ALLIANZ SE ( ALV ), Strategia rialzista di lungo periodoALLIANZ SE ( ALV ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Allianz SE è stata fondata nel 1890 e ha sede a Monaco, in Germania. Allianz SE, insieme alle sue controllate, fornisce prodotti e servizi di assicurazione danni, assicurazioni vita/salute e gestione patrimoniale in tutto il mondo. Il segmento Property-Casualty offre diversi prodotti assicurativi, tra cui responsabilità civile auto e danni propri, infortuni, responsabilità civile generale, incendio e proprietà, spese legali, credito e viaggi a clienti privati e aziendali. Il segmento Vita/Salute offre una gamma di prodotti assicurativi sulla vita e sulla salute su base individuale e di gruppo, come rendite, assicurazioni di fine rapporto e a termine, prodotti unit-linked e orientati all'investimento, nonché prodotti assicurativi sanitari privati e integrativi e di assistenza a lungo termine. Il segmento Asset Management della società offre prodotti e servizi di gestione patrimoniale istituzionali e retail a investitori terzi, tra cui fondi azionari e a reddito fisso e multi-asset; e prodotti di investimento alternativi, tra cui debito/equity infrastrutturale, attività reali, alternative liquide e soluzioni. Il segmento Corporate e Altri fornisce servizi bancari per clienti retail e servizi di investimento digitale.
DATI: 20/ 01 /2023
Prezzo = 219.30 Euro
Capitalizzazione = 88,406B
Beta (5 anni mensile) = 1,15
Rapporto PE ( ttm ) = 13,09
EPS ( ttm ) = 16,74
Target Price ALLIANZ SE di lungo periodo:
1° Target Price: 278.6 Euro
2° Target Price: 353.70 Euro
3° Target Price: 570.35 Euro
4° Target Price: 921.15 Euro
5° Target Price: 1271.95 Euro
6° Target Price: 1488.3 Euro
Oltre l'analisi tecnica
TERNA ( TRN ), Strategia rialzista di lungo periodoTERNA ( TRN ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
L'azienda è stata fondata nel 1999 e ha sede a Roma, Italia. Terna - Rete Elettrica Nazionale Società per Azioni, insieme alle sue controllate, svolge attività di trasmissione e dispacciamento di energia elettrica in Italia, nei Paesi dell'area euro e a livello internazionale. La società opera attraverso i segmenti Regolato, Non Regolato e Internazionale. Si occupa di pianificazione, sviluppo, gestione, esercizio e manutenzione della rete di trasmissione nazionale, delle infrastrutture elettriche e delle infrastrutture ad alta tensione. L'azienda offre anche sistemi e apparecchiature di telecomunicazione, servizi di connettività, soluzioni energetiche e servizi di gestione e manutenzione. Inoltre, progetta, produce, commercializza e ripara trasformatori di potenza per le reti di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, trasformatori industriali per l'industria siderurgica e metallurgica e trasformatori speciali per i convertitori utilizzati nella produzione elettrochimica; progetta, produce e fornisce cavi marini e terrestri; realizza e sviluppa progetti di energia rinnovabile; intraprende progetti di interconnessione privata e possiede la rete di trasmissione nazionale.
DATI: 16/ 01 /2023
Prezzo = 7.340 Euro
Capitalizzazione = 14,721B
Beta (5 anni mensile) = 0,51
Rapporto PE ( ttm ) = 17,88
EPS ( ttm ) = 0,41
Target Price Terna di lungo periodo:
1° Target Price: 8.378 Euro
2° Target Price: 12.480 Euro
3° Target Price: 19.104 Euro
4° Target Price: 25.728 Euro
5° Target Price: 29.826 Euro
Radar Economico – 26 aprile 2025 Radar Economico – 26 aprile 2025
HEADLINE DEL GIORNO
Il Bullish Percent S&P 500 (64,2 %) e il calo del VIX (24,84, –6,16 %) riflettono un moderato ritorno del risk appetite; tuttavia, l’aumento del Bullish Percent conferma che il sentiment bullish è ancora in fase di consolidamento. Questa dinamica suggerisce opportunità di ingresso selettivo, ma con coperture tattiche date le protezioni difensive dei market‐maker.
La prossima settimana sono previste le trimestrali di diverse importanti aziende tech.
2. EVENTI AGGIUNTIVI
- **Fed Minutes** (22 aprile) in arrivo: si attendono conferme sulla guidance “higher for longer”.
- **ADP USA**: +195 K nuovi impieghi ad aprile, oltre le stime, aumento della pressione sui tassi.
- **Asta Treasury 2Y**: domanda solida (bid/cover 2,8×), segnale di fiducia a breve.
- **PMI Composite** Usa: 50,2, in leggero calo ma ancora in espansione.
3. INDICATORI DI RISCHIO E VOLATILITÀ
- **VIX (S&P 500)**: 24,84 (–6,16 %) → volatilità equity in forte calo; apre range di price action più ampi.
- **VIX3M**: 25,37 (–4,05 %) → volatilità a 3 mesi in discesa, conferma momentum risk‐on.
- **VXN (Nasdaq 100)**: 28,37 (–5,31 %) → compressione della volatilità tech, ovvero una riduzione delle oscillazioni dei prezzi delle azioni tecnologiche che segnala un periodo di consolidamento e minori spinte speculative nel settore.
- **MOVE**: 105,79 (–2,30 %) → volatilità obbligazionaria ancora elevata; raccomandato duration management breve/media.
- **SKEW**: 132,37 (+2,60 %) → rischio tail events ancora significativo; mantenere protezioni put.
- **Put/Call Ratio**: SPY 1,12 (–11,11 %), QQQ 1,09 (–24,31 %), SPX 1,37 (+3,01 %), VIX 0,62 (+21,57 %) → persistent demand di copertura.
- **BTP–Bund 10Y**: 109,9 bp (+0,09 %) → spread sovrano stabile, nessun grave stress.
4. TASSI USA E BOND
- **2Y (DGS2)**: 3,77 % (–0,04)
- **10Y (DGS10)**: 4,32 % (–0,08)
- **20Y**: 4,738 % (–0,059)
- **30Y**: 4,721 % (–0,054)\
*curva 10Y–2Y: +0,55 % | curva 30Y–10Y: +0,47 %*
**Commento tecnico**: la compressione della curva (flattening) segnala attese di rallentamento e possibili inversioni future; in particolare, quando lo spread 10Y–2Y scende al di sotto di 0 % (inversione della curva), tradizionalmente viene interpretato come uno dei segnali di recessione più affidabili, poiché storicamente precede periodi di contrazione economica. Nel nostro caso lo spread è +0,55 %, quindi positivo: la curva non è invertita e attualmente non evidenzia un segnale di recessione imminente. 
5. COMMODITIES & FX
- **Oro (XAUUSD)**: 3 319,35 \$ (–0,89 %) → presa di profitto, ma rimane asset rifugio.
- **WTI (CL1!)**: 63,02 \$ (+0,37 %) → supporto tecnico a 62 \$, favorevole a energia.
- **Rame (COPPER)**: 4,897 \$ (–0,76 %) → conferma rallentamento manifatturiero.
- **REIT (XLRE)**: 40,53 \$ (–0,15 %) → settore immobiliare in lieve pressione.
- **DXY**: 99,587 (+0,30 %) → nelle ultime settimane il dollaro ha perso terreno, segnalando una diminuita domanda di valuta rifugio in un contesto di risk‑on; il narrowing del differenziale di tasso USA‑EUR ne ha ridotto l’appeal, favorendo la ripresa dell’euro, e attenuando la pressione sul commercio estero europeo
- **BDI**: 1 373 (+1,48 %) → domanda di stiva solida ma va interpretata insieme a disponibilità di flotta e stagionalità.
6. MIA SINTESI STRATEGICA
Il quadro rimane caratterizzato da un bias moderatamente risk‐on, con VIX, MOVE e credit spread in discesa e rendimenti in calo che favoriscono un approccio più aggressivo sui settori ciclici. Tuttavia, l’elevato SKEW e i Put/Call Ratio sopra 1 mostrano che gli operatori mantengono coperture difensive significative, suggerendo prudenza tattica. La compressione dello spread 10Y–2Y, pur non invertito, evidenzia un’accelerazione delle preoccupazioni macroeconomiche e della possibile decelerazione della crescita. Questo mix di segnali invita a bilanciare posizioni long selettive con protezioni e gestione attiva del rischio, per catturare upside di mercato limitando al contempo l’esposizione in caso di correzioni improvvise.
Strategia operativa:
- **Long selettivi su ciclici e financials**, con trailing stop per proteggere da ritracciamenti improvvisi;
- **Gestione della duration breve–media** (2–5 anni) per attutire shock imprevisti sui tassi;
- **Esposizione inflationlinked** (TIPS) e real assets (oro, materie prime) per difesa contro spinte inflazionistiche;
- **Hedging tattico** via put su indici e VIX Futures per buffer di volatilità.
LE ANALISI SU SP500 E NASDAQ VERRANNO PUBBLICATE LUNEDI POMERIGGIO INTORNO ALLE ORE 16:30/17
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Buongiorno a tutti.
Come indicato nel grafico, sto aspettando una presa di liquidità sui minimi weekly, in zona apertura settimanale, per cercare un posizionamento long.
zona segnata ieri h1 ci ha regalato un bel 300 pips, ora ci stiamo avvicinando al livello piu importante daily che monitoro su zona verde.
prestate attenzione che oggi chiude anche la candela mensile e venerdi abbiamo NFP
Ci vediamo alle 14:00.
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
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Nuovo EquilibrioAncora una giornata interlocutoria sui mercati, incapaci di prendere una nuova direzione in assenza di dichiarazioni dell’amministrazione USA sui dazi. I dati usciti ieri sulla bilancia commerciale USA evidenziano un preoccupante peggioramento del deficit, arrivando a un massimo storico che forse neanche l’eventuale deprezzamento del dollaro riuscirà a correggere.
Wall Street ha perso momentum e si è fermata, in attesa delle trimestrali che stanno cominciando a uscire. L’oro resta fermo sui 3.300 dollari l’oncia e non riesce per ora a sfondare 3.260, tantomeno 3.370, prima resistenza chiave. Ieri ha parlato Scott Bessent, il quale ha ribadito che gli USA sono vicini ad accordi commerciali con India, Corea del Sud e Giappone, a dimostrazione che i paesi asiatici sembrano quelli più favorevoli a negoziare e ad accordarsi.
VALUTE
Sui cambi poco da segnalare con l’euro sempre ancorato nel trading range 1.1350 - 1.14520, in un mercato quasi perfettamente dollaro-centrico, e cross che si muovono di conseguenza lateralmente. Questo nuovo equilibrio, non sappiamo se durerà, perché questo è un anno dove le incognite, e soprattutto le sorprese, sono sempre dietro l’angolo.
Il franco svizzero resta forte, con EUR/CHF sotto 0.9400 e USD/CHF non lontano dai minimi di 0.8040. JPY, che dopo il rialzo contro dollaro fino a 139.88, ha ripiegato con il biglietto verde che è risalito fino a 144.00 per poi consolidare e attestarsi in area 142.50 dove è ora. La sensazione che il ribasso del dollaro non sia terminato è forte, anche se forse necessiterebbe di una correzione rialzista prima di ricominciare a scendere.
I dati di questa settimana, relativi al mercato del lavoro, dopo che i JOLTS ieri sono usciti peggiori del consensus, potrebbero fare da market movers sulle valute. Aspettiamo.
DEFICIT COMMERCIALE ALLE STELLE
Il deficit commerciale statunitense, riferito ai soli beni, si è ampliato bruscamente a 162 miliardi di dollari a marzo 2025, massimo storico, al di sopra del consenso di mercato di 146 miliardi di dollari, in ragione del fatto che le importazioni sono aumentate per anticipare l’applicazione dei dazi doganali.
Esse sono infatti aumentate del 5%, a 342,7 miliardi di dollari, poiché l'annuncio del Presidente Trump di imporre dazi sui principali partner commerciali e l'avvio di indagini sulle imposte su beni e materiali chiave hanno spinto i produttori ad accelerare gli ordini per rifornire i magazzini prima di ulteriori tasse.
Le importazioni sono aumentate per i beni di consumo, le forniture industriali e beni strumentali. A loro volta, le esportazioni sono aumentate di meno, ovvero dell’1,2%, a 180,8 miliardi di dollari.
CAD IN RIALZO
Il dollaro canadese si è attestato non lontano da 1,3800 CAD per USD, scambiando vicino al massimo degli ultimi sei mesi, con le valute del G10 che continuano a essere sostenute dalla fuga dagli asset denominati in dollari, mentre i mercati scontano le prospettive di politica economica interna sotto il neoeletto governo del Partito Liberale. Carney, ex governatore della BoC e della BoE, ha vinto le elezioni.
Il presidente in carica si è finora astenuto dal dare priorità a un accordo commerciale con gli Stati Uniti, sottolineando l'influenza del Canada e optando per accordi con altre nazioni. Nel frattempo, la BoC ha ammesso che la politica commerciale degli Stati Uniti rischia di provocare una recessione in Canada qualora gli Stati Uniti continuassero con il loro aggressivo pacchetto tariffario, segnalando al contempo una generale stagnazione economica in caso di attenuazione della guerra commerciale.
CINA, PMI IN PEGGIORAMENTO
L'indice PMI manifatturiero ufficiale NBS della Cina è sceso a 49,0 ad aprile 2025 dal massimo di 50,5 registrato a marzo, al di sotto delle aspettative del mercato che si attestavano a 49,8. Si è trattato della prima contrazione dell'attività manifatturiera da gennaio e il calo più marcato da dicembre 2023, nonostante le misure di stimolo di Pechino volte a sostenere la ripresa economica, in un contesto di crescenti preoccupazioni per l'impatto dell'attuale stallo nei rapporti tra Cina e Stati Uniti.
Anche l'indice PMI non manifatturiero è sceso a 50,4 ad aprile 2025, dal massimo trimestrale di 50,8 a marzo, deludendo le aspettative del mercato di 50,7. Infine, la fiducia delle imprese è scesa al livello più basso da settembre 2024.
AUSTRALIA, INFLAZIONE STABILE
Il tasso di inflazione annuo in Australia si è mantenuto stabile al 2,4% nel primo trimestre del 2025, invariato rispetto al trimestre precedente e superiore alle aspettative di mercato del 2,3%. Si tratta del livello più basso dal primo trimestre del 2021. L'inflazione dei servizi è scesa al 3,7%, il livello più basso dal secondo trimestre del 2022, in calo rispetto al 4,3% del quarto trimestre. Tuttavia, questo è stato compensato da un aumento dell'inflazione dei beni (1,3% contro lo 0,8%), dovuto in gran parte all'aumento del 16,3% dei prezzi dell'elettricità.
Anche l'inflazione alimentare è aumentata (3,2% contro il 3%), trainata dall'aumento dei prezzi di carne, pesce, frutta e verdura. Su base trimestrale, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,9%, superando l'aumento previsto dello 0,8%, segnando il maggiore aumento in tre trimestri.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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Ho segnato anche una zona H1 creata ieri alle 16:00.
Potrebbe essere interessante per uno scalping long, ma solodopo le 14:00 di oggi.
Va monitorata.
Come già spiegato anche nelle live:
non opero in mezzo al range, né sul 50% di esso, che considero prezzo di equilibrio.
Le due opzioni migliori sono:
- Zona verde sotto (zona daily)
- linea bianca sopra (resistenza)
In base a dove il prezzo andrà prima, valuteremo un ingresso con conferme e nei giusti orari.
Ci vediamo alle 14:00.
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Wall Street perde slancioWall Street perde momentum rialzista e frena, in una seduta apparentemente neutra sotto ogni punto di vista. Nessuna dichiarazione sui dazi o su altri temi scottanti, ma nonostante ciò, il mercato è entrato in un loop negativo, dovuto probabilmente alle notizie sui blackout in Francia, Spagna e Portogallo, con disagi soprattutto a treni e voli aerei.
I tre principali indici USA hanno chiuso intorno allo zero: S&P 500 a +0,06%, Nasdaq a -0,1% e Dow Jones a +0,28%, dopo un'apertura che sembrava far presagire rialzi più sostenuti. Gli analisti e gli operatori attendono con interesse tutti i dati che usciranno da oggi in poi nella settimana, in special modo i risultati trimestrali delle big companies, tra cui Amazon, Apple, Meta e Microsoft. Ma non dimentichiamo i numeri sul mercato del lavoro come gli ADP, i JOLTS, i Challenger Layoffs e i NFP di venerdì prossimo.
VALUTE
Dollaro in caduta ieri pomeriggio con accelerazioni di Euro, Sterlina e JPY, mentre sono rimaste indietro le oceaniche. Poi in serata e specialmente nella notte abbiamo avuto un leggero ridimensionamento, con l’Euro tornato contro dollaro a 1,1380.
Va detto che il mercato rimane in trading range, almeno per il momento, in attesa delle notizie sul mercato del lavoro che dovrebbero scuotere nuovamente i mercati, specie se lontani dai consensus. Cominciamo infatti ad entrare in una fase assai delicata, in ragione del fatto che a breve cominceremo a capire se i dazi di inizio anno e i cambiamenti giunti con l’arrivo della nuova amministrazione avranno avuto qualche effetto sui dati macro più importanti dell’economia a stelle e strisce oppure no. A quel punto, potremo fare valutazioni più oggettive sulle tendenze dei principali rapporti di cambio. Il risk off, per intenderci, potrebbe non essere ancora del tutto svanito.
UK, VENDITE AL DETTAGLIO
L'indicatore delle vendite al dettaglio nell'industria britannica (CBI) per il Regno Unito è salito a -8 ad aprile 2025, il valore più alto degli ultimi sei mesi, in aumento rispetto a -41 di marzo, superando le aspettative del mercato di -20. Tuttavia, le previsioni della CBI per maggio sono scese a -33, il valore più basso da oltre un anno.
Nonostante un calo più lento ad aprile, le aziende rimangono preoccupate per la debolezza del sentiment dei consumatori, le misure governative previste dalla legge di bilancio autunnale e l'incertezza economica globale. Anche le vendite all'ingrosso sono diminuite drasticamente e i grossisti prevedono una continua flessione a maggio.
ORO IN CALO
Ieri l'oro è sceso a circa 3.265 dollari l'oncia, poiché l'attenuazione dei timori sulla guerra commerciale ha frenato la domanda di beni rifugio. Tecnicamente siamo in una fase distributiva a massimi e minimi decrescenti, con il supporto chiave di 1.260 che per ora ha retto l’urto ribassista per ben tre volte, rimbalzando poi stanotte di ben 100 dollari fino a 3.360. Ma solo sopra 3.380-90 potremo riparlare di ripresa del trend rialzista.
Intanto, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato lunedì che molti dei principali partner commerciali degli Stati Uniti hanno avanzato proposte di accordo commerciale “interessanti”, aggiungendo che la recente decisione della Cina di esentare alcuni beni statunitensi dai dazi di ritorsione segnala la volontà di allentare le tensioni. Bessent ha osservato che tutti gli aspetti del governo sono in contatto con la Cina, ma ha sottolineato che spetta a quest'ultima adottare misure per ridurre le tensioni.
Circolano voci, intanto, nelle ultime ore, relative a una possibile riduzione dei dazi sul settore automobilistico da parte del Presidente. L'attenzione si sta ora spostando sui dati in uscita nel corso di questa settimana, tra cui la prima stima del PIL del primo trimestre, i dati sull'inflazione PCE di marzo e i dati sulle buste paga non agricole di aprile, che forniranno nuovi spunti sullo stato di salute dell'economia e sulle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve.
Saverio Berlinzani
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[ENGULFING PATTERN] - Spiegazione per neofitiNel trading, l'engulfing patter (in italiano "inglobamento" o "avvolgimento") è un tipo di pattern di inversione che si osserva sui grafici a candele giapponesi. Indica un possibile cambiamento nella direzione del prezzo, ed è formato da due candele consecutive. Esistono due tipi principali:
• Bullish Engulfing (Engulfing rialzista):
Si verifica in un trend ribassista. La seconda candela (verde, rialzista) è più grande della prima (rossa, ribassista) e la "ingloba" completamente, cioè il suo corpo copre interamente il corpo della candela precedente. E' un segnale che i compratori stanno prendendo il controllo e il prezzo potrebbe iniziare a salire.
• Bearish Engulfing (Engulfing ribassista):
Si verifica in un trend rialzista. La seconda candela (rossa, ribassista) ingloba completamente la prima candela rialzista (verde). E' un segnale che i venditori stanno prendendo il sopravvento e il prezzo potrebbe iniziare a scendere.
Caratteristiche chiave :
• L'ampiezza del corpo della seconda candela deve coprire
completamente quello della prima.
• Il pattern è più affidabile se si forma su livelli di
support/resistenza importanti o dopo un trend ben definito.
• Volume elevato durante la seconda candela può rafforzare il segnale.
Esempio pratico Bullish Engulfing
CANDELA 1 : Piccola, rossa. (Prezzo scende)
CANDELA 2 : Grande, verde. (Prezzo sale e supera apertura e chiusura della prima).
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come indicato dal grafico, attendo presa di liquidità dei minimi weekly su zona dell apertura weekly per cercare un posizonamento Long.
tutto questo sarà preso in considerazione solo dopo le 14:00 sempre vicino ad orario news 14:30 ed apertura newyork.
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Wall Street, ancora un rialzoLe azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo venerdì, segnando la quarta sessione consecutiva di guadagni, alimentata dalla forza delle Big Tech. Tuttavia, le ultime dichiarazioni del Presidente Trump sui dazi hanno impedito guadagni superiori. L'S&P 500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq ha guadagnato l'1,1% e il Dow Jones ha guadagnato 20 punti.
La proposta di Trump di imporre dazi al 50% alla Cina ha aggiunto incertezza, mentre Pechino ha negato la notizia di colloqui in corso, compensando l'ottimismo derivante dalla decisione del gigante asiatico di esentare dai dazi alcuni beni statunitensi. Le azioni di Alphabet sono salite dell'1,5% dopo aver superato le stime sugli utili, annunciato il suo primo dividendo in assoluto e rivelato un piano di riacquisto di azioni proprie da 70 miliardi di dollari. Tesla è balzata del 9,8% dopo la presentazione delle nuove regole per le auto a guida autonoma. Intel ha perso il 7% a causa di previsioni deboli e T-Mobile ha perso l'11% a causa della debole crescita degli abbonati.
La prossima settimana, Amazon, Apple e Meta, altre aziende appartenenti ai "Magnifici Sette", pubblicheranno i risultati finanziari. Wall Street ha registrato solidi guadagni settimanali, con l'S&P 500 in rialzo del 4%, il Nasdaq del 6% e il Dow Jones in rialzo del 2%.
VALUTE
L'indice del dollaro statunitense ha corretto al rialzo la settimana scorsa, da un minimo di 97,55, rimbalzando fino a 99,58, in seguito all’allentamento della tensione tra Trump e Powell, presidente della Federal Reserve. Dopo essere inizialmente sceso a un minimo di 97,55 dollari lunedì, l'indice ha chiuso la settimana a 99,17 dollari, facendo registrare un massimo a 99,58.
Il dollaro statunitense è stato oggetto di forti vendite dopo aver toccato il livello di resistenza chiave a 109,85 dollari all'inizio di quest'anno. I cambi in generale sono rimasti in trading range, poiché i prezzi sembrano aver assorbito tutte le notizie, positive o negative, giunte dal fronte economico e politico. Tecnicamente, nulla è cambiato: siamo in un chiaro trend rialzista, ma va detto che siamo arrivati, alcuni giorni orsono, su delle resistenze importanti in area 1,1550, che rappresenta un baluardo importante.
Per ora abbiamo corretto di circa 200 pips e non si possono escludere ulteriori ribassi verso l'area 1,1210-1,1230, importante area di supporto, che era stata violata come resistenza il 10 aprile e che rappresentava i massimi precedenti significativi, toccati due volte il 25 e 30 settembre dello scorso anno. Quello è il livello che non deve rompere per rimanere in fase rialzista.
Il medesimo discorso vale per tutti i cambi contro dollaro. Se osserviamo le majors e le oceaniche, ci sono dei punti chiave che rappresentano i supporti chiave da non bucare se si vuole pensare a un rialzo verso i corrispettivi livelli di EurUsd di 1,2000-1,2200 nel medio termine e che per il Cable sono posti a 1,4200, per il UsdJpy in area 126,00, UsdCad a 1,3100 e oceaniche rispettivamente a 0,6900 e 0,6400.
Tutto dipenderà da come si evolverà la situazione dazi da qui in avanti, specialmente quando scadrà la tregua dei 90 giorni concessi da Trump come periodo nel quale i dazi reciproci sono stati abbassati al 10%. Vi è poi un altro nodo cruciale, che dipende da come si evolveranno i rapporti tra USA e Cina, ora ai minimi storici.
TREASURIES IN CALO
Venerdì, il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso di circa 3 punti base al 4,29%, estendendo il calo di quasi 4 punti base di giovedì, in presenza comunque di una forte incertezza derivante dalla guerra commerciale, nella speranza che possa emergere una de-escalation tra gli USA e la Cina.
Alcune indiscrezioni suggeriscono che la Cina stia valutando la possibilità di sospendere i dazi del 125% su alcune importazioni statunitensi, sebbene le autorità cinesi abbiano negato l'esistenza di negoziati sulle tariffe in corso. Nel frattempo, il presidente Trump ha ribadito che la sua amministrazione era in trattative con Pechino.
Allo stesso tempo, le aspettative di futuri tagli dei tassi della Federal Reserve hanno fornito ulteriore supporto ai mercati obbligazionari. Il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato che avrebbe sostenuto i tagli dei tassi se i dazi aggressivi avessero iniziato a pesare sul mercato del lavoro. Analogamente, la presidente della Fed di Cleveland Beth Hammack ha segnalato che la banca centrale potrebbe agire già a giugno, a condizione che vi siano chiare indicazioni sulla traiettoria dell'economia. I mercati stanno attualmente scontando un taglio di 25 punti base a giugno e prevedono un totale di tre tagli entro la fine dell'anno.
DATI USA
Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è stato rivisto al rialzo a 52,2 ad aprile 2025 da una lettura preliminare di 50,8, rispetto al 57 di marzo. Nonostante la revisione al rialzo, il sentiment dei consumatori è sceso per il quarto mese consecutivo al livello più basso da luglio 2022, poiché i consumatori percepiscono rischi su molteplici aspetti dell'economia, in gran parte dovuti alla continua incertezza sulle politiche commerciali e alla potenziale ripresa dell'inflazione.
L'indicatore delle aspettative è crollato a 47,3, anch'esso il livello più basso da luglio 2022, rispetto a una lettura preliminare di 47,1 e 52,6 di marzo. Le condizioni economiche sono peggiorate meno del previsto. Sul fronte dei prezzi, le aspettative di inflazione per l'anno successivo sono balzate al 6,5%, il livello più alto dal 1981, a causa dei rischi di applicazione delle tariffe. Tuttavia, il dato è uscito leggermente inferiore al 6,7% rispetto al comunicato preliminare. Le aspettative di inflazione a lungo termine sono salite al 4,4% dal 4,1%.
SETTIMANA ENTRANTE
La prossima settimana negli USA verranno pubblicati importanti dati macroeconomici, tra cui la prima stima della crescita del PIL per il primo trimestre del 2025, che potrebbe evidenziare un rallentamento significativo, con alcune previsioni che suggeriscono persino una possibile contrazione. Gli investitori si concentreranno anche sul rapporto sull'occupazione, sui dati sull'inflazione PCE e sull'indice PMI manifatturiero ISM.
Sul fronte dazi, occhio agli sviluppi della disputa commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina, con una buona probabilità di una potenziale de-escalation. Anche la stagione degli utili globali sarà al centro dell'attenzione, con importanti aziende come Apple, Microsoft, Amazon e Meta pronte a pubblicare i risultati trimestrali.
Inoltre, la settimana sarà ricca di dati economici chiave anche al di fuori degli USA, con i dati sul PIL e sull'inflazione per l'intera Eurozona. Nel frattempo, si prevede che la Banca del Giappone manterrà invariati i tassi di interesse, mentre in Cina tutti gli occhi saranno puntati sui dati PMI di aprile. Infine, in Australia saranno pubblicati i dati sull'inflazione.
Saverio Berlinzani
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