Oltre l'analisi tecnica
AUD/USD a un bivio: rimbalzo o breakout sulla trendline?Questa mattina l’AUD/USD si sta muovendo in prossimità della trendline ribassista (gialla), un livello dinamico che potrebbe decidere le prossime ore di mercato.
📉 Scenario ribassista (mancata rottura trendline):
* Possibile ritracciamento verso 0,6552
* Estensione verso 0,6543 – 0,6540 – 0,6537
📈 Scenario rialzista (rottura della trendline):
* Possibile ripartenza verso 0,6593
* Target successivo in area 0,6600
La reazione dei prezzi sulla trendline sarà decisiva per valutare se si tratta solo di un pullback o dell’inizio di un’inversione strutturale.
3.8k Gold (PCE CLEAN)ho bisogno del tuo sostegno.
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🟡 Analysis Gold
Come mai venerdì a fine giornata Gold ha dato uno short e poi oggi è esploso?
Venerdì, dopo l’uscita dei dati in linea con le attese, Gold rimaneva comunque forte sia dal lato della price action sia da quello fondamentale. Per questo sono rimasto long, come indicato.
• La Fed guarda soprattutto al core PCE. Un ritmo mensile dello 0,2% è coerente con un’inflazione che continua a scendere verso l’obiettivo.
• L’aumento dell’headline è stato notato ma non cambia la politica: i mercati avevano già assorbito lo “scossone CPI”, quindi un PCE core in linea non ha spostato il quadro
• I consumi restano solidi, sostengono la crescita ma senza costringere a prezzare nuovi rialzi.
Il PCE di agosto è uscito in linea con le attese sulle misure preferite dalla Fed. Il core PCE è rimasto stabile (+0,2% m/m, +2,9% y/y), mentre l’headline è salito (+0,3% m/m, +2,7% y/y) spinto da energia e alimentari.
La domanda delle famiglie ha tenuto, con la spesa che cresce più dei redditi.
Reazione dei mercati risk-on: l’oro ha esteso il breakout, il dollaro si è indebolito dopo un rimbalzo iniziale, azioni e crypto hanno guadagnato dato che il dato non ha rilanciato lo scenario di “tassi più alti per molto più tempo”.
📌 Bias resta rialzista. L’oro ha confermato slancio sopra 3.800$.
il superamento potrebbe aprire porte ai 3.900$.
⚠️ Attenzione⚠️: le posizioni long sopra 3.800$ sono molto cariche, quindi possibili prese di profitto più ampie in vista dei dati NFP di questa settimana.
ORA BISOGNA ATTENDERE! NO FOMO
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
long LTAM da 15,01 no stoplong LTAM da 15,01 no stop, presi 70pezzi su buona reazione settimanale e poderosa sul mensile, volumi importanti a sostegno, speriamo che qualcheduno non sia severamente pessimista sul progredire delle schermaglie militari nel vecchio continente, per dire che se non accade, lo facciamo accadere!
Oltre l'analisi conflittografica!
Wall Street rimbalza, focus su inflazione e lavorECONOMIA USA TIENE, WALL STREET ANCHE
Wall Street ha chiuso in rialzo venerdì, con gli investitori che hanno reagito positivamente al rapporto sull’inflazione, nonostante la nuova ondata di dazi annunciata dal Presidente Trump e l’indebolimento del sentiment dei consumatori.
L’S&P 500 è salito dello 0,6%, il Nasdaq 100 dello 0,4% e il Dow Jones dello 0,65%, interrompendo una serie di tre sedute negative consecutive.
L’indice PCE di agosto, considerato dalla Fed come il vero indicatore dell’inflazione, ha mostrato un incremento del 2,9% su base annua nel dato core, rafforzando le aspettative di due tagli dei tassi di un quarto di punto nelle prossime riunioni.
Boeing (+3,6%) e le principali banche hanno contribuito al rialzo degli indici. Anche le notizie aziendali, come il balzo dell’8,4% di Global Foundries grazie alle normative pianificate per la produzione di chip negli Stati Uniti, hanno fornito ulteriore supporto.
Allo stesso tempo, i nuovi dazi su prodotti farmaceutici, autocarri pesanti e mobili introdotti da Trump hanno aumentato l’incertezza, insieme alle preoccupazioni per un possibile blocco delle attività governative.
Nel bilancio settimanale, l’S&P 500 ha perso lo 0,3%, il Nasdaq è sceso dello 0,7%, mentre il Dow Jones è rimasto invariato.
VALUTE
Il dollaro torna a perdere quota, pur rimanendo sopra i supporti chiave di medio termine.
L’euro è tornato sopra 1,1700, con un rimbalzo di 70 pips dai minimi della scorsa settimana. Anche il Cable ha recuperato da 1,3320 fino ad area 1,3410.
USD/JPY ha ripiegato meno, con una correzione di circa 50 pips, mentre le valute oceaniche mostrano ancora debolezza.
Fare previsioni resta difficile in un contesto complesso, tra tensioni geopolitiche, incertezze commerciali e dati macroeconomici divergenti tra i vari Paesi, che alimentano instabilità e decorrelazione nei rapporti di cambio.
DATI USA
La spesa personale negli Stati Uniti è aumentata dello 0,6% rispetto al mese precedente, raggiungendo i 21.112 miliardi di dollari ad agosto 2025. Il dato supera lo 0,5% di luglio e le attese di mercato.
Si tratta dell’aumento più significativo degli ultimi cinque mesi, segnale di una certa resilienza dell’economia statunitense, nonostante l’incertezza economica e gli elevati costi di finanziamento.
La spesa per beni non durevoli è rimbalzata (+0,8% contro 0,0% di luglio), mentre quella per i servizi è cresciuta stabilmente (+0,5%). I consumi per beni durevoli, invece, hanno rallentato (+0,8% contro +1,7%).
USA, PCE SOLIDO
L’indice dei prezzi PCE è salito dello 0,3% su base mensile ad agosto 2025, dopo un +0,2% a luglio, in linea con le attese.
I prezzi dei beni sono aumentati dello 0,1%, rimbalzando dal calo dello 0,1% del mese precedente. I costi dei servizi sono cresciuti dello 0,3%, come a luglio.
Il PCE core è aumentato dello 0,2%, in linea con la revisione di luglio e con le previsioni. I prezzi alimentari sono saliti dello 0,5%, dopo un calo dello 0,1%, e anche i costi energetici sono rimbalzati.
Su base annua, l’inflazione PCE complessiva è accelerata al 2,7%, il livello più alto degli ultimi sei mesi. L’inflazione PCE core è rimasta stabile al 2,9%. Entrambi i dati sono in linea con le attese.
EUROZONA, INFLAZIONE IN RIPRESA
Le aspettative di inflazione al consumo nell’Eurozona sono salite al 2,8% ad agosto 2025, il livello più alto degli ultimi tre mesi, rispetto al 2,6% di luglio.
Le aspettative a tre anni sono rimaste stabili al 2,5%, mentre quelle a cinque anni sono aumentate al 2,2%, massimo da agosto 2022.
SETTIMANA ENTRANTE
La settimana che inizia oggi sarà cruciale, con la pubblicazione di nuovi dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti: salari, disoccupazione e crescita salariale influenzeranno il percorso di politica monetaria della Fed fino a fine anno.
Tra gli aggiornamenti attesi ci sono il rapporto ADP sull’occupazione, i dati JOLTS e i tagli previsti dal programma Challenger.
Gli investitori monitoreranno anche il rischio di una chiusura del governo statunitense all’inizio del nuovo anno fiscale.
In Europa, sono attesi nuovi dati sull’inflazione, inclusi quelli sui prezzi al consumo di Turchia e Svizzera.
Negli Stati Uniti verranno pubblicati gli indici PMI ISM, in parallelo con i PMI di Cina, Italia, Canada, Brasile, Messico, Corea del Sud e Paesi ASEAN.
Sul fronte della politica monetaria, sono attese decisioni sui tassi in Australia e India
Saverio Berlinzani
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Gli elementi fondamentali di una strategia di tradingNel mondo del trading esistono centinaia di strategie diverse basate su analisi fondamentali, tecniche o una combinazione di entrambe. Nonostante questa grande varietà, ogni strategia profittevole condivide una struttura di base simile.
La definizione degli strumenti di trading
Il primo componente fondamentale di una strategia riguarda la scelta degli strumenti finanziari da monitorare e negoziare. Una strategia deve specificare chiaramente quali asset includere nella watch list, perché ogni mercato e strumento ha caratteristiche, volatilità e dinamiche differenti. Avere una lista ristretta e chiara di strumenti consente di mantenere focus, approfondire le proprie competenze specifiche e cogliere tempestivamente le migliori opportunità di mercato.
I motivi di apertura di una posizione
Il secondo elemento chiave è rappresentato dalle condizioni precise che giustificano l’apertura di una posizione. Le “entry reasons” definiscono quali segnali o setup il trader deve identificare prima di entrare sul mercato. Questo approccio rigoroso aiuta a evitare aperture impulsive e a migliorare la qualità delle operazioni. Lo stesso strumento può offrire opportunità diverse a seconda della strategia adottata, evidenziando l’importanza di una metodica definita e replicabile.
Gestione del rischio
Un elemento imprescindibile nella strategia è la definizione in anticipo della dimensione delle posizioni da assumere per ogni trade. Il corretto calcolo del lotto in funzione del rischio tollerato è cruciale per preservare il capitale. Una regola comune, facilmente applicabile, è rischiare solo una piccola percentuale del conto per operazione, tipicamente l’1%. Calcolare la size della posizione in base alla distanza dello stop loss e alla percentuale di rischio prefissata permette di controllare la perdita massima su ogni trade, rendendo il portafoglio più resiliente in caso di serie negative.
Gestione attiva delle posizioni
L’ultimo, ma non meno importante, elemento sono le regole di gestione delle posizioni aperte. La strategia deve definire chiaramente quando e come chiudere un trade in perdita (stop loss), come e dove prendere profitto (take profit) e se e quando applicare tecniche di trailing stop per proteggere i guadagni parziali. Queste regole assicurano che le operazioni siano gestite in modo disciplinato, limitando le perdite e massimizzando i profitti.
Conclusione
Questi quattro elementi costituiscono la base comune e imprescindibile di ogni strategia di trading profittevole. Pur potendo integrare ulteriori componenti e personalizzazioni, chi vuole costruire una strategia solida deve prima assicurarsi di avere questi fondamenti ben chiari e definiti. Una strategia completa e ben strutturata permette di operare con maggiore consapevolezza, disciplina e resilienza, aumentando le probabilità di successo nel lungo termine.
Pfizer, brevetti in scadenza, e transazioni importanti in vistaLa traiettoria dei ricavi di Pfizer è stata a dir poco spettacolare. Partendo da $41,7 miliardi nel 2020, il fatturato è più che raddoppiato, raggiungendo un picco storico di $100,3 miliardi nel 2022, per poi iniziare la sua discesa. Questa crescita esponenziale è stata quasi interamente trainata da due prodotti: il vaccino Comirnaty, che da solo ha generato $37,8 miliardi nel 2022, e il trattamento antivirale Paxlovid, con $18,9 miliardi nello stesso anno. L'impatto di questi prodotti è stato talmente profondo da creare una potenziale "trappola di valutazione". Gli attuali multipli di mercato, come il rapporto Prezzo/Utili (P/E), sono calcolati su utili straordinari e non ricorrenti, facendo apparire il titolo ingannevolmente a buon mercato. L'analisi critica richiede di isolare queste entrate transitorie per valutare la salute del portafoglio prodotti di base, che rappresenta il vero motore di valore a lungo termine dell'azienda.
Dal punto di vista della redditività, Pfizer ha mantenuto margini robusti. Il margine di profitto lordo si è attestato su un impressionante 73,8% e il margine operativo intorno al 18,6%. L'utile netto ha seguito la traiettoria dei ricavi, esplodendo da $9,2 miliardi nel 2020 a $31,4 miliardi nel 2022, con un conseguente aumento dell'utile per azione (EPS) diluito da $1,63 a $5,47. Questo picco di redditività, tuttavia, deve essere interpretato come un evento eccezionale e non sostenibile nel lungo periodo.
Lo stato patrimoniale di Pfizer riflette il massiccio afflusso di cassa degli anni di picco. Il totale delle attività è cresciuto da $154,2 miliardi nel 2020 a $226,5 miliardi nel 2023, prima di ridursi leggermente a $213,4 miliardi nel 2024. Questo capitale non è rimasto inattivo. L'enorme liquidità generata è stata, e continua ad essere, un'arma strategica per affrontare la più grande minaccia futura: il "patent cliff". L'azienda sta attivamente impiegando questa liquidità per acquisizioni strategiche, come quella da $4,9 miliardi di Metsera per entrare nel promettente mercato dei farmaci per l'obesità, segnalando un passaggio cruciale dalla crescita organica alla crescita per linee esterne.
La struttura del passivo mostra un aumento del debito a lungo termine, portando a un rapporto Debito/Patrimonio Netto di 0,6967. Sebbene questo livello di leva sia attualmente gestibile, la sua sostenibilità dipenderà dalla capacità dell'azienda di mantenere flussi di cassa solidi anche dopo la scadenza dei brevetti chiave. Il patrimonio netto degli azionisti è aumentato fino a $95,9 miliardi nel 2022, per poi scendere a $88,5 miliardi nel 2024, riflettendo l'impatto dei dividendi e di altre voci di conto economico complessivo.
L'analisi dei flussi di cassa è fondamentale per comprendere la reale capacità di generazione di liquidità di Pfizer, specialmente in un periodo di utili contabili volatili.
Il flusso di cassa operativo (CFO) ha rispecchiato l'andamento del conto economico, raggiungendo un picco di $32,6 miliardi nel 2021 prima di iniziare a diminuire. La stretta correlazione tra l'utile netto e il CFO durante questo periodo indica un'elevata qualità degli utili, confermando che i profitti riportati erano sostenuti da reali incassi di cassa. Tuttavia, con l'avvio del programma di riduzione dei costi da $4,5 miliardi , potrebbero emergere oneri di ristrutturazione che distorceranno l'utile netto. In questo contesto di transizione, il flusso di cassa libero diventerà un indicatore ancora più affidabile della salute finanziaria sottostante.
Il flusso di cassa da attività di investimento (CFI) è stato costantemente negativo, con deflussi significativi di $-22,5 miliardi nel 2021 e $-32,3 miliardi nel 2023. Questi deflussi non sono un segnale di allarme, ma piuttosto la prova della strategia di impiego del capitale per acquisizioni e investimenti a breve termine.
Il flusso di cassa da attività di finanziamento (CFF) mostra deflussi costanti, principalmente dovuti al pagamento di dividendi (cresciuti da $8,4 miliardi nel 2020 a $9,0 miliardi nel 2022) e alla gestione del debito. È notevole l'assenza di significativi programmi di riacquisto di azioni proprie, come confermato dalle previsioni aziendali che non ne prevedono per il 2024 e il 2025. Questa scelta strategica indica che il management ritiene che le acquisizioni esterne offrano un ritorno sul capitale superiore rispetto al riacquisto di azioni proprie, una mossa che segnala chiaramente dove l'azienda vede la necessità più urgente e il miglior utilizzo della liquidità.
Gli indici di redditività, come il Return on Equity (ROE) e il Return on Assets (ROA), hanno raggiunto il loro apice nel 2022 (con un ROE normalizzato del 21,59%) per poi diminuire, riflettendo la normalizzazione degli utili. Gli indici di liquidità, con un Current Ratio di 1,16x e un Quick Ratio di 0,78x, indicano una capacità adeguata di far fronte agli obblighi a breve termine.
Dal punto di vista della solvibilità, il rapporto Debito/Patrimonio Netto è moderato (0,6967), ma l'indice di copertura degli interessi (Interest Coverage Ratio), che si attesta tra 4,5x e 5,0x, è un punto da monitorare. Sebbene un valore di 5x non rappresenti un pericolo immediato, è significativamente inferiore a quello di concorrenti come Merck (15,66x) e Eli Lilly (19,33x). Ciò indica una minore capacità di assorbire shock negativi sugli utili operativi prima che la capacità di servire il debito venga compromessa, limitando potenzialmente la flessibilità finanziaria futura. I multipli di valutazione (P/E a 7,01x, P/S a 2,12x, P/B a 1,52x) sono bassi rispetto ai peer e alla media storica, riflettendo il pessimismo del mercato riguardo alle prospettive di crescita.
Risparmiandovi tutti i passaggi del calcolo, stimiamo un wacc al 5,60%.
Valutazione tramite Discounted Cash Flow (DCF)
Il modello si basa su un orizzonte di previsione di 5 anni (2025-2029) e un valore terminale.
• Proiezioni dei Ricavi: Il punto di partenza sono le previsioni di Pfizer per il 2025, con ricavi attesi tra $61,0 e $64,0 miliardi. Si utilizza il punto medio di $62,5 miliardi. Per gli anni successivi (2026-2028), si modella una contrazione dei ricavi del 5% annuo per riflettere l'impatto della scadenza dei brevetti di farmaci chiave come Eliquis e Ibrance, che mettono a rischio $17-18 miliardi di fatturato annuo. Dal 2029 in poi, si ipotizza una modesta ripresa della crescita al 2,5%, trainata da nuovi prodotti e acquisizioni.
• Proiezioni FCFF: Si proietta l'FCFF mantenendo un margine sul fatturato coerente con la media storica, tenendo conto dei benefici derivanti dal programma di riduzione dei costi.
• Valore Terminale (TV): Calcolato con il modello di crescita di Gordon, assumendo un tasso di crescita perpetuo (g) conservativo del 2,0%. TV=FCFF2029×(1+g)/(WACC−g).
• Valore d'Impresa (EV): È la somma dei valori attuali degli FCFF previsti per i 5 anni e del valore attuale del Valore Terminale, scontati al WACC del 5,60%.
La valutazione è estremamente sensibile alle ipotesi sulla capacità di Pfizer di colmare il gap di fatturato. Anche piccole variazioni nel tasso di crescita post-2026 hanno un impatto amplificato sul valore finale.
5.2 Valore Equo e Margine di Sicurezza
• Valore del Patrimonio Netto (Equity Value): Calcolato sottraendo il Debito Netto (Debito Totale - Cassa e equivalenti) dal Valore d'Impresa.
• Valore Intrinseco per Azione: Valore del Patrimonio Netto diviso per il numero di azioni diluite in circolazione (5,74 miliardi ).
• Confronto e Margine di Sicurezza: Il valore intrinseco calcolato viene confrontato con il prezzo di mercato di $23,76.
Per concludere a mio avviso
Il valore intrinseco calcolato di $29,85 è in linea con il prezzo obiettivo medio degli analisti, che si attesta intorno a $29. Ciò suggerisce che il mercato e gli analisti hanno già incorporato nei loro modelli una parziale ripresa e una gestione efficace del patent cliff. Il potenziale di rialzo del 25% rappresenta quindi il compenso atteso dal mercato per assumersi il rischio di esecuzione legato a questa complessa transizione.
Il potenziale di rialzo del 25% identificato non appare sufficientemente ampio da compensare pienamente i rischi di esecuzione associati alla trasformazione più significativa che l'azienda abbia affrontato nell'ultimo decennio. Un investimento in Pfizer oggi non è un investimento nei suoi attuali farmaci, ma una scommessa sulla capacità del management di acquisire e integrare con successo nuove fonti di crescita.
Caduta interrotta: cosa prepara la Fed?Wall Street spezza la caduta: dietro al rimbalzo di venerdì si nasconde la prossima mossa della Fed
Le azioni interrompono una sequenza di tre ribassi, ma chiudono la settimana in calo
Venerdì i listini hanno interrotto la striscia negativa durata tre giorni; tuttavia, i principali indici hanno archiviato la prima settimana in perdita del mese. Nel complesso, gli investitori possono comunque ritenersi soddisfatti dell’andamento di settembre.
Il Dow Jones è avanzato dello 0,65% (quasi 300 punti) a quota 46.247,29; l’S&P 500 è salito dello 0,59% a 6.643,70, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,44% (circa 100 punti) attestandosi a 22.484,07.
L’indice dei prezzi PCE pubblicato venerdì ha coinciso con le attese del mercato: l’inflazione complessiva è aumentata dello 0,3% su base mensile e del 2,7% su base annua, mentre il dato “core” è salito dello 0,2% e del 2,9%. Tali valori, pur restando ben al di sopra dell’obiettivo del 2%, non mostrano un’accelerazione significativa. Nulla, quindi, che possa modificare nell’immediato le prospettive della Fed in merito ai futuri tagli dei tassi.
A meno di sorprese nei prossimi dati macroeconomici, la banca centrale statunitense appare orientata a un ulteriore ribasso dei tassi in ottobre, con la possibilità di un secondo intervento a dicembre. Tuttavia, la Fed continua a ribadire che ogni decisione dipenderà dai dati, i quali assumono dunque un peso crescente.
Negli ultimi giorni alcuni indicatori avevano generato un certo nervosismo: il PIL del secondo trimestre, al 3,8% contro il 3,3% previsto, e le richieste di sussidi di disoccupazione scese a 218.000 (attese 235.000). Una congiuntura eccessivamente robusta potrebbe infatti frenare i tagli, tanto più che il presidente Jerome Powell si mostra restio a un allentamento eccessivo dopo la riduzione di 25 punti base.
Intanto, l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso a 55,1 dai 58,2 di agosto, ma il dato resta vicino alle previsioni. Le aspettative d’inflazione a un anno e di lungo periodo risultano entrambe in calo, un segnale accolto favorevolmente dal mercato.
La prossima settimana sarà cruciale sul fronte del lavoro: martedì usciranno le posizioni vacanti, mercoledì l’ADP, giovedì le consuete richieste di sussidi e venerdì le buste paga non agricole, il dato più atteso. Il report precedente aveva mostrato soltanto 22.000 nuovi posti, contro i 75.000 previsti, alimentando timori di recessione ma anche speranze di nuovi tagli. Per settembre la stima è di circa 45.000 unità.
Sul piano politico, l’attenzione si concentra sul rischio di shutdown federale dal 1° ottobre: eventi che, storicamente, hanno avuto impatti limitati sui mercati, ma che potrebbero ritardare la pubblicazione di alcuni report macroeconomici.
Da Washington arrivano inoltre nuove tensioni tariffarie: il presidente Trump ha minacciato un’imposta del 100% sui farmaci di marca prodotti all’estero. A queste si aggiungono una tariffa del 25% sui camion pesanti e del 50% su arredi da cucina e bagno, oltre all’annuncio di possibili limiti all’importazione di semiconduttori.
Nonostante le preoccupazioni, la settimana si è chiusa con ribassi contenuti: il Nasdaq ha perso lo 0,7%, l’S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,2%. Si tratta della prima flessione per Nasdaq e S&P dopo quattro settimane positive, un bilancio comunque favorevole per un mese storicamente complesso come settembre.
Marco Bernasconi Trading
Ethereum a un Bivio!Conferma sopra 4.071,17 | Metodo Ciclico 3.0Timeframe 11D: finché non si scende e consolida sotto 3.680,80, è presto per parlare di inversione strutturale.
Timeframe Daily: il minimo del 25/09 può essere nuovo T+2 (anche T+3/T+4 o 5° T+2 se semestrale in massima estensione).
Operatività (1H): in formazione Genesis T+2 → conferma sopra 4.071,17 $.
In caso di conferma: probabile riempimento FVG della discesa scorsa.
Area 4.260 $: possibile settimanale inverso che si vincola al ribasso → implica spinta rialzista lato prezzo.
Livelli:
4.071,17 = trigger di conferma
4.260 = zona di confluenza/gestione weekly inverso
3.680,80 (11D) = inversione solo con discesa e consolidazione sotto
Metodo Ciclico 3.0 = lettura cicli + pattern (Genesis/Eclipse) per anticipare i movimenti.
📌 Per risorse e contenuti extra sul Metodo Ciclico 3.0, dai un’occhiata al link in bio.
Bitcoin a un Punto Decisivo! Metodo Ciclico 3.0Bitcoin ha perso il livello chiave di 113.929 $, aprendo scenari complessi.
📊 Punti chiave:
Dal massimo del 18/09 è partito un mensile inverso. Se il massimo viene ri-vincolato al ribasso, i prezzi potrebbero tornare a nuovi massimi.
Sotto 102.430 $ con stabilizzazione → rischio partenza di un quadriennale inverso.
Breve periodo: in chiusura un T+1 (entro lunedì/martedì). Attesa partenza di un nuovo settimanale inverso → se si ri-vincola al ribasso → continuazione rialzista.
👉 Con il Metodo Ciclico 3.0 interpretiamo i livelli chiave con i pattern Eclipse e Genesis, per anticipare i prossimi movimenti.
Rottura confermata: l'EUR/USD segue il copione tecnicoNell’analisi di ieri avevamo evidenziato il ruolo chiave della trendline dinamica (gialla). Come previsto, la sua rottura ha spinto i prezzi al ribasso, confermando la validità dello scenario delineato.
Attualmente il cambio sta tentando un rimbalzo in area 1,1700, ma solo un recupero deciso sopra 1,1750–1,1764 riaprirebbe spazio verso i target superiori. In caso contrario, i prezzi potrebbero continuare a consolidare sotto pressione.
🔎 Resta interessante monitorare la reazione nelle prossime sessioni: sarà un semplice pullback o l’inizio di un recupero più strutturato?
26 SET | SUPPOSTA DEL GIORNOITA
Salve a tutti
siamo ancora in attesa della partenza di un nuovo T-1 dall'indice
il trigger 🟢 LONG si trova alla rottura del top del 26
Entry: 109.628
TP: 113.747
SL: 108.533
allego 💊 supposta (youtube.com) per visione di insieme
la discesa probabilmente non è finita
ENG
Hello everyone,
We are still waiting for the start of a new T-1 from the index.
The 🟢 LONG trigger is at the break of the July 26 top.
Entry: 109,628
TP: 113,747
SL: 108,533
Attaching 💊 Supposta
for an overview.
The downside is probably not over yet.
Xau Infalzione Usa PCEho bisogno del tuo sostegno.
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🟡 Analysis Gold
📊 ieri abbiamo avuto pil e job,
perche gold è sceso ??
PIL Q2 (finale): +3.8% (vs attese 3.3%) → crescita USA più forte.
Jobless Claims: 218K (vs attese 233K, prec. 232K) → mercato del lavoro ancora solido.
Existing Home Sales (Ago): 4.00M (in linea con attese) → settore immobiliare stabile.
➡️ Impatto
Dati tutti migliori delle attese → USD sostenuto, rendimenti in salita, oro sotto pressione.
Equities hanno tenuto ma con upside limitato, perché PIL forte + lavoro solido = Fed meno propensa a tagliare presto.
È il dato più importante della settimana.
Dopo i dati forti di ieri, il mercato entra al PCE con bias “hawkish”.
Se il PCE oggi conferma inflazione sostenuta → rafforza la narrativa “higher for longer” (USD ⬆️, Gold ⬇️).
Se invece il PCE sorprende al ribasso → il mercato ribilancia, oro e azionario pronti a rimbalzare.
✅ In sintesi:
Ieri: USD ha preso forza da dati macro solidi.
Oggi: tutto gira intorno al PCE core → può confermare o ribaltare lo scenario.
come mi muvoerò personalmente? all'uscita dei dati mi posizionerò in base al numero.
🔥 Scenario “Hot” (inflazione più forte)
Core PCE mensile (m/m) ≥ 0.3%
Core PCE annuale (y/y) ≥ 3.0%
Rendimenti USA 2 anni → verso 3.75–3.80%
Gold 🔻 possibile discesa
USD ⬆️ più forte
❄️ Scenario “Cool” (inflazione più debole)
Core PCE mensile (m/m) ≤ 0.1%
Core PCE annuale (y/y) ≤ 2.8%
Rendimenti USA 2 anni → giù verso 3.55–3.60%
Gold ⬆️ sopra i massimi
USD ⬇️ più debole
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Wall Street rallenta, PIL USA sorprende al rialzoWALL STREET PERDE MOMENTUM
Wall Street ha chiuso ieri in ribasso per la terza seduta consecutiva. L’S&P 500 ha perso lo 0,76%, il Nasdaq l’1,07% e il Dow Jones lo 0,28%.
Dopo le dichiarazioni di Jerome Powell, che ha sottolineato come i prezzi azionari siano elevati, il mercato ha perso slancio. Gli operatori attendono ora le prossime mosse della Fed per valutare un eventuale rientro nel trend rialzista.
I dati macroeconomici pubblicati ieri indicano una persistente resilienza dell’economia e del mercato del lavoro statunitensi. Il PIL del secondo trimestre è cresciuto del 3,8%, in aumento rispetto al 3,3% precedente.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi da luglio. Gli ordini di beni durevoli sono aumentati inaspettatamente, mentre il divario commerciale si è ridotto più del previsto.
Il settore tecnologico è rimasto sotto pressione, insieme ai servizi di comunicazione e ai beni di consumo discrezionali. Al contrario, il comparto energetico ha sovraperformato.
Tesla ha perso il 3,4% a causa dei deludenti dati di vendita di agosto. Oracle è crollata di oltre il 6%. Anche Nvidia (-1,9%), Alphabet (-2,1%) e AMD (-2,9%) hanno registrato forti cali.
VALUTE
Il dollaro ha recuperato terreno, spingendo euro, sterlina, yen e valute oceaniche verso i primi supporti chiave: 1,1650 per EUR/USD, 1,3320 per GBP/USD e 150,00 per USD/JPY.
Per ora si tratta di correzioni all’interno di un trend rialzista più ampio. Tuttavia, un’accelerazione del momentum favorevole al dollaro potrebbe mettere a rischio questi livelli.
Le tensioni geopolitiche mantengono il franco svizzero vicino alle resistenze di medio periodo. EUR/CHF resta stabile a 0,9330, mentre USD/CHF rimane sotto quota 0,8000.
La sensazione è che, in caso di aumento del risk-off, i movimenti finora osservati possano amplificarsi con forte volatilità.
USA, BENI DUREVOLI
Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono aumentati del 2,9% su base mensile, raggiungendo i 312,1 miliardi di dollari ad agosto 2025. Il dato ha invertito il calo rivisto del 2,7% di luglio e ha superato le stime di mercato, che prevedevano una flessione dello 0,5%.
Parte dell’aumento potrebbe riflettere l’incremento dei prezzi più che dei volumi, a causa dei dazi sui beni importati che hanno aumentato i costi di produzione.
È il primo aumento degli ordini in tre mesi, trainato dai mezzi di trasporto, in particolare velivoli e componenti per la difesa e per uso commerciale.
I nuovi ordini sono saliti dello 0,4% escludendo i trasporti e dell’1,9% escludendo la difesa.
USA, PIL RIVISTO AL RIALZO
L’economia statunitense è cresciuta del 3,8% su base annua nel secondo trimestre del 2025, superando la seconda stima del 3,3%. Si tratta della performance più solida dal terzo trimestre del 2023.
Il dato riflette una revisione al rialzo della spesa al consumo. Il PCE è aumentato del 2,5%, trainato da una crescita più ampia nei servizi, mentre la spesa per beni è rimasta robusta.
Anche gli investimenti sono stati rivisti al rialzo, inclusi attrezzature e prodotti di proprietà intellettuale. I consumi pubblici si sono contratti leggermente meno del previsto.
Il contributo del commercio netto è stato rivisto al ribasso, con esportazioni in calo e importazioni diminuite del 29,3%.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 14.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 218.000 nella terza settimana di settembre. Il dato è ben al di sotto delle previsioni di 235.000 ed è il più basso degli ultimi due mesi.
Le richieste continuative sono scese a 1.926.000 nella seconda settimana del mese, il livello più basso da fine maggio.
Questi risultati contrastano con le recenti preoccupazioni per un deterioramento del mercato del lavoro, alimentate da dati occupazionali pessimisti che avevano spinto la Fed a riavviare il ciclo di tagli nonostante l’inflazione elevata.
ASIA, BORSE GIÙ
I mercati asiatici sono crollati venerdì, dopo la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre nuove tariffe a partire da ottobre.
Le misure includono dazi del 100% sui prodotti farmaceutici, del 25% sui camion pesanti e fino al 50% sui mobili.
I listini asiatici hanno seguito la discesa di Wall Street, penalizzati anche dai dati economici statunitensi più forti del previsto, che hanno ridotto le aspettative di tagli significativi dei tassi da parte della Federal Reserve.
Saverio Berlinzani
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FTSE MIB - TCY UpdateDomani attendiamo la conclusione di TCY Max (idealmente tarda mattina), abbiamo anche la prima occasione di chiudere TCY Max, ma questo potrà essere valutato solo a seguito del completamento di TYL Indice (ciclo 3 giorni), chiaramente il sospetto evidente è che il primo TYL avendo creato un doppio minimo serva per far partire un nuovo MTY (mensile), saremmo quindi in questo scenario solo nel primo TYL del MTY.
Target statistici come sempre indicati ne grafico, costruiti con il trentesimo e il settantesimo percentile, sia nel tempo che nel prezzo.
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EUR/USD – Prezzi in equilibrio sul supporto dinamicoIl cambio EUR/USD continua a rispettare i livelli già delineati nei giorni scorsi. Attualmente i prezzi si mantengono sopra il supporto dinamico (linea gialla), livello chiave per definire la prossima direzione del mercato.
🔹 Finché il supporto dinamico tiene:
* Range atteso: 1,1729 – 1,1737 (parte bassa)
* Resistenze intermedie: 1,1756 – 1,1764 (parte alta del range)
🔹 Cosa osservare nelle prossime ore:
* Una rottura al rialzo sopra 1,1764 potrebbe aprire spazio verso 1,1783 – 1,1799.
* Viceversa, una rottura sotto il supporto dinamico porterebbe il prezzo a testare i minimi in area 1,1729.
📊 In sintesi: il mercato si muove ancora in congestione, ma il livello dinamico resta la vera discriminante tra prosecuzione del recupero e ritorno verso i minimi.