Oltre l'analisi tecnica
Maggiori incrementi e decrementi PNCDi seguito i maggiori incrementi e i maggiori decrementi di posizioni nette corte* nel periodo che va dal 29/05/2025 al 13/06/2025:
Maggiori incrementi :
1. Italgas 1,98 (nuova)
2. Esprinet 0,66 --> 2,21
3.. Banca Ifis 0,80 --> 1,44
4. Diasorin 1,30 --> 0,68
5. Bper 2,02 --> 2,76
6. Digital Value 1,93 --> 2,70
Maggiori decrementi :
1. Saipem 7 --> 6,29
2. Brunello Cucinelli 0,55 --> 0 ( chiusa o sotto 0,50 )
3. Moncler 0,50 --> 0 ( chiusa o sotto 0,50 )
4. Stellantis 1,21 --> 0,71
5. STM 1,71 --> 1,37
6. Geox 1 --> 0,76
* Le PNC sono un indicatore sintetico che riassume le posizioni corte (ossia le vendite allo scoperto sulle azioni e le posizioni corte in strumenti finanziari derivati e altri strumenti simili) al netto delle posizioni lunghe (ossia gli acquisti di azioni e le posizioni lunghe in strumenti finanziari derivati e altri strumenti simili).
Sono oggetto di pubblicazione le PNC che:
- sono di entità pari o superiore allo 0,5% del capitale sociale della società quotata considerata; oppure
- hanno raggiunto la soglia dello 0,5% e sono state quindi pubblicate, ma successivamente sono diminuite al di sotto della soglia dello 0,5%. Queste PNC sono pubblicate un'ultima volta con l'indicazione dell'ultimo valore disponibile (sotto lo 0,5%).
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
Oro in forte rialzo all’apertura, come previsto.
📍 Ultimi aggiornamenti sul conflitto Israele-Iran:
-Iran lancia una nuova ondata di missili
-L’aviazione israeliana colpisce siti missilistici in Iran centrale
-3 morti a causa dei bombardamenti
-Petrolio e oro in salita, rendimenti obbligazionari in rialzo per timori inflattivi
Se il conflitto prosegue, ci aspettiamo un forte aumento dei prezzi dell’oro.
Tensioni di questo tipo hanno un impatto diretto su oro, petrolio e gas, ma possono toccare tutti i mercati.
attualmente rimango FLAT visto che è lunedi.
ci vediamo oggi in live per outlook settimanale e vi auguro una buona giornata
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
long SOIL da 16,726 scw 16,20 da valutarelong SOIL da 16,726 scw 16,20 da valutare, presi 40pezzi con rischio 25-30 eur con quello scw, ma che valuteremo a ridosso del valore sul comportamento settimanale, se sforato di poco forse sposteremo lo stop sullo spike di quella candela settimanale.
Oltre l'analisi precisografica!
Tensioni Iran-Israele: mercati in cadutaÈ GUERRA, GIÙ LE BORSE
Torna prepotentemente il risk off sui mercati, dopo le ritorsioni dell’Iran su Israele. Decine di missili hanno colpito le città israeliane, costringendo i civili a rifugiarsi nei bunker. Il bilancio, per ora, è di 11 morti. Israele promette ulteriori ritorsioni.
I mercati sono entrati in modalità di avversione al rischio, con un crollo delle borse e investitori alla ricerca di asset rifugio. L’Occidente, almeno per il momento, cerca di non esasperare ulteriormente gli animi già tesi e tenta qualche azione diplomatica, attraverso dichiarazioni ufficiali, per ridurre la tensione.
Trump è intervenuto sui social affermando che la pace tra Israele e Iran arriverà presto, ricordando che sono in corso incontri diplomatici.
WALL STREET RIPIEGA
Wall Street ha chiuso in netto ribasso venerdì, con la propensione al rischio in calo dopo che l'Iran ha definito gli attacchi aerei israeliani una "dichiarazione di guerra", rispondendo con attacchi missilistici nella serata di venerdì (ora locale).
Gli attacchi israeliani avevano preso di mira strutture nucleari e militari iraniane, aumentando le tensioni geopolitiche e destabilizzando i mercati globali. L'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente l'1,1% e l'1,3%, mentre il Dow Jones è crollato di 769 punti.
I settori finanziario e tecnologico hanno guidato le perdite: Nvidia ha perso il 2,1%, Apple l'1,4%, mentre Visa e Mastercard sono scese di oltre il 4%. Anche i titoli delle compagnie aeree sono crollati: American, Delta e United hanno perso tra il 4,5% e il 5%.
Al contrario, i titoli energetici e della difesa hanno sovraperformato. I prezzi del petrolio sono aumentati di quasi il 7% per timori legati all’offerta. Exxon è salita del 2%, mentre Lockheed Martin, RTX e Northrop Grumman hanno guadagnato oltre il 3%.
Nel corso della settimana, l'S&P 500 è salito dello 0,5%, mentre il Dow e il Nasdaq sono destinati a perdere rispettivamente l'1,5% e lo 0,8%.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, l’EUR/USD ha corretto al ribasso poiché il dollaro, in tempi di conflitto, torna a essere considerato un asset rifugio. Il Dollar Index, dopo aver toccato minimi venerdì mattina, è risalito fino a 98,15 per poi chiudere comunque positivo a 97,70.
All’apertura dei mercati di domani, potremmo assistere a dei gap che evidenzieranno un ulteriore rafforzamento del dollaro, specie se dovessero proseguire gli attacchi reciproci.
Interessante sarà anche il movimento dell’USD/JPY, che per ora ha corretto al rialzo, in assenza di prospettive di aumento dei tassi da parte della BoJ.
EUROZONA: CALO DEL SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale dell'Eurozona si è ridotto a 9,9 miliardi di euro ad aprile 2025, in calo rispetto ai 13,6 miliardi dell’anno precedente e ben al di sotto delle aspettative di 18,2 miliardi.
Il calo è in gran parte dovuto ai dazi statunitensi. Le esportazioni totali sono diminuite dell'1,4% su base annua, trainate da forti cali nei settori dei combustibili, dei macchinari e dei mezzi di trasporto.
Le esportazioni di prodotti chimici sono aumentate del 6%, ma in netto rallentamento rispetto al +50,5% di marzo. Anche la crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti è rallentata (3,9% contro 63,9%), mentre quelle verso Cina e Regno Unito sono diminuite rispettivamente del 14,9% e del 6,0%.
Le importazioni sono aumentate dello 0,1%, raggiungendo i 233 miliardi di euro, sostenute soprattutto dai prodotti chimici (+6,2%). Le importazioni da Stati Uniti e Cina sono cresciute a un ritmo più lento.
USA: RISALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indice di fiducia dei consumatori statunitensi, redatto dall'Università del Michigan, è salito a 60,5 a giugno 2025, in netto rialzo rispetto al minimo quasi record di 52,2 registrato ad aprile e maggio, e ben oltre le attese di 53,5.
È il primo aumento del sentiment in sei mesi, trainato da un miglioramento delle valutazioni delle condizioni attuali (63,7 contro 58,9) e delle aspettative future (58,4 contro 47,9).
Nonostante la ripresa, il sentiment resta circa il 20% al di sotto del livello di dicembre 2024, quando la fiducia aveva ricevuto una spinta post-elettorale. Il calo riflette le preoccupazioni per i rischi economici legati alle politiche tariffarie statunitensi.
Le aspettative di inflazione sono migliorate: per l’anno successivo sono scese al 5,1% (dal 6,6% di maggio), mentre quelle a lungo termine sono calate al 4,1% (dal 4,2%).
IL PETROLIO CONSOLIDA
Venerdì i future sul greggio WTI sono balzati del 7,2%, attestandosi appena sotto i 73 dollari al barile, dopo aver toccato i massimi da febbraio, in un contesto di crescenti tensioni in Medio Oriente.
L’impennata è seguita all’attacco israeliano contro l’Iran, che ha generato ritorsioni e timori di un’escalation. Sebbene gli attacchi non abbiano colpito direttamente infrastrutture petrolifere, gli investitori restano cauti, soprattutto per il ruolo strategico dell’Iran nello Stretto di Hormuz.
La produzione iraniana di aprile è stata di 3,305 milioni di barili al giorno, sottolineando l’importanza della regione per l’approvvigionamento globale.
A sostenere i prezzi anche i dati dell’AIE, che hanno mostrato un calo maggiore del previsto delle scorte statunitensi, segnalando una domanda solida. L’AIE ha rassicurato i mercati dichiarando di disporre di 1,2 miliardi di barili di riserve di emergenza, pronte all’uso se necessario.
SETTIMANA ENTRANTE
Le tensioni in Medio Oriente continuano a dominare l’agenda, insieme ai negoziati commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner.
L’attenzione si sposta anche sul vertice del G7 in Canada, dove i leader delle maggiori economie discuteranno delle principali sfide globali.
Sarà una settimana intensa per la politica monetaria: sono attese decisioni sui tassi da parte di FED, PBOC, BOJ e BOE, anche se le previsioni indicano tassi invariati. Tuttavia, altre banche centrali potrebbero muoversi: tra queste, la SNB, la Riksbank (Svezia), la banca centrale norvegese, turca, brasiliana, indonesiana, delle Filippine e di Taiwan.
Sul fronte macroeconomico, i dati più attesi includono: vendite al dettaglio e produzione industriale negli USA, inflazione nel Regno Unito, indice ZEW in Germania, produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina, e dati commerciali dal Giappone. Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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La FED del 18 giugno sarà decisiva per il mercato azionario!Questa settimana i mercati azionari saranno influenzati da diversi fattori fondamentali, tra cui la diplomazia commerciale, le tensioni geopolitiche e la decisione di politica monetaria della FED di mercoledì 18 giugno.
1) La FED il 18 giugno, l'evento fondamentale della settimana
La settimana borsistica sarà dominata da un evento fondamentale: la decisione di politica monetaria della Federal Reserve statunitense (FED) di mercoledì 18 giugno. Questa riunione si preannuncia cruciale per la direzione estiva dei mercati finanziari, in un contesto di incertezza legato alla guerra commerciale e a un ciclo economico che si avvicina alla fine della sua maturità. Sebbene il consenso sia per un tasso di federal funds statunitense invariato, con una probabilità del 99% secondo il CME FedWatch Tool, l'attenzione degli investitori si concentrerà sulle proiezioni macroeconomiche aggiornate della Fed.
L'andamento previsto dell'inflazione, dell'occupazione e del tasso dei Fed Funds sarà al centro del dibattito, così come il tono utilizzato da Jerôme Powell nella sua conferenza stampa. Il mercato, ormai caro sia dal punto di vista tecnico che da quello fondamentale, chiede segnali più accomodanti per prolungare il suo rialzo.
2) Il mercato vuole la conferma di due tagli dei tassi entro la fine del 2025
Ciò che gli investitori si aspettano ora dalla Fed non è tanto un'azione immediata sui tassi quanto una tabella di marcia più chiara per la fine dell'anno. La conferma esplicita di due tagli dei tassi da qui a dicembre 2025 sarebbe il minimo richiesto per sostenere gli attuali livelli del mercato azionario, in particolare l'S&P 500, che sta scambiando vicino ai massimi storici.
Tuttavia, la banca centrale rimane sotto pressione, combattuta tra le richieste di allentamento monetario e la cautela di fronte a un possibile rimbalzo dell'inflazione, in particolare a causa delle tensioni doganali. Se Jerome Powell riafferma la posizione attendista della Banca, i mercati potrebbero consolidarsi. Al contrario, una revisione al ribasso delle previsioni sull'inflazione e una curva dei Fed Funds che punta verso un ulteriore calo potrebbero essere interpretati come un chiaro segnale di svolta.
Dovremo inoltre tenere d'occhio gli sviluppi annunciati in merito alla riduzione del programma di Quantitative Tightening.
Infine, al di là dei fondamentali, il timing tecnico rafforza l'importanza di questa riunione. Il mercato obbligazionario sta già fornendo indizi, con una configurazione tecnica che potrebbe preannunciare un allentamento dei rendimenti se la Fed adotterà un tono più conciliante. Nell'azionario, l'analisi tecnica settimanale dell'S&P 500 mostra aree di ipercomprato, rafforzando la necessità di un sostegno monetario per evitare un'inversione di tendenza. In questo contesto, la riunione di mercoledì è più di una semplice decisione di politica monetaria: è un indicatore strategico per il resto del 2025.
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[EURUSD - Entry Short +5%] - Spiegazione ⭣Sessione asiatica molto direzionale con massimi e minimi sempre più bassi.
In Francoforte (quindi nella sessione "pre-london") che va dalle 08:00 alle 09:00 il prezzo va a creare liquidità, con un induzione che di conseguenza genera una SMT.
Infine con l'apertura della London Session alle ore 09:00, sbilancia anche l'ultimo massimo fuori orario che ha permesso la formazione del minimo (anche questo fuori dai miei orari di interesse).
Con tutte queste informazioni, ho atteso conferme nei time frame inferiori e sono entrato short con target pre impostato sotto la SMT.
Operazione che mi ha permesso di generare più del 5% (con esattezza il 5.6%) basandomi semplicemente sulla liquidità e sulla struttura di mercato .
Se ti piacciono questo tipo di contenuti e soprattutto ti sono utili, fammelo sapere lasciando un bel boost così da motivarmi a portarne altri simili. 🔥
⚠️ Questo esempio è illustrativo e non costituisce una raccomandazione di trading. E' essenziale effettuare un'analisi approfondita e considerare i rischi associati prima di intraprendere qualsiasi operazione di trading. ⚠️
Le valute rifugio sono ancora una scelta saggia?Per quanto riguarda l’articolo educativo, questa settimana andiamo a vedere più da vicino quali sono le valute più importanti (cosidette major) e soprattutto andiamo a vedere quelle che sono considerate “valute rifugio” e del perchè viene dato questo nome.
Quando i mercati vanno in tilt, molti investitori cercano un luogo dove mettere al sicuro i propri risparmi. Le valute rifugio, sono proprio questo: strumenti considerati stabili o addirittura in crescita quando le cose si mettono male.
Cosa sono le valute rifugio?
Si tratta tipicamente di divise che resistono o addirittura vi è un forte acquisto quando ci sono instabilità a livello globale. Tra le più famose ci sono il dollaro americano (USD), lo yen giapponese (JPY) e il franco svizzero (CHF) In periodi di nervosismo globale, si assiste a una vera e propria “fuga verso la sicurezza” (‘flight to quality’), e molti capitali migrano proprio verso queste monete in quanto sono considerati Paesi sicuri.
Per quale motivo avviene questo? Ci sono due motivi principali:
- Riserva di ricchezza: Paesi con grandi riserve in valuta estera possono richiamare capitale in patria quando serve.
- Il cosiddetto Effetto gregge: se una valuta ha dimostrato nel passato di crescere in momenti di crisi, i trader la comprano pensando lo farà di nuovo
Quali caratteristiche deve avere una valuta per essere considerata “rifugio”?
Ci sono vari fattori: alta liquidità, economia stabile, politiche monetarie affidabili, bassa inflazione e stabilità politica . Questi elementi, però, non bastano sempre: vedi lo yen, che è considerato rifugio nonostante il Giappone sia uno dei paesi con il debito pubblico più alto al mondo
Inoltre, le banche centrali a volte intervengono per frenare l’apprezzamento eccessivo della valuta: la Svizzera ha replicato questa strategia più volte, così come il Giappone, che ha utilizzato tassi negativi o venduto yen per sostenere le esportazioni .
Le tre principali valute del rifugio: USD, CHF, JPY
- Dollaro USA (USD)
Simbolo universale del rischio, il suo rafforzamento indica spesso che i mercati sono in ansia.
- Franco svizzero (CHF)
La Svizzera gode di una reputazione di stabilità politica, fiscale e monetaria, e il franco tende sempre a rinforzarsi durante le crisi.
- Yen giapponese (JPY)
Anche lo yen è un classico rifugio: quando gli investitori scappano dal rischio, è probabile che il JPY salga. Tuttavia, un yen troppo forte danneggia le esportazioni giapponesi, motivo per cui la Banca del Giappone a volte vende yen o adotta tassi negativi.
Inoltre se consideriamo anche le materie prime, sicuramente la materia prima per eccellenza considerato come “bene rifugio” è l’oro. Difatti nei momenti a più elevata tensione macroeconomica, il prezzo dell’oro viene sempre apprezzato che porta ad un rialzo quasi sempre importante di questa materia prima. Un esempio attuale è la news di questa notte di una escalation di guerra tra Israele ed Iran.
Come ha reagito il prezzo? Il prezzo è schizzato dai 3330$ a 3390$ nel giro di poche ore, portando elevata volatilità sui mercati.
Risk On vs Risk Off
Nel mercato si parla spesso di Risk On e Risk Off ed è molto importante capirne il concetto. Si tratta di momenti in cui si investe nel rischio (“risk on”) o se ne fugge (“risk off”). Durante le fasi “risk off”, appunto, le valute rifugio tendono a dare il meglio di sé; quando il sentimento migliora, invece, perdono appeal e valore
Conviene davvero investire in valute rifugio?
La tentazione è forte, soprattutto in tempi turbolenti. Ma attenzione: una valuta non produce interessi e l’unico guadagno reale deriva da oscillazioni di cambio. Quindi nel lungo termine, spesso, si parla di investimenti “a somma zero” .
Un’alternativa più interessante può essere investire in azioni denominate in valute rifugio, che permettono di sfruttare anche i dividendi e la crescita del business. Sconsigliati invece i bond in valuta rifugio: il rischio di cambio può erodere i guadagni
Considerazioni finali
Le valute rifugio sono strumenti utili per proteggere parte del portafoglio in situazioni difficili.
Tuttavia non sono fonti di rendimento a lungo termine e vanno integrate con investimenti produttivi, come azioni in valuta rifugio o altri asset.
Prima di puntarci, valuta bene i tuoi obiettivi, il profilo di rischio e la strategia complessiva.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarre vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti. Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Israele attacca l’Iran, mercati in tensioneISRAELE ATTACCA L’IRAN
Nella notte, Israele ha lanciato un attacco preventivo contro siti nucleari iraniani. Secondo alcune agenzie di stampa, sarebbe stato ucciso il capo delle Guardie Rivoluzionarie.
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l'attacco ha preso di mira il programma nucleare iraniano e continuerà fino a quando la minaccia non sarà eliminata, pur riconoscendo che Teheran mantiene la capacità di colpire Israele.
I mercati hanno reagito con un’impennata degli asset rifugio, in particolare oro e franco svizzero. Anche il petrolio è salito, con il WTI che ha toccato quota 75 dollari al barile.
INTANTO, WALL STREET
Wall Street prosegue con cautela, con i tre principali indici che ieri hanno chiuso leggermente sopra lo zero. La giornata è stata caratterizzata dalla pubblicazione dei prezzi alla produzione, risultati inferiori alle attese, come già accaduto il giorno precedente con i prezzi al consumo.
Tuttavia, dopo l’attacco israeliano all’Iran, i futures sugli indici americani sono scesi nella notte, perdendo circa l’1,5% all’apertura europea.
L’inflazione in calo potrebbe consentire alla Fed di iniziare a considerare nuovi tagli dei tassi, anche se le pressioni inflazionistiche legate alle misure commerciali non si sono ancora manifestate.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono risultate leggermente superiori alle stime. La rinnovata incertezza sui dazi ha smorzato il sentiment degli investitori.
Il Presidente Trump ha annunciato l’intenzione di inviare lettere formali ai principali partner commerciali nelle prossime settimane, delineando dazi unilaterali per promuovere nuovi accordi. Questa mossa precede la scadenza della pausa di 90 giorni concessa sui dazi reciproci.
Nonostante le dichiarazioni su un "ottimo accordo" con la Cina, il mercato resta cauto, anche perché l’intesa non appare del tutto chiara.
Tra i settori, industriale, comunicazioni e finanziario hanno registrato le perdite maggiori, mentre tecnologia e servizi di pubblica utilità hanno sovraperformato.
DOLLARO IN DISCESA
L’indice del dollaro ha esteso il suo calo giovedì, scendendo sotto quota 97,2 e toccando il livello più basso dal 2022. I dati deflattivi aprono la strada a possibili tagli della Fed, rendendo il dollaro meno appetibile per gli investitori.
Le tensioni commerciali e i rischi geopolitici rafforzano questa tendenza. La fine della pausa sui dazi reciproci potrebbe portare a nuove tariffe severe.
L’Iran ha minacciato di colpire basi statunitensi in caso di fallimento dei colloqui sul nucleare, aggravando l’instabilità.
I dati sull’inflazione al consumo e alla produzione, inferiori alle attese, hanno aumentato la pressione sul dollaro. Le aspettative di due tagli dei tassi da parte della Fed si sono rafforzate.
L’EUR/USD ha toccato 1,1630 per poi ritracciare in serata sulla precedente resistenza di 1,1570, ora supporto. Il trend resta rialzista, con obiettivi di medio termine a 1,2350, anche se non si escludono correzioni.
Il Cable si attesta intorno a 1,3600, mentre USD/JPY tiene quota 142,20. Forte il franco svizzero e il dollaro canadese, mentre le valute oceaniche soffrono la debolezza cinese.
Nella notte, il dollaro è tornato a fungere da asset rifugio: EUR/USD è sceso a 1,1520, Cable a 1,3535 e USD/JPY a 143,70. Il franco svizzero ha toccato 0,8055 contro il dollaro, per poi correggere leggermente.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono rimaste stabili a 248.000 nella prima settimana di giugno, invariate rispetto alla settimana precedente e superiori alle attese di 240.000.
Il dato rappresenta il livello più alto da ottobre 2024, segnalando un possibile indebolimento del mercato del lavoro in un contesto di incertezza economica.
Le richieste continuative sono aumentate di 54.000 unità, raggiungendo 1.956.000 nella settimana conclusasi il 31 maggio, il livello più alto da novembre 2021 e ben oltre le previsioni di 1.910.000.
PPI USA
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,1% su base mensile a maggio 2025, dopo un calo dello 0,2% ad aprile (dato rivisto al rialzo). Le previsioni indicavano un aumento dello 0,2%.
I prezzi dei beni sono saliti dello 0,2%, trainati dalla benzina. I prezzi alla produzione core sono aumentati solo dello 0,1%, contro attese dello 0,3%.
Su base annua, i prezzi alla produzione sono cresciuti del 2,6%, in linea con le aspettative, dopo un +2,5% ad aprile. Il tasso core annuo è rallentato dal 3,2% al 3%, contro una previsione del 3,1%.
REGNO UNITO: PIL IN CALO
L’economia britannica ha registrato una contrazione dello 0,3% su base mensile ad aprile 2025, il primo calo in sei mesi e il più marcato da ottobre 2023. A marzo si era registrata una crescita dello 0,2%.
Il calo è stato causato da vari fattori: aumento delle bollette energetiche, costi dei servizi regolamentati, contributi previdenziali più elevati per i datori di lavoro, aumento delle imposte di bollo sui terreni e l’annuncio di nuove tariffe da parte di Trump.
La produzione è scesa dello 0,6%, in particolare nel manifatturiero (-0,9%) e nel settore elettricità e gas. In controtendenza, il settore delle costruzioni è cresciuto dello 0,9%.
Nonostante il calo di aprile, il PIL è aumentato dello 0,7% nel trimestre terminato ad aprile.
Saverio Berlinzani
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#AN007: Israele attacca Iran, cosa succede? nel Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, creatore del Metodo SwipeUP Elite FX, che mi permette di analizzare e operare nel mondo Forex come se fossi un Hedge Found o una Banca d'Investimento. Oggi voglio parlarvi della notizia rilevante delle ultime ore, ovvero l'attacco di Israele all'Iran.
⚠️ Cosa è successo
Israele ha lanciato un massiccio attacco aereo preventivo su numerose installazioni nucleari e militari in Iran, compresi siti a Teheran e Natanz. Fra le vittime, figure chiave come il comandante della Guardia Rivoluzionaria Hossein Salami e diversi scienziati nucleari di alto profilo.
L’operazione è stata completamente “unilaterale”, senza coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, secondo fonti ufficiali
reuters.com. Tuttavia, è stata preventivamente coordinata con Washington, che ha ricevuto notifica prima dell’attacco.
L’Iran ha reagito annunciando che risponderà in modo “duro e decisivo” e ha iniziato a pianificare attacchi missilistici e droni contro obiettivi israeliani, con una risposta che potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
🌍 Reazioni globali
Australia, Nuova Zelanda, Giappone e l’ONU si sono dette allarmate e hanno chiesto massima moderazione.
Il prezzo del petrolio ha reagito con un'impennata: il WTI +9% circa a causa del timore di interruzioni nelle forniture.
💱 Impatto sul Forex
↑ Prezzo petrolio → Rafforza CAD, NOK, e valute commodity in generale.
Modalità risk-off globale → Avvantaggia valute rifugio come JPY, CHF, e temporaneamente anche USD.
Rischio geopolitico in aumento → USD potrebbe avere oscillazioni: scende in fasi risk-off, ma rimbalza come safe-haven.
EUR sotto pressione per il generale clima di avversione al rischio e con domanda fisica per USD, CHF, JPY.
Infine, emergenti (BRL, MXN, INR) potrebbero subire volatilità elevata: flussi in uscita verso asset più sicuri.
🧩 Focus operativo per trader Forex
Monitorare petrolio e yield bond USA: segnali in aumento potrebbero spingere commodity currencies.
Seguire movimenti su USD/JPY e USD/CHF: breakout potenziali in caso di escalation.
Attenzione alla volatilità su EUR/USD: la crisi geopolitica premia USD e CHF.
Rimanere pronti a reazione di valute emergenti: possibili flash crash o rimbalzi speculativi.
Per ricevere altre notizie o altre analisi, continuate a seguirmi.
PPI. Analisi del dato di giorno 12/06/2025Il Producer Price Index (PPI) è uno degli indicatori macroeconomici più significativi per chi fa trading. Difatti misura le variazioni medie dei prezzi che devono sostenere i produttori nazionali per i loro beni e servizi. In altre parole, il PPI ci dice quanto stanno cambiando i prezzi “all’ingrosso”, prima che questi aumenti (o diminuzioni) si riflettano sui consumatori finali.
Cosa dicono i dati PPI di Maggio 2025
Secondo il report ufficiale del Bureau of Labor Statistics, a maggio 2025 il PPI è aumentato dello 0,13% su base mensile. Il dato PPI pubblicato ieri mostra che l’indice è salito a 148,07, rispetto a 147,88 di aprile, segnalando una pressione inflazionistica moderata ma persistente. Questo dato è importante perché spesso anticipa i movimenti dell’inflazione al consumo (CPI). Difatti se i produttori devono sostenere costi più alti, è probabile che questi vengano trasferiti ai consumatori, facendo salire anche i prezzi al dettaglio.
PPI Core (esclusi alimentari, energia e servizi commerciali): +0,3% mensile e +2,7% annuo.
Componenti principali:
I prezzi dei beni sono cresciuti dello 0,3% a maggio, trainati soprattutto dal rialzo dei prezzi dell’energia (+1,1%).
I servizi sono aumentati dello 0,2%, con un contributo importante dei servizi di trasporto e stoccaggio.
Perché il PPI è importante per i trader
Il PPI in aumento può anticipare un rialzo dell’inflazione al consumo, influenzando le attese sui tassi d’interesse e le decisioni delle banche centrali.
Il PPI superiore alle attese può rafforzare il dollaro USA, penalizzare le obbligazioni (bond) e creare volatilità su azioni e materie prime.
Se il PPI sale, i trader che operano sul forex possono aspettarsi una Fed più aggressiva (tassi più alti), mentre chi opera sulle materie prime può vedere movimenti rialzisti su oro e petrolio in caso del timore di un incremento dell’inflazione.
Come utilizzare il PPI nel trading
Se il dato reale supera le attese, potresti vedere un rafforzamento del dollaro e una reazione negativa sui bond.
Se il PPI segnala inflazione in aumento, valuta coperture su portafogli obbligazionari o posizionamenti su asset “inflation hedge” come oro e real estate.
Un PPI forte può essere spunto per posizionamenti long su USD o su valute di paesi con politiche monetarie restrittive.
Conclusioni
Il PPI di maggio 2025 conferma una dinamica inflazionistica moderata negli Stati Uniti, con segnali da monitorare attentamente nei prossimi mesi.
S&P 500, il campo di battaglia tecnico per giugnoNella nostra analisi del 15 aprile, abbiamo messo in dubbio la probabilità di un punto di minimo dell'indice S&P 500 sulla base dell'analisi tecnica. Anche il VIX (la volatilità implicita dell'S&P 500) ha mostrato caratteristiche tecniche ribassiste (correlazione inversa con l'S&P 500) e in effetti il mercato azionario ha offerto un solido rimbalzo in un contesto di diplomazia commerciale.
Con la comparsa di elementi di surriscaldamento tecnico nel breve termine, diamo un'occhiata ai segnali dell'analisi tecnica per diagnosticare l'attuale situazione del mercato azionario statunitense.
Per cominciare, potete rileggere le nostre analisi di aprile sull'S&P 500 e sul VIX cliccando sulle due immagini sottostanti.
1) Surriscaldamento tecnico a breve termine ma trend rialzista fondamentale conservato al di sopra del supporto tecnico a 5750/5800 punti
L'indice S&P 500 ha sviluppato una ripresa rialzista con fondo a V dall'inizio di aprile e il mercato azionario globale ha persino raggiunto un nuovo massimo storico la scorsa settimana.
Il trend rialzista dello S&P 500 si è alternato tra impulsi rialzisti e consolidamenti/correzioni a breve termine, e questo schema probabilmente si ripeterà finché continuerà la diplomazia commerciale e il mercato attenderà la prossima decisione di politica monetaria della FED la prossima settimana. Il grafico giornaliero suggerisce un surriscaldamento tecnico a breve termine (piccola divergenza prezzo/momento al ribasso, con il momentum rappresentato dall'indicatore tecnico RSI). In ogni caso, anche se il mercato ha bisogno di una pausa nel breve termine, la tendenza di fondo rimane rialzista al di sopra del supporto principale a 5700/5800 punti, ovvero il gap rialzista aperto a metà maggio e la media mobile a 200 giorni.
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi giornaliere sul contratto future S&P 500
2) In termini di sentiment degli investitori al dettaglio, il pool di venditori si è ridotto ma rimane ben riempito
Lo studio del sentiment degli investitori al dettaglio fa parte dell'analisi contrarian dei mercati finanziari, una delle discipline dell'analisi tecnica dei mercati finanziari. Sebbene il bacino dei venditori si sia ridotto, una percentuale molto ampia di investitori retail è ancora scettica sulla ripresa. Questo sentimento pessimistico tra gli operatori al dettaglio è un indicatore del fatto che la ripresa ha ancora un potenziale a medio termine, poiché i picchi di mercato si sono sempre verificati in presenza di euforia tra gli investitori al dettaglio.
3) Dal punto di vista quantitativo, attenzione alle condizioni tecniche di ipercomprato nel breve termine
D'altro canto, nel breve termine si invita alla cautela, poiché la percentuale di azioni dell'S&P 500 al di sopra della media mobile a 50 giorni (questo strumento rappresenta il lato quantitativo del mercato) si sta avvicinando alla zona di ipercomprato, una situazione che presto si invertirà rispetto a quella di inizio aprile.
4) Gli investitori istituzionali rimangono cauti in vista della riunione della FED di mercoledì 18 giugno, mentre gli accordi commerciali sono ancora in sospeso
In conclusione, è importante ricordare che il momento fondamentale della prossima settimana sarà la decisione di politica monetaria della FED. Il mercato deve sapere se la FED confermerà o meno due tagli dei tassi da qui alla fine dell'anno. La FED aggiornerà anche le sue proiezioni macroeconomiche e nel frattempo gli investitori istituzionali sono cauti, come dimostra l'ultimo rapporto del Commitment Of Traders della CFTC.
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[ICT Turtle Soup Setup] - Guida FacileCOS'É?
È una strategia che sfrutta le false rotture di livelli chiave (supporti o resistenze) Si entra nella direzione opposta alla rottura, quando il mercato mostra che quella rottura non è vera.
IDEA DI BASE
1. Il prezzo rompe un livello chiave ⭢ molti trader entrano.
2. I grandi investitori (istituzionali) usano la rottura per attivare gli stop-loss.
3. Appena raccolgono liquidità, il prezzo torna indietro.
4. Entri nel trade appena il prezzo rientra sopra o sotto quel livello ⭢ cioè: il breakout è falso.
COME RICONOSCERLO (passo dopo passo)
1. TROVA UN LIVELLO CHIAVE
• Un supporto (prezzo minimo importante) / • Una resistenza (prezzo massimo importante).
2. ASPETTA LA FALSA ROTTURA
• Il prezzo rompe quel livello (quindi va oltre), ma non resta lì a lungo.
• Subito dopo, torna dentro il livello ⭢ segnale che la rottura era falsa.
3. CERCA UNA CONFERMA
• Una candela che chiude dentro il livello (o una lunga ombra)
• Volume in calo, o mancanza di "spinta" dopo la rottura.
4. ENTRA NELLA DIREZIONE OPPOSTA
• Se rompe sotto un supporto ma torna sù ⭢ ENTRA LONG.
• Se rompe sopra una resistenza ma torna giù ⭢ ENTRA SHORT.
GESTIONE OPERATIVA
Elemento : Entrata.
Descrizione Quando il prezzo rientra dentro un livello, dopo la falsa rottura.
Elemento : Stop Loss.
Descrizione Poco oltre il massimo/minimo della falsa rottura.
Elemento : Target.
Descrizione : Un supporto/resistenza precedente oppure un RR 1:2 o 1:3.
Elemento : Time frame
Descrizione : Funziona bene su 15m, 1h, 4h. Usa il multi-timeframe per migliorare l'efficacia.
ESEMPIO VELOCE
1) Il prezzo rompe sotto 1.2000 (supporto).
2) Poi risale velocemente sopra 1.2000.
3) Entri long a 1.2005.
4) Stop a 1.1985 (sotto il minimo)
5) Target a 1.2050 o 1.2100.
CONSIGLI PRATICI ⚠️
• Non usare durante notizie economiche importanti.
• Osserva la reazione rapida del prezzo: se rientra subito ⭢ più affidabile.
• Pratica in demo finché non ti senti sicuro.
STRUMENTI UTILI PER ALLENARTI
• TradingView per segnare supporti/resistenze.
• Replay del grafico per simulare il riconoscimento del setup.
• Diario di trading per tenere traccia dei tuoi Turtle Soup.
RIASSUNTO IN UNA FRASE ✏️
Il Turtle Soup è un setup che ti fa entrare quando il mercato finge di rompere un livello, ma poi torna indietro. Tu segui il ritorno, non la rottura.
#AN006 Forex: Crolla il Dollaro, Yen e Valute Emergenti
Salve, sono il trader Forex Andrea Russo, creatore del Metodo SwipeUP Elite FX che analizza il mercato come un Hedge Fund. Oggi voglio parlarvi delle notizie economiche più importanti delle ultime ore e di come queste stiano influenzando, in tempo reale, il mercato valutario globale.
## 🔜 Inflazione USA: la Fed verso il taglio?
I dati CPI pubblicati ieri hanno sorpreso i mercati: l'inflazione core annua si è fermata al +2,8% mentre il dato generale si è attestato al +2,4%, al di sotto delle aspettative. Questo raffreddamento inflattivo ha immediatamente innescato speculazioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già da settembre. Il Dollar Index (DXY) ha reagito negativamente, perdendo terreno e toccando i minimi da aprile.
### Impatto Forex:
* Il dollaro si indebolisce su tutta la linea.
* EUR/USD ha testato l'area di 1.15
* Rafforzamento di GBP, JPY e CHF come contraltare.
## 🌐 Tensioni commerciali USA-Cina: accordi a metà
Nelle ultime 24 ore, il Presidente Trump ha parlato di "progressi parziali" nei colloqui con la Cina su dazi e metalli rari. Tuttavia, l'assenza di un accordo definitivo mantiene alta l'incertezza globale. Gli investitori valutano il rischio di una nuova escalation, soprattutto su comparti strategici come tecnologia e materie prime.
### Impatto Forex:
* AUD e NZD mostrano alta volatilità.
* Il JPY ne beneficia come valuta rifugio.
* Le commodity currency restano reattive agli sviluppi geopolitici.
## 📉 BCE: taglio tassi e forward guidance espansiva
La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d'interesse al 2%, segnando l'ottavo taglio consecutivo. Il governatore ha aperto a ulteriori interventi espansivi nel terzo trimestre, nel caso in cui l'inflazione non risalisse verso il target del 2%.
### Impatto Forex:
* L'euro resta sotto pressione, nonostante la debolezza del dollaro.
* EUR/CHF in congestione.
* EUR/USD in fase laterale dopo il rally iniziale.
## 🚗 Paesi emergenti: nuovo ciclo di forza
Secondo la Banca Mondiale, la crescita dei Paesi emergenti rallenterà al 3,8% nel 2025. Nonostante ciò, valute come il real brasiliano (BRL) e il peso messicano (MXN) hanno guadagnato slancio grazie alla debolezza del dollaro e a flussi speculativi in entrata su carry trade.
### Impatto Forex:
* BRL e MXN si rafforzano.
* Opportunità di lungo periodo sui cross USD/EM.
* Attenzione ai rischi politici e inflazione locale.
## ⛽ Petrolio in rally: effetto domino sulle valute
I prezzi del petrolio sono saliti in settimana: il WTI ha toccato +6%, mentre il Brent ha segnato un +4%. Il rialzo è stato innescato da miglioramenti nei rapporti USA-Cina e da tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
### Impatto Forex:
* Rafforzamento di CAD e NOK.
* EUR e JPY penalizzati come importatori netti.
* Opportunità di correlazione su USD/CAD.
## 🔄 Outlook Forex: cosa aspettarsi ora
Il mercato è entrato in una fase di **riallineamento macro**:
* Il dollaro è in correzione strutturale.
* L'euro combatte tra stimoli BCE e debolezza USD.
* Le valute rifugio (JPY, CHF) restano forti.
* Emergenti e commodity currency mostrano momentum.
Nel breve termine, la chiave sarà l'evoluzione dei dati USA (PPI, vendite al dettaglio) e nuove dichiarazioni da parte della Fed.
Continuate a seguirmi per aggiornamenti e analisi operative sempre basate su dati reali e metodologia istituzionale.
EURUSD UPDATE/AGGIORNAMENTOTRADE spettacolare
ottimo ingresso in zona di interesse, dollaro debole euro forte e si vola!!
per me il target e raggiunto, il movimento e stato fatto, prendo profitto lasciando una piccola parte a BE che vada fino al TP
oggi dati importanti per USD
penso comunque che il dollaro si indebolirà ulteriormente e andremo a 1,16
dopo forse se si crea il setup valuteremo uno short
ma non prima della nuova settimana