MatteoFarci

LE POSSIBILITA' SHORT NEL SETTORE UTILITIES. LA MIA VISIONE

AMEX:XLU   SPDR Select Sector Fund - Utilities
Buongiorno ragazzi. La scorsa settimana è stata molto tumultuosa sotto diversi aspetti a partire dalla scoperta della nuova variante di covid, dalle dichiarazioni del presidente della FED Jerome Powell che ha annunciato una probabile accelerazione del tapering (rallento degli acquisti di obbligazioni) fino al debole rapporto sul mercato del lavoro che ha visto un aumento delle buste paga (del settore non agricolo) di solo 210K.
La conseguenza è stata un aumento repentino degli indici di volatilità VIX (volatilità dell’S&P 500), VXN (del Nasdaq) e RVX (del Russel 2000), nonché dell’OVX (quella del petrolio).
Per quanto riguarda il VIX, vediamo come i valori siano aumentati nel corso della seduta di venerdì, andando a toccare valori di 35 punti (rettangolo azzurro); vi ho segnato con un rettangolo giallo l’area di “tranquillità”, ossia quei valori sotto i 20 punti che, una volta raggiunti, permettono all’S&P 500 di muoversi con relativa tranquillità.


Vediamo infatti che a valori del VIX superiori al 20 ha corrisposto uno storno del 4,70% dell’S&P500:


Vi ho parlato in maniera dettagliata degli indici di volatilità nella mia precedente idea, quindi vi condivido il link e per ora mi limito a condividervi soltanto la parte grafica degli indici di volatilità stessi associati ai relativi indici azionari per non dilungarmi troppo.

VXN E NASDAQ


RVX E RUSSEL 2000


PETROLIO E OVX


LA FIGURA PER ECCELENZA DELLE INVERSIONI DI TENDENZA: IL TESTA E SPALLE
Sabato 4 dicembre, giorno in cui ho scritto questo articolo, mi soffermavo ad osservare tutte le azioni dei relativi etf settoriali americani che utilizzo ogni giorno per le mie analisi, ossia XLE (indice energetico), XLF (indice finanziario), XLV (settore sanitario), XLC (settore delle comunicazioni), XLB ed XLI (settori materiali e industriale), XLY ed XLP (consumi discrezionali e di prima necessità), XLRE (settore real estate) ed infine il settore delle utilities, ossia XLU. E’ proprio all’interno di questo etf che ho notato la formazione di diversi testa e spalle, che considero uno dei pattern più affidabili per quanto riguarda le inversioni di tendenza. Ora ve li riporterò.

SOUTHERN COMPANY


Il testa e spalle formatosi in Southern Company non è perfetto dal punto di vista geometrico, in quanto la spalla di destra non è perfettamente sovrapponibile a quella di sinistra, ma va comunque a costituire un testa e spalle a tutti gli effetti. Come possiamo osservare, esso va a formarsi dopo un trend rialzista (seppur non troppo forte), testimoniato dalla costante separazione della media mobile a 50 periodi (sopra) rispetto alla media a 200 periodi (sotto). Voglio ricordare ai ragazzi che non hanno mai letto i miei articoli: quando una media di breve periodo (come può essere quella a 50 periodi, che può essere anche considerata di medio periodo) sta costantemente sopra una media di lungo periodo (quella a 200 periodi) significa che il trend è rialzista; viceversa, a medie mobili invertite, avremo un trend ribassista.
Interessante il segnale short che le medie mobili ci hanno concesso: il “death cross”, ossia lo “scavallamento” (scusate il termine ragazzi, credo sia il più “capibile”) delle medie mobili. Ora siamo in un momento in cui il prezzo è ritornato all’interno della neckline del testa e spalle. Starò attento in attesa di una rottura al ribasso.

EXELON CORP


Anche il testa e spalle formatosi su Exelon corp si sviluppa dopo un gran trend rialzista (grande separazione delle medie mobili). Il breakout della neckline c’è già stato, possibile vedere ora il prezzo ritornare nella struttura a 51$ che ho segnato con un segmento nero.

AMERICAN ELETRIC POWER COMPANY


Questa azienda, al contrario delle precedenti, presenta un testa e spalle di continuazione e non di inversione. Dal punto di vista geometrico è abbastanza preciso. Da notare due aspetti tecnici che possono anticipare la rottura della neckline al ribasso: il primo aspetto è la death cross, avvenuto 2 settimane fa. Il secondo è da ricercare nell’RSI: nel rettangolo azzurro vi ho indicato il periodo dell’RSI relativo alla formazione del testa e spalle, mentre con i rettangoli gialli vi voglio far osservare come i massimi formati dall’indicatore siano via via decrescenti: ciò significa debolezza del trend.

PUBLIC SERVICE ENTERPRISE GROUP INC


Questo testa e spalle, ancora non formato, mi piace particolarmente perché va a formarsi sui massimi storici. Se continuasse la debolezza sui mercati, potremo assistere alla sua formazione; inoltre non è ancora avvenuto il death cross, stiamo a vedere cosa succederà.

AMEREN CORP


Anche il testa e spalle in Ameren corporation si sviluppa sui massimi storici. Interessante l’RSI con i massimi decrescenti e la quasi avvenuta “death cross”.

ENTERGY CORP


Questo testa e spalle somiglia a quello in American Eletric Power. I segnali short sono 2 come in alcuni casi precedenti: death cross e massimi decrescenti nell’RSI.

ALLIANT ENERGY CORP


Questo è probabilmente il mio preferito tra quelli che vi ho condiviso: si sviluppa sui massimi storici, la death cross è appena avvenuta e l’rsi mostra massimi via via decrescenti. Attendo il breakout della neckline al ribasso

USARE L’ANALISI FONDAMENTALE E LA VOLATILITA’ PER CAPIRE MEGLIO LA SITUAZIONE INCERTA

Quelle che vi ho condiviso sono tutte figure di inversione, che potrebbero preludere il fatto che, a breakout avvenuti, il settore “utilities” soffrirà più di altri nelle prossime settimane; questo è quello che l’analisi tecnica e i suoi pattern potrebbero farci pensare, tuttavia se ci aggiungessi aspetti di altro carattere, la visione potrebbe cambiare. Vediamo insieme:
Le performance dei vari etf americani, nel corso dell’ultima settimana, sono state:
- XLF: -1,91%
- XLE: -0,79%
- XLV: -1,21%
- XLB: -1,26%
- XLI: -0,98%
- XLC: -3,21%
- XLY: -2,17%
- XLP: -0,54%
- XLK: -0,52%
- XLRE: +0,02%

E il settore utilities XLU come ha performato? Ha segnato un +0,96%, approssimando un +1%. Curioso, no? Questo mi ha fatto riflettere, in quanto le utilities sono state le uniche aziende a “sopravvivere” ad una settimana di alta volatiltà e paura sui mercati. Mi vien da pensare quindi che se la volatilità nei mercati continuasse, forse le utilities, essendo a tal proposito aziende difensive (ossia quelle che perdono poco/performano relativamente bene in tempi di incertezze), potrebbero continuare a performare bene, invalidando quindi tutti i testa e spalle che vi ho condiviso.
Questa è quindi una provocazione, forse la più grande nei mercati finanziari: di chi vi fidate di più? Dell’analisi tecnica o di quella fondamentale?
Io, per quanto riguarda la mia operatività, studierò molto da vicino gli indici di volatilità perché (come si evince da questa e dalla precentente idea da me condivise) in questa ultima settimana hanno fatto da padroni.

MATTEO FARCI








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