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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
🟨 GOLD:
la nostra zona di resistenza ha reagito bene. Ora aspetto una candela di conferma short nella giornata di oggi per valutare un possibile ingresso ribassista.
Il ciclo settimanale si sta facendo interessante:
-Lunedì siamo arrivati in zona.
-Martedì ha rotto i livelli del lunedì ma non ha chiuso in modo chiaro a favore dello short.
-Oggi (mercoledì) stiamo ritestando l’interno della spike di ieri e iniziano ad arrivare le prime spinte ribassiste.
Ora voglio vedere una chiusura short oggi.
Se accade,, domani cercherò entrate su timeframe inferiori.
Se invece il prezzo tiene e non chiude short, domani non valuterò operazioni ribassiste.
Nel frattempo, opero su altri asset come GBPJPY.
il dollar index è risalita, riducendo l’appeal dell’oro per investitori esteri
🧠 Contesto macro
Il Dollar Index è salito, e questo ha ridotto l’interesse per l’oro da parte degli investitori esteri.
-I trader attendono con attenzione le nomine alla Fed, annunciate da Trump: nuova presidente e sostituto per Kroger, influenzando le aspettative su tagli dei tassi in settembre (probabilità al 87%)
-Le parole sull’imposizione di nuove tasse sull’India (sui beni da petrolio russo) aumentano l’incertezza globale e spingono verso asset sicuri come l’oro
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Dazi USA e mercati in tensione: UE sotto pressioneBORSE IN CONGESTIONE
I principali indici azionari statunitensi hanno registrato ribassi frazionali. Il Dow Jones ha ceduto lo 0,14% a 44.112 punti, mentre l’S&P 500 ha chiuso in flessione dello 0,49% a 6.299 punti. Performance negativa anche per il Nasdaq (-0,65% a 20.917 punti), dopo i forti guadagni di oltre l'1% registrati ieri.
Il sentiment degli investitori rimane incerto: da un lato è sostenuto dagli utili aziendali e dalle crescenti aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, dall’altro è appesantito dai timori legati ai nuovi dazi imposti da Trump.
Le azioni di Palantir sono balzate di quasi il 6% nelle contrattazioni pre-mercato, dopo che l'azienda ha rivisto al rialzo le previsioni di fatturato annuo per la seconda volta quest'anno. Pfizer è salita del 2,4%, superando le stime sia di utili che di fatturato.
Al contrario, Caterpillar ha perso il 3,6% a seguito del mancato raggiungimento degli obiettivi di utile. Vertex Pharmaceuticals ha ceduto il 13,8% dopo aver annunciato l’interruzione delle sperimentazioni in fase avanzata per il suo antidolorifico di nuova generazione.
Nel frattempo, i titoli tecnologici a grande capitalizzazione erano per lo più in rialzo prima dell'apertura delle contrattazioni: Nvidia, Microsoft e Apple hanno mostrato segnali positivi. Leggermente in crescita anche Amazon, Meta, Broadcom e Tesla, mentre Alphabet è rimasta pressoché invariata.
ANCORA CAOS DAZI
L’entrata in vigore dei dazi del 15% imposti dall’amministrazione Trump, prevista per giovedì 7 agosto, rappresenta un punto di svolta nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea. Le ripercussioni potrebbero essere significative per il mercato comunitario nel suo complesso, e per l’Italia in particolare.
Il fatto che alcuni Paesi membri dell’UE trattino separatamente con gli USA rischia di generare una frammentazione del mercato unico. Deroghe selettive, come quelle concesse alla Francia per il settore aerospaziale o al Regno Unito tramite accordi bilaterali, potrebbero minare la coesione economica tra gli Stati membri.
Questa situazione potrebbe portare a distorsioni competitive, con imprese francesi o britanniche avvantaggiate rispetto a quelle italiane, spagnole o tedesche nei mercati USA. Il mancato ottenimento di deroghe per il vino italiano colpisce un settore strategico per l’export nazionale.
I dazi al 15% rischiano di ridurre la competitività dei produttori italiani, favorendo vini francesi o di altri Paesi. Anche altri settori, come la meccanica di precisione, l’agroalimentare e la ceramica, potrebbero subire danni indiretti da eventuali ritorsioni o da un minore accesso al mercato statunitense.
L’esenzione selettiva e gli accordi bilaterali creano un pericoloso precedente, che potrebbe spingere altri Paesi UE a negoziare autonomamente, indebolendo la politica commerciale comune. C’è ancora molta strada da fare per costruire una vera Europa unita.
USA, CALA IL DEFICIT COMMERCIALE
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ridotto a giugno, a causa del forte calo delle importazioni di beni di consumo. È l’ennesima prova dell’impatto che i dazi di Donald Trump stanno avendo sul commercio globale.
Il disavanzo complessivo si è ridotto del 16,0%, attestandosi a 60,2 miliardi di dollari, il livello più basso da settembre 2023. A maggio, il deficit era stato rivisto a 71,7 miliardi, mentre le previsioni indicavano 61,6 miliardi.
Le importazioni sono diminuite del 3,7%, scendendo a 337,5 miliardi di dollari, il livello più basso da marzo 2024. Il calo è stato trainato da prodotti farmaceutici, automobili, petrolio greggio e materiali per combustibili nucleari.
Le esportazioni sono diminuite dello 0,5%, attestandosi a 277,3 miliardi di dollari, il livello più basso da gennaio. I principali cali hanno riguardato prodotti finiti in metallo, oro non monetario e accessori per computer.
Il deficit maggiore è stato con il Messico, sebbene si sia leggermente ridotto a 16,3 miliardi di dollari. Il disavanzo con la Cina è sceso a 9,4 miliardi, mentre quello con l’UE si è ridotto significativamente a 9,5 miliardi da 22,5 miliardi.
Al contrario, i deficit si sono ampliati con Vietnam (16,2 miliardi), Taiwan (12,9 miliardi) e India (5,3 miliardi). La bilancia commerciale con la Svizzera è passata a un leggero deficit, inferiore a 0,1 miliardi di dollari.
DAZI E PRODOTTI FARMACEUTICI
I dazi sui prodotti farmaceutici importati negli USA potrebbero arrivare fino al 250%. Lo ha dichiarato il presidente Donald Trump: «Inizialmente applicheremo dazi ridotti, ma tra un anno, un anno e mezzo al massimo, saliranno al 150% e poi al 250%, perché vogliamo che i prodotti farmaceutici siano prodotti nel nostro Paese».
Trump si è detto ottimista su un’intesa commerciale a breve con Pechino: «Siamo vicini a un accordo con la Cina» e «penso che sarà un buon accordo». Ha inoltre riferito che il presidente cinese Xi Jinping «ha chiesto un incontro» e si è detto pronto a volare a Pechino, anche se è «un volo lungo», una volta trovata l’intesa.
USA, DAZI ALL’INDIA
Donald Trump sta considerando di aumentare «in modo sostanziale» i dazi contro l’India nelle prossime 24 ore, per punirla per i continui acquisti di petrolio dalla Russia. Lo ha anticipato in un’intervista a CNBC: «L’India non è stato un buon partner commerciale. Fanno molti affari con noi, ma noi non facciamo affari con loro. Così abbiamo fissato dazi al 25%, ma penso che li aumenterò in modo molto sostanziale».
NUOVE MINACCE USA ALLA UE
Gli Stati Uniti imporranno dazi del 35% all’Unione Europea se l’UE non rispetterà l’impegno di investire in beni americani. Lo ha dichiarato Donald Trump in un’intervista a CNBC.
Alla domanda sui criteri degli accordi, Trump ha inizialmente affermato che l’UE avrebbe pagato 650 miliardi di dollari, poi ha arrotondato la cifra a 600 miliardi. «Siamo di nuovo un Paese ricco», ha detto, aggiungendo che l’investimento può essere utilizzato «per qualsiasi cosa io voglia».
Trump ha inoltre annunciato che la prossima settimana, o poco dopo, comunicherà le percentuali dei dazi su chip e semiconduttori. Quanto ai farmaci, ha precisato che inizialmente imporrà dazi bassi.
Saverio Berlinzani
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S&P 500: Il trend di fondo resta rialzistaLa scorsa settimana, l’indice S&P 500 ha attraversato una fase di consolidamento in un contesto ricco di notizie fondamentali: decisione della Fed, inflazione PCE, report NFP, negoziati commerciali. Tutti questi elementi hanno portato a prese di profitto a breve termine. Tuttavia, il movimento è rimasto tecnicamente solido, con i supporti rispettati.
Il trend di fondo resta quindi rialzista. Facciamo un’analisi tecnica in una settimana influenzata dalla geopolitica, con l’ultimatum alla Russia fissato per venerdì 8 agosto.
1. Il trend rialzista dell’S&P 500 resta valido sopra il supporto chiave 6050/6150 punti
Analizziamo i diversi orizzonti temporali del future sull’S&P 500: il trittico mostra candele mensili, settimanali e giornaliere. Tutti e tre i timeframe confermano che il trend resta rialzista finché il supporto 6050/6150 tiene in chiusura settimanale. Questa zona corrisponde al massimo storico registrato lo scorso inverno. A breve termine, non si può escludere un nuovo test del supporto prima della ripresa del trend.
2. L’analisi quantitativa non mostra ipercomprato: la percentuale di azioni sopra la media a 50 giorni è rientrata
La recente fase di consolidamento ha ridotto l’ipercomprato. La percentuale di azioni sopra la media mobile a 50 giorni era vicina a livelli estremi, ma ora è tornata al 50%, dando spazio a una nuova spinta rialzista dell’indice.
3. Il Dow Jones è in fase di accumulo sotto i massimi storici
Anche il Dow Jones mostra una configurazione promettente, con una possibile formazione a spalla-testa-spalla rialzista. Per confermare la continuazione, deve superare i 45.000 punti. Anche l’S&P 500 equiponderato ha una struttura tecnica simile.
4. Il sentiment degli investitori retail è ancora lontano dall’euforia
I massimi di mercato nascono sempre in fasi di euforia, soprattutto tra i piccoli investitori. Secondo i dati più recenti dell’associazione americana degli investitori individuali, la propensione all’acquisto è aumentata, ma resta lontana dai livelli di surriscaldamento. Questo conferma che il trend rialzista dell’S&P 500 resta valido sopra i 6050/6150 punti.
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Tori vs Orsi: il mercato si spacca sulle trimestrali USA🚨 Today’s Trading – 05.08.2025
⚔️ Tori vs Orsi: il mercato si spacca sulle trimestrali USA
👉🏼 MARKET BACKGROUND
È lotta senza quartiere tra tori e orsi: da un lato la breve fase ribassista innescata dai pessimi dati sul mercato del lavoro USA, dall’altro le ottime trimestrali che continuano ad arrivare dalle aziende americane.
I sempre-rialzisti trovano motivazioni per incrementare le posizioni: ogni pausa, storno o respiro viene visto come occasione per rientrare. Poco importa se i multipli sono stratosferici, se ci sia o meno recessione, o se il lavoro stia andando a rotoli… meglio!
"La FED taglierà i tassi e le aziende guadagneranno di più con prestiti meno costosi".
Non la pensano così gli orsi, che nei dati negativi sul lavoro vedono i primi segnali di rallentamento della domanda aggregata e, quindi, dei consumi e degli utili aziendali.
“Perché pagare così tanto aziende che potrebbero trovarsi a fare i conti con una domanda asfittica nel prossimo trimestre?”
Secondo i dati finora pubblicati, circa l’86% delle aziende USA ha battuto le attese su utili e ricavi. Tuttavia, quelle poche che deludono vengono scaricate con forza: basti guardare a Intel, che ha perso fino all’-11%.
Se da un lato quindi l’ottimismo regna sovrano, con i listini mondiali che hanno recuperato velocemente le perdite di venerdì, dall’altro cresce il rischio che qualsiasi delusione possa innescare crolli improvvisi.
Che i tagli FED arriveranno ormai è una quasi certezza. Ma la vera domanda è: arriveranno prima che l’economia USA freni bruscamente?
Se la FED è davvero in ritardo sul ciclo di allentamento, Trump potrà dire di avere avuto ragione e scaricare la colpa su Powell.
Ci aspetta un agosto molto caldo.
👉🏼 FOREX
Tutti attendono i tagli della FED, con una probabilità dell’80% stimata per la riunione di settembre.
Il Dollar Index, che venerdì era sceso da 100.25 a 98.55, ha recuperato leggermente posizionandosi oggi intorno a 99.00.
Quotazioni ancora lontane dai minimi di 96.00, ma incapaci di costruire un trend rialzista solido. Il livello chiave per un’inversione è 101.90–102.00.
Attenzione anche allo Yen giapponese: dopo il ruolo da asset rifugio nei giorni scorsi (+1.11% medio contro le majors), è tornato sotto pressione, segnando un -0.22%.
Non cambia il quadro macro giapponese, e la BoJ resta impossibilitata ad agire con forza, rendendo ancora interessanti le posizioni short sullo Yen dopo i recenti rimbalzi.
👉🏼 EQUITY
Rimbalzo deciso per i listini mondiali:
In Europa, il DAX riconquista 24.000 pt, recuperando completamente la caduta di venerdì. Manca però ancora uno slancio verso i massimi di periodo a 24.800 pt, traguardo ancora incerto dopo gli accordi USA–UE sui dazi.
Va ricordato che il DAX è un indice total return, quindi potrebbe beneficiare delle buone trimestrali europee.
Negli USA, bene l’S&P 500, che torna sopra quota 6.370 pt, sostenuto dalle ottime Q2 e dall’ottimismo (forse eccessivo) per il Q3. Tuttavia, molte aziende hanno fornito guidance poco brillanti per i mesi futuri.
L’equity resta tonico ma altamente volatile, con occhi puntati sui prossimi report societari.
👉🏼 COMMODITIES
Focus sul WTI:
Dopo le minacce di ritorsioni all’India da parte di Trump per gli acquisti di petrolio russo
E con OPEC+ pronta a aumentare la produzione,il quadro domanda/offerta potrebbe cambiare rapidamente, riflettendosi sui prezzi.
Al momento il WTI segna la quarta giornata consecutiva in rosso, portandosi a 65.48 $, che corrisponde al POC del composito annuale.
Sembra che il petrolio abbia trovato una zona di comfort senza direzionalità definita.
Ancora interessante il silver, che testa le resistenze a 37.865 $. Una rottura aprirebbe spazio a nuovi allunghi verso i massimi a 39.90 $.
In caso contrario, potremmo rivedere i supporti a 35.90–36.00 $.
Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
PLTR e l’hype dell’AI: i fondamentali reggono ancora?Palantir Technologies (PLTR) è diventato un nome caldo nel panorama tecnologico, Ma questo entusiasmo, si fonda sui numeri o su false credenze? scopriamolo insieme!
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
L’origine dell’ascesa: perché Palantir oggi fa parlare di sé?
Palantir Technologies si è affermata come uno dei Player chiave nell'analisi dei dati e nel campo dei software, con una forte presenza sia nel settore governativo che in quello commerciale. La sua popolarità è stata trainata da un modello di business unico articolato attraverso tre piattaforme principali:
Gotham : progettata per clienti governativi e di difesa, supporta operazioni di sicurezza nazionale complesse.
Foundry : orientata al settore commerciale, offre strumenti per l'integrazione, la gestione e l'analisi di dati aziendali su vasta scala.
Apollo : funge da sistema di controllo della missione per la distribuzione di software autonomo, garantendo che le applicazioni Palantir possano operare in qualsiasi ambiente. Queste piattaforme consentono alle organizzazioni di sfruttare enormi volumi di dati per processi decisionali critici.
Ma anche la spinta verso l'intelligenza artificiale (AI) è stato un fattore determinante per la crescente popolarità di Palantir, lo stesso CEO, Alex Karp ha enfatizzato come il boom dell'AI rappresenti un'opportunità di crescita e Palantir sembra stia capitalizzando questa tendenza in modo significativo.
La sua Piattaforma di Intelligenza Artificiale (AIP) mira a diventare un vero e proprio "sistema operativo dell'AI", collegando l'AI generativa direttamente alle operazioni. Questo approccio rende l'AI più azionabile e applicabile in una vasta gamma di settori, dalla gestione dell'intelligence sul campo di battaglia all'ottimizzazione delle operazioni ospedaliere.
Palantir contro tutti: c’è davvero concorrenza?
La "fossa" competitiva di Palantir non risiede nell'assenza di altri Player, ma piuttosto nella sua profonda specializzazione e integrazione. Il panorama dell'analisi dei dati e dell'AI è tutt'altro che privo di competizione, benché la posizione di Palantir sia indubbiamente distintiva, l’azienda deve affrontare la concorrenza diretta di aziende come BigBear.ai , ma anche indiretta da parte di giganti del cloud come Microsoft e Amazon.
Ma allora perché si pensa che Palantir abbia il monopolio?
Nonostante la presenza di questi concorrenti, Palantir detiene un vantaggio competitivo significativo. Le sue piattaforme, in particolare Foundry e Gotham , sono profondamente integrate nei processi decisionali dei clienti, soprattutto dove vi è la gestione di dati altamente sensibili e complessi, come nel settore governativo come la difesa e l'intelligence, ove i requisiti di sicurezza e fiducia sono elevatissimi. Questa integrazione crea elevati costi di switching e un "effetto lock-in" per i clienti, rendendo difficile il passaggio a soluzioni alternative, creando una barriera d’ingresso significativa che i concorrenti generalisti dell'AI faticano a superare. Ciò rende la sua concorrenza meno diretta e più di nicchia , consolidando la sua posizione in segmenti di mercato ad alto valore.
I contratti a lungo termine con il governo degli Stati Uniti, inclusi accordi per lo sviluppo di sistemi di comando per l'esercito e l'espansione del contratto Maven del Dipartimento della Difesa a oltre $1 bln , rafforzano ulteriormente la sua posizione di leader in settori critici.
Ombre sulla reputazione: il lato oscuro dell’efficienza AI?
Palantir ha affrontato sfide e critiche significative, ed è stata oggetto di numerose controversie etiche e legali, come accuse di violazione di copyright, per l'aggregazione di dati sensibili e il potenziale impatto sulla privacy e le libertà civili , nonchè di discriminazione razziale , come Il suo ruolo nella sorveglianza governativa e nei contratti con agenzie come l' ICE (Immigration and Customs Enforcement)
Sebbene Palantir abbia risposto a queste accuse, esse rappresentano rischi reputazionali e operativi che potrebbero influenzare la percezione pubblica compromettendo la sua capacità di espandersi, limitando l'espansione in settori commerciali o paesi che valorizzano fortemente la privacy e la trasparenza. di conseguenza, mentre la tecnologia di Palantir è all'avanguardia, il suo "costo sociale" percepito può agire come un freno indiretto alla crescita, distinguendosi da altre aziende AI con un profilo etico meno controverso.
Risultati solidi, multipli tirati: il paradosso Palantir
L’offerta AI, in particolare la piattaforma AIP ha guadagnato trazione nel mercato enterprise, contribuendo a una diversificazione che rende il modello di business più solido e scalabile. Il segmento commerciale negli Stati Uniti è cresciuto del +93% YoY . Gli analisti stanno iniziando a guardare anche alla qualità della crescita , e questo dato potrebbe segnare una svolta nella percezione del business, tradizionalmente visto come fortemente dipendente dai contratti governativi,
I risultati finanziari di Palantir nel secondo trimestre del 2025 hanno dato nuova forza alla narrativa di crescita che accompagna il titolo. La società ha registrato un fatturato di $1,004 miliardi , segnando un incremento del +48% YoY e superando le attese del consensus: $940 milioni . Per la prima volta, Palantir ha oltrepassato la soglia del $ bln in un singolo trimestre. L’ EPS si è attestato a $0,17 , battendo leggermente le stime, ed anche le prospettive per il 2025 sono state migliorate: la società prevede ora una crescita del +45% YoY per l’intero anno fiscale, con aspettative di ulteriore espansione sequenziale nel terzo trimestre.
Tuttavia, è proprio sul terreno della valutazione che emergono le principali tensioni. Dopo aver più che raddoppiato il proprio valore nel 2025 ( +500% YoY ), il titolo viene scambiato a multipli estremamente elevati. Ed è qui che il mercato si divide. Alcuni analisti, come Piper Sandler, vedono Palantir arrivare a $170 nel medio termine. Altri, come Jefferies, fissano un target a $60 , preoccupati da una capitalizzazione considerata troppo avanzata rispetto ai fondamentali.
A offrire una lettura alternativa vi è Dan Ives (Wedbush) , che stima una possibile capitalizzazione di $1 trilione tra il 2027 e il 2028 . Secondo Ives, il mercato sta sottovalutando la capacità dell’azienda di affermarsi come infrastruttura AI di riferimento , e ricorda come in passato i titoli più trasformativi siano stati penalizzati proprio per valutazioni considerate “scomode” .
Questa polarizzazione di visioni riflette una tensione di fondo: il valore di Palantir non è solo nei numeri attuali, ma nella fiducia che il mercato ripone sulla sua capacità di mantenere il passo — o addirittura di guidare — la corsa all’AI .
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
Il prossimo trimestre dirà molto. La domanda è sempre la stessa: stiamo pagando per la realtà, o per una promessa?
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Breakout TradingIl breakout trading è una delle strategie più diffuse tra i trader di tutti i livelli di esperienza. La teoria alla base appare semplice: bisogna individuare un livello chiave di supporto o resistenza e posizionare un trade nel momento in cui avviene la rottura (breakout) di quel livello, con l’aspettativa di un movimento impulsivo del prezzo nella direzione della rottura. Tuttavia, mettere in pratica questa tattica è ben più complesso e richiede disciplina, analisi e pazienza. Di seguito vengono illustrati sette passi fondamentali per affrontare il breakout trading in modo efficace.
1. Identificazione dei livelli chiave
La prima e più importante sfida per un breakout trader è riconoscere livelli chiave di supporto e resistenza o linee di tendenza significative. È fondamentale utilizzare timeframe maggiori come il daily o il weekly per garantire la rilevanza del livello. Questi livelli rappresentano barriere psicologiche che, una volta rotte, possono innescare movimenti significativi.
2. Attendere il breakout confermato
Non basta vedere il prezzo oltrepassare un livello per considerare valido un breakout. Occorre una conferma, che tipicamente si basa sulla chiusura della candela oltre (o sotto) il livello di riferimento, sempre sul timeframe principale in cui è stato definito. Tale criterio riduce i falsi segnali, comuni nelle fasi di mercato volatile. Ad esempio, una chiusura decisa sopra una resistenza su timeframe settimanale è un segnale molto più affidabile rispetto a un tentativo di rottura su timeframe intraday.
3. Attendere il retest del livello rotto
Dopo il breakout, è frequente che il prezzo torni a testare il livello appena rotto, trasformato in supporto o resistenza (a seconda della direzione della rottura). Questo retest rappresenta un’ottima opportunità di ingresso con un rischio più contenuto, grazie a un miglior rapporto rischio/rendimento. Sebbene non tutti i breakout vengano retestati, rinunciare a questa fase può compromettere la redditività a lungo termine.
4. Definire con precisione il target
Al momento di aprire la posizione sul retest, è essenziale stabilire obiettivi realistici di profitto basati su livelli strutturali rilevanti, quali supporti/resistenze successivi o aree di consolidamento precedenti. Evitare di impostare target eccessivamente ambiziosi o basati su desideri personali è cruciale per mantenere una strategia sostenibile nel tempo.
5. Impostare uno stop loss efficace
La gestione del rischio è altrettanto importante dei potenziali guadagni. Lo stop loss deve essere posto in modo logico, generalmente sotto (o sopra) un livello minore di struttura che possa fungere da ultima linea di difesa (“last line of defense”). In questo modo si evita lo stop hunting, ovvero quei movimenti artificiali del prezzo volti a far scattare gli stop, e si protegge il capitale da perdite ingiustificate.
6. Avere pazienza nel trade
Dopo aver aperto il trade con target e stop loss prefissati, il trader deve mantenere la calma e la disciplina, evitando di interferire con la posizione. Spesso il mercato può consolidare o muoversi lateralmente prima di partire in maniera impulsiva. La pazienza è una delle qualità fondamentali per il successo nel breakout trading.
7. Uscire solo ai livelli prestabiliti
La tentazione di modificare stop loss e take profit per tentare di salvare un trade o aumentare i guadagni può essere allettante, ma spesso è controproducente. Rispettare i livelli originari e non lasciarsi guidare dall’emotività aiuta a costruire una strategia sostenibile e ad aum
Ieri USA su di oltre l'1% dopo un inizio di agosto difficileLe azioni rimbalzano di oltre l'1% dopo un inizio di agosto difficile
Agosto sembra improvvisamente molto migliore dopo che tutti i principali indici hanno registrato un rimbalzo ieri, dopo un inizio di mese difficile venerdì scorso.
Il NASDAQ è balzato dell'1,95% (circa 403 punti) ieri a 21.053,58, con la maggior parte dei titoli Mag 7 in netto rialzo, in particolare NVIDIA (NVDA, +3,6%), Meta Platforms (META, +3,5%), Alphabet (GOOGL, +3,1%), Tesla (TSLA, +2,2%) e Microsoft (MSFT, +2,2%).
L'S&P ha interrotto una serie di quattro giorni di perdite con un impressionante guadagno dell'1,47% a 6.329,94, mentre il Dow Jones ha interrotto il suo calo di cinque giorni con un rialzo dell'1,34% (circa 585 punti) a 44.173,64.
Che inizio di agosto deprimente quello di venerdì scorso. Il NASDAQ è crollato di oltre il 2%, mentre gli altri indici hanno perso oltre l’1% dopo un rapporto sull'occupazione di luglio nettamente inferiore alle attese. Peggio ancora, i dati dei mesi precedenti sono stati significativamente rivisti al ribasso, il che ha portato gli investitori a chiedersi se l’economia fosse stata più debole del previsto dal Giorno della Liberazione. Anche la scadenza per le contrattazioni è stata una sfida per gli investitori.
Ma ieri è stata una buona vecchia sessione di inversione di tendenza, con i principali indici che hanno recuperato quasi completamente il crollo di venerdì. (Il Dow Jones ha effettivamente recuperato tutto e anche di più.)
Il mercato probabilmente si è reso conto che siamo ancora vicini all’inizio della stagione degli utili. E poiché le azioni in genere salgono durante la stagione degli utili, potrebbe esserci una certa riluttanza a essere troppo negativi, mentre gli utili, finora, sono stati migliori del previsto.
Ad esempio, Palantir Technologies (PLTR) è stato il principale report di ieri dopo la chiusura. Il fornitore di software di automazione basato sull’intelligenza artificiale ha riportato una sorpresa positiva sugli utili del 14,3% su un fatturato di 1 miliardo di dollari. L’azienda ha anche rivisto al rialzo le sue previsioni di fatturato per l’intero anno. Le azioni di PLTR sono attualmente in rialzo del 3,5% dopo l'orario di chiusura, al momento in cui scriviamo. Ma questa è solo la punta dell’iceberg per quanto riguarda gli utili di questa settimana.
Abbiamo altre 1.600 aziende pronte a pubblicare i risultati tra oggi e il resto della settimana, tra cui Advanced Micro Devices (AMD) e Arista Networks (ANET) martedì (dopo la chiusura); Uber (UBER), AppLovin (APP) e Disney (DIS) mercoledì; ed Eli Lilly (LLY) e Constellation Energy (CEG) giovedì, per citarne alcune.
Con meno dati economici questa settimana e nessuna riunione della Fed, anche la situazione commerciale potrebbe essere un fattore determinante per il mercato. La notizia principale di ieri è stata l’intenzione del Presidente Trump di aumentare “sostanzialmente” i dazi sull’India come penalità per l’acquisto di petrolio russo da parte di quel Paese. Il mercato ha retto bene nonostante la recente incertezza sui dazi, dopo la ripresa del Giorno della Liberazione. Ma qualche altro accordo sarebbe sicuramente di grande aiuto.
Marco Bernasconi Trading
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🟨 Oro // Analisi macro - 5 Agosto 2025
📌 Contesto Attuale
I mercati iniziano la settimana digerendo i dati del lavoro USA usciti venerdì:
➖ Solo +73.000 nuovi occupati a luglio
➖ Revisione al ribasso di maggio e giugno: -258.000
➖ Tasso di disoccupazione salito al 4,2%
Risultato? Crollo dei rendimenti obbligazionari (2Y vicino al 3,85%) e aspettative di taglio dei tassi entro novembre.
⚠️ Ma non è finita qui:
Trump ha annunciato nuovi dazi e ha licenziato il capo del Bureau of Labor Statistics, generando ancora più incertezza politica ed economica. Tutto questo favorisce l’oro come bene rifugio.
📊 Sentiment e Scenario
-Clima sempre più dovish post-NFP
-Il mercato del lavoro rallenta, anche se i salari restano solidi
-Il settore tech regge grazie all’AI
-I dazi e l’instabilità politica creano premio di rischio macro
🎯 Bias: Personalmente rimango Bullish su GOLD ma essendo molo alti bisogna studiarselo bene.
L’oro resta supportato da:
-Rendimenti in calo
-Incertezza politica e macro
-Timori di recessione
Ma attenzione: liquidità ridotta in estate = possibili correzioni improvvise.
I mercati si trovano in un paradosso di politica monetaria:
-L’inflazione potrebbe salire con i dazi
-Ma la crescita sta rallentando
➡️ La Fed è su un filo: tagliare troppo presto rischia di alimentare l’inflazione, aspettare troppo rischia di far crollare l’economia.
📅 Agosto sarà volatile.
🟡 Oro favorito, ma serve gestione attiva del rischio.
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Rialzi azionari, tensioni sui dazi e dati contrastantiBORSE IN PULLBACK
Ieri i principali indici azionari statunitensi hanno registrato rialzi tra l’1% e il 2% nella prima seduta della settimana. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,34%, salendo a 44.174 punti, mentre l’S&P 500 è avanzato dell’1,47% a 6.330 punti. Migliore la performance del Nasdaq, in crescita dell’1,95% a 21.054 punti.
Poche novità sul fronte delle notizie: le scommesse sui prossimi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve e le attese per utili superiori alle previsioni hanno sostenuto il mercato. Le azioni erano crollate la scorsa settimana dopo le revisioni aggressive dei dati sull’occupazione, che hanno indebolito la percezione di resilienza del mercato del lavoro statunitense.
Le incertezze economiche legate ai dazi e all’aumento della spesa in deficit da parte del governo USA hanno rafforzato l’ipotesi di molteplici tagli dei tassi da parte della Fed nel corso dell’anno. I future sui tassi hanno mostrato un rally nelle posizioni che prezzano un taglio già nella prossima riunione.
Il presidente Trump dovrebbe annunciare nei prossimi giorni il nuovo presidente della Fed, probabilmente favorevole a una politica di tassi più bassi nel 2026.
Tra i titoli, Palantir è balzata del 4% in attesa della pubblicazione degli utili dopo la chiusura. Apple, Amazon e Nvidia hanno guadagnato oltre l’1%. In controtendenza, Berkshire Hathaway ha perso il 3% dopo la pubblicazione dei risultati nel fine settimana.
VALUTE
Sul mercato valutario, la giornata di ieri è stata caratterizzata da bassa volatilità e scarsi volumi, con oscillazioni molto contenute.
L’EUR/USD è rimasto sopra quota 1,1550, primo livello di supporto, ma non lontano dalla resistenza chiave posta a 1,1590. Anche l’USD/JPY si è mosso in un range ristretto tra 146,70 e 147,30.
La sterlina (Cable) è rimasta compresa tra 1,3275 e 1,3300. Il franco svizzero è rimasto stabile in area 0,9350 contro euro e 0,8080 contro dollaro.
Si attende un nuovo "trigger", ovvero un innesco, che possa modificare l’attuale equilibrio. I principali fattori da monitorare restano i dati macroeconomici e le notizie su eventuali nuovi accordi commerciali.
ORDINI ALL’INDUSTRIA
A giugno 2025, i nuovi ordini di beni manifatturieri statunitensi sono diminuiti del 4,8%, in linea con le aspettative di un calo del 4,9%, dopo un’impennata rivista dell’8,3% a maggio.
Il calo è stato principalmente causato da una flessione del 22,4% negli ordini di attrezzature per i trasporti, che ha parzialmente invertito l’aumento del 48,5% registrato il mese precedente.
Gli ordini di aeromobili civili sono scesi del 51,8% dopo un aumento del 231,6% a maggio, mentre quelli di navi e imbarcazioni sono diminuiti del 20,0%, dopo un incremento del 39,9%.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono scesi a 66,5 dollari al barile, dopo la decisione dell’OPEC+ di aumentare la produzione in un contesto di crescente incertezza geopolitica.
È stato confermato un incremento di 547.000 barili al giorno a partire da settembre, completando l’inversione graduale dei tagli volontari effettuati nel 2023.
Sebbene la mossa fosse attesa, ha rafforzato le previsioni secondo cui l’offerta globale potrebbe superare la domanda entro fine anno, con un possibile aumento delle scorte.
Nel frattempo, i dati deboli sull’occupazione negli Stati Uniti hanno alimentato timori di rallentamento economico, aggravati dalla recente ondata di dazi imposta dall’amministrazione Trump.
Il presidente ha inoltre minacciato sanzioni secondarie contro i paesi che acquistano petrolio russo, con particolare riferimento all’India. Le misure potrebbero entrare in vigore già dall’8 agosto.
CHF STABILE
Il franco svizzero si è leggermente indebolito, attestandosi intorno a 0,81 contro il dollaro USA, a causa delle preoccupazioni legate ai nuovi dazi statunitensi, che hanno oscurato un modesto aumento dell’inflazione.
Il 1° agosto, l’amministrazione Trump ha annunciato un dazio del 39% sulle esportazioni svizzere, superiore al 31% annunciato ad aprile. Le misure entreranno in vigore il 7 agosto.
Se mantenute, queste tariffe potrebbero accentuare le pressioni disinflazionistiche in Svizzera. L’inflazione è salita allo 0,2% su base annua a luglio, leggermente sopra le attese dello 0,1%, ma ancora vicina allo zero.
La debole crescita dei prezzi, insieme ai crescenti rischi esterni, suggerisce che la Banca Nazionale Svizzera potrebbe optare per ulteriori tagli dei tassi, portandoli in territorio negativo.
A peggiorare il quadro, il PMI manifatturiero svizzero è sceso a 48,8 a luglio, rispetto a 49,6 di giugno, segnalando una contrazione più marcata del settore.
PMI CINA IN RIPRESA
A luglio 2025, l’indice Caixin China General Services PMI è salito a 52,6, in aumento rispetto al minimo di 50,6 registrato a giugno e sopra le attese di 50,4.
Il dato segnala la più rapida espansione del settore dei servizi da maggio 2024, con nuovi ordini in crescita grazie a una rinnovata domanda estera.
La domanda estera è aumentata per la prima volta in tre mesi, al ritmo più rapido degli ultimi cinque, sostenuta dalla ripresa del turismo e da condizioni commerciali più stabili.
L’occupazione è cresciuta al ritmo più veloce da luglio 2024, recuperando dopo il calo del mese precedente. Anche gli arretrati di lavoro sono leggermente aumentati.
Guardando al futuro, il sentiment delle imprese è migliorato, sostenuto dalla speranza di un rafforzamento delle condizioni economiche e commerciali globali nei prossimi mesi.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
04 AGO | SUPPOSTA DEL GIORNOITA
Salve a tutti. Update di Ciclica Armonica sul BTC
il suggerimento è non perdere di vista F+2 per le prossime 2 settimane
infatti aver preso alla perfezione il target calcolabile dall'inverso, quello che inseguivamo da settimane a 112.000 dollari, ci costringe a valutare il TOP del T+2i
Ergo dal minimo del 03 agosto siamo a caccia delle strutture di indice che ci riporteranno intorno ai 118 mila circa per la chiusura del T+2i inverso
seguiremo il movimento dalle prime struttura del nuovo T in partenza
Buon slow trading a tutti
ENG
Hello everyone. Harmonic Cycle update on BTC.
The suggestion is: do not lose sight of F+2 over the next two weeks.
In fact, having hit the inverse-calculated target perfectly — the one we’ve been tracking for weeks at $112,000 — we now need to assess the TOP of the T+2i.
Therefore, from the August 3 low, we are hunting for the index-side structures that could bring us back up to around $118,000 to close the inverse T+2i.
We’ll track the move starting from the initial structures of the new T cycle.
Wishing everyone steady and disciplined slow trading.
Rientro col botto: il lavoro USA frena e torna lo spettro recess🚨 Today’s Trading – 04.08.2025
👉🏼 MARKET BACKGROUND
Ben ritrovati cari amici traders! Dopo la pausa estiva rientriamo in pieno cambio di narrativa per i mercati internazionali.
Avevamo lasciato i mercati azionari vicini ai massimi per gli indici industriali, e con nuovi record nel tech. L’euforia correva sui listini mondiali e anche il dollaro USA stava recuperando terreno dopo un primo semestre in profondo rosso.
La paura sembrava svanita: la tanto annunciata fine dell’eccezionalismo americano pareva archiviata, e i flussi tornavano decisi verso i cari vecchi States.
Venerdì, la svolta.
I dati sul mercato del lavoro deludono profondamente gli operatori, sia nella lettura attuale (solo 73.000 nuovi posti di lavoro) sia nelle revisioni dei mesi precedenti, che crollano, portando il totale dell’ultimo trimestre a soli 106.000 nuovi impieghi — una media di appena 57.000 al mese. Davvero troppo poco.
La reazione non si fa attendere: le cattive notizie tornano ad essere cattive, specialmente considerando i venti contrari delle politiche doganali sempre più consolidate a livello globale. La pausa della recessione torna ad accorciarsi.
“Ma la FED taglierà presto i tassi e tutto si sistemerà!”
Questo è l’eco che rimbalza in questi momenti. Ma va ricordato che tagliare i tassi non è di per sé garanzia di una ripresa dei listini.
Solo un taglio accompagnato da segnali di ripartenza reale dell’economia – e non da una recessione – può dare il via a una vera fase di euforia.
Ora più che mai sarà essenziale monitorare tutti gli altri parametri macro USA, alla ricerca di conferme che possano dare fondamento all’ipotesi recessiva e motivare rotazioni di portafoglio verso strategie più difensive.
👉🏼 FOREX
L’ipotesi di una recessione negli Stati Uniti, unita all’attesa per un imminente taglio dei tassi, ha pesato sul biglietto verde, che ha perso gran parte dei progressi rialzisti realizzati a luglio. Il Dollar Index scende dai massimi di 100.50 tornando sotto quota 100, toccando i primi supporti statici a 98.50.
Immediate le risposte dalle altre majors:
EUR/USD riparte dai minimi di 1.14 e torna a testare area 1.16. Tuttavia, è prematuro parlare di nuova forza dell’euro, soprattutto dopo l’accordo USA–EU sui dazi. Meglio restare vigili sull’evoluzione del dollaro e sulle decisioni della FED. Il mercato FX resta dollaro-centrico.
Male invece la sterlina, che dai massimi di fine giugno a 1.38 perde il -4.72%, tornando ai minimi di 1.3140. Cresce l’attesa per la riunione di questa settimana della BoE, con i mercati che scommettono su un taglio dei tassi per dare ossigeno a un’economia anemica e in cerca di credito a basso costo.
👉🏼 EQUITY
Il settore azionario perde smalto. In Europa e negli USA la scorsa settimana ha chiuso in rosso.
In Europa, il DAX resta incapace di superare quota 24.800 pt. Pesa la delusione per gli accordi USA–EU, che raffreddano l’ottimismo su una ripresa dell’economia continentale. I supporti a 23.200 pt non sono ancora stati messi alla prova, per cui il trend rialzista di medio periodo è ancora intatto — ma è presto per parlare di occasioni long.
Negli USA, nonostante ottime trimestrali nel settore tech, i mercati hanno chiuso deboli.
Il Nasdaq, che aveva aggiornato i massimi a 24.000 pt, ha ceduto bruscamente venerdì.
Il Russell 2000 resta invece debole, incapace di superare 2.540 pt, e ora sotto 2.300 pt.
Le 2.000 aziende del Russell, vero tessuto dell’economia americana, restano ferme al palo, mentre trainano sempre le solite megacap. Il rischio di concentrazione aumenta.
👉🏼 COMMODITIES
Il gold riparte dai supporti a 3.301 $, ma domina la lateralità: il metallo giallo è incapace di aggiornare i massimi e resta sotto i 3.500 $, costruendo un classico triangolo di consolidamento.
Meglio l’argento, che mantiene i supporti a 36,650 $ e conferma il trend rialzista.
Segnaliamo infine il forte storno del rame: dopo aver toccato i massimi a 6.000 $, il metallo rosso è tornato verso 4.460 $, complice l’ennesimo ritrattamento verbale di Trump.
Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
#AN023: Dazi USA e Dati sul Lavoro che Affossano il Dollaro
Oggi voglio parlarvi delle ultime notizie rilevanti della settimana, concentrandoci sui Dazi USA e i Dati sul Lavoro che affossano il Dollaro e in generale il loro impatto sul Forex. Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, trader Indipendente e prop trader con attualmente 200 mila dollari di capitale in gestione e Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
Iniziamo:
1. Lavoro USA deludente & nuove dazi Trump
Il rapporto Non-Farm Payrolls (luglio) mostra solo 73.000 nuovi impieghi (+ tassi di disoccupazione al 4,2%), con revisioni negative per maggio-giugno: −258k posti.
Il presidente Trump ha subito firmato ordini esecutivi con dazi reciproci (10–41%) su 68 Paesi, tra cui Canada, Svizzera, India e Taiwan
Il dollaro USA ha perso terreno, Treasury yields sono caduti drasticamente e il mercato ora prezza un taglio tassi al 90% già a settembre.
Impatto FOREX:
USD debole su tutti i cross principali (EUR/USD, GBP/USD, AUD/USD).
Valute emergenti come MXN, TRY, INR potrebbero stabilizzarsi o guadagnare contro USD.
JPY, CHF guadagnano appeal come rifugio; USD/JPY e USD/CHF verso possibili inversioni.
2. Ritorno swap RBI da $5 mld, impatto liquidità India
Scadenza swap RBI con controvalore ₹43.000 cr (~5 mld USD) prevista per 4 agosto: possibile drenaggio di liquidità dal sistema bancario indiano.
Impatto FOREX:
Potenziale pressione ribassista sul INR, volatilità su USD/INR.
Monitorare flussi capitali: guadagno USD/INR possibile se ruoli commerciali rimangono bilanciati.
3. Previsioni FMI migliorate ma attenti ai rischi dei dazi
L’IMF ha rivisto ricrescita globale 2025 al 3,0%, ma avverte su rischi persistenti da tariffe elevate e tensioni geopolitiche.
Impatto FOREX:
Valute di commodity (AUD, CAD, NZD) beneficiano di tono moderatamente positivo.
USD debole, ma emergenti vulnerabili se la crescita si indebolisce ulteriormente.
4. 🇺🇸 Fed mantiene tassi elevati e rinvia tagli
Il FOMC ha lasciato i tassi Fed al 4.25–4.50%, con approccio “wait‑and‑see”. Divergenze interne su potenziali tagli anticipati.
Impatto FOREX:
Limita rialzi USD su breve.
Se Powell resta attendista, il dollaro tenderà a restare debole o stagnante.
5. 📉 Corretto rialzo treasuries e aspettative verso taglio tassi
Bond yields a 2 anni -25 bps, prezzano 65–100 bps di tagli entro fine anno. Mercati riducono fiducia su dati lavorativi e credibilità BLS messa in discussione.
Impatto FOREX:
USD sotto pressione, soprattutto su EUR/USD e GBP/USD.
Valute a tasso più alto come AUD, NZD possono guadagnare flussi carry trade.
6. 🌏 Mercati Asia‑Pacifico nervosi su spinta americana e yen forte
Azioni asiatiche contrastate: Nikkei -2%, MSCI Asia +0.3%. Yen forte penalizza esportazioni giapponesi.
Impatto FOREX:
JPY rafforzato, possibile compressione USD/JPY sotto 150.
AUD/JPY e NZD/JPY sensibili a flussi risk-on/off verso JPY.
7. Rischio-paese crescente, emergenti sotto stress
Esperti consigliano hedge valuta e sovrano per volatilità USA, impatto su portafogli internazionali.
Rafforzamento CHF, JPY, e possibile debolezza su valute termiche meno liquide.
Resta alto interesse su USD rispetto a valute emergenti ad alto rischio.
8. Eventi centrali attesi: Symposium di Jackson Hole (21–23 agosto)
Discorso Powell e altri regulator attesi. Nessuna riunione Fed/ECB a breve, fa crescere l’importanza di Jackson Hole come catalizzatore.
Impatto FOREX:
Potenziale flash volatilità su USD, EUR, GBP a seguito di indicazioni forward guidance.
Wall Street crolla sui dati del lavoro USAWALL STREET CROLLA SUI NFP
Wall Street è crollata venerdì, in seguito al deludente rapporto sull’occupazione relativo ai Non Farm Payrolls e alla nuova tornata di dazi annunciata dal Presidente Trump. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente l’1,6% e il 2,2%, registrando i cali più marcati da aprile, mentre il Dow Jones ha ceduto 542 punti.
I posti di lavoro sono aumentati di sole 73.000 unità a luglio, ben al di sotto delle aspettative, con forti revisioni al ribasso per i mesi precedenti. Questo evidenzia una debolezza del mercato del lavoro francamente inattesa, specie dopo i dati ADP e JOLTS di inizio settimana.
Lo scenario apre alla possibilità di un taglio dei tassi da parte della Fed, con le probabilità di una riduzione a settembre salite all’80%, rispetto al 45% precedente. Anche i rendimenti dei titoli del Tesoro USA confermano questo scenario, registrando un calo.
Il sentiment è peggiorato dopo l’imposizione di nuovi dazi, dal 10% al 41%, su importazioni da partner chiave come Canada, India e Taiwan. Sul fronte aziendale, Amazon ha perso quasi l’8% a causa delle deludenti previsioni sul cloud, trascinando al ribasso il settore tecnologico. Apple ha ceduto il 2,9% nonostante i buoni risultati. Exxon (-1,8%) e Chevron (-0,1%) hanno superato le aspettative, mentre Eli Lilly (+3%) ha guadagnato grazie alle speranze di una migliore copertura dei farmaci. Moderna ha perso il 6,6% a causa delle preoccupazioni sui vaccini.
Tutti e tre i principali indici hanno registrato perdite settimanali.
VALUTE
La reazione del mercato valutario ha visto il dollaro crollare: da 1,1400 è tornato quasi a 1,1600, chiudendo la settimana in area 1,1580. Dopo una settimana di rialzi, il biglietto verde ha ripiegato, complice l’idea che l’unico modo per contrastare i dazi di Trump fosse la svalutazione delle divise concorrenti.
Venerdì, a seguito del dato NFP e delle nuove misure tariffarie, il dollaro è crollato per via della probabile riduzione della forbice dei tassi tra la Fed e le altre banche centrali, che hanno già tagliato. Il dollaro si trova ora a un bivio, alimentato da un Trump che punta a vincere su tutti i fronti: dazi e dollaro debole.
Tuttavia, questo potrebbe spingere altre aree economiche, come Europa e Giappone, verso la recessione, essendo economie mercantiliste. Di conseguenza, dopo un iniziale calo del dollaro, le valute concorrenti potrebbero tornare a scendere per effetto del rischio recessione.
NON FARM PAYROLLS
Gli occupati del settore non agricolo negli Stati Uniti sono aumentati di 73.000 unità a luglio 2025, ben al di sotto delle attese di 110.000. Il dato di giugno è stato fortemente rivisto al ribasso, da 147.000 a sole 14.000 unità, mentre anche quello di maggio è stato ridotto di 125.000 unità.
Nel complesso, queste revisioni mostrano che l’occupazione a maggio e giugno è stata inferiore di 258.000 unità rispetto a quanto inizialmente riportato, suggerendo un raffreddamento più rapido del mercato del lavoro.
Nel frattempo, l’indice PMI manifatturiero ISM è sceso a 48 a luglio, rispetto a 49 di giugno, deludendo le attese di un aumento a 49,5. Si tratta del quinto mese consecutivo di contrazione e della lettura più debole da ottobre scorso.
USA, RENDIMENTI IN CALO
Venerdì, il rendimento dei Treasury a 10 anni è crollato di quasi 20 punti base, attestandosi al 4,25%, minimo degli ultimi tre mesi. I dati rivisti riflettono un mercato del lavoro significativamente più debole, influenzato dalle minacce tariffarie e dall’incertezza politica.
I mercati hanno riconsiderato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre, con la possibilità di due tagli entro fine anno. Nel frattempo, Trump ha annunciato un aumento dei dazi sulla Svizzera al 39% e ha avviato l’applicazione dei dazi sui principali partner commerciali UE, Giappone e Corea.
Il Tesoro ha inoltre annunciato un aumento del volume dei riacquisti di obbligazioni, titoli di Stato e TIPS.
ORO IN RIALZO
Venerdì, i prezzi spot dell’oro sono saliti di quasi il 2%, superando i 3.360 dollari l’oncia. Il rapporto sull’occupazione ha rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre.
I dati seguono quelli sull’inflazione PCE, più alti del previsto, che evidenziano pressioni persistenti sui prezzi e complicano le prospettive di politica monetaria. Trump ha ribadito l’intenzione di introdurre un dazio base globale del 10% e nuovi dazi di ritorsione fino al 41% sui paesi senza accordi commerciali con gli USA.
Ha inoltre annunciato un dazio del 40% sulle merci sospettate di essere dirottate attraverso paesi terzi. Tecnicamente, il gold potrebbe tornare verso i massimi storici, con livelli intermedi di resistenza in area 3.440, seguiti dal livello psicologico di 3.500.
SETTIMANA ENTRANTE
Nella settimana entrante, l’attenzione degli investitori resterà focalizzata sulla guerra commerciale di Trump, dopo l’annuncio dei dazi generalizzati del 1° agosto.
Prosegue la stagione degli utili, con i principali report attesi da Palantir Technologies, Walt Disney, AMD, Amgen, McDonald's ed Eli Lilly. Negli Stati Uniti, i dati economici più rilevanti includono l’ISM Services PMI, la bilancia commerciale, gli ordini all’industria e la stima preliminare della produttività e del costo del lavoro del secondo trimestre.
A livello globale, sono attese decisioni di politica monetaria da parte della Bank of England, della Reserve Bank of India e della banca centrale del Messico. Altri dati chiave riguardano commercio e inflazione per la Cina, vendite al dettaglio e prezzi alla produzione per l’Eurozona, ordini alle fabbriche, produzione industriale e dati commerciali per la Germania, commercio e PMI per l’Australia, commercio e occupazione per il Canada, inflazione per Messico, Svizzera e Turchia, e dati sulla crescita del PIL per Indonesia e Filippine.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
August on Goldho bisogno del tuo sostegno.
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buon inizio agosto.
📊NEWS QUESTA SETTIMANA:
ISM PMI
abbiamo visto una chiusura mensile che chiude con corpo sotto l'apertur del mese precedente a ribasso.
ma attualmente sto seguendo piu il weekly daily che mi continua a confermare trade long,
ad ogni possibile ritraccio sui livelli che monitoro cerchero di posizionarmi a favore.
questa settimana abbiamo dei dati da tenere in considerazione sul settore manufatturiero:
🟥 SCENARIO FORTE :
-Headline sopra 50.0
oppure
-Forte rialzo in prezzi pagati o nuovi ordini.
Cosa significa:
→ L’economia regge bene
→ Meno paura di recessione
→ Fed resta aggressiva → salgono tassi e USD
Reazione attesa:
• Gold DOWN
• USD UP
• Indici DOWN (torna paura di tassi alti)
🟩 SCENARIO DEBOLE:
Headline sotto 48.5
oppure
Prezzi pagati deboli + occupazione negativa
Cosa significa:
→ L’economia si sta indebolendo
→ Aumenta il rischio recessione
→ La Fed potrebbe tagliare prima
Reazione attesa:
• Gold UP
• USD DOWN
• Indici UP
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Le 10 regole fondamentali del tradingIl trading è una disciplina complessa, dove il successo non dipende solo dalla conoscenza tecnica ma anche dall'atteggiamento mentale e dalla gestione metodica del rischio.
Di seguito 10 regole da seguire rigorosamente per diventare un trader profittevole:
1)Accettare che rischio e perdite fanno parte del gioco.
Nessun trader è infallibile e non esiste una strategia con un tasso di successo del 100%. Le perdite sono inevitabili e mettere in conto di subirle è il primo passo per non farsi sopraffare dall’emotività e mantenere la lucidità necessaria per operare.
2) Utilizzare solo un sistema di trading sufficientemente testato.
Investire con un sistema che è stato testato e che si è dimostrato efficace in passato è fondamentale. Il backtesting offre la possibilità di valutare la validità di una strategia prima di rischiare capitale reale.
3) Concentrarsi sul controllo del rischio, non solo sul potenziale guadagno.
La gestione del rischio è il pilastro fondamentale della sopravvivenza nel trading. Ridurre le perdite, impostare limiti certi e controllare l’esposizione finanziaria è più importante del perseguire guadagni eccessivi e incerti. Il rapporto rischio/rendimento deve sempre essere valutato con attenzione.
4) Mai operare senza uno stop loss.
Lo stop loss costituisce una protezione imprescindibile contro perdite importanti e imprevisti movimenti di mercato. Alcuni trader sostengono di poter controllare le posizioni senza stop loss, ma la maggior parte degli esperti concorda nel considerare questa pratica pericolosa e rischiosa.
5) Avere obiettivi di profitto realistici.
Non basta sapere dove uscire in perdita, è altrettanto cruciale pianificare la chiusura in profitto. I target devono essere basati su livelli tecnici concreti e raggiungibili, evitando l’avidità che può far perdere l’intero rendimento accumulato.
6) Imparare a controllare le emozioni.
Il trading è un’attività che mette costantemente sotto pressione la mente. Paura, avidità, speranza e frustrazione possono sabotare anche la strategia più solida. Essere freddi, distaccati emotivamente e disciplinati è invece una qualità essenziale per chi vuole avere successo e operare con costanza.
7) Attenersi sempre al proprio piano di trading
Il piano di trading è la “mappa” che guida il trader nelle sue decisioni. Non seguirlo porta a scelte impulsive, errori e perdite. La disciplina nel rispettare le proprie regole è la base per costruire un approccio sistematico e ripetibile.
8) Limitare le perdite, lasciare correre i profitti.
Mentre le perdite devono essere contenute e prefissate, i guadagni hanno un potenziale scalabile. Permettere ai profitti di crescere progressivamente, senza chiudere prematuramente le posizioni vincenti, è una strategia che massimizza i risultati finali.
9) Trattare il trading come un vero business.
Il trading non è un gioco o una scommessa, ma un’attività imprenditoriale che richiede una pianificazione accurata, disciplina gestionale e monitoraggio continuo delle performance. Un mindset imprenditoriale aiuta a mantenere l’approccio professionale e a migliorare le decisioni in maniera strutturata.
10) Tenere un diario di trading
Annotare ogni operazione, dagli ingressi alle uscite, dalle motivazioni dell'apertura alle emozioni provate, permette di analizzare errori e successi. La revisione periodica del diario è uno strumento potente per migliorare continuamente la performance e imparare dai propri sbagli.
Queste dieci regole rappresentano una solida base per chi intende operare nei mercati finanziari con consapevolezza e professionalità. Sebbene esistano molte altre tecniche e accorgimenti da apprendere, la loro osservanza aiuta a evitare le trappole più comuni, a controllare il rischio e a sviluppare una strategia coerente e duratura nel tempo. La disciplina e la pazienza, unite a una rigorosa gestione del rischio, sono gli ingredienti imprescindibili per trasformare il trading da attività casuale a vero mestiere.
BTC, agosto favorevole dal punto di vista della stagionalità?Il trend rialzista di fondo del prezzo del Bitcoin resta attivo nonostante l’incertezza sulla probabilità di un taglio dei tassi d’interesse sui Federal Funds USA nella prossima decisione di politica monetaria prevista per mercoledì 17 settembre.
Il ciclo rialzista legato all’halving del 2024 è ancora in corso e il BTC/USD resta sotto l’influenza tecnica del breakout rialzista di inizio luglio da una flag di continuazione.
Cosa possiamo aspettarci tecnicamente per il mese di agosto per i prezzi del Bitcoin e delle altcoin?
1. La stagionalità del mese di agosto è favorevole per BTC solo nell’ultimo anno del ciclo quadriennale, e il 2025 è l’ultimo anno dell’attuale ciclo
In media e in mediana, il mese di agosto non presenta performance brillanti per il BTC da un punto di vista statistico. Tuttavia, se si analizzano i dati in base all’anno all’interno del ciclo di 4 anni di Bitcoin, si osserva che ogni ultimo anno del ciclo ha registrato un agosto rialzista. Questo non significa che il mercato salirà costantemente dal 1° al 31 agosto, ma secondo questo approccio statistico, la performance di fine mese dovrebbe essere positiva.
2. La correlazione positiva tra il prezzo del Bitcoin e la liquidità globale M2 è un segnale favorevole per agosto
Un altro elemento favorevole è la correlazione positiva tra il prezzo del Bitcoin e la liquidità globale M2 proiettata 12 settimane in avanti. Questa correlazione ha funzionato molto bene in questo ciclo e suggerisce un mese di agosto rialzista, pur prevedendo una correzione a settembre secondo questa lettura.
3. Dal punto di vista grafico, il Bitcoin resta sotto l’influenza rialzista di una flag di continuazione
Il Bitcoin è uscito al rialzo da una flag rialzista all’inizio di luglio, e questa configurazione resta il fattore grafico dominante. L’obiettivo teorico è a 130.000 dollari USA, con invalidazione sotto i 110.000 dollari.
4. Le altcoin stanno puntando al record del ciclo precedente, fine 2021
Il grafico seguente mostra l’andamento di fondo delle altcoin, escludendo BTC, ETH e stablecoin. Anche qui l’analisi grafica indica un segnale rialzista per agosto. Il livello di invalidazione si trova sotto il supporto dei 690 miliardi di dollari.
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EURUSD - Continua a salire?Le idee precedenti , dove le proiezioni di Hosoda su H6 davano 1,19 come target, sono ancora valide a patto che Fiber si mantenga sopra l'angolo 1x1, di Gann, col quale sta interagendo.
In questa idea in 1D, le proiezioni di Hosoda e gli angoli di Gann sono generati da uno swing ABC risultante dai movimenti in 1W -questo per una maggiore reattività e definizione-
Quello che si può notare è che il prezzo ha chiuso con una candela di continuazione del trend long e sopra un angolo di Gann -non 1X1 che sono quelli rossi-
Quì Hosoda ci propone un target a 1,20 (onda NT) in accordo con l'Onda V dell'idea precedente.
Il ritorno sotto l'angolo di Gann (blu) appena superato potrebbe riportare Fiber verso l'angolo 1x1 (rosso) e magari, più giù, verso la Golden Zone.
Vedremo.
Mercati USA positivi per luglio in vista dell'occupazione.I mercati chiudono in positivo il mese di luglio in vista del rapporto chiave sull'occupazione
Le azioni non sono riuscite a mantenere i guadagni nell'ultima seduta di contrattazione di luglio, ma i principali indici sono rimasti tutti in rialzo per tutto il mese. Questa settimana frenetica si conclude domani con la scadenza per le contrattazioni e l'importantissimo rapporto sulle buste paga non agricole.
L'S&P è sceso dello 0,37% giovedì a 6.339,39 e il NASDAQ è sceso dello 0,03% (o poco più di sette punti) a 21.122,45. Questi indici hanno subito un leggero calo negli ultimi tre giorni dopo diverse sessioni di massimi storici, ma hanno messo a segno guadagni rispettivamente del 2,2% e del 3,7% a luglio. Il Dow Jones è crollato dello 0,74% (o circa 330 punti) oggi a 44.130,98, ma è rimasto a galla per tutto il mese di poco meno dell'1%.
I report Mag 7 di mercoledì sera hanno registrato un buon andamento giovedì, con Meta Platforms (META) in rialzo dell'11,3% e Microsoft (MSFT) in rialzo del 4% dopo aver superato i rispettivi risultati netti. Ma non è bastato a mantenere le azioni in territorio positivo, soprattutto con altri due Mag 7 pubblicati dopo la chiusura.
Giovedì è stata una classica giornata di 'interruzione delle aspettative' a Wall Street. Sebbene META abbia tenuto bene e abbia chiuso in rialzo di oltre il 10%, non è stata sufficiente a sostenere il Nasdaq 100. QQQ ha aperto un gap di oltre l'1% raggiungendo un nuovo massimo, per poi attenuarsi chiudendo in ribasso a causa dell'aumento significativo dei volumi (un segno di distribuzione), In precedenti casi, quando ciò si è verificato, le azioni sono state in rialzo una settimana dopo solo il 25% delle volte (anche se i risultati migliorano a 3 settimane di distanza).
Nel frattempo, gli investitori sono un po' nervosi per i futuri tagli dei tassi, mentre continuano a digerire i commenti del presidente della Fed Jerome Powell di mercoledì pomeriggio. Il capo ha affermato che non ci sono ancora decisioni sull'eventuale riduzione dei tassi da parte del Comitato alla riunione di settembre, ma gli investitori contano su un taglio da mesi ormai.
E l'indice dei prezzi della Spesa per Consumi Personali (PCE) di ieri mattina non è stato di grande aiuto, poiché l'inflazione rimane al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed. Il dato mensile dello 0,3% ha soddisfatto le aspettative, ma quello annuale del 2,6% è stato superiore dello 0,1% rispetto alle previsioni.
La volatilità è stata inesistente per gran parte degli ultimi tre mesi. L'ottimismo ha iniziato a farsi sentire, quindi anche un leggero stress sul mercato azionario potrebbe comportare un allentamento dell'esposizione long e una conseguente espansione della volatilità.
Come si suol dire, i periodi di bassa volatilità sono spesso seguiti da periodi di alta volatilità. Un aspetto da tenere a mente in questo caso, poiché i mercati sembrano piuttosto estesi.
Ma ci sono un sacco di cose in programma prima della riunione di settembre, inclusi i report di Apple (AAPL) e Amazon (AMZN) di Mag 7 dopo la chiusura. Entrambe le aziende hanno superato sia i ricavi che i profitti, ma AAPL ha impressionato di più gli investitori con la sua maggiore crescita del fatturato in quasi quattro anni e una crescita delle vendite di iPhone del 13%. Le azioni sono in rialzo di oltre il 2% dopo la chiusura, al momento in cui scrivo. Tuttavia, le azioni di AMZN sono in calo di oltre il 7% dopo la chiusura, in parte a causa di una previsione debole sull'utile operativo.
Questa settimana frenetica ha visto quasi tutto, inclusi importanti report sugli utili, tonnellate di dati economici e persino una riunione della Fed. E non è finita! Questa mattina sarà pubblicato il report sulle buste paga non agricole, che ha superato le aspettative di giugno, con l'economia che ha creato 147.000 posti di lavoro. Inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%.
Oggi si avvicina anche la scadenza dei dazi del Presidente Trump. Il mercato ha retto bene durante questi 90 giorni di tamburi, beneficiando di alcuni accordi commerciali come quello recente con l'UE. E ieri abbiamo appreso che il Presidente degli Stati Uniti ha esteso i dazi del 25% sui prodotti messicani per altri 90 giorni. Ma nessuno sa cosa succederà domani... beh, forse solo Trump lo sa.
Marco Bernasconi Trading






















