamento/recessione economica, e anche per questo bear market, la tradizione è stata rispettata, con i metalli industriali che stanno vivendo una fase di ribassi pesantissima. Copper Il primo tra i metalli a subire le proiezioni di un rallentamento economico è stato il rame, che dalle aree di 4.50$ è crollato a 3.60$, seppur le aree target a nostro parere restano più basse vicino a 3.50$ Silver Il silver da noi piu volte richiamato nelle nostre analisi, ha rotto le prime aree di supporto a 20.47$ per crollare a 19.80$. resta a nostro giudizio possibile un approdo alle aree di 19$, prima di assistere ad una possibile pausa dei ribassi. Seguono i metalli industriali, gli energetici che fino ad oggi hanno vissuto la forte debolezza dell’offerta, grazie alla quale hanno tenuto prezzi anormalmente alti, e che oggi , in vista del tetto massimo ai prezzi proposto dall’EU e dal potenziale rallentamento economico che ne vedrebbe un forte calo di domanda, iniziano a mostrarsi i primi segni di cedimento. Ngas Primo asset che si è riportato ai valori di equilibrio è stato il Ngas, che dai massimi di 9.46$ è crollato ai 5.70$, tornando ad oscillare sui livelli di real value dei 6$. Un asset più volte richiamato nelle nostre analisi , proprio per il suo valore anomalo, che gridava un riallineamento! Tardi ora per correre alle vendite, salvo ritorni alle aree di 7.36$ o 8$. Wti Il petrolio inizia solo ora una fase di ribasso, che lo trova comunque ancora legato a prezzi sostenuti di 105.30$. riteniamo che anche il petrolio dovrà trovare un fair value nel prossimo futuro che si attesti intorno ai 100$ o meno, tuttavia la chiave resta la produzione, che a fronte anche di un ridimensionamento della domanda, non è detto che non si adegui in un calo della produzione. Al momento i primi supporti si trovano a 102.$ prezzi oltre i quali potremmo vedere approfondimenti fino 98.16$. Dax L’azionario europeo con il dax a guidare il settore, chiude un semestre pessimo, con i maggiori ribassi degli ultimi 10 anni! Per il dax siamo a ridosso dei minimi del 2022 visti in occasione dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, a 12474pnt. Indubbia area di supporto, che non sarà facile da oltrepassare, ma che tutta via potrebbe aprire la strada a scenari di panic selling fino le aree di 11754pnt e 11317pnt. Nasdaq I tecnologici americani riprendono la loro discesa verso i minimi,con il nasdaq a 11457 pnt, all’attacco delle aree già richiamate degli 11000 pnt. Presto per correre agli acquisti, che troverebbero fondamento a nostro parere solo a partire dai 10400 punti in poi, con adeguati segnali di ripartenza. Si resta pertanto venditori delle resistenze per ora, in attesa che la FED dia nuove indicazioni per il prossimo semestre 2022. Usdindex Ancora forte il dollaro, che attacca le aree di resistenza poste a 105.08 prima e 105.80 poi. Il tentativo di ieri, di break out finito non nei migliori dei modi, vede oggi gli operatori fare un nuovo tentativo di assalto, che se dovesse andare a buon fine, con chiusure daily oltre 105.80 aprirebbe la strada ad importanti allunghi rialzisti del dollaro. Per il mondo valutario resta a nostro avviso di grande interesse lo yen giapponese, che sulle aree di minimo, inizia a dare segnali di ripartenza, seppur timidi, portando ad interessanti ribassi, sia usdjpy che chfjpy , asset che hanno generato forti performance rialziste da inizio anno ad oggi, e pertanto meritevoli di storni tecnici. Seguiremo le pubblicazioni degli ultimi dati della settimana in corso, che potrebbero generare interessaanti chiusure settimanali si diversi asset. buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta10
Natural Gas -14% intradayIl Natural gas sta facendo una candela intraday da -13,5%. Negli ultimi 25gg sta perdendo dai suoi massimi il 44%. Si sta appoggiando ad un importante area data dal 50% di Fibonacci dai minimi di Giungo’20 a 1,55$ ed i massimi recenti a 9,05$. A questo livello un ingresso va provato, fino a 5,3$ anche se la perdita del 50% di Fibo potrebbe portare ad un ulteriore discesa. di Alex97511
ttfquesto rialzo del costo del gas europeo è puramente speculativo sopratutto nella stagione off del gas.di LUCA.P0
LE BANCHE CENTRALI NON HANNO UN PIANO BBUONGIORNO FOREX DEL 20.06.2022 Ripartono i mercati, oramai tutti consapevoli che la fase recessiva è alle porte, unico dubbio sarà la durata e quanto male potrà fare alle economie mondiali. I banchieri centrali si sono chiaramente espressi a favore di politiche iperaggressive, e resta emblematica l’azione della BOE che pur consapevole delle profonde difficoltà che sta vivendo il paese, ha alzato ulteriormente il costo del denaro di altri 25BP. La recessione sarà un male necessario che dovremo affrontare, per far calare i prezzi special modo quelli del settore energy. La scorsa settimana la FED ha compiuto un rialzo del costo del denaro di 75BP , come non avveniva da decenni, dando un segnale chiaro di quanto sia determinata nella sua lotta all’inflazione che si è dimostrata nell’ultima rilevazione non essere ancora giunta al suo culmine. La prospettiva resta quella di ulteriori rialzi tassi, nelle prossime riunioni per giungere a potenziali picchi nel 2023, anno nel quale la FED si attende un rientro dei prezzi. Quadro differente per l’Europa, che pur aprendosi a rialzi del costo del denaro nella prossima riunione di Luglio, ha mostrato tutta la sua fragilità, esponendo i paesi a maggior debito pubblico all’attacco della speculazione, spingendo verso i massimi gli spread e costringendo la BCE a indire riunioni straordinare, per accellerare il processo che dovrebbe portare ad un nuovo programma di equilibrio nei debiti dei paesi dell’Unione Europea. Poche le alternative quindi per i banchieri centrali, che sono chiamati ad azioni certamente impopolari, ma necessarie, che scontano oggi quello che avremmo dovuto sostenere con l’esplosione della pandemia , ossia una recessione in piena regola alla quale abbiamo solo dato un calcio di rimando. Restano poche possibilità di scelta anche per gli investitori, che questa volta, scappando dal mondo azionario, non trovano nel comparto obbligazionario il consueto porto sicuro, ma un mare forse più tempestoso. La prospettiva di un’inflazione che stenta a calare, mantiene i rendimenti proiettati a rialzo, con i prezzi ancora in rapida discesa, lasciando a chi tenta acquisti a buon prezzo , solo con profonde delusioni. Non è ancora giunto il tempo di comprare obbligazioni sovrane, che troveranno certamente nuova linfa quando l’inflazione attesa inizierà ad attestarsi, a quel punto la corsa dei rendimenti si fermerà e con lei i prezzi, ed allora il mondo obbligazionario sarà il primo segnale di ripartenza da cogliere al volo. NASDAQ Siamo giunti finalmente alle prime aree di interesse degli 11 000 pnt, ancora il mercato presenta le chiare caratteristiche di un trend fatto a massimi e minimi decrescenti, in una sequenza chiara di onde, che porterebbe le successive proiezioni a 9500-9300pnt. Aree che possono sembrare lontane, ma che non dobbiamo escludere data la proiezione di recessione in atto. Tuttavia ritaniamo che entrare ora nel trend ribassista, sarebbe un errore di timing, e sarebbe più apportuno rimanere sulla riva del fiume ad osservare, in attesa che si creino le prime interessanti opportunità di storno sotto gli 11000 pnt. Massima attenzione dunque tra gli 11000 ed i 9500pnt aree di altissimo interesse. Ngas Storna dai massimi il nGas, e con lui il wti, e l’intero comparto energy sembra trovare le conferme di un ciclo economico di recessione, che vede per ultimo asset class il comparto commodities rispondere al calo della domanda. Più volte abbiamo richiamato l’attenzione a come si sia creata una anomala divergenza tra il mondo dei metalli industriali, che già pagavano le aspettative di recessione, a fronte del mondo energy, che grazie alla guerra in Ucraina hanno visto un calo drasticodell’offerta da parte della Russia. Una chiara fase di speculazione, che aveva portato ad anomali livelli di massimo rispetto alla fase del ciclo economiche che stavano vivendo. Dopo aver toccato i 9.46$ il nGas è sprofondato fino a toccare i 6.60$, approdando non lontano dai primi supporti posti a 6.35-6.50$. rimaniamo di un’idea tendenzialmente ribassista, ma entrare ai prezzi attuali non risponderebbe a criteri minimi di R:R , pertanto si attendono eventuali approdi alle aree di 8$ per valutare nuovi posizionamenti corti, o per trading di più breve periodo acquisti dei supporti sopra citati, con rigidi stop sotto di essi. DOLLAR INDEX Unico asset che offre speranza agli investitori è il dollaro americano, che offre la possibilità di irmanere liquidi, con interessanti prospettive di rendimenti, sempre che la FED rispetti il suo piano di rialzo tassi. Il dollar index dopo aver toccato 105.80 di massimi sembra entrato in una fase di compressione di volatilità con candele daily inside, che esprimono la chiara incertezza del mommento. La bilancia tra compratori e venditori si riequilibra, da un lato resta valida ancora l’idea di acquistare dollari, come unico vero asset di interesse, ma dall’altro si dovranno presto fare i conti con una congiuntura macroeconomica in deterioramento, che metterà in evidenza quanto concreta possa essere la fase di recessione anche negli Stait Uniti. Comprare dunque dollari sui livelli di massimo, potrebbe comportare alti rischi, special modo alla vigilia della chiusura del Q2 e delle prossime pubblicazioni degli earnings, probabilmente non cosi positivi per le aziende a stelle e strisce. SENTIMENT RETAIL SUL VALUTARIO Ovvia la risposta del mondo retail, che resta impostato contrarian short sul dollaro americano con un sentiment del 69% short, sbilanciando di fatto tutte le posizioni sulle altre majors che continuano a vivere dinamiche di dollaro centrismo. Si posizionano pertanto long al 66% sulla sterlina e al 51% sul dollaro australinao e al 67% sul dollaro canadese. Permane la fase di difficolta dello yen giapponese, che non trova nella BOJ supporto per delle valide ripartenze, spingendosi nuovamente sui minimi, e trascinando con se il 75% dei traders retail in posizione di mean reverting long. USDCAD Tra le majors, non possiamo richiamare usdcad, che si trova a ridosso delle resistenze di medio periodo a 1.3080, rimananedo ancorato ad una fase lateral rialzista, che ha dato spazio di profitto al mondo retail , che ha continuato a comprare i supporti e vendere le resistenze. Ancora questa volta la dimanica sembra ripetersi e giunti sulle aree di massimi di 1.3080 i retail si fanno trovare short all’85%, pronti a trarre beneficio dalla resistenza. Tuttavia crediamo che al netto di fasi di storno, il dollaro canadese, legato in una forte correlazione diretta con il wti, potrebbe vedere nel prossimo futuro delle fasi di ribasso, che porterebbe a nuovi impulsi rialzisti di usdcad. Pertanto rimaniamo compratori dei supporti, che sono posti a nostro avviso a 1.2925 prima e 1.2850 poi. Solo la violazione di detti supporti potrebbe portare a nuovi allunghi ribassisti che invaliderebbero l’idea di un trend rialzista di medio. GBPCHF tra i corss individuiamo interesanti tutti quelli che coinvolgono il franco svizzero, special modo gbochf, che a ridosso di importanti supporti a 1.18 figura, trova i retail all’88% long, a caccia ancora una volta di possibilità di mean reverting. Eventuali break out dei minimi potrebbero generare allunghi ribassisti fino a 1.1725 prima e 1.1675 poi. Tuttavia la fase di chiara compressione dei prezzi, potrebbe genrare interessanti inversioni rialziste, solo al break out dei massimi di 1.1875 Sul fronte dati,oggi ricordiamo che i mercati USA restano chiusi e pertanto non ci aspettiamo grandi novità rispetto a quanto detto, la settimana sarà poi rica di speech di banchieri centrali che potrebbero generare interessanti dinamiche di prezzo improvvise, pertanto si raccomanda sempre la massima attenzione buona giornata e buon trading ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta1
ttf grafico settimanalelivello spartiacque tra eccesso rialzista e rientro 68.51 Dott. Paolo Nasta Wave Traderdi UnknownUnicorn117106420
Dopo il crollo due scenari per il Nasdaq 10.06.2022L'ulteriore impennata dell'inflazione e dei rendimenti mette KO gli indici azionari ed in primis il Nasdaq. Siamo già prossimi alla rottura dei supporti a 11.500? Con quali conseguenze? Top doji sul petrolio e long legged doji sul Gas. Vediamo il quadro.20:00di GiuseppeMessina3324
LA BCE CHIAMATA ALLA LOTTA CONTRO L’INFLAZIONEBUONGIORNO FOREX DEL 09.06.2022 Siamo giunti al turno della BCE, la banca centrale europea chiamata oggi alla normalizzazione delle politiche monetarie, che hanno guidato l’economia europea fin dal periodo pre-pandemico, con approcci dovish, mirati al sostegno di una congiuntura macro asfittica, priva di brio alla ricerca di inflazione e ripartenza di consumi e produzione. La pandemia ha reso tutto molto più complesso, i colli di bottiglia nella produzione hanno tagliato le ali alla ripartenza economica dell’Europa, che ha subito infine l’ultimo duro colpo in questo 2022 con la guerra in Ucraina. Il contesto geo politico difficilissimo , ha aggravato la corsa a rialzo dei prezzi, che fino alla metà del 2021 erano rimasti nel range previsto dalla banca centrale del 2%, ma che ha trovato poi nelle difficoltà dell’offerta mondiale, e nella costante domanda un primo sprint rialzista, che ha portato l’IPC alle porte del +5% nel 2022. Livelli già record quelli del 5% per la zona euro, che ha subito poi l’ultimo attacco con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, spingendo i leader Europei a rigettare gli acquisti di materie prime dal ex partner russo, costringendo il blocco europeo a rivolgersi all’alleato americano, le cui risorse hanno maggiori costi di trasporto e stoccaggio, il che ha fatto ulteriormente impennare i prezzi, portando così l’inflazione ai record attuali del +8.1% Si rende pertanto necessario un intervento, che giunge forse tardivo, ma dobbiamo tuttavia riconoscere che la scelta tra la lotta all’inflazione e potenziali strozzature all’economia già provata del vecchio continente, non è impresa facile. Le proiezioni di crescita per i prossimi 2 anni per l’Europa sono viste a ribasso anche dalla stessa BCE, che crede in un PIL per il 2022 del +3.7%, nel 2023 del 2.8% e nel 2024 del +1.6%, stima comunque ottimista che non trova al momento riscontro negli ultimi dati OCSE, che al momento sembra essere più pessimista, mantenendo proiezioni a ribasso con un delta anche di 1punto percentuale nel 2022. Siamo orami giunti al dunque e i livelli attuali di inflazione sono orami difficili da gestire per l’intero pianete, e la FED , da sempre faro mondiale per le banche centrali ha già iniziato il suo processo di rialzo tassi per una lotta ai prezzi, è ora il turno della BCE, che a debita distanza, e considerando il delta che sempare la nostra economia da quella oltre oceano, è ora chiamata all’azione. Le stime di inflazione futura sembrano trovare sollievo nelle proiezioni future, pur mantenendo una nota positiva da parte della BCE a fornte di altri istituti di statistica. Tutta via le aspettative per la giornata odierna sono per la chiusura del programma APP che ha sostenuto l’economia europea già prima della fase pandemica e che dovrebbe trovare in questo mese di maggio 2022 la sua conclusione. Atto necessario secondo il calendario della BCE, per procedere al successivo step di rialzo tassi. Una normalizzazione dei tassi di interesse che non vede ritocchi rialzisti da un decennio circa. Il cambio eurusd attualemnte in una fase di perfetta lateralità nel brevissimo periodo , compreso tra 1.0650 e 1.0780, in attesa dell’appuntamento odierno delle ore 13.45 (ora italiana) . Eurusd Il sentiment dei traders retail sembra del tutto neutro con un 50% long/short, ma le indicazioni maggiori vengono dal mondo large speculators, che hanno accumulato posizioni nette lunghe per 4 settimane consecutive, giungendo a detenere posizioni nette long, euro, per circa 52 000 contratti, ben più dei 38 000 contratti netti long dollari. Aspettative di rialzi a questo punto non ci sembrano possibilità cosi remote, previa rottura delle prime resistenze poste a 1.0780, per approdi a 1.0930 prima e 1.1125 poi. Retail position Indubbio interesse per il mondo valutario per il dollaro canadese e lo yen giapponese, che spingono ancora in maniera fortemente direzionale, ma diametralmente opposti. Lo yen giapponese, che già richiamato nell’articolo di ieri , vive difficoltà nel trovare occasioni di storno importanti a causa delle scelte di politica monetaria della BOJ che continua il suo QE senza limiti.la reazione dei traders retail per oggi è stabile con un 79% long, in una fase di attesa, rispetto all’80% di ieri. Quadro inverso per il dollaro canadese, che vede i retail in posizione contrarian short al 90% , in reazione alla spinta rialzista della valuta canadese, che in correlazione con i rialzi del wti, segue una scia di rialzi costanti. Cadjpy Inevitabile l’analisi sul cross cadjpy che esprime al meglio i rapporti di forza e debolezza attualmente presenti sul mondo valutario. Al momento cad jpy al test dei massimi di 107.25, dopo un rally rialzista senza precedenti, partito da 93 figura, segna una performance annua del +17.9%. difficile a questo punto cercare posizionamenti in trend, che potrebbero risultare ovviamente tardivi, e pertanto ci accodiamo all’idea attualemnte del 90% dei traders retail di ricercare occasioni di storno ribassista. Condizione sine qua non , il break out dei minimi di ieri postio a 105.75, livello oltre il quale non escludiamo allunghi fino alle aree di 103.00 figura. Al momento il mondo retail non sembra ancora dare segnali di cedimento nel loro sentiment contrarian, il che rende maggiormente difficile il crearsi di occasioni di strono, tuttavia, ben sappiamo che la ricerca di opccasioni di mean reverting sono un esercizio di estrema pazienza. Ngas Per il mondo energy, troviamo i primi segnali di stanca per il ngas, che dopo un tentativo fallito di rompere a rialzo i massimi di 9.50$, sta ora ritracciando sui primi livelli di supporto, posti a 8.10$. solo il break out di detti livelli porterebbe a potenziali allunghi ribassisti verso le aree di 7.80$ prima e 7$ poi. Crediamo in una view di lungo periodo, dove i prezzi dell’energy tornino a far value , ma anche in questo caso la pazienza e l’attesa saranno armi indispensabili. Wti Quado divero per il petrolio, che ancora non trova spunti idonei a giustificare storni ribassisti, mantenendo salda la sua posizione sui massimi di 122$ barile. il trend resta fortemente rialzista, e per quanto anche in quiesto caso crediamo in ritorni verso fair value nel lungo periodo, non possiamo ora ignorare il mood di breve che vede comprarre tutti i supporti disponibili, attualemnte posti a 120$ prima a 115.20 poi e 113.25 ultimo livello chiave del trend rialzista. Solo break out dei 111.70$ potrebbe decretare l’inversione del trend di più lungo respiro. Btc Nulla di nuovo per il mondo bit coin, che cosi come l’equity americana, resta fermo in un range chiaro compreso tra 31500$ e 28500$, senza lasciare troppo spazio ad idee di trend direzionali di alcun tipo. Nasdaq Ancora laterlaità anche per il mondo azionario americano, con il nasdaq compreso tra 12500 pnt e 13000pnt. Ben poco da aggiungere a quanto espresso dal grafico, che mostra l’attesa per l’intervento della fed della prossima settimana. Chiara la volontà di avere idee più chiare sulle prossime mosse della banca centrale, che ha già dichiarato possibili 2 ulteriori rialzi tassi di 50bp per le prossime 2 riunioni, la chiave sarà capire se ci sarà o meno un fermo nel mese di settembre. Molto dipenderà dall’inflazione attesa, che attualmente si attesa poco sotto il 2.80% per il 10Y, il che farebbe sperare in una pausa da parte della FED per cercare l’ormai noto atterraggio morbido! Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta6
RBA ALZA IL COSTO DEL DENARO, MENTRE LO YEN CONTINUA LA DISCESABUONGIORNO FOREX DEL 07.06.2022 La lotta all’inflazione è oramai una questione mondiale, solo i paesi del sol levante sembrano esserne ancora parzialmente immuni. Stanotte è stato il turno della RBA, la banca centrale australiana ha deciso per un rialzo tassi di 50Bp , portando cosi il costo del denaro da +0.35% a +0.85%, per contrastare un’inflazione che si è portata al 5.1%. Ancora ferma la BOJ, che prosegue per ora la sua politica accomodante, con tassi negativi al -0.10% e acquisti di debito sovrano illimitato, ma in Giappone l’inflazione praticamente inesistenze negli ultimi anni, inia solo ora a fare capolino con un timido +2.5%, che non impensierisce ancora la banca giapponese. Sempre più ampio dunque il divario tra le congiunture macro economiche del mondo occidentale e quello orientale, che si rispecchiano chiaramente nelle dinamiche dei usdjpy, che in un rally rialzista davvero impressionante, arriva oramai a toccare103.00 figura. Usdjpy Il mega trend rialzista di usdjpy partito con il break out di 116.30 ha spinto i prezzi fino 131 figura, per poi stornare brevemente fino 107 figura,da li la ripartenza che vede ora i prezzi in un nuovo rally alle porte di 113.25, ci i retail all’80% short, che proseguono la loro ricerca del mean reverting, senza trovare per ora alcun tipo di sollievo, dalle posizioni contrarian. Chfjpy Altro cross interessante chfjpy, che pur considerando le due valute rifugio per eccellenza, mostra chiaramente quanto lo yen resti debole, in una fase non ancora di panic selling. I mercati equity, anche se hanno ripiegato dai massimi storici , non sembrano presentare le caratteristiche ribassite tipiche del panic selling, con il vix ancora su valori medio bassi, e le valute rifugio che sono ampiamente evitate dagli investitori.chf jpy al test oramai dei massimi precedenti di 136.25trovai retail all’86% short, quindi in chiara posizione long yen. Retail Oltre alle dinamiche legate allo yen giapponese, altro basket valutario degno di nota, è il dollaro canadese, che sulla scia dei rialzi del wti, segue un ottimo trend rialzista, portando con se l’87% dei traders retail in posizione contrarian short. gbpcad Interessanti pertanto le dinamiche di diversi cross canada, come gbp cad, dove i retail sono long al 94%sui minimi di 1.57 figura, dopo una discesa partira dai massimi di 1.7375. quasi 20 figure di ribasso, generate da un lato dalla forza schiacciante del dollaro canadese, e dall’altro dalla debolezza delllasterlina, che vive una fase di grande difficoltà. Il regno unito alle prese con un’inflazione al 9% oramai su record storici, un0economia quasi paralizzata, e un governo che lotta per la fiducia. Un quadro tutt’altro che roseo, che non poteva generare altro che debolezza di sterlina. Attendiamo dunque quelli che possono essere visti come degli storni fisiologici che potrebbero approdare fino alle aree di 1.5940 prima e 1.62 poi. Cadjpy Anchew cadjpy prosegue il suo eccesso, con una serie di ben 10 giornate di rialzi, partiti dalle aree di 98.50 è giunto ora a 105.50, prossimo oramai alle aree di resistenza di 106.50-60. Anche in questo caso il posizionamento retail è chiaramente sbilanciato short al momento con l’89% dei traders retail alla ricerca dei massimi da vendere. Uno storno seppur dettato dalle sole prese di profitto ci sembrerebbe anche dovuto, tuttavia, il mercato prosegue nella sua debolezza di yen e forza di canada, senza dare spunti di inversione. Audnzd Dopo l’intervento di questa notte della rba il dollaro australiano ha visto accellerazioni rialziste anche contro il dollaro neozelandese, seppurt il differenziale tassi , stia al momento premiando il dollaro neozelandese, dove il costo del denaro è al 2%. Siamo giunti ai test delle resistenza, primi livelli chiave posti a 1.1175 per poi approdare a 1.1280-90massimi del 2017. Il cross tipicamente idoneo al mean reverting, trova ora il 97% dei retail in posizione contrarian short, confermando una situazione di conclamato eccesso , meritevole di uno storno. Dollar index Resta per ora ancorato al range compreso tra 102.60e 101.00 il dollaro americano, che aspetta indicazioni più chiare sulle future mosse della FED. Al momento ulteriori due rialzi tassi da 50BP, per poi giungere alla pausa di settembre sembrano dinamiche già scontate nei prezzi, si rende pertanto necessario seguire i dati macro economici, specialmodo l’inflazione, che se non dovesse aver visto il suo picco massimo, potrebbe spingere la fed ad ulteriori rialzi tassi anche a settembre, portando nuova linfa rialzista al dollaro americano.al momento i traders retail si trovano al 59% short, percentuali ancora non degne di un vero trend, che ci pongono tuttavia in allerta per eventuali partenze rialziste. Nasdaq Il mondo equity resta anche lui fermo in un laterale poco incisivo sul sentiment degli operatori, al momento il nasdaq resta compreso tra 12500 e 12900pnt, lasciando in totale attesa gli investitori. Quadro simile per l’indice S&P, che resta fermo tra 4100 pnt e 4200pont. Ngas Senza freni il comparto energy, con il ngas che attacca i massimi di 9.50$. la forte domanda, legata alla ristretta offerta sta agevolando la speculazione rialzista, che allontana i prezzi da quelli che possono essere identificati come fair value , che dovrebbe attestarsi sui 6$. La scelta del mean reverting, resta scelta di una strada faticosa, che tuttavia viene alleviata da un favorevole swap, che aiauta a mantenere le posizioni per gli investitori di lungo periodo che aspettrano un ritorno alla normalità. Per ora i supporti reggono e i livelli chiave posti a 9.30$ prima e 9$ poi, sono baluardi difficili da violare. Wti Anche il petrolio , dopo la poco convincente riunione dell’Opec , torna ad aggredire i massimi portandosi a ridosso dei 120$ al barile. segnare nuovi massimi non sembra operazione cosi impossibile da compiere, tuttavia anche in questo caso, la volontà mondiale di contrastare un’inflazione dettata special modo dai costi dell’energia, dovrà prima o poi dare risultato, pertanto nel lungo periodo ci sembrano poco reali i prezzi attuali del wti. Posizionarsi contro l’attuale mood di speculazione è tuttavia operazione difficile che potrebbe portare a lunghe fasi di DD, raccomandiamo pertanto cautela specialmodo nel positionsize per operazioni di mean reverting. Btcoin Torna ancora una volta sotto i 30000$ il bit coin, che sembra non trovare spunti validi per attaccare le resistenze poste a 32600$. Resta a nostro avviso un velato mood di risk off, che seppur non sia ancora sfociato in panic selling, penalizza chiaramente gli asset rischiosi come le crypto. Ancora trading range pertanto per il bitcoin , che lavora egregiamente i supporti a 28500$ ultimo baluardo prima di approfondimenti fino a 25200$ Il focus degli investitori sembra oramai proiettato all’appuntamento del giorno 9 con la BCE, per scoprire se anche in Europa è giunto il tempo delle politiche aggressive Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta119
L’OPEC NON FERMA LA CORSA DEL PETROLIOBUONGIORNO FOREX DEL 03.06.2022 Non ha convito la proposta di aumentare la produzione di petrolio di 638 000 barili giorno, da parte dell’OPEC, che puntava a compensare la domanda insoddisfatta dalla Russia. Un aumento di produzione difficile da realizzare se si pensa che già il precedente aumento di oltre 400 000 barili giorno è stato più volte disatteso dai paesi produttori. Il prezzo del wti è ripartito immediatamente a rialzi , a puntare verso i massimi di periodo, trascinando con se il comparto energy, ed ovviamente ne hanno beneficiato tutte le commodities currencies , con il dollaro canadese in primis, che diventa valuta prediletta. Wti Dopo un’interessante fase di storno ribassista, che aveva portato i prezzi dai massimi di 120$ a 111.50, il petrolio sembrava destinato al raggiungimento dei minimi di 103.25, ma la delusione per l’intervento dll’opec ha riacceso la voglia di comprare , portando il petrolio alle porte di 117.75, creando le basi per una fase di congestione dei prezzi sulle aree di massimo , segno che la lotta tra la domanda e l’offerta tiene in sostanziale equilibrio l’asset, seppur sulle aree di massimo di periodo. Ngas Quadro simile per tutto il mondo energy, con il ngas che comprime la volatilità all’interno di un triangolo che vede 8.10$ come base, dopo il test delle aree di reisitenza di 9.0$. solo il break out dei supporti porterebbe ad importanti storni , prima sulle aree di 7.80$ e 7.50$ poi. Dax Il mercato equity, che rimane tutto sommato sostenuto, vede ancora l’Europa come migliore scelta per i long, con il dax che è andato ancora , per la quarta volta da aprile, a testare le aree di 14627 pnt, livello oltre il quale si potrebbe pensare ad approdi a 14753pnt. Il quadro macro, in attesa dell’appuntamento con la BCE del giorno 9 giugno, potrebbe aprire scenari di politiche monetarie aggressive, che inimoriscano gli investitori, pronti a quel liquidare posizioni. Pertanto massima attenzione a possibili allunghi ribassisiti sulle aree di 14200 pnt prima e 13600 pnt poi. CAD Ovvia la risposta del mondo valutario, special modo del dollaro canadese, che forte di un petrolio alle porte dei 120$ e di una BOC hakish, pronta a rialzi tassi consecutivi , fino anche oltre il 2% come tasso finale per questo 2022, sembra per ora essere asset prediletto per i rialzisti. Il futures canada, dopo aver toccato i minimi di 0.7650 è ripartito con violenza fino alle resistenze di 0.7975, con possibili estenzioni fino 0.8020, massimi di aprile 2022 POSITION RETAIL Inevitabile la risposta dei retail, che hanno immediatamente iniziato a venedre dollari canadesi, andando alla consueta ricerca del mean reverting, che li porta attualmente ad un’esposizione del 80% short. Quadro similare per ildollaro australiano che segna questa settimana una performance del +1.50% medio contro le altre majors, portando i traders retail a posizionamenti contrarian che si spingono ora all’82% short. Ancora debolezza dello yen giapponese, che non riesce ancora a recuperare dai minimi, e che mantiene stabile il posizionamento dei traders retail long al 79% sul basket. Usdcad Asset di indubbio interesse usdcad, che vive una fase di rally ribassista importante, che ha portato i prezzi dai massimi di 1.31 all’attuale 1.2550, trascinando il 91% dei retail in posizionamentio long. Indubbio l’eccesso presente su questo asset, tuttavia ulteriori affondi ribassisti fino alle aree di 1.2475-50 non sono da escludersi. La ricerca di un mean revertig resta ad oggi motivata, ma la prudenza è nostra consueta raccomandazione. Gbpcad Altro cross di particolare interesse è gbpcad, che vive anche lui una fase di forte eccesso ribassista, con l’88% dei retail in posizione long, sui supporti di lungo periodo a 1.5790. la debolezza della sterlina, combinata alla forza del dollaro canadese non aiutano certo la view rialzista, tuttavia possibilità di respiri non sono da escludersi, con approdi a 1.5880prima e 1.60 poi. L’attuale scenario intermarket pone le basi per ulteriori allunghi ribassisti, preio break out dei supporti, che porterebbe tuttavia il cross alle successive aree di minimi poste a 1.5275… decisamente lontane! Audjpy Forti tutti i cross yen, grazie alla profonda debolezza della valuta nipponica, che porta audjpy a performare da inizio anno ad oggi un +12.50%, performace importante per un valutario, che trascina l’80% dei traders retail in posizione corta, a ricercare la fine del trend rialzista. Il break out dei massimi di 94.12 porta la nostra attenzione alle successive aree di resistenza di 95.50-60. Cadjpy Altro asset in chiaro eccesso rialzista, proprio per le dinamiche fin qui espresse è cadjpy, che in un rally rialzista partito dalle aree di 97.50 trova ora cadjpy oltre i massimi di periodo a 103.50, con il 90% dei traders retail in posizione corta. Anche in questo caso la ricerca del mean reverting sembra giustificata, in caso di break out ribassista delle aree di 103.00 figura. Oggi focus per il mondo del lavoro usa, con la consueta pubblicazione dei NFP, pubblicazione che non gode di ottimi dati da parte degli ADP usciti ieri, che hanno visto un profondo ribasso e che non gettano buono auspicio sulla creazione di nuovi posti di lavoro. Le parolo della FED sono state chiare,e possibili incrementi della disoccuapazione non preoccupano la banca centrale, che ha come priorità l’inflazione, pertanto anche in presenza di un tasso di disoccupazione più alto, non dobbiamo attenderci dichiarazioni o interventi atti a riequilibrare il mercato del lavoro, verso il suo massimo splendore. Sacrificio per giungere ad un controllo dei prezzi, questo sembra essere l’attuale mantra delle banche centrali. Seguiremo insieme i dati in pubblicazione oggi, che ci porteranno alla chiusura della settimana di contrattazioni. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta1
I BIG PLAYERS SCARICANO EQUITY E COMPRANO EUROSettimane importanti sui mercati finanziari prima del consueto periodo estivo , spesso caratterizzato da minore liquidità, ma non certo da minore volatilità. Negli ultimi anni, il mese di agosto di è dimostrato un mese altamente volatile, che ha dato vita a grandi movimenti sui mercati, pertanto non abbassiamo la guardia. Questa settimana la rubrica dedicata ll’analisi dei dati del cot, mostra forti ridimensionamenti dei big players su tutto il comparto equity, senza tutta via cadere in panic selling, il che mantiene il vix ancorato a livelli decisamente contenuti. Si inizia a far spazio l’euro, nei portafogli dei big players, che a quanto pare inizia a scommettere su un possibile intervento della BCE nelle prossime riunioni di Luglio, pertanto comprare i supporti non sembra più una cattivissima idea. Procediamo con il consueto ordine. Primo asset di grande interesse proprio la moneta unica, che vede i large speculators incrementare le loro posizioni nette long per la terza settimana consecutiva, portandosi a 38930 contratti netti lunghi, il che fa ben pensare a possibili allunghi rialzisti, o comunque a chiare speranze in un ‘intervento da parte della BCE atto a contrastare l’inflazione che oramai dilaga in Europa, a causa anche degli elevatissimi costi di Food ed Energy. Tutta vai una valuta debole non può che far peggiorare la situazione, e oramai sembra chiaro anche alla BCE, che già da qualche tempo accenna ad un possibile rialzo del costo del denaro a Luglio. Le aspettative come sempre fanno da guida ai mercati, e il futures euro dai minimi di 1.0375 sembra aver trovato sprint rialzista, tale da rompere a rialzo le precedenti resistenze poste a 1.0625-1.0650, che sono divenuti chiari supporti. Non possiamo escludere a questo punto allunghi fino alle are di 1.0850-1.0875. Seppur il futures sterlina ha trovato forza per interessanti rimbalzi, il posizionamento netto delle mani forti, sembra non trovare spazio per acquisti di cable, rimanendo ancorati ai -80372 contratti short, segno che la congiuntura macro pesa ancora grandemente sulla fiducia che ripongono i grandi investitori nella moneta britannica. Osserveremo con attenzione i dati del secondo trimestre, che potrebbero dare la conferma per una recessione tecnica, e data la fortissima inflazione, sarebbe chiaro lo scenario di stagflazione. Quadro che penalizzerebbe grandemente la sterlina, attualmente alle prese con le resistenze poste a 1.2625, con potenziali proiezioni rialziste fino alle aree di 1.2975-1.30 figura, previo conferma dei dati macroeconomici. Prendono fiato le posizioni nette corte sullo yen giapponese che questa settimana si riducono di 2865 contratti, lasciando tuttavia i big players ancorati sulle massime esposizioni nette corte di -99444 contratti, segno che il panic selling è lontano dai mercati, e le vendite alle quali abbiamo assisiti in queste settimane sul mondo equity, non hanno ancora dato vita al panico, come dimostra anche il VIX. Il future yen, recupera dai minimi senza tuttavia trovare forza per rompere le resistenze , che aprirebbero la strada ad allunghi verso la mm100 periodi daily. Vedremo se le prossime settimane, saranno ancora di recupero per l’azionario, allora un approdo nuovamente sui minimi di periodo non è da escludersi, o se nuovi ribassi, possano in qualche modo scatenare il panico necessario a far correre gli investitori a comprare yen giapponese. Si continuano a comprare dollari, seppur timidamente, con i large speculators che incrementano le loro posizioni nette corte di ben 1826 contratti, mantenendo una posizione netta lunga di 38039 contratti. Il dollar index tuttavia mostra una settimana di storno, andando a ritestare i primi supporti posti a 101.50, seppur non escludiamo la possibilità di approdi alle aree di 101 figura o 100.50 , riteniamo tuttavia che sono ancora occasioni per nuovi acquisti di dollari americani, per un 2022 che vedrà ancora rialzi tassi fino a settembre, dove il FOMC ha già confermato una pausa , che permetterà loro di valutare la risposta dell’economia reale alle manovre di politica monetaria in atto. Il mondo azionario vede i big players, ridurre le loro posizioni su tutti i maggiori asset, dall’S&P con una riduzione di ben 17758 contratti al DOW con -584 contratti questa settimana. La sfiducia sembra farla da padrona e anche gli storni degli ultimi giorni, non crediamo possano essere preludi a recuperi verso i massimi storici. Pesantissima la riduzione di posizioni su S&P dove i large speculatores sono passati da 66646 contratti long a 48888, con la terza settimana consecutiva di vendite. Seppur il sentimen non è ancora netto corto, non possiamo che essere lontani dall’idea di prendere posizionamenti lunghi sull’indice, che potrebbe vedere ulteriori allunghi ribassisti, prima di invertire davvero la rotta, e sperare in nuovi approdi verso i massimi. Il ciclo economico non ha ancora dato chiari segnali di quanto duratura potra essere la fase di rallentamento /recessione che ci attende, pertanto la cautela sembra essere d’obbligo. Torna la voglia di comprare sul comparto energy, che non trova ancora equilibrio a causa delle dinamiche geo politiche che stanno caratterizzando questo 2022. Nuovi acquisti per i large speculators sui principali asset , Ngas e Crude oil. Tornano a334761 i contratti netti lunghi sul crude oil, riportandosi sopra la media delle ultime 21 rilevazioni, e al contempo i prezzi del wti, tornano ad aggredire i massimi di periodo, oramai alla soglia dei 116$, sembra oramai prossimo il break out dei prezzi visti nel marzo 2022. Quali i targhet? Difficile dirlo , ma le proiezioni della spinta rialzista ci portano a valutare approdi alle aree di 130$. Presto per dirlo, tutto dipenderà dagli sviluppi del conflitto in Ucraina, e degli accordi con la Russia. Stabili anche le posizioni per il Ngas, con 111570contratti neti corti, mostrando per ora scarsa volatilità nel posizionamento dei large speculators, cosi come nei prezzi che restano sostenuti sulle aree di massimo di 9$, dopo aver toccato i 9.50$. i primi supporti sono gia a ridosso dei 8.10$ , rotti i quali approdi alle aree di 6.50$ non ci sembrano poi cosi impossibili, ma per ora il trend rialzista sembra solido, e fino a che il contesto politico non farà la sua parte per calmierare la forte speculazione in atto, faremo fatica a vedere pezzi più vicini al fair value di questo asset. Attendiamo dunque un estate rovente sui mercati, ricca di novità da seguire con attenzione, e manteniamo alta la guardia per possibili fiammate di volatilità . buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta3
Natural Gas -20% in due giorniMolto probabilmente il Natural gas ha visto i suoi massimi di periodo ad inizio Maggio e da lì è iniziata la correzione. Negli ultimi due giorni sta perdendo il 20%, e nella giornata odierna, mentre scrivo, segna un altro -2,5%. Guardando un grafico mensile, possiamo vedere la sua storia di alcuni decenni addietro e vediamo che guarda caso il prezzo è andato a fermare il rialzo a contatto con il 50% di Fibonacci del vettore storico. Tornando a ragionare su grafico daily un'area di arrivo di questa discesa e supportiva la possiamo individuare tra 6.1 - 6.25$, l'eventuale perdita confermerebbe la chiusura ciclica di questo rialzo almeno fino a fine estate. di Alex975117
La FED tranquillizza e partono i rally NDX EUR 04.05.2022La riunione della FED non ha riservato sorprese. I mercati avevano già scontato le decisioni prese, e come spesso accade in questi casi partono immediatamente dei movimenti di rimbalzo anche importanti. Il petrolio dà seguito al setup segnalato ieri scattando verso l'alto verso alcune resistenze importanti. Vediamo i livelli da tenere d'occhio.12:15di GiuseppeMessina1117
I MERCATI PREMIANO LE COMMODITIESBUONGIORNO FOREX DEL 19.04.2022 Si riparte sui mercati dopo le festività pasquali, ma il quadro macro e tecnico sembra non essersi modificato in modo significativo. I mercati continuano a premiare il comparto commodities , con il Ngas in primis che nella giornata di ieri ha toccato gli 8$ , ma seguono il wti che resiste sopra i 100$ , con un rally di 5 giorni consecutivi di rialzi e staziona attualmente a 108$ al barile . Fanno bene anche i metalli preziosi come il gold che dopo un test nella giornata di ieri dei 2000$ ,sembra aver trovato un ottimo supporto sui 1975$/oc. Giornate di attesa per il comparto equity, che guarda già alla prossima riunione FED in attesa di scoprire tempi e ritmi del QT, e in questa attesa gli operatori sembrano voler dare vita ad un trend nettamente discendente con massimi e minimi decrescenti, e una struttura a mm ribassiste, che ha portato il nasdaq a toccare i 13700 pnt , l’S&P i 4350 pnt. Più stabile il dax che regge la flag partita dai minimi di 13900 del 12 aprime e che ora sostiene i prezzi in una discreta sequenza di minimi superiori, che se breccata a ribasso porterebbe i prezzi nuovamente sui minimi di periodo a 13900 pnt. Il valutario vede ancora una buona forza di dollaro americano, che ha toccato 101, prima di dare vita a qualche storno ribassista, riflettendosi sulle dinamiche di tutte le majors, che si sono trovate schiacciate sui minimi di periodo. Eurusd, a ridosso di 1.0775 vede l’83% dei traders retail in posizione long, alla ricerca di un respiro della moneta unica, che dopo la deludente riunione della BCE sembra fare ancora fatica a trovare motivazioni per strutturali respiri rialzisti. Anche gbpusd ristagna a 1.30 figura, in una struttura grafica molto simile a eurusd, grazie alla fase di dollaro centrismo del mercato, e anche qui l’85% dei traders retail è in posizione long. Interessante la caduta senza fine dello yen giapponese, che con un mega rally ribassista mantiene in forte sofferenza i traders che vanno alla ricerca di uno storno, con usdjpy a 128.25 di massimo e il 79% dei traders al dettaglio ancora in posizione contrarian short. Rally rialzista infinito dunque per i cross yen, che vedono chiari eccessi nei sentiment retail senza trovare ancora un respiro degno di questo nome, usdjpy dopo aver rotto i massimi di 127, trova possibili successive aree di resistenza a 135.00 figura, ancora chfjpy è tornato sui massimi di 135.60 e trova le prossime aree di resistenza a 139.00 figura, infine cadjpy con un 93% dei traders in posizione short, dopo aver nuovamente rotto a rialzo le ultime resistenza a 101 figura, trova livelli tecnici interessanti non prima di 106.50. Tanta strada ancora da poter percorrere dunque, attenzione al posizionamento contrarian, che in una fase del mercato cosi ricca di rally unidirezionali può creare non pochi disagi a chi opera sui mercati. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta0
NATURAL GAS (NG) - Può ancora salireSul time frame giornaliero il NATURAL GAS (NG) dopo una prolungata fase di lateralità durata per tutto il mese di Dicembre sino a metà Gennaio, ha iniziato a mostrare segnali di ripresa con il break out al rialzo del canale di lateralità avvenuto precisamente il 12 Gennaio arrivando sino alla trend line dinamica che fungeva da resistenza da diverso tempo (ben tre volte nel passato). Anche in questa occasione il test della trend line dinamica ha portato ad un nuovo ritracciamento facendo rientrare il prezzo all'interno della precedentemente area di lateralità. Il 21 Gennaio si conclude il ritracciamento effettuando un minimo più elevato del precedente e dando vita ad un nuovo impulso rialzista che, in questa occasione, va a rompere con forza il 28 Gennaio la trend line dinamica di resistenza. La settimana scorsa il mercato ha avviato una nuova fase di ritracciamento che si sta portando in prossimità del livello 61.8% del ritracciamento di fibonacci disegnato in figura e del rettangolo verde che rappresenta un'area di domanda/supporto. In corrispondenza di tale area potrebbe arrestarsi la momentanea discesa per dar vita ad un nuovo impulso rialzista che può portare il prezzo almeno ai massimi precedenti. Trovate, inoltre, in figura una trend line di supporto alla salita del prezzo iniziata il 21 Gennaio e che può essere nuovamente raggiunta in quest'ultima fase di ritracciamento per poi assistere ad una reazione al rialzo. Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS/PFTS. Buon trading!Longdi pcts6
NG gas natura 19.genn 18:04pui o meno e quello che mi aspetto nei giorni avvenire che il prezzo rompa la resistenza dei 4,118 per formare un pattern armonicoShortdi AlessioSalernoAggiornato 0