WisdomTree - Tactical daily Update - 01.06.2023Dati contrastanti sulla manifattura cinese, bene per i servizi.
Inflazione di Maggio in calo in Europa, fa sperare per stabilita’ dei tassi ECB.
L’economia europea e’ vicina alla stagnazione: un po’ meglio l’Italia.
Mercato del lavoro Usa ancora forte, FED pronta a un nuovo rialzo?
Ieri, 31 maggio, sono prevalse le vendite sui mercati azionari europei. Sull’umore degli operatori potrebbero aver inciso il debole quadro macro globale, specie dopo i numeri poco convincenti sulla manifatturiera cinese ad aprile.
Hanno avuto poco impatto, invece, i dati incoraggianti sull’inflazione al consumo (CPI) in Italia, Germania e Francia. Notevole calo in Francia a maggio, con la variazione annuale scesa a 5,1% da 5,9% di aprile, ed in Germania, a 6,1% (minimo da marzo 2022) da 7,6%, e con quella “mensile” a -0,1%: in Italia l’inflazione annuale ha frenato al 7,6%, dal +8,2% di aprile.
L’atteso calo dei prezzi di energia e cibo e’ finalmente “filtrato” a valle sui consumatori, e cio’ favorirebbe un attegiamento meno restrittivo da parte dell’ECB (Banca centrale europea) nei prossimi 2 meeting di politica monetaria di giugno e luglio.
Alla chiusura di ieri, 31 maggio, Milano e’ stata la peggiore, con un calo di -1,97%, che ridimensiona il guadagno da inizio anno a “singola cifra”, a +9,7%. Male anche Londra, -1,07%, Francoforte -1,55%, Parigi, -1,54% e Madrid -1,27%.
Negli Usa e’ stata una giornata di attesa per il via libera, poi ottenuto al Congresso, all’accordo sul tetto del debito, e per la pubblicazione del Beige Book, il periodico rapporto sull’economia americana della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa).
Nel frattempo ha nuovamente sorpreso la forza del mercato del lavoro, con la crescita delle offerte per posti vacanti tornate inaspettatamente sopra 10 milioni.
Negativo l'indicatore di fiducia Chicago PMI, sceso a 40,4 contro previsioni di 47.3.
Oggi sara’ pubblicato l’indicatore ISM (Institute suplly management) sul morale della manifattura.
E’ proprio la robustezza dell’occupazione a favorire lo scenario di un nuovo rialzo dei tassi a giugno, anche dopo le evidenze che i prezzi al consumo per le famiglie Usa faticano a scendere. In chiusura il Dow Jones ha segnato -0,40%, il Nasdaq -0,63% e lo S&P500 -0,60%.
Come accennavamo, contrariamente alle previsioni, l’attività manifatturiera di maggio in Cina è calata per il 2’ mese consecutivo: il relativo indice Pmi (Purchasing managers index) e’ sceso a 48,8 punti dai 49,2 di aprile, ai minimi da dicembre 2022 e ancora sotto 50, indicando contrazione dell’attivita’. Meglio “i servizi” il cui indice resta in area d’espansione a 54,5 punti.
Il dato indicherebbe che la ripresa cinese resta lenta dopo la lunga fase di stagnazione dovuta a Covid e relative drastiche restrizioni: data l’importanza della Cina sui commerci mondiali, viene da pensare ad un rallentamento della crescita globale.
Abbastanza coerente, dato il contesto, nell’attesa per le imminenti decisioni dell’Opec+ (cartello dei maggiori esportatori) la debolezza del prezzo del petrolio, che ieri e’ arrivato a perdere fino al -3%, per poi recuperare: il WTI (greggio di riferimento Usa) ha chiuso a 71,5 Dollari/barile, -0,5%. Il gas naturale europeo resta depresso, attorno a 25 Euro/megawattora sul mercato TTF di Amsterdam.
Buone notizie per l’economia italiana: l’Istat (Istituto centrale di statistica) ha rivisto al rialzo le stime sull’andamento del GDP (Prodotto interno lordo) del 1’ trimestre 2023 a +0,6% (da +0,5%) sul trimestre precedente e +1,9% (da +1,8%) su base annua. Inoltre l’Agenzia di rating Moody's prevede che l'economia italiana 2023 crescerà +0,8% (da +0,3%, stima di febbraio), e +0,4% nel 2024, da una flessione di -0,6%.
Qualche nuvola grigia nel rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria della Banca centrale europea. Si legge infatti che “Le banche europe sono rimaste robuste di fronte agli stress recenti fuori dall'area euro, ma i costi più alti della raccolta e una qualità degli asset peggiore possono pesare sulla redditività”.
E ancora, “ci sono già segni di deterioramento della qualità dei portafogli di prestiti esposti all'immobiliare commerciale, alle aziende piccole e ai prestiti ai consumatori, che richiederanno accantonare più fondi per rischi di credito”.
Oggi, 1 giugno ’23, prevale l’ottimismo per l’approvazione dell’innalzamento del debt-ceiling Usa anche da parte del Senato, e arrivano, a sopresa e dissonanti rispetto a quelli di ieri, buoni dati dalla manifattura cinese: secondo l’indagine di Caixin (privata e indipendente) e’ tornata in area espansiva per la prima volta da febbraio.
Infondono ottimismo anche le dichiarazioni di un paio di membri del board della FED che suggeriscono una pausa nell'aumento dei tassi: Philip Jefferson ha spiegato che lasciarli invariati a giugno consentirebbe di valutare le prospettive economiche Usa: parole simili anche quelle usate da Patrick Harker, Presidente della “regional” Fed di Filadelfia.
Chiusure miste per le borse asiatiche: Tokyo +0,84%, Shenzhen +0,39%, Shanghai +0,01%, Hong Kong -0,18%, Seul -0,31%, Mumbai -0,25%.
Le Borse europee hanno aperto in positivo e a fine mattinata segnano rialzi medi di +1,1%, noncuranti del calo degli indici PMI manifatturieri di maggio, tutti sotto 50 ein area di contrazione: 45,9 in Italia, 43,2 Germania, 44,8 punti nell'Euro-zona.
Sul mercato valutario, il cross Euro/Dollaro è indicato a 1,068 e quello Euro/Yen e’ ancora sopra 149. Il Dollaro Usa vale 139,7 Yen.
Mercato tranquillo per i bond governativi: lo spread BTP/Bund decennali staziona attorno 180 punti base, col rendimento del BTP benchmark a 4,10%. (ore 13.00 CET)
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Idee della comunità
IL CASO BORUSSIA DORTMUND: UNA LEZIONE DA IMPARAREL’obiettivo di questa analisi è quella di commentare il dramma sportivo del Borussia Dortmund della scorsa settimana cercando di estrapolare da esso un concetto fortemente importante, capace di impattare sull’operatività in borsa.
Buona lettura.
1. ANALISI DEL BORUSSIA DORTMUND: DALLE STELLE…
Nonostante il calcio sia tra gli sport più popolari a livello mondiale, non è troppo comune sentir parlare delle loro prestazioni in borsa.
Cosa accade al prezzo di una società che si appresta a vincere un campionato dopo 11 anni di digiuno?
• Sabato, 20 maggio. ll Bayern Monaco perde clamorosamente all’Allianz Arena la penultima giornata di campionato contro il Lipsia per 3-1, permettendo così ai rivali del Borussia Dortmund il sorpasso al primo posto in classifica. Essi, domenica 21, non tradiscono le aspettative: doppietta di Haller e 3-0 finale siglato da Brandt
È già festa. Non tanto in campo, quanto in borsa:
• Come mostra la figura successiva, gli investitori festeggiano tanto da permettere al prezzo di “BVB09” un rialzo di oltre 30 punti percentuali in una settimana.
In questo contesto sarebbe stato fin troppo facile affermare:
“Il mercato ha prezzato la vittoria della Bundesliga”
2...ALLE STALLE
• Sabato, 27 maggio. Accade il dramma sportivo: Colonia 1-2 Bayern Monaco e… BVB09 2-2 Mainz. Bayern campione di Germania per l’undicesima volta di fila e Borussia secondo.
Osserviamo nella figura successiva il prezzo della società sportiva all’apertura delle contrattazioni di lunedì:
-28% all’apertura dei mercati, con perdite estese nella seduta del martedì, per arrivare ad un -30% totale.
Nei prossimi paragrafi proveremo a spiegare i motivi che hanno portato il prezzo della società sportiva prima alle stelle e poi…alle stalle.
3. L’IMPORTANZA DEL BLASONE
È importante ricordare che le società sportive, come le più conosciute di Wall Street, generano degli utili.
Quanto più una società sarà capace di generare utili attuali (“value”) o futuri (“growth”), tanto più sarà appetibile agli occhi di un investitore.
Come guadagna una società sportiva?
• Competizioni (campionati o coppe nazionali ed europee)
• Vendita dei biglietti per le partite casalinghe
• Sponsorizzazioni
• Vendita di prodotti ufficiali (come palloni, maglie, sciarpe)
• Diritti televisivi
• Plusvalenze sul calcio mercato
A cosa sono legate le entrate derivate dai sei punti precedenti?
Al blasone di un club.
Infatti, pensiamoci bene:
• È probabile che i tifosi (o gli amanti del calcio) spendano più denaro per assistere a delle partite di una squadra vincente che non per una di secondo piano
• Se una squadra è vincente, tante altre società vorranno essere sponsorizzate per avere più visibilità (non è un caso che le aziende sportive più conosciute firmino ricchi sponsor)
• C’è da considerare un ulteriore aspetto: le squadre blasonate attirano i campioni che, a loro volta e per i motivi citati precedentemente, permettono maggiori utili dalle vendite di articoli sportivi: si pensi alla Juventus e all’effetto “Cristiano Ronaldo” dell’estate 2018: come mostra la grafica successiva, la società italiana riuscì a realizzare in pochissimi mesi una prestazione di oltre il 170%:
4. LA LEZIONE DA APPRENDERE
Partiamo dalla riflessione secondo la quale il Borussia Dortmund è un club che negli ultimi anni non è stato in grado di vincere delle importanti competizioni calcistiche; la stessa possibilità non era in previsione per il 2023 ma successivamente, complice la sconfitta del Bayern, si è materializzata. Possiamo affermare che per gli investitori è stata a tutti gli effetti una “sorpresa positiva” o, per essere più precisi, un market mover capace di assicurare (probabilmente) alla società maggiori utili nel medio termine.
Dopo il sorpasso al primo in classifica, il mercato ha considerato per certa la vittoria della Bundesliga, con la stessa sicurezza che dava la squadra come seconda in classifica (alla fine del campionato) la settimana precedente; il 27 maggio, dopo il disastro sportivo, gli investitori hanno probabilmente riprezzato i potenziali utili futuri.
Qual è la lezione da apprendere?
• Gli eventi non attesi dal mercato creano volatilità su un titolo. Più un evento è capace di influenzare una società, più la volatilità rappresenta un rischio: se quest’ultima è a favore dell’investitore, può portare lauti guadagni; al contrario, cocenti perdite
Rimanendo in tema volatilità, ricordate:
• L’asset che di natura presenta un’alta volatilità e dunque la possibilità di farci ottenere dei grandi guadagni è lo stesso che in condizioni avverse è capace di farci sentire, come si dice in gergo, “da schifo”
Concludo affermando che:
• La volatilità è una “bestia” da saper domare. È capace di creare nella mente di un piccolo investitore o trader degli stati di euforia o disagio, emozioni che vanno successivamente ad impattare fortemente sull’operatività e, dunque, sui guadagni nel medio/lungo termine.
Buona giornata.
Rapporto NFP: Come influenzerà l'andamento dell'oro? Rapporto NFP: Come influenzerà l'andamento dell'oro?
I prezzi dell'oro hanno registrato un rialzo martedì e giovedì (mercoledì sono rimasti laterali), spinti dalle aspettative dei trader di un altro rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense. Ma il trend ribassista di medio termine è davvero finito?
Un indicatore fondamentale che può aiutare a rispondere a questa domanda è la pubblicazione dei dati sui salari non agricoli, prevista per venerdì (ora statunitense). Eventuali risultati inattesi potrebbero portare a un aumento della volatilità negli asset sensibili ai tassi, come l'oro.
Le proiezioni di mercato indicano che l'imminente rapporto sui libri paga non agricoli di maggio mostrerà un rallentamento nell'aggiunta di posti di lavoro all'economia, con 190.000 posti di lavoro rispetto ai 253.000 di aprile. È interessante notare che anche la previsione per il mese precedente era di circa 190.000 posti di lavoro.
I dati sui salari non agricoli rappresentano l'ultimo indicatore chiave prima della pubblicazione dei dati sull'inflazione il 14 giugno e della contemporanea decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Il sentimento del mercato suggerisce attualmente una probabilità del 60% di un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base durante l'imminente riunione di giugno della Federal Reserve, rispetto al 26% osservato una settimana prima. In caso di attuazione, si tratterebbe dell'11° aumento consecutivo dei tassi da parte della banca centrale.
L'oro è stato scambiato intorno a 1.932 dollari, raggiungendo il livello più basso dal 17 marzo, prima dell'inizio della sua ascesa martedì. Anche se giovedì è stata una giornata positiva per il metallo, ha comunque ritracciato circa la metà dei guadagni della giornata e ora scambia a circa 1.960 dollari. Ha raggiunto un picco a 1.974 dollari, che è il livello di resistenza più immediato ma senza molti precedenti storici. Considerando che mancano ancora due giorni ai NFP, questo livello potrebbe diventare irrilevante.
1.985 dollari è un livello con più precedenti a medio termine, ma bisognerà attendere la pubblicazione dei dati per capire se questo livello è da tenere d'occhio. Se l'oro volge al ribasso, potrebbe essere utile tenere d'occhio 1.938 dollari come livello di supporto.
Aggiornamento portafoglio - Maggio 2023Condivido l'aggiornamento di maggio del mio portafoglio di lungo termine in ETF avviato ad aprile 2023. Preciso che ho un profilo di rischio medio alto e che sono tatticamente sovraesposto sui bond rispetto alla mia asset allocation standard.
In principio Azioni 50%, Bond 47%, Oro 3% da ribilanciare tra qualche mese.
La performance di maggio è stata +1.1% perlopiù grazie al contributo del dollaro che si è apprezzato del +3.1% a maggio sull'EUR. .
- L'azionario globale ( SWDA - peso 49% ) guadagna il +2.3% grazie all'esposizione sulla valuta americana.
- L'azionario mercati emergenti ( EIMI - peso 2% ) guadagna il +0.9% nonostante il contributo negativo del mercato cinese e anche in questo caso effetto valutario a favore.
- bond governativi investment grade ( SEGA - peso 18% ) ottiene un +0.3% che corrisponde più o meno al rendimento mensilizzato dei bond in portafoglio.
- bond corporate high yield ( EHYA - peso 15% ) guadagna un +0.4% , un po' al di sotto del rendimento atteso.
- bond mercati emergenti ( EMBE - peso 9% ) perde il -1.6%. Uno stacco di cedola ammorbidisce un po' la cattiva performance -1.3% . L'ETF prevede copertura valutaria .
- bond corporate a breve scadenza ( SUSE - peso 5% ) flat considerando la cedola generosa che compensa la perdita sul capitale.
- Gold ( PPFB - peso 3% ) guadagna il +2.6% .
La performance complessiva dall'investimento avviato ad aprile è +1.1%
DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsabili
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CapitalRock
📈Price action trader
💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americano
Borsa chiusura contrastata a Wall Street, male Piazza AffariChiusura di Borsa contrastata per Wall Street mentre tocca i minimi Piazza Affari.
Wall Street conclude la giornata Borsistica contrastata.
Il Nasdaq chiude a +0.60% tenuto su dal record di Nvidia, la società che produce processori schede madri e non solo, Nvidia supera il trilione di capitalizzazione.
Chiude con discrezione l'S&P 500 a +0,2% sopra la paritàmale il Dow Jones che chiude negativo a -0,5% preoccupato dalla tenuta degli accordi tra Repubblicani e Democratici rispetto al tetto del debito USA.
A Milano Piazza Affari con il suo indice Ftse Mib chiude in rosso a -0,16%assieme al Dax di Francoforte che chiude a -0,26%.
Bancari setup ADX movimento importante in arrivo 30.05.2023Continua il movimento al ribasso del decennale tedesco segnalato dal top di ieri. Affondano petrolio e rendimenti dei decennali in genere mentre continua la corsa irrefrenabile dei titoli AI che lascia il Fear and Greed Index in zona di alta avidità. I bancari europei con ADX ai minimi segnalano un importante movimento in arrivo.
Analizziamo Visa e KLAC.
FERRARI VS FORD: NON È LE MANS '66, MA UNO SPREAD INTERESSANTE24 ore di Le Mans, 1966. Tre Ford GT MK II vincono in parata la famosa 24 ore di Le Mans, ponendo fine al dominio Ferrari degli anni precedenti.
Erano le GT40 contro le 330 P3, era Henry Ford II contro Enzo Ferrari ma…come recita il titolo dell’analisi, non è Le Mans 1966. Oggi è il presente, motivo per il quale:
“Chi delle due case automobilistiche corre più in borsa”?
1. ANALISI TECNICA FERRARI
Poche parole per descrivere la forza di Ferrari:
• Dal minimo relativo raggiunto il 14 giugno 2022, il prezzo ha avuto un forte trend rialzista ben evidenziato dal canale ascendente (figura tecnica rialzista) di color rosso. Il prezzo si trova in corrispondenza dei suoi massimi storici (279.1€ a Milano e 302.86$ a New York)
2. ANALISI TECNICA FORD
Discorso diverso per Ford:
• La società si ritrova in un mercato ribassista dal 2022. All’interno della grafica è possibile osservare la formazione di un triangolo discendente (figura di analisi tecnica ribassista) dove la struttura più importante, testata dal prezzo otto volte da luglio 2022, è il supporto a 11$; interessante notare come il prezzo di trovi al di sotto della sua media mobile a 200 periodi (ulteriore segnale di debolezza del trend)
3. FORZA RELATIVA TRA FERRARI E FORD
È facile immaginare chi delle due aziende stia esprimendo più forza.
Si osservi l’immagine successiva, che rappresenta l’indice di forza relativa tra i prezzi delle due società:
Per coloro i quali hanno poca conoscenza sugli indici di forza relativa tra società:
• Si prendono in esame i prezzi di due società e si dividono tra loro
• Ad un indice di forza rialzista corrisponderà una maggior forza del prezzo della società al numeratore della differenza
• Ad un indice di forza ribassista corrisponderà il contrario: maggior forza del prezzo della società al denominatore
L’ultima figura, con Ferrari al numeratore e Ford al denominatore, è abbastanza esplicita:
• Dominio Ferrari all’interno del range gennaio 2022-luglio 2022
• Sorpasso di Ford a luglio 2022
• Controsorpasso di Ferrari a settembre 2022
Perché le due società hanno mostrato performance così diverse tra loro?
4. LA DIVERSA CICLICITA’ DELLE DUE CASE AUTOMOBILISTICHE
Il settore automobilistico è sicuramente uno dei più ciclici. Questo significa che le sue performance sono fortemente dipendenti dalle condizioni economiche:
• Dovrebbe mostrare buone prestazioni in condizioni economiche favorevoli
• Dovrebbe mostrarne negative in condizione avverse
Uno tra i diversi dati macroeconomici da osservare per capire la forza dell’intensità economica è sicuramente l’ISM sui servizi; in particolare, un “sottodato” di quest’ultimo: l’indice sul business activity, che è possibile osservare all’interno del sito:
www.ismworld.org
Il dato ricopre una grande importanza per due motivi:
• L’economia statunitense è fortemente dipendente dal settore dei servizi
• La sezione “business activity” misura la forza dell’intensità economica all’interno dello stesso settore
Il dato macroeconomico viene costruito attraverso delle interviste rivolte ai direttori degli acquisti delle società di quel ramo settoriale.
La logica vuole che, essendo gli Stati Uniti fortemente dipendenti dai servizi:
• Ad un rafforzamento del dato macroeconomico corrisponderà una condizione favorevole per i settori ciclici come l’automobilistico
• Ad un indebolimento il contrario: una condizione avversa andrà a penalizzare lo stesso
Scopriamo se la logica utilizzata può essere ritenuta affidabile andando a correlare Ford con il business activity:
Su timeframe mensile la correlazione appare per lo più diretta. Questa è la prova che Ford tende a beneficiare di contesti economici favorevoli. Per maggior chiarezza:
• Durante un’espansione dell’attività economica il prezzo di Ford tenderà a guadagnare grazie alle maggiori vendite e, dunque, ai migliori utili societari; questo accade perché in quello stesso contesto economico i consumatori saranno più disposti a spendere denaro per beni discrezionali (chiamati anche “beni ciclici”); l’ETF che replica questo settore è il famoso XLY, di cui Ford, guarda caso, fa parte.
Anche Ferrari è ciclica come la casa automobilista americana?
Per rispondere alla domanda, è utile porsi una semplice domanda:
“Che tipo di clientela presenta la casa di Maranello?”
Sicuramente una che dispone di reddito piuttosto alto.
I consumatori che dispongono di “alte risorse” sono tipicamente quelle meno soggette alle fluttuazioni dell’intensità economica perché sono generalmente capaci di generare reddito anche in condizioni avverse (potrebbero ricoprire alte cariche lavorative meno soggette a licenziamenti o potrebbero aver investito parte della ricchezza in attività mobili o immobili).
Questo cosa significa?
• I clienti Ferrari acquisteranno automobili in qualunque contesto non essendo “ciclici”
È possibile dunque affermare che la casa automobilistica italiana ha la capacità di generare utili societari anche in contesti economici poco favorevoli. Per questo, al contrario di Ford, può essere considerata meno ciclica e appartenente ad un altro settore, quello dei beni di lusso; non è un caso che “RACE” occupi la sesta posizione per peso dell’interno dell’ETF “Amundi S&P Global Luxury” che replica il movimento del settore dei beni di lusso a livello mondiale (figura successiva):
5. UNO SPREAD INTERESSANTE SU CUI OPERARE
Le ultime analisi pubblicate hanno visto l’utilizzo di particolari indicatori (come il rapporto rame/oro e il settore retail americano) utili a delineare il contesto economico USA che, al giorno d’oggi, sperimenta un rallentamento con la possibilità che lo stesso, tra qualche mese, si concretizzi in una recessione. Se così fosse e per gli argomenti trattati precedentemente, potrebbe essere un’ipotesi quella di poter operare in spread sui due titoli automobilistici.
Infatti, nel contesto attuale e in quella che potrebbe essere una recessione, Ford dovrebbe soffrire molto più di Ferrari. Ad esempio:
• I clienti Ford rappresentano generalmente una fascia a reddito medio-basso; quest’ultima è rappresentata dalla classe “operaia” … quella che, tipicamente, è la prima ad essere soggetta ai licenziamenti
A maggiori licenziamenti dovrebbero successivamente corrispondere maggiori risparmi dei consumatori e, quindi, minori clienti per l’intero settore automobilistico; ergo: utili societari in contrazione.
Dunque:
• LONG FERRARI
• SHORT FORD
Quello che potrebbe accadere è rappresentato nell’immagine successiva:
Ferrari potrebbe proseguire il suo trend rialzista e Ford, al contrario, rompere al ribasso il supporto a 11$ per visitare prezzi via via inferiori.
Prima di concludere, è utile ricordare che la casa automobilistica americana presenta una volatilità maggiore rispetto a quella di Maranello. Prendiamo in considerazione i BETA delle due società (che forniscono, appunto, una misura della volatilità rispetto all’S&P500):
• FORD: 1.55 (movimento di 1.55 volte il benchmark)
• FERRARI: 1 (movimento in linea con l’S&P)
Questo significa che, nell’ipotesi di un nuovo Bear Market, Ford andrebbe comunque a perdere più di Ferrari (nel caso in cui anche quest’ultima invertisse la tendenza perché, nonostante il discorso sulla sua clientela, la stessa risulta comunque appartenere al settore azionario che è…uno dei più rischiosi).
Ad oggi lo spread “RACE-F” si ritrova a 279$:
Continuerà a salire? O scenderà? Lo commenteremo tra qualche tempo.
Ci tengo a specificare che questa analisi non vuole rappresentare un consiglio finanziario.
Per dubbi di qualunque tipo commentate pure.
Buona giornata.
Eur/Nzd: F.T.W. che fa da swing per un nuovo movimento Buongiorno a tutti,
come sempre eccoci qui per l'analisi di fine settimana.
Oggi il mercato che ho scelto è Eur/Nzd, cross valutario formato dai prezzi di Eur/Usd e Nzd/Usd.
La coppia ha una struttura long negli ultimi mesi con chiari swing low crescenti che hanno portato i prezzi da area 1,5600 battuti circa un anno fa fino a 1,8000 delle scorse settimane.
Nell'ultimo periodo vediamo una F.T.W. + DMHC ( uno dei miei trigger operativi ) con close sopra 1,7500 ovvero dove passavano le vendite dello scorso ottobre '22.
Questo tipo di price action unita alla struttura rialzista mi porta ad essere focalizzato su questo cambio nei prossimi giorni e cercare delle conferme long.
Un'entry tra 1,7800 e 1,7500 sarebbe ottimale mentre l'obiettivo possiamo trovarlo sui livelli 1,8050 poi 1,8200 e per finire 1,8720.
Il fallimento della mia view si avrebbe con il ritorno dei prezzi sotto area 1,7000.
Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!
Esempio di Analisi Short su AUDUSDIl potere del " confluence trading " , termine che non esiste, ma che uso io per definire le idee/opportunità di trading confermate da più fattori, che si trovano quindi in confluenza tra loro.
Faccio questo esempio sulla coppia AUDUSD (Dollaro Australiano / Dollaro Americano):
in tf weekly (più il tf è alto, più "comanda" sulla direzione del prezzo) ci troviamo in un downtrend che, tra alti e bassi, va avanti dal 2011, 12 anni
Sappiamo quindi che, se pensiamo che la nostra posizione rimarrà aperta più di qualche ora/giorno, dobbiamo cercare opportunità di trading al ribasso, perché la forza di lungo è quella.
Abbassiamo ora il tf al Daily, in cui vediamo una cosa molto interessante: impulso ribassista seguito da una correzione. Questa correzione, generalmente, è poi seguita da un impulso ribassista uguale a quello iniziale, quindi lo possiamo proiettare alla rottura della correzione stessa:
È bello notare come il target del pattern combaci con lo swing low Daily.
Possiamo delineare la correzione in modo diverso, ma il succo non cambia: impulso ribassista e zona di lateralità, quindi di riposo, prima di un nuovo impulso ribassista.
Qui, di interessante, vediamo anche che, prima di iniziare l'impulso ribassista che ha portato alla rottura della correzione, c'è stata un presa di liquidità nella parte superiore.
Ci spostiamo ora su tf più bassi per cercare un'entrata più precisa. Ma volendo, seguendo i concetti smart money, possiamo aspettare che in Daily torni sull'ultima zona di liquidità che ha dato il via al ribasso che ha rotto la zona:
Questo serve a dare un'idea del ragionamento. Se volessimo aspettare l'entrata più precisa utilizzando tf più bassi, dovremmo seguire una logica simile a quella che seguiremmo se volessimo entrare in Daily. La differenza è che, entrando con tf minori, abbiamo la possibilità di avere uno stop loss più stretto, ottimizzando quindi il rapporto rischio/rendimento (o rendimento/rischio, come preferiscono alcuni).
Ci tengo, per farvi vedere che il caso non esiste, a mostrarvi come il Fibonacci della proiezione, che è di fatto un Fibonacci tracciato in un prezzo che non esiste, sia comunque abbastanza preciso se guardiamo come il prezzo ha reagito su quelle zone in passato:
Ovviamente non sono consigli finanziari o operativi, ma solo un piccolo esempio di analisi tecnica. Ho spiegato ciò che ho fatto io: questa è un'analisi che ho fatto parecchi giorni prima che rompesse la correzione, e sono poi entrato a mercato di conseguenza. Ma non è di certo un invito a fare la stessa cosa.
STOXX600 Engulfing ribassista SXXP 26.05.2023Si chiude una settimana caratterizzata da novità importanti:
- a sorpresa, il mercato dei bond inizia a prezzare un aumento dei tassi sia per giugno che per luglio (fino al mese scorso per luglio prevedeva un taglio!)
- i titoli FAANG con NVIDIA in testa strappano al rialzo, isolati dal resto. Consequenza: gli indici pesati sono sempre più inaffidabili dal punto di vista tecnico.
- i rendimenti dei Gilt si impennano come a settembre 2022. Nuovo stress in arrivo per altre istituzioni finanziarie UK?
Intanto gli indici europei STOXX600 in testa iniziano a rollare verso il basso.....
S&P - Tutto sommato se guardiamo i grafici...A discapito delle notizie che continuano a fluire circa il rischio default USA, grande recessione, programmi di riduzione del personale, ci troviamo un S&P500 che prova ad eguagliare i massimi di performance da gennaio 2023.
Di sicuro il contesto macro non è dei migliori ma il movimento del mercato non può essere ignorato, anche perchè ha di sicuro portato interessanti opportunità.
Graficamente abbiamo visto una chiusura di settimana particolarmente forte, con l'indice che continua a stazionare in area 4200 con maggior decisione.
Analizzando gli indicatori di trend:
- Media Esponenziale a 200 e 50 crescenti, con un accenno di spaziatura tra di esse;
- Rate of change crescente ed in territorio positivo con tentativo di aggiornare i massimi relativi in convergenza con indice;
- Supertrend con "pavimento verde".
Atteso che l'S&P500 non è il miglior mercato per entrare in favore di trend o sulla forza, è possibile sfruttare i movimenti in almeno un paio di ipotesi :
- Per portafogli di lungo periodo: attendere dei ritracciamenti o delle divergenze per poter accumulare posizioni in maniera profittevole;
- per chi opera con un trading di breve-medio: sfruttare i punti di swing offerti dal mercato, in quanto almeno da novembre 2022 il mercato sembra aver recuperato le sue tipiche caratteristiche mean reverting.
Ovviamente sempre attenzione ai rischi, costruire un piano e tradare in sicurezza.
LDO Testa & Spalle MIL:LDO
Leonardo è ormai giunto al completamento della sua Formazione.
Il testa e spalle Indicato nel Primo grafico 1D rispetta tutti le regole basi e grazie all'incertezza generale - il possibile Defoult Americano ci sono dei buoni propositi per il raggiungimento del Target in zona 9.072 - 8.848.
Andiamo per Ordine
Primo grafico : 1D ci stiamo avvicinando alle fasi più cruciali, dove effettuare un trade in tutta sicurezza su un possibile ritraccio dopo una rottura della NeckLine. Abbiamo anche un "aiuto" per il target dai punti Pivot che delineano un supporto in zona 8.916 (esattamente nel target)
Se ora volgiamo lo sguardo al 3* grafico (sempre 1D) possiamo vedere come le EMA (200 - 252) si trovano sopra il nostro target e potrebbero creare un po di fastidio nella discesa anches se guardando al passato non hanno mai funzionato molt bene, inoltre sono molto assottigliate, segnale che indica una certa lateralità e poca forza nel supporto dinamico. La Ema 100 (azzurra) invece si trova in zona Neckline e come evidenziato dalle frecce anche nel passato come oggi ha supportato bene al primo tocco // 5 lug 22' - 3 mag 23' // ma male sul secondo.
Secondo Grafico : 1W abbiamo un Pitchfork Schiff preciso e affidabile, basta notare come ha evidenziato in largo anticipo il massimo del 22'. Ho aggiunto anche qui le Ema precedenti che potrebbero andare a raggiungere la zona target creando un supporto.
Per concludere guardiamo il Volume nella zona target // Di solito il prezzo ha bisogno di una zona di alto volume e poi una zona di basso volume per potersi fermare. andando a ingrandire il grafico un possible Target preciso potrebbe essere 9.006 / 8.966.
Personalmente io mi sono portato avanti iniziando ad aprire un posizione Short in base a tutte le cose sopra elencate ma sopratutto in base alla precisone della formazione a 11.295 // SL 11.545 e ho aggiunto delle size più piccole a 10.5 // 10.4
Ora non resta che aspettare e vedere!
Buon Trading a Tutti
riaggiornati i target ribassistiRaggiunto il nostro ulteriore target a 1.07214.
Sempre seguendo la nostra idea SHORT, continuiamo quindi ad individuare novi target ribassisti da raggiungere.
1.07060 -> resta sicuramente un buon punto di liquidità che resta scoperto dal 21 marzo scorso. Possibile il suo raggiungimento già nella sessione di venerdì 26 maggio, qualora il prezzo dovesse sfondare con decisione il minimo di giornata del 25 maggio
1.06790 -> è il nostro secondo punto di interesse, ripreso dal minimo del 14 marzo scorso. Resta il secondo target ribassista
L'IPC catastrofico crea grattacapi alla BoE e alla sterlinaL'inflazione britannica non accenna a diminuire e, con l'economia che continua a perdere slancio, sia la BoE che la sterlina si trovano di fronte a un problema sempre più grave.
Il rapporto sull'inflazione nel Regno Unito di aprile pone un altro problema alla Banca d'Inghilterra, che sta perdendo la sua battaglia contro la spirale dei prezzi. Un'ulteriore accelerazione dell'inflazione di fondo, unita a una decelerazione più lenta del previsto del tasso principale, ha indotto i mercati a riprezzare aggressivamente la curva dei tassi britannici in una direzione da falco, anche se finora non ha fornito alla sterlina un grande sostegno.
L'IPC nominale è aumentato dell'8,7% su base annua in aprile. Pur essendo inferiore al 10,1% registrato un mese prima, il dato è stato notevolmente superiore all'8,2% del consenso, e ancora più deludente se si considera che quasi l'intero calo è stato determinato dagli effetti base del forte aumento dei prezzi dell'energia dello scorso anno, piuttosto che da forze disinflazionistiche attualmente presenti nell'economia. L'inflazione alimentare rimane il problema principale, con un'impennata del 19,3% su base annua.
Se si escludono i prezzi dell'energia e degli alimenti, tuttavia, il quadro non è migliore. Il mese scorso l'IPC core ha registrato un'impennata del 6,8% a/a, il ritmo più veloce dall'inizio degli anni '90, superando tutte le stime presentate a Bloomberg e Reuters.
Inoltre, entrambi i dati sono notevolmente superiori alle previsioni della BoE; i commenti di martedì del governatore Bailey, secondo cui "l'inflazione ha girato l'angolo", sembrano ora davvero prematuri.
Non sorprende che il mercato abbia subito un significativo repricing da falco dopo la pubblicazione dei dati. I mercati monetari ora quotano un inasprimento di 30 pb per la decisione del MPC di giugno, si aspettano pienamente un'altra mossa di 25 pb e assegnano una probabilità di circa 1 su 5 che la BoE opti per un rialzo maggiore di 50 pb. Guardando più avanti, i mercati prevedono ora che il tasso di interesse della Banca raggiunga il 5,35% alla fine dell'anno, rispetto al 5% circa di una settimana fa.
Naturalmente, l'ultima volta che i mercati si aspettavano un tasso terminale intorno a questi livelli è stato durante le conseguenze del disastroso "mini-bilancio" del premier Truss. A differenza di allora, questa volta i prezzi sembrano molto più realistici, anche se è importante considerare che, con la BoE che continuerà ad aumentare i tassi a scaglioni di 25 pb, è probabile che l'economia perda slancio troppo rapidamente per consentire un tale grado di inasprimento. Aspettarsi un picco di tassi intorno al 5% potrebbe essere più realistico.
È inoltre importante non saltare alle conclusioni dopo aver digerito i dati disastrosi sull'inflazione. Prima del prossimo MPC è previsto un altro rapporto sull'inflazione, che probabilmente avrà un impatto più significativo sulla decisione del Comitato.
Ciononostante, è difficile sostenere che l'economia britannica si trovi a questo punto in una situazione di "stagflazione": l'inflazione rimane elevata e in aumento, cominciano a emergere segnali di debolezza nel mercato del lavoro e i dati sull'attività in arrivo indicano, nella migliore delle ipotesi, una crescita economica anemica. Tutto ciò pone la BoE di fronte a un problema significativo, in gran parte causato da loro stessi, e lascia poche opzioni valide.
Non fare nulla da qui in avanti servirà solo a peggiorare il problema dell'inflazione; un'ulteriore stretta modesta avrebbe probabilmente un impatto minimo o nullo sull'inflazione, ma danneggerebbe la crescita economica; un livello significativo di ulteriori rialzi, in linea con i prezzi di mercato, avrebbe probabilmente un impatto sull'inflazione, ma distruggerebbe anche il lato della domanda dell'economia. In breve, la "Vecchia Signora" si trova tra l'incudine e il martello.
Con queste premesse, è difficile essere ottimisti sulla sterlina nel medio termine.
Il recente rally del cable si è esaurito, con la maniglia di 1,27 che si è rivelata troppo alta per il quid. Da allora, il prezzo è rientrato nell'ampio intervallo 1,19-1,25, in vigore dalla fine del 2022, e ha anche chiuso sotto la media mobile a 50 giorni per due giorni consecutivi, ribaltando il momentum a favore degli orsi.
I ribassisti punteranno a una rottura dei recenti minimi a 1,2380 per continuare il recente slancio verso il basso; un movimento verso la metà di 1,22 sembra plausibile, soprattutto se si considera il riprezzamento da falco della Fed che continua ad agire come un vento di coda per l'USD.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.05.2023Ancora lontano l’accordo sul tetto al debito pubblico Usa, ma si spera..
Germania in recessione tecnica: Europa in stagnazione.
Petrolio debole e gas ai minimi dal 2021, si spera in calo inflazione..
I numeri di N-vidia anticipano il boom dell’intelligenza artificiale.
Il mancato raggiungimento entro il 1’ giugno di un accordo bipartisan al tetto sul debito pubblico americano avrebbe conseguenze pesanti e i mercati soffrono questo rischio incombente.
Tra gli analisti politici e finanziari prevale la convinzione che “all’undicesima ora” una soluzione bipartizan sara’ trovata: il Presidente Joe Biden ne e’ convinto, la Segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen un po’ meno.
L’incertezza dei mercati ha portato al “trimming” (“tosatura”) delle posizioni, visti anche i buoni guadagni su quasi tutti i listini azionari e ieri, 24 maggio, in Europa, registriamo pesanti segni negativi: Milano -2,4%, Francoforte -1,9%, Parigi - 1,7%, Amsterdam -1,6%, Madrid -1,1%.
Resta anche il fatto che i mercati temono nuovi aumenti dei tassi da parte delle Banche centrali, sebbene la FED (Federal Reserve-Banca centrale Usa), per voce del suo Chairman Powell, abbia prospettato una momentanea pausa.
Nei verbali dell'ultimo incontro (FOMC-Federal market committee) del 2 e 3 maggio scorso che aveva deciso l’aumento di 25 punti base al 5,00%-5,25%, (10’ aumento consecutivo, al livello più alto dal 2007), si legge di un’inflazione “ancora inaccettabilmente alta” e della possibilita’ di una leggera recessione verso fine anno.
Le prossime decisioni sui tassi dipenderanno molto dai dati d’inflazione che usciranno nelle prossime settimane, ma intanto Wall Street e’ guardinga e ieri il Dow Jones ha perso -0,77%, il Nasdaq -0,61% e lo S&P500 -0,72%.
In Europa, nei primi mesi di quest’anno, e’ cresciuta l’attività nei servizi, ma e’ peggiorata quella manifatturiera: nell’Euro-zona l'indice Pmi manifatturiero (Purchasing managers index) di maggio e’ sceso a 44,6 punti, contro attese di 46,2 e sotto 45,8 di aprile, confermandosi sotto 50, la soglia tra espansione e contrazione. Il Pmi dei servizi è sceso poco, a 55,9 da 56,2 di aprile, contro attese di 55,6.
In Germania, a maggio, la fiducia delle imprese e’ scesa, come testimonia l'indice Ifo in flessione, a 91,7 punti da 93,4 di aprile. L’inflazione sta “finalmente” pesando sui consumi e l’economia tedesca è scivolata in “recessione tecnica, contraendosi sia nel 4 trimestre 2022, -0,5%, che nel 1’ del 2023, -0,3%: lo dichiara l’organo federale di statitica Destatis ed il suo Presidente Ruth Brand.
L’Europa e’ ancora interessata dall’inflazione elevata, e’ c’e’ un’alta probabilita’ che l’ECB (Banca centrale Europea) prosegua la politica restrittiva: +0,25% a giugno, secondo il consenso.
Luis de Guindos, vicepresidente dell’ECB, nell’intervento di ieri al Parlamento europeo ha rimarcato che "le nostre decisioni future assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un tempestivo ritorno dell'inflazione all’obiettivo di medio termine del 2%, e essere mantenuti a quei livelli per tutto il tempo necessario".
Ieri, 24 maggio, il prezzo del petrolio ha tentato un recupero, grazie anche al calo superiore alle attese delle scorte americane: il Wti (greggio di riferimento Usa) e’ salito del +2,0% a 74,3 Dollari/barile. La scorsa settimana le scorte di petrolio negli USA sono scese di 12,46 milioni/barili (maggior calo settimanale da novembre 2022) a 455,2 milioni, contro attese di un rialzo di +0,7.
Da segnalare che l’agenzia di rating Fitch ha deciso di mettere sotto osservazione (“on watch”) il rating AAA degli Stati Uniti, a causa delle incertezze sul debito, e che JPMorgan Bank attribuisce il 25% di probabilità al mancato accordo sul debito entro l’X-day del 1 giugno, giomo in cui è atteso che il tetto verra’ superato.
Nel pomeriggio di oggi, 25 maggio, avremo i numeri aggiornati sulla crescita dell’economia Usa nel 1’ trimestre, oltre ai consueti dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione (“jobless claims”).
Tuttavia, un momento determinante per le sorti di Wall Street e del Nasdaq sara’ nei prezzi dell’azione N-vidia Corp, che ieri sera, a mercati chiusi, ha segnato +26,8% dopo aver pubblocato una stima di ricavi superiore di oltre 50% alle stime di consenso.
N-vidia è il maggiore produttore di processori GPU per l'AI (artificial intelligence), la cui richiesta e’ in rapida ascesa grazie al boom delle tecnologie generative come ChatGPT e Google Bard.
Il prezzo del gas naturale e’ in caduta libera e stamani, 25 maggio, segna il nuovo minimo da giugno 2021 a 27 Euro/megawattora.
Poche novita’ dal mercato obbligazionario: lo spread di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo bund tedesco e’ stabile in area 185 (vedi grafico), col rendimento del BTP benchmark a 4,33% (ore 11.00 CET).
Continua il recupero del Dollaro sull’Euro: stamattina vediamo il cross Eur/US$ a ridosso di 1,07, ai massimi delle ultime 5 settimane.
Prevale il segno meno nelle chiusure delle borse asatiche, su cui pesano le rinnovate schermaglie commerciali tra Usa e Cina. Tokyo ha riagganciato il guadagno, +0,4%, nelle fasi finali della seduta, ma a Hong Kong l'Hang Seng è sceso -1,9%, soffrendo delle restrizioni imposte alla tecnologia Cinese.
Il Kospi coreano ha perso -0,5%, e sulla Cina continentale si segnala -0,1% di Shanghai e -0,2% di Shenzhen.
Borse europee incerte e prive di direzione a fine mattinata, in media -0,1% alle 13.30 CET. Futures sul Nasdaq in rialzo, +1,5%, sull’effetto “Nvidia” e le prospettive dell'intelligenza artificiale.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
RALLENTAMENTO ECONOMICO E OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO NEL RETAILL’obiettivo dell’analisi è quello di utilizzare l’analisi intermarket e la macroeconomia utili a descrivere una potenziale opportunità di investimento nel settore retail americano. I protagonisti dell’analisi:
• Rapporto rame/oro
• Produzione industriale a/a
• PIL a/a
• Vendite al dettaglio a/a
• Settore retail
Buona lettura!
1. BREVE RIEPILOGO
L’ultima analisi, pubblicata domenica 21 maggio, aveva tra i diversi obiettivi quello di focalizzare l’attenzione sul rallentamento economico (o lieve recessione) prezzato dagli investitori per gli Stati Uniti. Per supportare ciò era stato condiviso un importante “ratio”, quello tra rame/oro, che è possibile osservare nella figura successiva.
Il rapporto tra il prezzo delle due materie prime è un ottimo “barometro economico” in quanto è correlato positivamente al dato sulla produzione industriale anno/anno:
A sua volta, il dato macroeconomico contribuisce alla ricchezza totale prodotta dagli Stati Uniti, misurata con il prodotto interno lordo anno/anno:
Ho trattato questi concetti nell’analisi precedente. Qualora foste interessati all’argomento cliccate al link:
•
Esiste un settore che potrebbe soffrire se le aspettative sullo stato dell’economia non mutassero? Se si, quale sarà mai esso?
Andiamo per gradi.
2. RAPPORTO RAME/ORO, RALLENTAMENTO ECONOMICO, VENDITE AL DETTAGLIO E…PRODOTTO INTERNO LORDO
Il titolo del paragrafo potrebbe risultare di difficile interpretazione: che rapporto potrà mai esistere tra un indice di forza tra materie prime, un contesto economico negativo, un dato macroeconomico e…la ricchezza totale prodotta da un Paese?
La scorsa settimana avevamo osservato come il copper/gold ratio si trovasse in trend ribassista; osserviamo, ad oggi, se qualcosa è cambiata:
La situazione rimane invariata:
• Il prezzo dell’indice di sentiment continua a mantenersi in un trend ribassista dal 21 febbraio, formando una figura di analisi tecnica definita “canale ribassista”
All’interno di una fase di rallentamento economico si verifica un ulteriore rallentamento: quello degli utili societari; questo è ben mostrato nella grafica successiva, reperita dal sito “Macrotrends”:
Se gli utili societari rallentano, cos’altro rallenterà? Probabilmente il dato macroeconomico sulle vendite al dettaglio, mostrato nella figura successiva:
È possibile osservare come il dato, misurato anno/anno, continui la sua discesa.
Se è vero che il dato sulle retail sales è monitorato per stabilire la salute dell’economia e il copper/gold ratio ha lo stesso tipo di funzionalità, allora le prime dovrebbero essere correlate positivamente al secondo. L’ipotesi è vera?
Dal 2004 ad oggi è possibile osservare, su grafico mensile, una correlazione positiva tra essi quindi…sì! L’ipotesi precedente è vera.
E…il PIL? Che ruolo ha all’interno di questo paragrafo? Per capirlo, osserviamo la figura successiva:
Essa mostra la correlazione positiva esistente tra esso e le retail sales. Perché questa correlazione?
Per capire il concetto, è utile conoscere le variabili che vanno a comporre la formula matematica di calcolo del PIL. Utilizzando il metodo della spesa, esse risultano essere cinque:
• Consumi
• Investimenti
• Spesa pubblica
• Export
• Import
Il dato sulle vendite al dettaglio va ad impattare sulla variabile “consumi”, intesi come le spese dei consumatori per beni durevoli e non durevoli (i servizi, nelle retail sales, non sono compresi). Ora:
• All’aumentare delle spese per beni durevoli e non durevoli aumenterà la variabile “C” e, di conseguenza, trattandosi di una somma, il PIL
• Al contrario, al contrarsi delle stesse, diminuirà il valore della stessa variabile e, di conseguenza, il prodotto interno lordo
Vi è ora chiaro il motivo per il quale il dato macroeconomico sulle vendite al dettaglio rappresenta uno di quelli più seguiti e il motivo per cui, spesso, lo stesso ha ricoperto un ruolo di market mover? Probabilmente ora avrete le idee più chiare.
3. IL SETTORE RETAIL E LA SUA CORRELAZIONE CON L’INTESITA’ ECONOMICA
Chi sono alcuni dei diversi attori che controllano l’intensità economica? Siamo noi.
Siamo noi che accediamo al credito per investire in immobili e beni strumentali (variabile “I” della formula del PIL) o che acquistiamo beni durevoli, non durevoli e servizi (variabile “C”).
Questo significa che:
• Se l’intensità economica rallenta o, viceversa, si pensa rallenterà, significa che noi consumatori tendiamo o tenderemo a consumare meno
A un minor consumo corrisponderanno vendite al dettaglio più deboli.
La domanda ora sorge spontanea:
“Quali sono quei settori dell’economia che potrebbero soffrire di un contesto di questo tipo”?
Saranno quelli più legati alle vendite al dettaglio. Essi appartengono al settore retail. Un ETF che replica il movimento dello stesso è l’SPDR S&P RETAIL ETF (osservabile nella figura successiva), con ticker XRT:
Le prime 10 società che compongono l’ETF sono:
• Carvana Class A: 1.96%
• Amazon: 1.71%
• Gamestop: 1.71%
• National Vision Holdings: 1.64%
• Upbound Group Inc: 1.64%
• Camping World Holdings: 1.60%
• Ollie’s Bargain Outlet Holdings: 1.57%
• O’Reilly Automotive Inc: 1.55%
• Grocery Outlet Holding: 1.53%
• Dollar Tree Inc: 1.52%
I “sottosettori” compresi all’interno dell’ETF sono mostrati nella figura successiva:
La prossima grafica mette a confronto, su grafico mensile, il settore stesso con le vendite al dettaglio; esiste o no una correlazione tra essi?
Direi di sì: l’impatto del dato macroeconomico sul settore è lampante.
Probabilmente vi chiederete:
“Il settore retail, quindi, può essere utilizzato per misurare il sentiment degli investitori sull’economia”?
Beh…sì! Gli investitori, infatti, acquisteranno azioni delle società del settore quando le stesse saranno capaci di generare utili.
Per un ulteriore conferma si potrebbe utilizzare come “indicatore” il copper/gold ratio vista la sua funzionalità; che correlazione esiste tra esso e il settore retail? Come mostra la figura successiva:
La correlazione è diretta (calcolata su timeframe settimanale).
4. CONTESTO NEGATIVO PER ILSETTORE RETAIL: OPPORTUNITA’ SHORT?
Considerato il contesto economico, è possibile trovare delle opportunità “short” sull’ETF?
Analizziamo il grafico dal punto di vista tecnico.
Come mostra la figura successiva, il prezzo si trova in una lateralizzazione dal secondo trimestre del 2022. Due sono le strutture di prezzo più importanti:
• La resistenza dei 75$, testata dal prezzo il 16 agosto 2022 e il 2 febbraio 2023
• Il supporto dei 57$/59$, testato 9 volte
Dando uno sguardo più attento è possibile osservare la formazione di un pattern ribassista:
Un testa e spalle.
La rottura al ribasso della sua neckline con successivo breakout ribassista del supporto potrebbe dar via a un nuovo impulso “negativo”.
Questo accadrà? Lo commenteremo assieme. Per ora è importante considerare che questo settore, all’interno del contesto macroeconomico attuale, non dovrebbe essere rialzista, bensì il contrario.
Probabilmente, nella prossima analisi, andrò a ricercare qualche azienda dell’ETF analizzato con dei possibili segnali “short”.
Qualora qualche concetto fosse stato poco chiaro, attendo un vostro commento.
Buona giornata.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.05.2023L’accordo bipartisan sul debito federale Usa richiede nuovi incontri.
Watch-out! A Wall Street prosegue la sovra-performance del Nasdaq!
Exploit di Atene dopo il successo del Premier Mitsotakis.
Pmi europei in uscita oggi, attese conferme di lieve ripresa.
Oggi in Europa sono attesi alcuni dati macroeconomici di rilievo: gli indici Pmi (Purchasing managers index) di maggio daranno una prima testimonianza sulla salute del comparto manufatturiero e dei servizi.
Negli Stati Uniti c’e’ molta attesa per il deflatore PCE (Personal consumption expenditures) di giovedì 25, poiche’ e’ la misurazione dell’inflazione per le famiglie piu’ osservato dalla Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), e fonte di ispirazione per le prossime mosse sui tassi di interesse.
A cio’ si assomma la questione insoluta dell’innalzamento del tetto del debito Usa. In tale contesto, ieri sera, Wall Street ha chiuso coi principali listini in ordine sparso: DJ -0,42%, S&P500 invariato e Nasdaq +0,50%: d’altronde, l’incontro tra il Presidente Joe Biden e lo “speaker” della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, per arrivare ad un accordo sul tetto del debito, era previsto a mercati chiusi.
I repubblicani insistono sull’introduzione di un limite pluriennale di spesa, accompagnato da un aumento del budget per la difesa. I democratici, come noto, preferirebbero dirottare maggiori risorse alla sanita’ ed all’istruzione. L'incontro tra Biden e McCarthy sul “debt ceiling” è stato “produttivo”, ma saranno necessari nuovi confronti.
La giornata borsistica europea di ieri ha visto spunti vivaci solo per le azioni bancarie, cosicche’ i listini europei piu’ ricchi di “finanziari” hanno performato relativamente meglio: Madrid ha guadagnato +0,5% e Milano (-0,28%), se si considera l’effetto negativo di -1,27% dovuto ai dividendi staccato da 61 società, quasi +1,0%.
Londra ha segnato +0,20%, in calo Francoforte, -0,31%, e Parigi, -0,18%. Notevole l’exploit di Atene, +7,2%, dopo la vittoria del partito conservatore dell’attuale Primo ministro Kyriakos Mitsotakis: la sua conferma per un 2’ mandato, a detta di molti analisti, favorirebbe la risalita del rating sovrano greco a “investment grade” entro la fine dell'anno.
Sul tema del “debt ceiling” degli Usa, si e’ espressa con preoccupazione il Segretario al Tesoro Janet Yellen: ella ha ricordato che, se non si giungesse rapidamente ad un accordo, crescerebbero le probabilità che gli Stati Uniti non siano in grado di onorare i propri impegni finanziari già dalla metà di giugno.
Ad incidere sul “mood” di Wall Street ieri, 22 maggio, anche le parole del Presidente della FED regionale di St. Louis, James Bullard, che si attende altri 2 aumenti dei tassi nei prossimi mesi per frenare l’inflazione.
La difficile discussione sul debito americano e le prossime scelte di politica monetaria della Federal Reserve saranno al centro dell’attenzione per tutta questa settimana, e potrebbero alimentare una lieve risalita dei rendimenti obbligazionari che gia’ si vede da qualche giorno negli Usa.
Sul fronte obbligazionario europeo, l'agenzia di rating Dbrs ha lasciato invariato quello sul debito sovrano italiano a BBB High con outlook stabile: Dbrs sottolinea che l’Italia ha realizzato una ripresa post-Covid migliore delle attese e che gode tuttora di previsioni macroeconoiche migliori della media dei Paesi europei: cio’ aiutera’ il bilancio pubblico favorendo una futura riduzione del rapporto debito/GDP.
Ieri, lieve rialzo per lo spread tra BTP decennale italiano e omologo Bund tedesco: +2 bps a 185, accompagnato da un leggero aumento del rendimento del BTP benchmark a 4,30%, +0,05% da 4,25% di venerdi’ scorso.
Stamane, 23 maggio, non delude il Pmi tedesco di maggio, frutto di interviste ai responsabili degli acquisti. Quello della manifattura è sceso a 42,9 punti, contro un’attesa di 45 e sotto i 44,5 di aprile. Il Pmi tedesco dei servizi e’ invece migliorato a 57,8, contro stima di 55,5 e sopra i 56 punti di aprile. L'indice Pmi composito sale a 54,3 punti, facendo meglio della previsione di 53,5.
Occhi e orecchie aperti oggi, sulle parole che in interventi diversi pronunceranno alcuni membri del board dell’ECB (Banca centrale europea), tra i quali de Guindos, Muller, Villeroy e Nagel e, negli Stati Uniti, ai numeri aggiornati sul settore immobiliare e delle costruzioni, tra i quali vendite di nuove case e permessi di costruzione.
Poche novita’ sul mercato valutario: Euro/Dollaro stabile attorno1,08, e Yen ancora debole verso le principali valute di scambio internazionale: le aziende esportatrici nipponiche “festeggiano” i 149,8 del cross Yen/Euro e i 138,6 di quello Yen/Dollaro.
Benefica, per l’inflazione globale, la persistente debolezza dei prezzi del petrolio, col WTI (West Texas Intermediate) attorno 72,2 Dollari/barile e del gas metano europeo, precipitato ieri un altro -3% a 29 Euro/megawattora (TTF Amsterdam).
Negli States, in un clima di attesa per i nuovi colloqui che potrebbero dirimere la quastione dell'innalzamento al tetto del debito ed evitare il default, i future su Wall Street appaioiono immobili rispetto alle chiusure di ieri .
La scarsa iniziativa degli investitori legata all’incertezza si riflette stamani sui listini asiatici: Tokyo -0,42%, Shanghai -1,52%, Hang Seng -1,45%, anche per i nuovi contrasti Cina/Usa, dopo che l'agenzia per la sicurezza informatica cinese ha vietato agli operatori di «infrastrutture informatiche critiche» del Paese l'acquisto dei prodotti dell'americana Micron.
Listini europei poco mossi, in media -0,3% a fine mattinata. Oro in calo, -1,0% a 1.957 Dollari/oncia, argento -2,4% a 23,3. (ore 12.45 CET)
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UN INDICE DI SENTIMENT PER CAPIRE CHE TIPO DI RECESSIONE SARA'Ci sarà un soft landing o hard landing? Questo è l’obiettivo dell’analisi: andare a creare un indice di sentiment capace di esplicitare le aspettative del mercato su questo tema.
Buona lettura.
1. BREVE RIEPILOGO DELLE DUE ANALISI PRECEDENTI
Le analisi del 14 e 16 maggio hanno avuto come protagonisti l’oro e il settore tecnologico americano.
Le stesse hanno avuto lo scopo di descrivere il contesto dei due asset e i catalizzatori del loro movimento al rialzo.
Facciamo un brevissimo riepilogo:
• Il settore tecnologico americano e l’oro si muovono in trend rialzista dal quarto trimestre del 2022. Il loro movimento è stato catalizzato dalle aspettative degli investitori sui tassi di interesse che, a parer loro, saranno tagliati a partire dal quarto trimestre del 2023 di 50 punti base (25 bps a novembre e altri 25 bps a dicembre), come mostrano le immagini successive:
Un taglio dei tassi di interesse è in grado di impattare in maniera positiva sul metallo prezioso e sull’ETF:
• Il gold andrebbe a beneficiare di tassi reali in ribasso e dollaro più debole, ai quali è correlato inversamente
• Il settore tech sarebbe favorito vista la sua natura “growth”
Questi due scenari sono già stati trattati in maniera specifica. Questi sono i link degli stessi qualora vogliate approfondire gli argomenti:
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Come si sono mossi i due protagonisti in queste ultime sedute? Osserviamo la figura successiva:
• XLK è riuscito a rompere al rialzo la resistenza del triangolo ascendente, confermando la sua impostazione rialzista
• L’oro, al contrario, ha visto un ritracciamento tra i livelli 0.38 e 0.5 di Fibonacci con un piccolo rimbalzo dal +1.11% nella seduta di venerdì 19
2. IL SETTORE TECNOLOGICO È DIVENTATO UN BENE RIFUGIO?
L’ultima figura dell’analisi del 16 maggio, che ora andremo ad osservare nuovamente, poneva un semplice interrogativo:
“Dal momento in cui l’oro è un bene rifugio e il settore tecnologico è correlato ad esso, allora anche quest’ultimo può essere considerato tale?”
La risposta è…no! Perché?
Per capire questo concetto, è utile osservare le due grafiche successive che rappresentano il prezzo della società Northrop Grumman a febbraio 2022 (inizio del conflitto Russia-Ucraina) e nel settembre del 2001 (attacco alle torri gemelle):
È possibile osservare come, nei due catastrofici scenari, la società sia cresciuta di oltre 30 punti percentuali.
Anche l’oro, in quello stesso scenario, si è apprezzato per il suo ruolo di bene rifugio:
“Dal momento in cui l’oro è un bene rifugio e Northrop Grumman è stato, in quei contesti, correlato ad esso, allora anche la società può essere considerata tale?”
• Northrop Grumman ha registrato in quei contesti delle grandi performance per la sua appartenenza al settore della difesa. In contesti geopolitici di questo tipo le società come NOC andrebbero a beneficiare di un aumento di domanda per attrezzature e strumenti militari; ergo: ad una maggior domanda corrisponderanno maggiori vendite e, dunque, utili societari in aumento.
Quest’ultimo punto specifica, dunque, come la società non abbia registrato quelle prestazioni perché forniva un porto sicuro agli investitori: semplicemente, forniva ad essi la possibilità di realizzare dei guadagni per via del suo modello di business.
Ecco: questo concetto può essere utilizzato anche nel contesto che stiamo vivendo attualmente per il settore tecnologico:
• Esso non è un bene rifugio vista la sua correlazione con l’oro; semplicemente si trova in un contesto in cui tende a registrare delle buone performance, contesto comune al metallo prezioso.
Non andrò ora a commentare ulteriormente quest’ultimo punto; qualora vogliate approfondire, cliccate sui link condivisi precedentemente.
3. RALLENTAMENTO ECONOMICO: COPPER GOLD RATIO E CORRELAZIONE CON LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Noi, appassionati di mercati finanziari, abbiamo ormai capito una questione diventata piuttosto “comune” tra gli addetti ai lavori: gli investitori scontano un rallentamento economico o, male che vada, una “lieve recessione”. Una conferma a questa certezza è il rapporto copper/gold:
Cos’è questo rapporto? Perché è importante?
• Il rame è la commodity industriale per eccellenza e la sua domanda è legata all’intensità economica: al salire di quest’ultima, aumenterà la domanda da parte delle industrie e dunque il suo prezzo. L’oro, al contrario, è un bene rifugio e il suo valore è legato alla sua richiesta in momenti di incertezza economico-finanziaria; se il rame tende ad apprezzarsi all’aumentare dell’intensità economica e l’oro in una condizione opposta, cosa si potrà affermare?
“Un rialzo dell’indice di forza è da interpretare come un’aspettativa di crescita/espansione economica mentre un ribasso come una di rallentamento/recessione”
La conferma che l’indice è in grado di esplicitare le aspettative descritte giunge dalla correlazione positiva (a livello mensile) tra lo stesso e il dato macroeconomico sulla produzione industriale americana misurata a/a:
E, guarda caso, il dato macroeconomico è correlato positivamente al prodotto interno lordo a/a:
Concentriamoci ora sull’ultimo periodo:
Il prezzo del “rapporto” si trova all’interno di un canale discendente, figura tecnica ribassista; quest’ultima è da leggere come un’aspettativa pessimista del mercato.
È lecito chiedersi:
“Ma quanto pessimista? Il mercato sconta un rallentamento economico o una recessione? Un soft landing o hard landing”?
Per quantificare il livello di pessimismo, è possibile utilizzare un particolare indice di sentiment: quello tra XLK e GLD (che è un ETF che replica il prezzo dell’oro), rappresentato nella figura successiva:
4. UN INDICE DI SENTIMENT PER MISURARE LE ASPETTATIVE DI RECESSIONE DEL MERCATO: XLK/GLD
Come è possibile che l’indice di forza possa esplicitare le aspettative degli investitori sul corso futuro dell’economica?
Per poter capire, saranno ora ipotizzati due scenari.
4.2. SCENARIO DI RALLENTAMENTO/LIEVE RECESSIONE
È importante specificare che scenari di rallentamento economico o lieve recessione non sarebbero capaci di impattare in maniera molto negativa sugli utili delle aziende tecnologiche; è altrettanto vero che, in quello stesso contesto e come commentato nell’analisi del 16 maggio, il settore tecnologico andrebbe a beneficiare di una pausa/taglio dei tassi di interesse. Questi fattori darebbero probabilmente forza ad un rialzo dell’ETF XLK.
Anche “GLD” andrebbe tuttavia a beneficiare di una politica monetaria via via meno restrittiva (per il calo dei tassi reali e la debolezza del dollaro).
Ci potremmo dunque ritrovare in un contesto caratterizzato dai due ETF a carattere rialzista ma…chi andrebbe a sovraperformare?
• Andrebbe a sovraperformare XLK vista la maggior volatilità rispetto a GLD
4.3. SCENARIO DI GRAVE RECESSIONE
Se si dovesse palesare uno scenario del genere, gli utili delle società tecnologiche (non solo di quelle, ovviamente) sarebbero sicuramente impattati in maniera molto negativa. Questo catalizzerebbe il tipico scenario di risk off con la classica rotazione di capitali da asset “rischiosi” a quelli “rifugio”. Per questo motivo:
• GLD andrebbe a sovraperformare XLK visto e considerato il suo ruolo di bene rifugio
5. ATTENZIONE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Un fattore che potrebbe andare ad influenzare l’indice di forza potrebbe essere quello sull’intelligenza artificiale. La “mania” sull’IA ha infatti catalizzato una grande quantità di acquisti sulle società coinvolte nel progetto.
Quale potrebbe essere il metodo da utilizzare per “scovare” una possibile manipolazione? Osserviamo la grafica successiva:
Dal 4 al 19 maggio LQDH ha sovraperformato LQD: l’indice di forza, come discusso nell’analisi del 16 maggio, misura l’aspettativa sui tassi di interesse degli investitori: l’oro (GLD), a causa dell’aumento dei tassi reali, ha formato un ritracciamento mentre XLK, al contrario, ha registrato un aumento.
L’indice di forza XLK/GLD è salito: questo significa che nell’ultimo mese il mercato ha scontato un “soft landing”? No, perché XLK, che sarebbe dovuto scendere come l’oro, ha invece creato un piccolo impulso rialzista; perché? Proprio perché spinto al rialzo dall’euforia sull’intelligenza artificiale. La figura ha rappresentato l’esempio di cosa significhi avere un “indice manipolato”, dove XLK non ha risposto alla dinamica politica monetaria hawkish/dowish.
5. BREVE RIEPILOGO
Riprenderemo l’indice di forza XLK/GLD tra qualche tempo. Qualora abbiate trovato l’analisi di difficile comprensione commentate pure.
Buona giornata.
Massimi storici per BroadcomChiude la settimana il titolo Broadcom con nuovi massimi storici e con una performance del +8,10%.
Il grafico settimanale mostra in modo chiaro l'andamento dei prezzi in questi ultimi
due anni. Il forte ribasso subito per tutto il periodo 2022 si è concluso con l'inizio dell'attuale 2023 dando il primo segnale, con la rottura di area 560$ ad inizio gennaio. Da quel momento, i prezzi hanno continuato la loro ascesa fino a portarsi ad inizio marzo, nella forte area dei 650$ ed iniziare una fase di pausa.
Guardando il volume profile sul grafico giornaliero, si vedono nel dettaglio i tantissimi scambi che sono avvenuti tra 600$ e i 650$ circa e che hanno impedito al prezzo di muoversi.
Con il recente movimento avvenuto il 17 maggio, il titolo esce dal trading range chiudendo la giornata con +2,50% accompagnato da volumi crescenti e sopra la media confermando così la rottura. Il movimento è poi continuato chiudendo la settimana sopra i massimi storici e toccando quasi i 685$.
L'indicatore di forza relativa che confronta il titolo rispetto al mercato, si mostra rialzista evidenziando un titolo forte e confermando maggiormente il movimento.
Che tipo di scenario possiamo ipotizzare sul titolo ?
A mio parere, la recente rottura avvenuta sul titolo mostra l'interesse da parte degli operatori. Per un ingresso al rialzo, visto la candela incerta di venerdì e la verticalità del rialzo dopo la rottura, andrei ad attendere il titolo nei pressi di area 650$ per poi entrare sulla ripartenza così da avere un migliore rapporto rischio rendimento. Lo scenario rimane positivo e solo una chiusura sopra i 600$, potrebbe andare a cambiarlo almeno per il breve periodo.
Se la mia analisi ti è piaciuta lasciami un like come segno di ringraziamento.
EUR/JPY: FTW sopra area 147,00Buongiorno a tutti,
eccoci come sempre puntuali per l'analisi settimanale.
Questa volta vado dritto su Eur/Jpy, il cross formato da Usd/Jpy e Eur/Usd.
La price action ci indica un'informazione long con il mio caro trigger FTW sopra area 147,00 dopo lo swing low in area 146,00 di due settimane fa.
Nei prossimi giorni quindi cercherò delle conferme di entry long che hanno obiettivo in area 153,50.
Il fallimento della mia view long di breve termine avverrebbe con il ritorno dei prezzi sotto area 144,00.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!
Analisi CiclicoVolumetrica sul nasdaqNei commenti del precedente articolo avevo promesso una mia analisi sul NASDAQ, ed eccoci qua...
📍 Cominciamo con analizzare le ampiezze degli ultimi Cicli Intermedi, dal top del 2021
Durante lo storno le Ampiezze, in termini percentuali, sono partite da circa - 22%, accelerare ad un circa -29%, per poi cominciare a rallentare mettendo a segno prima un circa - 24% e poi un -15%.
Il ciclo che in questa fare correttiva registra l'oscillazione minore, evidenzia il troncamento della spinta ribassista e da quel minimo si parte un cambio di carattere dato dalla violazione del massimo di periodo del Ciclo sul quale si individua il troncamento.
Per spiegarvi meglio il concetto permettetemi un'analogia. Paragoniamo le ampiezze dei Cicli alla respirazione di un essere umano! Un respiro non è mai esattamente uguale al precedente poichè varia la quantità di aria inspirata ad ogni riflesso, che può essere condizionato a seconda dello stato della persona (a riposo oppure in moto)! Ad esempio all'inizio di una corsa, un atleta avrà un respiro regolare, per poi aumentare durante la fase di sforzo e diminuire quando lo sforzo è terminato!
Esattamente come fa un essere umano per respirare, i mercati si comportano allo stesso identico modo...
📌 Dopo il cambio di carattere abbiamo registrato un'ampiezza abbastanza costante, ma molto al di sotto della media del precedente movimento ribassista, movimento tipico che si può riscontrare nel famoso ''salto del gatto morto'' e con questo non voglio dire che faremo nuovi minimi. Voglio soltanto dire che ci servirebbe un minimo evidente, al di sopra del minimo di partenza del nuovo Ciclo Annuale, per confermare l'inversione di lungo termine.
Tenendo in considerazione le ciclicità, e possiamo farlo poichè hanno dimostrato di essere affidabili su questo asset, attualmente ci troviamo all'interno del terzo Ciclo Intermedio di questo primo Ciclo Annuale di un nuovo Ciclo di 4 anni.
All'interno dell'attuale Ciclo Intermedio, come potete notare dal modello ciclico overlay, ci troviamo oltre la metà e la candela dello scorso Giovedì, ha preso liquidità in un'area di Supply, identificata come liquidity grab (segnalata a grafico con i gamberetti 😂).
🚨 Fate attenzione a questo movimento poiché le tempistiche non sono a favore di una continuazione prolungata della tendenza, inoltre l'ampiezza dell'attuale Ciclo Intermedio è pari al 18.24% e se consideriamo l'ampiezza del precedente Intermedio (anch'esso rialzista), potrebbe muoversi a rialzo ancora di qualche punto percentuale prima di avviare le pratiche di chiusura.
La cosa più importante da considerare è la liquidity grab, poichè è proprio in queste aree che i Big Guys preferiscono scambiare (in questo caso distribuire).
Inoltre a grafico ho identificato un'area resistiva molto solida, sulla quale confluiscono almeno 3 fattori volumetrico-statistici:
La Value Area High di tutto il movimento ribassista
Un volume pivot di lungo periodo molto solido
La terza sdv del precedente Quarter
➕ Se a questo aggiungiamo che ci troviamo tra il 50 % e il 61.8 % di ritracciamento di tutto l'impulso ribassista, partito dai top, direi di prestare estrema attenzione a questo movimento poichè potrebbe darci un segnale molto favorevole per una vendita allo scoperto! Altro fattore di allarme è dato dalla velocità ciclica che non sta seguendo la tendenza del prezzo inoltre l'ampiezza della velocità su questo Ciclo è molto inferiore ai precedenti (segnale di anomalia)
Analizzando la volatilità implicita, si denota una permanenza nei dintorni di livelli di buona compiacenza, livelli che in passato hanno anticipato le inversioni. Dopo qualche giorno che l'indice ha chiuso sotto il 19 %, è partita una correzione. Altro livello interessante, la cui violazione al ribasso ha anticipato forti storni e inversioni di tendenza, è il 13 % (estrema compiacenza)
👀 Sul brevissimo periodo, bisogna tenere d'occhio il minimo della candela che ha breccato la liquidity grab, ovvero 13.628 $
Sul breve periodo, un valido supporto è fissato a 13.348/350 $
Sul medio periodo, un valido supporto è fissato nell'area nei dintorni di 12.400/500 $
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Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sul mio andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.
Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.
Come avevo previsto il supporto 0.75 ha svolto il suo compito questa settimana, non permettendo al prezzo di romperlo. Mio malgrado, come si vede a grafico, sono entrato a mercato, al momento che scrivo sono ancora in gain. Non intendo rinunciare al mio trade per quel singolo campanello di allarme.
Nulla, secondo il mio studio, offre supporto ad un inversione di prezzo, la linea della vita tiene ed il prezzo è ampiamente al di sotto. Inoltre, come da manuale, secondo i principi di Gann, il periodo settimanale chiude con un minimo ed un massimo decrescenti ed, infine, come da regole operative contenute nel mio trading plan, rispetto la regola n.10 che recita:
“Non uscire dal mercato senza una buona ragione”. Rimanere in tendenza il più a lungo possibile. Ecco perché non si deve uscire dal mercato se non per un dato oggettivo previsto dal mio piano preparato in partenza. Il risultato dei guadagni è proprio una conseguenza di mantenere le posizioni per tutto il trend. Per raggiungere un tale target non basta solo la tecnica: è necessario anche uno sviluppo psicologico da parte del trader.
Se, infine, chiudo in Loss, con buona pace di tutti, non avrò nessun rammarico e, tanto meno, mi biasimerò. Avrò rispettato la più importante, o una delle più importanti regole del mio piano tecnico/strategico, anzi due; quella sopra descritta e la n.23: “Non uscire dal mercato o cambiare posizione senza una ragione pratica”. A meno che non mi accorgo di aver sbagliato dei calcoli matematici sull’entrata oggettiva nel mercato, nessun altra ragione sarebbe giustificabile.
Sono anni che non trasgredisco alle regole trovate durante lo studio dei prezzi, una volta elaborate o rielaborate come è avvenuto poco tempo fa, le rispetto ciecamente, esse sono figlie di uno studio lungo, molto lungo, preferisco perdere un trade ma attenermi, nel tempo sono stato sempre ripagato.
Ecco, questo è tutto e buon tutto.