WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.10.2021Cresce il consenso sul rallentamento della crescita europea nel 4’ trimestre.
Riunione BCE di oggi: la Signora Lagarde illustrera’ la graduale svolta restrittiva.
Il Prezzo del petrolio prende una pausa: WTI attorno a 81$/barile, -2%.
Qualche tensione sui tassi dei Govies Euro: Spread BTP/BUND a 117 bps.
Ieri, 27 ottobre, i mercati azionari europei ed americani sono stati attendisti e prudenti, registrando frazionali cali. Siamo a ridosso della riunione della Bce (Banca Centrale Europea) di oggi, 28 ottobre, che dovra’ spiegare agli operatori come verranno gradualmente rimossi gli stimoli straordinari, senza un imminente aumento dei tassi.
Guardando alle statistiche macro, non c’e’ dubbio che lo slancio della crescita del primo semestre si sia perso, un po’ dappertutto, in Europa. Il Governo tedesco ha tagliato le stime per quest’anno e probabilmente la stessa sorte tocchera’ alle economie “core” europee, quelle che primeggiano nell’export manifatturiero.
Sebbene l’andamento delle relazioni trimestrali, piu’ avanzato in Usa che in Europa, stia dando buoni riscontri, gli investitori temono che l’ultimo trimestre sara’ meno brillante e, non a caso, a scendere ieri sono stati soprattutto azioni dei settori ciclici, bancari e delle materie prime.
Il FtseMib italiano ha perso -0,61%, il Dax tedesco -0,35%, il Ftse100 inglese -0,31%, ed il Cac40 parigino -0,19%. Stessa musica per Wall Street, col Dow Jones -0,74%, lo S&P 500 -0,51% e il Nasdaq “immobile”.
In una nota dedicata alla prospettiva degli utili, Citibank ha chiaramente detto che il picco dei profitti potrebbe essere stato raggiunto nel 3’ trimestre. In effetti ieri sono state soprattutto le “mid/small caps” americane ad essere bersagliate: l’indice Russell 2000, che le rappresenta, ha perso pesantemente, -1,9%.
Tornando al tema del rallentamento del Pil tedesco 2021, il ministro dell'economia Peter Altmaier ha indicato alla TV tedesca ZDF un +2,6%, dal +3,5% della vecchia stima: un calo causato soprattutto dalle difficolta’ di approvvigionamento globali di materie prime e componenti elettroniche, che determina ritardi nelle consegne: piu’ ottimista, invece, sulla crescita 2022, vista “oltre il 4%".
Sorprendente, in questo scenario, che l'indice Gfk sulla fiducia dei consumatori tedeschi sia in rialzo ad ottobre, insensibile all'aumento dell’inflazione. L'Istituto prevede +0,9 punti nel mese, dal +0,4 di settembre.
Sul fronte macro Usa, osserviamo che gli ordini di beni durevoli a settembre sono scesi del -0,4%, contro il -1,1% stimato ed il +1,3% di agosto. Tuttavia, al netto della componente “trasporti”, il dato e’ +0,8%, mentre al netto della erratica, ma importante, componente “difesa”, il dato diventa -2,0%.
Negli Stati Uniti oggi, 28 ottobre, verrà pubblicata la prima stima del PIL (Prodotto interno lordo) del 3° trimestre, che mostrera’ l’entita’ del rallentamento (stimato +2,9% Trim. su Trim) dovuto a colli di bottiglia sull’offerta e alla normalizzazione dei consumi privati.
Come dicevamo, l’evento “clou” di oggi, sara’ la riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea. Gli analisti ritengono che la Presidente Lagarde conterra’ le aspettative di rialzo dei tassi circolanti sul mercato, ma definira’ tempi e modi della graduale rimozione degli stimoli emergenziali per “Covid”.
Nel frattempo, sempre in tema Banche Centrali, la Bank of Canada ieri, 27 ottobre, ha spiazzato il mercato, annunciando la fine del suo programma di “quantitative easing” (acquisti diretti di titoli sul mercato) e avallando una prospettiva di rialzo dei tassi già nella prima metà del 202
I rendimenti dei “govies” canadesi sono partiti al rialzo, contagiando anche la parte “breve” della curva dei tassi Usa ed il Dollaro canadese si e’ rafforzato. Inaspettatamente, il rendimento del Treasury Usa decennale e’ sceso sino a +1,54%, e data la stabilita’ della “breakeven inflation”, il calo dei rendimenti nominali sulla parte lunga della curva ha determinato un parallelo calo di quelli reali, che segnano nuovi, surreali, minimi storici.
Oggi, 28 ottobre, in continuita’ a quanto osservato ieri, e’ in forte rialzo il differenziale tra Btp 10 anni e omologhi Bund: 117 punti, dai 112 della chiusura precedente. Non sembra essere un problema di appetibilita’ della “carta” italiana, visto che il Tesoro Italiano ha collocato ieri, agevolmente, 6 miliardi di Euro di Bot (Buoni ordinari del Tesoro) a 6 mesi, al rendimento di -0,55%.
Il prezzo del petrolio prosegue il calo visto negli ultimi 2 giorni e stamane, dopo l'aumento sopra le attese delle scorte settimanali Usa, il Wti (West Texas Intermediate) perde -1,75% a 81,4 Dollari/barile.
I principali mercati azionari asiatici hanno chiuso negativi: Nikkei giapponese -1,0%, Hang Seng di Hong Kong -0,3%, CSI 300 di Shaghai&Shenzen -0,7%.
Borse europee contrastate e attorno alla parità, futures su Wall Street incerti, oro sopra 1.800 Dollari/oncia e cambio Euro-Dollaro ancora vicino 1,16, compongono il quadro di attesa del meeting della BCE.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Idee operative BTPBUND
WisdomTree Tactical Update - 30.06.2021Borse europee volatili, preoccupate dalla variante Delta.
Le banche Usa passano gli stress tests e tornano a pagare dividendi.
Scendono i tassi di interesse sui Govies: minore allarme inflazione?
Gli EU Bonds sono molto richiesti: nasce un filone di bond ad alto rating.
Le Borse mondiali sembrano volersi avviare a chiudere senza grande slancio, un semestre comunque molto positivo. Alla chiusura di ieri, 29 giugno, registriamo indici americani quasi immobili, con lo S&P500 ed il Dow Jones appaiati a +0,03%, ed il Nasdaq a +0,19%. Dall'inizio dell'anno lo S&P 500 e’ cresciuto del +14% e il Nasdaq del +13%. Niente male!
Per una volta, sono stati i titoli del settore bancario Usa ad attirare interesse, visto il brillante superamento degli stress test della Federal Reserve (Banca Centrale Americana), da parte di tutti i principali istituti, che potranno cosi’ tornare al pagamento dei dividendi, pari a circa 2 miliardi di Dollari solo nel prossimo trimestre ed ai buyback. (Fonte: Financial Times).
Anche in Europa le banche attendono il via libera dal supervisore (ECB, Banca Centrale Europea) per superare l’attuale moratoria in vigore sino ad agosto 2021.
Numerosi listini europei sono comunque riusciti a recuperare la perfomance opaca di lunedi’ 28 e ieri, 29 giugno, hanno fatto segnare buoni progressi, pur chiudendo sotto i massimi di giornata, penalizzate dall’allarme “variante Delta”: tra essi, l’Euro Stoxx +0,43%, il Dax tedesco + 0,88%, il Ftse Mib italiano +0,52%, il Ftse di Londra +0,21%, l’AEX olandese +0,46% e l’Ibex spagnolo +0,18%.
In media, da inizio 2021, le borse europee registrano progressi tra il 10 ed il 15%.
Pur in una cornice macro che resta globalmente benigna, sull’umore dei mercati pesano alcuni fattori, quali la possibile svolta restrittiva delle banche centrali, l’inflazione, i tassi di interesse in risalita e, da ultimo, come gia’ citato, la variante Delta.
Se si osservano le principali dinamiche del mercato obbligazionario governativo non sembra emergano allarmi particolari, visto che i rendimenti, nelle ultime settimane, sono poco mossi, e incorporano aspettative di inflazione piu’ basse di quelle ipotizzate a fine aprile. Forse i mercati si stanno allineando alla narrativa della FED e delle ECB sulla “transitorieta’ del fenomeno”.
Il “grande osservato europeo”, cioe’ il Btp decennale italiano, scambia placidamente a +0,85% (ore 12.45 CET), e lo spread con l’omologo Bund tedesco e’ stabile a 104 bps.
Intanto il mercato del reddito fisso si arricchisce di nuove emissioni targate EU, e di altre di natura ESG (Environment, Social, Governance compliant) e variamente “sostenibili”.
Ieri, 29 giugno, ha avuto un ottimo successo l’emissione “dual tranche” dell’Unione Europea (EU Bonds) per un controvalore di Euro 15 miliardi e scadenze a 5 e 30 anni: altre emissioni di Eu Bond, per ulteriori 45 miliardi circa sono previste entro l’anno.
A riprova del successo dell’operazione, una domanda pari a Eur 133 miliardi e gli scambi vivaci sul mercato secondario a prezzi attorno a quelli di emissione.
Qualche novita’ e’ arrivata dal fronte valutario, col recupero dello Yen giapponese innescato dall’annuncio della Bank of Japan di ridurre gli acquisti di bond sul mercato a partire dal mese di luglio: evidentemente il “tapering”, una volta ufficializzato, non e’ necessariamente negativo.
Si registra anche il tentativo di apprezzamento ulteriore del Dollaro americano che, contro Euro, consolida quota 1,188. Il trend di rafforzamento del Dollari Usa andra’ chiaramente verificato al momento della diffusione dei dati del mercato del lavoro negli Stati Uniti, che spesso generano direzionalità alla moneta.
Domani, 1’ luglio, segnaliamo l’importante appuntamento con la riunione mensile dell’Opec+ (Organizzazione dei 13 maggiori Paesi esportatori di petrolio+partners): e’ attesa la conferma della graduale rimozione dei tagli “emergenziali” introdotti l’estate scorsa in risposta alla pandemia.
Stamattina, 30 giugno, e’ stato pubblicato l’indice PMI (Purchasing Managers Index) manifatturiero cinese di giugno, ancora largamente espansivo ed in linea con le attese. Con sollievo di molti, si registra una diminuzione delle attese rialziste sui prezzi, segno che le misure volute dal Governo per raffreddare l’impennata delle materie prime hanno prodotto i primi effetti.
Pur con qualche cedimento del comparto “servizi”, rispetto all’esuberanza dei mesi scorsi, il dato conferma una tendenza alla ripresa economica, solida e senza eccessi, in linea con le attese aggiornate dal Governo.
I listini azionari asiatici stamane, 30 giugno, hanno evidenziato chiusure miste: Nikkei giapponese -0,07%, Hang Seng di Hong Kong -0,53%, Shanghai +0,50%, Kospi coreano +0,30%.
La mattinata, per le borse europee, e’ stata negativa, attorno a -1% medio (ore 13.15 CET), a causa delle preoccupazioni sul possibile impatto della variante Delta sulla ripresa economica europea e globale.
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WisdomTree Tactical Update - 04.06.2021Quadro macro molto benigno in Usa ed Europa.
Inflazione e tassi continuano a incidere sull’umore degli investitori.
Il rapport sul mercato del lavoro Usa di oggi e’ molto importante.
Sempre molto tesi I rapporti degli Usa con Russia e Cina.
Giornata incerta, e alla fine di consolidamento, quella di ieri, 3 giugno, per le Borse europee: il Dax tedesco ha segnato +0,24%, il Ftse inglese -0,6%, impattato dal trasitorio calo dei prezzi delle commodities, il Cac40 francese -0,2%.
La pubblicazione di un brillante indice PMI (Purchasing managers index) dell’Euro zona, faceva sperare in qualcosa di meglio: salito a 57,1 da 53,8 di aprile, segna il valore piu’ elevato da febbraio 2018, testimoniando il buon tono della crescita economica europea. L'indice PMIservizi è salito a sua volta a 55,2 da 50,5 di aprile, battendo le attese e portandosi ai massimi da 3 anni.
La Borsa italiana, dopo una partenza debole, ha chiuso in rialzo, FtseMib +0,29% (vedere grafico a pag.2), forse giovandosi dell’annuncio del miglioramento delle stime di crescita 2021 e 2022 del Pil formulate dall’FMI (Fondo Monetario Internazionale). Per il 2021 la crescita e’ vista al 4,3% dal 4,2% ad aprile, e per il 2022 la crescita al 4% dal 3,6% precedente.
L’outlook per il nostro Paese continuera’ a dipendere dall’evoluzione del quadro pandemico, su cui ci sono miglioramenti, dalla stagione turistica prevista in forte ripresa, e dall’azione del Governo sul fronte “riforme strutturali/Recovery Fund”.
L’FMI ha peratro raccomandato all’italia un “credibile piano di riduzione di debito e deficit”, visto che per l’anno in corso le previsioni sono allarmanti, con 159,9 e 11,8% rispettivamente. Insensibile a tali pericolose traiettorie dei conti pubblici, prosegue la situazione di calma apparente dei rendimenti sui Governativi, con quello del BTP 10 anni stabile a +0,9%, e lo spread BTP/Bund a 108 bps.
I progressi sulle vaccinazioni, sia in USA che in Europa, propiziano le riaperture di molte attivita’ e l’accelerazione della ripresa economica, ma alimentano anche i timori su una prospettiva “meno espansiva” della politica monetaria delle banche centrali e sull’inflazione.
Wall Street ha chiuso in calo moderato, sebbene i dato macro confermino la robusta crescita economica in corso: Dow Jones -0,07%, S&P500 -0,36% e Nasdaq -1,03%.
ll rapporto ADP sull’occupazione negli Usa, pubblicato ieri, 3 giugno, ha segnalato la creazione del maggior numero di nuovi occupati nel comparto privato da giugno 2020: 978.000 a maggio. Quasi in contemporanea, il dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è calato a 385 mila, 20 mila meno della settimana prima e 10 mila meno delle stime.
L’Amministrazione Usa, sembra orientata a rinunciare all’aumento al 28% della tassazione sugli utili delle aziende, nel tentativo di convincere i repubblicani ad un accordo bi-partizan sul Piano infrastrutturale, che prevederebbe un aumento dello stanziamento di 1 trilione di Dollari. Molti analisti guardano con apprensione a questa deriva della spesa pubblica, basata in larga parte su nuovo deficit.
Sull’umore dei listini Usa pesano le tensioni crescenti con la Russia e la Cina. La prima ha annunciato l’azzeramento delle posizioni in Dollari dal Fondo Sovrano Russo, concentrandosi su Euro e Yuan, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione agli asset americani. La Cina non manchera’ di reagire all’estensione, dal 2 agosto, del divieto imposto alle imprese americane di investire in aziende legate all’esercito cinese, che include anche Huawei.
Il Beige Book della Fed (Banca Centrale americana) sottolinea come l’aumento dei prezzi delle materie prima stia “filtrando” sui prezzi finali, spingendo all’insu’ l’inflazione, poiche’ le aziende riescono a trasferire i maggiori costi delle materie prime sui prezzi di vendita.
Tuttavia, il comparto dei Govies americani non si scompone, ed il rendimento del decennale staziona appena sopra il +1,62% (ore 12.00 CET).
Il prezzo del petrolio conferma i massimi degli ultimi 15 mesi, col WTI (West Texas intermediate) a 69,1 Dollari/barile (ore 12.15 CET).
Le scorte americane sono calate oltre le stime la scorsa settimana: -5,1 milioni vs attese di -2,4 milioni di barili, ed il rialzo recente dei prezzi e’ favorito dalle attese molto positive sulla domanda 2021/2022 e alla conferma da parte dei principali esportatori di accompagnare l’aumento dei consumi con aggiustamenti molto graduali.
Stamattina, 4 giugno, poco da segnalare sulle chiusure asiatiche: il Nikkei225 giaponese ha perso -0,47%, Hong Kong -0,12%, Shanghai sale marginalmente, +0,21%.
Le borse europee sono praticamente invariate (ore 12.30 CET), in attesa del rappoto sul mercato del lavoro americano, vero momento cruciale della giornata. Anche i futures sui listini USA sono poco mossi.
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WisdomTree Tactical Update - 19.05.2021Le principali borse europee hanno chiuso la seduta di ieri, 18 maggio, in leggero calo, dopo un avvio molto piu’ promettente nella mattinata.
Il Ftse Mib italiano è salito dello 0,07%, mentre a Madrid l'Ibex35 è salito dello 0,31%, il Cac40 francese ha perso -0,21% e a Francoforte il Dax30 il -0,07%.
L’inflazione ed il movimento al rialzo dei tassi cominciano a pesare sull’umore degli investitori, all’indomani di una stagione di risultati trimestrali che hanno superato le attese sia in Europa che negli Usa, favorendo nuovi massimi per tutti gli indici azionari.
La vera preoccupazione e’ verso un’inflazione troppo rampante che potrebbe indurre le banche centrali a ridimensionare l’azione di stimolo monetario, riducendo gli acquisti di titoli sul mercato aperto e iniziando ad aumentare i tassi di rifinanziamento del sistema creditizio.
Al momento non ci sono basi per ipotizzare che cio’ possa avvenire nel breve termine.
Ancora nell’ultimo FOMC (Federal open market committee) di aprile, la FED (Banca centrale americana), nel confermare la propria “stance” di politica monetaria, definiva prematura la discussione sulla riduzione degli stimoli, alias sul “tapering”.
Nel frattempo, tuttavia, la pubblicazione negli Usa dei dati di aprile sui prezzi alla produzione (PPI) ed al consumo (CPI), hanno confermato forti pressioni inflazionistiche.
Alcune sono legate a fattori specifici (re-opening, revenge spending, difficolta’ logistiche/shortage di componenti, boom dei prezzi delle commodities).
Altre sono legate a fattori piu’ “strutturali”, come l’aumento dei salari e l’effetto di ricchezza, innescato dagli assegni ricevuti da oltre meta’ delle famiglie americane e dalla forte ripresa dell’occupazione.
Sara’ dunque molto importante cogliere nella “narrativa” delle FED eventuali segnali di ripensamento sulla natura, fino ad ora definita “transitoria” del fenomeno inflattivo.
Nella serata di oggi, 19 maggio, avremo la pubblicazione dei verbali della riunione di aprile della Federal Reserve.
Per chiarezza, il tema sembra meno sensibile in Europa, dove le pressioni al rialzo dei prezzi sono ancora di proporzioni fisiologiche, e non alimentate da una congiuntura economica brillante. Lo dimostra anche la pubblicazione dei dati sul Pil dell'Eurozona, che nel primo trimestre è calato dello 0,6% su trimestre precedente (-1,8% anno su anno), e sull'occupazione, scesa -0,3 per cento, con un sonoro -2,1% anno su anno.
Sul fronte macro americano, ieri, 18 maggio, hanno parzialmente deluso i numeri dei nuovi cantieri USA di aprile, -9.5% mese su mese, dal precedente +19.8% e stime di -2%. Peraltro, come eredita’ del boom dei mesi passati, il numero di cantieri autorizzati, ma non ancora avviati, segna il record storico di 232.000.
Il sentiment perturbato ha determinato il calo di Wall Street: -0.85% per l’S&P 500 e -0,56% per il Nasdaq.
I mercati obbligazionari, pur senza strappi, confermano la tendenza al rialzo dei rendimenti: quello del Treasury decennale, stamane 19 maggio, (ore 11.30 CET) sale di 2 bps all'1,66%, il rendimento del Bund 10 anni di 1 bps a -0,09%, massimo da maggio 2019, mentre quello del BTP 10 anni aumenta di 3 bps a 1,14%, facendo allargare lo spread a 123 bps.
L'oro, protezione naturale dalle fiammate inflazionistiche ha toccato ieri, 18 maggio, il massimo da tre mesi a 1.870 Dollari/oncia.
Molto piu’ turbolento il comparto delle criptovalute, col Bitcoin sceso sotto 39,000 Dollari stamane, 19 maggio, vicino al -40% dai massimi. (vedere grafico).
La Banca Centrale Cinese ha ribadito ieri, 18 maggio, che le cryptocurrency, mancando del requisito di “moneta reale”, non possono e non devono essere utilizzate negli scambi commerciali. A sua volta, Christine Lagarde, Presidente BCE (Banca Centrale Europea) ha pesantemente criticato le criptovalute, asserendo che non è corretto definirle criptovalute, ma semmai "criptoasset”, cioe’ strumenti speculativi, molto volatili, che espongono a perdite gravi, potenzialmente totali, i suoi detentori.
Secondo la Signora Lagarde, per prevenire rischi sistemici, e’ urgente supervisionarle e regolamentarle, visto anche l’elevato dispendio di energia determinato dal “mining” e per il rischio di utilizzo in attivita’ illecite.
Stamane, 19 maggio (ore 11.45 CET) registriamo Borse asiatiche in calo, con l'indice Nikkei giapponese a -1,3%, Shanghai -0,54%, Shenzhen -0,30%.
I listini europei sono deboli, e perdono in media l’1,0%, similmente ai future di Wall Street, -0,6% il Dow Jones e -0,8% l'S&P500.
Sotto pressione anche il petrolio con il Wti a 64,2 Dollari/barile -1,9% e il Brent a 67,4, -1,9%.
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 13.05.2021Qualche riflessione sui primi mesi del 2021 e sulla prospettiva per il resto dell’anno.
La tendenza alla risalita dei rendimenti sui titoli governativi ed obbligazionari sta diventanto il dilemma principale degli investitori in questi primi mesi del 2021. A fare da sfondo a tale movimento al rialzo ci sono le performance largamente positive di tutti gli investimenti a rischio, a cominciare dalle azioni. A fornire supporto al rilazo dei tassi vi e’ la consolidata speranza di una robusta ripresa economica post Covid-19, a sua volta avvalorata dall’azione espansiva senza precedenti da parte di Banche Centrali (politica monetaria utra espansiva) e Governi (politica fiscale di generoso e prolungato sussidio).
L’accelerazione delle campagne vaccinali e le iniziative dei vari Governi di progressivo re-opening di quelle attivita’ sino ad oggi fortemente penalizzate dalle misure di contenimento, suffragano una visione positiva degli investitori, siano essi professionali o privati, e favoriscono una propensione al rischio molto piu’ alta che in passato, stante anche l’assoluta mancanza di rendimenti sul fronte obbligazionario. Si tratta di un approccio razionale e pratico, che si traduce in uno spostamento di baricentro degli investimenti verso l’equity in una misura che, specie in Europa, non ha precedenti.
Al crescere della performance accumulata nell’ultimo anno, cioe’ successivamente al crollo di marzo/aprile 2020, e’ naturale che gli operatori si interroghino sul rischio di inflazione, di impennata dei tassi ufficiali e di mercato, sull’inizio del tapering da parte delle Banche centrali, e che incappino in qualche seduta improntata al pessimismo, come quella di martedi’ 11 maggio o di oggi, 13 maggio. Ma, spesso, anche nel passato recente, come nel 2019 e nel 2013, tali fasi di stallo e di inclinazione a monetizzare i rialzi si sono poi trasformati in rialzi ulteriori sul finire dell’anno.
Non vi e’ fondamento scientifico nell’ispirarsi a tali paragoni storici, e per il momento ci accontentiamo del fatto che, sul versante macroeconomico, tutti gli indicatori confermino uno stato di grazia dell’economia Usa e di vigilia di una forte ripresa in Europa.
Che questa crescita esuberante porti con se’, in automatico, una forte accelerazione dell’inflazione, non e’ di per se’ garantito, visto la radicale evoluzione dei processi distributivi e dei servizi. E’ invece molto evidente che esiste un fenomeno inflattivo sui prezzi alla produzione, a sua volta figlio di una corsa al rialzo dei prezzi delle materie prime. Il tema e’ alquanto sentito, poiche’ alla inattesa dinamica rialzista dei prezzi all’origine, si e’ aggiunta una evidente difficolta’ di approvvigionamenti nei tempi, nei modi, e nelle quantita’ desiderate, con ricadute negative sulla produttivita’ e sulla competitivita’ di molte imprese. Il caso della scarsita’ di semiconduttori e delle difficolta’ causate all’industria automobilistica e’ emblematico.
Peraltro, l’inflazione (CPI- Consumer price index), vicina al 2%, e’ da anni uno dei principali obiettivi sia della Fed che della ECB. Anzitutto perche’ sarebbe l’espressione di una crescita sana e virtuosa dell’economia e della crescente capacita’ e qualita’ della spesa delle famiglie e delle imprese, ed in secondo luogo perche’ le banche centrali puntano ad uscire da questa sgradevole e prolungata situazione di tassi a 0. Tornare ad una struttura di tassi di interesse ufficiali agganciata all’inflazione e con una ripidita’ convenzionale restituirebbe alle banche centrali la capacita’ di intervento in eventuali crisi future, e alla politica monetaria attiva la sua flessibilita’ ed il suo ruolo regolatore del mercato del credito.
Come esito naturale del nostro ragionamento, riteniamo che il combinato agire di una forte fiducia nella ripresa economica e di una parallela impennata dei prezzi di molte materie prime possa fornire ulteriore spinta rialzista ai rendimenti di obbligazioni corporate e di titoli governativi.
L’investimento obbligazionario e’ naturalmente candidato a produrre con maggior probabilita’ ritorni negativi o nulli, piuttosto che positivi.
Gli investitori del comparto, reduci da oltre 20 anni di ritorni positivi, figli di una tendenza al ribasso dei rendimenti in un contesto di inflazione bassa, nulla e talvolta negativa, dovrebbero essere educati ad uno scenario ed una prospettiva radicalmente diversa e meno proficua di quella del recente passato. Il paradigma “obbligazioni, alias basso rischio e piccolo rendimento sicuro” non vale piu’ e non paga piu’, semplicemente.
Le opportunità restano invece relativamente piu’ interessanti per gli investimenti azionari tematici, ciclici, cioe’ agganciati alla prospettiva di re-opening e banche, quali naturali beneficiari di un contesto espansivo e reflattivo quale quello che si prospetta per l’anno in corso.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
BTP-BUND, che succede?Il BTP-BUND, di cui tanto si parlava prima e rimpiazzato dal COVID-19 nei notiziari, è in fase di correttiva.
Molti scambiano questo Spread per quello del tasso bancario. Niente di più falso. Questo valore, che è la
differenza tra il valore dei #BTP e dei #BUND, fa capire molto bene cosa potrebbe succedere in questo
periodo: infatti la riunione dell’Eurogruppo per il #RecoveryFund è in atto, ma l’Olanda e i ”Paesi frugali”
hanno delle condizioni che molti Stati richiedenti non vogliono accettare pienamente.
Dal punto di vista del grafico, il movimento correttivo è quasi al termine, creando un ABC, dove onda C di
onda B è ancora in fase di completamento superando i 123.282 punti per poi risalire.
Anche a livello di tempo a più ampio spettro il movimento non cambia: tutto è rivolto al rialzo e prima che il
movimento riscenda a creare un nuovo minimo come quello dalla nascita dell’Euro, ci vorrà del tempo. Al
momento, e per molti anni avvenire, il divario aumenterà ma ciò non vuol dire che sarà un male.
Guardando il grafico si può notare come questo andamento stia creando un movimento in compressione e
come tengono bene le trendlines sia di supporto che di resistenza
BTPBUND, dove finisce la discesa?Cari lettori, la Teoria delle Onde di Elliott dà la possibilità di operare a lungo termine senza troppi rischi.
Questo che sto per illustrare è uno studio approfondito degli effetti che ha il Governo sul differenziale tra BTP italiano e il BUND tedesco.
Nell’immagine sopra del febbraio 2019, si nota come dalla nascita dell’Euro il movimento sia stato decisamente a favore di una parità tra i due Paesi in vari settori, che si ripercuotono sulle decisioni di investimento all’uno o all’altro Paese.
Passando alla parte di analisi del grafico, si nota come si sia passati da un minimo assoluto a quota 6.800 p.b. (nascita della moneta Euro) fino ad un massimo di 578.800 p.b. dove poi il movimento ha ripreso a scendere. Nel febbraio 2019 avevo scritto che il movimento sarebbe arrivato in zona 192.865 p.b., creando un classico movimento ABC.
Dopo cinque mesi, il movimento ha raggiunto il livello segnato dando così prova che i vari Governi stiano operando per portare la parità tra i due Stati. Quello che fa riflettere è che la #TeoriadelleondediElliott abbia segnato un punto preciso di inversione.
Ad un anno di distanza il movimento ha tentato di risalire senza riuscirci. Questo tipo di movimento dà ulteriore prova che ci si vuole allineare a tutti i costi ma applicando l’#AnalisiTecnica si può anche notare che il movimento si sia fermato su una #trendlinedisupporto in modo da dare più forza alla Teoria delle Onde di Elliott. Ora ha due strade da intraprendere e una conferma la nomenclatura attuale, mentre l’altra modifica la nomenclatura della onda (a) e la (b)Minuette che verrebbero sostituite con una (w) e (x)Minuette.
Se confermata la lettura di una correzione semplice di grado maggiore, il movimento si dovrebbe fermare a quota 112.278 p.b. circa, chiudendo un’onda (b)Minuette e rimanendo al di sopra dell’inizio di onda (a)Minuette marcato con il livello di invalidazione.
La seconda ipotesi, una #correzionecomplessa, porterebbe la zona di #cambio #trend compreso tra 84.338 p.b. e 24.466 p.b. circa. Questa formazione porterebbe a sostituire la Teoria Classica con la Teoria Moderna.
Questo è solo il mio modo di #analizzare i grafici e in particolare il #BTPBUND, nessuno dovrebbe operare in base a delle informazioni date da altri ed è per questo che la mia idea di insegnare a essere indipendenti è alla base di ogni lezione.
Spread Btp/Bund in risalitaAttenzione allo spread che nelle ultime settimane è risalito ed è arrivato verso area 170. Ho evidenziato un box dove il rapporto si sta muovendo. Il superamento della resistenza porterebbe nuovamente lo spread verso area 200. Ciò starebbe ad indicare nuove tensioni ribassiste sul Future Btp.
Spread Btp/Bund in rasalita.Lo spread dopo troppi mojti Dj del Papete ha iniziato a risalire. Oggi si è fermato sulla diagonal trend blu del vecchio box in rosso, tracciato da Luglio'18. Box che venne rotto al ribasso solo a Luglio'19.
Ora da un punto di vista grafico l'arrivo sulla diagonal è una resistenza, dal punta di vista degli eventi politici ciò purtroppo vuol dire poco.
A fronte di una eventuale ulteriore salita troviamo una ulteriore resistenza a 288.
Resta il fatto che chi giovedì sera chi aveva un controvalore di 100.000 euro di Btp del '48, venerdì sera ne aveva solo 96.330€ segnando un -3,67%.
Analisi spread Btp Bund al bivioSpread sempre sotto i 200 punti, a 195,5 mentre scrivo. Dopo il deciso ribasso attivato dalle possibili manovre della BCE, dalla mancata procedura di infrazione al nostro governo da parte della Commissione Europea, si è arrivati sino a 184 punti. Nelle ultime sedute invece vi è stata una frenata della discesa, ma finché si resterà sotto area 210 non dovrebbero esserci rischi, ma si continuerà nella strada ribassista.
C'è da notare come dal punto di vista grafico vi è stato un movimento armonico degli ultimi due più evidenti ribassi, quello di Ottobre 2018 e l'ultimo più rapido di Giugno 2019, hanno avuto e la stessa ampiezza di movimento evidenziata con la linea tratteggiata verticale azzurra.
Nel caso di un rialzo dello spread i prezzi potrebbero andare nuovamente a toccare area 235/250. Ricordiamoci che nelle prossime settimane si parlerà insistentemente della nuova finanziaria.
Per contro una discesa sotto i 180/184 punti contribuirebbe ad una rientro verso i 160/140 punti.
Median Line ribassista in formazione aspettando conferme.La Median Line rossa nel grafico potrebbe diventare interessante in ottica ribassista. Considereremo l'eventuale rottura dall'alto verso il basso dei livelli supportivi come conferma della debolezza.
Il mantenimento e/o Il ritorno sopra i livelli supportivi sarà da considerarsi come segnale di forza con possibili spike al rialzo.
Spread Btp/Bund verso area 220.Spread in costante rientro. Mentre scrivo si trova a 232, ha rotto la alle soglie del primo supporto dinamico in blu, ora si sta dirigendo a quello statico a 227, ma è un vecchio supporto che potrebbe essere rotto rapidamente per dirigersi nella parte bassa del box rosso, dove troverà una discreta area di resistenza.
Credo che per la rottura di questo box ci dovranno essere degli eventi esogeni, tipo dichiarazioni di Draghi, od anche un eventuale ritiro della procedura di infrazione da parte della UE verso l'Italia.
Va sottolineato che anche il Bund sta salendo. Una sana discesa dello spread sarebbe data una discesa del Bund rispetto al Btp.
Ciò vuol dire che non vi è una redistribuzione della liquidità sul Btp perchè lo si considera di qualità.
Al momento il Bund 10Y rende il -0,35. Nuovo redcord negativo.
Spread Btp/Bund in rientro, obiettivo 220.Spread sempre all’interno del box rosso a 243. Come sempre per aver una discesa decisa dovrà scendere sotto i 200 punti.
Attualmente possiamo vedere come si stia appoggiando sulla trend dinamica blu , un suo passaggio al ribasso sarà un buon segnale, così come sono già buoni segnali gli indicatori che stanno girando al negativo già da una settimana, idem anche le Sma 100 e 200.
Molto si giocherà in area 220-227.
Ovviamente le parole di Draghi hanno contribuito, vediamo se il trend continuerà anche questa settimana entrante.
SPREAD ITALIA ricomincia a crescereSituazione di estrema tensione sullo spread italiano che ancora non è al punto di non ritorno, ma ha ripreso a crescere nelle ultime settimane, probabilmente a causa dei risvolti politici che riguardano il nostro paese.
IL trend rialzista in atto deve assolutamente interrompersi e stabilizzarsi altrimenti ci troveremo di fronte ad una nuova crisi al di sopra del livello di 330.
FARE ATTENZIONE
LO #SPREAD #BTP #BUND DICE POSSIBILE RISK OFFDal minimo a 232,10 di inizio aprile 2019 abbiamo almeno la spinta rialzista di un nuovo Semestrale di Spread BTP/BUND. Con un Intermedio positivo da tale livello conferma del 2° Annuale di un ciclo di lungo periodo iniziato ad aprile 2019.
Con questo grafico si annunciano difficoltà per i prossimi mesi SE il livello a 232 troverà conferma di essere il baricentro ciclico di cui sopra.
262,70 è attualmente il livello di controllo della fase rialzo dell'Intermedio
Elezioni europee 2019 e mercati finanziariElezioni europee 2019 e mercati finanziari, la Lega è il primo partito, il Pd supera i 5 Stelle
Matteo Salvini conferma la sua leadership alle elezioni europee. Il Partito Democratico sorpassa invece il Movimento 5 Stelle, Berlusconi e Fratelli d’Italia superano il 4% tutti il resto è fuori dal parlamento europeo.
Lega primo partito con il 34% mentre crolla il M5s al 17% e DiMaio fa mea culpa, Il Pd è secondo con il 22%.
Un Matteo SALVINI a tutto sprint che afferma "Adesso si cambia in Ue", ed è vero visto che in Europa la destra ha vinto un pò dappertutto.
Il lamento dei 5stelle è . . . "Penalizzati dall'astensione", commenta invece Luigi Di Maio, e c'è di nuovo che nonostante l'affluenza in calo, al 56,1%, la sinistra ha perso.
In Europa invece i populisti avanzano ma non hanno lo stesso effetto della Lega, in Germania regge la Merkel mentre in Francia vince la Le Pen.
Confermata invece nel Regno Unito la voglia di uscire dalla zona euro e così vola "Brexit Farage".
I Mercati Finanziari europei in apertura erano sereni, lo sono stati sino a quando nel primo pomeriggio da Bruxelles arriva una nuova "proposta" per l'Italia...
una procedura di infrazione sul debito per il prossimo 5 giugno, una decisione che potrebbe sanzionare l'Italia per 3,5 di miliardi di euro.
In contemporanea alla diffusione della notizia, lo spread tra Btp e Bund è salito a 276, mentre FTSEMIB e la maggior parte dei titoli, sopratutto Bancari hanno lasciato il segno verde per passare in negativo.
Livelli da monitorare per il nostro indice saranno :
SUPPORTI : 19935 / 19820 / 19630
RESISTENZE : 21090 / 21210 / 21300
Buon Trading
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