Sarà testa e spalle rialzista?Sul Germany40 si sta configurando una figura interessante che può far pensare alla formazione di un testa e spalle rialzista (inverted head and shoulder). Al momento la figura è parziale e per completarsi dovremmo assistere ad un prossima correzione che porti i prezzi sino in area 15630 punti indice, per poi dare luogo all'ultimo rialzo a rompere la trendline che al momento si può ipotizzare a livello di 15800 punti indice.
Naturalmente è una ipotesi tutta da verificare che andremo a seguire con il giusto controllo del rischio.
Ipotizzando una approdo della spalla destra allo stesso livello della spalla sinistra e poi un rialzo che effettui il breakout della neckline posta in area 15800, il target della figura si posizionerebbe in area 16100 di indicie.
Buon Trading
Bruno Moltrasio
Idee della comunità
Morgan StanleyIl prezzo del titolo Morgan Stanley con il ribasso delle ultime 4 settimane si sta avvicinando al test del supporto dinamico che ha sostenuto il titolo dalla metà del 2022 e che transita in area 83,90 $, in caso di tenuta e reazione da tale livello si potrebbe provare un ingresso long con primo obiettivo a rialzo l'area dei 89,50 / 90 $.
RSI a 14 periodi vicino alla zona dell'ipervenduto
DISCLAIMER:
Tali informazioni/strumenti non costituiscono in alcun modo sollecitazione al pubblico risparmio o consulenza operativa su strumenti finanziari, devono essere considerate semplice elemento di studio, di approfondimento e di informazione.
Si declina ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.
Gbp/Usd: Tenuta di area 1,2640Buongiorno a tutti.
Eccomi qui con la solita analisi settimanale.
Questa volta vado su Gbp/Usd.
Negli ultimi giorni, mentre molte valute quotate con USD scendevano per la forza di quest'ultimo, la sterlina si è mantenuta sopra il pavimento a 1,2640 formando una Pin Bar il 14 agosto e un'altra venerdì scorso.
Nei prossimi giorni probabilmente attenderò delle dinamiche di conferma su time frame 4H o daily per entrare long.
Un livello su cui essere molto attenti sarà 1,2800 dove passano i massimi dello scorso 10 agosto.
Un ritorno in debolezza sotto 1,2640 fallirebbe la mia view anche se, come detto in precedenza, ora si ha bisogno di conferma long per un trade.
Sopra 1,2880 si aprirebbero spazi per ritest dei massimi a 1,3140 visto che verrebbe convalidata la Inside Fake Out su grafico weekly.
Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!
GBP USD, MOVIMENTO AL RIBASSO DI BREVE TERMINE?Ciao traders, ogni giorno analizzo il mercato forex sempre allo stesso modo,sempre adoperando gli stessi criteri! inserendo in watchlist le coppie che si trovano in zone per me importanti,che potrebbero darmi degli spunti operativi!
UN PO DELLA MIA STRATEGIA:
La mia strategia si basa principalmente sul “mordi e fuggi",cioè andare ad operare su piccoli movimenti che il prezzo crea in alcune zone del grafico.
queste zone sono delle soglie “psicologiche” quindi resistenze e supporti dove il prezzo spesso crea dei rifiuti,dando vita a delle fasi di pullback; (il prezzo ha 2 movimenti principali: SPINTA rialzista o ribassista,poi c’e la CONGESTIONE, o lateralità, (che a me non interessa poiché priva di movimenti “rapidi”).
Il mio lavoro, quindi le mie operazioni, sono basate principalmente sul movimento di "rifiuto" che avviene generalmente alla fine di una delle due fasi di impulso sopra elencate, cioè impulso rialzista o ribassista.
Generalmente dopo una forte spinta che può essere appunto rialzista o ribassista,al raggiungimento di queste aree di supporto e resistenza avviene la fase di recupero, questo perché dopo una forte spinta il mercato ha la necessità di “rifiatare”,oppure invertire il suo trend.
Chiaramente ciò non avviene sempre, altrimenti sarebbe fin troppo facile fare trading,per capire quindi se questo rifiuto possa trasformarsi in un possibile trade analizzo i time frame più bassi,in cerca di conferme.
In aree di supporti e resistenze,inoltre, i trader,tendenzialmente, liquidano le loro posizioni; ad esempio un trader che e long su una coppia forex ed ha raggiunto un R:R di suo gradimento potrebbe decidere di chiudere la sua operazione al ridosso di una resistenza, questa dinamica crea un movimento ritracciamento.
Quindi il mio piano trading si concentra su un trade strutturato su un movimento di pochi pips, e rischio rendimento sempre minimo 1:2,
gestendo la mia operatività nel breve/medio periodo, ovviamente non tutti i trade sono uguali, tutto varia dai movimenti che fa il mercato e soprattutto in quanto tempo li fa.
✒️Scrivimi in privato per i dettagli per qualsiasi informazionE✒️
BUON TRADING!!
TIP/IEF: anticipare il tasso di inflazione con il mercato bondUno strano caso: nonostante la disinflazione, il mercato sconta l'esatto contrario.
Buongiorno a tutti.
L’analisi di oggi avrà l’obiettivo di condividere un indicatore anticipatore del tasso di inflazione a livello statunitense grazie all’utilizzo del mercato obbligazionario.
I protagonisti dell’analisi:
• Tasso di inflazione
• Indice di sentiment TIP/IEF
• ISM sull’attività economica del settore dei servizi
• PMI manifatturiero
• Prezzi del petrolio
• Soft landing
• Politica monetaria
Buona lettura.
Nel video in basso alla pagina tratterò gli stessi argomenti in maniera più specifica.
1. IL PROCESSO DI DISINFLAZIONE
Il termine “disinflazione” si riferisce ad un rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo; lo stesso non è da confondere con il termine “deflazione”, riferito ad un tasso di inflazione negativo (che, ad oggi, sta affliggendo la Cina).
Il contesto statunitense attuale può essere definito a tutti gli effetti “disinflazionistico”, e questo è ben testimoniato nella figura successiva, che mostra il rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo “classico” e quello core arrivati a valori di, rispettivamente, 3.2% a/a e 4.7% a/a.
Nonostante le tendenze dei due dati macroeconomici palesino dei trend ribassisti, il mercato non la pensa allo stesso modo; al contrario, prezza l’esatto opposto.
Vi chiederete:
“Ma dove lo prezza? Quali asset osservare?”
2. L’INDICE TIP/IEF SULLE ASPETTATIVE DI INFLAZIONE DEGLI INVESTITORI
Per rispondere alla domanda è necessario osservare la figura successiva, che riporta un indice di forza: quello “TIP/IEF”.
TIP/IEF può essere definito come un indice obbligazionario sulle aspettative di inflazione degli investitori. È formato da due ETF, presentati nelle due grafiche successive:
• Al numeratore troviamo TIP, il ticker dell’iShares TIPS ETF. Esso replica il movimento di un indice composto da obbligazioni del tesoro americano indicizzate al tasso di inflazione con scadenze miste (comprese tra 1 e 20+ anni):
• Al denominatore troviamo IEF, il ticker dell’iShares 7-10 year Treasury Bond ETF. Esso replica il movimento di un indice composto da obbligazioni del tesoro americano non indicizzate con scadenze comprese tra i 7 e i 10 anni:
L’indice TIP/IEF è da interpretare nel modo seguente:
• Quando TIP realizzerà prestazioni migliori di IEF l’indice di forza formerà una tendenza rialzista e il mercato avrà aspettative di inflazione in aumento
• Quando IEF realizzerà prestazioni migliori di TIP accadrà il contrario: tendenza dell’indice ribassista e aspettative di disinflazione
I due punti appena discussi sono confermati nella grafica successiva, che mostra la correlazione positiva tra l’indice di forza e il dato macroeconomico:
Utilizzando una lente di ingrandimento sulla figura precedente è possibile scoprire un qualcosa di veramente interessante. Osserviamo la grafica successiva:
TIP/IEF è un leading indicator dell’indice dei prezzi al consumo! Infatti:
• I massimi 1, 5, 7 e 11 di TIP/IEF hanno anticipato quelli 2, 6, 8 e 12 del consumer price index
• I minimi 3 e 9 hanno anticipato quelli 4 e 10
Analizziamo l’indice dal punto di vista tecnico su grafico giornaliero:
Il mercato ha iniziato a prezzare un processo di disinflazione a partire dal 21 aprile 2022, poco più di un mese dopo dal primo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, avvenuto in data 16 marzo 2022. Questo non deve stupire, infatti:
• L’inasprimento della politica monetaria ha lo scopo di rallentare l’indice dei prezzi al consumo. Ad un rialzo dei tassi di interesse, cambieranno successivamente le aspettative del mercato sul consumer price index (da accelerazione a rallentamento)
Per Q2, Q3 e Q4 2022 il mercato prezzava una disinflazione. Il 18 gennaio 2023 il sentiment ha subito una correzione al rialzo: quest’ultimo è stato particolarmente armonico da metà Q2 2023 (evidenziato nel grafico dal canale ascendente di color giallo).
I motivi potrebbero essere due. Il primo:
• Un rialzo dei prezzi del petrolio (a partire dai primi giorni di giugno 2023), capace di impattare positivamente sull’indice dei prezzi al consumo:
A tal proposito, è utile osservare la correlazione fortemente positiva tra prezzi del crude oil e lo stesso dato macroeconomico:
Il secondo:
• Il mercato potrebbe non aver aspettative di recessione. Se ci fosse il tanto atteso “atterraggio morbido” e dunque una potenziale nuova espansione economica, la domanda aggregata e i consumi dovrebbero crescere, accompagnati da un aumento dei prezzi
Lo stesso TIP/IEF è infatti correlato positivamente all’ISM sull’attività economica del settore dei servizi statunitensi e al PMI manifatturiero:
Se si evitasse la recessione si potrebbe osservare un’espansione dell’attività economica (servizi e manifattura) e, per le correlazioni osservate nelle due grafiche precedenti, un aumento delle aspettative di inflazione.
Cosa accadrà? Il tanto atteso obiettivo di un tasso di inflazione al 2% non verrà raggiunto sul breve periodo? Non possiamo saperlo. Monitorerò tuttavia l’indice TIP/IEF che, spesso, ha agito da leading indicator!
È probabile che diversi di voi ora penseranno:
“Forse è più sicuro acquistare obbligazioni indicizzate”
La risposta è no. La grafica successiva spiega il motivo:
L’ETF, al momento, non fornisce spunti rialzisti. Al contrario, è ribassista dal 5 aprile 2022 e molto vicino al supporto dei 104.5$.
I motivi delle prestazioni negative dell’ETF?
• Esso non è coperto dal rischio “tassi di interesse” e, per lo stesso motivo, risente in negativo della stessa tematica
Se persistesse il rialzo dei tassi questo ETF continuerà a registrare delle performance negative, accompagnato nel suo ribasso dall’indice TIP/IEF; infatti:
• A tassi di interesse più alti corrisponderanno aspettative di inflazione ribassiste
A presto!
Dollaro index, aggiornamento Tra il 6 e l'8 Agosto ho pubblicato due minuziose analisi, condividendo con tutti voi non solo i miei studi, ma anche l'operativitá che avrei eseguito.
Spero proprio che qualcuno di voi abbia utilizzato i miei spunti per recuperare qualche soldo rispetto alle spese estive!
Come accennai, mi aspettavo la violazione a rialzo del top del 3 Agosto, livello cruciale poiché identificato come swing incondizionato del ciclo annuale inverso. La violazione del livello, decreta il temporaneo arresto della fase ribassista fino alla chiusura dell'annuale inverso il cui termine é stato stimato nei precedenti articoli pubblicati che allego.
Non dimentichiamo peró il vincolo ribassista lato indice, avvenuto col minimo di Luglio che vincolerebbe al ribasso il ciclo annuale dunque é probabilissimo un aggiornamento dei minimi di periodo dopo la chiusura dell'inverso, a patto peró che non venga superato il top dell'attuale ciclo annuale lato indice, fissato a 105.87 $ !
Poiché il tempo é subordinato alle sequenze cicliche, da questo punto in poi dobbiamo monitorare le sequenze dei sottocicli di grado bi-settimanale lato inverso poiché dalla violazione dello swing incondizionato inverso, non sono piú ammesse polaritá positive, ovvero ribassiste lato prezzi dunque dobbiamo registrare chiusure di cicli bi-settimanali inversi fatti con top crescenti poiché la mancata osservanza dei vincoli suggerisce, nel caso di specie, inversione ribassista poiché chiuso l'annuale inverso.
Avendo la fortuna di sfruttare una doppia centratura, cosa che di sicuro creerá ai neofiti confusione e mal di testa, possiamo sfruttare lo stesso principio anche sul lato indice poiché su questo asset vige una fortissima reciprocitá!
Basterá monitorare i minimi dei cicli bi-settimanali poiché da questo punto in poi, una volta registrata polaritá negativa sul ciclo menzionato, non saranno piú ammesse polaritá positive!
Al verificarsi della condizione avremo chiuso l'annuale inverso dunque riprenderemo lo storno che servirá a chiudere il 4' ciclo annuale lato indice che corrisponde anche alla chiusura di un ciclo di 2 gradi superiore, ovvero un ciclo a 4 anni!
Anche per questo ciclo é stata stimata una finestra temporale di chiusura che troverai negli articoli allegati.
Da notare come le medie volumetriche di medio e lungo corso stiano comprimendo il prezzo... la media gialla resta piatta e continua a fare da magnete, quella rossa é intonata al ribasso e continua a reprimere le quotazioni, mentre quella di breve periodo restituisce molte info che approfondiremo nel prossimo articolo insieme alla morfologia delle onde.
Come potete notare dai miei articoli il trading non é facile ed é giusto che sia cosí dunque diffidate da chi vi propone il Santo Graal o un approccio statico
1. perché il Santo Graal non esiste
2. perché il mercato é estremamente dinamico e soltanto una solida formazione a tutto tondo cosí come la costanza nell'impegno e l'imparare dai propri errori possono aiutarti a fare le scelte migliori al fine di accrescere il capitale!
🔥🔥🔥 Se ti piacciono le mie analisi o apprezzi quello che faccio, lascia un Like!! 💪 💪
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WisdomTree - Tactical daily Update - 16.08.2023Economia Euro-zona ristagna: bastera’ per far scendere l’inflazione?
Ma, soprattutto, suggerira’ alla BCE una pausa sul rialzo dei tassi?
L’economia cinese non accelera come sperato, e impatta su quella globale.
Il Prezzo del petrolio frena, su timori di debolezza della domanda globale.
Ieri, 15 agosto, deciso calo per le Borse europee. Milano era chiusa per festeggiare il Ferragosto, Parigi ha perso -1,1%, Londra -1,57%, Francoforte -0,85%, Madrid -0,92%, Amsterdam -0,9.
Seduta negativa anche a Wall Street: Dow Jones -1,02%, Nasdaq -1,14% e S&P500 -1,16%, con le peggiori performance segnate dai settori energia, -2,50%, finanziario, -1,67%, e materiali -1,64%.
A pesare sulle sorti dell’azionario Usa ed europeo il moltiplicarsi dei segnali di rallentemento economico: forse e’ proprio quello che si spera per frenare l’inflazione e per ammorbidire la politica monetaria delle banche centrali, ma nel frattempo sono le borse a farne le spese, pur senza tracolli drammatici.
Negli Usa, a luglio, le vendite al dettaglio sono cresciute +0,7% mese su mese e +3,2% “anno su anno”. Un andamento positivo ma poco brillante che probabilmente comincia a scontare l’alta onerosita’ delle forme di credito al consumo: l’interesse sull’acquisto rateale di auto e’ sopra 11% e quello sulle carte di debito oltre 20%!
D’altronde, il maggior “motore” della crescita mondiale, la Cina, non “gira” come dovrebbe: spesa per consumi personali, produzione industriale, investimenti, stanno deludendo le stime degli analisti.
Come contromisura la banca centrale, People’s Bank of China, taglia il tasso di interesse sui prestiti ad una settimana concessi alle banche commerciali, per “trasmettere” uno stimolo generale al sistema economico.
La crescita dell’economia cinese ha rallentato a +0,8% nel 2’ trimestre, rispetto al 2,2% del 1’. A luglio il tasso di crescita delle vendite al dettaglio e’ sceso a +2,5% anno su anno, dal +3,1% di giugno, che gia’ non brillava.
Le cose vanno relativamente meglio in Giappone dove il GDP (prodotto interno lordo) del trimestre aprile-giugno ha toccato +1,5%, che vale +6% “annualizzato”. A spingere e’ ancora una volta l’export: la domanda esterna di beni e servizi “Made in Japan” è aumentata +3,2% nel 2’ trimestre.
La spesa per consumi interni cresce molto meno, in un intorno “annualizzato” poco sopra +1,0%, ed una flessione congiunturale, -0,5%, nel solo 2’ trimestre.
A fare le spese della prospettiva economica globale indebolita e’ stato ieri il prezzo del petrolio: il WTI (greggio di riferimento Us) ha perso -2,0% a 80,8 Dollari/barile.
Migliora inaspettatamente la produzione industriale nell'Euro-zona a giugno, cresciuta +0,5% mensile ma in calo -1,2% anno su anno, mentre il GDP conferma una crescita del +0,3% nel 2’ trimestre, che significa +0,6% rispetto allo stesso trimestre 2022, come da stime preliminari.
L'economia olandese è entrata ufficialmente in recessione, dopo il 2’ calo trimestrale consecutivo: -0,3% annuale nel 2’ trimestre 2023, dopo che nel 1’ trimestre dell'anno aveva registrato -0,4% congiunturale e +1,9% tendenziale annuo.
L’inflazione nel Regno Unito rallenta, ma meno delle attese: la variazione annuale dei prezzi al consumo in UK scende a +6,8% a luglio dal 7,9% di giugno, al livello più basso da febbraio 2022: il consenso stimava pero’ 6,7%.
Ieri, 15 agosto, il prezzo del gas naturale europeo e’ schizzato sino a +15% oltre 40 Euro/megawattora, record da giugno, per le possibili conseguenza degli scioperi nei terminali GNL (Liquified natural gas) australiani, che potrebbero ridurre le esportazioni mondiali di GNL sino al 10%.
La reazione sul prezzo del metano europeo sembra sproporzionata, visto che nel vecchio Continente le riserve sono piene oltre l'89%, massimo storico in questo periodo dell'anno.
Oggi, 16 agosto, il prezzi del petrolio sono stabili, col WTI invariato attorno 80,8 Dollari/barile: continua infatti a pesare sulla prospettiva della domanda petrolifera globale l’incertezza sulla ripresa e sui consumi cinesi, in parte controbilanciata dal calo delle scorte negli Stati Uniti.
Stamane, 16 agosto, osserviamo performance negative sulle Borse asiatiche, dove pesano le notizie deludenti che giungono dalla Cina ed in particolare sulla icerta congiuntura economica.
Stamattina e’ stata la volta dei prezzi delle case nuove che sono calati per la 1’ volta quest’anno, segnando -0,2% mensile e -0,1% annuale a luglio: insomma, urgono stimoli governativi.
A Tokyo l'indice Nikkei ha chiuso a -1,4%, ma le tensioni maggiori sono sulle borse cinesi dove si parla di rischio “default” per Country Garden (immobiliare/costruzioni) e Zhongrong International Trust (finanziario/immobiliare), in ritardo sui pagamenti di cedole su obbligazioni: Shanghai -0,8%, Shenzhen -0,9%, Hong-kong -1,2%.
A fine mattinata i maggiori indici europei conservano un piccolo margine positivo, +0,2% (ore 13.30), dopo un avvio migliore. I future sugli indici Usa indicano riaperture in rialzo, +0,5%, rimbalzando dai minimi dell’ultimo mese.
Le vendite al dettaglio di luglio hanno battuto le attese e cio’ e’ positivo, ma potrebbe indurre la Banca centrale (Federal Reserve-FED) a proseguire nella politica di rialzo del costo del denaro: lo ha ricordato ieri il presidente della FED di Minneapolis, Neel Kashkari.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Agosto....in rossoIl post ferragosto dell'S&P 500 ci mostra un indice che si appresta alla sua terza candela settimanale rossa, movimento che tutto sommato è coerente con l'impulso rialzista da novembre 2022.
Personalmente, in ottica di swing, vorrei cominciare a costruire un'operazione long attendendo un'eventuale discesa dell'indice in area 4350, pianificando via via ingressi, a seconda di eventuali ulteriori discese, fino alla valutazione di una immunizzazione con copertura nel caso di deterioramento eccessivo delle posizioni.
Non si tratta di "investing", bensì di costruzione di ingressi di breve/medio periodo contrarian su eventuali discese dell'indice con controllo del rischio rispetto al capitale a disposizione.
In caso di ulteriore impulso rialzista, invece, il piano cambierebbe con approccio sempre contrarian ma seguendo il trend.
SPX buca 4440 target 4200 Petrolio e rame in crisi 15.08.23I mercati non vanno mai in vacanza. Giornata cruciale con rendimenti dei decennali che tentano di sfondare le resistenze, il dollaro che schiaccia Yuan e Yen, petrolio e rame che partono con impulsi tecnici ribassisti, indici azionari che continuano ad incanalarsi verso il basso.
Anche il settore bancario americano riprende la via del ribasso con un marcato gap di fuga ribassista.
MERCATI EMERGENTI: la forza dell'azionario messicanoBuongiorno a tutti.
Qualche giorno fa curiosavo all’interno della lista dei prodotti di iShares e ho pescato un ETF interessante, che ora condividerò con voi. Esso ha ticker “EWW”, ed è mostrato nella grafica successiva: l’iShares MSCI Messico ETF.
Esso ha lo scopo di replicare un indice di azioni di società messicane. Di seguito due grafiche a mostrare l’esposizione settoriale e le principali società in peso percentuale:
L’obiettivo dell’analisi è quello di trattare i motivi per i quali EWW ha attirato la mia attenzione e i motivi per i quali ha la mia preferenza rispetto all’europeo DAX e allo statunitense S&P500.
I protagonisti dell’analisi:
• Azionario messicano
• Azionario statunitense
• Azionario tedesco
• Ciclo economico
• PMI manifatturiero
• Fiducia dei consumatori
• Utili societari
• Peso messicano
• Dollaro americano
Buona lettura (o buona visione del video, che troverete in basso alla pagina). Per qualsiasi domanda commentate.
1. LA FORZA RIALZISTA DI “EWW”
Il primo aspetto che ha attirato la mia attenzione è la forza del prezzo.
Esso è fortemente rialzista dal 27 settembre 2022. Come mostra la figura successiva, il trend ha avuto inizio dopo la “validazione” di una figura tecnica di inversione: un triplo minimo.
Il prezzo, dopo aver rotto al rialzo la neckline (a 49$) della stessa figura tecnica di inversione, ha realizzato un massimo di periodo a quota 54.5$ per poi ritracciare nuovamente sulla neckline precedente, divenuta supporto. È proprio lì che il prezzo ha nuovamente rimbalzato, dopo la realizzazione di un doppio minimo, accompagnato da una divergenza RSI. Da quel giorno (30.12.2022) il prezzo ha realizzato un’importante gamba rialzista, ancora in atto.
Concentriamoci ora sulle prestazioni dei tre indici azionari dall’inizio dell’anno. Meglio l’azionario messicano, il DAX o l’S&P500?
La grafica successiva non è opinabile:
• EWW: +24.8%
• S&P500: +17.2%
• DAX: +12.8%
2. LE DIVERSE FORZE DEI SETTORI MANIFATTURIERI
Uno dei settori più importanti delle economie statunitense, tedesca e messicana è sicuramente quello manifatturiero. Il dato principe utilizzato per misurare la sua intensità è il popolare PMI manifatturiero.
Nel caso vogliate approfondire la conoscenza sul dato macroeconomico, vi rimando ad un link:
•
Andiamo ad osservare nella prossima grafica i tre dati.
Notate qualche differenza tra essi?
Le differenze degne di nota sono le seguenti:
• Il PMI messicano si trova in territorio di espansione (a 53.2 punti, sopra la soglia dello spartiacque dei 50) a differenza dello statunitense (a 49) e del tedesco (in territorio fortemente negativo, a 38.8 punti)
• Il PMI messicano è rialzista da aprile 2020 al contrario degli altri due, in territorio di ribasso da aprile 2021 (tedesco) e da agosto 2021 (USA)
È proprio su quest’ultimo punto che vorrei concentrare l’attenzione.
Se è vero che il settore manifatturiero è particolarmente importante per le economie, allora dovremmo osservare delle correlazioni positive tra i PMI e i relativi PIL. Focalizziamo l’attenzione sulle tre grafiche successive:
L’ipotesi è vera: le tre grafiche denotano il forte legame tra i due dati macroeconomici.
È risaputo che il mercato azionario presenta delle prestazioni positive dalla seconda metà della fase 2 (ripresa) del ciclo economico alla prima metà della fase 5 (massima espansione).
Che correlazione dovremmo aspettarci tra i tre mercati azionari e i PMI associati? Dovrebbero essere positivi; la conferma è certificata dalle tre grafiche successive:
Quali sono i significati delle correlazioni positive osservate in questo secondo paragrafo?
La forza o la debolezza del settore manifatturiero impatta sulla ricchezza totale prodotta da un Paese (prodotto interno lordo), in particolare:
• Ad una forza del PMI sarà legata un’intensità del PIL crescente
• Ad una debolezza dello stesso sarà legata un’intensità del PIL decrescente
Il mercato azionario mostra una correlazione positiva con il PMI per un motivo semplice:
• Ad un rialzo del PMI e al crescere dell’intensità economica, crescerà la domanda dei consumatori. Per questo, le società realizzeranno maggiori utili e, per lo stesso motivo, dei rialzi in borsa. È vero il contrario in una condizione opposta
Quest’ultimo punto è confermato dalle correlazioni positive tra i PMI già osservati e le relative fiducie dei consumatori:
Ricordate: più i consumatori saranno fiduciosi e più sarà probabile un aumento dei loro consumi, con relativi rialzi degli utili societari e dei prezzi delle azioni!
Visto e considerato tutto ciò espresso, torniamo a noi: qual è stato il secondo aspetto che ha attirato la mia attenzione?
S&P500 e DAX si muovono in forte divergenza rispetto ai relativi PMI, in totale contrasto rispetto a EWW, in forte convergenza!
Per questo motivo e per tutti quelli citati precedentemente, se dovessi scegliere di acquistare un indice, la mia scelta ricadrebbe su EWW. Detto in parole povere, ritengo che il rialzo di prezzo dello stesso ETF sia confermato dal rialzo del dato macroeconomico e, per questo, più affidabile e “sano”.
Osserverei attentamente anche le relative fiducie dei consumatori delle omonime aree che, come mostrano le grafiche successive, sono fortemente correlate agli stessi indici azionari:
3. ATTENZIONE AL DOLLARO AMERICANO!
Il Messico appartiene alla cerchia dei Paesi emergenti e, per questo motivo, è strettamente correlato al valore del dollaro americano: l’immagine successiva mostra l’andamento inverso tra l’indice DXY e l’ETF EWW:
Sapete quali sono i fattori che spiegano la correlazione sopra indicata?
Gli stessi sono strettamente collegati alle obbligazioni e al peso messicano.
Partiamo da un importante aspetto: le società, come gli Stati, finanziano le loro attività attraverso dei finanziamenti o l’emissione di obbligazioni. Queste ultime possono essere denominate in valuta emergente (in peso messicano), definita in questo caso “valuta debole”, o in dollari, euro o altre valute, definite “forti”.
Per le società messicane è più conveniente emettere in valuta locale o in valuta estera? Analizziamo due casi, partendo da un importante principio:
• Le obbligazioni presentano il rischio di cambio: in particolare, quanto più la valuta nella quale è denominato il bond si deprezza rispetto a quella del creditore, tanto più il rischio di cambio è alto
CASO 1: immaginiamo che le società emettano obbligazioni in peso messicani, con un rendimento pari a X, e che riescano a venderle a una quantità X di investitori americani. Il rischio al quale questi ultimi si esporrebbero sarebbe piuttosto alto; il motivo? La forte volatilità della valuta messicana, esplicitata dalla figura successiva:
Le obbligazioni in valuta locale sarebbero attraenti per gli investitori? Direi di no: il rischio di cambio sarebbe molto alto.
CASO 2: al fine di rendere attraenti gli stessi bond le società messicane potrebbero decidere di emettere gli stessi in valuta forte, assumendosi dunque il rischio di cambio.
Ritornando dunque a noi: come può essere spiegata la correlazione negativa dollaro americano – EWW?
• Se le società emettessero bond denominati in dollaro e quest’ultimo si rafforzasse, le società si ritroverebbero a pagare maggiori interessi. A maggiori interessi corrisponderebbe maggior debito e, dunque, probabilità di default in aumento
Il dollaro, vista l’aspettativa di uno stop sul rialzo dei tassi di interesse, potrebbe continuare il suo trend lateral – ribassista; questo potenziale aspetto continuerà a dare forza a EWW? Lo vedremo.
A presto, per qualsiasi concetto poco chiaro commentate pure.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.08.2023Prezzi alla produzione (PPI) Usa smettono di scendere? da confermare.
La debole ripresa cinese peggiora la prospettiva di crescita globale.
Domani un’importante quantita’ di dati macro cinesi: watch-out!
In calo, “finalmente”☺, l’incrollabile fiducia dei consumatori Usa.
L'aumento oltre le attese dei prezzi alla produzione (PPI) negli Usa tolgono ottimismo alle Borse poiche’ confermano quanto sia difficile rallentare il passo dell'inflazione anche dopo i numerosi, ravvicinati e cospicui aumenti del costo del denaro operati dalle banche centrali.
Il fronte macro non supporta una view positiva e i dati di luglio riguardanti Europa e Cina sono altalenanti, testimoniano un passo quanto meno incerto della crescita. La seduta di venerdi’ 11, in calo per tutti i listini europei, riflette proprio queste incertezze.
Parigi ha perso -1,26%, similmente a Londra, -1,25%, dove le azioni più sensibili all’andamento delle esportazioni hanno sofferto dell'apprezzamento della Sterlina seguito al dato migliore alle attese del GDP (Prodotto interno lordo) britannico nel 2’ trimestre. Negative anche Francoforte e Milano, con -1,05%.
Sull'intera settimana Milano è stata la peggiore borsa in Europa, a causa del crollo del -2,2% di martedì 8 agosto, solo in parte recuperato nelle giornate successive, e causato dall'annuncio del Governo di voler imporre alle banche una nuova tassa sull'incremento del margine di interesse realizzato negli anni 2022 e 2023 rispetto agli esercizi precedenti.
Wall Street ha recuperato sul finale parte delle perdite registrate nelle fasi iniziali, chiudendo comunque in calo: Dow Jones -0,30%, Nasdaq -0,68%, S&P500 -0,10%.
In generale i mercati finanziari restano in attesa delle decisioni che le banche centrali Usa (Federal Reserve-FED) ed Europea (ECB) vorranno prendere a settembre nei loro prossimi meeting di poltica monetaria. Da cio’ discende un monitoraggio serrato ed uno sforzo interpretativo di ogni dato relativo ai prezzi al consumo ed alla produzione.
Ad esempio, venerdi’ 11 negli Usa e’ stato pubblicato quello riguardante la variazione dei prezzi alla produzione di luglio, aumentati +0,3% rispetto al mese precedente, cioe’ sopra le attese di +0,2%, segnando il piu’ forte aumento da gennaio. Il dato "core", ovvero calcolato al netto delle componenti più volatili di cibo ed energia, e’ salito +0,2% rispetto a giugno, come previsto.
Nella variazione “anno su anno” i prezzi sono cresciuti +0,8%, in rialzo rispeto al +0,2% di giugno, mentre il dato “core” e’ aumento +2,7%, come nel mese precedente. Ricordiamo che i prezzi al consumo (CPI) in Usa di luglio, pubblicati giovedì 10, eran risultati graditi al mercato perche’ il +3,2% annuale risultava migliore delle attese di +3,3%.
Il dato CPI "core" a luglio e' cresciuto +4,7% annuale (+0,2% mensile), rallentando rispetto al +4,8% di giugno, ma restando lontano dal 2% dell'obiettivo della FED.
A fine settembre avra’ luogo il prossimo FOMC (Federal Open Market Committee), il Comittao di politica monetaria della Federal Reserve e, secondo il FedWatch Tool di Cme Group, c'e' oltre il 90% di probabilità che la Banca centrale lasci i tassi d'interesse incariati all’intervallo 5,25%-5,5%.
Nel frattempo, restando negli Usa, pare in calo l’ottmismo dei consumatori: ad agosto, l'indice sulla fiducia calcolato mensilmente dall'Università del Michigan è sceso a 71,2 punti, dai 71,6 registrati il mese precenete, tradendo le attese di un rialzo a 71,7.
In Europa, venerdi’ 11, si e’ respirata un’aria da vacanze estive anche sul mercato obbligazionario, dove e’ quasi immobile lo spread di rendimento tra BTp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi attorno a 163 punti base, accompagnato tuttavia dal rialzo del rendimento del BTp benchmark a 4,25%, da 4,14% di giovedì 10.
Sul mercato valutario si e’ notato un tentativo di recupero del Dollaro Usa sull’Euro, sino a 1,095, dopo i dati sui prezzi alla produzione in lieve ascesa. L’Euro perde leggermente terreno anche verso Yen giapponese a 158,8, mentre il cross Dollaro/Yen e' attorno a 145,0, da 144,7, vicinissimo al massimo del 2023.
Perde slancio il rafforzamento della Sterlina britannica, che vale 0,86 contro Euro e si e’ notevolmente indebolito il Rublo russo che segna 101,0 verso Eur e 110,9 vs USDollar.
Le Borse europee hanno aperto incerte la seduta deboli, di dati macro cinesi di luglio sulle vendite al dettaglio, sulla produzione industriale e sul tasso di disoccupazione che saranno pubblicati domani.
Le Borse dell’Asia-Pacifico hanno chiuso in maggioranza in calo stamattina, 14 agosto. Tokyo -1,27%, ancora piu’ debole Hong Kong, -2,1% e in calo anche Shanghai -0,3%, Shenzhen, -0,5%, Seul -0,8% e Mumbai -0,30%.
L'andamento congiunturale dell'economica cinese e’ chiaramente debole e deludente sul fronte degli scambi commerciali, della produzione industriale, della domanda di materie prima.
A cio’ si agiungono le persistenti difficolta’ del comparto immobiliare, testimoniate dalla crisi finanziaria di Country Garden Holding, la cui azione ha perso -16% in chiusura.
Sul fronte delle materie prime energetiche, segnaliamo il leggero calo del prezzo del petrolio, col Wti (greggio di riferimento Usa) in calo del -0,4% a 82,8 Dollari/barile.
A fine mattinata le borse europee provano a riscattarsi dai cali generalizzati della scorsa settimane, e guadagnano mediamente +0,6% com Milano la migliore, +0,9%. (ore 13.00 CET).
Qualche segnale di “risk-on mood” emerge anche dai future su Wall Street, che indicano riaperture positive di circa +0,5% rispetto alle chiusure di venerdi’ 11. (ore 13.30 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
gbpusdaggiornamento posizioni deo cot report 13/08/2023
istituzionali usd
long 54,12%
short 45,88%
istituzionali gbp
long 69,68%
short 30,32%
open interest - 13,952
Guardando dalle posizione del cot anche questa settimana la sterlina e piu forte del dollaro gli open interest sono ancora in diminuzioni
Facendo un analisi sul grafico gbpusd il trend rimane sempre rialzista al momento sul livello settimanale si e formato una fase laterale molto probabilmente una fase di accumulo
A livello operativo personalmente mi attendo un rialzo almeno a rompere al rialzo il livello giornaliero oppure sarebbe ancora meglio comprare sui livelli di 1,2575/1.26
trend rialzista molto forte
trend laterale debole
trend ribassista molto debole
attenzione analisi solo a scopo di informazione e non e un invito a entrare a mercato grazie
Eur/Usd: Pin Bar in area 1,1000Buongiorno a tutti.
Ben tornati all'appuntamento settimanale con le analisi operative attraverso il solo uso della price action.
Quest'oggi vado diretto sul cambio più importante del mercato forex ovvero Eur/Usd .
La coppia ha infatti formato una tipica dinamica di prezzo che utilizzo ripetutamente da oltre 15 anni per fare trading: la Pin Bar con falsi massimi.
Nella giornata di giovedì scorso durante la sessione si è cercato di riportare i prezzi sopra 1,1000 ma fallendo il tentativo con una chiusura daily in zona 1,0980: da qui la formazione del mio trigger preferito per fare trading.
Ora in ottica operativa l'idea è quella di entrare short tra 1,0950 e 1,1000 con primo obiettivo la zona 1,0850.
Se si vedrà il ribasso e la zona supportiva 1,0850 non verrà tenuta dai compratori potremmo vedere anche il successivo livello caldo a 1,0700.
Il fallimento della mia view short si avrebbe con ritorno al di sopra di zona 1,1080.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
Bitcoin (cicli pluriennali dalla Genesi)Oggi vi condivido il mio studio sui cicli pluriennali fatto durante questi miei giorni di ferie, dall'ombra di una delle piú belle pinete Cilentane.
Come é risaputo Bitcoin nasce alla fine del 2008 ed il primo Halving si é avuto nel 2009 con il mining del blocco Genesis con cui si metteranno le radici per quella che sará una delle piú grandi rivoluzioni nel mondo finaziario con la nascita della finanza decentralizzata.
Da qui a qualche anno, nel 2011, si raggiunge il primo picco identificando la chiusura del primo ciclo T+7 inverso con conseguente ripartenza del 2' ciclo di pari grado.
Nel 2012 verrá chiuso il primo ciclo lato indice di pari grado con la partenza del 2' ciclo T+7.
Sul grafico troverete i minimi e i massimi che interessano la chiusura e la ripartenza di un nuovo ciclo che saranno di estrema importanza per la nostra quadratura ciclica.
Il top del 2021 chiude un ciclo di grado T+9 inverso e ovviamente decreta la ripartenza del 2' ciclo di pari grado.
A distanza di 1 anno, ovvero nel 2022, abbiamo assistito anche alla chiusura del ciclo lato indice di pari grado.
A questo punto, sfruttando le sinusoidi, possiamo avere una stima sia della finestra temporale entro cui l'attuale ciclo di grado T+10 lato indice deve trovare un minimo di chiusura (2035), ma anche una finestra temporale entro cui identificare il secondo massimo dell'attuale ciclo di pari grado (2030/2032).
Ovviamente sono finestre temporali indicative e soggette a tolleranze del +-30%
La domanda che mi faccio é: ''visto il comportamento storico e considerando l' adozione crescente dello stesso, a che livelli di prezzo si potrá arrivare per identificare il top della seconda metá dell'attuale ciclo T+10?''
Sbizzarritevi nei commenti evitando di sparare cifre a caso, ma soprattutto motivando il vostro pensiero!
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STOXX 600 dà seguito al rimbalzo 10.08.23I dati sull'inflazione USA confermano che la FED difficilmente alzerà i tassi a settembre, ma i mercati USA per adesso non festeggiano. Meglio l'Europa che prosegue nel rimbalzo tecnico impostato nei giorni scorsi.
Analizziamo oro argento rame gas e APA
SPX SPY DAX FTMIB SXXP
Aggiornamento economia USA Moody's ha declassato i rating creditizi di 10 banche statunitensi, riaccendendo i timori sulla salute dell'economia e prolungando la discesa fisiologica delle borse. A contribuire all'avversione al rischio sono stati anche i deboli dati economici provenienti dalla Cina e le pessimistiche previsioni di vendita di UPS, generalmente considerato un barometro della spesa globale.
Ma i dati economici non vanno mai tutti all'unisono e, se uno vuole, può sempre trovare dati che sono negativi nel breve termine in un contesto positivo di medio-lungo termine.
Tra i dati positivi USA di ieri abbiamo avuto l'indice NFIB sulle piccole imprese, che mostra il miglioramento delle condizioni commerciali e il calo delle pressioni sui prezzi nel mese di luglio.
Infine, gli ultimi dati sull'indice dei prezzi digitali di Adobe hanno mostrato che i prezzi dei beni venduti online hanno continuato a scendere a luglio.
Tutti i segnali continuano a indicare un rafforzamento dell'economia con il raffreddamento delle pressioni inflazionistiche. Questa è una combinazione che supporta la forza a medio e lungo termine del mercato azionario.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.08.2023La tassa sugli extra-profitti delle banche italiane scatena le vendite.
I mercati temono iniziative analoghe da parte di altri Governi europei.
La Cina delude: ieri coi dati di export e oggi con l’inflazione negativa!
Attenzione massima ai dati di inflazione di luglio in Usa ed EU.
Il varo a sorpresa di una tassa sugli extra profitti delle banche decisa dal Governo italiano e calcolata sulla crescita del margine di interesse 2022 e 2023 rispetto all’anno precedente ha scatenato ieri, 9 agosto, le vendite sulle azioni bancarie italiane e, per effetto-contaggio, sulle quele europee.
Milano, -2,3%, ha segnato il calo maggiore tra i listini continentali, dove ci sono stati comunque solo segni negativi: Francoforte -1,3%, Parigi e Madrid entrambe -0,9%, Londra -0,5%.
Stamattina, un chiarimento da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, che ha definito un tetto al prelievo pari allo 0,1% degli asset netti, ha alleviato un po’ il mood di mercato, mentre tutti gli analisti si cimentano a calcolare il possibile gettito, da piu’ parti indicato tra 2 e 3 miliardi di Euro, e l’impatto sugli utili 2023 delle singole banche.
Ieri il disappunto degli operatori verso il provvedimento e’ andato oltre l’impatto sul risultato 2023 delle banche quotate, facendo emergere il timore che questa nuova tassa possa aggravare gli effetti delle politiche restrittive della Banca centrale Europea, finendo per creare un fenomeno di “credit crunch”, cioe’ dissuadendo le banche ad aumentare gli impieghi nella 2’ parte del 2023 e nel 2024.
Per altre ragioni ieri hanno chiuso in negativo anche i mggiori indici Usa, Dow Jones -0,45%, S&P500 -0,42%, Nasdaq -0,79%. Probabilmente ha pesato il dato sulle esportazioni cinesi, calato ben oltre le attese, che ha contribuito ad aggravare prospettiva di crescita della maggior economia asiatica, con l’ovvio riflesso sulla domanda globale di materie prime, beni d’investimento, prodotti finiti e servizi.
Nel dettaglio le esportazioni sono calate a luglio -14,5% annuale, da -12,4% di giugno e contro -13,2% atteso: le importazioni hanno segnato -12,4% da -6,8% e verso -5,6% previsto.
Il calo delle importazioni potrebbe testimoniare debolezza della domanda interna, mentre quello delle esportazioni di quella globale. Il dato e’ cosi’ brutto che alcuni analisti ritengono che possa mettere pressioni sul Governo per varare nuove misure di stimolo.
Il rallentamento dell'economia globale, innescato dall’anemica “ripresa” cinese si combinera’ , nel corso della settimana, coi dati sull'inflazione in pubblicazione questa settimana e, soprattutto negli Usa, saranno utili per prefigurare le prossime mosse della Federal Reserve (Banca centrale Usa – FED).
Uno dei massimi esponenti della FED, il Presidente della regional FED di Philadelphia Patrick Harker, ha intanto dichiarato che la lunga e dolorosa fase di rialzo dei tassi d'interesse potrebbe essere arrivata alla conclusione. Vedremo...
Negli Stati Uniti, reduci dal recente taglio del rating del debito Usa da parte di Fitch, è arrivato quello di Moody’s su 10 banche di piccole-medie dimensioni. Moody’s ha anche evidenziato che alcune grandi banche, come Bank of New York Mellon e U.S. Bancorp, sarebbero a rischio di declassamento (downgrade).
Restando sul settore bancario americano, segnaliamo la proposta dell’Autorità di regolamentazione Usa FFIEC, di imporre in tempi rapidi, un aumento di capitale per molte delle “30 grandi banche”, al fine di adeguarle ai dettami delle regole globali conosciute come “Basilea III”, per quanto siano ancora lontane dall’entrare in vigore.
Sul fronte macro Usa segnaliamo che il deficit della bilancia commerciale a giugno è diminuito -4,1% rispetto al mese precedente a 65,5 miliardi di Dollari, allineandosi alle attese di consenso.
Stamattina ci siamo svegliato coi nuovi dati sull’inflazione cinese, praticamente scomparsa: a luglio i prezzi al consumo sono calati -0,3%, prima variazione negativa da settembre 2021, mentre quelli alla produzione hanno segnato -4,4%, segnando il 10’ calo mensile consecutivo.
Questa frenata dei prezzi induce a temere la debolezza della domanda globale di materie prime e della potenziale deflazione in Cina, fattori su cui riflettere in una prospettiva globale, a questo punto in chiaro rallentamento.
Seduta in calo stamane, 9 agosto, per i listini dell'Asia-Pacifico, a parte il +1,2% di Seul trainato dal +2,0% di Samsung e del “cluster tech” coreano. Tokyo ha perso -0,5%, soffrendo di alcune trimestrali deludenti come Daikin, Softbank e Nikon. Hong Kong e’ scesa -0,3%, Shanghai -0,6% e Shenzhen -0,7%.
Le borse europee sembrano ritrovare ottimismo e le azioni italiane sono protagoniste di un vistoso rimbalzo: Milano segna +1,9% (ore 13.30 CET), dopo aver metabolizato la tassazione sugli extra-profitti delle banche italiane, le cui azioni, dopo il tonfo di ieri, -8% circa, recuperano circa meta’ del terreno perso.
Tutti gli indici europei si muovono tutti al rialzo, in media +0,8%, mentre i future su Wall Street segnano +0,3% medio.
Sul mercato valutario, il ritorno del “risk appetite” favorisce il recupero dell’Euro sul Dollaro a 1,097. Stabile il cross Euro/Yen a 157,0 da 156,9, mentre quello Dollaro/Yen cala a 143,0 da 143,3.
Sul versante della materie prime si osserva, dopo quello di crica -1,0% di ieri, un nuovo leggero del prezzo del petrolio, col WTI a 82,8 Dollari/barile, -0,2%: sul prezzo del greggio incidono in negativo i segnali di debolezza dell’economia cinese e l’aumento delle scorte negli Usa ed in positivo le intenzioni di moderazione produttiva di Russia e Arabia Saudita.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Onda correttiva in corso su Germany 40Il principale indice tedesco, in questo caso Germany40, dopo aver raggiunto il top assoluto in area 16500 (16531) ha attuato un'inversione di tendenza che ha portato le quotazioni a raggiungere un minimo relativo a 15702 nella giornata di ieri.
Analizzando il movimento secondo le strutture della Teoria delle Onde di Elliott , possiamo classificare le 5 onde tipiche dell'impulso e supporre la costruzione di una conseguente struttura correttiva che dovrebbe riportare le quotazioni in area 16050.
Nella classificazione della struttura impulsiva discendente abbiamo inserito il classico oscillatore di elliott per intercettare la possibile chiusura dell'impulso, caratterizzata da un movimento finale (onda 5) che perde forza rispetto al precedente movimento impulsivo (onda 3), creando quella che viene tecnicamente definita "divergenza di momentum".
Quello che ci aspettiamo ora è la costruzione di una struttura correttiva, abbiamo ipotizzato lo sviluppo della struttura correttiva più semplice, uno zig-zag (abc), ma facendo comunque presente che le strutture correttive contemplate dalla Teoria delle Onde di Elliott, sono diverse e più o meno complesse e si possono sviluppare sia con dinamiche del tutto laterali che con dinamiche molto direzionali.
Buon Trading
Agata Gimmillaro
2023-08-07 Valore Bond Italiani in Correlazione Tassi InteresseNel grafico ho voluto evidenziare la correlazione tra il valore dei bond sovrani italiani in rapporto all'andamento alle curve dei tassi d'interesse dell'area Euro e degli USA.
Innanzi tutto sono stati messi a confronto 3 BTP, con diverse caratteristiche di durata e cedola che ovviamente non hanno perso lo stesso valore, ma ho regolato la loro scala dell'asse Y, considerando 100 il valore nel mese di settembre 2021 e 0 il valore quotato in ottobre 2022.
Si può notare subito che pur non avendo perso lo stesso valore, si sono ovviamente mossi con grande sincronizzazione tra loro (segno di un mercato molto liquido).
Quindi ciascuna curva della quotazione aveva il massimo relativo tra agosto e settembre 2021 e il minimo relativo ad ottobre 2022.
Dopodiché ho aggiunto al grafico le due curve di andamento dei tassi d'interesse Europa ed USA.
A marzo 2022, quando gli USA hanno effettuato il primo incremento dei tassi d'interesse, il BTP01MZ37 aveva già perso circa 11% dai massimi di settembre 2021 sulle aspettative dell'incremento.
Quando c'è stato il primo incremento dei tassi della BCE, a luglio 2022, il BTP01MZ37 aveva perso il 26% dai massimi di settembre 2021.
Ad ottobre 2022 il BTP01MZ37 perdeva dai massimi il 38% circa.
Nei mesi successivi ha recuperato qualche punto percentuale, attestandosi al valore del -34% ad agosto 2023, sempre rispetto ai massimi di settembre 2021.
Osservando queste correlazioni, si possono fare alcune considerazioni sulla previsione dell'andamento del valore dei BTP, in rapporto al futuro andamento dei tassi d'interesse.
Occorre però tenere ben presente che siccome l'inflazione, nonostante un iniziale indebolimento, tende a perdurare, inoltre le economie USA ed EURO, pur avendo accusato qualche colpo (soprattutto banche regionali fortemente esposte ai bond sovrani) non sembrano in realtà subire più di tanto la forte pressione dovuta agli alti tassi di interesse.
Anche la disoccupazione permane a valori minimi, il che non va nella direzione di una diminuzione dell'inflazione.
Quindi, tenendo in considerazione questi aspetti, potrebbe accadere che i tassi vegano ancora ritoccati al rialzo e soprattutto potrebbero permanere a questi valori per molto tempo.
Il playbook del trader – l'inflazione al centro della scenaDopo un consolidamento delle condizioni finanziarie durante la settimana, vediamo se il tono negativo si ripercuote nella nuova settimana di trading. Il NAS100 è sceso del 3%, con Apple sotto la sua MA a 50 giorni; potrebbe cambiare la struttura degli indici azionari USA?
L'US500 si concentra sul supporto del canale e sulla sua MA a 50 giorni - la volatilità azionaria è in aumento, con il VIX al 17% - un superamento del 20% potrebbe offrire opportunità di vendita migliorate. L'equity EU ha avuto una performance leggermente peggiore, con il GER40 -3.1% nella settimana. Iniziamo con un lieve sbilanciamento ribassista nel rischio per l'equità.
Abbiamo visto grande volatilità nelle Treasuries USA a 10 e 30 anni, in gran parte a causa dell'offerta aggiuntiva. Il settore privato dovrà affrontare molte emissioni nei prossimi trimestri.
Il dollaro USA ha beneficiato di rendimenti più alti delle Treasuries a lungo termine, ma dopo il ribaltamento dei rendimenti delle Treasuries a 10 anni venerdì, vedo un modesto rischio ribassista nel dollaro - ciò nonostante, dal punto di vista fondamentale, sembra che ogni vendita del dollaro dovrebbe essere modesta.
L'AUD rimane il punto debole nel G10 FX - sono favorevole a un rialzo dell'EURAUD e a un ribasso dell'AUDCHF, ma venderei su rally nell'ultimo. I dati dalla Cina questa settimana influenzeranno l'AUD, e se l'USDCNH può aumentare, potrebbe spingere l'Aussie verso il basso. L'oro ha registrato un "bullish outside day" venerdì e chi è lungo spera in un superamento dei $1946.74 per un rally verso $1966, forse anche $1981. Il greggio sembra ben supportato, e un test a $83.46 sembra probabile.
L'US CPI rappresenta il principale rischio della settimana, con segnali di un dato superiore alle aspettative, che non sarebbe ben accolto dagli asset a rischio. Se la volatilità sui bond e sui tassi aumentasse a causa del CPI, si rifletterebbe su un movimento più ampio sui mercati azionari, valutari e delle materie prime e influenzerebbe il nostro ambiente di trading. Aspettatevi l'imprevisto e mantenete la mente aperta - vi servirà bene in questi mercati.
I principali rischi dell'evento per i trader da navigare:
- US CPI (10 ago 22:30 AEST) - Il principale rischio dell'evento della settimana. Il mercato si aspetta che l'inflazione CPI sia aumentata dello 0,2% MoM, e si può presumere un intervallo dello 0,15% al 0,30% MoM come guida su come il dollaro USA potrebbe reagire ai dati. Il ritmo su base annua (YoY) è previsto al 3,3% (in rialzo dal 3%) per l'inflazione CPI generale e al 4,8% (invariato) per l'inflazione CPI core, rispettivamente. Il mercato dovrebbe prestare maggiore attenzione alla metrica MoM, con veicoli usati e tariffe aeree che probabilmente influenzeranno il paniere. Si prevede che i servizi core aumentino dello 0,34% MoM e potrebbero influenzare il dollaro USA e gli asset rischiosi.
Come guida, il modello Cleveland Fed Nowcast stima che l'inflazione CPI core sia al 0,4% MoM, che è sopra le aspettative e, se corretto, dovrebbe far salire il dollaro USA. Probabilmente vedremo aspettative di un rialzo da parte della Fed a novembre che si avvicina al 50% (attualmente al 30%).
Inflazione Cina CPI/PPI (9 ago 11:30 AEST) - il consenso è che il CPI della Cina scenderà in deflazione assoluta, con aspettative di consenso fissate al -0,5% YoY. Si prevede che l'inflazione PPI sia al -4%, che è un leggero miglioramento rispetto al -5,4% visto nei dati di giugno. USDCNH sarà la cross FX da monitorare, e una rottura della resistenza del trend potrebbe portare a 7.2500, il che supporterebbe il dollaro USA rispetto ad altre coppie FX.
US PPI (11 ago 22:30 AEST) - arriva un giorno dopo l'US CPI, il mercato prevede un'inflazione PPI del 0,7% YoY (dal 0,1%) e un PPI core del 2,3% YoY (2,4%). L'esito potrebbe influenzare le aspettative del core PCE deflator, che sarà pubblicato il 31 ago.
Riunione della banca centrale del Messico (Banxico) (11 ago 05:00 AEST) - tutti e 20 gli economisti intervistati da Bloomberg prevedono tassi stabili al 11,25% - l'inflazione CPI potrebbe influenzare le aspettative.
CPI Messico (9 ago 22:00 AEST) - il mercato prevede un'inflazione CPI headline di luglio del 4,78% (dal 5,06%) e un CPI core del 6,66% (6,89%). Con circa 177bp di tagli previsti nei mercati dei tassi messicani nei prossimi 12 mesi, un CPI più debole potrebbe aumentare ulteriormente queste aspettative e far superare a USDMXN la resistenza chiave a 17.4000.
Guadagni delle aziende
Australia - nella settimana, ascolteremo aziende come QBE (10 ago), Newcrest (11 ago) e CBA (9 ago), con CBA il titolo ASX200 da monitorare. Il prezzo delle azioni è sceso del 5% da $107,09 dal 27 luglio, sotto-performando il più ampio ASX200 nel processo. Questa volta, il mercato implica una variazione del 2,7% il giorno della presentazione, quindi potrebbe diventare animato per i trader sia di CBA che di AUS200 (dato l'influenza che CBA potrebbe avere sul settore finanziario).
Il consenso è che vedremo guadagni nella seconda metà del 2023 di $5,014 miliardi, con un dividendo di $2,22. Osserviamo da vicino i margini di interesse netti (NIM) di CBAs, con il mercato che vede NIM al 2,02% (-8bp rispetto alla prima metà del 2023). Le indicazioni sui margini saranno fondamentali, con la competizione sui depositi che si fa più intensa e l'impatto del finanziamento all'ingrosso. Cercare informazioni e indicazioni sulla qualità degli asset, i volumi e la posizione di capitale. Qualsiasi prospettiva nel rapporto o nella conferenza sugli utili sulla politica della RBA, la domanda di prestiti e qualsiasi visione sull'economia potrebbe influenzare l'andamento.
HK - Alibaba (10 ago) - Alibaba ci ha colpito con gli utili del Q1, e il secondo peso maggiore nell'HK50 spererà che il prezzo delle azioni torni sopra HK$ 100 - può il gigante del commercio fare 5 trimestri consecutivi in cui si rialza il giorno degli utili? Il mercato sta prezzando (attraverso la tariffazione delle opzioni) una variazione del 5% il giorno, quindi potrebbe diventare animato.
US - Berkshire Hathaway, UPS, Walt Disney, Nvidia (23 ago)
Germania - Siemens, Bayer
Relatori delle banche centrali
Fed - Bostic *2, Bowman *2, Harker*2
BoE - Huw Pill (8 ago 02:00 AEST)
RBA - Schwatz speaks (8 ago 09:05)
📉 EUR-USD, POTREBBE RIPARTIRE IN BASSO!Se osserviamo il grafico settimanale dell'Eur-Usd, notiamo un movimento rialzista che, dall'ottobre dello scorso anno, continua fino al giorno di oggi, spingendo la quotazione dall'area 0,97 fino all'attuale 1,10. Nonostante questo, ampliando il grafico weekly, notiamo un lungo down trend quindicennale all'interno del quale il movimento long precedentemente menzionato si inquadra come una sorta di correzione tecnica; ciò significa che potrebbe anche riprendere, in un'ottica di medio termine, un fase di vendita che potrebbe favorire un calo della quotazione fino all'area 1,05 possibile target di un'entrata short di breve/medio termine. L'ideale sarebbe valutare un segnale short nel grafico giornaliero vicino alla Ema 21 oppure attendere una mini lateralità con seguente rottura della zona 1,09 per un'entrata in vendita.
Vedremo stasera se sarà il caso di considerare un eventuale segnale short, anche in relazione allo scenario finale di oggi del Dollar Index.
Buon trading.
Maurizio
Dollaro index (cicli pluriennali)Vista l'evoluzione del prezzo dalla mia ultima analisi, é doveroso un aggiornamento, considerando anche che nell'ultimo periodo ho adottato un metodo alternativo alla ciclica tradizionale che lascia pochissimo spazio alla discrezionalitá, come sempre abbinato alla lettura dei volumi.
Posso affermare con certezza che questo metodo considera le 4 dimensioni del mercato...
Sul grafico troverete la quadratura dei cicli di lungo periodo, dal trimestrale in su!
Innanzitutto c'é da dire che sussiste un vincolo ribassista per l'annuale in corso, partito a fine Gennaio 2023.
La violazione del minimo di chiusura del primo ciclo trimestrale, avvenuta con la candela settimanale del 10 Luglio, ha innescato un'inversione condizionata che come detto vincola a ribasso l'attuale ciclo annuale, il cui termine é stimato approssimativamente per i primi mesi del 2024, ovviamente salvo troncamenti o lungaggini che possono accorciare o allungare la vita del ciclo.
Se si considera che questo ciclo annuale é il 4', dopo la partenza del 2' T+9, il vincolo ribassista menzionato é funzionale per la chiusura del 1' ciclo T+7 (4anni).
Le nostre medie ciclico-volumetriche sono piatte e fungono da magnete per il prezzo.
La media del ciclo T+7, in giallo, é giá stata aggredita una prima volta con la chiusura del 1' T+3 dell'attuale ciclo annuale ed é stata bucata col vincolo. Adesso il target é la media ad 8 anni (arancio) nei pressi di 96.41 $ e successivamente abbiamo la media a 16 anni (rosso).
Ovviamente sono target pluriennali su cicli lunghi quindi non vi aspettate che vengano raggiunti in pochi giorni...
Prima di aprire qualsiasi operazione short bisogna fare i conti con l'inverso, che si sta accingendo a chiudere il 1' T+5 pertanto potrebbe esserci spazio per una speculazione a rialzo, ma per questo vi rimando al prossimo articolo onde evitare di fare un trattato e anche perché é necessario scalare di TF.
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Cot, analisi settimanale, Dollaro giù, SP verso i 4.300…. Ciao,
condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
Ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Cerco di unire logicamente questi dati con le informazioni provenienti dal mercato e di analizzarli e renderli fruibili a tutti, nel modo più umile e semplice possibile, al fine di ottenere una analisi di confronto che abbia riscontri multipli e che dia maggior valore alle tesi esposte, ma, ovviamente sempre e comunque, questa non sarà mai la verità assoluta che non potremo mai conoscere se non a posteriori, ma solo un buono spunto di lettura e studio approfondito che spero aiuti a trarre le proprie conclusioni logiche sulla base di più dati oggettivi possibili.
REPORT N.73
Sabato 05 Agosto 2023
(COT DEL 01 AGOSTO 2023)
Cot, analisi settimanale, Dollaro giù, SP verso i 4.300….
Ciao,
Dopo i nuovi massimi di tre settimane fa torna giustamente a calare il cot della Sterlina ed un pochino anche quello di Euro che comunque ancora si mantine stabile.
Perde invece ancora forza e comincia ad avvicinarsi allo zero il Dollaro le cui posizioni nette tra short e long risultano ancora positive per soli circa 3.000 contratti.
L’ indicatore del Dollaro già da tempo aveva aniticipato questo processo portandosi sotto la linea dello zero il 19 dicembre 2022 dopo aver incrociato al ribasso l’ indicatore dell’ Euro ad ottobre novembre sempre del 2022.
Il quadro del Cot in buona sostanza non cambia indicandoci che tutti drow down di Euro Dollaro devono ancora essere interpretati come semplici e naturali ritracciamenti di un andamento di medio lungo Long !
Euro Dollaro Weekly si ferma sulla fascia degli 1.09 che avevamo visto insieme la settimana scorsa e disegna una hammer precisa sul test della rialzista che ci accompagna dal 2022 ma rimane ancora sotto alla fascia di resistenza che va da 1.1020 a 1.1045.
Potrebbe pertanto ancora stazionare sotto a questa area con possibili ritracci intraday verso gli 1.0950 Non ho al momento elementi che mi facciano pensare ad uno shoramento degli 1.09. Anche i volumi ancora crescenti confermano la possibilità di una rapida ripartenza in linea quindi anche con quanto abbiamo appena visto sul Cot.
Ecco il grafico di Euro/Usd con il Weekly ed il Daily comparato:
Discorso diverso per S&P che come abbiamo seguito da vicino durante tutta la settimana ha confermato la nostra idea dello short sotto ai 4.530 / 4.540 che proprio nella giornata di venerdì è andato a ritestare dopo la rottura decisa di mercoledì scorso.
La direzione più probabile ora sono i 4450/60 prima e sempre Weekly non mi stupirei se arrivasse verso i 4.400 passando per i 4.430 come tp daily.
Ovviamente parlo di aree ma i 4400 non li vedo così impossibili, anzi….
Se dovessi spingermi anche più in là, la cosa tecnicamente più corretta sarebbe un ritorno al test della fascia dei 4300 dove potrebbe fare a mio avviso una buona ripesca di liquidità. Si parla e leggo spesso come ancora molti grandi Hedge Fund non siano ancora massicciamente entrati a mercato e di come abbiano perso già gran parte della risalita, ecco credo che uno storno sino in queste aree possa invogliare l’ entrata a mercato di questi nuovi capitali che molto difficilmente si farebbero passare davanti agli occhi lo stesso treno per la seconda volta senza montarci sopra. Questo darebbe ad S&P la forza giusta di stutturarsi definitivamente e passare per fine anno all’ attacco e alla rottura dei vecchi massimi a 4.800.
Ovviamente è solo una mia analisi a medio lungo termine che lascia il tempo che trova ma potrebbe avere il suo senso logico….
Di seguito trovate comparati i grafici Weekly e Daily con indicazione di quanto detto:
Situazione graficamente molto simile per il Nasdaq che ora non sto qui a scrivere per non allungare troppo il report.
Situazione invece un po diversa per il Dax che dopo la rottura al terzo tentativo dell area a 16290 che ha fatto registrare nuovi massimi torna nelal fascia di accumulazione precedente e non possiamo “chiamare” lo short sintanto che rimane sopra all’ area di Demand dei 15.640. Solo una rottura decisa di questa zona comincierebbe a poterci far pensare a livelli più bassi.
Anche per il Dax di seguito trovate il grafico Weekly comparato con il Daily:
Come sempre ricordo che io cerco solo di unire logicamente molteplici dati ed analizzarli tecnicamente per renderli il più possibile semplici e fruibili al fine di ottenere un’ analisi di confronto che abbia riscontri multipli e che dia maggior valore alle tesi esposte, ma, ovviamente sempre e comunque, questa non sarà mai la verità assoluta che non potremo mai conoscere se non a posteriori, ma solo un buono spunto di lettura e studio approfondito che spero aiuti a trarre le proprie conclusioni logiche sulla base di più dati oggettivi possibili.
…….. Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.