Oltre l'analisi tecnica
XAU POST FOMCho bisogno del tuo sostegno.
Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
Capital.com è il mio alleato per l’analisi tecnica: grafici fluidi, puliti e precisi!
🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
🔥Cosa ha detto il FOMC ieri sera?
perche partito long? e poi short?
-La Fed ha tagliato i tassi di 25 punti base (0,25%).
Powell ha chiamato il taglio una misura di “risk-management,” citando debolezza (o rischi) nel mercato del lavoro.
Non ha garantito che i tagli successivi saranno frequenti o grandi.
Il comunicato dice che prossime decisioni sui tassi dipenderanno dai dati: “meeting-by-meeting situation.”
Quindi nessuna promessa forte di percorso “dovish” deciso.
Dopo il taglio, il dollaro si è rafforzato un po’ e i rendimenti dei Treasury sono saliti
👀Perché l’oro ha fatto così: salita immediata, poi discesa?
Salita iniziale:
Aspettative che dopo un taglio, la Fed possa tagliare ancora → scenario favorevole per l’oro (meno costo opportunità, tassi bassi, dollaro più debole).
Forte domanda come bene rifugio / protezione contro inflazione e incertezze geopolitiche.
Reuters
Discesa dopo:
Il messaggio “moderato” di Powell: taglio sì, ma niente impegno forte di altri tagli, e bisogno che i dati confermino.
Questo ha tolto slancio rialzista.
Il dollaro si è rafforzato. Quando il dollaro va su, oro (quotato in USD) diventa più caro per chi ha altre valute → meno domanda.
Alcuni hanno preso profitto subito dopo il record sopra 3.700$.
monitoriamo per oggi i minimi weekly e imbalance weekly, zona intorno ai 3620 3600 come segnata.
poii scendiamo su lvl piu discount.sempre segnati
📌e che si fa i prossimi giorni??
📊 Breve termine (giorni)
Scenario rialzista: dati USA deboli (lavoro, retail, produzione)
Scenario ribassista: dati forti o Fed più hawkish
Rendimenti/tassi in salita = pressione negativa sull’oro.
📆 Medio termine (settimane)
Fattori positivi: inflazione core che non cala, attese di tagli multipli, tensioni geopolitiche, acquisti banche centrali.
Fattori negativi: inflazione che scende veloce, dollaro forte, bond USA con rendimenti migliori
⏳ Lungo termine (mesi)
Scenario rialzista: politica Fed più dovish, tassi in calo, debolezza del dollaro → possibilità di nuovi massimi.
Rischi: inflazione persistente → Fed costretta a reagire, economia USA più forte del previsto, concorrenza da altri asset rifugio, tassi reali alti.
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
25 punti base, la Fed non sorprende i mercati…ma non finisce qui25 punti base, la Fed sorprende… non sorprendendo: ecco perché conta più di quanto sembri
Reazione annoiata al taglio dei tassi ampiamente atteso
Il mercato ha reagito con relativa indifferenza al primo taglio dei tassi d’interesse dell’anno da parte della Fed: una sorpresa sarebbe stata l’assenza di sorprese, poiché tutti si attendevano esattamente l’esito annunciato.
Ieri il FOMC ha ridotto i tassi di 25 punti base, in linea con previsioni che scontavano una probabilità superiore al 95% (una minoranza di analisti sperava in un taglio di 50 punti base). L’orientamento della Fed lascia intravedere altri due interventi quest’anno e una nuova riduzione nel prossimo.
Gli indici hanno reagito senza scosse: il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,57% (circa 260 punti) a quota 46.018,32; il Nasdaq ha perso lo 0,33% (72 punti) fermandosi a 22.261,33; l’S&P 500 è arretrato dello 0,10% a 6.600,35. In sostanza, il FOMC ha deciso che 25 punti base fossero sufficienti: ciò che il mercato si aspettava. La volatilità post-annuncio è rimasta contenuta, con oscillazioni non particolarmente rilevanti.
La calma dei mercati suggerisce un’ulteriore fase di contrattazione piatta, con margini ridotti di guadagno. Progressivamente, gli operatori sembrano destinati a spostare l’attenzione dal timore dei dati sull’inflazione alla solidità del mercato del lavoro.
Proprio l’occupazione è stata citata come principale motivo del taglio: un provvedimento “di gestione del rischio”, ha spiegato Jerome Powell. La crescita dell’occupazione ha rallentato, la disoccupazione è leggermente aumentata, pur restando bassa.
La vera prova sarà oggi: spesso i mercati reagiscono con un certo ritardo a decisioni simili. In ogni caso, la Fed ha offerto ciò di cui i mercati avevano bisogno, non ciò che desideravano. Due ulteriori tagli prima della fine dell’anno alleggerirebbero in modo significativo la pressione sui tassi.
Il taglio di settembre era stato a lungo al centro dell’attenzione: ora è arrivato, ma con effetti molto modesti. Dopo mesi di attesa, la reazione è stata pressoché nulla: l’S&P è sceso dello 0,10%, il Nasdaq dello 0,21%. Un “Fed Day” decisamente anomalo.
Comunicato stampa del FOMC
La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, portando l’intervallo obiettivo al 4,00-4,25% e riaprendo il ciclo di allentamento dopo sei riunioni di pausa. La decisione era attesa, ma la dichiarazione e le nuove proiezioni hanno lasciato spazio a interpretazioni contrastanti, alimentando una volatilità temporanea.
Il FOMC ha rilevato un rallentamento dell’occupazione, un lieve aumento della disoccupazione e rischi crescenti per il mercato del lavoro, mentre l’inflazione resta “moderatamente elevata”. Il voto è stato di 11 a 1, con il neo-nominato governatore Stephen Miran favorevole a un taglio più deciso, di 50 punti base.
Il “dot plot” aggiornato mostra un orientamento più accomodante: 75 punti base di riduzione complessiva per il 2025 (contro i 50 indicati a giugno) e ulteriori 25 nel 2026. Nove dei 19 membri prevedono due tagli nel 2025, sei invece nessuno.
Sul fronte macroeconomico, la Fed ha leggermente rivisto al rialzo le stime di crescita: PIL atteso tra l’1,4 e l’1,7% nel 2025 e fino al 2,1% nel 2026. La disoccupazione dovrebbe stabilizzarsi intorno al 4,4-4,5%, mentre l’inflazione (PCE) è prevista al 3% nel 2025, per scendere gradualmente al 2% entro il 2027-2028.
Nonostante il quadro più favorevole, la Fed ha ribadito l’incertezza e la necessità di monitorare attentamente dati economici, condizioni finanziarie e scenario globale, adattando la politica monetaria in base al suo duplice mandato.
I mercati, però, hanno rapidamente scontato la possibilità di ulteriori tagli già quest’anno: i future sui tassi indicano una probabilità del 94% di un nuovo intervento a ottobre (contro il 72% prima della riunione), segno che gli investitori si aspettano un sostegno più rapido, mentre la Fed mantiene prudenza.
Dopo oscillazioni iniziali, i mercati si sono stabilizzati durante l’intervento di Powell, chiudendo pressoché invariati.
Le parole di Powell
La conferenza stampa ha messo in luce le divisioni interne al FOMC e la delicatezza della posizione di Powell, stretto tra le pressioni di Washington e la volontà di salvaguardare l’indipendenza della Fed.
Secondo il presidente, il taglio riflette uno “spostamento nell’equilibrio dei rischi”: l’inflazione resta elevata, ma il mercato del lavoro mostra segnali di indebolimento. Powell ha inoltre sottolineato la fragilità del settore immobiliare e il rallentamento della crescita del PIL, legato a una spesa dei consumatori meno vivace.
Ha parlato di “taglio di gestione del rischio”, non di un percorso già definito: la politica resterà valutata di riunione in riunione. Powell ha anche richiamato fattori insoliti che influenzano l’economia: lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, il rallentamento dell’immigrazione, la minore partecipazione al mercato del lavoro.
“Non si tratta di una cattiva economia – ha dichiarato – ma il quadro del mercato del lavoro è cambiato e richiede che i tassi vengano riportati verso livelli neutrali”.
Alla chiusura, azioni e Treasury sono rimasti sostanzialmente invariati.
Marco Bernasconi Trading
Taglio Fed da 25 punti base, reazione del dollaroDOPO LA FED REAGISCE IL DOLLARO
Nella giornata di ieri, mercoledì, i principali indici azionari statunitensi hanno registrato variazioni miste, in seguito alla decisione della Federal Reserve in materia di politica monetaria.
Come previsto, la banca centrale statunitense ha tagliato di 25 punti base il tasso di interesse di riferimento, ora fissato in un intervallo compreso tra il 4% e il 4,25%.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,57%, salendo a 46.018 punti. L’S&P 500 ha chiuso in ribasso dello 0,1% a 6.600 punti, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,33%, attestandosi a 22.261 punti.
Si è trattato, probabilmente, di prese di beneficio, secondo il principio già segnalato di “buy on rumors and sell on news”.
Le proiezioni del FOMC indicano che la crescita reale e la disoccupazione sono migliori del previsto, riflettendo minori preoccupazioni sull’impatto dei dazi, nonostante i recenti dati sulla disoccupazione suggerissero un peggioramento del mercato del lavoro.
Le previsioni indicano almeno altri due tagli dei tassi nel 2025, nelle prossime due riunioni.
I beni di consumo di base e i servizi di credito sono stati tra i maggiori guadagni della sessione, con P&G, Philip Morris e American Express in crescita del 2%.
Al contrario, Nvidia e Broadcom hanno perso rispettivamente il 3% e il 4,5%, dopo che l’autorità cinese per la regolamentazione di Internet avrebbe impedito alle principali aziende tecnologiche del Paese di acquistare chip di intelligenza artificiale.
VALUTE
L’euro ha registrato un movimento impulsivo al rialzo subito dopo l’annuncio del taglio dei tassi, per poi subire un ribasso significativo: da 1,1917 è sceso a 1,1795, prezzo attuale.
Anche in questo caso si sono verificate importanti prese di beneficio da parte degli investitori istituzionali, con una price action che, sul grafico daily, sembra ora creare le condizioni per una correzione ulteriore.
Anche le altre valute hanno visto il dollaro riprendersi: il Cable è tornato a 1,3600, il USD/JPY è risalito sopra 147,20, mentre le valute oceaniche sono scese rispettivamente a 0,6630 (AUD) e 0,5910 (NZD).
Anche l’oro ha perso circa 55 dollari dai massimi, tornando a quota 3.650.
Che aspettarsi ora? Considerando che sui grafici daily c’è spazio per correzioni più significative, nel breve termine un eventuale rialzo dell’EUR/USD verso 1,1820–1,1830 potrebbe rappresentare un’occasione per acquistare dollari. Lo stesso vale per gli altri tassi di cambio contro la valuta statunitense.
Tecnicamente, il trend di fondo resta ribassista per il dollaro, con gli obiettivi di medio termine ancora intatti.
LA FED TAGLIA 25 PUNTI BASE
La Federal Reserve ha tagliato il tasso sui fondi federali di 25 punti base a settembre 2025, portandolo nell’intervallo 4,00%–4,25%, in linea con le aspettative. Si tratta della prima riduzione del costo del denaro da dicembre 2024.
Il neo-nominato governatore Stephen Miran si è espresso da solo contro la riduzione di 25 punti base, preferendo invece un taglio di mezzo punto.
La banca centrale ha pubblicato nuove proiezioni economiche. La Fed prevede di abbassare i tassi di altri 50 punti base entro la fine del 2025 e di un ulteriore quarto di punto nel 2026, leggermente più di quanto previsto a giugno.
Le proiezioni di crescita del PIL sono state riviste al rialzo:
2025: 1,6% (da 1,4%)
2026: 1,8% (da 1,6%)
2027: 1,9% (da 1,8%)
L’inflazione PCE è prevista al 3% per quest’anno, invariata rispetto a giugno, ma è stata rivista al rialzo per il 2026 al 2,6% (da 2,4%).
Anche la proiezione PCE core è stata mantenuta al 3,1% per il 2025, ma rivista al rialzo al 2,6% (da 2,4%) per il 2026.
Il tasso di disoccupazione resta previsto al 4,5% per il 2025, ma è stato rivisto al ribasso al 4,4% per il 2026.
ANCHE LA BOC TAGLIA
La Banca del Canada ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 2,5% nella riunione di settembre 2025, come ampiamente previsto dai mercati. Riprende così il ciclo di riduzione del costo del denaro.
La banca centrale ha osservato che l’economia canadese ha mostrato segni di fragilità in risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti, dopo un iniziale periodo di resilienza. Lo dimostra la contrazione dell’1,6% del PIL nel secondo trimestre e il calo del 27% delle esportazioni.
Mentre i consumi e il mercato immobiliare sono rimasti robusti, il Consiglio direttivo prevede che l’impatto delle barriere commerciali e del rallentamento demografico peserà gradualmente sulla spesa privata e sull’occupazione.
Gli ultimi due rapporti sull’occupazione hanno mostrato un calo dell’occupazione netta, con un aumento della disoccupazione e pressioni sulla crescita salariale.
Nel frattempo, l’inflazione CPI è rimasta al di sotto dell’obiettivo del 2% ad agosto, aprendo spazio per una politica monetaria più accomodante.
UK, INFLAZIONE STABILE
Il tasso di inflazione annuo del Regno Unito si è mantenuto stabile al 3,8% ad agosto 2025, invariato rispetto a luglio e vicino ai massimi registrati a gennaio 2024, in linea con le aspettative.
I prezzi sono cresciuti meno del previsto nei trasporti, nei servizi, nell’abbigliamento e nelle calzature, mentre si sono stabilizzati per l’edilizia abitativa e i servizi pubblici.
L’inflazione ha invece accelerato per ristoranti e alberghi, alimentari, elettrodomestici e manutenzione.
Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,3%, dopo l’incremento dello 0,1% registrato a luglio, in linea con le previsioni.
L’inflazione core annua è scesa al 3,6% dal 3,8%, anch’essa in linea con le attese
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nuovo record storico della liquidità finanziaria globale1) La Fed ha svelato la sua nuova traiettoria di politica monetaria, ecco i punti chiave:
- Ciclo del tasso dei federal funds fino alla fine del 2025: dovrebbero esserci in totale 3 tagli dei tassi entro la fine dell’anno.
- Aggiornamento delle proiezioni macroeconomiche: La Fed prende atto del rallentamento del mercato del lavoro e prevede ancora una normalizzazione dell’inflazione nel corso del 2026, con il tempo necessario per assorbire l’impatto dei dazi.
- Rapporti di forza tra i 12 membri votanti del FOMC: 11 membri su 12 hanno votato per un taglio dei tassi dello 0,25 %, solo Stephen Miran ha votato per un jumbo Fed cut.
In definitiva, la Fed di Jerome Powell ha quindi sancito un vero pivot monetario per tenere conto del rallentamento del mercato del lavoro, pur restando prudente sulla futura normalizzazione dell’inflazione. La traiettoria monetaria più accomodante annunciata dovrebbe rappresentare un fattore di sostegno per gli asset rischiosi in borsa, ma i prossimi aggiornamenti sull’occupazione e sull’inflazione negli Stati Uniti avranno ancora un forte impatto.
2) La liquidità globale segna un nuovo record storico, un fattore di sostegno per gli asset rischiosi
Gli studi di correlazione mostrano che gli asset rischiosi in borsa sono fortemente correlati all’andamento della liquidità mondiale, cioè alla somma delle masse monetarie delle principali economie del mondo. In pratica, quando la tendenza di fondo della liquidità mondiale è rialzista, anche l’S&P 500 e il prezzo del bitcoin seguono una tendenza rialzista, e viceversa.
Ci sono diversi modi per rappresentare l’offerta monetaria di un paese, e l’aggregato monetario M2 è riconosciuto come la migliore misura della liquidità disponibile all’interno di uno Stato. La liquidità mondiale M2 viene calcolata aggregando le masse monetarie delle principali economie, in particolare Stati Uniti e Cina, convertendole in dollari USA (USD). L’andamento del dollaro influenza direttamente questa misura: un dollaro forte riduce il valore dell’M2 mondiale in USD, mentre un dollaro debole lo aumenta, influenzando i flussi di capitale e le condizioni finanziarie globali.
Anche se la liquidità mondiale M2 è determinante, la capacità netta di credito all’interno del sistema finanziario gioca anch’essa un ruolo importante. Sommando questo dato all’M2 mondiale si ottiene la liquidità globale, che ha appena raggiunto un nuovo record storico, come mostra il grafico allegato a questo articolo.
Questo dovrebbe quindi costituire un fattore di sostegno per il mercato azionario fino alla fine dell’anno.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Il rialzo di Tesla è dovuto a Musk?Le azioni Tesla sono salite di oltre il 20% nelle ultime tre sessioni. ma doca è dato questo aumento?
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Musk torna in gioco
Un documento depositato presso le autorità di regolamentazione ha rivelato che Musk ha comprato circa 2,6 milioni di azioni Tesla, il suo primo acquisto sul mercato aperto dal 2020. La tempistica coincide con la difesa da parte del consiglio di amministrazione di un pacchetto retributivo da 1.000 miliardi di dollari che potrebbe aumentare la sua partecipazione fino a quasi il 30% se Tesla raggiungesse un'ambiziosa crescita a lungo termine in termini di valutazione e utili.
L'acquisto è anche in linea con la visione di Musk, che da tempo pensa che avere almeno il 20% di Tesla sia importante per proteggere l'azienda dalla pressione degli attivisti o da un'acquisizione. Con le critiche alla sua attenzione crescenti all'inizio di quest'anno, l'investimento è sia una mossa strategica che un segnale di impegno, che ha aiutato a migliorare il sentiment intorno al titolo.
Dalla compressione all'espansione
Il grafico giornaliero di Tesla mostra come mesi di trading laterale intorno alla media mobile a 200 giorni si siano risolti con un forte rialzo. Un pattern a cuneo con massimi e minimi sempre più bassi aveva confinato il prezzo in un intervallo ristretto, che ora è stato superato da un rialzo di oltre il 20% in tre giorni. Il breakout rappresenta un cambiamento radicale nel momentum a breve termine.
Il ritmo del movimento presenta dei rischi. L'andamento dei prezzi di ieri ha visto il titolo aprire con un gap al rialzo prima di scendere, indicando alcune prese di profitto. Con l'RSI ora in territorio di ipercomprato, le condizioni sono tese, anche se Tesla è un titolo che in passato ha mantenuto un forte slancio in circostanze simili. I trader alla ricerca di punti di ingresso potrebbero concentrarsi su potenziali pullback, con il fondo del gap come riferimento di supporto, un VWAP ancorato al minimo oscillatorio pre-breakout come altro riferimento e la possibilità di un ritest del cuneo rotto.
In una prospettiva più ampia, Tesla rimane al di sotto del massimo di fine 2024, che rappresenta il prossimo livello di resistenza chiave. Se il prezzo riesce a mantenersi al di sopra della media mobile a 200 giorni e a costruire un supporto sui ribassi, c'è spazio perché l'attuale movimento si sviluppi in un trend più forte con il progredire dell'anno. Resta tuttavia un rischio di ribasso, legato a fattori macroeconomici o a eventuali delusioni nei risultati trimestrali.
Grafico giornaliero a candela TSLA
I risultati passati non sono indicativi per il futuro
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
[Quando sono più forti i compratori e quando i venditori] - ?In questa illustrazione grafica molto semplice, potrai capire attraverso la conformazione delle candele, quando in quel determinato caso stanno avendo più forza i compratori o i venditori.
Presto pubblicherò un contesto simile ma a grafico reale, dove andrò a mostrarti quando, sempre basandoci sul pattern di candele, ti converrà comprare e quando invece ti converrà vendere.
Iscriviti per rimanere aggiornato su tutte le mie pubblicazioni, grazie se lo farai e lascia un boost per dimostrarmi il tuo supporto.
A presto! 🚀
Microsoft (MSFT) – possibili target ribassistiMicrosoft (MSFT) ha avviato una fase di debolezza, con prezzi che non sono riusciti a raggiungere l’area di **518,89**, che resta una resistenza potenziale e livello di attenzione per i prossimi movimenti.
Nel breve, l’azione dei prezzi sembra orientata verso il basso, con target tecnici individuabili in:
* 501,77** – primo supporto intermedio
* 498,85** – area di supporto più solida
Un ritorno sopra 518,89 invaliderebbe lo scenario ribassista e riporterebbe forza ai compratori.
> ⚠️ Analisi a scopo didattico. Non costituisce consiglio finanziario.
Today Is The Big Day For Everyoneho bisogno del tuo sostegno.
Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
Capital.com è il mio alleato per l’analisi tecnica: grafici fluidi, puliti e precisi!
🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Oggi è il grande giorno!
Stasera alle 20:00 in live vedremo la decisione sui tassi e, ancora più importante, le proiezioni.
Come detto ieri, i dati al dettaglio sono usciti a favore USD e deboli per Gold. Ho provato un trade più aggressivo, ma non avendo spostato a BE mi ha preso lo stop stamattina. Poco male: stasera ci rifacciamo
Adesso il set-up resta questo: dipenderà da come usciranno i dati e da cosa diranno.
👉 Non fissatevi solo sul grafico: io rimango con un’idea long, ma se i dati saranno contrari non ha senso andare contro mercato e prendersi stop inutili.
📊 FOMC Scenario Analysis – Cosa aspettarsi e come tradare
CPI sopra le attese, ma le componenti più “sticky” non hanno accelerato.
PPI debole, guidato da energia e margini.
Mercato del lavoro rivisto al ribasso.
Inflazione in progresso ma in modo “irregolare”.
🔹 Scenario Base (55–60%) – Dovish-lean
Cosa vediamo:
Statement che riconosce i progressi.
Dot plot più basso oltre il 2025 o forte richiamo a “proceed carefully”.
Powell minimizza la necessità di ulteriore restrizione.
Effetti di mercato:
Gold ⬆️
USD 🔻
US30 ⬆️ ritorno del risk appetite, rotazione sul growth trade.
🔹 Scenario Alternativo – Hawkish-lean
Cosa vediamo:
Dot plot invariato o più alto.
Powell sottolinea i rischi rialzisti sull’inflazione.
Segnali di tassi reali “più alti più a lungo”
Effetti di mercato:
Gold 🔻
USD ⬆️ DXY più forte, rialzo sui rendimenti 2Y.
US30 ⬇️ pesano i rendimenti, risk-off sulle equities.
👉 Questo lascia intendere che la Fed agirà con cautela.
ci vediamo stasera!
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Fed attesa al varco, euro in volo e petrolio stabileBUY ON RUMORS AND SELL ON NEWS?
Ieri, l’S&P 500 e il Nasdaq hanno aperto in rialzo, toccando nuovamente nuovi massimi storici, prima di ridurre i guadagni e chiudere in rosso. L’S&P 500 ha chiuso a -0,13%, il Nasdaq a -0,07%, mentre il Dow Jones ha registrato un calo dello 0,27%.
Gli investitori attendono con impazienza la riunione del FOMC, iniziata ieri, con la banca centrale statunitense che dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base questa sera. Tale decisione potrebbe innescare una correzione dei listini, secondo il principio “buy on rumors and sell on news”, ovvero la tendenza degli investitori a prendere profitto dopo aver accumulato posizioni long nel recente passato.
Sul fronte macroeconomico, sia le vendite al dettaglio sia la produzione industriale hanno sorpreso al rialzo. Anche i prezzi all’esportazione e all’importazione hanno superato le previsioni. Tuttavia, questi dati non hanno modificato le aspettative del mercato sulla politica della Fed.
A livello settoriale, l’energia ha sovraperformato, mentre i servizi di pubblica utilità e la tecnologia sono rimasti indietro.
Tra le notizie aziendali, Oracle è salita del 3,2% dopo le indiscrezioni secondo cui farebbe parte di un consorzio che consentirebbe a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti. Alphabet è rimasta pressoché invariata dopo l’annuncio di un investimento di 5 miliardi di sterline nel Regno Unito, da realizzare in due anni, per sostenere l’economia dell’intelligenza artificiale del Paese. Nel frattempo, Nvidia e Broadcom hanno perso entrambe circa lo 0,7%.
VALUTE, L’EURO SFONDA
Ieri mattina, l’EUR/USD ha rotto la resistenza chiave di 1,1830, raggiungendo il massimo degli ultimi quattro anni a 1,1788. Sebbene dal punto di vista macroeconomico non vi siano molte ragioni per un rafforzamento dell’euro, appare evidente che gli Stati Uniti desiderino un dollaro debole. Ma fino a quando?
L’Europa è in difficoltà, tra dazi commerciali, tensioni geopolitiche (Russia-Ucraina e Medio Oriente), problemi di politica interna (Francia e Spagna) e rallentamento economico (Germania e calo dell’export).
A ciò si aggiungono le parole di Christine Lagarde, che ha dato il via libera al rafforzamento della moneta per importare deflazione.
Quanto potrà reggere ancora il rialzo dell’euro? Non è facile rispondere, ma la sensazione è che prima di un’inversione si debbano raggiungere i target finali, compresi tra 1,2000 e 1,2500.
Nel frattempo, il dollaro sembra destinato a perdere terreno anche contro la sterlina, lo yen e, in parte, le valute oceaniche.
VENDITE AL DETTAGLIO USA
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,6% su base mensile ad agosto 2025, in linea con il dato rivisto al rialzo di luglio e al di sopra delle aspettative del mercato, che prevedevano un incremento dello 0,2%.
Gli aumenti più significativi si sono registrati nei negozi di abbigliamento, articoli sportivi, ristoranti e bar, stazioni di servizio e veicoli a motore.
Le vendite escluse ristorazione, concessionari auto, materiali edili e stazioni di servizio — utilizzate per calcolare il PIL — sono balzate dello 0,7%, dopo un aumento dello 0,5% e oltre le attese dello 0,4%.
USA, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale negli Stati Uniti è aumentata dello 0,1% ad agosto 2025, superando le attese di un calo dello 0,1%, dopo una flessione dello 0,4% a luglio (dato rivisto al ribasso).
La produzione manifatturiera, che rappresenta circa il 78% del totale, è cresciuta dello 0,2% dopo un calo dello 0,1% a luglio, battendo le previsioni di un’ulteriore contrazione dello 0,2%.
L’utilizzo della capacità produttiva è rimasto stabile al 77,4%, un livello inferiore di 2,2 punti percentuali rispetto alla media di lungo periodo (1972–2024).
PETROLIO E TENSIONI GEOPOLITICHE
Ieri, i future sul greggio WTI sono rimasti pressoché invariati intorno ai 64 dollari al barile, interrompendo un rialzo durato tre giorni. Il mercato è stato influenzato dalle preoccupazioni legate ai rischi di approvvigionamento, in seguito agli attacchi con droni contro infrastrutture energetiche russe.
Fonti del settore hanno citato rapporti secondo cui l’operatore di oleodotti russo Transneft avrebbe avvertito i produttori della possibile necessità di ridurre la produzione, dopo che attacchi ucraini hanno colpito terminal di esportazione e raffinerie.
Tuttavia, Transneft ha successivamente smentito la notizia sul proprio sito web, definendola disinformazione occidentale.
Nel frattempo, funzionari europei hanno annunciato piani per accelerare la riduzione delle importazioni di combustibili fossili dalla Russia, sollecitando misure più incisive per aumentare la pressione economica su Mosca.
Gli investitori attendono la decisione della Fed, che potrebbe ridurre il costo del denaro, sostenendo così l’attività economica e la domanda di carburante.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
La Fed muove i fili: azioni in bilico e investitori in allertaWall Street frena: tutti gli occhi puntati sulla Fed e sul prossimo passo
Le azioni arretrano leggermente in vista del taglio dei tassi da parte della Fed
Il mercato appare fiducioso che oggi la Federal Reserve procederà a un taglio dei tassi, ma gli investitori rimangono incerti circa le proiezioni del dot plot per il resto dell’anno. Di conseguenza, i listini hanno registrato un lieve arretramento rispetto ai massimi storici toccati ieri, martedì.
La serie di sei chiusure consecutive ai massimi del NASDAQ è giunta al termine, con un calo dello 0,07% (circa 15 punti) che ha portato l’indice a quota 22.333,96. In controtendenza, Tesla (TSLA) è salita di un ulteriore 2,8%, dopo il +3,6% di lunedì che aveva azzerato le perdite da inizio anno. Bene anche Oracle (ORCL), in crescita dell’1,5%, sulla scia dell’ipotesi che possa avere un ruolo chiave in un accordo su TikTok tra Stati Uniti e Cina.
Parallelamente, l’S&P 500 ha perso lo 0,13% chiudendo a 6.606,76, mentre il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,27% (circa 125 punti) a 45.757,90.
Gli operatori attendevano da mesi la riunione della Fed. I recenti dati sul lavoro, deboli, e quelli sull’inflazione, più moderati del previsto, lasciano intendere che un taglio dei tassi sia pressoché certo. Resta però la domanda: di quale entità sarà la riduzione? E ci saranno ulteriori tagli entro la fine dell’anno?
Un taglio di 50 punti base appare poco probabile, ma non sarebbe inedito: lo scorso settembre, infatti, la Fed inaugurò il ciclo di ribassi proprio con un taglio da 50 punti base, seguito da due da 25 nelle riunioni successive.
In origine, la banca centrale aveva prospettato due riduzioni dei tassi per quest’anno (presumibilmente di 25 punti base ciascuna). Tuttavia, i dati più recenti – inflazione contenuta e mercato del lavoro in rallentamento – hanno alimentato le speculazioni su tre possibili tagli, a settembre, ottobre e dicembre. Non si esclude, tuttavia, che la Fed possa limitarsi a un solo intervento, adottando poi una pausa per valutarne gli effetti.
Vendite al dettaglio
Oscurate dall’attesa per la riunione della Fed, le vendite al dettaglio di agosto hanno sorpreso con un incremento dello 0,6%, triplo rispetto al +0,2% previsto. Anche le vendite al netto delle auto hanno superato le attese (+0,7% contro +0,4%). Particolarmente significativo è stato l’aumento del gruppo di controllo, direttamente collegato al calcolo del PIL, anch’esso pari a +0,7%. Inoltre, i dati dei mesi precedenti sono stati rivisti al rialzo in tutte le principali categorie.
Questi numeri segnalano una domanda interna più solida di quanto stimato, in apparente contrasto con l’idea di un’economia in indebolimento che giustifichi nuovi tagli dei tassi.
Anteprima del FOMC
Mercoledì la Fed dovrebbe tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, portando l’intervallo obiettivo al 4,00-4,25%. Se i mercati danno quasi per scontata questa mossa, ciò che più interessa è capire se la banca centrale confermerà o meno la prospettiva di un percorso più aggressivo di riduzioni entro fine anno.
I contratti futures prezzano la possibilità di tagli multipli, ma nelle proiezioni di giugno la Fed aveva mostrato un sostegno piuttosto limitato a tale scenario.
La conferenza stampa del presidente Jerome Powell sarà quindi osservata con attenzione, alla ricerca di segnali sulla rapidità e sull’entità con cui l’istituto intende procedere. Il rallentamento dell’occupazione e le recenti revisioni al ribasso rafforzano la tesi di ulteriori interventi, ma le preoccupazioni per l’inflazione e i rischi globali restano vive. Con il dollaro ai minimi plurimensili, qualsiasi sfumatura tra cautela e accomodamento potrebbe trasformare la decisione e le parole di Powell in un catalizzatore decisivo per i mercati.
Marco Bernasconi Trading
Prezzo del petrolio, un fattore favorevole a un taglio della Fed1. Un mercato saturo per abbondanza
La produzione mondiale di petrolio raggiunge livelli record con circa 105 milioni di barili al giorno. Gli Stati Uniti ne producono 22 milioni, davanti a Russia e Arabia Saudita (9,6 milioni ciascuno), mentre l’OPEC contribuisce con 27 milioni. A ciò si aggiunge l’aumento delle esportazioni di Brasile, Canada e Argentina. Questo eccesso di offerta mantiene il barile in un intervallo di 65–75 dollari nonostante i conflitti geopolitici.
2. Un petrolio a buon mercato, alleato inatteso contro l’inflazione
Questa situazione rappresenta un vantaggio per le grandi economie importatrici, in particolare gli Stati Uniti. Un petrolio moderato favorisce la disinflazione, alleggerendo la bolletta energetica di famiglie e imprese. A differenza di episodi passati, in cui un forte calo del prezzo del greggio rifletteva un crollo della domanda, l’attuale movimento deriva soprattutto da un eccesso di offerta. Non si tratta quindi di un segnale di recessione, ma di un fattore di sostegno congiunturale.
3. Tendenza ribassista sotto la resistenza a 65$/75$
I segnali grafici confermano questa pressione. Il WTI rimane bloccato sotto i 65 dollari, il Brent sotto i 70–75. Gli indicatori Ichimoku collocano i prezzi sotto la nuvola settimanale, validando una dinamica ribassista. L’analisi delle Onde di Elliott suggerisce un movimento correttivo ancora in corso dalla guerra in Ucraina. In questo contesto, gli investitori istituzionali aumentano le vendite allo scoperto, esercitando ulteriore pressione sui prezzi.
4. La geopolitica come pavimento artificiale
Anche se i fondamentali indicano un calo più marcato, il barile resta sostenuto da un premio di rischio legato alle tensioni in Medio Oriente e nell’Europa orientale. Questo fattore geopolitico rappresenta un elemento rialzista per il prezzo del petrolio.
5. Il ruolo chiave della Fed il 17 settembre
La decisione della Federal Reserve nella riunione del 17 settembre potrebbe modificare la traiettoria del petrolio. Un taglio dei tassi indebolirebbe il dollaro, rendendo il greggio denominato in dollari più attraente per gli acquirenti esteri. Questo meccanismo offrirebbe un sostegno temporaneo ai prezzi, nonostante l’eccesso di offerta. Al contrario, il mantenimento dello status quo rafforzerebbe il biglietto verde, aumentando la pressione ribassista. L’aggiustamento dei prezzi dipenderà quindi in gran parte dalla strategia monetaria della Fed e dall’aggiornamento delle proiezioni macroeconomiche del FOMC.
In sintesi, l’attuale surplus di petrolio agisce come una valvola di sicurezza macroeconomica: frena l’inflazione, sostiene il potere d’acquisto e riduce i costi di produzione. Questa configurazione offre ai mercati occidentali un ambiente più stabile, dando al tempo stesso alla Fed un margine di manovra supplementare.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Metamorfosi Finanziaria: da utility a serviziL'impatto più immediato e profondo della cessione di NetCo si manifesta sul bilancio di TIM. L'operazione ha consentito una riduzione confermata dell'indebitamento finanziario netto di circa 14 miliardi di euro, una cifra che trasforma la struttura del capitale della società. 1 Le metriche di leva finanziaria pro-forma indicano un crollo del rapporto Indebitamento Netto/EBITDA After Lease (un indicatore chiave nel settore) a un livello previsto tra 1,6x e 1,7x, un miglioramento drastico rispetto al valore pre-operazione di 3,8x. 2 Questa riduzione posiziona TIM tra gli operatori di telecomunicazioni meno indebitati d'Europa, un cambiamento radicale rispetto al suo status precedente.L'importanza di questo deleveraging va oltre la semplice riduzione degli oneri finanziari. Un livello di indebitamento elevato, come quello storico di TIM che superava i 20 miliardi di euro, introduce un significativo rischio finanziario. Questo rischio viene "prezzato" dal mercato nel valore del titolo, deprimendone la valutazione. La cessione di NetCo agisce come un'iniezione di capitale massiccia che, riducendo drasticamente il debito, abbassa il profilo di rischio complessivo dell'azienda. Ciò si traduce in una diminuzione del beta del titolo e, di conseguenza, del suo costo medio ponderato del capitale (WACC). In qualsiasi modello di valutazione basato sui flussi di cassa scontati (DCF), un WACC inferiore si traduce direttamente in un valore intrinseco più elevato per l'azione. Pertanto, il titolo dovrebbe beneficiare di un re-rating al rialzo anche solo per effetto di questo de-risking, prima ancora di considerare le prospettive di crescita futura.
Con la rete separata, emerge una nuova entità, comunemente definita "ServiceCo", focalizzata esclusivamente sulla fornitura di servizi. Questa nuova TIM è composta da tre pilastri operativi: TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil. Il modello di business si sposta da quello di una "Telco" verticalmente integrata, ad alta intensità di capitale per la costruzione e manutenzione della rete, a quello di una "TechCo" più agile e asset-light, incentrata sull'innovazione dei servizi e sull'esperienza del cliente.
La relazione commerciale con la nuova NetCo è regolata da un Master Service Agreement (MSA) della durata di 15 anni, rinnovabile per ulteriori 15 anni. Questo accordo garantisce a TIM l'accesso all'infrastruttura di rete necessaria per servire i propri clienti, ma la trasforma da proprietario a cliente principale della rete stessa, operando a condizioni di mercato.
Questa separazione strutturale risolve un conflitto di interessi strategico che ha a lungo frenato l'agilità commerciale di TIM. In passato, come operatore integrato, TIM si trovava di fronte a un dilemma: lanciare offerte retail aggressive per conquistare clienti avrebbe potuto cannibalizzare i ricavi ad alto margine del suo business wholesale, dove i concorrenti (come Vodafone o WindTre) pagavano per utilizzare la sua rete. Questo conflitto intrinseco ha storicamente limitato la flessibilità sui prezzi e la capacità di reazione nel mercato retail. Post-cessione, TIM è ora un cliente di NetCo, sullo stesso piano dei suoi rivali. La nuova NetCo indipendente è incentivata a offrire le migliori condizioni all'ingrosso a tutti i suoi clienti per massimizzare i propri rendimenti. Questa dinamica libera il management di TIM di concentrarsi al 100% sulla competizione nel mercato dei servizi, sia Consumer che Enterprise, senza gli incentivi contrastanti derivanti dalla proprietà dell'infrastruttura. Questa ritrovata libertà competitiva rappresenta un catalizzatore potente e potenzialmente sottovalutato dal mercato.
Il mercato italiano delle telecomunicazioni è notoriamente uno dei più competitivi d'Europa. Caratterizzato da una guerra dei prezzi pluriennale e dalla presenza di operatori low-cost aggressivi come Iliad, il settore ha subito una prolungata deflazione delle tariffe, specialmente nel segmento mobile. In questo contesto, i risultati del primo trimestre 2025 di TIM Consumer mostrano ricavi sostanzialmente stabili a 1,485 miliardi di euro (+0,3% rispetto all'anno precedente), con i ricavi da servizi in leggera contrazione (-0,1%). Questi dati, pur indicando una fase di stabilizzazione dopo anni di calo, evidenziano la persistente assenza di una crescita organica significativa. La strategia di TIM in questo segmento si concentra sulla fidelizzazione della base clienti e sull'aumento del ricavo medio per utente (ARPU) attraverso politiche di riprezzamento selettivo e l'upselling verso offerte convergenti (fisso-mobile) a più alto valore.
Il Motore di Crescita Enterprise
In netto contrasto con il segmento consumer, TIM Enterprise si conferma come il principale motore di crescita e il cuore della trasformazione in "TechCo". Nel primo trimestre 2025, i ricavi di questo segmento sono cresciuti di un robusto 4,5% su base annua, raggiungendo i 760 milioni di euro. Ancora più impressionante è la crescita dei ricavi da servizi, che hanno segnato un +6,6%. I risultati del primo semestre 2025 hanno confermato questo slancio, con un aumento dei ricavi del 4,7%.
Questa performance non è trainata dalla connettività tradizionale, ma da servizi ICT (Information and Communication Technology) a elevato valore aggiunto. Il principale driver è la divisione Cloud, che ha registrato una crescita del 25% su base annua, supportata da una forte domanda per soluzioni di Internet of Things (IoT) e Cybersecurity. TIM Enterprise si posiziona come partner strategico per la digitalizzazione delle imprese italiane e della Pubblica Amministrazione, puntando a un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 6%, con l'obiettivo di sovraperformare il mercato di riferimento.
TIM Brasil continua a rappresentare un pilastro di solidità e stabilità per il gruppo. Nel primo trimestre 2025, i ricavi totali sono cresciuti del 4,9% su base annua a 1,038 miliardi di euro, mentre l'EBITDA After Lease è aumentato di un notevole 6,8%. Questa performance è il risultato di un'efficace esecuzione strategica nel segmento mobile e di una gestione attenta dei costi. L'importanza di questo asset è cruciale: come evidenziato nel resoconto dell'esercizio 2024, il Brasile contribuisce fino al 50% al miglioramento dell'EBITDA del Gruppo, sottolineando il suo ruolo critico nel caso di investimento complessivo.
TIM BRASIL
La solida e indipendente performance di TIM Brasil offre una diversificazione geografica ed economica fondamentale per il gruppo. Essa agisce come una copertura naturale (natural hedge) contro le dinamiche iper-competitive e a bassa crescita del mercato domestico italiano. Un investimento in un operatore puramente italiano è una scommessa concentrata su un unico mercato difficile. La struttura di TIM è diversa: una porzione significativa dei suoi utili e flussi di cassa proviene da un continente diverso, con dinamiche competitive, contesti normativi e cicli economici distinti. La crescita costante del Brasile fornisce una base di utili stabile che può sostenere la casa madre, finanziare investimenti e smorzare la volatilità derivante dal segmento consumer domestico. Di conseguenza, un investitore in TIM non sta solo acquistando la storia di turnaround italiana, ma sta anche ottenendo un'esposizione a un operatore leader e profittevole in un grande mercato emergente.
Analisi SWOT
Punti di forza
1-Bilancio Drasticamente Migliorato: Il rapporto di leva post-NetCo, previsto intorno a 1,6x, rappresenta un cambiamento epocale. Riduce il rischio finanziario, abbassa il costo del capitale e aumenta la flessibilità strategica.
2-Posizione di Leadership in un Segmento ad Alta Crescita: TIM Enterprise è un leader di mercato nel settore ICT in Italia, con un forte slancio nei servizi Cloud e Cybersecurity, che offrono margini superiori rispetto alla connettività tradizionale.
3-Asset Brasiliano Profittevole e in Crescita: TIM Brasil è una fonte costante di crescita e flussi di cassa, fornendo una preziosa diversificazione geografica ed economica che mitiga i rischi del mercato domestico.
4-Leadership di Mercato in Italia: Nonostante la forte concorrenza, TIM mantiene una posizione dominante nel mercato italiano della banda larga, con una quota del 34,4%.
PUNTI DEBOLI
1-Mercato Consumer Domestico Iper-Competitivo: L'intensa pressione sui prezzi, in particolare nel segmento mobile, limita la crescita dei ricavi e comprime i margini nel più grande segmento singolo del gruppo. Questo rimane il principale freno alla performance complessiva.
2-Rischio di Esecuzione: Il successo della "nuova" TIM dipende dalla capacità del management di eseguire la strategia ServiceCo, di realizzare efficienze operative e di competere efficacemente senza il vantaggio strutturale di possedere la rete.
3-Lascito di Distruzione di Valore: La performance storica del titolo è stata eccezionalmente negativa (in calo del 97% "all-time" ), creando un sentiment negativo tra gli investitori che richiederà tempo e risultati positivi costanti per essere superato.
4-Potenziale per Ulteriori Cessioni di Asset: Il futuro di asset come l'unità di cavi sottomarini Sparkle è ancora in fase di valutazione. Sebbene una vendita potrebbe ridurre ulteriormente il debito, introduce anche un elemento di incertezza strategica.
COME VIENE SCAMBIATA ATTUALMENTE?
Calcolo della Valutazione di TIM
Capitalizzazione di Mercato : Circa 9,8 miliardi di euro.
I ndebitamento Netto Pro-Forma After Lease : Circa 7,5 miliardi di euro, dato al 31 marzo 2025, che già beneficia parzialmente della nuova struttura.
Enterprise Value (EV) : 9,8 mld+7,5 mld=17,3 miliardi di euro.
EBITDA Prospettico (2025E): L'EBITDAaL pro-forma per l'anno fiscale 2024 era di circa 3,75 miliardi di euro. Applicando la guidance di crescita del 7% per il 2025 , si ottiene un EBITDAaL stimato per il 2025 di circa 4,0 miliardi di euro.
Multiplo EV/EBITDA Prospettico di TIM : 17,3 mld/4,0 mld=circa 4,3x.
Confronto con i Peer
Un confronto diretto con i multipli di valutazione dei principali concorrenti europei rivela un divario significativo:
Deutsche Telekom (DTE): EV/EBITDA di 6,05x.
Orange (ORA): EV/EBITDA di 5,8x.
Telefónica (TEF): EV/EBITDA di 7,83x.
Vodafone (VOD): Sebbene il calcolo preciso sia complesso, i dati disponibili sull'Enterprise Value e sull'EBITDA suggeriscono un multiplo nell'intervallo 5x-6x.
In conclusione , TIM è scambiata a uno sconto di circa il 30-40% rispetto alla media del suo gruppo di peer europei su una base EV/EBITDA prospettica. Sebbene un certo sconto sia giustificabile a causa dei rischi di esecuzione e delle sfide nel segmento consumer, l'attuale ampiezza di questo divario appare eccessiva.
Il mercato ha già premiato l'azienda per l'operazione di deleveraging (il titolo ha registrato una performance di circa +80% su base annua ), ma non ha ancora effettuato un pieno re-rating basato sul nuovo e più sano profilo finanziario e sui suoi chiari motori di crescita. Man mano che TIM continuerà a eseguire il suo piano industriale e a generare flussi di cassa positivi, è probabile che questo gap di valutazione si riduca, offrendo un significativo potenziale di rialzo per il titolo.
16 SET | SUPPOSTA DEL GIORNO ITA
salve a tutti, il Ti può aver già chiuso ieri 15 set, in questo caso il setup short è già in macchina a sT-5i
in alternativa il Ti può essere in corso lungo pazzo
in quel caso la chiusura è in linea col CycleSic che la vede tra il 17 sera e il 18 circa
in entrambi i casi abbiamo setup da attivare operazioni su nuovo T-1 o T-1i
buon slow trading a tutti
ENG
Hello everyone,
The Ti may have already closed yesterday, September 15 — in which case, the short setup is already loaded at sT-5i.
Alternatively, the Ti may still be unfolding as a “long crazy” scenario.
In that case, the closure would align with CycleSic, which projects it between the evening of the 17th and around the 18th.
In both scenarios, we have setups ready to activate trades on the new T-1 or T-1i.
Wishing everyone steady and disciplined slow trading.
Xau One day left until the FOMCho bisogno del tuo sostegno.
Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
Capital.com è il mio alleato per l’analisi tecnica: grafici fluidi, puliti e precisi!
🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
oggi abbiamo le vendite al dettaglio e mi muoverò in questa maniera in base all'uscita dei dati
🔥 Dati forti (Headline > +0.6% / Core > +0.4%)
Consumi solidi → Fed più prudente sui tagli.
Gold 🔻down
USD ⬆️ (DXY in recupero, 2Y yield in salita)
US30 ⬇️ (pressione da rendimenti alti)
❄️ Dati deboli (Headline < 0.0% / Core < +0.1%)
Rallentamento consumi → rischio recessione → tagli anticipati.
Gold ⬆️ UP
USD 🔻 DOWN
US30 ⬆️ (ritorno risk-on, flussi su equity)
🔍 Driver chiave e sentiment
Taglio tassi Fed atteso
Il mercato sconta un taglio da 25 bps da parte della Fed questa settimana. Focus su nuove proiezioni e conferenza di Powell per capire l’orientamento della politica monetaria futura.
Debolezza USD e Treasury
Il calo dei rendimenti USA riduce l’appeal del dollaro e sostiene l’oro, bene non remunerativo.
Geopolitica e domanda rifugio
Le tensioni internazionali alimentano la domanda di oro come copertura.
🔔 Attivate le notifiche per non perdervi nulla!
📬 Per qualsiasi dubbio o domanda, scrivetemi: sarò felice di rispondervi.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Quale sarà il prossimo passo dell'oro dopo il breakout?Diamo un'occhiata a cosa sta guidando il movimento dell'oro dopo aver superato un livello chiave all'inizio di questo mese
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
La politica, le politiche e la bufera ideale
L'ultimo rialzo è stato alimentato da un mix potente di politica e di politiche. I dati sull'occupazione negli Stati Uniti, più deboli del previsto, hanno portato i mercati a scontare pienamente un taglio dei tassi nella riunione della Federal Reserve di mercoledì, con alcuni che chiedono addirittura un intervento più consistente. Allo stesso tempo, gli attacchi di Donald Trump alla Fed hanno minato la fiducia nell'indipendenza della banca centrale. Questa combinazione ha reso il dollaro vulnerabile e rafforzato l'attrattiva dell'oro come bene rifugio.
I timori per il debito e l'inflazione aggiungono un ulteriore livello di sostegno. I rendimenti reali sembrano destinati a tornare in territorio negativo, un contesto in cui l'oro ha storicamente prosperato. Le preoccupazioni per le prospettive fiscali degli Stati Uniti e il rischio di stagflazione nell'ambito dell'agenda tariffaria di Trump hanno solo intensificato la domanda di coperture. Nel frattempo, acquirenti convinti come banche centrali, ETF e fondi macro continuano ad aumentare le loro posizioni, sottolineando la forza alla base di questo rally.
Un breakout con carburante nel serbatoio
Sul timeframe giornaliero il breakout appare chiaro. Dopo mesi di congestione, l'oro ha superato la resistenza in maniera decisa per poi consolidare i guadagni. La prossima fase dipenderà dall'andamento del prezzo intorno alle zone di supporto che si sono create di seguito. La prima si trova intorno alla zona di flip dove la resistenza superata è diventata supporto e si allinea perfettamente con il VWAP ancorato ai minimi pre-breakout.
Una seconda sacca di liquidità si trova appena sotto, alla base della vecchia banda di resistenza, che coincide anche con la media mobile a 50 giorni.
Grafico giornaliero a candela dell'oro
I risultati passati non sono indicativi per il futuro
Dando un'occhiata al grafico orario, si capisce meglio la situazione. Il rialzo della scorsa settimana si è stabilizzato in un intervallo di negoziazione ristretto. Il momentum rimane a favore dei rialzisti, il che significa che è possibile un altro rialzo prima di un calo più profondo. Questo tipo di consolidamento è spesso una pausa salutare dopo un breakout, che permette al mercato di riprendersi prima della prossima fase.
Se il range dovesse rompere al ribasso, quelle zone di supporto giornaliere sono dove ci si aspetta che gli acquirenti tornino in gioco. Ciò manterrebbe intatta la struttura del breakout e offrirebbe opportunità tattiche agli acquirenti di rimbalzo per ricaricare. Il percorso di minor resistenza è ancora al rialzo, ma il mercato potrebbe voler testare la profondità del supporto prima di spingersi ulteriormente in territorio record. Tuttavia, una rottura dei supporti chiave, aggravata da dati macro contrari, potrebbe avviare una correzione più profonda e mettere in dubbio la struttura rialzista.
Grafico a candela orario dell'oro
I risultati passati non sono indicativi per il futuro
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Nvidia sotto indagine in Cina ma il Nasdaq non si ferma: perchè?Alphabet vola a 3.000 miliardi, la Fed pronta al taglio: cosa aspettarsi adesso dai mercati
NASDAQ e S&P raggiungono nuovi massimi all’inizio della settimana della Fed
Il NASDAQ ha mantenuto la leadership con la sesta chiusura record consecutiva: l’indice è avanzato dello 0,94% (circa 207 punti), attestandosi a quota 22.348,75. Quasi tutti i titoli del Mag 7 hanno registrato un solido rialzo, guidati da Alphabet (GOOGL), salita del 4,5% e divenuta l’ultima società a raggiungere una capitalizzazione di 3.000 miliardi di dollari, e da Tesla (TSLA), in crescita del 3,6% dopo che Elon Musk ha annunciato un nuovo acquisto di azioni per 1 miliardo di dollari.
Nel frattempo, l’S&P è avanzato dello 0,47%, chiudendo per la prima volta sopra quota 6.600 (6.615,28 punti), toccando così il suo massimo storico. Il Dow Jones ha invece guadagnato un modesto 0,11% (circa 50 punti), chiudendo a 45.883,45.
I dati economici pubblicati la scorsa settimana hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi, favorito da un’inflazione sostenuta ma non in accelerazione e da un mercato del lavoro in fase di raffreddamento. Le probabilità di una riduzione sono così elevate che gli investitori non mostrano particolare nervosismo, il che spiega l’umore ottimista del mercato. Resta da capire se si tratterà di una misura isolata o del primo di tre possibili tagli entro la fine dell’anno.
Sul fronte internazionale, i mercati hanno accolto positivamente un aggiornamento di Donald Trump sui negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina a Madrid. Inoltre, è stato diffuso un annuncio relativo a un accordo quadro su TikTok, giunto a pochi giorni dalla prevista disattivazione della piattaforma. La notizia ha favorito un ulteriore rialzo di Oracle (ORCL), in crescita del 3,4%: il titolo, visto come possibile acquirente dell’app di social media, ha guadagnato il 25% in meno di una settimana.
Mentre l’attenzione resta concentrata sulla riunione della Fed che si apre oggi, non va dimenticata la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio di martedì. Nonostante non abbiano un peso diretto sulle decisioni della Fed, questi dati offrono indicazioni preziose sulla tenuta dei consumi in una fase di forte incertezza. L’ultima rilevazione aveva mostrato un incremento dello 0,5% a luglio, in linea con le attese.
Un’altra giornata positiva, dunque, per i rialzisti: l’S&P è salito dello 0,47%, il Nasdaq dello 0,84%, e il Nasdaq 100 ha messo a segno la nona chiusura consecutiva in territorio positivo. Anche l’oro ha toccato nuovi massimi storici, mentre i titoli obbligazionari hanno registrato rialzi.
Alphabet raggiunge un traguardo storico
Alphabet, società madre di Google, ha superato per la prima volta i 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il rialzo, iniziato a inizio mese, è stato sostenuto da una recente sentenza antitrust favorevole, dalla solidità delle attività nei settori cloud e intelligenza artificiale e dall’ottimismo degli investitori verso il progetto Gemini.
Parallelamente, l’S&P 500 ha sfondato quota 6.600, mentre i rendimenti dei Treasury decennali sono scesi verso il 4%, con beneficio per le small cap.
Sul fronte macroeconomico, l’indice manifatturiero dell’Empire State di settembre ha deluso le attese, attestandosi a -8,7 contro il +5 previsto. In forte calo soprattutto i nuovi ordini, crollati a -19,6 rispetto al +15,4 precedente.
Cina e Nvidia: un capitolo ricorrente
La Cina ha annunciato l’apertura di un’indagine antitrust preliminare su Nvidia, ipotizzando violazioni delle proprie leggi. In caso di esito sfavorevole, le sanzioni potrebbero arrivare fino al 10% del fatturato realizzato dall’azienda nel Paese.
La notizia ha inizialmente pesato sul titolo, sceso del 3% in apertura, ma nel corso della seduta Nvidia è riuscita a recuperare terreno, tornando in positivo nel primo pomeriggio.
La settimana del FOMC
L’attenzione resta puntata sulla riunione della Fed: il mercato dà ormai per scontato un taglio di 25 punti base, ma la vera incognita riguarda il linguaggio di Jerome Powell in conferenza stampa. Le aspettative prevalenti sono di tre riduzioni complessive entro l’anno: eventuali segnali più cauti potrebbero spingere a prese di profitto.
Marco Bernasconi Trading
[COMUNICAZIONE IMPORTANTE] - Aggiornamento Weekly RecapCiao ragazzi! 👋
Volevo farvi sapere che, a causa delle regole di TradingView, non posso più condividere il mio Weekly Recap direttamente qui.
Per non violare ulteriormente le regole non posso nemmeno comunicarvi il link per accedere alla mia pagina telegram.
Per chi fosse interessato a seguire comunque i miei weekly recap, penserò ad un modo. Grazie a tutti per il supporto.
Doge lato IndiceDoge lato indice analisi ciclica....Analisti condividono che Dogecoin tende a muoversi per cicli che durano ~3-4 anni:
Consolidamento — periodi abbastanza lunghi in cui il prezzo oscilla in range, senza rotture decisive.
Esplosione/Bull run — una volta che certe resistenze vengono rotte, le corse al rialzo sono spesso forti, anche paraboliche.
Cryptohopper
+2
Crypto Basic
+2
Picco, correzione — dopo il top, c’è una fase di correzione e poi un nuovo consolidamento che prepara al prossimo ciclo.
Crypto Basic
+2
Cryptohopper
+2
Esempi passati:
Primo grande ciclo: prima di 2017, consolidamenti prolungati.
Ciclo 2021: breakout spettacolare, salita molto forte (fame di meme, hype, attenzione dei media sociali, ecc.).
Wall Street positiva, Fed e oro sotto i riflettoriBORSE INFINITE
Lunedì le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo, con l'S&P 500 in crescita dello 0,5%, il Nasdaq dello 0,9% e il Dow Jones dello 0,1%, in attesa della decisione di politica monetaria della Fed.
I mercati hanno pienamente scontato un taglio di 25 punti base al tasso sui fondi federali, lasciando tuttavia una piccola possibilità a una riduzione più consistente di 50 punti base. Gli investitori si aspettano che i tagli proseguano fino alla fine dell’anno.
Sul fronte societario, le azioni Tesla sono balzate di quasi il 7% dopo le notizie secondo cui Elon Musk avrebbe acquistato titoli del produttore di veicoli elettrici per circa 1 miliardo di dollari la scorsa settimana.
Al contrario, Nvidia ha perso circa l’1,5% dopo che le autorità di regolamentazione cinesi hanno dichiarato che l’azienda avrebbe violato le leggi antitrust con l’accordo del 2020 per l’acquisizione di Mellanox Technologies.
Texas Instruments ha ceduto il 3,8% dopo l’avvio di un’indagine antidumping da parte della Cina contro alcuni produttori statunitensi di chip analogici.
Sul fronte commerciale, Stati Uniti e Cina si sono incontrati a Madrid. Il presidente Trump ha dichiarato che le discussioni sono andate “molto bene” e che parlerà con Xi Jinping venerdì.
ASIA
Stanotte, la maggior parte dei listini asiatici ha registrato un rialzo, seguendo l’andamento positivo di Wall Street. L’ottimismo è stato alimentato dalle dichiarazioni di Trump, fiducioso sull’esito dei colloqui commerciali con la Cina a Madrid.
Trump e il presidente cinese Xi Jinping si incontreranno venerdì per finalizzare l’accordo. Il mercato sconta tre rialzi da qui a fine anno, anche se non si esclude che possano essere solo due, per un totale di 50 punti base.
VALUTE
Nel mercato valutario, prosegue la lenta e costante salita dell’EUR/USD, che si avvicina alla resistenza chiave di 1,1790. Il superamento di questo livello potrebbe spingere i prezzi verso quota 1,1830.
La sterlina mostra un andamento simile, mentre il USD/JPY si avvicina all’area di 146,20–150,00.
Il dollaro perde quota, nonostante le ragioni macroeconomiche non siano così negative. È vero che sconta un rallentamento evidente del mercato del lavoro statunitense, ma anche Europa e Regno Unito affrontano difficoltà.
In Francia non è ancora stato formato un governo, mentre in Germania la bilancia commerciale mostra un netto peggioramento. Tuttavia, si tratta più di una debolezza del dollaro che di una forza dell’euro o delle altre valute.
DATI USA
L’indice manifatturiero Empire State di New York è sceso a -8,7 a settembre 2025, il livello più basso degli ultimi tre mesi, rispetto all’11,9 di agosto e alle previsioni di 5.
La lettura indica un lieve calo dell’attività manifatturiera nello Stato di New York, con nuovi ordini e spedizioni in forte flessione. Le scorte sono diminuite leggermente per il secondo mese consecutivo, mentre l’occupazione è rimasta stabile. La settimana lavorativa media ha registrato una lieve contrazione.
TREASURIES
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso sotto il 4,05% all’inizio della settimana, avvicinandosi ai minimi di aprile, in attesa della decisione della Federal Reserve.
I mercati hanno pienamente scontato un taglio di 25 punti base dei Fed Funds previsto per domani, lasciando aperta una piccola possibilità a una riduzione più ampia di 50 punti base, in seguito ai recenti dati che mostrano un netto raffreddamento del mercato del lavoro.
L’attenzione sarà rivolta anche alle proiezioni macroeconomiche aggiornate della Fed, in particolare alle prospettive sui tassi di interesse. Gli investitori si aspettano che i tagli proseguano fino alla fine dell’anno.
Sarà monitorata anche la divisione dei voti, dato che il FOMC non si è diviso in tre parti dal 2019. Gli operatori osservano inoltre se Stephen Miran verrà confermato governatore della Fed in tempo per la riunione.
ORO SENZA FRENI
L’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i 3.689 dollari l’oncia, sostenuto dall’indebolimento del dollaro statunitense in vista della riunione di due giorni della Federal Reserve che inizia oggi.
I mercati si aspettano ampiamente un taglio dei tassi di 25 punti base mercoledì, il primo da dicembre, con crescenti aspettative che il ciclo di allentamento possa estendersi fino al prossimo anno.
L’attenzione sarà rivolta alle proiezioni economiche della Fed, incluso il dot plot, e alla conferenza stampa del presidente Jerome Powell, per ottenere indicazioni sul futuro percorso di politica monetaria.
La riunione si svolge in un momento di tensione tra l’amministrazione e la banca centrale, con una controversia legale sulla leadership della Fed e gli sforzi del presidente Trump che influenzano le decisioni di politica monetaria.
Nel frattempo, i dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale negli Stati Uniti, previsti per oggi, rappresentano il market mover più rilevante.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Fine del ciclo BTC: ottobre o novembre 2025?La questione della fine del ciclo rialzista di Bitcoin legato all’halving del 2024 è il tema del momento nel mercato cripto. Come spesso accade, la storia non si ripete mai uguale ma fa rima, e lo studio dei cicli precedenti consente di evidenziare le probabili aree di inversione. In questo lavoro comparativo si considerano tre criteri principali: la durata post-halving, il tempo trascorso dal massimo del ciclo precedente e il tempo dall’inizio del ciclo.
La tabella comparativa proposta in questa analisi mette a confronto i tre cicli passati di Bitcoin (2012, 2016 e 2020), con particolare attenzione agli ultimi due, al fine di proiettare una finestra temporale per la conclusione dell’attuale ciclo iniziato con l’halving di aprile 2024.
Si tiene conto anche dell’aspetto puramente calendario della fine dei tre cicli precedenti, che permette di determinare l’intervallo temporale più probabile per la conclusione del ciclo in corso.
Il ciclo del 2012: un caso particolare
Il primo ciclo analizzato, quello del 2012, si è concluso dopo soli 366 giorni post-halving. In termini di calendario, si è chiuso il 4 dicembre 2013. La sua durata relativamente breve (775 giorni dall’inizio del ciclo) lo rende un caso particolare, che non sarà utilizzato come base principale per le proiezioni attuali. Offre tuttavia un primo riferimento sulla forte variabilità possibile dei cicli.
Il ciclo del 2016: una prima referenza
Il secondo ciclo, avviato dopo l’halving del luglio 2016, si è concluso dopo 526 giorni. Questo corrisponderebbe al 28 settembre 2025 se l’attuale ciclo seguisse la stessa durata, con una chiusura reale il 16 dicembre 2017. Questo ciclo è durato 1.472 giorni dal massimo precedente e 1.068 giorni dal suo inizio. Questi numeri mostrano un chiaro allungamento rispetto al ciclo 2012.
Il ciclo del 2020: conferma di uno schema
Il terzo ciclo, derivante dall’halving di maggio 2020, è durato 547 giorni post-halving. Questo porterebbe la fine dell’attuale ciclo al 19 ottobre 2025 se ripetuto, con una chiusura reale l’8 novembre 2021. La durata totale è stata di 1.424 giorni dal massimo precedente e di 1.061 giorni dall’inizio. Questi valori sono simili a quelli del ciclo 2016, rafforzando l’idea di una certa regolarità temporale nella dinamica del Bitcoin, anche se le ampiezze di prezzo possono variare.
Le medie degli ultimi due cicli: una base solida per il 2025
Combinando i cicli del 2016 e del 2020 si ottiene una durata media di 536 giorni post-halving, che proietta una data intorno all’8 ottobre 2025 per l’attuale ciclo. In termini di calendario, questo colloca la fine del ciclo tra il 20 e il 25 novembre 2025. Anche le durate dal massimo precedente (1.448 giorni) e dall’inizio del ciclo (1.064 giorni) rafforzano questa proiezione, indicando una finestra probabile tra fine ottobre e novembre 2025.
Il ciclo attuale (2024): una finestra di incertezza
L’attuale ciclo, iniziato con l’halving di aprile 2024, è già a 514 giorni. Le proiezioni basate sulle durate passate indicano una possibile fine tra metà ottobre e metà novembre 2025. I calcoli rispetto al massimo precedente puntano anch’essi al 26 ottobre 2025, con un margine che può estendersi fino a novembre.
Conclusione: ottobre o novembre 2025?
L’analisi comparativa tende a privilegiare una fine del ciclo tra ottobre e novembre 2025, con una probabilità leggermente maggiore per un picco a ottobre. Tuttavia, uno scenario di estensione fino a novembre rimane credibile, soprattutto con gli ETF cripto. Come sempre con Bitcoin, la volatilità e gli eventi macroeconomici potrebbero accelerare o ritardare questo schema, in particolare la politica monetaria della Fed. Ma questa finestra temporale offre un quadro prezioso per anticipare i prossimi grandi movimenti di mercato.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.