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Tariffe USA‑Canada
- Trump ha annunciato oggi, 11 luglio 2025, che gli Stati Uniti imporranno un 35 % di tariffa su tutte le importazioni canadesi a partire dal 1° agosto, citando il traffico di fentanyl come giustificazione
-L’aumento scatta dall’attuale 25 % e prevede esenzioni solo per beni prodotti secondo l’USMCA (in sospeso la conferma ufficiale)
-Se il Canada reagisce con contromisure, Trump minaccia ulteriori penalità
-Reazione canadese: il PM Carney difende l’economia nazionale e punta a un accordo entro l’1 agosto
Impatto sul mercato:
-Le borse europee sono scese dopo la notizia .
-Il dollaro si è rafforzato vs yen, mentre gli indici USA futures hanno perso terreno
💱 DXY (US Dollar Index)
Il rafforzamento odierno riflette l’avversione al rischio derivata dalle tensioni commerciali e dalla percezione di un dollaro “porto sicuro” in vista delle tariffe.
🪙 Oro (Gold / XAUUSD)
Gold long: se DXY rallenta o i timori su inflazione/tensioni aumentano, oro può beneficiarne
l'aumento delle tariffe inposte da trump ha datto questo pump al gold.
Le tensioni dovute alle tariffe (Canada & altri) continuano a sostenere l’oro come rifugio sicuro .
In Asia la domanda è più debole, nonostante il prezzo stabile; in India oro è salito di ~600 ₹/10 g, suggerendo potenziale continuazione
I tassi e i dati Fed restano monitorati: minutes FOMC potrebbero indirizzare il mercato verso la rottura del range .
Domanda istituzionale (banche centrali, BRICS) resta forte: trend verso riserva in oro in crescita .
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Trump rilancia i dazi: mercati e valute reagisconoDAZI, SIAMO AI TITOLI DI CODA
Ieri Wall Street, dopo un inizio di seduta al ribasso, ha tentato una ripresa. L’S&P 500 è salito dello 0,4%, mentre il Dow Jones ha guadagnato circa lo 0,58%. Il Nasdaq, invece, ha perso lo 0,08%, arretrando leggermente dopo aver chiuso a un massimo storico nella sessione precedente.
Gli operatori restano in attesa degli sviluppi commerciali in corso, ma sembrano ormai ignorare le nuove minacce tariffarie, che prima o poi giungeranno a una conclusione naturale.
Il presidente Trump ha annunciato un dazio del 50% sulle importazioni dal Brasile e del 35% su quelle dal Canada, a partire dal 1° agosto. Ha inoltre confermato che un dazio del 50% sulle importazioni di rame entrerà in vigore nella stessa data.
Sul fronte economico, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese inaspettatamente a 237.000, mentre quelle in corso sono salite a 1,965 milioni, il livello più alto dal 2021.
Per quanto riguarda le notizie aziendali, le azioni Nvidia hanno perso lo 0,2%, dopo un guadagno dell’1,8% nella sessione precedente che aveva portato la sua capitalizzazione di mercato a 4.000 miliardi di dollari. Il rally è stato alimentato dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale e dalle notizie sul lancio di un nuovo chip AI specifico per la Cina.
Nel frattempo, Delta Air Lines ha registrato un’impennata di oltre il 13% dopo aver riportato utili superiori alle aspettative.
VALUTE
Il dollaro è salito sul mercato valutario. L’EUR/USD ha rotto quota 1,1700, scendendo di altri 40 pips. Sebbene non si tratti di un movimento eclatante, rappresenta un primo breakout che potrebbe spingere i prezzi verso i supporti di medio termine a 1,1590.
Anche il GBP/USD ha rotto quota 1,3600, spingendosi fino a 1,3550, con possibilità di ulteriori ribassi fino a 1,3420.
L’USD/JPY continua a salire, cercando di rompere la resistenza chiave a 147,20. Una violazione di questo livello potrebbe spingere i prezzi fino a 148,00.
Da segnalare anche il rialzo dell’USD/CAD, dopo l’annuncio di Trump sui dazi del 35% sui prodotti canadesi. Il cambio è balzato da 1,3660 a 1,3730, per poi consolidarsi intorno a 1,3700.
Le valute oceaniche hanno tenuto meglio rispetto a euro e sterlina, con i cross EUR/AUD, EUR/NZD, GBP/AUD e GBP/NZD in correzione ribassista.
REAL BRASILIANO SOTTO PRESSIONE
Il real brasiliano ha perso terreno, scendendo fino a quota 5,66 per dollaro. La pressione sugli asset brasiliani è aumentata dopo che Trump ha imposto dazi del 50% sulle importazioni dal Brasile.
Il presidente statunitense ha anche criticato la Corte Suprema brasiliana per aver messo sotto processo l’ex presidente Bolsonaro, accusato di tentato colpo di Stato.
L’aumento dei dazi dal 10% al 50% rappresenta una misura draconiana, che potrebbe ridurre gli afflussi di valuta estera dal secondo partner commerciale del Brasile. I settori più colpiti saranno energia, ferro, acciaio, macchinari, soia, materie prime e aerospaziale.
Nonostante ciò, il real si era rafforzato di oltre il 12% quest’anno, grazie alla debolezza del dollaro e all’attrattiva del carry trade. La Banca Centrale del Brasile ha infatti alzato il tasso Selic al 15%, uno dei tassi reali più alti al mondo, per contrastare le preoccupazioni fiscali. L’inflazione di giugno si è mantenuta al 5,35%, sopra l’obiettivo, rendendo improbabile un taglio dei tassi.
DISOCCUPAZIONE USA
Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 5.000 unità nella prima settimana di luglio, attestandosi a 227.000. Il dato è inferiore alle attese di mercato, che prevedevano un aumento a 235.000.
Si tratta del quarto calo consecutivo, con il livello più basso delle ultime sette settimane. Questo rafforza l’idea che il mercato del lavoro statunitense resti solido, nonostante i tassi elevati e l’incertezza economica.
Tuttavia, le richieste continuative sono aumentate di 10.000 unità, raggiungendo quota 1.965.000, il livello più alto dal 2021, segnalando un possibile rallentamento delle assunzioni.
RAME IN RIALZO
I future sul rame sono saliti a circa 5,60 dollari per libbra, avvicinandosi ai massimi storici. Il rialzo è stato innescato dalla conferma di Trump sull’introduzione di un dazio del 50% sulle importazioni di rame a partire dal 1° agosto.
Trump ha sottolineato l’importanza strategica del rame, secondo materiale più utilizzato dal Dipartimento della Difesa, essenziale per semiconduttori, aerospaziale, munizioni, data center, batterie agli ioni di litio, radar, difesa missilistica e armi ipersoniche.
La notizia ha spinto il premio sui future statunitensi rispetto ai contratti del London Metal Exchange a un record del 25%, segnalando la fine dell’aumento delle scorte nazionali. I trader hanno infatti iniziato a spostare il rame verso gli Stati Uniti fin da febbraio, quando sono iniziate le minacce tariffarie.
Gli Stati Uniti importano quasi la metà del rame che consumano, con la maggior parte proveniente dal Cile.
Saverio Berlinzani
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#AN018: Shock estivo, i dazi, i ritardi della Fed e dollaro
Negli ultimi giorni il mondo Forex ha vissuto una sequenza di eventi chiave che potrebbero ridefinire l’assetto valutario globale nei prossimi mesi. Il rischio sul dollaro è diventato strutturale, la minaccia di dazi torna a moltiplicarsi, e la combinazione tra incertezza geopolitica e politica monetaria crea un mix quanto mai rischioso per i tassi di cambio.
Partiamo dal verbale della Fed: Jerome Powell ha attribuito al rischio dazi il motivo principale per il rinvio di possibili tagli dei tassi. Le aspettative di mercato si stanno riallineando verso un ciclo rateo più lungo, alimentando un clima di incertezza globale. Parallelamente, Goldman Sachs avverte che il dollaro sta sempre più muovendosi come una valuta ‘rischiosa’, correlata ai mercati azionari, un comportamento da emergente più che da rifugio sicuro.
Sul fronte geopolitico, il presidente Trump ha rilanciato la guerra dei dazi: annunci di tariffe fino al 35% su Canada, fino al 20% su Europa e 50% su rame dal Brasile hanno fatto galoppare la volatilità nei futures e riportato il dollaro in rally breve . Ma è Deutsche Bank a lanciare l’allarme: il periodo estivo con scarsa liquidità e tensione commerciale in aumento rappresenta un potenziale detonatore per turbolenze valutarie prolungate.
Il Financial Times prefigura uno scenario in cui il dollaro perde terreno come valuta dominante, aprendo a un mondo valutario multipolare in cui euro, renminbi, oro e persino cripto possono guadagnare terreno
L'impatto sul Forex:
USD: la narrativa cambia: non più rifugio netto, ma asset correlato ai cicli politici e di rischio. La debolezza dell’indice DXY nel primo semestre 2025 (-10%) riflette questa transizione .
EUR/USD: potenzialmente favorito se il dollaro prosegue nel suo consolidamento. Tuttavia, i nuovi dazi e l’incertezza USA–EU potrebbero fornire supporto temporaneo al biglietto verde.
USD/JPY e USD/CHF: questi cross saranno soggetti a maggiore volatilità, con il prossimo catalizzatore nei verbali Fed e le cadenze sui dazi. Le valute rifugio si rafforzano nelle fasi di incertezza.
CAD, AUD, NZD: penalizzati da dazi su Canada e Brasile e da dollaro debole. L’OPEC+ e le tensioni geopolitiche potrebbero spingere le materie prime, ma servono conferme dati.
Correlazione incrociata di una commodity: USD/CAD potrebbe rimbalzare se il petrolio perde slancio, mentre AUD/JPY è sensibile sia alla RBA che al maggiore rischio globale.
Conclusione:
Il quadro valutario attuale appare instabile e sensibile alle novità politiche e commerciali. La volatilità estiva potrebbe durare, e chi saprà leggere i segnali macro e istituzionali (Fed, dazi, geopolitica) avrà l’occasione per entrare con precisione. Fino ad emergere una direzione stabile, EUR/USD sembra il cross più interessante per catturare una potenziale correzione strutturale del dollaro.
BTC & ALTCOINS, 4 grafici a favore del bull runNelle rubriche di TradingView vi abbiamo regolarmente offerto un monitoraggio tecnico e fondamentale del trend rialzista fondamentale del prezzo del bitcoin. Questo è stato supportato dalla sua correlazione positiva con il mercato azionario (nuovi massimi storici per l'S&P 500 e nuovi massimi storici per l'indice MSCI World per il mercato azionario globale), dalla sua correlazione negativa con l'andamento del dollaro USA (DXY) e dei tassi di interesse di mercato, e infine dalla sua correlazione positiva con l'andamento della liquidità M2 globale. A proposito della liquidità M2 globale e del BTC, vi invito a rileggere l'analisi sottostante cliccando sul grafico.
Quattro grafici attualmente favoriscono la continuazione del trend rialzista del prezzo del bitcoin, così come delle altcoin, se e solo se verranno forniti segnali favorevoli di forza relativa.
1) Risoluzione rialzista di un modello a bandiera rialzista sul prezzo giornaliero del BTC
Il grafico sottostante mostra il modello a candela giapponese giornaliero del prezzo del bitcoin. Il mercato è tecnicamente uscito da una configurazione a bandiera rialzista, un modello tecnico che si può trovare nell'elenco delle formazioni di continuazione rialzista. L'obiettivo tecnico di questo schema è 125/130K dollari, e la soglia per invalidare il rialzo è sotto il supporto a 105K dollari.
2) La ripetizione dei cicli su base calendario a partire dall'ultimo anno della corsa al rialzo
Il ciclo rialzista del Bitcoin legato al dimezzamento della primavera 2024 termina alla fine del 2025. Quando si confrontano i cicli, è interessante notare che a partire dalla fine di luglio si verifica una confluenza tecnica rialzista dei tre cicli precedenti per il loro quarto e ultimo anno di ciclo (il Bitcoin segue un ciclo di 4 anni, strutturato intorno al dimezzamento quadriennale). Se il ciclo attuale è in linea con la media dei cicli passati, il prezzo del bitcoin potrebbe raggiungere i 150.000 dollari entro la fine del 2025.
3) Il grafico del dominio del bitcoin convalida una divergenza ribassista nei dati settimanali
Si tratta di un segnale a lungo atteso dalla comunità degli investitori in criptovalute, ovvero il giorno in cui il dominio del bitcoin si ritirerà per lasciare spazio a un migliore comportamento relativo delle altcoin. Si tratta di un fenomeno noto come “stagione delle altcoin”, che entrerà in scena se, e solo se, la dominanza del BTC darà un segnale di inversione al ribasso. Ecco perché dobbiamo tenere d'occhio questa potenziale divergenza ribassista sulla dominanza del BTC.
4) ALTCOINS: esiste una potenziale divergenza rialzista sul rapporto tra altcoins (rappresentato dall'indice TOTAL3) e BTC
Ma è il rapporto altcoins/bitcoin il miglior barometro per vedere l'arrivo di una potenziale stagione altcoin. Questo rapporto è rappresentato dal rapporto TOTAL3/BTC e si sta formando una potenziale divergenza rialzista. Se questo rapporto dovesse confermarsi rompendo la resistenza tecnica, segnalerebbe l'inizio della stagione degli altcoin.
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Analisi delle minute del FOMC di giorno 9 luglio 2025I verbali della Federal Reserve pubblicati il 9 luglio 2025 offrono una fotografia chiara delle sfide e delle incertezze che caratterizzano l’attuale scenario economico statunitense. Ecco cosa è emerso:
Contesto generale
Nuove tariffe commerciali. Gli Stati Uniti hanno introdotto nuovi dazi, aumentando l’incertezza sulle prospettive di crescita e inflazione.
Crescita in rallentamento. Il PIL mostra segni di debolezza dopo un 2024 più brillante.
Inflazione e lavoro. I dati sono contrastanti. L’inflazione resta sopra il target, ma alcuni segnali di raffreddamento emergono. Il mercato del lavoro è meno brillante, ma la creazione di posti resta sopra le attese.
Decisione sui tassi. La Fed ha lasciato il tasso di riferimento tra 4,25% e 4,5%, fermo da dicembre 2024.
Tagli futuri. La maggior parte dei membri FOMC prevede almeno un taglio dei tassi entro fine anno, ma non c’è accordo su tempi e modalità. Alcuni membri vorrebbero agire già a luglio, altri preferiscono attendere nuovi dati su inflazione e occupazione.
Inflazione e tariffe
Effetti delle tariffe. Le nuove tariffe sono un tema caldo. Alcuni membri pensano che l’impatto sarà limitato, altri temono effetti duraturi su prezzi e supply chain. Molto dipenderà da quanto dureranno le tariffe e da come le imprese riusciranno a gestire i costi aggiuntivi. Se i prezzi alla produzione continueranno a salire, la Fed potrebbe essere costretta a mantenere i tassi alti più a lungo.
Economia e lavoro
Crescita debole. Il rallentamento dell’economia è evidente nei dati su PIL e consumi, con vendite al dettaglio in calo. Pur se meno brillante, il mercato del lavoro tiene meglio del previsto. Tuttavia, la qualità dei nuovi posti e la partecipazione restano sotto osservazione.
Consumi. La debolezza dei consumi è un segnale di rischio per la crescita futura.
Pressioni politiche e indipendenza della Fed
Pressioni per tagli rapidi. L’amministrazione Trump spinge per una riduzione accelerata dei tassi per sostenere l’economia. Powell ha ribadito che le decisioni saranno prese solo in base ai dati, senza farsi influenzare dalla politica.
Conclusione
I FOMC Minutes di luglio 2025 confermano un quadro incerto, con la Fed divisa tra la necessità di sostenere la crescita e il rischio di alimentare l’inflazione. Per chi fa trading, la parola d’ordine resta prudenza. Seguire i dati, adattare le strategie e la gestione del rischio con disciplina. In questo scenario, la flessibilità e la velocità di reazione saranno le chiavi per cogliere le opportunità e proteggersi dalla volatilità.
NASDAQ nuovo record mentre NVIDIA supera i 4 trilioni di dollariIl NASDAQ raggiunge un nuovo record mentre NVIDIA supera i 4 trilioni di dollari.
Il NASDAQ è tornato ieri a toccare livelli record, trainato dalla protagonista indiscussa del mercato e dell’intelligenza artificiale, NVIDIA (NVDA), che è diventata l’azienda con la più alta capitalizzazione della storia. Anche gli altri principali indici hanno chiuso in rialzo, con un mercato che, finora, continua a reagire con calma alle recenti turbolenze legate alle politiche tariffarie.
NVIDIA è la prima azienda in assoluto a superare i 4 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato. Le sue azioni hanno registrato un incremento dell’1,8% nella giornata odierna, guidando il comparto tecnologico. Anche la maggior parte degli altri titoli della cosiddetta “Mag 7” ha chiuso in positivo: in particolare, Meta Platforms (+1,7%), Amazon (+1,5%), Microsoft (+1,4%) e Alphabet (+1,3%).
Il NASDAQ è salito dello 0,94% (quasi 193 punti), raggiungendo un nuovo massimo storico di chiusura a quota 20.611,34. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,61%, attestandosi a 6.263,26, a meno dello 0,3% dal proprio record. Anche il Dow Jones ha contribuito al clima positivo, con un rialzo dello 0,49% (circa 217 punti), chiudendo a 44.458,30.
Le borse hanno toccato nuovi massimi per gran parte della scorsa settimana, salvo poi registrare una battuta d’arresto quando il presidente Trump ha rinnovato l’attenzione sui dazi doganali, ricordando la scadenza ormai prossima della pausa di 90 giorni. Oggi ha inviato nuove lettere ai partner commerciali, preannunciando dazi "in stile Giorno della Liberazione", che entreranno in vigore a partire dal 1° agosto.
Fortunatamente, gli investitori non hanno reagito con il medesimo livello di preoccupazione manifestato lo scorso aprile. La seduta positiva di ieri e il nuovo massimo storico lasciano intendere che il mercato si aspetti un ulteriore rinvio dell’introduzione dei dazi, oppure che ne valuti l’impatto come meno grave di quanto temuto inizialmente.
Il tema dei dazi è stato discusso anche dalla Federal Reserve nella riunione dello scorso mese, come emerge dai verbali pubblicati questo pomeriggio. I funzionari si interrogano sul possibile effetto inflazionistico delle nuove misure, il che contribuisce a spiegare le incertezze sulla tempistica dei prossimi tagli ai tassi d’interesse. Sebbene il mese di settembre resti lo scenario più probabile, alcuni membri del board si dichiarano aperti a un taglio già da questo mese, mentre altri preferirebbero posticipare al prossimo anno. La prossima riunione della Fed è prevista per il 29 e 30 luglio.
La stagione degli utili inizierà ufficialmente solo la prossima settimana, con la pubblicazione dei risultati delle principali banche. Tuttavia, domani l’attenzione sarà rivolta a Delta Air Lines (DAL), per un primo riscontro sulle performance aziendali. Sono attesi oggi anche i risultati di Conagra Brands (CAG), Levi Strauss (LEVI) e PriceSmart (PSMT). Inoltre, il mercato seguirà con attenzione i nuovi dati sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, attesi nel corso della seduta.
Marco Bernasconi Trading
#AN017: I livelli sporchi nel Forex e come pensano le banche
Nel mondo del Forex, molti trader retail sono abituati a cercare precisione chirurgica nei livelli tecnici. Linee nette, supporti millimetrici, resistenze geometriche. Ma la verità è che il mercato non si muove in modo così ordinato.
Sono il Trader Forex Andrea Russo e ringrazio anticipatamente il mio Broker Partner Ufficiale per averci supportato nella realizzazione di questo articolo.
Le istituzioni – banche, fondi macro, hedge fund – non operano per confermare i pattern da manuale. Lavorano invece per manipolare, accumulare e distribuire posizioni nella maniera più efficiente possibile. E spesso, lo fanno proprio nei cosiddetti “livelli sporchi”.
Ma cosa sono questi livelli sporchi?
Si tratta di zone di prezzo, non singole linee. Sono aree dove molti trader piazzano stop loss, ordini pendenti, o breakout entry, e che diventano un bersaglio ideale per i player istituzionali. Il concetto di livello sporco nasce dal fatto che il prezzo non rispetta il livello "perfetto", ma lo rompe leggermente per poi tornare indietro: un falso breakout, una trappola, una caccia agli stop.
Le banche conoscono molto bene il comportamento dei trader retail. Hanno accesso a flussi informativi molto superiori: dati aggregati di posizionamento, open interest sulle opzioni, livelli chiave monitorati da algoritmi. Quando vedono concentrazioni di ordini intorno a una zona, progettano veri e propri trigger di liquidità. Spingono il prezzo appena oltre il livello chiave per “ripulire” il mercato, generare panico o euforia, e poi iniziare la loro reale operazione.
Come si individuano questi livelli?
Un trader che vuole operare come fanno le istituzioni deve smettere di disegnare linee nette e iniziare a ragionare per fasce operative. Un livello sporco è, in media, una zona larga dai 10 ai 15 pip, attorno a un livello psicologico, un massimo/minimo precedente o un'area di breakout. Ma non basta la struttura tecnica. Serve osservare:
La densità volumetrica (profilo volume o visibilità su book)
Il sentiment retail aggregato (per capire dove sono piazzati gli stop)
I livelli opzionari chiave (soprattutto gamma e max pain)
L’open interest in crescita (come conferma di interesse istituzionale)
Quando un prezzo si avvicina a un livello sporco, non bisogna entrare. Bisogna attendere la manipolazione. Il prezzo spesso supera brevemente quella fascia, con una spike, e solo dopo torna nella direzione opposta. È lì che le banche entrano: quando il retail ha mollato le posizioni o è stato forzato a entrare troppo tardi. Il vero trader esperto entra dopo che il livello è stato “ripulito”, non prima.
Questo tipo di lettura ti porta a operare nel modo opposto rispetto alla massa. Ti spinge a pensare in anticipo: dove vogliono che tu entri… e dove entrano davvero loro. E solo quando inizi a riconoscere questi pattern invisibili, quando capisci che il mercato non è lineare ma progettato per ingannarti, inizi davvero a diventare un trader professionista.
Conclusione?
Il trading non è prevedere il prezzo, ma prevedere l’intenzione di chi muove realmente il mercato. I livelli sporchi sono la chiave. Chi sa leggere la manipolazione può entrare con vantaggio, prima della vera accelerazione. E da quel momento, non tornerà più indietro.
Wall Street cauta, occhi su Fed e dazi USABORSE USA: CONSOLIDAMENTO IN CORSO
Mercoledì, l'S&P 500 ha guadagnato lo 0,57%, il Nasdaq lo 0,95% e il Dow Jones è salito dello 0,49%, con gli operatori ancora in attesa delle decisioni sui dazi da parte dell’amministrazione USA.
Il presidente Trump ha affermato di voler implementare un dazio del 50% sulle importazioni di rame e ha minacciato di imporre dazi fino al 200% sui prodotti farmaceutici. Tuttavia, ha precisato che l'attuazione sarebbe ritardata di 12-18 mesi per consentire gli adeguamenti del settore.
Nel frattempo, i verbali del FOMC indicano che una riduzione del tasso sui Fed Funds potrebbe essere appropriata nel corso dell'anno. La pressione al rialzo sull'inflazione derivante dai dazi è ritenuta temporanea o modesta, mentre le aspettative di inflazione a medio-lungo termine restano ben ancorate.
Tuttavia, si evidenzia il rischio di un indebolimento dell'attività economica e del mercato del lavoro. Alcuni membri del board hanno suggerito un possibile taglio dei tassi già nella prossima riunione, mentre altri ritengono che non siano necessarie riduzioni nel 2025.
La Fed ha quindi mantenuto invariato il tasso sui Fed Funds al 4,25%-4,50% per la quarta riunione consecutiva, in attesa di maggiore chiarezza sulle prospettive economiche.
I mercati continuano a scommettere su due tagli da 25 punti base entro la fine dell'anno. Il settore tecnologico ha registrato le migliori performance, mentre beni di consumo di base ed energia hanno sottoperformato.
Tra le megacap, spiccano i rialzi di Nvidia (+2,2%) e Microsoft (+1,2%). Le azioni Apple sono rimaste pressoché invariate, dopo che il consigliere commerciale della Casa Bianca, Peter Navarro, ha dichiarato che l’azienda si considera "troppo grande per imporre dazi".
VALUTE
Poche novità sul fronte valutario, con i principali cambi ancorati in range ristretti.
L’EUR/USD mantiene quota 1,1700, tornando a testare le prime resistenze a 1,1750-60. Il GBP/USD corregge leggermente, pur restando lontano dai livelli chiave.
Lo USD/JPY scende di 100 pips da 147,20 a 146,20, avvicinandosi ai primi supporti a 145,80. Le valute oceaniche restano in range: AUD/USD tra 0,6460 e 0,6590, NZD/USD tra 0,5960 e 0,6110.
Lo USD/CHF non riesce a superare quota 0,8000 e si avvicina ai supporti a 0,7920 e 0,7850. L’EUR/JPY resta forte, vicino ai target di medio termine a 172,30-40.
PETROLIO
Mercoledì, i future sul WTI hanno oscillato attorno a 67,8 dollari al barile, con leggere variazioni dopo due giorni di rialzi.
I mercati restano cauti per via della proposta di Trump di imporre dazi al 50% sul rame, che ha sollevato timori di perturbazioni commerciali più ampie, potenzialmente dannose per la domanda di petrolio.
L’OPEC+ è pronta ad aumentare nuovamente la produzione a settembre, dopo l’incremento di 548.000 barili al giorno previsto per agosto. Tuttavia, il ministro dell’Energia degli Emirati Arabi Uniti ha dichiarato che la mancanza di scorte dimostra che "il mercato aveva bisogno di quei barili".
Saudi Aramco prevede un aumento della domanda globale di petrolio di 1,2-1,3 milioni di barili al giorno nella seconda metà del 2025.
Nel frattempo, le tensioni nel Mar Rosso si sono intensificate con nuovi attacchi degli Houthi, che hanno affondato una nave causando vittime tra l’equipaggio.
Negli Stati Uniti, i dati EIA mostrano un aumento delle scorte di greggio di 7,1 milioni di barili, il più alto da gennaio. L’EIA ha anche rivisto al ribasso le previsioni sulla produzione per il 2025, a causa del rallentamento delle trivellazioni legato al calo dei prezzi.
CPI CINA
A giugno 2025, i prezzi al consumo in Cina sono aumentati dello 0,1% su base annua, invertendo il calo dello 0,1% dei tre mesi precedenti e superando le attese di stabilità.
Si tratta del primo aumento annuale dell’inflazione da gennaio, sostenuto da eventi di e-commerce, sussidi statali e minori tensioni commerciali con gli USA.
I prezzi dei beni non alimentari sono saliti dello 0,1%, grazie agli aumenti in abitazioni, abbigliamento, sanità e istruzione. I prezzi alimentari, invece, hanno continuato a calare, ma a un ritmo più moderato, segnando il quinto mese consecutivo di flessione.
L’inflazione core è salita allo 0,7% annuo, il livello più alto in 14 mesi. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,1%, dopo il -0,2% di maggio, segnando il quarto calo mensile del 2025.
CPI MESSICO
In Messico, l’inflazione annuale è rallentata al 4,32% a giugno 2025, rispetto al 4,42% di maggio, in linea con le attese del 4,31%.
Il rallentamento è dovuto alla minore crescita dei prezzi agricoli ed energetici. Tuttavia, l’inflazione è aumentata per beni alimentari, bevande, tabacco e servizi, passando dal 4,49% al 4,62%.
Anche l’inflazione core è salita, raggiungendo il 4,24% rispetto al 4,06% del mese precedente. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,28%, invariati rispetto a maggio.
Saverio Berlinzani
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Fed Dovish, Gold Respira: Attesa per il 1° Agostoho bisogno del tuo sostegno.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
come visto ieri nel outlook , rimango ancora rialzista su gold, cercando di evitare posizonamenti short
Punti chiave:
-Minutes dovish: Nessun accenno a rialzi. Alcuni membri aperti a tagli già dal prossimo meeting, se i dati lo permettono.
-Inflazione da dazi? Poco rilevante: Per la maggior parte dei membri, l'effetto sarà temporaneo o modesto.
-Attesa strategica: Politica ritenuta “moderatamente restrittiva” → la Fed è pronta a restare paziente, ma i tagli nel 2025 sono considerati probabili.
-Tassi in calo: Il 2 anni torna a 3,82% (dal 3,92% di lunedì). Il reale a 10 anni scende di 5 punti base.
-CFTC & Posizionamento: I net long dei fondi speculativi su Gold tagliati del 35% dai massimi di maggio → c'è spazio per ricostruire.
-Dazi posticipati, non annullati: Il rischio torna il 1° agosto → i compratori su debolezza restano attivi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
RAME USA: il breakout tecnico è una trappola?L'annuncio inaspettato di un aumento spettacolare dei dazi doganali statunitensi sul rame ha innescato un impulso rialzista nel prezzo del rame, che ha toccato un nuovo massimo storico. La domanda è se questo segnale tecnico rialzista sia affidabile o se, al contrario, possa essere un falso segnale e quindi una trappola rialzista. Rivediamo quindi il messaggio di analisi tecnica sul prezzo del rame (quotato a New York) e diamo uno sguardo ai fondamentali.
1) Dazio USA del 50% sulle importazioni di rame!
Il presidente Trump ha annunciato l'imposizione di un dazio del 50% sulle importazioni di questo metallo strategico, provocando un'immediata impennata dei prezzi negli Stati Uniti e un calo del prezzo del rame quotato a Londra. Questa decisione fa parte di una più ampia iniziativa volta a ridurre la dipendenza del Paese dai fornitori stranieri, dopo misure simili su altri metalli industriali. Di fronte alla prospettiva di barriere commerciali di tale portata, i commercianti internazionali si sono affrettati a spedire grandi volumi di rame nei porti statunitensi per proteggersi da un'imminente sovrattassa. Tuttavia, questa fretta ha aumentato la confusione, poiché non si sa con precisione quando le nuove tasse entreranno in vigore, né se ad alcune aziende saranno concesse esenzioni. Dobbiamo quindi rimanere cauti, poiché gli annunci commerciali di Trump sono molto volubili e il prezzo del rame negli Stati Uniti potrebbe diminuire se queste tariffe del 50% non vengono applicate.
Ci vogliono molti anni per attivare nuove miniere e costruire impianti di lavorazione del rame, mentre le importazioni continuano a dominare il mercato statunitense. In questo contesto, ciò potrebbe esercitare una prolungata pressione al rialzo sui prezzi, penalizzando la competitività delle industrie statunitensi.
Allo stesso tempo, il calendario di attuazione rimane poco chiaro. Il Segretario al Commercio ha indicato la fine dell'estate come probabile calendario, senza però specificare quali tipi di prodotti lavorati o grezzi saranno interessati. Questa incertezza alimenta la speculazione e mantiene la volatilità sui mercati delle materie prime. Dobbiamo quindi essere pienamente consapevoli dell'aspetto speculativo del comportamento del rame sul mercato azionario in questo momento, e quindi del rischio di falsi segnali tecnici.
2) In termini di analisi tecnica, se il breakout viene confermato, il potenziale di rialzo potrebbe essere limitato dalla parte superiore di un canale chartista a lungo termine.
In termini di analisi grafica, si è quindi verificato un breakout tecnico rialzista, con la violazione della resistenza a 4,70/5 dollari. Resta da vedere se questa rottura tecnica rialzista sarà confermata o meno alla chiusura settimanale alla fine della settimana.
In tal caso, il potenziale di rialzo sarà limitato dalla parte superiore di un canale chartista a lungo termine che si dirige verso il prezzo di 6 dollari. Se il mercato dovesse tornare sotto il supporto a 4,70/5 dollari, il segnale tecnico rialzista verrebbe invalidato.
3) Dobbiamo tenere d'occhio la forza relativa tra il prezzo del rame e quello dell'oro
D'altro canto, vorrei sottolineare la presenza di un importante supporto a lungo termine sul rapporto tra il prezzo del rame e quello dell'oro.
L'attuale rimbalzo da questo supporto di lungo periodo suggerisce che il rame dovrebbe sovraperformare l'oro nei prossimi mesi.
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Certificato Express Rendimento 11% Annuo su Air France-KLMIl settore del trasporto aereo europeo sta attraversando una fase di consolidamento e ripresa strutturale, con i principali vettori che beneficiano della normalizzazione dei flussi turistici e della crescente domanda di viaggi business. In questo contesto, il certificato CH1400332347 offre un’opportunità di investimento particolarmente interessante, con un rendimento annualizzato dell’11% e una barriera capitale al 60% che fornisce un cuscinetto di protezione significativo.
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Radar / Market sentiment / 09-Lug-25🔍Alert dai mercati: pubblichiamo solo gli indicatori più sensibili alla paura.
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Analisi delle metriche di mercato
⭐ Google Trends
Valore: 📈 Termini come “crisi economica” e “crollo mercato” mostrano un +30 % rispetto alla media mensile (fonte: Google Trends Italia)
Variazione: +30 % nell’ultimo mese
Deduzione: Aumento dell’attenzione macroeconomica, segnale di ansia crescente.
Criticità: 4/5 – il coinvolgimento emotivo è significativo e diffuso.
💎 Sentiment Social (Twitter/Reddit)
Valore: predominanza di tweet utilizzando parole negative come “panic” e “selloff”; su Reddit, thread su r/markets segnalano aumento discussioni di protezione del capitale.
Variazione: +25 % di contenuti negativi rispetto a due settimane fa.
Deduzione: Sentimento retail in peggioramento, concretamente orientato al risk-off.
Criticità: 3/5 – non ancora panico, ma allerta.
📊 Indice della Paura (VIX)
Valore stimato: intorno a 17–18 (in base a trend storici recenti), in modesto rialzo rispetto a tassi sotto 15.
Variazione: +20 % da due settimane fa.
Deduzione: Moderato aumento della volatilità attesa, ma non in zona “panico”.
Criticità: 2/5 – visibile ma non eccessiva.
💰 Crypto Fear & Greed
Valore: 66 (“Greed”)
Variazione: +20 punti rispetto alla scorsa settimana
Deduzione: Mercato crypto mostra eccessiva fiducia, potenziale bolla emozionale.
Criticità: 4/5 – possibile prep. a correzione.
📰 Notizie “Fear‑Driven”
Valore: oltre 40% delle prime pagine finanziarie globali dedicano spazio a rischi tensioni geopolitiche e rialzo tassi.
Variazione: +15 % nella copertura negativa da inizio mese.
Deduzione: La narrativa rischia di alimentare ulteriore incertezza.
Criticità: 3/5 – attenzione, ma non allarmismo totale.
📈 Reazioni di Mercato
Valore: Indici europei (STOXX600) in ribasso 2% settimana, S&P500 -1%
Variazione: discesa settimanale: ―2 % Europa, ―1 % USA
Deduzione: Vendite diffuse, ma ancora contenute.
Criticità: 3/5 – correzione lieve, step iniziale.
🔄 Criticità Totale
Osservazioni: Paura latente, mercati nervosi, crypto in eccesso di fiducia.
Deduzione: Nessun crollo imminente, ma alto rischio di volatilità.
Criticità: 3.5/5 – situazione da monitorare con stop-loss e diversificazione.
📌 Conclusione
Attenzione su Google in rialzo, sentiment social negativo, VIX volatile, crypto in greedy e copertura mediatica allarmistica – ci colloca in una fase di moderato rischio (criticità 3.5/5). Per trader/investitori: bilanciare esposizione, rivedere stop-loss e prendere profitto su posizioni speculative.
S&P 500L'Indice si trova a ridosso della resistenza orbitale posta a quota 6.284,65 che in caso di rottura aprirebbe ulteriore spazi di rialzo. Si segnalano divergenze negative su scala settimanale pertanto la cautela deve essere assoluta. Il target rialzista è posto in area 6.625,06 da realizzarsi entro il 18/08/2025.
La mancata rottura della resistenza, viceversa aprirebbe spazi ribassisti con primo target in area 5.943 da realizzarsi entro il 18/08/2025.
Imparare a gestire le perdite nel tradingNel trading, uno degli ostacoli psicologici più grandi è saper accettare e gestire le perdite. Anche i trader più esperti si trovano spesso a dover affrontare la frustrazione di un’operazione che va contro le aspettative. Tuttavia, imparare a incassare le perdite in modo sano è una delle chiavi per diventare un trader di successo e mantenere la lucidità nelle decisioni.
Perché è difficile accettare le perdite?
Quando apriamo una posizione, siamo convinti di aver fatto una scelta giusta. Se il mercato si muove contro di noi, la naturale reazione è cercare scuse: “È colpa del mercato manipolato”, “Aspetto che torni a favore”, o “Non voglio chiudere in perdita”. Questo atteggiamento, noto come negazione, porta spesso a mantenere posizioni perdenti troppo a lungo, aggravando le perdite.
Come superare la paura di perdere?
Accetta che le perdite fanno parte del gioco. Nessun trader opera sempre in profitto. Le perdite sono inevitabili e rappresentano un costo necessario per imparare e migliorare. Considera ogni perdita come un investimento nella tua esperienza.
Usa uno stop loss rigoroso. Prima di entrare in un trade, definisci un livello di stop loss che limiti la perdita massima accettabile (ad esempio, l’1-2% del capitale). Questo ti aiuta a proteggere il tuo conto e a evitare di lasciare correre perdite eccessive.
Rivedi e impara dalle operazioni. Tieni un diario di trading dove annoti non solo i risultati, ma anche le motivazioni e le emozioni provate. Analizza i trade perdenti per capire cosa è andato storto e come migliorare.
Mantieni la calma e la disciplina. Tecniche di respirazione profonda o brevi pause possono aiutarti a gestire lo stress e a prendere decisioni più razionali, evitando di agire d’impulso.
Rivaluta costantemente la tua analisi. Se un trade va contro di te, non insistere solo per orgoglio o speranza. Rivedi i dati e sii pronto a cambiare idea se il mercato ti comunica segnali diversi.
Conclusione
Imparare a prendere le perdite con serenità è un passo fondamentale nel percorso di ogni trader. Coltivare questa consapevolezza ti aiuterà a preservare il capitale, a migliorare le tue strategie e a costruire una carriera di trading solida e duratura.
AGGIORNAMENTO XAU\USD 📉 Analisi Aggiornata Short su Oro (XAU/USD)
Entrata Short iniziale: zona 3341
Stop Loss 1: 3371
Stop Loss 2: 3396
Primo Target raggiunto: 3288 (confermato ieri, 8 luglio)
Situazione attuale: il prezzo è tornato vicino a 3288, in fase laterale/ribassista, potenzialmente in attesa di un breakout.
🔍 Livelli da monitorare
Soglia chiave di 3288:
Se rottura confermata con chiusura daily sotto questo livello, è probabile un'estensione del movimento ribassista.
Prossimo target ribassista: area 3167-3168, evidenziata anche nel grafico.
📌 Considerazioni operative
Massima attenzione al comportamento del prezzo su questi livelli: la reazione a 3288 sarà determinante per capire se ci sarà una continuazione del trend ribassista.
In assenza di segnali di inversione forti, il contesto rimane orientato al proseguimento della pressione ribassista.
GOLD 🟡 Analisi Tecnica su Gold (XAU/USD) – Timeframe H4
📌 Fase Attuale: Lateralità (Range Trading)
Il prezzo dell'oro sembra essere all'interno di una fase di lateralità ben definita tra due livelli chiave:
Resistenza: Area 3391 – 3400 USD
Supporto: Area 3124 – 3125 USD
Questa zona laterale si è formata dopo un massimo significativo vicino ai 3500 USD e un minimo chiave in zona 3124, suggerendo che il mercato non ha ancora deciso una direzione chiara di breakout.
🔴 Indizi di Fase Distributiva
Nella parte alta del range, attorno ai 3366, si nota una fase distributiva (evidenziata con frecce rosse).
Questa struttura in H4 con picchi discendenti suggerisce che i compratori stanno esaurendo la spinta, mentre i venditori stanno progressivamente entrando in gioco.
La candela di venerdì, combinata al rimbalzo attuale, potrebbe rappresentare un massimo minore all’interno del range.
🟢 Rimbalzo Tecnico
Il prezzo ha rimbalzato sulla soglia temporale dei 3291, un possibile livello dinamico/intermedio di supporto nel breve.
Tuttavia, questo rimbalzo non ha ancora invalidato la possibilità di discesa, ma potrebbe solo essere un pullback prima di ulteriori ribassi.
🔽 Scenario Potenziale: Discesa verso 3124
Basandosi sull’attuale contesto:
La struttura a zig-zag con swing decrescenti evidenziata in arancione, e le zone di reazione chiave, suggeriscono un possibile ritorno verso l’area dei 3124.
Questo movimento sarebbe coerente con la logica di un range in cui il prezzo va a “riprendere liquidità” nella parte bassa prima di decidere una direzione definitiva (breakout verso l’alto o breakdown verso i 3000 o sotto).
📊 Livelli Chiave da Monitorare:
Resistenza forte: 3366 – 3391 USD
Supporto intermedio: 3287 – 3291 USD
Supporto maggiore: 3124 USD
Target ribassista in caso di rottura: 3040 – 2990 USD
Media mobile 200: presente nel grafico, utile come guida dinamica del trend.
📌 Conclusione
Il Gold sembra bloccato in un range strutturale, e le recenti chiusure settimanali suggeriscono una pressione ribassista latente. Se il prezzo dovesse rompere la soglia dei 3280–3290 con conferma in H4/D1, il movimento verso 3124 potrebbe concretizzarsi nelle prossime sessioni.
USD/jpy
Area chiave di supporto: La zona tra 141,34 e 142,50, indicata con un'area marrone scura e frecce verdi multiple.
Minimo importante: 22 aprile, seguito da una serie di higher lows sopra il supporto.
Resistenza importante: Zona 144,800, definita come zona prezzo/tempo, recentemente superata (rottura avvenuta ieri).
Target rialzista: Area 147,62 - 148,00, marcata in grigio come potenziale target di liquidità o zona di offerta.
Scenario rappresentato:
Dopo il breakout dei 144,800, viene ipotizzato un ritracciamento sulla stessa area per testarla come nuovo supporto (retest).
In caso di conferma, è previsto un impulso rialzista con due possibili percorsi (frecce arancioni) che puntano al target tra 147,62 e 148,00.
📊 Analisi tecnica e scenario operativo
🔹 Supporto solido in zona 141,34 - 142,50
Questa area ha agito più volte da supporto (vedi frecce verdi), mostrando che la pressione ribassista si esaurisce spesso vicino a questi livelli.
Dal 22 aprile in poi, nonostante la lateralità, il prezzo ha mantenuto minimi crescenti, sintomo di accumulazione.
🔹 Breakout della zona 144,800
La rottura della resistenza dinamica (area prezzo/tempo) avvenuta ieri è significativa.
Il prezzo si sta ora muovendo al di sopra di una fascia che in passato ha agito da resistenza, e un eventuale pullback confermato aprirebbe spazio a nuovi massimi.
🔹 Target rialzista: ritorno impulso 13 maggio
Il livello 147,62 coincide con il top dell’impulso ribassista partito il 13 maggio, rendendolo un target logico in caso di continuazione long.
L’area 147,62-148,00 è visivamente marcata come zona d’interesse o obiettivo di medio periodo.
✅ Possibile strategia long
Conferma attesa: Pullback e tenuta dei 144,800 come supporto.
Entrata: Dopo una candela H1/H4 di conferma bullish su 144,800.
Target: 147,62 (TP1) – 148,00 (TP2).
Stop Loss: Sotto 144,00 o sotto il cluster tra 143,88 e 144,02 (area rossa).
🧠 Conclusione
Se oggi la zona dei 144,800 verrà rispettata come supporto (ex-resistenza), lo scenario long resta tecnicamente valido, soprattutto in un'ottica H1-H4. Il comportamento del prezzo nella giornata odierna sarà cruciale per confermare il breakout, con i 147,62-148,00 come obiettivo naturale di ritorno dell’impulso iniziato il 13 maggio.
GOLD📸 Descrizione del grafico (XAU/USD – 4H)
Resistenza chiave: Area 3.442 – 3.500, marcata con rettangolo grigio e frecce rosse (multiple rejection).
Supporto importante: Livello 3.288, evidenziato da una linea orizzontale gialla e frecce verdi.
Ultimi sviluppi:
Dopo il recente test della zona 3.442, il prezzo ha iniziato a mostrare massimi e minimi decrescenti (zig-zag ribassista).
La rottura del supporto intermedio a 3.407 ha attivato una possibile struttura correttiva.
Presente una short zone con stop sopra 3.406 e TP in area 3.288.
📊 Analisi tecnica e contesto operativo
🔻 Scenario base: lateralità con possibile ribasso
Il Gold sembra trovarsi in una fase laterale tra 3.288 e 3.500, senza una direzionalità forte, ma con massimi respinti sistematicamente dalla resistenza superiore.
La rottura del minimo 3.407 ha confermato un primo segnale di debolezza.
Attualmente si osserva un pattern a massimi e minimi decrescenti, che potrebbe spingere il prezzo a ritestare l’area 3.288, che ha già funzionato da supporto nella scorsa fase correttiva.
🌍 Contesto macro e geopolitico
Gli impulsi rialzisti recenti sembrano legati a tensioni geopolitiche, non supportati da una struttura tecnica di breakout duraturo.
Senza eventi estremi, è difficile vedere una rottura sostenibile sopra 3.500 nel breve periodo.
📈 Scenario alternativo: breakout bullish
Solo una chiusura settimanale/mensile sopra i 3.500 potrebbe invalidare lo scenario di lateralità.
In quel caso, si aprirebbe un potenziale nuovo trend rialzista, con target oltre i 3.550-3.600.
✅ Conclusione operativa
Aspetto Dettagli
📍 Livello chiave attuale 3.442 (resistenza attiva)
📉 Target ribassista 3.288 (supporto strutturale)
🔄 Condizione di invalidazione Chiusura sopra 3.500 (settimanale/mensile)
🧭 Bias attuale Neutrale-ribassista, in attesa di conferma della fase correttiva