EURUSD – Segnale BUY AI: Momentum M15Idea long su EURUSD basata su un motore AI multi‑pattern (12 pattern totali) con validazione trend 2D/4D e controllo rigoroso del rischio.
Razionale tecnico
Daily: mercato range‑bound, volatilità normale; ieri Doji/indecisione → evitare inseguimenti, privilegiare livelli chiari.
M15: impulso rialzista (3 chiusure consecutive crescenti) → momentum breve termine favorevole.
Trend 2 giorni: uptrend confermato (higher highs + higher lows).
Trend 4 giorni: bias rialzista, assenza di struttura ribassista significativa.
Confluenza: segnale long coerente tra M15, 2D e 4D; il daily non oppone resistenze strutturali nel breve
.
Vediamo che succede.
Oltre l'analisi tecnica
AN030: Attentato a Sydney, Cile e valute rifugio
Questa settimana i mercati valutari sono stati influenzati da una combinazione di eventi geopolitici e politici globali che hanno generato volatilità nei principali cross del Forex. Approfondiamo le principali news e il relativo impatto sui movimenti di mercato.
Strage a Sydney – Shock geopolico e sentiment avverso per gli asset rischiosi
Nelle ultime ore un grave attacco di massa ha colpito Bondi Beach, Sydney, causando numerose vittime e suscitando shock nei mercati globali. La polizia ha indicato che l’atto è stato ispirato da gruppi estremisti, con conseguenti promesse politiche di inasprire le normative sulla sicurezza interna.
AP News
Impatto sui mercati e sul Forex:
Risk-off dominante: gli investitori tendono a ridurre l’esposizione a asset più rischiosi; flussi verso USD, JPY e CHF come rifugi sicuri potrebbero rafforzarsi.
Dollaro USA: aumento della domanda per il dollaro come valuta rifugio, soprattutto contro valute ad alto rendimento.
AUD – Nuova Zelanda: la volatilità sul mercato australiano e la percezione di rischio regionale possono indebolire AUD e NZD nel breve termine.
Il sentiment globale resta nervoso, e gli eventi di questo tipo – soprattutto quando colpiscono economie avanzate – possono amplificare i movimenti tipici da “flight to safety”.
Elezione presidenziale in Cile – Vittoria conservatrice e reazione del mercato
Il Cile ha eletto José Antonio Kast come nuovo Presidente con circa il 58% dei voti, annientando la sfidante di sinistra Jeannette Jara. Questo risultato segna la svolta più a destra nella politica cilena dal ritorno alla democrazia.
Cosa è cambiato nel mercato:
Peso cileno (CLP): ha registrato un’immediata forza nei confronti del dollaro USA, suggerendo che gli investitori vedono nella vittoria di Kast un potenziale beneficio economico e maggiore stabilità macro.
Yahoo Finanza
Valute emergenti latinoamericane: effetto contagio positivo su valute come il MXN e il BRL, dato il tono pro-mercato e orientato alla sicurezza giuridica degli investitori.
Commodity-linked FX: il Cile è uno dei maggiori esportatori di rame e litio; la politica più favorevole agli investimenti privati potrebbe supportare prezzi delle materie prime e, indirettamente, le valute dei paesi produttori.
Gli investitori percepiscono la vittoria di Kast come un segnale di potenziale riformismo economico e maggiore alleanza con Stati Uniti/mercati occidentali, riducendo il rischio politico percepito nella regione e sostenendo i flussi di capitale verso asset cileni e regionali.
Temi globali di rischio e reazioni incrociate nei mercati
Oltre agli eventi specifici:
Tensioni geopolitiche persistono in altre regioni (medio oriente, Ucraina/Russia) che continuano a influenzare i corsi valutari con movimenti di “risk-aversion”.
Dati macro in arrivo dagli USA e dall’Europa questa settimana saranno cruciali per confermare il recente rafforzamento del USD e per influenzare aspettative sui tassi.
Driver tecnici di breve termine:
Indicatore di volatilità (VIX) in leggero rialzo riflette maggiore incertezza.
Flussi su valute rifugio (USD/JPY, USD/CHF) mostrano breakout intraday nei momenti di stress geopolitico.
Correlazione tra prezzi del rame e valute emergenti rafforza la narrativa di carry trade positivo su MXN, CLP.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
come potete notare l'asiatica è partita subito ribassista , ottima cosa per noi.
ora attendo la londra fino alle 14:00 poi vediamo insieme NFP E NEWYORK OPEN.
👉 Market Sentiment
La settimana parte con cautela.
Le borse asiatiche scendono.
Il settore tech è sotto pressione.
I dati deboli dalla Cina pesano sulle aspettative di crescita.
Per l’oro è rilevante.
Un contesto “risk-off” tende a favorirlo.
I volumi sui Credit Default Swap legati a grandi gruppi tech USA sono saliti del 90% da inizio settembre.
Questo segnala più coperture.
Più paura sul credito.
I CDS sono strumenti che offrono protezione se un’azienda va in default.
È copertura reale.
Il bias resta bullish.
Finché i dati non provocano un sell-off forte sui bond.
Scenario Base news (≈45%) – Salita Graduale, guidata dai dati
CPI e payrolls senza sorprese rialziste.
I rendimenti si stabilizzano.
possiamo mantenerci long.
NFP DI OGGI:
- NFP inferiore :punto a cercare long
- NFP superiore : attendo, possibile sell
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Avvio debole, focus sui dati USALunedì, le operazioni legate all’intelligenza artificiale hanno continuato a subire pressioni, facendo iniziare in territorio negativo l’ultima settimana completa del 2025. Il NASDAQ è stato l’indice più colpito dalle vendite, mentre gli investitori si preparano alla pubblicazione, rinviata a domani, del rapporto sulle buste paga non agricole.
L’S&P 500 è sceso dello 0,16%, chiudendo a 6.816,51 punti, mentre il Dow Jones ha registrato un calo più contenuto dello 0,09%, pari a poco più di 40 punti, attestandosi a 48.416,56. Il NASDAQ, fortemente esposto al settore tecnologico, ha invece perso lo 0,59%, pari a circa 137 punti, chiudendo a 23.057,41.
I titoli dell’intelligenza artificiale che avevano mostrato maggiore debolezza nella scorsa settimana hanno continuato a perdere terreno. Broadcom (AVGO) ha ceduto il 5,6%, mentre Oracle (ORCL) è scesa del 2,7%. Entrambe le società hanno recentemente pubblicato solidi risultati trimestrali, ma l’attenzione degli investitori si è spostata sulle preoccupazioni relative all’entità e alla sostenibilità della spesa legata all’intelligenza artificiale.
Non è ancora il momento di abbassare la guardia: nel corso della settimana saranno diffusi diversi dati economici in grado di influenzare le prossime decisioni della Federal Reserve. L’appuntamento più rilevante sarà probabilmente il rapporto sulle buste paga non agricole di novembre, in uscita martedì. La pubblicazione è stata posticipata a causa dei ritardi accumulati dal governo in seguito alla più lunga chiusura economica della storia del Paese.
Il precedente rapporto aveva mostrato un incremento di 119.000 posti di lavoro, mentre per il dato di novembre le aspettative si attestano intorno alle 40.000 unità.
Un risultato inferiore alle attese potrebbe sostenere il mercato, alimentando le aspettative di un taglio dei tassi anticipato. Al contrario, un dato superiore alle previsioni potrebbe essere accolto con sollievo sul fronte macroeconomico, ma allo stesso tempo pesare sulle azioni, ritardando il prossimo intervento sui tassi. Un dato particolarmente debole, infine, potrebbe riaccendere i timori sulla solidità dell’economia. Il mercato potrebbe interpretare ciascuno di questi scenari in modo diverso: sarà necessario attendere i numeri ufficiali.
Più avanti nel corso della settimana arriverà anche un importante indicatore legato all’altra metà del doppio mandato della Fed, con la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo (IPC). L’ultimo rapporto, diffuso a fine ottobre, mostrava un aumento dell’inflazione complessiva dello 0,3% su base mensile e del 3% su base annua, entrambi inferiori di 0,1 punti percentuali alle attese. Il mercato si aspetta un quadro sostanzialmente invariato, ma anche una variazione minima potrebbe avere un impatto significativo sulle aspettative degli investitori.
GBPJPY – H1 | Situazione attualeGBPJPY ha reagito sulla zona di demand H1 ma essendo già stata testata risulta molto più debole, se il prezzo dovesse tornare in area senza una reazione chiara potrebbe proseguire short (come sempre non anticipiamo nulla e attendiamo conferme)
Per la zona di supply H1 in alto, tutto dipenderà dalla forza con cui il prezzo ci arriverà.
Siamo a inizio settimana e la liquidità è ancora bassa e non c’è fretta di entrare: prima costruiamo margine, poi potremo spingere di più, con un conto da 250.000$ la gestione del rischio viene prima di tutto...
Dow Jones in rialzo tecnologia in caloIl Dow Jones sale dell’1% nella settimana mentre la tecnologia crolla
Le persistenti preoccupazioni legate all intelligenza artificiale hanno finito per prevalere sull entusiasmo generato dal taglio dei tassi di venerdi 12, spingendo le azioni a ritrarsi dai massimi storici. Nonostante cio, i principali indici chiudono la settimana con risultati contrastanti.
Il grande perdente e stato, come prevedibile, il NASDAQ, che ha perso l 1.69 percento nella seduta odierna, quasi 400 punti, chiudendo a 23195.17. L SP 500 e sceso dell 1.07 percento a 6827.41, mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0.51 percento, circa 245 punti, attestandosi a 48458.05. Entrambi gli indici sono cosi arretrati rispetto ai massimi storici raggiunti giovedi.
La tendenza e ancora piu evidente osservando i dati settimanali. Il NASDAQ ha registrato un calo dell 1.7 percento nei cinque giorni, mentre l SP 500 ha perso lo 0.6 percento. Il Dow Jones, invece, e riuscito a chiudere la settimana con un solido piu 1 percento.
E chiaro che i flussi di capitale stanno uscendo dal settore tecnologico, poiche i recenti report sugli utili hanno riacceso i timori degli investitori sulle valutazioni legate all intelligenza artificiale.
Cosi come Oracle ORCL aveva appesantito il settore tecnologico nella giornata di giovedi, oggi il ruolo di principale zavorra e stato ricoperto da Broadcom AVGO. Il colosso dei chip e delle soluzioni software per infrastrutture e crollato di oltre l 11 percento venerdi 12, nonostante un report trimestrale complessivamente positivo pubblicato giovedi sera.
Broadcom ha persino dichiarato di attendersi un raddoppio su base annua del fatturato dei semiconduttori per l intelligenza artificiale nel primo trimestre, fino a 8.2 miliardi di dollari.
Nel caso di Oracle, le ragioni della vendita sono state piuttosto chiare. L aumento della spesa in conto capitale continua a innervosire gli investitori. Broadcom, invece, presenta fondamentali solidi, e proprio per questo un calo dell 11 percento e apparso particolarmente sorprendente. Non a caso, anche molti titoli del settore dei semiconduttori hanno chiuso la giornata in territorio negativo.
Ritengo che il calo di Broadcom sia legato soprattutto all attenzione degli investitori sul rischio di compressione dei margini. Il segmento dell intelligenza artificiale, pur crescendo rapidamente, presenta infatti una redditivita inferiore, che rischia di offuscare risultati robusti in termini di ricavi, utili e previsioni.
Le preoccupazioni sull intelligenza artificiale tendono a riemergere ciclicamente sul mercato e, nella maggior parte dei casi, sono seguite da nuovi acquisti. Tuttavia, per chi spera in un rally di fine anno, un periodo prolungato di incertezza sul piu grande trend di mercato dai tempi di Internet non e certo l ideale.
Inoltre, la prossima settimana si preannuncia ricca di potenziali catalizzatori. Il governo sta ancora cercando di recuperare terreno dopo il piu lungo shutdown della storia, e martedi e atteso il rapporto sulle buste paga non agricole di novembre.
L ultimo dato disponibile, relativo a settembre, mostrava un incremento di 119000 posti di lavoro, piu del doppio rispetto alle attese. Tuttavia, per il nuovo report le aspettative sono decisamente piu caute.
Particolare attenzione andra inoltre riservata al rapporto sull indice dei prezzi al consumo IPC, in uscita giovedi 18. L ultimo dato aveva evidenziato un inflazione ancora ben al di sopra dell obiettivo del 2 percento della Fed, pur risultando leggermente inferiore alle previsioni.
La Federal Reserve ha appena effettuato il terzo taglio consecutivo dei tassi basandosi su dati parziali, a causa dello shutdown, e non ha mostrato grande entusiasmo nel proseguire il ciclo di allentamento, accennando soltanto a un ulteriore riduzione nel 2026. Per questo motivo, tutti i dati macroeconomici della settimana saranno cruciali per orientare le aspettative sulla prossima mossa della Fed.
Un saluto,
Marco Bernasconi
Nota di trasparenza
Le analisi pubblicate su questo profilo hanno esclusivamente finalità informative ed educative.
Non costituiscono in alcun modo consulenza finanziaria personalizzata né sollecitazione all’investimento.
Perché I Trader Perdono Più Soldi Il Lunedì MattinaPerché I Trader Perdono Più Soldi Il Lunedì Mattina
Un trader apre una posizione alle 9:35 di lunedì. Un'ora dopo, chiude con stop loss. Stesso trader, stessa strategia, ma mercoledì pomeriggio. Risultato opposto.
Coincidenza? No.
Il mercato non cambia solo nel prezzo. Cambia nell'umore, velocità e aggressività dei partecipanti. E questo dipende dal tempo.
Lunedì Mattina: Quando Le Emozioni Comandano
Il fine settimana è finito. I trader hanno accumulato notizie, opinioni, paure. La prima ora di trading assomiglia a una folla durante i saldi. Tutti vogliono entrare per primi.
Il problema è che le decisioni vengono prese sulle emozioni, non sull'analisi. La volatilità esplode. Gli spread si allargano. Le false rotture accadono più spesso.
Le ricerche mostrano: il lunedì porta ai trader la più alta proporzione di operazioni in perdita della settimana. La psicologia gioca contro di te dall'inizio.
Sessione Asiatica Contro Americana
Alle 3 del mattino ora di Mosca, Tokyo apre. I movimenti sono fluidi, prevedibili. I range sono stretti.
Poi si unisce Londra. La velocità aumenta. I volumi triplicano.
New York aggiunge caos. Dalle 16:30 alle 18:00 MSK, il mercato diventa un campo di battaglia. Le notizie dagli USA si sovrappongono alle chiusure di posizioni europee.
Diverse sessioni richiedono diversa psicologia. L'Asia ama la pazienza. L'Europa richiede velocità. L'America mette alla prova i nervi.
Venerdì Pomeriggio: Trappola Per Gli Avidi
Al venerdì, i trader sono stanchi. Più decisioni prese che in tutta la settimana. Le riserve di forza di volontà sono esaurite.
Dopo pranzo, molti vogliono solo chiudere la settimana. Inizia la chiusura massiva di posizioni. I trend si rompono. I pattern smettono di funzionare.
Ma la cosa più pericolosa: il desiderio di "recuperare per la settimana". Un trader vede l'ultima possibilità di correggere i risultati. Entra in operazioni rischiose. Aumenta la dimensione del lotto.
Le statistiche dei broker confermano: il venerdì dopo le 15:00 MSK raccoglie più stop loss di qualsiasi altro momento.
Ore Fantasma
Ci sono periodi in cui il mercato tecnicamente funziona, ma è meglio non fare trading.
Dalle 22:00 alle 2:00 MSK, l'America ha chiuso, l'Asia dorme ancora. La liquidità scende. Un ordine grande può muovere il prezzo di 20 pip.
L'ora di pranzo europea (13:00-14:00 MSK) è anche insidiosa. I volumi si congelano. Il prezzo segna il passo. Poi improvvisamente schizza in qualsiasi direzione senza motivo.
Fare trading in queste ore assomiglia a pescare in uno stagno vuoto. Puoi stare seduto a lungo e non pescare nulla.
Come Il Tempo Influenza Il Tuo Pensiero
La fatica si accumula. Al mattino analizzi ogni operazione. Alla sera clicchi semplicemente sul grafico.
I bioritmi dettano la concentrazione. Il picco di prestazioni per la maggior parte delle persone cade tra le 10:00 e le 12:00. Dopo pranzo arriva un calo. Alle 17:00, la capacità di valutare i rischi scende del 30%.
Aggiungi caffeina, privazione del sonno, problemi personali. Il tuo stato cambia la percezione della stessa situazione sul grafico.
Mercoledì: Il Punto Medio Dorato
Le statistiche dicono: il mercoledì dà i risultati più stabili.
Le emozioni del lunedì sono passate. La fatica del venerdì non è ancora arrivata. Il mercato funziona in modalità normale senza sorprese.
La maggior parte dei trader professionisti concentra l'attività proprio a metà settimana. Meno rumore, più pattern.
Trova Il Tuo Momento
Non esiste una ricetta universale. Alcuni fanno trading eccellentemente nella sessione asiatica. Altri catturano la volatilità di New York.
Tieni un diario non solo sulle operazioni, ma sul tempo. Segna quando prendi le decisioni migliori. Quando fai errori impulsivi.
Dopo un mese vedrai un pattern. Forse il tuo cervello funziona meglio la sera. O i lunedì portano davvero solo perdite.
Adatta il tuo programma alla biologia, non al desiderio di fare trading 24/7.
Il Tempo Come Filtro
I trader esperti usano il tempo come filtro di ingresso aggiuntivo.
Buon setup lunedì mattina? Saltalo. Stesso setup mercoledì? Prendilo.
Segnale di acquisto alle 23:00? Aspetta l'apertura di Tokyo. Non ha senso rischiare con bassa liquidità.
Il tempo non cancella la strategia. Ma aggiunge probabilità a tuo favore.
Cosa Dicono I Numeri
I dati di migliaia di conti mostrano pattern chiari:
Lunedì: meno 2-3% alla redditività media
Martedì-Giovedì: risultati stabili
Venerdì: meno 1-2% dopo le 15:00
Sessioni notturne: non redditizie per il 78% dei trader
Sovrapposizione Londra-New York: profitto massimo per gli scalper
I numeri non mentono. La psicologia è reale.
Parola Finale
Puoi avere la migliore strategia al mondo. Ma se fai trading al momento sbagliato, i risultati saranno nella media.
Il mercato non cambia. Cambiano le persone che ci fanno trading. La loro fatica, paura, avidità, disattenzione.
L'ora del giorno e il giorno della settimana determinano chi è nel mercato ora e in che stato. E questo determina come si muoverà il prezzo.
Scegli il momento del trading con la stessa cura con cui scegli il punto di ingresso. Molti trader aggiungono filtri temporali alle loro strategie o usano indicatori che aiutano a tracciare l'attività delle sessioni.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Dopo il piccolo sell-off di venerdì, Gold non si ferma.
Riparte da un livello chiave già segnato nell’analisi precedente.
Ora cosa facciamo?
Salendo così tanto il contesto diventa più complesso.
Come sapete, studieremo bene le due sessioni di oggi.
Poi, in quella pre news + americana, cercheremo un’opportunità intraday long.
Per ora non considero posizioni short.
Focus solo su continuation rialzista.
Occhio alle news di questa settimana.
Potrebbero aumentare la volatilità.
noi ci vediamo oggi stasera ore 18:00
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EUR/USD: Target 1.1720 Raggiunto! Nuova Resistenza TestataEUR/USD: PRECISIONE ASSOLUTA! Target 1.1720 RAGGIUNTO ✅
La nostra analisi continua a dimostrare precisione millimetrica! Il cross ha raggiunto esattamente il target 1.1720 (ora 1.1722) e sta testando una nuova resistenza critica. Ecco l'aggiornamento completo:
📊 SITUAZIONE ATTUALE:
✅ Target 1.1720: RAGGIUNTO E SUPERATO
📍 Prezzo attuale: 1.1740 (test resistenza 1.1740-1.1745)
🚀 Guadagno dal break: +95 pips dalla rottura trendline
🔄 Fase attuale: Consolidamento su nuovi massimi
🎯 NUOVI LIVELLI OPERATIVI:
RESISTENZE CHIAVE:
🎯 R1: 1.1740-1.1745 (test in corso - critico)
🎯 R2: 1.1770-1.1780 (estensione misurata)
🎯 R3: 1.1800 (livello psicologico)
SUPPORTI DIFENSIVI:
🛡️ S1: 1.1720-1.1725 (ex target ora supporto)
🛡️ S2: 1.1700 (psicologico forte)
🛡️ S3: 1.1675 (zona breakout originaria)
📈 CONFERME TECNICHE:
📊 Volume: Moderato sul test resistenza
🚀 RSI: 72 (sull'orlo di ipercomprato)
📉 Momentum: Ancora positivo ma in esaurimento
🕒 Timing: 4H chiuse sopra 1.1720 = conferma trend
📚 DIDATTICA: COSA FARE QUANDO I TARGET VENGONO RAGGIUNTI
Raggiungere un target richiede decisioni strategiche:
TAKE PARTIAL PROFITS: Prendi il 50% della posizione al target
TRAILING STOP: Muovi lo stop al punto di pareggio + spread
SCALARE L'USCITA: 50% al target 1, 30% al target 2, 20% al target 3
RE-ENTRY: Aspetta pullback al nuovo supporto per rientrare
💡 LA MIA GESTIONE ATTIVA:
"Preso 50% profitto a 1.1720. Restante 50% target 1.1770"
⚠️ RISK MANAGEMENT UPDATE:
Position Size rimanente: 1% capitale
R/R attuale: 1:4 (eccellente)
Massimo drawdown: 0% (posizione in profitto)
🔥 PERFORMANCE RECORD AGGIORNATO:
Ultime 15 analisi EUR/USD: 93% accuratezza
Totale pips catturati: 290+
Setup completati: 6/6 negli ultimi 30 giorni
⚡ INSIGHT CHIAVE:
"I mercati passano il 70% del tempo a testare livelli, il 30% a muoversi tra di essi"
#Trading #Forex #EURUSD #AnalisiTecnica #Target #TradingOnline #Investimenti #Precisione
GBPUSD | Setup in costruzioneFX:GBPUSD
Dopo l’impulso rialzista iniziale, il prezzo sta mostrando segnali di distribuzione.
La zona sopra i massimi recenti rappresenta un’area chiave dove il mercato potrebbe cercare liquidità con un possibile fake breakout.
Non cerco un’inversione anticipata.
Attendo che il prezzo torni nella zona di interesse e mostri rifiuto.
Se il mercato accetta sopra → setup invalidato.
Se invece caccia liquidità e perde struttura → short in continuità verso le aree di disequilibrio e low volume node sottostanti.
Niente previsioni.
Solo esecuzione su livelli chiari e gestione del rischio.
Volume Profile S&P500 - giornalieroS&P500 future ha chiuso venerdì 12 dicembre a 6.833 - poco sopra il Poc della sessione. E' fondamentale la tenuta sia sel POC che del minimo a 6.805 che rappresenta anche un importante supporto grafico, sotto un primo supporto significativo è posto a 6.778 - il minimo del 25 novembre, poi un'area di volume fino a 6.764, che se non tiene trova sotto un vuoto di volume fino a 6.730 che, se raggiunto, potrà essere attraversato in velocita
Volume Profile Nasdaq 100 fut settimanaleInteressanti ultime due settimane molto simili come VP con area di volume da 25.600 a 25.730 che si aggiungono alla settimana dell'8 novembre con la stessa area di volume. Tale area rappresenta ora un'importante resistenza strategica, solo il superamento dei 25.730 punti potrebbe consentire a Nasdaq un nuovo allungo. Sotto il minimo di venerdi 12 dicembre pochi volumi: un vuoto fino a 25.086, poi 25.048 ma il primo supporto più robusto si trova a 24.953
Vulume Profile Nasdaq Fut - giornalieroNasdaq scende sotto l'area di volume del 25 novembre ma in chiusura rimbalza dal minimo della giornata a 25.117. Da osservare l'apertura del lunedi 15 dicembre: sopra 25.202 possibile prosecuzione del rimbalzo, sotto debolezza, i volumi del 24 novembre equalmente distribuiti durante la sessione potrebbero fornire una protezione da eventuali ulteriori ribassi
Bitcoin: Ripartenza Reale o Trappola Ciclica?Bitcoin si trova in una fase estremamente delicata.
Il vero nodo dell’analisi è capire se dal minimo del 21 novembre sia partito un ciclo T+4 oppure un semplice T+3 inserito in un semestrale già vincolato al ribasso (nato il 1° settembre).
In questo video utilizzo strumenti avanzati del Metodo Ciclico 3.0, tra cui:
– indicatore di velocità del ciclo
– bande cicliche
– confronto con BTC CME Futures
– analogia strutturale con SP500
📊 Cosa emerge dall’analisi:
• Il T+4 risulta ancora posizionato sotto lo zero → pressione ribassista di fondo
• Il minimo del 21 novembre coincide con la banda T+4 sul BTC CME → dubbio aperto sulla partenza di un ciclo superiore
• Sul lato inverso, dal massimo del 9 dicembre esiste già il tempo per l’apertura di un T+3 inverso
⚠️ Livello chiave (Eclipse T+3 indice):
89.066,54 $
👉 Sopra questo livello:
possibile partenza di un T+4 dal minimo del 21 novembre.
👉 Sotto questo livello:
scenario prevalente ribassista → T+3 destinato a vincolarsi al ribasso.
📌 La conferma definitiva arriverà solo con:
– chiusura del T+1 in corso
– partenza di un nuovo T+1
– eventuale vincolo ribassista (swing condizionato del T+3 in corso)
Questa è la gestione ciclica corretta del Bitcoin senza anticipare il mercato.
RICORDATI DI LEGGERE LA MIA BIO!?!?!?
📅 Pubblicato il: 13/12/2025
⚠️ Contenuti a solo scopo informativo/educativo. Non sono consulenza finanziaria né sollecitazione all’acquisto o alla vendita. Performance passate non garantiscono risultati futuri. Rischio di perdita totale del capitale.
Un giorno basta a Wall Street per rompere i massimiBeh, non ci è voluto molto. Sapevamo che le azioni erano pronte a raggiungere nuovi massimi dopo il terzo taglio consecutivo dei tassi da parte della Fed,
ma due dei principali indici non hanno perso tempo giovedì, stabilendo nuovi record appena un giorno dopo la riunione.
Cosa è successo ieri
Dow Jones: +1,34% (quasi 650 punti)
S&P 500: +0,21% → chiusura a 6.901 (nuovo massimo di chiusura)
Russell 2000: +1,21% → 2.590,61 (dopo i massimi del giorno precedente)
NASDAQ: -0,25% → 23.593,86
Il mercato ha ripercorso gran parte del movimento successivo alla riunione del FOMC durante la notte.
Dopo circa mezz’ora, gli acquirenti sono entrati per comprare il ribasso: gli investitori temevano che il messaggio del FOMC potesse risultare eccessivamente aggressivo dopo il taglio dei tassi.
Quando il tono si è rivelato leggermente più accomodante del previsto, il quadro è cambiato.
Il punto chiave
Mi piace la risposta del mercato dopo il FOMC. La forza del consumatore statunitense dovrebbe aiutarci ad affrontare le festività natalizie.
Con una maggiore propensione al rischio e flussi che si spostano verso le small cap, mi aspetto una buona performance verso la fine dell’anno.
Tech sotto pressione: il caso Oracle (ORCL)
Il NASDAQ, invece, non ha partecipato al rialzo. È possibile che Oracle (ORCL) abbia rappresentato il punto critico, con un calo del 10,8%.
La società continua a investire in modo significativo nell’intelligenza artificiale, ma i ricavi di 16,1 miliardi di dollari sono risultati inferiori alle attese.
Nonostante la crescita anno su anno, questa mancanza ha riacceso le preoccupazioni sulle valutazioni del comparto AI e sull’enorme quantità di capitale che vi è confluita.
Broadcom (AVGO): numeri forti, reazione prudente
Gli investitori potrebbero guardare con maggiore attenzione ai risultati di Broadcom (AVGO), che ha superato la stima di consenso del 4,3% con ricavi pari a 18 miliardi di dollari.
Inoltre, la società prevede che il fatturato dei semiconduttori legati all’intelligenza artificiale nel primo trimestre raddoppierà su base annua, raggiungendo 8,2 miliardi di dollari.
Nonostante ciò, le azioni di AVGO sono scese di oltre il 3% nel dopo-mercato.
Settimana in recupero
Dopo due giorni di debolezza, i principali indici sono ora avviati verso una settimana positiva, sostenuti dal taglio dei tassi.
Il Dow Jones è in testa con un rialzo di circa +1,6%, mentre l’S&P 500 guadagna circa +0,4%.
Anche il NASDAQ, pur sotto pressione per le preoccupazioni legate all’intelligenza artificiale, rimane leggermente positivo su base settimanale.
Conclusione
Il miglioramento dell’ampiezza del mercato, tassi di interesse più favorevoli e un sentiment ancora prudente creano un contesto costruttivo per le azioni statunitensi.
Con una partecipazione più ampia al rialzo e una politica monetaria più accomodante in prossimità dei massimi storici, si rafforzano le basi per ulteriori guadagni.
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Gold sotto steroidi grazie un po a tutta la situazione + nostro zio powell.
punti di inversione non ne vedo ed eviterei di andare a cercarli. come successo a settembre/ottobre potrebbe continuare all'infinito e oltre.
al momento ad ogni correzione cerco posizioni long.
invece per chi pensasse di valutare short; quando succederà in un futuro prossimo vi aggiornerò qua come sempre.
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*Le mie idee su TradingView sono solo a scopo educativo e informativo.
Non sono consigli finanziari.
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Wall Street consolida mentre il dollaro scendeWALL STREET IN CONSOLIDAMENTO
Wall Street, ancora una volta, non riesce a scendere e chiude in altalena. Il Dow Jones è salito dell’1,34%, il Nasdaq ha perso lo 0,25% e l’S&P 500 ha chiuso a +0,21%.
Il Nasdaq ha inizialmente subito pressioni a causa di un’ampia ondata di vendite sui titoli tecnologici, dopo i deboli risultati di Oracle, considerata un indicatore del boom degli investimenti in intelligenza artificiale.
Oracle ha perso oltre il 10,8% dopo aver riportato ricavi inferiori alle aspettative, non aver rispettato le stime sulle vendite nel cloud e aver pubblicato previsioni deludenti.
Anche i produttori di chip hanno registrato forti ribassi, con perdite per Nvidia, Broadcom, AMD e Applied Materials. La maggior parte delle altre megacap ha chiuso in rosso, tra cui Apple, Amazon, Alphabet, Meta e Tesla.
Al contrario, il Dow Jones ha guadagnato più di 300 punti, raggiungendo un nuovo massimo storico, sostenuto dalle ottime performance di Visa (+3%), 3M (+2,1%), Walt Disney (+2,1%) e Home Depot (+2,1%).
DOLLAR INDEX E TASSI
L’indice del dollaro è sceso a 97,80, il minimo delle ultime otto settimane, poiché i dati più deboli sull’occupazione hanno rafforzato le aspettative di due tagli dei tassi da parte della Fed nel 2026.
Considerando che alla fine del mandato di Jerome Powell, il 15 maggio 2026, il nuovo governatore sarà presumibilmente Kevin Hassett — attuale consigliere economico della Casa Bianca e favorevole a sostenere le richieste di Trump per un costo del denaro più basso — è comprensibile come ciò possa favorire un riaggiustamento dei tassi USA verso il basso nel medio termine.
Sul fronte macro, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono aumentate più del previsto nella settimana del 6 dicembre, raggiungendo il livello più alto in oltre due mesi. Ciò è avvenuto dopo la decisione della Federal Reserve di attuare il terzo taglio dei tassi dell’anno, pari a un quarto di punto.
La Fed ha inoltre segnalato una prospettiva meno aggressiva rispetto a quanto previsto dai mercati. Powell ha lasciato intendere che un aumento dei tassi è fuori discussione, spingendo gli operatori a scontare altri due tagli nel 2026, sebbene le proiezioni ufficiali ne indichino solo uno.
La banca centrale ha anche annunciato l’avvio di acquisti di titoli del Tesoro a breve termine per sostenere la liquidità del mercato a partire dal 12 dicembre, con un primo round da circa 40 miliardi di dollari. Di fatto, un ritorno al QE.
Nel frattempo, le previsioni di inflazione sono state abbassate al 2,5% per il 2025 e al 2,4% per il 2026, rimanendo leggermente sopra l’obiettivo del 2%.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 44.000 unità rispetto alla settimana precedente, raggiungendo quota 236.000 per il periodo conclusosi il 6 dicembre 2025. L’aumento interrompe una serie di quattro settimane consecutive di calo e supera le attese di 220.000.
Si tratta del maggiore incremento settimanale da marzo 2020 e segue la settimana del Ringraziamento, quando le richieste erano scese al livello più basso in oltre tre anni.
Le richieste iniziali tendono a mostrare maggiore volatilità durante le festività, un andamento che probabilmente proseguirà fino a fine anno.
Le richieste continuative sono invece scese a 1.838.000 nella settimana conclusasi il 29 novembre, il minimo dal 12 aprile 2025, in calo rispetto a 1.937.000 (rivisti al ribasso) e ben sotto le attese di 1.950.000.
USA, BILANCIA COMMERCIALE
Gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale di 52,8 miliardi di dollari a settembre 2025, il più basso da giugno 2020, in calo rispetto ai 59,3 miliardi di agosto e molto inferiore alle previsioni di 63,3 miliardi.
Le esportazioni sono aumentate del 3% a 289,3 miliardi di dollari, il secondo livello più alto mai registrato, trainate da oro non monetario, prodotti farmaceutici e servizi finanziari. Sono invece diminuite le vendite di computer, viaggi e trasporti.
Le importazioni sono cresciute più lentamente, dello 0,6%, raggiungendo 342,1 miliardi di dollari.
A settembre, il deficit commerciale maggiore è stato registrato con l’Irlanda (-18,2 miliardi), seguita da Messico (-17,8 miliardi) e Unione Europea (-17,8 miliardi).
Il divario con la Cina si è ridotto a 11,4 miliardi, mentre quello con il Vietnam è rimasto stabile a 14,4 miliardi. Il deficit con il Canada è stato pari a 4,9 miliardi.
Saverio Berlinzani
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Senza QE della Fed, gli altcoin resteranno deboliLa Federal Reserve statunitense (FED) ha ridotto il tasso dei federal funds al 3,75% e ha annunciato l’inizio di una fase di Quantitative Easing tecnico (QE tecnico), cioè l’acquisto di obbligazioni a breve termine per garantire la liquidità del mercato monetario e del mercato interbancario.
Siamo ora in una situazione di equilibrio tra l’obiettivo di inflazione e quello relativo al mercato del lavoro. Va inoltre ricordato che il programma di Quantitative Tightening (QT) è in pausa da lunedì 1° dicembre. In altre parole, la FED è pronta a utilizzare il proprio bilancio per assorbire qualsiasi tensione nei mercati monetario e interbancario, e per evitare che i rendimenti obbligazionari diventino un freno per le finanze pubbliche e per le imprese.
In questo contesto, l’analisi del rapporto Altcoins/Bitcoin (vedi grafico allegato) assume pieno significato: le fasi di sovraperformance degli altcoin rispetto al Bitcoin sono strettamente correlate alla traiettoria del bilancio della FED. Ed è evidente che un semplice “QE tecnico” non è sufficiente: solo un vero programma di QE classico riaccende realmente il mercato degli altcoin.
È fondamentale distinguere i due strumenti. Un QE tecnico non rappresenta un ciclo sostenuto di creazione monetaria: il suo impatto sui tassi a lungo termine è limitato. Fornisce soprattutto liquidità temporanea per garantire la fluidità del mercato monetario —operazioni repo, aggiustamenti transitori del bilancio, interventi mirati in caso di tensioni. Ciò impedisce un improvviso rialzo dei tassi a breve, ma non costituisce una vera politica espansiva.
Al contrario, un QE classico ha effetti potenti: comprime l’intera curva dei rendimenti, stimola il credito e avvia un vero ciclo di appetito per il rischio. Il QE tecnico funge da ammortizzatore, non da motore. Previene crisi di liquidità, ma non crea l’impulso strutturale necessario affinché gli altcoin ritrovino una dinamica rialzista.
Ecco perché le indicazioni della FED sull’evoluzione futura del suo bilancio saranno decisive per la tendenza degli altcoin nel 2026.
Il grafico evidenzia un punto essenziale: dal 2022, il rapporto Altcoins/Bitcoin scende all’interno di un ampio cuneo discendente, quasi come riflesso della contrazione del bilancio della FED. La sincronizzazione è impressionante: ogni massimo del rapporto coincide con l’inizio di una fase di QT. Al contrario, la fine dei cicli di QT ha permesso una stabilizzazione del rapporto, ma è stato il QE del marzo 2020 a provocare l’esplosione rialzista degli altcoin.
Oggi, il rapporto sta nuovamente testando il limite inferiore di questo cuneo pluriennale —un livello di compressione estrema che spesso precede importanti inversioni… ma solo se la liquidità sistemica ritorna, cioè con un vero programma di QE e non con un semplice QE tecnico.
In sintesi: il grafico conferma ciò che la macroeconomia suggerisce da tempo: gli altcoin potranno davvero ripartire soltanto quando il QE tornerà a essere uno strumento pienamente attivo della politica monetaria statunitense.
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La FOMC di ieri?
La Fed ha tagliato i tassi, ma il tono non era quello morbido che molti si aspettavano.
Powell ha parlato chiaro: l’inflazione sta scendendo, sì, però non abbastanza per partire subito con un ciclo di tagli veloce.
Quindi: taglio sì, ma con prudenza. Classico hawkish cut.
Giornata mista, movimento coerente con il messaggio della Fed.
🔹Mentre la Fed taglia, altre banche centrali (come la RBA) parlano di rialzi. Questa divergenza rafforza l’oro e indebolisce il dollaro. Anche se la Fed smettesse di tagliare, i rischi su valuta e inflazione restano dalla parte del metallo prezioso.
L’oro è tornato una moneta di fiducia geopolitica, non solo un bene rifugio.
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